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ISSN:2038-2723
Organo Ufficiale AiCARR
RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA
RECUPERO DI CALORE
POSTE ITALIANE SPA – POSTA TARGET MAGAZINE - GIPA/LO/CONV/003/2013.
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2 #52
Editoriale 2 Novità prodotti 8 Refrigeration World 18 Eventi 58 AiCARR Informa 60
NORMATIVA
34
Rosaria Maiocchi
Verso un linguaggio di sostenibilità Editore: Quine srl shop.quine.it
condiviso: analisi critica dei protocolli di Presidente Giorgio Albonetti
certificazione ambientale degli edifici Amministratore Delegato Marco Zani
Il numero degli strumenti di certificazione di sostenibilità ambientale degli edifici è in forte crescita in tutto il mondo. Direzione, Redazione e Amministrazione
Per garantire un reale confronto su risultati e performance sarebbe necessaria una maggiore uniformità dei sistemi di rating Via G. Spadolini, 7 – 20141 Milano – Italy
di F. Asdrubali, F. Bisegna, L. De Santoli, L. Evangelisti, C. Guattari, B. Mattoni, G. Rizzo Tel. +39 02 864105 – Fax +39 02 70057190
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Servizio abbonamenti
Quine srl, Via G. Spadolini, 7 – 20141 Milano – Italy
PDC A GAS Tel. +39 02 864105 – Fax +39 02 70057190
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38 Pompe di calore a metano nella ristrutturazione Gli abbonamenti decorrono dal primo fascicolo raggiungibile.
degli edifici per il terziario Stampa MCCGraphics – Spagna
Confronto economico fra PdC ad assorbimento, elettriche e a motore endotermico. Il caso di studio: una palazzina a Verona AiCARR journal è una testata di proprietà di
AiCARR – Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria,
di E. Schiesaro Riscaldamento e Refrigerazione
Via Melchiorre Gioia 168 – 20125 Milano
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FV E ACCUMULO Posta target magazine - LO/CONV/020/2010.
42
Iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione n. 12191
Evoluzione dei sistemi di controllo negli impianti Responsabilità
fotovoltaici abbinati a pompe di calore Tutto il materiale pubblicato dalla rivista (articoli e loro traduzioni, nonché immagini
e illustrazioni) non può essere riprodotto da terzi senza espressa autorizzazione
Adeguate strategie di controllo possono attenuare significativamente gli sbilanciamenti elettrici indotti sulla rete nazionale dell’Editore. Manoscritti, testi, foto e altri materiali inviati alla redazione, anche se
non pubblicati, non verranno restituiti. Tutti i marchi sono registrati.
da parte di edifici climatizzati da pompa di calore e dotati di impianto fotovoltaico supportato da accumulo elettrochimico INFORMATIVA AI SENSI DEL D.LEGS.196/2003
di L. Schibuola, M. Scarpa, C. Tambani Si rende noto che i dati in nostro possesso liberamente ottenuti per poter effettuare
i servizi relativi a spedizioni, abbonamenti e similari, sono utilizzati secondo quanto
previsto dal D.Legs.196/2003. Titolare del trattamento è Quine srl, via G. Spadolini 7,
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presso la nostra sede in apposita banca dati di cui è responsabile Quine srl e cui è
possibile rivolgersi per l’eventuale esercizio dei diritti previsti dal D.Legs 196/2003.
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La rivista
Aicarr Journal
è sfogliabile e
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accedendo al sito web
dell’Associazione AiCARR
(www.aicarr.org), è riservato ai Soci.
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Novità Prodotti
CHILLVENTA 2018
POMPE DI CALORE ARIA/
VRF COMBINATO ACQUA REVERSIBILI SPLIT
In occasione di Chillventa 2018 Panasonic pre-
senterà una serie di novità. Fra le più attese vi
è sicuramente il sistema VRF ad alimentazio-
ne combinata per la climatizzazione di hotel
ed edifici per uffici. Tale soluzione ibrida, com-
posta da una pompa di calore a gas (GHP) e una pompa di calore elettrica (EHP), consente no-
tevoli risparmi energetici, oltre alla produzione gratuita di acqua calda sanitaria.
Chillventa sarà l’occasione per Panasonic di confermare il deciso impegno sul fronte della so-
stenibilità ambientale, che si è concretizzato, a inizio anno, con il passaggio, per l’intera gam-
ma dedicata al settore residenziale, al refrigerante R32.
Allo stand sarà possibile trovare esposte le diverse linee di unità interne; fra queste le unità a
cassetta, le unità canalizzate e le nuove console a pavimento, le quali sono dotate dell’inno-
vativa tecnologia Nanoe X, che, attraverso la produzione di radicali idrossilici, riduce drasti-
camente il contenuto di allergeni, batteri e virus presenti nell’aria dell’ambiente condiziona-
to. Per il settore della refrigerazione commerciale, infine, sarà presentata la nuova gamma di
unità condensanti trans-critiche con refrigerante naturale CO₂.
www.panasonic.com
CALDAIA MURALE A
CONDENSAZIONE COMPATTA Vitocal 200-S e Vitocal 222-S di Viessmann sono due pompe di calore aria/acqua splittate per
il riscaldamento e il raffrescamento in campo domestico (da 3,2 a 14,7 kW) che si caratteriz-
La divisione Termotecnica di Bosch ha lanciato Condens 2300 W, la nuova caldaia murale a zano per la silenziosità delle nuove unità esterne.
condensazione dalle dimensioni compatte che garantisce un notevole risparmio energetico, Entrambi i modelli si distinguono per un design innovativo, per le performance nel funziona-
grazie all’efficienza del 94%. mento in caldo (valori di COP fino a 5 A7/W35) e in freddo (valori di EER fino a 4,2-A35/W18),
Grazie allo scambiatore in alluminio silicio ottimizzato e alla possibilità di integrazione al so- consentite dalle ottimizzazioni apportate al circuito frigorifero, e per la silenziosità delle nuo-
lare termico, la caldaia consente il massimo dell’efficienza e un eccellente rapporto qualità- ve unità esterne: progettate in conformità all’Advanced Acoustic Design (AAD).
prezzo. Lo scambiatore in alluminio silicio conferisce a Condens 2300 W robustezza, silenzio- La potenza sonora di ventilatore e compressore può essere ulteriormente ridotta mediante
sità e affidabilità, le stesse caratteristiche delle caldaie di fascia superiore. il “funzionamento notturno”, in cui le emissioni acustiche sono contenute a soli 35 dB(A) a 3
Il design con display LCD consente il posizionamento di Condens 2300 W in qualsiasi luogo metri di distanza. Un altro vantaggio delle nuove pompe di calore Vitocal è la nuova regola-
della casa come parte integrante dell’arredamento. Grazie al grado di protezione IPX5 e alle zione: semplice e intuitiva da utilizzare, consente la gestione climatica di circuiti caldo/fred-
dimensioni compatte, la caldaia è perfetta per la sostituzione di vecchi impianti. Il campo di do sia diretti che miscelati, la produzione di acqua calda sanitaria nonché eventuali apparec-
modulazione 1:10 garantisce massima efficienza e tanta acqua calda alla giusta temperatura chi di ventilazione meccanica della gamma Vitovent. È predisposta per l’ottimizzazione del
in ogni condizione. Inoltre, abbinando un termoregolatore modulante con funzione climati- consumo della corrente autoprodotta mediante impianto solare fotovoltaico, permettendo
ca, la caldaia raggiunge la classe A+. così di risparmiare sui consumi.
SOLUZIONI
PER IL BENESSERE
POMPE DI CALORE ACQUA-ACQUA PER LA CLIMATIZZAZIONE,
IL RISCALDAMENTO E LA PRODUZIONE DI ACQUA CALDA
SANITARIA NEL TERZIARIO E NEL RESIDENZIALE CENTRALIZZATO.
Una nuova pellicola protettiva di serie che garantisce protezione alle sovratemperature dell’im-
pianto. Un design attento che uniforma il colore del vetro, del profilo e del rivestimento del
pannello per l’integrazione su qualsiasi tipologia di tetto. Un elevato rendimento dato dal-
la maggiore superficie di assorbimento e dalla cornice più contenuta. Le connessioni di tipo
compression-fitting che azzerano le eventuali perdite di liquido solare e assicurano una ele-
vata tenuta nel tempo. Sono queste le principali caratteristiche di SOL 250-V di Baxi, il nuo-
Refrion accoglierà il pubblico di Chillventa nel suo stand, caratterizzato dall’installazione di vo collettore solare verticale a circolazione forzata che va ad inserirsi nella gamma di pannel-
una riproduzione in scala della R.C.C. (Refrion Climatic Chamber), l’esclusivo laboratorio inau- li solari termici per impianti a circolazione forzata di Baxi.
gurato a fine 2016 dall’azienda presso il suo quartier generale. La fiera sarà anche l’occasione SOL 250-V, dotato di certificazione europea Solar Keymark, ha una superficie lorda di 2,5 m2
per presentare diverse novità di prodotto. Fra queste il nuovo sistema adiabatico ibrido con (totale ingombro lxhxp 1151x2191x70 cm) e prevede l’installazione sia su tetto piano che in-
sistema di ricircolo dell’acqua (H.S.S. Close Circuit). Un sistema “close circuit” che si aggiunge clinato. Con una distanza di solo 55 mm l’uno dall’altro, possono essere collegati in serie fino
alla già ampia gamma di sistemi di saturazione adiabatica proposti e che minimizza i consumi a 10 collettori. Il pannello di ogni collettore riporta sulla pellicola protettiva le principali istru-
d’acqua mantenendo inalterate le elevate prestazioni del sistema H.S.S con acqua a perdere. zioni per il montaggio, il trasporto e la manutenzione.
Focus dell’offerta Refrion per ciò che riguarda i liquid coolers è la gamma Ecooler. In occasio- È realizzato in vetro singolo solare ESG dello spessore di 3,2 mm, temperato e a basso contenuto di
ne di Chillventa 2018, i raffreddatori di liquido dotati di pannelli evaporativi a circuito chiuso ferro, resistente alla grandine e alle intemperie. La lastra assorbente sottostante, in alluminio e dello
verranno presentati nella versione con doppia bancata di ventilatori EC da 800 mm di diame- spessore di 0,4 mm, è saldata a laser ed è completa di serpentina a meandro in rame dello spessore
tro, incrementando ulteriormente la portata d’aria massima elaborabile e quindi le capacità di 0,8 mm con trattamento altamente selettivo che garantisce una migliore trasmissione del calore.
di scambio termico ottenibili. Una soluzione che risponde alla domanda sempre più crescen-
te di applicazioni “free cooling” e che promette le migliori risposte in quanto a performance, Sistema completo
risparmio nei consumi di energia e di acqua e azzeramento dei rischi sanitari. Verranno infine L’offerta mette a disposizione tutto il necessario per installare un sistema solare completo: dal
presentati i nuovi scambiatori di calore a pacco alettato in full inox (tubi e alette) o con alet- bollitore alla caldaia da integrare, dai telai di sostegno dei collettori alla pompa di circolazio-
te in Alluminio-Magnesio (AlMg2,5-AlMg3) come alternativa alle verniciature di protezione. ne del fluido solare, dai kit idraulici alla centralina elettronica di controllo dell’intero impianto.
www.refrion.com www.baxi.it
Efficienza energetica
e un design compatto
La nuova serie “AA Chassis” è equipag-
giata di un compressore scroll di nuova
generazione, più snello e leggero con at-
triti ridotti. L’efficienza energetica sta-
gionale è ulteriormente incrementata
Il nuovo design della valvola limitatrice di portata indipendente dalla pressione
nonostante già ai vertici: tutta la gam- PIFLV offre portate elevate, un funzionamento affidabile e un consumo energetico
ma di pompe di calore Ecodan e Zuba- minimo
dan raggiungono la classe di efficienza
A++ per applicazioni a media tempe-
La valvola PIFLV (Pressure Independent Flow Limiter Valve) fornisce l'esatta portata richiesta ad
ratura. Il nuovo “AA Chassis” è caratte- ogni applicazione di zona ON/OFF, garantendo cosi un comfort ambiente ottimale. Il limitatore di
rizzato da dimensioni compatte (unità portata integrato è resistente allo sporcamento e consente di gestire portate elevate anche con
mono-ventilatore), colorazione neutra valvole dal piccolo diametro nominale. Inoltre, il design autopulente della valvola a sfera assicura
una chiusura a tenuta eliminando le perdite di carico, mentre grazie all'attuatore brevettato il
dello chassis e zona ventilante nera: l’im- consumo energetico sia in funzione che in stanbdy è minimo.
patto visivo è minimo dando al prodotto
un carattere di bassa invasività.
www.ecodan.it
Scopri di più su: www.belimo.eu/zonetight
efficienza EC.
Novità assoluta è rappresentata dal Sistema DC Cel-
la che permette la realizzazione di un impianto a CO₂
per celle frigorifere minimizzando i tempi e riducendo
la complessità di installazione.
Grazie alla gamma di eiettori modulanti “EmJ” e al con-
trollo pRack multi DC, Carel permette l’ottimizzazione
sostenibile dell’efficienza energetica di sistemi di refri-
gerazione a CO₂ transcritica, in climi caldi e tempera-
ti, dai piccoli convenience store ai grandi supermercati.
In fiera Carel mostrerà gli ultimi sviluppi tecnologici che
permettono l’utilizzo efficiente dei refrigeranti natura-
li e lo estendono a tutte le applicazioni, sia in ambito
di refrigerazione che di condizionamento. Significati-
ve innovazioni saranno mostrate anche per il settore
delle pompe di calore.
www.carel.com
La prima pompa di calore aria-acqua
monoblocco ad R32
THERMA V Monoblocco è una soluzione sostenibile per il riscaldamento
grazie all’introduzione del refrigerante ecologico R32 e all’utilizzo di
fonti rinnovabili come l’energia termica disponibile in ambiente.
Il nuovo compressore Scroll ad iniezione di vapore garantisce
elevatissime prestazioni in caldo: 65°C d’acqua in mandata e il 100%
della potenza termica costante fino a -7°C esterni.
Avanguardia tecnologica e sostenibilità per un’efficienza energetica
in classe A+++* e un SCOP fino a 4,45
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*La classe di efficienza energetica A+++ (scala da A+++ a D) sarà disponibile dal 26 settembre 2019;
pertanto, fino a quella data, dovrà essere considerata A++ (scala da A++ a G) come da standard attuali.
Novità Prodotti
NUOVO SOFTWARE
DI ASSISTENZA
Bitzer ha pubblicato un nuovo aggiornamento del proprio software di as-
sistenza BITZER Electronics Service Tool (BEST). BEST fornisce agli utenti
un’approfondita panoramica su stato di funzionamento, configurazione e
risoluzione dei problemi di compressori, inverter di frequenza e unità con-
densatrici dell’azienda.
BEST semplifica il lavoro degli addetti all’assistenza, consentendo loro di re-
golare in modo rapido e sicuro i parametri dei dispositivi, analizzare gli erro-
90%
e un nuovo firmware integrato nel pre-
sente update. Bitzer ha inoltre aggiun-
to il coreano fra le lingue disponibili per
Risparmio il suo software.
energetico* www.bitzer.de
* rispetto agli umidificatori
a vapore
Connected Efficiency
SmartTouch
Deumidificatori
Deumidificatori per
per piscine
piscine serie
serie SP
SP ee SPW
SPW
valori di conducibilità termica degli ele-
menti Isokorb con le specifiche dei pro-
dotti dell’azienda e un file.iris in cui sono
stati definiti alcuni schemi di nodi pre-
compilati e modificabili selezionando ma-
teriali, spessori e condizioni al contorno
per personalizzarli e adattarli al meglio
al proprio progetto. Schöck e ANIT han-
no unito le loro competenze per agevo-
lare i professionisti nella correzione dei
ponti termici grazie a un software che
coniuga potenza di calcolo e velocità di
inserimento dati.
Il database.iris si interfaccia direttamente
con i software IRIS della suite di ANIT, al
fine di analizzare i ponti termici agli ele-
menti finiti in accordo con la norma UNI
EN ISO 10211. I professionisti possono in
questo modo implementare i modelli di
calcolo richiesti e ottenere la certifica-
zione energetica in modo facile, sicuro
e immediato. IRIS permette di visualiz-
zare e stampare l’esito della simulazio-
I deumidificatori della serie SP e SPW sono stati studiati per ne di calcolo dei singoli ponti termici o
C, 80%U.R. ** Accessori disponibili separatamente
deumidificare e riscaldare piccole piscine o grandi ambienti. dell’intero progetto, sia in forma grafi-
Sono disponibili in tre potenze, da 50 * a 120 * L/giorno sia ca per evidenziare la distribuzione della
per l’installazione in ambiente (SP) che per l’installazione temperatura, del flusso e della concen-
nel locale tecnico adiacente a quello da deumidificare (SPW ).
trazione di umidità relativa, sia in forma
Il nuovo controllo elettronico, di serie su tutti i modelli, utilizza tabellare con un riepilogo delle verifiche
una sofisticata sonda di umidità e temperatura e può essere di rischio di condensazione superficiale,
facilmente montato fuori dalla macchina nella posizione più
di rischio muffa e del calcolo della tra-
idonea e comoda per l’utilizzatore.
smittanza lineica.
La resistenza elettrica ** o la batteria per l’acqua calda ** com- www.schoeck.it
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REFRIGERATION WORLD a cura di Carmine Casale
Una recente indagine rivela che le porte degli espositori refrigerati dei supermarket BATTERIA AD ACQUA
rappresentano un disincentivo alla vendita. Lo studio riporta però allo stesso tempo A SERVIZIO DEL FOTOVOLTAICO
che molti clienti evitano l’area dei refrigerati senza porte per l’intenso freddo che pro- PER IL CAMPUS AUSTRALIANO
vocano. Inoltre, la necessità di mantenere aperte le porte durante la scelta dei prodotti Acqua e fotovoltaico per il condizionamento. In Australia, l’Università USC
impedisce ai clienti l’attenta lettura delle caratteristiche riportate sulle confezioni, una (University of Sunshine Coast), per rendersi il più possibile indipendente dai
pratica a cui molti clienti sono ormai abituati; l’indagine ha infatti rilevato che il numero consumi energetici tradizionali, ha annunciato l’installazione di una gigante-
di questi clienti che era prima del 31%, è diminuto a solo il 9% a causa delle porte. È stato sca “batteria ad acqua” servita da 5800 pannelli fotovoltaici per il suo impianto
anche rilevato, attraverso riprese con telecamere, che la vendita di prodotti “prendi e di condizionamento. Il sistema fotovoltaico ha una potenza di 2,1 MW e pro-
vai” è diminuita del 13% proprio a causa del fastidio dovuto all’apertura delle porte. Ma durrà energia sufficiente per raffreddare un serbatoio d’acqua di 4500 m3 con
il risparmio energetico che si ottiene proprio grazie alle porte dove va a finire? un risparmio calcolato in circa 92000 tonnellate equivalenti di CO2 in 25 anni.
L’assorbimento dovuto all’impianto di condizionamento costituisce oggi il
BANDO HFC, 60% di quello dell’intero campus; col nuovo sistema l’assorbimento totale del
CRESCE IL NUMERO DELLE ADESIONI campus dalla rete tradizionale sarà ridotto del 36% con un notevole vantaggio
Prosegue, seppure a rilento, la ratifica degli accordi di Kigali sul bando degli HFC. La economico. Per il raffreddamento dell’impianto è poi previsto l’uso dell’ac-
Lettonia ha recentemente ratificato l’accordo portando a 43 il numero dei Paesi uffi- qua di un lago esistente nel campus al posto dell’acqua di torre con un rispar-
cialmente aderenti. La Lettonia è anche il 14º Paese dell’Unione Europea ad aver rati- mio di circa 800 mila m3 di acqua potabile. Anche il refrigerante da utilizzare
ficato il documento dopo la ratifica della Lituana avvenuta qualche mese fa. Gli altri per l’impianto sarà il più “friendly” possibile per l’ambiente.
Paesi dell’Unione che hanno finora ratificato sono (in ordine di tempo) UK, Norvegia,
Finlandia, Germania, Lussemburgo, Slovacchia, Svezia, Paesi Bassi, Irlanda, Francia. L’IMPORTANZA DEL CORRETTO RICICLO
Bulgaria, Belgio, Portogallo, e infine, come s’è detto, la Lettonia. DELLE BOMBOLE DI REFRIGERANTE
Riciclare e gestire oculatamente le bombole di refrigerante sono ormai diven-
LOTTA ALLA VENDITA ILLEGALE tate operazioni indispensabili. Il grande aumento dei prezzi dei refrigeranti e le
DI REFRIGERANTI restrizioni sulla loro disponibilità sopravvenute per il regolamento sugli F-gas
La lotta alla vendita illegale di refrigeranti vede impegnata anche l’Italia. Il Nucleo dovrebbero indurre molti contractor a fare un uso più oculato delle bombole uti-
Operativo Ecologico, NOE, dei Carabinieri, in un’ispezione a sud di Roma presso una lizzate e soprattutto a ricorrere al riciclo dei gas estratti dagli impianti in revi-
rivendita di parti di ricambio per l’industria frigorifera, ha scoperto che 12 bombole sione. AREA, l’associazione europea degli istallatori di refrigerazione, denuncia
di R134a erano state vendute su internet senza la dovuta documentazione d’origine. invece con veemenza la cattiva abitudine di molti utilizzatori di rimandare ai
Altri controlli continuano ad essere effettuati in tutta Italia dallo stesso nucleo per la fornitori bombole usate di refrigerante che contengono ancora residui abba-
protezione dell’ambiente su disposizione del Ministero dell’Ambiente riguardante stanza significativi: questa pratica, che tende ad evitare gli addebiti per l’affitto
la verifica sulle pratiche commerciali di gas fluorurati a effetto serra. L’Italia non è la delle bombole, è particolarmente dannosa tenuto conto della relativa scarsità
sola in Europa a riscontrare vendite illegali di refrigeranti; anche la Grecia sta speri- di gas vergini disponibili. Un bollettino, con i relativi dati tecnici e che tratta
mentando lo stesso problema su scala molto più vasta. anche le formalità del riciclo, è liberamente scaricabile dal sito dell’associazione.
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AIR-Hygienic
papers
alla ricerca di articoli
e relazioni di progetti
significativi nei vari settori di
interesse dell’Associazione,
da pubblicare sulle
pagine della rivista.
INFO: 800.194.341
FUJITSUCLIMATIZZATORI.IT
NORMATIVA
NuovoDecretoFER:quali novitàinvista
Tornano gli incentivi al fotovoltaico, anche in abbinamento a interventi di bonifica di coperture costituite da eternit e amianto
di L.A. Piterà*
S
ULLA BASE DEGLI OBIETTIVI stabiliti al e in materia di emissioni • al fine di limitare gli effetti distorsivi, i regimi di aiuto al funziona-
di gas serra, fonti rinnovabili ed efficienza energetica dal pacchetto mento dovrebbero essere aperti ad altri paesi del SEE e alle parti
“Clean Energy Package” presentato dalla Commissione europea contraenti della Comunità dell’energia;
nel novembre , a fine luglio è circolato lo schema di Decreto inter- • nel concedere aiuti per la produzione di energia idroelettrica, gli
ministeriale per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, Stati membri dovranno rispettare la direttiva //CE e, in parti-
previsto dall’art. del D.Lgs. : e s.m.i., che definisce le modalità e colare, i criteri per l’ammissibilità di nuove modifiche relative ai corpi
i criteri per l’incentivazione dell’energia elettrica da fonte rinnovabile. idrici, in considerazione dei possibili impatti negativi sui sistemi
Questo schema di Decreto si pone come obiettivo il sostegno della idrici e sulla biodiversità.
produzione di energia elettrica degli impianti alimentati da fonti rinno-
vabili indicati in Tabella attraverso la definizione di incentivi e modalità Accesso agli incentivi
di accesso che promuovano l’efficienza e la sostenibilità ambientale e L’accesso all’incentivo non è diretto, ma dipende dal livello di
degli oneri di incentivazione in misura adeguata al perseguimento degli potenza, attraverso procedure pubbliche di iscrizione a registri o a
obiettivi nazionali e con modalità conformi alle Linee Guida in mate- procedure competitive di aste al ribasso per entrambi nei limiti spe-
ria di aiuti di Stato per l’energia e l’ambiente di cui alla Comunicazione cifici contingenti di potenza.
della Commissione europea (/C /). Tale comunicazione, che si L’iscrizione ai registri è riservata a tutti gli impianti previsti all’in-
applica dall’ luglio al dicembre , stabilisce che gli aiuti siano terno della Tabella che ricadono nelle seguenti categorie:
compatibili se agevolano il perseguimento degli obiettivi dell’Unione • impianti di nuova costruzione, integralmente ricostruiti e riattivati,
senza alterare le condizioni degli scambi, anzi contribuendo al funzio- di potenza inferiore a MW;
namento più efficiente del mercato, e che le condizioni generali per • impianti oggetto di un intervento di potenziamento, qualora la
la concessione di aiuti al funzionamento a favore dell’energia elettrica
da fonti rinnovabili rispondano ai seguenti requisiti:
• gli aiuti dovranno essere concessi nell’ambito di una procedura di
Tabella 1 – Vita utile convenzionale e tariffe
gara competitiva, basata su criteri chiari, trasparenti e non discrimi- incentivanti previste dallo schema di Decreto
natori e aperta a tutti i produttori di energia elettrica da fonti rinnova-
bili, con deroga per gli impianti con una potenza elettrica inferiore a Potenza Vita utile
Fonte Tipologia degli impianti Tariffa
MW con eventuale eccezione per gli impianti eolici con una capacità Rinnovabile
installata di energia elettrica fino a MV o con unità di produzione; [kW] [anni] [€/MWh]
1< P ≤100 20 140
Eolico On - Shore 100 < P <1000 20 90
P > 1000 20 70
ad acqua fluente 1< P ≤ 400 20 140
DEFINIZIONI (compresi gli 400 < P <1000 25 110
Impianto fotovoltaico: impianto di produzione di energia elettrica mediante con- impianti in
Idraulica acquedotto) P > 1000 30 80
versione diretta della radiazione solare, tramite l’effetto fotovoltaico; è compo-
sto principalmente da un insieme di moduli fotovoltaici piani, da uno o più gruppi a bacino o a 1 < P <1000 25 90
serbatoio P > 1000 30 70
di conversione della corrente continua in corrente alternata e da altri componenti
elettrici minori; impianti con 1< P ≤100 20 120
caratteristiche
Potenza di un impianto fotovoltaico: potenza elettrica dell’impianto, determi- diverse da quelle 100 < P <1000 25 120
nata dalla somma delle singole potenze nominali di ciascun modulo fotovoltaico Geotermia di cui all’articolo 1,
facente parte del medesimo impianto, misurate alle condizioni nominali, come defi- comma 3-bis, del P > 1000 25 80
D.Lgs. 22/2010
nite dalle pertinenti norme CEl;
1< P ≤100 20 90
Impianto fotovoltaico con moduli collocati a terra: impianto per il quale i moduli
non sono fisicamente installati su edifici, serre, barriere acustiche o fabbricati rurali, Gas di discarica 100 < P <1000 20 90
né su pergole, tettoie e pensiline. P > 1000 20 80
Tariffa di riferimento: per gli impianti di nuova costruzione che rientrano nell’am- 1< P ≤100 20 110
bito di applicazione dello schema di Decreto è: Gas residuati dai processi 100 < P <1000 20 100
di depurazione
• la tariffa di cui all’allegato l del Decreto 23 giugno 2016, con una serie di limita- P > 1000 20 80
zioni definite dallo schema di Decreto;
20< P ≤100 20 110
• le tariffe di cui alla Tabella 1 per tutti gli altri impianti, ivi inclusi gli impianti
Solare Fotovoltaico 100 < P <1000 20 90
fotovoltaici che entrano in esercizio entro un anno dall’entrata in vigore dello
schema di Decreto. P > 1000 20 70
22 #52
LIVELLI DI PRIORITÀ DELLE GRADUATORIE
Il GSE forma e pubblica la graduatoria sul suo sito, secondo i seguenti criteri di prio- di cui all’articolo 4, comma 3, lettera b), punti i e ii del Decreto 23 giugno 2016;
rità, da applicare in ordine gerarchico a ciascuno dei gruppi, fino a saturazione del ii. impianti alimentati da gas di discarica: impianti realizzati su discariche
contingente di potenza: esaurite;
a) per il gruppo A: impianti realizzati su discariche esaurite, cave e miniere iii. impianti geotermoelettrici: impianti per i quali l’autorizzazione prescrive
esaurite, aree di pertinenza di discariche o di siti contaminati; una riduzione di almeno il 98% del livello di idrogeno solforato e di mer-
b) per il gruppo A2: impianti realizzati, nell’ordine, su scuole, ospedali, altri curio attraverso il sistema di abbattimento (AMIS);
edifici pubblici, altri edifici aperti al pubblico; iv. impianti alimentati da gas residuati dai processi di depurazione: impianti
c) per il gruppo B: che prevedono la copertura delle vasche del digestato.
i. impianti idroelettrici: impianti che rispettano le caratteristiche costruttive In Tabella 3 sono riportati i contingenti di potenza messi a disposizione
differenza tra il valore della potenza dopo l’intervento e quello della Periodo di erogazione dell’incentivo
potenza prima dell’intervento sia inferiore a MW; Per gli impianti nuovi, quelli integralmente ricostruiti, quelli riatti-
• impianti oggetto di rifacimento di potenza inferiore a MW. vati e quelli oggetto di intervento di rifacimento o di potenziamento,
Gli impianti previsti dalla Tabella e che ricadono nelle catego- l’incentivo verrà erogato per un periodo pari alla vita media utile con-
rie viste in precedenza, ma che hanno potenze uguali o superiori a venzionale, i cui valori sono riportati Tabella , a decorrere dalla data
MW, potranno accedere agli incentivi solo attraverso meccanismi di entrata in esercizio commerciale dell’impianto. Inoltre, l’erogazione
competitivi di aste al ribasso. dell’incentivo sarà subordinata a eventuali fermate, imposte o program-
Molto positiva la possibilità di partecipazione di aggregati costi- mate, dell’impianto e dall’andamento dei prezzi zonali orari come di
tuiti da più impianti, che possono essere: seguito riportato:
• per i registri da oltre kW di potenza unitaria e complessivamente • il periodo di diritto al meccanismo incentivante è considerato al netto
da meno di MW; di eventuali fermate, disposte dalle competenti autorità, secondo la
• per le aste da a kW di potenza unitaria e complessiva oltre normativa vigente, per problemi connessi alla sicurezza della rete
il MW. elettrica riconosciuti dal gestore di rete, per eventi calamitosi rico-
Il GSE incaricato a gestire queste procedure, pubblicherà i bandi nosciuti dalle competenti autorità, per altre cause di forza maggiore
relativi alle procedure di asta e registro e si potranno presentare le riscontrate dal GSE, nonché, per gli impianti sottoposti a rinnovo
domande di partecipazione secondo le scadenze previste in Tabella . dell’autorizzazione integrata ambientale, dei tempi di fermo causati
da ritardo di rilascio della predetta autorizzazione da parte dell’Ammi-
nistrazione competente per cause non dipendenti da atti o compor-
tamenti imputabili allo stesso produttore. Al produttore è concessa
però un’estensione del periodo nominale di diritto, pari al periodo
Tabella 2 – Periodo di presentazione delle domande
di partecipazione complessivo di fermate;
• si tiene conto anche di eventuali fermate per la realizzazione di interventi
Nº procedura Data apertura bando Data chiusura bando di ammodernamento e potenziamento non incentivati, riconosciuti
1 31/01/2019 02/03/2019 come tali dal GSE; anche in questo caso viene concessa l’estensione
2 31/05/2019 30/06/2019 del periodo nominale di diritto ma con un tetto massimo di mesi;
3 30/09/2019 30/10/2019 • sospensione degli incentivi nelle ore in cui si registrano prezzi zonali
4 31/01/2020 01/03/2020 orari pari a zero, per un periodo superiore a ore consecutive; in que-
sto caso, il periodo di diritto ai meccanismi incentivanti è calcolato al
5 31/05/2020 30/06/2020
netto delle ore totali in cui è stata registrata la sospensione.
6 31/08/2020 30/09/2020
Quando saranno introdotti nel regolamento del mercato elettrico
7 31/01/2021 02/03/2021
#52 23
FER GW/anno
Potenza installata Potenza installata Potenza installata -
(GW) Produzione (TWh) (GW) (GW) Produzione (TWh)
italiano prezzi zonali negativi, si adotterà la stessa sospensione previ- la tariffa spettante omnicomprensiva solo sulla produzione netta
sta per il prezzo pari a zero. immessa in rete, escludendo quindi quella prodotta e auto consumata.
Per tutti gli altri impianti il GSE calcola la componente incentivo
Tariffe incentivanti e, qualora il valore rispetto al prezzo zonale orario di mercato dell’e-
La tariffa spettante, che rimarrà ferma per l’intero periodo di diritto, nergia elettrica sia positivo, eroga gli importi dovuti in riferimento
è stabilita partendo da una base definita dalla tariffa di riferimento cui alla produzione netta immessa in rete; nel caso in cui questo valore
vengono applicate una riduzione percentuale pari all’offerta al ribasso risulti negativo, il GSE conguaglia o provvede a richiedere al soggetto
formulata dal produttore durante la procedura d’asta o registro e una responsabile la restituzione dei relativi importi. In tutti i casi, l’energia
ulteriore riduzione con i seguenti criteri: prodotta da questi impianti resta nella disponibilità del produttore.
• riduzione dell’% all’anno fino alla data di entrata in esercizio, appli- Gli impianti fotovoltaici di cui al gruppo A di Tabella hanno
cata per la prima volta decorsi mesi dalla data di comunicazione diritto a un premio pari a €/MWh, in aggiunta agli incentivi sull’e-
di esito positivo delle procedure di asta e registro; nergia elettrica, che sarà erogato con le stesse modalità e tempi-
• riduzione dello ,% per ogni mese di ritardo per mancato rispetto dei stiche degli incentivi sull’energia elettrica e che non è cumulabile
tempi massimi di entrata in esercizio previsti dallo schema di Decreto; con altri incentivi pubblici aventi analoga finalità. Il GSE rende note
• riduzione nel caso di ottenimento di contributi in conto capitale, le condizioni specifiche per accedere al premio, anche quelle rela-
attraverso una percentuale calcolata come (-R), dove R è un para- tive alle corrette modalità di rimozione e smaltimento dell’eternit e
metro che varia linearmente tra (nessun contributo in conto capi- dell’amianto in copertura che devono essere stati rimossi completa-
tale) e %, riferito al caso di contributo in conto capitale pari al % mente, con l’ulteriore condizione che l’area totale dei moduli dell’im-
dell’investimento. pianto fotovoltaico deve essere comunque superiore a quella della
È bene notare che per gli impianti con potenze non superiori a copertura esistente sostituita.
kW il GSE provvede al ritiro dell’energia immessa in rete, erogando Per gli impianti eolici che accedono agli incentivi mediante pro-
cedure di registro e per la cui realizzazione sono impiegati compo-
nenti rigenerati, la tariffa di riferimento, in Tabella , è ridotta del %;
nel caso in cui gli impianti siano ammessi agli incentivi i produttori
devono presentare al GSE una dichiarazione sull’utilizzo di compo-
NOTE SUL FOTOVOLTAICO nenti rigenerati.
Per ottenere gli obiettivi previsti dallo schema di Decreto è necessario eliminare i
divieti esistenti allo sviluppo dei sistemi di distribuzione chiusi e alla vendita dell’e- Fotovoltaico
nergia peer to peer. Una grande novità è il rientro del fotovoltaico, anche in abbina-
Dal 2009-2013 è stato installato il 90% della capacità fotovoltaica esistente a fine mento a interventi di bonifica di coperture costituite da eternit e
2017; verso la fine del prossimo decennio questi impianti avranno concluso il periodo amianto. Questo incentivo tende a massimizzare le installazioni sulle
di incentivazione, o vi saranno vicini, e diventerà conveniente sostituire i moduli coperture degli edifici esistenti, senza ulteriore occupazione del terri-
con altri che abbiano efficienza significativamente superiore al fine di garantire il torio, andando di fatto a incentivare l’autoproduzione con l’aumento
mantenimento della capacità iniziale. delle installazioni di impianti fotovoltaici non solo nel centro-sud, con
Il gestore della rete di distribuzione (TERNA) sta governando le problematiche rela- la conseguente riduzione di quella che a oggi è un’eccessiva gene-
tive alla produzione massima in estate e minima in inverno generate da questa razione, della distanza della produzione dal baricentro dei consumi
fonte non programmabile che a oggi copre l’8 - 9% della produzione elettrica. Se, e dei costi per il potenziamento della rete di trasmissione.
come mostrato in Tabella 4, al 2030 il fotovoltaico e l’eolico copriranno circa il 28%
della produzione elettrica occorreranno sistemi di accumulo, quali impianti di pom- * Luca A. Piterà, Segretario Tecnico di AiCARR
paggio, con capacità sufficiente a garantire l’assorbimento della extra-produzione
estiva e la restituzione durante i periodi invernali, che però attualmente risultano
mancanti soprattutto al centro sud. Le risorse per finanziare questi investimenti
sarebbero recuperabili utilizzando le differenze tra prezzo di acquisto e prezzo di
vendita del kWh.
24 #52
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16 –18.10.2018
La scelta dei
recuperatoridi calore
dall’aria espulsa
Non esiste un recuperatore migliore degli altri, perché sono diversi i fattori da considerare nella scelta.
Partiamo da un’analisi dei risparmi energetici delle tre tipologie classiche di recuperatori di calore
L
A SCELTA DEI RECUPERATORI di calore dall’aria espulsa in ambiente dagli occupanti, a sua volta legata rinnovo è recuperabile. Ciò è evidente
è meno immediata e banale di quanto possa alla temperatura dell’aria e alla portata di aria uni- soprattutto in raffrescamento estivo,
apparire a prima vista (Vio, ). Bisogna pren- taria per persona, come mostrato in Figura nel come mostrato in Figura , dalla quale
dere atto che: funzionamento invernale e in quello estivo. Dalla risulta chiaro che il trattamento dell’aria
• non esiste un recuperatore ideale: la tipologia Figura emerge che il ∆x richiesto in estate è sem- richiede una diminuzione di entalpia
da adottare dipende da molti fattori; pre maggiore rispetto a quello richiesto in inverno. muovendosi dalle condizioni dell’aria
• non si può prescindere dal clima della località: Di contro, negli impianti ad aria primaria e fan-coil esterna, E, a quelle a valle della bat-
recuperatori diversi danno prestazioni diverse la portata d’aria unitaria in inverno equivale sola- teria fredda, I, che corrispondono a
in diversi climi; mente a quella di rinnovo, mentre in estate equi- quelle di immissione, nel caso non vi
• non si può prescindere dalla tipologia del gene- vale a quella totale, data dall’aria di rinnovo più sia un trattamento di post-riscalda-
ratore utilizzato: più questo è efficiente, meno il quella ricircolata, compresa quella immessa dai mento. Di questa differenza di ental-
recupero risulta conveniente; fan-coil, qualora questi contribuiscano alla deumi- pia è teoricamente recuperabile solo
• bisogna considerare anche il consumo elettrico dificazione. Negli impianti a tutta aria VAV la por- la parte evidenziata dall’area azzurra,
dovuto all’inserimento del recuperatore di calore tata d’aria unitaria equivale a quella complessiva perché il recupero avviene sfruttando
e ragionare in termini di efficienza complessiva immessa per ogni singola persona anche nel fun- il flusso dell’aria espulsa, che si trova
dell’intero sistema, costituito da recuperatore zionamento invernale, perché l’eventuale umidi- alle condizioni in ambiente, A, a un
più generatore. ficazione avviene dopo la miscelazione tra i due livello di entalpia superiore a quella del
Questi argomenti non possono essere trat- flussi d’aria, di ricircolo e di rinnovo. punto I, a valle della batteria fredda.
tati in un unico articolo, ancorché in modo sinte- Il valore di ∆x è importante sia nel funziona- Ovviamente, quando l’entalpia
tico. Pertanto, qui vengono considerati i risparmi mento estivo, perché determina la percentuale di dell’aria esterna si abbassa, il massimo
energetici delle tre tipologie classiche di recupe- calore massima teoricamente recuperabile, che in recupero teorico possibile si riduce,
ratori di calore: solo sensibile, entalpico e sensi- quello invernale, in quanto fissa un limite impor- mentre la condizione di immissione
bile coadiuvato dal Raffreddamento Adiabatico tante per i recuperatori entalpici, dal momento che I, rimane generalmente invariata. Di
Indiretto, RAI, mentre gli altri temi verranno pre- stabilisce la combinazione di variabili termoigro- conseguenza, la percentuale di recu-
sentati nel prossimo numero. metriche in cui avviene un eccesso di recupero pero di calore teorica sull’intero trat-
latente, con conseguente perdita di controllo dell’u- tamento dell’aria di rinnovo è tanto
Valori di ∆x midità relativa nel locale climatizzato. maggiore quanto più elevata è la dif-
Uno dei principali parametri per la scelta di un ferenza di entalpia tra l’aria esterna
recuperatore di calore è la differenza tra il valore Massimo recupero teorico possibile e l’aria in ambiente e quanto più è
di umidità specifica dell’aria nell’ambiente clima- Anche nel caso teorico di recuperatore ideale bassa la differenza di entalpia tra aria
tizzato e quello dell’aria d’immissione, ∆x, che con efficienza pari al %, solo una parte della in ambiente e aria immessa, quindi dal
dipende dalla quantità di vapore d’acqua immessa potenza richiesta per il trattamento dell’aria di valore di ∆x tra il punto A e il punto I,
26 #52
GLI IMPIANTI NEGLI EDIFICI NZEB: DALLA TEORIA ALLA PRATICA
L’approfondimento di Michele Vio*
dove:
xA = umidità specifica dell’aria ambiente;
xE = umidità specifica dell’aria esterna;
εL = efficienza latente del recuperatore secondo
la Norma UNI EN ;
∆x = differenza di umidità specifica tra aria ambiente
e aria immessa.
La conseguenza è il raggiungimento a regime di
un valore di umidità relativa in ambiente fino a %,
come evidente dal diagramma centrale di Figura ,
perché la differenza tra il valore di umidità specifica
Figura – Massimo recupero teorico in raffrescamento alla dell’aria in ambiente e quello dell’aria immessa rimane
massima entalpia dell’aria esterna e a entalpie inferiori sempre pari a , g/kg. Ovviamente, il valore di UR è
troppo elevato e, pertanto, se si vuole limitare l’UR in
ambiente al %, il recuperatore di calore deve par-
che in Figura è pari a , g/kg, tipico massima di recupero teorico è nettamente supe- zializzare, riducendo il numero di giri dal % all’%,
per una portata d’aria di rinnovo pari riore, perché la parte non recuperabile è data dalla come mostrato nel diagramma di destra di Figura .
a m/h per persona con attività sola differenza tra la temperatura dell’aria d’immis- Così facendo, però, si parzializza anche la parte sen-
moderata. In questo caso l’aria di sione e quella dell’aria espulsa dal locale climatizzato. sibile del recupero di calore, per cui la potenza ter-
rinnovo è l’unica fonte di controllo mica richiesta diventa di kW, con un incremento
dell’umidità relativa, come ad esem- Limite dei recuperatori entalpici: del % rispetto al solo recupero sensibile.
pio accade quando si usano per il raf- l’eccesso di recupero latente Dalla Figura risulta evidente perché ragio-
frescamento il soffitto radiante, le travi Il valore di ∆x è ancora più importante nel nare solo sull’efficienza e sul calore recuperato
fredde o i fan-coil alimentati ad alta funzionamento invernale, nel quale i recupera- sia fuorviante; infatti, l’eccesso di recupero latente,
temperatura ( °C ÷ °C). tori entalpici appaiono nettamente favoriti nelle in queste condizioni, fa peggiorare i consumi del
Maggiore è il valore di ∆x, minore condizioni di progetto, ma possono dare luogo a %, unico dato d’interesse. Se, però, si osservasse
è la percentuale di recupero mas- un eccesso di recupero di calore latente, con con- la potenza recuperata, sembrerebbe che il recu-
sima possibile. seguente aumento dell’umidità relativa dell’aria peratore entalpico parzializzato recuperi di più,
Ragionamenti simili si possono all’interno dell’ambiente climatizzato. , kW, contro , kW del solo sensibile. Questa
fare anche in riscaldamento, quando Si supponga di avere aria esterna a t = °C, contraddizione nasce dal fatto che la parte latente
il trattamento dell’aria richiede un UR = % e x = , g/kg. Si supponga anche che l’im- di recupero serve solo a innalzare l’UR ambiente
incremento di entalpia dalle con- missione dell’aria debba avvenire con ∆x = , g/kg oltre il valore desiderato e, quindi, non è utile.
dizioni dell’aria esterna a quelle di (corrispondente a una portata di m/h a per- Ragionamenti analoghi si possono fare anche
immissione, anche se la percentuale sona, lavoro sedentario, temperatura dell’aria °C) sulla parte sensibile del recupero di calore sensibile.
#52 27
GLI IMPIANTI NEGLI EDIFICI NZEB: DALLA TEORIA ALLA PRATICA
L’approfondimento di Michele Vio*
Funzionamento in riscaldamento
La Figura presenta le differenze di compor-
tamento tra un recuperatore solo sensibile e un
recuperatore entalpico nelle condizioni riportate
in Tabella ; il valore di efficienza è quello richie-
sto dalla direttiva ERP e si noti che per la UR
dell’aria d’immissione valori inferiori a % non
hanno senso, almeno nel clima italiano.
In termini percentuali, un recuperatore solo
28 #52
GLI IMPIANTI NEGLI EDIFICI NZEB: DALLA TEORIA ALLA PRATICA
L’approfondimento di Michele Vio*
Tabella – Dati per il confronto di Figura solamente per condizioni poco diffuse nel clima
T UR ∆x εs εl εRAI italiano. Impressiona l’ampia zona in cui il recupe-
[°C] [%] [g/kg] [%] [%] [%] ratore di calore deve essere bypassato, area grigia,
Aria espulsa 26 55 per impedire che il valore di UR di superi il %
Aria di rinnovo 15÷45 30÷80 all’interno del locale riscaldato.
Aria di immissione 16 °C 0,7 Ecco spiegato perché l’uso dei recuperatori ental-
pici è molto adatto in climi freddi e secchi, meno
Efficienza recuperatore 73 73 85
in climi moderati e umidi. Se si volesse ridurre l’a-
rea di bypass, bisognerebbe utilizzare recupera-
Figura – Comportamento in raffrescamento
tori latenti con minore efficienza latente. Tuttavia,
i recuperatori entalpici permettono di limitare la
potenza massima dei generatori, come mostrato
più avanti nei casi di studio.
In generale, dalla Figura risulta evidente l’im-
portanza della modulazione dei recuperatori, ora
che la norma ne ha imposto valori di efficienza
elevati.
Funzionamento in raffrescamento
In Figura è mostrato il confronto tra un recu-
peratore solo sensibile, un recuperatore entalpico e
un recuperatore sensibile + RAI normale e con umi-
dificazione di un flusso secondario di aria esterna
nelle condizioni riportate in Tabella .
È evidente che un recuperatore solo sensibile ha
prestazioni scarse, principalmente nel clima medi-
terraneo dove la differenza tra il valore della tem-
peratura dell’aria esterna di rinnovo e quello della
temperatura dell’aria espulsa dal locale raffrescato è
generalmente bassa. Un recuperatore di tipo ental-
pico ha prestazioni decisamente migliori, diretta-
mente proporzionali alla differenza tra i valori di
entalpia dell’aria esterna di rinnovo e dell’aria espulsa
dal locale raffrescato, per cui teoricamente per-
mette di ridurre la potenza del generatore freddo
più di tutti gli altri recuperatori.
L’utilizzo del raffreddamento adiabatico indi-
retto, RAI, migliora nettamente le prestazioni ai
sensibile consente di recuperare tanto in grado di modulare la sua potenza, oppure deve bassi valori di entalpia, soprattutto nella versione
più calore quanto più si innalzano essere bypassato per eccesso di recupero sensibile: con flusso secondario di aria esterna. È interes-
i valori di temperatura e umidità la temperatura dell’aria immessa risulterebbe mag- sante notare come il recupero di calore sia pos-
specifica, quindi di entalpia, dell’a- giore di quella richiesta con conseguente perdita sibile anche per valori di entalpia minori di quelli
ria immessa. Giunti a un valore di di controllo della temperatura nel locale riscaldato dell’aria espulsa dal locale raffrescato, tanto da
temperatura dell’aria esterna pari a e sua deriva verso l’alto. Un bypass troppo antici- aumentare le prestazioni in free-cooling, come
°C, per valori di umidità specifica pato porterebbe a uno spreco enorme di energia già segnalato nell’articolo pubblicato nel numero
uguali o superiori a quelli dell’aria perché il generatore caldo dovrebbe sopperire di questa rivista. Tuttavia, nelle condizioni nomi-
d’immissione, la percentuale di recu- all’intero trattamento dell’aria di rinnovo. Quando nali, la sua capacità di recupero è inferiore a quella
pero diventa uguale a quanto richie- la temperatura dell’aria di rinnovo supera la tem- di un recuperatore entalpico.
sto dal trattamento, cioè %. Per peratura dell’aria di immissione, il recuperatore di
valori inferiori di umidità specifica, la calore va necessariamente bypassato. Casi di studio
temperatura cui si raggiunge il % Il recuperatore entalpico si comporta molto L’edificio considerato per i casi di studio è quello
aumenta, perché bisogna conside- meglio per bassi valori di temperatura e umidità già utilizzato (Vio, ): si tratta di palazzi per uffici,
rare il processo di umidificazione. specifica, quindi di entalpia, dell’aria esterna, ma con area della superficie pari a circa . m, posi-
Per combinazioni dei parametri ter- decisamente peggio quando questi valori aumen- zionati in tre diverse località: Milano, Roma e Bari.
moigrometrici ricadenti nell’area di tano. In particolare, il % del recupero di calore, Per motivi di spazio, alcune figure si riferiscono al
colore blu notte, o il recuperatore è corrispondente all’area blu notte, è raggiunto solo caso di Milano.
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GLI IMPIANTI NEGLI EDIFICI NZEB: DALLA TEORIA ALLA PRATICA
L’approfondimento di Michele Vio*
Figura – Potenza richiesta ai generatori (punti rossi: acqua calda; punti blu: acqua fredda. Ogni punto
rappresenta ora). Milano, impianto AP+fan-coil. Le nuvole di punti rossi riportati per valori di entalpia
superiori a circa kJ/kg rappresentano il post-riscaldamento estivo e sono uguali in tutti i casi
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GLI IMPIANTI NEGLI EDIFICI NZEB: DALLA TEORIA ALLA PRATICA
L’approfondimento di Michele Vio*
Figura – Potenza richiesta ai generatori (punti rossi: acqua calda; punti blu: acqua fredda. Ogni punto rappresenta ora). Milano, impianto VAV
#52 31
UPS
È giunto il momento:
da consumatori di energia
a prosumer di energia
L’attuale tecnologia offre la possibilità di utilizzare gli
UPS di nuova generazione che affiancano alle funzioni
tradizionali la possibilità di gestione della domanda,
arbitraggio dell’energia e servizi della rete elettrica,
di interesse in grandi strutture e nei data center
di E. Cevenini*
I
DATA CENTER e altri tipi di infrastrutture critiche maggiore partecipazione a questo tipo di iniziative delle infrastrutture critiche l’auto-
sono solitamente consumatori di energia che e un aumento del numero di energy prosumer, nomia dalla rete o per immettere
non partecipano attivamente alla rete, nel senso che gestiscono attivamente un rapporto interat- energia nella rete stessa. I risultati
che pur disponendo di un sistema di generazione tivo e transazionale con la rete elettrica. di un sondaggio online sull’argo-
di energia non l’utilizzano come fonte primaria mento [] mostrano che circa il %
di energia ma semplicemente per mantenere la I servizi energetici critici degli intervistati ritiene che la cre-
disponibilità durante eventuali interruzioni della I servizi energetici critici possono essere gros- scita maggiore nelle applicazioni
rete elettrica. Ci sono tentativi di modificare questa solanamente suddivisi in due aree chiave: dei sistemi di accumulo di ener-
situazione, incoraggiando i gestori degli impianti • a monte del contatore, FtM - Front of The Meter: gia nel si verificherà nei ser-
più critici a utilizzare batterie o generatori per par- ad esempio, quelli che prevedono l’impiego di vizi BtM, che prevedono tra l’altro:
tecipare alla cosiddetta domanda/risposta alla rete, accumulatori centralizzati di energia a batterie ⚬ servizi di domanda/risposta;
così da ridurre il prelievo di energia dalla rete o da su scala di utility per aiutare a gestire l’impatto ⚬ ottimizzazione dei costi energetici;
favorire l’immissione di energia in rete, ma finora delle fonti rinnovabili intermittenti; ⚬ integrazione nelle microgrid.
il risultato è stato relativamente modesto. D’altra • a valle del contatore, BtM - Behind the Meter: ad Nel caso FtM si adotta il Revenues
parte, l’emergere di nuove tecnologie a sostegno esempio, quelli che utilizzano generatori die- Stacking, ovverosia si utilizzano vari
dei cosiddetti servizi energetici critici, i CE - Critical sel, batterie di sistemi statici di continuità, UPS – servizi, effettuati dallo stesso sistema,
Energy, e un panorama energetico in continuo Uninterruptible Power System, o altre tecnologie per ripagare l’intero investimento ini-
mutamento potrebbero in futuro stimolare una di generazione locale per fornire agli operatori ziale e generare profitto. Nel caso del
32 #52
BtM con UPS si usa lo stesso dispo- in modo da poter fornire un supporto della por- rinnovabili con la rete elettrica, che in Italia non
sitivo anche per i servizi aggiuntivi, tata richiesta dalle società di utility e possono sono ancora diffusi.
quindi come extra costi si hanno controllare lo stato delle apparecchiature basate Un sistema di continuità idoneo per il supporto
solo le eventuali batterie aggiuntive su batterie, come i sistemi di continuità; della rete elettrica, di grande interesse per il BtM, è
e i sistemi di controllo dei servizi di • autogestiti: clienti che trattano direttamente in grado di fornire alcuni stratagemmi intelligenti
domanda/risposta e di ottimizza- con un gestore di rete nazionale, trattenendo quali il livellamento dei picchi e lo spostamento
zione dei costi energetici; in pratica, tutti i ricavi. Tecnicamente è più impegnativo, temporale dell’energia: le batterie vengono cari-
l’UPS e le batterie sono usati non ed è probabile che sia comunque necessario cate nelle ore in cui la domanda è bassa e pos-
solo come back-up, ma anche per un supporto esterno da parte, ad esempio, di sono essere scaricate durante i picchi di domanda
altri servizi energetici. consulenti e di progettisti di sistemi. Una com- per ridurre il carico complessivo sulla rete. Questo
Esistono organizzazioni specifi- plicazione è che il cliente deve gestire diretta- approccio presenta vantaggi per il cliente e per il
che che potrebbero trarre vantag- mente i contratti e le offerte di appalto, alcune gestore della rete, dal momento che dalla parte
gio dalla partecipazione ai servizi delle quali devono essere rinegoziate ogni sei cliente, dato per scontato che l’energia viene a
energetici critici in campo BtM, tra mesi o ancora più frequentemente, talvolta per- costare di più durante il giorno, specialmente nei
cui i data center e altri operatori di sino quotidianamente. momenti di picco, si dovrebbe ottenere una ridu-
grandi infrastrutture critiche in grado Qualunque sia il punto di accesso, è indispen- zione della bolletta complessiva; dalla parte del
di partecipare al mercato dell’ener- sabile garantire la protezione del carico, che rap- gestore si avrebbe un “ammorbidimento» del pro-
gia. Secondo un’analisi condotta da presenta la missione primaria di un UPS: bisogna filo del carico della rete durante il giorno.
Navigant Research, consulenti di sempre essere certi di avere una capacità della bat- In generale, bisognerà investire in batterie in
ricerca in campo energetico, Stati teria dell’UPS tale da alimentare il carico in caso di modo più strategico e con una visione a più lungo
Uniti, Germania, Giappone, Australia interruzione dell’alimentazione di rete. Per questo termine per avere una opportunità di business con
e Corea del Sud saranno i principali motivo, è fondamentale la capacità dei banchi di costi incrementali a fronte di ricavi incrementali.
mercati per l’adozione dei servizi BtM, batterie in termini di energia, anche se spesso ai È un mercato in evoluzione, per cui è probabile
ma anche il Regno Unito sta emer- produttori viene chiesto di ridurre l’energia imma- che i ricavi cambino nel tempo. Già oggi utiliz-
gendo come un forte mercato a breve gazzinata nelle batterie, fino ad avere un tempo zare UPS di ultima generazione può essere van-
termine per l’immagazzinamento di autonomia del gruppo batterie di solo cinque taggioso in strutture quali i data center, e ancor
distribuito dell’energia. minuti o meno. La situazione può essere tenuta di più nei data center di colocation, che hanno un
È importante comunque sottoli- sotto controllo all’interno dei circuiti di monito- modello di business in cui la competitività in ter-
neare che l’accesso ai mercati dell’e- raggio dell’UPS o attraverso il controllore esterno mini di prezzo al metro quadrato è fondamentale
nergia spesso non è semplice e di del sito. e nei quali entrate aggiuntive potrebbe essere rile-
solito richiede di sapersi destreggiare vanti. Al momento, ci sono alcuni interessanti ricavi
tra regolamenti complessi, peraltro Gli UPS di ultima generazione ottenuti grazie all’utilizzo di UPS di ultima gene-
diversi da una Nazione all’altra, e dif- Un esempio di tecnologie reali che consenti- razione in alcuni Stati europei, mentre in Italia si
ficoltose negoziazioni contrattuali. ranno agli operatori di partecipare ai servizi ener- stanno consolidando soprattutto risparmi ener-
getici Critical Energy è rappresentato dagli UPS di getici grazie all’uso flessibile delle batterie degli
I servizi BtM ultima generazione che, oltre a garantire backup UPS. Tutto, naturalmente, a patto che sia soddi-
Per quanto riguarda i servizi BtM, e qualità dell’alimentazione, sono anche in grado sfatta la missione primaria di proteggere il carico.
le organizzazioni dispongono di due di occuparsi di:
punti di accesso principali: • gestione della domanda; Conclusioni
• aggregatori: società che consen- • arbitraggio dell’energia, che rappresenta il “time L’uso sempre più diffuso delle fonti rinnova-
tono a piccole unità di stoccaggio shift” dell’energia da tariffe più alte a tariffe più bili determina la necessità di servizi di stoccaggio,
dell’energia di partecipare al mer- basse, ad esempio scaricare le batterie quando il sia a monte che a valle del contatore, che devono
cato dell’elettricità, non facilmente costo dell’energia è massimo e ricaricarle quando garantire la protezione del carico.
accessibile, soprattutto per le pic- è minimo; La tecnologia attuale offre la possibilità di utiliz-
cole imprese. Gli aggregatori met- • servizi della rete elettrica, intesi come servizi zare gli UPS di nuova generazione che affiancano
tono assieme più fonti di stoccaggio ancillari quali la regolazione di frequenza della alle funzioni di quelli tradizionali la possibilità di
dell’energia di piccole dimensioni rete, il “capacity market”, l’integrazione delle gestione della domanda, arbitraggio dell’energia
e servizi della rete elettrica, di interesse in grandi
strutture e nei data center e che sono parte inte-
grante di un panorama energetico in evoluzione,
che offrirà nuovi modi per generare profitti e ridurre
HOW TO USE THE POWER SYSTEM FOR NEW REVENUES i costi.
The energy grid is evolving and so is the relationship between energy sources and users, for this reason with a little investment,
the existing power infrastructure could help create additional revenue. As governments, regulators and consumers conti- * Emiliano Cevenini, Vertiv
nue to push for lower carbon emissions and electricity costs, the whole power generation industry is undergoing change.
Data Centers, both on and offshore, are providing some of that low-carbon energy but it is intermittent. For organizations
with sufficient technical skills and resources, there are also alternative ways to integrate with the grid. In fact using existing WEBGRAFIA
resources like large chilled warehouses, batteries, pumping systems many organizations will be able to generate income. [1] https://www.vertivco.com/it-emea/about/
Specialist suppliers, including Vertiv, have developed systems to enable data center operators, as well as other commercial news-and-insights/events/webcast-how-to-
to take part in these schemes and generate revenue from existing, or newly acquired, UPS and generator capacity. earn-revenue-from-stored-power-in--ups-systems-
Keywords: Power System, UPS, energy grid, data center and-generators-for-grid-services/
#52 33
GREEN BUILDING
Verso un linguaggio
di sostenibilità condiviso:
analisi critica dei protocolli di
certificazione
ambientale degli edifici
Il numero degli strumenti di certificazione di sostenibilità
ambientale degli edifici è in forte crescita in tutto il mondo. Per
garantire un reale confronto su risultati e performance sarebbe
necessaria una maggiore uniformità dei sistemi di rating
di F. Asdrubali, F. Bisegna, L. De Santoli, L. Evangelisti, C. Guattari, B. Mattoni, G. Rizzo*
N
EI PAESI SVILUPPATI il settore edilizio è respon- % le emissioni di CO₂ entro il ), operando criteri chiave per una base comune di
sabile di elevati impatti ambientali e di significativamente sul settore edilizio sia pubblico valutazione internazionale. È neces-
circa il % del consumo totale di ener- che privato. Il solo aspetto energetico non risulta sario quindi definire i limiti di questo
gia []; la maggior quantità di anidride carbonica però sufficiente a raggiungere gli obbiettivi pre- adattamento, i pilastri e gli obiet-
viene emessa nelle fasi di costruzione (Reidy et al., fissati e a garantire la sostenibilità di un edificio: tivi comuni per tutti gli strumenti
) e operatività degli edifici []. Per massimiz- vi è la necessità di valutare le prestazioni da un (Mattoni et al., ) di certificazione.
zare l’efficienza energetica degli edifici a livello punto di vista più generale, considerando anche Di seguito sono riportati i risul-
europeo sono state sviluppate procedure di cer- gli aspetti di sostenibilità ambientale, sociale ed tati dell’applicazione di una meto-
tificazione energetica e norme, tra cui quelle per economica. Negli ultimi anni sono stati sviluppati dologia comparativa ad alcuni tra i
realizzare gli NZEB, edifici a energia quasi zero vari protocolli di certificazione che, a differenza principali protocolli utilizzati a livello
(Parlamento europeo, ). Le direttive europee delle certificazioni energetiche, non sono obbli- mondiale sia per comprendere come
sono state adottate e declinate da ogni governo gatori ma applicabili su base volontaria. I Green è declinato il concetto di sostenibilità
tanto a livello nazionale quanto su scala locale Rating tools dei vari Paesi risultano molto differenti nei vari Paesi, sia per mettere in luce
(città e comuni). L’efficienza degli edifici riveste tra loro in termini di aspetti analizzati e metodi di similitudini e differenze presenti nei
una grande importanza anche a livello comunale, valutazione, in quanto rispecchiano caratteristi- vari protocolli. In questo modo è pos-
nell’ambito dell’iniziativa del Patto dei Sindaci, pro- che, obiettivi e standard dei Paesi d’origine, e rap- sibile anche selezionare gli aspetti
mossa dalla Comunità Europea per coinvolgere le presentano la conseguenza dell’adattamento del che dovrebbero essere presenti in
amministrazioni locali nella lotta al cambiamento concetto di sostenibilità a livello locale anche se ogni protocollo al fine di redigere
climatico []. Attraverso i PAES (Piano d’Azione per nell’era della globalizzazione il livello di sostenibi- delle Linee Guida comuni di sosteni-
l’Energia Sostenibile) le amministrazioni attuano le lità degli edifici dovrebbe essere comparabile tra bilità applicabili a tutti i livelli di scala:
strategie cardine del Patto dei Sindaci (ridurre del diversi Paesi e dovrebbero esistere un riferimento e sovranazionale, nazionale e locale.
34 #52
I protocolli di Tabella 1 – Aspetti trattati dai singoli protocolli per le macro-aree proposte
certificazione di
sostenibilità ambientale BREEAM CASA CASBEE GBI Green
Star GRIHA HK-BEAM ITACA LEED Lotus PBRS
Site
LEED – Leadership in Energy
Ecological Aspects X X X X X X X X
and Environmental Design
La versione più recente del pro- Local Characteristics X X X X X X X X X X
tocollo di certificazione di sosteni- Hazards X X
bilità “LEED v” è stata sviluppata Water
a novembre dal U.S. Building Water Uses and Monitoring X X X X X X X X X X X
Council (USGBC) negli Stati Uniti. Water Recycling Systems X X X X X X X X X X
LEED è uno degli strumenti di cer-
Energy
tificazione più diffusi e famosi per
Thermal Loads Control X X X X X X X X X X
la progettazione, la costruzione, la
manutenzione e la gestione di edifici Energy Monitoring X X X X X X X X X
sostenibili. I nuovi aspetti considerati Renewable Energy Production X X X X X X X X X
dall’ultima versione del protocollo Comfort and safety
riguardano i cambiamenti climatici, Thermal Comfort X X X X X X X X
la salute umana, le risorse idriche, la Visual and Acoustic Comfort X X X X X X X X X X
biodiversità, la green economy, la Air Quality and Ventilation X X X X X X X X X X
comunità e le risorse naturali.
Indoor Pollutants X X X X X X X X X X
Green Star
Building Amenities X X X X
Green Star è uno strumento Flexibility and Functional X X X X X X
Adaptability
di certificazione ambientale uti-
Home Office X X
lizzato in Australia. Sviluppato dal
Green Building Council of Australia Seismic and Security Aspects X X X X X
(GBCA) nel , è stato adottato Materials
anche in Nuova Zelanda e in Sud Eco-Friendly Materials Use X X X X X X X X X X X
Africa, attraverso opportuni accor- Life Cycle Assessment X X X
gimenti per un adattamento ai vari Demolition Waste Management X X X X X X X X
contesti locali. Il sistema valuta la pro-
Outdoor quality
gettazione ambientale e le realizza-
Global Warming X X X X
zioni degli edifici, considerando una
vasta gamma di problematiche quali Heat Island Effect X X X X X X X
l’energia, l’acqua, la qualità interna, Pollutant Emissions X X X X X X X
l’inquinamento causato dai mate- Noise Pollution X X X
riali utilizzati e anche la salute degli Light Pollution X X X X
occupanti, la produttività e il rispar- Operational Waste Management X X X X X X
mio sui costi. Sustainable Transport and Mobility X X X X X X X
#52 35
punteggio corrispondente al rapporto tra edifi- edificio, riconoscere e premiare la leadership ambien- la progettazione, la costruzione, la
cio reale e benchmark. tale, trasformare l’ambiente edilizio riducendo l’im- gestione e la manutenzione di edifici
patto ambientale delle costruzioni e assicurarsi che ed è allineato alle norme e ai codici di
GBC Brasil Casa – Green Building i nuovi edifici rimangano utilizzabili in futuro e che condotta locali. Per quanto riguarda
Council Brazil Casa gli edifici esistenti siano ristrutturati correttamente. la riduzione degli impatti ambien-
La certificazione GBC Brasil Casa, sviluppata dal tali, prevede che le considerazioni
Green Building Council Brazil, mira a promuovere GRIHA – Green Rating for Integrated ambientali siano integrate già nelle
la trasformazione del settore delle costruzioni resi- Habitat Assessment fasi di progettazione e pianificazione.
denziali attraverso strategie sviluppate per raggiun- Con l’obiettivo generale di ridurre il consumo di
gere sette obiettivi: mitigazione degli impatti dei risorse, ridurre le emissioni di gas serra e migliorare l’uso LOTUS
cambiamenti climatici; miglioramento della salute di risorse rinnovabili e materiale riciclato da parte del Il sistema di certificazione LOTUS
umana e benessere degli occupanti; protezione e settore edilizio, l’Istituto di Energia e Risorse indiano è il frutto della ricerca e nello svi-
ripristino delle risorse idriche; protezione e ripri- TERI (The Energy and Resources Institute) ha svilup- luppo del Vietnam Green Building
stino della biodiversità; sviluppo della green eco- pato il certificato GRIHA, che è stato adottato come Council (VGBC), che ha condotto
nomy; maggiore comunicazione ed educazione sistema di classificazione nazionale per la bioarchitet- un’indagine su tutti i sistemi di cer-
per favorire l’equità sociale, la giustizia ambien- tura dal governo dell’India nel . Un edificio viene tificazione della bioedilizia significa-
tale, la salute della comunità e la qualità della vita. valutato in base alle sue prestazioni previste lungo il tivi a livello mondiale. È composto da
ciclo di vita, dall’inizio sino alla sua entrata in funzione. categorie, ciascuna contenente un
GBI – Green Building Index numero variabile di crediti. A fronte
GBI è il primo sistema di certificazione ambien- HK-BEAM – Hong Kong – Building di ogni credito, sono stati stabiliti cri-
tale per edifici della Malesia ed è stato sviluppato da Environmental Assessment Method teri specifici per il raggiungimento
Green building index Sdn Bhd (GSB). È stato creato Il BEAM, elaborato da Hong Kong BEAM, prevede del punteggio relativo.
per promuovere la progettazione integrata dell’intero una serie di buone pratiche per la pianificazione,
Pearl Building Rating System:
Design & Construction
Estidama, che in arabo significa
“sostenibilità”, è un insieme di inizia-
tive volte a rendere Abu Dhabi un
modello di urbanizzazione soste-
nibile, tra le quali è da segnalare il
Pearl Rating System che si propone
di verificare la sostenibilità di un pro-
getto durante il suo intero ciclo di
vita, fornendo indicazioni di proget-
tazione e requisiti dettagliati per la
valutazione delle sue prestazioni.
All’interno di ciascuna sezione
ci sono crediti sia obbligatori che
opzionali e vengono assegnati i punti
per ciascun credito opzionale rag-
giunto. Per ottenere una valutazione
di “ Pearl”, devono essere soddisfatti
tutti i requisiti di credito obbligatori.
Confronto e analisi
dei protocolli
Il confronto tra i diversi sistemi
di classificazione Green Building
è stato effettuato per evidenziare
similitudini e differenze nell’approc-
cio valutativo. Ricordando che ogni
protocollo ha uno specifico numero
di crediti conseguibili all’interno di
specifiche aree di analisi, tale con-
fronto ha richiesto l’identificazione
di nuove macro-aree di aggrega-
zione per confrontare le tematiche
affrontate dai singoli protocolli, come
Figura 1 – Punteggi originali dei
singoli protocolli analizzati mostrato in Tabella .
Ogni strumento è caratterizzato
da crediti ottenibili sulla base delle
Fig. 1 - Punteggi originali dei singoli protocolli analizzati
36 #52
caratteristiche costruttive in specifi- Tabella 2 – Punteggi originali e normalizzati di ogni protocollo
che aree e ciascun sistema di rating
Site Water Energy Comfort & Safety Material Outdoor Quality Totale
permette di ottenere un livello di
Originale 14,0 12,0 22,0 13,0 14,0 17,0 92
sostenibilità, secondo il punteggio GBI
Normalizzato 15,2 13,0 23,9 14,1 15,2 18,5 100
totale raggiunto. La Figura mostra le
Originale 5,0 17,0 20,0 17,0 14,0 18,0 91
aree di valutazione dei diversi sistemi GRIHA
Normalizzato 5,5 18,7 22,0 18,7 15,4 19,8 100
di rating. In questo confronto, sono
Originale 7,0 10,0 41,0 36,0 23,0 14,0 131
stati considerati solo i crediti relativi HK-BEAM
Normalizzato 5,3 7,6 31,3 27,5 17,6 10,7 100
ai nuovi edifici residenziali e sono
Originale 16,0 43,0 41,0 27,0 26,0 19,0 172
state escluse dal conteggio tutte PBRS
Normalizzato 9,3 25,0 23,8 15,7 15,1 11,0 100
le categorie del tipo “Innovation” e
Originale 0,0 6,0 42,0 25,0 12,0 10,0 95
in generale tutti i crediti che forni- ITACA
Normalizzato 0,0 6,3 44,2 26,3 12,6 10,5 100
scono punti aggiuntivi.
Originale 9,0 8,0 24,0 13,0 14,0 10,0 78
Dalla riassegnazione dei diversi LOTUS
Normalizzato 11,5 10,3 30,8 16,7 17,9 12,8 100
crediti all’interno delle sei nuove
Originale 19,0 11,0 28,0 20,0 14,0 12,0 104
macro-aree proposte è stato pos- CASA
Normalizzato 18,3 10,6 26,9 19,2 13,5 11,5 100
sibile effettuare un confronto glo-
Originale 1,1 0,3 2,0 3,5 1,2 2,0 10
bale tra i protocolli. CASBEE
Normalizzato 10,5 3,0 20,0 35,0 12,0 19,5 100
La Tabella fornisce i punteggi nor-
Green Originale 9,0 12,0 22,0 17,0 14,0 15,0 89
malizzati dei vari protocolli per poter
Star Normalizzato 10,1 13,5 24,7 19,1 15,7 16,9 100
effettuare un confronto quantitativo,
mostrando che l’area “Energy” è sempre Originale 25,0 11,0 27,0 19,0 17,0 14,0 113
BREEAM
la più rilevante, ad eccezione di CASBEE, Normalizzato 22,1 9,7 23,9 16,8 15,0 12,4 100
in cui viene data la massima impor- Originale 14,0 12,0 37,0 18,0 9,0 8,0 98
LEED
tanza all’area “Comfort and security”. Normalizzato 14,3 12,2 37,8 18,4 9,2 8,2 100
Nel complesso, le macro-aree “Water”,
“Site” e “Material” hanno l’impatto più Conclusioni
basso sui punteggi finali. Il protocollo La molteplicità degli strumenti di certificazione RINGRAZIAMENTI
più equilibrato in termini di pesi asse- di sostenibilità ambientale degli edifici disponibili a Questo lavoro è stato svolto nell’ambito dei progetti di ricerca PRIN 2015 dai titoli:
gnati ai crediti nelle varie macro-aree livello internazionale conferma come il tema della - Riqualificazione del parco edilizio esistente in ottica NZEB (nearly Zero Energy Buildings): costru-
è GRIHA, immediatamente seguito da sostenibilità sia un problema diffuso e sentito. Le zione di un network nazionale per la ricerca (coordinatore nazionale prof. Livio De Santoli);
Green Star, mentre i meno omogenei differenze riscontrate tra i protocolli di certificazione - La ricerca per i PAES: una piattaforma per le municipalità partecipanti al Patto dei Sindaci
sono CASBEE e Itaca, nei quali alta rile- sono notevoli e non coerenti con il concetto globale (coordinatore nazionale prof. Gianfranco Rizzo).
vanza è data a “Comfort & Safety” e di sviluppo sostenibile e con gli obiettivi comuni che
“Energy”. Analizzando i protocolli dal le Nazioni hanno individuato nel corso del tempo biodiversità, la valutazione dei rischi ambientali,
punto di vista qualitativo, i principi di in tema di sostenibilità. Per questo, sulla base di la valutazione del ciclo vita dei materiali e la loro
sostenibilità e le caratteristiche rela- quanto qui discusso, si propone di limitare le diffe- gestione in fase operativa e di smaltimento, gli
tive alle aree “Energy”e “Water”sono renze tra i vari strumenti di certificazione mediante: effetti che la costruzione ha sull’ambiente esterno,
abbastanza comuni e distribuiti omo- • introduzione di prerequisiti obbligatori in tutti quali riscaldamento globale e isole di calore, il
geneamente. Per quanto riguarda le i campi di valutazione e in tutti i protocolli, evi- comfort degli utenti, il monitoraggio dei consumi,
altre macro-aree, è possibile osservare le tando così le conseguenze di eccessivi squilibri la riqualificazione delle aree edificate, gli indica-
differenze più significative in “Comfort nell’assegnazione dei pesi alle varie categorie; tori economici e la riqualificazione delle aree del
and Safety” e “Outdoor Quality”. Nel • applicazione di concetti di Life Cycle Assessment patrimonio archeologico.
complesso, CASBEE, BREEAM e PBRS in tutti i protocolli, in modo da poter quantificare Questa indagine pone le basi per identificare gli
tengono in considerazione il maggior in maniera globale i miglioramenti dal punto di aspetti di sostenibilità comuni e quelli che dovreb-
numero di aspetti elencati in Tabella , vista della performance sostenibile; bero essere inclusi in tutti i sistemi di rating, sep-
a differenza di ITACA e Lotus che risul- • definizione di criteri chiave comuni per tutti i green pur con pesi diversi per ciascun Paese (tenendo
tano i più scarni. building rating systems come l’attenzione alla conto delle specificità locali), al fine di fornire una
certificazione adeguata a rendere confrontabile
BIBLIOGRAFIA su scala globale il livello di sostenibilità degli edi-
∙ Reidy C., Lederwasch A., Ison N. 2011. Defining zero emission buildings – Review and recommendations: Final Report. Prepared fici in tutto il mondo.
for Sustainability Victoria by the Institute for Sustainable Futures, University of Technology, Sydney
∙ Parlamento europeo. 2018 Direttiva (UE) 2018/844 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 maggio 2018 che modifica la * Francesco Asdrubali, Università degli
direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica. Gazzetta Ufficiale
Studi Roma Tre, socio AiCARR
dell’Unione europea n. 1566/75 del 19.6.2018
∙ B. Mattoni, C. Guattari, L. Evangelisti, F. Bisegna, P. Gori, F. Asdrubali. 2018. Critical Review and Methodological Approach to Evaluate Fabio Bisegna, Sapienza Università di Roma
the Differences Among International Green Building Rating Tools. Renewable & Sustainable Energy Reviews, 82(1), 950-960. Livio De Santoli, Sapienza Università di
Roma – Past President di AiCARR;
WEBGRAFIA
[1] http://ec.europa.eu/eurostat/en/web/products-datasets/-/T2020_34 Luca Evangelisti, Università degli Studi Roma Tre
[2] http://ec.europa.eu/energy/consultations/20130702 green paper 2030en.html Claudia Guattari, Università degli Studi Roma Tre
[3] https://www.eumayors.eu/join/join-as-a-signatory.html Benedetta Mattoni, Sapienza Università di Roma
Gianfranco Rizzo, Università degli Studi di Palermo
#52 37
PDC A GAS
L
E POMPE DI CALORE A METANO, che possono essere ad assorbimento per temperature dell’aria superiori elettrica e del metano. La Figura
una buona soluzione specialmente in caso a °C. Del tutto diverso il funzionamento estivo, mostra i costi per produrre kWh
di ristrutturazione di edifici esistenti, dove la dove l’efficienza maggiore è raggiunta sempre dalle termico in funzione della tempera-
bassa richiesta di energia elettrica può evitare la pompe di calore elettriche, seguite da quelle endo- tura dell’aria esterna e del costo del
costruzione di una cabina elettrica, sono riferi- termiche, mentre le pompe di calore ad assorbi- metano e dell’energia elettrica. Nel
bili a due diverse tecnologie: le pompe di calore mento scontano un’efficienza molto bassa. Quindi, funzionamento invernale, le mac-
ad assorbimento e le pompe di calore a motore dal punto di vista energetico, la scelta dipende for- chine ad assorbimento sono sem-
endotermico. Le prime sono macchine termiche, le temente dall’utilizzo, se prevalentemente invernale pre molto convenienti, soprattutto
seconde macchine a compressione, simili a quelle o prevalentemente estivo, e dal clima. In località se il costo del metano è basso (quello
elettriche, con la differenza che il compressore è molto fredde le pompe di calore ad assorbimento considerato è pari a , €/m) e il
mosso da un motore endotermico a metano deri- mostrano un netto vantaggio. costo dell’energia elettrica elevato.
vato dal settore automobilistico. Nella Figura si mostra che il costo
Qui non si vogliono evidenziare le differenze Confronto economico tra PdC ad unitario è sostanzialmente simile tra
tra le due tecnologie, ma si ritiene interessante assorbimento e PdC elettriche le due macchine per valori di tem-
mostrare in Figura l’andamento del rapporto di Il confronto economico esula da quello ener- peratura compresi tra °C e °C
energia primaria, in funzionamento sia invernale, getico, perché dipende dalle tariffe dell’energia solo se il costo del metano è pari
come pompa di calore, che estivo, come gruppo
frigorifero, confrontandolo con quello di una mac-
china a compressione elettrica in classe A Eurovent. Figura 1 – Andamento del Rapporto di Energia primaria in funzione
In funzionamento invernale, per temperature infe- della temperatura dell’aria. Entrambi i diagrammi sono stati costruiti
con un fattore di conversione tra metano ed energia elettrica pari a ,
riori a °C, le pompe di calore ad assorbimento
hanno il rapporto di energia primaria più elevato,
quindi sono le più efficienti, mentre le pompe di
calore con motore endotermico sono le più effi-
cienti a temperature superiori a °C. Le pompe
di calore elettriche sono sempre meno efficienti
di quelle endotermiche, in grado di recuperare il
calore di raffreddamento del motore e quello dei
fumi di scarico, ma diventano più efficienti di quelle
38 #52
metano pari a , €/kWh; nel primo caso il costo
di una pompa di calore elettrica equivale a quello
di una macchina endotermica, nel secondo la mac-
china elettrica ha costi superiori a quelli della mac-
china a metano.
Il caso di studio:
una palazzina a Verona
Figura 2 – Confronto tra i costi unitari di produzione di kWh termico Il caso di studio che viene presentato riguarda
tra pompe di calore ad assorbimento e pompe di calore elettriche la ristrutturazione di una palazzina uffici a Verona,
la cui proprietà possiede immobili analoghi in altre
località, per cui si è deciso di approfondire la pro-
a , €/kWh e quello dell’energia zione, i costi tra i due sistemi sono simili. blematica relativa alla scelta del miglior genera-
elettrica pari a , €/kWh. tore da utilizzare per risparmiare sui costi legati alla
Nel funzionamento estivo le cose Confronto economico tra PdC a generazione dell’energia in ciascuna località, una
si invertono: le macchine ad assorbi- motore endotermico e PdC elettriche volta fissato il prezzo di acquisto dell’energia elet-
mento pagano la bassa efficienza e La Figura mostra il confronto tra i costi di pro- trica e del gas metano e stimando il fabbisogno
diventano sempre poco convenienti duzione di kWh termico con pompe di calore a energetico estivo e quello invernale. L’analisi che
rispetto alle pompe di calore tradizio- compressione con motore endotermico e motore viene qui presentata è relativa alla convenienza
nali. Per questo motivo le pompe di elettrico in funzione della temperatura dell’aria economica delle varie tipologie impiantistiche che
calore ad assorbimento sono molto esterna e del costo del metano e dell’energia elettrica. potrebbero essere implementate per il condizio-
indicate nel residenziale, dove i con- Nel funzionamento invernale, le macchine endo- namento invernale ed estivo degli uffici a Verona,
sumi per il riscaldamento invernale termiche sono sempre più convenienti, mentre per cui le conclusioni sono ovviamente valide solo
sono decisamente superiori rispetto in quello estivo molto dipende dal costo dell’e- nel caso di una ristrutturazione di uffici simili e
a quelli per il raffrescamento estivo. nergia elettrica. I risultati in Figura si riferiscono ai nella zona climatica di Verona.
Dal punto di vista della manuten- casi di , €/kWh e , €/kWh, con un costo del
Costo di acquisto dell’energia
Figura 3 – Confronto tra i costi unitari di produzione di kWh termico (gas metano ed energia elettrica)
tra pompe di calore endotermiche e pompe di calore elettriche La palazzina è una tipica costruzione anni ’,
l’impianto esistente si basa su una caldaia a gas
e su un gruppo frigo condensato ad aria, l’ACS
viene prodotta da boiler elettrici e non esiste alcun
impianto VCM per il ricambio dell’aria. La regola-
zione delle condizioni termoigrometriche è affi-
data a controlli in ogni singolo fancoil (modelli
incassati nell’arredo).
La stima delle ore di funzionamento è mostrata
in Tabella . L’energia termica annuale richiesta in
Tabella 1 – Stima delle ore di funzionamento in riscaldamento e in raffrescamento riscaldamento è pari a , MWh termici, men-
GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC tre quella richiesta in raffrescamento raggiunge
Ore di funzionamento 264 240 276 264 276 264 276 168 264 276 264 168 , MWh.
% di funzionamento I sistemi di generazione confrontati sono :
in riscaldamento 100% 100% 100% 100% 100% 100%
) caldaia a condensazione (rendimento medio
% di funzionamento = %) + gruppo frigorifero (EER medio stagio-
in raffrescamento 100% 100% 100% 50% 100% 100%
nale = ,);
Totale ore di funzionamento in riscaldamento 1476 Totale ore di funzionamento in raffrescamento 1440 ) pompa di calore elettrica (COP medio stagio-
nale inverno = ,; EER medio stagionale estate
= ,);
) pompa di calore ad assorbimento (GUE inverno
GAS HEAT PUMPS: UPGRADING OF OFFICE HEADQUARTERS AND COMMERCIAL BUILDINGS = ,; GUE estate = ,);
More often than usual, when carrying out HVAC projects, one needs to recognize which generator should be used in the light of increasing energy effi- ) pompa di calore endotermica (GUE inverno =
ciency and consequently lowering environmental impact. In the case of air-conditioning systems with based water terminal units, energy comparisons ,; GUE estate = ,);
were carried out between various types of generators. A Case Study is presented, with analysis which makes good use of the exclusive software for AiCARR
dove il GUE, Gas Utilization Efficiency, come è noto,
members (Comparison Energetico.xls) developed by ing. Vio (Past President AiCARR) combined with a second verification software developed exclusively
for the Verona site (city involved in the Case Study). The results obtained lead to the conclusion that in the cases in which electricity and methane gas are è utilizzato per le macchine a metano per indicare
purchased at values of about 0.20 euro /kWh and 0.50 euro/smc respectively, and the cooling energy is predominant with respect to the heating energy, il rapporto tra energia prodotta e energia consu-
then the use of gas heat pumps, with an endothermic engine, are preferable compared to all other scenarios analyzed. With this article we find a design mata dal bruciatore.
direction aimed at the office, headquarters and commercial building sector, that could recognize in gas heat pumps, with an endothermic engine, the pre- Il costo di acquisto dell’energia elettrica è rela-
ferable solution compared to all others. In addition, you can recognize which alternatives are available, in case the preferred solution is not implementable tivamente facile da individuare, in quanto la bol-
for other reasons. The Case Study also presents a percentage indication of the total costs related to plant construction and its maintenance. The “gas advo-
letta elettrica risulta meno condizionata dalle molte
cacy” is presented for a real case of energy efficiency improvement of a Verona office building owned by a company present throughout the Italian territory.
Keywords: gas heat pumps, HVAC, software voci di costo legate alle accise e ad altre tasse che
invece il metano risulta avere: è proprio per questo
#52 39
motivo che si è provveduto a effettuare una let-
tura degli ultimi tre anni delle bollette energe-
tiche legate all’acquisto del metano arrivando a
concludere che il costo per il sito in oggetto è di
, €/m. Il costo dell’energia elettrica si attesta
invece a , €/kWh.
Dalla Figura , che mostra i costi annui per le
varie soluzioni, risulta evidente che il costo del
gas, particolarmente basso, favorisce le soluzioni
a metano, tanto che la caldaia risulta più econo-
mica della pompa di calore elettrica. In assoluto
la pompa di calore endotermica risulta di gran
lunga la migliore, anche se la pompa di calore ad
assorbimento richiede una spesa inferiore per il
solo riscaldamento, ma è fortemente penalizzata
nell’utilizzo estivo. Probabilmente risulterebbe la Figura 4 – Confronto economico tra le soluzioni esaminate
migliore in un utilizzo residenziale, o anche alber-
ghiero, in caso di edifici posti in località di montagna.
È interessante considerare anche il contributo
dell’isolamento termico. La palazzina in esame,
come detto, risale agli anni ’ ed è scarsamente
isolata dal punto di vista termico. La Figura mostra
l’andamento del risparmio energetico consegui-
bile aumentando l’isolamento termico rispetto a
quello che si ha agendo solo sull’impianto con un
sistema rispetto al sistema di generazione Gruppo
Frigorifero + Caldaia: diminuiscono i consumi in
riscaldamento, ma aumentano quelli in raffresca-
mento, per cui la differenza di costo tra caldaia e
pompa di calore elettrica tende ad azzerarsi, men-
tre la pompa di calore ad assorbimento diventa
sempre meno conveniente; la pompa di calore
endotermica, invece, ottiene ottimi risultati gra-
zie al costo del metano molto basso. La soluzione Figura 5 – Risparmio percentuale ottenibile al
con impianto ibrido (caldaia + gruppo frigorifero) variare dell’isolamento termico (a parità di tariffe)
comporta maggior impegno economico dal punto
di vista realizzativo, in quanto la fornitura e la posa
di due generatori e il loro collegamento causano tipologie impiantistiche nel caso in cui il costo di conveniente l’ibrido chiller + PdC
un aumento dei costi di installazione. acquisto dell’energia sia di , euro/kWh e quello endotermica.
L’analisi effettuata non considera incentivazioni relativo al metano di , euro/m. Durante i confronti, validi per la
statali, tipo Conto termico ., o altre forme di incen- Per il caso specifico la PdC endotermica risolve città di Verona, è emerso che la PdC
tivi che possono risultare interessanti e fattibili su il problema dell’affidabilità del sistema anche in ad assorbimento è vincente rispetto
quasi la totalità di tipologie di generatori scelti. condizioni esterne invernali sfavorevoli sia per la alla caldaia nel periodo invernale;
Nel panorama della ristrutturazione, la tecnolo- temperatura dell’aria che per il suo contenuto di quindi, in quelle condizioni climati-
gia delle pompe di calore endotermiche permette umidità; infatti la soluzione delle PdC a gas, siano che, le soluzioni con PdC ad assorbi-
al progettista di scegliere tra l’impianto idronico e esse endotermiche o ad assorbimento, consente mento potrebbero essere utilizzate
quello a espansione diretta e ciò può essere utile di effettuare i cicli di sbrinamento senza creare soprattutto nel contesto residenziale
laddove gli spazi di passaggio risultano limitati. discomfort per gli utenti presenti all’interno degli come unico generatore capace anche
ambienti. di raffrescare nel periodo estivo, con-
Conclusioni Una interessante conclusione è che l’abbina- siderando che il fabbisogno in raf-
In generale, la tecnologia ad assorbimento è mento chiller + pompa di calore ad assorbimento e frescamento è di modesta entità.
ritenuta potenzialmente migliore in contesto resi- quello chiller + caldaia risultano essere una buona
denziale, dove la richiesta di potenza termica è alternativa a impianti che utilizzano solo la PdC * Enrico Schiesaro, IQT Consulting
superiore a quella di potenza frigorifera, che tipica- elettrica. In ogni caso, tra i due abbinamenti è più – Socio AiCARR
mente è di modesta entità se paragonata all’energia
frigorifera. La tecnologia a motore endotermico è
invece ritenuta indicata nelle applicazioni in cui è
preponderante la richiesta di energia frigorifera per BIBLIOGRAFIA
condizionamento, come avviene in genere negli ∙ Macchi E., Campanari S., Silva P. 2012. La climatizzazione a gas e ad azionamento termico. Milano: Hoepli.
uffici, ed è la migliore soluzione rispetto ad altre
40 #52
Sistemi VRF Vitoclima 333-S:
climatizzazione efficiente per ogni destinazione d’uso
Evoluzionedei sistemi
di controllo negli impianti
fotovoltaici abbinati a
pompedi calore
Adeguate strategie di controllo possono attenuare
significativamente gli sbilanciamenti elettrici
indotti sulla rete nazionale da parte di edifici
climatizzati da pompa di calore e dotati di impianto
fotovoltaico supportato da accumulo elettrochimico
di L. Schibuola, M. Scarpa, C. Tambani*
L
A DIFFUSIONE DEI SISTEMI di produzione energetica (Wang et al., ), o mediante appropriate tariffe di Milano e le condizioni meteo uti-
da fonti energetiche rinnovabili, generalmente incentivanti, fino a ipotizzare un diffuso ricorso lizzate sono quelle fornite da ARPA
non programmabili e ampiamente variabili, ad accumuli di energia termica o elettrochimica. Lombardia nel .
pone interrogativi in merito al controllo della rete In tale contesto, è stata studiata l’integrazione I sistemi di accumulo elettrochi-
elettrica (Eltawil e Zhao, ) e alle conseguenti di accumuli d’energia elettrochimica in sistemi mico hanno costi d’investimento tut-
soluzioni, tanto più considerando le prospettive di fotovoltaici residenziali, valutando le opportu- tora alti, anche se sia in Germania []
forte crescita del settore. Le soluzioni allo studio, nità introdotte da algoritmi intelligenti di gestione che in Regione Lombardia [] sono
in parte applicate, consistono nella transizione alla dell’edificio, la cui azione è stata simulata conside- già partiti sistemi d’incentivazione
Smart Grid e nella pianificazione degli scambi d’e- rando una situazione tariffaria strettamente cor- ad hoc e la diffusione di autovei-
nergia elettrica tra utenze/produttori e rete di distri- relata al prezzo orario dell’elettricità definito dal coli parzialmente o integralmente
buzione dell’energia elettrica, attraverso il Demand mercato elettrico, attualmente limitato ai grandi elettrici sta inducendo un rapido
Side Management (DSM), a livello di singolo edifi- produttori/utilizzatori d’elettricità e non al settore miglioramento della tecnologia e
cio o di gruppo d’edifici, come illustrato in [] e in residenziale. Le simulazioni si riferiscono al clima della redditività di sistemi di accumulo
42 #52
elettrochimico. Ulteriori riduzioni
di costo sono attese da qui al ,
secondo le previsioni di molti autori
come riscontrabile in [-], per cui le
batterie d’accumulo, per lungo tempo
soluzione costosa e di precaria affi-
dabilità, potranno essere applicate
anche nei piccoli sistemi utilizzanti
FER, grazie ai recenti miglioramenti
tecnologici ed economici.
L’analisi
Di seguito viene illustrato il
metodo di analisi seguito.
#52 43
I sistemi HVAC e
fotovoltaico simulati
Lo schema dei sistemi HVAC e fotovoltaico
simulati è riportato in Figura .
Il sistema HVAC
Il sistema è costituito da:
• una pompa di calore per il cui dettaglio si veda
(Schibuola et al, );
• un accumulo termico per l’ACS di l/persona,
collegato alla pompa di calore con uno scam-
biatore di calore a piastre;
• un accumulo termico per l’acqua tecnica di
l/kWh,progetto, direttamente collegato alla
pompa di calore;
• i ventilconvettori.
L’impianto fotovoltaico
Il sistema fotovoltaico on-grid, che fa fronte al
fabbisogno d’energia elettrica globale dell’edificio
e che è integrato sul versante sud del tetto, utilizza
moduli fotovoltaici in silicio monocristallino con
efficienza pari al ,% e una efficienza media del
Figura – Schema dei sistemi HVAC e fotovoltaico simulati
BoS (Balance of System) pari al %.
Il software NXT calcola la resa oraria del sistema
fotovoltaico con una procedura di calcolo itera-
Tabella – Opzioni della potenza di picco installata e della capacità delle
tivo. Al fine di prevedere un realistico comporta-
batterie considerate nel corso delle simulazioni eseguite. In parentesi la
mento della batteria, il programma considera nel frazione percentuale rispetto alla configurazione standard (PV+ACC)
calcolo le efficienze e le correnti massime di carica/
scarica, simulando il comportamento di accumu- Potenza di picco installata Capacità delle batterie
latori commerciali. In particolare, sono stati utiliz- [kW] [kW]
zati dati relativi a unità d’accumulo Li-Ion. PV0 0,0 (0%) ACC0 0,0 (0%)
L’impianto fotovoltaico e la sua interazione con PV1 9,5 (25%) ACC1 18,9 (50%)
l’edificio e la rete elettrica nazionale sono stati stu- PV2 18,9 (50%) ACC2 37,8 (100%)
diati con un’analisi parametrica, considerando PV3 28,4 (75%) ACC3 56,7 (150%)
diverse potenze di picco dell’impianto e capa-
PV4 37,8 (100%) ACC4 75,6 (200%)
cità di accumulo dell’unità elettrochimica, come
PV5 47,3 (125%) ACC5 94,5 (250%)
riportato in Tabella .
PV6 56,8 (150%) ACC6 113,4 (300%)
I valori r1 e r2 possono variare da 0,0 a 1,0 e definiscono la ripartizione del surplus di ranza, assunto, peresempio,
C Accu,Max,+ C Accu,Max,+pari a 0,001:
C 24h, "0" C Accu,Max,+24h, "1" 24h, "0" 24h, "1"
C Accu,Max,+
produzione "0" C Accu,Max,+
di energia elettrica;24h,
in "1"
particolare, r1 definisce la frazione di potenza C Accu,Max,+24h, "0" C Accu,Max,+24h, "1"
Accu,Max,+24h,
C Accu , Nom (3)
C
elettrica in surplus
C Accu inviata alla batteria nel caso della strategia “1”, mentre r2 con-
, Nom
Accu , Nom C Accu , Nom (3)
(3)
tribuisce a definire la potenza elettrica in surplus esportata, da cui la conseguente
C Accu,Max,+24h, "0" C Accu,Max,+24h, "2"
C
determinazione C potenza
24h, "0"della elettrica inviata alla batteria. I valori r1 e r2 sono
C Accu,Max,+
Accu,Max,+24h, "0" C Accu,Max,+24h, "2"
Accu,Max,+24h, "2"
C Accu,Max,+24h, "0" C Accu,Max,+24h, "2" (4)
assunti costanti nel corso della predittiva delle 24 ore successive e
simulazione C Accu , Nom
C
C Accu , Nom
Accu , Nom C Accu , Nom (4)
(4)
EL.P_NEEDS_FROMPV [kW] EL.P_TOACCU [kW] EL.P_GEN._PV [kW] EL.P_NEEDS_FROMPV [kW]
#52
EL.P_NEEDS_FROMPV [kW] EL.P_TOACCU [kW] EL.P_NEEDS_FROMACCU [kW] EL.P_EXPORT [kW] EL.P_TOACCU [kW] EL.P_EXPORT [kW]
EL.P_GEN._PV [kW] EL.P_NEEDS_FROMPV [kW]
EL.P_NEEDS_IMPORTED [kW] EL.P_GEN._PV [kW]
44
EL.P_NEEDS_FROMACCU [kW]
EL.P_NEEDS_FROMPV [kW] EL.P_EXPORT
EL.P_TOACCU [kW]
[kW] EL.P_GEN._PV [kW]
EL.P_TOACCU [kW] EL.P_NEEDS_FROMPV
EL.P_EXPORT [kW] [kW]
EL.P_NEEDS_FROMPV [kW] EL.P_TOACCU [kW] 25.0
EL.P_NEEDS_IMPORTED
EL.P_NEEDS_FROMACCU[kW]
[kW] EL.P_GEN._PV [kW]
EL.P_EXPORT [kW] EL.P_NEEDS [kW] ACCU_CAPACITY [kWh] EL.P_GEN._PV [kW] EL.P_NEEDS_FROMPV [kW]
25.0 EL.P_TOACCU [kW] EL.P_EXPORT [kW] EL.P_NEEDS_FROMACCU [kW] EL.P_EXPORT [kW] EL.P_TOACCU [kW] EL.P_EXPORT [kW]
EL.P_NEEDS [kW]
EL.P_NEEDS_IMPORTED [kW] ACCU_CAPACITY [kWh]
EL.P_GEN._PV [kW] 25.0 25.0 EL.P_NEEDS_IMPORTED [kW] EL.P_GEN._PV [kW] 25.0
25.0 EL.P_NEEDS [kW] ACCU_CAPACITY [kWh] 25.0 25.0
EL.P_NEEDS [kW] ACCU_CAPACITY [kWh]
PPV Accu,h PPV,h - PNeeds,h r1
LE STRATEGIE DI CONTROLLO
• modalità di controllo “0”: costituisce la strategia di regolazione di riferimento,
caratterizzata daP un accumulo
PV Accu,h max
prioritario e non P -
programmato.
PV,h P L’energia
Needs,h P
elet-
ria ricettiva
PV , Sixe
produzione fotovoltaica da inviare alla batteria, mirando a mantenere la batte-
r2 , 0.anche
0 nelle ore pomeridiane con l’invio alla rete di una quantità di
trica prodotta in esubero dal campo fotovoltaico viene inviata al sistema d’accu- energia proporzionale al surplus previsto nel corso della giornata. Questa stra-
mulo elettrochimico e, in caso di raggiunta massima capacità, viene esportata tegia tende a imitare la forma “a campana” della produzione fotovoltaica, man-
alla rete elettricaC
nazionale. Nelle Figure 3a e3b èCillustrata la ripartizione della tenendo il profilo di produzione e interfacciamento tipicamente associato dal
Accu,Max,+24h, "0" Accu,Max,+24h, "1"
potenza elettrica distribuita nel corso della giornata, dalle quali è evidente la gestore di rete agli impianti fotovoltaici, come emerge dalle Figure 3c e 3d;
rapidità con cui la batteria giunge allaCmassima capacità e il conseguente rile-
Accu , Nom • modalità di controllo “2”: è una strategia di controllo ad accumulo modulato in cui un
vante picco d’esportazione verso la rete nazionale. Per ridurre questo inconve- algoritmo predittivo mantiene la potenza esportata dall’impianto al di sotto di una
niente sono state definite e valutate le strategie “1” e “2”; potenza di soglia variabile di giorno in giorno e pari a r2·PPV,Size. In tal modo il profilo
C Accu,Max,+24h, "0" C Accu,Max,+24h, "2"
• modalità di controllo “1”: è una strategia di controllo ad accumulo modulato d’esportazione non mantiene la forma tipica per gli impianti fotovoltaici, ma ven-
in cui un algoritmo predittivo definisce direttamente la frazione in esubero di gono limitati drasticamente i picchi d’esportazione, come evidente nelle Figure 3 e 3f.
C Accu , Nom
Figura – Confronto tra le modalità di controllo considerate
20.0
20.0 20.0
15.0
15.0 15.0
10.0
10.0 10.0
a) b)
20.0
20.0 20.0
Electric power [kWEl]
Battery capacity [kWh]
15.0
Electric power [kWEl]
15.0 15.0
10.0
10.0 10.0
c) d)
EL.P_NEEDS_FROMPV [kW] EL.P_TOACCU [kW] EL.P_GEN._PV [kW] EL.P_NEEDS_FROMPV [kW]
EL.P_NEEDS_FROMACCU [kW] EL.P_EXPORT [kW] EL.P_TOACCU [kW] EL.P_EXPORT [kW]
EL.P_NEEDS_IMPORTED [kW] EL.P_GEN._PV [kW] 25.0
EL.P_NEEDS [kW] ACCU_CAPACITY [kWh]
25.0 25.0
20.0
20.0 20.0
Electric power [kWEl]
(1)
Battery capacity [kWh]
15.0
Electric power [kWEl]
15.0 15.0
(1)
(2)
5.0 5.0 5.0
(3)
0.0 0.0
(3)1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
0.0
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Time [h] Time [h]
e) (4)
f)
(4)
2
#52 45
Figura – Strategia di controllo “”: frazioni annuali di energia elettrica fornite direttamente all’utenza
da parte dell’intero sistema fotovoltaico e da parte del solo accumulo elettrochimico (a), frazioni di
energia elettrica importate ed esportate (b) ed entità dello sbilanciamento quadratico (c)
Size of the battery pack [%, referred to the reference size]: 0 50 100 150 Size of the battery pack [%, referred to the reference size]: 0 50 100 150 Size of the battery pack [%, referred to the reference size]: 0 50 100 150
(Electricity from PV system: Electricity from battery pack: ) 200 250 300 (Electricity from PV system: Electricity from battery pack: ) 200 250 300 200 250 300
1.0
100 100 100 100
0.9
60 60 60 60 0.6
50 50 50 50 0.5
40 40 40 40 0.4
Size of the battery pack [%, referred to the reference size]: 0 50 100 150 Size of the battery pack [%, referred to the reference size]: 0 50 100 150 Size of the battery pack [%, referred to the reference size]: 0 50 100 150
(Electricity
30 from PV system: Electricity from battery pack: ) 200 250 300 30 (Electricity
30 from PV system: Electricity from battery pack: ) 200 250 300 30 0.3 200 250 300
1.0
supplied by the PV systemElectricity
Electricity
Electricity
20 20 20 20 0.2
0.9
[%]
[%]
90 90 90 90
[%]
[%]
10 10 10 10 0.1
supplied by the battery pack
a) 40
Size of the battery pack [%, referred to the reference size]:
50
0 50 100
50
40
150
b) 40
Size of the battery pack [%, referred to the reference size]:
50
0 50 100
50
40
150
c) 0.5
0.4
Size of the battery pack [%, referred to the reference size]: 0 50 100 150
(Electricity
30 from PV system: Electricity from battery pack: ) 200 250 300 30 (Electricity
30 from PV system: Electricity from battery pack: ) 200 250 300 30 0.3 200 250 300
1.0
[%] by the PV systemElectricity
Electricity
20 20 20 20 0.2
0.9
[%]
[%]
90 90 90 90
[%]
[%]
10 10 10 10 0.1
by the battery pack
coefficient [‐]
0 0 0 0 0.0
0 25 50 75 100 125 150 0 25 50 75 100 125 150 70 0.7 0
70
Size of the battery pack [%, referred to the reference size]: 0 50 100 70 150 Size70
of the battery pack [%, referred to the reference size]: 0 50 100 150 Size of the battery 25 50 to the reference
pack [%, referred 75 size]: 1000 50 125 100 150
150
(Electricity from Size of the photovoltaic
PV system: Electricityarray
from[%, referred
battery to the)reference
pack: 200 size] Size of the photovoltaic array [%, referred to the reference size]
60 250
Figura – Strategia di controllo
300 60
“”: frazioni annuali di energia elettrica fornite direttamente all’utenza (Imported
60 electricity: Exported electricity: ) 200 250 300 60 0.6
1.0
Size of the photovoltaic area [%, referred to the200
reference
250size]300
a) b) c)
100 100 140 140
50 50 50 50 0.5
da parte dell’intero sistema fotovoltaico e da parte del solo accumulo elettrochimico
Unbalance coefficientUnbalance
(a), frazioni di 0.9
pack [%]
90 90
supplied
supplied
40 40 40
120 40
120 0.4
0.8
80
energia elettrica importate
80
30 ed esportate (b) ed entità dello sbilanciamento quadratico (c)
the PV system
[‐]
30 30 30 0.3
the battery
Electricity
supplied byElectricity
Electricity
20 20 20 20 0.2
0.6
Imported electricity
Exported electricity
60 60
10 10 80
10 80
10 0.1
50 50 0.5
0 0 0 0 0.0
40 0 25 50 75 100 125 150 40 60 0 25 50 75 100 125 15060 0.4 0
0 50 100 150 25 50 75 100 125 150
Size of the battery pack [%, referred to the reference size]: Size of the battery pack [%, referred to the reference size]: 0 50 100 150 Size of the battery pack [%, referred to the reference size]: 0 50 100 150
(Electricity
30 from Size of the photovoltaic
PV system: Electricityarray
from[%, referred
battery to the)reference
pack: 200 size]
250 300 30 Size
(Imported electricity:of the photovoltaic array [%,
Exported electricity: referred
) to the reference
200 size]
250 300 0.3 Size of the photovoltaic area [%, referred to the200
reference
250size]300
40 40 1.0
a) b) c)
supplied by the PV systemElectricity
100 100
Electricity
90 90 20 20
[%]
10 10 0.1
120 120
supplied by the battery pack
80 80 0.8
25 50 75 100 125
a) b) c)
80 80
50 50 0.5
40 40 60 60 0.4
Size of the battery pack [%, referred to the reference size]: 0 50 100 150 Size of the battery pack [%, referred to the reference size]: 0 50 100 150 Size of the battery pack [%, referred to the reference size]: 0 50 100 150
(Electricity
30 from PV system: Electricity from battery pack: ) 200 250 300 30 (Imported electricity: Exported electricity: ) 200 250 300 0.3 200 250 300
40 40 1.0
[%] by the PV systemElectricity
100 100
Electricity
90 90 20 20
[%]
10 10 0.1
120 120
by the battery pack
80 80 0.8
coefficient [‐]
0 0 0 0 0.0
0 25 50 75 100 125 150 100 0 100 0.7 0
70 100 70 150 the battery 25 50 to the reference
75 size]: 1000 50 125 100 150
Imported electricity [%]
25 [%, referred
50 to the reference
75 size]:100 0 125 100150 150
Exported electricity [%]
Size of the battery pack [%, referred to the reference size]: 0 50 Size of the battery pack 50 Size of pack [%, referred 150
(Electricity from Size of the photovoltaic
PV system: Electricityarray
from[%, referred
battery to the)reference
pack: 200 size]
250 300 60 Size of the photovoltaic
(Imported electricity: array [%, referred
Exported electricity: ) to the reference
200 size] 300
250 0.6 Size of the photovoltaic area [%, referred to the200
reference
250size]300
60
1.0
a) b) c)
100 100 80 80
140 140 0.5
50 50
Unbalance coefficientUnbalance
0.9
pack [%]
90 90
supplied
60 60
supplied
[‐]
30 30 0.3
40 40
the battery
supplied byElectricity
20 20 0.2
60 60 0.6
20 20
10 10 80 80 0.1
50 50 0.5
0 0 0 0 0.0
40 0 25 50 75 100 125 150 40 60 60 0.4 0
0 battery pack
25 [%, referred
50 to the reference
75 25 50 75 100 125 150
Size of the battery pack [%, referred to the reference size]: 0 50 100 150 Size of the size]:100 0 125
50 100150 150 Size of the battery pack [%, referred to the reference size]: 0 50 100 150
(Electricity from Size of the photovoltaic
PV system: Electricityarray
from[%, referred
battery to the)reference
pack: 200 size] Size of the photovoltaic array [%, referred
) to the reference size] 300 Size of the photovoltaic area [%, referred to the200
reference
250size]300
30 250
Figura – Strategia di controllo “”: frazioni annuali di energia elettrica fornite direttamente all’utenza
300 30 (Imported electricity:
40
Exported electricity: 200 250
40
0.3
1.0
a) b) c)
supplied by the PV systemElectricity
100 100
Electricity
90 90 20 20
[%]
10 10 0.1
120 120
supplied by the battery pack
0.8
80
energia elettrica importate
80
0 ed esportate (b) ed entità dello sbilanciamento quadratico (c)
Unbalance coefficient [‐]
0 0 0 0.0
70 0 25 50 75 100 125 150 70 100 0 150 100 0.7 0 25 50 75 100 125 150
Imported electricity [%]
25 50 75 100 125
Exported electricity [%]
Size of the photovoltaic array [%, referred to the reference size] Size of the photovoltaic array [%, referred to the reference size] 0.6 Size of the photovoltaic area [%, referred to the reference size]
60 60
a) b) c)
80 80
50 50 0.5
40 40 60 60 0.4
Size of the battery pack [%, referred to the reference size]: 0 50 100 150 Size of the battery pack [%, referred to the reference size]: 0 50 100 150 Size of the battery pack [%, referred to the reference size]: 0 50 100 150
(Electricity
30 from PV system: Electricity from battery pack: ) 200 250 300 30 (Imported electricity: Exported electricity: ) 200 250 300 0.3 200 250 300
40 40 1.0
Electricity supplied by the PV systemElectricity
100 100
Electricity
90 90 20 20
[%]
10 10 0.1
120 120
Electricity supplied by the battery pack
80 80 0.8
Unbalance coefficient [‐]
0 0 0 0 0.0
70 0 25 50 75 100 125 150 70 100 0 150 100 0.7 0 25 50 75 100 125 150
Imported electricity [%]
25 50 75 100 125
Exported electricity [%]
Size of the photovoltaic array [%, referred to the reference size] Size of the photovoltaic array [%, referred to the reference size] 0.6 Size of the photovoltaic area [%, referred to the reference size]
60 60
a) b) c)
80 80
50 50 0.5
40 40 60 60 0.4
30 30 0.3
40 40
20 20 0.2
20 20
10 10 0.1
0 0 0 0 0.0
0 25 50 75 100 125 150 0 25 50 75 100 125 150 0 25 50 75 100 125 150
Size of the photovoltaic array [%, referred to the reference size] Size of the photovoltaic array [%, referred to the reference size] Size of the photovoltaic area [%, referred to the reference size]
a) b) c)
Le strategie di regolazione in funzione del corrente prezzo dell’energia elet- forzatamente accesa, compatibil-
Nel corso dell’analisi sono stati implementati i trica, attraverso il confronto tra questo e due valori mente con la disponibilità degli
controlli di pompa di calore e impianto fotovoltaico. di soglia predefiniti, cEl,ON,Max e cEl,OFF,Min (con cEl,ON,Max accumuli termici a essere ulterior-
< cEl,OFF,Min), che rappresentano il prezzo dell’ener- mente caricati;
La strategia di regolazione gia elettrica rispettivamente massimo per l’accen- • cEl,h > cEl,OFF,Min: la pompa di calore
della pompa di calore sione forzata e minimo per lo spegnimento forzato, viene forzatamente spenta, a meno
La modalità di controllo assunta per la pompa secondo la seguente logica: dell’eventuale necessità di ricari-
di calore ne impone l’accensione e lo spegnimento • cEl,h < cEl,ON,Max : la pompa di calore viene care gli accumuli termici;
46 #52
15.0 15.0
Ba
Electric powerEl
Electric p
Battery capacit
5.0 5.0 5.0
10.0
10.0 10.0
Risultati
Time [h]
[kWEl]power [kWEl]
25.0 25.0
capacity [kWh]
buzione di Gauss che approssima sogno coperta dall’accumulo elettrochimico; 15.0
[kWEl]power [kWEl]
20.0
15.0 15.0
20.0 20.0
Electric
10.0
[kWh]
10.0 10.0 15.0
Electric
Electric power
Battery
• entità dello sbilanciamento indotto sulla rete, k,
15.0 15.0
accadimento dei costi orari dell’e- Lo studio presentato dimostra come adeguate
Battery capacity
Electric power
5.0 5.0 5.0
10.0
nergia elettrica e sono posti a ± , σ 10.0
calcolato secondo l’equazione , con PNeeds,Max 10.0
strategie di controllo possano significativamente
0.0 0.0
rispetto al valore medio annuale, così 5.0 1 2 = , kW e n pari al numero di ore in cui è verifi-
3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Time [h]
5.0
0.0
5.0
1 2 3 4 5 attenuare gli sbilanciamenti elettrici indotti sulla rete
6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Time [h]
da coprire in modo sufficientementee) 0.0 cata la disequazione . La definizione di kf)utilizza 0.0 0.0 nazionale da parte di edifici climatizzati da pompa
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
equilibrato le tre condizioni operative una potenza quadrata in modo da dare mag-
Time [h]
di calore e dotati di impianto fotovoltaico suppor-
Time [h]
e) f)
considerate. Maggiori dettagli sono gior risalto agli eventi di importazione/esporta-
2
tato da accumulo elettrochimico. Risulta quindi
8760 P
disponibili in (Schibuola et al. ). Imp,h PExp,
zione di maggiore entità: chiaro il vantaggio di incentivare la diffusione di
h
BIBLIOGRAFIA
∙ Eltawil M.A., Zhao Z. 2010. Grid-connected photovoltaic power systems: Technical and potential problems-A review. Renewable and Sustainable Energy Reviews, 14(1), 112–129.
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[2] https://www.kfw.de/inlandsfoerderung/Unternehmen/Energie-Umwelt/F%C3%B6rderprodukte/Erneuerbare-Energien-%E2%80%93-Speicher-(275)/#1 (in tedesco).
[3] https://www.gse.it/normativa_site/GSE%20Documenti%20normativa/LOMBARDIA_DGR_nX4769__28_01_2016.pdf
[4] https://arena.gov.au/assets/2015/07/AECOM-Energy-Storage-Study.pdf
[5] http://www.eia.gov/forecasts/aeo/workinggroup/transportation/evworkshop/pdf/maples.pdf
[6] https://about.bnef.com/blog/bloomberg-new-energy-finance-league-table-results-2010/
[7] https://www.navigantresearch.com/
[8] http://www.irena.org/publications/2015/Jan/Battery-Storage-for-Renewables-Market-Status-and-Technology-Outlook
[9] http://reneweconomy.com.au/2014/citigroup-solar-battery-storage-socket-parity-in-years-57151
[10] https://energyplus.net/.
[11] https://energyplus.net/weather
#52 47
CASE STUDY
Building
automation
in edifici Dispositivi per
esistenti
l’interfaccia
con il sistema
di building
automation a
disposizione
dei lavoratori
G
ESTIRE TUTTI GLI IMPIANTI tecnologici di un diversi. Negli ultimi anni invece tutte le funzioni quale ad esempio la continua misura
intero edificio, controllandone il regolare impiantistiche vengono implementate in un unico e il monitoraggio dei parametri ter-
funzionamento e procedendo automati- sistema di building automation; è quindi possi- moigrometrici e di qualità dell’aria
camente al ripristino in caso di anomalia: questo bile gestire in maniera unitaria i vari componenti negli ambienti, dei consumi ener-
è ciò che permette di fare la building automation, degli impianti, quali sensori e organi di comando, getici, la rilevazione dello stato di
la “scienza” che si occupa dell’automazione delle connessi tramite un’unica infrastruttura di rete e occupazione degli ambienti, com-
funzioni di un edificio. ciò permette uno scambio continuo di informa- porta numerosi vantaggi. È possibile
La norma UNI EN (UNI, ) definisce zioni tra i vari impianti. La raccolta e l’analisi di que- infatti analizzare lo stato di efficienza
“Building Automation and Control System – BACS” ste informazioni consente di estendere le aree di degli impianti, stabilire i parametri
il sistema comprendente tutti i prodotti, i soft- intervento e le potenzialità dei nuovi sistemi di ottimali di funzionamento e le più
ware e i servizi tecnici che contribuiscono al fun- building automation, così da integrare diverse efficaci misure da adottare per il con-
zionamento sicuro, economico ed efficiente dei funzioni fino a ieri trattate separatamente. In sin- tenimento dei consumi energetici,
sistemi tecnici per l’edilizia tramite controlli automa- tesi, come noto, oggi, con un unico sistema, ven- evidenziare gli interventi di manu-
tici, facilitando la gestione manuale di tali sistemi. gono gestite le condizioni termoigrometriche, la tenzione da eseguire e controllare il
In passato l’automazione degli impianti in un qualità dell’aria, l’antintrusione, l’antincendio e le corretto funzionamento dei sistemi di
edificio, ad esempio quelli di illuminazione e con- emergenze, l’efficienza energetica, oltre agli spazi sicurezza dell’edificio quali, ad esem-
dizionamento dell’aria, avveniva in maniera sepa- e alle risorse umane. pio, porte antincendio omologate
rata, con tecnologie e protocolli di comunicazione L’analisi continua di ciò che succede in un edificio, REI e rilevatori di fumo.
48 #52
La building automation nella
nuova direttiva europea
sull’efficienza energetica CASO DI STUDIO: BUILDING AUTOMATION PER L’EDIFICIO INAIL
L’implementazione di sistemi L’edificio INAIL, nelle Figure 1 e 2, è ubicato a Roma nel quartiere EUR e
di building automation negli edi- ospita gli uffici della Direzione Generale dell’Istituto dove lavorano circa
fici è incentivata dai meccanismi di 1000 persone. È stato realizzato nel 1966 e ristrutturato negli anni ’90 in
agevolazione fiscale che dal D.M. base a un progetto dell’architetto Gino Valle (Valle, 1999).
// (conto termico .) ed è L’impianto di condizionamento a servizio degli uffici è ad aria primaria
prevista anche dalla recente Direttiva con ventilconvettori con doppia batteria.
europea sull’efficienza energetica Il precedente sistema di gestione, realizzato nel 1992, non consentiva
degli edifici (Parlamento europeo, di garantire la temperatura dell’aria ottimale negli ambienti di lavoro
). che, anche in assenza di personale, venivano raffrescati in estate e riscal- Figura 1 – Edificio INAIL di Roma – EUR
Per raggiungere l’obiettivo di edi- dati in inverno per l’intera giornata. I lavoratori lamentavano disagio
fici a energia quasi zero la Direttiva termico e adottavano comportamenti che causavano un aumento dei della finestra, con un ritardo di tempo programmabile. Anche i corpi illumi-
prevede che tutti i nuovi immobili consumi, ad esempio mantenendo aperte le finestre con impianto di cli- nanti vengono alimentati solo quando la stanza è occupata.
e quelli in cui vengono sostituiti gli matizzazione in funzione o lasciando l’illuminazione accesa anche al ter- Il personale INAIL può scegliere, entro limiti prestabiliti, la temperatura
impianti termici si dotino di dispo- mine dell’orario di lavoro. Non era inoltre possibile monitorare i consumi della propria stanza tramite un pannello di controllo a parete o un’appli-
sitivi automatici in grado di rego- energetici di ogni singola componente impiantistica, azione necessa- cazione disponibile o sul proprio PC o su smartphone, in Figura 3. Ogni
lare i valori di temperatura, anche a ria per individuare gli impianti più energivori e quindi gli interventi di lavoratore può visualizzare i valori di temperatura e di umidità relativa
livello di singole stanze, inasprendo efficientamento più efficaci. dell’aria istantanei e quelli misurati nell’ora precedente nella propria
i controlli e incoraggia soprattutto È stato deciso quindi di realizzare un nuovo sistema di building auto- stanza e, nel caso dovesse avvertire sensazione di caldo o di freddo, prima
l’uso delle tecnologie dell’informa- mation che potesse risolvere i problemi sopra descritti e ridurre i con- di richiedere l’intervento dell’impresa manutentrice può capire, visio-
zione, della comunicazione e quelle sumi energetici. nando il pannello di controllo, se il disagio è causato da una non corretta
smart proprie del comparto domo- impostazione dei parametri microclimatici o da un guasto dell’impianto.
tico. La Direttiva introduce anche un Le funzionalità del nuovo sistema di building automation Il sistema di building automation consente inoltre:
“indicatore d’intelligenza”, un nuovo Per l’implementazione del nuovo sistema di building automation, in • la gestione delle unità di trattamento dell’aria, delle caldaie e dei gruppi
strumento che misura la capacità ogni ufficio sono stati installati i seguenti componenti: frigoriferi, rilevandone lo stato e i parametri principali di funzionamento;
degli edifici di migliorare la propria • rilevatore di presenza integrato con sonda per la misura della tempe- • il monitoraggio dei consumi energetici dei vari uffici, suddivisi per
operatività e interazione con la rete, ratura e dell’umidità relativa; piano, e delle centrali impiantistiche, suddivisi anche per fasce ora-
adattando il consumo energetico alle • sensore per il rilevamento dell’apertura della finestra; rie, come mostrato in Figura 4.
esigenze reali degli abitanti. • valvole e servocomandi per l’alimentazione delle batterie dei I PLC, presenti in ogni stanza degli uffici e in ogni centrale impiantistica,
La Direttiva inoltre stabilisce che ventilconvettori; sono dotati tutti di interfaccia web accessibile tramite la rete wi-fi dell’e-
gli Stati membri potranno fissare dei • attuatori che permettono la selezione delle tre velocità del ventila- dificio o tramite rete LAN.
requisiti affinché gli edifici non resi- tore del ventilconvettore; Figura 2 – Pianta del piano tipo
denziali, con consumo totale di ener- • rilevatore di fumo (prima i rilevatori erano presenti solo nei corri- dell’edificio INAIL di Roma – EUR
gia primaria superiore a MWh, doi e nei locali tecnici);
siano dotati di sistemi di automazione • interruttore per l’accensione e lo spegnimento degli impianti di
e controllo in grado di monitorare, illuminazione;
analizzare e adeguare continuamente • PLC collegato con i componenti sopra descritti e con interfaccia web
l’uso di energia, confrontare l’efficienza accessibile tramite la rete LAN dell’edificio.
energetica degli edifici, rilevare le L’attivazione del funzionamento dei ventilconvettori avviene secondo un
perdite d’efficienza dei sistemi tec- programma orario gestito dal sistema di supervisione. Quando la sonda di
nici e consentire la comunicazione presenza riscontra che l’ambiente non è occupato, dopo un intervallo di
con i sistemi tecnici per l’edilizia con- tempo programmabile, il sistema cambia il set-point di temperatura all’in-
nessi e altre apparecchiature con- terno del locale al fine di contenere i consumi energetici. Inoltre, quando in Figura 3 – Interfaccia per il controllo
dei parametri microclimatici della
nesse interne all’edificio. una stanza viene aperta la finestra, l’apertura viene riscontrata dal sistema
stanza visualizzabile da ogni
che chiude le valvole di alimentazione delle batterie del ventilconvettore lavoratore su PC e smarphone
*Adriano Maggi, INAIL spegnendo il ventilatore, la cui riattivazione avviene solo dopo la chiusura
#52 49
Figura 4 –
Analisi dei
consumi
energetici
I valori misurati dai sensori in ogni ambiente vengono memorizzati nella memoria locale di ogni controllore. Confrontando i costi sostenuti per l’implementazione del sistema, con i risparmi di energia elettrica e gas
Il software presente sul server centrale procede all’elaborazione e alla raccolta dei dati misurati da tutti metano conseguiti, si può affermare che il tempo di ritorno dell’investimento è stato pari a circa 3-4 anni.
i sensori, fornendo informazioni utili all’energy manager per individuare gli interventi più efficaci da
eseguire per la riduzione dei consumi energetici dell’edificio. CONCLUSIONI
I consumi di energia elettrica possono essere messi in relazione con i principali parametri di funzio- L’adozione di un sistema di building automation in un edificio destinato a uffici produce un significa-
namento degli impianti; l’analisi di tali dati permette di individuare i parametri ottimali di funziona- tivo contenimento dei consumi energetici; la convenienza economica è maggiore in edifici esistenti,
mento degli impianti, individuando ad esempio la temperatura ottimale di produzione dell’acqua dove la poca efficienza degli impianti e lo scarso isolamento termico dell’involucro aumentano i con-
refrigerata per il raffrescamento estivo. sumi energetici per il riscaldamento e il raffrescamento dell’edificio.
Anche l’impresa manutentrice può, tramite il sistema, verificare la funzionalità degli impianti riscon- Soprattutto in edifici esistenti, l’implementazione di tali sistemi consente tempi di ritorno degli inve-
trando eventuali guasti e allarmi; in Figura 5 è riportato un esempio di interfaccia. stimenti minori rispetto ad altri interventi di efficientamento energetico e un miglioramento delle con-
Oltre alla riduzione dei consumi energetici e al miglioramento delle condizioni termoigrometriche, il dizioni di sicurezza e di quelle termoigrometriche all’interno degli ambienti di lavoro.
sistema ha migliorato la sicurezza dell’edificio che, sviluppandosi prevalentemente in altezza, risulta Al contrario di altri interventi di riqualificazione energetica, che spesso richiedono opere murarie, i
essere a elevato rischio incendio. In caso di emergenza ed evacuazione dell’edificio, grazie ai rilevatori lavori per l’implementazione di sistemi di building automation non richiedono, in edifici esistenti,
di presenza installati nei vari ambienti, è possibile riscontrare se ci sono ancora persone che non hanno l’interruzione dello svolgimento delle normali attività lavorative; è infatti necessario eseguire solo
abbandonato l’edificio e che potrebbero necessitare di aiuto o assistenza. lavori di cablaggio per il passaggio delle reti dati che, in particolari situazioni, possono essere anche
Il sistema permette anche di verificare la chiusura dei compartimenti antincendio, andando a monito- evitati ricorrendo a sistemi wi-fi.
rare l’eventuale apertura di porte antincendio omologate REI.
Per capire l’impatto che ha avuto il nuovo sistema di building automation sui consumi energetici dell’e-
dificio è possibile confrontare i consumi medi annui di energia elettrica e di gas metano, utilizzato
nell’edificio prevalentemente per il riscaldamento, desunti dalle bollette nei periodi pre e post esecu-
BIBLIOGRAFIA
∙ Parlamento Europeo. 2018. Direttiva (UE) 2018/844 del Parlamento Europeo e del Consiglio
zione dei lavori, terminati a fine 2015. del 30 maggio 2018 che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’e-
Il confronto relativo al consumo di gas metano, in Figura 6, è stato ridotto di circa il 30%; quello medio dilizia e la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica. Gazzetta ufficiale dell’Unione
annuo per metro quadro di superficie riscaldata è passato pertanto da 8,99 m3 a 6,36 m3. europea L 156/75 del 19.6.2018.
I consumi medi annui di energia elettrica invece si sono ridotti di circa il 18%; in realtà, tenuto conto ∙ UNI. 2017. Prestazione energetica degli edifici – Parte 1: Impatto dell’automazione, del con-
che una parte di questi consumi è imputabile all’alimentazione delle postazioni di lavoro e dei servizi trollo e della gestione tecnica degli edifici. UNI EN 15232. Milano: Ente Italiano di Normazione.
∙ Valle G. 1999. Trasformazione della Torre Alitalia a Roma Eur 1993-96. Padova: Il Poligrafo.
generali dell’edificio, rimasta invariata, si può stimare che la riduzione ottenuta dei consumi elettrici
per la climatizzazione
Figura 5 – Interfaccia e per
perl’illuminazione dell’eparametri
il controllo dei dificio sia anche in questo caso
microclimatici di circa
di un il 30%,
intero comevisualizzabile dal
piano
personale addetto alla manutenzione su PC e smartphone
mostrato in Figura 7.
Per capire l’impatto che ha avuto il nuovo sistema di building automation sui consumi energetici dell’edificio
è possibile confrontare i consumi medi annui di energia elettrica e di gas metano, utilizzato nell’edificio Figura 7 – Consumo medio annuo (kWh) di energia
prevalentemente per il riscaldamento, desunti dalle bollette nei periodi pre e post esecuzione dei lavori,
Figura
terminati a fine 6 – Confronto tra il consumo annuo di gas metano
2015.
elettricaconsumo dell’edifi
medio cio prima
annuoe(kWh) dopo l’installazione
di energia
Il confronto relativo al consumo di gas metano, in Figura 6, è stato ridotto di circa il 30%; quello medio annuo
(m) per il riscaldamento dell’edificio prima e dopo del sistema
elettrica di building
dell'intero automation
edificio
per metro quadro di superficie riscaldata è passato pertanto da 8,99 m a 6,36 m . 3 3
300.000
278.756,00 4.000.000 3.547.500
3.500.000
250.000 3.000.000
197.070,00
2.500.000
200.000
2.000.000
150.000 1.500.000
1.000.000
100.000
500.000
50.000 -
consumo medio annuo prima consumo medio annuo dopo
- dell'implementazione del l'implementazione del sistema
stagione invernale 2013-14 stagione invernale 2015-16 sistema di building automation di building automation
Figura 6 – Confronto tra il consumo annuo di gas metano per il riscaldamento dell’edificio prima e dopo l’
installazione del sistema di building automation
Figura 7 – Consumo medio annuo di energia elettrica dell’edificio prima e dopo l’ installazione del sistem
building automation
#52
I consumi medi annui di energia elettrica invece si sono ridotti di circa il 18%; in realtà, tenuto conto che una
50 parte di questi consumi è imputabile all’alimentazione delle postazioni di Confrontando
lavoro e dei servizi generali
i costi sostenuti per l’implementazione del sistema, con i risparmi di energia elettrica e
dell’edificio, rimasta invariata, si può stimare che la riduzione ottenuta dei consumi elettrici per la
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#42
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rori si può imparare, crescere, pro-
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cinque anni: dal 2016 guiderà gli ingegneri fino Nr.01 – VENERDì 13 GENNAIO 2017
NUMERO
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d’accordo con un “SI” o con un nistero della Giustizia e che i consiglieri designati
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Impianti di refrigerazione
alimentare: una verifica sul campo
dei consumi
I risultati di un confronto delle prestazioni e dei consumi
reali di alcuni impianti per la frigoconservazione alimentare
di F. Della Guerra, L. Lunghi, R. Alamanni*
N
EL MONDO della Grande Distribuzione come strumento di confronto tra le varie soluzioni questo tipo di impianti (tra i quali è
Organizzata l’impianto dedicato alla fri- impiantistiche legate alla produzione del freddo, sicuramente da citare, per diffusione
goconservazione alimentare è una voce in modo da poter fare delle importanti valutazioni sul territorio nazionale, l’RA) e
di costo rilevante, in termini sia di installazione quantitative iniziali, ma è altrettanto importante hanno forzatamente portato il mer-
che di esercizio: in un supermercato il consumo avere un riscontro sul campo del comportamento cato alla ricerca di alternative.
legato alla catena del frigo alimentare si attesta degli impianti e dei loro consumi; solo quest’ul- La soluzione a CO transcritica
normalmente tra il e il % di quello comples- timo passaggio potrà, banalmente, confermare la è sempre stata molto appetibile da
sivo, per cui la scelta della tipologia di impianto bontà delle scelte progettuali adottate. un punto di vista ambientalista in
diviene fondamentale dal punto di vista del con- quanto impiega un gas naturale e
tenimento dei costi energetici. Gli impianti confrontati non infiammabile, ma è sempre stata
Un aiuto al progettista viene dalla possibilità di Gli impianti di frigoconservazione basati su anche accompagnata da timori su
effettuare simulazioni termoenergetiche di natura sistemi con CO che lavorano per periodi signifi- eventuali extra-consumi che potes-
dinamica, basate su algoritmi più o meno com- cativi dell’anno in campo transcritico, che per bre- sero essere riscontrati sul territorio ita-
plessi anche se, per quanto sia possibile perfezio- vità saranno di seguito chiamati a CO transcritica, liano rispetto a sistemi più consolidati.
nare progressivamente i modelli alla base di queste sono stati negli ultimi anni oggetto di grande inte- Per dare un contributo alla discus-
simulazioni, ad esempio confrontandoli e tarandoli resse e di una continua evoluzione tecnologica. sione su questo tema, qui di seguito
con il funzionamento reale degli impianti, rimane Un’importante spinta in questo senso è arrivata sono riportati i risultati di un con-
sempre un certo grado di approssimazione, per dal Regolamento UE / sugli F-Gas, che pone fronto in campo tra le prestazioni
cui, considerate le grandezze in gioco, un errore dei limiti temporali all’utilizzo di gas refrigeranti di alcuni impianti a CO transcritici,
di pochi punti percentuali può portare a conclu- con GWP sopra determinate soglie. Le scadenze tradizionali e dotati di tecnologie
sioni, e quindi a scelte impiantistiche, discutibili. È introdotte da questa normativa, ormai imminenti, atte a incrementarne le prestazioni,
quindi utile adottare le simulazioni matematiche coinvolgono refrigeranti normalmente utilizzati per quali sistemi di sottoraffreddamento
52 #52
meccanico e compressione paral- Il confronto è stato effettuato sulla base di dati • valore medio giornaliero della temperatura esterna;
lela, riportate in Figura , e quelle di reali relativi a supermercati aperti al pubblico nel • temperatura dell’aria nell’area vendita;
impianti a Ra con CO in cascata, loro normale funzionamento; l’attenzione è stata • set point di funzionamento del valore di man-
in Figura . La scelta di quest’ultima focalizzata sul consumo elettrico dell’impianto, cioè data della temperatura dell’aria che raffredda i
tipologia come termine di paragone è stata considerata solo l’energia elettrica relativa prodotti;
è legata alle ottime performance di al consumo delle centrali frigorifere, che include i • potenza frigorifera installata nella sezione di
questa soluzione impiantistica che consumi per il funzionamento dei compressori e impianto dedicata alle utenze che sono a tem-
al momento è ancora normativa- del condensatore ma esclude tutti i consumi relativi peratura compresa tra °C e °C, TN, e nella
mente applicabile. In Tabella sono alle utenze quali luci, sbrinamenti e ventilazione. sezione di impianto dedicata alle utenze a tem-
riportate alcune caratteristiche degli Le variabili considerate ai fini del confronto sono peratura compresa tra - °C e - °C, BT;
impianti considerati. quelle che influenzano maggiormente i consumi • rapporto tra potenza frigorifera installata in TN
di un impianto di refrigerazione, il cui dettaglio è e in BT;
Metodo di analisi riportato nel Box : • orario di apertura del punto vendita;
• carico di merce presente nel banco o nella cella;
I punti vendita sono stati selezionati e poi para-
gonati tra di loro secondo precisi accoppiamenti
Tabella – Tipologia degli impianti frigoriferi confrontati ( vs , vs , vs , vs ) in modo da avere le
n. Punto vendita Impianto Tipologia medesime caratteristiche per quanto riguarda la
1 Provincia di Bologna, AV = 800 m 2 CO2 transcritica Booster temperatura dell’aria in ambiente, il rapporto tra
potenza TN e BT e gli orari di apertura. In parti-
2 Provincia di Genova, AV = 5300 m2 CO2 transcritica Booster con sottoraffreddamento
meccanico e compressore parallelo colare, per quanto riguarda la potenza frigorifera
3 Provincia di Firenze, AV = 1000 m2 CO2 transcritica Booster con sottoraffreddamento meccanico installata, il confronto è stato effettuato conside-
4 Provincia di Milano, AV = 1400 m 2 R134a + CO2 Impianto in cascata con CO2 pompata rando un consumo energetico specifico, riferito
5 Provincia di Pavia, AV = 2200 m 2 R134a + CO2 Impianto in cascata a espansione diretta alla potenza ed espresso in [kWh/kW].
In merito ai set-point di funzionamento, prima
6 Provincia di Firenze, AV = 1800 m 2 R134a + CO2 Impianto in cascata a espansione diretta
del confronto è stato verificato che non vi fos-
7 Provincia di Bologna, AV = 800 m 2 R134a + CO2 Impianto in cascata a espansione diretta
sero anomalie che potessero falsare i risultati; sono
8 Provincia di Genova, AV = 6500 m 2 R134a + CO2 Impianto in cascata a espansione diretta stati lasciati i parametri di normale funzionamento
#52 53
senza cercare ottimizzazioni energetiche “limite”. Il ricambio di merce
presente nel banco o nella cella non è stato normalizzato per le
caratteristiche intrinseche di questa variabile. Per normalizzare il
consumo energetico è possibile considerare vari parametri, quali la
superficie di area vendita, la lunghezza lineare dei banchi installati,
il volume delle celle e il fabbisogno frigorifero; quello individuato
come migliore è il fabbisogno frigorifero, cioè la potenza frigorifera
installata (TN+BT), che soddisfa tutte le utenze con piena contem-
poraneità nelle condizioni nominali pari a t = °C e UR = %. Si
specifica inoltre che il fabbisogno è privo del margine di sicurezza Figura – Relazione tra temperatura
e dell’eventuale potenza di condensazione. Dove presente, il con- media giornaliera e consumo giornaliero
sumo del chiller per il sottoraffreddamento delle centrali è stato
contabilizzato insieme al consumo delle centrali.
Risultati
In Figura è riportato, a titolo di esempio, l’andamento del con-
sumo energetico specifico in funzione della temperatura esterna
media giornaliera per uno dei punti vendita presi in considera-
zione, dal quale si ricava che, come prevedibile, il primo aumenta
con la seconda. Si sottolinea che in ascissa vengono riportate le
temperature medie giornaliere e non i valori puntuali delle tem-
perature. Considerato che le prestazioni degli impianti a CO tran-
scritica dipendono in maniera sostanziale dal valore di temperatura Figura – Confronto tra i consumi
esterna, si sottolinea che nei casi analizzati la temperatura media specifici degli impianti n. e n.
giornaliera è stata inferiore ai °C, per cui le considerazioni che
seguono devono tenere conto di questo limite.
Dalle correlazioni tra temperatura media giornaliera e consumo
specifico abbiamo potuto ricavare dei polinomi interpolanti, che
sono stati calcolati per tutte le coppie di punti vendita così come
stabilite.
Nelle Figure da a si riportano i punti che sono stati utilizzati
per calcolare i polinomi.
Dalla Figura si nota che, nel caso degli impianti e di Tabella
, l’impianto transcritico ha un consumo marcatamente migliore
dell’impianto in cascata. È necessario comunque sottolineare nuo-
vamente che si tratta di casi di impianti realmente funzionanti per Figura – Confronto tra i consumi
specifici degli impianti n. e n.
i quali non sono state impostate tarature estreme da un punto di
vista energetico; in questo caso specifico, mentre l’impianto a CO
transcritica era ottimamente settato, i parametri di quello a Ra
con CO in cascata potevano presentare ancora un leggero mar-
gine di miglioramento.
Il confronto riportato in Figura è invece rappresentativo di due
impianti correttamente eserciti e mostra che l’impianto in cascata
risulta avere prestazioni leggermente migliori dell’altro.
In Figura è riportato il confronto tra gli impianti in e , utilizzati
anche per la produzione dell’acqua calda destinata al riscaldamento
54 #52
invernale del punto vendita, con conseguente cascata a espansione diretta mostra un con- Firenze e Roma) per valutare il con-
aumento del consumo elettrico associato. In que- sumo paragonabile rispetto a un impianto sumo specifico che ciascun impianto
sto caso l’apparente maggiore consumo assoluto in cascata con CO pompata. avrebbe avuto nelle stesse condizioni
del frigo alimentare dovrebbe essere considerato Per passare a un confronto quantitativo, di temperatura esterna delle tre città
al netto del consumo imputabile al riscaldamento, sono stati utilizzati i polinomi ricavati in pre- indicate. È stato escluso l’impianto n.
operazione che non è stata possibile effettuare cedenza e i dati relativi all’anno climatico tipo perché la produzione dei fluidi caldi
per mancanza dei relativi dati. forniti dal CTI; gli impianti sono stati così vir- destinati al riscaldamento ambiente
Nel confronto mostrato in Figura , l’impianto in tualmente collocati in tre città italiane (Torino, avrebbe dato dei risultati scarsamente
significativi. I risultati sono riassunti
nella Tabella , dalla quale si può
BOX 1 notare che non c’è una sostanziale
differenza nei consumi delle varie
I PARAMETRI CHE INFLUENZANO I CONSUMI tipologie impiantistiche.
• Temperatura esterna: influenza direttamente il rendimento sia degli impianti a CO2 transcritica, modificando
la pressione e la temperatura di uscita dal gas cooler, che di quelli a R134a con CO2 in cascata, modificando la tem- Conclusioni
peratura di condensazione. La variabilità dei consumi dipende
• Temperatura dell’aria nell’area vendita: per esigenze legate all’utenza, nella stagione invernale è mante- sia dalla tipologia di impianto che
nuta intorno a 20 °C, mentre in estate varia tra 23 °C e 26 °C (nel periodo estivo il set point viene fatto variare dal dalle condizioni di funzionamento.
sistema di gestione dell’impianto di condizionamento in funzione della temperatura esterna). Il confronto è stato Scegliendo opportunamente i punti
fatto a parità di valori di set point estivi e invernali di questa temperatura, che ha un’influenza diretta sulla richie- vendita da confrontare ed effettuando
sta frigorifera dei banchi. delle normalizzazioni è possibile arri-
• Set point di funzionamento: a titolo di esempio, in Tabella A sono riportati alcuni valori tipici di taratura dei vare a un confronto dei consumi che,
parametri principali degli impianti a R134a e CO2 in cascata e in Tabella B quelli di un impianto a CO2 transcritica. benché affetto da incertezze, per-
Va tenuto presente che gli impianti frigoriferi installati nei supermercati dispongono di varie regolazioni che per- mette di trarre interessanti osservazioni.
mettono di ottenere lo stesso effetto utile, ovvero di mantenere una certa temperatura di mandata dell’aria che Con le premesse considerate e per
raffredda i prodotti, con un’infinita possibilità di stati di funzionamento dell’impianto. gli impianti analizzati, è emerso che
• Potenza frigorifera installata TN e BT: il numero di utenze da servire e la loro potenza variano da punto ven- gli impianti a CO mostrano risultati
dita a punto vendita; queste grandezze influenzano direttamente la quantità di energia frigorifera prodotta e interessanti in termini di consumo,
quindi il consumo dell’impianto. sostanzialmente sovrapponibili con
• Rapporto potenza frigorifera installata tra TN e BT: tipicamente il fabbisogno frigorifero da fornire in BT è quelli delle altre tipologie di impianto.
inferiore rispetto al fabbisogno in TN e può variare tra 10% e 30% del totale (TN+BT). Il costo energetico varia tra le Negli ultimi due anni questa tipo-
utenze TN e quelle BT, in quanto la produzione di freddo a temperature più basse è energeticamente più onerosa. logia di impianto è stata oggetto di
• Orario di apertura dei punti vendita: il consumo di energia dell’impianto è maggiore durante l’orario di aper- un’evoluzione tecnologica volta a
tura, a causa del continuo ricambio di aria e di merce nei banchi e nelle celle. migliorarne le prestazioni; numerosi
• Carico di merce presente nel banco o nella cella: determina le eventuali fluttuazioni giornaliere della potenza sono, ad esempio, gli impianti instal-
frigorifera richiesta da un banco o da una cella, che sono caratteristiche di ciascun punto vendita per cui risulta estre- lati dotati di eiettori, sottoraffreddatori
mamente complesso quantificarne l’influenza. adiabatici o del sistema FTE. Appena
lo storico dei dati raccolti sarà signi-
Tabella A – Valori tipici di taratura per gli impianti a Ra e CO in cascata ficativo, sarà interessante procedere
Pressione di Temperatura di Pressione di Temperatura di a una comparazione sul campo dei
aspirazione evaporazione condensazione condensazione
consumi di queste nuove soluzioni.
TN 0,84 ÷ 0,99 bar -12 ÷ -10 °C 5,25 ÷ 7,85 bar 23 ÷ 35 °C
BT 11 ÷ 13,25 bar -35 ÷ -30 °C 29,47 ÷ 27,83 bar -5 ÷ -7 °C
* Fortunato Della Guerra,
Luca Lunghi, Ruggero
Tabella B – Valori tipici di taratura per gli impianti a CO transcritica Alamanni, INRES
Pressione di Temperatura di Pressione di lavoro Temperatura di uscita
aspirazione evaporazione del gas cooler dal gas cooler
Ottimizzata in funzione + 2 °C rispetto al valore
TN 26,5 ÷ 29 bar -8,7 ÷ -5,6 °C del valore della della temperatura esterna
temperatura esterna
BT 11 ÷ 13,25 bar -35 ÷ -30 °C - -
BOX 2
#52 55
Informazioni dalle aziende
SOLUZIONE FLESSIBILE E
PRECISA PER IMPIANTI
CON INVERSIONE STAGIONALE
A cura di Fabio Bonafini, Technical and Training Manager, IMI Hydronic Engineering
su un’opportuna tubazione di by-pass (che fisica- Sull’attuatore si impostano, mediante applicazione (iOS o Android), sia la portata
mente collega il ritorno del circuito caldo con quello richiesta in fase di riscaldamento sia quella in raffrescamento, in modo del tutto digi-
del circuito freddo), permettendo al sistema in fase tale. Quando il sistema BEMS (oppure il controllore dedicato) invierà il comando di pas-
di riempimento di “spingere” l’acqua nel circuito in saggio ad una modalità, l’attuatore modificherà l’impostazione della corsa della valvola
fase di svuotamento. di regolazione, al fine di limitare la portata massima al valore impostato, ed al contempo
Grazie allo sviluppo degli attuatori configurabili invierà comando all’attuatore posto sulla valvola a vie di spostarsi sulla posizione cor-
digitalmente TA-Slider, IMI Hydronic Engineering ha retta. Questo sistema ha vantaggi:
potuto sviluppare una soluzione che combini diverse . Eliminare del tutto il problema di scarsa autorità di regolazione tipico delle val-
tecnologie al fine di poter mantenere i pregi della vole a vie, poiché la regolazione di portata è effettuata mediante una valvola di
soluzione con valvole a vie, riducendo ai minimi bilanciamento e regolazione indipendente dalla pressione, con esclusiva carat-
termini le note criticità sopra descritte. La soluzione teristica EQM;
prevede l’utilizzo di una valvola TA a vie, in tandem . Ridurre la complessità dal punto di vista elettrico ed elettronico, poiché il sistema
con una valvola di bilanciamento e regolazione indi- BEMS opera unicamente sull’attuatore configurabile digitalmente, senza curarsi
pendente dalla pressione, TA-Modulator, dotata di della valvola a -vie (tale logica di funzionamento è possibile anche con attuatori
attuatore configurabile digitalmente TA-Slider . comandati via bus KNX e, da fine anno Modbus e Bacnet);
. Ridurre al minimo la possibilità di trafilamenti sulla valvola a vie, poiché essendo
la regolazione effettuata dalla valvola indipendente dalla pressione, la valvola a
vie si troverà ed effettuare pochi movimenti (in teoria al massimo due al giorno,
nelle mezze stagioni), preservando le tenute interne alla valvola ed allungandone
quindi la vita utile.
Come effetto collaterale, l’impostazione digitale delle portate, oltre che a ridurre i
consumi energetici, poiché non vi saranno mai situazioni di portate eccessive, preser-
vando quindi i salti termici e di conseguenza l’efficienza dei generatori, comporterà una
riduzione dei costi di collaudo poiché le eventuali verifiche di portata potranno essere
eseguite a campione, mediante opportune valvole di bilanciamento partner poste sui
rami principali di distribuzione, anziché puntuali su ogni terminale. Riduzione dei tempi
e quindi dei costi di commissioning.
La presenza in ogni circuito di regolazione di una valvola TA-Modulator porterà con sé
tutti quei benefici che dipendono dalle funzionalità esclusive che tale valvola racchiude,
quali la possibilità di leggere la reale portata circolante all’interno della valvola (anziché
la sola pressione differenziale come per i competitor) e, mediante una semplice opera-
zione sulla valvola, poter leggere la prevalenza residua. Quest’ultimo parametro indispen-
sabile per una ricerca semplificata dei guasti ma in particolar modo per l’ottimizzazione
del gruppo di pompaggio. Potendo infatti leggere la prevalenza residua e ponendosi sul
terminale sfavorito, l’ottimizzazione del gruppo di pompaggio diventa un’operazione
molto semplice, poiché basterà verificare che in tale posizione sia disponibile una pres-
sione maggiore o uguale al Dp minimo di attivazione della valvola, che nel caso delle
valvole IMI TA sono le più basse sul mercato.
Per approfondire la soluzione di IMI TA per per impianti con inversione stagionale si
consiglia la visione del filmato disponibile al seguente link:
https://www.youtube.com/watch?v = QV_BHOutcwY&t = s
EVENTI a cura di Erika Seghetti
L
E INTERAZIONI tra qualità ambientale interna, la IEQ, e risparmio ener- / “Leggi consolidate nel campo dei beni culturali e ambientali”,
getico sono note da tempo. Purtroppo spesso questa intera- il cosiddetto codice Urbani, la norma UNI EN e i obiettivi di
zione è di tipo antagonista e il soddisfacimento di esigenze di sviluppo sostenibile dell’ONU, è la necessità di andare oltre e di ini-
comfort visivo, termico, acustico e di qualità dell’aria ha implicazioni ziare a investire realmente in una visione del costruito dove efficienza
negative sulla domanda energetica per la climatizzazione e l’illumi- energetica, IEQ e conservazione, nel caso di edifici storici, viaggino
nazione artificiale. nella stessa direzione. La vera sfida insomma è quella di incoraggiare
D’altra parte, anche la nuova versione della Direttiva sull’efficienza e promuovere sempre più la ricerca e la sperimentazione di nuove
energetica degli edifici, la EPBD, sancisce la stretta sinergia tra qualità soluzioni che vadano in quest’ottica.
dell’ambiente interno ed efficienza energetica, sottolineando più volte
che la prima deve sempre essere realizzata tenendo conto della seconda. Impiantistica moderna in edifici storici
Parte proprio da una breve analisi delle novità introdotte dalla Parte da una riflessione sulle novità introdotte dalla Direttiva (UE)
nuova EPBD, con una particolare attenzione alla spinta che si vuole / anche l’intervento di Karel Kabele, past President di REHVA.
dare agli interventi di ristrutturazione e riqualificazione degli edifici «Il supporto agli incentivi di efficienza energetica degli edifici esistenti che
esistenti e all’incentivazione di misure che possano migliorare le con- conseguono il raggiungimento della IEQ dovrebbe incoraggiare — spiega
dizioni di qualità ambientale, l’intervento di Francesca R. d’Ambro- Kabele — tutte le nuove soluzioni che consentono di incrementare le pre-
sio, Presidente di AiCARR. stazioni energetiche degli edifici storici, preservando nel contempo il patri-
monio culturale».
IEQ ed efficienza energetica negli edifici storici Kabele classifica in Livelli l’approccio che attualmente si adotta
L’obiettivo di migliorare la IEQ e l’efficienza energetica se è facilmente nella conservazione degli edifici storici: il primo livello prevede alcune
ottenibile nei nuovi edifici, attraverso un approccio
progettuale integrato, diventa molto più complesso Cappella del Pellegrinaggio della Scala Santa a Rumburk, Repubblica Ceca
negli edifici esistenti fino a costituire una vera e pro-
pria sfida negli edifici storici, nei quali vincoli di tipo
storico e architettonico generalmente impediscono
di realizzare interventi volti a raggiungerlo.
Ciò che sembra emergere dalle parole di d’Am-
brosio, che nel corso del suo intervento cita il decreto
58 #52
EVENTI
Come misurare e valutare la
IEQ nel riuso di edifici storici
«Gli edifici storici destinati alla conserva-
zione possono essere utilizzati come musei di
sé stessi, ma anche come edifici rappresenta-
tivi — spiega Marco Filippi, past President
di AiCARR — e in questo secondo caso i requi-
siti di IEQ riflettono un compromesso fra le esi-
genze di conservazione preventiva dei manufatti
e quelle di comfort degli occupanti».
Nel suo intervento Filippi ha approfondito
Klementinum, Praga: interventi di riqualificazione la tematica della misura e valutazione della qualità ambientale al fine di
garantire condizioni di comfort e di conservazione del patrimonio sto-
semplici misure esclusivamente per garantire la sicurezza dei visitatori; rico-artistico, illustrandone i passaggi fondamentali. Il primo è quello di
il secondo livello ha a che vedere con un’azione di conservazione e una pre-valutazione (IEQ pre-assessment), da effettuare prima di proce-
restauro ottenuta generalmente con l’installazione di impianti tecnici; il dere negli interventi di ristrutturazione, indispensabile per conoscere le
terzo livello prevede un’opera complessa di manutenzione e moderniz- condizioni ambientali esistenti e prendere delle decisioni in merito alla
zazione dell’edificio storico; il quarto livello riguarda la messa in pratica necessità o meno di un suo miglioramento in relazione alle destinazioni
di misure complesse per la conservazione, la ricostruzione e l’ammo- d’uso previste. L’ultimo è quello della post-valutazione (IEQ post-asses-
dernamento e l’installazione di impianti ad alta tecnologia con l’obiet- sment) e serve per verificare l’efficacia degli interventi di miglioramento
tivo di utilizzare l’edificio storico per un nuovo scopo. della qualità ambientale messi in atto e il mantenimento delle condi-
Kabele ha poi presentato due casi di studio. Il primo è quello della zioni attese allo scopo di evitare il futuro deterioramento dell’edificio
Cappella del Pellegrinaggio della Scala Santa a Rumburk, Repubblica storico e delle collezioni ospitate. Filippi ha sostenuto che la valutazione
Ceca, che è stata oggetto di un monitoraggio a lungo termine volto della IEQ (IEQ assessment) richiede un metodo condiviso, che stabili-
alla valutazione dei valori di temperatura dell’aria e dell’umidità rela- sca come i dati debbano essere misurati, raccolti, mostrati e valutati in
tiva interne ed esterne, responsabili di alcuni segni di danneggiamento base a dei valori target definiti.
degli affreschi presenti. I dati sono stati utilizzati per la calibrazione di Un valido aiuto è fornito dalla Guida AiCARR “La misura della qualità
un modello numerico semplificato cui è stato applicato un algoritmo degli ambienti interni per la conservazione dei beni museali”, pubbli-
per rilevare i tempi della ventilazione naturale. Fra le misure di inter- cata nel , che risponde all’esigenza di strutturare una metodologia
vento proposte, quella a più basso costo, che prevede un sistema di di analisi dell’ambiente per la conservazione dei beni museali attraverso
ventilazione meccanica controllata con una strategia di controllo della la condivisione di metodologie e strumenti di misura e di modalità di
ventilazione esterna, si è rivelata risolutiva. restituzione e valutazione dei dati monitorati.
Il secondo caso di studio presentato è quello del Klementinum, La Guida, rivolta ai professionisti della climatizzazione che operano
che ospita la più antica chiesa gesuita di Praga, oggetto di un impor- nel settore dei beni culturali e ai responsabili delle collezioni, si propone
tante intervento di riqualificazione, volto a ridurne i consumi energetici, come uno strumento utile per comprendere i parametri da valutare, i
migliorarne l’uso e la conservazione. Le misure hanno previsto l’isola- metodi e gli strumenti per la misurazione e l’analisi dei dati raccolti, con
mento termico in copertura, una pompa di calore che sfrutta l’acqua l’obiettivo finale di creare un linguaggio comune fra discipline diverse.
del fiume Vltava e il free cooling.
#52 59
AiCARR informa www.aicarr.org a cura di Lucia Kern
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45
AiCARR JOURNAL # 45 – 2017 – RIQUALIFICAZIONE INDUSTRIALE – POMPE DI CALOREI
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