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notiziariotecnico 2-2023

2 notiziariotecnico anno 30  3/2021 Editoriale 3

Il Notiziario Tecnico è un webmagazine, con taglio tecnico-divulgativo che presenta in modo


ragionato l'evoluzione del settore delle tecnologie dell'informazione, dando particolare
attenzione alle sinergie tra innovazione digitale e scenari di business.
V orrei aprire questo editoriale con una provocazione:
il settore delle Telecomunicazioni e quello ICT aiutano
t a ridurre l’impatto energetico sul pianeta. Già perché 1
Notiziario Tecnico ora di videoconferenza in alta qualità emette meno CO2
Anno 32 - Numero 2, Luglio 2023 di 1 solo km di viaggio in automobile. Se pensiamo ad
www.telecomitalia.com/notiziariotecnico esempio a 10 persone che si incontrano in video invece
che a valle di uno spostamento aereo, il risparmio sti-
Proprietario ed editore mato è ben di 5.000 volte la CO2 emessa!
TIM S.p.a.

Direttore responsabile Tuttavia, secondo uno studio del 2021 le TLC e il mondo
Michela Billotti ICT consumano dal 5% al 9% dell’intera produzione di
energia elettrica a livello mondiale; la sola componente
Comitato di direzione TLC, secondo GSMA, vale il 2-3%. La crescita dell’uso
Gabriele Elia
Daniele Franceschini
delle tecnologie digitali è tale che se non si agisce in
Elisabetta Romano maniera efficace e proattiva, il settore arriverà nel 2030
Federica Romano a consumare ben il 20% dell’energia elettrica prodotta
nel mondo.
Web Director Per noi di TIM, però, l'impegno verso la sostenibilità am-
Enrico Gallo
bientale è tale che non potevamo non raccogliere la sfi-
Photo da di lavorare sempre più per raggiungere il traguardo
123RF Archivio Fotografico delle “emissioni-zero”, come previsto dalla legge euro-
Archivio Fotografico TIM pea sul clima.
Redazione
Roberta Bonavita
Per questo già dal 2020 abbiamo avviato politiche so-
Giampiero Rossi stenibili sia sui consumi che sugli acquisti di energia:
un programma di progressiva decarbonizzazione delle
Contatti attività della filiera produttiva industriale, di efficien-
Via G. Reiss Romoli, 274, 10148 Torino tamento dei consumi energetici degli asset, di ricorso
notiziariotecnico.redazione@telecomitalia.it
crescente a fonti di energia rinnovabile per l’alimenta-
Registrazione zione dei nodi di rete, anche con energia autoprodotta, e
Presso il Tribunale di Torino n. 60 del 03/11/2021 - ISSN 2038-1921 di promozione di modelli circolari per ridurre gli sprechi
e valorizzare le risorse di rete.
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Gli autori sono responsabili del rispetto dei diritti di riproduzione relativi alle fonti utilizzate.
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Nel 2022, a fronte di una sostenuta crescita del traf- dagli impianti fotovoltaici, tanto che abbiamo avviato
Il Notiziario Tecnico
fico è undati
voce, webmagazine,
mobile con taglio tecnico-divulgativo
e fisso e delle attivitàche presenta
dei Datain modo un piano di installazione di 14 impianti fotovoltaici per
ragionato l'evoluzione del settore delle tecnologie dell'informazione, dando particolare
Center, siamo riusciti a contenere l’incremento del con- una potenza di circa 0,7 GWp. Teniamo conto che nel
attenzione alle sinergie tra innovazione digitale e scenari di business.
sumo totale di energia per combustibili, gas ed energia 2022 l’energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili
t elettrica: un traguardo raggiunto attraverso l’uso di tec- ha rappresentato ben il 61% dell’energia elettrica com-
nologie che hanno consentito migliori prestazioni a pa-
Notiziario Tecnico plessiva del Gruppo.
Anno 32 - Numero
rità di2, risorse
Luglio 2023
energetiche. Anche i nostri uffici e i Data
www.telecomitalia.com/notiziariotecnico
Center sono stati ripensati per dismettere quegli spazi e Forti di questo impegno, dedichiamo questo Notiziario
Proprietario quelle tecnologie non più funzionali, in modo da ridurre i
ed editore Tecnico ad approfondire le nostre soluzioni tecniche per
TIM S.p.a. costi e i consumi energetici; abbiamo, infatti, realizzato rendere TIM sempre più green.
i Data Center «Public Cloud» con criteri ecosostenibili,
Direttore responsabile
impiegando materiali privi di contaminanti, pitture eco-
Michela Billotti
logiche, oltre che sistemi di illuminazione che riducono
Comitato dil’inquinamento
direzione luminoso. Vi auguro una buona lettura
Gabriele Elia
Siamo intervenuti anche sui
Daniele Franceschini Data Center «Core», con un
Elisabetta Romano
risparmio energetico medio di circa 2,8 GWh/a; conti-
Federica Romano
nuiamo ad ottimizzare il raffrescamento e l’illuminazio-
ne delle sale, per rinnovare i sistemi di continuità (UPS)
Web Director Elisabetta Romano
e gli impianti di condizionamento, oltre che intervenire
Enrico Gallo Chief Network, Operations & Wholesale Office, TIM
sulle infrastrutture informatiche. Grazie a tutto ciò nel
Photo 2022 abbiamo ottenuto un risparmio medio di circa 13,5
123RF Archivio Fotografico
GWh/a.
Archivio Fotografico TIM

Redazione La nostra trasformazione sostenibile passa anche attra-


verso una precisa strategia di acquisto energetico: in TIM
Roberta Bonavita
Giampiero Rossi
potenziamo sempre di più l’acquisto di energia elettrica
da fonti rinnovabili e investiamo nell’autoproduzione,
Contatti
Via G. Reisscon l’obiettivo
Romoli, di arrivare al 100% di energia elettrica
274, 10148 Torino
green entro il 2025. Infatti, oggi l’energia elettrica che
notiziariotecnico.redazione@telecomitalia.it
serve alle nostre centrali e ai Data Center in gran par-
Registrazionete viene acquistata e solo in piccola parte autoprodotta
Presso il Tribunale di Torino n. 60 del 03/11/2021 - ISSN 2038-1921
dagli impianti di trigenerazione, da gruppi elettrogeni e

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KPIs and Objectives for a Green Network 8

La nuova strategia di “acquisto energetico”


tra risorse tradizionali e fonti rinnovabili 20

Il valore del decommissioning 28

Indice
5G ed efficientamento energetico 42

L’Intelligenza Artificiale per il


saving energetico delle centrali 58

Green Data Center 74



Standard e collaborazioni internazionali 96
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KPIs and Objectives for a


Energy efficiency and the achievement of In 2023, the work of NGMN will focus on
the zero emissions target are not only tech- three areas: networks energy efficiency,
nical issues but also very relevant econom- metering, and environmental sustainabil-

Green Network
ic and image aspects for every operator. ity and telco circular economy enablement.
It therefore becomes important to share NGMN plans two publications on the net-
“best practices” and identify common ob- works energy efficiency: “Energy Savings
jectives and methodologies by exchange of Best Practices”, with the aim of highlight-
opinions within industry associations such ing how energy can be saved thanks to new
as the NGMN Alliance (Next Generation operating methods; “Energy Efficiency – in-
Author: NGMN Alliance Mobile Networks, www.ngmn.org) and the dustry roadmap”, with the aim of providing
GSM Association (www.gsma.com) [1]. decision makers with a list of key technolo-
Executive summary by Giovanni Romano gies, processes and optimizations.
In line with the increasing emphasis on
sustainability and considering the qual- On environmental sustainability and cir-
ity of service that the customer expects, cular economy NGMN plans to analyze to-
NGMN has defined a methodology that gether with suppliers how to enable the
combines performance and quality of ex- minimization of CO2 and the use of critical
perience KPIs (Key Performance Indicators) raw materials and how to recycle products
together with sustainability, environment, and equipment as much as possible.
and energy criteria.
The result is the publication of the White Finally, the topic on measurement meth-
Paper “Green Future Networks: KPIs and odologies starts from the KPIs described in
Target Values for Green Network Assess- this article to define a standard procedure
ment” (https://www.ngmn.org/wp-content/ that can be adopted by all operators.
uploads/230222_NGMN_GFN_KPIs_Tar-
get_Values-V1.0.pdf) [2].
This article summarizes the view expressed
by NGMN. Green Future Networks: KPIs
In particular, NGMN identified the strategic
topic “Sustainability and Green Future Net- and Target Values for Green
works” and started a project in 2020 aimed Network Assessment
at identifying the main opportunities and
challenges and to publish feasible recom- The White Paper, published in February
mendations on the issue of environmental 2023 in time for the Mobile World Con-
sustainability [3]. gress in Barcelona (see Fig.1), identifies
a set of Key Performance Indicators (KPI)
In addition to the document covered by this and objectives and proposes a methodol-
This article summarizes the vision of NGMN (Next Generation Mobile Networks), article, NGMN published a number of White ogy for consolidating the KPIs in a com-
an operator driven Alliance, in the White Paper “Green Future Networks: KPIs and Papers available at https://www.ngmn.org/ mon way for all operators. Two categories
Target Values for Green Network Assessment”. publications.html [4, 5, 6, 7] and plans to of KPIs are identified: environmental KPIs
publish other documents on how to reduce and energy and quality of experience KPIs.
The White Paper (https://www.ngmn.org/wp-content/uploads/230222_NGMN_
the environmental impact (for example, NGMN wanted to put energy and quality of
GFN_KPIs_Target_Values-V1.0.pdf) identifies a set of KPIs and objectives for
water consumption, materials) and how to experience KPIs in the same family to en-
measuring network performance in terms of energy efficiency and quality of improve the networks energy efficiency. sure that efficiency is not at the expense
service.

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of the quality that customers expect from allowing the analysis of specific aspects • environmental KPIs – CO2 equivalent Based on the classification above, and with
the network. such as energy usage in each part of the emissions [8] play a key role in assessing the aim of evaluating the different network
network and ideally at a geographical a company’s impact on climate change. segments, the White Paper identifies the
Combining these KPIs makes it possible and/or site level. Another key aspect is the contribution KPIs reported in Tables 1and 2.
to propose numerical and/or qualitative to the circular economy, considering
thresholds and measurement methodolo- The activity of NGMN does not end with aspects such as waste production, re-
gies to evaluate network performance. this publication. The plan is to improve the cycling activities and the use of addi-
procedures and metrics based on the expe- tional resources (for example water). Measurement methodology
In particular, NGMN recommends the fol- rience gained in the field. These KPIs are normally published in the
lowing: companies’ sustainability reports. In ad- NGMN proposes a measurement meth-
• it is required to identify the metrics dition to these factors, long-term strat- odology based on mapping each KPI into
(KPI) and to define a unified measure- egies towards the goal of zero emissions families.
ment methodology; Performance indicators should also be considered. This requires A numerical score is associated with
• it is recommended to develop and adopt identifying intermediate targets such as each KPI and then the evaluation for
KPIs that allow for a high level of granu- Fig.2 shows the two categories (pillars) of direct and indirect emissions; the “family” can be derived from these
larity in reporting results. For example, indicators identified by NGMN: • energy consumption and quality of ex- scores.
perience KPIs – these KPIs consider the
total energy consumed by the operator For the qualitative parameters the score
Figure 1 – The cover of the NGMN White Paper [2] and the efficiency and intensity of its is zero points if the KPI is not met and
usage [4][5]. However, energy indicators a pre-established value if it is achieved.
must be closely related to the quality of Instead for the quantitative parameters
experience, to ensure transparency on it is necessary to def ine the range of val-
energy consumption required to provide ues, for example based on progressive
a certain level of quality of service. thresholds.

Figure 2: High level overview of the identified KPIs [2]

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Table 1: Environmental KPIs and their thresholds [2] Table 2: Energy consumption and quality of experience KPIs and their thresholds [2]

The White Paper recommends express- NGMN also proposes a methodology


ing both a f inal evaluation and partial to harmonize how the various KPIs are
evaluations based on a family of KPIs, quantif ied and published in sustainabil-
whose result is the sum of the associ- ity reports. In particular, the greater the
ated KPIs. The f inal classif ication, on the granularity used in the evaluation, the
other hand, can be obtained in two ways: greater the ability to analyze and inter-
• combine family results into a single vene on network performance.
score to be ref lected in the company’s
energy or “green” classif ication; For example, country-level reporting al-
or lows each company to compare itself
• classify family results in a “green with peers operating in that country and,
class” and then combine the results in the case of groups, with other subsidi-
into an overall energy classif ication. aries operating in different countries. It
is also recommended to develop struc-
The second approach is recommended, tured reporting standards, contrary to
since it allows operators to focus correc- what happens in some cases, where the
tive actions on the issues of greatest in- data is only present in the form of text
terest. or graphics.

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Conclusions with the aim of identifying performance Acknowledgments


targets and common reporting method-
Energy eff iciency and the achievement of ologies. Main contributors to the NGMN White Paper “Green Future Networks: KPIs and Target
the zero emissions target are increasingly Values for Green Network Assessment”, in alphabetical order: Javan Erfanian (Bell
important not only from the point of view The effort to def ine standard reporting Canada), Saima Ansari (Deutsche Telekom), Lee Valerius (HPE), Marc Peters (IBM),
of image but also from a technical and methods is very important, as it makes Richold Van der Wal (KPN), Pary Arpoudam (Orange), Ioana Lupa (Orange), Elena
economic point of view for every opera- it possible to def ine homogeneous clas- Meshkova (Umlaut)
tor. sif ications among the various operators Project lead: Saima Ansari/Deutsche Telekom, NGMN Programme Manager: Chris Hogg
and at the same time take into account
With this in mind, operators’ associations national conditions (for example, avail-
such as GSMA and NGMN Alliance have ability of the electricity grid) or the qual-
addressed the problem and discussed ity of the service provided (for example,
how to measure and improve system per- in terms of Gbytes supplied per customer
formance. and number of customers).
For this reason, NGMN has published the
White Paper “Green Future Networks: The activity to def ine proper KPIs is not
KPIs and Target Values for Green Network static and requires continuous adjust-
Assessment” (https://www.ngmn.org/ ments both to take into account the new
wp-content/uploads/230222_NGMN_ regulations and to further ref ine the vari-
GFN_KPIs_Target_Values-V1.0.pdf) [2] ous KPIs. ■

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APPROFONDIMENTO APPROFONDIMENTO

Highlight on NGMN Operators (Members), vendors, software compa- • establish clear requirements for next genera-

NGMN Alliance
nies and other industry players (Contributors), as tion mobile networks;
well as research institutes (Advisors). • contribute to standardization bodies;
The purpose of the alliance is to provide require- • provide a collaboration platform for assessing

About NGMN Alliance


ments and guidelines for providing mobile servi- and addressing technical challenges;
ces that are both innovative and accessible with • share best practices;
focus: • identify and resolve the technical barriers to
The Next Generation Mobile Networks Alliance sustainable and affordable mobile telecommuni- • evaluate and guide the technological evolu- the creation of mobile telecommunication
(NGMN Alliance) is a forum founded by world-le- cation services for the end user with a particular tion towards the full implementation of 5G; services.
ading Mobile Network Operators and open to all focus on Mastering the Route to Disaggregation/ • network disaggregation with the aim of dri-
Partners in the mobile industry. Its goal is to en- Operating Disaggregated Networks, Green Futu- ving the development of open, disaggregated, NGMN publications are accessible here https://
sure that next generation network infrastructure, re Networks and 6G, whilst continuing to support virtualized and Cloud native solutions with a www.ngmn.org/publications.html.
service platforms and devices will meet the requi- 5G’s full implementation. focus on an end-to-end operating model; NGMN plays a strategic role for TIM as it allows
rements of operators and, ultimately, will satisfy • green future networks with the aim of buil- for discussions with peers worldwide and at the
end user demand and expectations. The NGMN Alliance seeks to incorporate the views ding sustainable and environmentally friendly same time to discuss technical issues of interest.
of all interested stakeholders in the telecommu- technical solutions; TIM is a member of the Board, consisting of the
The vision of the NGMN Alliance is to provide im- nications industry and is open to three categories • 6G with the aim of identifying the use cases CTOs and the R&D Directors of the main global
pactful industry guidance to achieve innovative, of participants (NGMN Partners): Mobile Network required by society and the main technologi- operators, and of the Strategic Program Commit-
cal developments for their provision, design tee. Furthermore, TIM leads the "Base Station
considerations and requirements. Antenna Architecture" project, which defines the
The activity of NGMN is divided into projects, task methods of describing the characteristics of the
home page at ngmn.org forces and workshops in order to: antenna systems of the mobile radio stations.

NGMN Projects in 2023

NGMN logo

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References Executive summary


1. GSMA, “ESG Metrics for Mobile,” giugno 2022. https://www.gsma.com/betterfuture/wp-content/uploads/2022/06/ESG-Metrics-
for-Mobile-June-2022.pdf
Giovanni Romano giovanni.romano@telecomitalia.it
2. NGMN Alliance, “Green Future Networks: KPIs and Target Values for Green Network Assessment,” February 2023. https://www.
Giovanni Romano coordina in TIM le attività di standardizzazione tecnica relative all’accesso radio e all’uso
ngmn.org/wp-content/uploads/230222_NGMN_GFN_KPIs_Target_Values-V1.0.pdf dello spettro.
3. NGMN Alliance, “NGMN ALLIANCE LAUNCHES GREEN FUTURE NETWORKS PROJECT,” October 2020. https://www.ngmn.org/ Nell’ottobre 2016 è stato nominato Alternate Board Director, rappresentando TIM in NGMN e dal 2020
partecipa all’Executive Committee di O-RAN ALLIANCE. Dal 1996 è stato delegato TIM nell’ambito di enti
ngmn-news/press-release/ngmn-alliance-launches-green-future-networks-project.html di standardizzazione e attualmente partecipa ai lavori di 3GPP RAN, NGMN ed O-RAN ALLIANCE. In ambito
4. NGMN Alliance, “Green Future Networks Network Equipment Eco-Design and End to End Service Footprint.,” July 2021. https:// 3GPP è coordinatore delle attività verso ITU-R. Nel periodo 2013-2017 ha ricoperto il ruolo di vice-presidente
del comitato 3GPP RAN. Fino al 2005 Giovanni ha ricoperto il ruolo di responsabile di progetto di attività di
www.ngmn.org/wp-content/uploads/210719-NGMN_Green-future-Networks_Eco-design-v1.0.pdf ricerca relative ad analisi di prestazioni del sistema UMTS, verifica della qualità del servizio, standardizzazione,
5. NGMN Alliance, “NETWORK ENERGY EFFICIENCY,” October 2021. https://www.ngmn.org/wp-content/uploads/211009-GFN- trial in campo e testing. Giovanni è entrato nel gruppo TIM nel 1992. 

Network-Energy-Efficiency-1.0.pdf
6. NGMN Alliance, “Metering for sustainable networks,” January 2022. https://www.ngmn.org/publications/metering-for-
sustainable-networks.html
7. NGMN Alliance, “Green Future Networks: Telco Supply Chain Sustainability,” January 2023. https://www.ngmn.org/wp-content/
uploads/230117-NGMN-GFN_Supply-Chain-Sustainability_v1.0.pdf
8. EC Eurostat, “Statistics explained: Carbon Dioxide Equivalent,” March 2017. https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/
index.php?title=Glossary:Carbon_dioxide_equivalent
9. ITU-T, “L.1470 Greenhouse gas emissions trajectories for the information and communication technology sector compatible
with the UNFCCC Paris Agreement,” January 2020. https://www.itu.int/rec/T-REC-L.1470
10. ITU-T, “L.1471 Guidance and criteria for information and communication technology organizations on setting Net Zero targets
and strategies,” Septemebr 2021. https://www.itu.int/rec/T-REC-L.1471
11. Science Based Targets Initiative (SBTi), “Science Based Targets Initiative,” 2022. https://sciencebasedtargets.org/

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La nuova strategia di
Per il loro funzionamento le infrastrut- Il consumo di TIM nell’anno 2022 è sta-
ture di rete f issa e mobile e i data cen- to pari a 2.957 GWh (671 GWh per TIM
ter su cui si fonda l’intero settore del- Brasil, 2.286 GWh per TIM Domestic).

“acquisto energetico”
le telecomunicazioni necessitano di Fatte le dovute proporzioni, se si ana-
quantitativi di energia considerevoli e lizzano questi valori nel dettaglio, si ri-
sono causa dell’emissione di ingenti scontra un mix differente in termini di

tra risorse tradizionali e


quantità di C02. autoproduzione e di acquisto di ener-
L’acquisto di energia è dunque un am- gia rinnovabile.
bito nel quale le problematiche con-

fonti rinnovabili
nesse all’aspetto puramente economi- In TIM Brasil l’energia acquistata
co del costo della risorsa acquistata (350GWh) e quella autoprodotta (321
si uniscono a quelle della sostenibili- GWh) quasi si equivalgono; in TIM Do-
tà ambientale del business, renden- mestic l’energia acquistata, al netto di
do ogni scelta l’esito di una dialettica quella destinata ad Inwit (ca 347 GWh)
complessa, nell’ambito della quale nel e agli OLO (ca 365 GWh), è stato pari a
Luca Addesso, Giulia Magistri, Daniele Nutini, Nicola Ussia corso dell’ultimo anno sono state adot- ca 1460 GWh, mentre l’autoproduzio-
tate strategie che coinvolgono ambiti ne ha coperto meno di un decimo del
diversi ma che, nel loro insieme, sono necessario, fermandosi a 114 GWh. Pe-
destinate a consentire il funzionamen- raltro, mentre l’autoproduzione di TIM
to delle infrastrutture del Gruppo TIM Brasil è quasi tutta da fonte rinnovabi-
con il 100% di energia green nel 2025. le, in TIM Domestic è nella quasi totali-
tà co-generata da gas.
Il primo importante pilastro della stra-
tegia adottata per contribuire alla so- Se poi si procede ancora più nel det-
stenibilità ambientale è quello di con- taglio questi dati, in particolare quelli
tenere i consumi con l’ambizione di relativi alla tipologia di energia acqui-
ridurli sensibilmente, anche avendo ben stata, a sua volta proveniente da im-
chiaro che su alcuni comparti azienda- pianti tradizionali o green, si riscontra
li i consumi andranno ad aumentare: che in Brasile l’utilizzo di energia green
Cloud su Noovle e 5G sul Mobile. sale al 98%, mentre in Italia si arriva
al 45%, un risultato buono e in crescita
Un altro punto signif icativo della no- grazie alle strategie adottate.
stra strategia sarà quella di aumentare
la produzione di energia da fonte rin- Se questi dati si considerano in forma
novabile in modo da autof inanziare i aggregata, per misurare la qualità del
consumi di TIM. consumo energetico del gruppo, si ha
che TIM Brasil e TIM Domestic insieme
Inf ine, per coprire il fabbisogno si pro- già ora impiegano il 61% di energia gre-
cederà con l’acquisto di energia da en, l’obiettivo è incrementare questo
fonte rinnovabile mediante complessi dato, f ino a annullare ogni altra forma
accordi a lungo termine, quali i Power di approvvigionamento.
Purchasing Agreement (PPA) off-site
e, in via residuale, mediante l’acquisto Per quanto riguarda l’eff icientamento
delle Garanzie di Origine (GO). degli asset, le strategie messe in atto

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prevedono nei prossimi anni una diminu- Il prezzo dell’energia costituisce ben Ad aprile 2023, TIM ha siglato con ERG g u en za con l ’obi et t ivo d i r id u r re i p re -
zione dei costi di energia relativamente il 62% del costo totale dell’energia; la un’integrazione del Power Purchase l i evi da rete e l e b o l l e t te d a p agare
soprattutto alla rete f issa, dall’attuale restante quota è rappresentata dagli Agreement precedentemente sotto- a g l i E nti eroga tori. I n p ar t ic o l are , g l i
63% al 59% l’anno prossimo e così via, oneri di sistema, così ripartiti: scritto nel 2021 per la fornitura di 340 i nter venti p revi s ti , p ar te d e i q u al i g ià
f ino al 47% del 2030. • distribuzione breve distanza (tra- GWh/anno per 10 anni, con un volume avvi a ti n el 2022, p reve d o n o :
sporto): 20%; aggiuntivo di 200 GWh/annuo “base- • N. 101 i m p i a nti F V in man u te n z io n e
• distribuzione lunga distanza (tra- load” di energia 100% green in quanto s tra ordi n a r i a pe r garant ire l a mas-
smissione sulla rete elettrica): 11%; prodotta da impianti rinnovabili ERG. s i m a ef f i ci en za d e g l i imp iant i;
Composizione del costo • accise: 7%. • N. 14 i m p i a nti F V in at t ivaz io n e ( d i
Grazie a questo accordo TIM arriverà a cu i 3 g i à avvi a t i in Pu g l ia a M ag g io
dell’energia e strategia di A seguito di queste signif icative oscil- coprire circa il 41% di acquisti di ener- 2023);
acquisto lazioni nello scenario di mercato si è gia da fonti rinnovabili rafforzando così • N. 1 i m p i a nto F V in in stal l az io n e
reso necessario rimodellare le politiche il suo impegno per il raggiungimento (Pi s a l a Fi g u ret ta c o n En e l X – Cap ex
Nel corso degli ultimi anni il settore di approvvigionamento dell’energia e dell’obiettivo di utilizzo di energia gre- 0);
dell’energia ha subito diversi cambia- di conseguenza, le scelte strategiche en al 100% entro il 2025 e di conte- • N. 5 i m p i a nti F V in val u taz io n e
menti legati alle dinamiche di mercato, volte a coprire il fabbisogno energetico stuale riduzione delle emissioni di CO2. (~1,8G Wh/y ).
nonché, ultimamente, alla crisi ener- di TIM e delle Società del Gruppo per
getica globale innescata dall’invasione tutto il 2023. L’obiettivo è perseguito anche attra- M a l e i n i zi a ti ve di e ff ic ie n za e n e rg e t i-
russa ai danni dell’Ucraina. Nel 2022 si è stati in grado di assicura- verso l’acquisto di Garanzie d’Origine, ca n on s i fer m a n o q u i.
re per l’anno successivo una copertura ovvero certif icati elettronici che atte-
Nel 2022 c’è stato un incremento espo- del fabbisogno energetico del Gruppo stano l’origine rinnovabile dell’energia Le a tti vi tà di de c o mmissio n in g , p e r
nenziale dei prezzi dell’energia dovuto pari all’80%, incrementando l’acquisto prodotta dagli impianti qualif icati. u n tota l e di ~570 GW h / an n o , ( st ima
in particolar modo al riorientamento di energia elettrica da fonti rinnovabili s avi n g en erg eti co al 2 0 3 0 ) , c o nt in u e -
dei f lussi di approvvigionamento del e dagli investimenti sull’autoproduzio- ra n n o a ra p p res e ntare u n f il o n e im-
gas al continente europeo. ne (Fig.1). p or ta nte s u l fronte d e l d e l aye r in g in
conti n u i tà con i l 2 0 2 2 su l l e t re p iste
Progetti di efficienza con s ol i da te: Sw i tc h o ff Re te M o b il e
3G (~120 G Wh), Ce nt ral i by p ass ( ~ 1 7 5
Figura 1: Incremento acquisto di energia elettrica da fonti rinnovabili e dagli investimenti sull’autoproduzione Su l fronte dei p rog etti dedi ca ti a l l ’ef - G Wh) e Ser vi zi Legac y ( ~ 2 7 5 GW h ) .
f i ci en za en erg eti ca , i l 2023 è u n a n n o
r i cco di i n i zi a ti ve p oi chè dedi ca to s i a I n o l t re , n e l 2 0 2 3 ve d rà l a l u c e u n’ i n i -
a f i n a l i zza re u n a s er i e di i nter venti g i à z i a t i va i m p o r t a n t e e d i s c o n t i n u a n e l l a
l a n ci a ti n el 2022, s i a a rea l i zza re n u ovi storia di TIM: l’implementazione di un
i m p i a nti che p or tera n n o l a p rodu zi on e n u o vo m o d e l l o d i b u s i n e s s “ c o s i d d e t -
di en erg i a g reen a ben 6 G Wh/a n n o a t o a ca p ex ze ro ” , p e r l a s o s t i t u z i o n e
reg i m e. d e g l i i m p i a n t i t e c n o l o g i c i p i ù ve c c h i
di 10 anni (ammodernamento con ap-
I p rog etti i n q u es ti on e r i g u a rda n o 120 p a ra t i d i u l t i m a g e n e ra z i o n e e p i ù e f -
i m p i a nti Fotovol ta i ci rea l i zza ti e/o i n f icienti).
fa s e di rea l i zza zi on e s u l l a cop er tu ra di
a l tretta nte centra l i di s tr i bu i te s u tu t- L’i nves ti m ento s o ste n u t o ve r rà t o tal -
to i l ter r i tor i o n a zi on a l e, con l o s co- m ente f i n a n zi a to d ai sav in g re al iz zat i
p o di p rodu r re en erg i a g reen des ti n a ta s u u n a rco tem p o ral e d i 1 0 an n i e r i-
a l l ’a u tocon s u m o dei s i ti e di con s e- g u a rderà ci rca 19 . 5 0 0 c o mp o n e nt i fra

22 23
notiziariotecnico anno 32  2/2023

sta zio n i d i en e rgi a, gr uppi fr i go, ba t- telligenza Artif iciale, scenari di ge- Il f ilone comportamentale è veramente dell’incremento progressivo dell’auto-
te r ie , U P S , c o n di zi onat or i sulle circa stione assistita per realizzare la mi- eff icace se tutti i dipendenti che lavora- produzione e dell’approvvigionamento di
3.500 centrali più importanti del terri- gliore eff icienza energetica, oltre che no negli uff ici e il personale interno ed energia green, sia dal punto di vista del
torio nazionale. intraprendere la strada della Predic tive esterno che opera nelle centrali, adot- contenimento dei consumi dove giocano
Maintenance. tassero comportamenti virtuosi. ruoli chiave l’attenzione, la cura, la vir-
All’attività di ammodernamento de- tuosità dei comportamenti e delle azioni
gli asset si aggiungerà la realizzazione Proprio per questo sono stati predisposti messe in campo dai colleghi e imprese
di nuovi impianti fotovoltaici laddove due decaloghi dedicati alle dieci buone che operano presso gli immobili, nonchè
possibile, dando origine a contratti PPA Comportamenti abitudini da utilizzare nei rispettivi am- il decommissioning della rete.
on-site, oltre a prevedere progetti spe- bienti (Fig.2).
cif ici di ulteriore eff icientamento ener- Ulteriore tema, ma non in ordine di im- Tutto questo permetterà al Gruppo TIM
getico sito per sito attraverso azioni portanza, è rappresentato dall’attenzio- di evolversi rispettando il target di so-
di reingegnerizzazione delle sedi che ne ai comportamenti. stenibilità pref issato del 100% di energia
consolideranno la posizione di TIM an- Conclusioni green nel 2025, diventando così sempre
che sul fronte della certif icazione ISO È stato stimato che comportamenti vir- più eff iciente e sostenibile dando, per-
50001. tuosi possono portare ad un benef icio in Nei prossimi anni TIM sarà impegnata tanto, un contributo importante in que-
termini di saving energetici, diretti o evi- su diversi fronti, sia dal punto di vista sta direzione al sistema paese. ■
L’insieme delle azioni prevede un tota- tati, tra il 3% e il 10% per ciascun sito.
le di eff icientamento energetico pari a
circa 250 GWh (stima saving energeti- Attraverso l’infrastruttura BMS di cui so-
co al 2030). pra, realizzata sui siti industriali, grazie
anche all’installazione di sonde di misu- Figura 2: Decalogo comportamenti
Altro importante progetto meritevole ra delle condizioni microclimatiche, di
di menzione particolare è il cosiddetto power-meter e conta-impulsi e dei ne-
“IOT Connec t” che prevede la realizza- cessari gateway per raccogliere e tra-
zione di una infrastruttura di monito- smettere i dati, si rende possibile il con-
raggio e controllo basata su IoT (“BMS”, trollo da remoto delle temperature, degli
Building Management System) che ha assorbimenti degli asset infrastrutturali
l’obiettivo di collegare da qui al 2025 e delle TLC.
le 600 centrali circa facenti parte del Questo scenario infrastrutturale, unito
bacino di maggiore strategicità nazio- anche in questo caso a specif ici algorit-
nale in base alla presenza di apparati/ mi di Intelligenza Artif iciale, potrà fare
servizi di importanza primaria per il bu- la differenza nell’energy monitoring al
siness e per il Paese. f ine di monitorare le temperature negli
immobili industriali ma soprattutto di in-
Tale infrastruttura rappresenta il mez- tercettare anomalie tecniche e compor-
zo con il quale abilitare lo smart ma- tamentali.
nufac turing, cioè il telecontrollo/tele- Inoltre, l’attività di controllo da remoto
gestione, delle macchine elettriche per così strutturata inoltre, ci permette già
l’alimentazione (stazioni di energia, oggi di indirizzare specif ici interventi in
UPS) e per il condizionamento (gruppi campo per il ripristino delle normali con-
frigoriferi, condizionatori, UTA) a ser- dizioni climatiche nelle centrali garanti-
vizio delle sale di centrale, abilitando te dai set point di temperatura stabiliti
con l’aiuto di appositi algoritmi di In- da policy.

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Acronimi Autori
BMS Building Management System TLC Telecomunicazioni
GO Garanzia di Origine UPS Uninterruptible Power Supply
Luca Addesso luca.addesso@telecomitalia.it
ICT Information and Communication Technologies UTA Unità Trattamento Aria
Laureato in Ingegneria Elettronica all’Università degli Studi di Firenze, entra in TIM nel 2012 con un percorso
PPA Power Purchasing Agreement di Apprendistato di Alta Formazione. Dopo una piccola esperienza in ambito Rete Fissa si trasferisce a
Catania dove comincia a occuparsi di Open Innovation fino ad arrivare a coordinare l’acceleratore di startup
TIM WCAP Catania. Nel 2019 si trasferisce a Roma dove effettua numerose esperienze come Project Manager
in Strategy & Transformation e successivamente in ambito Risorse Umane. Nel 2022 entra a far parte della
funzione Real Estate dove assume la Responsabilità del gruppo Building Sustainability. 

Giulia Magistri giulia.magistri@telecomitalia.it


Laureata in Scienze Politiche con Master in Economia, si occupa di Procurement e Amministrazione dal 2016
con una lunga esperienza in diverse agenzie delle Nazioni Unite (e in diversi paesi). Entra in TIM nel 2022 come
Procurement Analyst, dall’Aprile 2023 diventa Head of Portfolio Management in ambito Energy&Gas. 

Daniele Nutini daniele.nutini@telecomitalia.it


Perito industriale in Telecomunicazioni è in TIM dal 1990 ed attualmente ricopre l’incarico di Responsabile
della Funzione Technical Infrastrucures & Energy Efficiency in ambito Real Estate.
Ha iniziato il suo percorso in Azienda quando SIP decise di affrontare la grande avventura della telefonia
cellulare ed ha vissuto la storia di TIM fin dagli albori, occupandosi negli anni di Esercizio, di Progettazione, di
Realizzazione e di Qualità delle reti mobili e dei servizi associati, svolgendo la propria attività professionale
sempre in ambito territoriale dalle sedi di Firenze e Bologna. Dal 2018 si sposta a Roma come Responsabile
della Maintenance Area Centro di Network e dal 2019 a capo del NOC-Roma. Dal 2020 inizia l’esperienza in
HQ come Technical Infrastructures. 

Nicola Ussia nicola.ussia@telecomitalia.it


Laureato in Informatica presso l’Università di Pisa, entra nel Gruppo TIM nel 1987 ove ricopre i seguenti ruoli
più significativi. Fino al 2016 matura la sua esperienza in ambito Finanza & Controllo, nel ruolo di Responsabile
Cash Cost Control. Dal 2010 al 2018 ricopre in contemporaneità anche il ruolo di CFO di HR Services. Dal 2017
assume la Responsabilità di Real Estate del Gruppo TIM, fino al 2019. Dal 2019 al 2021 è Responsabile di RE &
Energy di TIM Brasile. Dal 2022 ad oggi, assume la responsabilità di Real Estate del Gruppo TIM. Dal Febbraio
2023 è anche nominato AD di Telenergia. 

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Il valore del decommissioning Perché il decommissioning


Il decommissioning è il processo di di-
La rete di TIM è costituita da circa 10.500
centrali: questo numero è sostanzialmen-
te dovuto alle caratteristiche della rete in
Marco Battisti, Umberto Ferrero, Michele Picca smissione delle tecnologie obsolete negli rame oltre che alla distribuzione della po-
impianti industriali: nel caso delle teleco- polazione sul territorio.
municazioni, accanto al normale avvicen-
damento delle tecnologie fisse e mobili L’impiego della rete di accesso in fibra, oltre
per incremento prestazioni ed efficienza, il a consentire migliori prestazioni in termini
decommissioning è reso possibile dall’am- di performance di servizio e consumi ener-
pliamento della rete di accesso mediante getici, permette anche di ridurre il numero
l’impiego delle fibre ottiche. di centrali necessarie a 3.800, definite COLT
(Central Office Long Term), dismettendo le
In altre parole, il numero di centrali ne- restanti 6.700 centrali definite bypass.
cessario per coprire il territorio nazionale
non è più vincolato dai limiti trasmissivi del Nella Fig.1 si può vedere la situazione a
rame e può così essere drasticamente ri- regime dopo il processo di switch off del-
dotto. le centrali superflue, che vengono riattestate

Figura 1: La rete target TIM: centrali COLT e BYPASS

Nel lavoro di tutti i giorni in TIM siamo abituati ad “inventare, costruire e soprattutto migliorare la
percezione dei Clienti” e tutti i processi aziendali sono sviluppati in maniera da garantire il migliore
risultato possibile sulla rete e sulle piattaforme disponibili. Tuttavia l’esperienza ci ha insegnato
che, per raggiungere gli obiettivi in maniera efficiente, occorre anche “saper spegnere e recuperare
gli asset dismessi” ed occorre farlo mentre i Clienti sono attivi in Rete.
Il contesto in cui ci muoviamo attualmente è quello di una rete che abilita diverse tipologie di con-
nettività sia fissa che mobile e con diversi livelli di performance erogabili in maniera massiva (ossia
per tutti i clienti di un’area), piuttosto che dedicata (ossia ai clienti che fruiscono di servizi persona-
lizzati, nelle sedi in cui si trovano). In ogni caso, riferendoci alla Rete Fissa, i piani di copertura FTTX
garantiscono un livello elevato anche se non equamente distribuito in tutte le aree del paese.
Inoltre, anche a seguito delle iniziative intraprese come Sistema Paese, sono in corso di sviluppo dei
progetti di copertura con servizi FTTH con la finalità di rendere disponibile massivamente un servi-
zio ultrabroadband e, di fatto, completare la copertura oggi disponibile in FTTX.
Quindi dobbiamo partire dal considerare che, attivando nuove connettività in rete e “trasformando”
i servizi utilizzati dai Clienti, avremo sempre la necessità di “spegnere e recuperare” le tecnologie
che erogano i servizi tradizionali quali ad esempio la Fonia a commutazione di circuito (RTG) o i primi
servizi multicanale (ISDN BRA) piuttosto che i primi servizi di connettività dati asimmetrici (ADSL).
Questo è la sfida dei Progetti di Decommissioning e di Valorizzazione degli asset.

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alla più vicina centrale COLT, come illustrato niti in un’area di centrale si possono spegnere alternativa che esiste per poter “spegnere” mercati come switch off dei servizi su rame,
nella Fig.2. le tecnologie legacy necessarie per abilitarli schede di elettronica è quella di andare a dismissione delle centrali o superamento del-
e conseguentemente procedere al loro recu- movimentare i clienti in rete in maniera da le tecnologie obsolete, evidenziando i benefici
Per poter dismettere le centrali bypass è però pero. concentrarli sul numero minimo di schede di per i clienti, per l’Operatore e per il Sistema
necessario che venga realizzata la copertura Inoltre, esiste una complessità aggiuntiva de- elettronica necessarie ad abilitare tutti i ser- Paese.
FTTX, eventualmente completata in minima rivante dalla normale “mobilità dei clienti” vizi richiesti. Questa operazione, definita ap- Le modalità, i tempi previsti e gli avanzamenti
parte da FWA, e che i clienti abbandonino i per ragioni commerciali; infatti, i clienti pos- punto “compattamento”, richiede un’attività sono molto diversi in base alle strategie de-
servizi su rame per passare a quelli ultrabro- sono spostarsi da un operatore all’altro e/o di progettazione degli spostamenti dei clienti, gli operatori, ai vincoli delle regolamentazioni
adband offerti dalla rete in fibra. spostarsi di area (ad esempio traslocando) e la realizzazione delle configurazioni degli ap- nazionali e in relazione al percorso di evolu-
questo modifica la situazione di occupazione parati oltre che la permutazione fisica dei col- zione dei servizi e migrazione dei clienti da le-
Per quanto riguarda invece l’obsolescenza degli apparati di centrale. legamenti necessari. gacy a FTTX (“take up FTTX”).
delle tecnologie, nella rete di TIM ne sono La situazione internazionale può essere rias-
presenti numerose (ad esempio PSTN, ISDN, Nella situazione di rete reale, considerando Appare quindi evidente che un potente acce- sunta classificando tre principali aggregazio-
ATM, ADSL, PDH, SDH), necessarie per abili- gli apparati in centrale ed i punti di accesso leratore delle attività di Decommissioning è la ni: “forerunners” (Singapore, Giappone e Co-
tare i servizi legacy ancora fruiti dai Clienti, lato cliente (tali punti sono definiti porte), la migrazione commerciale dei clienti da servizi rea), “follower” (Spagna, Francia e UK) e “wait
attraverso le funzionalità di accesso, commu- mobilità dei clienti unitamente alla situazione legacy ad FTTX, attività che in genere avviene and see” (Germania ed USA).
tazione e trasporto per tutta la rete fissa; que- delle porte può portare ad avere su un singolo in maniera non localizzata su un’area, ma in Focalizzando la situazione in Europa si osser-
ste tecnologie sono tra di loro vincolanti nel apparato un numero di schede di elettroni- base ad iniziative commerciali nazionali, tal- va che:
senso che, se non si completa lo spegnimento ca attive molto superiore a quelle stretta- volta supportate da incentivi (voucher). 1. in Spagna:
dei servizi e quindi le necessità di tecnologie mente necessarie. In base a quanto realizzato nei vari piani la a. è stato avviato lo switch off delle
in accesso, non si può neanche dismetterle Quindi, in attesa di raggiungere la com- copertura FTTX delle linee attive sulla rete di centrali nel 2016, sono state comuni-
nella rete di commutazione e di trasporto. pleta migrazione dei clienti dai servizi le- TIM è pari a circa il 95% con valori elevati per cate come spente 2.000 centrali (26%
Quindi solo cessando tutti i servizi legacy for- gacy a quelli FTTX su ogni apparato, l’unica la gran parte centrali; inoltre è da considera- del totale) ed è previsto lo spegnimen-
re che sono in corso ulteriori realizzazioni per to di ulteriori 1.000 centrali nel 2023;
incrementare la copertura FTTH nei prossimi b. la cessazione dei servizi su rame
Figura 2: La riattestazione delle centrali Bypass anni. è prevista entro il 2024 a seguito an-
ticipo comunicato a fine anno 2022
Per quanto concerne invece la penetrazione (la precedente previsione era entro il
del servizio FTTX, si rilevano ampie possibili- 2025).
tà di miglioramento considerando la distanza 2. in UK:
dai valori di copertura esistente e quindi sono a. è stato avviato lo switch off dei
in corso iniziative commerciali per poter “sti- servizi legacy su rame con ipotesi di
molare” i Clienti a migrare da servizi legacy a completarlo entro il 2025;
servizi FTTX (si veda ad esempio la campagna b. è stata pianificato lo switch off
di “rottamazione ADSL” che TIM ha lanciato di 4.500 centrali con un primo lotto di
in giugno 2023). 100 centrali previsto nel 2025.
3. in Francia:
a. è stato pianificato lo switch off
dei servizi legacy in rame al 2030 con
Il contesto internazionale ed i la cessazione della vendita degli stessi
servizi legacy attivi in Italia a partire dal 2026;
b. è stato ipotizzato lo switch
Il processo di decommissioning a livello in- off per area geograf ica, a seguito
ternazionale viene comunicato a seconda dei del traguardo di copertura con ser-

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vizi evoluti, con un progetto pilota pre- che utilizzano altre tecnologie, nello stesso Nel quadro competitivo degli accessi broad- FWA), dovrà comunicarlo precisando la solu-
visto nel 2023. periodo, sono aumentate di circa 920 mila. band ed ultra-broadband, a fine dicembre, zione tecnica e le condizioni dell’offerta.
4. in Germania: TIM si conferma il maggiore operatore con il L’annuncio in oggetto potrà inoltre avvenire
a. è stato avviato il compattamen- Ne consegue che a dicembre 2018, il 58% de- 40%, seguito da Vodafone con il 16,8%, Fa- soltanto se ogni centrale interessata sarà sta-
to delle tecnologie di accesso e com- gli accessi alla rete fissa era in rame e dopo stweb con il 14,4% e Wind Tre con il 14,3%. ta oggetto di migrazione per almeno il 60%
mutazione Fonia (PSTN) quattro anni sono scesi al 22%. dei clienti legacy.
b. è stato anche avviato il compat- A seguito dell’annuncio, il processo tecnico
tamento delle tecnologie di trasporto Allo stesso tempo sono sensibilmente cre- di switch off, detto “migrazione forzata”, non
(SDH). sciuti gli accessi con tecnologie che consen- Le regole del decommissioning potrà iniziare prima di un periodo che varia
La situazione dei servizi legacy di rete fissa at- tono prestazioni avanzate: delle centrali ed il primo lotto da 12, 18 o 24 mesi a seconda che le centra-
tivi in Italia - fonte Osservatorio AGCOM 2022 • le linee FTTC sono aumentate di circa 39 li siano aperte a bistream e WLR, piuttosto
(pubblicato in aprile 2023, aggiornato a fine mila su base annua e di circa 3,8 milioni Il processo di switch off delle centrali è rego- che ULL piuttosto che relative a finanziamen-
dicembre 2022 [1]), evidenzia un numero di nell’intero periodo; lamentato da una Delibera dell’Autorità com- to pubblico non a favore di TIM (bando Aree
accessi complessivi in lieve flessione su base • quelle FTTH sono incrementate di circa petente (Delibera AGCOM N.348/19/CONS) Bianche anno 2016).
trimestrale ed annua, rispettivamente pari a 820 mila unità su base annua e, a fine di- che definisce le modalità secondo le quali TIM
-115 mila e -184 mila linee; la customer base cembre, risultano non lontane dai 3,5 mi- può provvedere a realizzare lo switch off delle L’annuncio di TIM, una volta che l’Autorità ab-
complessiva si mantiene non lontano dai 20 lioni di accessi; centrali a seguito della migrazione dei clienti bia verificato i requisiti richiesti, sarà comu-
milioni di linee. • in crescita, anche se in misura più conte- su servizi FTTX ed in minima parte FWA. nicato al Mercato e quindi a tutti gli OAO e,
nuta, risultano anche le linee Fixed Wi- dalla data di pubblicazione, inizierà il percorso
Nel corso del 2022 le tradizionali linee in rame reless Access che, con un incremento di Il processo descritto stabilisce che TIM debba precedentemente descritto.
si sono ridotte di oltre 1,1 milioni (circa 7,5 mi- circa 80 mila unità nell’anno, hanno quasi “annunciare” le centrali per cui ha intenzione Il periodo di “migrazione forzata” avrà una
lioni nell’ultimo quadriennio), mentre le linee raggiunto 1,8 milioni di linee. di procedere alla dismissione o riconversione durata di 12 mesi dopo i quali, qualora fosse-
per altri fini ed a seguire comunicare all’auto- ro ancora presenti dei clienti da migrare dai
rità i valori di copertura FTTX delle linee at- servizi legacy, il processo di switch off dovrà
Figura 3: Evoluzione copertura e penetrazione ultrabroadband in Italia [1] testate alla centrale accorpante oltre che il completarsi entro ulteriori 3 mesi, previa co-
rispettivo livello di penetrazione. municazione ai clienti interessati di cessazio-
Poiché il processo può avvenire soltanto con il ne del contratto in essere.
traguardo del 100% della copertura, Tim do- Le attività in oggetto sono state eseguite per
vrà anche comunicare la volontà eventuale di quanto riguarda l’annuncio e le verifiche per
servirsi a tale scopo delle reti di altri operatori un primo lotto di 62 centrali che, a partire
piuttosto che di società controllate e colle- dal 24 febbraio 2023 è entrato nella fase di
gate; inoltre, nel caso TIM intenda servirsi in “migrazione forzata” e quindi è in corso un
maniera residuale di servizi alternativi (ad es. primo caso concreto per sperimentare in det-

Fogura 4: – Roadmap Delibera 348 [2]

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taglio tutti gli aspetti e le implicazioni correlati utilizzo di energia elettrica, rappresentano un dei concentratori stradali, o multiplex (in varie Conclusioni
a tale fase. grande punto di attenzione non soltanto eco- tecnologie quali MPX 1, UCR, MX1).
Per quanto concerne gli altri lotti è stata nomico, ma anche ambientale. La compensa- La diffusione della rete di accesso FTTX e la
predisposta una roadmap delle attività con- zione delle emissioni di CO2 correlate a questi Nell’ambito delle reti broadband di prima ge- digitalizzazione del paese hanno creato le
gruente con i vincoli della Delibera e che, in consumi, richiederebbe l’introduzione in natu- nerazione sono in corso di compattamento i condizioni per avviare una fase di forte ac-
linea con i Piani Strategici di TIM, permetterà ra di 17 Milioni di alberi. DSLAM ATM, che offrono servizi ADSL a velo- celerazione dei progetti di decommissioning,
di abilitare quanto previsto anche dagli obiet- Il decommissioning delle vecchie tecnologie cità ridotta, e in generale l’intera rete ATM, co- traguardando lo spegnimento di migliaia di
tivi dell’Agenda Digitale Europea 2030. oltre all’impatto energetico ed ambientale, stituita da elementi centralizzati (MGX). Sono centrali bypass nei prossimi anni.
abilita importanti benefici in termini di ridu- anche in avvio attività di compattamento dei
zione degli spazi, permettendo l’eliminazione DSLAM IP oltre che dismissioni mirate di router Il decommissioning delle tecnologie obsolete
di 6.700 centrali a livello nazionale, e ulteriori IP obsoleti. è indispensabile per ottenere efficienza eco-
Decommissioning ed risparmi in termini di manutenzione degli im- Per quanto riguarda la rete di trasporto sono nomica, principalmente grazie alla riduzione
mobili, degli apparati e relativi costi associati. in corso progetti di spegnimento mirato a se- dei consumi energetici e alla riduzione del nu-
efficienza guito migrazione su tecnologie più moderne e mero delle centrali, e insieme ridurre l’impat-
compattamento PDH, SDH, WDM di prima ge- to ambientale delle reti di telecomunicazioni
La rete di TIM si sviluppa in una componente nerazione e PTN. grazie alla maggiore efficienza delle nuove
passiva e tipicamente esterna alle centrali co- Progetti di decommissioning tecnologie.
stituita da cavi (rame e fibra ottica) e da una di rete fissa e di rete mobile Anche le piattaforme informatiche sono og-
componente attiva (ossia che viene alimenta- getto di decommissioning: lo spegnimento di In sintesi, proseguendo nel percorso dei piani
ta e consuma energia) costituita da tutti gli ap- Accanto al percorso di razionalizzazione e tecnologie obsolete permette il contempora- e puntando quindi a spegnere mediamente
parati installati nelle 10.500 centrali. spegnimento delle centrali bypass, sono con- neo spegnimento dei relativi element mana- tre/quattro centrali al giorno, stiamo anche
Nelle centrali, sono “presenti ed alimentati” temporaneamente stati avviati numerosi pro- ger e sistemi di gestione. Inoltre, il percorso contemporaneamente investendo sui proget-
anche apparati ormai obsoleti, ma necessari getti di spegnimento selettivo delle tecnologie di evoluzione tecnologica e razionalizzazione ti di compattamento hardware per ridurre gli
a garantire la funzionalità di servizi legacy ed obsolete, che possono avvenire in due modi: permette lo spegnimento di ulteriori piattafor- apparati accesi ed ottenere i saving energetici
in parallelo sono “accessi” anche apparati che compattamento di una specifica tecnologia me: in questo caso i benefici energetici sono correlati. In parallelo, vista anche l’evoluzio-
invece garantiscono la fornitura dei “servizi in- utilizzata da servizi legacy, conseguentemen- modesti, mentre è importante l’effetto di sem- ne degli scenari, continueremo a cercare ogni
novativi” quali ad esempio quelli FTTX, servizi te ad una bassa occupazione a seguito di mi- plificazione architetturale e di processo. strada possibile per accelerare l’esecuzione di
questi ultimi con grandissime capacità di ban- grazione dei clienti verso nuovi servizi; oppure Il secondo percorso di decommissioning degli tutte le attività, sempre nel rispetto dei vincoli
da. Quindi, gli apparati correlati alle tecnologie spegnimento di uno specifico servizio. apparati parte invece dai servizi: l’esempio più esistenti.
legacy, oltre ad essere di fatto “una ridondan- Appartengono alla prima categoria i progetti importante è lo spegnimento del servizio mo-
za di rete”, occupano molto più spazio e consu- di compattamento della rete di commutazio- bile 3G, trattato in questo numero del Notizia- Inoltre, come evidenziato, le strutture com-
mano molta più energia di quelli che fornisco- ne, delle reti dati broadband e di trasporto. rio Tecnico TIM 2-2023 [4]. merciali sono fortemente impegnate nel pro-
no i servizi FTTX che hanno performance pari cesso di migrazione da servizi legacy ad FTTX
ai Gigabit al secondo (ossia 1.000 volte supe- Il primo e più importante esempio è la rete di Altri progetti di spegnimento di servizi riguar- accompagnando i clienti nel percorso di di-
riore a quelli legacy). commutazione: gli apparati, le cosiddette cen- dano l’interconnessione TDM, che permetterà gitalizzazione e noi del Team di Decommis-
I clienti che non migrano verso le nuove tec- trali, hanno livelli di occupazione modesti, a di spegnere la rete BBN. Vanno infine menzio- sioning continueremo a farci “promotori” per
nologie, oltre a non poter fruire di un servizio seguito della migrazione dei clienti verso i ser- nati tre servizi in corso di spegnimento, entro fare in modo che, nel più breve tempo possi-
enormemente più performante, richiedono il vizi VoIP. Questo permette di concentrare le la fine dell’anno, che tutti i clienti ricordano bile, non resti più attiva nessuna linea legacy
doppio dell’energia rispetto alla rete FTTCab o linee attive su un numero minore di schede e avendoli utilizzati in passato, ed ormai sostitu- nella nostra rete.
addirittura il triplo rispetto alla rete FTTH. apparati, permettendo di spegnere e dismette- iti da tecnologie, e abitudini d’uso ben diverse:
I consumi energetici totali della Rete TIM do- re le parti non più utilizzate. In questo ambito si tratta del servizio dial-up di navigazione In- Tutti possiamo contribuire alla trasforma-
vuti ai servizi legacy sono pari a circa 475 GWh sono in corso progetti di compattamento degli ternet via modem a banda stretta, il servizio di zione di TIM attraverso il decommissio-
annui (consumi misurati nel 2022) ed essen- accessi, accorpamento o trasformazione SGU filodiffusione e la telefonia pubblica, e più pre- ning: facciano nostro lo slogan “no more
do TIM la seconda società italiana in termini di (Stadi di Gruppo Urbani) nonché la dismissione cisamente le cabine telefoniche stradali. legacy!”. ■

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APPROFONDIMENTO APPROFONDIMENTO

Sviluppo FTTH internazionale la continua tendenza al rialzo osservata ormai


da diversi anni consecutivi.
Un’iniziativa della FTTH Councils Global Allian-
ce ha prodotto il rapporto che analizza i tassi
di penetrazione FTTH/B in tutto il mondo ed i
Il numero di clienti FTTH e FTTB nella regione dati di settembre 2022 mostrano che 22 Paesi
UE39 ha raggiunto i 108 milioni. I 5 mercati in hanno raggiunto tassi di penetrazione superiori
Panorama di mercato FTTH/B nel 2023 ti in numeri assoluti sono avvenuti in Regno più rapida crescita in termini di nuovi clienti al 50%.
Unito (+4,2 M), in Francia (+3,5 M), in Turchia sono stati Francia (+3,3 milioni), Regno Unito Nella regione europea, per il quarto anno con-
Il numero totale di abitazioni passed con Fi- (+2,9 M) ed in Italia (+2,1 M). (+1,5 milioni), Spagna (+1,1 milioni), Turchia secutivo, l’Islanda è in cima alla classif ica euro-
ber to the Home (FTTH) e Fiber to the Building (+898.000) e Italia (+822.000). Entro settem- pea di penetrazione FTTH/B con un tasso di pe-
(FTTB) nell’UE39 ha raggiunto i 219 milioni di Il tasso di copertura FTTH/B nell’UE39 ammon- bre 2022, il tasso di utilizzo dell’FTTH/B UE39 netrazione del 76,8%, seguono Spagna (73,5%)
abitazioni nel settembre 2022, rispetto ai 198,4 ta ora al 62,2% (in aumento di 5 punti percen- è salito al 49,5% (in aumento dell’1% rispetto e Portogallo (71,1%); sette Paesi hanno supe-
milioni di settembre 2021. I principali incremen- tuali rispetto al 2021). Questi dati riconfermano all’anno precedente). Una chiara indicazione rato il tasso di penetrazione del 50% (Islanda,
del fatto che, nonostante i progressi compiuti, Spagna, Portogallo, Svezia, Norvegia, Romania,
esiste ancora un enorme divario tra la copertura Francia).
Figura A: Copertura e penetrazione FTTH in Europa [2] della f ibra e l’adozione. Le previsioni di mercato sono coerenti con le sti-
me precedenti e in linea con le conclusioni del
FTTH/B Market Panorama. I dati prevedono che
Previsioni di copertura e penetrazione del servi- circa 308 milioni di case saranno passed nella
zio FTTH/FTTB per gli anni 2023-2028 regione UE39 e si prevede che i primi 3 Paesi in
termini di case passed saranno Germania (33,5
Per quanto riguarda le abitazioni ancora da milioni), Francia (33,2 milioni) e Regno Unito
coprire, Germania, Regno Unito e Italia sono i (30,7 milioni). Secondo le previsioni, il nume-
Paesi con più lavoro da fare: complessivamente ro di clienti dovrebbe raggiungere i 196 milioni
89 milioni di abitazioni non sono ancora colle- nella regione UE39, con tassi di penetrazione in
gate alle reti FTTH/B. crescita costante.

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APPROFONDIMENTO APPROFONDIMENTO

La valorizzazione degli asset

Il superamento e dismissione delle tecnolo- o meglio azzerando, la quantità di materiali Oltre agli apparati e alle infrastrutture di al rame, riconoscendone il valore economico.
gie obsolete implica anche numerose oppor- che vanno in discarica. centrale, TIM si è impegnata a recuperare I cavi per essere rimossi devono essere com-
tunità di valorizzazione dei beni dismessi, con e valorizzare i cavi in rame: la progressiva pletamente liberi da servizi attivi: per questo
benef ici di carattere economico e di impatto TIM ha avviato da tempo un percorso di rac- migrazione dei clienti alle tecnologie FT TX motivo l’attività di rimozione e vendita dei
ambie ntale. colta e trattamento dei rif iuti tecnologici, rende superf lui crescenti porzioni dei cavi cavi ha avuto f inora volumi modesti, ma cre-
favorendone il riutilizzo e la trasformazione in rame; questi cavi possono così essere di- scerà in modo importante con la progressiva
Apparati e materiali dismessi, a seconda del- in materie prime seconde: TIM produce ol- smessi, estratti e conferiti ad aziende recu- cessazione dei servizi legacy e quindi delle
la natura ed anzianità possono essere rot- tre 2.000 tonnellate di rif iuti tecnologici, e peratrici specializzate che danno nuova vita aree cavo relative ad intere aree di centrale.
tamati e valorizzati come rif iuti tecnologici la concretizzazione del percorso di switch off
(apparati, cavi, impiantistica di centrale) op- delle centrali fa prevedere un importante in-
pure rivenduti come beni. cremento di questi volumi.

L’effetto complessivo è un ricavo per l’azien- La rivendita degli “apparati di telecomunica-


da e un percorso virtuoso di riutilizzo dei ma- zioni usati” sta crescendo a livello inter nazio-
teriali come materie prime “seconde”, ossia nale per varie ragioni: la mag giore sensibilità
frutto di un’azione di riciclo, oppure come sulle tematiche ambientali ed energetiche,
beni c he verranno riutilizzati da altri opera- le diff icoltà di approvvigionamento dei chip
tori. e la continua ricerca di eff icienza economica
hanno spinto gli operatori di tutto il mondo
Quando vengono dismesse centrali ed appa- a ricorrere più frequentemente sia alla ven-
rati, una parte dei materiali recuperati, se dita di apparati non più utilizzati, sia all’ac-
necessario, viene conservata quale scorta quisto di apparati usati (cosiddetto mercato
per attività di ese rcizio. In caso di tecnologie “grigio”).
molto vecchie, l’utilizzo delle scorte è resi-
duale e quindi i materiali vengono avviati al TIM ha avviato numerose collaborazioni con
ciclo di trasformazione: aziende certif icate e aziende specializzate, in particolare con bro-
selezionate raccolgono i materiali e li trasfor- ker operanti nella compravendita di apparati
mano in nuove materie prime, minimizzando, e componenti sul mercato mondiale.

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Bibliografia/Urlografia Autori
1. Osservatorio AGCOM 2022 https://www.agcom.it/documents/10179/28977374/Documento+generico+22-12-2022/
2. Delibera AGCOM 348/19/CONS https://www.agcom.it/documents/10179/15564025/Delibera+348-19-CONS/
Marco Battisti marco.battisti@telecomitalia.it
3. FTTH Council Report 2023 https://www.ftthcouncil.eu/knowledge-centre/all-publications-and-assets/1707/european-ftth-b-
Laureato in Ingegneria Elettronica presso L’università la Sapienza di Roma, attualmente responsabile del
market-panorama-2023 Decommissioning nell’ambito di Network Operations, si occupa di pianificare e realizzare i progetti correlati,
4. Articolo su Notiziario Tecnico TIM 2-2023 - “5G ed efficientamento energetico” in accordo con tutte le Funzioni di TIM e le imprese coinvolte. Entra in Telecom Italia nel 1993 nella Direzione
Tecnica della Rete Fissa ed ha ricoperto incarichi di responsabilità in ambito Esercizio e Sviluppo Impianti,
Trasmissioni e Dati ed Help Desk; nel 2003 è diventato responsabile di Area Territoriale in ambito Field e in
ambito Assurance Service Operations, e successivamente responsabile di Operations Area prima in area Sud
e poi in area Nord Ovest. In ambito internazionale, ha operato in Telecom Argentina, per circa 2 anni, come
responsabile delle Operations. 

Acronimi
Umberto Ferrero umberto.ferrero@telecomitalia.it
ATM Asynchronous Transfer Mode OAO Others Authorised Operator
Laureato in Ingegneria Elettronica presso il Politecnico di Torino, è attualmente responsabile, in ambito
BBN BackBone Nazionale OLT Optical Line Termination Decommissioning, delle attività di Asset Lifecycle Management, dove si occupa di coordinare gli aspetti
COLT Central Office Long Term PDH Plesiochronous Digital Hierarchy di valorizzazione di apparati e materiali di rete. Entra a far parte del Gruppo Telecom Italia nel 1992
nell’allora CSELT (Centro Studi e Laboratori e Laboratori Telecomunicazioni), dove inizia a occuparsi di
DSLAM Digital Subscriber Line Access Multiplexer PSTN Public Switched Telephone Network tecnologie broadband innovative su fibra ottica e su rame, nell’ambito di progetti nazionali e internazionali.
FTTB Fiber to the Building PTN Packet Transport Network Successivamente si è occupato di tematiche di pianificazione e architetture di rete, ed ha avuto responsabilità
in vari ambiti tra i quali testing dei servizi e delle sperimentazioni in campo, innovazione delle tecnologie
FTTH Fiber To The Home RTG Rete Telefonica Generale radiomobili, ingegneria delle piattaforme di servizio e di digital transformation. 
FTTX Fiber To The X (X: H-Home, Cab-Cabinet, SDH Synchronous Digital Hierarchy
B-Building) SGU Stadio di Gruppo Urbano
FTTC Fiber To The Cabinet (o Curb) TDM Time Division Multiplexing
FWA Fixed Wireless Access ULL Unbundling Local Loop
Michele Picca michele.picca@telecomitalia.it
ISDN BRA Integrated Service Digital Network Basic Rate VoIP Voice Over IP
Laureato in Ingegneria Elettronica con indirizzo Telecomunicazioni presso il Politecnico di Bari. Dopo una
Access WLR Wholesale Line Rental precedente esperienza in altra azienda in ambito ICT, entra nel 2001 nell'allora Telecom Italia ricoprendo vari
MPX Multiplex WDM Wavelength Division Multiplexing ruoli con crescente responsabilità sul territorio sia in ambito Delivery che Progettazione delle reti di trasporto
e commutazione regionali. Dal 2014 in HQ come responsabile dello sviluppo della rete di accesso fissa e di
trasporto, nonché dei progetti di decommissioning della rete fissa di cui è attualmente il riferimento. 

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5G ed Il 5G: una opportunità per il


efficientamento energetico
sposizione tutte le sue caratteristiche
Green e architetture innovative per poter af-
frontare la sf ida tecnologica e soprat-
Innovazione, tecnologie sempre più tutto per poter attuare nuove strategie
performanti e trasformazione digitale di implementazione e gestione delle
Andrea Castellani, Maria Gabriella Derro, Enrico Marocco, Giuseppe Parlati rappresentano percorsi obbligati per le reti mobili e trovare il bilanciamento
aziende nascondendo una doppia sf i- ottimale tra QoS (quindi Business) ed
da: da un lato la sf ida verso la tecno- eff icienza energetica.
logia, sempre più evoluta, complessa e
spesso dai costi elevati ma indispensa- Il MUST che accompagna tutte le stra-
bile a mantenere le aziende competiti- tegie evolutive ed i Piani di Innovazione
ve; dall’altro, la sf ida forse più diff icile, di TIM è quello del risparmio energeti-
quella di perseguire le priorità in tema co.
di eff icienza energetica con quella di Un orientamento promosso da molte
mantenere una QoS adeguata, o me- aziende ed enti Telco come, ad esem-
glio ancora, invariata. pio, il 5G PPP [4, 5] che ha inserito tra
i 5 obiettivi più ambiziosi del 5G quello
Da un report di 451 Research [2, 3], di ridurre il consumo energetico della
emerge che il 43% dei network sta- rete f ino al 90%.
keholder dichiara che l’eff icienza ener-
getica è la caratteristica più importan- In questo contesto, TIM conferma il suo
te da considerare quando si scelgono approccio deciso e strutturato verso gli
gli edge server e solo al secondo posto obiettivi di sostenibilità, operando con-
troviamo la sicurezza e le trust creden- cretamente attraverso un doppio ruolo,
tial con il 37%. come spiega Elisabetta Romano, Chief
NOW di TIM, [6] (Fig.2):
In questo scenario, il 5G costituisce un 1. prima di tutto TIM è un contributore,
attore di primo piano che mette a di- applicando azioni volte al risparmio

Figura 1: Occorre cambiare strategia rispetto al passato ed occorre adottare un approccio olistico [1]

È vero che gli obiettivi di sostenibilità delle aziende posseggono sempre maggiore
priorità; ed è anche vero che le nuove tecnologie stanno diventando sempre meno
energivore; ma occorre prendere coscienza che la crescita del traffico dati supera di
gran lunga la diminuzione del consumo energetico per bit. Per questo, un approccio
“Business as Usual” sarebbe fallimentare per il risparmio energetico. Occorre adot-
tare un diverso mindset, una strategia olistica che bilanci ed ottimizzi tutti gli indici
prestazionali dell’azienda, quelli tecnologici, ma anche quelli di business (Fig.1) [1].
Bella sfida.

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energetico nella realizzazione e ge- s o s tenibili e d a ll’a ltro , a n che a ttraver - La Rete Mobile 5G 5G, 4G e 2G e consentono una graduale
st i o n e o p erat i va de lle propr i e reti e s o l’u s o d i Intellig en za A rtif icia l e, di transizione tra le diverse tecnologie.
n el l o svec c hi am e nto di re ti le ga cy mig lio ra re l’ef f icienza o p era tiva a ttra - A partire dal 2020 è stato avviato un Con l’attivazione della funzionalità di
co n l ’ i nt ro d uzi one di nuove te cn o - vers o fu n z io na lità d i a u to ma z io ne ed processo di modernizzazione della rete Dynamic Spectrum Sharing (DSS), è
log i e d i rete pi ù e ff i c i e nt i , c om e d e- o ttimiz za z io ne d elle co p ertu re d i rete, di accesso radio il cui elemento trainan- possibile condividere dinamicamente la
scr i t t o n el p aragrafo c he se gue ; s en za imp a tta re s u lla Qo S . te è stato la predisposizione delle sta- stessa banda tra due tecnologie radio a
2. in o l t re, T IM , m e t te ndo a di sposiz io - zioni radio base per lo sviluppo del 5G. seconda delle capability dei terminali e
n e tec n o l o g ie c om e 5G, C loud e Io T, della prof ilazione dell’utenza.
a ss u m e u n ruolo di abi li tat ore p er In questo paragrafo mostriamo come
q u el l e a z i en de c he vogli ono i ntra - 5G TIM come contributore ESG TIM abbia abbinato gli obiettivi di rea- Gli impatti sul risparmio energetico
p re n d ere u n pe rc or so di Trasfor ma - lizzazione della Rete 5G a quelli di ri- sono sensibili (Fig 3):
zio n e Di g i tale e d hanno tra le lo ro In questo capitolo descriviamo alcu- sparmio energetico, sfruttando le po- A. i nuovi moduli radio di tipo Remote
p ri o r i tà l a s o ste ni bi li tà, c ome s p ie- ne delle attività principali con impatto tenzialità del 5G, ovvero: Radio Unit (RRU) sono installati in
gat o n el p a ra grafo “ TIM c ome A bili- sul risparmio energetico che TIM svol- • le caratteristiche evolute dei nuovi esterno ed il più possibile in prossi-
ta t o re E S G ” . ge nell’ambito del dispiegamento della prodotti HW; mità dell’antenna consentono una
propria rete 5G. • l’eff icientamento dello spettro; diminuzione del condizionamento
L’ archi tet t u ra d i gi tale ope n de lle reti • le funzionalità software Intelligenti. dei siti indoor dell’energia dissipata
5G, ov vero re ti m obi li se mpre p iù La prima sezione riguarda un risparmio sui feeder;
Cloud - N a t i ve, d i sag gre gate , de c e ntra - che scaturisce direttamente dalle atti- Le caratteristiche evolute dei nuovi B. i moduli radio di nuova generazione
liz zate, l ’Ed g e Computi ng, l’ ammoder- vità di preparazione alla realizzazione prodotti HW hanno una maggiore eff icienza ener-
n a m ent o tec n ologi c o e d un appro c- e gestione della rete 5G mentre la se- I nuovi apparati radio di tipo Multistan- getica, possono gestire anche tre
cio o l i s t i c o a l l e loro i mple m e ntazio n i conda riguarda il risparmio che si può dard gestiscono su uno stesso modulo gamme e più settori con uno stesso
e g e s t i o n e o p erati va pe r m e t te da u n ottenere dalla dismissione della rete e su una stessa banda di frequenza il apparato;
lat o d i r i m p i a zzare re ti e d i nfrastru t- legacy 3G a favore delle più nuove tec-
t ure l ega c y c o n nuove te c nologi e p iù nologie 4G e 5G.
Figura 3: Transizione verso i nuovi apparati radio di tipo Multistandard

Figura 2: Il doppio ruolo di TIM nella sostenibilità nel 5G

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C. i nuovi moduli di banda base sono divisione dinamica dello spettro (DSS) spegnendo o riaccendendo dinami- termini di risparmio energetico, e non
Multistandard e gestiscono un ele- permettono di incrementare l’eff icienza camente i path trasmissivi verso l’u- solo in ambito reti.
vato numero di portanti, consenten- spettrale di circa 3,36 volte rispetto al tente.
do un’ottimizzazione sul numero dei 4G arrivando ad un risparmio di con- TIM, appena l’AGCOM ha dato il via li-
moduli necessari ed un miglioramen- sumo per bit cha passa da 0,54 a 0,10 Tali feature si aggiungono alla funzio- bera nel maggio 2022, ha iniziato il pro-
to dell’eff icienza energetica. Watt/bit, come mostra la Tab.1. nalità di MicroTxSleep che consente la cesso di dismissione della rete legacy
“micro-interruzione” della trasmissione 3G integrando il suo piano di dismissio-
La Fig.4 mostra la diminuzione dei con- Le funzionalità software intelligenti in downlink, in corrispondenza dei simboli ne sia con il piano di realizzazione della
sumi energetici con l’evoluzione del- In aggiunta all’eff icientamento portato OFDM che non trasportano dati di utente, rete 5G sia con le coperture già presenti
l’HW; in particolare, i dati si riferiscono dal nuovo HW, TIM sperimenta ed appli- e che è nativamente disponibile su tutti della rete 4G.
a consumi tipici di un sito trisettoriale ca in campo nuove funzionalità mirate gli apparati di nuova generazione.
con apparati Ericsson e rilevano un ri- ad ottenere ulteriori saving energetici. Le prove f inora effettuate sull’impiego L’intero processo, articolato e comples-
sparmio f ino al 57%. congiunto delle RAN feature, hanno di- so, terminerà a f ine 2023 e si stima che
Tra tutte quelle testate, due sono state mostrato risparmi energetici che mo- il risparmio energetico guadagnato alla
L’eff icientamento dello spettro oggetto di approfondite analisi: strano una forte dipendenza dai livelli di f ine del processo raggiungerà circa 130
Mentre da un lato l’introduzione della • Cell Sleep: consente di ottenere un traff ico, con una riduzione dei consumi GWh.
tecnologia 5G comporta un incremento risparmio energetico spegnendo le media intorno al 10%. Un risparmio non certo gratuito. Sono
del consumo energetico dovuto all’in- “celle capacitive” quando queste Inf ine, la diffusione di algoritmi AI-based stati coinvolti centinaia di tecnici ed in-
troduzione di un nuovo layer a banda sono in condizioni di traff ico scarso e centralizzati possono portare ad ulte- gegneri TIM, ben 18.555 stazioni di ac-
larga, dall’altro le funzionalità innovati- o nullo; riori saving energetici [vedi Box di appro- cesso radio e 155 elementi di core net-
ve del Massive Multiple-Input Multiple- • MIMO Sleep: consente, in funzione fondimento dell’articolo “AI per il saving work RNC.
Output (MIMO), degli schemi avanzati di del traff ico, di passare da una mo- energetico nelle centrali”].
modulazione e codif ica (MCS) e di con- dalità MIMO a una SIMO e viceversa, L’intera operazione è stata suddivisa in
tre fasi, ciascuna mirata a massimizzare
il risparmio energetico:
Figura 4: Trend Consumi Energetici con l’evoluzione dell’HW Lo switch off della rete 3G • disabilitazione del servizio radio,
senza spegnere effettivamente la
Tecnologie legacy che fanno posto a stazione radio base. Ad eccezione di
quelle più nuove ed eff icienti. È uno dei poche stazioni radio critiche che do-
paradigmi che porta sensibili risultati in vranno temporaneamente rimanere

Tabella 1: Consumo per bit

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operative, ad esempio in prossimità evoluta del 4G e 5G a commutazione di 5G TIM come abilitatore ESG per ottimizzare i processi produttivi,
di ospedali o in aree dove la copertu- pacchetto, nota come Voice over LTE - migliorarne l’operatività e la gestio-
ra 2G, 4G e 5G non è ancora comple- VoLTE. L’articolo di Ericsson [7], riporta che l’a- ne. Questi servizi possono essere sia
tamente suff iciente, la pressoché to- dozione della tecnologia 5G nei quat- di interesse trasversale a molteplici
talità del servizio è stata disattivata Per assicurare la compatibilità tra il tro settori ad alta intensità di carbonio ambiti industriali come, ad esempio,
tra giugno ed ottobre 2022, portando VoLTE delle reti 4G/5G ed il parco cel- – energia, trasporto, manufatturiero ed Veicoli a Guida Autonoma (AGV), Dro-
già un risparmio energetico di circa lulari in campo, preliminarmente allo edilizia – assicurerebbe un risparmio an- ni, Video Analytics, Smart Monitoring,
20 GWh; spegnimento 3G, sono state necessarie nuale di emissioni tra i 55 e i 170 milioni Smart Logistics, sia possono riguar-
• spegnimento degli elementi di core attività preparatorie come il completa- di tonnellate di CO2 (Fig. 6) [7]. dare ambiti verticali come Smart Ma-
network RNC, tuttora in corso in ma- mento su tutti i segmenti di mercato TIM, mettendo a disposizione delle nufacturing, Smart City, Sanità 4.0,
niera incrementale, aggregando man della core network VoLTE (basata su aziende le stesse tecnologie che utilizza Smart (Air)Port, Agricoltura 4.0.
mano il traff ico su poche unità di rete piattaforma IMS) e programmi di test, per rendere le proprie reti 5G sostenibili,
f ino allo spegnimento totale previsto certif icazioni ed abilitazioni di suppor- le abilita a sostenere trasformazioni di- Queste soluzioni 5G abilitano molteplici
a f ine anno; to sui dispositivi 4G e 5G. gitali green. use case che permettono alle aziende di
• spegnimento def initivo e disalimen- perseguire i loro obiettivi di sostenibilità:
tazione delle stazioni radio. A mag- Questo ha evitato che dopo lo spegni- In particolare, le soluzioni di TIM si muo- • WiFi & Cable Connectivity Replace-
gio 2023, è stato raggiunto il 93,8% mento del 3G i terminali si attestasse- vono su due direttrici: la connettività 5G ment, permette di utilizzare un’unica
di spegnimento delle stazioni radio, ro tutti sulla rete 2G, causando conge- ed il Beyond 5G, ovvero i servizi innova- tecnologia di connettività ottimizzan-
che si completerà anch’esso a f ine stione e saturazione. tivi abilitati dal 5G. do il tipo ed il numero di apparati di
2023. connessione, facendo quindi saving;
Come si vede nel graf ico in Fig.5, la • Connettività 5G. Oltre alla connetti- • eff icienza guidata dall’utilizzo di sen-
Un aspetto particolarmente critico è transizione verso il 4G/5G è stata in vità basata su infrastruttura pubblica, soristica IoT (es. smart meters);
stato rappresentato dalla diversa mo- grado di massimizzare l’eff icienza e TIM offre alle aziende soluzioni di Reti • sviluppo di sensoristica/applicazioni
dalità di gestione della voce da parte la capacità della rete, mantenendo al Private 5G, Reti Distrettuali ed Egde 5G nel settore delle energie rinnova-
delle diverse reti: tecnologia a circuiti contempo un servizio vocale ininterrot- Computing on-premise, che permet- bili;
per le reti 2G e 3G, rispetto a quella più to. tono alle aziende di (r)innovare le • f lexible/smart working (es. meeting
proprie infrastrutture di connettivi- virtuali che sostituiscono i viaggi di
tà in maniera green. lavoro);
Figura 5: Trend distribuzione traffico voce da 3G verso 2G e 4G/5G • Beyond 5G. TIM, inoltre, propone alle • utilizzo ottimizzato della f lotta trami-
aziende soluzioni di servizi avanzati te sensoristica IoT;

Figura 6: I casi d’uso del 5G consentono un abbattimento indiretto incrementale (Europa) [7]

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• utilizzo di veicoli autonomi, senza nuove reti 4G e 5G con un piano di di- Bibliografia/Urlografia
conducenti, monitorati da remoto e smissione della rete legacy 3G che ter-
alimentati da fonti energetiche rin- minerà entro f ine 2023 con un rispar- 1. Ericsson, “On the road to breaking the energy curve”, https://www.ericsson.com/4aa14d/assets/local/about-ericsson/
novabili; mio energetico stimato attorno ai 130 sustainability-and-corporate-responsibility/documents/2022/breaking-the-energy-curve-report.pdf, ottobre 2022
• ottimizzazione dei percorsi cittadini GWh. 2. CorCom, “5G, l’efficienza energetica delle reti diventa priorità”, https://www.corrierecomunicazioni.it/green-economy/5g-
evitando congestione del traff ico e lefficienza-energetica-delle-reti-diventa-priorita/, aprile 2020
inquinamento; Ma il ruolo di TIM si estende al di fuori 3. 451 Research. “5G, Edge and the Quest to be Green”, https://d110erj175o600.cloudfront.net/wp-content/
• sviluppo di sensoristica 5G in ambi- della propria azienda. TIM, infatti, pro- uploads/2023/04/05152153/quest-to-be-green.pdf, dicembre 2022
to industriale per monitoraggio da pone ai propri clienti le sue stesse tec- 4. https://5g-ppp.eu/
remoto e prevenzione guasti tramite nologie di rete che portano risparmio 5. emedia, “A che punto siamo con le reti 5G”, https://blog.econocom.com/it/blog/a-che-punto-siamo-con-le-reti-5g/
applicazioni di AI; energetico sia per le funzionalità di 6. IlSole24Ore, “Tim, Romano: abilitatori e contributori per sviluppo sostenibile”, https://stream24.ilsole24ore.com/video/economia/
• utilizzo di feature di smart mainte- “pura” connettività sia per i numerosi tim-romano-abilitatori-e-contributori-sviluppo-sostenibile/AEI60j5B?refresh_ce=1, ottobre 2022
nance tramite AI/AR, che limitano in- use case che, attraverso il 5G e le tec- 7. Ericsson, “Connectivity and climate change”, https://www.ericsson.com/4ab228/assets/local/about-ericsson/sustainability-and-
terventi di tecnici specializzati com- nologie che abilita come il Cloud, l’Ed- corporate-responsibility/environment/accelerate-5g-report-27102021.pdf
pensando con l’assistenza remota; ge Computing e l’IoT, permettono otti-
• utilizzo di sensoristica 5G e IoT per mizzazioni dei processi, manutenzioni
ottimizzare i consumi tramite sistemi preventive, gestione e controllo degli
di gestione intelligente degli edif ici. ambienti da remoto, portando risparmi
energetici soprattutto in ambito tra-
sporto e industriale. ■

Conclusioni
Anche il mondo della Rete TIM concor-
re, insieme ad altri, ad un piano di so-
stenibilità sempre più sf idante. Le nuo-
ve tecnologie 5G, seppur energivore,
grazie ai nuovi approcci intelligenti ed
olistici (sostenibilità senza trascurare
i KPI aziendali) rappresentano una op-
portunità per mettere in campo molte-
plici azioni che portano risparmio ener-
getico insieme all’ammodernamento
delle reti.

Le tecnologie, sempre più intelligen-


ti, ottimizzano le risorse e i comporta-
menti della rete puntando ad un rispar-
mio energetico senza compromettere
l’esperienza utente.

Nel contempo, adottando una strategia


incrementale e oculata, è stato possi-
bile coordinare i piani evolutivi delle

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APPROFONDIMENTO APPROFONDIMENTO

Risparmio energetico nelle TIM, come già anticipato in [3], è da tempo im-
pegnata attivamente nello studio e sperimen-
(Energy Saving, ES), mediante applicazioni
software basate su algoritmi di Machine Learning

architetture O-RAN
tazione di soluzioni Open-RAN, sia attraverso (ML), istruiti a partire dai dati provenienti dal-
l’adesione al consorzio “Open-RAN Alliance”, la RAN. Alcune strategie di Energy Saving (ES)
sia mediante la creazione del laboratorio ac- proposte in O-RAN sono:
creditato OTIC di Torino (Open Testing and In- 1. accensione/spegnimento di cella e/o di
Come descritto dallo studio GSMA [1], in me- blematiche attraverso l’adozione di applica- tegration Centre [4]). portanti radio;
dia la rete determina il 90% dei consumi ener- zioni sof tware in grado di adattare le risorse 2. riconf igurazione adattativa delle antenne
getici per un operatore di rete radio mobile radio (f isiche o in Cloud) ai requisiti di ser- In O-RAN Alliance sono in fase di standardiz- attive (mMIMO);
(MNO, Mobile Network Operator). La rete d’ac- vizio, grazie all’impiego di algoritmi di predi- zazione soluzioni che afferiscono all’eff icien- 3. conf igurazione avanzata dello “sleep-mo-
cesso (RAN), determina da sola più dell’80% zione basati su AI/ML (Artif icial Intelligence/ tamento energetico degli apparati (Energy de” degli apparati radio, per ridurre il con-
dei consumi suddetti. Si capisce quindi, come Machine Learning). Tali applicazioni (denomi- Eff iciency, EE) e alla riduzione dei consumi sumo nello stato di “sleep mode”;
l’attenzione ai consumi energetici della Rete nate xApp e rApp) possono essere sviluppate
per i MNO rappresenti il problema da affron- anche da terze parti e sono installate nel c.d.
tare. RAN Intelligent Controller (RIC), il quale abi-
L’architettura O-RAN, descritta in [2] e sem- lita la programmabilità della RAN e delle sue Figura B: Ripartizione di potenza in una Radio Unit 64T64R su una Portante di banda di 100MHz ([5])
plif icata in Fig.A, affronta anche queste pro- risorse.

Figura A: Architettura semplificata definita da O-RAN

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notiziariotecnico anno 32  2/2023
APPROFONDIMENTO APPROFONDIMENTO

4. allocazione/deallocazione adattativa del- Il gruppo di Innovazione in TIM è attualmen- Bibliografia


le risorse Cloud (Cloud Network Func tion, te impegnato nello sviluppo di componenti
CNF) in O-Cloud. dell’architettura O-RAN ed è attivo in alcu- 1. GSMA, Mobile Net Zero – State of the Industry on Climate Action, 2023Overview of Open Testing and Integration Centre (OTIC)
ni progetti come quelli del programma “RE- and O-RAN Certification and Badging Program White Paper, April 2023, (fonte: https://www.o-ran.org/resources)
Il documento [5] realizzato da O-RAN contie- START”, f inanziato con i fondi europei del 2. O-RAN.WG1.OAD-R003-v08.00, “O-RAN Architecture Description”, 2023
ne un rapporto tecnico su un’analisi energeti- PNRR [6]. Quest’ultimo vede la partecipazione 3. https://www.gruppotim.it/content/dam/gt/notiziario-tecnico/pdf/Notiziario-Tecnico-TIM-2021-n3.pdf
ca della componente Radio, riassunta in Fig.B. delle maggiori Università italiane e dei Player 4. Overview of Open Testing and Integration Centre (OTIC) and O-RAN Certification and Badging Program White Paper, April 2023,
L’analisi mostra come la parte di “RF Proces- nazionali del settore Telco. In RESTART è pre- (fonte: https://www.o-ran.org/resources)
sing Unit” (contenuta nella O-RU) è la più visto l’impiego delle strategie di ES che con- 5. O-RAN.WG1.NESUC-R003-v01.00.02, “Network Energy Saving Use Cases Technical Report”, 2023
soggetta al carico della rete. Di conseguenza tribuiranno a realizzare una RAN riprogram- 6. Fondazione RESTART (https://www.fondazione-restart.it/)
TIM si sta orientando sulle prime due opzioni mabile e adattativa, in grado di offrire alte
dell’elenco precedente. prestazioni ed un eff iciente uso delle risorse.

sergio.benco@telecomitalia.it
gianmichele.dellaera@telecomitalia.it
enrico.guarino@telecomitalia.it

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Acronimi Autori
AGV Automated Guided Vehicle LTE Long Term Evolution
AI Artificial Intelligence MCS Modulation and Coding Scheme
Andrea Castellani andrea.castellani@telecomitalia.it
AI/ML Artificial Intelligence/Machine Learning MIMO Massive Multiple-Input Multiple-Output
Laureato in Ingegneria delle TLC, in TIM dal 1998, mi sono sempre occupato di tecnologie nell’ambito del
AR Augmented Reality MNO Mobile Network Operator gruppo di Ingegneria radio, dapprima come delegato nei gruppi di standardizzazione radiomobile ETSI SMG
DSS Dynamic Spectrum Sharing OTIC Open Testing and Integration Centre (Special Mobile Group) e 3GPP RAN, poi come product e project manager per le attività del gruppo.
Ho seguito in particolare l’ingegnerizzazione e introduzione in rete delle tecnologie 2G/3G/4G/5G di diversi
EE Energy Efficiency QoS Quality of Service fornitori, tra i quali Siemens/NEC, Huawei ed Ericsson, con particolare riferimento alle architetture e alle
ES Energy Saving RAN Radio Access Network funzionalità radio.
Attualmente sto seguendo l’introduzione in rete della tecnologia NR SA (Stand Alone), nonché progetti
GSMA Global System for Mobile Association RIC RAN Intelligent Controller relativi all’ammodernamento della rete e all’introduzione di nuove tecnologie e soluzioni radio. 
GWh GigaWatt-ora RNC Radio Network Controller
HW Hardware RRU Remote Radio Unit
IoT Internet of Things SLA Service Level Agreement
LMR Land Mobile Radio VoLTE Voice over LTE
Maria Gabriella Derro maria.derro@telecomitalia.it
Laureata in Ingegneria Elettronica Telecomunicazioni, in Telecom dal 1996 si è occupata di ingegneria
dei sistemi Microwave, progettazione, specifiche tecniche e standard ETSI; è stata riferimento del gruppo
Transmission di BLU per circa due anni; dal 2002 in TIM Ingegneria Accesso Radio, si è occupata di sistemi
punto multipunto e di ingegneria di apparati della rete di accesso Mobile nelle tecnologie 2G/3G/4G/5G di
diversi fornitori, Siemens, Nokia e Huawei e da qualche anno di soluzioni O-RAN. 

Enrico Marocco enrico.marocco@telecomitalia.it


Informatico per formazione e per passione, è in TIM dal 2003 ed è attualmente responsabile delle attività di
decommissioning della rete mobile e della gestione del ciclo di valorizzazione degli asset in dismissione. In
passato ha lavorato in vari ambiti, con varie responsabilità in progetti e gruppi di ricerca, sviluppo software e
Digital Transformation. Ha partecipato e guidato attività di standardizzazione in organizzazioni internazionali,
ha contribuito a diversi progetti open source ed è autore di varie pubblicazioni su riviste tecniche di primo
livello. 

Giuseppe Parlati giuseppe.parlati@telecomitalia.it


Laureato in Scienze dell’Informazione, si è occupato di ricerca scientifica in ambito Algoritmi Paralleli e
Distribuiti Fault-Tolerant presso l’Università di Salerno e la Columbia University (NY), pubblicando diversi
articoli scientifici su riviste e conferenze internazionali. Entrato nel Gruppo TIM nel 1997, si è unito al gruppo
di innovazione VAS e successivamente ai principali progetti di Digital Transformation e di Innovazione, con
la responsabilità dello sviluppo dei Portali Consumer, Customer Care e Dealer. Attualmente lavora in ambito
Portfolio Management di TIM e si occupa di promuovere servizi innovativi verso il Marketing.
Ha conseguito le certificazioni PMP e SCRUM MASTER I. 

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L’Intelligenza Artificiale
per il saving energetico
I cambiamenti climatici, la grande fluttua- In questo contesto sono stati realizzati
zione dei mercati energetici e una forte numerosi progetti di efficientamento, in-
sensibilità ai temi ambientali, soprattutto stallazione di impianti di autoproduzione,

delle centrali
delle nuove generazioni, spingono sempre interventi sui siti più energivori con il sup-
di più ad un’attenta osservazione e otti- porto e la continua formazione dei tecnici
mizzazione dei consumi energetici. sul territorio.
Lo facciamo comunemente tutti noi nel- Oltre a queste iniziative, nel corso degli
Roberta Giannantonio, Cristina Persico, Federico Tebaldi, Alena Trifirò le nostre abitazioni: siamo diventati molto anni si è acquisita sempre più consapevo-
attenti ai consumi degli elettrodomestici lezza dell’enorme valore dei dati energetici
in fase di acquisto, alla scelta di sorgenti a che, grazie anche alle potenzialità dell’In-
basso consumo per la nostra illuminazione telligenza Artificiale, più precisamente del
domestica fino ad arrivare ai più virtuosi che Machine Learning, riescono a descrivere i
auto-producono energia da fonti rinnovabi- comportamenti energetici e a fornire un
li rendendo concreta la possibilità di creare aiuto concreto per l’ottimizzazione dei con-
comunità energetiche. sumi.
Da sempre TIM, secondo consumatore ener- I dati sono il punto da cui siamo partiti, in-
getico nazionale dopo le ferrovie, è attenta terrogandoci su quali siano i più importanti
al monitoraggio e ottimizzazione dei consu- per descrivere il consumo energetico e per
mi energetici: dal 2013 si certifica secondo lo identificare eventuali margini di migliora-
standard ISO 50001 [1], il che significa che si mento.
è dotata di un metodo, riconosciuto a livello Al tavolo di lavoro sono stati radunati
internazionale, per ottimizzare i consumi. esperti di dati ed algoritmi, di ottimizzazio-

Figura 1: Componenti del bilancio energetico di una centrale telefonica

Dati, Cloud e Intelligenza Artif ic iale insieme alle competenze d i dominio


dell’energy management sono la ricetta vincente per migliorare ancora di
più le prestaz ioni energetiche delle centrali telefoniche TIM e muovere i
primi passi verso un approcc io data-driven nel campo del moni toraggio ed
ottimizzaz ione dei consumi energetic i.

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ne e acquisto dell’energia, di manutenzio- per il funzionamento degli apparati di te- mente dalle condizioni meteo, in parti- offrire potenza di calcolo su richiesta,
ne dell’infrastruttura TIM, di gestione degli lecomunicazioni, Eclc è l’energia dedicata colar modo dalla temperatura esterna. scalabilità immediata e supporto per
edifici insieme ai colleghi di architetture, al raffrescamento del sito, Ediss è la dissi- algoritmi iterativi e dinamici su grandi
ingegneria e piattaforme IT, dove le soluzio- pazione dell’energia nei processi di conver- A valle di queste considerazioni il gruppo set di dati, assicurando allo stesso tem-
ni saranno sviluppate e messe in esercizio. sione (rendimento degli apparati) ed Eaux di lavoro ha deciso di concentrare la pri- po strumenti di monitoraggio per il con-
Un prezioso supporto è stato anche fornito è il consumo degli ausiliari (es. ascensori, ma analisi sulle due principali tipologie trollo dei consumi e il contenimento dei
tramite le collaborazioni con l’Energy Cen- luci, pc, ...). di dati che descrivono il consumo ener- costi.
ter del Politecnico di Torino e il dipartimen- Gli ultimi due termini sono considerati tra- getico di un sito, ovvero il consumo tota-
to di Ingegneria Industriale dell’Università scurabili rispetto ai primi per cui il princi- le del sito stesso e le condizioni meteo Grazie all’adozione del Cloud, secondo
di Salerno. pale consumo energetico di una centrale si esterne. l’architettura descritta in Fig.2, è sta-
Occorre precisare che il progetto si concen- può approssimare a to possibile rilasciare molto velocemen-
tra al momento prevalentemente sui siti ad Etot≈Etlc+Eclc te una piattaforma in grado di abilitare
uso industriale, con particolare riferimento funzionalità di Machine Learning (ML)
alle centrali di rete fissa, dove i consumi Inoltre, peculiarità delle centrali di rete Il Cloud come abilitatore e basate su reti neurali per sviluppare mo-
non sono influenzati dalla presenza di per- fissa è il consumo pressoché costante nel il modello MLOps delli predittivi.
sonale. tempo delle apparecchiature di telecomu-
In tali siti il bilancio energetico [2] , descrit- nicazioni, a meno di dismissioni o nuove In parallelo si è lavorato alla def inizione Le macro-fasi di un processo di Machi-
to in Fig.1, può essere semplificato e de- installazioni. dell’architettura IT ottimale per consen- ne Learning possono essere sintetizzate
scritto attraverso la seguente formula : tire lo sviluppo e il rapido deploy di una come riportato di seguito e illustrato in
Etot=Etlc+Eclc+Ediss+Eaux La componente importante su cui fare il soluzione di Artif icial Intelligence (AI) Fig.3:
Dove: monitoraggio e l’ottimizzazione è quindi, in ambiente di esercizio. • estrazione e analisi dei dati funzio-
Etot è l’energia totale del sito (consumo in questo contesto, la parte necessaria nali all’attività di Machine Learning;
al contatore), Etlc è l’energia necessaria per il raffrescamento che dipende forte- Un fattore chiave è stato l’adozione di • preparazione dei dati, inclusa la pu-
una soluzione Cloud based, in grado di lizia, la convalida e i test;

Figura 2: Architettura Cloud-based

Figura 3: Processo di Machine Learning

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• addestramento del modello mediante relativo all’implementazione di una go- riaddestramento con nuovi dati, mini- Grazie a tale strumento, abbiamo iniziato
algoritmi implementati dai data scientist vernance “by design” in grado di conci- mizzando gli interventi manuali. a ragionare su come algoritmi di Machine
(training); liare le esigenze dei data scientist con L’obiettivo è la realizzazione del proces- Learning, imparando il tipico comporta-
• valutazione della qualità del mo- un processo di gestione dei dati e degli so rappresentato in Fig.5. mento di consumi di un sito, possano dare
dello su un set di dati di test e sua accessi suff icientemente sicuro e ben informazioni utili per identificare poten-
convalida per verif icare le prestazioni regolamentato. ziali margini di miglioramento sui consumi
predittive rispetto ad una base di ri- Per facilitare la collaborazione tra le co- energetici.
ferimento; munità di data science e ingegneria del Esplorazione visuale dei dati È da notare che l’approccio utilizzato può
• pubblicazione del modello convali- software si sta lavorando per aumenta- essere applicato a tutti i siti dove siano di-
dato in un ambiente target a f ini pre- re il livello di automazione del processo Primo risultato del progetto è stata una sponibili i dati di consumo a livello orario
dittivi (prediction); tramite l’implementazione di MLOps [3]. dashboard di esplorazione visuale dei e permette quindi di identificare potenzia-
• monitoraggio delle prestazioni del consumi energetici che ha dato la possi- li anomalie di consumo contemporanea-
modello, con eventuale innesco di MLOps (Fig.4), noto anche come DevOps bilità di visionare l’andamento storico dei mente su molti siti.
iterazioni successive. per l’apprendimento automatico, è un consumi, paragonarlo agli anni passati e
termine generico che comprende f ilo- verificarne l’andamento in funzione della
Un aspetto su cui ci si è focalizzati è sof ie, procedure e tecnologie correlate temperatura esterna.
la data quality. La celebre citazione all’implementazione di cicli di vita di È quindi nata la dashboard E.V.A. Energy Anomaly detection
“Garbage In, Garbage Out” nel contesto Machine Learning. Visual Analytics (Fig.6), utile strumento
dell’apprendimento automatico sotto- MLOps consente di distribuire e mante- per l’analisi a consuntivo dei consumi e Gli algoritmi di anomaly detection ragio-
linea che la qualità del modello di ML nere modelli di apprendimento automa- per discussione delle potenzialità algorit- nano sui consumi del sito in funzione della
dipende dalla qualità dei dati utilizzati tico in produzione in modo aff idabile ed miche per indirizzare gli sviluppi seguenti. temperatura esterna, questa informazio-
per l’addestramento, poiché questi in- eff iciente, grazie all’automatizzazione
f luenzano indirettamente le prestazioni dell’intero ciclo di vita degli algoritmi,
complessive del sistema di produzione. a partire dall’addestramento iniziale del
Figura 5: Processo di Machine Learning con automatizzazione delle pipelines
Un altro elemento importante è quello modello f ino all’implementazione e al

Figura 4: MLOps = Machine Learning + DevOps + Data Engineering

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Figura 6: E.V.A. Energy Visual Analytics: schermata esplorativa ne viene rappresentata graficamente dalla te, rileva eventuali scostamenti dal previsto
firma energetica (Fig.7). che vengono segnalati come anomalie.
La firma energetica [4] di un anno solare è
la retta che meglio interpola i consumi con-
suntivati nei giorni dell’anno di interesse in
funzione della temperatura media del luogo Risultati sperimentali
dove si trova la centrale.
I primi risultati sperimentali di questa
Per i siti di tipo centrale, la retta che meglio soluzione sono stati molto incoraggianti.
interpola il comportamento è una spezzata Grazie ai dati e al Machine Learning sono
con una prima parte, a basse temperature, state identif icati un primo gruppo di siti
con consumi costanti, principalmente dovuti con consumi incoerenti rispetto all’at-
ai consumi della infrastruttura di telecomu- teso, come illustrato in un esempio in
nicazioni, e una seconda parte con una linea Fig.8.
inclinata che rappresenta il contributo della
temperatura sulla quota di condizionamen- Da verif iche in campo, su tali siti è effet-
to. tivamente emerso che vi erano margini
Per ogni sito è stato dunque realizzato un di ottimizzazione nella logica di funzio-
modello di Machine Learning che, imparan- namento degli apparati di raffrescamen-
do dal comportamento dell’anno preceden- to.

Figura 8: E.V.A. : segnalazione sito potenzialmente anomalo

Figura 7: Firma Energetica

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In questo caso un sito è stato segnalato pulizia f iltri, …) come illustrato dalle im- livello di automazione del processo di Ad esempio sarà possibile ottenere dei
come potenzialmente anomalo nei con- magini di Fig.10. MLOps e, di conseguenza, il suo livello prof ili previsionali di consumo sempre
sumi in riferimento ad un certo periodo di maturità. più precisi così da migliorare sempre più
di tempo. le pianif icazioni di acquisto di energia;
Ciò garantirà una maggiore velocità oppure, aumentare la base dati con ul-
Il sopralluogo ha confermato il sussistere Conclusioni nell’implementazione di nuovi modelli e teriori informazioni di input (piani di de-
di un’anomalia sulla conf igurazione del abiliterà un processo iterativo di adde- velopment, tipologia di asset, traff ico
condizionamento di una specif ica sala Le potenzialità dell’Intelligenza Artif i- stramento e aff inamento continuo. gestito, …) per ottenere modelli sempre
ed un problema ai f iltri del freecooling. ciale, in particolare degli algoritmi di È anche fondamentale ottenere un più evoluti di consumo arrivando così a
Machine Learning, consentono di estrar- feedback operativo sul campo riguardo pensare ad una manutenzione predittiva
Un intervento di manutenzione ordina- re informazioni utili per ottimizzare i alle segnalazioni fornite dagli algoritmi, e/o indirizzare ottimizzazione e attiva-
ria ha risolto il problema riportando il consumi energetici delle centrali telefo- al f ine di migliorare i risultati ottenuti e zioni di features volte all’eff icientamen-
sito a consumare come previsto, come si niche. In particolare, la segnalazione di indirizzare nuovi casi d’uso. to energetico. ■
evince da Fig.9. In virtù di questi primi potenziali derive dei consumi energeti-
risultati, è stato quindi avviato un pro- ci di un sito rispetto al comportamento
cesso di anomaly detection periodico ed previsto è un utile campanello di allarme
il coinvolgimento della manutenzione per indirizzare in modo mirato gli inter-
specialistica aff inché siano intercettate venti di manutenzione.
le anomalie ed implementate le neces-
sarie azioni manutentive volte all’eff i- Tuttavia, aff inché il sistema abbia valo-
cientamento energetico (setting dei PLC, re, è necessario integrarlo in un processo
corretto utilizzo del pulsante benessere, industriale di produzione, aumentando il

Figura 9: E.V.A. : verifica dell’impatto dell’intervento di manutenzione Figura 10: Foto di elementi su cui è stata effettuata la manutenzione (pulsante
benessere a sinistra e filtri free-cooling a destra)

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APPROFONDIMENTO APPROFONDIMENTO

L’Intelligenza Artificiale per “automatic conf iguration management”


per impostare opportune policies di con-
criterio di risparmio energetico che sia della
qualità del servizio offerto.

l’ottimizzazione energetica della


f igurazione, che controllano le features al Attraverso l’adozione di tecniche di AI/ML è
punto precedente. possibile creare un modello che apprenda il

rete di accesso radiomobile


comportamento del singolo nodo o piccoli
In entrambi i casi, le soluzioni di fatto in- cluster di nodi in relazione alle caratteristi-
tervengono, anche se in modo diverso, sullo che tecniche e di traff ico e al consumo ener-
“spegnimento” totale o parziale delle celle. getico nelle diverse condizioni operative e
alla posizione geograf ica delle aree servite.
TIM sta analizzan do algoritmi evoluti, anche • algoritmi, anche basati su soluzioni di In- Per la descrizione delle feature RAN dispo-
basati su Intelligenza Artif iciale, in grado di telligenza Artif iciale, integrati ne i nodi nibili per i RAN vendor per l’eff icientamento Introducendo nei modelli ML anche la misu-
migliorare l’eff icienza energetica minimiz- radio 4G e 5G e resi disponibili dai forni- energetico fare riferimento Notiziario Tecni- ra istantanea delle prestazioni di rete, si può
zando l’impatto sulle prestazioni in termini di tori (in particolare Ericsson e Nokia per la co TIM 2-2023 “5G ed eff icientamento ener- stimare l’effetto dello spegnimento delle di-
Quality of Experience (QoE). rete TIM) attraverso le “features” sof twa- getico”. verse componenti radio congiuntamente sia
re dei nodi stessi; sul consumo energetico sia sulla qualità del
Tali algoritmi possono essere classif icati in • soluzioni di Intelligenza Artif iciale “ven- L’architettura descritta è coerente con l’im- servizio. In questo modo è possibile determi-
due categorie, in base all’architettura de- dor agnostic” che utilizzano i dati raccol- postazione introdotta nel N. 1-2023 del No- nare un buon compromesso tra la riduzione
scritta in Fig.A: ti dalla rete ed utilizzano le interfacce di tiziario Tecnico, che prevede una piattaforma dei consumi e le prestazioni di rete offerte ai
aperta di “service management ed Orche- clienti.
stration” (Open SMO), “Cloud native” e svi-
Figura A: Architettura algoritmi luppata a micro-servizi, e in linea con quanto In Fig.B sono rappresentati i graf ici del traff i-
def inito negli standard di riferimento O-RAN co dati su due layer frequenziali e il consumo
Alliance e 3GPP. energetico del nodo corrispondente. Si può
notare come allo spegnimento notturno del
L’attuazione di strategie di risparmio energe- layer frequenziale usato per offrire capacità,
tico, tramite l’attivazione delle diverse fun- si osserva una riduzione signif icativa del con-
zionalità del singolo nodo di rete, deve tene- sumo energetico.
re conto di diversi fattori quali il numero e le
diverse tipologie di celle che coprono la stes- L’adozione di modelli predittivi, opportuna-
sa area geograf ica, le frequenze utilizzate, mente addestrati sui dati di rete, permette
nonché il volume di traff ico dati e il numero di anticipare le variazioni di traff ico in tutte
di terminali connessi alla rete nelle diverse le ore della giornata ed applicare le strategie
ore della giornata. descritte ai passi precedenti in modo proat-
tivo, evitando cioè di reagire alle variazioni
L’elevato numero di variabili in gioco, la rela- potenzialmente in ri tardo e non solo in inter-
zione con il consumo energetico e la loro va- valli pref issati (tipicamente notturni).
riazione nel tempo, rendono piuttosto com-
plessa la scelta ottima di quali componenti Gli algoritmi appena descritti sono addestra-
disattivare e in quali momenti della giornata, ti e testati negli ambienti di prototipazione
in particolare se si vuole tenere conto sia del (“sandbox”) collegati ai sistemi TIM utilizzati

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APPROFONDIMENTO APPROFONDIMENTO

Figura B: Esempio di traffico dati e risparmio energetico ottenuto dallo in campo, tipicamente utilizzando dati relativi nodi di rete, gestendo in modalità “CI/CD” le
spegnimento di celle in un nodo campione
a porzioni di rete. diverse fasi del ciclo di vita dei modelli, che
L’approccio consente un tuning “in campo” ed vanno sotto il nome di MLOps (Notiziario Tec-
un’integrazione con le funzionalità di mana- nico TIM 2-2023 “L’Intelligenza Artif iciale per
gement che agiscono sulle conf igurazione dei il saving energetico delle centrali”).

andrea.buldorini@telecomitalia.it
gianluca.francini@telecomitalia.it
giovanna.zarba@telecomitalia.it

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Bibliografia Autori
1. https://www.iso.org/iso-50001-energy-management.html
2. Malafronte, L.; Sorrentino, M.; Trifiro, A. Development and experimental verification of data-driven approaches to real-time
Roberta Giannantonio roberta.giannantonio@telecomitalia.it
energy monitoring and diagnosis of telecommunication sites INTERNATIONAL JOURNAL OF ENERGY RESEARCH. Vol. 45.
Laureata a pieni voti in ingegneria delle telecomunicazioni presso il Politecnico di Torino nel 2004, lavora
Pag.15139-15159 ISSN:0363-907X. dallo stesso anno in TIM su progetti di innovazione principalmente legati a tecnologie wireless. Dal 2016 si
3. https://ml-ops.org occupa di progetti di Intelligenza Artificiale a supporto dell’operatività di TIM in contesti come l’assurance, la
pianificazione di rete e l’ottimizzazione dei consumi energetici e da fine 2022 ha assunto il ruolo di responsabile
4. Eiraudo; S., Barbierato, L.; Giannantonio, R.; Patti, E.; Bottaccioli, L.; Lanzini, A. A Neural Network-based Methodology for della relativa funzione aziendale denominata Data Network Learning. 
Non-Intrusive Energy Audit of Telecom Sites 2022 International Conference on Smart Energy Systems and Technologies
(SEST)

Acronimi Cristina Persico cristina.persico@telecomitalia.it


Dopo essersi laureata in Ingegneria Informatica con lode nel 1996, inizia a lavorare in DATAMAT nella Space
& Environment Unit. Nel 1998 entra a far parte di TIM, dove lavora nei sistemi informativi dedicati alla
DevOps Development and Operations ML Machine Learning rilevazione delle frodi nel traffico mobile. Dal 2015 si sposta in ambito Wholesale, dove coordina un gruppo
di lavoro impegnato nei sistemi di CRM e Order Management. Di recente, ha assunto il ruolo di responsabile
ISO International Organization for Standardization MLOps Machine Learning Operations della funzione Wholesale & Operations Data Platform dell’Area IT Operations & Wholesale Systems di TIM. 
IT information technology PLC Programmable Logic Controllers

Federico Tebaldi federico.tebaldi@telecomitalia.it


Laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni, dopo un’esperienza in Omnitel, entra in TIM nel 2000, come
cell planner di rete mobile nel territorio Nord Est. Dopo vari incarichi in ambito mobile network, nel 2015
comincia ad occuparsi di infrastrutture di centrale come responsabile della manutenzione di Technical
Infrastructures. Nel 2022 entra a far parte della funzione di Energy Management & Procurement.
Dal 2023 è l’Energy Manager di TIM. 

Alena Trifirò alena.trifiro@telecomitalia.it


Laureata con il massimo dei voti presso l’Università di Bologna nel 1996. Inizialmente ha lavorato per il gruppo
ENI, occupandosi di sviluppo sostenibile. Successivamente, nel 2001, ha conseguito un master in Information
and Communications Technologies presso il Cefriel di Milano, e da allora è entrata a far parte del gruppo TIM.
A partire dal 2007, si è specializzata nell’efficienza energetica. Dal 2014, è responsabile del sistema di gestione
dell’energia di TIM, in conformità allo standard ISO 50001. 

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Green Data Center I Data Center sono progettati, da sempre,


adottando le migliori pratiche ambienta-
al data center una connotazione “Green”,
partendo dalle conseguenze pratiche della
Luigi Bellani, Vincenzo Di Lizia, Francesco Edemetti, Salvatore La Scala li disponibili allo stato dell’arte. Questo di scelta nell’adozione di certificazioni e stan-
per sè non dà la certezza di realizzare un dard fino ad arrivare alle tecnologie di mag-
Data Center “green”. La vera discriminante gior rilievo.
sull’efficacia di tali pratiche deriva dall’ado-
zione, poi, di un protocollo di gestione che Molte altre soluzioni tecnologiche stanno
sia orientato a garantire e perseguire i cri- emergendo in via sperimentale o prototipa-
teri e gli obiettivi delineati nella fase di pro- le per i Data Center, soprattutto adesso che
getto al fine di massimizzarne il risultato. le applicazioni di Intelligenza Artificiale (IA)
cominciano a pervadere tutti i campi della
Noovle, la società del gruppo TIM deputata tecnologia, ma in un Data Center commer-
alla realizzazione e gestione dei Data Cen- ciale, dove il fattore critico di successo, in
ter Domestic del Gruppo, in quanto Società ultima istanza, è la continuità di servizio per
Benefit, è altamente sensibile alle temati- i clienti ed i servizi ivi contenuti, la possibi-
che di sostenibilità ambientale e punta a lità di adozione è accettabile solo una volta
costruire e gestire Data Center altamente raggiunto un grado di maturità compatibile
sostenibili, dove l’efficienza energetica e con i Service Level Agreement (SLA) com-
la gestione responsabile delle risorse sono mercializzati.
alla base delle best practice adottate. I Gre-
en Data Center così realizzati sono: dotati
di sistemi di monitoraggio del Power Usage
Effectiveness (PUE), certificati secondo lo Codice di Condotta Europeo:
standard ISO 50001 per la gestione dell’e-
nergia, conformi al sistema di gestione am-
Una linea guida per tutti i
bientale ISO 14001 e aderenti al Codice di Data Center della Comunità
Condotta Europeo (EU CoC). Tutte queste
pratiche sono utili al mantenimento della Il Codice di Condotta Europeo per i Data
focalizzazione sugli aspetti di gestione vir- Center (European Code of Conduct for Data
tuosa delle grandezze ambientali impattate Centres Rif. [1]) è stato concepito in seno
e delle politiche ESG. alla Commissione Europea nel 2008, in pra-
Non ultimo, si sta affermando sul panorama tica nello stesso periodo in cui The Green
nazionale dei Data Center anche la richie- Grid Association (Rif. [2]) formulava il para-
sta della certificazione Leadership in Energy metro PUE come indicatore di efficienza dei
and Environmental Design (LEED), un tempo DC, in risposta al crescente incremento dei
Cos'è un Green Data Center? ad esclusivo appannaggio delle costruzioni consumi energetici dei Data Center, che con
civili (abitazioni, uffici, centri direzionali). il loro rapido sviluppo andavano via via con-
Un DC è un sito di prelievo ad alto consumo energetico derivante dalla necessità di Tale certificazione testimonia l’impegno ri- quistando l’attuale condizione di uno dei
alimentare e raffrescare in continuità un numero elevato di apparati informatici. Un guardo alla sostenibilità ambientale nella comparti industriali a più elevato consumo
Green Data Center è quindi un'infrastruttura progettata per ridurre l'impatto am- sua interezza. di energia.
bientale dei tradizionali data center, mediante l’adozione di tecnologie e pratiche
che mirano a ridurre il consumo di energia, l'uso di acqua e le emissioni di carbonio, Di seguito, verranno sviluppati gli argomenti Fin dall’inizio, pertanto, l’European Code
che in questo momento storico rappresen- of Conduct for Data Centres (EU CoC) ha
senza compromettere le capacità di elaborazione e di archiviazione dei dati. Un
tano le pratiche più consolidate per fornire avuto lo scopo principale di individuare
Green Data Center adotta un approccio olistico per l'efficienza energetica, l'utilizzo
di energie rinnovabili e la gestione sostenibile delle risorse.

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tutte le possibili soluzioni e best practices Un sottoinsieme delle Best Practices è de- • Data Center Utilization, Management • Building
atte a migliorare l’efficienza energetica dei finito come set di minime pratiche attese and Planning • Layout fisico dell’edificio, posizione
Data Center, per ridurre i consumi ed i con- (Expected Minimum Practices), quale livel- • Coinvolgimento organizzativo geografica e fonti d’acqua
seguenti impatti ambientali ed economici lo minimo richiesto di attività di risparmio • Politiche generali • Monitoring
e per la salvaguardia della disponibilità di energetico che il richiedente si impegna ad • Livello di resilienza e provisioning • Misurazione del Consumo energetico
energia per la comunità. adottare per ottenere l’adesione al codice • IT Equipment and Services ambientale
di condotta in qualità di Partecipante (Par- • Selezione e Implementazione di nuo- • Raccolta e registrazione del consumo
Obiettivo del EU CoC è quindi informare ed ticipant). vi apparati IT energetico e ambientale
indurre gli operatori del settore a ridurre il • Distribuzione di nuovi servizi IT • Report sul consumo energetico e am-
consumo energetico, in modo economica- L’iscrizione consiste nell’invio al JRC della • Gestione degli apparati e dei servizi bientale
mente vantaggioso e senza ostacolare la commissione europea di un form di adesio- IT già esistenti
funzione mission-critical dei data center, ne e di un report predisposto, nel quale for- • Data Management Come si evince dalla lista il EU CoC impli-
favorendo la comprensione degli utilizzi di nire le informazioni generali relative al Data • Cooling ca interventi su tutti gli aspetti costruttivi e
energia all’interno delle diverse parti dell’in- Center candidato, l’impegno ad adottare e • Gestione e progettazione dei flussi gestionali del DC. Questo è proprio il mes-
frastruttura, elevando così il grado di consa- lo stato di adozione delle best practices ri- d’aria saggio centrale che persegue il codice: chi
pevolezza e l’orientamento verso le migliori chieste e le misure mensili di energia elet- • Gestione del raffreddamento, impo- aderisce si impegna a pensare green a 360
pratiche raccomandate e gli obiettivi di effi- trica assorbita dai sistemi IT e dall’intera stazioni di temperature e umidità gradi.
cienza energetica. infrastruttura di facility al servizio del Data • Free Cooling/Economised Cooling, I Data Center del Gruppo TIM risultano iscrit-
Center. Per il mantenimento dell’iscrizione Impianti di raffreddamento ad alta ti al Codice di Condotta fin dal 2012 (Tab.1),
Sviluppato e gestito dal Joint Research è richiesto che il report venga aggiornato efficienza quando venne richiesta l’adesione come
Centre (JRC), il servizio della Commissione ed inviato alla EU con cadenza annuale pre- • Condizionatori d’aria/Ventilazione, Iso- Participant per il Data Center di Rozzano.
per la scienza e la conoscenza, il Codice di sentando degli indicatori di miglioramento la di contenimento Successivamente, sono stati iscritti i Data
Condotta stabilisce ambiziosi standard per anno dopo anno. Lo scopo è appunto quel- • Raffreddamento diretto a liquido, riu- Center di Acilia, Cesano, Bologna e Padova,
le aziende disposte, in maniera volontaria, lo di stimolare gli aderenti ad un continuo tilizzo del calore di scarto dei DC e più recentemente hanno ottenuto l’iscri-
ad aderire e partecipare (Participants), con- miglioramento del loro livello “Green” dei • Power Equipment zione i nuovissimi Data Center di Cebrosa,
centrando l’attenzione su questioni chiave Data Center. • Selezione e Implementazione di nuo- Moncalieri, Rivoli, Santo Stefano e Cassina
legate al consumo di risorse energetiche ed L’adesione comporta la pubblicazione nell’e- ve apparecchiature elettriche, sistemi de Pecchi, progettati e realizzati secondo
identificando soluzioni concordate e condi- lenco dei Participants sul sito predisposto ad alta efficienza criteri all’avanguardia dal punto di vista del-
vise. del JRC della Commissione Europea Rif. [4]. • Gestione delle apparecchiature elet- le soluzioni tecnologiche orientate all’effi-
Per garantire un certo livello di flessibilità triche già esistenti cienza energetica ed alla sostenibilità.
Tali soluzioni sono individuate, definite e agli aderenti, è anche riconosciuto che un
descritte nella linea guida “Best Practice certo numero di Best Practices tra quelle
Guidelines for the EU Code of Conduct on identificate come attese possono, alla data
Tabella 1: Estratto aderenti all’ EU CoC - Rif. [4] [ https://e3p.jrc.ec.europa.eu/node/575 ]
Data Centre Energy Efficiency” Rif.[3], che di adesione, risultare inadeguate o presen-
costituisce il documento di riferimento e di tare un onere eccessivo se applicate ad un
formazione del Codice di Condotta per gli Data Center nello stato d’esercizio di quel
operatori di data center interessati all’iden- momento. In tal caso, l’adesione prevede
tificazione ed alla attuazione di misure per che queste pratiche si adottino nel caso di
migliorare l’efficienza energetica dei loro variazione del parco installato IT o in caso di
impianti. La redazione e la revisione perio- adeguamenti/ampliamenti dell’infrastrut-
dica di tale documento coinvolge un am- tura.
pio gruppo di revisori esperti provenienti da L’elenco delle Best Practices attese è suddi-
operatori, fornitori, consulenti, accademici, viso in sezioni sulla base dell’ambito tecnico
organismi professionali e nazionali. procedurale alle quali esse si applicano:

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La progressiva adesione, all’EU CoC DC, im- utilizzata per il funzionamento degli ap- corretto funzionamento degli stessi, handling units), CRACs (computer
plica e testimonia quindi l’impegno, consoli- parati IT (Fig.1). come: room air conditioning units), even-
dato negli anni, del Gruppo TIM ad adottare Questa grandezza per la sua semplicità • componenti per la distribuzione di tuali sistemi di raffreddamento ad
ed implementare tutte le migliori e più ef- ed intuitività è diventata lo standard “de Potenza, incluso sistemi UPS sy- espansione diretta (DX units direct
ficaci pratiche orientate all’efficienza ener- facto” per stabilire il livello di eff icien- stems, gruppi elettrogeni, quadri expansion air handler);
getica ed alla sostenibilità, con l’obiettivo za di un Data Center. Tale grandezza, a elettrici e Power Distribution Units • altri carichi al Servizio dei sistemi
di rendere sempre più pervasiva la gestione livello teorico, può variare da un mini- (PDUs), batterie, perdite lungo tut- IT come, ad esempio, i sistemi di
Green dei DC. mo di 1,0 (il consumo totale del centro ta la linea di distribuzione f ino agli illuminazione delle sale dati.
è uguale al consumo dei soli apparati IT) apparati IT, ecc.;
ad un massimo grande a piacere (in li- • componenti dei sistemi di raffred- Il Green Grid ha def inito tre livelli di mi-
nea ipotetica può arrivare ad un valore damento dedicati ai sistemi IT: surazione del PUE sulla base dell’accu-
Power Usage Effectiveness inf inito). gruppi frigoriferi per la produzione ratezza e campionatura del dato. I punti
del freddo, torri di raffreddamento, di misurazione sono rappresentati nella
(PUE): Significato e Misure PUE = (Total Facility Energy)/IT Equipment Energy pompe, CRAHs (computer room air Fig.2.

Il PUE è un parametro def inito dall’or- • IT equipment energy: l’energia asso-


ganizzazione internazionale The Green ciata direttamente al funzionamento Figura 2: Rappresentazione grafica dei punti di misura del PUE (Rif. [5])
Grid (Rif. [2]) per valutare l’eff icienza dei sistemi IT (computing, storage e
energetica di un Data Center, attraverso network) e loro componenti ausi-
il rapporto tra l’energia totale consuma- liarie (switches, monitors, and wor-
ta da tutto il Data Center, con la quota kstations/laptops used to monitor or
parte della stessa energia utilizzata di- otherwise control the data center).
rettamente dagli apparati IT. • Total facility energy: tutta l’energia
In sostanza, il parametro indica quante dei sistemi IT di cui al punto prece-
unità di energia vengono assorbite dalla dente, più l’energia consumata da
rete elettrica per ogni unità di energia tutte le infrastrutture di supporto al

Figura 1: Calcolo del PUE per un DC (Rif. [5])

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In Tab.2, invece, sono riportati i 3 livelli di Center, ha consentito di valutare gli ef- Figura 3: Rete considerata per le misure di consumo e efficienza secondo la specifica ES203228/ITU-T L.1331
PUE. Da diversi anni, è garantita nei DC fetti e l’eff icacia delle azioni di eff icien-
di TIM la misura del PUE mediante rileva- tamento messe in atto nel corso degli ul-
zioni mensili di livello 1 “L1”, che valuta il timi anni sulle infrastrutture.
consumo dei sistemi IT direttamente me-
diante la misura di potenza in uscita agli In proposito, il PUE medio annuo globale
UPS. dei DC del Gruppo TIM a regime nel 2022,
esclusi quindi i nuovi DC entrati in eser-
In una logica di Continuous Improve- cizio nel corso del 2022, è stato di 1,54,
ments volta alla misurazione più puntua- al di sotto delle medie del settore, come
le di questa grandezza, negli anni sono risulta dalla Global Data Center Survey
stati sviluppati dei sistemi di monitorag- 2022 pubblicata dall’Uptime Institute
gio (Building Management System - BMS) (Rif. [6][7])(Fig.3).
che permettono di rilevare le grandezze
in modalità più frequente e con maggiore Per i Data Center del Gruppo TIM di ulti-
accuratezza. ma generazione, entrati in esercizio nel
corso del 2022 e realizzati secondo i più
I nuovi Data Center, ad esempio, adottano avanzati criteri di progetto e con le più Tali tabelle sono distinte in funzione di PUE suddivisi per fascia climatica in
già una metodologia di misura corrispon- evolute soluzioni tecnologiche orientate dell’area geograf ica in cui i DC sono po- quell’anno (uno tra i cinque più caldi di
dente al livello 2 “L2”: il parametro viene all’eff icienza energetica, il PUE target di sizionati. L’Italia rientra nell’area del ba- sempre, soprattutto in Europa)(Fig.4).
calcolato con valori di energia effettiva- progetto a pieno carico nominale è di 1,3. cino del Mediterraneo, comunemente più
mente consumata, misurati ogni ora at- calda rispetto all’area del Nord Europa.
traverso i BMS, e con punti di rilevazione Per poter posizionare il livello del PUE e Su questa base si considera vedi Tab.3.
dei consumi dei sistemi IT in uscita dai stabilire se un DC può essere considerato Un quadro di riferimento
Quadri Elettrici di continuità (PDU), me- non eff iciente, eff iciente, molto eff icien- Il tema della localizzazione geograf ica
todologia che è in via di adozione anche te, in letteratura sono stati sviluppati una è essenziale quando si ragiona sui livelli normativo: ISO 50001:2018
per i DC già esistenti. serie di studi volti a identif icare le classi di PUE raggiunti; infatti, è possibile ap-
La rilevazione del PUE, e sta proprio qui la di eff icienza, basati sui livelli di PUE mi- prezzare come le differenze di tale indice La gestione di un centro della complessi-
sua importanza nella gestione di un Data surati. per zona climatica possano essere molto tà tecnologica di un Data Center neces-
signif icative. sità di processi e procedure che renda-
no eff icaci le performance ambientali in
Tabella 2: Tabella riepilogativa dei 3 livelli di misura del PUE (Rif. [5]) Ad esempio, nel graf ico seguente, estrat- maniera continuativa.
to dalla pubblicazione dei dati 2017 del
PUE del Codice di Condotta Europeo La certif icazione ISO 50001 è uno stan-
[6], sono riportati i valori medi europei dard internazionale che riguarda il Si-

Tabella 3: Tabella riepilogativa efficienza del PUE Area Sud-Europea/Mediterraneo (Rif. [2])

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stema di Gestione dell’Energia (SGE). “Green”, dato che, molte delle prescri- ganizzazione. Tale politica deve es- PUE, in quanto fornisce l’indicazione
Questo standard fornisce linee guida e zioni sono orientate agli aspetti gestio- sere pubblicata e condivisa da tutti di quanta energia in più è stata uti-
requisiti per l’implementazione di un si- nali delle risorse per l’implementazione gli stakeholder, dai vertici aziendali lizzata dal Data Center (catena ali-
stema di gestione dell’energia eff icace di un processo orientato al miglioramen- ai fornitori di servizi esterni che han- mentazione, raffrescamento, servizi,
all’interno di un’organizzazione (Rif [8]). to continuo delle performance energeti- no inf luenza sul sistema di gestione, [...]), rispetto all’energia necessaria
che del centro. come ad esempio le imprese di manu- per permettere il solo funzionamento
L’obiettivo principale della certif icazio- tenzione. degli apparati stessi.
ne ISO 50001 è aiutare le organizzazio- La norma ISO 50001 specif ica i requisiti 2. Condurre una valutazione energeti- 6. Effettuare verif iche e revisioni perio-
ni a migliorare le proprie performan- per l’implementazione di un SGE basato ca: è necessario analizzare i consumi diche: grazie al sistema di monitorag-
ce energetiche, ottimizzando l’utilizzo su un approccio sistematico. Questi re- energetici dell’organizzazione, def i- gio sono previste verif iche periodiche
delle risorse energetiche e diminuendo quisiti comprendono: nendo un modello di consumo ener- per valutare l’eff icacia del sistema di
l’impatto ambientale associato all’uso 1. Def inire e condividere una politi- getico atto a def inire la “f irma ener- gestione dell’energia e per apportare
dell’energia. ca energetica: l’organizzazione deve getica” del data center, identif icando eventuali correzioni o miglioramenti,
def inire una politica energetica che le variabili che inf luenzano gli usi si- coinvolgendo tutti gli stakeholder in-
Una società che gestisce Data Center, includa gli obiettivi di miglioramen- gnif icativi delle risorse energetiche teressati.
quindi, trova nell’applicazione eff ica- to delle performance energetiche, ed ambientali, le leve e le opportunità 7. Miglioramento continuo: l’organiz-
ce di questo standard normativo gran- il rispetto delle normative energeti- di miglioramento. zazione si impegna a perseguire il
de benef icio nel perseguire gli obiettivi che e gli indirizzi strategici dell’or- 3. Def inire obiettivi e piani di azione: miglioramento continuo delle per-
sulla base dei risultati della valuta- formance energetiche, attraverso l’i-
zione energetica, vengono stabiliti dentif icazione di nuove opportunità
Figura 4: Media del PUE suddiviso per fascia climatica europea – anno 2017 (Rif. [7]) obiettivi specif ici e misurabili per mi- di risparmio energetico e l’implemen-
gliorare l’eff icienza energetica. Ven- tazione di azioni correttive.
gono quindi sviluppati piani di azione
per raggiungere tali obiettivi. Ottenere la certif icazione ISO 50001, per
4. Implementare le azioni di migliora- un sito di Data Center, dimostra l’impe-
mento: l’organizzazione deve mette- gno dell’organizzazione tutta per una
re in atto le azioni def inite nel pia- gestione eff iciente dell’energia e per la
no energetico, che possono includere riduzione dell’impatto ambientale. La
l’adozione di tecnologie eff icienti, certif icazione viene rilasciata da organi-
l’ottimizzazione dei processi, l’educa- smi di certif icazione terzi che verif icano
zione e la formazione del personale, l’adeguatezza e l’eff icacia del sistema di
e così via. gestione dell’energia dell’organizzazio-
5. Monitorare e misurare le performan- ne rispetto agli standard richiesti dalla
ce energetiche: deve essere utilizza- norma ISO 50001.
to un sistema per monitorare tutte
le azioni def inite nel piano energe- I Data Center del Gruppo TIM risultano
tico, al f ine di valutarne l’eff icacia certif icati ISO 50001 f in dal 2017, quan-
e identif icare eventuali deviazio- do venne certif icato il data center di
ni rispetto agli obiettivi pref issati. Rozzano. Negli anni, tale certif icazione
In particolare, in riferimento agli usi è stata conseguita anche per i data cen-
signif icativi dell’energia dei Data Cen- ter di Bologna, Padova, Acilia, Pomezia,
ter, ovvero il servizio di alimentazione Santo Stefano ed è def inito un piano che
degli apparati informatici, l’indice di porterà entro il 2023 tutti i Data Center
prestazione energetica principale è il ad essere certif icati.

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Tecniche di raffrescamento: Free Cooling nica, quindi, è diventata di uso comune Free cooling indiretto (Fig.6)
un key point per l’efficienza di nei data center da quando i costruttori In questa modalità, l’aria esterna non
Il Free Cooling è una tecnica di raffred- di apparati informatici hanno immesso viene direttamente in contatto con gli
un DC damento che sfrutta le condizioni cli- sul mercato sistemi in grado di operare apparati elettronici.
Per quanto sopra già descritto, un livel- matiche esterne favorevoli per ridurre a temperature sempre più alte (18 °C - Sono state previste e implementate nei
lo di PUE che rappresenti un data center o eliminare l’uso dell’aria condizionata 27°C) e con range esteso di umidità rela- data center due diverse soluzioni che
come eff iciente o molto eff iciente, non tradizionale e dissipare il calore genera- tiva (20% - 80%). intervengono contemporaneamente o
può prescindere dall’adozione di tecni- to dai server e dagli apparati di rete. meno in relazione alle condizioni clima-
che di raffrescamento a “basso consumo Le tipologie di free cooling principali tiche esterne:
energetico”. Di solito, nei data center tradizionali, sono: • È presente uno scambiatore di calore
Infatti, dell’energia utilizzata per il fun- l’aria condizionata viene utilizzata per per separare l’aria esterna dal circui-
zionamento di un data center (esclusa mantenere la temperatura e l’umidità Free cooling diretto (Fig.5) to di raffreddamento dall’aria interna
quindi l’energia consumata dagli appa- all’interno dell’ambiente di lavoro entro L’aria esterna viene introdotta diretta- del data center e l’aria esterna raf-
rati informatici), circa i due terzi sono limiti accettabili per il corretto funzio- mente nel data center attraverso f iltri fredda il f luido refrigerante nell’unità
attribuibili al raffrescamento. namento delle attrezzature. Tuttavia, il per rimuovere particelle di polvere o im- di scambio termico che, a sua volta,
Nei nostri Data Center, tra le diverse tec- raffreddamento tramite compressori ri- purità. L’aria esterna, più fredda rispetto raffredda l’aria interna;
nologie e soluzioni adottate, due sono chiede una notevole quantità di energia. all’interno del data center, viene utilizza- • È presente un dry cooler dove l’aria
particolarmente indicate per garanti- Il free cooling, invece, sfrutta le tempe- ta per raffreddare direttamente i server. esterna viene utilizzata per raffredda-
re un raffrescamento eff iciente: il Free rature esterne più basse rispetto a quel- Sono controllati e gestiti contemporane- re il refrigerante del chiller riducendo
Cooling, diretto o indiretto, e il conte- le interne per abbassare la temperatura amente sia la temperatura che l’umidità così la necessità di utilizzare il com-
nimento in isola del caldo/freddo nella dei locali del data center senza l’uso in- relativa dell’aria, aff inché le condizioni pressore per il raffreddamento.
data hall. tensivo dell’aria condizionata. Tale tec- climatiche della sala sia conforme alle
policy def inite. Il free cooling diretto è Il benef icio è signif icativo poiché il com-
indicato specialmente per le località pressore richiede meno energia per com-
Figura 5: Funzionamento del FC diretto temperate (non eccessivamente fredde primere il refrigerante e raffreddarlo,
e umide). essendo annullata o diminuita in rela-

Figura 6: Funzionamento del FC indiretto

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zione alle condizioni di funzionamento Uno strumento di monitoraggio molto del sistema di ventilazione presente e la l’intensità dell’uso del FC in quella de-
del sistema di free cooling indiretto. Il utile sono le “heat map”, o mappe termi- % di apertura della valvola del circuito terminata.
free cooling indiretto è indicato special- che, che consentono di rappresentare e idronico, chiusa quando il sistema uti- Inoltre, il sistema automatico di gestione
mente per le località continentali fredde visualizzare graf icamente la distribuzio- lizza solo il free cooling diretto (le uni- dei sistemi di raffrescamento massimiz-
e secche. ne e l’intensità del funzionamento free tà di sala possono utilizzare entrambe le za l’uso del free cooling in relazione alle
cooling mediante l’uso del colore. tecnologie, ad acqua refrigerata e/o free condizioni climatiche esterne, garanten-
cooling). do i range di temperatura e di umidità di
Innanzitutto, per creare una mappa ter- Per la rappresentazione graf ica è sta- funzionamento degli apparati informati-
Monitoraggio del mica è necessario raccogliere i dati di mi- to utilizzato il dato orario della % di ci all’interno delle sale (Fig.7).
funzionamento del FC sura. apertura media delle serrande di tutte Considerando il diagramma psicrome-
Nel nostro caso, nei Data Center con free le unità presenti in sala, in quanto più trico dell’aria, riportato nella f igura se-
L’eff icienza energetica in aree con clima cooling diretto, tramite il Building Ma- rappresentativo del funzionamento in FC guente, è possibile valutare se le condi-
temperato è fortemente correlata all’uso nagement System (BMS) (Rif. [9] e [10]) dell’intero sistema. zioni di temperatura e umidità relativa
del free cooling, perché consente di sfrut- sono raccolti i dati di funzionamento ora- Pertanto, nella heat map l’uso del FC in dell’aria esterna permettono l’uso del
tare una fonte di raffreddamento gratui- rio di ciascuna unità di raffrescamento ciascuna ora nel periodo di analisi è sta- FC. Ne deriva la possibilità di aff iancare
ta e naturalmente disponibile, riducendo presente nella data hall, i più signif ica- to rappresentato con colore che va dal alla heat map di misura, una heat map di
così la dipendenza da sistemi di refrigera- tivi dei quali sono la temperatura e la % rosso (0% FC) al verde (100% FC). Per controllo, (lato sinistro e destro rispet-
zione più energeticamente intensivi. di umidità relativa dell’aria esterna, la cui ogni punto della mappa rappresenta tivamente, della Fig.8) per verif icare il
Pertanto, è di fondamentale importanza % di apertura della serranda di utilizzo
il monitoraggio delle condizioni abilitanti. dell’aria esterna, la % di funzionamento
Figura 8: Heat Map di funzionamento del FC su un DC per un periodo

Figura 7: Diagramma psicrometrico con condizioni di funzionamento del FC per un Data Center

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corretto funzionamento. Ciò premesso, Hot/Cold aisle containment Tutto ciò determina l’aumento dell’eff i- Il PUE medio annuale dei data center
un esempio del risultato f inale dell’atti- cienza energetica: il contenimento/com- esistenti nel 2022 è stato di 1,539, al di
vità del monitoraggio sistematico dell’u- Il contenimento del caldo/freddo, noto partimentazione riduce la miscelazione sotto delle medie del settore.
tilizzo del FC nei nostri Data Center è ri- anche come “hot/cold aisle containment”, tra l’aria calda e l’aria fredda, riducendo
portato nella heat map in Fig.8. è una pratica utilizzata nei data center la necessità di raffreddare una quantità I Data Center di ultima generazione,
per ottimizzare il f lusso dell’aria e ridur- eccessiva di aria, migliorando così l’eff i- costruiti con principi di progettazione
Trattasi del monitoraggio di una sala di re la miscelazione tra l’aria calda e l’aria cienza energetica complessiva del siste- avanzati e tecnologie ad alta eff icien-
1MW di un DC Tier IV dotato di FC diret- fredda all’interno dell’ambiente (Rif [3] ma di raffreddamento. za energetica, puntano a un obiettivo di
to, dove è possibile notare che, nel pe- e [11]). PUE minore/uguale di 1,3 a pieno carico
riodo indicato (marzo/maggio 2023), il In aggiunta migliora anche la gestione che rappresenta un valore di eccellenza
funzionamento del FC (mappa a sinistra Tale pratica è consigliata soprattutto in della temperatura e dell’umidità relativa nell’area climatica sud europea/medi-
– MISURE) è stato sostanzialmente in li- condizioni di alto assorbimento elettrico in relazione agli SLA contrattuali def initi. terranea.
nea con le aspettative teoriche di pro- (> 1kW/mq). Il contenimento può esse-
getto (mappa a destra – TEORICO). re effettuato sia per il freddo che per il Complessivamente, attraverso il monito-
caldo. Nei nostri data center è stato uti- raggio continuo, l’adozione delle miglio-
Tale metodologia permette inoltre alle lizzato il contenimento in corsie fredde Conclusioni ri pratiche e gli avanzamenti tecnologici
persone deputate alla gestione del Cen- (cold aisles). introdotti, il risultato punta a ridurre al
tro di verif icare la bontà del posiziona- L’aria fredda viene fornita direttamente In conclusione, un Green Data Center è minimo l’impronta ambientale pur of-
mento dei sensori a comando del con- ai rack dei server, riducendo la miscela- un’infrastruttura progettata per mini- frendo servizi aff idabili di elaborazione
senso all’uso del free-cooling; non è raro, zione con l’aria calda di scarico che viene mizzare l’impatto ambientale dei tradi- dei dati, rendendo il Gruppo TIM all’a-
infatti, che un errato posizionamento quindi convogliata verso l’infrastruttura zionali data center adottando tecnolo- vanguardia italiana nella realizzazione
delle sonde possa o ridurre l’eff icacia del di raffreddamento o estratta dall’edif i- gie e pratiche che riducono il consumo di di “Green Data Center”. ■
sistema o aumentare i rischi di esercizio. cio in modo eff iciente(Fig.9). energia, l’utilizzo di acqua e le emissioni
di carbonio, pur mantenendo la capacità
di elaborazione e archiviazione dei dati.
Figura 9: Cold Aisle containment del Data Center
Noovle, la società del gruppo TIM deputa-
ta alla realizzazione e gestione dei Data
Center Domestic del Gruppo, in quanto
Società Benef it, si impegna per la soste-
nibilità e si sforza di costruire e gestire
data center altamente sostenibili.

I Green Data Center di Noovle incorpo-


rano le migliori pratiche, hanno un si-
stema di gestione energetico certif icato
ISO 50001, sono conformi al sistema di
gestione ambientale ISO 14001 e stanno
ottenendo la certif icazione LEED.

Inoltre, aderendo al EU CoC, i data cen-


ter rispettano standard ambiziosi di mi-
glioramento continuo dell’eff icienza
energetica e della gestione delle risorse.

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APPROFONDIMENTO APPROFONDIMENTO

Leadership in Energy and circolazione e proliferazione nell’ambiente.


In aggiunta, sono utilizzati materiali a bas-
innovativa permette di minimizzare il ricor-
so all'acqua potabile e di ottimizzare l'uso

Environmental Design
sa emissione di composti organici volatili delle risorse idriche disponibili;
(COV) per una maggiore qualità dell’aria; • riciclo di materiale per la costruzione del
• adozione di apparecchiature illuminanti a Data Center al f ine di ridurre l’impatto am-
basso consumo energetico mediante tecno- bientale e l’utilizzo di materie prime e se-
logia LED e sensoristica di movimento, che lezione, nella realizzazione, di prodotti ad
La certificazione Leadership in Energy and Envi- • materiali sostenibili: per la costruzione sono contribuiscono ulteriormente al risparmio alto tasso di materiale recuperato;
ronmental Design (LEED) (Rif. [12]), testimonia impiegati materiali a basso impatto ambien- energetico; • riuso di componenti, arredi e apparec-
l'impegno nel perseguire pratiche sostenibili atte tale, provenienti da fonti sostenibili e ricicla- • sistemi avanzati di monitoraggio e gestione chiature dandogli una seconda vita. Sono
a ridurre l'impatto ambientale delle proprie atti- bili o anche vernici “mangia-smog”. Inoltre, per ottimizzare il consumo energetico; stati ricondizionati porte, f inestre, mo-
vità. Nel seguente paragrafo vengono elencati i sono adottate pratiche di gestione dei rifiuti, • implementazione di un sistema di recupero bili e apparecchiature elettriche prove-
punti salienti della certificazione e un focus sul con l'obiettivo di massimizzare il riciclo e la per l’acqua piovana, per ridurre il consumo nienti da uff ici dismessi e/o rinnovati.
conseguimento ottenuto per il data center di Cas- riduzione dei rifiuti generati durante la fase di acqua. Il sistema è a servizio della rete Questo ha ridotto la quantità di rif iuti ge-
sina de Pecchi. di costruzione e nel corso dell'operatività idrica duale, andando a ridurre il consumo nerati conseguendo una gestione sosteni-
dell’edificio data center; complessivo dell’acqua all’interno dell’edi- bile delle risorse e orientata all’economia
La certificazione LEED è un riconoscimento in- • qualità ambientale interna: sono adottate f icio. L'implementazione di tale tecnologia circolare.
ternazionale per la sostenibilità edilizia, dove si misure per garantire un'alta qualità dell'aria
attesta che il Data Center, è stato progettato e interna e un ambiente di lavoro salubre per
costruito secondo standard ESG. L’ottenimento il personale del data center. Ciò include l'uso
della certificazione parte dalla fase progettuale, di sistemi di filtraggio dell'aria avanzati, la ri-
dove vengono adottate delle scelte di design atte duzione delle fonti di inquinamento indoor e
a garantire il conseguimento di quest’ultima. Se- l'implementazione di politiche di gestione dei
gue la fase di costruzione con l’adozione di ma- prodotti chimici per garantire un ambiente di
teriali innovativi, soluzioni efficienti e innovativi. lavoro sicuro e salutare.

Le caratteristiche salienti della certificazione Il Data Center di Cassina de Pecchi ha ottenuto la


LEED includono: certificazione LEED a livello GOLD. Nello specifi-
• efficienza energetica: Data Center progetta- co sono state implementate:
to per ottimizzare l'efficienza energetica, con • soluzioni estensive di Free Cooling (vedi par.
l'utilizzo di soluzioni innovative come l'impie- Free Cooling) diretto;
go di sistemi di raffreddamento ad alta effi- • materiali ad alto isolamento termico in grado
cienza, l'adozione di sistemi di illuminazione di garantire una maggiore tenuta onde evita-
a basso consumo energetico e l'implemen- re dispersioni termiche;
tazione di tecnologie per il monitoraggio e la • utilizzo di vernici esterne “mangia smog”
gestione intelligente del consumo energetico; basate su micro-catalizzatori che scindono
• gestione delle risorse idriche: vengono adot- a contatto le molecole di SO, CO2, NO, …, li-
tate misure per ridurre il consumo di acqua berando ossigeno e trattenendo gli altri ele-
nell’edificio e nel Data Center, come l'utilizzo menti che vengono portate a terra al cade-
di apparecchiature a basso flusso d'acqua e re della pioggia;
l'implementazione di sistemi di recupero e/o • utilizzo di vernici interne “mangia batte-
riciclo dell'acqua piovana; ri”, la cui composizione non ne favorisce la

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APPROFONDIMENTO APPROFONDIMENTO

Firma Energetica dei Data Center

La f irma energetica di un data center rap- sviluppo temporale del carico IT e le di- possibili problemi di eff icienza energetica e Inoltre, ha consentito di pianif icare i consumi
presenta il prof ilo di consumo energetico ca- verse condizioni climatiche esterne ; prendere decisioni informate per attuare le di energia elettrica delle data hall anche in
ratteristico di tale infrastruttura, in funzio- 3. selezione della funzione di regressione. In correzioni necessarie e verif icarne successi- condizioni di carico non a regime e a diffe-
ne delle condizioni operative e delle variabili base ai criteri di progettazione adottati vamente l’eff icacia. renti condizioni climatiche esterne.
che incidono sul consumo stesso. e al relativo PUE atteso (il cui valore a
carico IT nullo tende ad inf inito e a re-
Per i nostri Data Center, la f irma energetica gime tende asintoticamente a quello di
è stata individuata modellando la relazione progetto, ovvero con andamento iperboli-
esistente tra il PUE e le variabili che lo in- co), si è selezionata la seguente funzione:
f luenzano mag giormente, essendo il consu- PUE(X ,X )=a.X b+c.X +d
1 2 1 2
mo totale del sito dato dal prodotto del cari-
co IT per il PUE stesso. dove:
X1= % Carico IT Figura A: Dati sperimentali ed equazione di regressione dell'andamento del PUE – teorico vs misurato (Rif. [15])
X2= CDD [oC]
Def inite le condizioni ambientali di funziona- (a,b,c,d) sono i coefficienti della regressione non lineare
mento degli apparati informatici, tali varia-
bili sono: 4. Elaborazione dati e analisi di regressio-
• la percentuale di potenza impegnata dagli ne: il risultato di tale analisi (Rif. [14] è
apparati IT rispetto alla capacità massima la curva riportata in f igura seguente, con
di potenza elettrica della data hall; R-squared pari a circa 0,991 con un’otti-
• le condizioni climatiche esterne. ma indicazione della bontà del modello
(Fig.A).
Per la modellazione del PUE è stata effettua-
ta un’analisi di regressione non lineare a due
variabili (% carico IT e i gradi giorno di raffre- Uso della f irma energetica individuata
scamento CDD (Rif. [13]) mediante il seguen-
te processo: Oltre a verif icare la bontà del progetto del
1. def inizione del perimetro tecnologi- Data Center, disponendo della misura oraria
co: data center Tier IV, con presenza di delle condizioni di carico IT e di quelle clima-
“free cooling” diretto e “cold aisle con- tiche esterne, la f irma energetica individua-
tainment”; ta è stata utilizzata come carta di control-
2. raccolta dei dati: monitorag gio orario del lo dinamica per il monitorag gio “near real
target (PUE) e delle variabili individua- time” del PUE dei data center appartenenti
te (% IT Load e CDD) per oltre 12 mesi di al perimetro tecnologico og getto di anali-
esercizio, comprendendo tutta la fase di si, in modo da individuare tempestivamente

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Urlografia Autori
1. https://joint-research-centre.ec.europa.eu/scientific-activities-z/energy-efficiency/energy-efficiency-products/code-conduct-ict/
code-conduct-energy-efficiency-data-centres_en
Luigi Bellani luigi.bellani@noovle.com
2. https://www.thegreengrid.org/
Laureato in ingegneria, dopo alcuni anni di impegno in attività di ricerca e sviluppo in ambito oceanografico,
3. https://e3p.jrc.ec.europa.eu/publications/2022-best-practice-guidelines-eu-code-conduct-data-centre-energy-efficiency durante i quali è autore di numerosi articoli scientifici a livello nazionale ed internazionale, entra a far parte
4. https://e3p.jrc.ec.europa.eu/node/575 del gruppo TIM (allora Sip) nel 1992. Fino al 2000 in Saritel, con livelli di responsabilità via via crescenti, si
occupa della fornitura, integrazione e gestione delle piattaforme per i servizi VAS della rete radiomobile
5. https://www.thegreengrid.org/en/resources/library-and-tools/237-PUE%3A-A-Comprehensive-Examination-of-the-Metric italiana e delle controllate estere. A seguito dell'accordo TIM-IBM del 2000 per la creazione dei primi Internet
6. https://uptimeinstitute.com/resources/research-and-reports/uptime-institute-global-data-center-survey-results-2022 DataCenter italiani, viene chiamato a dirigerne la progettazione, la realizzazione e la successiva gestione. Nei
successivi 23 anni si occupa, attraversando le diverse aziende create in TIM per la gestione delle infrastrutture
7. https://www.researchgate.net/publication/322223249_Trends_in_data_centre_energy_consumption_under_the_European_ IT, dello sviluppo, razionalizzazione e gestione dei datacenter del gruppo.
Code_of_Conduct_for_data_centre_energy_efficiency Negli anni ha partecipato ai gruppi di lavoro per lo sviluppo delle norme CEI per i datacenter e dal 2022
è membro dell'Advisory Board italiano dell'associazione Datacenter Nation. E' anche il rappresentante per
8. https://en.wikipedia.org/wiki/ISO_50001 Noovle all'Italian Datacenter Association (IDA). 
9. https://www.johnsoncontrols.com/it_it/automazione-e-controllo-degli-edifici/gestione-degli-edifici/sistema-di-automazione-
degli-edifici
Vincenzo Di Lizia vincenzo.dilizia@noovle.com
10. https://www.siemens.com/it/it/prodotti/buildingtechnologies/automation/desigo.html
Laureato in Ingegneria nel 1993. Lavora fino al 1997 nel gruppo R&D di STMicroelectronics in qualità di
11. https://www.missioncriticalmagazine.com/ext/resources/MC/Home/Files/PDFs/WP-APC-Hot_vs_Cold_Aisle.pdf/ Reliability Manager di dispositivi Super Smart Power. Successivamente passa in TIM dove si occupa di
12. https://gbcitalia.org/certificazione/leed/ sviluppo di sistemi IT per il Resource e l'Order Management in ambito Mobile. Nel 2012 passa alla funzione di
Energy Management di TIM occupandosi prevalentemente di efficienza energetica e incentivazioni. Nel 2016
13. https://www.degreedays.net/ acquisisce la certificazione Accredia di Esperto in Gestione dell'Energia (EGE). Dal 2021 passa a Noovle nella
14. https://www.knime.com/ funzione DC CO.IS con il ruolo di Energy Manager dell'azienda, occupandosi dell'intero processo di gestione
dell'energia, mantenendo e sviluppando ulteriormente la certificazione ISO 50001 e le azioni necessarie per
15. https://orangedatamining.com/ migliorarne la sostenibilità ambientale dei Data Center, occupandosi dei progetti di fornitura, autoproduzione,
monitoraggio, efficientamento e decarbonizzazione delle risorse energetiche. 

Francesco Edemetti francesco.edemetti@noovle.com


Laureato in Ingegneria nel 2016 e dopo due diverse esperienze lavorative ed un PhD in Energia e Ambiente,
approda in Noovle nel Novembre 2021, per ricoprire un ruolo di Energy nel gruppo di gestione infrastrutture
dei Data Center in ambito Colocation & Infrastructure Services. Si occupa di efficientamento energetico degli
asset di Noovle con azioni mirate al saving energetico e proposizione di nuove tecnologie; inoltre gestisce la
raccolta e gestione dei dati riguardanti il bilancio di sostenibilità del perimetro Environment per Noovle. A
Giugno 2023 è stato nominato membro del technical board all'interno dell' Italian Data Center Association
(IDA) in ambito sostenibilità e progetti innovativi per i Data Center. 

Salvatore La Scala salvatore.lascala@noovle.com


Laureato in Ingegneria, viene assunto in SIP nel maggio 1988, nel settore Immobili e Servizi dell'allora DR
Lazio, fino al 1998 si è occupato di progetti e realizzazioni di impianti tecnologici al servizio dei nuovi apparati
telefonici a tecnica numerica in tutta la Regione. Passato nei Sistemi di Alimentazione e Condizionamento
della Direzione Generale di Telecom Italia, si è occupato della redazione di normative e capitolati tecnici, di
collaudi in fabbrica e di progetti di grandi impianti, svolgendo missioni di consulenza presso le partecipate
in Argentina, Bolivia e Cuba. Nel 2001 è stato distaccato per un anno presso la società partecipata Menta,
Cable y Television de Catalunya, a Barcellona. Dal 2006 fa parte del team di gestione delle infrastrutture
dei Data Center di TI, oggi Noovle, dove tra l'altro si occupa di aspetti legati all'efficienza energetica delle
infrastrutture, come membro dell'Energy Management Team ISO 50001. 

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Standard e Tra i gruppi di standard citiamo in parti- sa, ma con metodologie simili a quelle

collaborazioni internazionali
colare ETSI TC EE [1] “Environmental En- della rete mobile;
gineering” ed ITU-T, specialmente con lo • NGMN Alliance, che ha pubblicato a
“Study Group” 5, dedicato a “Environment, Febbraio 2023 un report [5] incentra-
climate change and circular economy” [2] to su metodologie per la riduzione dei
Claudio Bianco, Mauro Boldi, Luca Pesando dove l’attività di TIM è stata più ampia consumi e l’incremento dell’efficienza;
negli ultimi anni, anche con ruoli di riferi- • Open RAN MoU, insieme a Vodafone,
mento nella stesura delle specifiche e del- Telefonica, DT e Orange, con attività
le raccomandazioni dei due SDO. principale su Open RAN, con il tema
Questi due gruppi lavorano spesso in si- dell’eff icienza in evidenza, come si ri-
nergia tra loro, con alcune specif iche/rac- leva anche dal report in cui si evidenza
comandazioni congiunte e tecnicamente la necessità di monitorare e misurare i
allineate. consumi delle reti [6];
• ETNO Sustainable Development Wor-
Sugli aspetti di rete f issa, l’ISG F5G (Fixed king Group – Energy Task Force, che di-
5G) in ETSI si occupa di eff icienza ener- scute le politiche europee sugli ESG ed
getica di reti in fibra (superiore a quella elabora best practices e benchmarks
mobile), con incremento dell’usabilità per sulle migliori pratiche di sostenibilità
ulteriore eff icientamento. Anche questo in ambito TLC ed ICT [7].
ISG lavora in sinergia con ITU-T, SG15,
specialmente per lo standard FTTR (Fiber Per gli standard occorre infine citare UNI
to the Room). È necessario in futuro def i- EN ISO 50001. È uno standard che fornisce
nire in questi ambiti opportune metriche linee guida per ottimizzare l’uso dell’ener-
di misura. gia e promuovere la sostenibilità azienda-
le.
Di rilievo è anche l’attività in 3GPP, e spe- La norma promuove un approccio per l’ot-
cialmente nel gruppo SA5, che vede al- timizzazione dell’uso dell’energia, con-
cune attività specif iche sul tema “Green sentendo all’azienda di identificare aree
Networks”. di miglioramento e di implementare azio-
ni correttive mirate. TIM è certificata ISO
In particolare, a partire dalla Release 17 50001 dal 2014, dimostrando il suo impe-
[3], SA5 ha lavorato su meccanismi di ma- gno a migliorare continuamente le presta-
nagement e API standardizzate per misure zioni energetiche.
di eff icienza su apparati e reti, e in Rele-
ase 18 ha in programma di estendere gli Ad integrazione, si riportano anche alcune
studi anche a reti virtualizzate. attività che sono in corso su progetti fi-
nanziati e che riguardano temi di efficien-
Altri gruppi presidiati sono: za e sostenibilità. TIM è coinvolta nella se-
In questo capitolo si esaminano le attività in ambito di standardizzazione e le collaborazio- • GSMA, che a Giugno 22022 ha def ini- rie di progetti Hexa-X ed Hexa-X-II, aventi
ni internazionali sul tema delle “Green Networks”, declinato in particolare come “sosteni- to un set di misure e Key Performance l’obiettivo di def inire in pre-standardizza-
bilità” delle soluzioni implementate, un tema molto presente anche, ad esempio, nella de- Indicators (KPIs) per l’eff icienza di reti zione il futuro sistema 6G. Nel fare ciò, un
finizione dei futuri sistemi 6G. Dopo una introduzione generale, si esaminano gli standard mobili [4]. GSMA collabora anche con posto di grande rilievo è riservato alla so-
per Cloud, data centers, rete fissa e successivamente quelli per rete mobile. Due schede su Gesi, specialmente su temi di rete f is- stenibilità, e alle “Green Networks”.
progetti finanziati relativi al tema “green” completano il capitolo.

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Anche il progetto “6GREEN” studia solu- • ETSI EN 303 471 - Energy Efficiency me- Per le infrastrutture a servizio degli appa- loads”, tematica su cui è attivo anche il
zioni di efficientamento delle reti future, asurement methodology and metrics for rati TLC ed ICT, quali i sistemi di alimenta- CEI in ambito CT320);
specialmente a livello di core network. Network Function Virtualisation (NFV); zione, le batterie ed il condizionamento, si • ETSI TS 103 685 - Liquid cooling solu-
• ETSI ES 203 539 / ITU T L.1361 - Measu- segnalano le seguenti specif iche: tions for Information and Communi-
rement method for energy efficiency of • ETSI EN 300 019 series - Environmental cation Technology (ICT) infrastructure
Network Functions Virtualisation (NFV) condition for equipment and site; equipment.
Attività per Cloud, in laboratory environment; • ETSI EN 300 119 series - Mechanical
datacenter, rete fissa • ETSI EN 303 470 - Energy Efficiency me- and Thermal management; Nella Fig.1 si riporta un esempio di archi-
asurement methodology and metrics for • ETSI TS 103 553-1/2/3 (ITU-T L.1020/ tettura di alimentazione per apparati in
Per le attività di standardizzazione tecnica servers; L.1021/L.1023) - Part 1: Overview of rete di accesso, raccomandata da ITU-T
in ambito rete fissa, data center e Cloud • ETSI ES 203 136 - Measurement me- energy storage//Part 2: Battery/Part 3: L.1382. Per le attività congiunte ETSI EE/
occorre segnalare le già citate attività con- thods for energy efficiency of router and Supercapacitor; ITU-T SG5 in corso, si segnala l’attività di
giunte di ETSI EE ed ITU-T SG5, enti impe- switch equipment; • ITU-T L.1210 - Sustainable power-fee- sviluppo del nuovo standard “Liquid Coo-
gnati nel rendere disponibili specifiche in- • ETSI EN 303 215 / ITU-T L.1310 - Mea- ding solutions for 5G networks; ling Solution for High density BBU”, di cui
centrate sul tema dell’efficienza energetica surement methods and limits for power • ITU-T L.1380/L.1381/L.1382/L.1383 si riporta uno schema nella Fig.2.
ed ambientale. consumption in broadband telecommu- - Smart energy solution for telecom
nication networks equipment; sites/for data centres/for telecommu- Un altro importante fronte di attività con-
Vanno evidenziate le seguenti raccomanda- • ITU-T L.1304 - Procurement Criteria for nication room/for cities and home ap- giunta è rappresentato dalla revisione de-
zioni: Sustainable Data Centres; plications; gli standard della serie ETSI ES 202 336,
• ETSI ES 203 475 / ITU-T L.1315 - Stan- • ITU-T L.1305 - Data centre infrastructure • ETSI EN 300 132 series – AC and DC che copre gli aspetti di monitoraggio e con-
dardization terms and trends in energy management system based on big data power feeding (compresa la nuova ar- trollo dei sistemi di alimentazione e con-
efficiency; and artificial intelligence technology. chitettura “up to 400 VDC for TLC/ICT dizionamento e dei parametri ambientali

Figura 1: Architettura di alimentazione per apparati in rete di accesso raccomandata da ITU-T L.1382 Figura 2: Schema per 5G BBU spray liquid cooling system

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ed energetici degli apparati ICT (i.e. Part citare ETSI EE, con il gruppo denominato porali pre-def inite. Il banco di misura in ca” dei consumi di una stazione radio, per
12: “ICT equipment power, energy and EEPS (“Environmental affairs”) per i temi questo caso è più complesso ed è riporta- quanto con un sistema di misura più com-
environmental parameters monitoring in- della sostenibilità di reti ed apparati ed to in Fig.4. plesso. Passando ai consumi della rete di
formation model”). il gruppo denominato M-ICT (“Mobile ICT Questa seconda specif ica integra la pre- accesso, e alla def inizione delle metriche
Il tema della Economia Circolare è svilup- devices”) per i dispositivi mobili. cedente offrendo una visione più “realisti- di efficienza energetica, ETSI EE (e cor-
pato, invece, con le seguenti raccomanda-
zioni: Inoltre, anche in 3GPP, in particolare nel
• ITU-T L.1022 - Circular Economy: Defi- gruppo SA5 sono presenti attività su me- Figura 3: Test set-up dei consumi di una stazione radio secondo la specifica
ES202706 per il caso di un solo settore, in condotta e in irradiazione
nitions and concepts for material effi- todi di misura e soluzioni di eff icienta-
ciency for Information and Communica- mento per la rete mobile, in liaison con i
tion Technology; comitati in ETSI EE ed ITU-T SG5.
• ITU-T L.1023 - Assessment method for
circular scoring; Per quanto riguarda ETSI-EE, di particola-
• ITU-T L.1450 - Methodologies for the re rilevanza sono due specif iche elaborate
assessment of the environmental im- negli ultimi anni sui metodi e le metriche
pact of the ICT sector; di misura dell’eff icienza energetica delle
• ITU-T L.1470 - GHG trajectories for the stazioni radio e delle reti mobili.
ICT sector compatible with the UNFCCC
Paris Agreement; Per la parte di stazioni radio valgono le
• ITU-T L.1471 - Guidance and criteria for specif iche ES202706 [9] e TS102706-2
ICT organizations on setting Net Zero [10]; la ES202706 definisce metodi “stati-
targets and strategies. ci” di misura dei consumi e dell’eff icienza
di stazioni radio dal GSM all’LTE (per il 5G
Si evidenzia, infine, l’iniziativa promossa NR vale la TS 103786), laddove con stati-
dalla JRC (European Commission – Joint co si intende il livello di carico di traffico
Research Center) EU con il “Code of Con- in corrispondenza del quale si eseguono le
duct on Energy Consumption of Broadband misure di consumo (tipicamente con livelli
Equipment”, che punta a massimizzare low, medium e high opportunamente def i-
l’efficienza energetica degli apparati delle niti nella specif ica).
reti di accesso, fissando dei target di con- È definito (si veda la Fig.3) il set-up di mi-
sumo massimo (periodicamente aggiornati sura sia in condotta che in irradiazione, e
in funzioni delle evoluzioni tecnologiche) per ogni sistema radio i parametri specifi-
da perseguire da parte dei vari soggetti in- ci di set-up della stazione radio, compreso
teressati (manifatturiere ed operatori). In- il caso di multi-standard.
formazioni di dettaglio disponibili [8].
Uno specif ico test report è definito nella
specif ica, ed usato in alcune normative
di settore, con tutte le informazioni da ri-
Attività nell’ambito accesso portare per la valutazione dei consumi e il
mobile confronto delle performance dei vari co-
struttori delle stazioni radio.
Per la rete mobile, l’attività negli standard La specifica TS102706-2 estende la
si è concentrata negli ultimi anni in alcu- ES202706 al caso di condizioni di traffico
ni gruppi, tra i quali in particolare occorre “dinamiche”, ovvero con variazioni tem-

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rispondentemente, ITU-T) ha def inito le), ma più recentemente altre metri- in un ambito simile a quello della rete relative, anche nel caso di NF virtualiz-
una specif ica ad hoc, la ES203228 [11]. che sono state introdotte, ad esempio il “under-test”, per minimizzare il numero zate (VNF).
rapporto tra area di copertura e consu- di misurazioni da effettuare.
Quest’ultima, di cui TIM ha curato la re- mo, oppure considerando anche latenza In queste def inizioni, avendo la liaison
dazione sia in ETSI che in ITU-T (dove e numero di clienti connessi, per il 5G in L’esito della estrapolazione può esse- in essere con ETSI/ITU, SA5 fa uso delle
equivale alla L.1331 [12]), introduce particolare. re poi utilizzato per confronto con altre stesse metriche def inite in quell’ambito
da un lato criteri di misura dei consu- reti o altre aree. e riportate in precedenza in questo pa-
mi della rete di accesso mobile, dal GSM La specif ica seleziona una rete “under- ragrafo. Inf ine, il gruppo SA5 si occupa
al 5G NR, dall’altro criteri di misura del test”, come rappresentata nella Fig.5, Un report standard è anche def inito per anche di use case e soluzioni orientate
traff ico generato nella stessa rete, eli- e su quella calcola consumi, traff ico e evitare ambiguità. L’attività de gruppi in al risparmio energetico per il 5G, e tra
minando eventuali ridondanze, per de- gli altri parametri menzionati per tutti i ETSI e ITU descritti è svolta in “liaison” queste, a titolo di esempio, varie imple-
terminare l’eff icienza energetica com- siti, siano essi macro, micro o altre cel- con l’SA5 in 3GPP. mentazioni di switch-off controllati in
plessiva con alcune metriche. le. corrispondenza di periodi di basso ca-
In questo ambito sono in corso alcune rico.
Inizialmente le metriche erano basate, Da questa rete si effettua poi una estra- attività relative all’eff icienza energeti-
nelle prime versioni della specif ica, sul polazione per l’intera rete che si vuole ca delle reti 5G, in particolare la def ini- Documenti di interesse per SA5 sono il
rapporto tra traff ico e consumi (bit/Jou- considerare, ad esempio, l’intera rete zione di Key Perfomance Indicator (KPI) TS28.310 [13] e il TS28.554 [14].
per l’eff icienza energetica di gNB, della
5G Core network e delle relative slice
Figura 4: Test set-up dei consumi di una stazione radio secondo la specifica TS102706-2 con il metodo “dinamico” per eMBB, URLLC, MIoT, etc.
Conclusioni
Il gruppo si occupa anche della def ini-
zione di KPI per il consumo energetico La sostenibilità delle future reti è un
di reti 5G, e di “network function” (NF) tema analizzato in molti aspetti, sia per

Figura 5: . Rete considerata per le misure di consumo e efficienza secondo la specifica ES203228/ITU-T L.1331

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le reti esistenti e la loro gestione, che e di ispirazione per le telecomunicazioni Bibliografia


per le reti innovative che ci attendiamo del futuro.
nei prossimi anni, il cui progetto non In questa sezione si sono pertanto pre- 1. ETSI EE https://www.etsi.org/committee/ee
può che essere ispirato al contenimen- sentate le attività di standard seguite 2. ITU-T SG5 https://www.itu.int/en/ITU-T/studygroups/2017-2020/05/Pages/default.aspx
to dei consumi e alla eff icienza nel suo da TIM, sia per la parte di Cloud/data 3. Specifica 3GPP 28.813 Specification # 28.813 (3gpp.org)
complesso. centers/rete f issa, che per le reti mobili. 4. GSMA Metriche per Mobile ESG-Metrics-for-Mobile-February-2023.pdf (gsma.com)
5. NGMN KPI Target Values https://www.ngmn.org/wp-content/uploads/230222_NGMN_GFN_KPIs_Target_Values-V1.0.pdf
In questo contesto, le attività di stan- Si sono inoltre brevemente illustrati 6. TIP project Joint MoU joint-mou-white-paper-mwc-2023.pdf (telecominfraproject.com)
dardizzazione e quelle più propriamente due progetti, Hexa-X e 6Green, f inan- 7. ETNO Sustainable Development https://etno.eu/working-groups/sustainable-development.html
di ricerca f inanziata rivestono un ruolo ziati dalla Commissione Europea, che 8. JRC Code of Conduct https://e3p.jrc.ec.europa.eu/communities/ict-code-conduct-energy-consumption-broadband-
fondamentale nel guidare il processo di si occupano del tema per gli aspetti communication-equipment
def inizione e di monitoraggio della so- dell’innovazione verso le reti dei pros- 9. Specifica ETSI ES 202706-1 https://www.etsi.org/deliver/etsi_es/202700_202799/20270601/01.07.01_60/
stenibilità quale parametro di progetto simi anni. ■ es_20270601v010701p.pdf
10. Specifica ETSI TS102706-2 https://www.etsi.org/deliver/etsi_ts/102700_102799/10270602/01.05.01_60/ts_10270602v010501p.pdf
11. Specifica ETSI ES203228 https://www.etsi.org/deliver/etsi_es/203200_203299/203228/01.04.01_60/es_203228v010401p.pdf
12. Raccomandazione ITU-T SG5 L.1331 https://www.itu.int/rec/T-REC-L.1331
13. 3GPP TS28.310 https://portal.3gpp.org/desktopmodules/Specifications/SpecificationDetails.aspx?specificationId=3550
14. 3GPP TS28.554 https://portal.3gpp.org/desktopmodules/Specifications/SpecificationDetails.aspx?specificationId=3415

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APPROFONDIMENTO APPROFONDIMENTO

6Green Integrando queste soluzioni in una proposta


architetturale innovativa, il progetto intende
le componenti di rete e le applicazioni Cloud
Native.
abilitare nuovi modelli di business Green e in-
trodurre SLA (Service Level Agreement) f ina- Per dimostrare l’eff icacia delle soluzioni svi-
Il progetto 6Green mira a promuovere l’eff i- di “Green Elasticity”, che grazie all’Intelligen- lizzati alla Decarbonizzazione, con un modello luppate, il progetto ha selezionato tre casi d’u-
cienza energetica nelle reti 5G/6G, con l’obiet- za Artif iciale automatizza la fornitura e l’ot- che permetta la rinegoziazione dinamica degli so che verranno implementati sulla piattafor-
tivo principale di ridurre l’impronta di carbonio timizzazione delle risorse di rete e di calcolo, accordi a favore di politiche più sostenibili, che ma realizzata dal progetto.
di queste reti, e delle applicazioni verticali che sfruttando in modo dinamico le caratteristiche coinvolgano tutti gli stakeholder.
le sfruttano, di almeno un fattore 10. degli acceleratori hardware disponibili. La visione complessiva del progetto 6Green, L’obiettivo f inale è creare un ecosistema 5G/6G
Una delle strategie chiave proposte dal pro- calata sull’architettura 5/6G, è rappresenta- che sia f lessibile, scalabile e sostenibile, ridu-
getto è la transizione dalla “Cloud Agility” alla Un altro aspetto fondamentale è la realizza- ta in Fig.A con le componenti di Edge Agility, cendo l’impatto ambientale delle reti e delle
“Edge Agility”, un nuovo paradigma che per- zione di una catena di “controreazione ener- Green Elasticity, la controreazione energetica, applicazioni verticali di prossima generazione.
mette di spostare dinamicamente le applicazio- getica”, che garantisce un monitoraggio ac-
ni e i servizi sull’edge-Cloud in tempo reale, ot- curato del consumo energetico delle singole
tenendo un utilizzo più eff iciente e green delle applicazioni sull’intera architettura ed innesca
risorse. Il progetto introduce inoltre il concetto i processi di ottimizzazione. Acronimi
SLA Service Level AgreementVNF

Figura A: L’architettura innovativa di 6Green

maurizio.depaola@telecomitalia.it
roberto.fantini@telecomitalia.it
elisa.zimaglia@telecomitalia.it

Figura B: Logo 6Green

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APPROFONDIMENTO APPROFONDIMENTO

Hexa-X che in grado di garantire un utilizzo più eff i-


ciente dell’energia. Per quanto riguarda l’Ena-
cambiamenti culturali e comportamentali che
ne indirizzino l’adozione.
blement, un’analisi quantitativa è al momento Sostenibilità, inclusione e aff idabilità sono an-
prematura per la mancanza di dati sulle tecno- che fra gli obiettivi di Hexa-X-II, avviato ad ini-
Hexa-X è il progetto f inanziato dalla Commis- e Enablement (ossia la capacità dei sistemi ICT logie future; inoltre, una metodologia di calco- zio 2023, che, partendo dai risultati di Hexa-X,
sione Europea ed avviato ad inizio 2021 per di aiutare gli altri settori industriali a ridurre lo consolidata è stata rilasciata da ITU solo a intende traguardare la progettazione del siste-
gettare le basi della prossima generazione di l’emissione dei gas serra). f ine 2022 (ITU-T L.1480). ma 6G per offrire servizi innovativi che rispon-
telecomunicazioni mobili (6G): a differenza Si evince quindi che l’approccio di Hexa-X mira L’analisi della letteratura disponibile ha per- dano alle esigenze della società nel prossimo
delle generazioni precedenti, lo sviluppo del 6G a raggiungere sia un “6G sostenibile” che un messo di appurare che per sfruttare appieno gli decennio. In particolare, Hexa-X-II continuerà
nell’ottica di Hexa-X non deve semplicemen- “6G per la sostenibilità”. In ambito TCO, il pro- effetti dell’enablement la sola tecnologia non ad approfondire le tematiche di sostenibilità
te offrire tecnologie sempre più performanti, getto Hexa-X si propone di analizzare la possi- è suff iciente: la si deve accompagnare con ap- nei tre ambiti di sostenibilità ambientale, so-
ma deve in primo luogo rispondere ai bisogni bilità di ridurre i costi associati alla creazione, propriate politiche e strategie che promuovano ciale ed economica.
della società in termini di sostenibilità, inclu- manutenzione e gestione della futura rete 6G
sione digitale, resilienza e sicurezza che sono rispetto a quelli equivalenti per una rete 5G.
parte degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibi- Questo obiettivo può essere raggiunto sfrut- Bibliografia
le (SDGs) def initi dalle Nazioni Unite (Fig.A). tando abilitatori tecnologici come l’Intelligen-
In particolare, al f ine di delineare una chiara za Artif iciale e il distributed MIMO (Multiple- Raccomandazione ITU-T L.1480 - Enabling the Net Zero transition: Assessing how the use of information and communication
direzione per le attività legate al 6G in relazio- Input-Multiple-Output). In ambito EE invece, technology solutions impact greenhouse gas emissions of other sectors, 2022.
ne alla sostenibilità, Hexa-X ha stabilito alcuni lo scopo è quello di ottenere una sostanziale
obiettivi chiave nei seguenti ambiti: TCO (To- riduzione del consumo energetico andando
tal Cost of Ownership), EE (Energy Eff iciency) principalmente a identif icare leve tecnologi- Acronimi
SDGs Sustainable Development Goals

Figura A: Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals) definiti dalle Nazioni Unite
giuseppe.avino@telecomitalia.it
giorgio.calochira@telecomitalia.it
nicola.magnani@telecomitalia.it

Figura B: Logo dei due progetti europei

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notiziariotecnico anno 32  2/2023

Acronimi Autori
API Application Programming Interface ISO International Organization for Standardization
BBU Base-Band Unit ITU International Telecommunication Union
Claudio Bianco claudio1.bianco@telecomitalia.it
CEI Comitato Elettrotecnico Italiano JRC Joint Research Center (group)
Claudio Bianco, ingegnere elettrico, nel 1995 entra in Azienda. Le sue attività di ricerca ed
EE ETSI Environmental Engineering Technical Committee KPI Key Performance Indicator ingegnerizzazione spaziano dall’efficienza energetica ed ambientale ai sistemi d’energia e di
EEPS ETSI EE- Product Specifications NF Network Function condizionamento innovativi, dall’accumulo energetico all’analisi dei consumi dei nuovi apparati
di rete per l’accesso UltraBroadBand (architetture FTTx). In tema di standardizzazione tecnica,
ESG Environmental Sustainability Goals NFV Network Function Virtualization all’interno dei Comitati Tecnici ETSI EE (Environmental Engineering) è chairman del Working Group
ETNO European Telecommunications Network Operators’ NGMN Next Generation Mobile Networks (group) EE1, mentre in ITU-T/ SG5 (EMF, Environment, Climate Action, Sustainable Digitalization, and Circular
Economy) opera come associate rapporteur per le attività Q6 e Q12 sull’efficienza energetica ed il
Association NR New Radio climate change. 
ETSI European Telecommunications Standards Institute RAN Radio Access Network
EU European Union SDO Standard Developing Organization
FTTR Fiber to the Room SG Study Group
GFN Green Future Networks TIP Telecom Infra Project
Mauro Boldi mauro.boldi@telecomitalia.it
GHG GreenHouse Gas Emissions URLLC Ultra Reliable Low Latency Communications
Mauro Boldi ha ottenuto la Laurea con Lode in Ingegneria Elettronica al Politecnico di Torino nel
GSMA GSM Association VNF Virtual Network Function 1997, con una tesi di Laurea elaborata in CSELT, sui temi dell’accesso radio, della propagazione, e
ISG Industry Standard Group sulla pianificazione.
Successivamente ha lavorato in CSELT e poi in Telecom Italia su soluzioni Radio over Fiber, e più in
generale sull’accesso mobile.
Si occupa di efficienza energetica dal 2010, come vice-chairman del gruppo ETSI EE. Gestisce le
partecipazioni ai progetti Europei nell’ambito del programma Horizon Europe. 

Luca Pesando luca.pesando@telecomitalia.it


Luca Pesando ha più di 30 anni di esperienza in TIM, durante i quali si è occupato di R&D in diversi campi
di interesse aziendale. Da molti anni si occupa di gestire la partecipazione dell’azienda nei diversi gruppi
di standardizzazione tecnica per le TLC, con particolare riferimento ad aspetti di rete fissa e trasporto.
Attualmente è membro del Board di ETSI e Chair del ISG F5G (Fixed F5) nello stesso ente. È membro del
Consiglio del CEI (ente Nazionale Italiano corrispettivo dell’IEC). In passato ha avuto ruoli di Chair in altri
gruppi ETSI, in CEI, ITU-T e OIPF. 

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