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«Scriviamo oggi con un senso di urgenza, mentre la Commissione europea guarda alle priorità per l’ultimo, e
importante, parte del suo mandato quinquennale». È uno dei passaggi della lettera indirizzata alla Commissiore
europea da parte dei big delle Tlc del Vecchio Continente. E ora che «viviamo in tempi senza precedenti», la richiesta è
chiara e messa nero su bianco: i giganti del web devono condividere i costi di rete. Crisi energetica e obiettivi della Ue in
materia di cambiamento climatico non lasciano spazio a dubbi.
Ci sono anche Pietro Labriola, ceo Tim e Alberto Calcagno, ad Fastweb, fra i 16 firmatari della lettera inviasta
oggi e che Il Sole 24 Ore ha potuto visionare. Ad apporre la loro firma ci sono i ceo di Deutsche Telekom, Orange,
Telefonica, Vodafone Group. Di base c’è una stretta connessione con le partite della sostenibilità e del risparmio
energetico. «La digitalizzazione – scrivono i ceo – può ridurre le emissioni di CO2 fino al 20%. In questo contesto, la Ue
dovrebbe intensificare i suoi sforzi per rendere la rete energetica europea più intelligente e accelerare l’adozione
digitale in tutti i settori industriali. Noi siamo pronti».
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Un calendario «tempestivo»
È per questo che le telco dicono di accogliere «le dichiarazioni della vice presidente Vestager e la
consultazione annunciata dal Commissario Thierry Breton. Si getteranno le basi per una solida iniziativa legislativa che
affronti efficacemente la questione. Siamo favorevoli a un calendario tempestivo che consenta all'Europa di ottenere
risultati entro la fine dell'attuale mandato della Commissione».
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