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Anno IV n.

3 - maggio/giugno 2008

Italcementi Group,
an engine of
development

ASSOBETON
Organo Ufficiale di ASSOBETON

and modernity
feeding

industrie manufatti cementizi

strategy
with specific
local aspects
in the sign
of sustainability.

Italcementi Group partecipa alliniziativa per la Sostenibilit dellIndustria Cementiera


in collaborazione con WBCSD (World Business Council for Sustainable Development)
di cui membro. Nel 2002 Italcementi Group ha sottoscritto a Parigi lAgenda

for Action,

il primo protocollo che coniuga lattivit delle imprese cementiere con le politiche di Sviluppo Sostenibile. LAgenda for Action prevede
un piano quinquennale di azioni volto a garantire il migliore equilibrio fra tutela dellambiente, responsabilit sociale e crescita economica.

63 cementerie, 15 centri di macinazione, 5 terminali, 613 centrali di calcestruzzo e 134 cave di inerti.
registrato un fatturato consolidato di oltre 6 miliardi di Euro con uno staff di oltre 23.500 dipendenti.

un dispositivo industriale di
Nel 2007 il Gruppo ha

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Italcementi la holding di un gruppo che integra lesperienza, il know-how e le culture di 22 paesi in 4 continenti del mondo, attraverso

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its global

CONFINDUSTRIA

L'EVENTO

2008

XIII Congresso Nazionale ASSOBETON

BIBM

19 Congresso Internazionale BIBM

TECNOLOGIA

Building Information Modeling


Le nuove frontiere tecnologiche nella gestione informatica
dei dati progettuali nel settore AEC

INSERTI

La rispondenza alle prescrizioni delle normative


in materia di risparmio energetico

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Dynamon NRG & Dynamon SP


Soluzioni specifiche per lindustria della prefabbricazione

Sviluppo rapido

delle resistenze
meccaniche

Ottimizzazione

cicli produttivi
e drastica
riduzione dei cicli
di maturazione
Per risolvere le
problematiche tipiche della
prefabbricazione e per dare
un forte contributo
allinnovazione e allo
sviluppo del settore, Mapei
ha sviluppato i prodotti
delle gamme
DYNAMON NRG &
DYNAMON SP, specifici per
questo tipo di applicazioni
e particolarmente idonei
anche per il
confezionamento di
calcestruzzi
autocompattanti.

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26-01-2005
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Editoriale

LEditoriale
del Presidente

Il coraggio
di scegliere

a Giunta, riunitasi lo scorso mese


di giugno, ha completato il rinnovo dei ver tici istituzionali (Giunta
e Consiglio Direttivo) della nostra Associazione che resteranno in carica nel
biennio 2008-2010.
Questo atto, massima espressione della nostra vita associativa, non pu che
essere salutato con grande entusiasmo
e positivit dando il benvenuto a tutti
coloro che per la prima volta sono entrati nei nostri organi di governo ed a
coloro che hanno deciso di proseguire
con un ulteriore mandato.
A tutti noto che le cariche allinterno di unAssociazione confindustriale
sono, per Statuto, volontarie e rappresentano lassunzione di una responsabilit molto impegnativa: credo quindi
che tutti gli Associati di ASSOBETON
ma anche tutti coloro che ad oggi
sono fuori dal nostro sistema debbano essere profondamente grati a
questi nostri colleghi imprenditori per
la determinazione ed il senso di responsabilit che hanno dimostrato e
dimostrano in tal senso.
un lavoro gravoso e ne sono sempre
pi convinto, dopo anni di personale
coinvolgimento.

ASSOBETON unAssociazione pi
complessa di molte altre presenti nel
panorama confindustriale in quanto
espressione di numerosi mercati ed
interessi tra loro differenti e, talvolta,
anche contrastanti.
Chi entra a fare par te dei nostri organi
di governo chiamato a comprendere sia le problematiche del settore
merceologico in cui opera la propria
impresa sia quelle degli altri, ma deve
anche par tecipare alle scelte strategiche sui numerosi fronti con i quali
dovremo misurarci un domani e sulle
posizioni da assumere nei confronti
degli altri attori che con noi interagiscono allinterno del vasto mercato
delle costruzioni.
Sono rappor ti complessi che vanno
valutati approfonditamente attraverso
un non semplice e non breve dibattito
interno per ricercare il punto di sintesi
che ci consenta di presentarci con idee
chiare ed obiettivi precisi ai nostri interlocutori.
Per fare ci la Presidenza di ASSOBETON non pu operare senza il valido
e costante suppor to della Giunta, del
Consiglio Direttivo e quindi di tutte le
Sezioni: cer tamente un lavoro non
facile, inevitabilmente lungo vista anche la cadenza dei nostri incontri su
cui dobbiamo sintonizzare le nostre
posizioni.
Ancora oggi, infatti, capita di registrare
compor tamenti pi attenti ai problemi
della singola Sezione che non a quelli
pi generali dellAssociazione rispetto
ai quali lAssociato pi distratto ed
emotivamente meno coinvolto.
Tutto ci rende pi difficile la nostra crescita: abbiamo la necessit di
3 - industrie manufatti cementizi

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nuo
va v
ers
ion
e!

Esplora!
Tekla Structures 14
pensare a una coraggiosa politica del
nostro compar to che ci consenta di
fronteggiare i rappor ti di forza esistenti allinterno del mercato delle
costruzioni nonch ad una politica di
prodotto efficace e convincente verso
tecnologie e prodotti alternativi ai nostri. Dobbiamo intensificare la nostra
presenza ai tavoli che contano portando in quelle sedi non solo i nostri
interessi par ticolari che ben conosciamo ma anche quelli pi generali
che, come detto, vanno per discussi,
maturati e condivisi con tutta la nostra
base associativa.
Ecco quindi il mio messaggio ed il mio
augurio per questa legislatura: che si
possa, attraverso limpegno di tutta la
Giunta, predisporre unagenda di lavoro equamente bilanciata tra esigenze
di breve, medio e lungo termine e che
anche le scelte di carattere pi strategico e trasversale ai compar ti possano
assumere nella coscienza di tutti limpor tanza che meritano.
a conoscenza di tutti che il mercato
sta attraversando un momento non
facile ed pur troppo tardi per cercare
di eliminare le difficolt che si profilano di fronte a noi: non ci resta che
lavorare per costruire un futuro pi
roseo e per ridurre il lasso di tempo
che ci separa da esso.
Questo va chiesto allAssociazione e su
questo dobbiamo tutti impegnarci.

A Il primo software BIM


per il mondo dei prefabbricati
in cemento armato

Superando il tradizionale disegno bidimensionale,


Tekla Structures propone una progettazione basata sul
modello 3D, parametrico e intelligente, che permette un
maggior controllo sullintero processo produttivo, con
conseguente riduzione degli errori.
La nuova versione 14 di Tekla Structures si completa con
nuove funzioni e una nuova interfaccia utente pi facile
ed intuitiva modellata sul percorso logico e naturale della
progettazione.

(Renzo Bullo)

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SOMMARIO

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69
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102
106
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n. 3/2008

Leditoriale del Presidente


di Renzo Bullo

Il Commento del Direttore


di Maurizio Grandi

L'evento

XIII Congresso Nazionale ASSOBETON


di Andrea Dari

BIBM

19 Congresso Internazionale BIBM


di Fabio Biondini, Giandomenico Toniolo e Carla L. Zenti

Tecnologia

Building Information Modeling


Le nuove frontiere tecnologiche nella gestione informatica dei dati progettuali nel settore AEC
di Carlo Pucci

Inserti

La rispondenza alle prescrizioni delle normative in materia di risparmio energetico


di Carlo Schiatti

Attualit

Calcestruzzo in pratica: durabilit


di Gianni Bebi

Le Aziende informano

Uso degli inserti per calcestruzzo in conformit alle normative vigenti


di Roberto Ragozzini

Assobeton

Abbonamento alla raccolta "Normative Manufatti Cementizi"

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108
124

Assobeton

Assemblea Generale Ordinaria 2008

Assobeton

Rinnovo organi dell'Associazione

Errata corrige
Ci scusiamo con i lettori e con gli autori per linesattezza pubblicata nel numero 1 di Industrie Manufatti Cementizi, in merito allarticolo Il CEN TC 350 Standard previsti e programma d'azione. A correzione di quanto riportato, evidenziamo il fatto che gli autori dellarticolo sono Gian Luca Baldo e Laura
Peano, Life Cycle Engineering Torino. Per errore larticolo era stato attribuito al solo Gian Luca Baldo.

Industrie Manufatti Cementizi


Bimestrale - n. 3/2008
Propriet
Abes Srl
Societ di servizi di ASSOBETON
Via Giacomo Zanella, 36
20133 Milano
Tel. 02.70100168 Fax 02.7490140
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Direttore responsabile
Andrea Dari
Direttore editoriale
Maurizio Grandi
Comitato di redazione
Renzo Bullo, Giorgio Fontana,
Maurizio Grandi, Alessandra Biloni,
Andrea Dari, Patrizia Ricci
Segreteria editoriale
Alessandra Biloni
Segreteria di Redazione
Patrizia Ricci

ASSOBETON
Redazione
Andrea Dari, Patrizia Ricci,
Alessandra Biloni, Stefania Alessandrini
Strada Cardio, 4 47891 Galazzano RSM
Tel. 0549.909090 Fax 0549.909096
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Concessionaria pubblicit
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Vendita pubblicit
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Servizio abbonamenti
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(5 numeri) di 26.
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I prezzi sopraindicati si intendono IVA esclusa.
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Segreteria di Stato Affari Interni Prot. n. 73/75/2008 del
15/01/2008.
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danni proveniente da terzi che dovessero rivendicare diritti su tali contenuti.

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Editoriale

Il Commento
del Direttore

Europa,
limportanza
di esserci

l compar to della prefabbricazione


, come tutti sappiamo, un mercato
locale in cui una singola unit produttiva pu operare entro un raggio
dazione limitato: oltre tale confine diventa difficile, se non impossibile per
chiunque, essere competitivi.
Internazionalizzarsi significa, quindi,
per unimpresa espandersi esclusivamente attraverso il controllo di unit
produttive ubicate in paesi stranieri,
operazione consentita solo ad imprese che abbiano superato una cer ta
soglia dimensionale: alla maggioranza
delle imprese italiane di prefabbricazione (lAnnuario della Prefabbricazione di ASSOBETON ne contiene
quasi 1.300) tale opzione quindi
preclusa per ragioni finanziarie e/o
organizzative.
Nonostante ci, la politica della nostra
Associazione sempre stata quella di
essere presente sullo scacchiere europeo, non solo perch, come ben sappiamo, la maggior par te delle leggi e
delle norme tecniche che arrivano sui
nostri tavoli discendono da direttive e
circolari emanate da Bruxelles.
Essere presenti in Europa significa infatti par tecipare attivamente allevo-

luzione del mercato della prefabbricazione europeo (35 miliardi d, 210.000


addetti ed 8.000 stabilimenti), condividendo problemi ed esperienze con
tutti gli altri: questo, ad esempio, avvenuto nella riunione dell11 giugno
scorso a Varsavia, la terza in due anni,
tra i Direttori delle Associazioni europee.
attraverso questi incontri che stata
recentemente sposata la proposta italiana, concretizzatasi in occasione del
Congresso BIBM di Vienna, di realizzare, per la prima volta, lAnnuario della
Prefabbricazione UE (BIBM Yearbook
2008). Questa pubblicazione contiene lelenco di tutte le Associazioni
nazionali appar tenenti alla nostra Federazione europea unitamente a tutti
i loro Associati: una fotografia delle
principali imprese di prefabbricazione
esistenti in Europa, da cui si evince, ad
esempio, la dimensione dei vari mercati e la diversa frammentazione esistente nei paesi membri della UE.
In questo quadro spicca limpor tanza
dellItalia quale indiscusso leader.
Un quadro che presenta numerose similitudini: il mercato delle costruzioni
rappresenta per tutti circa il 10% del
PIL, la crisi sullincremento dei prezzi
delle materie prime comune a tutti, cos come di tutti il tema della
sostenibilit come elemento e metro
per competere con i materiali alternativi.
Ma molte sono anche le differenze:
i tassi di crescita dei mercati sono
molto diversi (la Polonia fa segnare,
ad esempio, da tempo un + 13-15%
annuo); in Svezia il mercato delle costruzioni in legno, sovvenzionato dal
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governo, dieci volte quello del Calcestruzzo; in Danimarca ed in Polonia il Calcestruzzo preconfezionato
solo una delle sezioni del prefabbricato; in Austria esistono, allinterno
dellAssociazione, sezioni che si interessano unicamente di case prefabbricate, di camini e di box per auto; in
Nor vegia ed in Germania i prodotti
prefabbricati di maggior peso sono,
rispettivamente, i solai alveolari e le
pavimentazioni in massello; in Polonia,
mercato piuttosto giovane, il calcestruzzo cellulare si cos affermato
da raggiungere volumi che rappresentano il 33% dellintera produzione
europea; ed infine la Spagna, che sta
attraversando una crisi del compar to
mai registrata sino ad oggi, con riduzioni di fatturato dellordine del 30%.
Insomma, bene ricordarlo, ASSOBETON pu costituire per tutti gli Associati una reale fonte di informazioni
sul mercato europeo ed una por ta
di accesso al business internazionale:
la prossima missione (ottobre 2008)
di una nutrita delegazione di aziende
svedesi interessate a visitare stabilimenti italiani di produzione di solai
alveolari di grande spessore, pannelli
di tamponamento e cantieri di grandi
realizzazioni, non altro che lesempio concreto di quanto sia utile ed impor tante per tutti vivere un business
locale con una logica globale.
n

(Maurizio Grandi)

industrie manufatti cementizi - 3

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Gli autori su questo numero

Alessandra Biloni
ASSOBETON
a.biloni@assobeton.it

Alessandro Malnati
Direttore Servizio Clienti
GWC World

Carlo Pucci
Assistenza Tecnica Tekla
Structures Harpaceas Srl

Patrizia Ricci

Direttore BIBM

Alessandra Ronchetti
ASSOBETON
a.ronchetti@assobeton.it

Carlo Schiatti
Libero professionista in Arezzo
Gruppo Inserti ASSOBETON

Carla L. Zenti
ASSOBETON
c.zenti@assobeton.it

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MARCATURA CE

ELEMENTI PREFABBRICATI

Siete a conoscenza delle


scadenze di legge?
Siete a conoscenza degli adempimenti previsti?
Siete a conoscenza dellattivit
ASSOBETON in questo ambito?
Lobbligo della Marcatura CE per molti dei nostri prodotti gi in vigore. I prodotti che non esibiscono il marchio CE, ove obbligatorio, non possono essere immessi
sul mercato.
Nel corso del 2008 diverr obbligatoria la Marcatura CE
di diversi prodotti prefabbricati strutturali.
Per informazioni:
ASSOBETON Ing. Alessandra Ronchetti
Tel. 02.70100168 int. 216 e-mail: a.ronchetti@assobeton.it

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Le v e n t o

13

La Prefabbricazione
nella citt del futuro

Baveno, 22 - 23 maggio 2008

industrie manufatti cementizi - 3

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L e v e n t o

XIII Congresso
Nazionale ASSOBETON
Sessioni parallele del 22 maggio 2008
Sessione Responsabilit ed obblighi nellesecuzione
dei lavori
di Alessandra Biloni
Una delle principali novit del format
adottato per la tredicesima edizione
del Congresso ASSOBETON stata
orientata dalla volont di dare spazio, a
fianco del tema di ampio respiro su cui
si incentrata la manifestazione, ad argomenti che fossero strettamente legati
allattivit quotidiana degli imprenditori
del nostro comparto.
Le Sezioni di cui si compone ASSOBETON sono state quindi stimolate a
proporre momenti di approfondimento
attraverso lorganizzazione di Sessioni
parallele che si sono svolte nel pomeriggio del 22 maggio.

Questo spirito stato raccolto e interpretato dalla scelta di affrontare un argomento di interesse trasversale a tutte le
componenti del nostro sistema produttivo, un tema che coinvolge da vicino le
imprese che si trovano ad operare scelte
che non possono prescindere dalle normative sempre pi stringenti riguardanti
ogni aspetto dellattivit imprenditoriale.
Responsabilit ed obblighi nellesecuzione
dei lavori: un mondo in rapida evoluzione.
Sicurezza, ambiente, leggi e regolamenti
il titolo della Sessione, dal forte impatto pratico, che si posta lobiettivo di
fornire una panoramica aggiornata degli

Antonella Colombo.

Gaetano e Massimo Lapi.

Gianpiero Montalti.

Salvatore Patti.
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L e v e n t o

Roberto Ragozzini.

Alessandra Ronchetti.

Marco Salvaneschi.

Pierguido Soprani.

adempimenti fondamentali e delle principali novit normative e legislative.


I lavori si sono aperti con lintervento dei
Presidenti di Sezione che hanno ribadito
limportanza e lattualit dei contenuti
della giornata e sottolineato lassoluta
necessit, in un mercato in cui la concorrenza sempre pi aggressiva, che le
imprese virtuose, quindi rispettose delle
regole, possano e debbano prevalere
rispetto a quelle meno attente agli aspetti normativi.
La Sessione quindi entrata nel vivo con
le seguenti relazioni:
La Prefabbricazione: peculiarit e criticit di una moderna tecnologia - Sicurezza, salute ed ambiente, presentata
da Gaetano Lapi e Massimo Lapi, dello
Studio Lapi, nel corso della quale sono
stati approfonditi i seguenti temi:
4 la situazione infortunistica;
4 il nuovo D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico):
gestione della sicurezza sul lavoro;
4 aspetti organizzativi e amministrativi
legati ai modelli di gestione della sicurezza sul lavoro UNI INAIL/OHSAS
18001.
Obblighi e responsabilit alla luce delle
nuove norme tecniche, a cura di Roberto Ragozzini, Antonella Colombo, Ales-

sandra Ronchetti, Gianpiero Montalti,


Marco Salvaneschi nel corso della quale
si parlato di:
4 uso degli inserti a tutela della sicurezza nella prefabbricazione;
4 il rendimento energetico;
4 la resistenza al fuoco delle strutture;
4 marcatura CE e qualificazione di prodotto;
4 panoramica sui titoli, ruoli e responsabilit di alcune figure professionali
della filiera;
4 marcatura CE delle lastre in fibrocemento.
Ruoli e responsabilit delle direzioni
dei lavori: una figura indispensabile a
garanzia del rispetto di leggi e regolamenti, presentata da Salvatore Patti dello
Studio Legale Patti - De Tilla.
Giurisprudenza e responsabilit dellappaltatore: teoria e pratica, presentata da
Pierguido Soprani dello Studio Legale
Soprani.
Al termine delle presentazioni, il dibattito
conclusivo ha fornito unoccasione di confronto alla numerosa ed attenta platea.
Le slides degli interventi proposti sono
disponibili sul sito web ASSOBETON
www.assobeton.it, nellarea Studi Ricerche e Documenti.
n

15

industrie manufatti cementizi - 3

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L e v e n t o

Sessione parallela organizzata


dalla Sezione Tubi a Bassa Pressione
di Carla L. Zenti

La Sezione Tubi a Bassa Pressione


seguendo limpulso europeo verso il
green marketing, ha deciso di focalizzare
il proprio interesse sullimpatto ambientale dei propri prodotti e quindi ha
contattato lIng. Baldo dello studio LCE
di Torino che ha tenuto un intervento
sul tema: La selezione dei materiali per
leco design ed il benchmarking ambientale.

Gianluca Baldo.

Il nuovo strumento che a disposizione delle singole aziende, ma anche di


Associazioni di Categoria, per qualificare
la prestazione del prodotto attraverso una serie di indicatori di carattere
ambientale, la Dichiarazione Ambientale
di Prodotto EPD (Environmental Product
Declarations).
LEPD un documento che permette
di comunicare informazioni oggettive,
confrontabili e credibili relative alla prestazione ambientale di prodotti e servizi.
Tali informazioni hanno carattere esclusivamente informativo. Nonostante ci, la
EPD deve essere sviluppata utilizzando
la Valutazione del Ciclo di Vita LCAcome metodologia per lidentificazione
e la quantificazione degli impatti ambientali. Lapplicazione della LCA deve essere
in accordo con quanto previsto dalle
norme della serie ISO 14040, in modo
da garantire loggettivit delle informazioni contenute nella dichiarazione.

Inoltre tale dichiarazione applicabile


a tutti i prodotti o servizi indipendentemente dal loro uso o posizionamento nella catena produttiva, classificati in
gruppi ben definiti. La classificazione in
gruppi permette di effettuare confronti tra prodotti o servizi funzionalmente
equivalenti.
Da ultimo, lEPD viene verificata e convalidata da un organismo accreditato
indipendente (Swedish Environmental
Management Council Svedese www.
environdec.com) che garantisce la credibilit e veridicit delle informazioni contenute nello studio LCA e nella
dichiarazione.
Da quanto detto appare chiaro che per
poter redigere la Dichiarazione Ambientale di prodotto necessario uno studio
di settore sul carico ambientale medio,
associato al ciclo di vita del prodotto
secondo la metodologia LCA.
La Valutazione del Ciclo di Vita - L.C.A.
(Life Cycle Assessment) consiste in un
metodo oggettivo di valutazione e
quantificazione dei carichi energetici
ed ambientali e degli impatti potenziali
associati ad un prodotto/processo/attivit lungo lintero ciclo di vita, dallacquisizione delle materie prime al fine vita.
Il LCA, del resto, rappresenta un supporto fondamentale allo sviluppo di schemi di Etichettatura
Ambientale: nella definizione dei criteri ambientali di riferimento per un dato
gruppo di prodotti (etichette ecologiche
di tipo I: Ecolabel), o come principale
strumento atto ad ottenere una Dichiarazione Ambientale di Prodotto: DAP
(etichetta ecologica di tipo III).
Lintervento ha suscitato grande interesse e partecipazione da parte dei presenti, che, come lIng. Dusi della COPREM e
lIng. Destro della IL.CEV, hanno chiesto
ulteriori informazioni sulle potenzialit di
3 - industrie manufatti cementizi

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L e v e n t o

questo strumento e soprattutto sulloggettivit di queste valutazioni.

17

(ISO 14043). Concetti ribaditi oltre che


dallIng. Baldo anche dallIng. Orsenigo di
ICMQ.
In conclusione sia lIng. Zerilli, consulente
della CAV. CESTARO GUSTAVO, che il
Sig. Picca della PICCA PREFABBRICATI,

Carlo Bonfanti e Alessio Destro.

A livello europeo limportanza strategica


delladozione della metodologia LCA
come strumento di base e scientificamente adatto allidentificazione di aspetti
ambientali significativi espressa chiaramente allinterno del Libro Verde COM
2001/68/CE e della COM 2003/302/CE
sulla Politica Integrata dei Prodotti, ed
suggerita, almeno in maniera indiretta,
anche allinterno dei Regolamenti Europei: EMAS (761/2001/CE) ed Ecolabel
1980/2000/CE.
A livello internazionale, la metodologia
LCA regolamentata dalle norme ISO
della serie 14040 in base alle quali uno
studio di valutazione del ciclo di vita prevede: la definizione dellobiettivo e del
campo di applicazione dellanalisi (ISO
14041), la compilazione di un inventario
degli input e degli output di un determinato sistema (ISO 14041), la valutazione
del potenziale impatto ambientale correlato a tali input ed output (ISO 14042)
e infine linterpretazione dei risultati

Lorenzo Orsenigo.

Anna Cestaro e Franca Zerilli.

Gianni Cestaro.

Marco Picca e Piero Dusi.

hanno sottolineato limpor tanza che


questo argomento riveste nellambito
della Sezione Tubi a Bassa Pressione.
La Dichiarazione Ambientale di Prodotto
potrebbe essere un chiaro messaggio
promozionale sullecocompatibilit dei
tubi in calcestruzzo ed un valido strumento attraverso il quale cercare di
contrastare la concorrenza dilagante,
anche a livello europeo, dei prodotti
alternativi.

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L e v e n t o

XIII Congresso
Nazionale ASSOBETON
Sessione pubblica del 23 maggio 2008
Discorso di apertura del Presidente Renzo Bullo

Gentili Signore, egregi Signori, Autorit,


graditi Ospiti, cari Colleghi,
desidero innanzitutto esprimere un caloroso benvenuto a tutti i presenti alla
seconda ed ultima giornata di questo XIII
Congresso di ASSOBETON.
A nome dellAssociazione rivolgo in particolare un sentito ringraziamento agli
illustri relatori ed al moderatore del
dibattito che animeranno la mattinata e
che ci daranno, ne sono certo, un prezioso contributo in termini sia di spunti di
riflessione, ma anche di nuovi stimoli per
le nostre quotidiane e spesso delicate
scelte operative.
Dopo la giornata di ieri, imperniata sulle
Sessioni Parallele organizzate dalle Sezioni in cui ASSOBETON articolata, eccoci
qui, questa mattina, ad affrontare il tema
prescelto per questa tradizionale assise,
dal titolo: La Prefabbricazione nella citt
del futuro.
Nellintroduzione dei lavori di questa
mattinata, desidero, sia pur brevemente,
illustrare le ragioni che sono alla base
della scelta di questo tema, tema collega-

to anche in parte alle questioni presentate e discusse nella giornata di ieri.


Si sa che Giunta e Consiglio di ASSOBETON, da sempre, e questo mi sembra
normale, si confrontano a lungo circa la
scelta dellargomento pi appropriato da
trattare nei nostri congressi e la decisione
non mai facile, direi anzi quasi sempre
sofferta, tanti sono i temi di interesse.
Da un lato le posizioni di coloro che propongono argomenti di spiccato carattere
strategico che, quindi, si inquadrano, per
ovvie ragioni, in un orizzonte temporale di medio-lungo periodo, e dallaltro
quelle di coloro che desiderano, invece,
affrontare temi dalla rilevanza pratica
pi immediata, prossimi alloperativit
quotidiana dellimpresa e come tali proiettati in un orizzonte temporale di breve
periodo.
Esistono poi argomenti avvertiti come pi
vicini dalle grandi imprese ed altri invece
tipicamente rappresentativi delle esigenze della piccola e piccolissima impresa,
dalla forte connotazione familiare, come
molte sono le nostre.
Gi solo per le due ragioni anzidette, non
certo facile trovare un argomento che
rappresenti una tematica sentita come
prossima da tutti, come invece giusto
che sia, perch di tutti lAssociazione ed
quindi a tutti gli Associati che si deve
rivolgere il Congresso Nazionale della
categoria.
Abbiamo, per tanto, riflettuto sui temi
trattati in passato anche per cercare
di seguire, per quanto possibile, un filo
conduttore unitario allinterno di un percorso tematico che ci piace immaginare
senza soluzione di continuit: a Rimini nel
2002, il tema fu Quale futuro e quali stra3 - industrie manufatti cementizi

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L e v e n t o

tegie, a Roma nel 2004 abbiamo parlato


di Impresa, Mercato ed Innovazione per
crescere e competere, mentre a Siena nel
2006 abbiamo scelto Crescita dimensionale delle aziende in un settore maturo.
Gi a Roma, anche se sulla scia di una
congiuntura ancora favorevole, avevamo
intuito, da segnali inequivocabili, che il
nostro compar to stava cambiando e
per questo ci si interrogati su come si
sarebbe presentato il nuovo scenario.
Due anni dopo, a Siena, la nostra attenzione si rivolta ad uno degli aspetti di
questo cambiamento, e precisamente a
quello relativo alla struttura delle nostre
imprese: in particolare ci siamo interrogati su quale fosse latteggiamento pi adatto per affrontare il futuro e quali fossero
gli strumenti idonei per affrontare con
successo il salto dimensionale.
Oggi, a distanza di quattro anni dallassise
di Roma e di due da quella di Siena, si
pu dire che parte della nebbia si sia
diradata ed il futuro, inteso come scenario e non come scelte, sia decisamente
pi chiaro (ed i dati che seguono lo confermano). Le scelte, naturalmente, sono
di competenza delle aziende.
Sul fronte della struttura delle nostre
imprese, il processo di razionalizzazione
e trasformazione della cosiddetta offerta in corso: ci si evince non solo
dalle recenti rilevanti operazioni finanziarie alle quali abbiamo tutti assistito,

19

operazioni che hanno talvolta coinvolto


anche i mercati borsistici, ma anche dalla
testimonianza diretta che ASSOBETON
stessa pu fornire circa il cambiamento
palesemente in atto.
Dal 2004 ad oggi, infatti, su un totale,
allora, di circa 225 associati, 48 sono
quelli che hanno lasciato lAssociazione
e in questo numero sono incluse anche
imprese che, a seguito di trasformazioni
societarie, hanno mutato la loro ragione
sociale sotto nuova forma e/o sono state
incorporate da altri operatori presenti sul
mercato.
Non sono cer to mancati, per, i casi
di imprese che hanno semplicemente
cessato la propria attivit, e ci come
conseguenza di un mercato decisamente
competitivo e troppo affollato, ma anche
in esito ad un difficile passaggio generazionale allinterno della famiglia che spesso

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20

L e v e n t o

si rivelato privo di soluzione.


Nello stesso periodo, tuttavia, il numero
delle aziende di prefabbricazione che
hanno aderito per la prima volta alla
nostra Associazione pari a 28.
Va segnalato, infatti, in aggiunta e a commento dei numeri sopraddetti, che il valore dei contributi associativi acquisiti nel
periodo temporale sopra indicato, valore
proporzionale, come sapete, al volume
daffari ed agli addetti delle imprese,
viceversa risultato superiore al corrispondente valore dei contributi persi.
Il che, in sintesi, significa che ASSOBETON
sta divenendo espressione di imprese
mediamente pi grandi che in passato.
Come dicevo prima, quindi, questo fenomeno che qualche anno fa poteva essere
solo intuito dagli osservatori pi attenti,
ora rappresenta una realt che sotto gli
occhi di tutti.
In questi due anni, inoltre, altri sono gli
eventi di grande rilevanza che meritano
di essere presi in considerazione: mi riferisco allintensa e corposa normazione

che ha interessato il nostro comparto e


non solo.
Credo che difficilmente potr ripetersi in
futuro una tale trasformazione del contesto normativo in un cos breve lasso
di tempo e su cos tanti fronti, come
accaduto in questo periodo.
Le norme tecniche entrate in vigore
allinizio del 2008, dopo una lunga e sofferta gestazione, hanno segnato un cambiamento radicale del modo di progettare, cambiamento che, statisticamente, in
Italia, negli ultimi cento anni, accaduto
ogni trenta circa.
Lentrata in vigore di questo corposo trattato tecnico-legislativo fa propri i principi
sui quali sono basati gli Eurocodici che
permetteranno alle nostre imprese di
misurarsi sulle medesime basi ingegneristiche in qualunque paese europeo.
Contemporaneamente, sono anche
entrate in vigore norme specifiche sul
tema energetico, norme gi presenti in
Italia dal 1991, ma di fatto mai applicate e
quindi disattese e sconosciute ai pi: ora
anche questo aspetto parte integrante
del nostro know how e del nuovo modo
di progettare e costruire.
Non solo, altre caratteristiche come
lacustica, la resistenza al fuoco e lobbligo
ormai esteso a quasi tutti i nostri prodotti
di apporre il marchio CE sono aspetti
nuovi che hanno fatto o stanno facendo
cambiare radicalmente il nostro modo di
costruire e, direi di pi, di fare impresa.
Che dire poi del Testo Unico degli Appalti
o di quello sulla Sicurezza, questultimo

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L e v e n t o

recentemente entrato in vigore e che, tra


laltro, ha fortemente inasprito le sanzioni
nei confronti dellimprenditore nel caso
di infortuni?
appunto nel contesto economico, socioproduttivo e normativo sopra descritto
che si venuto delineando il tema di
questo Congresso, un tema forte ed
importantissimo per lAssociazione e gli
Associati.
In primo luogo abbiamo sentito il dovere
di creare, allinterno di questa due giorni,
un momento di sintesi per limprenditore
circa le numerose e rilevanti novit, rappresentato dalle Sessioni Parallele di ieri
pomeriggio.
Dicevo, e non sono poche, le novit di
grande impatto sullimpresa, che limprenditore in prima persona deve conoscere
perch su di esse dovr inevitabilmente
imperniare le proprie strategie di sviluppo se vuole rimanere sul mercato. Si
trattato volutamente di un momento di
sintesi e non di approfondimento perch
a questo hanno invece pensato e continueranno a pensare le nostre Sezioni,
affrontando nello specifico i vari temi in
eventi gi effettuati o in programmazione
nei prossimi mesi.
Ma se da ogni processo di trasformazione doveroso e saggio trarre nuove idee
di sviluppo e nuove opportunit per le
nostre imprese, ecco come lo scenario di
cui sopra rende legittima la domanda se
e come la prefabbricazione sia una tecnologia adatta pi di altre ad interpretare
questo nuovo modo di costruire.
Se cio, qualit e prestazioni sempre pi
sofisticate siano per noi un problema e
non invece una grande opportunit per
aprire nuovi mercati e nuovi impieghi per
i nostri prodotti.
Per rispondere a tali pressanti e rilevanti
interrogativi, cosa c di meglio se non
il confronto con i rappresentanti della
filiera delle costruzioni, con i cosiddetti
decision makers, con coloro cio che, ogni
volta che si cantierizza unopera - sia nel
settore privato, residenziale o industriale,
sia nel settore pubblico, residenziale, non

residenziale o infrastrutturale - decidono


cosa fare e come farlo!
Sono appunto questi i soggetti che oggi
avremo il piacere di ascoltare e di interrogare per comprendere il loro approccio
di fronte ad un foglio bianco e ad una
penna in mano nel prendere le prime
e, come tali, fondamentali decisioni progettuali, quelle cio che contano; si tratta
di scelte che genereranno, infatti, opere
che inevitabilmente occuperanno suolo
pubblico e che saranno visibili a generazioni di persone per i prossimi cinquanta
o addirittura cento anni.
E quando parliamo di costruzioni, dobbiamo pensare certamente a quelle residenziali e non residenziali che si localizzeranno allinterno delle nostre citt, ma
anche alla rete delle infrastrutture che
collegano e collegheranno sempre pi tra
loro le citt, infrastrutture cos importanti
e strategiche per la vivibilit e la fruibilit
stessa delle nostre metropoli.
Con esplicito riferimento al tema sempre
pi attuale e ricorrente della sostenibilit,
in Europa, si stanno oggi definendo gli
standard che imporranno un domani di
affrontare ed impostare ogni scelta su
una logica temporale di lungo periodo:
le scelte tecniche ed economiche non
dovranno pi basarsi su un orizzonte
temporale limitato (tipicamente quello
che finisce con la costruzione delledificio
e la consegna allutente), bens su un arco
temporale molto pi ampio, come si dice,
dalla culla alla tomba, cio fino a che la
struttura, dopo aver completato il suo
ciclo di vita utile, dovr probabilmente
essere demolita: ed appunto su questo
arco di tempo che bisogner ragionare
per ottimizzare ogni scelta ingegneristica
ed architettonica!
E pongo nuovamente la domanda: queste
nuove richieste di prestazioni sempre
pi sofisticate sono per noi prefabbricatori un problema o rappresentano invece
una grande opportunit capace di aprire
nuovi orizzonti, nuovi mercati e nuovi
impieghi per i nostri prodotti?
Ed ancora: saremo capaci tutti quanti
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L e v e n t o

noi, intesi come filiera del costruire


(dal committente allutilizzatore finale)
di applicare quei principi virtuosi tali da
metterci in grado di realizzare opere
esteticamente apprezzabili e performanti
al tempo stesso, abbandonando le ben
note e troppo scontate scorciatoie utili
certo nellimmediato per acquisire un
lavoro, ma disastrose per la qualit e quindi per il valore finale dellopera, con evidente danno per tutti nel lungo periodo?
Esiste un sistema di reciproche convenienze che possa legare tra loro gli
operatori in modo tale da spingere tutti
verso scelte di alto profilo e non verso
scelte e compromessi volti al ribasso?
Un contributo ci viene dato dalla pubblicazione tascabile, distribuita al Congresso,
contenente i 100 vantaggi della prefabbricazione, realizzata attraverso una brillante
iniziativa di marketing, dai nostri amici e
colleghi inglesi.
Ebbene, quali sono tra questi vantaggi
quelli giudicati da voi i pi attraenti ed
interessanti? Soffermiamoci a scorrerlo e
riflettiamoci.
Come credo di aver dimostrato, il tema
prescelto per questo Congresso, La
Prefabbricazione nella citt del futuro
trasversale a tutte le diverse realt
imprenditoriali del nostro comparto, e
ci indipendentemente dal prodotto realizzato e dalla dimensione dellimpresa; in
questo senso si pu dire che sia un tema,
anzi il tema, veramente di tutti.
Ecco perch ognuno di noi sar interessato a chiedersi con quale paradigma
sar pensata la citt del futuro, non solo
in termini estetici, ma anche e soprattutto tecnologici e realizzativi. Una citt che
dovr dimostrare la propria modernit
nel momento in cui viene pensata, progettata e realizzata; ma una citt che dovr
anche e soprattutto dimostrare il proprio
valore nel lungo periodo, quando sar
vissuta e quindi mantenuta: se opereremo
oggi con competenza e diligenza, avremo
creato opere che saranno apprezzate nel
tempo, anche fra cento anni e oltre. Al
tempo non bisogna porre limiti!

23

Al riguardo, lattualit di tale interrogativo


confermata anche dal dibattito in corso
su molti media relativo al grande evento
dellExpo 2015 di Milano.
Invito tutti, pertanto, a meditare su questo punto e credo che il contributo offerto dai nostri illustri relatori ai quali, tra
breve, con piacere e vivo interesse dar
la parola, possa offrirci preziosi spunti di
riflessione.
Come vedete, sul palco sono presenti i
nostri ospiti che ringrazio nuovamente
e che presento nellordine dei rispettivi
interventi:
4 Giancarlo Ius
Vicepresidente UIA Unione
Internazionale degli Architetti;
4 Alberto Iori
Acquisition&Asset Management
settore industriale Pirelli RE;
4 Alfonso Femia
Agenzia di architettura Femia Peluffo
(progettista del master plan di Milano
Expo 2015);
4 Enrico Dassori
Universit di Genova Ingegneria
delle Costruzioni dellAmbiente
e del Territorio;
4 Salvatore Patti
Studio Patti De Tilla.
Non desiderando sottrarre altro tempo
ai lavori, passo immediatamente la parola,
ringraziandolo, al moderatore Giorgio
Sabelli, Presidente di ICMQ Istituto e
Direttore della Divisione Marketing ed
Innovazione del Gruppo Italcementi. n

industrie manufatti cementizi - 3

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L e v e n t o

La prefabbricazione nella citt


del futuro
di Patrizia Ricci

Il Congresso Nazionale ASSOBETON,


che come noto si celebra ogni due anni
ed giunto alla XIII edizione, questanno
prevedeva un nuovo format consistente in due momenti distinti: le sessioni
parallele, svoltesi il 22 maggio, in cui si
trattato, tra laltro, il tema delle crescenti responsabilit delle imprese di prefabbricazione conseguenti allemanazione
di numerose nuove norme tecniche, ed
una sessione pubblica, tenutasi il giorno
seguente, 23 maggio, che ha riguardato
il futuro della prefabbricazione e le relative direttrici di sviluppo.
Il ruolo della prefabbricazione nella citt
del futuro, questo il tema scelto per il XIII
Congresso Nazionale ASSOBETON.
Come evidenziato dal Presidente,
Renzo Bullo, allaper tura dei lavori, i
segni del cambiamento in atto sono
a tutti evidenti ed in questo senso il
ruolo della prefabbricazione nella citt
del futuro sar cer tamente differente
da quello attuale. Gi due anni fa, in

occasione del precedente Congresso,


si era parlato dei cambiamenti che si
stavano manifestando sul fronte delloffer ta, quali i processi di aggregazione e di concentrazione: fenomeni che
oggi sono in atto in modo irreversibile.
Come precisato dal Presidente, i fronti
del cambiamento non si limitano per
solo a tale profilo.
Due sono dunque gli aspetti cruciali ai
quali il Congresso ha dedicato il suo
programma.
Il primo aspetto legato al grande
cambiamento dello scenario normativo
verificatosi nel corso degli ultimi anni e
culminato nellentrata in vigore, allinizio
del 2008, delle nuove norme tecniche,
dopo una lunga e sofferta gestazione,
che ha comportato anche un cambiamento radicale del modo di progettare.
Le sessioni parallele della prima giornata hanno rappresentato un momento
di sintesi delle novit di grande impatto sulle imprese, che limprenditore

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L e v e n t o

Giancarlo Ius.

in prima persona deve conoscere per


sviluppare le proprie strategie in linea
con il mercato.
Il secondo aspetto, oggetto del dibattito
congressuale della seconda giornata,
ha evidenziato come i prefabbricatori
dovrebbero porsi nei confronti delle
oppor tunit offer te dal consistente
mercato italiano delle costruzioni e
quali potrebbero essere le modalit pi
proficue nel relazionarsi con gli attori
che prendono par te al processo che
por ta alla realizzazione di unopera,
dalla sua ideazione alla costruzione.
Il tema scelto, la prefabbricazione nella
citt del futuro, trasversale a tutte le
diverse realt imprenditoriali del comparto, indipendentemente dal prodotto
realizzato e dalla dimensione dellimpresa e interessa quindi tutta la societ.
Secondo Giancarlo Ius, Vice Presidente UIA Unione Internazionale degli
Architetti che ha sviluppato il tema
della nascita dellidea progettuale,
primo degli interventi con il quale si
aperta la giornata dei lavori congressuali, costruire bene significa avere in primo
luogo un progetto fatto bene.
Il primo problema che un progettista
si deve porre riuscire a comunicare
la propria idea per rispondere alle esi-

25

genze del cliente e dellautorit competente perch lopera sia rispondente


agli interessi della societ e per fornire
inoltre uno strumento chiaro a chi deve
realizzare e gestire lopera stessa.
Oggi le nuove frontiere tecnologiche
forniscono al progettista uno strumento molto efficace attraverso la modellazione virtuale in 3D con la quale si
riesce ad anticipare fisicamente quello
che vorremmo fosse costruito. Bisogna
fare attenzione che questo non costituisca un limite, portando ad una sorta
di omologazione e ripetitivit che toglie
spazio alla fantasia. Il progetto deve
rispondere alle esigenze della comunit coniugando la qualit della vita
delluomo allutilizzo degli spazi. Occorre costruire le citt in funzione della
sicurezza, ovvero della difesa, della protezione e del benessere delluomo. Va
ricordato che ci che costruiamo non
isolato, ma inserito in un contesto e
il nostro intervento produce inevitabilmente delle conseguenze sociali di cui
occorre tener conto. Uno dei problemi
pi urgenti a cui guardare oggi quello
della quantit di rifiuti che luomo produce, per cui una grande citt ha non
solo il problema dellassorbimento di
energia, che determina un costo enorme di cui la societ deve tener conto
data la limitata disponibilit di risorse,
ma anche quello dello smaltimento dei
rifiuti prodotti. In queste problematiche
sono coinvolti tutti gli attori che prendono parte alla realizzazione della citt
e, dunque, anche i prefabbricatori.
Larchitetto Ius ha poi affrontato il tema
della progettazione sostenibile che, per
lui, significa esercizio di una buona pratica professionale con un approccio
legato alla concretezza, alla qualit della
forma e del progetto. Da sempre la citt
rappresenta unaspirazione al progresso
per cui la citt del futuro deve essere
accogliente, attraente e depositaria di
speranze positive. In conclusione sono
state mostrate alcune immagini che
dimostrano come si possa e si debba

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L e v e n t o

fare sostenibilit tenendo conto delle


diversit culturali, ambientali e, dove
possibile, delle opportunit offerte dalle
pi avanzate tecnologie per unarchitettura pi consapevole e a basso consumo energetico. Un esempio, La Casa de
la Mujer, un centro polifunzionale realizzato con finalit umanitarie nella zona di
Rabouni (Algeria), in cui il patio centrale
migliora i benefici climatici della struttura
ricreando le condizioni del camino, che
aspira aria calda dallinterno delle camere che lo circondano. Oppure il Centro
Culturale Jean Marie Tjibaou, realizzato
da Renzo Piano in Nuova Caledonia,
che totalmente ispirato alle tradizioni culturali e costruttive del luogo, si
compone di una serie di gusci che punteggiano il paesaggio come le capanne
dei Kanaki, popolazione del luogo, e,
come loro, si lasciano attraversare dalla
brezza, favorendo inoltre un efficiente
sistema di ventilazione passiva.
Il rispetto per la tradizione e per la
cultura del luogo, la sensibilit verso la
natura, la capacit di dialogare con un
popolo cos diverso fanno di questo
progetto unopera davvero esemplare
di quellarchitettura che cerca luniversalit nei valori autentici.
Ultimo esempio, il progetto di un edificio allinterno del campus universita-

rio dellUniversit Tsinghua a Pechino.


Ledificio, che si inserisce in un contesto
urbano densissimo e circondato da
palazzi molto alti, stato pensato come
una foglia che utilizza e trasforma la luce
solare in energia.
La morfologia delledificio, la sua struttura, gli orientamenti ed i sistemi tecnologici previsti non sono altro che il
risultato dei test e delle ricerche intraprese dai progettisti per ottenere livelli
ottimali in relazione alle prestazioni
richieste. Il risultato un edificio che

Alberto Iori.
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GLENIUM ACE
per la prefabbricazione.
Zero Energy System la risultante della combinazione degli additivi

davanguardia GLENIUM ACE


e dellinnovativo calcestruzzo
REODINAMICO,
frutto dell esperienza tecnica e della
ricerca BASF.
Zero Energy System consente di
ottimizzare il ciclo produttivo
aumentare la produzione
eliminare il ciclo del vapore

eliminare la vibrazione

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Adding Value to Concrete

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L e v e n t o

presenta caratteristiche di efficienza


energetica, emissioni di CO2 minime ed
un layout funzionale in una interessante
veste architettonica contemporanea.
Con il secondo intervento, dal titolo
Lidea prende forma: target di Qualit e Prestazioni, a cura di Alberto
Iori, Direttore dellInvestment & Asset
Management di Pirelli RE e Fund Manager di Spazio Industriale, sono state
illustrate le diverse oppor tunit per
unazienda di estrarre valore dal proprio patrimonio immobiliare-industriale,
strumentale allattivit di impresa.
Spazio Industriale, Fondo Comune di
Investimento Immobiliare di Tipo Chiuso, in seguito convertito in un fondo
ordinario, totalmente posseduto da
Spazio Investment NV, societ di diritto
olandese quotata sullAIM di Londra e
gestito da Pirelli RE SGR, attivo nel
mercato immobiliare italiano con attivit di advisory e asset management
nel settore degli immobili industriali e
svolge attivit di acquisizione, valorizzazione, realizzazione, nonch progetti
di sviluppo e riconversione di immobili
e/o por tafogli immobiliari industriali;
inoltre Spazio Industriale offre soluzioni
specialistiche per le nuove esigenze
produttive e logistiche delle aziende.
La crescente esigenza di ricerca e/o
gestione efficiente di immobili produt-

tivi delle aziende trova in questo tipo


di operatori la capacit di analizzare
le tematiche produttive e finanziarie
specifiche e di realizzare proposte contrattuali diversificate rispetto alle diverse esigenze funzionali anche sui singoli
immobili del patrimonio.
Lattivit del fondo ha come obiettivo
lacquisizione, valorizzazione e realizzazione di immobili ad uso industriale e
logistico creando valore per le aziende
manifatturiere o commerciali attraverso un efficiente utilizzo del patrimonio
immobiliare e attraverso conoscenze uniche nel mercato italiano relativamente a capacit di valutazione, di
riconversione, di ingegneria specialistica
per le nuove esigenze costruttive, anche
in termini di efficienza energetica e
ambientale.
La frammentazione del panorama industriale italiano e alcune tipicit della
nostra evoluzione economica hanno in
parte ritardato la diffusione di strumenti sofisticati in grado di valutare in modo
specifico le opzioni di valorizzazione per
i patrimoni immobiliari delle aziende.
LItalia, subito dopo la Germania, vanta,
con circa 466 milioni di metri quadri,
la maggiore estensione di patrimonio
immobiliare industriale in Europa. Un
mercato molto importante per il volume di affari che pu generare.
Un mercato vetusto, il pi vetusto dEuropa, e questo vale sia per gli insediamenti logistici che per quelli industriali.
In Italia la quota logistica di molto inferiore rispetto a quella europea perch
abbiamo un tessuto industriale manufatturiero molto piccolo. Si assiste oggi
a unevoluzione in termini di modernizzazione di questo patrimonio, anche
in considerazione dei trend di riconversione/delocalizzazione in altri Paesi,
con una maggiore disponibilit da parte
dellimprenditoria italiana a considerare
gli immobili in funzione dello sviluppo
del core business e quindi di una loro
pi efficiente fruizione finanziaria.
Unanomalia che caratterizza il mercato
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L e v e n t o

italiano quella di avere canoni di locazione bassi, pi bassi di quelli europei


in genere e dellEuropa orientale, pur
avendo un territorio di minore estensione rispetto a quello, ad esempio,
della Francia. Inoltre, in Italia, il mondo
degli immobili di impresa fortemente patrimonializzato, cio il tasso di
propriet molto alto, anomalia forte
rispetto alla media europea o a quella
degli Stati Uniti.
Nel panorama italiano non esistono
settori specializzati nelloffer ta locativa e nella valorizzazione di impresa e
Spazio Industriale rappresenta uno dei
rari casi.
L80% del patrimonio del fondo investito in fabbriche di seconda mano ed
rappresentato per l85% da prodotto
prefabbricato. Il 20% del business del
fondo lo sviluppo immobiliare, con
50.000 mq di edifici industriali che vengono realizzati in prodotto prefabbricato.
A conferma della capacit di offrire al
cliente le migliori soluzioni per valorizzare i patrimoni immobiliari delle
imprese, il Dott. Iori ha presentato una
serie di esempi realizzativi recenti che
rappresentano le soluzioni pi innovative che hanno creato valore per i propri
clienti e che sintetizzano il mix di esperienze e la capacit di Spazio Industriale
di identificare, per ogni singola fattispecie, la migliore soluzione per valorizzare
singoli immobili o portafogli immobiliari
industriali/logistici.
Tra questi, un immobile produttivo, realizzato in prefabbricato, di propriet
del fondo locato a Prada SpA e sito a
Montegranaro (AP), che ha vinto nel
2006 il premio per la miglior opera
di architettura realizzata in Italia negli
ultimi cinque anni. Altro esempio, un
immobile locato ad ACC e sito a Mel,
in provincia di Belluno, costituito da
una fabbrica realizzata negli anni 70
con 40.000 mq lordi di superficie che
presentava la necessit di realizzare un
edificio esterno al corpo principale per
ospitare un cer to tipo di produzione

29

non possibile allinterno delledificio.


Per garantire un livello di sicurezza adeguato, i vigili del fuoco hanno imposto
che tale edificio venisse realizzato in
prefabbricato piuttosto che in acciaio
come ledificio principale.
Da ultimo, un edificio realizzato in tempi
molto rapidi, dodici mesi, nel comprensorio industriale Alstom, a Sesto San
Giovanni, in seguito ad una specifica
richiesta dellazienda di trasferire la sede
degli uffici dal centro di Milano alla sede
di Sesto, anche per permettere una
riduzione dei costi di locazione.
Tre esempi, dunque, di edifici realizzati
in prefabbricato per rispondere a tre
esigenze diverse in termini di bellezza,
funzionalit e velocit di realizzazione e
riduzione dei costi.

Alfonso Femia.

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30

L e v e n t o

Il terzo inter vento della giornata,


dellArchitetto Alfonso Femia, socio,
insieme a Gianluca Peluffo, dello studio
5+1 Architetti Associati e co-fondatore
dellAgenzia di Architettura 5+1AA Srl,
ha avuto lo scopo di guidare la platea
dallidea al progetto attraverso un viaggio con il quale cercare di recuperare
larte del pensare.
Secondo Femia, loccasione del progetto
deve essere un momento per riflettere
e, per far ci, occorre recuperare larte
del pensare, la prima qualit importante
per chi progetta.
Il lavoro di coloro che trasformano la
realt operando sul territorio deve
essere un atto responsabile.
Oggi si parla sempre pi spesso di recupero e di risparmio energetico, sulla scia
di una sempre pi ampia globalizzazione che, di fatto, ha annullato modi di
pensare locali facendo s che spesso
si dimentichi il territorio sul quale si
opera.
Con una serie di immagini relative a
progetti realizzati dallo studio 5+1AA,
Femia ha mostrato come affrontare
la citt, il suo superamento e la sua
riaffermazione, confrontandosi con la
trasformazione e la descrizione della
realt, come la questione non debba
essere posta sul materiale ma piuttosto
su quanto il materiale debba essere

trasformato in una logica di materia per


essere occasione di innovazione e di
ricerca di una risposta specifica a questioni e luoghi specifici.
Lidea progettuale del Ponte dei Congressi a Roma, impalcato a otto travate
parallele con una campata centrale di
scavalcamento del Tevere da 130 m di
luce e campate adiacenti da 80 m di
luce, in cemento ad altissima resistenza,
nata dallesigenza che la struttura si
confondesse e addirittura sparisse nel
territorio. Sparizione non come scelta
polemica contro la monumentalit e
limportanza del manufatto, ma come
ricerca di economia delle risorse del
territorio e dei materiali attraverso
lesaltazione della sua forza interiore,
della sua sensualit. Questo progetto
ha il suo punto di forza in un uso innovativo e straordinariamente ridotto del
materiale e in un rapporto non invasivo
con il territorio attraverso scelte conformi e rispettose di natura e artificio
del luogo.
Ricordando i cinque punti della nuova
architettura dettati da Le Corbusier - i
pilotis, il tetto-giardino, il plan libre, la
facciata libera e la finestra a nastro
Femia ha mostrato come molti degli
edifici realizzati negli ultimi anni con
sistemi prefabbricati rispettino i cinque
punti del modernismo, pur travisandoli

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L e v e n t o

o non metabolizzandoli culturalmente


e dettando un passo indietro nellarchitettura piuttosto che un passo avanti. Il
Parfiri Low Emission Building a Bossarino, Vado Ligure (SV), un edificio per
uffici costruito secondo criteri di ecocompatibilit e bioarchitettura. Ledificio
collocato allinterno di unarea tipicamente industriale, periferica, di risulta
da un passato agricolo. Il linguaggio
scelto per affrontare questo tema il
Realismo.
Realismo significa guardare in faccia
le costruzioni prefabbricate, terziarie,
industriali, commerciali. Realismo significa affrontare il tema del Moderno e
della sua declinazione nella periferia
delle nostre citt. Realismo ammettere le condizioni al contorno. Realismo
significa affrontare la finestra a nastro
come elemento essenziale del progetto:
la stratificazione di elementi orizzontali
da una parte dialoga con il territorio e
con i suoi attraversamenti.
La proposta per lasilo e la scuola materna Cinquina Bufalotta nata dal rifiuto
dellidea che un edificio come un asilo,
una scuola, un ospedale, una caserma
debba essere necessariamente quadrato e fatto di stanze e corridoi sempre
uguali, indipendentemente dal luogo in
cui viene realizzato. Lipotesi di progetto
nasce dallosservazione di come il bambino si muove allinterno dello spazio,
unaggregazione di elementi circolare
che ruotano intorno ad un vuoto centrale permettendo al bambino di essere
sempre in rapporto con lo spazio e la
luce esterna: ci reso possibile dalla
scelta delluso del cemento che permette di realizzare un edificio che non
abbia un solo angolo di 90.
Nel caso, invece, della Caserma Ferdinando di Savoia, sede del Ministero
degli Interni a Roma, il tema del percorso e della distribuzione, con particolare
attenzione al rapporto tra spazi di lavoro e spazi pubblici, cerca di recuperare
la funzione pubblica delledificio ed ha
rappresentato il mezzo per convince-

31

re committente e Soprintendenza ad
accettare soluzioni non conservative.
Il tema molto pi difficile quando si
parla di grandi spazi commerciali e di
edifici destinati allintrattenimento.
Con il centro dellintrattenimento 45
Parallelo a Moncalieri (TO) si dimostrato che un dialogo costruttivo e
intelligente di tutti gli attori pu portare
ad una risposta specifica, cio ad un edificio che dialoga con il territorio, attraverso la sua dimensione di oltre 300
m di lunghezza, con il lungo prospetto
che rappresenta un elemento di forte
comunicazione visiva e con il contesto
industriale di Moncalieri, con un aspetto
quasi meccanico e industriale con i suoi
strati di pelli metalliche ora opache e
riflettenti ora trasparenti.
Un altro esempio rappresentato dal

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L e v e n t o

Retail Park-Area D4 Assago in cui la


prefabbricazione gioca un ruolo importante e in cui la sfida stata far comprendere che anche temi come questi permettono di uscire dal sistema
di agglomerati continui di capannoni,
espressione delle singole aziende, per
diventare occasione di identit attraverso un manufatto unico che, ancora una
volta, dialoga con il contesto: ledificio si
presenta come un triangolo compatto
nel suo perimetro, ma frammentato
nella volumetria e nella proposta architettonica del trattamento delle coperture e dei prospetti.
Tanti altri gli esempi portati da Femia,
tra i quali lArea ex Metalmetron a
Savona, un grande centro commerciale
realizzato con strutture prefabbricate,
i Giardini di Lambrate, con i quali si
cercato di capire fin dove un sistema
prefabbricato potesse portare dei vantaggi non solo in termini economici ma
anche costruttivi, il nuovo palazzo del
cinema di Venezia e aree limitrofe, dove
si cercato di rispondere a una chiara
esigenza di visibilit ed espressivit
internazionale con un volume privo di
forma e un segno orizzontale legato alla
presenza del mare dal momento che
Venezia (...) non ha bisogno di violenza e prevaricazione formale. E poi il
MOdAM, Museo e Scuola della Moda,
e il Policlinico Maggiore a Milano per

ognuno dei quali importante sottolineare che quando si parla di citt non
si pu non pensare a quanto si incida
sullambiente nel momento in cui si
interviene su di essa.
Lintervento del Prof. Enrico Dassori,
docente dellUniversit di Genova, dal
titolo La prefabbricazione nella citt del
futuro, ha preso spunto da un percorso
storico dellarchitettura nel corso dei
secoli perch nel progettare e pensare
al futuro sarebbe buona cosa almeno
non ripetere gli errori del passato.
Per Dassori, il tema proposto al Congresso interessante perch finalmente

Enrico Dassori.
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L e v e n t o

sposta lattenzione dal mezzo al fine.


Dato che si in un momento di grande
riflessione, occorre ridare alla prefabbricazione il giusto ruolo, cio considerare
che essa non il fine, dal momento che
sono la citt e la costruzione della citt
ad esserlo.
In Italia si fa prefabbricazione da circa
50 anni e, in questo periodo, negli stabilimenti e nei cantieri maturata lesperienza del lavoro anche grazie ad un
solido apparato tecnico costruito con
laiuto di una disciplina e una scienza, la
tecnica delle costruzioni, sviluppatasi nei
maggiori atenei italiani.
Solo in rari casi, per, gli addetti ai lavori
hanno mostrato una cer ta sensibilit
rispetto agli aspetti architettonici. Pensare che nella prefabbricazione larchitettura fosse un aspetto della questione e forse, il meno importante, ha
generato nellimmaginario collettivo di
progettisti e utilizzatori una pericolosa
consequenzialit tra lutilizzo di prefabbricati e limpossibilit di pervenire ad
un risultato pregevole dal punto di vista
architettonico.
Parlare di qualit in architettura non
facile perch larchitettura qualit;
senza qualit non c architettura.
Ma, in passato, la prefabbricazione ha
generato questo gap tra qualit e architettura facendo s che la prefabbricazione fosse confinata in tipologie che vengono erroneamente interpretate come
prive di bisogni estetici for ti, ovvero
con concetti di estetica molto limitati e
modesti.
A dire il vero, negli anni 80, c stato un
momento di grandi cambiamenti in cui
si raggiunto un livello di sviluppo notevole con la creazione di grandi elementi
di copertura per la parte strutturale e
di aspetti di finitura materica e cromatica degli elementi di tamponamento,
passando dal pennellato grigio a belle e
interessanti soluzioni tecnologiche, pregevoli dal punto di vista architettonico.
Interessante anche il discorso dei piccoli elementi, blocchi e masselli, che

33

hanno fornito alla progettazione grandi


possibilit di espressione. Ma, fatti salvi
i piccoli manufatti, dagli anni 80 in poi,
per il residenziale e per i cosiddetti edifici simbolici la prefabbricazione stata
utilizzata senza tenere conto dellaspetto qualitativo.
Certamente questo deriva da un abbraccio mortale che la prefabbricazione ha
stretto con il concetto di edilizia a basso
costo, realizzando il fallimento del fine.
Quelli che oggi definiamo quartieri, o
meglio, aggregati suburbani invivibili e
incubatori di disagio sociale, hanno trascinato con s nellinsuccesso e nel fallimento il mezzo, cio la prefabbricazione.
Anche se nulla si pu imputare alla
prefabbricazione perch essa, in realt,
costituisce il mezzo e non il fine.
Nel caso della residenza, la prefabbricazione ha soprattutto pagato la carica ideologica pianificatoria collettivista
legata a quel tipo di intervento.
In realt, anche per altri materiali si
avuta la stessa parabola evolutiva, basti
guardare allacciaio che fallisce, come
accaduto per la prefabbricazione, nel
momento in cui si fa edilizia residenziale.
Oggi, abbandonata la geometria classica
e andando verso forme nuove, lacciaio
vive un momento di grande ritorno: il
materiale normalizzato e standardizzato
per eccellenza si propone sul mercato
in assoluta libert di forme. Lo stesso
dicasi per il mattone.

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Nessun materiale, o tecnologia, di per


s buono o cattivo nel contesto del
discorso architettonico, ma certo che
le tecnologie tendono ad imporsi sul
mercato in rapporto alla loro vocazione
architettonica, o meglio, in rapporto alla
percezione che i progettisti hanno delle
potenzialit linguistiche del materiale.
Quando la prefabbricazione entrer
nellimmaginario dei progettisti che
fanno architettura con lidea che essa
possa costituire uno strumento linguistico da utilizzare, allora si realizzer la
citt del futuro!
Lindustria dovrebbe cogliere queste
opportunit. Il pericolo fare del basso
costo del prodotto lunica azione di
marketing, perch nel passato tutti i
prodotti (vedi lacciaio e il mattone) per
i quali si agito seguendo questa logica,
hanno fallito e sono riapparsi sul mercato solo quando si cominciato a fare
architettura con quei materiali.
Per guardare al futuro della prefabbricazione dunque giusto guardare al
futuro della citt.
Le regole e le norme possono essere
lette come formalizzazione di un nuovo

modo di pensare, veri e propri pilastri


per transitare dal pensiero allazione e,
in questa ottica, progettazione e costruzione si configurano come atti consapevoli che, dal complesso quadro normativo, devono trarre quelle occasioni
di crescita qualitativa indispensabili per
rimanere sul mercato.
La prefabbricazione si muove da tempo
rispetto a questa dinamica, essendone
stata in pi occasioni il soggetto propulsivo: si data regole tecniche per
il miglioramento dei manufatti ed ha
accettato il principio di terziet per la
valutazione qualitativa dei suoi prodotti.
La prefabbricazione, in quanto processo industriale, cer tamente uno dei
mezzi pi efficaci per garantire qualit
e affidabilit nel senso pi ampio del
termine, dal prodotto al componente,
alle intenzionalit formali del processo
architettonico.
Lallargamento non occasionale a nuovi
settori tipologici e quindi, a nuovi indotti
di mercato, non certo impedito alla
prefabbricazione dalla sua natura pi
nobile, ma semmai dalla difficolt oggettiva di realizzare architettura in un setto-

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L e v e n t o

re che sembra non riuscire a scardinare


le logiche del minor costo, con effetti
punitivi per chi, tra i prefabbricatori, fa
qualit e la accetta, anche solo come
elemento di costo. Nella filiera composta da rilevamento dei bisogni, progetto,
produzione, cantierizzazione, utilizzo e
cessioni, qualcosa non funziona. Si verifica cio un cortocircuito tra potenzialit
del mezzo, la prefabbricazione, e percezione che di quella potenzialit hanno i
progettisti e gli utilizzatori.
Alla luce di quella che potrebbe essere
la citt futura, lauspicio che la prefabbricazione entri nelle citt, essendo
ora confinata ai limiti delle periferie,
circoscritta alle zonizzazioni industriali
e commerciali. A maggior ragione, ci
si verificherebbe in una citt che da
monocentrica si trasformasse in policentrica, consentendo questo ingresso.
Per fare questo, la citt necessiter di
progettisti attenti a cogliere i bisogni e
a trasformarli in specifiche realizzazioni,
avidi di informazioni tecniche, capaci di
cogliere le differenze tra i prodotti e
disponibili a partecipare alla costruzione dellarchitettura, nuovamente orgogliosa di essere specchio delle vicende
civili della societ.
Se secondo Claude Lvi-Strauss, la

Salvatore Patti.

35

citt la cosa umana per eccellenza, ha


concluso Dassori, dunque luomo deve
essere al centro dellattenzione del processo costruttivo.
Linter vento conclusivo della giornata, dal titolo la gestione del cantiere:
uneredit per il futuro ed una responsabilit sociale nel presente, dellAvvocato Salvatore Patti ha raccolto il
messaggio dei relatori precedenti, cio
che la prefabbricazione possa e debba
entrare nelle citt, ed ha fornito gli
strumenti legali perch questo possa
avvenire, sottolineando quanto importante debba essere la presenza di un
legale nelle diverse fasi che riguardano
la conclusione e la esecuzione di un
contratto.
Per un avvocato la gestione del cantiere
solo la parte centrale di una vicenda
pi ampia.
Spesso i contratti dappalto vengono
stipulati, a volte in modo un po avventuroso, dallo stesso ingegnere che dirige
limpresa.
La vicenda che por ta al contratto e
alla gestione del cantiere deve essere
accompagnata da un legale perch essa
inizia con la parte pre-contrattuale che
estremamente importante in quanto
in essa valgono sia lobbligo, cristallizzato nellar t. 1337, di compor tarsi in
buona fede, da cui deriva ad esempio il principio per cui non si possono
interrompere senza motivo le trattative
altrimenti si incorre in una responsabilit, sia lobbligo di informazione, per
cui un committente tenuto a fornire,
per esempio, informazioni impor tanti,
qualora sussistano, riguardanti larea su
cui si costruisce.
Per quanto concerne la parte contrattuale, cio di formazione del contratto
a seguito delle trattative, per contratti
completi, a volte non neanche chiaro quando il contratto gi esiste ed
vincolante. Infatti, in quale momento
si pu ritenere concluso il contratto?
Occorre la firma di un documento su
cui sia scritto contratto?

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36

L e v e n t o

In realt, non cos perch quando


laccordo stato raggiunto su elementi
essenziali del contratto, il contratto gi
esiste anche se alcuni particolari devono essere ancora definiti.
In questo contesto si presenta ancora,
e pu essere decisivo, il problema delle
garanzie e delle fideiussioni.
Ad esempio le fideiussioni a prima
richiesta possono essere molto pericolose perch possono essere escusse
anche in modo abusivo, cio in assenza
dei presupposti.
Capita a volte che un imprenditore
colto e prudente lotti nella prima parte
del contratto per dover consegnare
una fideiussione semplice e non a prima
richiesta e poi recatosi dalla banca
questultima, non volendo essere coinvolta in un eventuale contenzioso, non
rilasci una fideiussione semplice ma a
prima richiesta, senza che limprenditore se ne renda conto.
Il rapporto regolato dalla legge e dal
contratto: il contratto pu integrare
la legge o pu derogare, in molte ipotesi, a quanto prescrive una normativa e quindi oppor tuno inserire nel
contratto clausole di esclusione dalla
responsabilit.
Quando si arriva al cantiere buona
parte della vicenda negoziale o contrat-

tuale gi pre-determinata.
Ma anche nella gestione del cantiere sarebbe oppor tuno che un legale
accompagnasse ogni vicenda e lo stesso
dicasi per rapporti con altre imprese o
con subappaltatori o con il committente,
perch ogni parte ha la sua importanza
nel caso di eventuale contenzioso.
Inutile sottolineare limportanza di tutto
ci per i pagamenti, per il collaudo e per
il periodo successivo di garanzia.
In merito alla Direzione Lavori la legge
non dice chi debba ricoprire questa
figura, al pi, dalla normativa, si ricava
linsieme delle funzioni, degli obblighi e
dei poteri.
Il Direttore Lavori verifica il montaggio,
la messa in opera e luso dellinsieme
strutturale realizzato.
Ha lalta sorveglianza dei lavori, emana
disposizioni per lattuazione dellopera
progettata nelle sue varie fasi esecutive,
sorveglia la buona riuscita, emana, per
conto del costruttore, disposizioni e
ordini affinch lopera venga realizzata
in conformit al progetto strutturale e
che ne assicurino la buona riuscita.
Nel contratto di appalto privato, il
Direttore Lavori responsabile per
vizi e difformit dellopera derivanti
dallomissione dei doveri di alta sorveglianza dei lavori.

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L e v e n t o

Giorgio Sabelli.

Si pu chiamare in causa dunque al


momento delle responsabilit.
La normativa precisa il ruolo tecnico del
Direttore Lavori, in relazione al principio fondamentale secondo cui laffidabilit delle previsioni teoriche della sicurezza dellopera funzione delle attivit
di controllo durante la progettazione,
costruzione, manutenzione e gestione.
I compiti cambiano nelle varie fasi. Il
Direttore Lavori responsabile dellaccettazione di materiali e prodotti per
uso strutturale, vigila nel caso di produzione occasionale, verifica la validit
del programma di controllo di qualit al
fine della modifica dei coefficienti parziali da adottare nelle verifiche presso
stabilimenti di opere che impieghino
componenti prefabbricati.
Su ognuno di questi compiti il discorso si
pu sviluppare perch ad esempio, per
laccettazione viene precisato a livello
normativo che il Direttore Lavori (DL)
deve identificare i prodotti che sono
stati descritti dal fabbricante con riferimento al materiale adoperato e alle
componenti elementari, deve verificare
la certificazione e quindi la documentazione che attesta determinate qualit,
deve verificare se sono state fatte le
prove sperimentali previste e quindi

37

deve accettare dette componenti.


Il ruolo del DL riguarda dunque lidentificazione del prodotto, gi identificato
dal fabbricante, il controllo della certificazione di conformit e infine laccettazione vera e propria del prodotto.
Con riferimento al ruolo di accettazione, nel caso di componenti prefabbricati, il DL deve collaborare col progettista
che, a sua volta, deve indicare le tolleranze minime di produzione dei vari
componenti mentre il DL ha il compito
di verificare che queste tolleranze non
siano state superate.
In conclusione, il DL, sulla base delle
informazioni che riceve, deve giudicare
la qualit del prodotto e la sua accettabilit.
Al termine del convegno, si tenuta
una tavola rotonda moderata dallIng.
Giorgio Sabelli, Presidente di ICMQ
Istituto.
Il dibattito si incentrato sulla necessit
da par te del prefabbricatore di non
legarsi alla politica del basso costo e
delle grandi volumetrie, ma piuttosto, in
un momento di grande innovazione e
di grande rischio imprenditoriale quale
quello attuale, consci dei mezzi e delle
potenzialit della prefabbricazione in
termini di capacit tecnologica, di cercare occasioni di progetto particolari,
casi unici, attraverso i quali, in maniera
allinizio sicuramente poco industriale, allinizio, mostrare nuove soluzioni
che rispettino gli aspetti energetici e di
sostenibilit emersi nel corso del convegno, per estrapolare successivamente
una logica industriale.
Questa una fase di vero e proprio
investimento la cui parola chiave, citata
anche nel corso del convegno, coraggio.
In par ticolare emersa limpor tanza
dellabbinamento vincente tra calcestruzzo e prefabbricazione, un binomio
che in grado di fornire soluzioni in
linea con levoluzione del sistema edilizio sia in termini di durabilit che di
sostenibilit.
n

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38

L e v e n t o

I relatori della Sessione pubblica


Enrico Dassori
Enrico Dassori (1952) Professore Ordinario di Architettura Tecnica presso la Facolt di Ingegneria dellUniversit di Genova.
Tiene gli insegnamenti di Architettura Tecnica nei Corsi di Laurea in Ingegneria Civile
Ambientale e nel Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Edile-Architettura.
titolare inoltre dellinsegnamento di Progettazione e procedimenti industriali per
ledilizia nel Corso di Laurea specialistica in Costruzioni.
Dal 2007 delegato del Rettore dellAteneo genovese per ledilizia universitaria.
Dal 1993 al 1999 stato Presidente del CTE e dal 1987 attivo in ICMQ essendo
attualmente Presidente di ICMQ spa. Dal 1996 membro del CEN TC229/WG1/
TG8 e dellUNI SC4.
regolarmente invitato quale relatore a Congressi nazionali ed internazionali.
Nel 2006, nellambito di un progetto internazionale di ASSOBETON, ha tenuto
un Corso presso lAssociazione Costruttori di New Delhi sulle Tecnologie della
Prefabbricazione in calcestruzzo e, nel 2007, sullo stesso argomento, ha tenuto la
prolusione ai Corsi di Ingegneria Civile presso il Sardar-Patel College of Engineering
dellUniversit di Mumbay.
autore di circa 150 pubblicazioni di settore e, nel 2001, ha pubblicato il Volume La
prefabbricazione in calcestruzzo-Guida allutilizzo nella progettazione.

Alfonso Femia
Alfonso Femia Professor alla KSU di Firenze e dal 2007 e Professore a Contratto di
Progettazione Architettonica nella Facolt di Architettura dellUniversit di Ferrara.
Dal 2003, Insieme a GP, membro del Comitato Scientifico e docente al Masp di Lucca.
Alfonso Femia e Gianluca Peluffo hanno fondato a Genova, nel 1995, lo studio 5+1 architetti associati.
Sono stati invitati ad esporre il loro lavoro a Parigi (1998, Istituto italiano di cultura), Zurigo (2001, ETH), Firenze (2001, Spazio espositivo santa Verdiana), Rovigo e Milano (2006,
2007), Londra (2007, Whitecross Gallery) partecipando inoltre alla VIII e IX Biennale di
Architettura di Venezia. Sono stati segnalati al Premio Borromini (2001), al Mies van der
Rohe (2002, 2006) e alla Medaglia dOro della Triennale (2003, 2006).
Hanno vinto premi allopera con il Campus di Savona, il Museo Archeologico di Aquileia,
la Caserma di Finanza di Albenga, ledificio Open Care di Milano.
Nel 2002 ricevono la menzione speciale per lHoesch Design Award. Nel 2003 per lattivit di ricerca, lagenzia stata insignita del titolo di Benemerito della Scuola, della Cultura
e dellArte dal Ministero per i Beni e le Attivit Culturali.
Nel 2005 fondano 5+1AA che traduce lattivit dello studio in una visione integrata del
progetto come ricerca interdisciplinare e nel 2006 aprono a Milano un Atelier, luogo di
sperimentazione e indagine sulla citt contemporanea.
Nel 2005 vincono con Rudy Ricciotti il concorso internazionale per il Nuovo Palazzo del
Cinema di Venezia e ricevono il Premio regionale per la creativit.
Nel 2006 sono finalisti per la Menzione dOnore della Medaglia dOro allArchitettura
Italiana con il Low Emission Building di Vado Ligure; sono invitati alla London Architecture
Biennale e alla Triennale di Belgrado, sono segnalati al Mies van der Rohe e con ledificio

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Open Care di via Piranesi a Milano e si qualificano secondi al premio Archs.


Nel 2007 aprono, in collaborazione con Nicola Spinetto, unAgence dArchitecture a Parigi.
Sono selezionati ai principali concorsi internazionali ad invito in Italia e allestero, vincendo,
tra gli altri, quelli per il nuovo Polo Ospedaliero di Biella, per il nuovo Museo Archeologico di
Aquileia, per il nuovo punto Breil, per il LEB a Vado Ligure, per il ridisegno del fronte a mare
sotto il Priamar a Savona, per il Despina Business Park a Bologna, per il polo scolastico di
Campodarsego, per il Nuovo Palazzo del Cinema di Venezia, per il Museo del Giocattolo a
Cormano, Milano e per la nuova citt dei Ministeri a Guanghzou in Cina (con MGA e RBA).
Nel 2006 sono finalisti nei concorsi per la Citt della Moda di Milano (Museo della Moda e
Edificio Espositivo), per la riqualificazione ed ampliamento del Polo Fieristico di Riva Del Garda
e per il nuovo Waterfront di Vado Ligure.
Nel 2007 vincono, con doppiomisto, il concorso internazionale per il nuovo complesso scolastico dellArea Cinquina Bufalotta, Roma, il concorso per le aree Ambito 19 ed ex Caserma
Beleno a Venaria Reale e vincono il premio internazionale Il colore: materia per larchitettura.
Arrivano secondi nel concorso per il Teatro cittadino di Verbania.
Nel 2008 sviluppano il Master Plan per larea Fiorenza-Triulza e contribuiscono alla redazione
del Master Plan per lExpo 2015.
Attualmente sono finalisti nei concorsi internazionali per il nuovo Campidoglio di Roma, e
per il Master Plan della stazione di Bologna Centrale, con Rudy Ricciotti, per il Master Plan
dellarea Cascina Merlata a Milano e al Concorso internazionale per una strategia di sviluppo
territoriale del Pian Scairolo a Lugano.
Lagenzia si occupata dello sviluppo di Master Plan di alcune aree strategiche (Roma, Milano,
Genova, Savona, Firenze, Piacenza, Viareggio). Sono pubblicati nelle principali riviste e collane
darchitettura, italiane e straniere, nel 2001 Skira pubblica la monografia: 5+1. Lombra delle
idee. Attualmente lavorano allampliamento dello IULM a Milano, ai Master Plan di Rozzano,
al recupero di siti industriali a Lambrate, Piacenza e Firenze, al progetto per una torre residenziale a Savona e ad altri progetti residenziali in Italia, Spagna e Cina. I progetti in corso di realizzazione: il nuovo polo ospedaliero di Biella, il Palazzo dei Frigoriferi Milanesi, il recupero di Villa
Sottanis a Casarza Ligure, i nuovi modi di abitare tra citt e territorio (Milano, SantApollinare,
Formentera), la ricostruzione dei centri urbani di San Giuliano di Puglia e di Cerzeto (CS), la
nuova sede dellA.S.I. (Agenzia Spaziale Italiana) a Roma, il Retail Park di Assago, Milano.

Alberto Iori
Alberto Iori, 41 anni, dopo gli studi economici presso le Universit di Pisa e Pavia, inizia
la carriera professionale nel 1989 presso Milano Pi S.p.a., holding di partecipazioni con
attivit nel settore immobiliare.
Successivamente in Cushman & Wakefield ricopre incarichi di crescente responsabilit
fino al ruolo di Partner responsabile per la consulenza nel settore industriale e diventando deputy dellEuropean Industrial team, acquisendo una forte specializzazione nei mercati internazionali. Entra in Pirelli Real Estate nel 2002 come responsabile dellInvestment
& Asset Management per il settore industriale e costituisce la joint venture tra Pirelli Real
Estate e Soros Real Estate Investors che porta alla nascita di Spazio Industriale.
Oggi Fund manager di Spazio Industriale con un track record cumulato di operazioni
nel settore industriale che ne fanno uno dei manager a maggiore specializzazione ed
esperienza.

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L e v e n t o

Giancarlo Ius
Larchitetto Giancarlo Ius (1953) si laurea a Venezia il 4 novembre 1977 con una
tesi di laurea sul recupero dellArsenale di Venezia. Svolge la libera professione dal 7
marzo 1978.
Ha partecipato alla realizzazione di qualche migliaio di alloggi interessandosi di:
4 edilizia residenziale privata;
4 edilizia residenziale pubblica;
4 edilizia residenziale convenzionata.
Si impegnato nella progettazione sia di nuovi edifici che del recupero e restauro di
edifici preesistenti nellarea interessata dal terremoto dell80 nel Napoletano, in Irpinia
e Lucania.
Ha realizzato edifici pubblici, edifici per il tempo libero, edifici commerciali, realizzando
anche importanti arredamenti ed edifici per attivit produttive.
Nel campo dellurbanistica, ha firmato due piani regolatori generali e qualche decina
di piani di lottizzazione attuativi.
Ha partecipato a vari concorsi vincendone alcuni. Ha lavorato prevalentemente in
Italia. Ha ricoperto le seguenti cariche pubbliche:
4 Consigliere di Amministrazione dellIstituto Autonomo Case Popolari della Provincia di Pordenone;
4 Consigliere comunale nei Consigli comunali di Pordenone e Zoppola.
stato inoltre:
4 Presidente dellOrdine degli Architetti della Provincia di Pordenone;
4 Segretario Generale della Federazione Regionale degli Ordini degli Architetti del
Friuli Venezia Giulia;
4 Membro anziano della segreteria e coordinamento dellAssemblea Nazionale dei
Presidenti degli Ordini degli Architetti Italiani;
4 Membro della Consulta per le Costruzioni presso la Regione autonoma Friuli
Venezia Giulia.
Attualmente :
4 Capo della delegazione italiana al CAE (Consiglio degli Architetti dEuropa);
4 Vice Presidente della sezione italiana dellUIA (Unione Internazionale degli Architetti);
4 Presidente del Comitato Unitario delle Professioni della Provincia di Pordenone
(CUP).
Al momento di andare in stampa apprendiamo la notizia dellimprovvisa morte
dellArchitetto Giancarlo Ius, la cui scomparsa lascia un enorme vuoto nel mondo
dellarchitettura.
Il Presidente Renzo Bullo e ASSOBETON tutta esprimono profondo cordoglio.

Salvatore Patti
Il Prof. Avv. Salvatore Patti esercita la professione forense dal 1974 e dal 1987 avvocato cassazionista con studio legale avente sede a Roma, Milano, Bologna e Monaco
di Baviera.

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L e v e n t o

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inoltre membro del Consiglio degli Avvocati di Monaco di Baviera.


Ha insegnato allUniversit di Sassari (1978-1986) e allUniversit di Trieste (1986-1995)
nonch nelle Universit di Zurigo e di Friburgo.
Dal 1995 Ordinario di diritto privato presso lUniversit La Sapienza di Roma e dal
2005 insegna anche diritto civile presso lUniversit Bocconi di Milano.
Ha svolto periodi di ricerca a Monaco di Baviera, a Londra e a Stanford, con borse di
studio della Alexander von Humboldt-Stiftung, del DAAD, della British Academy e della
American Fulbright Commission.
autore di oltre trecento pubblicazioni scientifiche, tra cui Prove. Disposizioni generali, in
Commentario del codice civile, a cura di Scialoja e Branca (artt. 2697-2698), 1987; Le condizioni generali di contratto, Cedam, 1996; Codificazione ed evoluzione del diritto privato, Laterza, 1999; Della prova testimoniale e delle presunzioni, in Commentario del codice civile Scialoja
e Branca, (artt. 2721-2729), 2001; Danno e responsabilit civile (S. Patti e F. D. Busnelli coautori), 2a ed., Giappichelli, 2003; Diritto privato e codificazioni europee, Giuffr, 2004.
Ha diretto lEnciclopedia giuridica del Sole 24 ORE.

Giorgio Sabelli
LIng. Giorgio Sabelli si laurea nel 1963 in Ingegneria Civile al Politecnico di Milano. Inizia
la sua attivit professionale nel 1963, prima come progettista edile strutturale e poi come
progettista di impianti industriali nel settore delle costruzioni.
Come dirigente industriale stato, dal 1969 al 1981, Direttore Commerciale della CILA
di Verona, storica commissionaria tecnico-commerciale del comparto, nonch Direttore
Generale di Valdadige Laterizi e di Valdadige Prefabbricati nel cui ambito, iniziando
dalledilizia sociale prefabbricata, svilupp Valdadige Costruzioni impresa specializzata
nel settore delledilizia residenziale. In tale periodo fu tra i promotori del Consorzio Poroton, redigendo il primo piano di Marketing per prodotti edili.
Dal 1982 al 1994 ha prestato la sua opera a favore del Gruppo RDB di Piacenza, ricoprendo via via varie funzioni direttive di natura gestionale, fino alla carica di Amministratore Delegato.
Successivamente, ha ricoperto la medesima carica nellambito del Gruppo Manni, leader
nazionale nel campo della componentistica strutturale in acciaio, e dal 1996 opera quale
Consigliere Delegato della Nuova Sacelit S.p.A., sub holding industriale del Gruppo Italcementi, gestendo diverse societ produttrici di prodotti e sistemi diversificati per ledilizia.
Dal 2003 inoltre dirige la funzione Innovation Marketing del Gruppo Italcementi.
A livello associativo, prima come rappresentante di Valdadige, quindi di RDB, stato
Vicepresidente dellAndil contribuendo, durante la presidenza Rizzi, al suo rilancio e
ristrutturazione in qualit di Presidente del comitato tecnico-economico, dando forte
impulso alle politiche di prodotto, avviando progetti di promozione, innovazione e difesa
normativa del laterizio, organizzando indagini sullimpiego dei laterizi nei cantieri edili e
gestendo lavvio della prestigiosa rivista Costruire in laterizio.
Successivamente stato Vicepresidente di ASSOBETON, durante la presidenza Rizzi, in
una fase di rilancio analoga a quella dellAndil.
In tale periodo, diede impulso, assieme allAvv. Rizzi e allIng. Passerini, alla creazione ed
avvio di ICMQ Istituto. Nellultimo quinquennio stato Vicepresidente della FINCO, promuovendo e coordinando la realizzazione del Libro Bianco sullEnergia ed Ambiente.

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L e v e n t o

Premio Egisto Camerini 2008


Anche questanno ASSOBETON, in
occasione del Congresso, ha consegnato
il prestigioso premio intitolato a Egisto
Camerini per una tesi di laurea specialistica sulla prefabbricazione italiana di
manufatti cementizi, giunto ormai alla
sesta edizione.
Il premio, istituito in memoria di Egisto
Camerini, professionista, imprenditore,
Direttore di ASSOBETON e Presidente
Onorario dellAssociazione, viene conferito a tesi aventi per oggetto una tematica riguardante le industrie produttrici
di manufatti, componenti e strutture in
calcestruzzo e/o similari.
Il premio era aperto tutti i laureati presso facolt di Ingegneria, Architettura e

Scienze Economiche di qualsiasi Universit Italiana che abbiano discusso la propria tesi di laurea specialistica nel biennio
2006 2007.
Questanno il premio stato assegnato
a Pamela Bonalumi e Alessio Caverzan,
autori della tesi dal titolo Calcestruzzo
fibrorinforzato per elementi prefabbricati
in parete sottile: problematiche progettuali
discussa presso il Politecnico di Milano
I Facolt di Ingegneria, Corso di Laurea
in Ingegneria Civile, Indirizzo Strutture.
Relatore della tesi il Prof. Ing. Marco Di
Prisco e correlatore lIng. Daniele Dozio.
La nostra rivista dar spazio, nei prossimi
numeri, alle tesi che hanno concorso al
premio.
n

Composizione della Commissione Giudicatrice del Premio


Geom. Renzo Bullo
Ing. Arch. Alberto Dal Lago
Prof. Enrico Dassori
Prof. Pietro Giribone
Ing. Maurizio Grandi
Prof. Paolo Napoli
Dott. Corrado Riganti

Presidente ASSOBETON
DLC
UNIVERSITA DI GENOVA - DISEG
UNIVERSITA DI GENOVA - DIPTEM
Direttore ASSOBETON
SINTECNA
COEMI

La premiazione.
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Reportage fotografico

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L e v e n t o

Il Congresso
ASSOBETON e
la comunicazione
di Alessandro Malnati

Il 2008 si sta rivelando una tappa decisamente importante per quanto riguarda il
rapporto di ASSOBETON con i Media.
Il percorso di collaborazione intrapreso
da alcuni anni dalla societ GWC World
per la crescita della visibilit dellAssociazione nel panorama dei mezzi di informazione del settore sembra aver toccato in questi mesi nuove vette e, grazie
alle molte iniziative messe in campo e
agli sforzi concreti della Presidenza Bullo,
si pu affermare senza dubbio che oggi
ASSOBETON goda sulla stampa di tutti
i livelli e generi di un posizionamento
decisamente migliore e di una quantit e
qualit desposizione senza paragoni nel
passato.

Dopo la riuscita conferenza stampa di


fine marzo, in cui per la prima volta lAssociazione ha presentato i dati dellosservatorio previsionale ASSOBETON, suscitando un evidente interesse da parte dei
player mediatici del settore, anche il XIII
Congresso Nazionale svoltosi a Baveno stato contraddistinto da unampia
audience che, gi mesi prima dellevento,
ha potuto evidenziare sui media dedicati
lappuntamento del Lago Maggiore.
Tutti i principali editori del settore hanno
inviato a Baveno i propri redattori per
seguire live levento organizzato dallAssociazione. I giornalisti presenti, inoltre,
hanno avuto la possibilit di incontrare
gli organi direttivi di ASSOBETON ed

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L e v e n t o

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avere uno sguardo dinsieme sul comparto, colloquiando in modo informale


sui temi della sicurezza, delle prospettive
di crescita, del futuro dimensionale delle
imprese e, naturalmente, sul tema principale del congresso, ovvero la necessit di
far riscoprire ai progettisti le qualit del
prefabbricato cementizio e le molteplici
occasioni dutilizzo che lo contraddistinguono positivamente rispetto a qualunque altra opzione.
Complessivamente sono state raggiunte le seguenti testate di settore e non,
alcune delle quali hanno gi garantito la
copertura mediatica attesa e della quale
si fornita una prima rassegna stampa di
riferimento:

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L e v e n t o

4 LA STAMPA di Torino (ed. VCO)


4 VCO Azzurra TV (TV Locale)
4 CANTIERI STRADE COSTRUZIONI
4 MACCHINE EDILI
4 COSTRUZIONI
4 LE STRADE
4 ITALIAN BUILDING AND CONSTRUCTION
4 MATERIALI EDILI RECUPERARE LEDILIZIA
4 IL GIORNALE DELLEDILIZIA
4 IL GIORNALE DEL RIVENDITORE EDILE
4 IL NUOVO CANTIERE
4 BUILDUP
4 GAZZETTA DEGLI EDILI
4 Sole 24 Ore EDILIZIA E TERRITORIO
4 GIORNALE DELLINGEGNERE
4 PRESENZA TECNICA
4 GEOINFORMA
4 EDILPORTALE
4 EDILIO
4 IL GIORNALE
4 ITALIA OGGI
4 EDILBASE
4 PRIMA (Agenzia di stampa)
4 ANSA
4 ADN Kronos
4 INFOBUILD
4 EDILONE
e molti altri...

Nel complesso, quindi, una visibilit enor-

me che si contraddistingue anche per


alcune punte deccellenza su Mass Media
dopinione e generalisti che solitamente
non lasciano spazio a tematiche di settore, specialmente se industriali, come
LA STAMPA, IL GIORNALE, lANSA e
lADN Kronos.
Segnali impor tanti che ci riconfermano come, pur in presenza di tematiche
squisitamente tecniche e riservate agli
addetti ai lavori, sia possibile raggiungere anche la massa e lopinione pubblica
attraverso una traduzione corretta e
comprensibile dei temi salienti allordine
del giorno; unattivit che dovr crescere nei prossimi mesi per confermare il
ruolo chiave di ASSOBETON e consolidare la posizione mediatica ottenuta con
il lavoro di questi anni.
Un altro segnale fondamentale per comprendere lo sviluppo della comunicazione associativa che GWC World sta portando avanti per e con lAssociazione va
colto dalla presenza dei giornalisti non
solo alla conferenza stampa loro dedicata durante la mattinata del 22 maggio,
ma dalla loro esplicita richiesta di partecipazione, di materiale e di approfondimenti relativamente agli eventi in cui si
sono articolate le sessioni parallele, che
hanno saputo suscitare linteresse dei
media e che verosimilmente troveranno
spazio nellagenda setting della stampa
intervenuta. Un fattore chiave che testimonia leffettiva possibilit di guidare uno
sviluppo concreto della comunicazione
di ASSOBETON parallelamente a quello
delle singole Sezioni, molte delle quali
stanno utilizzando al meglio i ser vizi
messi a disposizione dalla nostra agenzia
per comunicare i propri skill, le proprie
attivit e la propria cultura di prodotto...
il tutto, ovviamente, sotto il cappello istituzionale dellAssociazione che permette
di rafforzare ogni messaggio e di fornirgli quella capacit dirompente verso il
mondo della comunicazione, sempre pi
necessaria per far emergere correttamente le proprie qualit anche sui Media
di settore.
n
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S p o n s o r

Levocell spa unazienda del Gruppo Ruredil. Dal 1976


Levocell propone una linea di prodotti leader, collaudati
e di elevata tecnologia costruttiva, una soluzione innovativa, affidabile e sicura, ideale nel mondo della prefabbricazione per pannelli in cls lavati, colorati e con matrici.
Con i prodotti Levocell si possono realizzare opere architettoniche di prestigio, destinate a durare nel tempo.

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

LIVIO FOLLONI
LIVIO FOLLONI
LIVIO FOLLONI
VIA BRESCIA 4
CASTENEDOLO - LOC. ALPINO
25014
BS
030.2130539
030.2130097
info@levocell.it
www.levocell.it

MAGNUS

LEVOCELL SPA

51

Intervista a Livio Folloni


Direttore Commerciale, Levocell spa
Qual la direzione in cui si sta muovendo il mercato della prefabbricazione?
Dopo gli anni di congiuntura favorevole, gli anni 2003 e 2004, dove si costruito di tutto e di pi, si entrati ora in
una fase fisiologicamente pi normale.
Il mercato sta diventando sempre pi selettivo, non a caso stiamo assistendo alla nascita di grandi accorpamenti.
Ritengo che solo coloro che in futuro avranno determinate capacit organizzative o sapranno scegliere alcune specializzazioni (mi riferisco soprattutto ai produttori di pannelli) abbiano pi possibilit di giocare un ruolo di leadership.
Come vede la Sua azienda nel mercato?
Levocell sin dallinizio degli anni 80 si posizionata nel mercato della prefabbricazione con una serie di prodotti indiscutibilmente leader a livello mondiale. Ha sempre avuto quindi unimmagine di prodotti di qualit e di professionalit,
che intende portare avanti anche in futuro.
Come andato il 2007 per la Sua azienda?
Molto bene: abbiamo superato gli obiettivi che ci eravamo prefissati, con un aumento del fatturato di circa il 10%.
Quali sono le scelte della Sua azienda in merito alle nuove tecnologie per i prossimi anni?
Levocell opera con prodotti che non riguardano la parte strutturale, ma solamente laspetto estetico dei manufatti.
Da diversi anni abbiamo una gamma di prodotti, la pi completa possibile, per affrontare tutte le problematiche architettoniche dei pannelli: lacche ritardanti, pigmenti, matrici in gomma ed additivazioni speciali sono i nostri prodotti
di successo.

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MAGNUS

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S p o n s o r

MARCANTONINI SRL
La Marcantonini srl, societ leader nel settore degli impianti per la produzione e il trasporto del calcestruzzo, presente nei mercati di tutto il mondo. Lazienda,
che deve la sua attuale posizione ad un quarantennio di
esperienza maturato nel settore, costantemente impegnata nella ricerca e sperimentazione di nuove tecnologie per assicurare ai suoi prodotti la massima qualit ed
affidabilit.

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

ANDREA MARCANTONINI
ANDREA MARCANTONINI
LEARCO SCARDAZZA
VIA PERUGIA 101
BETTONA
06080
PG
075.988551
075.9885533
mail@marcantonini.com
www.marcantonini.com

Intervista a Giovanni Lia


Sales Manager, Marcantonini srl
Qual la direzione in cui si sta muovendo il mercato della prefabbricazione?
Il mercato della prefabbricazione in fase di sviluppo in Paesi a forte tasso di crescita nel settore delle costruzioni
(infrastrutture ed edilizia) come Spagna, Russia, Europa dellEst, Medio Oriente e continente africano.
La versalit dei manufatti in calcestruzzo si presenta in diversi progetti sia di elementi tradizionali che speciali.
Il mercato della prefabbricazione si sta orientando verso gruppi di aziende integrate, in grado di fornire un pacchetto
di servizi per realizzare un progetto di nuovi stabilimenti.
Come vede la Sua azienda nel mercato?
La nostra azienda gradualmente sta conquistando nuove quote di mercato in Nord Africa e Nord America (Stati
Uniti). Contemporaneamente abbiamo cominciato una fase di esplorazione di altri mercati emergenti come quelli
di Russia e dellEuropa dellEst. Ovviamente il mercato extraeuropeo rimane un obiettivo prioritario delle nostre
strategie commerciali, per i forti margini di sviluppo esistenti nel settore delle costruzioni, ma parallelamente stiamo
consolidando e aumentando la nostra presenza in Europa.
Come andato il 2007 per la Sua azienda?
Anche il 2007 si chiuso con una crescita rispetto allanno precedente (oltre un 15%) e con una quota di fatturato
dellesportazione che si attestata oltre il 65%.
Quali sono le scelte della Sua azienda in merito alle nuove tecnologie per i prossimi anni?
La sfida dei prossimi anni sar soddisfare la domanda per impianti dotati di maggiori capacit produttive e sistemi
dautomazione sempre pi affidabili.
Le nuove tecnologie, soprattutto i sistemi aerei di trasporto e distribuzione del calcestruzzo, sono destinate ad incidere in modo sostanziale sullorganizzazione del processo produttivo. Infatti, rispetto ai sistemi tradizionali di trasporto
a terra, possono garantire produttivit superiori e contemporaneamente elevati livelli di sicurezza al personale impiegato sulla linea produttiva.

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S p o n s o r

Ruredil lazienda leader del Gruppo Ruredil. Nata nei


primi anni 50, Ruredil ha avuto una costante crescita che
le ha permesso di maturare una profonda conoscenza
del settore e una preziosa esperienza al servizio delledilizia. In funzione di questo know-how acquisito, oggi Ruredil si presenta sul mercato con una gamma completa
di prodotti e soluzioni tecnologicamente allavanguardia,
in grado di soddisfare ogni esigenza dellindustria edile. La
societ interamente a capitale italiano.

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

LUCIANO BELLINATO
FRANCO REPETTO
GIOVANNI MANTEGAZZA
VIA BUOZZI 1
SAN DONATO MILANESE
20097
MI
02.5276041
02.5272185
info@ruredil.it
www.ruredil.it

MAGNUS

RUREDIL SPA

53

Intervista a Roberto Ragozzini


Dirigente Divisione Prefabbricato, Ruredil spa
Qual la direzione in cui si sta muovendo il mercato della prefabbricazione?
Il mercato della prefabbricazione segue il trend nazionale; allaumento del PIL segue normalmente un aumento delle
costruzioni prefabbricate. Attualmente assistiamo a una congiuntura pressoch piatta, se non negativa. Si percepisce
un diffuso malessere per quanto riguarda il rapporto tra domanda e offerta; a ci si aggiunga la constatazione che,
malgrado lievitino i costi delle materie prime, si fatica a recuperare la redditivit che, anzi, si erode sempre pi.
Come vede la Sua azienda nel mercato?
Ruredil si organizzata per affrontare il presente e il futuro su pi fronti; abbiamo investito cospicue risorse nella
ricerca, nella qualit e nel rafforzamento dellorganizzazione di vendita, oltre allottimizzazione degli impianti produttivi.
Nonostante la difficile congiuntura, Ruredil aumenta quota di mercato e fatturato.
Come andato il 2007 per la Sua azienda?
Al di l di ogni pi rosea previsione, il 2007 si chiuso con un incremento di fatturato a due cifre; il merito da attribuire alla bont dei nuovi prodotti e alle scelte di marketing adottate nel settore della prefabbricazione.
Quali sono le scelte della Sua azienda in merito alle nuove tecnologie per i prossimi anni?
Inizialmente Ruredil ha realizzato il proprio mix di soluzioni tecnologiche, ricercando nuovi prodotti allestero, possibilmente brevettati, da commercializzare in Italia.
Per molti anni lintuizione e la capacit di capire i bisogni del mercato ci hanno consentito di affermarci su molti fronti.
Negli ultimi anni, abbiamo rafforzato il settore degli inserti; la svolta si rivelata fruttuosa, infatti tutti i nostri prodotti
di maggior successo (Konnektor, Tirella&Girella, Rurefast, R System, Jet) sono il frutto delle nostre idee e tutti coperti
da brevetto.
Per il futuro stiamo perfezionando alcuni progetti; il primo, una connessione strutturale brevettata, in fase di collaudo
e verr presentato entro fine anno.

industrie manufatti cementizi - 3

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MAGNUS

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S p o n s o r

SAIE BOLOGNA FIERE SPA

Salone internazionale delle costruzioni.


La pi importante manifestazione internazionale annuale
delle costruzioni che registra oltre 1800 espositori del
settore (produttori di materiali, di tecnologie, di macchinari e di attrezzature da cantiere e per la prefabbricazione) e oltre 170.000 visitatori professionali (progettisti,
imprese di costruzione e trade).

R.B.U. Costruzioni
Resp. Comm.
Exhibition Manager
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

MARINO CAPELLI
GIOVANNI FILIPPONI
ANTONELLA GROSSI
VIALE DELLA FIERA 20
BOLOGNA
40127
BO
051.282111
051.6374013
saie@bolognafiere.it
www.saie.bolognafiere.it

Intervista a Marino Capelli


Responsabile Area Costruzioni-Industria, Bologna Fiere spa
Come si presenta ledizione 2008 del Saie e quali sono le principali novit?
A partire dal titolo della fiera, che questanno Fare futuro, il SAIE 08 si presenta con la consueta completa rassegna merceologica a spazi completamente esauriti nellambito della quale spiccano quattro saloni specializzati in
altrettanti comparti strategici: innanzitutto SAIEnergia, il nuovo salone delle energie rinnovabili e delle tecnologie a
basso consumo per il costruire sostenibile; poi LaterSAIE, dedicato alle tecnologie del laterizio, e SaieBIT, salone dei
sistemi informatici per ledilizia; infine SAIE Precast Technologies, uno spazio espressamente rivolto al settore dei
macchinari e delle tecnologie per la prefabbricazione. Il tema dominante del SAIE 2008 sar comunque lenergia:
SAIEnergia, che trover spazio nel nuovo padiglione 14, ha lo scopo di creare un collegamento diretto fra il mondo
dellenergia e quello delle costruzioni, attraverso la promozione di iniziative mirate per il dibattito e laggiornamento.
Allesposizione di attrezzature e tecnologie per la produzione di energia e lefficienza energetica si affiancano eventi
mirati per la formazione, linformazione e laggiornamento: fra gli altri il Forum per gli operatori della filiera, curato da
Mario Cucinella, il Cuore Mostra con lesposizione + Qualit - Energia x il costruire sostenibile, la presentazione del
primo rapporto Cresme-Legambiente sui regolamenti edilizi e il risparmio energetico nei regolamenti edilizi comunali,
infine la Via dellefficienza energetica, percorso virtuoso che attraversa lintera esperienza del SAIE 2008 fra ricerca
e applicazione al costruito.
Qual il rapporto fra Saie e prefabbricazione?
Si tratta di un legame storico: il SAIE infatti nasce proprio con la prefabbricazione. Un legame forte e antico che abbiamo voluto rinnovare attraverso il rapporto di fiducia con ASSOBETON e che ci unir fino al prossimo decennio.
Proprio questo settore torna protagonista a Bologna, dopo alcuni anni di assenza, con il salone SAIE Precast Technologies. Alla prefabbricazione in particolare questanno abbiamo dedicato unimportante azione di promozione allestero, attraverso un roadshow che ci ha visto anche presenti al congresso europeo BIBM, la Federazione europea delle
associazioni nazionali dei prefabbricatori, e a tre fiere estere dedicate alle costruzioni a Bucarest, Belgrado e ad Astana
in Kazakhstan. Una promozione che ha trovato entusiastico supporto da parte della stessa BIBM, che sta decidendo
di tenere a Bologna, proprio durante i giorni del SAIE, la riunione del proprio Consiglio Direttivo.

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S p o n s o r

Nata nel 1963 a Minerbe (VR), SIMEM impegnata nella


progettazione, costruzione ed installazione di mescolatori ed impianti di betonaggio per i pi importanti progetti di costruzione di tutto il mondo. Per la completa
automazione dellimpianto, Simem ha creato Simem@tic,
un software innovativo per la gestione degli impianti di
betonaggio, progettato per essere installato su computer remoti dislocati su postazioni diverse allinterno della
rete aziendale.

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

FEDERICO FURLANI
IVAN CONTIERO
GIAN LUCA SORZE
VIA RONCHI 44
MINERBE
37046
VR
0442.640014
0442.640273
info@simem.com
www.simem.com

MAGNUS

SIMEM SRL

55

Intervista a Ivan Contiero


Sales and Marketing Director, Simem srl
Qual la direzione in cui si sta muovendo il mercato della prefabbricazione?
Dai dati in nostro possesso e tenendo conto che tutti i nostri clienti si collocano in una fascia medio alta, sia sotto il
punto di vista della qualit che della diversificazione del prodotto, posso dire che il mercato della prefabbricazione
in costante crescita, anche se con un gradiente non esaltante. Anche in questo settore mi sembra di percepire che sia
in atto una sorta di selezione a favore di quelle aziende che sono riuscite, negli anni di maggior profitto, a diversificare
la produzione e ad ottimizzare il ciclo produttivo investendo in macchinari e tecnologie avanzate.
Come vede la Sua azienda nel mercato?
Simem si colloca nel mercato della prefabbricazione, come in quello del preconfezionato, in una fascia di mercato di
alta gamma. Il nostro target sono i clienti sensibili e quindi disposti a riconoscere un valore aggiunto allimpianto e di
conseguenza ad investire in qualit ed affidabilit. Siamo convinti che la lungimiranza nellinvestire in un impianto di
calcestruzzo sicuramente una cosa che ripaga, specialmente nel settore del prefabbricato dove limpianto stesso
il vero cuore pulsante dellintero centro di produzione.
Come andato il 2007 per la Sua azienda?
Il 2007 per SIMEM stato un anno di soddisfazioni sia sotto il punto di vista del raggiungimento degli obbiettivi economici sia per quanto riguarda lulteriore incremento della rete di vendita e di assistenza che porta SIMEM ad essere
azienda Globale sotto ogni punto di vista.
Quali sono le scelte della Sua azienda in merito alle nuove tecnologie per i prossimi anni?
Nel rispondere a questa domanda sono costretto a ripetermi ma lo faccio volentieri: per essere partner (e non fornitore) di clienti lungimiranti bisogna assolutamente essere come loro, se non meglio di loro.
Linvestire in ricerca e sviluppo per SIMEM condizione senza la quale non ci pu essere assolutamente crescita stabilit anche in periodi non troppo felici. I progetti che il nostro centro di ricerca e sviluppo sta evolvendo comprendono comunque tutti i vari componenti che vanno a formare limpianto nella sua totalit destinato al prefabbricatore.

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ACTOR

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S p o n s o r

AXIM ITALIA SRL


Axim Italia una societ nata nel 1985. La pluriennale
esperienza della societ del gruppo ITALCEMENTI, tecnologia, produzione, vendita, assistenza tecnica e commerciale di additivi per calcestruzzo una garanzia per
le soluzione ottimale di qualunque problema di natura
tecnica e commerciale. in grado di offrire alla propria
clientela prodotti di alta qualit, consulenza tecnica qualificata e la soluzione migliore ai problemi progettuali che
si incontrano nellimpiego del calcestruzzo.

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

CARLO SARTORI
LUIGI RAGAZZI
LUIGI RAGAZZI
VIA PIAVE 1334
CALUSCO DADDA
24033
BG
035.794049
035.790342
l.ragazzi@axim.it
www.axim.it

Quale elemento, strategia, prodotto o servizio contraddistinguer di pi la vostra azienda nel


corso del 2008?
AXSIS PER AXIM UN 2008 ALLINSEGNA DELLOFFERTA INTEGRATA
Sar lofferta Axsis lelemento distintivo dellapproccio sul mercato di Axim nel 2008.
Axsis, frutto del lavoro di innovazione di Axim e Italcementi, lofferta integrata che permette di ottenere i requisiti
voluti dal tuo calcestruzzo. I tecnici Axim e Italcementi, a partire dalle indicazioni sulla destinazione duso del calcestruzzo, sono in grado di formulare il mix-design che consente di ottenere i risultati voluti, calibrando e scegliendo
opportunamente cemento, additivi e inerti.

BASF CONSTRUCTION CHEMICALS SPA


Basf Construction Chemicals spa leader mondiale e
nazionale nel settore della chimica per le costruzioni
da circa 50 anni. I nostri marchi THORO, POZZOLITH,
RHEOBUILD, GLENIUM, EMACO, NANOCRETE scandiscono tutte le varie fasi di innovazione che in questi
50 anni si sono susseguite sul mercato. I concetti di calcestruzzo Reoplastico o Reodinamico, di Zero Energy
System, di Total Performance Control, di Smart Dynamic
Concrete sono stati tutti sviluppati e messi a punto da
Basf grazie alla sua profonda conoscenza del mercato del
calcestruzzo e delle problematiche ad esso connesse.

Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

VIA VICINALE DELLE CORTI 21


TREVISO
31100
TV
0422.304251
0422.429485
infomac@basf.com
www.basf-cc.it

Quale elemento, strategia, prodotto o servizio contraddistinguer di pi la vostra azienda nel


corso del 2008?
BASF Construction Chemicals sta presentando nel 2008 il sistema Smart Dynamic Construction (SDC) che si basa
su un innovativo VMA, il RheoMATRIX, frutto dellinnovazione che da sempre ci caratterizza.
Zero Energy System, con lintegrazione dellSDC, sar sempre la linea strategica dominante per il 2008. Con i nuovi
Glenium ACE e con RheoMATRIX, ridurre o persino eliminare vibrazione e maturazione a vapore, diventano
lobiettivo che intendiamo offrire al mercato della Prefabbricazione.

3 - industrie manufatti cementizi

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16-07-2008 16:19:12

S p o n s o r

Chryso offre la sua esperienza sviluppata nella chimica al


servizio dei professionisti delledilizia ed ai progettisti di
tutto il mondo.
Gli additivi per calcestruzzo e cemento, che Chryso formula e produce, migliorano il valore intrinseco di questi
materiali da costruzione.
Filiale del gruppo Materis, Chryso un importante protagonista internazionale del proprio settore.
Con oltre 620 collaboratori Chryso al vostro servizio
con una ventina di siti in tutto il mondo.

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

PAOLO NOVELLO
PAOLO NOVELLO
PIETRO MASSINARI
VIA MADONNA
LALLIO
24040
BG
035.693331
035.696384
p.mazzoleni@chrysoitalia.com
www.chrysoitalia.com

ACTOR

CHRYSO ITALIA SPA

57

Quale elemento, strategia, prodotto o servizio contraddistinguer di pi la vostra azienda nel


corso del 2008?
Il cliente al centro della Chryso Italia Spa: questo limportante obiettivo che ci siamo posti per lanno in corso. In particolare, offriamo formulazioni innovative per migliorare la produzione dei nostri clienti: la gamma di superfluidificanti
ChrysoFluidPremia consente di ottenere cls ad elevate prestazioni, come pure il disarmante vegetale ChrysoDem
Ekla 12 permette di ottenere elementi in cls con una finitura estetica di qualit superiore. Grazie alla capacit di saper
anticipare le necessit dei nostri clienti, essere il loro miglior partner e fornire servizi in linea con le loro aspettative
siamo oggi leader nellinnovazione tecnologica dei prodotti chimici al servizio dei materiali da costruzione.

HOLCIM (ITALIA) SPA


Holcim Italia la Group Company italiana di Holcim Ltd,
leader mondiale nei settori cemento, aggregati, calcestruzzo, asfalto e altri servizi legati al mondo delle costruzioni.
Per Holcim i prodotti costituiscono lespressione pi evidente di una continua evoluzione soprattutto in termini
di capacit di essere costantemente al passo con i tempi
riconoscendo le dinamiche del mercato, delle normative,
delle esigenze dei clienti e fornendo le migliori risposte e
le soluzioni pi innovative.

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

DOMENICO SALVADORE
MATTEO MATTIOLI
VIA VOLTA 1
MERONE
22046
CO
031.616111
031.616305
corporatemkt-ita@holcim.com
www.holcim.it

Quale elemento, strategia, prodotto o servizio contraddistinguer di pi la vostra azienda nel


corso del 2008?
Nel 2008 lattenzione rivolta ad una nuova squadra di prodotti che abbiamo messo in campo con lintento di portare a casa una vittoria piena in termini di soddisfacimento dei sostenitori del nostro Brand. Abbiamo ripensato al
posizionamento dei prodotti nel mercato focalizzando la strategia verso una maggiore attenzione alle applicazioni e
verso una maggiore differenziazione affinch gli utilizzatori finali possano scegliere i nostri prodotti in modo mirato.

industrie manufatti cementizi - 3

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ACTOR

58

S p o n s o r

LE OFFICINE RIUNITE UDINE SPA - IMER GROUP


Le ORU spa, Concrete Machinery Division di IMER
Group, forte di una solida esperienza nel settore, costituisce oggi uno dei pi importanti player del mercato della prefabbricazione offrendo prodotti, soluzioni e
servizi che coprono a 360 gradi le esigenze del cliente
(innovazione continua, massima sicurezza degli operatori,
rispetto ambientale e CRM). Ampio ventaglio di prodotti offerti: impianti di betonaggio, mescolatrici, sistemi di
gestione, distribuzione aerea e sistemi di riciclaggio.

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

PAOLO SALVADORI
GIANFRANCO AMADDEO
ANGELO ZINUTTI
VIA S. CATERINA 35
BASALDELLA DI CAMPOFORMIDO
33030
UD
0432.563911
0432.562131
oru@oru.it
www.imergroup.com

Quale elemento, strategia, prodotto o servizio contraddistinguer di pi la vostra azienda nel


corso del 2008?
La strategia per il 2008 la crescita assoluta di fatturato su tutte le linee ed il rafforzamento dellinternazionalizzazione
del gruppo. Nello specifico per il prodotto e per la prefabbricazione, Le ORU puntano sugli IMPIANTI A TORRE
e ORIZZONTALI ad elevato contenuto tecnologico, in grado di gestire pi additivi e materiali alternativi, sistemi
automatici per il trasporto del calcestruzzo, sistemi affidabili per il controllo dellumidit, per il riciclaggio e per labbattimento dei fumi.

MAPEI SPA
Il Gruppo Mapei, composto da 51 aziende consociate
con 47 stabilimenti operanti nei cinque continenti, oggi
il maggior produttore mondiale di adesivi e prodotti
complementari per la posa di pavimenti e rivestimenti di
ogni tipo e specialista in altri prodotti chimici come impermeabilizzanti, malte speciali e additivi per calcestruzzo, prodotti per il recupero degli edifici storici, finiture
murali speciali.

Amm. Delegato
Direttore Vendite
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

GIORGIO SQUINZI
ERNESTO ERALI
FRANCESCO STRONATI
VIA CARLO CAFIERO 22
MILANO
20158
MI
02.376731
02.37673214
mapei@mapei.it
www.mapei.com

Quale elemento, strategia, prodotto o servizio contraddistinguer di pi la vostra azienda nel


corso del 2008?
Mapei da sempre impegnata nella ricerca, in cui investe oltre il 5% del suo fatturato. Per questo, anche questanno
presenteremo delle novit per rendere pi completa la nostra proposta ai prefabbricatori. Oltre a nuovi superfluidificanti sempre pi performanti della gamma DYNAMON NRG, abbiamo presentato i VIBROMIX, una gamma completa di prodotti per il calcestruzzo vibrocompresso. Nel corso dellanno, inoltre, saranno disponibili una nuova famiglia
di disarmanti ed una serie di prodotti specifici per la protezione e pulizia dei mescolatori.

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S p o n s o r

Unifer produce acciaio per c.a in rotoli e barre con diametri compresi tra 4 mm e 16 mm; reti elettrosaldate
piane, sagomate, in rotoli, a misura con maglie e diametri
variabili tra 4 mm e 25 mm; reti per terra armata, per
scatolari e per cunicoli. Tralicci elettrosaldati ad altezze,
diametri e lunghezze variabili, destinati alla produzione di
solai, pannelli prefabbricati, lastre tralicciate, travetti tralicciati e muri a doppia lastra, con una gamma di diametri
compresi tra 5 mm e 16 mm e unaltezza massima pari
a 37 cm.

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

MARIO FERRARI
GABRIELE CHIROLI
GIANLUCA MARCHESINI
VIA MATTEI 14-16
VILLANOVA SULLARDA
29010
PC
0523.833900
0523.837593
uniferspa@uniferspa.it
www.uniferspa.it

ACTOR

UNIFER SPA

59

Quale elemento, strategia, prodotto o servizio contraddistinguer di pi la vostra azienda


nel corso del 2008?
Unifer produce acciaio per cemento armato B450A e B450C qualificati dal Ministero delle Infrastrutture e in conformit alla norma UNI EN ISO 9001. I prodotti non standard e realizzati su disegno dei progettisti, con misure e formati
variabili, sono subito pronti per lutilizzo. Conseguenza per le imprese utilizzatrici una semplificazione dei processi
produttivi, con un risparmio di risorse e denaro.
Unifer produce rete piana e sagomata e traliccio elettrosaldato, bobine, barre e armature per c.a.

Organismo di Certificazione notificato presso la Commissione Europea nel 1982 e abilitato con Decreto n.
57170/A dal Serv. Tec. Centrale Min. Infrastrutture di
concerto con il Ministero per lo Sviluppo Economico
e Interno per le certificazioni inerenti i prodotti per le
costruzioni, Direttiva 89/106 CEE (prefabbricati in cls,
aggregati, conglomerati bituminosi, malte, calci). Lorganismo inoltre autorizzato, con Decreto 5717/B, dal Serv.
Tec. Centrale del Consiglio Superiore dei LL.PP. per la
certificazione FPC del calcestruzzo prodotto con processo industrializzato.

ABICERT ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE


Amm. Delegato
Direttore Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

ANTONIO BIANCO
ANTONIO BIANCO
ANTONIO BIANCO
ZONA INDUSTRIALE CUCULLO
ORTONA
66026
CH
085.9039330
085.9039077
info@abicert.it
www.abicert.it

FIRMUS

ente di certificazione

industrie manufatti cementizi - 3

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FIRMUS

60

S p o n s o r

ADDIMENT ITALIA SRL


Addiment Italia presente sul mercato dei prodotti chimici per ledilizia dal 1989. Lazienda si propone al mondo
del calcestruzzo prefabbricato come un grande alleato
per rispondere a qualsiasi specifica esigenza.
I nostri prodotti sono:
COMPACTCRETE superfluidificanti acrilici con mantenimento della lavorabilit, idonei anche per SCC;
ADDIMENT BE acceleranti di indurimento;
DRYMENT plastificanti innovativi per calcestruzzo
terra umida;
una gamma completa di disarmanti per elevate rese
estetiche.

Amm. Delegato
Dir. Gen. e Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

GUGLIELMO SAGLIO
SALVATORE TAVANO
CRISTIANO CEREDA
VIA ROMA 65
MEDOLAGO
24030
BG
035.4948558
035.4948149
info-vendite@addimentitalia.it
www.addimentitalia.it

ELETTRONDATA SRL
Elettrondata crea tecnologie per lautomazione di impianti adibiti alla produzione del calcestruzzo impiegate
per il controllo dei processi industriali. Elettrondata offre
anche una serie di accessori studiati per migliorare il risultato globale: software di mix design, gestione aziendale, controllo ordini e amministrazione, dosatori additivi,
sonde rilevamento umidit, sistemi di pesatura, igrometri,
misuratori slump, verifica posizione satellitare per autobetoniere. Vanta una fitta rete service presente su tutto
il territorio nazionale.

Direttore Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

ELVIO SUOZZI
ROBERTO VANDELLI
VIA DEL CANALETTO 77
SPEZZANO DI FIORANO
41042
MO
0536.1840500
0536.1840501
info@elettrondata.it
www.elettrondata.it

HALFEN-DEHA SRL SOC. UNIPERSONALE


Halfen-Deha commercializza prodotti per lindustrializzazione edilizia: profili, sistemi di sollevamento, giunti strutturali/impermeabili/REI, sistemi di ripresa di getti, sistemi
di armatura e rinforzo, sistemi per facciate ventilate in
pietra e/o mattoni, tasselli di fissaggio, impiantistica.
Azienda certificata ISO 9001:2000.

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

ENRICO NUSINER
MARCO BOLIS
STEFANO TERLETTI
VIA F.LLI BRONZETTI 28
BERGAMO
24124
BG
035.0760711
035.0760799
info@halfen.it
www.halfen.it

3 - industrie manufatti cementizi

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S p o n s o r

ICMQ lOrganismo di Certificazione che opera nel settore dei prodotti e dei servizi delle costruzioni in genere.
accreditato per rilasciare certificazioni di Prodotto e di
Sistemi di Gestione (Qualit, Ambiente, Sicurezza). accreditato inoltre per la convalida delle Dichiarazioni Ambientali ai sensi del Regolamento EMAS II, oltre ad essere
Organismo Notificato ai sensi della Direttiva Prodotti da
Costruzione 89/106/CEE (Marcatura CE).

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

LORENZO ORSENIGO
DANIELE TORSELLO
PIERANDREA MANTOVANI
VIA G. DE CASTILLIA 10
MILANO
20124
MI
02.7015081
02.70150854
icmq@icmq.org
www.icmq.it

FIRMUS

ICMQ SPA

61

IDRABETON SA
IDRAbeton la divisione di IDRA dedicata alle consulenze tecniche nel settore delle costruzioni. Nella divisione
operano alcuni tra i migliori specialisti nelle risoluzione
delle problematiche connesse alla progettazione dei vari
sistemi di gestione (Qualit, Ambiente e Sicurezza).
Pag 1_3.indd 2
IDRAbeton offre inoltre assistenza sugli aspetti complementari alla marcatura CE, sul controllo di processo di
produzione, sulla risoluzione del contenzioso e sulla formazione tecnica per addetti commerciali e per tecnologi
del calcestruzzo.

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

ANDREA DARI
ANDREA DARI
GIANLUCA PONZI
STRADA CARDIO 4
GALAZZANO
47891
REP. SAN MARINO
0549.909090
0549.909096
info@idrabeton.com
www.idrabeton.com

25-04-2008 12:3

ONYMA SRL SISTEMI & TECNOLOGIE


Onyma specializzata nelle produzione e nella fornitura
di apparecchiature tecniche e sistemi software ad alta
tecnologia, per il settore del prefabbricato e del calcestruzzo. LAzienda progetta, produce, commercializza ed
installa in tutto il mondo sistemi computerizzati per lautomazione degli impianti adibiti alla produzione dedicata.
Ricerca costante nellambito delle tecnologie informatiche del settore e rapporto diretto con il cliente durante
tutta la fase di progettazione e sviluppo del prodotto.

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

MARCO SEVERINI
CLAUDIO MALAVASI
MARCO SEVERINI
VIA ALBINONI 61/65
SOLIERA
41019
MO
059.850005
059.9781453
info@onyma.it
www.onyma.it

industrie manufatti cementizi - 3

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BASIS

62

S p o n s o r

CEMENTIZILLO SPA
Cementizillo spa, da oltre 120 anni produce e commercializza leganti idraulici di alta qualit. I prodotti rispondono alle specifiche previste dalle norme europee EN 1971 e sono garantiti dal marchio CE rilasciato dallI.T.C. e
dalla certificazione del sistema di qualit ISO 9001:2000.
In tutto il nord est gli stabilimenti sociali, la rete commerciale e le strutture di assistenza tecnica assicurano la
massima rapidit ed efficienza nei servizi alla clientela.

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

ALVISE-GINO ZILLO MONTE XILLO


BERNARDINO GALUPPINI
MAURO ALOCCO
VIA CALDEVIGO 14
ESTE
35042
PD
0429.601700
0429.600471
info@cementizillo.it
www.cementizillo.it

INDUSTRIA CEMENTI GIOVANNI ROSSI


Cementirossi produce unampia variet di leganti idraulici
e prodotti speciali ad altissima tecnologia, che da sempre
qualificano lazienda ai vertici della qualit sul mercato.
Una realt forte di 4 stabilimenti produttivi strategicamente posizionati nel Nord Italia.
Cementirossi unazienda orientata alla continua evoluzione del prodotto e allutilizzo delle pi innovative ed
efficaci tecnologie di produzione, nel rispetto dellambiente, come confermano le certificazioni ISO 9001 e
14001.

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

MAURIZIO VECCHI
ROBERTO BELLONI
GIUSEPPE FAIS
VIA CAORSANA 14
PIACENZA
29100
PC
0523.545811
0523.612276
info@cementirossi.it
www.cementirossi.it

COPLAN SRL
Coplan srl commercializza in esclusiva per lItalia i prodotti RECKLI Chemiewerkstoff GmbH (matrici elastiche
per muri e pannelli in calcestruzzo faccia vista), PREWI
GmbH (matrici in polistirolo per opere in cemento armato), W.BOSCH GmbH (carta ritardante in rotoli e
quadrotti per calcestruzzo lavato), GCC AG (lacca disattivante per calcestruzzi lavati e micro-lavati). Presente
su tutto il territorio nazionale con tecnici, distributori e
agenti qualificati. Coplan certificata ISO 9001-2000.

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

DANIEL LITSCHER
SIMONE GRAFFI
VIA TREVES 74
TREZZANO SUL NAVIGLIO
20090
MI
02.4459165
02.4459115
coplan@coplan.it
www.coplan.it

3 - industrie manufatti cementizi

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S p o n s o r

Draco Italiana Spa, certificata UNI EN ISO 9001:VISION2000, ha come obiettivo lo sviluppo di materiali
che migliorino le caratteristiche qualitative delle strutture. I moderni laboratori, preposti al controllo della qualit, consentono di sviluppare tecnologie, sondando le pi
avanzate ipotesi tecnico-applicative di nuovi materiali per
ledilizia. Produce:
additivi per calcestruzzo;
malte e prodotti cementizi per restauro;
disarmanti;
resine per riparazione e protezione strutture in calcestruzzo.

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

PAOLO GABRIELLI
CARLO GRANILLO
ANGELO PASQUALINI
VIA MONTE GRAPPA 11 D-E
TRIBIANO
20067
MI
02.90632917
02.90631976
info@dracospa.com
www.dracospa.com

BASIS

DRACO ITALIANA SPA

63

EDILMATIC SRL
Edilmatic produce sistemi di ancoraggio per prefabbricati,
investendo costantemente in ricerca, qualit e sicurezza. Propone agli utilizzatori unampia gamma di prodotti:
profili e giunti antisismici, mensole dappoggio, scatole di
ritenuta, squadrette, piastrine, bulloneria, minuterie, metalliche varie, sistema di sollevamento, linee sicurezza anticaduta, connessioni trave-pilastro, pilastro-fondazione,
spina di collegamento per pannelli a taglio termico e
ventilati.

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

GIORGIO LUITPRANDI
GIORGIO LUITPRANDI
FABIO MAGNANI
VIA GONZAGA 11
PEGOGNAGA
46020
MN
0376.558225
0376.558672
info@edilmatic.it
www.edilmatic.it

FERALPI SIDERURGICA SPA


Il Gruppo Feralpi uno dei maggiori e pi qualificati produttori europei dacciaio per cemento armato. La sua
politica aziendale indirizzata alla convivenza armoniosa
fra benessere economico, tecnologia e ambiente. La produzione comprende: laminati in barre, rotoli nervati per
cemento armato e vergelle destinate alla produzione di
trafilato per staffatrici e reti elettrosaldate.

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

GIUSEPPE PASINI
FIORELLA MARIO
FRANCESCO MAGNI
VIA CARLO NICOLA PASINI 11
LONATO
25017
BS
030.99961
030.9130786
dirigenza@feralpi.it
www.feralpi.it

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BASIS

64

S p o n s o r

GENERAL ADMIXTURES SPA


General Admixtures spa attiva nel settore degli Additivi, delle Aggiunte Minerali (Ceneri Volanti Micro
Pozz PFA) per il calcestruzzo, dei prodotti speciali per
le costruzioni.
Attraverso lInnovazione ed un Approccio di Sistema,
G.A. accresce il vantaggio competitivo dei propri clienti.
G.A. pu contare sul Know-How e sullEsperienza del
sistema di aziende con cui collabora ed lunica azienda
che ha messo a punto un Sistema di Aggiunte Minerali
(Ceneri Volanti Micro Pozz PFA) ed Additivi (Acrilici)
che permette di migliorare le prestazioni del calcestruzzo, riducendone i costi.

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

MICHELE VALENTE
MICHELE VIGNERI
VIA DELLE INDUSTRIE 14/16
PONZANO VENETO
31050
TV
0422.966911
0422.969740
info@gageneral.com
www.gageneral.com

GL LOCATELLI SRL
GL Locatelli produce sistemi di ancoraggio nel calcestruzzo. Nel corso dellultimo decennio sono state promosse
numerose iniziative scientifiche con ricerche applicate,
fra cui: dimensionamento e comportamento del profilo
di ancoraggio, carichi dinamici applicati al profilo di ancoraggio, propagazione di fratture nel calcestruzzo dovute
a connessioni sismiche. GL Locatelli propone mensole
per pannelli, ancoraggi antisismici, sistemi di sollevamento, ferri e scatole per la ripresa.

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

GIUSEPPE LOCATELLI
SILVIA LOCATELLI
LUCA DOZIO
VIA DANTE ALIGHIERI 66
TURATE
22078
CO
02.96480721
02.9682795
gl@gllocatelli.it
www.gllocatelli.it

GRANDIN SRL
Lazienda Grandin srl esprime nella produzione di casseri
metallici tutta la propria esperienza ultra-cinquantennale
nel settore: i primi casseri infatti si datano al 1954.
Progetta e produce casseri per tutte le tipologie di manufatti per strutture industriali, civili, stradali e ferroviarie.
Particolare rilevanza va data al sistema brevettato FAST,
che consente la variazione rapida in larghezza nella produzione dei pannelli di tamponamento e ai sistemi per la
costruzione di cellule bagno.

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

BRUNO GRANDIN
BRUNO GRANDIN
MASSIMO BOZZO
VIA TRIESTINA 118
MUSILE DI PIAVE
30024
VE
0421.55044
0421.55100
info@grandin.ws
www.grandin.ws

3 - industrie manufatti cementizi

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S p o n s o r

Harpaceas propone soluzioni informatiche per il mondo


delle costruzioni. Pu vantare pi di 4.000 clienti seguiti da un team di 20 ingegneri e architetti. Distribuisce,
in esclusiva per lItalia, Tekla Structures Prefabbricati, il
primo software parametrico per la modellazione 3D di
opere prefabbricate in c.a. (BIM - Building Information
Modeling). Il modello 3D contiene le informazioni necessarie alla produzione delle armature o alla realizzazione
in cantiere della struttura.

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

BRUNO FINZI
LUCA FERRARI
PAOLO ODORIZZI
VIALE RICHARD 1
MILANO
20143
MI
02.891741
02.89151600
info@harpaceas.it
www.harpaceas.it

BASIS

HARPACEAS SRL

65

HNNEBECK ITALIA SPA


Hnnebeck, leader nella produzione, vendita e noleggio
di casseforme e ponteggi con sede centrale a Ratingen,
opera tramite 13 filiali in Europa, Medio-Oriente e sudAmerica.
La chiave del successo del Gruppo si basa sulla capacit
di sviluppare attrezzature di alta qualit, in grado di assicurare elevati livelli di sicurezza ed economicit in cantiere. Produzione: sistemi di casseforme per pareti e per
solai, accessori e casseforme studiate ad hoc e sistemi a
telaio o modulari di ponteggio.

Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

VIA ISONZO 9
TURATE
22078
CO
02.969731
02.96754099
hita@huennebeck.it
www.huennebeck.it

ITALVIBRAS G. SILINGARDI SPA


Concrete Vibra-Solution di Italvibras un sistema completo per lottimale vibrazione meccanica del calcestruzzo nella prefabbricazione industriale. Italvibras fornisce
impianti a gestione elettronica, a controllo elettromeccanico, a controllo elettromeccanico con quadro montato
su carrello mobile Multivar. Italvibras propone inoltre una
ampia gamma di motovibratori elettrici ad alta frequenza
serie ITV-VR e ITVAF e i variatori di frequenza Vibravar
e Multivar.

Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

VIA PUGLIA 2/4


SASSUOLO
41049
MO
0536.804634
0536.804720
italvibras@italvibras.it
www.italvibras.it

industrie manufatti cementizi - 3

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BASIS

66

S p o n s o r

MANINI PREFABBRICATI SPA


La Manini Prefabbricati spa unazienda leader, a livello
nazionale, nella produzione di sistemi, strutture e componenti prefabbricati per ledilizia. Con i pi moderni
criteri, impianti tecnologicamente avanzati, con i 4 insediamenti produttivi e soprattutto grazie ad un personale
qualificato, lazienda risponde con puntualit ed efficacia
alle richieste del mercato.
La sua forza innovativa e commerciale ha consentito
spesso alla Manini di anticipare, influenzandole, le tendenze evolutive del mercato.

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

ARNALDO MANINI
GIUSEPPE VINONUOVO
ALFREDO BOLLETTA
VIA S.BERNARDINO DA SIENA 33
S. MARIA DEGLI ANGELI - ASSISI
06081
PG
075.8041018
075.8040447
mac@manini.it
www.manini.it

OCMER GRANDI IMPIANTI SRL


Produzione impianti di dosaggio e betonaggio, impianti, macchinari, attrezzature industriali anche a controllo
numerico o gestiti da elaboratori, impianti speciali per
lo sfruttamento delle fonti energetiche alternative e pi
integrative.

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

GLAUCO ROSSI
FERDINANDO SCHENA
ROSSANO ROVATTI
VIA PONTE ALTO 3
CAMPOGALLIANO
41011
MO
059.526023
059.527326
info@ocmer-impianti.it
www.ocmer-impianti.it

OFFICINE MECCANICHE GALLETTI SRL


Dal 1947 la famiglia Galletti lavora ed investe nei settori della meccanica e del calcestruzzo, inizialmente grazie
allintuizione dei F.lli David e Bruno e successivamente
grazie allimpegno continuo della stessa famiglia.
Oggi la gamma dellofferta si completa con nuovi mescolatori con capacit maggiori e tipologie diverse utilizzabili anche nella produzione di calcestruzzo per manufatti
speciali e per impasti con impiego di coloranti e additivi
particolari.

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

PAOLO GALLETTI
LUISA GALLETTI
MARCO NICOZIANI
VIA BRENTA 18
PERUGINA
06135
PG
075.592101
075.5921028
omg@omg.it
www.omg.it

3 - industrie manufatti cementizi

Imp.Schede.Sponsor.indd 66

16-07-2008 16:19:25

S p o n s o r

Piolanti srl, leader nel settore ricambi, in grado di offrire


una gamma completa di componenti per pompe calcestruzzo, impianti calcestruzzo, sistemi per il riciclaggio del
calcestruzzo di risulta e sistemi per labbattimento delle
polveri di cemento. La vendita di Veicoli Industriali nuovi
ASTRA e la disponibilit di un vasto parco macchine
plurimarche usate e revisionate, completano il profilo
della nostra azienda.

Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

VIA MARTONI 21
FORL
47100
FC
0543.723373
0543.725241
piolanti@piolanti.com
www.piolanti.com

BASIS

PIOLANTI SRL

67

REDAELLI TECNA SPA - TECNASUD


Fili, trecce e trefoli per cemento armato precompresso.

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

MAURIZIO PRETE
DOMENICO CAPONE
LUIGI POSILLIPO
ALESSANDRO VOLTA 16
COLOGNO MONZESE
20093
MI
02.25307241
02.27301565
daniela.ciampi@redaelli.com
www.redaellitecnasud.com

SIDERURGICA LATINA MARTIN-SLM-SPA


La Siderurgica Latina Martin, del gruppo ORI MARTIN
spa, realizza Trecce e Trefoli di acciaio per C.A.P. in tutte
le tipologie con unalta capacit produttiva e un magazzino assortito di tutti i diametri. La societ omologata
per commercializzare i prodotti in diversi paesi comunitari ed extracomunitari, tra cui Austria, Francia, Germania,
Olanda, Repubblica Ceca, Spagna, Ungheria e Israele.

Amm. Delegato
Direttore Comm.
Resp. Tecnico
Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

ANDREA AGNELLI
GIUSEPPE ROSSI
ANDREA VARRIALE
VIA OGER MARTIN 21
CEPRANO
03024
FR
0775.91991
0775.9199222
giuseppe.rossi@slmspa.com
www.slmspa.com

industrie manufatti cementizi - 3

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BASIS

68

S p o n s o r

TECNOCOM SPA
La Tecnocom produce impianti e casseforme per ogni
esigenza in campo industriale, civile, stradale e agricolo,
quali linee autoreagenti per la produzione in precompresso di travi a sezione variabile, linee per tegoli ad
ala larga (filanti e a testate chiuse) e linee con strutture
tradizionali (copponi, pannelli e pilastri), completamente
automatizzate.
La Tecnocom ha uno stabilimento su unarea di 20.000
metri quadrati, di cui 5.000 coperti ed certificata UNI
EN ISO 9001:2000.

Indirizzo
Citt
Cap
Provincia
Tel.
Fax
E-mail
Web

VIA ANTONIO ZANUSSI 305


UDINE
33100
UD
0432.523848
0432.523929
info@tecnocomspa.it
www.tecnocomspa.it

3 - industrie manufatti cementizi

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17-07-2008 15:12:16

B I B M

69

Life needs
concrete
solutions

08 19 Congresso Internazionale BIBM


VIENNA

Life needs concrete solutions

Vienna 7-10 maggio 2008

industrie manufatti cementizi - 3

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70

BIB M
19 Congresso Internazionale BIBM
Vienna, 7-10 maggio 2008

Life needs
concrete
solutions!
Solutions of the precast concrete
element industry
di Patrizia Ricci
BIBM, acronimo di Bureau International
du Bton Manufactur, la Federazione europea delle industrie produttrici di
manufatti a base cementizia.
Lo scorso maggio 2008, si tenuto, per la

seconda volta a Vienna, il 19 Congresso


Internazionale della Federazione BIBM.
Life Needs Concrete Solutions, queste le parole chiave del Congresso BIBM
2008, con le quali si voluto evidenzia-

Congress Centre of the Hofburg - sede del Congresso.


3 - industrie manufatti cementizi

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B I B M

re il legame tra la prefabbricazione e le


tre dimensioni, economica, ambientale e
sociale che caratterizzano il concetto di
sostenibilit. Operare in modo sostenibile significa contribuire a salvaguardare
la societ e conservare lambiente per le
generazioni future. Uneconomia sostenibile si attua attraverso la partecipazione condivisa, il rispetto dellambiente ed
investimenti finalizzati allutilit sociale.
Fondamento dello sviluppo di tale prospettiva lo stato dellarte della tecnologia.
Questi gli aspetti ampiamente discussi
durante il Congresso BIBM:
4 il progresso tecnologico reso possibile da un approccio innovatore e
pionieristico che comprenda in modo
globale anche gli aspetti specifici legati
ai prodotti e alle fasi della loro realizzazione;
4 la sostenibilit delle strutture nel loro
complesso, con uno sguardo ravvicinato agli specifici mercati e agli stabilimenti di prefabbricazione;
4 lo sviluppo di obiettivi politici a livello
globale o europeo, con riferimento
allimplementazione delle norme e dei
regolamenti ottenuta con il consenso
di tutte le parti coinvolte, nellottica di
una politica di dialogo.
Il principale obiettivo per il futuro dellindustria della prefabbricazione quello di
promuovere lo sviluppo dei prodotti e
dei sistemi di prodotti.
Sempre pi leconomia, la nuova politica
internazionale e i fattori sociali influiscono infatti su questo settore. Requisiti di
legge, norme e regolamenti non vengono
pi definiti su base nazionale, ma decisi
a livello europeo e, in questo contesto,
linteresse principale dei politici deve essere quello di supportare e incoraggiare
lo sviluppo sostenibile.
Inoltre, lingresso sul mercato di stati
dellEuropa centrale e orientale sta determinando una forte espansione con
nuove possibilit di investimenti.
Questi i temi chiave del Congresso BIBM
2008 e gli obiettivi primari dellindustria
della prefabbricazione per un futuro di

71

Ex Presidente BIBM Bernd Wolschner.

successo in un scenario di continue innovazioni tecnologiche, economiche e


sociali.
Compito della Federazione di rappresentare e tutelare, a livello europeo, gli
interessi del settore industriale rappresentato, incoraggiando la cooperazione
internazionale, promuovendo il progresso tecnologico e limmagine generale dei
prodotti a base cementizia.
Riportiamo di seguito una breve panoramica dei temi chiave del Congresso, sviluppati in sessioni parallele nel corso delle
due giornate di lavoro, e, a seguire, il resoconto della sessione riguardante la Normativa sul calcestruzzo, ripromettendoci
di pubblicare sui prossimi numeri della rivista i resoconti delle restanti sessioni.
LA SOSTENIBILIT
Il concetto di sviluppo sostenibile divenuto, negli ultimi anni, piuttosto familiare.
Declinato ormai in molti aspetti della nostra vita quotidiana, da quello economico
a quello sociale, alla necessit di coniugare le necessarie attivit umane con una

industrie manufatti cementizi - 3

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72

BIB M

giusta attenzione alla tutela e alla salvaguardia dellambiente.


Per raggiungere lobiettivo di uno sviluppo compatibile con lambiente, il concetto
di sostenibilit va quindi assunto come
paradigma guida, in quanto esso presuppone che la crescita economica e sociale
di ogni realt venga perseguita ricercando la soddisfazione dei bisogni dellattuale
e delle future generazioni senza compromettere lintegrit dellecosistema.
Dalle informazioni assunte e dalle elaborazioni conseguenti al raggiungimento
dellobiettivo della sostenibilit, deriva
la valutazione della compatibilit e della
incompatibilit delle attivit e degli interventi, per evitare sprechi di risorse, per
consentire sinergie e compiere scelte
adeguate nellottica del rispetto dei diritti
umani, in una visione globale integrata.
Gli elementi prefabbricati, grazie ad un
lungo ciclo di vita e uso, rappresentano
un prodotto largamente sostenibile.
compito dei prefabbricatori progettare
e realizzare componenti che siano economicamente sostenibili rispetto alle risorse e che siano prodotti in unottica
di risparmio energetico. Il principio della
sostenibilit deve essere posto al centro
della politica sociale dellintero comparto
e dei suoi fornitori. Case studies per politiche sostenibili sono stati discussi nelle
sessioni dedicate a questo argomento
nel corso del Congresso.

LO SVILUPPO TECNOLOGICO
Lo sviluppo di nuovi materiali apre sempre nuove prospettive di applicazione
degli elementi prefabbricati e suggerisce
combinazioni innovative di materiali che,
nel settore del calcestruzzo, stanno rivoluzionando la produzione tecnologica.
Le moderne tipologie di calcestruzzo
consentono nuove forme e progetti,
aprendo la strada a diverse possibilit di
progettazione e, allo stesso tempo, contribuiscono alla protezione dellambiente.
Al di l dellimportanza delle conquiste
ottenute in campo scientifico, solo la loro
introduzione nel processo quotidiano di
produzione determina di fatto un vero
e proficuo processo di innovazione. Per
questo, nel corso della manifestazione, i
principali esponenti di questo sviluppo
tecnologico hanno presentato le possibilit del calcestruzzo quale materiale da costruzione e le conseguenze, da un punto
di vista pratico, dellintroduzione di nuove
tecnologie nel processo di produzione in
diversi continenti e aree culturali.
LE DIRETTIVE EUROPEE
E LA NORMATIVA
Con le sue direttive, la Commissione Europea determina in larga misura il futuro
ecologico, sociale ed economico della
Comunit Europea. In realt, lindustria
della prefabbricazione non solamente influenzata dalla Direttiva Prodotti
da Costruzione, ma anche da Direttive
apparentemente pi distanti dal settore,
riguardanti, ad esempio, i prodotti chimici
(REACH) o lestrazione, luso, il riciclo e lo
smaltimento delle materie prime. Lobiettivo della normazione quello di definire
lo stato dellarte, i livelli di accettabilit e
gli standards per il mercato. Quelle che
dunque vengono chiamate horizontal
standards hanno il compito di creare una
uniformit di linguaggio e requisiti comuni a differenti aree geografiche, prodotti
e materiali da costruzione.
Inoltre, in futuro, esse dovrebbero contribuire ad una riduzione del numero di regole e regolamenti. Un aspetto negativo di
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16-07-2008 16:20:58

questo tipo di sviluppo normativo potrebbe essere un uso improprio delle norme
volto a favorire, influenzando il mercato,
certi prodotti a discapito di altri.

per lindividuazione di soluzioni socialmente


accettabili e condivise, ricercate in un contesto di dialogo tra le parti, volto a limitare
le occasioni di conflitto.

IL DIALOGO TRA LE PARTI


SOCIALI
Laccordo europeo di dialogo sociale sul
tema della polvere di silice cristallina respirabile, sottoscritto alla fine del 2006,
mostra una nuova strada percorribile a
livello europeo per la soluzione di problemi particolarmente difficili.
Durante il Congresso BIBM 2008, delegati
di Associazioni di categoria e Federazioni
europee che rappresentano specifici comparti del settore hanno messo in evidenza
lefficacia del dialogo sociale come prassi

GLI STATI DELLEUROPA


CENTRALE E ORIENTALE
Lo sviluppo economico degli stati dellEuropa centrale e orientale sta offrendo
nuove possibilit allindustria europea
della prefabbricazione. Molte aziende
hanno gi sfruttato i vantaggi derivanti
dalle opportunit offerte da una precedente espansione del mercato a livello
europeo, avendo intrapreso attivit di
successo in queste aree ormai da diversi
anni. Il Congresso BIBM prevedeva un forum in cui aziende di diverse dimensioni

industrie manufatti cementizi - 3

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74

BIB M

Marco Picca, Maurizio Grandi, Marino Capelli e Renzo Bullo.

hanno descritto, attraverso esempi, come


si sono inserite in questi nuovi mercati.
LIFE, NEEDS AND SOLUTIONS
USING CONCRETE
Le soluzioni per il futuro debbono rispondere a diversi requisiti. Definire i principi
generali per la sostenibilit nel settore delle costruzioni significa anche fornire una
base comune destinata a facilitare la comunicazione tra i vari soggetti della filiera,
dai costruttori agli architetti, dagli artigiani
ai designer, dai proprietari agli amministratori, dalle autorit ai consumatori.
Durante tutto il loro ciclo di vita, gli edifici, ben lungi dallessere oggetti inerti,
assorbono infatti considerevoli risorse e
contribuiscono in maniera notevole alle
trasformazioni dellambiente circostante.
Il modo in cui gestiamo oggi le risorse
determina lo scenario di domani.
Quello delle costruzioni, oltre ad essere
un settore chiave delleconomia, rappresenta uno dei fattori maggiormente determinanti nellinfluenzare la qualit della
vita delle persone e contribuisce in maniera fondamentale alla definizione e alla
preservazione dellidentit e delleredit
culturale di un popolo.

Definire la sostenibilit nel settore delle


costruzioni significa dunque interpretare lo sviluppo sostenibile alla luce di tre
aspetti tra loro strettamente collegati
economico, ambientale e sociale pur
senza prescindere da determinati requisiti tecnici e funzionali.
Il 40% del totale dellenergia, la met dei
materiali estratti dalla crosta terrestre, un
quarto del totale dei rifiuti: questo limpatto del settore edile a livello europeo.
Un impatto ambientale fortissimo, prodotto da quello che il maggior settore
industriale: ledilizia vale oltre il 10% del
PIL europeo e impiega direttamente 30
milioni di persone.
Cifre analoghe si ritrovano anche rapportandosi a livello nazionale e locale. In Italia
il settore delle costruzioni nel suo complesso incide di circa il 45% sul consumo
di energia primaria e ogni anno questo
consumo aumenta del 2%, il doppio cio
della media nazionale, con conseguenze facilmente immaginabili in termini di
emissioni di gas nellatmosfera, responsabili dellalterazione del clima.
Da qui limportanza della sfida di ripensare ledilizia in termini di sostenibilit, che
richieder nuove figure professionali altamente specializzate nel settore della progettazione bioclimatica, dei nuovi materiali
e delle tecnologie per il risparmio energetico e le fonti energetiche rinnovabili.
Il Congresso BIBM 2008 ha messo in luce
il contributo dellindustria della prefabbricazione e le soluzioni che il calcestruzzo
pu offrire ai bisogni del futuro in termini
di sicurezza, efficienza energetica e miglioramento della qualit della vita.
Le conclusioni raggiunte e gli esempi
mostrati nel corso della manifestazione possono fornire un utile spunto alle
aziende che decidono di avviare un processo sostenibile di sviluppo e di innovazione.
Il Congresso ha infatti mostrato percorsi
possibili per un futuro soggetto a rapide
evoluzioni, offrendo alle aziende lopportunit di confrontarsi con soluzioni
reali.
n
3 - industrie manufatti cementizi

Imp.BIBM.Quadro.indd 74

16-07-2008 16:20:59

B I B M

75

Sessione 2a:

La Normativa
sul calcestruzzo
Vienna, 8 maggio 2008
di Alessandra Ronchetti
La sessione riguardante la normativa sul
calcestruzzo prevedeva 4 interventi, ovvero quello di un rappresentante della
Commissione Europea, del presidente
del CEN Ente Normativo Europeo, del
Coordinatore del Comitato Tecnico Europeo responsabile per gli Eurocodici e
del Coordinatore del Comitato Tecnico
competente della redazione delle norme
dei prodotti prefabbricati in calcestruzzo.
Il responsabile della Direzione Industria
della Commissione Europea, Vincente
Leoz Arguellez, ha riferito che proprio in
questi giorni stata attivata la procedura
per ladozione da parte della Commissione e del Parlamento Europeo della revisione della Direttiva Prodotti da Costruzione.
Invece che di una Direttiva si tratter di un
Regolamento, quindi le disposizioni avranno applicazione in tutti i paesi della Comunit senza necessit di un recepimento.
Non cambiano gli obiettivi del provvedimento che mirano alla libera circolazione
dei Prodotti da Costruzione nel mercato Europeo ed alla sicurezza delle opere
nelle quali i prodotti vengono installati.
Nulla di nuovo per quanto riguarda la
marcatura CE, che attesta che i prodotti
da costruzione rispondono ai 6 requisiti essenziali per essi definiti: possibile
applicarla ad un prodotto seguendo le
disposizioni contenute nella corrispondente norma armonizzata o facendo richiesta del Benestare Tecnico Europeo.
Sono state introdotte alcune semplifica-

zioni rispetto alle prove da effettuare ed


alla possibilit di condividere degli esiti
delle prove, ed stata inserita una nuova,
lungamente dibattuta, definizione di prodotti non di serie, che sonno esonerati
dallapplicazione della marcatura CE.
Il presidente del CEN, Lopez Agui, ha illustrato i principali vantaggi della normazione, ovvero il superamento delle barriere
per la commercializzazione dei prodotti,
una pi equa competizione, la definizione
di un linguaggio comune e la descrizione
dello stato dellarte dei prodotti. Ha sottolineato limportanza del coinvolgimento
dellIndustria nella stesura delle norme, al
fine di trasferire le innovazioni e le scoperte nella normativa e per favorire la divulgazione dellinnovazione. Ha fatto presente
che il lavoro normativo dovr sempre pi
tenere conto del tema della sostenibilit,
tema che ha fatto da sfondo a quasi tutte
le presentazioni del congresso.
Ha inoltre riconosciuto al BIBM il merito
di aver supportato la normativa di settore
ed ha invitato i presenti a proseguire su
questa strada per codificare i rapidi sviluppi a livello di nuovi materiali (per es. calcestruzzi autocompattanti e ad alte prestazioni) e a livello di processi industriali.
Armand Calgaro, coordinatore del Comitato Tecnico CEN responsabile della stesura degli Eurocodici e delle norme Europee
di progettazione, ha fatto il punto dellattivit del suo gruppo. Tutte le 58 parti che
compongono i 9 Eurocodici sono state ap-

industrie manufatti cementizi - 3

Imp.BIBM.Reportage.indd 75

17-07-2008 15:24:13

76

BIB M

provate entro la primavera del 2007. Con


soddisfazione ha riferito che questi codici di
calcolo sono utilizzati anche furori dallEuropa. Per il futuro i compiti del Comitato
da lui presieduto sono la manutenzione
dellattuale normativa, larmonizzazione di
quei valori che oggi sono definiti a livello
nazionale, la promozione dei testi e la formazione degli utilizzatori. Saranno poi sviluppati nuovi codici che tratteranno i temi
delle strutture esistenti, della sostenibilit
e della robustezza. Altri temi sui quali si
sta valutando di lavorare sono lampliamento dei codici ad altri materiali, i metodi di valutazione e lo sviluppo di codici
riferiti ai requisiti della Direttiva Prodotti
da Costruzioni finora non affrontati (gli
attuali codici trattano solo i due requisiti
di stabilit e resistenza allincendio).
Il Coordinatore del Comitato Tecnico
competente per la stesura delle norme
di prodotto degli elementi prefabbricati
in calcestruzzo, Michel Valles, ha ricordato
che il lavoro finora svolto ha portato ala
redazione di circa 60 norme, molte delle

quali gi pubblicate in Gazzetta Ufficiale e


per le quali la marcatura CE gi attiva.
Queste norme hanno, a suo avviso, molteplici benefici:
4 tecnici consentono di parlare un linguaggio comune;
4 relazionali hanno portato intorno
ad un tavolo formatori, esperti di vari
settori e tecnici dellindustria;
4 di regolamentazione in quanto la
parte armonizzata delle norme cogente;
4 etici fornendo dei requisiti minimi
ed imponendo gli stessi controlli per
tutti si ottiene una competizione pi
equa;
4 di marketing costituiscono la base
per argomentazioni affidabili;
4 di difesa sono un riferimento in caso
di contenziosi.
Per il futuro ritiene necessario semplificare, rendere di pi facile interpretazione le norme ed evidenziare con pi
efficacia laffidabilit dei nostri processi
industriali.
n

BIBM steering committee 2008-2011


Presidente

Vicepresidenti

Tesoriere

Membri

Pierre Brousse
Presidente FIB (Francia)
Direttore Generale Gruppo CONSOLIS
Hermann Rudolph
Vicepresidente BDB (Germania)
Presidente Hermann Rudolph Baustoffwerk Gmbh
Renzo Arletti
Vicepresidente ASSOBETON
Amministratore Delegato GRUPPO RDB
Ton Pielkenrood
Direttore BFBN (Olanda)
Bernd Wolschner
Presidente VB (Austria)
Presidente SW UMWELTTECHNIK STOISER & WOLSCHNER AG
Olli Korander
Membro del direttivo FCIA (Finlandia)
Vicepresidente CONSOLIS TECHNOLOGY
3 - industrie manufatti cementizi

Imp.BIBM.Reportage.indd 76

17-07-2008 15:24:13

Non bevetevi

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Imp.BIBM.Commento.indd 1 1

Tecnologie e soluzioni
per ledilizia moderna

16-07-2008 16:04:16
16:24:28

78

BIB M

Il Congresso BIBM:
una manifestazione
in evoluzione con
la dinamica del
settore
di Alessio Rimoldi

Il Congresso triennale stato, ed tuttora, da molti considerato come lattivit


principale del BIBM. Questa interpretazione non rispecchia pi la situazione
attuale, ma certo che si tratta dellattivit pi visibile della Federazione nei
confronti del settore. Essa permette di
avvicinare gli imprenditori tra di loro e
di metterli in contatto con i personaggi
chiave del panorama europeo ed internazionale per i settori delle costruzioni e
della prefabbricazione.
In passato, le condizioni di lavoro e le
aspettative dei partecipanti erano completamente diverse.
4 Innanzitutto, i mezzi di comunicazione
erano molto meno evoluti di adesso;
basti pensare alla facilit con cui oggi
si puo trovare uninformazione su internet praticamente su qualsiasi argomento, partendo da qualche parolachiave. Fino a quindici o ventanni
fa, i periodici scientifici ed i congressi
rappresentavano gli unici mezzi di informazione per un settore specifico.

4 La dimensione del mercato anchessa cambiata. I manufatti cementizi


hanno sempre viaggiato molto poco
(paragonati ad altri materiali da costruzione) e di conseguenza il mercato sempre stato molto locale. Al
giorno doggi ci si resi conto che, anche se il prodotto continua a non essere venduto molto lontano dal luogo di produzione (fatta salva qualche
eccezione), le idee ed i concetti che
stanno dietro alla sua realizzazione
possono essere facilmente scambiati
a livello internazionale, per poi essere
rivisti ed adattati alle specifiche condizioni locali.
4 La maniera stessa di fare business
cambiata. Oggi tutto molto pi veloce ed il sapersi adattare alle circostanze mutevoli diventa una necessit
indispensabile per ogni manager. La
prontezza della risposta anchessa diventata un elemento chiave del
business e solo in rari casi i membri
del top-management di unimpre3 - industrie manufatti cementizi

Imp.BIBM.Commento.indd 78

16-07-2008 16:24:28

B I B M

sa (incluso limprenditore) possono


permettersi di passare una settimana
intera lontano dallimpianto di produzione e dai collaboratori pi stretti.
Le condizioni quindi sono cambiate ed
un adeguamento del Congresso alle
aspettative attuali degli imprenditori si
rivelato necessario. Per questa ragione,
un gruppo di lavoro organizzato sotto la
guida della Federazione austriaca, ospitante il congresso, ha definito gli obiettivi
dellevento:
4 prima di tutto, dare la possibilit agli
imprenditori di avere una visione
completa ma sintetica degli argomenti pi importanti che sono attualmente discussi a livello europeo ed internazionale. Il Congresso vuole dare
lopportunit a persone che passano
giornate intere a mandar avanti il proprio business di avere unidea delle
tematiche oggi discusse ad alto livello
(...l a Bruxelles...), ma che avranno
un impatto concreto sul mercato a
medio termine (5-10 anni).
4 In secondo luogo, mostrare le attivit che il BIBM intraprende in queste
macro-aree con lo scopo di migliorare la competitivit delle imprese del
settore della prefabbricazione negli
anni futuri.
4 Il Congresso deve anche offrire la
possibilit agli imprenditori di esplorare nuove opportunit commerciali
da sviluppare, per esempio, con altri
partecipanti, siano essi fornitori o colleghi provenienti da altre parti dEuropa e del mondo. Come accennato
prima, le idee viaggiano molto pi facilmente dei manufatti cementizi!
4 Per i fornitori stessi, nella maggior
parte dei casi molto pi sviluppati a
livello internazionale rispetto al settore della prefabbricazione (soprattutto
produttori di cemento e di additivi,
ma anche fornitori di macchinari, inserti, software di progettazione, ecc.),
il Congresso rappresenta unoccasione imperdibile per entrare in contatto
con diversi mercati in un unico luogo.

79

La scelta delle tematiche affrontate in


occasione del Congresso scaturisce dalla combinazione fra interesse strategico
per il BIBM e lindustria della prefabbricazione da una parte e lidentificazione
delle linee-guida delle politiche europee
ed internazionali dallaltro. Allinterno
della Federazione, lo sviluppo strategico
di queste tematiche affidato a gruppi
di esperti provenienti da un po tutte le
Associazioni nazionali aderenti a BIBM,
con il coordinamento della Segreteria
centrale. Le azioni di monitoraggio, analisi, sintesi e reazione strategica su queste
tematiche rappresentano il lavoro quotidiano della Federazione.
Il Congresso diventa quindi una sorta
di vetrina delle azioni del BIBM e dei
temi principali trattati dai suoi Soci a
beneficio dellintero settore, nellottica
di partecipare alla definizione di scenari
futuri per il settore delle costruzioni in
generale e della prefabbricazione in particolare. Il Congresso anche loccasione per ufficializzare lelezione del nuovo
Presidente. A Bernd Wolschner, Direttore di SW-Umwelttechnik (Austria) succede Pierre Brousse, Direttore Generale del Gruppo Consolis (Francia). Con
il Congresso si chiude quindi un ciclo di
rivitalizzazione dellAssociazione, caratterizzato dallidentificazione di un numero ristretto e mirato di tematiche di

Alessio Rimoldi e Pierre Brousse.

industrie manufatti cementizi - 3

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16-07-2008 16:24:28

80

BIB M

importanza rilevante per il settore della


prefabbricazione. Allo stesso tempo, si
d spazio a nuove idee e nuovi obiettivi
stimolanti per una crescita congiunta del
settore e della Federazione.
Non bisogna, infine, dimenticare che
per i membri dello staff del BIBM questa unoccasione unica per incontrare
la vera base della Federazione, cio gli
imprenditori e i dirigenti delle imprese
di prefabbricazione sparse in tutta Europa. Lobiettivo quello di sondare le
aspettative ed i timori del settore ri-

spetto allo sviluppo globale, evitando


di creare una spaccatura fra lindustria
vera e propria ed i suoi rappresentanti.
Le tematiche trattate possono sembreare per molti versi astratte e di scarso
interesse per le attivit giornaliere di
un imprenditore. Ma quando si riflette
sui possibili impatti di una serie di leggi
o norme, risulta chiara limportanza di
una rappresentanza forte del settore
per promuovere insieme la competitivit delle nostre imprese in un futuro poi
non molto lontano.
n

Il nuovo presidente BIBM: Pierre Brousse


Amministratore di societ.
Direttore Generale del Gruppo CONSOLIS.
Nato il 18 maggio 1951 a Boulogne-Billancourt
(Hauts de Seine).
Figlio di Ren Brousse, banchiere, e Genevive
Messmer.
Sposato il 16 ottobre 1982 con Anne DellAquila
2 figli: Antoine (1983) e Ariane (1985).
CARRIERA
4 Capo Servizio delle navi La Charente
(1977-1980) e Aconit (1980).
4 Incaricato dal Prefetto della regione Alsazia
quale responsabile per lazione economica
(1981-1983).
4 Nel Gruppo Ciments Franais (1986-1992):
Direttore sviluppo (1986/1988), Presidente
di Eurolith (Gran-Bretagna, 1987/1990) e di
Somaco (Spagna, 1987/1991), Amministratore di Cementos Molins (Spagna, 1987-1992),
direttore della Divisione Sud-Europa, Membro del Comitato Esecutivo del Gruppo
(1987-1992); Presidente di Terrazul (Portogallo, 1987/1992), di Ica (Italia, 1987/1992),
Amministratore di Corporacion Moctezuma
(Messico), Vicepresidente di Cementos Rezola (Spagna, 1988/1992), Presidente Amministratore Delegato (1990/1992) del Gruppo Financiera y Minera (Spagna).
4 Presidente
della
societ
finanziaria
DellAquila (dal 1992); Presidente di Cemig (1993/2002); Presidente di Azulev
(1993/1998); Presidente di STF Tubofabrega
(Spagna, dal 2003); Amministratore di Satepor (Portogallo, dal 2004); Amministratore

di Siteba (Belgio, dal 2004); Presidente di


SATEBA (Francia, dal 2005); Direttore Generale di Bonna Sabla (Francia, dal 2005);
Presidente di DW Beton (Germania, dal
2006); Presidente di Bonna Tunisie (Tunisia,
dal 2006); Direttore Generale del Gruppo
CONSOLIS (Belgio, dal 2006).
ATTIVIT ASSOCIATIVE
Presidente della Fdration de lIndustrie du
Bton FIB - (2004-2008)
Presidente del Centre dEtudes et de Recherches
de lIndustrie du Bton - CERIB - (dal 2004)
Presidente e socio protector dellAlliance franaise dEspagne (1992/2001) e della Fdration des
Alliances franaises en Espagne (1993/1997), Vicepresidente della Chambre franaise de commerce et dindustrie di Madrid (1994/1998),
Consigliere anziano del Commercio Estero.
onorificenze
Cavaliere dellordre national de la Lgion
dHonneur.
Cavaliere dellordre national du Mrite.
Cavaliere dellordre des Palmes Acadmiques.
STUDI
Collge Stanislas Paris, Lyce de Vierzon, Universit de Paris, Institut dtudes politiques de
Paris.
TITOLI DI STUDIO
Laurea di secondo grado in diritto pubblico,
Diploma universitario in storia, ex allievo della
Scuola del commissariato della Marina.

3 - industrie manufatti cementizi

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17-07-2008 15:26:02

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82

BIB M

European PRECAST BOOK 2008

La prima edizione del PRECAST BOOK


2008 stata presentata in anteprima durante il Congresso BIBM 2008 a Vienna e
distribuita in oltre 800 copie.
Il volume, realizzato dal BIBM in collaborazione con la Casa Editrice IMREADY,
presenta la Federazione Europea e le Associazioni che vi aderiscono con lobiettivo di promuovere lintero settore della
prefabbricazione europea.
Allinterno del documento sono presenti
quindi non solo i riferimenti istituzionali del

BIBM e delle Associazioni, ma anche lelenco di tutte le aziende ad esse associate.


Si tratta della 1a edizione di un volume
destinato ad arricchirsi nei prossimi anni
delle informazioni relative allattivit svolta dal BIBM, dei numeri della Prefabbricazione a livello europeo e di unampia
sezione dedicata ai fornitori del settore.
In questa ultima area, gi dal 2009, sar
possibile, per tutte le aziende che forniscono il settore, essere presenti con i
propri riferimenti.
Ledizione 2008 stata pubblicata in
oltre 5000 copie, non solo per essere
distribuita in occasione del Congresso
BIBM 2008 ma anche inviata, attraverso
le Associazioni nazionali aderenti al BIBM,
a tutte le aziende produttrici di manufatti
cementizi loro iscritte.
n

3 - industrie manufatti cementizi

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84

Te c n o l o g i a

Building
Information
Modeling
Le nuove frontiere tecnologiche
nella gestione informatica dei
dati progettuali nel settore AEC
di Carlo Pucci

Nellambito del costante rinnovamento


tecnologico che le aziende di prefabbricazione edile e infrastrutturale sono tenute a mantenere, non vanno tralasciati
gli aspetti legati alla gestione informatica
dei dati della costruzione.
ormai condivisa lidea che il superamento di lentezze procedurali e la riduzione
delle fonti di problematiche costruttive
tipiche del processo progettuale basato
sui disegni possano e debbano basarsi su
tre aspetti principali :
4 Modellazione 3D - lutilizzo pi spinto e pi efficace della modellazione virtuale 3D applicata anche alledilizia;
4 Multiutenza - la gestione dei dati
del progetto da parte di pi utenti
contemporaneamente;

4 Interoperabilit - lo scambio pi
efficiente delle informazioni nelle varie discipline tecniche e gestionali che
ruotano attorno al processo costruttivo. Quattro tra le pi importanti
software house del mondo impegnate nel settore AEC (Architectural Engineering and Construction), ovvero
Autodesk (USA), Bentley (USA), Nemetschek (D) e Tekla (FIN), stanno
investendo molte risorse in questi
concetti, che si possono riassumere
nellacronimo BIM (Building Information Modeling)1.
Organizzazioni internazionali di settore,
Dipartimenti Universitari, Opinion Leader,
Aziende, Committenze Internazionali ed i
Contractors incaricati delle opere strut-

1
http://en.wikipedia.org/wiki/Building_Information_Modeling, http://www.aecbytes.com/review/2007/
TeklaStructures.html.

3 - industrie manufatti cementizi

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Te c n o l o g i a

turali pi importanti richiedono sempre


pi spesso che la produttivit dellintero
ciclo di vita della costruzione possa essere aumentata attraverso il superamento
del progetto basato sul disegno in favore
dello scambio dati virtuale 3D.
Ci non significa tanto che i disegni con
i quali siamo stati da sempre abituati a
confrontarci debbano presto essere eliminati e dimenticati, quanto piuttosto che
vengano pi proficuamente considerati
un output automatizzato dellinformazione (come lo sono i report, le query da
database, gli stampati, le offerte, ecc.) e
non linformazione stessa.
In questo articolo e nei due successivi
in fase di pubblicazione su questa rivista, lautore cercher di affrontare questi
temi, di fornire motivazioni, attestati e
testimonianze sullargomento e di chiarire alcuni concetti tecnologici di base
calati nellambito della progettazione di
opere Edili, Infrastrutturali e Industriali
in cemento armato prefabbricato, nella
convinzione che gli staff dirigenziali delle imprese del settore possano sfruttare
questa rivoluzione tecnica per attestarsi sempre pi come attori principali del
progetto e possano considerarla come
unopportunit per stringere nuove alleanze interdisciplinari.
Secondo Wikipedia lacronimo BIM rappresenta il processo di generazione e
mantenimento delle informazioni relative ad una costruzione tramite modello
virtuale 3D. Il dibattito sulla definizione
tuttora aperto2.
Ormai archiviata lesperienza del Precast Concrete Software Consortium3,
oggi sempre pi incalzante la necessit di descrivere lintero edificio, spesso
composizione di pi modalit costruttive
quali acciaio, vetro, prefabbricato, gettato
in opera, ecc., attraverso uno strumento
in grado di garantire congruenza delle
informazioni, tempestivit nei processi di

85

aggiornamento, modifica e condivisione


interdisciplinare dei dati. La tecnica del
modello, gi universalmente utilizzata ad
esempio in campo meccanico, informatico, architettonico, in materia di macroeconomia, di previsioni metereologiche,
ecc., oggi applicabile anche nel settore
della produzione e costruzione di manufatti edili e industriali. Una delle motivazioni principali che, a suo tempo, spinse
alla costituzione del consorzio fu proprio
quella di poter rispondere agli investimenti avviati gi da tempo dai costruttori di carpenteria metallica, che da ormai
dieci anni cavalcano con successo le potenzialit del modello 3D per le opere in
acciaio. Tutto ci accadeva nel 2001; oggi
gli strumenti tecnici sono disponibili e
utilizzati anche in versioni specifiche per
il settore Precast strutturale, con prevalenza di impiego e diffusione nei paesi
del Nord Europa.
Il modello 3D delledificio:
4 riduce sensibilmente le incertezze in
fase dofferta e ne accorcia i tempi di
preparazione;
4 chiarisce meglio del disegno qualsiasi
elemento costruttivo in merito a geometria, computo, attributi e possibili interferenze con il resto della struttura;
4 gestisce facilmente le variazioni in
corso dopera automatizzando il processo di aggiornamento delle informazioni e di condivisione delle stesse;
4 permette ai progettisti lanticipo delle decisioni progettuali senza linutile
spreco di risorse tipico della redazione dei disegni preliminari;
4 riduce le incomprensioni tra Committenti e Costruttori;
4 mette a disposizione nuove potenzialit per la condivisione interdisciplinare delle informazioni relative agli edifici ricchi di impianti tecnici;
4 aiuta il Project Manager nella gestione dellopera.

2
Vedi lavori svolti da Prof. Charles M. Eastman del Georgia Institute of Terchnology http://dcom.arch.
gatech.edu/chuck gi alla fine anni 70.
3
PCSC 2001/2005 http://dcom.arch.gatech.edu/pci2/intro.asp.

industrie manufatti cementizi - 3

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86

Te c n o l o g i a

Quindi il BIM considerato unopportunit anche per i produttori di manufatti


prefabbricati, non solo per la riduzione interna dei costi di produzione e montaggio
che consegue dallaumento della qualit e
della precisione degli elaborati, ma anche
per la valorizzazione dellinformazione di
progetto di cui in genere non viene sfruttato tutto il potenziale. A riguardo pu
essere daiuto la ricerca del National Institute of Standard and Tecnology (NIST
- USA) nella quale si analizzano, seppure
limitatamente ad analisi svolte negli Stati
Uniti, i mancati recuperi di produttivit
del settore delle costruzioni negli ultimi
anni, tipicamente registrati al contrario in
quasi tutti gli altri ambiti produttivi4.
Va sottolineato come il Costruttore sia
lunica realt che conosce perfettamente le caratteristiche tecniche dellopera,
avendo di fatto costruito e montato ledificio. Lo stesso livello di conoscenza non
si pu invece attribuire ai dati in possesso n del gruppo architettonico n del
gruppo di calcolo progettuale, in quanto
resi disponibili prima delle probabili ul-

Figura 1 Andamento del flusso dellinformazione in funzione del


suo accumulo.
4

time variazioni in corso desecuzione.


proprio in questa posizione privilegiata
che emerge lopportunit di estendere i
propri incarichi attraverso relazioni strette con gli impiantisti, nel caso di costruzioni ad uso commerciale o industriale,
con i venditori, nel caso di costruzioni
edili residenziali, e con i manutentori, nel
caso di opere ad uso uffici o destinate
al pubblico utilizzo in senso lato. Si pensi ad esempio alle interazioni tecniche
tra gli impianti di condizionamento e le
opere strutturali, alle necessit connesse
alla gestione dei patrimoni immobiliari residenziali, allesigenza architettonica
sempre pi pressante di far parlare tra
loro le strutture portanti e le facciate
degli edifici. Si pensi anche agli impianti
industriali, spesso soggetti ad unevoluzione continua anche ad opera conclusa
e funzionante.
La disponibilit immediata dellinformazione e la congruenza dei dati che
servono alla progettazione il punto di
partenza per la riduzione dei tempi e dei
costi del progetto. Per esempio, se un costruttore avesse bisogno di verificare che
un qualsiasi elemento del fabbricato, sia
esso una trave piuttosto che un inserto
strutturale, risulti posizionato correttamente, dovrebbe, ancor prima di esplorare fisicamente la struttura o di consultare le tavole esecutive, poter controllare
a modello se loggetto sia collocato nella
posizione attesa. Dovrebbe altres aver
accesso anche a tutte le altre informazioni disponibili che riguardano loggetto,
quali la geometria, il materiale, il costruttore, la certificazione tecnica documentale, ecc., e soprattutto dovrebbe poter
condividere queste informazioni in maniera lineare e senza passaggi intermedi, per
loro natura possibili fonti di disorganizzazione dellinformazione.
Lo scambio inefficace dellinformazione e
la mancanza di comprensione reciproca
si dimostrano essere sempre pi spesso

http://www.fire.nist.gov/bfrlpubs/build04/art022.html.
3 - industrie manufatti cementizi

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Te c n o l o g i a

la causa dei problemi tecnici in fase di


prefabbricazione, assemblaggio e montaggio. Ancor pi della carente capacit
progettuale di previsione degli addetti
ai lavori, sono spesso le incomprensioni
nelle comunicazioni a generare aumenti
di costi e tempi di costruzione.
Il grafico di Figura 1 riassume il concetto: in ascissa landamento del flusso di
informazioni nelle fasi del processo di
realizzazione di una struttura; in ordinata
invece il valore indiretto ottenuto dallaccumulo dellinformazione.
In corrispondenza del passaggio delle informazioni tra un team e laltro, nellapproccio classico basato sui documenti,
pu succedere che le informazioni vengano perse od utilizzate in minima parte,
con conseguente calo di produttivit. In
altre parole sprechi di tempo, risorse, denaro ed insorgere di errori.
Lapproccio BIM una risposta a questi
inconvenienti: il flusso di informazioni
si mantiene sempre lineare e pulito, indipendentemente dalle dimensioni del
progetto e dal numero delle persone
coinvolte nella sua realizzazione. Tutti
possono accedere allo stesso modello
e alle stesse informazioni, ognuno per la
parte che gli compete, mediante gli stessi
criteri. Si generano meno fraintendimenti nello scambio di informazioni se tutti
parlano la stessa lingua.
I vantaggi di un approccio di questo tipo
sono apprezzabili sempre e comunque,
non solo nel caso di grandi opere.
MODELLAZIONE 3D
Che cos un modello 3D esattamente?
Nientaltro che la rappresentazione nello
spazio tridimensionale, tramite la computer grafica, di un database che raccoglie i
dati inerenti la struttura.
Lutente pu accedervi senza confrontare tabelle ma semplicemente visualizzando la struttura ed interagendovi. Il modello infatti pu essere spostato, ruotato,
sezionato in molti modi diversi; si pu
arrivare addirittura a camminare virtualmente al suo interno (vedi Figura 2).

87

Figura2 Esempio di modello 3D.

Non c limite o restrizione alle informazioni che possono essere immagazzinate in un modello, come in un qualsiasi
altro database: si va dalle caratteristiche
geometriche di una trave, dalla sua posizione (marca), dalla data di fabbricazione
dellassemblaggio di cui fa parte, fino ad
arrivare ai dettagli del pi piccolo tondino di armatura o bullone presente nella
struttura. Prima ancora che questa venga
disegnata o addirittura realizzata la sua
controparte virtuale gi pronta.
Non sono necessari PC capaci di fornire
chiss quali prestazioni, sufficiente che
siano dotati soltanto di un buon processore e di una scheda video di qualit, requisiti che le macchine delle ultime generazioni soddisfano senza problemi.
Il BIM un approccio decisamente utile
e si trovano riscontri evidenti nella realt.
Tutti gli utenti ritengono che la modellazione sia molto pi pratica ed utile della
visualizzazione classica di tavole in 2D.
Spessissimo ci si accorge solo in cantiere,
quando ormai troppo tardi per rimediare, di incongruenze o vizi non notati
nella fase di progettazione. In alcuni ambiti, come nel campo delle carpenterie
metalliche, lutilizzo del BIM una pratica
oramai consolidata. Numerose Casehistories lo confermano. Stiamo parlando
senza dubbio del futuro delledilizia.

industrie manufatti cementizi - 3

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88

Te c n o l o g i a

CHE COS TEKLA


STRUCTURES?
Tekla Structures un programma software della finlandese Tekla Oy che applica lapproccio BIM al campo della prefabbricazione (Tekla Structures - Precast)
e dellacciaio (Tekla Structures - Steel).
Nata nel 1966, Tekla vanta un curriculum eccellente: 400 dipendenti distribuiti
in 12 uffici nel mondo, pi di 30 partners (tra cui, per lItalia, Harpaceas Srl) e
clienti in oltre 80 Paesi. Dal 2000 quotata alla Borsa di Helsinki.Tekla Structures aggiunge ai vantaggi del BIM una
caratteristica: lautomazione. Gestendo
correttamente il modello tutto ci che

Figura 3 Modello 3D della struttura.

viene a valle di esso, come i disegni, le


distinte, le schede di produzione, i files
per le macchine a controllo numerico,
ecc., creato ed aggiornato in automatico. Quindi una qualunque modifica non
richiede pi di dover correggere a mano
tavole, schede, computi, ecc., con i rischi
di errore e le perdite di tempo connessi,
ma semplicemente di modificare il modello; al resto penser poi il programma
in automatico.
COME TEKLA METTE
IN ATTO IL BIM
Tekla Structures applica lapproccio BIM
alledilizia. Nel seguito non si vuole fare
una trattazione esauriente di tutte le
funzionalit del programma, ma semplicemente spiegare con che logica esso
opera, aiutando il lettore a comprendere
appieno questo articolo.
Innanzitutto Tekla Structures permette
di creare un modello 3D della struttura
(Figura 3), racchiudendo in esso le informazioni dei pi svariati tipi, dalle caratteristiche geometriche dei pezzi ai dettagli
riguardanti la loro data di produzione e
consegna. Questa informazione viene
rappresentata tramite disegni, generati
completamente in automatico dal programma in base ad una serie di impostazioni scelte dallutente (i layout). In
particolare, tramite il Wizard si posso-

Figura 4 Esempi di armatura.


3 - industrie manufatti cementizi

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Te c n o l o g i a

Figura 5 Uno stadio completamente modellato con Tekla Structures.

no ottenere tutti i disegni delle parti del


modello associate al loro layout specifico. In altre parole si possono avere le
schede di produzione di tutti gli elementi

89

della struttura ognuna con la sua impaginazione, le travi con un certo stile e le
colonne con un altro (Figura 4).
Disegno ottenuto in automatico non significa non personalizzabile. Lutente pu
apportare manualmente le modifiche
che vuole mentre i dati da modello,
quali ad esempio attributi e quotature,
vengono sempre mantenuti aggiornati in
base alla loro ultima variazione (associativit tra disegno e modello).
Sulla falsariga dei disegni si ottengono
altri tipi di output: report (distinte di
vario tipo, personalizzabili dallutente),
files per le macchine a controllo numerico, files di interfaccia con i programmi di
calcolo, e via dicendo.

Figura 6 Immagini dellHotel Hilton.


industrie manufatti cementizi - 3

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90

Te c n o l o g i a

Figura 7 Modello 3D e dettaglio dellarmatura.

Lopzione Multi-user consente a pi


persone di lavorare contemporaneamente sullo stesso modello, anche via
internet, mantenendolo sempre aggiornato e segnalando i casi in cui due utenti entrano in conflitto maneggiando la
stessa parte.
Il modulo 4D invece gestisce visivamente
tutte le informazioni riguardanti landamento del processo di costruzione della
struttura.
Tutti gli oggetti che compongono Tekla
Structures sono parametrici, in particolare lo sono le connessioni, in grado di
adattarsi sempre ai pezzi che collegano, anche se questi vengono modificati.
Lutente poi pu creare pezzi e connessioni in base alle proprie esigenze sotto forma di componenti personalizzati

Figura 8 Vista dal basso del modello 3D.

direttamente in Tekla Structures, senza


dover programmare. Una volta realizzati
possono essere salvati e riutilizzati in altri
progetti.
TEKLA STRUCTURES NELLA
PRATICA: LHOTEL HILTON
DELLAREOPORTO DI HELSINKI
Il nuovissimo Hotel Hilton costruito in
corrispondenza dellaeroporto Vantaa di
Helsinki con i suoi 17000 metri quadrati
di superficie assicura a questo scalo di
rimanere il migliore della sua categoria.
Completato alla fine dellestate scorsa,
costato circa 40 milioni di euro. I lavori
sono iniziati nel febbraio 2006 ed hanno
richiesto limpiego di 150-200 persone.
Il nuovo albergo ha 246 camere, un ristorante da 220 coperti , una sala banchetti
per 350 persone, una sala congressi multiuso ed una palestra.
Il parcheggio in grado di ospitare fino
a 100 veicoli.
La struttura verticale costituita da calcestruzzo armato e colonne gettate in opera, mentre quella orizzontale composta
principalmente da solette hollow-core.
Il progetto dellHotel Hilton lesempio
perfetto di come lapproccio BIM alledilizia si possa applicare vantaggiosamente
ad un progetto reale. Lo conferma Jukka Oja-Lipasti, dello studio dingegneria A-Insinoorit, che si occupato della
progettazione. Assemblare i vari componenti semplice ed accelera molto
qualsiasi procedura di qualsiasi tipo di
progetto.
3 - industrie manufatti cementizi

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Te c n o l o g i a

Tutti gli elementi essenziali possono essere inclusi e ricavati dal modello: le pareti
gettate in opera, le schede di produzione
di quelle prefabbricate, i normalini degli
elementi in acciaio, ecc.
Iniziare la modellazione durante la fase
di progettazione continua Oja-Lipasti ha aiutato molto tutte le persone
coinvolte a comprendere con facilit
lintera struttura. Luso di disegni tridimensionali stato apprezzato da tutti, in cantiere. Dal punto di vista della
progettazione, la modellazione 3D un
surplus, che va messo in preventivo in
aggiunta al costo del progetto. Ma dopo
questa esperienza posso senza dubbio
affermare che i vantaggi del suo utilizzo
superano ampiamente il tempo speso
per realizzarlo.
n

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91

Harpaceas nasce alla fine degli anni


80 dalle esperienze progettuali di un
gruppo di Ingegneri Strutturisti, che collaboravano con Ce.A.S. (Centro di Analisi Strutturale) e con lo Studio Finzi e
Associati di Milano.
Harpaceas propone software e servizi per architettura, ingegneria, calcolo
strutturale, geotecnica nonch organizzazione e gestione.
Ad oggi, la forza di Harpaceas si fonda sulla professionalit di pi di venti
persone, prevalentemente architetti
e ingegneri civili. Gli oltre 4000 clienti
sono costituiti principalmente da studi
professionali, societ di ingegneria e
aziende del settore delle costruzioni.

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92

I n s e r t i

La rispondenza
alle prescrizioni
delle normative
in materia
di risparmio
energetico
di Carlo Schiatti
Il 16 febbraio 2005 entrato in vigore il Protocollo di Kyoto con lobiettivo
di ridurre le emissioni di gas serra e di
fronteggiare il fenomeno dei cambiamenti climatici dovuti al riscaldamento
globale.
Si tratta di un trattato adottato dalla
comunit internazionale nel 1997, nel
corso della Terza Sessione della Conferenza delle Parti (COP) sul clima, istituita
nellambito della Convenzione Quadro
sul Cambiamento Climatico delle Nazioni Unite (UNFCCC), e sottoscritto da
141 nazioni.
Il Protocollo di Kyoto prevede impegni di
riduzione differenziati da paese a paese.
LUnione Europea si prefissa un obiettivo complessivo di riduzione della CO2
dell8%, assegnando allItalia un impegno
di riduzione del 6,5% delle emissioni.
In Italia la riduzione delle emissioni di gas
serra viene perseguita con diverse modalit, tutte finalizzate alla riduzione del

fabbisogno di energia e quindi alla riduzione delle emissioni connesse alla produzione della stessa; di seguito si illustrano brevemente le principali:
4 incremento dei livelli obbligatori di
coibentazione e di efficienza dei sistemi di riscaldamento-raffrescamento
per gli edifici di nuova costruzione o
soggetti a importante ristrutturazione: in una parola incremento dellefficienza energetica delledificio. Lobiettivo stato ed perseguito mediante
lemanazione di due decreti legislativi
di modifica e integrazione della Legge
10/1991: il D.lgs. 192/2005 e il seguente D.lgs. 311/2006. Di questi decreti si
parler pi diffusamente nel seguito
dellarticolo;
4 miglioramento dei livelli di coibentazione per gli edifici esistenti, installazione di pannelli solari termici, di
caldaie a condensazione, di elettrodomestici ad alta efficienza. Lobiettivo
3 - industrie manufatti cementizi

Imp.Inserti.Schiatti.3.indd 92

16-07-2008 16:26:56

I n s e r t i

stato ed perseguito mediante sgravi


fiscali previsti nelle Leggi finanziarie
per gli anni 2007 e 2008, connessi alle
spese sostenute per ladeguamento ai
parametri del D.lgs. 311/2006. Ladeguamento pu essere parziale rispetto alla globale efficienza energetica
delledificio, ma deve essere totale
per la categoria di organismo edilizio
su cui si va ad operare (pareti verticali,
orizzontamenti, infissi, vetri);
4 incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico,
eolico, geotermico, moto ondoso,
idraulico, biomasse, gas da discariche e da depurazione). Per lenergia da fonte fotovoltaica, lobiettivo
stato ed perseguito mediante
lemanazione del D.M. 19/02/2007
(noto come conto energia) con il
quale lo Stato ha concesso importanti contributi economici ventennali attraverso lerogazione di una
tariffa incentivante di entit significativa (fino a quasi tre volte il prezzo dellenergia elettrica) erogata dal
G.S.E. S.p.A. (Gestore Servizi Elettrici) sulla totalit dellenergia prodotta
dallimpianto. Oltre a ci, lenergia
prodotta rimane comunque nella
disponibilit dellinvestitore e pu
essere utilizzata in autoconsumo o
ceduta al Gestore di rete locale a
prezzo minimo garantito. Gli edifici
industriali si presentano come il sito
ideale per linstallazione degli impianti fotovoltaici, avendo a disposizione
ampie superfici di copertura
utili e idonee per

93

impianti fotovoltaici architettonicamente integrati, ed essendo caratterizzati dallessere involucro di attivit produttive in grado di utilizzare
direttamente lenergia prodotta. Sul
mercato sono presenti e si stanno
sviluppando soluzioni mirate per tali
edifici prefabbricati. La tariffa incentivante ha un valore che dipende sia
dalla potenza dellimpianto che dal
grado di integrazione architettonica
dello stesso nelledificio, ed soggetta ad ulteriori incrementi fra i quali
va ricordato quello connesso ad un
contestuale possibile intervento di
riqualificazione energetica delledificio nel suo complesso;
4 certificazione degli investimenti effettuati da enti giuridici o privati nel
campo del risparmio energetico in
generale, mediante emanazione dei
Titoli di Efficienza Energetica (cosiddetti certificati bianchi) contrattabili
economicamente in apposita borsa
valori. In pratica, con questa misura,
gli Enti distributori di energia elettrica e di gas naturale a livello nazionale
(Enel, Eni, ecc.), al fine del raggiungimento degli obiettivi loro assegnati in
applicazione del protocollo di Kyoto,
possono in qualche modo acquisire
gli investimenti effettuati sul territorio
da terzi, i quali ultimi sono incentivati
economicamente ad effettuarli.
Di seguito si riportano alcune considerazioni su uno degli aspetti facenti parte del quadro generale sopra descritto:

Figura 1 Esempio di impianto fotovoltaico architettonicamente integrato.


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94

I n s e r t i

lefficienza energetica da raggiungere


nella costruzione dei nuovi edifici prefabbricati. Come ricordato, largomento
disciplinato dalla legge 10 del 9 gennaio 1991, con le modifiche introdotte
con il D.lgs. 192/2005 e il seguente D.lgs.
311/2006, in attesa dei decreti attuativi
del Presidente della Repubblica richiesti
dallArt. 4 di questultimo. Si ricorda inoltre che il D.lgs. 192/2005 prevede, allArt.
9, che le Regioni sviluppino lapplicazione
di un sistema di certificazione energetica coerente con i principi generali del
Decreto stesso. La materia energetica,
infatti, ai sensi del Titolo V della Costituzione, materia concorrente tra Stato
e Regioni. Allo stato attuale, non tutte le
Regioni hanno deliberato in materia di
rendimento energetico nelledilizia. A tal
merito si ricorda che, in mancanza di una
disposizione regionale specifica, o laddove la normativa regionale non disciplina
uno specifico argomento, rimangono valide le disposizioni dei due decreti legislativi sopra menzionati. Per tale motivo,
le considerazioni riportate nel seguito
fanno riferimento esclusivamente alle disposizioni di tali normative.

I D.lgs. 192/2005 e 311/2006 costituiscono lattuazione della direttiva 2002/91/


CE, relativa al rendimento energetico
nelledilizia, e riguardano non solo le caratteristiche che devono avere le fonti di
riscaldamento utilizzabili (caldaie, pompe di calore, termoconvettori, ecc.), ma
anche e soprattutto i requisiti dei vari
elementi costruttivi, la metodologia di
calcolo da adottarsi al fine di valutare la
prestazione energetica delledificio e le
procedure di certificazione, di esercizio,
di controllo, di manutenzione e di ispezione degli impianti termici. Sono previsti
tre livelli crescenti di caratteristiche prestazionali differenziate negli anni; di fatto
ci si riferisce ormai allultima fase, decorrente dallanno 2010. Il Decreto prevede
esclusioni e particolarizzazioni su cui non
ci soffermeremo in questa sede.
La certificazione energetica delledificio sar un parametro discriminante nel
mercato immobiliare, essendo previsto
lobbligo di annotazione sia nei contratti
di compravendita che nei contratti di locazione di edifici e/o impianti esistenti e
nuovi (art. 6).
In attesa della pubblicazione di apposite

Figura 2 Esempi di pannelli a taglio termico.


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I n s e r t i

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Figura 3 Soluzioni tecniche industrializzate per pannelli a taglio termico.

linee guida nazionali che dovranno regolare le procedure per la certificazione


energetica, questa sostituita dallattestato di qualificazione energetica redatto dal Costruttore e asseverato dal
Direttore dei Lavori, con le conseguenti
implicazioni di natura civile, penale, amministrativa.
Il D.lgs. 311/2006 di per s non prescrive
obblighi di sorta per gli edifici industriali
e/o artigianali non riscaldati, e nemmeno
se questi vengono riscaldati per esigenze
di produzione.
Per quanto riguarda il caso della prefabbricazione in calcestruzzo, il mercato sta
ormai dirigendosi verso unofferta generalizzata di edifici conformi al suddetto
decreto.
Accade sempre pi spesso, infatti, che
il Committente avanzi una richiesta generalizzata di componenti prefabbricati
semplicemente caratterizzati da valori di
trasmittanza conformi alle tabelle previste nellallegato C al D.lgs. 311/2006, in
parte anche perch spinto in questa direzione dagli stessi Prefabbricatori, che di
fronte alla crisi di mercato che da alcuni

anni caratterizza il settore, sono portati


ad incrementare lofferta di prestazioni
del prefabbricato come argomento di
marketing (non sempre con adeguata
remunerazione economica).
Le prestazioni di cui sopra sono in generale raggiunte mediante soluzioni tecniche che riguardano i sistemi di copertura
e i sistemi di tamponamento.
In entrambi i casi, la massa superficiale
Ms non soggetta a valori minimi: il punto 9.b allegato I del D.lgs. 311/2006 non
si applica agli edifici di categoria E6 (edifici adibiti ad attivit sportiva) e E8 (edifici
adibiti ad attivit artigianale, industriale e
assimilabili).
Per quanto riguarda i sistemi di tamponamento, sono per lo pi utilizzati pannelli a
taglio termico, nei quali la coibentazione
isola completamente lo strato esterno
di finitura da quello interno con funzioni
strutturali, integrata anche dalla ulteriore coibentazione costituita dallalleggerimento della parte strutturale stessa.
Tali pannelli sono caratterizzati oltre che
per il maggior spessore della parte coibente, anche per lutilizzo di tecnologie

industrie manufatti cementizi - 3

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I n s e r t i

Figura 4 Esempi di coperture.

spesso innovative volte da un lato a garantire le prestazioni statiche e dallaltro


alla riduzione dei ponti termici presenti,
nel rispetto dei limiti della trasmittanza
termica per strutture opache verticali,
orizzontali o inclinate (tabelle 2.1 e 3.2
dellAllegato C del D.lgs. 311/2006).
Nel prossimo articolo verranno presentate in dettaglio le caratteristiche delle
soluzioni tecniche industrializzate che
le aziende del Gruppo Inserti offrono
al mercato in tema di pannelli a taglio
termico.
Lo stesso criterio di valutazione alla
base della realizzazione di tamponamenti
realizzati con pannelli prefabbricati tradizionali accoppiati in opera a contropareti e strati coibenti.
Per quanto riguarda le coperture, le soluzioni adottate sono volte al riutilizzo degli elementi gi esistenti tramite integrazione con materiale coibente di migliori
prestazioni e maggiori spessori (rispetto
della tabella 3.1 dellAllegato C del D.lgs.
311/2006).
Quando si in presenza di edifici prefabbricati a destinazione servizi, commerciale, direzionale sono frequenti, anche se
pi costose, soluzioni che prevedono
controsoffitti e contropareti interne coibentate, nelle quali far passare anche gli
impianti, in grado di presentare livelli di
finitura migliori e leliminazione di ogni
ponte termico.

Per quanto riguarda gli edifici prefabbricati con destinazione artigianale o industriale, giova sviluppare alcune importanti
considerazioni.
La normativa detta le modalit per la
valutazione dellefficienza energetica di
un edificio attraverso complesse procedure, caratterizzate per da tre passi
sostanziali:
4 la determinazione del rapporto S/V
(V = volume dellambiente riscaldato;
S = superficie che delimita il volume
V verso ambienti non riscaldati);
4 la determinazione del consumo di
energia primaria totale Ep misurata in
kWh/anno;
4 riferito allunit di superficie utile nel
caso di edifici residenziali (kWh/mq
anno);
4 riferito allunit di volume lordo nel
caso di tutti gli altri edifici (kWh/mc
anno) (questo il caso che interessa
la prefabbricazione industriale);
4 Ep deve essere inferiore a limiti prestabiliti in funzione di zone climatiche
definite.
Queste indicazioni della legge si possono
esemplificare come segue: ledificio riscaldato e/o raffrescato deve avere un grado
di coibentazione sufficiente a limitare il
consumo di energia necessario entro valori stabiliti. Questa prescrizione era gi
contenuta nella Legge 10/91 e successivi
decreti; il D.lgs. 311/2006 detta sempli3 - industrie manufatti cementizi

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cemente requisiti e criteri di valutazione


pi stringenti.
Tuttavia, i criteri tecnici che portano al
soddisfacimento delle prescrizioni sono
sempre gli stessi, e in particolare evidente che minore la superficie di pareti
e copertura che racchiude un volume, in
rapporto allo stesso, pi facilmente si ottiene il risultato. Per gli edifici industriali
il rapporto S/V praticamente sempre
sensibilmente minore rispetto agli edifici
residenziali. Questo significa che rispetto agli edifici residenziali, per gli edifici
industriali risultano necessari valori pi
modesti dei livelli di coibentazione delle
pareti, degli orizzontamenti, degli infissi e
dei vetri necessari affinch sia soddisfatta la verifica di contenimento del consumo di energia primaria (Ep < dei valori
prefissati).
In sostanza: per gli edifici industriali risulta
praticamente sempre vero che la verifica
di Ep risulta soddisfatta anche se si superano i valori di trasmittanza U (W/
m2K) prescritti dal D.lgs. 311/2006 (punti
2, 3, 4 allegato C). Del resto, lo stesso decreto permette tale superamento
imponendo un limite superiore del 30%
(allegato I).
Infatti altro lo scopo, e cio che il consumo di energia primaria sia inferiore ai
limiti stabiliti, il che per gli edifici industriali si ottiene anche con valori di trasmittanza termica superiori a quelli necessari
per gli edifici residenziali, e questo grazie
al minore rapporto S/V.
La conclusione di tutto questo che
per gli edifici industriali risulta inutile, in
quanto sovrabbondante ai fini dellottenimento del rendimento energetico richiesto dalla normativa, porre in opera
elementi prefabbricati ciascuno dei quali
abbia un valore medio di trasmittanza inferiore ai valori fissati dalle tabelle
dellallegato C.
Si potrebbe del resto anche fare un paragone logico-tecnico con le normative
sulla resistenza al fuoco degli elementi
strutturali, perch la filosofia del legislatore la stessa: infatti noto a tutti che

VIA-ARTONI  &ORL#ESENA&# )TALY

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I n s e r t i

CASO 1

CASO 2

Figura 5 Modello di edificio prefabbricato.

lutilizzo del metodo tabellare (determinazione dei copriferri sulla base delle
tabelle contenute nelle norme) porta a
sovradimensionare le sezioni dei manufatti rispetto al metodo analitico. E in effetti non c prefabbricatore che dimensioni i propri manufatti con il metodo
tabellare, il che corretto, dal momento
che la norma chiede il rispetto di prestazioni e non il rispetto di tabelle, le quali
sono a disposizione per chi avesse la necessit di semplificare la redazione delle
certificazioni.
A dimostrazione di quanto sopra, si vedano i risultati di verifiche effettuate su
un modello di edificio prefabbricato
(schema in Figura 5):
4 di superficie ordinaria media (1750
mq circa);
4 posto in zona climatica E, valori di riferimento anno 2010;
4 temperatura interna 18 C e umidit
interna 50%;
4 di composizione usuale in quanto a lu-

CASO 3

Figura 6 Risultati delle verifiche su un modello di edificio prefabbricato.

cernari, porte, portoni, tamponamenti (nel senso di quantit necessarie a


soddisfare rapporti di illuminazione, di
areazione, di viabilit interna e quindi
aperture conformi agli standard);
4 copertura costituita da tegoli alari coibentati con strato superiore di polistirene espanso sinterizzato, e da coppelle sandwich di 8 cm fuori greca;
4 generatori di energia: caldaia standard
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I n s e r t i

con fluido termovettore acqua, combustibile gas, valore nominale della


potenza termica utile Pn 62,80 kW,
rendimento termico utile a Pn 91%;
4 periodo di accensione: da ottobre ad
aprile con interruzioni nei giorni festivi.
CASO 1: verifica effettuata con elementi ordinari ante D.lgs. 311/2006
(coperture, pannelli, infissi e superfici
traslucide): la verifica ovviamente non
risulta soddisfatta, e si conferma la necessit di adottare elementi prefabbricati come sopra descritti caratterizzati da
una maggiore capacit coibente. Tuttavia
si nota che la distanza non molta, a
dimostrazione di quanto fin qui osservato: Epcalcolato maggiore del 26% rispetto a
Eplimite di legge.
CASO 2: verifica effettuata con elementi prefabbricati di copertura e di
tamponamento aventi valori di trasmittanza superiori del 30% rispetto ai valori
delle tabelle dellallegato C, trasmittanza
di infissi e superfici traslucide nei limiti
delle tabelle dellallegato C, pavimento
industriale ordinario spessore 15 cm. La
verifica risulta soddisfatta, ancora a dimostrazione di quanto fin qui descritto:
Epcalcolato minore del 18% rispetto a Eplimite
di legge.
CASO 3: verifica effettuata con tutti gli
elementi nei limiti delle tabelle dellallegato C: prefabbricati di copertura e di tamponamento, infissi e superfici traslucide,
pavimento. La verifica risulta soddisfatta
con ampio margine: Epcalcolato minore del
31% rispetto a Eplimite di legge.
Del resto, in realt il mercato gi caratterizzato da tre tipi di atteggiamento delle aziende di prefabbricati nelle strategie
commerciali:
4 primo atteggiamento: offerta al Cliente di componenti prefabbricati tutti
caratterizzati da trasmittanza media
minore dei limiti delle tabelle dellallegato C;
4 secondo atteggiamento: offerta al
Cliente, con verifica di Ep a carico del

99

Prefabbricatore, di elementi prefabbricati caratterizzati da un valore di


trasmittanza quanto basta per soddisfare la verifica di Ep, con il limite
superiore pari al 30% in pi dei valore delle tabelle dellallegato C; nella
verifica dellEp si impone che infissi,
vetri e tipologia di impianto termico
abbiano caratteristiche rigidamente
contenute nei limiti delle tabelle del
decreto;
4 terzo atteggiamento: offerta di elementi prefabbricati caratterizzati da
avere un valore della trasmittanza media superiore ai valori delle tabelle di
cui allallegato C, ma che non superi
il 30% di tali valori. In questo caso il
Prefabbricatore rispetta la normativa
e pone implicitamente a carico del
Progettista del Cliente la necessit di
scegliere gli altri componenti dellorganismo edilizio in virt della verifica
dellEp che resta a suo carico. I risultati dellesempio precedentemente
illustrato mostrano come in pratica il
Progettista del Cliente non avr difficolt a soddisfare le verifiche di legge.
Infine preme sottolineare come la differenza di spessore di coibentazione da
applicare sopra i tegoli alari, nei casi 2 e
3, di circa il 20% in meno.
Sempre in materia di rendimento energetico da ricordare il D.M. 02/04/1998
Modalit di certificazione delle caratteristiche e delle prestazioni energetiche degli edifici e degli impianti ad essi
connessi. In applicazione a tale decreto, infatti, le caratteristiche energetiche
dei pannelli prefabbricati, elementi che
assolvono chiaramente ad una funzione
energeticamente significativa, cos come
descritto in questarticolo, devono essere certificate. In questottica assume
maggior rilievo lutilizzo di tecnologie
industrializzate che, oltre a garantire il
funzionamento statico dei pannelli, ne
permettono anche il miglioramento delle caratteristiche energetiche, grazie, ad
esempio, alla riduzione dei ponti termici
presenti.
n

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A t t u a l i t
IL CALCESTRUZZO PER LA SICUREZZA E LA PROTEZIONE ANTINCENDIO E
IL CALCESTRUZZO PER LEFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI: I VANTAGGI
DELLA MASSA TERMICA
La European Concrete Platform ha redatto due volumi destinati a progettisti, Enti normatori,
proprietari ed utilizzatori di edifici.
IL CALCESTRUZZO PER LA SICUREZZA
E LA PROTEZIONE ANTINCENDIO

La finalit di questo volume quella di dimostrare in che modo


il calcestruzzo possa contribuire alla protezione antincendio e
quindi alla sicurezza delle persone, delle cose
e dellambiente in generale.
IL CALCESTRUZZO PER
LEFFICIENZA ENERGETICA
DEGLI EDIFICI: I VANTAGGI
DELLA MASSA TERMICA

La pubblicazione si propone
di dimostrare in che modo il
calcestruzzo possa essere utilizzato per rallentare i cambiamenti climatici legati alleffetto
serra e minimizzarne gli effetti
sullambiente costruito.
Per maggiori informazioni sulle pubblicazioni, contattare la Segreteria
ASSOBETON: info@assobeton.it

IL VALORE AGGIUNTO DEL CALCESTRUZZO


In caso dincendio, le straordinarie e sperimentate propriet di resistenza al fuoco del
calcestruzzo rappresentano una sicurezza per le persone, per le cose e per lambiente.
Questo materiale soddisfa tutti i requisiti in materia di protezione antincendio previsti
dalla legislazione europea, con conseguente beneficio per gli utenti, i proprietari, le aziende
e i residenti ma anche per le compagnie di assicurazione, gli organi di vigilanza e i vigili
del fuoco. Nelle diverse situazioni edifici residenziali, capannoni industriali o gallerie
le prestazioni del calcestruzzo possono essere facilmente adattate alle singole specifiche
progettuali, in modo tale da ottenere unadeguata resistenza al fuoco anche nelle condizioni pi difficili.
Il calcestruzzo non possiede soltanto uneccellente resistenza al fuoco, ma fornisce anche
massa termica e isolamento acustico.
La combinazione di queste prestazioni consente al progettista di massimizzare i potenziali
benefici ottenibili con il calcestruzzo. Ad esempio, linstallazione di una parete tagliafuoco di calcestruzzo tra compartimenti antincendio adiacenti, oltre a fornire la necessaria
protezione antincendio, aggiunge massa termica alledificio e agevola cos il mantenimento della temperatura nellambiente, assicurando, contemporaneamente, un isolamento
acustico tra gli spazi. Tutto questo con un unico materiale, senza dover fare affidamento
su altre misure attive, senza aggiungere altri materiali isolanti, che richiedono un notevole dispendio di risorse per i frequenti interventi di manutenzione o di riparazione.
chiaro quindi il vantaggio economico ottenibile dal calcestruzzo nel lungo termine, ma
ancor pi importante levidente vantaggio ottenibile nei confronti della sicurezza in caso
dincendio.

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I nostri valori
costruiscono il futuro

La nostra cultura di impresa frutto di valori condivisi,


un patrimonio che rappresenta la solidit dellazienda e il nostro impegno
per il futuro. Da sempre abbiamo scelto di salvaguardare lambiente, attraverso il
recupero e il riuso del territorio; di sviluppare le nostre idee investendo sulla ricerca
e sulla tecnologia; di instaurare rapporti di fiducia mantenendo una professionalit
costante e garantendo leccellenza dei nostri prodotti.
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promuoviamo progresso e cultura aziendale, per la crescita delle nostre comunit.

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Italvibras

Il nuovo sito Italvibras


Italvibras, azienda leader a livello mondiale
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presenta il nuovo sito web www.italvibras.
com, uno strumento completo e aggiornato
al servizio del cliente. Realizzato in 5 lingue
(italiano-inglese-tedesco-francese-spagnolo)
e caratterizzato da un design che privilegia la
leggibilit dei dati, il sito web Italvibras risulta
estremamente funzionale e intuitivo nella ricerca dei prodotti.
Dopo la presentazione istituzionale di Italvibras, nella sezione Prodotti ogni motovibratore viene presentato in una specifica
sezione autonoma, con fotografia, caratteristiche tecniche, certificazioni, figurini e tabelle per le caratteristiche meccaniche, elettriche e dimensionali. possibile
inoltre scaricare i libretti di uso
e manutenzione di tutti i motovibratori Italvibras.
Allinterno del sito, anche la
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alle sue diverse applicazioni, da
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a piede; motovibratori elettrici con fissaggio
a flangia; motovibratori elettrici ad alta frequenza; Concrete-Vibra Solutions, soluzioni
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a gestione elettronica e regolatori elettronici
della frequenza di vibrazione).

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Ruredil

Il sistema di sollevamento a testa sferica


pi innovativo e avanzato in Italia
Il sistema di sollevamento a testa sferica
R-System nasce dalla cinquantennale esperienza Ruredil e rappresenta levoluzione
italiana delloriginale sistema tedesco.
Garantisce la massima sicurezza ed economicit con lefficienza superiore del 50%
rispetto a tutti gli altri sistemi.
R-System ha introdotto, due novit assolute:
4 por tata nominale = peso sostenibile,
grazie al coefficiente di sicurezza 3,75;
4 la soluzione a testa sferica per il ribaltamento dei pannelli.
Lancorante viene inserito nei manufatti con
una guaina che lo vincola nel getto e predispone lalloggiamento per laggancio.
La parte dellancorante che fuoriesce dal
calcestruzzo viene agganciata a una testa
sferica universale che consente la movimentazione.
PORTATA NOMINALE =
PESO SOSTENIBILE
questa la rivoluzione che R-System introduce nel settore dei sistemi di sollevamento.
Grazie alla superiore qualit dellacciaio utilizzato per lancorante, R-System in grado di
assicurare un coefficiente di scurezza 3,75.
Questa resa prestazionale consente di
dimensionare la portata nominale = peso
sostenibile, semplificando notevolmente il
lavoro del progettista.

RIBALTAMENTO DEI PANNELLI


R-System include ancoranti specifici per il
ribaltamento dei pannelli, la cui particolare
configurazione stata studiata per evitare
che la maniglia di sollevamento (testa sferica)
forzi direttamente contro il calcestruzzo
al momento dello scassero; il loro utilizzo
impedisce che, nella fase di scassero, si verifichino sbrecciature sul pannello.
TIPOLOGIE DI ANCORANTI
Gli ancoranti R-System sono realizzati con un
acciaio speciale, appositamente progettato,
che garantisce unelevata resistenza, duttilit
e resilienza, senza riduzione di resistenza alle
basse temperature (- 20C).
Le tipologie degli ancoranti sono:
4 a risalto;
4 con foro;
4 ad aderenza;
4 a piastra;
4 per ribaltamento.
LE GUAINE IN PLASTICA
Una guaina a perdere in plastica, particolarmente adattabile e pratica nellimpiego, vincola
lancorante nel getto e permette di realizzare
gli alloggiamenti preposti allaggancio con evidenti vantaggi estetici ed economici.
La guaina a perdere in plastica si affianca alle
tradizionali guaine in gomma e acciaio.
TESTE SFERICHE UNIVERSALI
Le teste sferiche universali sono prodotte in
acciaio da fusione a norma DIN 17200 e in ST
52.3 e ST 60, con portata nominale garantita e
con un coefficiente di sicurezza 5. Limpiego
semplice e consente laggancio dellancorante
in modo omnidirezionale. Sono disponibili teste
sferiche universali per i 6 gruppi di portata previsti, progettati per essere compatibili esclusivamente con il corrispettivo ancorante, in modo
da evitare il rischio di errori e incidenti. Le teste
sferiche universali raggiungono il termine di vita
utile dopo 7 anni di uso continuativo nel rispetto
delle prescrizioni di uso.

industrie manufatti cementizi - 3

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i n f o r m a n o
Tekla

Nuova versione 14 di TEKLA STRUCTURES


Tekla ha rilasciato la versione
annuale del suo software BIM
Tekla Structures.
L a n u ov a ve r s i o n e 1 4 i n c l u d e
diversi miglioramenti orientati
ad un utilizzo pi facile ed intuitivo del software.

Fondata nel 1966, Tekla stata una


delle pr ime aziende infor matiche in
Finlandia.

Oltre ai menu e allinterfaccia grafica


pi facile ed intuitiva e ad un sistema
di licenze pi flessibile , Tekla Str uctures 14 ha miglior ato gli str umenti
per la gestione e la condivisione del
modello BIM tra gli utilizzatori del software e tutti i par tecipanti al progetto
di costruzione.
Il software ora consente di lavorare su
modelli di dimensioni doppie rispetto
al passato.
Tekla impegnata in un continuo
sviluppo del prodotto e nel rendere il
software Tekla Structures pi facile da
utilizzare e da imparare ha dichiarato
Risto Rty, Vice Presidente Esecutivo
Tekla. Rilasciamo una ver sione principale e una intermedia ogni anno per
offrire ai nostri clienti le soluzioni pi
avanzate sul mercato.
I l n u ovo s i s t e m a d i l i c e n ze u n
grande passo in avanti ver so lutilizzo
di Tekla Str uctures in un ambiente
realmente collabor ativo ha r ifer ito
Stuar t Bull, coordinatore BIM di Ar up,
Sidney.
Non vediamo lora di utilizzare lultima ver sione Tekla Str uctures.

TEKLA STRUCTURES
Tekla Str uctures il softwa r e B I M
(Building Infor mation Modeling) che
ottimizza lintero processo di progettazione str utturale, dal progetto preliminare allo studio dettagliato, fino alla
fabbricazione e alla costr uzione.
La capacit di Tekla Str uctures di elaborare grandi quantit di dati consente
di creare un unico modello 3D parametrico e dettagliato che segue tutte
fasi di lavoro, evitando cos gli errori e
le ridondanze di dati.
Dalla pianificazione allo sviluppo del
progetto fino alla fabbricazione e allinstallazione , il modello di Tekla viene
sviluppato per offrire una rappresentazione fedele e in tempo reale delle
varie fasi di costr uzione delledificio.
Tekla Structures si integra nei flussi di
lavoro gestito dei software applicativi migliori del settore, mantenendo
al tempo stesso il massimo livello di
accuratezza e integrit dei dati.
Questi flussi di lavoro collabor ativi
consentono di massimizzare lefficienza, in modo da offrire alta redditivit e
completamento dei progetti nei tempi
previsti. Tekla Str uctures include configurazioni specializzate per ingegneri
strutturisti, progettisti e costruttori di
str utture in acciaio, progettisti e prefabbricatori di strutture in c.a. nonch
costr uttori.

TEKLA CORPORATION
Tekla una societ informatica allavanguardia sulla scena internazionale che
sviluppa soluzioni software innovative
per i clienti che desiderano migliorare
il loro core business.
I prodotti software e i relativi ser vizi di
Tekla vengono utilizzati principalmente
nel settore delledilizia e delle costr uzioni, ma anche nella distr ibuzione
dellenergia e nelle aziende municipalizzate.
Gli uffici e i par tner aziendali di Tekla
Corporation sono distribuiti in tutto il
mondo. Le attivit internazionali corrispondono all80% del fatturato netto.

Per maggiori informazioni su Tekla, visitare www.tekla.com.

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Italia:
Harpaceas srl - viale Richard 1
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Unifer
ISO 9001:2000

La continua ricerca finalizzata al perfezionamento delle tecniche di produzione ha


permesso alla Unifer S.p.A. di soddisfare le
Imprese Prefabbricatici con prodotti non
standard qualitativamente garantiti e con
proposte personalizzate e realizzate anche
in piccoli lotti. Questa versatilit si traduce, per la Clientela, in una semplificazione
dei processi produttivi grazie allutilizzo di
prodotti appositamente studiati pronti per
luso, con conseguente risparmio delle risorse, nonch di denaro. Lapprofondita conoscenza del settore edilizio ci ha portati
ad affiancare Imprese Nazionali ed Internazionali con proposte e soluzioni tecnologicamente allavanguardia. Da questo nasce
la capacit aziendale di essere leader nella
produzione di rete elettrosaldata a misura
per ledilizia industriale e civile. Un prodotto
realizzato su richiesta del cliente, con la possibilit di passi differenziati, maglie della rete
e diametri dei fili con misure variabili. I pacchi di rete variano a seconda delle diverse
tipologie e sono confezionati con legature,
regge o staffe di contenimento.

Lazienda leader in Italia per la capacit di


realizzare rete elettrosaldata con le seguenti
dimensioni:
4 dimensioni trasversali, da 20 cm a 360 cm;
4 dimensioni longitudinali, da 20 cm a 1200
cm;
4 diametro trasversale, da 4 mm a 16
mm;
4 diametro longitudinale, da 4 mm a 25
mm.
I diametri vengono uniti tramite processo di
elettrosaldatura. Il range di utilizzo varia dalle
reti per canalette passa cavi a reti per solette di solai, coperture, pareti, pannelli, cordoli, travi, pilastri, muri, fondazioni, platee, tubi,
terra armata. La capacit di Unifer realizzare oltre alla rete piana a misura, anche la
rete sagomata a misura pronta allutilizzo e
realizzata su esigenza e richiesta del cliente.
Con macchinari allavanguardia si riesce a sagomare meccanicamente reti con diametri
fino al 25 mm.
Oltre ad una vasta gamma di reti piane e
sagomate, la Unifer S.p.A. produce anche diversi tipi di rete in rotoli.

UNIFER SPA
Via Mattei 14/16
29010 Villanova SullArda
Piacenza Italia
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industrie manufatti cementizi - 3

Imp.Aziende.Informano.indd 105

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Abbonamento alla
raccolta Normative
Manufatti Cementizi
UNI ha recentemente sviluppato un nuovo sistema di consultazione delle norme tecniche tramite Internet.
Questo sistema consente di visualizzare, stampare e scaricare i testi integrali delle norme tramite un collegamento Internet a pagamento ad accesso protetto. In
questo modo si ha la certezza che la norma consultata sia sempre lultima versione
disponibile, completa di eventuali errata corrige.
Le collane UNIEdil Strutture e Impianti che raccoglievano tutte le norme del settore
sono state sostituite da questo nuovo sistema di accesso.
Allo stesso modo, UNI e ASSOBETON hanno concordato di sviluppare un abbonamento contenente tutte le norme relative al settore della prefabbricazione. Labbonamento comprende norme tecniche, sia nazionali che europee,
indispensabili per poter operare in un contesto complesso disponendo in tempi
rapidi di tutta la normativa aggiornata inerente il nostro settore.
Il materiale in abbonamento organizzato secondo il seguente indice degli
argomenti:

















NORME
Calcestruzzo
Calcestruzzo aerato autoclavato
e calcestruzzo alleggerito con
struttura aperta
Calcestruzzo fibrorinforzato
Calcestruzzo autocompattante
Cemento
Acqua dimpasto
Acciaio darmatura
Aggregati
Additivi
Malta
Pigmenti
Controlli geometrici
Durabilit
Corrosione
Regole comuni

Prefabbricati a base cementizia


Pavimentazioni
Elementi di muratura
Elementi complementari
per muratura
Tubazioni di calcestruzzo
Ingegneria delle acque di scarico
Accessori, impianti e manufatti
per acque di scarico
Pali
Fibrocemento
Traverse ferroviarie
Termica e risparmio energetico
Fuoco
Acustica
Eurocodici
Accessori e impermeabilizzazioni

Liniziativa riservata ai Soci ASSOBETON.


Per maggiori informazioni, contattare la Segreteria associativa
(rif. A. Ronchetti - a.ronchetti@assobeton.it e G. Tardivo - g.tardivo@assobeton.it)

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ASSOBETON
STRUTTURE PREFABBRICATE

TUBIABASSAPRESSIONE

PALI

BLOCCHI E PAVIMENTI

CABINE ELETTRICHE

FIBROCEMENTO

TRAVERSE E ARMAMENTI FERROVIARI

MANUFATTI IN CALCESTRUZZO CELLULARE AUTOCLAVATO

TUBIPERACQUEDOTTI

SOLAI E DOPPIA LASTRA

GRUPPO INSERTI PER MANUFATTI IN CALCESTRUZZO

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lAssociazione

ASSOBETON

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Assemblea Generale
Ordinaria ASSOBETON 2008
Baveno, 22 maggio 2008, Grand Hotel Dino

Relazione del Presidente


allAssemblea
Cari Colleghi,
lAssemblea Generale il momento istituzionale per fare un bilancio delle attivit svolte e delle iniziative in corso.
Passer in rassegna i principali temi che
hanno caratterizzato lattivit dellesercizio 2007 cercando di darvi un quadro sintetico ma esaustivo almeno delle
cose che ritengo pi importanti e quindi
degne di nota.

Renzo Bullo, Presidente ASSOBETON.

ASSOBETON oggi
ASSOBETON , alla data attuale, composta da:
4 N 208 Soci Ordinari (erano 211 nel
2007, 212 nel 2006 e 225 nel 2005),
distribuiti come nel Prospetto 1;
4 N 31 Soci Aggregati (erano 30 nel
2007, 26 nel 2006 e 24 nel 2005).

Se vero che il saldo rispetto allo stesso


periodo dello scorso anno per i Soci
Ordinari negativo (3 aziende), esso
invece positivo (1 azienda) per i Soci
Aggregati.
da sottolineare, per, che da un punto
di vista economico il saldo del valore
delle quote associative ordinarie risulta
positivo a conferma che la dimensione
media degli associati di ASSOBETON sta
crescendo nel tempo.
Ricordo, inoltre, per meglio comprendere la tabella di cui sopra, che una medesima azienda, in base alle proprie attivit
produttive dichiarate, pu fare parte di
pi di una Sezione merceologica. Pertanto, la somma delle aziende appartenenti
alle singole Sezioni superiore al numero degli Associati.
Come si nota il trend negativo, evidenziato comparando i numeri dal 2005
in avanti, si sta esaurendo, a conferma
delleccezionalit del contesto di qualche anno fa in cui, bene ricordarlo, la
Giunta prese la decisione di riordinare
la politica contributiva dellAssociazione
disdettando tutti gli storici accordi di
doppio inquadramento (con dieci Associazioni territoriali) che avevano creato
una inaccettabile sperequazione contributiva tra i nostri Associati.
Desidero sottolineare che, con quella decisione, ASSOBETON non fece
altro che anticipare ci che, di l a breve,
sarebbe divenuto un obbligo dettato
da Confindustria stessa, infatti, dal 1
3 - industrie manufatti cementizi

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Sezione Blocchi e Pavimenti


Sezione Cabine
Sezione Manufatti in CLS Cellulare Autoclavato
Sezione Fibrocemento
Sezione Pali
Sezione Solai e Doppia Lastra
Sezione Strutture Prefabbricate
Sezione Traverse e Armamenti Ferroviari
Sezione Tubi per Fognature
Sezione Tubi per Acquedotti
Varie
Gruppo Inserti

2008

2007

2006

23
3
1
6
4
14
122
9
28
3
22
7

23
4
1
7
5
16
120
9
29
3
24
7

25
5
1
7
6
16
116
7
30
3
24
7

Prospetto 1 Composizione delle Sezioni/Gruppi ASSOBETON.

luglio 2007 entrato in vigore il cos


detto patto globale in base al quale,
allo scopo di favorire la libera scelta delle
imprese di aderire ad entrambe le componenti, territoriale e di categoria, tutte
le aziende associate a quella data ad uno
solo dei due rami, hanno acquisito il diritto di essere associate gratuitamente, sino
al 31.12.2008, anche allaltro.
Ricordo che, sempre in base al suddetto accordo, qualora queste imprese
decidessero, dopo il 31.12.2008, di confermare la propria adesione alla nuova
componente confindustriale, esse beneficieranno automaticamente di un trattamento economico di assoluto favore per
il triennio successivo.
Ritengo, questa, unoccasione da non
perdere per ampliare la base associativa
di ASSOBETON alle ben 180 nuove
imprese che, secondo la banca dati di
Confindustria, si trovano nella situazione
suddetta.
Detto ci, colgo ancora una volta loccasione per appellarmi ai Presidenti di
Sezione ed ai Delegati Regionali affinch supportino lazione di ASSOBE-

TON tutta mirata allallargamento della


base associativa attraverso un intelligente gioco di squadra finalizzato sia a fidelizzare gli attuali Associati sia ad attrarne
di nuovi.
Lefficacia di qualunque azione centralizzata sar di scarso ritorno se, a livello
di Sezione/Regione, non si attueranno
idonee politiche di sviluppo associativo!
Organizzazione interna
ASSOBETON
Tra le iniziative di carattere organizzativo
da segnalare la prosecuzione sistematica degli incontri a cadenza quindicinale
tra la Direzione ed i Segretari di Sezione al fine di migliorare la circolazione
delle informazioni e creare un maggior
coinvolgimento di tutto lo staff sugli
obiettivi definiti da Giunta e Consiglio di
ASSOBETON.
Da un punto di vista prettamente operativo, invece, allinizio del 2007 sono stati
individuati alcuni temi di importanza
strategica per il compar to, temi che
sono stati affidati individualmente allo
staff tecnico di ASSOBETON: lelenco

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110

completo di queste materie pubblicato


periodicamente sulla nostra newsletter,
al fine di rendere chiari e visibili agli
Associati quali siano gli argomenti che
lAssociazione segue con particolare
attenzione e quali i referenti a cui tutti
possono rivolgersi.
anche doveroso segnalare che ASSOBETON ha dovuto gestire, nel corso
dellesercizio, alcune difficolt operative
(tipiche di una piccolissima struttura)
relative al congedo per maternit, nel
2007, della sig.ra Damiana Galli. Anche
negli anni precedenti avevamo affrontato
situazioni analoghe con altri dipendenti.
Alla luce di ci ed anche per lesigenza di
rafforzare la struttura di servizio nei confronti delle sempre pi gravose attivit,
stato deciso di assegnare alle Sezioni
una nuova risorsa segretariale (sig.ra
Rita Del Missier): questa decisione ha
senzaltro contribuito a rendere lattivit
dei Segretari tecnici pi incisiva, tempestiva ed efficace.
Un altro importante aspetto affrontato positivamente nel corso dellanno
stato quello relativo al consolidamento
del bilancio della societ di servizi Abes
Srl, sia da un punto di vista economico
che da quello societario. stato studiato
il progetto di aumento di capitale in via
gratuita mediante lutilizzo di riserve,
di modifica dello statuto, ampliando lo
scopo sociale, e di riacquisto di due

quote di partecipazione in possesso di


terzi, a suo tempo necessarie per ottemperare gli obblighi delle norme vigenti di
diritto societario, ormai superate.
Tutta questa operazione, pur essendo
stata conclusa nei primi mesi del 2008,
stata pensata e predisposta nel secondo
semestre del 2007.
In conclusione, lincremento delle voci
di ricavo (obiettivo ormai perseguito da
alcuni anni) ed una diversa ripartizione
dei costi con lAssociazione, ha permesso finalmente di confermare, anche nel
2007, il risultato positivo gi conseguito
nellanno precedente a riprova di un
processo, crediamo ormai stabile, di risanamento.
Osservatorio Previsionale
Il 2007 stato un anno importante in
quanto ha segnato lavvio del nuovo
Osservatorio Previsionale del nostro
comparto.
Si tratta di un progetto che ha preso
spunto da unanaloga iniziativa partita
con il Progetto ULISSE quattro anni fa,
ma completamente ripensata alla luce
delle specifiche esigenze degli Associati.
Infatti, lunico modo di monitorare periodicamente landamento economico e
patrimoniale del nostro comparto era
quello di pensare ad un rilevamento dei
dati forniti direttamente dai nostri Associati, mancando al momento sul mercato
qualunque altra fonte statistica che si
occupi di ci.
Nel corso dellanno, sono stati prodotti
quattro rappor ti che hanno coinvolto oltre cento imprese associate rappresentative, ci molto impor tante,
di oltre il 60% del fatturato totale dei
nostri Soci.
Sono assolutamente convinto che questo
sia un risultato di cui dobbiamo andare
tutti molto fieri e che limpegno profuso
da tutti continuer, come sta accadendo,
anche negli anni a venire, nella convinzione che pi il progetto maturer, maggiori
saranno i benefici e la qualit dei dati di
cui potremo disporre.
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Comunicazione
Istituzionale e di
Prodotto
Particolare impegno stato profuso, come
ormai consuetudine, nellambito della
comunicazione associativa.
Il nostro Organo Ufficiale Industrie della
Prefabbricazione, lanciato in occasione
dellAssemblea di Roma del 2004, giunto,
nel corso del 2007, alla sedicesima uscita.
Limpegno di gestire questa rivista si
dimostrato tuttaltro che trascurabile, specie se rapportato alle limitate risorse umane di cui la struttura di ASSOBETON
composta e di questo
va tenuto conto nel valutare il carico di lavoro e
la capacit produttiva del
nostro staff di sede.
Mi sento per di ribadire
quanto gi affermato anche
lo scorso anno e lanno prima
ancora: cio che per qualit dei
contenuti e per struttura editoriale, il ritorno dimmagine che la rivista sta
apportando alla nostra
Associazione di grande
importanza. Ci conferma
la validit di quanto sino
ad ora fatto e ladeguatezza
delle difficili e radicali scelte a
suo tempo assunte.
Da segnalare infine che proprio
per consolidare tutto il progetto
editoriale, alla luce del successo
ottenuto, ASSOBETON
ha deciso di rafforzare
la propria posizione di
gestore, attraverso lassunzione della piena propriet della rivista (che, sino
al 31.12.2007 era condivisa
con la Casa Editrice Maggioli).
Questo passaggio ha comportato la necessit di scegliere
un nuovo titolo: con il primo
numero del 2008, la rivista ha
assunto il titolo Industrie Manu-

fatti Cementizi, definizione che richiama


in modo puntuale la descrizione di ci
che siamo e di chi rappresentiamo, cio:
ASSOBETON, Associazione Nazionale
Industrie Manufatti Cementizi.
LAnnuario della Prefabbricazione, giunto
nel 2007 alla terza edizione, si parimenti
dimostrato una scelta molto opportuna
per lo sviluppo dellimmagine di ASSOBETON. Anche questo prodotto editoriale
stato acquisito in propriet al 100%
allinterno del nuovo contratto pluriennale
di collaborazione siglato con IDRA SA
comproprietaria, sino allanno scorso, di
questa testata.
LAnnuario ha dimostrato di essere uno
strumento di promozione del prefabbricato nei confronti della committenza e,
al contempo, di promozione dei fornitori
(di impianti, servizi e materiali, che costituiscono la fonte di finanziamento unica di
questa iniziativa), nei confronti dei prefabbricatori.
Entrambe le iniziative editoriali, la rivista
e lannuario, hanno infine confermato la
capacit non solo di autofinanziarsi ma
di costituire, addirittura, una interessante
fonte di ricavo per lAssociazione che
potr e sar utilizzata, in futuro, per attivit
istituzionali quali, ad esempio, la promozione dei nostri prodotti, un fronte su cui,
ritengo, ci sia ancora molto da fare.
Il totale controllo dei nostri mezzi di comunicazione, infine, ci ha permesso di proporre con successo
ai nostri sponsor un pacchetto di sponsorizzazione di
ampio respiro
distribuito tra
presenza sulle
nostre testate
e Congresso
Nazionale: una
formula che sta
dando gi i suoi
frutti concreti nel presente
esercizio.
3 - industrie manufatti cementizi

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113

Sul fronte del rapporto con i media, la


societ GWC World di Milano, che ha iniziato la collaborazione con ASSOBETON
nel settembre del 2005, ha completato il
secondo anno di collaborazione anchesso
ricco di attivit. Il consuntivo del lavoro
svolto cos sintetizzato: 95 uscite sulla
stampa, di cui 58 istituzionali ed il resto
relativo alle attivit di Sezione.
Unattenzione particolare stata anche
dedicata alla Newsletter ASSOBETON
che ha completato il primo anno da quando si trasformata da prodotto cartaceo
in virtuale: forse un sacrificio per qualche nostro Associato, ma unoperazione
assolutamente indispensabile ed in linea
con i tempi che mutano, per migliorare la
produttivit dellAssociazione.
Nulla da segnalare sul taglio dato, ormai
da tempo, alla newsletter che ha continuato a mantenere limpostazione essenziale
di agenda di lavoro, utile agli Associati
per essere tempestivamente informati
sulloperativit quotidiana di ASSOBETON e delle sue Sezioni.
Il sito Internet, infine, stato continuamente aggiornato e migliorato per una
sempre maggior fruibilit e facilit di utilizzo da parte degli Associati.
Ricordiamo a questo proposito anche lesistenza del sito internet della nostra Federazione europea, BIBM (www.bibm.eu), alla cui
realizzazione ASSOBETON ha contribuito.
Suggerisco a tutti di dare unocchiata,
ogni tanto, anche a questo sito per comprendere come operi la Federazione, a
cui dedichiamo anche noi tanto tempo!
In questo contesto cos articolato di iniziative, la Presidenza, in sintonia con Consiglio Direttivo e Giunta, ha confermato
il nuovo stile di comunicazione avviato
nel 2005, stile basato sulla unitariet del
messaggio: pi precisamente, privilegiare
limmagine di ASSOBETON rispetto a
quella delle singole Sezioni che, per vari
motivi storici, sovente erano giunte ad
oscurare il ruolo istituzionale della casa
madre generando, nei nostri interlocutori esterni, non poca confusione ed
equivoci.

Sono convinto che questo approccio, che


non sacrifica il valore intrinseco alle nostre
articolazioni associative, sia in grado di
garantire visibilit e ordine gerarchico
allunico soggetto giuridico avente titolo
di rappresentare le imprese associate,
cio ASSOBETON.
Altre iniziative svolte
nel corso dellanno
Nel corso dellanno sono state completate o lanciate altre iniziative degne di
nota:
4 Il contratto di collaborazione con
luniversit di Venezia IUAV, Dipartimento di Urbanistica diretto dal Prof.
Aldo Norsa, relativo alla Elaborazione
di un repertorio di tipologie abitative
per la Regione Veneto. Una casa di
qualit per una societ in cambiamento. Innovazione tecnologica prefabbricazione di elementi costruttivi in
CLS armato. Il progetto stato completato ed il rapporto a disposizione
di chi fosse interessato a questo tema.
4 Laccordo con UNI per la produzione,
in convenzione, di un CD contenente
tutte le norme tecniche italiane ed
europee (oltre alle leggi ed ai decreti
nazionali) del nostro comparto. Liniziativa proseguita con successo e
crediamo che il risparmio derivante
dalle condizioni economiche offerte
dalla convenzione bilanci ampiamente la spesa sostenuta per la quota
associativa.
4 Sul fronte della partecipazione alle
fiere, ASSOBETON ha rinnovato laccordo con BolognaFiere per la propria presenza al SAIE e per quella dei
propri Associati. Per la seconda volta
ASSOBETON stata presente a detta
manifestazione con uno stand istituzionale. inoltre proseguita la discussione con BolognaFiere per migliorare
la partecipazione biennale del nostro
comparto al SAIE e rendere cos pi
efficace linvestimento, decisamente
non trascurabile, di presenziare a questo tipo di manifestazioni.

industrie manufatti cementizi - 3

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114

Renzo Arletti, Vicepresidente ASSOBETON.

Giorgio Fontana, Vicepresidente ASSOBETON.

Contratto Nazionale
Collettivo di Lavoro
Anche il 2007 ha rappresentato un anno
di intenso lavoro per il contratto nazionale che vede ASSOBETON ed ANDIL
sotto lo stesso ombrello contrattuale.
Infatti, cos come chiaramente previsto
nel testo del CCNL vigente, siglato nel
corso del 2004, le parti si sono impegnate ad aprire una trattativa per la modifica
dellattuale inquadramento.
Se da un lato si pu affermare che ASSOBETON ed ANDIL hanno realizzato
un lavoro di straordinaria importanza,
giungendo ad una bozza di revisione
delle declaratorie e dei profili professionali che il tempo e gli sviluppi tecnologici
ed organizzativi allinterno delle nostre
aziende avevano reso obsoleti e non
pi rispondenti alle esigenze produttive,
dallaltro, purtroppo, dobbiamo registrare levidente impossibilit di giungere ad
un accordo, almeno in sede tecnica, con
la controparte sindacale.
Tale situazione si chiaramente manifestata di fronte allinsistenza delle OO.SS.
di richiedere lincremento del numero
dei livelli (attualmente sono 8) senza una
ragionevole giustificazione tecnica ed
organizzativa.
Il tutto stato quindi rinviato alla trat-

tativa del contratto nazionale che si


aperta nel 2008, dopo la scadenza del
contratto vigente, a fine dicembre dello
scorso anno.
Progetti Finanziati con
contributi Regionali
e Comunitari
Sulla scia di quanto impostato negli anni
precedenti, si chiuso il progetto ICQ
(trasferimento di know how al Governo
Indiano in materia di cer tificazione e
qualit nella prefabbricazione), finanzia-

Alberto Truzzi, Vicepresidente ASSOBETON.


3 - industrie manufatti cementizi

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115

to dalla Commissione Europea e dalla


Regione Lombardia che ha permesso di
instaurare rapporti stabili con il governo
indiano, particolarmente con il dipartimento che si occupa della pianificazione
del programma quinquennale delle infrastrutture. Un significativo successo tecnico, economico e di immagine a livello
europeo anche rappresentato dallottenimento di un nuovo finanziamento
comunitario ottenuto partecipando al
bando UE Research for SME Association, finanziamento che vale tre milioni
di euro per un progetto sperimentale
relativo allo studio del comportamento
sismico delle strutture prefabbricate.
ASSOBETON il promotore e lideatore di questa iniziativa che ci vede capofila
di un gruppo di 17 organismi distribuiti
in otto paesi (Italia, Spagna, Portogallo, Germania, Slovenia, Grecia, Belgio e
Turchia) che, a vario titolo, lavoreranno
congiuntamente per lottenimento di
risultati di grande innovativit ed impatto
sulle nostre imprese.
Rappresentativit verso
lesterno
Tra le iniziative a livello nazionale ed
internazionale nelle quali ASSOBETON
si particolarmente impegnata desidero
ricordare:
F.IN.CO.
Il tema F.IN.CO. stato, nel corso del
2007, un argomento estremamente
dibattuto e sofferto tanto da portare
ASSOBETON alle dimissioni dalla Federazione di settore.
Successivamente, anche alla luce dellobbligo confindustriale di ricercare la migliore aggregazione possibile tra Associazioni
di categoria appartenenti alla medesima
filiera, sono stati avviati alcuni sondaggi
per verificare la percorribilit di costituire una nuova Federazione in grado di
rappresentare, a livello confindustriale e
nazionale, gli interessi del comparto delle
opere in calcestruzzo sempre pi distinti
da quelli di altre tecnologie e materiali
concorrenti.

BIBM
proseguito nel 2007 limpegno di
ASSOBETON allinterno della nostra
Federazione europea di cui il sottoscritto ricopre la carica di Vicepresidente e
membro dello Steering Committee.
Siamo inoltre presenti allinterno della
Commissione Ambiente, della Commissione Tecnica e del Gruppo Tubi, di cui
ricopriamo la Presidenza.
ASSOBETON, inoltre, ha assunto la
responsabilit di gestire, in qualit di referente europeo nella persona del nostro
Direttore, Maurizio Grandi, il progetto
NEPSI relativo al cos detto Accordo di
Dialogo Sociale per la riduzione delle
polveri di silice respirabile allinterno
degli ambienti di lavoro. Altri colleghi
ricoprono infine vari incarichi allinterno
di commissioni tecniche e di prodotto.
Attivit delle Sezioni
Nel 2007, non poche sono state le iniziative intraprese dalle Sezioni, con il
supporto sempre attivo della struttura
centrale di ASSOBETON.
SEZIONE BLOCCHI E PAVIMENTI
Le attivit hanno riguardato:
4 realizzazione nellambito del Gruppo
di Lavoro Masselli Drenanti degli
incontri propedeutici alla definizione
delle prove sperimentali, presso lUniversit di Brescia, per la verifica della
capacit filtrante di diverse tipologie
di materiale utilizzato per la realizzazione di pavimentazioni drenanti;
4 monitoraggio e sviluppo delle norme
tecniche sulle costruzioni in muratura
in ambito nazionale ed europeo, con
par ticolare riguardo ai lavori della
Commissione Ingegneria Strutturale
e alle evoluzioni dellEurocodice n.6
(strutture in muratura);
4 monitoraggio dellevoluzione della
normativa inerente alla resistenza al
fuoco. A livello europeo il Prof. Mauro
Sassu ha continuato la sua partecipazione ai lavori del gruppo costituito
per lestensione dei risultati di prova
a pareti reali (EXAP) oltre a par-

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tecipare attivamente insieme allIng.


Andreoli, al gruppo costituito a livello nazionale per la redazione degli
annessi nazionali allEC6 parte 1 e 2;
4 nellambito del Gruppo di Lavoro
Fuoco, coordinato dallIng. Andreoli,
sono iniziati i lavori per la redazione
del documento intitolato Linee guida
per la predisposizione del fascicolo
tecnico sulla resistenza allincendio
di elementi costruttivi in muratura in
attuazione del D.M.16.02.2007 art. 4
e allegato B punto 8;
4 monitoraggio dellandamento del
mercato dei blocchi e masselli, attraverso lOsser vatorio del mercato
relativo ai prodotti della Sezione;
4 visibilit dei progetti realizzati con blocchi e/o masselli in calcestruzzo attraverso lhouse organ di Sezione (Newstreet) che ha rappresentato il principale
strumento di comunicazione;
4 incremento della visibilit dellhouse
organ di Sezione sul canale internet
grazie ad una intensa campagna promozionale che ha visto, nel corso di
sei mesi, la nostra rivista presente
sui principali portali online dedicati
alledilizia, con un aumento del numero degli abbonati del 14% su tutto il
territorio nazionale. Nel 2007 sono
stati distribuiti Newstreet n. 7 e Newstreet n. 8 a pi di 7850 abbonati.
SEZIONE FIBROCEMENTO
Lattivit della Sezione nel 2007 stata
ancora legata alla realizzazione di quanto
previsto dal Progetto ULISSE 2, e cio:
4 stata ottenuta, con la assistenza del Consulente LCE (Ing. Gian
Luca Baldo) di Torino, ed a seguito
della EPD - Dichiarazione Ambientale
di Prodotto - per le lastre ondulate
in fibrocemento il documento PCR
(Product Category Rules) che servir
di base per rendere confrontabili i
dati delle dichiarazioni ambientali di
prodotto dei manufatti per coperture, anche non cementizi;
4 ultimato il volume dal titolo Le

coper ture in lastre di fibrocemento edito da Il Sole 24 Ore di cui


proseguita la distribuzione ai tecnici
interessati, nonch alle biblioteche
universitarie della maggior parte delle
facolt scientifiche italiane. Sono state
fatte due presentazioni presso la Universit di Napoli e presso lOrdine
degli Architetti di Milano ed inoltre
sono stati inviati i volumi ai docenti e
studenti che ne hanno fatto richiesta
tramite lapposito sito;
4 sono state effettuate prove di comportamento al fuoco di lastre in fibrocemento, eseguite presso il laboratorio LAPI di Prato al fine di colmare un lacuna conoscitiva esistente in
precedenza ed anche in relazione ai
chiarimenti contenuti nella lettera
ministeriale del 20/07/2007 relativa
alla progettazione di elementi strutturali resistenti al fuoco;
4 in campo normativo nazionale proseguita lattiva di par tecipazione ai
lavori della SC2 UNI - Coper ture
Discontinue ed in campo normativo
europeo proseguita la partecipazione ai lavori del CEN TC 128 SC4 con
la armonizzazione della norma di prodotto EN 494 + A3 (comprendente
la prova di urto) ed il conseguente
adattamento della produzione delle
lastre ondulate in vista della marcatura CE delle stesse, prevista per il
01/01/2008: in vista di tale scadenza
stata fatta particolare attenzione alla
certificazione di cui le aziende devono dotarsi per apporre il marchio CE
ai loro prodotti;
4 stato ultimato e stampato un opuscolo ASSOBETON, aggiornando
quello esistente, relativo alla posa in
opera delle lastre ondulate in fibrocemento, che si aggiunge agli altri
opuscoli tecnici.
La Sezione ha fronteggiato anche una
non facile situazione verificatasi in provincia di Treviso, nella quale alcuni organi
di stampa quotidiana locale hanno attaccato le lastre in fibrocemento, in partico3 - industrie manufatti cementizi

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5653_IT

Ediltubi spa (TO)


Impianto a torre modello HS 675 completo di n. 2 mescolatori
APOLLO per la produzione di manufatti in cemento (pavimenti autobloccanti, blocchi per murature, cordoli e muretti contro terra).
Per realizzare i prodotti sopra elencati, occorre un
impianto che abbia le seguenti caratteristiche:
controllo accurato dellumidit contenuta negli inerti;
dosaggio preciso della quantit di acqua;
controllo preciso del rapporto A/C attraverso le sonde
AQUAMAT posizionate sul fondo del mescolatore;
ottima miscelazione del mix-design attraverso
lesclusivo principio asincrono e controcorrente tipico
dei mescolatori SKAKO.

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118

lare quelle curve per cupolini, prendendo


spunto dal risultato non buono di un tipo
particolare di lastra (prodotta, qualche
anno fa, da unazienda non pi associata)
per generalizzare gli inconvenienti a tutto
il settore. Sono stati fatti, a difesa, comunicati stampa, conferenza stampa ed un
incontro presso la Prefettura di Treviso,
al fine di eliminare le evidenti deviazioni
dal vero.
SEZIONE SOLAI E DOPPIA LASTRA
Lattivit svolta dalla Sezione nel corso
del 2007 si prevalentemente concentrata sulle seguenti iniziative:
4 conclusione del Progetto Ulisse II.
Completamento delle prove sui muri
a Doppia Lastra, condotte con lausilio
del Politecnico di Milano, con stesura
definitiva del Manuale della Doppia
Lastra, la cui pubblicazione prevista
per il 2008;
4 redazione del Manuale FPC e Procedure per marcatura CE Lastre per
solai. Nel corso dellanno stata
avviato e completato il Manuale per
il controllo della produzione in stabilimento (FPC) delle lastre tralicciate, ai
sensi della norma EN 13747. Annesse al manuale sono state realizzate
9 procedure relative alla gestione
di tutto il processo e dei controlli
previsti dalla norma. Tutta la documentazione, sotto forma di documento generale personalizzabile,
stato distribuito gi nel mese di luglio
a tutte le aziende. Il Manuale stato
inoltre preventivamente sottoposto
allesame dellente notificato prescelto che ne ha attestato la conformit
e la validit. Gli accordi intercorsi con
lente hanno portato alla definizione
di una convenzione che ha garantito
uno sconto per le aziende associate
alla sezione che hanno utilizzato il
Manuale predisposto dalla Sezione;
4 corsi di aggiornamento e formazione
sulla Marcatura CE. Nel mese di settembre stato organizzato il corso
di formazione, rivolto a direttori e

dirigenti delle aziende associate, sugli


aspetti generali e gestionali relativi
alla Marcatura CE, in cui sono stati
esposti i principi legati allapplicazione
della Direttiva comunitaria, i ruoli e le
responsabilit. Nel mese di novembre,
ha fatto seguito il corso di aggiornamento sulla Marcatura CE rivolto
ai tecnici ed agli operatori degli stabilimenti, con specifici rimandi alla
produzione delle lastre per solaio. Il
corso stato anche occasione per
commentare il Manuale FPC e le procedure di controllo realizzate;
4 visite di consulenza agli Associati per
Marcatura CE. A seguito della distribuzione del Manuale e delle procedure per FPC, sono state effettuate
delle visite specifiche in alcune delle
aziende associate, quale assistenza/
consulenza per lavvio del processo
di implementazione dellFPC per la
Marcatura CE. La grande maggioranza
delle aziende associate ha ottenuto, con largo anticipo, il Certificato
dellFPC per le lastre per solai rispetto
ai tempi di obbligatoriet dello stesso,
scattati dal 1 maggio 2008;
4 Progetto Termica e Progetto Acustica
(sviluppo IgroTermAc). proseguito
il progetto riguardante le caratteristiche termiche ed acustiche di solai e
strutture opache, concretizzato con la
realizzazione della versione definitiva
del software IgroTermAc. La collaborazione con consulenti di comprovata
competenza ha permesso di migliorare le revisioni precedenti del software, ora in grado di calcolare anche
le caratteristiche di solai a predalles
e travetti. Copia del programma
stata distribuita a tutte le aziende in
occasione del corso del 14 novembre. Sempre allinterno del Progetto
Termica sono state realizzate delle
analisi termiche agli elementi finiti di
alcune sezioni tipo di solai. I dati rilevati saranno di supporto ai dati forniti
dal software IgroTermAc e a quelli
relativi alla prova al fuoco. Il Progetto
3 - industrie manufatti cementizi

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119

Acustica ha compor tato lacquisto


della strumentazione necessaria per
il rilievo dei requisiti acustici passivi
degli edifici, cui ha fatto seguito un
corso di formazione teorico/applicativo aperto a tutti gli Associati;
4 Progetto Fuoco-Prova al fuoco. Si
proceduto con la progettazione
esecutiva dei campioni per la verifica
dei dispositivi di sfiato in polistirolo,
seguito dalla prova al fuoco presso
un primario laboratorio autorizzato.
La Sezione attualmente in attesa di
ricevere linvio del rapporto di prova
definitivo;
4 corsi di aggiornamento sulla nuova
normativa antincendio. Nel mese di
ottobre si svolto il corso di aggiornamento interno alla Sezione sui tre
nuovi decreti ministeriali emanati in
materia di progettazione antincendio
nel 2007. Lincontro stato rivolto ai
direttori delle aziende ed ha messo in
luce i diversi scenari, ancora in fase di
evoluzione, relativi alla progettazione
di manufatti resistenti al fuoco;
4 traduzione in italiano della EN 13747
e successive osservazioni. Alla fine del
mese di maggio stata completata e
consegnata ad UNI per la pubblicazione ufficiale la traduzione della norma
EN 13747 lastre per solaio. A questo ha fatto seguito, anche alla luce
delle diverse osservazioni mosse dalle
aziende, una revisione completa della
norma e della stessa traduzione, che
ha portato alla stesura di una serie
di commenti che verranno discussi
allinterno del gruppo di lavoro europeo che si occupa dellargomento. La
pubblicazione della versione italiana
della norma era prevista, a detta di
UNI, per marzo 2008;
4 organizzazione del viaggio in Italia
di Andece. In collaborazione con la
Segreteria centrale di ASSOBETON,
sono stati rinnovati i contatti con lAssociazione spagnola di prefabbricatori
ANDECE, dichiaratasi interessata a
organizzare un viaggio in Italia a segui-

to di quello compiuto a Madrid dalla


nostra Sezione nel 2006. Nonostante
tutti i dettagli organizzativi fossero
ormai definiti, la visita non ha avuto
luogo a causa di alcuni problemi interni alla delegazione spagnola. Restano
tuttavia ancora attivi i contatti con
ANDECE;
4 allargamento della base associativa.
Nellottica dellallargamento della
base associativa sono stati ricontattati telefonicamente tutti i produttori dislocati sul territorio nazionale
che avevano risposto ad un sondaggio proposto nel 2006. A tutti questi
potenziali associati sono state illustrate le attivit dellAssociazione e della
Sezione. Sono state quindi organizzati
degli incontri presso un paio di queste
aziende, con cui di recente ci sono
stati nuovi contatti nellottica della
Marcatura CE. Sono in via di definizione i dettagli per un incontro rivolto ai
produttori di solai della Toscana, previsto a breve. Si ricorda che il 2007 ha
visto lentrata di un nuovo Associato:
TAV Solai di Asciano (SI);
4 Progetto Fessure. stato dato avvio nel
2007 al progetto riguardante lanalisi
del panorama fessurativo dei prodotti
prefabbricati. Il Comitato Tecnico ha
lavorato al progetto definendo i temi
di interesse ed iniziando ad esaminare
testi/documenti inerenti largomento,
il cui sviluppo per poi stato posticipato a causa di impegni pi impellenti
(marcatura, fuoco, NTC);
4 esame della nuova normativa NTC.
Per tutti i temi trattati (Marcatura,
fuoco, termica, acustica, ecc.) largo
spazio stato dedicato allanalisi ed al
commento della normativa nazionale
e tecnica di per tinenza. Sono stati
intrapresi contatti con i soggetti che
direttamente hanno contribuito alla
stesura di tali norme ed il risultato
di tali commenti sono stati discussi
durante i diversi incontri allinterno
della Sezione;
4 analisi dei documenti European Con-

industrie manufatti cementizi - 3

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120

crete Platform. Sono stati analizzati


diversi documenti elaborati a livello
europeo da Enti/Associazioni operanti nel settore del calcestruzzo. La
finalit, sostenuta dalla Direzione di
ASSOBETON, stata quella di trarre spunto da esperienze estere per
definire progetti interessanti anche a
livello italiano. Parte dei documenti
stata trasmessa al Comitato Tecnico
e/o discussa nelle varie riunioni.
SEZIONE TUBI A BASSA PRESSIONE
Nel corso del 2007 la Sezione ha proseguito alcune delle attivit dellanno precedente ed ha dato vita a nuovi progetti.
Nello specifico:
4 prosegue lattivit del WG9 TC 165
per le modifiche e ladeguamento delle
normative EN 1916 ed EN 1917 di
cui si tenuta una riunione in Italia,
organizzata dalla Sezione, nei primi
mesi dellanno. Terminata la proposta di calcolo per i tubi non armati,
nellambito dei lavori del TG1, si dato
inizio a quella per i tubi armati, mentre
proseguono il lavoro dei gruppi TG2 e
TG3 relativo alla durabilit e alle prescrizioni per lutilizzo di tubature in cls.
Nellambito del BIBM non si riscontrata la necessit di riunire il Product
Group Pipes in quanto non si sono
avute impellenti necessit di interventi
correttivi dal punto di vista tecnico. In
seguito alla dilagante concorrenza dei
tubi in materiali alternativi (specialmente tubi realizzati con prodotti plastici)
in tutti i paesi europei, si sta assistendo
ad una perdita di quote di mercato da
parte dei tubi in cls ed stato, quindi,
istituito un gruppo marketing che esamini tutte le iniziative dei vari paesi per
contrastare questa avanzata;
4 in merito agli sviluppi della normativa
italiana ed europea, le norme predisposte dalla Sezione ad integrazione
delle UNI EN, che portano lapplicabilit delle stesse sino a tubazioni con
diametro maggiore di 2.800 mm e
pozzetti di dimensioni atte a ricevere

tubi del diametro di 2.000 mm, sono


state approvate dalla Commissione
SC4 nel maggio scorso e dovrebbero
essere pubblicate a breve;
4 in fase conclusiva il Progetto ULISSE
2, sia per quanto riguarda la ricerca
fatta dallUniversit di Trento Resistenza dei calcestruzzi allattacco
chimico prodotto dal traspor to di
liquami di fognatura che per quanto
riguarda la realizzazione del DVD di
Sezione e del CD di calcolo;
4 proseguita, con la consulenza del
Prof. Castellani, del Dipartimento di
Ingegneria Strutturale del Politecnico
di Milano, la preparazione di un documento e delle linee guida per la progettazione di manufatti (tubi circolari e
scatolari) da utilizzare in zona sismica.
Nel numero di Ottobre- Dicembre
della rivista specializzata Ingegneria
Sismica stato pubblicato un primo
articolo Tubazione interrate in zona
sismica a firma Castellani Bonfanti;
4 nellottica di favorire lincontro e lo
scambio di idee e tecnologie tra produttori italiani ed europei dal 24 al
27 giugno 2007 si svolta una visita
tecnica in Olanda. Sono stati visitati
gli stabilimenti di Holcim, Mar tens
Beton e De Hamer e, grazie alla collaborazione e alla disponibilit sia dei
produttori che della corrispondente
Associazione olandese, stato possibile organizzare un meeting in cui i
produttori dei due paesi hanno messo
a confronto le proprie esperienze. Un
report del viaggio stato pubblicato
sulla rivista dellAssociazione (rif. InP
n 15), con i dettagli della visita;
4 il progetto di Newsletter di Sezione
ha avuto lapprovazione della C.E. e la
sua divulgazione prender lavvio nei
primi mesi 2008. Il primo argomento
che la Commissione ha stabilito
relativo alla situazione delle normative attualmente vigenti con un riassunto delle norme EN 1916 e 1917. Altri
argomenti saranno:
4 marcatura CE;
3 - industrie manufatti cementizi

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4 sistema di calcolo, responsabilit dei


Direttori Lavori nellesecuzione delle
operazioni previste nel capitolato;
4 corretta applicazione e realizzazione della posa in modo che si possa
fare affidamento sui coefficienti di
posa previsti nel calcolo e trattazione delle importanti conseguenze di operazioni non corrette.
SEZIONE TRAVERSE E ARMAMENTI
FERROVIARI
Lattivit dellanno si articolata come
segue:
4 incontri con i vertici ed i responsabili
delle Direzioni di RFI per discutere in
merito a programmi, investimenti e
strategie della societ;
4 prosieguo dei contatti con UNIFER
per il monitoraggio delle Euronorme
di settore;
4 contatti con sindacati e vertici RFI per
scongiurare la dichiarazione di stato
di crisi del settore;
4 par tecipazione alla definizione del
nuovo Accordo Quadro per interventi di manutenzione allarmamento
biennio 2008/2010.
SEZIONE TUBI PER ACQUEDOTTI
Si registrata, pur troppo anche nel
2007, la carenza di realizzazione di grandi infrastrutture idriche che perdura da
alcuni anni. Ancora una volta la modesta
entit degli appalti ha avuto ripercussioni
negative sulla domanda di tubi in CAP
per condotte in pressione.
proseguito, da par te della Sezione,
il monitoraggio della programmazione
nazionale presso il Commissario Straordinario per le Risorse Idriche nel Mezzogiorno per i progetti della Legge Obiettivo e degli organi istituzionali preposti e/o
interessati, ed in particolare stata fatta
unazione presso lAquedotto Pugliese
tendente a consentire lutilizzo di tubi
in cls in unimportante opera idrica, in
luogo di tubi di altro materiale.
In attesa di auspicate evoluzioni strategiche, la Sezione ha proseguito:

4 lo studio per la definizione di un


Manuale di Progettazione ed Utilizzo
dei tubi per acquedotti;
4 la presenza nel Gruppo di Lavoro
UNI Impianti Adduzione Acqua
interfaccia nazionale del CEN TC 164
Water Supply;
4 la partecipazione ai lavori del Gruppo
di Lavoro UNI Sostanze pericolose
nei prodotti da costruzione - interfaccia nazionale del CEN TC 351 WG
2 - avente lo stesso oggetto;
4 la par tecipazione al Tavolo Tecnico
Ministeriale sui materiali a contatto con acqua destinata al consumo
umano in relazione al contenuto del
D. M. 174/2004.
SEZIONE STRUTTURE PREFABBRICATE
Numerose sono state le iniziative realizzate nel corso dellanno 2007:
4 grande attenzione stata dedicata
nellarco dellanno alle Norme Tecniche per le Costruzioni. Nei primi
mesi dellanno la Sezione ha seguito
gli sviluppi del testo attraverso le
ultime riunioni della Commissione di
Monitoraggio. Nei successivi mesi di
maggio e giugno la Sezione ha predisposto, insieme al CTE, una serie di
osservazioni poi trasmesse al Consiglio Superiore in vista dellapprovazione del testo da parte dellAssemblea Generale avvenuta nel mese
di luglio. Dopo la pausa estiva sono
stati attivati contatti con il Consiglio
Superiore e con la Conferenza delle
Regioni per ottenere, prima della
pubblicazione del Decreto, alcune
osser vazioni che non erano state
recepite fino a quel momento. Verso
fine anno, con lavvio dei lavori di
stesura della Circolare esplicativa
lattenzione si concentrata sulla
preparazione di proposte riferite a
questo testo;
4 nel mese di marzo si tenuta a Verona una giornata dedicata alla normativa sul rendimento energetico;
4 nello stesso mese la Sezione ha orga3 - industrie manufatti cementizi

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123

nizzato, in collaborazione con CTE, un


corso di due giornate sulla progettazione delle strutture prefabbricate;
4 sono proseguiti, anche se a rilento,
i lavori della ricerca sulle connessioni in zona sismica, finanziata per
la prima fase con fondi di Sezione;
nel contempo, stata presentata
al MIUR, in collaborazione con un
gruppo di 5 atenei, la domanda per
accedere ai fondi di finanziamento
per la ricerca;
4 stato presentato, sempre sullargomento delle connessioni in zona
sismica, un ambizioso progetto europeo che ha ricevuto lapprovazione e
lo stanziamento di 3 milioni di Euro.
Alla ricerca, che verr avviata nel
mese di settembre, partecipano 17
partner fra i quali le Associazioni dei
prefabbricatori di 5 paesi;
4 la Sezione ha assicurato il suo sostegno economico a corsi Universitari
sulle Strutture Prefabbricate, in particolare il corso di Strutture Prefabbricate tenuto dal Prof. Di Prisco presso
il Politecnico di Milano, e cicli di seminari tenuti dallIng. Gasperi nellambito dei corsi di Strutture Speciali e
Ponti presso lUniversit di Trento e
presso lUniversit di Parma;
4 la Sezione par tecipa ai lavori della
Commissione AICAP promossa da
Progetto ULISSE;
4 a livello di Normativa Italiana, la
Sezione partecipa ai lavori di diverse Commissioni UNI fra le quali la
Commissione Ingegneria Strutturale,
la cui presidenza stata affidata per
il triennio 2007-2010 allIng. Marcello
Mauro, ed il Gruppo di lavoro dedicato ai Prefabbricati;
4 per quanto concerne la Normativa
Europea, la Sezione partecipa ai lavori di diversi Gruppi CEN e gestisce
la Segreteria dei Gruppi CEN/TC
229/WG1 e WG2 che si occupano
delle norme riguardanti i prodotti
prefabbricati strutturali e parzialmente strutturali;

4 la Sezione par tecipa ai lavori del


Gruppo europeo degli organismi
notificati per la marcatura CE degli
elementi prefabbricati;
4 come avviene da diversi anni, sono
stati rilevati con frequenza bimestrale, su un campione di aziende, i dati
che costituiscono lindice dei costi di
prefabbricazione.
GRUPPO INSERTI PER MANUFATTI IN
CALCESTRUZZO
Lattivit principale del Gruppo nel 2007
si articolata come segue:
4 presentazione del manuale Inser ti
per calcestruzzo - Manuale di progettazione e utilizzo;
4 stesura di articoli per InP riguardanti
le connessioni in presenza di azioni
sismiche.
Conclusioni
Da alcuni giorni si conclusa la procedura di rinnovo degli Organi delle
nostre Sezioni: ai Presidenti sin da ora
va il mio pi caloroso augurio di buon
lavoro con la speranza di poter con
loro perseguire in piena sintonia gli
obiettivi delle singole Sezioni e quelli,
pi generali, della nostra Associazione.
Spero di aver vi fornito, come mio
dovere, un quadro aggiornato e completo sulle numerose attivit svolte
nellanno dalla Vostra Associazione e
spero anche che questo quadro dimostri come lAssociazione sia pi che mai
viva ed attiva sia sul fronte interno che
esterno.
Per tutto ci desidero pertanto indirizzare un ringraziamento a tutti gli Associati ed alla Struttura ASSOBETON per
il supporto fornito nel corso dellanno.
Infine, un sentito ringraziamento va
doverosamente rivolto ai membri del
Consiglio Direttivo, della Giunta, ai
Delegati Regionali ed a tutti i Colleghi,
Presidenti di Sezione e membri delle
varie Commissioni, che hanno condiviso con il Presidente limpegno e le
responsabilit della gestione.
n

industrie manufatti cementizi - 3

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124

Rinnovo organi
dellAssociazione
Su designazione del Presidente, la Giunta del 18 giugno 2008 ha approvato
nella carica di Vicepresidente Gregorio Magnetti della Magnetti Building.
GIUNTA BIENNIO 2008-2010

Arletti Renzo
Basso Alessandro
Bernardini Franco (del.to reg. Toscana Umbria)
Bolletta Alfredo
Bullo Renzo
Caberlotto Antonio
Cecconi Riccardo
Cestaro Gianni
Civello Claudio (del.to reg. Sicilia)
De Battisti Jacopo
Della Bella Bruno
Di Giuseppe Massimo (del.to reg. Puglia)
Falsini Roberto
Ferrari Ivano
Fontana Giorgio
Incalza Ercole
Leopardi Fabrizio
Macorig Daniele
Maffezzoni Franco
Magnetti Gregorio
Mascaro Tommaso
Masciotta Luigi
Moretta Gianmario (del.to reg. Lombardia)
Nava Mauro
Pezzopane Marco
Picca Marco (del.to reg. Lazio)
Pizzetti Pier Giulio
Pizzuti Francesco (del.to reg. Calabria)
Rizzi Augusto
Rovelli Giulio Franco
Salvaneschi Marco
Truzzi Alberto
Visconti Nello
Zanon Alessandro
Zuliani Paolo (del.to reg. Triveneto)

R
d
r
s
I
e
S
d
d
P
P

RDB
Antonio Basso Prefabbricati
Baraclit
Manini Prefabbricati
Presidente ASSOBETON
Tegolaia
Unibloc
Cav. Cestaro Gustavo
Sicep
Rivoli
MCN
Vibrotek
Mabo Prefabbricati
Ferrari B.K.
Precompressi
Santinello Costruzioni
Spav Prefabbricati
Vela Prefabbricati
Magnetti Building
Rossi Tranquillo Nord
Safab
Moretta Prefabbricati
MC Prefabbricati
Vibrocentro
Picca Prefabbricati
RDB Hebel
Pizzuti Prefabbricati
Past-President ASSOBETON
Past-President ASSOBETON
Edilfibro
Truzzi Prefabbricati
RDB Centro
Prefabbricati Zanon
Pre System

3 - industrie manufatti cementizi

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CONSIGLIO DIRETTIVO BIENNIO 2008-2010

RDB
Arletti Renzo
Antonio Basso Prefabbricati
Basso Alessandro
Baraclit
Bernardini Franco
Presidente ASSOBETON
Bullo Renzo
Rivoli
De Battisti Jacopo
MCN
Della Bella Bruno
Mabo Prefabbricati
Falsini Roberto
Precompressi
Fontana Giorgio
Spav Prefabbricati
Macorig Daniele
Magnetti Building
Magnetti Gregorio
Truzzi Prefabbricati
Truzzi Alberto
I Presidenti di Sezione sono invitati permanenti alle riunioni del Consiglio,
qualora non ne facciano gi parte.
DELEGATI REGIONALI BIENNIO 2008-2010

Bernardini Franco (Toscana e Umbria)


Civello Claudio (Sicilia)
Di Giuseppe Massimo (Puglia)
Moretta Gianmario (Lombardia)
Picca Marco (Lazio)
Pizzuti Francesco (Calabria)
Zuliani Paolo (Triveneto)

Baraclit
Sicep
Vibrotek
Moretta Prefabbricati
Picca Prefabbricati
Pizzuti Prefabbricati
Pre System

COLLEGIO REVISORI CONTABILI BIENNIO 2008-2010


Membri effettivi:

Atzeni Alessandro
Belli Vanni
Falaschi Cristian

Studio Atzeni e Associati


S&TVarese
RDB

Membri supplenti:

Cattin Luisa
Giacometti Franco

Santinello Costruzioni
Prep

COLLEGIO DEI PROBIVIRI QUADRIENNIO 2008-2010

Accettura Francesco
Dassori Enrico
Napoli Paolo
Scarpa Ornella
Toniolo Giandomenico
3 - industrie manufatti cementizi

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per le costruzioni ed una delle principali su scala internazionale, che da
oltre 40 anni offre agli operatori del
settore unampia panoramica delle
soluzioni pi innovative e occasioni di
dibattito culturale sui temi di maggiore attualit, d appuntamento a Bologna dal 15
al 18 ottobre con importanti novit.
Eccellenza fra le manifestazioni di BolognaFiere e del SISTEMA INTEGRATO SAIE,
ledizione 2008 del SAIE dal titolo Fare futuro sottolinea la sua vocazione allinnovazione arricchendo ulteriormente la proposta espositiva - gi articolata in saloni
tematici specializzati legati a comparti strategici per il mondo delle costruzioni tra cui
Saie Precast Technologies, di un nuovo elemento: SAIEnergia un salone dedicato alle
energie rinnovabili e alle tecnologie a basso consumo per il costruire sostenibile.
SAIEnergia crea un collegamento diretto fra il mondo dellenergia e quello delle
costruzioni, attraverso la promozione di iniziative che costituiscono importanti opportunit di approfondimento per un tema di importanza strategica per la nostra
societ.
La proposta talmente articolata da tracciare, nellambito di SAIE, una vera VIA
DELLEFFICIENZA ENERGETICA che mette a fuoco le soluzioni, le tecnologie, i
materiali innovativi e le architetture che portano ad unefficienza energetica del costruito. Le tappe di questo percorso ideale che si snoda nel layout espositivo del SAIE
2008 analizzano da diversi punti di vista il tema dellefficienza energetica.
La Via dellefficienza energetica ha il suo punto nodale nel padiglione 14 con
SAIEnergia, lo spazio interamente dedicato allenergia rinnovabile e allefficienza
energetica applicate al mondo delledilizia e delle costruzioni: qui, con il coordinamento dellarchitetto Mario Cucinella, testimonial deccezione della nuova iniziativa
di BolognaFiere, trovano sede nella Piazza dellEnergia, diverse iniziative tra cui il
SAIEnergia Forum.

industrie manufatti cementizi - 3

Imp Come associarsi IMC3.indd 127

17-07-2008 15:47:56

128

Si affacciano sulla Piazza dellEnergia anche alcune mostre interamente dedicate


allinvolucro edilizio: con il titolo di Tecnologie per lefficienza energetica degli edifici, luniversit Iuav-ArTec (Archivio delle tecniche e dei materiali per larchitettura e
il disegno industriale) di Venezia, sta curando lesposizione di campioni di involucro
opaco, in scala 1:1, che rispondono ai requisiti minimi legislativi. La finalit quella di mostrare come si possano raggiungere i limiti obbligatori previsti dal decreto
311/2006 entro il 2010 utilizzando soluzioni tecnicamente mature con materiali e
tecnologie esposti al SAIE-SAIEnergia.
La quantit e la qualit delle opzioni costruttive in termini di efficienza energetica,
vengono evidenziate quindi attraverso le soluzioni studiate da alcune fra le maggiori
associazioni di produttori di materiali - tra cui ASSOBETON (Associazione Nazionale
Industrie Manufatti Cementizi) - che propongono ciascuna due soluzioni di involucro
verticale e di copertura riferite a due distinte aree geografiche italiane: larea continentale e quella mediterranea, in modo che si rendano evidenti le soluzioni tecnologiche ideali per i diversi contesti climatici.
ASSOBETON, in particolare, che rappresenta una categoria di produttori estremamente significativa, per limportanza del segmento produttivo di riferimento, con
la quale SAIE ha sviluppato, anche in passato, importanti iniziative ha studiato due
soluzioni di facciata (involucro verticale esterno opaco) realizzate con blocchi in cls
vibrocompresso e in alleggerito. Entrambe le soluzioni, declinate nei differenti ambiti
climatici del nostro Paese, hanno evidenziato ottimi risultati di trasmittanza termica
sottolineando come i prodotti dellAssociazione possono incidere in maniera significativa nei percorsi di efficienza energetica delledificio.

BOLOGNA: 15 - 18 ottobre

Salone delle energie rinnovabili


e tecnologie a basso consumo
per il costruire sostenibile

3 - industrie manufatti cementizi

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Energia rinnovabile ed efficienza energetica


nella pi grande Fiera Edilizia

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Anno IV n. 3 - maggio/giugno 2008

Italcementi Group,
an engine of
development

ASSOBETON
Organo Ufficiale di ASSOBETON

and modernity
feeding

industrie manufatti cementizi

strategy
with specific
local aspects
in the sign
of sustainability.

Italcementi Group partecipa alliniziativa per la Sostenibilit dellIndustria Cementiera


in collaborazione con WBCSD (World Business Council for Sustainable Development)
di cui membro. Nel 2002 Italcementi Group ha sottoscritto a Parigi lAgenda

for Action,

il primo protocollo che coniuga lattivit delle imprese cementiere con le politiche di Sviluppo Sostenibile. LAgenda for Action prevede
un piano quinquennale di azioni volto a garantire il migliore equilibrio fra tutela dellambiente, responsabilit sociale e crescita economica.

63 cementerie, 15 centri di macinazione, 5 terminali, 613 centrali di calcestruzzo e 134 cave di inerti.
registrato un fatturato consolidato di oltre 6 miliardi di Euro con uno staff di oltre 23.500 dipendenti.

un dispositivo industriale di
Nel 2007 il Gruppo ha

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Italcementi la holding di un gruppo che integra lesperienza, il know-how e le culture di 22 paesi in 4 continenti del mondo, attraverso

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CONFINDUSTRIA

L'EVENTO

2008

XIII Congresso Nazionale ASSOBETON

BIBM

19 Congresso Internazionale BIBM

TECNOLOGIA

Building Information Modeling


Le nuove frontiere tecnologiche nella gestione informatica
dei dati progettuali nel settore AEC

INSERTI

La rispondenza alle prescrizioni delle normative


in materia di risparmio energetico

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