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mobility press

magazine
N. 265 - 5 Novembre 2020

In questo numero si parla di:


Italo e il Covid, l'intervista a Salvatore Pellecchia, Luca
Veronesi e Ivano Russo, il rapporto Audimob e le analisi
sulla mobilità, il Rapporto Cerved PMI 2020, fondi europei,
alta Velocità e Spagna.
"PAGA E VIA’’
FACILE, VELOCE E SICURO

Sul collegamento tra l’Aeroporto Internazionale “Karol Wojtyla” ed il centro


città, è attivo il nuovo servizio “Paga e via” che consente l’accesso veloce ai
treni avvicinando le carte di pagamento direttamente ai nuovi terminali
presenti nelle stazioni di Bari Centrale ed Aeroporto.

L’innovativo servizio per i passeggeri che utilizzeranno il passante ferroviario di


collegamento tra l’Aeroporto Internazionale “Karol Wojtyla” ed il centro di Bari
e viceversa, consente di pagare il biglietto in modalità completamente digitale
e accedere ai treni avvicinando semplicemente la propria carta di pagamento a
uno dei tornelli o totem dedicati presenti nelle stazioni e, in caso di controllo, ai
terminali in dotazione al personale di verifica. È possibile utilizzare qualsiasi tipo
di carta contactless, anche virtualizzata su smartphone o dispositivi wearable.

Ferrotramviaria, sensibile e attenta all’innovazione tecnologica e dei sistemi di


integrazione tariffaria, prosegue in una nuova sfida per migliorare il rapporto con
la propria clientela, semplificando l’accesso alla mobilità con l’introduzione di
nuove modalità di pagamento, senza il pensiero delle code e dell’acquisto in
anticipo, pagando solo all’accesso al binario per il treno in partenza.
numero 265 - 5 Novembre 2020

Editoriale
Italo: e il Covid la concorrenza porta via....
A prescindere da ogni opinione, è una brut- Nel turbinio della tempesta Covid, si ripete
ta notizia. La concorrenza nell’Alta Velocità che certezze non esistono. Nonostante ciò, si
ferroviaria italiana è stata uno dei fiori all’oc- fanno confronti e si osserva – per esempio –
chiello di questo Paese, il simbolo della forza che nel trasporto aereo non sono stati adot-
delle logiche di un mercato che ha vinto resi- tati gli stessi parametri di distanziamento, “in
stenze, imposto cambiamenti a monte e a valle base a un orientamento dell’Organizzazione
nel settore, determinato la nascita di autorità Mondiale della Sanità basato su aspetti tecni-
indipendenti di regolazione e di controllo, ri- ci legati alle caratteristiche del sistema di aria
scritto anche molte regole, ma che soprattut- condizionata”, come ha sottolineato lo stesso
to ha determinato fondamentali cambiamenti Cattaneo. E ciò nonostante le rilevazioni dei
nei comportamenti delle aziende e dei cittadi- tecnici di NTV abbiano verificato che i siste-
ni. L’emergenza Covid è sicuramente una fase mi dei condizionamenti sui treni risultino non
temporanea, ma nel frattempo l’introduzione solo sufficienti, ma superiori del 50% per ri-
delle nuove misure previste dal nuovo Dpcm cambio d’aria rispetto all’aereo.
ha costretto NTV ad annunciare che, dal pros- Sullo sfondo c’è uno scenario che desta anco-
simo 10 novembre, sospenderà la maggior ra più sconcerto e che vede sopravvivere alle
parte dei servizi giornalieri del suo network, tempeste soprattutto economiche del virus
a causa della riduzione della domanda di ol- solo le aziende che, in una maniera o nell’al-
tre il 90% sul trasporto lunga percorrenza in tra, sono legate alla presenza dello Stato.
tutta la nazione e dell’introduzione delle limi- Stato che in fondo è l’unico ad avere la forza
tazioni riguardanti la mobilità interregionale finanziaria per resistere in queste circostan-
da e per territori strategici della propria of- ze eccezionali essendo chiamato a giocare un
ferta. In pratica, Italo manterrà 2 soli servizi ruolo importantissimo perché le prospettive
giornalieri sulla direttrice Roma-Venezia e 6 del mercato e della concorrenza riescano a so-
servizi giornalieri sulla direttrice Napoli-Mila- pravvivere a queste violente tempeste.
no-Torino e applicherà la cassa integrazione al In caso contrario, il Covid avrebbe rappresen-
proprio personale. tato un disastro non solo sanitario, ma soprat-
Ogni discussione sulle misure di prevenzione tutto economico, e forse ancora più grave.
sanitaria è scivolosa. La realtà è che vere e E, in ogni caso, va dato omaggio al sacrificio
proprie ricette per contrastare la diffusione dei lavoratori: quando si parla di cassa inte-
del virus non ce le ha nessuno, e proprio il grazione (anche se a volte legandola alla que-
proliferare delle indicazioni di tanti esper- stione garantiti-non garantiti, in questa giran-
ti e scienziati, spesso tra loro anche assolu- dola infernale del Covid che spesso spinge a
tamente contrastanti, finisce per aggiungere contrapposizioni disperanti) non va dimenti-
solo incertezza e sconcerto. Rimangono i dati cato che ci sono importanti perdite salariali,
sulle conseguenze distruttive per molti set- ma c’è soprattutto la lontananza dal lavoro,
tori industriali, tra cui proprio i trasporti: il che è anche un fattore di dignità e di socialità.
vice-presidente esecutivo Flavio Cattaneo ha Come concludere?
ricordato che, nel primo lockdown, Italo-NTV Semplicemente sperando che questa tempe-
ha perso il 95% del proprio fatturato. Si è in sta passi presto, anche se gli auspici oggi non
presenza di scelte obbligate? inducono all’ottimismo.

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URBANIZATION

FAST, SAFE AND EFFICIENT TRANSPORTATION.


The continuous rise in the numbers of people and volumes of freight traveling within and between
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L'intervista
FIT-CISL: Pellecchia, un Piano nazionale per il TPL.
Trasporto aereo: ripartiamo tutti da zero, occasione per Alitalia
“Nel prossimo incontro con la ministra De Mi-
cheli chiederemo di proseguire il confronto sul
documento unitario “Rimettiamo in movimen-
to il Paese” partendo dalla richiesta di defi-
nire un Piano nazionale per il Trasporto pub-
blico locale: purtroppo, paghiamo ritardi di
trent’anni, aggravati dalla crisi del Covid. Nel
trasporto aereo, il Covid fa ripartire tutti da
zero: nel dramma, può essere un’occasione per
Alitalia, a condizione che il management della
penalizzazioni contingenti, c’è una crisi che
nuova compagnia non ripeta gli errori del pas-
può diventare di più ampio periodo per il no-
sato”. Salvatore Pellecchia, segretario gene-
stro turismo, una delle industrie più importanti
rale della FIT-CISL, è ovviamente preoccupato
a livello nazionale”, sottolinea nell’introduzio-
dalla situazione creata dalla crisi pandemica
ne Pellecchia.
nei vari settori e impegnato quotidianamente
in lunghe riunioni con le categorie.
Partiamo proprio dal trasporto ferroviario e
L’intervista a Mobility Press arriva dopo alcuni
dall’allarme lanciato da NTV, che pensa addi-
giorni, ma affronta con ampiezza le varie te-
rittura di bloccare i treni.
matiche e avviene anche alla vigilia di un in-
contro di tutti i sindacati con la ministra delle
E’ innegabile che la situazione sia difficile,
Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Miche-
soprattutto se confrontata con i successi del
li, in cui si farà il punto su una situazione che
passato. I treni viaggiano, ma con coefficienti
rimane comunque difficile e complessa. “A par-
di riempimento del 20-25%.
te tutte le problematiche create dalla recrude-
Per un’impresa che conta soltanto sul merca-
scenza del virus, il bilancio di questo 2020 per
to, i flussi di cassa sono determinanti; Treni-
i trasporti fotografa una situazione che non è
talia vive le stesse difficoltà ma la struttura
certo delle migliori: è vero che siamo nel pie-
economica è ben diversa. Nel contingente, da
no di una tempesta globale, ma non ci si può
parte di NTV ci sono rivendicazioni per il ri-
consolare col ‘mal comune, mezzo gaudio’. Al-
tardo nello stanziamento di alcuni aiuti sta-
cuni settori importanti per il nostro Paese si
biliti dal decreto ministeriale, ma le richieste
ritrovano letteralmente massacrati: penso alle
maggiori credo riguardino la riduzione della
crociere, che hanno tentato una timida ripre-
cosiddetta “componente B” del pedaggio per
sa, e ora si ritrovano alle prese con una nuova
l’infrastruttura, quella legata al mark-up del-
emergenza. Penso al trasporto aereo, che nel-
lo sfruttamento del mercato che, in effetti, è
le ipotesi più positive non potrà riprendersi se
fortemente ridimensionato, e quindi è una ri-
non nel giro di un paio d’anni.
chiesta che in parte è stata già accolta e pre-
Ma penso anche alle pesanti conseguenze per
sumo sarà rinnovata.
quei settori che in qualche maniera si sono
Così come credo che, conseguentemente al
‘salvati’ da un blackout quasi totale, come il
blocco della circolazione e alla bassa affluen-
trasporto ferroviario o altri: dietro, oltre alle

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za, potremo essere presto coinvolti per il ri- Tutti chiedono ora nuovi mezzi per potenzia-
corso agli ammortizzatori sociali, ma sono le re i trasporti, ma i bus non si creano dalla
emergenze dettate dall’andamento della pan- sera alla mattina e, soprattutto, l’emergenza
demia, che purtroppo non accenna a placarsi. rischia di penalizzare le politiche green, ri-
correndo alla facile soluzione del ricorso ai
E veniamo al trasporto pubblico locale, di cui bus diesel
tutti ora hanno scoperto il ruolo decisivo….
La verità è che nel TPL paghiamo i ritardi di
Ahimè, con grande ritardo. Noi la nostra par- trent’anni e soprattutto scontiamo il pesan-
te l’abbiamo fatta: abbiamo subito firmato te prezzo del nanismo delle nostre imprese,
il Protocollo riguar- che nel settore sono
dante la sicurezza ancora in numero
dei lavoratori e per troppo elevato, circa
lo svolgimento del 1.200.
servizio, ma abbiamo Non c’è solo un pro-
proposto anche un blema di inefficien-
ventaglio di soluzioni za complessiva del
da adottare, che sono sistema, c’è anche
state seguite solo in l’impossibilità di per-
parte. seguire una politica
Tra le soluzioni c’era nazionale di raziona-
anche la possibilità lizzazione del setto-
di ricorrere ai bus tu- re, che comportereb-
ristici, un settore reso completamente fermo be benefici, su moltissimi versanti, compreso
dal Covid, per alleviare la penuria di mezzi quello industriale. Pensiamo a quanto è stato
consentendone l’utilizzo sui percorsi periferi- realizzato nel settore ferroviario: la presenza
ci, visto che era improponibile l’uso in ambito di un importante player come Ferrovie dello
urbano. Stato ha consentito la conclusione di accor-
Ma c’erano anche le proposte per alternare di con le Regioni, che – a loro volta – hanno
le settimane di didattica nelle scuole medie consentito al Gruppo di investire 4,2 miliardi
e superiori, in manier tale da decongestiona- nel rinnovo del materiale rotabile, creando un
re l’affollamento nei bus nelle ore di punta, circolo virtuoso con benefici per l’intero Pae-
uno dei fattori più critici nel trasporto loca- se.
le. Soprattutto abbiamo chiesto che venissero I treni sono costruiti tutti in Italia con van-
messe al lavoro le agenzie della mobilità per taggi per l’industria e i lavoratori nazionali,
concordare le possibili modifiche agli orari di hanno una piattaforma standard per cui nel-
ingresso e di uscita, un lavoro che avrebbe do- le varie Regioni possono cambiare il nome, la
vuto vedere il coinvolgimento dei vari sogget- livrea, il numero dei posti a sedere o per le
ti e che in pratica non c’è stato. biciclette, e via dicendo; insomma, si accre-
La realtà è che in molti hanno creduto ai tan- sce la competività dell’industria nazionale; gli
ti che davano il virus, dopo la prima fase del utenti possono disporre di nuovi treni; i nuovi
lockdown, già per morto, o che comunque ri- convogli consentono lo sviluppo del trasporto
tenevano il nostro Paese già fuori dalla fase ferroviario e portano vantaggi per l’ambiente,
critica, mentre oggi si pagano le conseguenze e l’elenco potrebbe continuare ancora a lun-
di quella sottovalutazione. go.

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Nel trasporto pubblico locale tutto ciò è pra- trato profondamente in crisi nel nostro Pae-
ticamente impossibile per la frammentazione se, eviteremmo l’invasione dall’estero e con-
del settore, ed il Covid non ha fatto altro che tribuiremmo al miglioramento di tutto il TPL.
accrescere i problemi già esistenti prima della Su questi temi vogliamo coinvolgere anche le
pandemia, aumentandoli in alcuni casi in ma- associazioni come ASSTRA, ANAV e AGENS, in
niera esponenziale, perché anche la corsa a una discussione che abbiamo già avviato par-
risolvere i problemi con investimenti dell’ulti- tendo dal contratto, ma che speriamo di allar-
mo minuto in realtà non risolve alcunchè, dato gare a tutte le prospettive di sinergie per la
che – ovviamente – ci si mette di mezzo anche modernizzazione del settore, oggi resa ancora
la burocrazia: siamo sempre il Paese dove è più indispensabile dal Covid.
stato calcolato che, in media, occorrono circa Sarebbe auspicabile una concentrazione degli
14 anni e mezzo per realizzare un’opera il cui interlocutori perlomeno a livello regionale,
valore superi i 100 milioni di euro, come ad per raggiungere quella massa critica che con-
esempio una diga, un viadotto, un ponte o un senta una efficace programmazione dei pro-
lotto autostradale. cessi, guidare le innovazioni, favorire le op-
Per il ponte di Genova c’è stata innanzitutto portunità di investimento e via dicendo.
una forte spinta emotiva e poi soprattutto il
ricorso a procedure eccezionali e difficilmen- Trasporto aereo ed Alitalia.
te ripetibili.
La crisi da Covid è sotto gli occhi di tutti, ma
La rinnovata attenzione al trasporto pubblico dobbiamo dire che – nel lavoro con il MIT e
locale sarebbe importante per realizzare una con la ministra De Micheli – qualche risultato
svolta nel settore l’abbiamo portato a casa, guardando ovvia-
mente a quella che era la situazione prece-
E’ quanto faremo presente nell’incontro che dente, sintetizzabile in pochi numeri: 185 mi-
avremo col ministro, ma anche nel confronto lioni di passeggeri nel 2018, 192 milioni nel
con le associazioni datoriali. 2019 e una tendenza che allora appariva in
Al ministro segnaleremo l’esigenza che si de- continua crescita.
finiscano le linee guida per un piano nazio- Ma, nello stesso tempo, un mercato dove una
nale che preveda grandi sinergie, ma anche liberalizzazione molto più spinta - ad esem-
un decisivo impegno sul versante della de- pio - del settore ferroviario aveva condotto ad
carbonizzazione, che rimane uno dei grandi un predominio delle aziende estere e ad una
impegni sosttoscritti anche a livello europeo. marginalizzazione dei vettori italiani, perché
Sarebbe inoltre importante che si lavorasse la crisi non ha riguardato solo Alitalia, ma an-
finalmente in un’ottica di insieme: pensiamo che Air Italy o altre compagnie che hanno ten-
proprio a quale sarebbe l’importanza di ave- tato di affacciarsi sul mercato. E questo per-
re un grande player industriale nazionale, che ché c’era innanzitutto un problema di regole,
sviluppasse le potenzialità di produzione di che noi andiamo denunciando inutilmente da
nuovi mezzi nel settore dell’elettrico e dell’i- anni: compagnie che già godono di vantag-
drogeno e – sull’esempio di quanto avvenu- gi fiscali nei Paesi di appartenenza potevano
to con le Ferrovie – avviasse un grande piano operare nel nostro Paese applicando anche
di riconversione dei mezzi su scala naziona- regole contrattuali di quel Paese, operando in
le, il cui parco rimane comunque uno dei più pratica una sorta di dumping.
vecchi e inquinanti nel panorama europeo; Ora con il decreto Rilancio una regola è stata
ridarremmo vita ad un settore produttivo en- introdotta, cioè che le compagnie che ope-

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rano in Italia debbano rispettare i livelli con- in tutte le operazioni di rilancio, come si è di-
trattuali minimi previsti dal contratto di set- mostrato anche nel caso delle Ferrovie dello
tore; c’è ancora da lavorare per definire tutte Stato Italiane.
le regole dell’intero settore aeroportuale, Oggi tutti guardano a quello che è diventato
ma – come dire – nel frattempo una “toppa” uno dei più importanti gruppi ferroviari a li-
l’abbiamo messa per evitare una concorren- vello persino internazionale, ma non andreb-
za sleale quando il mercato ripartirà, perché be dimenticato che anche per le FS si parlava
per ora la situazione è quella che è, e certo di un “carrozzone”, che produceva solo deficit
la prospettiva di tornare a oltre 190 milioni di di svariati miliardi, di azienda quasi da chiu-
passeggeri si allontana ogni giorno di più dere e che solo qualche pazzo che si credeva
Napoleone poteva pensare di risanare.
E, Infine, Alitalia. Che cosa impedisce, se non il peso degli er-
rori del passato, che si possa ripetere l’espe-
Inutile nasconder- rienza con Alitalia?
selo, per Alitalia si Nel trasporto aereo le
tratta di una grande dinamiche sono cer-
opportunità. tamente più comples-
Il Covid ha funziona- se, ed è evidente che
to da safety car, ha è essenziale puntare
messo più o meno poi ad una partner-
tutti sulla stessa ship e ad una solida
riga; nessuna grande alleanza per resistere
compagnia può fare nel mercato globale,
a meno del sostegno ma se la compagnia
economico per resi- ridiventa efficiente e
stere a questa onda competitiva, la ricer-
di crisi. ca del partner avviene sulla base delle pari
Fondamentale, ovviamente, è non ripetere condizioni, senza nessuna prevaricazione da
gli errori del passato; oggi ci sono le risorse una parte o dall’altra. Senza contare che ri-
economiche, con lo stanziamento di 3 miliardi mane sempre in piedi l’ipotesi di realizzare le
di euro, che può servire a costruire un Piano opportune sinergie nell’integrazione tra tra-
industriale che ponga innanzitutto le basi per sporto aereo e trasporti ferroviari.
una maggiorre competitività della compagnia. Non bisogna per forza fare come i capponi di
Per quanto riguarda l’andamento del merca- Renzo; l’aereo potrebbe sfruttare maggior-
to, fare previsioni è difficile; la sensazione co- mente i trasporti nelle prime ore del mattino
munque è che non tutto si risolva nell’arco di o in tarda serata, lasciando al treno di svilup-
6-12 mesi, anche perché il virus ha mostrato pare i collegamenti nel resto della giornata
di evolversi in maniera randomica: ammesso anche con gli stessi aeroporti.
che perda forza da una parte, può rinascere E chissà che il Covid non ci abbia davvero in-
da un’altra dove finora non era presente. segnato che le battaglie è impossibile vincer-
Alitalia può comunque ripartire investendo le da soli: occorre collaborazione ed unità, e
oculatamente su rotte e nuovi velivoli, sce- la FIT-CISL si è sempre battuta unitariamente
gliendo le persone giuste al posto giusto e fa- per questo.
cendo anche buoni accordi sindacali, perché
la collaborazione del personale è essenziale AD

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Speciale
ISFORT: 17 Rapporto Audimob.
Domanda e offerta al tempo del Covid, le analisi sulla mobilità
Il dato ineludibile è la notevolissima influen-
za che il Covid ha avuto sulle scelte di mobi-
lità pubblica e privata.
Il 17° Rapporto Audimob sulla Mobilità degli
Italiani, realizzato da Isfort in collaborazione
con il CNEL e il Ministero delle Infrastruttu-
di Ferrovie dello Stato Italiane).
re e Trasporti, con il contributo scientifico di
E’ infine intervenuto, anche a nome della mi-
Agens, non poteva prescindere dalla situazio-
nistra delle Infrastrutture e dei Trasporti Pa-
ne eccezionale creatasi anche nel campo dei
ola De Micheli, il Coordinatore Struttura Tec-
trasporti a causa del Covid.
nica di Missione del MIT, Giuseppe Catalano,
Il Rapporto Audimob fotografa l’andamento
mentre Marco Milli (Presidente Isfort) ha con-
delle variazioni statistiche anno per anno, ma
cluso l’evento. Gli italiani continuano ad affi-
questo 2020 rischia di diventare uno spartiac-
darsi all’auto per gli spostamenti. Anzi: con il
que, per le profonde variazioni intervenute sui
Covid di più, come se l’auto fosse una ‘gran-
fenomeni della mobilità, che – probabilmente
de mascherina’ contro il contagio. Arretra il
– si riverbereranno anche nei prossimi anni.
trasporto pubblico che viene percepito come
Di questi temi e delle prospettive del setto-
pericoloso.
re si è discusso nel corso della presentazione
E i monopattini? 1 italiano su 2 li userebbe,
del 17° Rapporto, per la prima volta avvenuto
ma tutti chiedono regole ferree. Questa è la
via web, un evento che comunque ha segna-
fotografia – per certi versi impietosa – che
to la partecipazione di una platea persino più
emerge dal 17° Rapporto Audimob 2020 e
vasta (oltre 200 contatti) delle precedenti oc-
che disegna un quadro della mobilità profon-
casioni e soprattutto motivata nell’interesse
damente modificato rispetto agli scorsi anni:
dall’inizio alla fine. Il programma è stato in-
la pandemia si è abbattuta sul sistema dei tra-
tenso: dopo l’introduzione di Marco Romani
sporti come la tempesta perfetta: -67% degli
(AD Isfort), Carlo Carminucci (Direttore Ricer-
spostamenti giornalieri e -84% di passeggeri
ca Isfort) ha presentato il nuovo Rapporto Au-
per km percorsi. Al di là delle dinamiche con-
dimob; Tiziano Treu (Presidente del CNEL) e
tingenti, l’auto rimane il principale mezzo di
Gianfranco Battisti (Amministratore delegato
trasporto in Italia, anche se sul versante del-
e Direttore generale del gruppo Ferrovie dello
la sicurezza stradale rimangono pochissimi
Stato Italiane) hanno analizzato i principali ri-
i passi avanti realizzati, nonostante a livello
sultati del Rapporto e le prospettive del setto-
europeo fosse stato posto l’obiettivo – per il
re trasporti, mentre Anna Donati (Kyoto Club,
2020 – di ridurre l’incidentalità al numero di
Portavoce Alleanza Mobilità Dolce) ha coordi-
2000 morti; nel 2019, il bilancio è stato inve-
nato la tavola rotonda su “Domanda e offerta
ce di 3.713 morti, che ha posto l’Italia al 17°
ai tempi del Covid” con Gian Paolo Gualaccini
posto nelle statistiche sul tasso di mortalità.
(Coordinatore Consulta del CNEL), Arrigo Gia-
Dall’altro lato, c’è da registrare la tendenza in
na (Presidente Agens), Roberto Sgalla (esper-
diminuzione rispetto agli anni precedenti e il
to sicurezza, Università Sapienza di Roma),
fatto che il numero di decessi è comunque il
Mario Tartaglia (Responsabile Studi Strategici

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più basso dell’ultimo decennio, e che il lock- Si è quindi interrotto un trend positivo decen-
down da Covid ha avuto – ovviamente – un nale per la mobilità dolce che soprattutto nel
effetto “benefico”: il calo degli incidenti stra- 2017 aveva sperimentato una forte accelera-
dali è stato di circa il 72% a marzo e dell’85% zione.
ad aprile. Hanno beneficiato di questo “sorprendente”
Il Rapporto evidenzia come il 2020 stia “se- calo sia l’auto, che ha consolidato la propria
gnando nella mobilità dei cittadini una linea dominante posizione di mercato (62,5% di do-
netta di cesura rispetto ad alcune tendenze manda soddisfatta, (ovvero 3,5 punti in più
consolida- rispetto al
te della do- 2018), sia
manda”. l’insieme
Il primo pun- dei traspor-
to di rottura ti pubblici
è determi- (dal 9,7%
nato dall’an- al 10,8%).
damento dei Il Rapporto
volumi di sottolinea
mobilità. Se che proprio
nel biennio sui trasporti
2017-2019 pubblici si
si era assi- è scatenata
stito ad una una polemi-
ripresa del- ca dopo il
la domanda blocco tota-
(+8% gli spostamenti, +14% i passeggeri-km), le, e – anche in conseguenza di ciò – “la pau-
dopo una fase quasi decennale di riduzione ra degli italiani di contrarre il virus sui mezzi
(dalla crisi economica del 2008), nel 2020 si pubblici ha fatto perdere oltre un terzo dello
è registrato l’atteso crollo verticale durante share di mercato e quasi il 50% dei passegge-
il lockdown, stimabile nell’ordine del 67% in ri”.
meno di spostamenti giornalieri e dell’84% in La conseguenza – evidenzia il Rapporto – è
meno di passeggeri-km percorsi. Il rimbalzo che “Il tasso di mobilità sostenibile è sceso
della domanda fin dalla prima fase post-restri- nel 2019 al 35%, un livello più basso di inizio
zioni è stato fortissimo e si è poi mantenuto millennio (37,2% nel 2002); per il 2020 è pre-
nei mesi successivi (+156% per gli spostamen- vedibile un rialzo dell’indice, per effetto so-
ti, +352% per i passeggeri-km tra metà mag- prattutto della grande crescita delle soluzioni
gio e metà ottobre). Tuttavia, i livelli pre-Co- di trasporto senza motore, che tuttavia non
vid restano ancora distanti di circa il 15% per supererà la soglia del 40%, confermando così
il numero di viaggi e di circa il 25% per il nu- i deboli progressi del trasporto ecologico, mi-
mero di passeggeri-km”. surati come performance della domanda, nel
“Il secondo punto di rottura, molto rilevante nostro Paese.
– evidenzia ancora il Rapporto – riguarda il ri- Da segnalare, per quanto riguarda le modalità
parto modale: il 2019 non è stato un anno po- di mobilità alternativa, i fenomeni legati – in
sitivo per la mobilità attiva (piedi, bicicletta, particolare – all’uso del monopattino: quasi la
etc) che nel suo insieme però ha perso quasi 4 metà (43%) manifesta un forte interesse ver-
punti di share attestandosi al 24,1%. so questo nuovo mezzo di spostamento, ma

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molti sono preoccupati per la sicurezza (quasi meni del Covid. L’altro elemento importante
tutti cioè l’80% - chiedono regole ferree per per Catalano è che il Covid ha reso i cittadini
il loro utilizzo). “protagonisti” del trasporto pubblico: forse
E’ comunque vero che nel frattempo questa per la prima volta (perlomeno in Italia) l’at-
modalità sta esplodendo: “I monopattini elet- tenzione si è rivolta esclusivamente alla do-
trici – evidenzia la ricerca – sono la grande manda (cioè alle esigenze reali dei cittadini),
novità di questi ultimi mesi; in particolare è e non al versante dell’offerta, che – soprattut-
esplosa l’offerta di servizi di sharing e di vei- to per quanto riguarda la destinazione delle
coli messi a disposizione. A risorse – riguarda alla fin fine soprattutto le
ttualmente sono poco più di 40 i servizi attivi aziende; inoltre, in questo periodo di crisi,
(erano appena 12 a dicembre 2019) o di atti- l’attenzione si è giustamente concentrata sul-
vazione prevista a breve, da parte di 6 ope- la questione dei ricavi delle aziende, entrati
ratori in una ventina di città e per una flot- ovviamente ulteriormente in crisi, ma il focus
ta complessiva di oltre 27mila veicoli (di cui su questo versante deve servire anche per
11mila a Roma e 6mila a Milano)”. il futuro, perché le risorse vanno distribuite
guardando all’efficienza e alla capacità di sod-
Domanda e offerta di mobilità al disfare la domanda e il trasporto pubblico lo-
tempo del Covid cale non può essere considerato solo un ulte-
riore settore della pubblica amministrazione,
Il trasporto pubblico riprenderà i livelli di pri- semmai inefficiente, ma va considerato nel-
ma del Covid? E’ possibile che la drammatica la sua dimensione di settore industriale che
crisi vissuta nel 2020 possa innestare anche deve produrre servizi di qualità e in maniera
fenomeni positivi, e che da “ex malo bonum”, efficiente.
cioè nel settore possa realizzarsi una svolta in Inevitabile anche confrontarsi col tema che la
direzione di una maggiore efficienza comples- seconda (e forse inaspettata) seconda ondata
siva dell’intero sistema, e possano avviarsi a del Covid ha portato il TPL sulle prime pagine
soluzione problemi che sono stati trascurati dei giornali con due-tre domande sulle “cose
per troppi anni? che non sono state fatte” tra il primo e il se-
E’ intorno a questi che si è soprattutto artico- condo lockdown, e sulle criticità evidenziate
lata la tavola rotonda coordinata da Anna Do- dalla necessità di far fronte ad alcune esigen-
nati. Il Covid - ha sottolineato, in particolare, ze di sicurezza sanitaria, in carenza di mezzi
Giuseppe Catalano – ha evidenziato, a volte adeguati e – soprattutto – in numero suffi-
in maniera perfino eclatante, tutte le criticità ciente per far fronte alla domanda.
strutturali del sistema; la scommessa ora è ri- Arrigo Giana, soprattutto sulla base dell’e-
volta tutta al futuro, per uscire dalla crisi con sperienza come direttore generale di ATM,
una mobilità pubblica diversa. ha puntualizzato con efficacia i termini di una
Per Catalano, comunque, c’è un punto fermo: questione che pretende di colpevolizzare le
dopo il Covid, avremo bisogno di più mobi- aziende TPL, mentre le responsabilità sono
lità pubblica, non di meno, anche se diversa ben altre. I trasporti pubblici – ha sottoline-
dall’attuale. E ciò per due ragioni: perché c’è ato Giana – presentano ovviamente una per-
un enorme potenziale di domanda di mobilità centuale di rischio (del resto ineliminabile con
collettiva insoddisfatta, e sarebbe un errore questo virus), ma hanno fatto tutta intera la
imperdonabile non favorire dei trend inar- loro parte: i coefficienti di riempimento stabi-
restabili che si stanno affermando in tutto il liti per legge sono stati rispettati con rigore,
mondo, ovviamente prescindendo dai feno- mai nessun viaggiatore è stato ammesso sui

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numero 265 - 5 Novembre 2020

mezzi pubblici senza l’utilizzo della mascheri- creto Rilancio: ma su questo versante, poco o
na, tutti i bus sono ogni giorno regolarmente nulla è stato fatto, e anche gli ultimi provve-
sanificati (a differenza di altri mezzi, che pure dimenti decisi dal governo (limitazione della
– per una malintesa ecologia - si pretende di capienza al 50%) saranno comunque applicati
incentivare…..), l’offerta è stata potenziata dalle aziende, ma è evidente fin da ora che
nei limiti del possibile mettendo in campo tut- – se non cambieranno le condizioni struttu-
ti i mezzi a disposizione. Nonostante ciò, sui rali – il problema del collo di bottoglia costi-
media il TPL è finito sostto accusa, sulla base tuito dall’offerta del TPL soprattutto nelle ore
di argomenti che Giana ha definito “autenti- di punta rimarrà assolutamente inalterato e
che sciocchezze”; in pratica, si è chiesto per- prevedibile in tutti gli aspetti”, ha concluso il
ché non si è intervenuti cambiando gli orari presidente di Agens.
(in particolare scolastici e di lavoro) della vita La presentazione del Rapporto e il dibattito
della città, evitando gli assembramenti dell della tavola rotonda sono comunque serviti
ore di punta; perché non sono stati aumen- soprattutto a sottolineare l’importanza di ave-
tati i mezzi re a dispo-
a disposi- sizione i
zione a di- dati che
sposizione d e s c r i va n o
del pub- l’andamen-
blico (e, in to del tra-
particolare, sporto pub-
non stati blico locale,
utilizzati a al di là del
supporto ruolo posi-
i bus turi- tivo giocato
stici, a loro proprio da
volta fer- ISFORT con
mi per ef- le sue ri-
fetto della cerche e le
pandemia), sue analisi,
insieme ad altre obiezioni. Per Giana, “fin che non possono esaurire la complessità del-
dall’inizio della crisi del Covid tutti erano as- la lettura dei feonomeni del sistema. Proprio
solutamente consapevoli che era impossibile l’esperienza del Covid ha mostrato che esisto-
intervenire – se non con pochi correttivi – sul- no molti e gravi deficit sul conoscere l’enti-
la struttura dell’offerta del TPL, per sua na- tà reale dei fenomeni della mobilità, quanti
tura fortemente anelastica perché i bus non viaggiatori utilizzano effettivamente i mezzi
si possono mettere per strada dalla sera alla pubblici e – soprattutto – quali sono gli itine-
mattina. I bus turistici potevano essere utiliz- rari utilizzati, i flussi di maggior traffico e via
zati e sono stati in parte utilizzati sui percorsi dicendo. E’ la svolta verso la “mobilità diver-
periferici, ma in ambito urbano la proposta è sa”, auspicata in tanti rapporti da Isfort e una
sempre stata priva di senso. Rimaneva l’ultima svolta che l’emergenza Covid rende sempre
possibilità, cioè agire sul lato della domanda, più indilazionabile.
rimodulando gli orari scolastici o quant’altro
e mettendo al lavoro i Mobility Manager, pe-
raltro previsti da un articolo dell’ultimo de- AD

13
scegli l’Italia del cuore

SEMPRE
INSIEME
OVUNQUE CON TE

PARTENZE GARANTITE
SENZA SORPRESE
numero 265 - 5 Novembre 2020

Speciale
Audimob: tempesta perfetta su spostamenti, -67% con lockdown
Gli italiani continuano ad affidarsi all’auto per (+8% gli spostamenti, +14% i passeggeri-km),
gli spostamenti. Anzi: con il Covid di più, come dopo una fase quasi decennale di riduzione
se l’auto fosse una ‘grande mascherina’ con- (dalla crisi economica del 2008), nel 2020 si
tro il contagio. Arretra il trasporto pubblico è registrato l’atteso crollo verticale durante
che viene percepito come pericoloso. il lockdown, stimabile nell’ordine del 67% in
E i monopattini? 1 italiano su 2 li userebbe, meno di spostamenti giornalieri e dell’84% in
ma tutti chiedono regole ferree. meno di passeggeri-km percorsi. Il rimbalzo
Si tratta di un quadro della mobilità profonda- della domanda fin dalla prima fase post-restri-
mente modificato rispetto agli scorsi anni: la zioni è stato fortissimo e si è poi mantenuto
pandemia si è abbattuta sul sistema dei tra- nei mesi successivi (+156% per gli spostamen-
sporti come la tempesta perfetta: -67% degli ti, +352% per i passeggeri-km tra metà mag-
spostamenti giornalieri e -84% di passegge- gio e metà ottobre). Tuttavia, i livelli pre-Co-
ri per km percorsi. È quanto emerge dal 17° vid restano ancora distanti di circa il 15% per
‘Rapporto Audimob sulla Mobilità degli Italia- il numero di viaggi e di circa il 25% per il nu-
ni’ realizzato da Isfort in collaborazione con il mero di passeggeri-km”.
CNEL e il Ministero delle Infrastrutture e Tra- “Il secondo punto di rottura, molto rilevante -
sporti, con il contributo scientifico di Agens, si legge ancora - riguarda il riparto modale: il
presentato oggi durante il webinar “La mobi- 2019 non è stato un anno positivo per la mo-
lità in Italia tra la gestione del presente e le bilità attiva (piedi, bicicletta, etc) che nel suo
strategie per il futuro”. insieme però ha perso quasi 4 punti di share
L’auto nel 2019 si conferma, e anzi rimonta, attestandosi al 24,1%. Si è quindi interrotto
come mezzo più utilizzato con un +3,5% ed è, un trend positivo decennale per la mobilità
particolarmente ora, per gli italiani, una sor- dolce che soprattutto nel 2017 aveva speri-
ta di protezione che tiene al sicuro. Sicurezza mentato una forte accelerazione.
relativa però: gli incidenti nel 2019 calano ma Hanno beneficiato di questo “sorprendente”
restano comunque molti. Sono stati in tutto calo sia l’auto, che ha consolidato la propria
172.183, in leggerissimo calo rispetto al 2018 dominante posizione di mercato (62,5% di do-
(-0,2%), le vittime sono state 3.173, ovvero - manda soddisfatta, (ovvero 3,5 punti in più
4,8% e i feriti 241.384 (-0,6%). Il numero di rispetto al 2018), sia l’insieme dei trasporti
morti è il più basso dell’ultimo decennio e il pubblici (dal 9,7% al 10,8%). Ma proprio sui
lockdown, solo in questo caso, ha avuto un ef- trasporti pubblici si è scatenata una polemi-
fetto benefico: il calo degli incidenti stradali ca dopo il blocco totale. In più, la paura degli
è stato di circa il 72% a marzo e dell’85% ad italiani di contrarre il virus sui mezzi pubblici
aprile. ha fatto perdere oltre un terzo dello share di
“Questo 2020 - si legge nel rapporto - sta se- mercato e quasi il 50% dei passeggeri”. Il tas-
gnando nella mobilità dei cittadini una linea so di mobilità sostenibile è sceso nel 2019 al
netta di cesura rispetto ad alcune tendenze 35%, un livello più basso di inizio millennio
consolidate della domanda. Il primo punto (37,2% nel 2002); per il 2020 è prevedibile un
di rottura è determinato dall’andamento dei rialzo dell’indice, per effetto soprattutto del-
volumi di mobilità. Se nel biennio 2017-2019 la grande crescita delle soluzioni di trasporto
si era assistito ad una ripresa della domanda senza motore, che tuttavia non supererà la

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numero 265- 5 Novembre 2020

soglia del 40%, confermando così i deboli pro- stradale, all’intermodalità all’incentivazione
gressi del trasporto ecologico, misurati come della mobilità sostenibile”. “I cittadini - ha ag-
performance della domanda, nel nostro Pae- giunto Giuseppe Catalano, Coordinatore della
se. Struttura tecnica di missione del Mit - dopo la
E i monopattini? Quasi la metà (43%) mani- pandemia e tra qualche mese, ricominceran-
festa un forte interesse verso questo nuovo no a muoversi, nonostante lo smart working,
mezzo di spostamento, ma molti sono preoc- e gli investimenti ingenti messi in campo in
cupati per la sicurezza: quasi tutti (80%) chie- questi mesi dal Governo dovranno rendere i
dono regole ferree per il loro utilizzo. servizi di trasporto pubblico più efficiente. Il
Ma è pur vero che nel frattempo questa mo- settore del tpl, che ha tutte le caratteristiche
dalità sta esplodendo: “I monopattini elettrici di un sistema industriale, per certi versi è an-
- evidenzia la ricerca - sono la grande novità cora legato a vecchie logiche”.
di questi ultimi mesi; in particolare è esplosa “Per una mobilità realmente sostenibile, an-
l’offerta di servizi di sharing e di veicoli messi cora di più in periodi di emergenza sanitaria
a disposizione. come quello che stiamo vivendo è fondamen-
Attualmente sono poco più di 40 i servizi at- tale la differenziazione degli orari di apertura
tivi (erano appena 12 a dicembre 2019) o di di negozi, uffici e scuole - ha sottolineato Gian
attivazione prevista a breve, da parte di 6 Paolo Gualaccini, coordinatore Consulta per la
operatori in una ventina di città e per una Sicurezza stradale e la mobilità sostenibile del
flotta complessiva di oltre 27mila veicoli (di CNEL - Non si possono concentrare in meno di
cui 11mila a Roma e 6mila a Milano)”. due ore, tra le 7 e le 9, gli spostamenti di ol-
Dalla politica, dalle associazioni di categoria e tre 9 milioni di persone. Il CNEL aveva posto il
dall’industria arriva un avvertimento: la pan- problema già a fine aprile con un documento
demia richiede interventi radicali nel mondo inviato a Governo e Parlamento sulla mobilità
dei trasporti e per questo bisogna intervenire post Covid”.
con azioni che vanno dall’offerta ferroviaria al “Il sistema del tpl dovrà fare i conti con una
tpl, sempre più condizionati dallo smart wor- diminuzione fisiologica di passeggeri, che non
king, fino agli orari di apertura dei negozi. torneranno più al 100% - ha puntualizzato Ar-
“Il 2020 - ha detto Carlo Carminucci, direttore rigo Giana, presidente di Agens - Stimiamo
ricerca di Isfort nell’illustrare il documento - un 15% di calo fisiologico che porterà meno
sta segnando una linea netta di cesura rispet- risorse. Per questo servirà un’offerta diver-
to ad alcune tendenze della domanda che fino sa, più efficiente, più dinamica e flessibile.
allo scorso anno sembravano consolidate”. L’offerta sino ad oggi è stata tarata sull’ora di
Secondo Tiziano Treu, Presidente del CNEL, punta del mattino, ha avuto il suo picco lì, per
“La mobilità è un fattore chiave per lo svilup- il resto della giornata è stata più bassa. Ecco,
po economico. dovremo rivedere gli orari delle città e segui-
Le persistenti criticità nel sistema che creano re la nuova attitudine alla mobilità”.
problemi a lavoratori, cittadini, studenti ma
anche turisti, hanno rappresentato e rappre-
sentano uno dei maggiori freni allo sviluppo
del Paese.
La questione della mobilità non si può relega-
re solo alle criticità nel trasporto pubblico lo-
cale ma riguarda diversi aspetti che vanno dal-
le carenze nelle infrastrutture, alla sicurezza

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numero 265 - 5 Novembre 2020

Intervista
Luca Veronesi (Green Logistics Forum): la logistica italiana è il sistema
cardiocircolatorio del nostro Paese che dobbiamo curare e sviluppare
Abbiamo intervistato in questo numero di Mo- alla nostra community.
bility Luca Veronesi, direttore generale della Green Logistics Expo, che quest’anno si tiene
Fiera di Padova, con lui abbiamo parlato della con la formula del Forum digitale, è un pro-
nuova edizione di Green Logistics Forum 2020. getto al servizio della filiera e proseguirà sen-
za soluzione di continuità fino alla prossima
Mancano 8 giorni al Green Logistics Intermo- edizione fisica che è in programma dal 23 al
dal Forum 2020 e siete riusciti in meno di un 25 marzo 2022.
mese a trasformare una fiera tradizionale in
completamente virtuale e online, con stand Anche gli stand saranno online, i clienti e i
online su una piattaforma di coinvolgimento vari utenti come potranno visitarli e cosa tro-
digitale, qual è stato l’aspetto più difficile da veranno…
un punto di vista organizzativo e il più stimo-
lante… La nostra piattaforma permette un altissimo
livello di interazione tra le aziende espositrici
E’ stato ed è ancora uno sforzo eccezionale. e i visitatori, attraverso una interfaccia estre-
Stavamo cercando mamente semplice e
di riprenderci dopo i di facile utilizzo, an-
gravissimi danni dello che perché in questi
stop della scorsa pri- mesi tutti abbiamo
mavera e adesso que- preso confidenza con
sto nuovo blocco im- i sistemi online.
posto dal DPCM del Ogni azienda pre-
24 ottobre è davvero sente a Green Losti-
duro da reggere. cs Intermodal Forum
Abbiamo bisogno di ha un vero e proprio
sostegno da parte del stand virtuale che
Governo, ma anche può personalizzare
di decisioni che non come ritiene più op-
piombino così dalla sera alla mattina. portuno: immagini, filmati, contenuti audio,
Detto questo ci siamo rimboccati le maniche e ma anche la possibilità di realizzare webinar
abbiamo reagito subito. on line e soprattutto di interagire direttamen-
Nei mesi scorsi non eravamo rimasti certo con te con il visitatore che troverà dall’altro lato
le mani in mano e, come Fiera di Padova, ave- del proprio schermo, una persona in carne ed
vamo messo a punto una nostra innovativa ossa che risponderà alle sue domande ed alle
piattaforma digitale che ci permette di svol- sue curiosità.
gere gli eventi in forma ibrida, fisica e digitale Sarà come passare da uno stand all’altro in
e adesso totalmente digitale. una fiera fisica, ma questa volta in tutta co-
L’aspetto più stimolante è la ricerca dell’equi- modità dal proprio ufficio in tutta sicurezza e
librio tra fisco e digitale: in questi mesi abbia- con una qualità audio video ottimale.
mo continuato ad essere vicini alle imprese e Una vera e propria fiera on line che si affianca

17
Green Logistics Intermodal Forum fa il
punto con i leader del settore nella prospettiva
dei nuovi scenari, degli investimenti e delle
politiche per il superamento della crisi. Due
giornate di intenso lavoro tra tutte le componenti
della logistica e dell’impresa con al centro il tema
dell’Intermodalità, snodo decisivo per una logistica
efficiente e sostenibile, e la “Carta di Padova”, gli
impegni concreti e le richieste vincolanti sottoscritti dalle
Associazioni di categoria. Seminari tecnici su temi specifici
completano il programma dell’evento.

INTERMODALITÀ

LOGISTICA INDUSTRIALE
REAL ESTATE

CITY & LOGISTICS

E-COMMERCE

Ministero delle
Infrastrutture e dei
Trasporti

Freight Leaders Council

wmrintelligence
WMR GROUP
numero 265 - 5 Novembre 2020

al programma dei contenuti, con due conve- crete e misurabili per arrivare a una logistica
gni a cui partecipano i massimi esponenti del sostenibile.
settore per trattare alcuni temi centrali per il Una piccola “rivoluzione culturale” nell’ap-
futuro della logistica. proccio a un tema che ci coinvolge tutti: non
basta chiedere che siano gli altri ad essere
Quali sono le novità di quest’edizione anche più “verdi” e sostenibili, le cose si cambiano
da un punto di vista dei temi trattati? agendo tutti insieme e partendo anche dai
comportamenti di tutti i giorni.
Il Forum ha un titolo molto chiaro: La logisti- Entrambi i convegni saranno in diretta strea-
ca post Covid-19, “ritorno al passato” o “resi- ming e per il pubblico on line sarà possibile in-
lienza trasformativa”? viare, tramite chat al moderatore, domande ai
Si tratta di una domanda retorica, questa partecipanti alle due tavole rotonde. Una op-
emergenza sanitaria sta cambiando nel pro- portunità in più per fare di un appuntamento
fondo i meccanismi della nostra società, in on line una esperienza utile ed interessante.
ogni campo, e la logistica deve accettare e af-
frontare questo cambiamento. In una definizione la fotografia della logisti-
E la sostenibilità, intesa non solo come soste- ca italiana soprattutto in questo periodo di
nibilità ambientale, ma anche economica e grandi difficoltà..
sociale è certamente la sfida del futuro.
La logistica non si sottrae a questa necessità La logistica italiana ha confermato in questi
di cambiamento: in un Paese dove oltre l’80% mesi difficili il suo ruolo di infrastruttura stra-
delle merci viaggia su gomma, come il nostro, tegica per l’economia, assicurando la fornitu-
l’intermodalità sia tra ferrovia e strada che ra di beni essenziali durante tutto il lockdown.
tra marittimo e ferrovia, ha amplissimi mar- Mi piace immaginarla come “il sistema car-
gini di crescita e rappresenta una modalità di diocircolatorio” del nostro Paese, un sistema
trasporto che è più “pulita” e sostenibile del fondamentale di cui dobbiamo avere consa-
tutto strada. pevolezza, che dobbiamo curare e sviluppare.
I protagonisti del settore, Interporti, Porti, ma Uno degli obiettivi che Green Logistics Expo
anche Imprese Ferroviarie Cargo, dialoghe- e questo Forum hanno è anche quello di far
ranno nel primo dei due convegni del Forum, uscire i temi di questo settore, così vitale per
la mattina del 12 novembre, per definire le in- tutti, dal dibattito per gli addetti ai lavori e
frastrutture necessarie ad un potenziamento portarli alla ribalta di tutta l’opinione pubbli-
del trasporto intermodale, il quadro normati- ca italiana.
vo in cui il settore si muove, e le risorse eco- E con essa le migliaia di imprese e lavoratori
nomiche necessarie. protagonisti di questo mondo affascinante ma
Altrettanto importante è il secondo convegno, ancora poco conosciuti ai più.
nel pomeriggio del 12 novembre, nel quale
sarà presentata la “Carta di Padova” un do- Per partecipare gratuitamente all’evento è
cumento sottoscritto da ben 13 tra le più im- necessario registrarsi all’indirizzo
portati associazioni o confederazioni non solo https://digital.greenlogisticsexpo.it/
della logistica , ma anche del mondo della
produzione e dei consumatori.
Il documento, individua una serie di azioni,
che impegnano tutti i firmatari ognuno per il Valentina Onori
proprio ruolo, a mettere in campo azioni con-

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numero 265- 5 Novembre 2020

Intervista
Green Logistics Expo Forum. Ivano Russo (Confetra): presentare
la Carta alle istituzioni e innescare un meccanismo virtuoso
Logistica sostenibile ed efficiente: La
Carta di Padova. Questo il tema di uno
dei forum che si svolgeranno (assoluta-
mente via web) al Green Logistic Inter-
modal Forum.
La Pandemia ha sconvolto una delle
tradizionali occasioni di confronto, ma,
dall’altra parte ha messo in forte rilie-
vo il ruolo della logistica, se non altro
di quella ormai classica e tradizionale.
Ma ora, comunque, gli obiettivi euro-
pei ci spingono in ogni caso in un pe-
rimetro di Green New Deal, le cui ali
sono certamente tarpate dal nemico che consente, tanto più ad un paese che vive
Covid, ma che rimane un obiettivo ben chiaro di importazioni di materie prime ed esporta-
per un settore energivoro. zioni di beni finiti o semilavorati, di restare
nel G7 e nel G20 trai paesi più industrializzati
Come spesso ripete il professor Cascetta, Co- ed economicamente solidi del mondo
vid o non Covid, noi viviamo ogni giorno a 5
giorni dalla carestia. La Carta di Padova, di cui discuterete, inten-
Se si fermasse la logistica, nel giro di pochi de rappresentare un manifesto, a firma delle
giorni, non avremmo più cibo a casa e nei principali associazioni del settore, che rico-
supermercati, non troveremmo più farmaci noscono l’importanza di impegnarsi per una
nelle farmacie, si fermerebbe l’industria, non logistica sempre più sostenibile da un punto
potremmo più accendere i termosifoni e com- di vista ambientale, sociale ed economico:
prare scarpe e vestiti. Io credo che l’emergen- un check-point, una presa d’atto dell’esigen-
za Covid abbia disvelato anche all’opinione za di lavorare congiuntamente alla definizio-
pubblica questa verità, da sempre chiara a agli ne di una nuova cultura e nuovi paradigmi
addetti ai lavori: durante i drammatici 59 gior- che tengano in considerazione la necessità di
ni del lockdown della scorsa primavera, per muovere merci in maniera più sostenibile ed
le strade si vedevano solo volanti delle forze efficiente.
dell’ordine, ambulanze, ed i nostri mezzi.
Dai porti al cargo aereo, dai corrieri al l’auto- Assolutamente. In questo lavoro ci abbiamo
trasporto e fino ai magazzini ed i treni merci, creduto fin dal primo giorno.
non ci siamo fermati un solo minuto. Abbiamo garantito ogni sostegno a Daniele
Pronti ad accogliere la sfida del green new Testi e ad SOSlogistica ed abbiamo coinvolto
deal, quindi, ma con una consapevolezza dif- quasi tutte le nostre federazioni.
fusa diversa: la logistica non è la cenerentola Siamo così riusciti a definire un quadro condi-
dell’economia né una opaca commodity della viso di valori, di visione, di obiettivi, di possi-
produzione, ma una vera e propria industry bili azioni, per posizionare il nostro settore in

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numero 265 - 5 Novembre 2020

una collocazione di avanguardia nella transi- pubblico, ai regolatori, ai gestori di infrastrut-


zione verde. ture pubbliche: Parlamento, Governo, Autho-
Certo, la Carta di Padova non è un lavoro ac- rity, Assoporti, Assaeroporti ecc.
cademico o sociale: noi rappresentiamo im- Occorre innescare un meccanismo virtuoso di
prese, e quindi ci interessa ora confrontarci condivisione e di azioni coerenti strumentali
con le istituzioni per comprendere come esse al perseguimento degli obiettivi in essa de-
vorranno accompagnare tale transizione. scritti.

Per concludere: il ruolo di Confetra? Che or-


ganizza tutta la filiera del trasporto terrestre,
su gomma e su ferro...

Il nostro principale obiettivo nelle prossime AR


settimane sarà presentare la Carta al decisore

La Logistica post Covid-19


“Ritorno al passato” o “resilienza trasformativa”?
Giovedì 12 novembre 2020
CONVEGNO
PROGRAMMA
14:30-17:00
LA CARTA DI PADOVA
Insieme, per una logistica sostenibile ed efficiente
In collaborazione con: Assologistica, Interporto Padova e SOS-LOGistica

Già a marzo, tredici tra le associazioni italiane della logistica, della produzione e del consumo si erano date appuntamento a
Green Logistics Expo per presentare la “Carta di Padova – Insieme per una logistica sostenibile ed efficiente”. Saltato
quell’appuntamento, la presentano oggi, forti dell’urgenza e spinta al cambiamento che questa pandemia ha generato in tutti i
settori della nostra economia.
La “Carta di Padova” intende rappresentare un manifesto, a firma delle principali associazioni del settore, che riconoscono
l'importanza di impegnarsi per una logistica sempre più sostenibile da un punto di vista ambientale, sociale ed economico: un
check-point, una presa d’atto dell’esigenza di lavorare congiuntamente alla definizione di una nuova cultura e nuovi paradigmi
che tengano in considerazione la necessità di muovere merci in maniera più sostenibile ed efficiente.
La “Carta di Padova” rappresenta la volontà di impegno dei firmatari di agire sull’oggi per cambiare il domani.

Ore MORENA PIVETTI, Giornalista


Introduzione
14:30 DANIELE TESTI, Presidente SOS-LOGistica e presidente
Commissione Sostenibiltà di Assologistica
La Carta di Padova. I pilastri e le priorità di cambiamento per
una logistica che pensa il domani, agendo sull’oggi.
12:45 IVANO RUSSO, Direttore Generale Confetra
Green New Deal e Next Generation. Come, dove, quando
intervenire. Un’occasione per la logistica italiana?

Tavola rotonda
15:20 – 16:45 Un linguaggio unitario e obiettivi comuni per la logistica italiana
Modera: Da definire
Partecipano i rappresentanti delle Associazioni firmatarie:
Anita – Assologistica - Assiterminal - Confetra - Confitarma -
Fedespedi - Federchimica - Federconsumatori - Freight
Leaders - SOS-LOGistica - Stati Generali dell’Innovazione;
Unrae – sezione veicoli industriali - UNILEVER
Ore 16:45 Consegna della carta di Padova a una scuola
Primaria/elementare e a un istituto di formazione logistica

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L’export sostenibile del gruppo Barilla, in Germania viaggia su Rotaia da Marzo 2020
ed è il treno GTS a trasportarne i prodotti tra pasta, sughi e pesti per un totale di
96.500 tonnellate l’anno.

Oltre 4.500 camion l’anno tolti dalla strada, circa 6000 tonnellate di co2 in meno, pari
ad un -70% rispetto al trasporto su gomma, garantendo così maggior sicurezza
stradale ed evitando intasamenti e code alle frontiere.

Viaggiare con l’intermodale GTS, oltre ai vantaggi in termini di sostenibilità


ambientale, ha aggiunto miglioramenti di efficienza organizzativa grazie ad una
maggiore regolarità del flusso:

la puntualità di carico e di consegna è performata al 99%


l’abbattimento di extra costi per soste a destino è del 100%
Il treno Germania è partito in pieno lockdown con 2 circolazioni alla settimana,
diventate 3 già da metà giugno 2020. Un progetto taylor made di grande successo,
creato ad hoc sulle esigenze di Barilla che ha consentito di fornire il mercato tedesco in
un momento in cui le frontiere erano chiuse ai camion.

Il treno GTS è stato lo strumento in grado di garantire efficienza, economicità ed


impatto ambientale quasi azzerato, in coerenza con la mission aziendale del gruppo
Barilla: buono per te, buono per il pianeta.

Il progetto è stato premiato durante la cerimonia del German Logisti award,


classificandosi al terzo posto tra le migliori iniziative in ambito di sostenibilità
ambientale e logistica ad ulteriore dimostrazione del valore riconosciuto al trasporto
intermodale dalla giuria esperta.

Scegli l’intermodale e l’ecosostenibilità, scegli GTS.

Segui tutta la storia


numero 265 - 5 Novembre 2020

News
Rapporto Cerved PMI 2020: pandemia colpisce le PMI, a rischio 2
milioni di posti di lavoro sul totale delle imprese private
Sono aziende con una forte solidità patrimo- Ma quando queste misure avranno fine, gli
niale quelle che stanno affrontando la pan- effetti della crisi potrebbero manifestarsi in
demia in Italia, nonostante un decennio di maniera assai più rilevante: senza prospetti-
crescita lenta non sia riuscito a riportare la ve di rilancio, molti imprenditori potrebbero
redditività ai livelli pre-crisi finanziaria. licenziare o dover chiudere le proprie attività.
Il Rapporto Cerved PMI 2020 stima che il fat- Sarà quindi decisivo, tra le altre misure di so-
turato delle piccole e medie imprese dimi- stegno, il NextGenerationEU, il piano di finan-
nuirà nel 2020 di 11 punti percentuali (fino ziamenti per la ripresa dell’Europa (750 mi-
a 16,3% nel caso di ulteriori lockdown) e la liardi di euro, di cui 209 da destinare all’Italia)
redditività lorda del 19%. che ha messo al centro la sostenibilità e la di-
Una simulazione condotta da Cerved sul to- gitalizzazione delle aziende.
tale delle imprese private, quindi non solo “Cerved ha lanciato una serie di servizi di Co-
PMI, prevede poi che a fine 2021 vadano persi vid-assessment che consentono di stimare
1,4 milioni di posti di lavoro e si abbia una gli impatti della pandemia sui bilanci e sul ri-
riduzione del capitale di 47 miliardi di euro (il schio delle imprese italiane - commenta An-
5,3% del valore delle immobilizzazioni) qua- drea Mignanelli, amministratore delegato di
lora, una volta cessate le attuali misure di so- Cerved -. Queste elaborazioni indicano che gli
stegno, non ci siano prospettive di rilancio. effetti saranno fortemente asimmetrici: alcu-
Con nuove chiusure, i disoccupati salirebbero ni settori subiranno conseguenze devastanti,
a 1,9 milioni, e a 68 i miliardi in meno di capi- mentre altri (pochi) potrebbero addirittu-
tale (7,7%). ra trarne vantaggio. Il Governo ha messo in
Finora gli impatti della pandemia sono sta- campo interventi che hanno mitigato gli effet-
ti mitigati dai provvedimenti di emergenza, ti sui lavoratori e sulle imprese, consistiti in
come l’estensione della Cassa Integrazione un’ampia estensione della Cassa Integrazione
e gli interventi sulle garanzie pubbliche: nel e in un forte sostegno alla liquidità utilizza-
2020, dunque, nonostante i forti segnali di to tra marzo e settembre da circa 60.000 PMI
difficoltà la maggior parte delle PMI italia- (analisi condotta sui dati del Fondo Centrale
ne chiuderà l’anno in pareggio o in utile e gli di Garanzia), che si sono finanziate per 32,5
indici di redditività, pur crollando rispetto al miliardi, riuscendo a ridurre già da giugno il
2019, risulteranno in media ancora positivi. proprio divario in termini di rischiosità e man-
cati pagamenti”.
Il Rapporto Cerved PMI
2020, alla sua settima
edizione, si basa sul
patrimonio di informa-
zioni di Cerved relati-
vo a 158.658 società
di capitale non finan-
ziarie, di cui 131.758
piccole e 26.810 medie

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numero 265- 5 Novembre 2020

ri finanziari al 15,5%
del Mol e i debiti al
68% del capitale netto.
Payline, il database di
Cerved che fotografa
in tempo reale i pa-
gamenti delle impre-
se italiane, indica che
i mancati pagamenti
delle PMI hanno rag-
imprese, che impiegano tra 10 e 250 addetti e
giunto il livello massimo durante il lockdown
rientrano nella definizione europea di piccola
(45%, da una quota del 29% pre-Covid).
e media impresa.
Nei mesi successivi c’è stato un miglioramen-
In Italia le PMI rappresentano il 19,6% delle
to, con una riduzione al 37% in luglio di fatture
società che hanno depositato un bilancio vali-
non saldate, ma un altro lockdown potrebbe
do e impiegano 4,2 milioni di addetti.
arrestare questa ripresa, costando al sistema
Nel 2019 il loro fatturato è cresciuto in termini
di PMI altri 5 punti di ricavi (-16,3%, rispetto
reali del 2,8%, tornando al di sopra dei livelli
ai -11% previsti per fine anno nello scenario
del 2007. Il valore aggiunto è aumentato del
base) e tredici punti di valore aggiunto (-27%
3,4% sul 2018, ma ciò non è stato sufficiente
rispetto a -14%).
a coprire l’aumento del costo del lavoro, con
E ora? Cosa accadrà quando Cassa Integra-
impatti negativi sulla redditività lorda, che ri-
zione, blocco dei licenziamenti e garanzie sui
mane lontana dai livelli pre-crisi (-19,4%), su-
prestiti saranno interrotte e non sostituite da
gli indici di profittabilità e sul ROE, di nuovo
altre eventuali politiche di sostegno straordi-
in calo dal 13,9% del 2007 al 10,8% del 2019.
narie?
Nonostante la ripresa avesse già perso smal-
Una simulazione condotta su tutte le aziende
to prima del Covid, le PMI avevano proseguito
iscritte al Registro delle Imprese (che occupa-
nel 2019 un lungo processo di rafforzamento
no 16,7 milioni di addetti) e basata sull’im-
patrimoniale e finanziario, con oneri finanzia-
pianto del Covid-assessment indica che po-
ri ai minimi (12,8% del Mol) e una riduzione
trebbero andare persi 1,4 milioni di posti di
del peso dei debiti finanziari (il 61% del capi-
lavoro (l’8,3% degli occupati a fine 2019) tra
tale netto, contro il 115% del 2007).
uscita dal mercato delle società più fragili e ri-
L’emergenza da Covid19 però ha sparigliato
dimensionamento dovuto al ridotto giro d’af-
le carte: nel 2020 i ricavi delle PMI caleranno
fari.
di 11 punti percentuali e la marginalità lorda
La cifra salirebbe a 1,9 milioni (-11,7%) nel
crollerà di altri 20 punti rispetto ai livelli, già
caso di nuovi lockdown. Il tasso di occupa-
bassi, dell’anno prece-
dente.
Gli indici di solidità
patrimoniale e finan-
ziaria peggioreranno,
ma grazie ai livelli di
resilienza accumulati
precedentemente, ri-
marranno (in media)
sostenibili, con gli one-

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numero 265 - 5 Novembre 2020

zione si ridurrebbe dal 44,9% al 42,5% nello Anche rispetto ai 209 miliardi che dovrebbe-
scenario base, scendendo fino 41,4% qualo- ro arrivare all’Italia con il NextGenerationEU
ra si verificassero nuove chiusure. Gli effetti non si potrà prescindere dalle due direttri-
sarebbero particolarmente consistenti per le ci previste, digitalizzazione delle imprese e
piccole imprese e per quelle che operano nel transizione verso un sistema più sostenibile.
sistema moda, nella siderurgia, nella logistica Secondo un’analisi basata sul Cerved Growth
e trasporti e in alcuni servizi alle persone. Index (indice sulle potenzialità di crescita del-
Nei dieci settori più colpiti - in particolare le imprese italiane in base anche al loro grado
agenzie di viaggio, strutture ricettive, risto- di innovazione digitale) sono appena 14.000
ranti, che potrebbero dover ridurre di un ter- (il 9%) le PMI con digital capabilities elevate.
zo o più il loro personale - si concentrereb- Pure la transizione verso un sistema più soste-
be circa la metà della perdita occupazionale. nibile richiederà nei prossimi anni forti inve-
Solo nella ristorazione si potrebbero avere stimenti da parte del nostro sistema industria-
432 mila posti di lavoro in meno; nuovi lock- le. “La regolamentazione finanziaria cambierà
down farebbero aumentare questa stima a e in molti settori le aziende si troveranno di
667 mila. Dal punto di vista territoriale, gli fronte a un bivio: ristrutturarsi verso sistemi
effetti maggiori si avrebbero nel Mezzogior- più sostenibili o non riuscire a finanziarsi sul
no: -9,4% di occupati nel settore privato, -13% mercato - conclude Mignanelli -. Questi com-
nello scenario più severo. In termini di tassi parti si caratterizzano per una presenza molto
di occupazione, il divario Nord-Sud non si al- elevata di imprese piccole, un aggregato più
largherebbe ulteriormente solo grazie al mag- rischioso del resto dell’economia, che ne li-
gior peso della Pubblica Amministrazione tra mita le potenzialità di investimento. La tran-
gli occupati del Mezzogiorno. Ma come forni- sizione ambientale richiederà capitali e sarà
re finanza alle imprese per far ripartire gli in- necessario selezionare gli interventi, per fa-
vestimenti? “Finora lo strumento principale è vorire la ristrutturazione delle imprese in gra-
stato il credito garantito - continua Mignanelli do di creare valore nei prossimi anni”.
-, ma la gran parte della riduzione di capita-
le che prevediamo, 37 su 47 miliardi di euro,
sarà concentrata in imprese colpite duramen- Peggiorano i mancati pagamenti e raddop-
te dal Covid che avranno difficoltà a finanzia- piano le imprese a rischio default
re gli investimenti con debito.
L’iniezione di risorse nel sistema delle PMI La doppia recessione che ha colpito l’econo-
dovrà quindi necessariamente prevedere sia mia italiana nel 2008-09 e nel 2013-14 ha in-
finanziamenti a debito sia apporti di capitale nescato un processo severo di selezione e ri-
di rischio, e un ruolo importante sarà giocato strutturazione che ha reso le PMI decisamente
da operatori finanziari non bancari, nei qua- più solide dal punto di vista patrimoniale e fi-
li il nostro paese mostra ancora un ritardo di nanziario. Inizialmente per effetto del credit
sviluppo. Trasformazione digitale, distruzione crunch, e anche grazie a una serie di misure
e ricostituzione delle catene globali del valo- di incentivo fiscale, gli imprenditori hanno
re, smartworking potrebbero però indurre un rafforzato la capitalizzazione delle imprese,
rapido cambiamento della struttura produtti- che è cresciuta tra 2007 e 2019 del 72%, ben
va, con alcuni settori emergenti in espansione più dei debiti finanziari. Questo ha fatto quasi
e altri destinati a un inevitabile ridimensio- dimezzare il leverage delle PMI, passato dal
namento: sarà dunque necessario fare delle 115% al 61%.
scelte su dove indirizzare le risorse”. Le aziende hanno anche beneficiato della po-

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litica monetaria fortemente espansiva della dirittura al 21,4% in caso di nuovi lockdown)
Banca Centrale Europea e dei bassi tassi di in- e superando il precedente picco del 2014. Ci
teresse. si sposterà verso le classi più rischiose, con
Grazie alla maggiore solidità, sono anche di- il numero di PMI “sicure” che potrebbe di-
ventate più disciplinate nei pagamenti: i gior- mezzarsi nel giro di un anno. L’aumento del
ni di ritardo nel saldo delle fatture sono scesi rischio sarà però asimmetrico, concentrando-
dai 14,7 del 2014 ai 9 di marzo 2020. si sui settori dell’industria, dei servizi e delle
Poi, si è abbattuto lo tsunami Covid19, le fat- costruzioni, mentre aumenterà in modo solo
ture inevase sono passate dal 29% di genna- marginale nell’energia e nelle utility e tra le
io 2020 al 45% di maggio (per ridiscendere al aziende agricole. Il livello di resilienza acqui-
37% in estate) e anche la natalità delle impre- sito dalle PMI renderà mediamente sostenibili
se, cresciuta solo in alcune filiere legate alla gli indici di solidità finanziaria e patrimonia-
sanità e sostanzialmente azzerata in aprile, è le, comunque in peggioramento. Il leverage
in forte calo: nei primi otto mesi del 2020 sono crescerà dal 61% del 2019 al 68% del 2020,
state perse un quarto delle nuove nate rispet- mentre il rapporto tra oneri finanziari e Mol
to allo stesso periodo del 2019, e va conside- passerà da 12,8% a 15,5%.
rato che negli ultimi 10 anni le imprese con Ciononostante, entrambi gli indici rimarranno
meno di cinque ben al di sotto dei
anni di età han- livelli del 2007.
no fornito più di Solo il rapporto
metà dei nuovi tra debiti finan-
posti di lavoro. ziari e Mol (da un
Gli interventi le- multiplo di 3,2 a
gislativi hanno uno di 4,5) sarà
invece impedito superiore, per il
un aumento dei crollo della red-
fallimenti e del- ditività lorda e il
le liquidazioni maggiore ricorso
volontarie, che potrebbero però manifestarsi ai debiti.
nei prossimi mesi.
Stessa analisi per quanto riguarda gli score La natura asimmetrica della crisi: il 12% delle
economico-finanziari: le PMI con un bilancio PMI perderà più di un quarto dei propri ricavi
rischioso sono passate da 37.000 nel 2007 a
17.000 nel 2019, praticamente dimezzandosi A fronte di questi dati per la totalità delle
in tutti i settori economici, compresi quelli in PMI, va sempre tenuto presente come la cri-
cui la crisi è stata più intensa e persistente si abbia una natura fortemente asimmetrica,
come le costruzioni; quelle con un bilancio poiché gli impatti si concentrano sui settori
più solido invece sono cresciute da 60.000 maggiormente colpiti dall’emergenza sanita-
a 93.000. Il Cerved Group Score Impact, che ria, come la filiera turistica, la ristorazione, la
stima l’impatto del Covid sulla probabilità di logistica, i trasporti, il sistema moda. In base
default delle imprese italiane, indica però che al Covid-assessment si stima che circa 20.000
la lunga fase di rafforzamento delle PMI si è PMI (il 12% del totale) subiranno tra 2020 e
interrotta a causa della pandemia e che le 2019 una perdita dei ricavi superiore al 25%.
imprese “a rischio” potrebbero ora quasi rad- I dati di Payline confermano le forti difficol-
doppiare, passando dall’8,4% al 16,3% (e ad- tà di questo gruppo di imprese, le cui fattu-

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re inevase hanno superato il picco del 70% a che il calo dell’occupazione riguarderà in ma-
maggio, rimanendo oltre il 50% anche dopo niera più pronunciata il Sud e l’Italia Centrale.
la fine del lockdown. Sono società per cui è Il Mezzogiorno sconterà una maggiore fragili-
previsto un crollo del Mol del 48%, indici di tà del tessuto produttivo e una specializzazio-
redditività negativi e indici di sostenibilità ne in filiere come quella turistica che richie-
economico-finanziaria su livelli elevati. deranno una quota più alta di licenziamenti
La seconda ondata di contagi a cui stiamo pur- per mantenere una scala sostenibile: gli orga-
troppo assistendo sta di nuovo portando alla nici aziendali si ridurranno di 369.845 unità,
ribalta la possibilità di nuovi lockdown per pari al 9,4% degli occupati di fine 2019; in uno
evitare di mettere sotto pressione il sistema scenario severo, questo numero salirebbe a
sanitario, come già accaduto a marzo. 510.983 (13%). In tutte le regioni del Sud la
Cerved ha simulato gli impatti di questo sce- perdita di occupati supererebbe la media na-
nario: i ricavi delle PMI potrebbero contrarsi zionale, con picchi in Sicilia, Sardegna e Abruz-
in termini reali di 16,3 punti percentuali (con- zo. Nel Centro le simulazioni indicano una
tro i -11 previsti ora), il valore aggiunto di 26,7 perdita potenziale di 299.919 lavoratori nel-
punti (-14,2%) lo scenario base
e il rapporto tra e di 423.115 in
oneri finanziari quello più severo
e Mol potrebbe (-9% e -12,6%).
salire al 16,9% Le Marche risul-
(15,5%). tano la regio-
In base al CGS ne più colpita
impact, la quota (-9,5% e -13,2%),
di PMI a rischio seguita da Tosca-
di insolvenza crescerebbe di altri 5 punti, ar- na (-9,3% e -13,2%), Umbria (-9,1% e -13%)
rivando al 21,4%, con un ulteriore spostamen- e Lazio (-8,5% e -12%). In termini assoluti,
to dell’intera distribuzione verso le classi con nel Nord-Est si perderebbero 323.410 posti
maggiore probabilità di default. (-8% degli occupati del 2019), nello scenario
Il peggioramento non avrebbe effetti unifor- pessimistico il numero salirebbe a 449.734
mi, ma graverebbe soprattutto sui settori già (-11,1%). In Veneto si stimano impatti in li-
più colpiti, con una presenza di PMI rischiose nea con la media nazionale, con una perdita
che potrebbe anche superare il 50% di quelle rispettivamente dell’8,2% della base dei la-
oggi attive. voratori (11,3%). Viceversa, gli effetti sareb-
bero più contenuti, in Emilia Romagna (-8,1%
Territorio e occupazione: nel Nord Ovest e -11,4%), in Trentino Alto Adige (-7,9% e
l’impatto maggiore in termini assoluti -10,6%) e Friuli Venezia Giulia (-6,4% e -9,5%).
L’area che rischia la più alta perdita di posti
La possibilità di stimare, grazie al Cerved Co- di lavoro in senso assoluto rispetto al 2019 è
vid-Assessment, la probabilità di default e le però il Nord-Ovest – 388.270 secondo lo sce-
previsioni dei ricavi di ogni società italiana nario base, 560.118 nell’altro - ma in termi-
consente di formulare previsioni granulari sul ni relativi il calo sarebbe più contenuto, tra
numero di addetti che perderanno la propria il -7,4% e il -10,7%. Questo risultato dipende
occupazione per l’uscita dal mercato dell’im- dalla tenuta della Lombardia, che perderebbe
presa e sul numero di quelli che potrebbero tra il 7,1% e il 10,3% degli occupati in base
essere licenziati. A livello territoriale, si stima ai due scenari. Più intensi gli effetti in Valle

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d’Aosta (tra -11,2% e -15,8%) e Liguria (-9% lioni nel caso di una crisi più prolungata, che
e -13%). Il Piemonte è atteso al di sotto delle corrispondono al 7,9% e all’11,5% della forza
stime nazionali (-7,6% e -10,8%). Gli impatti lavoro impiegata a fine 2019.
sui settori: nei 10 più colpiti si concentra metà Anche nel terziario, gli impatti sono forte-
del calo totale di posti di lavoro. Oltre la metà mente differenziati: si prevede un calo molto
dell’occupazione andrà persa nei 10 comparti forte nella filiera della logistica e dei trasporti
più colpiti, viceversa in quelli anticiclici l’in- (tra -16,3% e -22,1%) e molto più ridotto per
cremento risulterà molto contenuto. i servizi alle famiglie e alle imprese (-6,2% e
Infatti, i settori che riducono maggiormente -10,5%). Anche i servizi legati al turismo ri-
l’occupazione lo fanno in maniera sostanzia- sultano tra i più colpiti e potrebbero perdere
le, mentre quelli che la espandono registrano fino al 30-40% dei livelli di occupazione del
incrementi modesti. Tra i macro-comparti, gli 2019. In particolare le agenzie di viaggio po-
impatti maggiori sono attesi nelle costruzioni, trebbero lasciare a casa tra le 29.000 (-33,9%)
che nel corso del 2021 potrebbero ridurre il e le 37.000 persone (-43,0%).
numero di addetti dell’11,7% rispetto ai va- In termini assoluti, le perdite saranno invece
lori del 2019 (-202.574 unità), e addirittura molto elevate nella ristorazione (tra 432 e 667
del 15,6% (-269.709) nello scenario peggiore, mila posti di lavoro in meno) e negli alberghi
mentre sull’agricoltura gli effetti saranno mar- (tra 115 e 152 mila).
ginali (tra -2% e -2,6%). Complessivamente, I cinque settori più in crescita per fatturato tra
potrebbero perdere il lavoro 314.180 persone il 2020 e il 2019 occupano complessivamente
nell’industria (il 9,9% degli addetti del 2019), 667 mila addetti, principalmente impiegati
cifra che salirebbe a 420.468 nello scenario nella distribuzione alimentare moderna, dove
più severo (-13,3%). Le conseguenze più pe- l’aumento dei posti di lavoro è stimato tra 11
santi sono attese nel sistema moda (da -14,7% e 13 mila unità (+1,4% e +1,6%).
a -20,5%), nella siderurgia (-12,8% e -17,8%), Il commercio on-line dovrebbe assicurare la
nel sistema casa (-12,3% e -17,2%), nei mez- crescita relativamente maggiore dell’occupa-
zi di trasporto (-11,2% e -13,6%); più ridotte zione (tra +5,2% e +6,4%), ma in termini asso-
sull’industria dei beni di consumo (-3,6% e luti si tratta di appena 3.000 unità. In leggero
-4,8%) e sulla chimica e farmaceutica (-2,1% e aumento anche l’occupazione nelle specialità
-2,9%). Nei servizi si stima un calo di 834.166 farmaceutiche, circa 1.000 addetti in più.
occupati secondo lo scenario base e di 1,2 mi-

28
FERROVIE DELLO STATO
ITALIANE
Il grande gruppo industriale della mobilità in Europa.

Tutti i giorni al servizio delle persone, per un sistema di trasporto


sempre più integrato, innovativo e sostenibile.

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numero 265- 5 Novembre 2020

Reportage
Prepariamoci ad investire bene i fondi europei: il caso Sardegna
Mentre la pandemia torna a galoppare, limi- larga misura a quattro corsie. Non così è av-
tando nuovamente la mobilità degli italiani, venuto per le ferrovie su cui gli investimenti
e mentre ancora non si sa se e quando saran- sono stati scarsi, discontinui e spesso sprecati
no effettivamente disponibili gli stanziamenti in interventi di dubbia utilità. Forse qualcuno
previsti dal Recovery Fund per gli investimen- a lungo ha creduto che lo sviluppo della moto-
ti infrastrutturali nel nostro Paese, non sono rizzazione avrebbe definitivamente eclissato
mancate proposte, anche provenienti da fonti il ricorso al treno, ma questo in Europa non è
autorevoli, per interventi sul sistema ferro- avvenuto e, negli ultimi vent’anni, si è assisti-
viario nazionale. Alcuni decisamente velleita- to ad un crescente ritorno di interesse verso
ri, come l’ipotesi di spostamento “a monte” il trasporto su rotaia, per ragioni ambienta-
della Adriatica, altri molto ambiziosi, come li e di riduzione della congestione nelle aree
l’idea di una linea ad Alta Velocità tra Roma e urbane. Per di più in Sardegna si è assistito,
Pescara, che, di fatto, contemplerebbe l’inte- nel corso degli anni, ad una relativa riduzio-
grale rifacimento dell’attuale ferrovia tortuo- ne del traffico proveniente dal continente via
sa e scarsamente competitiva, a fronte di un traghetto, in favore della modalità aerea. Ma,
traffico potenziale piuttosto modesto. Il pro- una volta atterrati nell’isola, bisogna pur rag-
blema è che, se da un lato molte relazioni su giungere le destinazioni finali, senza necessa-
rotaia meritano di essere ammodernate e ve- riamente dipendere da parenti o amici, oppu-
locizzate, dall’altro i fondi per quanto ingenti re dal noleggio di auto.L’attivazione nel 2013
(se e quando disponibili) meritano di essere della stazione ferroviaria ad Elmas è stata
spesi bene, evitando interventi inutilmente forse il migliore investimento sulla rete sarda
faraonici e massimizzando i vantaggi con co- ed ha rilanciato l’ uso del treno, non solo per
sti il più possibile contenuti. Anche perché ri- i pendolari, nel Campidano e nell’Iglesiente.
chieste più o meno motivate provengono da Non altrettanto è avvenuto nel Nord Sardegna
ogni regione italiana che ovviamente chiede essenzialmente perché la dorsale ferroviaria
di non essere dimenticata. Prendiamo, ad a monte di Abbasanta è troppo lenta e non
esempio, la Sardegna. Recentemente il Sin- è raccordata agli aeroporti. Sul primo aspet-
daco di Sassari, Nanni Campus,in un corsivo to, anziché puntare tutto sull’elettrificazione
sul quotidiano locale, ha invocato l’utilizzo (che già in passato ha prodotto pasticci e spre-
dei fondi europei per colmare le lacune infra- chi), mi pare prioritario riprendere il proget-
strutturali dell’isola. Tanto più interessante è to di rettifica e velocizzazione dei tracciati, a
la sua sottolineatura circa l’urgenza di inve- cominciare dalla famigerata ansa di Chilivani,
stire sulla rete ferroviaria, che decisamente che da sola rende non competitivo il viaggio
non offre prestazioni all’altezza dei tempi. I in treno tra Sassari e Cagliari rispetto all’au-
sardi, infatti, hanno sempre lamentato le ca- to. Nel breve periodo, inoltre, è indispensa-
renze della propria rete viaria, ma bisogna ri- bile poter sfruttare – a ben cinque anni dalla
conoscere come, nell’ultimo mezzo secolo, il messa in servizio – tutte le potenzialità non
miglioramento delle arterie stradali è prose- ancora espresse dei Pendolini CAF, per abbat-
guito, seppur lentamente, con ingenti stanzia- tere i tempi di percorrenza tra i principali poli
menti. Oggi l’isola dispone, almeno nelle sue della regione. Cosa fattibile da subito, se solo
principali direttrici, di una rete gratuita e in si riuscisse a superare le normative di sicurez-

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numero 265 - 5 Novembre 2020

za, qui come altrove concepite esclusivamen- ruolo che le compete, costituendo una valida
te per auto referenzialità degli enti preposti e alternativa all’auto e contribuire anche alla ri-
non certo a maggior garanzia degli utenti. duzione del traffico viario ed al miglioramen-
Sul secondo punto si tratta di raccordare lo to del delicato ambiente isolano.
scalo di Olbia – intervento relativamente Il caso sardo è emblematico di quanto si po-
semplice, non distando molto dall’attuale li- trebbe fare – e di quanto si rischia di sprecare
nea – e quello di Alghero. Per quest’ultimo, – non solo qui, ma in molte altre regioni ita-
più che la costruzione di una nuova ferrovia, liane. Interventi (relativamente) semplici ed
forse sarebbe preferibile trasformare l’attuale efficaci per ottimizzare l’esistente, riservando
servizio Arst in un sistema tram treno, come i grandi investimenti ai soli ambiti giustificati
avvenuto con successo in alte parti d’Europa, dai grandi numeri della domanda di mobilità,
per mettere in collegamento la scalo di Fer- tipo il completamento del quadruplicamento
tilia e la città di Alghero con la stazione ed da Brescia a Padova e l’Alta Velocità da Napoli
il centro di Sassari (su questo tema Mobility (ma meglio sarebbe da Roma) a Bari. In caso
Magazine ha già ospitato un mio articolo nei contrario si potrà facilmente incorrere nei
mesi scorsi). C’è infine un terzo possibile in- veti europei (c’è da scommettere che a Bru-
tervento cui destinare i finanziamenti del Re- xelles ed a Berlino useranno – giustamente -
covery Fund: quello di raccordare la città di la lente di ingrandimento per vagliare come
Nuoro alla dorsale sarda, con una linea più intendiamo spendere i fondi comuni) e dar
veloce – e quindi competitiva – dell’attuale fiato alle posizioni mai sopite di chi giudica
binario a scartamento ridotto, possibilmente non produttivi i soldi investiti nelle ferrovie,
confluente a Borore o ad Abbasanta, evitando considerandone solo la redditività finanziaria
così la scalata all’altopiano di Macomer. e non anche le ricadute positive sui territori,
L’obiettivo finale: quello di poter viaggiare da sull’ambiente e sul diritto alla mobilità, non
Sassari e Nuoro a Cagliari in due ore, da Ol- necessariamente motorizzata.
bia in due ore e mezza. E di poter trasbordare
dall’aereo al treno comodamente non solo ad
Elmas ma anche negli scali del Nord Sardegna. Massimo Ferrari
Una volta concretizzato questo scenario, la Presidente Assoutenti/Utp
ferrovia potrà riprendere anche in Sardegna il

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numero 265 - 5 Novembre 2020

Controcorrente
Alta Velocità: anche in Spagna non è andato tutto bene
Tutti d’accordo. di produrre analisi costi-benefici per definire
Destra, sinistra e centro. Imprenditori e sinda- le priorità di intervento (en passant, nell’ulti-
cati. Non una sola voce fuori dal coro. Anche mo Fiscal Monitor, tra i vari settori su cui pun-
il M5s che aveva fatto dell’opposizione alle tare, quello delle ferrovie non è presente).
“grandi opere” uno dei suoi cavalli di batta- Da noi, ma non è che altrove le cose vadano
glia si è in poco tempo allineato alla posizione molto meglio, sembra invece che il “criterio”
degli altri partiti. adottato più o meno da tutti sia il seguente:
Tutti a favore di tutto, senza eccezioni. Biso- un investimento è valutato positivamente per-
gna costruire più strade, ferrovie, ponti e ae- ché, oltre a far aumentare la spesa pubblica,
roporti. comporta dei benefici. Ora, è davvero diffici-
Le scelte della Ministra De Micheli sono indi- le spendere qualche miliardo senza che vi sia
stinguibili da quelle di coloro che l’hanno pre- alcun beneficio. Ma anche solo il buon senso
ceduta al Ministero delle Infrastrutture. L’uni- ci dovrebbe dire che non può essere questo
ca operazione nota sembra ancora una volta il metro di giudizio. Se lo fosse, ne consegui-
essere l’addizione. Spendere di più è l’obiet- rebbe che qualunque progetto è auspicabi-
tivo: 200 miliardi di investimenti nei prossimi le, “whatever it takes”. E, infatti, se si prova
dieci anni. D’altra parte, se aumenta la spesa a chiedere al sostenitore di una nuova ope-
pubblica cresce anche il PIL. Ma allora per- ra qual è il costo massimo superato il quale
ché limitarsi a 200 diventerebbe pre-
e non spenderne feribile non realiz-
300? O 400? Il PIL zarla, la reazione
non sarebbe anco- abituale è quella di
ra più alto? E non un imbarazzato si-
crescerebbe di più lenzio. Oppure ci si
l’occupazione? rifugia in un gran-
La nozione che de classico: l’opera
quelle risorse po- è “strategica”. Per
trebbero essere farla breve: dal sa-
impiegate in modo lario al costo come
più redditizio dallo Stato o da imprese e fami- variabile indipendente.
glie che devono renderle disponibili tramite il Qualcuno però i conti si ostina a volerli fare. E’
prelievo fiscale sembra del tutto inesistente. il caso della Autoridad Independiente de Re-
Dopo la breve apparizione fatta nel corso del sponsabilidad Fiscal spagnola che nello scor-
2019, la valutazione delle opere pubbliche è so mese di luglio ha pubblicato una spending
tornata ad essere considerata uno strumento review della rete ferroviaria ad alta velocità
inutile se non fastidioso. in Spagna.
Eppure, è lo stesso Fondo Monetario Interna- L’analisi assume ipotesi ottimistiche in merito
zionale che, auspicando un incremento degli alla domanda di trasporto e fa riferimento a
investimenti pubblici in una fase come quella un orizzonte temporale di 50 anni invece dei
attuale di forte recessione e, al contempo, di 30 standard.
bassi interessi sul debito, invoca la necessità Nonostante ciò, i risultati non sono precisa-

33
numero 265- 5 Novembre 2020

di collegamenti avvantaggia le aree già


più forti in partenza. È quello che, stan-
do all’analisi dell’Autoridad è successo
in Spagna: l’alta velocità ha accresciuto,
sebbene in misura limitata, le disparità
territoriali.
Ovviamente tornare indietro non è più
possibile. L’investimento è stato fat-
to e ora occorre cercare di sfruttarlo al
meglio ad esempio rendendo possibile,
mente entusiasmanti. Solo per uno dei pro-
come accaduto in Italia, la competizione tra
getti esaminati, i benefici superano, di poco,
più operatori.
i costi. Per un altro corridoio i costi eccedono
Questa insieme ad altre valutazioni dovrebbe-
gli impatti positivi per circa un miliardo e per
ro però servire a non ripetere gli stessi erro-
gli altri due la perdita di benessere stimata
ri in futuro e spingerci a cercare di verificare
per la collettività è pari rispettivamente a 3,5
ex-ante gli effetti di una decisione di spesa.
e a 5,7 miliardi.
Dovrebbe essere sempre così chiunque sia il
Se si adotta un orizzonte temporale di 30
soggetto che la promuove, imprenditore pri-
anni, come indicato dalla Commissione Euro-
vato o soggetto pubblico. Ma se è il primo a
pa, per tutti i progetti i costi superano i bene-
voler buttare il cuore oltre l’ostacolo o, più
fici. Come accade quasi sempre, a consuntivo
semplicemente, a sbagliare i conti sarà lui
i costi di realizzazione delle linee sono risulta-
stesso a subirne le conseguenze come è ac-
ti superiori a quelli preventivati inizialmente:
caduto nel caso del tunnel sotto la Manica;
lo scarto medio è superiore al 50%.
grazie alla solitaria opposizione di Margareth
In termini assoluti, peraltro, i costi di costru-
Thatcher al finanziamento pubblico, esso ven-
zione risultano, grazie alla orografia non par-
ne realizzato con capitali privati: raro caso
ticolarmente problematica, molto al di sotto
di benefici “pubblici” e perdite private. Non
della media europea e allineati a quelli della
è così per il decisore pubblico che non dovrà
Francia. Un chilometro di linea è costato in
rispondere a nessuno delle scelte fatte quale
media 15,3 milioni di euro, la metà rispetto
che sia il risultato.
all’Italia e circa un sesto rispetto alla galleria
Meglio dunque fargli i conti in tasca fin da su-
della linea Torino – Lione.
bito. Soprattutto perché le tasche non sono le
Simmetricamente, i passeggeri reali sono in-
sue ma quelle dei contribuenti. E meglio che
feriori a quelli previsti inizialmente. Sulla trat-
a farlo sia un soggetto terzo e indipendente.
ta Madrid – Siviglia le stime inziali oscillavano
Come ricordano maliziosamente i revisori del-
tra i 3,5 e i 4,5 milioni di persone all’anno, il
la spesa spagnoli, tutte le valutazioni promos-
numero effettivo di utenti è risultato nel 2015
se da ADIF, il gestore della rete iberica, aveva-
pari a 2,1 milioni.
no portato a un risultato positivo.
Non solo. Secondo i severi censori contabili,
oltre ad aver consumato più risorse rispetto
a quelle generate, l’alta velocità ha fallito an-
che nel promuovere la “coesione territoriale”
ossia colmare il divario di competitività di cui
Francesco Ramella
soffrono le aree periferiche. La letteratura
Direttore esecutivo di BRT onlus
economica ci dice però che spesso questo non
accade e che il disporre di una migliore rete

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Moving beyond
Transport solutions driven by a
passion for mobility

The future of mobility in our globally networked world calls for


seamless, sustainable, reliable, and secure mobility solutions.
We’re leveraging the benefits of digitalization, engineering
excellence, and our entrepreneurial spirit to master this challenge.
Trusted by our partners, we’re pioneering transportation, moving
people sustainably and seamlessly from the first mile to the last.
And we always go the extra mile to help transport services all over
the globe move beyond the expected.

siemens.com/mobility

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