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SUPERBONUS: 40 ANNI DI STORIA... MOBILITÀ ELETTRICA: SPD: SICUREZZA,
UNA SPERANZA E L’EVOLUZIONE NORME, PRODOTTI AFFIDABILITÀ
PER LA RIPRESA CONTINUA E OPPORTUNITÀ E PROTEZIONE
TRA INTERVENTI COLONNINE
TRAINANTI E NON, E INFRASTRUTTURE
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4 EDITORIALE
DANIELE BONALUMI

Una pioggia di
incentivi… poche gocce
per il settore elettrico?
A
ndrà tutto bene e ne usciremo migliori… erano queste le speranze che
animavano i nostri cuori qualche mese fa, in piena crisi da lockdown. Senza
falsi moralismi, tuttavia, non sembra che il pensiero si sia tradotto in azione o,
quantomeno, non nel modo in cui ci saremmo tutti aspettati. E oggi, a inizio
settembre, siamo di fronte a un altro autunno particolarmente caldo e incerto, probabilmente
anche a causa dei comportamenti poco avveduti delle scorse settimane.
Limitandoci tuttavia all’ambito professionale, il dato da registrare, e il presupposto che guiderà i
mesi a venire, è rappresentato senz’altro dalle formule di incentivazione e di detrazione fiscale
create ad hoc per la ripresa.
E se il già citato Super EcoBonus (a pagina 8 facciamo un po’ il punto della situazione) ha
visto tecnologie diverse da quella elettrica a fare da “traino” (definizione non casuale), anche
la promozione della mobilità elettrica si può definire quanto meno parzialmente “sporcata” da
iniziative che mirano maggiormente al rilancio del settore automotive quanto a tracciare una
strada alternativa, più green e sostenibile.
Ma facciamo il punto: l’edilizia, grazie all’aumento delle detrazioni fiscali e, soprattutto,
alla semplificazione (non poi così tanto semplice…) della gestione del credito, grazie al
coinvolgimento degli istituti finanziari, potrebbe davvero godere di un forte rilancio.
Gli utenti, amministratori di condominio in primis, sono già al lavoro per recuperare tutte le
informazioni del caso per capire se ci siano le condizioni per accedere a questa opzione che
garantirebbe senz’altro una notevole riduzione degli investimenti da parte dei singoli proprietari
(sottolineiamo questo passaggio: notevole riduzione. Sul tema lavori gratuiti eviterei invece
qualsivoglia commento, prendiamolo come un semplice slogan promozionale…).
Come già anticipato nei mesi scorsi, rimane il fatto che il comparto elettrico è stato ritenuto
quasi un “orpello”: c’è stata la conferma del coinvolgimento dei sistemi di home&building
automation (qualora questi interagiscano con la gestione del comfort domestico), così come
l’utilizzo di sistemi smart per la supervisione della temperatura negli ambienti (termostati
gestibili da remoto) e l’installazione di sistemi di produzione di energia green (fotovoltaico) e
l’accumulo della stessa con sistemi specifici (storage). A far storcere il naso, tuttavia, la mancata
considerazione di queste attività come elementi trainanti al fine di accedere al bonus; in un
processo di elettrificazione che coinvolge tutti gli ambiti della nostra quotidianità, forse sarebbe
stato opportuno dare maggior peso alle potenzialità, ancora inespresse, del nostro settore.
Stesso discorso per la mobilità elettrica: sono arrivati incentivi per l’acquisto di mezzi e
infrastrutture (colonnine di ricarica), ma l’allargamento delle maglie rispetto alle condizioni
per ottenere queste agevolazioni, di fatto premia anche le tradizionali automobili a benzina.
Sicuramente un bene per il rilancio dell’economia complessiva, tuttavia non un passo avanti
sul percorso di rinnovamento green del parco auto e, oserei dire, un passo indietro nel
cambiamento del paradigma che oggi ci lega ancora alle fonti di energia tradizionali.
Insomma, bene gli incentivi, ma il rischio di accontentare tutti alla fine potrebbe non
accontentare nessuno...

daniele.bonalumi@dbinformation.it

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IL GIORNALE
DELL’INSTALLATORE ELETTRICO

Anno 42° - Numero 7 - Settembre 2020


Periodico per installatori e operatori del comparto elettrico N.7 SETTEMBRE 2020
www.elettricoplus.it - gie@dbinformation.it

Redazione: Daniele Bonalumi - daniele.bonalumi@dbinformation.it

Hanno collaborato: Giacomo Beneventi, Paola Cozzi, Giovanni Daccò, Design Fever,
Antonello Greco, Laura Marretta, Alessio Piamonti, Tommaso Romolotti PRIMO PIANO 48 LE PROPOSTE PER UNA MOBILITÀ
PIÙ SOSTENIBILE
Segreteria di redazione: Marianna Saut - marianna.saut@dbinformation.it 8 UNA SPERANZA PER
RIPARTIRE: SUPERBONUS 110
Responsabile siti web: Lucia Ruggiero - lucia.ruggiero@dbinformation.it

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22 40 ANNI DI STORIA E….
L’EVOLUZIONE CONTINUA
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Giacomo Beneventi
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16 NEWS DALLA FILIERA
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2, lettera a), d. lgs 196/2003, in virtù delle norme sul segreto professionale, limitatamente alla fonte della notizia.
84 SCHEDE TECNICHE
98 INDIRIZZI UTILI
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8 PRIMO PIANO
DETRAZIONI

Una speranza per ripartire:


Superbonus 110
Con nuove detrazioni per gli interventi di
efficientamento energetico e di miglioramento delle
prestazioni sismiche, il Governo ha voluto supportare
il rilancio del comparto edile. Il settore elettrico non è
stato considerato particolarmente “trainante”, tuttavia
qualche opportunità c’è. Per utenti e professionisti

I
l “decreto rilancio” ovvero veicoli elettrici negli edifici. Nel mese disciplinano le detrazioni dal 50 all’85 nale ed estivo, ovvero quando gli
decreto-legge 19 maggio di luglio, l’Agenzia delle Entrate ha per cento delle spese spettanti per gli interventi sono realizzati sulle parti
2020, n. 34, convertito, con inoltre pubblicato una guida ad hoc interventi di: comuni di edifici ubicati nelle zone
modificazione, dalla legge per far partire il nuovo meccanismo di a) recupero del patrimonio edilizio, in sismiche 1, 2 o 3 e sono finalizzati
17 luglio 2020 n.77, ha introdotto e incentivazione. Va subito chiarito che base all’articolo 16-bis del TUIR in- congiuntamente alla riqualificazio-
aumentato al 110% l’aliquota di de- il comparto elettrico non è centrale clusi quelli di riduzione del rischio ne energetica e alla riduzione del
trazione delle spese sostenute dal 1° nei meccanismi previsti dal provve- sismico (Sismabonus) attualmen- rischio sismico.
luglio 2020 al 31 dicembre 2021, a dimento, ma “trainato” (termine non te disciplinato dall’articolo 16 del Altra importante novità, introdotta dal
fronte di specifici interventi in ambito utilizzato a caso, e vedremo perché) decreto-legge n. 63 del 2013; Decreto Rilancio, è la possibilità ge-
di efficienza energetica, di interventi di dall’edilizia. Le nuove disposizioni che b) riqualificazione energetica degli neralizzata di optare, in luogo della
riduzione del rischio sismico, di instal- consentono di fruire di una detrazio- edifici (ecobonus), in base all’ar- fruizione diretta della detrazione, per
lazione di impianti fotovoltaici nonché ne del 110 per cento delle spese, si ticolo 14 del decreto-legge n. 63 un contributo anticipato sotto forma di
delle infrastrutture per la ricarica di aggiungono a quelle già vigenti che del 2013. Per questi interventi, sconto dai fornitori dei beni o servizi
attualmente sono riconosciute (sconto in fattura) o, in alternativa, per
detrazioni più elevate quando la cessione del credito corrispondente
si interviene sulle parti comuni alla detrazione spettante. Tale possibi-
dell’involucro opaco per più del lità, infatti, riguarda non solo gli inter-
25% della superficie disperdente venti ai quali si applica il Superbonus
o quando con questi interventi si ma anche quelli:
consegue la classe media dell’in- – di recupero del patrimonio edilizio;
volucro nel comportamento inver- – di recupero o restauro della facciata

AGEVOLAZIONI ANCHE PER LA MOBILITÀ

Merita un’attenzione particolare anche il tema dell’infrastruttura di ricarica


domestica per le auto elettriche; all’interno degli interventi agevolati, anche
in questo caso sempre nella categoria dei “trainati”, oltre al fotovoltaico e allo
storage, viene inserita l’installazione di colonnine e wallbox per l’e-mobility.
Anche in questo caso, così come nei precedenti, si limita a tremila euro la
spesa massima consentita per ottenere la detrazione, oltre la quale, quindi,
l’utente dovrà farsi carico dell’intero investimento.
La cifra tutto sommato è in linea con i costi di mercato dei prodotti, tuttavia,
l’installazione di questi sistemi di ricarica spesso richiede alcune attenzioni
particolari e non sempre il lavoro è così “lineare”, quindi anche in questo caso
bisognerà fare attente valutazioni per non tendere brutti scherzi al cliente.

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10 PRIMO PIANO
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Le regole
per il fotovoltaico
Come anticipato, l’installazione di im-
GLI INTERVENTI TRAINANTI PER OTTENERE IL 110% pianti fotovoltaici è uno degli interventi
cosiddetti “trainati”, cioè viene agevo-
lato solo in presenza di altri interventi
Gli interventi che danno luogo all’avvio del processo di detrazione al 110% per l’utente in tema di di efficientamento o di Sismabonus.
risparmio energetico sono tre: Tuttavia, quando questa condizione sia
- Procedere all’isolamento termico delle superfici opache (orizzontali, verticali, oblique), con un’inci- applicabile, l’installazione di impianti fo-
denza superiore al 25% della superficie complessiva dell’edificio. tovoltaici rientra nel nuovo bonus fisca-
Si tratta quindi di realizzare un “cappotto” termico per la muratura esterna, per coperture e pavimenti, le, con un massimale pari a 48mila euro
e per il rifacimento del tetto. (2.400 € per kW), abbinabile inoltre a
- Sostituzione, e conseguenti interventi sulle parti comuni dell’edificio (condominio), dell’impianto di una soluzione di storage, il cui limite
climatizzazione invernale con una soluzione con efficienza in classe A o a pompa di calore (anche di spesa è fissato a mille euro per ogni
abbinati a impianti fotovoltaici, con accumulo o microgenerazione). kW di accumulo. Piccola nota dolente:
- Interventi simili al precedente (sostituzione con caldaia a condensazione o pompa di calore), ma applicabili l’impianto sottoposto a questa agevola-
su edifici unifamiliari o che abbiano quantomeno accesso autonomo e siano funzionalmente indipendenti. zione, di fatto non potrà più usufruire
In ogni caso è opportuno ricordare che tutti gli interventi sopraelencati, per accedere alla procedura di detra- di alcun tipo di beneficio economico
zione al 110% devono da un lato rispettare i requisiti minimi previsti dai decreti e, soprattutto, assicurare un ulteriore, non valorizzando nemmeno
doppio “salto” di classe energetica dell’edificio, secondo attestazione energetica pre e post opera. l’energia immessa dall’impianto nella
rete nazionale in caso di non utilizzo
domestico. Questo di fatto limita note-
volmente l’investimento complessivo,
considerando i costi necessari alla ma-
degli edifici esistenti; al 25% della superficie disperden- cessi autonomi dall’esterno; nutenzione ordinaria per la durata di vita
– per l’installazione di colonnine per te lorda dell’edificio medesimo o – interventi antisismici di cui ai com- dell’intero impianto.
la ricarica dei veicoli elettrici. dell’unità immobiliare sita all’in- mi da 1-bis a 1-septies dell’artico-
terno di edifici plurifamiliari che lo 16 del decreto-legge n. 63 del Una fattura più leggera
Interventi trainanti sia funzionalmente indipendente e 2013 (Sismabonus). Come detto, il nuovo super bonus pre-
e trainati disponga di uno o più accessi au- In questi casi vengono incentivati: vede un ritorno annuale, per cinque
Il Superbonus 110% non riguarda tonomi dall’esterno; – interventi di efficientamento ener- anni fiscali, del 22% rispetto ai costi
direttamente gli impianti fotovol- – sostituzione degli impianti di clima- getico (articolo 14 del decreto sostenuti (rispettando i massimali di
taici o gli apparati per la ricarica tizzazione invernale esistenti con legge n. 63 del 2013) rientranti spesa); tuttavia esistono delle alter-
dei veicoli elettrici, ma tali im- impianti centralizzati per il riscal- nell’ecobonus; native per alleggerire l’investimento
pianti diventano incentivabili se damento, e/o il raffrescamento e/o – l’installazione di infrastrutture per dell’utente finale: lo sconto in fattu-
realizzati contestualmente ad altre la fornitura di acqua calda sanitaria la ricarica di veicoli elettrici negli ra e la cessione del credito. Il primo
opere. Il Superbonus 110% è in- sulle parti comuni degli edifici, o edifici; consiste in una sorta di azzeramento
fatti concesso quando si eseguono con impianti per il riscaldamento, – l’installazione di impianti solari fo- (i famosi “lavori gratis”) dei costi per
interventi che aumentano il livello e/o il raffrescamento e/o la fornitura tovoltaici connessi alla rete elettri- il cliente finale, grazie a uno sconto
di efficienza energetica degli edi- di acqua calda sanitaria sugli edifici ca sugli edifici; dell’intero importo dovuto ai fornito-
fici esistenti o riducono il rischio unifamiliari o sulle unità immobiliari – l’installazione contestuale o suc- ri dell’opera; questi ultimi, potranno
sismico degli stessi, ovvero per le site all’interno di edifici plurifamiliari cessiva di sistemi di accumulo tuttavia recuperare sotto forma di cre-
spese sostenute per interventi effet- che siano funzionalmente indipen- integrati negli impianti solari foto- dito d’imposta, non solo l’intera cifra
tuati su: denti e dispongano di uno o più ac- voltaici agevolati. dei lavori, ma un importo pari alla
– parti comuni di edifici; detrazione spettante (quindi un 10%
– unità immobiliari funzionalmente in più rispetto alla cifra pattuita). La
indipendenti e con uno o più ac- cessione del credito invece prevede
cessi autonomi dall’esterno, site che il contribuente, al posto di tenere
all’interno di edifici plurifamiliari; per sé la detrazione (il 110% quindi),
– singole unità immobiliari. può scegliere di cedere lo stesso a
In particolare, ai sensi dell’articolo un soggetto terzo; in questo caso la
119 del Decreto Rilancio, le detrazio- cessione potrà essere stabilita anche
ni più elevate sono riconosciute per a un prezzo inferiore rispetto al valore
le spese documentate e rimaste a ca- complessivo della detrazione stessa.
rico del contribuente, sostenute dal In ogni caso, entrambe le formule
1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, potranno intercettare, per la prima
per tre tipologie di interventi trainanti: volta, anche istituti di credito e altri
– isolamento termico delle superfici intermediari finanziari. In tal senso,
opache verticali, orizzontali e in- alcune banche hanno già iniziato a
clinate che interessano l’involucro formulare delle offerte commerciali
degli edifici, compresi quelli unifa- per stimolare i propri clienti nell’utiliz-
miliari, con un’incidenza superiore zo di simili formule.

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12 PRIMO PIANO
IL RILANCIO DELL’EDILIZIA

Il building come
driver tecnologico
Cos’è l’edificio? Con un’azzardata – ma neppure
troppo – interpretazione tecnologica, l’edificio è un
generatore di reddito continuo. Come? Attraverso
la produzione di dati. Partendo dall’IoT e andando
molto oltre. Nel Libro Bianco di ANIE
DI GIOVANNI DACCÒ

L
a presentazione del particolare, in relazione ai finanzia- necessariamente, l’integrazione con applicata all’edificio e i potenziali be-
“Libro Bianco sul Bu- menti finalizzati all’efficientamento le nuove tecnologie e non si tratta di nefici per operatori e utenti.
ilding Digitale in uno energetico e al controllo digitale degli un’opzione o di un plus, ma di una Il Libro Bianco parte facendo un
scenario IoT”, redatto strumenti di gestione dell’edificio. Il necessità prioritaria. Roberto Siagri, passo indietro, spiegando in termini
da ANIE Confindustria (Federazio- tema è ancora più ampio e coinvolge Coordinatore del Gruppo di Lavoro chiari, cosa sia l’IoT ed è un’ottima
ne che rappresenta le imprese elet- altri elementi essenziali per il benes- ANIE Digitale Building, ha messo idea, perché quando un’espressio-
troniche ed elettrotecniche italiane) sere dei cittadini: e-learning, smart in evidenza come la trasformazione ne entra nel vocabolario corrente,
è stata l’occasione per una riflessio- working, e-mobility, sicurezza, tele- digitale stia modificando le regole non è inusuale che se ne perda il
ne complessiva su cosa significhi, medicina. Ma non solo. Secondo le complessive del mercato, perché significato reale, sovra-strutturando
realmente, entrare in una realtà più recenti rilevazioni Istat, un quar- tende a creare valore, attraverso la interpretazioni alternative e, talvol-
digitale innovativa, su quali siano to del patrimonio edilizio residenzia- collaborazione e non con la compe- ta, poco congrue.
gli ostacoli, le inerzie e i rischi, par- le italiano (all’incirca 14 milioni di tizione. Anche a sostegno di questo Si intende con IoT – Internet delle
tendo dagli edifici edifici) è stato costruito prima del innovato percorso delle imprese, il cose – indicare un nuovo paradig-
Filippo Girardi, vicepresidente ANIE 1946 e il 15,0 per cento prima del Libro Bianco si pone a supporto e ma di sviluppo tecnologico, indi-
con delega al Building, ha aperto i la- 1919, il 4,1 per cento di questi è in guida nel decifrare il contesto muta- rizzato da bisogni esistenti, emer-
vori spiegando perché l’associazione pessimo stato di conservazione. L’ag- to dalla digitalizzazione, identificando genti o immaginabili, basato sulla
avesse sentito la necessità di produr- giornamento degli edifici esige oggi, il valore aggiunto della logica digitale capacità di raccogliere, trasferire,
re un libro bianco. gestire e processare, in maniera
agile, una mole crescente di dati e
Il Libro Bianco di ANIE informazioni, abilitando, così, nuo-
Stabilito che un “libro bianco” è un vi modelli di business.
documento che viene elaborato per Elemento essenziale dell’IoT è, evi-
informare le autorità politiche e di dentemente, la connessione a Inter-
Governo sullo sviluppo di un settore net: si tratta, però, di una condizione
strategico e fondamentale per l’eco- necessaria ma non sufficiente per-
nomia, appare evidente come l’in- ché l’IoT va oltre il concetto di “Cosa”
tenzione di ANIE sia quella di sensi- connessa a Internet e riguarda prin-
bilizzare sull’importanza del digitale, cipalmente l’interoperabilità tra
sia in termini di impresa, sia per lo “Cose” eterogenee attraverso i dati
sviluppo e la crescita del Paese. Gi- che queste generano. In relazione
rardi ha spiegato che questo sarà un agli edifici, quando si tratti di nuova
testo aperto, alimentato in continuo costruzione si parla di greenfield per
dalle tecnologie che si generano, at- la relazione con la connessione e l’in-
tualizzandosi in progressione, e che teroperabilità e di brownfield quando
consentono ai cittadini di vivere sem- ci si riferisce a edifici esistenti. L’o-
pre meglio in termini generali. In par- biettivo è quello di portare il digitale
ticolare, il building si trova, in questo negli ambienti nati prima del digitale.
momento, al centro di un’attenzione Si tratta di un esercizio di retrofitting

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Nuova striscia led da 230V
IL RILANCIO DELL’EDILIZIA 13

La connessione a Internet è una condizione necessaria, ma non


sufficiente per poter parlare di IoT. L’IoT va oltre il concetto di “Cosa”
connessa a Internet e riguarda principalmente l’interoperabilità tra
“Cose” eterogene attraverso i dati che da esse provengono

fondamentale che coinvolge gli edifi- modellano il loro funzionamento in


ci storici e molto vecchi. Il cloud (in- risposta alle abitudini degli abitanti;

...anni luce
definita entità pluri-appellata) entra la disponibilità di sensori e dati può
nella logica IoT come il suo ultimo dar luogo a nuovi servizi di assisten-
strato, costituito da applicazioni e za degli anziani o di soggetti deboli.
programmi (che possono anche uti- Con la telemedicina, la casa diventa

avanti
lizzare l’Intelligenza Artificiale) che un’estensione dell’ospedale riducen-
consentono alle persone o ai compu- do il tempo di ospedalizzazione con
ter di prendere delle decisioni in base benefici sia per quanto riguarda la
ai dati ricevuti dalle “Cose”. qualità della vita, sia i costi.
Il tema del servizio è essenziale, l’IoT Ma quello che apre prospettive nuove
amplifica ed estende la logica del di efficienza e di adattamento dello
servizio e l’erogazione dei servizi rap- Smart Building è la rappresentazione
presenta una fonte di ricavo. digitale dei dati, il “gemello” dell’og-
getto edificio che consente un mi-
IoT e Smart Building glioramento progressivo e continuo.
Gli edifici digitali usano, in maniera E che ha il grande valore aggiunto
cospicua e rilevante, l’IoT, per le di- di creare un quadro di adattamento
verse destinazioni d’uso, residenzia- in una logica di economia circolare,
le, uffici, RSA, aree destinate al com- basata sia sulla predittività, sia sulla
mercio, impianti industriali e molto variabilità dei comportamenti alle si-
altro ancora. Uno “Smart Building” tuazioni. La quantità dei dati generati
abilita, tramite l’IoT, la realizzazione non solo è immensa, ma aumenta
di significativi miglioramenti nella in modo esponenziale. Il passaggio
manutenzione, nella sicurezza dell’e- da un prodotto fisico complesso a
dificio e per la sicurezza e il benesse- un sistema connesso che combina
re degli occupanti e tutta una nuova i sensori, i software e l’interfaccia
serie di servizi, a oggi forse impensa- dell’utente sta creando uno sposta-
bili, che potrebbero nascere dai dati mento del valore che le aziende de- • Nessun alimentatore: si collega
messi a disposizione dall’edificio. vono imparare a conoscere. Il vero direttamente alla rete 230V
Nella casa connessa, i vari dispo- valore non sta più solo nel prodotto, • 50 metri con 1 sola alimentazione
sitivi (allarme, luci, riscaldamento, ma anche nelle opportunità che pos-
• Altissima luminosità
elettrodomestici) si coordinano e sono emergere in termini di nuove in-
• Due versioni: da 5, 25 e 50 metri

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QUANDO SI TRATTI DI NUOVI EDIFICI
SI PARLA DI GREENFIELD PER
LA RELAZIONE CON LA CONNESSIONE
E L’INTEROPERABILITÀ E DI
BROWNFIELD QUANDO CI SI
RIFERISCE A COSTRUZIONI ESISTENTI
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GIE 7 settembre - 2020
14 PRIMO PIANO
IL RILANCIO DELL’EDILIZIA

Dal Data Silos di business e stimolare l’implemen-


al Data Lake, tazione di elementi infrastrutturali
dal Machine altamente performanti, primo tra
to Machine tutti, la diffusione del 5G. De Vito
all’IoT: la storia ha parlato anche del sostegno alla
di un cambio Domanda che attiene, per ora, alle
di prospettiva importanti scelte relative agli Eco-
bonus, ma orientato ad allargare il
margine di intervento ad ambiti non
solo legati all’efficientamento ener-
getico, lavorando sul Piano di transi-
zione 4.0, puntando su tecnologie di
frontiera. Da ultimo, ma essenziale, De
Vito ha posto l’accento sulla necessità
di accrescere le competenze tecnolo-
formazioni ottenibili dai dati generati lato ed esposto (con riferimento alla suddivise in Smart Meter, Smart As- giche che sono scarse sia all’esterno
dai dispositivi e dai nuovi modelli di GDPR). A ciò si aggiunge il fatto che set Management, Smart Car, Smart sia all’interno delle imprese, dunque
business, senza escludere il migliora- le informazioni potrebbero essere ge- Building (670 milioni); Smart Factory in una finalità di formazione e di co-
mento dell’esperienza d’uso o di frui- nerate, raccolte e processate in modo e Smart Home (+39,4% rispetto al municazione.
zione dei prodotti stessi. del tutto automatico e trasparente. 2018), piccoli e grandi elettrodome- Sulla stessa linea di pensiero l’inter-
Non esiste probabilmente una rispo- stici smart ( +55% anno su anno). vento del Senatore Gianni Girotto,
Il valore economico sta di natura tecnologica al problema Presidente della X Commissione del
dei dati della privacy. È ragionevole ipotizza- A che punto siamo Senato della Repubblica, che ha
Si genera, dalla raccolta e dall’elabo- re che dal dibattito etico, filosofico e con il governo messo in evidenza la necessità di
razione dei dati, un nuovo modello politico in corso possa emergere un e le istituzioni una trasformazione di concept dell’e-
di “economia del risultato”, in cui il quadro giuridico che definisca i con- Interpellato, in occasione della pre- dificio, mutuando dall’esperienza
servizio non solo non è antagonista fini entro i quali sia legittimo operare, sentazione del Libro Bianco, circa dell’industria 4.0. Concorde con De
del prodotto, ma determina la sua esattamente come già accade in altri l’impegno del Governo rispetto alle Vito nell’affermare che la drammatica
vendibilità proprio in funzione del ambiti altamente sensibili (sanità, di- prospettive di digitalizzazione, Da- esperienza della Covid-19 ha scoper-
risultato che mette in essere. La fesa, settore bancario, …). niel De Vito, capo della Segreteria chiato un vaso di Pandora, tuttavia, a
data economy segna la transizione Tecnica del Ministero dello Svilup- prescindere dall’emergenza sanitaria,
dalla sharing all’outcome economy. L’edificio come po Economico, ha sottolineato che ha riaffermato l’importanza di creare
Il termine Sharing Economy descri- insieme di dati il prolungato periodo di quarantena uno scenario regolatorio, formativo e
ve un modello di business basato L’economia dei dati sta crescendo a a seguito della pandemia ha, ancora strategico per il digitale.
sulla condivisione di un prodotto ritmi elevati. Più velocemente si riu- di più, trasformato la potenzialità di- La voce delle imprese, rappresenta-
o servizio tra più individui. Questo sciranno a digitalizzare le “Cose” e più gitale in necessità. Non un argomen- ta da Andrea Bianchi, Direttore delle
modello è il paradigma del passag- questa economia crescerà. Gli edifici to nuovo, ma un’accelerazione fon- Politiche Industriali di Confindustria,
gio dal possesso all’uso dei beni, sono tra le “Cose” più importanti da damentale per la competitività della ha invocato la necessità di integrare
all’economia del risultato, ossia all’ digitalizzare. Gli ultimi dati dell’Os- nazione, per il quale la pandemia ha l’industria italiana del settore con
outcome economy. Da considerare servatorio Internet of Things del Po- messo in luce lacune in termini di quella europea per il raggiungimento
in questa visione aggiornata della litecnico di Milano evidenziano come strumenti e competenze oltre che di una dimensione continentale che
digitalizzazione dell’edificio, il tema il mercato IoT in Italia stia crescendo di servizi abilitanti. Essenziale, dun- consenta la competizione con la Cina
fondamentale della sicurezza delle a ritmi sostenuti: 6,2 Mld di euro nel que, l’emersione del servizio come e gli Stati Uniti. Bianchi ha detto che
informazioni, sintetizzate nell’acro- 2019 con un + 24% rispetto al 2018 “bene” per includere nuovi modelli solo l’aggregazione a matrice euro-
nimo “RID” Riservatezza, Integrità, pea può consentire una buona com-
Disponibilità. Inoltre, l’IoT presenta petitività, attingendo a una massa cri-
sfide di tipo differente dall’IT, da va- tica di investimenti e costruendo una
lutare attentamente. nuova value chain. La logica del sin-
Il tema della sicurezza del dato è, golo Paese non ha alcuna possibilità
in effetti, uno degli aspetti più com- di raggiungere traguardi anche mini-
plessi da gestire, dal momento che mi. Il patrimonio è un ottimo driver
intervengono elementi tecnici e di di trasformazione per l’edilizia, ma lo
natura normativa. è, ancora di più, come contenitore di
Le principali di intervento sono: tecnologia per la crescita della tec-
- l’identità del dispositivo; nologia stessa attraverso i due stru-
- l’integrità del software; menti legislativi degli ecobonus e del
- la robustezza del canale di co- Piano di transizione 4.0.
municazione; In conclusione, l’edificio, in una inter-
- la confidenzialità del dato. pretazione attuale, può essere con-
Oltre alla sicurezza del dato, esiste siderato come un grande generatore
l’aspetto relativo alla privacy, ovvero di capacità di reddito attraverso i dati
a come il dato stesso viene manipo- che produce.

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16 NEWSDALLA FILIERA

LA LUCE, quando serve POTENZA ASSICURATA


con i rilevatori di presenza
per le applicazioni IT
e movimento Finder
Vertiv Geist UPDU è l’ulti-
“La luce quando serve”: è questo uno Tre i punti di forza della Serie: sicurez- ma arrivata nella famiglia
dei concetti che Finder, da sempre, ha za, grazie a un’illuminazione uniforme delle Vertiv Geist Rack
maggiormente a cuore e che, al con- e costante al passaggio di una persona, PDU ed è dotata di un
tempo, è alla base della progettazione all’accensione immediata e automatica innovativo ingresso uni-
di tutti i dispositivi ideati dal brand per delle luci e alla corretta regolazione del versale che permette varie
l’ambito residenziale. Tra le gamme ritardo allo spegnimento; comfort, in configurazioni per i clienti
che meglio sposano questa filosofia virtù dell’ampio raggio di rilevamento e che operano in mobilità,
troviamo quella dei rilevatori di movi- della sensibilità delle lenti, che evitano disponendo di molteplici
mento e presenza della Serie 18. la necessità di installare pulsanti per il implementazioni già rea-
Questi prodotti registrano i movimenti comando delle luci; infine, un vero e lizzate in tutto il mondo.
nell’area di rilevamento e accendono proprio risparmio energetico frutto del Le Geist Rack PDU consentono di monitorare e controllare da re-
automaticamente le luci, garantendo lavoro dei rilevatori di movimento che moto tutti i dispositivi presenti nei rack. La funzionalità di monito-
sicurezza e comfort in ogni tipo di am- interagiscono costantemente con le luci raggio può essere aggiornata man mano che tecnologia ed esigenze
biente. Sono la soluzione ideale quin- di qualsiasi ambiente. aziendali si evolvono.
di in contesti lavorativi, residenziali e La gamma di rilevatori Finder Serie 18 Inoltre, i modelli Geist UPDU (Universal Power Distribution Unit)
domestici ed esistono in versione da consente all’installatore di fruire di mag- consentono di migliorare le prestazioni, l’efficienza e la gestione
interno e da esterno. gior rapidità di configurazione (nel caso degli spazi IT dinamici, semplificando al contempo il processo di
La gamma Finder, nello specifico, è del tipo 18.51 anche tramite App) e di acquisto e facilitandone l’implementazione. L’UPDU di Vertiv è in-
composta da 14 modelli diversi, per ogni estrema flessibilità applicativa dei pro- fatti l’unità di distribuzione dell’alimentazione a rack più versatile e
tipo di applicazione (a parete, a soffitto, dotti (grazie alla scelta tra le versioni da robusta sul mercato, con un ingresso di alimentazione universale e
ad incasso) e per tutte le esigenze. soffitto, parete e incasso). un connettore orientabile che permette di collegare ogni tipologia di
Facility Side Cable (FSC), semplificando la gestione dell’infrastrut-
tura IT. L’UPDU è dotata di un ingresso universale e di un cavo di
alimentazione rimovibile che soddisfa le specifiche di alimentazione
AC comuni in tutto il mondo e che vanno da 16A a 63° e da 120V
a 415V, con configurazioni monofase e trifase. Il design universale
consente l’acquisto di una singola unità, che può essere installata e
spedita in qualsiasi luogo del mondo, indipendentemente dall’infra-
struttura energetica disponibile a livello locale.
La serie Vertiv Geist Rack PDU beneficia anche del pacchetto di ser-
vizi Vertiv Distribution Assurance, che offre un’assistenza OEM senza
eguali, dal momento dell’ordine fino a quello dell’implementazione. È
un servizio che, combinando la tecnologia leader del settore, il suppor-
to di esperti e un piano di protezione quinquennale, consente alle im-
prese di sapere sempre se il proprio data center dispone della potenza
necessaria per supportare le applicazioni business-critical.

Un nuovo sito per ASTREL GROUP


In un mercato in rapido cambiamento, chi si guaggi e di nuove ispirazioni: ecco perché non di marca, coerentemente con l’identità “tecno-
ferma è perduto, tanto più in un settore come poteva mancare, dopo il nuovo logo, anche un logica” dell’azienda. Nella visione di Astrel, so-
quello dell’IoT. Gli ultimi dodici mesi sono sta- nuovo sito web. luzioni IoT e digitalizzazione degli impianti per-
ti, per Astrel, intensi e sfidanti: nuove persone, L’azienda ha deciso di rinnovare il sito non solo mettono di superare l’impostazione “settoriale”
nuovi prodotti e nuove tecnologie hanno con- attraverso una nuova veste grafica, ma anche del mercato odierno, semplificando, con un
tribuito a un’accelerazione dell’azienda verso attraverso nuovi contenuti, una nuova visione e approccio trasversale e l’utilizzo di tecnologie
il mercato smart home e smart building. Ma i nuovi obiettivi. Da oggi, tutte le soluzioni propo- “smart”, la gestione dell’energia, del comfort e
cambiamenti hanno bisogno anche di nuovi lin- ste da Astrel sono riunite sotto un’unica identità della sicurezza negli spazi di vita e di lavoro.

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Serie BE-A e BE-B
NUOVE TENDENZE

Trendsetter o follower? Connettività che anticipa i futuri sviluppi tecnologici, quando il controllo da remoto non
Imporre tendenze o rincorrerle? sarà un’eccezione, ma la regola.
Personalizzazioni che restituiscono all’uomo la più grande delle possibilità: quella di
La più difficile delle domande ha una riposta facile per chi come SCAME, ha definito il scegliere.
settore della mobilità elettrica 20 anni fa e lo reinterpreta oggi con le nuove stazioni di Scegliere chi essere.
ricarica serie BE-A e BE-B. Trendsetter o follower.
Linee decise e materiali durevoli che aprono la strada al design di domani, quando
l’apparire non sarà più un’alternativa all’essere.
Nuove stazioni di ricarica serie BE-A e BE-B di SCAME:
Scelte tecniche che ridefiniscono i concetti di ergonomia e sicurezza, come le prese
frontali illuminate, dotate di shutter di protezione e sistema antivandalo integrati. la differenza tra imporre una tendenza o rincorrerla.

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Neppure le soluzioni più evolute sono in grado di assicurare la produttività se non
sono supportate da un’alimentazione sicura e performante. Per questo, abbiamo
scelto di applicare le nuove possibilità offerte dalla digitalizzazione ai nostri più
recenti dispositivi di alimentazione, come gli alimentatori QUINT POWER di
quarta generazione e gli interruttori elettronici di protezione CBMC.
Il risultato è un monitoraggio preciso e puntuale degli stati di funzionamento,
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19

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Hikvision presenta i
nuovi Villa Kit in tre pos-
sibili combinazioni: una
postazione esterna che
può essere a 1, 2 o 4 = = =
chiamate, abbinata ad
una postazione interna = = =
touch a 7”, e ad una te- ALIMENTATORI UPS BATTERIE

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o quadri familiari, questi
Kit, che si distinguono per le altissime prestazioni sia in termini di caratteristiche tecniche,
sia in termini di connettività, godono di un posizionamento e di una promozione particolar-
mente accattivanti in questa fase di lancio.
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elegante, con possibilità di installazione a parete o a incasso.
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È dotata di telecamera 2MP con IR e wide dynamic range, per gestire il controluce anche
nelle condizioni più estreme, e offre un angolo di visione molto ampio (129 gradi). Il lettore
mifare integrato permette una facile gestione degli accessi tramite tag o tessera myfare.
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Le postazioni interne a touch screen capacitivo a 7 pollici, con wifi integrato, gestiscono A voi la scelta
immagini ad alta risoluzione per garantire una visibilità sempre nitida e ad alte prestazioni.
Qualunque sia la vostra applicazione,
La connessione TCP/IP con alimentazione PoE ne semplifica ulteriormente l’installazione,
eventualmente anche con wifi integrato. abbiamo la soluzione giusta.
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dell’industria della sicurezza, è in grado di gestire anche i dispositivi TVCC, antintrusione con MTBF elevato > 1 Milione di ore
e controllo accessi firmati Hikvision.
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La nuova soluzione cloud Hik Pro Connect permette poi un’immediata interazione tra più
della batteria
dispositivi connessi per gestire più siti in maniera semplice ed efficiente.
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per carichi DC
- Tecnologia SFB per l’intervento sicuro
dei magnetotermici
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Nuovo punto vendita


il GRUPPO SACCHI a Piacenza
Il Gruppo Sacchi prosegue il suo cammino di crescita, aprendo un punto vendita in Emilia-Romagna.
Dallo scorso agosto, infatti, le aziende di Piacenza che operano nei settori dell’installazione elettrica,
della building automation, dell’automazione industriale, dell’illuminazione e della sicurezza, hanno
a loro disposizione un nuovo punto di riferimento per le loro esigenze di approvvigionamento.
I clienti del territorio possono ora disporre della più ampia disponibilità di prodotti e soluzioni per il Per maggiori informazioni tel. 02 66 05 91
professionista elettrico, con rapidità e affidabilità nelle consegne, un servizio eccellente e collabo- o phoenixcontact.it
ratori professionali, sempre pronti a fornire una consulenza specialistica multi-brand certificata dai
migliori produttori del settore.
Da scoprire anche l’innovativo “store digitale”, un e-commerce progettato per garantire una user
experience multicanale senza uguali.
La filiale di Piacenza offre anche servizi dedicati al comparto dell’automazione industriale che, in
Emilia-Romagna, si è dimostrato uno dei più dinamici nel panorama dell’industria italiana, assorbendo
il 22% delle vendite totali (dato Osservatorio Automazione 2020).
20 NEWSDALLA FILIERA

Un’uscita a relè gestita da REMOTO


EXC GSM 01 di Lovato Electric è gio vocale oppure commutando to di sistemi di illuminazione e cli-
la soluzione ideale per tutte quelle l’uscita a relè. matizzazione da remoto, l’allarme
applicazioni in cui vi è la necessi- Tutte le impostazioni possono es- di spostamento di attrezzature a
tà di attuare a distanza un’uscita sere salvate su file in modo da re- noleggio.
a relè e ottenere informazioni sul plicare facilmente una configura- Non solo, l’ingresso analogico
sistema tramite l’invio di SMS pro- zione su diversi modem GSM. collegato a rilevatori di grandezze
grammabili. La funzionalità di questo prodot- fisiche come pressione, livello di li-
Attraverso il software di confi- to consente anche di effettuare quidi in un serbatoio o temperatu-
gurazione EXC GSM SW di Lova- il distacco da remoto dei dispo- ra, permette di leggerne a distanza
to Electric, l’utente può gestire il sitivi d’interfaccia installati sugli tramite SMS la misura corrente o
funzionamento dell’uscita a relè, impianti di generazione da fonte di notificare un allarme sul telefo-
dell’ingresso digitale e di quello rinnovabile fotovoltaica ed eolica no di uno o più utenti qualora si
analogico. in ottemperanza a quanto richie- verificassero valori anomali. L’in-
Il software è scaricabile gratuita- sto dall’allegato M della norma gresso digitale può essere invece
mente dal sito internet e non ri- CEI 0-16. utilizzato per rilevare stati.
chiede procedure di installazione. Altre applicazioni tipiche di questo Il modem EXC GSM 01 interagisce Infine dalle celle della rete telefoni-
Il suo utilizzo è intuitivo e la logica prodotto possono essere: il rile- con la rete cellulare per aggiornare ca è possibile recuperare le infor-
è gestita ad eventi, tra essi l’attiva- vamento di soglie di temperatura periodicamente il proprio orologio mazioni relative alla posizione del
zione dell’ingresso digitale o l’arri- delle caldaie, l’allarme sui livelli di interno e gli orari di alba e tramon- modem, generando l’invio di un
vo di un SMS con testo specifico liquidi in un serbatoio, la gestione to, in questo modo possono essere messaggio SMS nel caso in cui la
al quale l’utente può decidere di dei carichi in base a data e ora del intraprese delle azioni in relazione posizione rilevata fosse diversa da
rispondere tramite SMS, messag- giorno, l’accensione e spegnimen- agli eventi orari. quella attesa.

Came per Croce Rossa e PROTEZIONE CIVILE


Associazioni e organizzazioni che Gruppo Came specializzata da oltre tore della produzione, vendita, ma- Ogni porta sezionale è stata dotata
hanno per scopo l’assistenza sanitaria dieci anni nella produzione di portoni nutenzione di serramenti e infissi, di un motore Came, nello specifico
e sociale o la protezione civile neces- sezionali residenziali e industriali in in sole due settimane ha installato dell’automazione CBX adatta in par-
sitano di strutture di servizio che ga- Italia. L’esigenza del committente era 14 porte sezionali “modello profes- ticolar modo per portoni sezionali
rantiscano tempi di intervento imme- rendere più efficienti il magazzino e sionale Factory” con finitura dogata, fino a 8,5 metri di altezza. L’elettro-
diati, grazie a sistemi che rendono il l’autorimessa che oggi a Scandiano complete di aereazione. Questo mo- nica a 230-400 V trifase del motore
transito dei mezzi più rapido e veloce. ospitano 21 mezzi di soccorso, nello dello si è dimostrato il più adatto, consente di usufruire di maggiore
La Croce Rossa e la Protezione Civile specifico 17 mezzi CRI e 4 camion perché nella sua semplicità si inte- spinta nella fase iniziale della mano-
di Scandiano, in provincia di Reggio della Protezione Civile. gra alla perfezione con l’architettura vra, superando eventuali situazioni
Emilia, hanno scelto di affidarsi all’e- La ditta Aluart Serramenti, partner di e le linee di design all’avanguardia critiche legate al peso del portone e
sperienza di Came Go, società del Came Go, che opera da anni nel set- dello stabile, permettendo di sfrut- garantendo un funzionamento rapi-
tare al meglio gli spazi utili, grazie a do e ottimale anche nelle più severe
un sistema di montaggio che limita condizioni di utilizzo.
gli ingombri interni. Quello di Scandiano è un progetto in-
Le porte sezionali Factory di Came teramente realizzato su misura, che
Go garantiscono oltre 100.000 cicli ha comportato un dimensionamento
della molla di torsione, per altrettante dei prodotti in base alle esigenze del
aperture e chiusure, a garanzia di un cantiere e alla realtà già esistente.
uso intensivo e prolungato nel tem- Tutti i portoni sezionali industriali di
po. Le molle di torsione scelte per Came Go, interamente progettati e re-
il modello Factory sono risultate più alizzati in Italia, sono infatti estrema-
resistenti se sottoposte a stress, così mente versatili e capaci di rispondere
da assicurare cicli di funzionamento alle esigenze funzionali di qualsiasi
continui e prolungati senza richiede- contesto architettonico, a testimo-
re opere di manutenzione e rendere nianza della spinta del Gruppo a tro-
i transiti dei mezzi CRI e della Pro- vare sempre soluzioni taylor made
tezione Civile ancora più efficienti e per soddisfare al meglio le specifiche
veloci in caso di emergenza. richieste dei clienti.

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22 DISTRIBUTORE DEL MESE
MEGAWATT

40 anni di storia e...


l’evoluzione continua
L’avventura di una famiglia che, di generazione
in generazione, prosegue nella sua crescita aziendale,
mantenendo intatti i valori che ne hanno contraddistinto
il suo sviluppo. Per rimanere un partner credibile
e affidabile nei confronti dell’installatore

L’
avventura imprendi- di sede a poche centinaia di metri obiettivi che si intendono raggiungere: milioni e 234 collaboratori in totale. La
toriale della famiglia nella storica struttura di Via Puccini, una moderna e avveniristica struttu- sede centrale di Casoria diventa così il
Marigliano e della più idonea a sostenere la forte crescita ra di 24.000 mq coperti capace di vero quartier generale dal quale le tre
Megawatt nasce di fatturato e nella quale la Megawatt garantire alla clientela i più elevati generazioni della famiglia Marigliano,
40 anni fa a Casoria, in provincia di consolida nell’arco di un ventennio la standard qualitativi oltre a un’offer- insieme a un team di manager qualifi-
Napoli, quando Giovanni Mariglia- propria leadership regionale nel set- ta di tipologie di prodotti sempre più cati, muove le fila del progetto impren-
no insieme alla moglie Maria e a un tore della distribuzione del materiale ampia. All’interno dispone tra l’altro di ditoriale della Megawatt e dell’intero
gruppo di giovani collaboratori apre elettrico, entrando nel 1990 a far par- un elegantissimo showroom di illumi- gruppo di aziende collegate, assolu-
un piccolo negozio di materiale elet- te dell’attuale consorzio Elex Italia e nazione di 1.200 mq con oltre 1.000 tamente in linea con lo storico payoff
trico volto a fornire le tante imprese con l’apertura di grandi punti vendita corpi illuminanti esposti rivolto alla aziendale “l’evoluzione continua…”
locali impegnate dal fenomeno del nel territorio di pertinenza: nel 1998 a clientela più esigente e ai professioni-
boom edilizio e poi dalla ricostruzione Mercogliano (Av), nel 1999 a Castel- sti del settore. La forza della famiglia
post-terremoto. lammare di Stabia (Na), nel 2000 a A inizio 2008 la Megawatt si trasforma Nel settore elettrico è assolutamen-
Giovanni Marigliano, classe 1948, è Ottaviano (Na) e nel 2003 a Nocera in spa e prosegue la propria penetra- te naturale associare Megawatt al
un uomo animato dalla giusta dose Inferiore (Sa). zione sul mercato regionale attraverso concetto di “famiglia”; un’idea che
di ambizione e soprattutto dalla tan- Arriviamo così a maggio 2006 data in una costante evoluzione dell’offerta, ha radici profonde e che ha forte-
ta passione che mette nel suo lavoro, cui termina l’imponente costruzione in particolare verso i mercati specia- mente contribuito a delineare una
ma ancor di più ha le idee ben chiare e si inaugura l’attuale sede centrale listici e i prodotti hi-tech, oltre a un’ul- precisa identità aziendale, oltre a
sul progetto che intende realizzare nel di Casoria in Via Circumvallazione teriore apertura di un punto vendita consentire una crescita sana e ro-
medio-lungo termine. Passano solo 6 Esterna, un inequivocabile segnale a Pozzuoli (Na) nel 2016, chiudendo busta del business.
anni e avviene il primo trasferimento dato all’intero mercato nazionale sugli l’anno 2019 con un fatturato di 81,6 E la famiglia Marigliano è veramen-

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DISTRIBUTORE DEL MESE 23

I NUMERI
DI MEGAWATT

40 ANNI DI STORIA

6 PUNTI VENDITA

24.000 m2
COPERTI (SEDE CENTRALE)

6.400 m2
COPERTI (PUNTI VENDITA)

1.200
Da sinistra verso destra: Giovanni Marigliano,
Luca Marigliano, Domenico Marigliano
m2
SHOW ROOM DI
ILLUMINAZIONE CON OLTRE
mico attuale e futuro ricco di dubbi e settore elettrico perché offre soluzioni
incertezze. E questo sano sentimento che oltrepassano il semplice concetto 1.000 CORPI ILLUMINANTI
di unione familiare ha inevitabilmente di “box mover”.

234
finito col contagiare positivamente tut- Le dodici divisioni sono dotate di per-
to l’organico lavorativo, fino a sentirsi sonale altamente professionale con
anch’esso parte di quella che orgo- competenze specifiche e all’avan-
gliosamente il fondatore Giovanni Ma- guardia, e grazie all’ampia gamma di COLLABORATORI
rigliano ama definire “la mia famiglia prodotti Megawatt è in grado di offrire
più grande ...” sempre la soluzione più performante,
DI CUI 33 AGENTI
messa a fattor comune con il know-
Distributore
multi-specialista
te così unita e coinvolta nelle attività Sicuramente uno degli aspetti che
aziendali che, quando è possibile, maggiormente ha contribuito alla
partecipa tutta insieme a determina- costante crescita del volume d’affari,
ti momenti lavorativi, con lo scopo di anche in momenti di evidente stasi
condividere ogni decisione con il con- economica generale, è stato quello di
tributo delle varie idee e di contamina- avere intuito con ampio anticipo che
re ogni elemento con le esperienze al- il mondo della distribuzione si stava
trui, in modo che ognuno possa avere spostando verso mercati più speciali-
quanta più conoscenza possibile delle stici e di prodotti hi-tech (già nel 2001
varie attività aziendali. nasceva la divisione clima).
Oltre al fondatore Giovanni Marigliano Si è reso necessario quindi investire in
e alla moglie, sono presenti attivamen- ambiti e segmenti di mercato dove gli
te in azienda i figli Domenico e Luca, effetti della GDO e del commercio on-
il primo nell’area acquisti e il secondo line trovassero terreno meno fertile, e
nell’area commerciale, e da diversi dove l’aspetto competitivo converges-
anni i nipoti Gianni Jr e Maria, mentre se prevalentemente verso la qualità
iniziano a muovere i primi passi gli altri della consulenza tecnico-commer-
due giovani nipoti Simone e Giovanni. ciale offerta, ponendosi l’obiettivo di
Quindi tre generazioni così da offrire ritagliarsi un nuovo e importante ruolo
un importante segnale di continuità e nella filiera. Oggi Megawatt si può de-
stabilità in uno scenario socio-econo- finire un’azienda multi-specialista del

GIE 7 settembre - 2020


24 DISTRIBUTORE DEL MESE
MEGAWATT

how dei fornitori partner. La stra- I NUMERI


tegia aziendale prevede infatti la
messa a disposizione di competen- DI MEGAWATT
ze ed esperienze, al fine di essere

42.100
un punto di riferimento per i profes-
sionisti operanti nel settore elettrico
e per gli utenti finali che intendono
migliorare la qualità e il comfort dei ARTICOLI GESTITI
propri ambienti. A MAGAZZINO
La squadra di specialisti del settore è

310
a supporto del cliente per offrire con-
sulenza, servizi, proposte e soluzioni
per ogni tipo di esigenza. Megawatt
diventa quindi partner del cliente con FORNITORI ACCREDITATI
un affiancamento in tutte le fasi del

30.000
progetto, dalla pianificazione all’avvia-
mento, fino al completamento.
Gli importanti investimenti messi in
campo per orientare sempre più il CLIENTI MOVIMENTATI
business verso i mercati specialistici, In primo piano e a seguire: Giovanni Marigliano, Simone Marigliano,
ALL’ANNO
hanno fatto sì che nel 2019 la percen- Maria Marigliano, Giovanni Marigliano
tuale di fatturato gestito attraverso le
apposite divisioni di prodotto superas-
se la quota del 60%.
L’organizzazione della sede centrale
prevede che ogni divisione faccia rife-
Application Engineer che opera tra-
sversalmente per tutte le divisioni di
prodotto offrendo soluzioni tecniche
e la volontà di preservare i rapporti
interpersonali con i diversi attori del
mercato. Pertanto, se da un lato non
81,4 MILIONI
DI EURO (Fatturato Megawatt)
rimento a un PM (Product Manager) anche customizzate alle specifiche si è lesinato nell’investire in strumen-
che, in linea con le strategie imprendi-
toriali, coordina un team di tecnici in-
terni dedicati e collabora attivamente
sul mercato insieme al comparto com-
esigenze del momento con eventuali
prove tecniche all’interno dell’apposi-
to Megawatt Lab, un’area dove viene
erogata anche una formazione alta-
ti tecnologicamente avanzati, dall’al-
tro si è voluta conservare e tutelare
l’importanza delle relazioni, in primis
con l’installatore/cliente che ha con-
404 MILIONI DI
EURO (Fatturato Gruppo)
merciale, e quindi AM (Area Manager) mente specializzante. tinuato a vedere in Megawatt il pro-

12
e agenti, RPV (Responsabili Punti prio “distributore di fiducia”. Infatti,
Vendita) e Key Accounts. A supporto Tradizione la sensazione di chi entra in Mega-
esiste infine un’ulteriore figura: il mar- e innovazione: watt oggi, nonostante le dimensioni DIVISIONI
ket developer, che svolge l’importante un sodalizio vincente raggiunte e la qualità del servizio of- DI PRODOTTO PER
ruolo di aggiornamento tecnico/com- Un sicuro elemento di successo uti- ferto, resta sempre quella di entrare 4 BUSINESS UNIT
merciale oltre che di affiancamento le alla crescita avuta dalla Megawatt in un’azienda a conduzione familiare
alla rete vendita e sopralluoghi can- è stata la capacità di saper ben co- che mette al centro di ogni cosa il
tieristici in particolare per tutti i punti niugare la necessità e l’importanza rapporto umano, un modus-operandi
vendita. del cambiamento e l’apertura verso più che positivo che si tramanda di
Ulteriore contributo all’installatore nuove tecnologie e metodologie di generazione in generazione. In poco più di due anni sono oltre
per lo sviluppo degli affari è il Field lavoro con la forza della tradizione Sul fronte dell’innovazione invece, già mille le certificazioni rilasciate ai
da tempo, l’azienda dispone di propri clienti attraverso la formazione e gli
strumenti efficaci e performanti, de- esami svolti all’interno della nostra
dicati sia alle imprese clienti (B2B) sede. E sempre in tema di evolu-
sia al consumatore finale (B2C). Con- zione, è interessante sottolineare
NON SOLO MEGAWATT tinua inoltre a investire nel settore l’incremento tra il personale della co-
Marketing e Comunicazione curan- siddetta “quota rosa” in un ambiente
do con grande attenzione sia lo svi- tradizionalmente maschile. È tale la
Megawatt rappresenta la prima operazione imprenditoriale, ma la fami- luppo del proprio sito sia l’utilizzo di convinzione sull’argomento che solo
glia Marigliano nel corso degli anni ha sviluppato la sua attività attraverso moderni strumenti di comunicazione in questo stralcio del 2020 sono già
la creazione di nuovi brand e con l’acquisizione, totale o parziale, di per relazionarsi tempestivamente sedici le donne inserite con succes-
altri brand già operativi sul territorio.Nel 2019, l’universo del gruppo col mercato come riferimento per so nell’area banco/magazzino. Infine,
Megawatt, ha sviluppato un volume d’affari complessivi di 404 milioni l’aggiornamento tecnico e le iniziati- ma non certo in ordine di importan-
di € attraverso 10 diversi brand e ben 48 punti vendita (Megawatt, Elet- ve promozionali. Ma in Megawatt è za, resta sempre alto il livello di at-
trocampania, Electra, Elettrolazio, Cameg, Alfieri, Cet, Acmei, Medel ed risaputo che “l’evoluzione continua” tenzione della famiglia Marigliano nel
Assosicurezza) e con oltre 1.200 collaboratori. e quindi si prosegue con successo cogliere nuove opportunità di merca-
È inoltre presente sul mercato in società con un distributore del nord il percorso virtuoso legato alla for- to, sia attraverso nuovi insediamenti
Italia con il marchio R.E.I., Rete Elettrica Italia. mazione che eroghiamo alla nostra sul territorio regionale sia attraverso
clientela attraverso partner qualificati l’ingresso in nuovi mercati, uno fra
del settore. tutti quello dell’ITS.

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26 NORMATIVA
CEI 11-27

Lavori su
impianti elettrici
Piccoli ritocchi in vista per la norma che influisce
direttamente sulla sicurezza degli operatori
che sono esposti al rischio elettrico. Formazione
continua, condizioni atmosferiche e caratteristiche
dell’ambiente circostante: alcune novità in arrivo
dopo l’inchiesta pubblica
DI GIACOMO BENEVENTI

È
stato pubblicato a inizio degli operatori, fa la sua comparsa
luglio sul sito del Comita- l’allegato (informativo) H “Ulteriori in-
to Elettrotecnico Italiano, formazioni per il lavoro in sicurezza”,
nella sezione “inchieste tratto direttamente dalla Norma euro-
pubbliche” il progetto CEI C.1263, pea CEI EN 50110-1.
destinato a diventare nei prossimi Oltre a fornire un esempio di lavoro in
mesi, la nuova edizione (quinta) della un ambito complesso, il nuovo alle-
Norma CEI 11-27. gato meglio argomenta le condizioni
La Norma 11-27, oggetto della revisio- atmosferiche che fanno parte delle
ne, è una norma di particolare interes- condizioni ambientali da valutare, già
se per la sicurezza degli operatori del descritte nel corpo della Norma ad
comparto elettrico, in quanto diretta- esempio per precipitazioni, nebbia:
mente richiamata dal Decreto Legisla-
tivo 9 aprile 2008, n. 81 (il cosiddetto Precipitazione
“81/08”, Testo Unico sulla sicurezza Per precipitazione si intende pioggia,
negli ambienti di lavoro). Normativi Nazionali (NNA) per l’Italia Controlli funzionali neve, grandine, pioviggine, rugiada o
Vale la pena quindi di seguire con par- (basati sulla EN 50341-1:2012)”. Un’altra novità di rilievo riguarda il pa- brina. La precipitazione non è ritenuta
ticolare attenzione ogni possibile evolu- Viene inoltre aggiunto l’Allegato H, di ragrafo “5.3.1 Misure”. Per l’articolo significativa se non ostacola la visibi-
zione normativa, in quanto di possibile carattere informativo, che riprende i 5.3.1.1 viene proposta la seguente mo- lità dei lavoratori. Si ritiene significa-
impatto sulle persone esperte “PES” e contenuti degli allegati della Norma difica: “Nella presente Norma vengono tiva, se compromette la visibilità. Il
sulle persone avvertite “PAV”, ovvero tut- CEI EN 50110-1. definite “misure” tutte le operazioni per lavoro deve essere interrotto quando
ti quegli operatori che, “per mestiere”, misurare i dati fisici all’interno di impianti la precipitazione è significativa a se-
sono eventualmente esposti al rischio Formazione “continua” elettrici. Le misure in presenza di rischio conda del livello di tensione, del tipo
elettrico (non solo elettricisti dunque). La formazione degli operatori even- elettrico devono essere eseguite solo da di installazione e del metodo di lavoro
Il progetto è stato a disposizione di tutti tualmente esposti al rischio elettrico, PES o PAV o, escluse le misure nei lavori utilizzato sull’impianto.
gli interessati fino al 31 agosto scorso e secondo il nuovo documento, deve sotto tensione, da PEC solo se sorveglia-
contiene numerose modifiche di carat- essere aggiornata con cadenza alme- te da PES o PAV o sotto la supervisione Nebbia fitta
tere editoriale e alcune precisazioni di no quinquennale per un numero di di PES. Viene quindi proposto di elimina- La nebbia è considerata spessa se
natura tecnica, in particolare vengono ore non inferiore a quattro, trattando re, per le persone comuni, l’opportunità la visibilità è ridotta a un livello che
dettagliate in maniera più puntuale, le fi- argomenti relativi l’ambito specifico di effettuare verifiche strumentali, di ri- mette in pericolo la sicurezza, in
gure di Responsabile dell’Impianto (RI) del lavoro elettrico dei discenti. Questa cerca guasti, eccetera, anche se la parte particolare quando la persona desi-
e di Preposto ai Lavori (PL). prescrizione, inserita nell’inchiesta pub- su cui si è chiamati a operare ha grado gnata al controllo di un’attività di la-
La nuova edizione della Norma conter- blica, non rappresenta una novità, ma di protezione superiore a IP XX B. voro non può vedere i membri della
rà gli aggiornamenti introdotti dalla CEI semplicemente una formalizzazione di squadra e le parti attive, o in prossi-
EN 50341-2-13 (Class. CEI 11-4/2-13) quanto già suggerito dal Decreto Legi- Il nuovo allegato H mità delle quali, su cui si dovrebbe
“Linee elettriche aeree con tensione su- slativo 81/08 e l’accordo stato regioni in Nell’ottica di argomentare meglio le lavorare. In queste condizioni il lavo-
periore a 1 kV in c.a. Parte 2-13: Aspetti materia di formazione continua. questioni relative alle responsabilità ro deve essere interrotto.

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Misuratore di campo

NORMATIVA UN MONDO DI MISURE PROFESSIONALI


OGGI SUL TUO DISPOSITIVO MOBILE

Temporali servate opportune distanze di sicurezza.


I temporali consistono di lampi e tuo- Il personale dovrebbe essere a cono-
ni. Quando una persona del personale scenza che i materiali caldi e combusti
in cantiere vede lampi e sente tuoni, possono emettere sostanze tossiche. it.televes.com/h30evolution
quest’ultima dovrebbe interrompere il I materiali e gli oggetti facilmente in-
lavoro se stesse lavorando su conduttori fiammabili dovrebbero essere ubicati o
nudi, su linee aeree e su apparecchiatu- conservati in modo che essi non siano
re di cabina collegate con tali linee. facilmente raggiunti dalle fiamme.
Infine, per gli ambienti con pericolo
Vento forte di esplosione viene proposto quanto
Il vento è considerato forte quando im- segue: quando le attività di lavoro elet-
pedisce al lavoratore di utilizzare i suoi triche devono essere effettuate dove
strumenti con sufficiente precisione, in ci può essere un rischio di esplosione,

Dispositivo mobile non compreso


questo caso, il lavoro dovrebbe essere dovrebbero essere attuate le seguenti
interrotto. raccomandazioni:
• vietare o sospendere tutte le attività
Tempeste saline di lavoro fino a che non vengano pre-
Sono forti venti che trasportano l’umidità se misure adeguate per eliminare il
salmastra dal mare alla terra. I livelli di rischio di esplosione, ad esempio,
isolamento si riducono o vengono resi l’eliminazione di emissioni di gas in-
inefficaci quando si susseguono nebbia fiammabili, ventilazione, eccetera;
o pioggia, o quando il livello di umidità • adottare le misure adeguate, in con- IPTV

aumenta significativamente. Il lavoro formità con il tipo di rischio di esplo- MULTISCHERMO E CONNETTIVITÀ WIFI ANALIZZATORE IPTV HEVC DISPLAY
dovrebbe essere interrotto durante lo sione, per controllarlo, ad esempio: CONTROLLO A DISTANZA E BLUETOOTH E DEI SERVIZI

spirare di questi venti. con un monitoraggio continuo dell’at-


mosfera e vietando l’uso di qualsiasi h30evolution.televes.com
Temperature bassissime fonte di energia che possa innescare
La temperatura si ritiene bassissima, la miscela esplosiva; oppure con una
quando rende difficile l’uso degli attrezzi ventilazione continua e monitoraggio
CENTRALE AUTO-PROGRAMMABILE**
e diminuisce la durata dei materiali: in dell’atmosfera; oppure limitando le PER DTT CON CAG
tal caso, il lavoro deve essere interrotto. attività di lavoro all’uso di apparecchi
elettrici a sicurezza intrinseca.
Rischio incendio Con l’obiettivo di semplificare l’individua-
o pericolo di esplosione zione delle variazioni rispetto alla scorsa
Tra le caratteristiche dell’ambiente circo- edizione del testo e per definire i limiti
stante la zona di lavoro, vengono propo- per cui è possibile inviare le osservazio-
sti criteri di valutazione del rischio anche ni al Comitato Tecnico corrispondente,
per ambienti con rischio incendio, o per i tutte le modifiche sono state affiancate
quali, durante l’esercizio di impianti elet- dal CEI da una barra laterale a destra e
trici, non può essere esclusa la possibili- a sinistra; le parti eliminate sono barrate
tà di insorgenza di incendio. mentre quelle aggiunte sono sottolinea-
In questi casi vengono proposte le se- te. L’inchiesta pubblica è infatti limitata
guenti norme comportamentali. alle sole modifiche introdotte al testo 225 x 120 x 55 mm
Se si innesca l’incendio, l’impianto elet- della norma attualmente in vigore. Le
trico dovrebbero essere disalimentato, osservazioni vanno trasmesse al CEI tra-
senza compromettere il buon funziona- mite il consueto sistema descritto nalla
32
0 0 0 1 1 000 0000
0 0 0 1 1 0 0 0 0 111

mento di altri sistemi di estinzione e di pagina principale della sezione “progetti


010
010 0 0 0 1 1 111

raffreddamento. Per combattere gli in- di norme” su ceinorma.it.


cendi negli impianti elettrici, dovrebbe- FINO A 32 FILTRI PROCESSAZIONE REGOLAZIONE FILTRI DIGITALI
ro essere tenuti disponibili e accessibili PROGRAMMABILI DIGITALE AUTOMATICA DEL VHF/UHF
SINGOLARMENTE DEI CANALI SEGNALE PER OGNI AD ALTA
estintori o altri presidi antincendio di tipo FILTRO (CAG) SELETTIVITÀ
Filtraggio digitale i canali di uscita
adatto per la classe di fuoco e dimensio- per ogni canale, possono Regolazione manuale 30dB di taglio
ne adatta all’installazione. compreso essere convertiti del livello di uscita (@ 1MHz)
i canali adiacenti in frequenza
Dovrebbero essere formate e addestra-
te persone sul funzionamento e utilizzo
Impostazione interna dei filtri secondo il tipo di segnale LTE (4G/5G)
dei dispositivi antincendio, in partico-
Compatibile con
lare in presenza di apparecchiature in
tensione.
100% Designed, Developed & Manufactured in Televes Corporation
Questi corsi dovrebbero essere ripetuti televescorporation televes.com televes.it@televes.com h30flex.televes.com
periodicamente. Quando si utilizzano
estintori e altri sistemi di estinzione sugli
impianti elettrici, dovrebbero essere os-

GIE 7 settembre - 2020


28 DETTAGLI TECNOLOGICI
SMARTHER2

Nuova vita
al termostato connesso
Un anno ricco di novità “smart” per Bticino che presenta ora Smarther2
with Netatmo, la logica evoluzione della proposta dedicata alla gestione
della temperatura in ambiente domestico. Che vanta già decine di migliaia
di installazioni in tutta Europa

S
marther2 with Netatmo, ogni stile abitativo. Il dettaglio me-
il nuovo termostato con- tallizzato è un elemento distintivo
nesso firmato Bticino, è che caratterizza l’oggetto e diventa
un prodotto veramente elemento informativo e valorizzante
innovativo sia a livello funzionale e della distintiva funzione “Boost”.
sia per ciò che riguarda il design. La sua luce bianca, visivamente di-
screta, è decorativa e informativa,
Una nuova estetica accompagna l’utente nella com-
Smarther2 presenta un design es- prensione e nell’uso delle funzioni.
senziale dalle linee moderne. La pri- Infine, l’interfaccia è intuitiva ed
ma novità consiste nell’introduzione espone in modo chiaro tutte le
(solo nella versione da incasso) di informazioni di base importanti
tre finiture (bianco, nero e sabbia) (temperatura, connessione wi-fi,
così da agevolare l’integrazione con notifiche on/off di riscaldamento e
tutti gli stili abitativi, in particolare raffrescamento)
con la serie civile Living Now. Per
quanto concerne invece la versione Le funzioni principali
a parete, l’unico colore disponibile Al fine di garantire una completa
è il bianco. integrazione delle funzioni per tut-
Lo spessore sottile e la finitura effetto ta l’offerta Smart Bticino, Smather2
vetro lo rendono versatile e adatto in viene controllato attraverso la App

LA SCHEDA TECNICA
- Alimentazione 110 ÷ 240 Vac , 50/60 Hz;
- Assorbimento 2 W max;
- Sezione massima dei cavi 1 x 1,5 mm2 ;
- Temperature di funzionamento 5 ÷ 40 °C;
- Setpoint temperature 5 °C ÷ 40 °C;
- Incrementi di 0,5°C; Home+Control (la medesima che casa (luci, tapparelle, consumi ener-
- Uscita 1 contatto in deviazione libero da potenziale 5(2)A. permette di gestire tutti i dispositivi Li- getici) insieme alla termoregolazione
- Tipo azionamento 1BU ving Now e Livinglight with Netatmo). sia da locale sia da remoto e tramite
- Grado inquinamento 2 In questo modo la funzione termore- gli assistenti vocali Google Home,
- Tensione impulsiva nominale 4 kV golazione diventa nativamente inte- Apple Homekit e Amazon Alexa.
- Dispositivo wireless conforme allo standard 802.11b/g/n, frequenza grata negli impianti Smart di Bticino. In caso di mal funzionamento della
2.4 ÷ 2.4835 GHz, potenza di trasmissione < 20 dBm. Protocollo di Tanti vantaggi connessi e una sola connessione internet, il termostato
sicurezza WPA/WPA2. App: l’utente ha infatti la possibilità rimane tuttavia attivo in locale se-
di gestire le principali automazioni di guendo le impostazioni preimpostate.

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DETTAGLI TECNOLOGICI 29

L’INSTALLAZIONE

Con il nuovo termostato connesso è Smarther2 è la soluzione ideale sia in caso di nuova installazione che di sostituzione di un vecchio termostato.
possibile: Da incasso o da parete, la messa in opera del termostato connesso risulta facile. Unico accorgimento: in caso di
• Impostare dei programmi predefi-
niti in base alle proprie abitudini;
sostituzione di un vecchio termostato a pile, sarà necessario predisporre due cavi per l’alimentazione 230 V.a.c.

• Intervenire da remoto, indipen-


dente della programmazione
TERMOSTATO SMARTHER2 WITH NETATMO
DA INCASSO
automatica; Installabile anche su:
• Attivare la funzione “boost”
per attivare riscaldamento e
- scatola tonda da incasso art.500 (fissaggio tramite
tasselli nel muro)
raffrescamento per un tempo - scatola per cartongesso art. PB503 e art. PB502
definito a prescindere dalla
programmazione impostata
precedentemente;
• Monitorare i consumi; TERMOSTATO SMARTHER2 WITH NETATMO
• Controllare contemporaneamen-
te più termostati nella stessa abi-
DA PARETE
In entrambe le tipologie installative predisporre
tazione e in abitazioni differenti. 4 cavi:
• Integrare il controllo delle valvo-
le termostatiche Netatmo fino ad
- due per l’alimentazione 230 Va.c.
- due per il contatto della caldaia
un massimo di 20 valvole.
Inoltre, Smarther2 è dotato dell’in-
novativa funzione Auto-Adapt gra-
zie alla quale il dispositivo “impa-
ra” le caratteristiche dell’impianto
e garantisce la giusta temperatura la temperatura esterna tramite il
al momento opportuno. Dopo un web, di determinare l’accensione
periodo di apprendimento dell’i- in modo che all’orario desiderato
nerzia termica dell’impianto, Smar- si abbia già la temperatura esatta.
ther2 è infatti capace, verificando Insomma, la temperatura giusta

SMARTHER2 WITH NETATMO


TERMOSTATO CONNESSO
CARATTERISTICHE E COLLEGAMENTI
Quattro semplici passaggi per poter utilizzare il termostato
connesso: scaricare e installare l’app Home+Control sul proprio
VISTA FRONTALE
device, creare un account personale, connettere il termostato
- Area informazioni (temperatura,
impostazioni, umidità)
alla rete wi-fi domestica e infine iniziare a impostare i programmi
secondo le proprie abitudini.
- Presenza segnale wi-fi
- Area notifiche (riscaldamento/
raffrescamento, on-off, modalità) quando serve, senza sprechi.
- Gestione temperatura Con Smarther2 with Netatmo, Bticino
offre un prodotto tecnologicamente
avanzato ma estremamente sempli-
VISTA POSTERIORE ce da utilizzare e installare. Massimo
Versione da incasso comfort con il minimo sforzo sia per
- Alimentazione 230 Va.c. l’utente che per il professionista.
- Contatti relè (collegamenti L’ impegno dell’azienda nel propor-
a caldaie, condizionatori, re al mercato soluzioni sempre più
elettrovalvole)
vicine alle esigenze installative dei
professionisti e alle richieste di usa-
bilità degli utenti finali è fortemente In presenza di una soluzione di
Versione da parete tangibile. Infatti, ad oggi, si contano riscaldamento autonomo con le
- Alimentazione 230 Va.c. oltre 200mila impianti nei quali è tradizionali valvole termostatiche,
- Contatti relè (collegamenti già presente almeno un dispositivo impostare la temperatura in ogni
a caldaie, condizionatori, connesso Bticino. E Smarther2, una stanza con Smarther2 non è un
elettrovalvole) delle più recenti creazioni dell’azien- problema. Con la stessa app del
da, punta proprio a semplificare e termostato, infatti, è possibile gestire
migliorare l’abitabilità di un qualsiasi le valvole intelligenti Netatmo,
ambiente domestico. installate sul singolo calorifero

GIE
GIE7 1settembre
febbraio - 2020
2019
30 NORMATIVA
CEI 0-16 0-21

Regole tecniche per


la connessione alle reti
Cinque edizioni, tre inchieste pubbliche:
perché se ne parla così tanto?
Quale il ruolo di queste normative
e quali gli aspetti più importanti da tener conto?
DI ANTONELLO GRECO

L
a prima edizione della nessione di utenti che immettono imprese distributrici di energia utenti alle reti elettriche di distri-
Norma CEI 0-16 “Re- o prelevano dalle reti elettriche di elettrica” è del mese di dicembre buzione, in funzione del valore del-
gola tecnica di riferi- distribuzione con tensione maggio- 2011. Definisce le condizioni tec- la tensione nominale in corrente
mento per la connes- re di 1 kV, sostituendo le specifi- niche per le connessioni alle reti alternata sono:
sione di utenti attivi e passivi alle che tecniche utilizzate fino a quel degli impianti di produzione e dei • F ino a 1 kV: Norma CEI 0-21;
reti AT e MT delle Imprese distri-
butrici di energia elettrica” è data-
momento dai distributori per disci-
plinare l’accesso alle proprie reti di
clienti finali con tensione nomina-
le fino a 1 kV. Sostituisce le speci-
• Superiore a 1 kV e fino a 150 kV:
Norma CEI 0-16.
ta febbraio 2008. media e alta tensione. fiche tecniche dei distributori per Le connessioni in alta tensione sul-
La norma costituisce parte inte- La prima edizione della Norma l’accesso alle reti di distribuzione la rete di trasmissione nazionale,
grante e sostanziale della Deli- CEI 0-21 “Regola tecnica di riferi- di bassa tensione. invece, devono rispettare le regole
bera ARG/elt 33/08 quale Regola mento per la connessione di Uten- Riassumendo, pertanto, i criteri tecniche di connessione riportate
tecnica di riferimento per la con- ti attivi e passivi alle reti BT delle tecnici per la connessione degli nel Codice di Rete.

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NORMATIVA 31

Figura 1. Ambito di applicazione delle regole tecniche di riferimento

> 1 kV ≤ 35 kV ≤ 150 kV

Antenna da CP*

CEI 0-21 CEI 0-16 Codice di rete

Figura 2. Configurazione generale del collegamento d’Utente


I CRITERI TECNICI PER
LA CONNESSIONE ALLE RETI
VARIANO IN FUNZIONE DEL VALORE
DELLA TENSIONE NOMINALE
DELLA CORRENTE ALTERNATA

Potenza MW Livello di tensione della rete • T2ensione nominale Un: kV; la frequenza nominale fn è 50
≤ 0,1 BT • 400 V per lele forniture
30 V per monofase; Hz.

BT • Frequenza nominale fn:trifase.


forniture Secondo quanto indicato dalle re-
0,1 – 0,2
MT •La rete di bassa tensione è50gestita
Hz. gole tecniche di riferimento, il di-
stributore (DSO) definisce il livello
0,2 – 3 con neutro direttamente a terra. di tensione e il punto della rete, lo
Limite superiore elevato a 6 MW per la connessione di impianti di
MT Il valore della corrente di cortocir- schema d’inserimento dell’impian-
produzione
cuito massima, per la scelta delle to e lo schema di collegamento alla
3 – 10 MT
apparecchiature dell’utente, è: propria rete.
Limite inferiore elevato a 6 MW per la connessione di impianti di
produzione AT • 6 kA per le forniture monofase; In bassa tensione (Norma CEI
> impianti di utilizzazione • 10 kA per le forniture trifase per
Utenti con potenza disponibile
0-21) il punto di connessione
coincide con i morsetti di valle del
> impianti di produzione AT
(i requisiti funzionali di connessione sono riportati nel CdR) per la connessione fino a 33 kW; contatore. A monte del punto di

Figura 3. Determinazione del livello di tensione della rete in • 15 kA per le forniture trifase per
utenti con potenza disponibile
connessione la proprietà e la com-
petenza funzionale è del Distribu-
funzione della potenza richiesta
per la connessione superiore a tore, mentre a valle del contatore è
33 kW; dell’Utente.

Obbligo distributori per la connessione alle


• 6 kA per la corrente di cortocir-
cuito fase-neutro nelle forniture
In media tensione (Norma CEI
0-16) gli impianti d’utenza per la
di applicazione loro reti, impegnandone il rispetto trifase. connessione debbono risultare
Alla luce di considerazioni iniziali da parte degli utenti e dei distribu- Il fattore di potenza delle correnti di collegati alla rete attraverso uno o
appare chiaro che l’applicazione tori. In altre parole, diversamente cortocircuito è indicato nella Tabel- più dispositivi di sezionamento e
della Norma CEI 0-21 per la con- da altre Norme CEI, l’applicazione la 4 della Norma CEI 0-21. interruzione. In questo caso il pun-
nessione degli utenti alle reti di di queste regole tecniche è obbli- Le reti di media tensione, invece, to di connessione è costituito dal
distribuzione di bassa tensione e gatoria per la connessione alla rete sono gestite prevalentemente con confine tra impianto di rete per la
della Norma CEI 0-16 per la con- elettrica italiana. La Norma CEI neutro messo a terra tramite im- connessione e impianto di utenza
nessione degli utenti alle reti di di- 0-16 si applica anche alle reti in- pedenza ancorché alcune porzioni per la connessione, posizionato in
stribuzione di media e alta tensione terne di utenza. sono esercite a neutro isolato. prossimità del confine di proprietà
è obbligatoria. Supera, cioè le spe- Le caratteristiche delle reti di bassa I valori di tensione di esercizio degli impianti.
cifiche tecniche definite dai singoli tensione sono: maggiormente diffusi sono: 15 - 20 Come una porta, quindi, la Norma

GIE 7 settembre - 2020


32 NORMATIVA
CEI 0-16 0-21

Figura 4. Inserimento in derivazione da cassetta di sezionamento


su una linea BT esistente (schema D)

Figura 5. Schema di collegamento per un punto di prelievo in


media tensione

SECONDO LA NORMA CEI 0-21, IL


DISPOSITIVO GENERALE PUÒ ESSERE
SOSTITUITO DA TRE DISPOSITIVI
Figura 6. Uso di 3 DGL per la protezione dell’impianto dell’Utente in GENERALI DI LINEA, CIASCUNO A
alternativa al DG PROTEZIONE DI UNA SINGOLA UTENZA

CEI 0-21 e la CEI 0-16 mettono in valore della potenza richiesta.


comunicazione la linea elettrica del La soluzione per la connessione è
distributore con l’impianto d’uten- valutata dal distributore tenendo
za, definendo le regole che deve conto delle richieste dell’utente e ve-
rispettare il distributore per con- rificando il corretto e sicuro funzio-
nettere l’utente alla propria rete e namento locale e globale della rete
le condizioni che deve rispettare stessa. Questo è subordinato alla:
l’utente affinché sia realizzata la
connessione dell’impianto utente
• Determinazione del livello di ten-
sione e del punto di connessione
(impianto utilizzatore e/o impianto dell’impianto (P1);
di produzione) alla rete di distribu-
zione.
• D efinizione dello schema di in-
serimento dell’impianto (P2).
Nel caso di una nuova richiesta di Le soluzioni indicative per la bas-
connessione, al di là delle condizio- sa tensione sono riepilogate nella
ni economiche definite dall’ARERA Tabella 6 della Norma CEI 0-21;
– Autorità di Regolazione Energia quelle della media tensione nella
Reti e Ambienti attraverso il TIC – Tabella 6 e quelle relative all’alta
Testo Integrato delle Connessioni e tensione, nella Tabella 5 della Nor-
il TICA – Testo Integrato delle Con- ma CEI 0-16. Le soluzioni per la
nessioni Attive, il livello di tensione connessione alla Rete di Trasmis-
a cui avviene il collegamento alla sione Nazionale sono descritte,
rete è determinato in relazione al invece, nel Codice di Rete della

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NORMATIVA 33

Figura 7. Schemi di impianto di utenza per la connessione in MT

Figura 8. Rappresentazione schematica delle configurazioni di


sistemi di produzione

Società TERNA. ta e/o immessa. A tal fine ricordo


In media tensione, l’individuazione che dal 1° gennaio 2017 gli utenti
dell’impianto di rete per la connes- domestici possono scegliere valori
sione comprende anche lo schema di potenza contrattualmente impe-
di connessione ovvero i sistemi di gnata di valori crescenti di 0,5 kW
sbarra e organi di manovra e d’in- nel caso di potenze comprese fra
terruzione, in relazione alla manu- 0,5 kW e 6 kW; 1 kW per potenze
tenzione e al sistema di protezione comprese fra 6 kW e 10 kW; 5 kW
della rete (punto P3).
La Norma CEI 0-16 ricorda che il
per richieste comprese fra 10 kW
e 30 kW. In questi casi, la poten-
massimo di due DGL) qualora l’im-
pianto presenti più linee di alimen-
• Nteriale
on è posto in vicinanza di ma-
combustibile né in im-
richiedente è tenuto a rendere di- za disponibile è pari alla potenza tazione immediatamente a valle del pianti situati in luoghi a maggior
sponibile un locale con agevole ac- richiesta complessiva, aumentata cavo di collegamento (3.22). rischio in caso di incendio o con
cesso da strada aperta al pubblico, del 10%. Il cavo di collegamento per gli pericolo di esplosione.
per l’installazione delle apparec- utenti BT, un solo conduttore per Non è possibile utilizzare l’inter-
chiature di consegna dell’energia Cavo di collegamento ciascuno dei morsetti del conta- ruttore automatico del contatore
e di misura. Locali e/o porzioni di In bassa tensione il cavo di colle- tore, deve essere protetto contro in presenza di contatori elettro-
terreno adeguati alla realizzazione gamento è il tratto di cavo di pro- i sovraccarichi. In particolare, la nici; l’interruttore (automatico o
di cabine di trasformazione MT/BT prietà e pertinenza dell’Utente che Norma CEI 0-21 indica che la pro- di manovra), qualora presente ed
da parte del distributore possono collega il contatore con il primo tezione contro i cortocircuiti può accessibile all’Utente, può essere
essere richiesti anche per l’allac- dispositivo di protezione contro le essere omessa solamente se il cavo utilizzato esclusivamente per il se-
ciamento in bassa tensione di un sovracorrenti dell’utente. Secondo di collegamento: zionamento dell’impianto utilizza-
singolo utente con potenza richie-
sta superiori a 30 kW.
quanto previsto dalla Norma CEI
0-21, il dispositivo generale (DG)
• H a lunghezza inferiore a 3 m
(ad esclusione dei luoghi a mag-
tore, anche se il distributore non
è tenuto a garantire l’efficienza di
Per quanto riguarda la connessione può essere sostituito da tre dispo- gior rischio in caso di incendio tale dispositivo.
in bassa tensione, inoltre, secondo sitivi generali di linea DGL, cia- nei quali il DG/DGL deve essere Per la protezione contro i contat-
le regole definite dall’ARERA, nel scuno a protezione di una singola installato subito a valle del con- ti indiretti il cavo di collegamento
caso di forniture di energia elettri- linea d’utenza (ad esempio: ap- tatore, pertanto il cavo di colle- deve far parte di una conduttura
ca con potenza contrattualmente partamento, impianto di produzio- gamento deve avere lunghezza che non presenti masse; diversa-
impegnata fino a 30 kW il distribu- ne, stazione di ricarica del veicolo trascurabile); mente occorre installare anche un
tore può installare un dispositivo di
limitazione della potenza preleva-
elettrico). Facoltà concessa anche
agli utenti di media tensione (limite
• È installato in modo da ridurre al
minimo il rischio di cortocircuito;
interruttore differenziale.
In media tensione, il cavo di col-

GIE 7 settembre - 2020


34 NORMATIVA
CEI 0-16 0-21

legamento è il tratto di cavo, com- Figura 9. Schema logico funzionale del SPI per impianti di potenza inferiore a 800 W
pleto di terminazioni, che collega
il punto di connessione ai morsetti
di entrata del Dispositivo Generale
di utente MT. Il collegamento, com-
prese le due terminazioni, deve es-
sere il più corto possibile, di lun-
ghezza massima 20 m e sezione
almeno equivalente a 95 mm2 di
rame. Previo consenso del distribu-
tore e laddove il locale di consegna
e quello di utenza siano in strutture
adiacenti (anche superiori a 20 m),
il cavo di collegamento, in tratta
unica, potrà essere installato con
protezione meccanica addizionale,
in accordo con le disposizioni della
Norma CEI 11-17.
Lo schema di connessione per gli
impianti connessi in media ten-
sione prevede la posa del cavo di
collegamento e del dispositivo ge- separa l’impianto dell’utente dal- to di connessione la tensione varia Sistema di accumulo,
nerale (caso generale) o, come già la rete del distributore in caso di nel campo: Plug&Play, CCI…
accennato, è possibile omettere il guasti, Il dispositivo di interfaccia Vorrei concludere questa presen-
dispositivo generale nel caso di un separa l’impianto di produzione 85% Un ≤ Un ≤ 110% Un tazione della Norma CEI 0-16 e
impianto a due montanti in quanto dalla rete al fine di evitare che la della Norma CEI 0-21, illustrando
le sue funzioni sono assolte dai di- rete sia alimentata in caso di man- Le norme indicano anche i valori di brevemente alcune specifiche re-
spositivi generali di linea attestati canza di tensione, guasto o valori frequenza (e i tempi) previsti per golamentate dalle regole tecniche
alla sbarra Utente (unico quadro anomali di tensione e frequenza, il funzionamento dei generatori in di connessione.
MT). richiusure automatiche o manuali esercizio in parallelo con la rete di Gli allegati, infatti, trattano argo-
L’insieme di protezioni utilizzate di interruttori sulla rete di distribu- distribuzione. In particolare, i ge- menti di particolare interesse che
per la rilevazione dei guasti dell’im- zione al fine di evitare che il gene- neratori devono rimanere connessi vanno dal Regolamento di Esercizio
pianto utente è definita protezione ratore possa trovarsi in discordanza alla rete per un tempo illimitato nel alle prove, dalla conformità delle
generale (PG) dell’impianto. di fase. Il dispositivo di generatore, campo di variazione della frequen- apparecchiature alla Dichiarazione
infine, separa il generatore dall’im- za: di adeguatezza.
Utenti attivi pianto assicurandone l’avviamento, Mi piacerebbe, però, soffermarmi
La necessità di prevedere un dispo- l’esercizio e l’arresto in condizioni 47,5 Hz ≤ f ≤ 51,5 Hz su alcuni componenti che hanno
sitivo generale per la connessione ordinarie, la protezione in caso di “animato” le discussioni degli ul-
degli utenti alla rete di distribuzio- guasto o funzionamento anomalo, I generatori sincroni e asincroni de- timi periodi.
ne è solo una delle condizioni ne- l’intervento coordinato del DDG, vono rimanere connessi almeno 30 Mi riferisco, in particolare, ai si-
cessarie per il collegamento degli DDI e DG in caso di guasti sulla minuti se la frequenza è compresa stemi di accumulo, le cui caratte-
impianti di produzione in parallelo rete di distribuzione. Il dispositivo fra 47,5 Hz e 49 Hz, per un periodo ristiche e gli schemi di connessio-
con la rete elettrica. Le due norme di generatore deve essere in grado illimitato nel campo 49 Hz ÷ 51 Hz ne alla rete sono trattati dalle due
prevedono requisiti particolari a di interrompere le correnti di gua- e per un periodo illimitato, ma con norme.
seconda delle tipologie d’utenza, sto fornite dal generatore; il dispo- prestazioni indicate nella normativa di Con sistema di accumulo la nor-
come ad esempio il caso dell’instal- sitivo di interfaccia può coincidere prodotto se la frequenza è compresa ma identifica l’insieme dei di-
lazione di un dispositivo generale con il dispositivo di generatore se fra 51 Hz e 51,5 Hz. Sono previsti re- spositivi, delle apparecchiature e
semplificato per gli impianti in me- non ci sono carichi privilegiati. quisiti per il funzionamento in paral- delle logiche di gestione e control-
dia tensione con un unico trasfor- Affinché un impianto di produzione lelo dei generatori con immissione di lo, funzionale ad assorbire e rila-
matore MT/BT di potenza nominale funzioni in parallelo con la rete di energia reattiva (curve di capability) e sciare energia elettrica, previsto
pari o inferiore a 400 kVA. Ragioni distribuzione (di bassa o di media servizi di rete allo scopo di evitare il per funzionare in maniera conti-
che prevedrebbero una trattazione tensione) è necessario che sia pro- degrado nella qualità del servizio pre- nuativa in parallelo con la rete di
certo più ampia. gettato, realizzato ed esercito per stata della rete di distribuzione, non- distribuzione o in grado di com-
Fra queste ci soffermeremo, in par- rimanere connesso quando la ten- ché di consentire l’esercizio della rete portare un’alterazione dei profili
ticolare, al caso degli utenti attivi, sione, nel punto di connessione, si di trasmissione in presenza di ingenti di scambio con la rete stessa (im-
per i quali le regole tecniche di ri- mantiene nell’intervallo: quantità di generazione distribuita. missione e/o prelievo), anche se
ferimento prevedono uno schema A seconda della potenza del genera- determinata da disconnessioni/
che comprende, oltre al dispositivo 90% Un ≤ Un≤ 110% Un tore, infine, sono previste regolazioni riconnessioni volontarie di parte o
generale, la posa di un interruttore differenti del sistema di protezione di tutto l’impianto
di generatore (DDG) e di un inter- Deve inoltre essere in grado di ri- interfaccia (SPI), ovvero del sistema di Ai fini della connessione di questi
ruttore di interfaccia (DDI). manere connesso alla rete variando protezione associato al dispositivo di sistemi, ancorché connessi sul lato
Pertanto, se il dispositivo generale la potenza erogata quando nel pun- interfaccia (DDI). in corrente continua di un impian-

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NORMATIVA 35

Figura 10. Esempio di collegamento di un impianto P&P al quadro di appartamento Ultime novità
Concludo facendo un salto nel fu-
turo ormai prossimo. Quest’anno
– oltre al lockdown – si sono susse-
guite una serie di importanti novità
normative che, nel caso delle regole
tecniche di riferimento, hanno por-
tato alla pubblicazione di alcuni pro-
getti di norma in inchiesta pubblica:
• Norma CEI 0-16:
- Progetto C.1255 con scaden-
za 20-04-2020. Il documento
modifica le Parte 3 della Norma
CEI 0-16 riguardante le Regole
di connessione alle reti AT del
Distributore e introduce il nuovo
Allegato N ter (normativo) sulla
conformità dei gruppi di genera-
zione rotanti in quanto le moda-
lità di esecuzione delle prove e
delle simulazioni indicate nella V
Figura 11. schemi di inserimento di un utente AT
impianto di produzione di poten- edizione, aprile 2019 erano allo
za inferiore a 800 W da installare studio;
presso un punto di connessione in - C.1260 con scadenza 13-07-
cui è attivo un contratto di fornitura 2020. Il documento contiene
di energia elettrica in prelievo, la il nuovo Allegato O “Control-
Delibera 315/2020/R/eel ha intro- lore centrale di impianto”, os-
dotto dal 4 agosto una procedura sia quell’apparato i cui compiti
semplificata con la quale il richie- principali sono coordinare il fun-
dente trasmette all’impresa distri- zionamento dei diversi elementi
butrice una Comunicazione Unica. costituenti l’impianto affinché
Unico requisito è che la fornitura l’impianto stesso operi, nel suo
in atto abbia una potenza disponi- complesso, in maniera da sod-
bile superiore al valore della poten- disfare sia le richieste del Distri-
za dell’impianto di produzione da butore al punto di connessione
connettere. con la rete elettrica sia quelle di
La semplificazione si applica agli eventuali ulteriori operatori (re-
impianti di produzione “Plug & golazione e controllo) nonché
Play” realizzati secondo la Norma raccogliere dall’impianto infor-
CEI 0-21. mazioni utili al fine della “osser-
Vediamo nel dettaglio le principali vabilità” della rete e convogliarle
novità. verso il DSO (scambio dati).
to di produzione, sono da ritenersi
un generatore. Anche per questi
connessione diretta tramite spina
ad una presa.
L’invio della Comunicazione Unica
costituisce: titolo abilitante per la
• Norma CEI 0-21:
- C.1256 con scadenza 20-04-
generatori sono indicate specifi- In questi impianti il dispositivo di connessione e l’attivazione dell’im- 2020. Il documento introduce
che condizioni di funzionamento e interfaccia è integrato e non è con- pianto di produzione, l’esclusione il nuovo Allegato B ter (norma-
di regolazione, nonché l’obbligo di sentito il funzionamento in isola su del pagamento di eventuali cor- tivo) sulla conformità dei gruppi
installare, oltre al dispositivo gene- carichi privilegiati. rispettivi; non potranno essere ri- di generazione rotanti in quanto
rale, le apparecchiature di prote- La presa utilizzata per il collega- chieste attività per la connessione le modalità di esecuzione delle
zione previste per la generalità dei mento deve essere dedicata e visi- dell’impianto di produzione alla prove e delle simulazioni indica-
generatori. vamente identificabile rispetto alle rete (eventuali lavori svolti dal di- te nella V edizione, aprile 2019
La Norma CEI 0-21, poi, introduce altre installate all’interno dell’im- stributore saranno classificati lavori erano allo studio.
una semplificazione per gli impianti pianto elettrico dell’utente, alimen- semplici). Su mandato ARERA, inoltre, è pre-
di produzione fino a 11,08 kW (in tata da un circuito dedicato in par- Non sarà, inoltre, necessario sot- visto un nuovo allegato alla Nor-
accordo con la normativa interna- tenza dal quadro di distribuzione. toscrivere il contratto di dispac- ma CEI 0-21 che dovrà definire i
zionale), per gli impianti con po- Ai fini della connessione in paral- ciamento e l’energia eccedente requisiti per il funzionamento dei
tenza fino a 800 W e per i sistemi lelo con la rete, può essere instal- rispetto al suo autoconsumo potrà veicoli elettrici abilitati allo scam-
Plug&Play (P&P). lato un solo impianto P&P per ogni essere immessa in rete, nei limiti bio di energia con la rete (prelievo
Quest’ultima tipologia di impianti di punto di connessione (punto di massimi della potenza installata per carica del veicolo o immissione
produzione con potenza nominale prelievo – POD). e comunque non oltre gli 800 W. dell’energia elettrica accumulata
non superiore a 350 W costituisce Segnalo, poi, che in merito alla Questo comporterà altresì la rinun- dal veicolo con la rete elettrica),
un sistema completo e pronto alla connessione e attivazione di un cia a qualsiasi remunerazione. chiamati V2G.

GIE 7 settembre - 2020


36 NORMATIVA
DPR 462/01

Omologazione
e verifica degli impianti
Dopo l’inchiesta pubblica di luglio, nei prossimi
mesi dovrebbe prender forma la nuova edizione
della Norma CEI 0-14, con l’obiettivo di uniformare
i contenuti e l’interpretazione del DPR 462
DI ANTONELLO GRECO

L
e vacanze estive sono dei dispositivi di protezione contro le
state precedute dalla scariche atmosferiche, dei dispositivi
pubblicazione in in- di messa a terra di impianti elettrici e
chiesta pubblica del nei luoghi con pericolo di esplosione,
Progetto C. 1264 “DPR 22 ottobre collocati nei luoghi di lavoro.
2001, n. 462. Guida all’applicazione Secondo questo schema, pertanto,
del DPR 462/01, relativo alla sem- ricadono nell’ambito di applicazione
plificazione del procedimento per la della guida gli impianti realizzati in
denuncia di installazioni e disposi- rispondenza alle prescrizioni delle
tivi di protezione contro le scariche Norme CEI applicabili. In partico-
atmosferiche, di dispositivi di messa lare, la Guida CEI 0-14 fornisce le
a terra degli impianti elettrici e di im- indicazioni relative ai compiti asse-
pianti elettrici pericolosi”. gnati dalla legislazione ai datori di
Il documento presenta la secon- lavoro e ai verificatori, nonché la
da edizione, rivista e corretta, della documentazione tecnica per omo-
Guida CEI 0-14 pubblicata a marzo logare le installazioni, le verifiche
2005 con lo scopo di uniformare l’in- periodiche e straordinarie e le pro-
terpretazione del DPR 462/01, i con- cedure amministrative che si appli-
tenuti delle documentazioni tecniche cano agli impianti che rientrano nel superiore a 1 kV in c.a.” e sulla Gui- sivamente per ragioni funzionali
relative all’omologazione, le verifiche campo di applicazione del decreto. da CEI 64-14 “Guida alle verifiche ed i sistemi di protezione contro
periodiche, le procedure amministra- Le modalità per l’esecuzione delle degli impianti elettrici utilizzatori” i contatti indiretti che non si ba-
tive di verifica degli impianti richia- verifiche sono, invece, descritte dal- (di cui è in corso l’inchiesta pubblica sano sull’interruzione automati-
mati nel campo di applicazione del le pertinenti Norme CEI e, in parti- della terza edizione). ca dell’alimentazione (Classe II,
Decreto nonché fornire indicazioni colare, dalla Norma CEI 64-8 “Im- Come abbiamo accennato, rientrano separazione elettrica, luoghi non
chiare relativamente ai compiti degli pianti elettrici utilizzatori a tensione nel campo di applicazione del DPR conduttori);
Enti verificatori, Pubblicata a inizio nominale non superiore a 1.000 V 462/01: • Dispositivi di protezione contro le
luglio, la fase di inchiesta pubblica
si concluderà il 30 settembre, do-
in corrente alternata e a 1.500 V
in corrente continua”, dalla Norma
• Impianti di messa a terra (im-
pianto di terra) ovvero la parte
scariche atmosferiche (sistemi di
protezione contro i fulmini) ovve-
podiché inizierà la fase di analisi dei CEI EN 61936-1 “Impianti elettrici dell’impianto elettrico preposta ro i sistemi di protezione contro
commenti pervenuti e probabilmente con tensione superiore a 1 kV in alla protezione delle persone con- la fulminazione diretta e indiretta
nel giro di qualche mese, entrerà in c.a. Parte 1: Prescrizioni comuni”, tro i contatti indiretti mediante costituiti dal sistema di protezione
vigore la nuova edizione della Norma Norma CEI EN 50522 “Messa a ter- interruzione automatica dell’ali- contro il fulmine (LPS), dal siste-
CEI 0-14. ra degli impianti elettrici a tensione mentazione. Comprende: disper- ma di protezione contro l’impulso
superiore a 1 kV in c.a.”, coadiuvate sori, conduttori di terra, conduttori elettromagnetico di fulmine LEMP
Il regolamento dagli esempi applicativi riportati sul- equipotenziali, collettori di terra e (SPM) e/o dal limitatore di sovra-
Come noto, lo scopo del DPR la Guida CEI 99-5 “Guida per l’ese- conduttori di protezione desti- tensioni (SPD), presi singolarmen-
462/2001 è quello di semplificare il cuzione degli impianti di terra delle nati a realizzare la messa a terra te o congiunti, installati in confor-
procedimento tecnico-amministrativo utenze attive e passive connesse ai di protezione. Sono esclusi gli mità alla Norma CEI EN 62305, ai
per la denuncia delle installazioni e sistemi di distribuzione con tensione impianti di terra realizzati esclu- fini del contenimento del rischio di

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Figura 1. Esempio di impianto di messa a terra

perdita di vite umane o di danni tieri edili e per i locali ad uso me-
C

permanenti (rischio R1); dico. M

• Impianti elettrici nei luoghi con


pericolo di esplosione ovvero gli
A tal fine la norma ricorda che sono Y

considerati ordinari tutti i luoghi


CM
impianti elettrici ubicati in luoghi di lavoro che non rientrano nella
dove sono o possono essere pre- classificazione di: MY

senti atmosfere esplosive, nelle at-


tività cantieristiche di perforazioni
• luoghi a maggior rischio in caso di
incendio;
CY


CMY

in gallerie con presenza di grisou luoghi con pericolo di esplosione;



K
o nei luoghi contenenti materie cantieri edili;
esplosive. • locali ad uso medico.
La verifica periodica comprende una
Omologazione serie di attività che possono essere
e verifiche periodiche riassunte in:
La messa in esercizio degli impianti
di messa a terra e dei dispositivi di
• Esame della documentazione
ovvero della dichiarazione di con-
protezione contro le scariche atmo- formità comprensiva degli allegati
sferiche avviene con il rilascio della obbligatori, dei verbali di verifi-
dichiarazione di conformità (DM ca precedenti, delle planimetrie
37/2008) con la quale l’installatore dell’impianto elettrico, di sche-
qualificato ha realizzato la verifica mi, calcoli, tabelle e/o diagrammi
iniziale dell’impianto elettrico. delle protezioni, delle curve di
Ai fini della messa in esercizio degli intervento, dei dati relativi all’uso
impianti, l’invio da parte del datore di dell’impianto elettrico, del modo
lavoro entro 30 giorni dalla messa in di protezione contro i contatti in-
esercizio dell’impianto della dichiara- diretti e del valore di cortocircuito
zione di conformità rilasciata dall’in- nel punto di consegna;
stallatore equivale a tutti gli effetti
all’omologazione dell’impianto.
• Esame a vista dei luoghi e degli
impianti ovvero l’esame dell’im-
Sarà nuovamente cura del datore pianto elettrico mediante ispezio-
di lavoro richiedere le verifiche pe- ne visiva, preliminare all’esecuzio-
riodiche degli impianti di terra e dei ne di prove e/o misure;
dispositivi di protezione contro le
scariche atmosferiche a un soggetto
• Effettuazione di prove e/o misure.
Le prove consistono in misure o
abilitato entro i termini di: altre operazioni sull’impianto me-
• 5 anni per gli ambienti ordinari; diante le quali se ne accerta l’ef-
• 2 anni per i luoghi a maggior ri-
schio in caso di incendio, i luoghi
ficienza e la sicurezza. Le misure,
invece, sono operazioni volte a
con pericolo di esplosione, i can- rilevare i dati fisici dell’impianto
38 NORMATIVA
DPR 462/01

getto nonché la loro efficienza. Per gli esito negativo è necessario che il ve-
impianti con pericolo di esplosione, rificatore con questa verifica ulterio-
invece, fra la documentazione da re attesti l’avvenuta regolarizzazione
mettere a disposizione del verifica- dell’impianto.
tore, il datore di lavoro dovrà con- La nuova edizione della Norma
segnare i verbali di omologazione e comprende:
delle verifiche periodiche precedenti,
nonché la classificazione dei luoghi
• Appendice A: Obblighi per i datori
di lavoro in relazione agli impianti
con pericolo d’esplosione (planime- elettrici;
trie), l’eventuale presenza di nebbie
infiammabili o esplosivi, la dichiara-
• Appendice B: Obblighi per i datori
di lavoro in relazione ai dispositivi
zione di conformità comprensiva de- di protezione contro le scariche
gli allegati, istruzioni, provvedimenti. atmosferiche;
Successivamente si potrà eseguire
l’esame a vista. Come ricorda il pro-
• Appendice C: Obblighi per i datori
di lavoro in relazione agli impianti
getto di norma, le prove strumen- elettrici nei luoghi con pericolo di
tali solo limitate solo alla verifica di esplosione;
provvedimenti particolari quali, ad
esempio, i sistemi di pressurizzazio-
• Allegato ZZ: Individuazione della
periodicità nei luoghi misti;
mediante l’impiego di strumenti
appropriati;
dei verificatori, invece, sono indicati
nel paragrafo 18.3.
ne o i sistemi a sicurezza aumentata.
A conclusione della verifica dovrà
• Allegato YY: Esempio di piano di
prova.
• Redazione del verbale di verifica
da consegnare al datore di lavoro La procedura di verifica
essere redatto il Verbale di Verifica.
Ricordo ancora che secondo quanto
In particolare, il Piano di prova (Al-
legato YY) comprende la sequenza
affinché possa essere conservato L’esecuzione della verifica inizia con indicato nel capitolo 6.5 della Nor- delle operazioni con l’individuazione
ed esibito a richiesta degli organi l’esame della documentazione tecni- ma CEI 64-8 per verifica periodica si delle misure di prevenzione da adot-
di vigilanza nonché al verificatore ca degli impianti cui segue l’esame intende una verifica effettuata in ge- tarsi e le responsabilità dei soggetti
che eseguirà la successiva verifica a vista dei luoghi e degli impianti e, nerale senza eseguire lo smontaggio coinvolti. Può sostituire il Piano di
periodica. quindi, le verifiche strumentali. Un delle apparecchiature, eseguita da Lavoro ed il Piano d’Intervento.
Per l’esecuzione delle attività di verifi- esempio aggiornato delle modalità persona esperta e competente con
ca periodica il verificatore deve esse- di esecuzione delle verifiche sugli un intervallo di tempo massimo stabi- Come eseguire
re supportato dall’assistenza tecnica impianti elettrici utilizzatori in bassa lito da norme legislative e/o tecniche. le verifiche
messa a disposizione dal commit- tensione è riportato nella Guida CEI Concludo l’articolo ricordando che le
tente. Chi è il verificatore? Secondo 64-14. La documentazione tecnica Verifiche straordinarie prescrizioni e le modalità per l’esecu-
quanto definito dalla norma, con il relativa alla verifica dei dispositivi Qualora la verifica periodica abbia zione delle verifiche sono contenute:
termine verificatore si intende la per-
sona incaricata che opera per conto
di protezione contro le scariche at-
mosferiche comprende il progetto
esito negativo o vengano eseguite
modifiche dell’impianto (ad esem-
• nella Parte 6 della Norma CEI 64-
8, la cui nuova edizione è stata
di un soggetto abilitato. L’incarico di ovvero una relazione e gli elaborati pio all’impianto di terra, al sistema di sottoposta ad inchiesta pubblica
pubblico servizio avviene per conto grafici che richiamano, tra l’altro, le protezione dovute all’incremento del con il Progetto C. 1229:2019-02
di ASL, ARPA o di un organismo in- caratteristiche dell’LPS (esterno e in- livello di rischio, oppure la variazione (scadenza 23 aprile 2019), per
dividuato dal Ministero dello sviluppo terno) e le caratteristiche del sistema della classificazione dei luoghi con quanto riguarda gli impianti elet-
economico. SPD da realizzare per la protezione pericolo di esplosione, l’aggiunta o la trici utilizzatori in bassa tensione;
L’individuazione dei Soggetti abilitati
spetta al datore di lavoro, il quale è
contro le sovratensioni. Fra le prove
e le misure da effettuare allo scopo di
modifica delle apparecchiature elet-
triche nei luoghi classificati), potran-
• nel Capitolo 11 della Norma CEI
EN 61936 e nel Capitolo 8 “Misu-
tenuto ad affidare l’incarico a sogget- accertare la permanenza delle con- no essere effettuate verifiche ulteriori re” con i dettagli forniti dagli Alle-
ti in possesso dei requisiti, formali e dizioni di sicurezza del sistema di sugli impianti al fine di accertare la gati H, L e M della Norma CEI EN
sostanziali, richiesti dalla legislazione protezione contro i fulmini troviamo: rispondenza ai requisiti di sicurezza 50522 per gli impianti a tensione
e dalla normativa vigente (Capitolo la misura della resistenza di terra e la e funzionalità. Questa verifica straor- superiore a 1 kV in CA.
18). In particolare, i verificatori de- misura della continuità elettrica delle dinaria non modifica la scadenza del- Un esempio sulle modalità di ese-
vono essere in possesso di compe- connessioni equipotenziali accessibi- le verifiche periodiche e quindi può cuzione delle verifiche sugli impianti
tenza specifica, maturata attraverso li. Per quanto riguarda gli SPD occor- essere richiesta dal datore di lavoro elettrici in bassa tensione è conte-
un periodo minimo di due anni di rerà rilevarne l’ubicazione, la corretta in qualsiasi momento. Naturalmen- nuto nella Guida CEI 64-14 oggetto
esperienza lavorativa specifica o, installazione e la corrispondenza dei te, qualora la verifica sia eseguita a di revisione per allinearsi alle nuove
in alternativa, dei requisiti tecnico- dati di targa ai criteri indicati nel pro- seguito di una verifica periodica con modalità di esecuzione delle verifiche
professionali indicati nell’articolo 4 (esame a vista, prove e rapporto sulla
del DM 37/2008 (diploma di laurea verifica) indicate nella nuova Parte 6
in materia tecnica specifica, diploma
o qualifica con specializzazione re-
LO SCOPO DEL DPR 462/2001 della Norma CEI 64-8. Un esempio
sulle modalità di esecuzione delle
lativa al settore delle attività, titolo o È QUELLO DI SEMPLIFICARE verifiche degli impianti di terra dei
attestato di formazione professionale, IL PROCEDIMENTO TECNICO- clienti collegati ai sistemi di distri-
prestazione lavorativa comprensiva buzione di media e alta tensione è,
dell’eventuale periodo di inserimento AMMINISTRATIVO PER LA invece, contenuto nella Guida CEI
indicato).I requisiti per la formazione DENUNCIA DELLE INSTALLAZIONI 99-5.

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di tipologia A+C o C+C su 2 moduli, con 2 tipi di uscita per una potenza
totale di 3 A dove le uscite di tipo C permettono la ricarica a piena
Fit è la nuova placca Vimar, la più sottile della gamma Arké: grazie al suo velocità( fast charge) fino a 3 A 5 V. Completano la gammaprese
profilo, solo 4,9 millimetri di spessore, si inserisce leggera e impercet- di tipo A o C su un unico modulo, che permettono di erogare
tibile in ogni parete offrendo un perfetto risultato filo muro. La rigidità una potenza totale di 1,5 A.
del supporto dedicato, rinforzato in fibra di vetro, conferisce robustezza
strutturale garantendo sempre un perfetto allineamento dei dispositivi. La
speciale struttura permette inoltre di compensare lo spessore della scatola
per cartongesso, assicurando una perfetta aderenza della placca al muro.
Realizzata in metallo, Arké fit si affianca alle linee squadrate di Arké Classic
e alle forme morbide e sinuose di Arké Round e può essere abbinata a tasti
e comandi in grigio antracite, bianco e Metal, la nuova cromia dal caldo
effetto metallico, per offrire anche un affascinante effetto total look. Alle
tradizionali finiture del metallo verniciato e nobilitato si affiancano inoltre
tre nuovi colori di placca: Sabbia di Lipari, Tortora e Terra di Siena. Ben 11
diverse finiture in totale, in grado di soddisfare le più attuali tendenze stili-
stiche. Oltre alle 200 funzioni tra cui scegliere per l’impianto tradizionale,
Arké fit è anche smart. Un’ampia gamma di soluzioni digitali per controllare
WI-FI, BLUETOOTH E ZIGBEE
l’edificio tramite smartphone o con comandi vocali; come quelle dei dispo-
Il protocollo di connettività precaricato sui dispositivi è lo standard
sitivi View Wireless che consentono con semplicità e senza opere murarie Bluetooth wireless technology 5.0. L’utilizzo di questa tecnologia
di rendere connesso l’impianto elettrico tradizionale controllandolo tramite consente di creare una soluzione completa e altamente professionale
smartphone e assistenti vocali. O come quelle più complete dei sistemi con una rete di punti di comando - che integra via cloud anche tutti
domotici, sia su standard proprietario By-me Plus che su standard KNX, i principali assistenti vocali - connessi al gateway Wi-Fi come punto
che permettono di centralizzare le funzioni offrendo la massima persona- d’accesso, configurabili in modo semplice e veloce tramite l’app
lizzazione e gestione dell’impianto. Inoltre, se abbinata al relé magnetico dedicata View Wireless e controllabili dall’utilizzatore tramite l’app View.
Quid, è possibile centralizzare in un impianto tradizionale lo spegnimento Questa soluzione consente inoltre di espandere l’impianto senza opere
delle luci e automatizzare le tapparelle memorizzando anche la posizione murarie aggiungendo, senza limiti, altri punti di controllo dell’impianto.
preferita. Per non dover usare le mani, l’interruttore a infrarossi accende e Basta utilizzare i comandi Vimar in radiofrequenza, dotati di tecnologia
spegne le luci solo quando serve, o al passaggio di una persona o al calare Bluetooth, che non necessitano di fili o batterie e che possono essere
del sole; ideale per ottimizzare i consumi elettrici ed evitare il contatto con il installati su qualsiasi superfice. Nel caso in cui in un’abitazione sia
punto luce. Inoltre, l’access point Wi-Fi consente di portare la rete internet presente uno smart speaker Amazon Alexa a protocollo Zigbee,
e la connettività in tutta la casa, anche dove non arriva o è più debole il attraverso l’app View Wireless è possibile modificare la configurazione
segnale del router Wi-Fi, garantendo la copertura di tutti gli ambienti. Per precaricata dei prodotti Vimar a favore di quest’ultimo facendo
la gestione ottimale del clima è invece disponibile il cronotermostato touch, diventare lo smart speaker stesso il gateway per la connessione
con retroilluminazione RGB per il coordinamento cromatico con i comandi. ai dispositivi connessi e il punto di controllo delle loro funzioni. Una
soluzione basica ma performante per creare un ecosistema smart per
controllare con la voce luci, tapparelle e carichi generici.

GIE 7 settembre - 2020


Taglio netto.

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maggiorate microdentatura e tagliacavi.
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MOBILITÀ
FOCUS
ELETTRICA
COLONNINE DI RICARICA, VEICOLI
ELETTRICI, V5 64/8, BEV - PHEV,
WALL BOX, ECONOMIA CIRCOLARE,
SISTEMI DI ACCUMULO, FOTOVOLTAICO
44 FOCUS MOBILITÀ ELETTRICA

A ognuno la propria
ricarica
Non esiste una soluzione univoca
per l’approvvigionamento elettrico del parco
auto. A seconda delle esigenze dell’utente
e delle possibilità che l’infrastruttura mette
a disposizione esiste un’ampia varietà di soluzioni.
Sempre più adottate anche dal mercato italiano
A CURA DI ANIE CSI

A
nche in Italia, final- ulteriori oneri o costi: è la modalità di
mente, le vendite dei ricarica che permette il maggiore ri-
veicoli elettrici iniziano sparmio economico rispetto alle auto
a registrare numeri a combustibile, ancora più conve-
interessanti, favorite niente per coloro che sono in grado di
dalla comparsa sul mercato di nu- autoprodursi energia elettrica tramite
merosi nuovi modelli e dagli incentivi un impianto fotovoltaico. È anche una
per l’acquisto, accorciando la distan- ricarica molto “veloce” in quanto por-
za che separa il nostro paese dalla ta via all’automobilista solo la mancia-
media europea in tema di mobilità ta di secondi necessari per avviare il
elettrica. Nel periodo gennaio-luglio, processo di ricarica, che poi prosegue
infatti, rispetto allo stesso periodo del autonomamente quando non si usa
2019, di fronte a un calo delle vendi- l’auto. Ipotizzando una sosta notturna
te delle auto a combustibile del -40% di circa 10 ore, persino una potenza
circa, le auto “a spina” hanno fatto un bassa come 3 kW, potrebbe risultare
balzo in avanti quasi del +100%, rag- sufficiente per buona parte degli au-
giungendo l’1,6% del mercato con le tomobilisti (a 3 kW in 10 ore si ricarica
elettriche pure e il 12,1% con le ibride approssimativamente l’equivalente di
ricaricabili (fonte: elaborazione dati circa 150 km di percorrenza, supe-
UNRAE). In parallelo alle auto elet- riore alle necessità medie giornaliere
triche, devono necessariamente dif- di molti utenti). Ovviamente potenze
fondersi le adeguate infrastrutture di superiori, tra i 6 e gli 11 kW, rendono
ricarica, senza le quali il rifornimento la ricarica a destinazione più agevole
delle auto elettriche risulta estrema- e versatile, soprattutto per chi effettua
mente problematico per l’utente che elevate percorrenze giornaliere.
deve abituarsi a nuove modalità per vuole l’infrastruttura di ricarica giusta quella negli alberghi o presso parcheg- Per questa tipologia di ricarica, la tec-
rifornire di energia il suo veicolo. Con al posto giusto. gi per lunga sosta ove si ricovera per nologia in uso è quella della corrente
l’auto a combustibile (benzina, gasolio, la notte la propria automobile. Ogni alternata, cioè il caricabatteria che
gas o anche idrogeno) esiste un’unica La ricarica domestica volta che si riparte l’auto sarà comple- “raddrizza” e regola la corrente di ri-
modalità per fare rifornimento: recarsi La prima modalità è quella che si può tamente carica. L’esperienza dei paesi carica è a bordo del veicolo. Sono di-
presso una stazione di servizio pubbli- definire a destinazione: si carica l’au- a maggiore diffusione delle auto elet- sponibili numerosi modelli di stazioni
ca e fare il pieno in pochi minuti. Con to quando non la si usa perché si è triche, rivela che questa è la modalità di ricarica in corrente alternata, per
l’auto elettrica, invece, le modalità di arrivati alla propria destinazione. Si di ricarica più utilizzata anche con i installazione a parete (wall box) o al
rifornimento sono molteplici e comple- tratta della ricarica effettuata presso veicoli di maggiori prestazioni: è sem- suolo (colonnine). Alcuni modelli “in-
mentari. L’esperienza degli altri paesi la propria abitazione quando si sta in plice, conveniente, affidabile. A casa telligenti” permettono di massimizzare
dimostra che tutte sono utili e non ne casa, oppure della ricarica effettuata si pagano solo i kilowattora di energia automaticamente la potenza destinata
esiste una preferibile in assoluto: ci giornalmente presso il luogo di lavoro, prelevata dal proprio contatore senza alla ricarica del veicolo elettrico, sen-

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FOCUS MOBILITÀ ELETTRICA 45

tra più veicoli in carica permettono di


Durata tipica della sosta Potenza tipica Tecnologia di ricarica servire più auto contemporaneamen-
A destinazione Diverse ore Sino a 11 kW Corrente alternata te riducendo l’impegno complessivo
Opportunistica Da 30 minuti a due ore Da 11 kW a 50 kW Corrente alternata o corrente continua della potenza necessaria. Nei contesti
urbani e suburbani, invece, tenendo
In itinere Sino a 30 minuti Da 50 kW a 350 kW Corrente continua
conto delle percorrenze mediamente
Tabella 1. A seconda delle necessità e delle opportunità cambiano anche le potenze destinate alla
inferiori, potrebbe essere sufficiente
ricarica delle auto elettriche
una potenza di 50 kW.

La ricarica
ché quella effettuata a destinazione è “opportunistica”
sufficiente a coprire le proprie esigen- Il terzo scenario, quello della ricarica
ze di rifornimento), una buona rete di cosiddetta opportunistica, è interme-
ricarica veloce diffusa sul territorio è dio tra i due precedenti e si ha quan-
indispensabile per assicurare a ogni do allo scopo previsto per una sosta
automobilista che, anche in caso di (per esempio fare la spesa) l’utente
imprevisti o viaggiando su lunghe di- unisce l’opportunità di ricaricare il
stanze, potrà sempre ripartire e prose- proprio veicolo. Si tratta della ricari-
guire il viaggio dopo una sosta breve. ca tipica presso i centri commerciali,
Ipotizzando una fermata massima ristoranti, palestre, centri benessere,
di 20-30 minuti, è necessaria una cinema, chiese. La presenza delle
potenza di ricarica minima di 50 kW stazioni di ricarica a disposizione
per caricare sul veicolo almeno 100 dell’utenza, siano esse gratuite o a
km. L’attuale tecnologia della ricarica pagamento, attira e fidelizza i clien-
Associazione
è comunque molto superiore a que- ti. Il tempo di sosta è intermedio: da
Componenti e Sistemi
sta soglia. Sono già disponibili diverse mezz’ora a circa due ore. Di con-
per Impianti CSI è
automobili elettriche pure in grado di seguenza ci si aspetta una potenza
l’associazione di
caricare sino a una potenza di 80-150 indicativamente compresa tra 11 kW
ANIE Federazione
che rappresenta kW (attualmente il veicolo di serie con e 50 kW. Potenze inferiori rischiano
l’industria dei la maggiore potenza di ricarica è la di essere inutili all’automobilista, vi-
componenti e sistemi Porsche Taycan che raggiunge i 270 ceversa potenze maggiori compor-
per impianti. Con oltre kW). A tali potenze, la ricarica richiede tano tempi troppo brevi per servirsi
90 aziende aderenti, poche decine di minuti avvicinandosi comodamente dell’esercizio dotato
corrispondenti ai tempi tipici di una sosta presso un’a- di ricarica. La tecnologia è mista, in
all’85% dell’intero rea di servizio autostradale ove, oltre al corrente alternata o in corrente con-
mercato nazionale, rifornimento, normalmente ci si sgran- tinua. In pratica, in questo intervallo
e 10 mila addetti, chisce le gambe e si prende un caffè. di potenze di ricarica, c’è una grande
l’Associazione è La ricarica veloce o velocissima utilizza varietà di situazioni a seconda del ca-
finalizzata alla crescita, unicamente la tecnologia della corren- ricabatteria a bordo del veicolo: quel-
aggiornamento te continua, cioè il caricabatteria, che li che caricano in corrente alternata
e promozione raddrizza e regola la corrente di rica- sino a 7 kW, quelli che arrivano a 11 kW
dell’efficienza rica, si trova nella stazione di ricarica o 22 kW in corrente alternata trifase; per
energetica e non sul veicolo (la ricarica veloce in potenze superiori è necessario ricorrere
e dell’integrazione di corrente alternata è stata abbandonata alla ricarica in corrente continua. Quin-
funzioni legate dai costruttori di auto). Normalmente di, una tradizionale stazione di ricarica
alla smart city la ricarica veloce è disponibile solo su- in corrente alternata di potenza nomi-
gli autoveicoli elettrici puri in quanto, nale pari a 22 kW, considerata un buon
con le automobili ibride ricaricabili, al compromesso tra costi e versatilità,
suo posto si effettua il normale rifor- permette di caricare qualunque au-
za provocare il distacco del contatore supera l’autonomia del veicolo (per nimento di combustibile. L’industria tomobile elettrica ma solo con alcu-
per eccesso di potenza, in funzione esempio 300 km) oppure quando, per italiana, leader della ricarica veloce, ne raggiungerà la potenza prevista.
dell’assorbimento degli altri carichi un qualunque imprevisto o mancanza produce stazioni di ricarica in diverse Viceversa, una stazione multistan-
utilizzatori presenti nell’utenza, non- di programmazione, ci si trova con la architetture e diverse potenze, sino a dard in continua e in alternata, potrà
ché dell’eventuale produzione in loco. batteria scarica e non c’è tempo per 350 kW e oltre, in grado di soddisfare caricare tutti i veicoli alla massima
caricare. In questi casi, l’automobili- le esigenze delle automobili di oggi e di potenza possibile. I tre scenari di rica-
La ricarica in itinere sta ha la necessità caricare il proprio domani. Sulle strade principali e sulle rica delineati, che a loro volta possono
La seconda modalità di ricarica, la ri- veicolo nel minor tempo possibile per autostrade possiamo aspettarci infra- ulteriormente suddividersi in sottocasi
carica in itinere, è per così dire anti- proseguire il viaggio, ovviamente com- strutture di ricarica presso le aree di a seconda del contesto, costituiscono
tetica: ci si ferma apposta con l’unico patibilmente con i limiti della tecno- servizio in grado di caricare più veicoli i tre “pilastri” fondamentali della rica-
scopo di rifornire di energia il proprio logia e dei costi. Anche se per alcuni contemporaneamente ad una potenza rica dei veicoli elettrici, senza i quali
autoveicolo. Ciò accade in due situa- automobilisti la ricarica in itinere po- di almeno 100 kW l’uno. I sistemi di l’acquisto e l’utilizzo dei veicoli elettrici
zioni: quando il tragitto giornaliero trebbe essere del tutto saltuaria (per- ripartizione automatica della potenza risulta fortemente ostacolato.

GIE 7 settembre - 2020


46 FOCUS MOBILITÀ ELETTRICA

Ricarica dei veicoli:


nuovi obblighi
Novità nel Testo Unico sull’Edilizia in materia di
prestazioni energetiche ed efficienza energetica. Per il
settore elettrico importanti novità in tema di diffusione
dell’infrastruttura per la ricarica dei veicoli elettrici
DI GIACOMO BENEVENTI

C
ontinuano i recepimen-
ti, da parte del Legi-
slatore, delle Direttive
Europee per la promo-
zione dell’efficientamento energetico
degli edifici e per la mobilità elettrica.
L’orientamento è chiaro e fa il paio con
quanto prospettato dal “famoso” bonus
110%: gli edifici dovranno presto essere
resi più efficienti e dovranno necessaria-
mente essere compatibili con le esigenze
della mobilità elettrica. È stato pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale numero 146 del
10 giugno scorso il Decreto Legislativo
48/2020 dal titolo “Attuazione della diret-
tiva (UE) 2018/844 del Parlamento euro-
peo e del Consiglio, del 30 maggio 2018,
che modifica la direttiva 2010/31/UE
sulla prestazione energetica nell’edilizia
e la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza
energetica”. Il decreto è in vigore dal gior-
no successivo a quello della sua pubbli-
cazione nella Gazzetta Ufficiale della Re-
pubblica italiana, ovvero dall’11 giugno. Capo I - Finalità e ziali dotati di piu’ di venti posti auto sono di ricarica per veicoli elettrici;
Il documento, come suggerisce il titolo, modifiche al decreto rispettati i seguenti criteri di integrazione b) l’obbligo di cui alla lettera a) si applica
modifica il testo unico dell’edilizia rece- legislativo 19 agosto delle tecnologie per la ricarica dei veicoli qualora:
pendo la Direttiva UE 2018/844, la quale 2005 n. 192 elettrici: 1) il parcheggio sia situato all’interno
a sua volta ha modificato le precedenti Art. 6 a) negli edifici non residenziali di nuova dell’edificio e, nel caso di ristruttura-
direttive in materia di prestazioni energe- Modifiche all’articolo 4 del decreto legi- costruzione e negli edifici non resi- zioni importanti, le misure di ristrut-
tiche in edilizia ed efficienza energetica. slativo n. 192 del 2005. Adozione di cri- denziali sottoposti a ristrutturazioni turazione riguardino il parcheggio o le
Per il professionista del comparto elettri- teri generali, di una metodologia di calco- importanti, dotati di piu’ di dieci posti infrastrutture elettriche dell’edificio; o
co si segnalano nuovi provvedimenti volti lo e requisiti della prestazione energetica auto, sono installati: almeno un punto 2) il parcheggio sia adiacente all’edificio
a promuovere ulteriormente la diffusione 1. All’articolo 4 del decreto legislativo di ricarica ai sensi del decreto legisla- e, nel caso di ristrutturazioni impor-
dell’infrastruttura per la ricarica dei veicoli 19 agosto 2005, n. 192, sono ap- tivo 16 dicembre 2016, n. 257, di tanti, le misure di ristrutturazione ri-
elettrici all’interno degli edifici. portate le seguenti modificazioni: recepimento della direttiva 2014/94/ guardino il parcheggio o le infrastrut-
In particolare, l’articolo 6 del nuovo de- ..omissis.. UE; ture elettriche del parcheggio;
creto legislativo modifica come segue il b) il comma 1-bis è sostituito dai se- 2) infrastrutture di canalizzazione, vale c) entro il 1° gennaio 2025, negli edi-
Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. guenti: a dire condotti per cavi elettrici, per fici non residenziali dotati di piu’ di
192 “Attuazione della direttiva 2002/91/ «1-bis. Negli edifici di nuova costruzione, almeno un posto auto ogni cinque, al venti posti auto, è installato almeno
CE relativa al rendimento energetico negli edifici sottoposti a ristrutturazione fine di consentire anche in una fase un punto di ricarica ai sensi del de-
nell’edilizia”: importante e negli edifici non residen- successiva di installare ulteriori punti creto legislativo 16 dicembre 2016,

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FOCUS MOBILITÀ ELETTRICA 47

Figura 1. Diagramma di flusso: esempio di definizione degli obblighi di predisposizione per le


infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici all’interno degli edifici, secondo quanto previsto dal nuovo
Dlgs. È possibile derogare agli obblighi previsti se il costo delle installazioni di ricarica e di canalizzazione
superano il 7% del costo totale della ristrutturazione dell’edificio.
n. 257, di recepimento della direttiva
2014/94/UE;
d) negli edifici residenziali di nuova co-
struzione e negli edifici residenziali EDIFICIO RESIDENZIALE
sottoposti a ristrutturazioni impor-
tanti, dotati di piu’ di dieci posti auto,
sono installate, in ogni posto auto,
infrastrutture di canalizzazione, vale
a dire condotti per cavi elettrici, al fine
Nuova costruzione o ristrutturazione “importante” NO
secondo Decreto 26 giugno 2015
di consentire anche in una fase suc-
cessiva di installare punti di ricarica
per veicoli elettrici ai sensi del decre-
to legislativo 16 dicembre 2016, n. SI
257, di recepimento della direttiva
2014/94/UE;
e) l’obbligo di cui alla lettera d) si applica Permesso di costruire
qualora: DOPO il 10 marzo 2021
NO
1) il parcheggio è situato all’interno
dell’edificio e, nel caso di ristruttura-
zioni importanti, le misure di ristruttu-
razione comprendono il parcheggio o SI
le infrastrutture elettriche dell’edificio;
o
2) il parcheggio è adiacente all’edificio e,
nel caso di ristrutturazioni importanti,
Parcheggio o posti auto interni NO
le misure di ristrutturazione compren- o adiacenti all’edificio
dono il parcheggio o le infrastrutture
elettriche del parcheggio;
f) le disposizioni di cui alle lettere da a) SI
a e) non si applicano nel caso in cui:
1) l’obbligo insista su edifici di proprie-
tà di piccole e medie imprese, quali
definite al titolo I dell’allegato della
Numero NO
raccomandazione 2003/361/CE del-
di posti auto superiori a 10
la Commissione europea, e da esse
occupati;
2) con riguardo esclusivo alle lettere a) SI
e d), siano state presentate domande
di permesso a costruire o domande
equivalenti entro il 10 marzo 2021; PREDISPOSIZIONE IN OGNI POSTO NESSUN OBBLIGO
3) le infrastrutture di canalizzazione
necessarie si basino su microsistemi
AUTO PER LA FUTURA INSTALLAZIONE “AGGIUNTIVO”
isolati e ciò comporti problemi sostan- DI UN SISTEMA DI RICARICA
ziali per il funzionamento del sistema
locale di energia e comprometta la
stabilità della rete locale;
4) il costo delle installazioni di ricarica
e di canalizzazione superi il 7% del Inoltre, il documento prevede quanto della collettività, anche sfruttando la Decreti di attuazione
costo totale della ristrutturazione im- segue: Piattaforma unica nazionale (PUN) in vista
portante dell’edificio; “1-ter. I decreti di cui al comma 1 defini- di cui all’articolo 8, comma 5, del de- Come spesso accede in questi casi, ven-
5) l’obbligo insista su edifici pubblici che scono le modalità attuative degli obblighi creto legislativo 16 dicembre 2016, gono prospettati dal documento una se-
già rispettino requisiti comparabili di cui al comma 1-bis, nonché le carat- n. 257; rie di decreti di attuazione, che andranno
conformemente alle disposizioni di teristiche tecniche dei punti di ricarica b) misure volte a favorire la semplificazio- a definire almeno:
cui al decreto legislativo 16 dicembre
2016, n. 257, di recepimento della
e delle infrastrutture di canalizzazione,
tenendo conto del rapporto tra costi e
ne dell’installazione di punti di ricarica
negli edifici residenziali e non residen-
• Le modalità con cui dovranno essere
raccolti i dati relativi ai punti di ricarica
direttiva 2014/94/UE. benefici per il destinatario dell’obbligo e ziali nuovi ed esistenti e il supera- effettivamente installati, con partico-
inoltre definiscono: mento di eventuali ostacoli normativi, lare riferimento a quelli accessibili al
In Figura 1, un diagramma di flusso che a) le modalità con cui sono raccolti i dati anche relativi a procedure di autoriz- pubblico;
rappresenta un esempio pratico per de-
finire, nel caso di un edificio residenziale,
relativi ai punti di ricarica installati,
con particolare riferimento a quelli
zazione e di approvazione;
c) misure per la promozione della mobi-
• Le novità procedurali (semplificazio-
ni) per favorire l’iter autorizzativo per
l’applicabilità delle disposizioni previste accessibili al pubblico, al fine di favo- lità dolce e verde e la pianificazione il rilascio dei permessi per la realizza-
dal nuovo Dlgs 10 giugno 2020, n.48. rirne e promuoverne l’utilizzo da parte urbana. “ zione dei nuovi punti di ricarica.

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48 FOCUS MOBILITÀ ELETTRICA

Le proposte per una


mobilità più sostenibile
Un percorso possibile, ma rimane un divario tra regioni
del Nord e Sud, come confermato dallo Smart Mobility
Report 2020, ospitato all’interno di That’s Mobility.
Un confronto con gli operatori per delineare il futuro
della nuova mobilità nel nostro Paese

I
primi dati dello Smart Mo- That’s Mobility, evento all’interno cresciuti in particolar modo al Nord +113% rispetto al 2018 per le vet-
bility Report 2020 mostrano del quale è presentato lo Smart Italia. Nel 2019 sono state infatti ture BEV e del 30% per le PHEV.
una crescita della mobilità Mobility Report, ha creato così un immatricolate 17.065 auto elet- Trend che è continuato anche nel
a emissioni zero capace tavolo di discussione dove i suoi triche (registrando un +78% tra il 2020, nonostante la contrazione
di ridurre lo smog e di affrontare i interlocutori hanno condiviso le 2018 e il 2019, soprattutto grazie delle immatricolazioni dovute al
cambiamenti sociali imposti dall’e- tendenze in atto e alcune indica- all’Ecobonus in vigore da aprile blocco da Covid-19” – sottolinea
mergenza sanitaria, anche se le zioni per lo sviluppo futuro, anche 2019 e all’incremento dell’offerta Stefano Sordelli, Future Mobility
immatricolazioni di auto elettriche in considerazione dei nuovi scenari di modelli elettrificati disponibili). Director di Volkswagen Group Ita-
sono prevalentemente concentrate post-emergenza sanitaria. Nel 2019 sono state immatricolate lia –. E nonostante l’Italia, rispetto
nel Nord Italia. Punto di partenza della discussione 10.566 auto BEV, più che raddop- ad altri paesi europei, abbia appro-
Ci si interroga sulle opportunità di sono i primi dati elaborati dall’edi- piate rispetto al 2018 e 6.499 auto vato incentivi all’acquisto di auto
mercato e sulle proposte per il Le- zione 2020 del Report, dai quali PHEV, +42% rispetto al 2018. elettriche/elettrificate molto più
gislatore nel dare voce ai principali emerge come gli indicatori relativi Si tratta di una crescita confermata tardi e comunque ancora sotto for-
soggetti della filiera, confrontando- a immatricolazioni e incentivi ne- anche dalle case automobilistiche: ma di sperimentazione. Sono attivi
si coi maggiori operatori di settore. gli ultimi anni siano notevolmente “Con il 2019 conclusosi con un solo dal 2019 mentre in altri paesi

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FOCUS MOBILITÀ ELETTRICA 49

d’Europa è da qualche anno che propensione generale al ricambio


sono in vigore”. delle auto: più del 50% del parco
Considerando la distribuzione delle circolante nel Sud Italia ha un’an-
immatricolazioni di auto elettriche zianità maggiore di 15 anni, men-
registrate nel 2019 per zona geo- tre al Nord la quota è del 30%; di
grafica si nota come: conseguenza le immatricolazioni di
• nel Nord Italia siano state imma-
tricolate oltre 12.000 auto elet-
auto elettriche seguono questo ri-
tardo e tutto ciò determina anche
triche (sia BEV sia PHEV), cor- un minore sviluppo infrastrutturale
rispondenti a quasi il 70% delle che solitamente segue la domanda
immatricolazioni totali registrate dei veicoli. Per invertire la rotta e
in Italia; accelerare il processo di nuove im-
• in Centro Italia siano state im-
matricolate oltre 4.000 auto
matricolazioni di auto elettriche uno
stimolo importante potrebbe venire
elettriche (sia BEV sia PHEV), dalle aziende private attraverso ser-
corrispondenti a oltre il 24% vizi e soluzioni integrate casa-lavoro
delle immatricolazioni totali re- rivolte ai propri dipendenti”.
gistrate in Italia; Per Massimo Sabbioneda, Head of
• nel Sud Italia e nelle isole mag-
giori siano state immatricolate
E-Mobility di Alpiq Energia Italia,
e-Mobility General Contractor “lo
oltre 1.000 auto elettriche (sia stesso dovrebbe fare la pubblica
BEV sia PHEV), corrispondenti amministrazione, non solo al Sud. I
a meno del 6% delle immatrico- Comuni e le loro società controllate
lazioni totali registrate in Italia. potrebbero dare ai propri cittadini
il buon esempio di una mobilità
“Spesso si rilevano difficoltà nel rila- sostenibile introducendo veicoli
scio delle autorizzazioni nel Sud del elettrici nella propria flotta. Pen-
Paese e/o una scarsa attenzione al so anche al parco auto delle forze
tema. È compito delle amministra- dell’ordine locali e a quello delle
zioni comunali considerare la que- strutture sanitarie che potrebbero
stione come prioritaria e consentire tranquillamente “migrare all’elet-
agli operatori di ricarica pubblica trico” tenendo conto anche dei l’utente. Molto spesso capita in Ita- riflessione sul mercato attuale e sul-
di poter installare le proprie infra- considerevoli risparmi economici e lia che tra città della stessa regio- le prospettive future, anche alla luce
strutture di ricarica laddove di inte- che non avrebbero bisogno di au- ne siano in vigore regole differenti, degli effetti della pandemia Covid-19”
resse. A seconda delle disponibilità tomezzi con significative autonomie per il parcheggio, per l’accesso alla – conclude Simone Franzò, Direttore
finanziarie delle amministrazioni di chilometraggio”. ZTL, che costringono il cittadino ad dell’Osservatorio Smart Mobility Re-
comunali si potrebbero sviluppare La presenza di incentivi regionali è adeguarsi di volta in volta e a cor- port dell’Energy & Strategy Group del
gli acquisti sfruttando misure di in- stata un importante driver nell’im- rere ai ripari per evitare sanzioni” Politecnico di Milano.
centivazione light (come parcheggi matricolazione di auto elettriche nel – aggiunge Laura Andi Abati, Com- Se è evidente che il settore automo-
e accessi in ZTL gratuiti) che non 2019. Le regioni che hanno offerto munication Officer di Scame Parre tive è stato uno dei più colpiti dalla
richiederebbero investimenti in de- incentivi all’acquisto di auto elettri- E-Mobility, azienda di produzione di pandemia COVID-19, è altrettanto
naro pubblico” – aggiunge Roberto che nel 2019 (solamente 8 su 20) infrastrutture e soluzioni di ricarica evidente come questa abbia impat-
Colicchio, Head of Business Deve- sono fortemente polarizzate nell’a- per l’auto elettrica. tato anche sulle immatricolazioni di
lopment di Be Power. rea settentrionale del nostro Paese, Tra gli operatori c’è anche chi chie- auto elettriche.
Il Meridione nel 2019 rappresen- con l’unica eccezione della Sarde- de più coraggio e qualche azione Durante il mese di marzo si è regi-
ta solo il 6% nel mercato italiano gna i cui incentivi, seppur molto che magari potrebbe creare qual- strato un trend positivo year-on-ye-
delle auto elettriche, è dunque un elevati, erano diretti solamente al che discontento: “Servono azioni ar (+48,9%) ma un trend negativo
mercato marginale rispetto al totale comparto industriale e non ai pri- decise per diffondere il mezzo elet- rispetto al mese di febbraio 2020
del mercato italiano della mobilità vati cittadini. trico – suggerisce Stefano Lucini, Re- (-63,4%).
elettrica. Secondo Nicola Campa- “Le buone pratiche dovrebbero sponsabile Marketing di Orbis Italia, Il mese di aprile registra un trend
ti, E-Mobility Manager di Edison essere unificate in tutte le città e azienda attiva nell’ambito della mo- negativo sia year-on-year (-58,1%)
Energia “Il ritardo del Sud Italia è regioni, così da evitare un certo di- bilità elettrica con stazioni di ricarica sia rispetto al mese di marzo 2020
in parte riconducibile a una minore sallineamento che può confondere intelligenti –. Lo possiamo fare con gli (-46%). Da evidenziare come la
incentivi all’acquisto, ai quali aggiun- tendenza negativa di immatricola-
gere un’IVA agevolata, individuando zioni di auto elettriche sia più con-
IL 2019 SI È CHIUSO CON UN +113% tariffazioni ad hoc per l’energia desti- tenuto rispetto alle immatricolazioni
RISPETTO AL 2018 PER LE VETTURE nata alla ricarica in ambito domesti-
co e con una maggiore tassazione dei
di auto tradizionali.
Infatti, nel mese di aprile 2020 le
BEV E DEL 30% PER LE PHEV. TREND veicoli a combustione”. immatricolazioni di auto diesel e
CHE È CONTINUATO ANCHE NEL “Questi dati non vanno letti come una
graduatoria tra regioni d’Italia, piut-
benzina hanno registrato un trend
year-on-year rispettivamente pari a
2020, NONOSTANTE LA COVID-19 tosto si propongono come spunti di -97,5% e -98,1%.

GIE 7 settembre - 2020


50 FOCUS MOBILITÀ ELETTRICA

Prodotti, sistemi e servizi:


un’offerta completa
La filiera della mobilità elettrica non è fatta
di sole automobili: colonnine di ricarica,
piattaforme software, integrazione fotovoltaica
e servizi “chiavi in mano” arricchiscono l’offerta
e le occasioni per l’installatore di proporre
soluzioni a valore aggiunto al proprio cliente

GRUPPO A2A

UN’OFFERTA COMPLETA E MIRATA


PER TUTTE LE NECESSITÀ
A2A Energy Solutions è la socie- consulenza tecnico-economica, l’in- commerciali elettrici, A2A Energy gato da remoto alla piattaforma di
tà del Gruppo A2A che si propone stallazione e la gestione del sistema Solutions fornisce un’offerta comple- controllo A2A, è possibile verifica-
come fornitore di soluzioni energeti- di ricarica, oltre a un servizio di as- ta e mirata per le diverse necessità. re costantemente il funzionamen-
che per clienti business, condomìni, sistenza e manutenzione. L’azienda Fra le diverse soluzioni proposte, to delle infrastrutture e registrare
pubblica amministrazione e cittadi- segue il cliente attraverso un’accura- c’è il Wallbox Premium con prote- tutte le sessioni di ricarica. È inol-
ni, in termini di risparmio energeti- ta analisi delle sue esigenze per l’in- zioni elettriche integrate. Si tratta tre possibile attivare un servizio di
co, sostenibilità e comfort. In ambito dividuazione della migliore soluzione di un sistema di ultima generazione assistenza per il monitoraggio delle
mobilità elettrica per la ricarica delle di mobilità sostenibile. Grazie a una dotato di doppia presa che permet- funzionalità in tempo reale.
autovetture, le soluzioni proposte da partnership consolidata per il noleg- te la ricarica di due veicoli elettrici Il Wallbox ha una garanzia di 2 anni
A2A Energy Solutions prevedono la gio a lungo termine di auto e veicoli in contemporanea. Ha una potenza e soddisfa tutte le normative vigenti
modulabile da 3,7 kW fino a 22 kW per i sistemi di ricarica, oltre a esser
in corrente alternata, per la ricarica stato testato sulla flotta aziendale A2A
di tutti i veicoli elettrici e ibridi plug- e progettato appositamente per soddi-
in attualmente in commercio. sfare le richieste dei clienti business.
Il wallbox è stato ingegnerizzato con Dal 2010 A2A Energy Solutions ha
le protezioni elettriche integrate, una inoltre sviluppato la rete più capillare
soluzione che permette di avere un di stazioni di ricarica elettriche per vei-
impianto di alimentazione più sem- coli in ambito urbano: oltre 500 punti
plice ed economico e di garantire a Milano, Bergamo, Brescia, Cremo-
una più facile e sicura installazione. na, Rovato (BS), Sondrio, Morbegno
Viene infatti installato direttamente a (SO) e Tirano (SO), tutti alimentati da
muro e non ha bisogno di lavori edili fonti rinnovabili, per rifornire veicoli
specifici. L’infrastruttura è dotata di elettrici a due, tre e quattro ruote. L’in-
uno schermo LCD per una chiara vi- frastruttura offre un’elevata flessibilità
sualizzazione delle istruzioni, men- ricettiva, con potenze differenti per
tre la ricarica viene attivata tramite fare il pieno di energia: da 3,7 kW a
una tessera RFID. 22 kW (in corrente alternata) e 50 kW
Grazie a un modem integrato colle- (in corrente continua).

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sicurezza e risparmio energetico in ambienti lavorativi, residenziali e domestici.
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52 FOCUS MOBILITÀ ELETTRICA

DEHN

LA PROTEZIONE DI VEICOLI
E COLONNINE DI RICARICA ELETTRICHE
struttura di ricarica ed offre una
protezione affidabile contro i ful-
mini sia diretti che indiretti ed è
quindi una protezione universale.
La funzione di frangionda, relativa
alla tecnologia RAC, limita l’ener-
gia residua a valori < 0,5 J. Ciò
garantisce un’efficace protezione
del dispositivo terminale anche in
caso di fulminazione diretta.
Invece, se p.es. le wallbox si tro-
vano nell’area protetta, quindi
montate a parete oppure all’inter-
no di un garage, devono essere
considerati solo gli accoppiamenti
induttivi / capacitivi.
In questo caso si consiglia il nuovo
limitatore di sovratensione tipo 2 +
3 DEHNcord 3P.
Grazie al suo design compatto di
soli 2 unità, può essere utilizzato
L’elettromobilità sta accelerando. in quasi tutte i luoghi di installazio-
Le immatricolazioni di veicoli sono ne. Gli scaricatori combinati come
in aumento e le utility e le pub- BLITZDUCTORconnect o DEHN-
bliche amministrazioni, così come patch vengono raccomandati per
aziende e privati, stanno investen- proteggere le linee dati, dell’infra-
do sempre più nella costruzione struttura di ricarica e del veicolo
delle necessarie infrastrutture di elettrico.
ricarica.
Tuttavia, l’elettronica sensibile Requisiti normativi
all’interno dell’infrastruttura di ri- Se una stazione di ricarica viene
carica richiede opportune misure installata e collegata tramite un
di protezione. cablaggio fisso, rientra nell’ambito
Colonnine e stazioni di ricarica in- della CEI 64-8;V5.
stallate all’aperto e collegate alla La norma CEI 64-8;V5 sezione
rete elettrica, sono significativa- 443 specifica le prescrizioni per la
mente esposte alle sollecitazioni protezione degli impianti elettrici e
da sovratensioni atmosferiche e di contro le sovratensioni transitorie
manovra, che si propagano trami- Non è solo la colonnina di ricarica componente essenziale. di origine atmosferica, trasmesse
te la linea elettrica. stessa che è in pericolo: se queste Ciò contribuisce a garantire l’in- attraverso la rete di distribuzione
Infatti, mediamente vengono regi- sovratensioni si verificano duran- vestimento, all’operazione eco- dell’energia elettrica, comprese le
strati 1,5 milioni di eventi di ful- te un processo di ricarica, questo nomica e, ultimo ma non meno fulminazioni dirette sul sistema di
minazione ogni anno e i danni alle può anche causare danni al vei- importante, alla soddisfazione dei alimentazione, e quelle contro le
infrastrutture e agli impianti elet- colo stesso, in quanto l’interfaccia clienti. sovratensioni di manovra.
trici possono verificarsi non solo di ricarica dei veicoli elettrici, in Il rischio non può sempre essere In caso di pericolo di fulminazio-
nel luogo dell’impatto stesso, ma accordo alla IEC 60664-1, ha tipi- chiaramente determinato a causa ne diretta, deve essere richiamata
in un raggio fino a due chilometri. camente una tenuta all’impulso di dei luoghi di installazione ampia- la norma per la protezione contro
Inoltre, i picchi di sovratensione soli 2500 V. mente variabili, pertanto si consi- i fulmini CEI EN 62305. In otti-
legati alla rete, ad esempio a cau- Le parti più colpite dai danni sono glia l’uso di uno scaricatore com- ca futura, DEHN raccomanda di
sa delle operazioni di commutazio- il controllore di ricarica oppure le binato compatto come DEHNvap rispettare già oggi la norma IEC
ne, nonché guasti a terra e corto- batterie. Per garantire la massima EMOB, garantendo un coordina- 60364-7-722, pubblicata nei pri-
circuiti, devono essere considerati continuità di servizio delle stazio- mento energetico di tipo 1 + 2 + 3. mi mesi del 2019, che obbliga l’in-
fattori di rischio per l’infrastruttura ni di ricarica, la protezione contro Questo SPD è appositamente pro- stallazione di SPD per tutti i punti
di ricarica. i fulmini e le sovratensioni è una gettato per i requisiti dell’infra- di ricarica pubblici.

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EOS
Connettività e flessibilità
per l’Industria 4.0
L’innovativa colonna di segnalazione
EOS può essere utilizzata come
dispositivo di segnalazione standard,
come trasmettitore wireless per mostrare
da remoto lo stato di una determinata
macchina o anche come sistema di
gestione code, per controllare l’accesso
all’interno di negozi o edifici.
EOS combina un design innovativo
con performance acustiche fino a 100
dB, visibilità e protezione contro acqua
e polvere (IP69K) - caratteristiche chiave
all’interno di un impianto di produzione.
L’interfaccia di connettività consente di
visualizzare l’aggiornamento in tempo
reale sullo stato di una determinata
macchina o dispositivo, ricevendo un
avviso per posta o su cellulare mediante
notifiche push e di comandare a distanza
il dispositivo per segnalare un determinato
evento (tempo di manutenzione, fine
turno, ecc.).
Infine, EOS può essere integrato
all’interno delle soluzioni SMART-Q
consentendo un processo di gestione
manuale o automatica delle code.

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54 FOCUS MOBILITÀ ELETTRICA

FIMER
BENDER

NUOVI CONTROLLORI OBIETTIVO INTEGRAZIONE:


DI ISOLAMENTO PER DAL FOTOVOLTAICO
STAZIONI DI RICARICA DC ALLA MOBILITÀ GREEN
La gamma Bender dei L’azienda italiana Fimer riveste un ruolo di player globale nel settore ener-
controllori di isolamento getico grazie all’esperienza nella produzione di inverter solari e a seguito
compatti per le stazioni dell’acquisizione della divisione solar di ABB, finalizzata a marzo 2020.
di ricarica in DC è stata Nata nel 1942 a Vimercate (MB), l’azienda è oggi il quarto produttore al
recentemente ampliata mondo di inverter per energie rinnovabili. Presente in 26 Paesi, con 3 siti
con l’introduzione del produttivi e 2 centri di ricerca e sviluppo, oltre 1100 dipendenti e uno dei
nuovo modello Isome- più ampi portafogli di prodotti al mondo, dal 2017 collabora all’attuazione
ter isoCHA425HV, pro- dell’infrastruttura di ricarica per i veicoli elettrici.
gettato specificamente L’offerta di sistemi di ricarica per veicoli elettrici si articola su due famiglie di
per applicazioni in sta- prodotti, una a corrente alternata (AC) e una continua (DC).
zioni di ricarica in DC La linea di stazioni di ricarica in AC di Fimer è progettata in base a criteri
con tensione nominale di solidità e funzionalità ed è conforme alla normativa internazionale IEC
da 50 a 1.000V, realiz- 61851-1. Si tratta di colonnine in grado di ricaricare in corrente alternata
zate secondo standard fino a due veicoli elettrici, ciascuno a una potenza fino a 22kW.
giapponese CHAdeMO Qualche dato tecnico:
(Charge de Move) o CCS • Temperatura operativa: da -25 °C a 50 °C;
(Combined Charging Sy- • Umidità: < 95%;
stem secondo EN 61851 and EN • Due prese di tipo 2, dotate di protezioni antivandalo e di sistemi di misura
62196). Grazie all’isoCHA425HV, sarà perciò possibile garan- e protezione;
tire la sicurezza elettrica nelle nuove stazioni di ricarica dotate • Ritenzione elettromeccanica durante la carica;
di doppia spina, una CHAdeMO e una CCS, tramite un unico • Verifica del collegamento e regolazione della corrente tramite PWM e inter-
dispositivo, consentendo quindi un notevole risparmio econo- ruttore di protezione differenziale di tipo B;
mico rispetto al passato. • Gestione intelligente del guasto, con richiusura dell’interruttore automatica;
A differenza dei convenzionali controllori di isolamento, l’iso- • Load manager interno per la ripartizione del carico;
CHA425HV segnala la presenza di guasti verso terra con un • Alimentazione di back-up con “Supercap”;
tempo di risposta ≤ 1 secondo nel caso insistano su uno solo • Sensori di temperatura interna;
dei poli e ≤ 10 secondi per guasti su entrambi i poli DC, il • Sistema intelligente di monitorag-
che rappresenta sicuramente un grande vantaggio nel moni- gio e controllo da remoto;
toraggio dell’isolamento di stazioni di ricarica DC ChadeMO, • Roaming tra i vari operatori;
nelle quali, finora, non si era mai ottenuta la segnalazione di • Possibilità opzionali di monito-
guasti insistenti su entrambi i poli, né tanto meno simmetrici. raggio da remoto tramite modem
I guasti simmetrici possono essere spesso causati da polvere, con protocollo OCPP.
sporcizia o sale antigelo mischiati all’umidità, che insieme Disponibili a breve la gamma di
possono provocare un degrado precoce delle condizioni dei wallbox AC e DC e la linea di sta-
cavi, con un conseguente calo del grado di isolamento della zioni di ricarica a corrente conti-
stazione di ricarica. nua (DC), con architettura com-
Inoltre, la sicurezza elettrica e l’affidabilità della misura dell’i- pletamente modulare, facilmente
solamento vengono garantite in tutte le condizioni d’impie- adattabili all’evoluzione del mer-
go; ad esempio anche nelle fasi in cui non vi siano veicoli cato, esteticamente accattivanti ed
in ricarica, il monitoraggio della stazione è eseguito dall’iso- estremamente sicure.
CHA425HV, grazie alla sua alimentazione ausiliaria dedicata e Uno dei prossimi obiettivi di Fimer
galvanicamente isolata rispetto al circuito monitorato, che può è l’integrazione tra inverter solari e
accettare tensioni di alimentazione nei range 100…240V AC stazioni di ricarica per la mobilità
e 24…240V DC, tipicamente presenti nei quadri di controllo. elettrica. Investire nel settore dell’e-
Le due soglie di intervento separate e programmabili permetto- mobility è una scelta strategica per
no una segnalazione di preallarme con molto anticipo rispetto costruire un mondo migliore da
al momento in cui il sistema raggiunga uno stato critico; tale lasciare alle nuove generazioni. Il
peculiarità rappresenta un vantaggio nell’impiego dell’iso- futuro è sempre più green, Fimer
CHA425HV rispetto a molti altri controllori di isolamento, per ne è consapevole e intende cogliere
la maggior parte dotati esclusivamente di una sola uscita che questa opportunità per continuare a
scatta una volta avvenuto il primo guasto. crescere e accompagnare la mobili-
tà nella nuova era elettrica.

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56 FOCUS MOBILITÀ ELETTRICA

GEWISS

LA SMART MOBILITY
SI FA EASY
L’offerta Gewiss di unità di ricarica EV si arricchisce con le rinnovate wall- Easy Cloud. Le unità in versione Cloud sono state proget-
box Joinon Easy, che offrono soluzioni conformi al Modo 3 della normativa tate per offrire un servizio di ricarica a pagamento. Ogni
internazionale EN 61851-1 e disponibili nelle versioni con cavo o presa stazione di ricarica può essere gestita attraverso un
e con potenze di ricarica da 4,6 kW a 22 kW. backend di monitoraggio e la sua attivazione
Realizzate in materiale plastico, le unità Easy rappresentano la soluzio- avviene con la relativa App, che consente agli
ne ideale per ricaricare in maniera sicura ed affidabile qualsiasi veicolo utenti Driver anche di geolocalizzare le co-
elettrico. Esse inoltre risultano semplici da configurare ed utilizzare, ga- lonne direttamente da dispositivo mobile.
rantendo al contempo contenuti costi d’installazione e manutenzione. Le Una soluzione completa, perfetta per ogni
unità Joinon Easy sono disponibili in tre varianti, a seconda del tipo di contesto residenziale e che a partire dal
utilizzo necessario: Autostart, RFID e Cloud. Easy Autostart. I punti di ri- 1 luglio 2020 può usufruire del Decreto
carica con Autostart sono utilizzabili da qualsiasi utente senza autentica- Rilancio, con un Bonus fiscale del 110%.
zione. L’avvio della ricarica è immediato e automatico con il collegamento Tra gli interventi previsti dall’articolo 121 del
del veicolo elettrico. Easy RFID. Le Stazioni di ricarica con modalità RFID Decreto, infatti, c’è anche l’installazione di co-
sono ideali per garantire un accesso riservato ai punti di ricarica. Il loro lonnine di ricarica, wallbox e altre infrastrutture di
utilizzo, infatti, può essere controllato attraverso una o più tessere RFID, ricarica di veicoli elettrici, da eseguire congiuntamente a
che fungono da chiave di attivazione del processo di ricarica. uno degli interventi previsti dal primo comma della legge.

INGETEAM

ACCUMULATORI DI ENERGIA INTEGRATI


Ingeteam, azienda specializzata in elettronica di potenza e controllo, da La Fusion è dotata di display grafico, schede di comunicazione Ethernet
dieci anni produce e commercializza una gamma completa di stazioni di e Wi-Fi, switch interno, contatori di energia certficati MID, protezioni ma-
ricarica per veicoli elettrici. gnetotermiche e differenziali, lettore RFID.
Ingerev Fusion è una colonnina disponibile in versione da terra e da parte, La colonnina è inoltre dotata di protocollo di comunicazione OCPP per
mono e trifase che consente la ricarica in corrente alternata ed è adatta per interfacciarsi con sistemi di controllo esterni, per il monitoraggio e l’impo-
l’installazione in qualsiasi contesto: privato, commerciale, pubblico. stazione dei parametri di configurazione ed è configurabile con prese Tipo
2, cavi precablati Tipo 1 e 2, prese 3A.
La colonnina è dotata di due software preinstallati:
- Webmanager - che consente all’utente un monitoraggio della colonnina e
delle sessioni di ricarica. È possibile ad esempio verificare il numero