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notiziario tecnico

Trasformazione
di rete
Full IP Network
Core & Access Evolution
IT Transformation
Virtualization

1/2016
3

E
anno 25  1/2016

ditoriale
di cui 3.6 su fibra e 1.2 su LTE. Questa in- parti, con cui, come TIM, sigliamo accor-
novazione si fonda su un concreto piano di di partnership.
di ammodernamento della rete esisten- In questo scenario si inserisce, ad esem-
Il Notiziario Tecnico è un social webzine, in cui è possibile discutere in realtime con gli te, come prerequisito all’introduzione pio, la nostra offerta TIM Vision, che ci
autori i vari temi trattati negli articoli, restando in contatto su: delle nuove tecnologie e ad un relativo vede, insieme a Mediaset, Sky e Netflix

G
li operatori di telecomunicazioni incremento dell’efficienza della rete; ne offrire servizi di intrattenimento multi-
www.telecomitalia.com/notiziariotecnico
sono oggi di fronte ad un im- sono un esempio i piani di energy saving mediale ad alta definizione, utilizzando
portante cambio di scenario di e quelli di decommissioning della rete di piattaforme integrate per la fruizione di
servizio, tecnologico e di business, cam- fonia fissa di prima generazione. video su TV, smartphone e tablet.
Proprietario ed editore Axel Clauberg
Gruppo Telecom Italia Ivano Salvatore Collotta biamento che ci pone di fronte ad impor- Ma se ci limitassimo a rinnovare facen- La nostra nuova rete vede quindi l’ul-
Maria Adelaide Compagnucci
Direttore responsabile Maria Cristiana tanti sfide. Da un lato quello di diventare do un semplice efficientamento, non trabroadband, la virtualizzazione, il
Michela Billotti Simone De Rose sempre più efficienti nel business dei potremmo attuare l’inevitabile trasfor- Cloud, la IT Transformation e i Big Data
Monica Di Pasquale
Comitato di direzione Umberto Eula servizi tradizionali, voce e connettività, mazione che il mercato ci chiede e di- come dei nuovi abilitatori che, imple-
Alessandro Bastoni Paolo Fasano
Francesco Cardamone Giuseppe Ferraris dall’altro quello di innovare, per consen- ventare una Digital Telco, ovvero un’a- mentati secondo la metodologia Agile,
Sandro Dionisi Umberto Ferrero tire ai nostri clienti di beneficiare dell’e- zienda che offre servizi per la Digital diventano fattori critici di successo nel
Daniele Franceschini Andrea Ferroni
Gabriele Elia Daniele Franceschini voluzione tecnologica ed infine quello Life, mediante processi digitali gestiti mondo dei servizi digitali, perchè siano
Giuseppe Roberto Opilio Michele Gamberini
Gabriela Styf Sjoman Salvatore Girauda di attuare una trasformazione profonda anche dai clienti, attraverso lo sviluppo sempre più multiaccesso, multiservi-
Guardini Ivano dei processi per essere più efficienti e ve- di piattaforme di rete in un ecosistema zio, multidevice e finalizzati a soddisfa-
Art Director Ivano Guardini
Marco Nebiolo Luna Lazzarini loci nella creazione e valorizzazione dei aperto. Per questo serve una nuova re a pieno la Quality of Experience dei
Lubiano Lucarini
Photo Francesco Ludovico servizi digitali. In quest’ottica l’efficienza rete, con un’architettura All IP Cloud nostri Clienti.
123RF Archivio Fotografico Mario Madella dei processi, legati ai servizi tradizionali, Based e con accessi UBB, quest’ultimo Network as a Service è pertanto il leitmo-
Archivio Fotografico TIM Antonio Manzalini
Pier Paolo Marzo l’innovazione e una nuova trasformazio- elemento distintivo per la qualità; una tiv comune ai 10 articoli di cui si compone
Segreteria di redazione Maurizio Mastromattei
Roberta Bonavita Bruno Melis ne di rete non sono solo la naturale con- rete, quindi, capace di essere veloce, questo numero del Notiziario Tecnico, e
Roberto Mercinelli seguenza di un’esigenza di mercato, ma agile, flessibile, aperta, sicura e in grado attraverso i quali faremo un viaggio negli
Contatti Chiara Moriondo
Via Reiss Romoli, 274 Tommaso Muciaccia le linee guida su cui si impernia il nostro di inseguire i tempi di sviluppo estrema- abilitatori chiave di questa trasformazio-
10148 Torino Alessandra Pau
Alessandra Pavese percorso evolutivo per confermare a TIM mente brevi dei servizi digitali. ne; nel contempo vedremo anche le te-
Tel. 011 2285549
Fax 011 2285685 Larry Peterson il ruolo di leadership. Con quest’obiettivo stiamo investendo stimonianze di altri Operatori, quali ATT
notiziariotecnico.redazione@telecomitalia.it Luciano Petullà
Arianna Pezzulli Impostando la nostra rotta su queste di- in nuovi scenari, per cambiare i nostri e DT, che come noi sono impegnati in
Giovanni Picciano
Sandro Pileri rettrici, potremo essere sempre più com- processi di business, che poggiano su al- questa sfida e ascolteremo l’opinione di
A questo numero hanno collaborato
Roberto Procopio petitivi e portare la larga banda a casa di trettanto nuovi processi operativi e tec- esperti della softwarizzazione delle fun-
Alessandro Amoroso Marina Proietti
Mauro Antonelli Giovanni Quaranta tutti gli Italiani, grazie anche all’impiego nologici; stiamo trasformando, cioè, la zioni di rete, alcuni dei quali sono docenti
Fabrizio Bellezza Daniele Roffinella
Iacopo Romano di tecnologiche all’avanguardia. Abbia- nostra rete, perché diventi non solo una all’Università di Princeton 
Nicola Bernasconi
Cagatay Buyukkoc Angelo Santoro mo, infatti, l’obiettivo, entro il 2018, di piattaforma, ma un vero e proprio Ser-
Andrea Calvi Maria Cristina Strano
Gianni Canal Mario Ullio raggiungere in NGAN l’84% della popo- vizio, di quelli con “la S” maiuscola, che
Marco Caretti Francesco Vadalà
Gianluca Valecchi lazione (il 20% con soluzioni FTTH) e in possa essere utilizzato anche da terze Giuseppe Roberto Opilio
Raffaella Casoria
Giuseppe Catalano Arturo Valenti 4G il 98%, investendo 4.8 Bilioni di euro,
Carlo Cavazzoni Maurizio Valvo
Paola Cinato Vinicio Vercellone
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Contents 50

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Michele Gamberini, Mario Madella, Roberto Procopio
Evoluzione della Core Network di TIM
24 La Core Network di TIM sta evolvendo verso una rete multiaccesso, multiservizio e multidevice grazie alla quale il
cliente potrà accedere a nuovi servizi godendo di una rinnovata user experience. Tale evoluzione sarà fortemente
influenzata dalle tecnologie di NFV (Network Function Virtualization) che abiliteranno nuovi scenari di convergenza e
che predisporranno la rete per l’arrivo del 5G.
Giuseppe Catalano, Daniele Franceschini, Cagatay Buyukkoc, Antonio Manzalini,
Alessandra Pavese, Daniele Roffinella Larry Peterson
Il paradigma Full IP a From CORD Gianni Canal, Francesco Ludovico,
Francesco Vadalà
supporto della ”Digital Telco to the 5G era
Rete come piattaforma
Network Techno-economic drivers are radically changing Tele-
communications and ICT scenarios. Network Operators La competizione tra gli operatori è sempre più agguer-
Da cosa è determinata la necessaria trasformazione di will have to face unprecedented challenges posed, for rita e il consolidamento del fenomeno Over-The-Top
diventare Digital Telco? In questo articolo si tracciano le

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example, by the impressive increase of video traffic, “OTT” [nota 1] ha causato una significativa riduzione
caratteristiche di questo paradigma oltre che dettagliare the wider and wider diffusion of smart phones, tablets, dei profitti: gli operatori devono essere “smart” e trovare
i fattori, non solo tecnologici, che si articolano in questo intelligent things and the emerging new promising ser- nuovi flussi di ricavi, rivedendo i loro modelli di business
scenario competitivo e con nuovi modelli di business per vice scenarios (e.g., Tactile Internet, Industry 4.0, Cloud in modo da essere non solo fornitori di pura connettività
gli Operatori. Robotics). (connectivity provider).

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Paolo Fasano, Mario Ullio, Vinicio Vercellone
Le tecnologie per la rete del
Andrea Calvi, Giuseppe Ferraris
futuro
Mentre gli operatori di TLC sono chiamati a ripensare
Integrazione fra la rete IP e la rete di il proprio posizionamento nella catena del valore dei

trasporto ottica servizi offerti ai clienti, il panorama delle tecnologie di


rete sta modificandosi rapidamente. Novità tecnologiche
L’integrazione della rete IP con la rete ottica non è un tema nuovo, se ne parla e rifocalizzazione degli investimenti in tecnologia stanno
dalla fine degli anni ’90. Oggi però lo sviluppo dei concetti di Transport Software ponendo le basi per una nuova generazione di reti desti-
Defined Network offre nuovi strumenti che consentono di studiare questo tipo di nata a diventare matura con il prossimo avvento della
integrazione da una prospettiva diversa. quinta generazione dei sistemi cellulari.
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Fabrizio Bellezza, Lubiano Lucarini, Simone de Rose
Sparkle IT Transformation
Telecom Italia Sparkle agisce in un mercato internazionale caratterizzato da un’agguerrita concorrenza, in cui compe-
tono sia Communication Service Provider che operatori Over The Top, alcuni dei quali campioni del Digital Business.
In tale contesto diventa fondamentale ripensare l’azienda in ottica digitale; l’IT è quindi chiamato a una profonda
trasformazione di ruolo: da automa dei processi a elemento di “intelligenza artificiale” dell’azienda, nel nome dell’IT
“Factory” utilizzato come leva fondamentale per abilitare la «Digital Transformation» del Business.

Axel Clauberg
The software defined operator
Any prediction remains difficult, especially if it is about the future. But, predicting that Internet traffic will continue to
grow exponentially seems to be a safe bet. We at Deutsche Telekom are committed to deliver the Best Network to
our customers. In order to meet customer and investor expectations with the traffic demands of the future, network
operators need to act - the old way of building networks and producing services will hardly scale for the future.

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Tommaso Muciaccia, Sandro Pileri
Riconfigurabilità nelle
reti di accesso e 144
metro-access
Il concetto di “riconfigurabilità” si coniuga molto bene
con un altro trend rilevante nell’evoluzione delle reti di
accesso, ovvero l’integrazione tra i sistemi propriamente

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di accesso e quelli metro in un’unica architettura metro-
access, che soddisfi quindi i requisiti di trasparenza e fles-
sibilità richiesti dalle peculiarità emergenti delle nuove
tipologie di traffico.

Marco Caretti, Paola Cinato, Umberto Ferrero, Roberto Mercinelli


Evoluzione dell’accesso
L’articolo propone una sintesi delle architetture e delle tecnologie per le redi di accesso fissa e mobile. Partendo da
una panoramica delle soluzioni attualmente in campo per l’accesso broadband, si descrivono le architetture e le tec-
nologie evolutive per entrambi i tipi di rete di accesso e se ne evidenzia la naturale convergenza in un’ottica di sinergia
per le reti di nuova concezione 5G.
INDEX

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IL PARADIGMA
FULL IP
A SUPPORTO DELLA
DIGITAL TELCO
NETWORK

Giuseppe Catalano, Daniele Franceschini, Alessandra Pavese, Daniele Roffinella

Introduzione
Da cosa è determinata la necessaria trasformazione di diventare Digital Telco? È noto che oggi ci troviamo in un’e- tecnologico, e che si estendono a li- Cambiamento Demografico, la Glo-
In questo articolo si tracciano le caratteristiche di questo paradigma oltre che dettagliare poca caratterizzata da grandi cam- vello globale. balizzazione e la Global Connectivi-
i fattori, non solo tecnologici, che si articolano in questo scenario competitivo e con nuovi biamenti in atto a livello sociale, Ai fini della nostra analisi svolgono ty, oltre che la sostenibilità e le GRIN
modelli di business per gli Operatori. culturale, ambientale, demografico, sicuramente un ruolo importante il Technologies (Genetic & persona-
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lized medicine, Robots in ambiti di su scala globale, caratterizzati dal- che sembrava essere una minaccia,
Crescita del traffico dati
sicurezza e assistenza, Internet sen- la disponibilità 24/7, dallo sviluppo la cannibalizzazione a favore degli Azienda che vende servizi digitali
soriale e intuitiva, Nano material). delle smart machine e dalla neces- OTT, oggi è riconosciuta come oc-
Vediamo come. sità di acquisire nuove competenze casione di opportunità interessanti,
Mediante processi digitali
Il cambiamento demografico a livel- da parte dei lavoratori. in particolare per quanto concerne gestiti anche dai clienti Il video e una
componente chiave
lo mondiale pone in relazione alcu- Si può comprendere pertanto qua- quegli OTT posizionati su ambiti di
Attraverso lo sviluppo di
DIGITAL
ni temi tradizionalmente “sociali” : li accelerazioni siano previste nei business complementari a quelli TELCO
piattaforme di rete in un
aumento della popolazione/crescita prossimi 10 anni e come, nell’azione dell’Operatore (pensiamo a Netflix, ecosistema aperto Multi-connected
economica, gioventù/innovazione, correlata dei grandi assi di cambia- Amazon, Sky,…). La crescita del Multi-device e
invecchiamento/nuovi modelli com- mento, tutto il mondo delle teleco- traffico, la necessità di connessione Multi-screen
Con un’architettura All IP
portamentali ed organizzativi, glo- municazioni abbia un ruolo centrale, ovunque e sempre e, soprattutto, il
Cloud based
balizzazione/fenomeni di localismo. non più solo per ciò che concerne la bisogno di sicurezza accresceranno
La Global Connectivity avrà quindi comunicazione tra persone, azien- il ruolo per l’Operatore di rappresen- Focus sulla QoE

come conseguenza principale l’au- de ed “oggetti”, ma per supportare tare un “ponte” tra servizi digitali e Con accessi UBB
mento della diffusione delle infor- ed affiancare i nuovi modelli sociali cliente, in modo che quest’ultimo
Competizione cooperativa
mazioni e questo impatterà sulle ed organizzativi, che si basano sulla possa essere tutelato attraverso un
con i player
organizzazioni, sulle relazioni e sulle condivisione ed elaborazione di in- accesso che garantisca protezione complementari
persone. Crescerà la “trasparen- formazioni in tempo reale. di identità e privacy.
1
Il paradigma
za” delle organizzazioni e dovran- E quindi cosa è un Digital Telco? Digital Telco
no essere gestite modalità sempre È un’azienda che offre servizi digi- pri del mondo digitale, dove il “time prattutto al cliente, al cittadino, al
più diffuse di “online crowds”, che tali, mediante processi digitali ge- to market” è basilare e strategico. lavoratore, ovvero alle persone tut-
porteranno alla gestione di nuovi Il paradigma stiti anche dai clienti, attraverso lo L’esito finale è un nuovo paradigma te, che avranno una specifica pro-
modi di produrre innovazione (Open Digital Telco sviluppo di piattaforme di rete in un legacy e riuscendo a realizzare un di rete ed IT, che è alla base del Di- iezione digitale dei diversi contesti
Innovation). Tutto questo, insieme ecosistema aperto, con un’architet- processo di creazione del nuovo, gital Telco con benefici tangibili so- della vita (figura 2).
al “sempre connesso”, porterà alla Oggi siamo di fronte ad un’impor- tura All IP Cloud Based e con Ac- che consenta un decommissioning
destrutturazione dei concetti di pri- tante trasformazione di business, cessi UBB, quest’ultimo elemento continuo delle vecchie tecnologie. In
vacy e di “confidential information” che impone all’Operatore un “cam- distintivo per la qualità. questo contesto, la virtualizzazione
e sorgeranno “nuovi rischi” legati bio di pelle” mediante una sfidan- ed il Software Defined Networking
all’essere on line. In quest’ottica, la te trasformazione di processi ed consentiranno di implementare una
Cyber Security diverrà un elemento operation, per indirizzare le sfide e rete flessibile, creando un nuovo È NECESSARIA UNA NUOVA RETE...
fondamentale per la gestione della le esigenze del mercato dei servizi Le sfide per paradigma di Cloud Network agile,
vita digitale dell’individuo e nascerà digitali di domani, e nel contempo l’Operatore scalabile, affidabile e sicura, capa-
High Quality
Fast High capacity,
il bisogno di ricavare un tempo per continuare ad essere competitivo ce di inseguire sempre nuovi servizi and IP Virtualized Programmable efficient
essere OFF-line. ed efficiente nel mercato della con- Sicuramente l’Operatore deve riu- non noti a priori e che saranno svi- Native
In questo contesto, se ci spostiamo nettività, su cui è imperniato il busi- scire a semplificare i propri processi luppati mediante ecosistemi aperti
su un piano più tecnico, possiamo ness attuale. e la propria rete, rendendola sem- con tempi di creation e delivery pro-
prevedere che le GRIN Technologies L’Operatore deve essere capace di pre di più IP e programmabile su
porteranno ad una maggiore cresci- attuare una trasformazione passan- base servizio, contesto ed esigenze
ta della virtualizzazione, dell’auto- do da un ruolo di fornitore di linee di gestione e di traffico. Nel fare ciò
Flexible High security
mazione e della realtà aumentata; di comunicazione ad abilitatore di si deve inoltre mantenere efficien- 2 Multimodal
Service-centric Cloud
Paradigma della Based
il che comporterà un cambiamento esperienze digitali, fornite attraver- za, evitando di portarsi dietro sedi-
nuova Rete ed IT
radicale dei meccanismi lavorativi so piattaforme proprie o altrui. Ciò mentazioni di tecnologie e di servizi
E UNA NUOVA IT...
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Ma ciò non basta e, per abilitare i do di offrire servizi con caratteristi- funzionalità necessarie a supporta-
nuovi stili di vita digitale, l’Operato- che profondamente diverse, tempi di re servizi molto diversi dall’IoT, alle
re dovrà mettere le sue potenzialità dispiegamento e decommissioning Smart Grid, ai servizi Veichular o alla
Digital IT
a disposizione di terze parti, mante- brevi, eventualmente integrati con Smart Life, il tutto integrato con i
nendo il controllo di rete, in una lo- terze parti. Ma anche l’IT deve evol- sistemi di terze parti attraverso API
gica di collaborazione competitiva, vere verso un nuovo paradigma di aperte e con l’agilità richiesta dal-
portando un enorme valore all’in- efficienza e programmabilità, anche lo scenario di servizio. È importante
tero ecosistema. Mediante il para- da parte del cliente, che sarà primo evidenziare come il 5G sia implicita-
digma della “Network as a Service” attore della riconfigurazione del suo mente inteso come un sistema ba- Agile Open API Ergonomic
l’Operatore metterà a disposizione, profilo in un ecosistema aperto ed sato sulla tecnologia della virtualiz-
in particolare degli sviluppatori e dei integrato con l’esterno grazie al pa- zazione sia in rete core sia in rete di
clienti, le capacità distintive della radigma Cloud (figura 4). accesso, dove il Network Slicing gioca Programmable
propria rete (ad es. identificazione Una funzionalità centrale in questo un ruolo fondamentale per integrare Multimode and Flexible Efficient
sicura, meccanismi di pagamento, senso è il Network Slicing, che con- nella medesima infrastruttura fun-
qualità ovunque e sempre, sicurez- sente di dispiegare servizi e sistemi zionalità e tecnologie radio diverse,
za …) e mediante piattaforme di Big non attraverso sviluppi hardware e dai nuovi accessi ad alta frequenza,
Data offrirà dati per la creazione di software dedicati, ma come reti vir- alle soluzioni per l’IoT, alle evoluzioni
nuovi servizi utili alle persone. tuali parallele (slice) realizzate come 4 entrare appieno nel modo dei servi- re la strategia di Piano 2016-2018,
L’insieme di tutti questi abilitatori integrazione end to end di VNF su Modello di sviluppo del zi digitali, mediante un modello di sia per consolidare la posizione
Digital IT
tecnologici definisce una rete inte- un’unica infrastruttura hardware design, sviluppo, delivery e gestione attuale sulla connettività, sia per
grata nel Cloud (figura 3), che, a par- condivisa, la cui coesistenza, attiva- 3 di tipo DevOps con tempi di lancio rilanciare nel medio-lungo perio-
tire dagli accessi UBB di ultima gene- zione, gestione e rilascio è garanti- Modello di rete molto veloci. do un posizionamento forte come
integrata nel Cloud
razione e dalle capability di gestione ta dal sistema di orchestrazione. È fornitore avanzato di piattaforme
del traffico delle reti Full IP, è in gra- così possibile dispiegare le catene di di LTE. La visione globale su cui si ap- di rete, capaci di abilitare servizi di-
poggia il 5G, che prevede di integrare gitali dell’Operatore Telco e di terze
l’evoluzione del Mobile BB, l’Internet parti, anche in mercati adiacenti.
Full IP delle cose ed i servizi a bassissima Il programma di Questi fattori costituiscono la pri-
Open API latenza e mission critical, conferma Trasformazione di TIM ma direttrice di cambiamento per
FTTC/FTTH e 4G/5G la vista dell’evoluzione dei sistemi un Operatore, come TIM, che vuol
Cloud Telco come sistemi multiservizio su L’evoluzione di TIM verso il paradig- diventare Digital Telco1.
NFV & SDN
Integrated Content Management una gamma di servizi estremamente ma Digital Telco, caratterizzato dal La seconda direttrice è rappresen-
Network estesa. modello di business “Smart Connec- tata dall’efficienza continua nel bu-
Queste discontinuità tecnologi- tivity & Service and Platform Provi- siness attuale. Il Piano 2016-2018
che, sia a livello di rete sia di IT, si der”, implica il perseguimento di conferma e rafforza anche il pro-
integrano in un’unica rete, che sarà una strategia di copertura pervasiva gramma di modernizzazione delle
Privacy and Zettabyte Capacity operata in modo virtuale e cloud dell’UBB fisso e mobile oltre che la architetture e dei modelli operativi,
Security Low TCO su infrastrutture Data Center Telco capacità di trasformare e moderniz- che renderanno la rete, oltre che più
Grade, ed integrata in modo flessibi- zare le infrastrutture di Rete renden- capace in termini di copertura UBB
Seven 9 Availability
le con l’esterno mediante il paradig- dole efficienti e efficaci. ed intensità di traffico gestibile, più
ma delle API. Inoltre, la presenza su L’accesso UBB, fisso e mobile, per- moderna ed efficiente nella gestio-
Virtual and Geografic UBB
Ultra low Latency questa infrastruttura di sistemi Big vasivo e di elevata qualità sono per ne operativa, con risparmi rilevanti
Configurable Coverage
Data e Data Analitycs consentirà di TIM asset distintivi, su cui impernia- lato energy, maintenance e delivery/
14 APPROFONDIMENTO notiziariotecnico anno 25  1/2016 APPROFONDIMENTO
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re”, elemento chiave di questa trasformazione, spesso banda, di migliori prestazioni e di una maggiore affida-
chiamata “Softwarizzazione delle Telecomunicazioni”. bilità: il 5G assumerà dunque le caratteristiche di un’in-
La rapida diffusione di soluzioni software Open Source frastruttura altamente distribuita, capace da una parte
per SDN-NFV sta creando opportunità (ad esempio in di portare a convergenza, grazie a SDN e NFV, l’accesso
termini di riduzione costi), ma anche il rischio di una fisso e mobile e dall’altro di integrare capacità di pro-
mancanza di allineamento e convergenza verso mo- cessing, storage e networking nei PoP (che diventeranno
delli di riferimento ed interfacce standards. dei mini-DC). In particolare, con il disaccoppiamento dei
Questa trasformazione digitale del business dell’Opera- sistemi hardware dal software e con la virtualizzazione
tore troverà una prima concreta espressione nell’infra- di tutte le funzionalità di rete (non solo le cosiddette

ILSOFTWARE
struttura 5G, che sarà profondamente diversa dalle at- middle-box, ma anche i livelli 2 e 3 di rete), sarà abilitato
tuali reti 4G. Non si tratterà, infatti, solo di un aumento di il modello X-as-a-Service, dove il servizio diventa un’u-
nità di orchestrazione (multi-livello e multi-dominio). Gli

È LA CHIAVE
Operatori dovranno essere preparati a cogliere le oppor-
A tunità offerte dalla flessibilità e programmabilità (attra-
Strategie adottate da alcuni Operatori nella
trasformazione digital del loro business. verso API) del 5G: queste caratteristiche permetteranno
infatti di abilitare nuovi scenari di servizi. Ad esempio
AT&T11 considera il 5G un’infrastruttura integrata volta
ad abilitare una vasta gamma di nuovi servizi: da
nuovi paradigmi di comunicazione al con-
trollo di sistemi di robotica avanzata per
applicazioni sia industriali/agricole
La crescita esponenziale delle capacità IT di processing La strategia inerziale consiste in una graduale e pro- sia per contesti puramente sociali.
e memorizzazione, accompagnate dal contempora- gressiva introduzione dei sistemi SDN-NFV nelle attua- Una trasformazione delle Tele-
neo abbattimento dei costi, la progressiva diffusione li infrastrutture legacy. Telefonica sembra muoversi in comunicazione che consentirà
Non ancora
dell’ultra-broadband fisso e mobile, i terminali sempre questa direzione. La strategia bi-modal, disruptive, è annunciata agli attuali Operatori possibili
più potenti, stanno creando le condizioni per una ride- orientata allo sviluppo e messa in campo di una vera risparmi e maggiore efficienza,
finizione “disruptive” delle piattaforme di rete e servizi. e propria infrastruttura parallela, basata su un radicale ma determinerà anche l’abbas-
Bi-Modal
Questo trasformazione è già da oggi al centro di una delayering architetturale ed una ridefinizione dei siste- samento della soglia di ingresso
forte attenzione accademica ed industriale, eviden- mi di OSS/BSS capace di gestire il dinamismo e la com- per nuovi Operatori e Fornitori di
te sia nei forum e negli enti che trattano tecnologie plessità portata dai paradigmi SDN ed NFV. Servizi: infatti SDN e NFV stanno
Inerziale
come SDN (Software Defined Networks), Cloud, Edge La migrazione dall’infrastruttura legacy a quella pa- già attuando lo spostamento del-
e Fog Computing, NFV (Network Function Virtualiza- rallela avviene su base servizio, fino al completo “spe- la competizione verso modelli di
tion), etc., sia nei movimenti di mercato. Gli Operato- gnimento” della prima. Questa strategia trova limpida tipo Opex. In questo senso il rego-
ri di Telecomunicazioni dovranno affrontare dei rischi, espressione nelle iniziative di DT (infrastruttura Tera- latorio avrà un’importanza chiave
ma avranno anche l’opportunità di trasformare il loro stream), AT&T (ingegnerizzazione delle Centrali secon- nella definizione dei nuovi equili-
business, non solo ottimizzando il loro processi di ope- do il modello CORD) e Korea Telecom. bri dei futuri ecosistemi 
rations (con conseguenti riduzioni costi, rapidità di L’aspetto forse più critico in questa trasformazione
de-commisioning, riduzione time to market, ecc), ma digitale del business è il radicale cambio di “cultura
anche arricchendo il loro portafoglio servizi. In estrema aziendale” richiesto all’Operatore, che implica sviluppo Sviluppo collaborativo e sperimentazioni delle tecnologie chiave in test-bed/field-trials
sintesi gli Operatori si stanno orientando secondo due di nuove competenze (a cavallo fra IT e rete). Infatti: Forte impegno nella creazione di ecosistemi con Vendor e Start-up
principali strategie di trasformazione digitale del loro è diffusa la convinzione dell’importanza strategica per Sviluppo in-source od open-source delle tecnologie chiave (es. RT-OSS, OS) Antonio Manzalini
business: “inerziale” e “bi-modal”. l’Operatore di sviluppare delle competenze sul “softwa- Sviluppo interno di soluzioni software (es. sistemi di orchestrazione) antonio.manzalini@telecomitalia.it
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Education Infrastrucure
assurance. In tale ambito s’inquadra po di presidiare in modo adeguato le di rete e del cliente, porteranno a Health Care Utilities Fropm data to
l’ampio tema del decommissioning opportunità di mercato legate a que- nuovi processi di creation, delivery actions and
Smart City Wellness Banking Automotive
predictions
PSTN2, che va inteso come parte sto aspetto. e assurance del servizio gestibili in Digital applications and services
From in house and thirs parties SW developers
di percorso di razionalizzazione ed La terza direttrice su cui ci focaliz- modo automatico ed in tempo rea- REAL TIME DATA PLATFORMS
evoluzione delle Reti, con l’obiettivo ziamo è la trasformazione digita- le. Su tale infrastruttura si appogge- OSS enabling rapid service creation with seamless
OSS
di evolvere integralmente dal para- le. Le tecnologie riportate in figura ranno piattaforme di servizio capaci assurance and management across physical and virtual
digma TDM verso un modello di rete 5 sono gli elementi essenziali alla di mettere a disposizione mediante
Full-IP, superando i limiti che carat- base del nuovo concetto di Cloud API3 le capability di rete, per lo svi- BUSINESS Security
terizzano alcune piattaforme ormai Network di TIM che consentirà di luppo di nuovi servizi dell’operatore
obsolete e nel contempo migliora- ridurre il Total Cost of Ownership e, Telco e di terze parti. QoS
CONSUMER
re l’efficienza grazie a minori costi soprattutto, di aumentare la scala- Infine, i paradigmi della Network
operativi e una maggiore flessibilità bilità e la velocità nella messa a ter- Automation e del Big Data consen-
VERTICALS Scalability
gestionale. Nel mondo del mobile ra di nuovi servizi digitali. tiranno di tradurre i dati processati
proseguirà la condivisione delle in- In particolare TIM ha già iniziato il in conoscenza diffusa nella rete,
Efficiency
frastrutture dei siti mobili associata a percorso di introduzione della vir- PUBLIC SECTION

una politica di valorizzazione dei siti tualizzazione e del Software De-


Global reach
stessi. In quest’ottica, TIM, valutato fined Networking. Tali abilitatori Different services, different requirements
To network architecture: latency, throughtput,...
che l’infrastruttura “sito” rappresen- tecnologici, grazie ad un sofisticato
ta un elemento chiave nell’ambito meccanismo di “service orchestra- 5 Ecosystem
Tecnologie chiave “TURNING DATA TO KNOWLEDGE” CAPABILITYLIES IN THE ARCHITECTURE
della competizione del mobile, ha tion”, unitamente ad una trasfor- alla base della
creato una Tower company allo sco- mazione degli elementi di gestione Cloud Network

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Modello di Rete come La rete Full IP mente non erano basate su IP, ma
Piattaforma per la su traffico “a circuito”. Inoltre, alle
NETWORK EVOLUTION TOWARDS VIRTUALIZATION & AUTOMATION creazione dei servizi
Digitali È quindi in corso un’evoluzione reti che offrivano servizi solo verso
LEGACY NETWORK ONGOING INITIATIVE AUTOMATED FLEXIBLE NETWORK verso uno scenario ”All-IP”, in cui terminazioni “fisse”, si sono succes-
la totalità dei servizi e delle appli- sivamente affiancate reti concepite
cazioni utilizzate dagli End Users e per connettere terminali mobili; nel
Complex Service Network Optimize HW resources TCO
Introduction Virtualization Open platforms Reducion dalle Aziende, attraverso terminali tempo sono progressivamente au-
conoscenza, che consentirà di re- fissi e mobili, saranno basate su IP mentate le “parti in comune” fra reti
Over Service Video Optimization Stantardization &
alizzare la rete come piattaforma (Internet Protocol [1, 2]), e la totalità fisse e reti mobili (ad es. molte infra-
Profisioning Platform API, VoIP/VoLTE, QoE Scalability
capace di divenire la fucina per la del traffico nelle reti di telecomuni- strutture di trasmissione, e la “rete
Heterogeneous Self Optimization NW Dynamic RAN optimization Reduced creazione di servizi digitali sempre cazione sarà costituito da pacchetti dorsale - backbone” che trasporta il
technologies SON QoS enhancement TTM nuovi4, in modo veloce, flessibile e IP; ciò ha conseguenze importanti traffico fisso e mobile a livello inter-
Vendor Centralize Control New scalabile (vedi figura 6). per le scelte architetturali e tecno- regionale). Anche se ancora oggi
SW Defined NW
Lock-in SDN Dynami traffic flow
revenues I nuovi paradigmi di rete descritti logiche degli operatori Telco. Infat- coesistono soluzioni specializzate
si fondano su un’infrastruttura che ti le reti attuali sono il frutto di un per “il fisso” e per “il mobile”, l’evo-
Fragmented OSS/BSS E2E orchestration Evolved &
HW Simplified mgmt dall’accesso, alla rete metro e al pluridecennale processo di “stra- luzione dei servizisi sta velocemente
Evolution Customer Centric
backbone5 sfrutta al massimo il pa- tificazione” ed “affiancamento” di spostando verso il concetto dell’ac-
SON -Self-Organizing Network
radigma Full IP. Nel seguito ci foca- architetture e tecnologie alquanto cess independent, ossia i servizi
SDN -Software Defined Network lizzeremo sull’architettura Full IP di eterogenee, nate per trattare ser- sempre più sono richiesti e fruiti da
OSS - Operations Support System
BSS - Business Support System TIM. vizi e comunicazioni che originaria- qualunque tipo di accesso e su qua-
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lunque tipo di device. Le tipologie di  di garantire la convergenza dei WhatsApp e la moltitudine di servizi trasmissione, il numero di router traffico (ottimizzando il TCO), men- di rete convergente (per ogni tipo di
servizio diventano sempre più varie- servizi sulle diverse tipologie di di messaggistica nelle applicazioni e i collegamenti attraversati dai tre “sopra” questo livello di rete accesso fisso e mobile). Tipicamen-
gate, sempre più digitali e sempre accesso, su un’infrastruttura IP il “Social” [4, 5]). pacchetti IP; vengono realizzate le “funzioni per te fra l’End User e l’IP Edge il flusso
più risiedono nel Cloud, A riprova di più possibile scalabile e semplice, In una rete “Full-IP”, un’infrastruttu-  Il “Download Time”, cioè il tem- il miglioramento della QoE” (CDN, di pacchetti IP viaggia “incapsulato”
ciò citiamo alcuni esempi: dall’accesso al backbone; ra unica, condivisa tra tutti i flussi di po necessario per accedere e transparent cache, WEB accelera- in canali logici; soltanto all’ IP Edge
 emergono i servizi IoT, sempre più  di essere gestibile, grazie ad inter- traffico che la attraversano, tratta scaricare le “informazioni” da tors, …) che: il protocollo IP diventa “attivo”. Nor-
spesso gestiti da applicazioni in facce Netconfg e Yang, da control- indistintamente, a livello di proto- Internet;questa grandezza dipen-  incrementano il throughput ridu- malmente cache, acceleratori TCP,
Cloud, che permettono la comu- lori e orchestratori in grado di mo- collo IPqualsiasi tipo di traffico (vi- de dall’efficienza della completa cendo latenza e perdita di pac- ottimizzatori WEB sono collocati “a
nicazione tra le cose; e ciò impone dificare e gestire il “life-cycle” dei deo, posta elettronica, browsing, …), suite protocollare utilizzata. chetti, poiché avvicinano i conte- monte” dell’IP Edge (lungo il percor-
requisiti diversi alla rete IP; servizi digitali in modo dinamico. come richiesto dalle regole definite Nello scenario All-IP, quando le pre- nuti agli utenti finali attraverso so fra l’IP Edge e server accessibili
 gli End Users comunicano e con- L’evoluzione verso l’All-IP è carat- per Net Neutrality/Open Internet stazioni di una rete non sono più la replicazione di contenuti (Piat- in Internet). Per garantire il livello di
dividono sempre più informazioni terizzata da un altro cambiamento [6]. Gli End Users tipicamente scam- sufficienti per garantire i livelli di taforme di Caching: “Transparent QoE desiderato, garantire le giuste
di tipologie diverse, dai messaggi, fondamentale. In passato i “servi- biano traffico IP con “Server” ac- QoE richiesti da nuovi Servizi/Appli- Caching” e “Content Delivery Net- performance di latenza ad ogni ser-
alle foto, ai video, che risiedono zi” di telecomunicazione erano so- cessibili sulla Internet Globale, e le cazioni, un Telco ha due possibilità: work”) [8]; vizio, ottimizzare l’utilizzo di banda
nel cCoud e che sono fruibili da stanzialmente offerti “nella” rete; il prestazioni fornite dall’IP dipendono  può costruire una “nuova” rete,  riducono il download time miglio- in rete può risultare vantaggioso e
device personali diversi; servizio telefonico (inclusa la molte- essenzialmente dalla topologia del- in sovrapposizione a quella esi- rando lo scambio di informazioni necessario distribuire le funzionalità
 la distribuzione dei servizi video plicità dei cosiddetti “servizi supple- la rete (numero di router attraversa- stente (rete di overlay); questo è tra sito WEB ed i terminali dell’u- di IP Edge alla periferia della rete e
a più utenti nello stesso tempo si mentari”) era fruito attraverso ter- ti) e dal tipo di router. Ne consegue quanto è stato fatto in passato, tente finale (ad es. attraverso tec- più vicino al cliente10.
sta trasformando nella distribu- minali molto semplici ed uniformi, e che per alcuni servizi le prestazioni quando, ad esempio per fornire niche di Protocol Optimization, uti- Un aiuto importante per ottenere,
zione per il singolo End User nel realizzato direttamente dagli appa- offerte dal puro trasporto IP non il servizio video streaming, sono lizzate nelle piattaforme per Web nella rete Full-IP, la necessaria fles-
momento da lui scelto. rati esistenti nelle centrali; di fatto, sono in grado di garantire i livelli di state costruite nuove infrastrut- Acceleration) [9]8. sibilità nell’allocazione delle fun-
Tutte queste nuove richieste del il servizio coincideva con la rete. Con qualità richiesti dai servizi e dalle ture di rete per la “IPTV” ; L’efficacia delle funzioni che miglio- zioni IP Edge e delle funzioni per il
mercato impongono nuovi requisiti l’ALL-IP, l’End User utilizza invece, applicazioni degli End Users (QoE  può migliorare le prestazioni (au- rano la QoE dipende dalla “posizio- miglioramento della QoE, sarà dato
e necessitano di una rete IP che ab- attraverso terminali sempre più so- – Quality of Experience). Infatti, per mentare il throughput e ridurre il ne topologica” nella rete in cui tali dalla progressiva adozione dei para-
bia maggiore flessibilità e dinamici- fisticati, applicazioni disponibili su migliorare la QoE non è sufficiente download time) della rete esisten- funzioni vengono realizzate9; anche digmi e delle soluzioni di virtualizza-
tà, che di fatto necessita: Internet, realizzate da Server che avere alti “bit-rate” nei diversi seg- te, utilizzando soluzioni sempre per questo, l’infrastruttura che re- zione di rete.
 di portare nel Cloud le funzioni di sono “fuori” dalla rete (e che, tipica- menti della rete (accesso, raccolta, più basate su SW che operano “al alizza le funzioni ed i protocolli dei Infatti in una rete in cui queste fun-
Edge della rete IP, per creare un mente, sono gestiti da soggetti di- backbone) ed utilizzare tecniche di di sopra” del livello IP. livelli 1-3 (sino al livello IP) deve es- zioni fossero virtualizzate e realiz-
Edge IP6 di nuova generazione in versi dai Telco). Ciò determina, nella traffic management, ma è necessa- La prima strada è evidentemente sere non solo efficiente, affidabile, zate in SW, esse potrebbero venire
grado di fornire al meglio i servizi attuale fase di transizione, la coe- rio migliorare: costosa e non è praticabile quando robusta, ma anche “flessibile”, e istanziate e attivate potenzialmente
digitali, ottimizzando le nuove ca- sistenza di soluzioni che realizzano  il Throughput a livello applica- le nuove applicazioni proliferano, configurabile con facilità, rapida- in qualunque punto della rete; ecco
ratteristiche di performance e la- ancora servizi “nella“ rete (come tivo cioè l’effettiva velocità di perché porterebbe ad una moltepli- mente ed economicamente. che il sito in rete in cui è presente l’IP
tenza e garantendone la dinami- la telefonia classica) e di soluzioni trasferimento delle informazio- cità di reti sovrapposte, complesse Un aspetto architetturale chiave, Edge, diventa il sito di un Mini Data
cità attraverso una infrastruttura che trasportano traffico IP per ser- ni quando l’utente finale utilizza e costose da gestire e da far evol- per garantire la flessibilità richie- Center, in cui le funzioni di edge IP
IP semplice e flessibile; vizi che sono realizzati “fuori” dalla un’applicazione o accede ad un vere. Il secondo approccio [7] è co- sta al livello IP, è la creazione di sono virtualizzate e portate in Cloud.
 di abilitare un networking IP auto- rete (come le comunicazioni vocali contenuto sul WEB7. Il throughput erente con l’obiettivo di evolvere una infrastruttura IP che consente Questo processo faciliterà anche un
matico tra le diverse funzioni che di Applicazioni quali Skype, Goo- dipende principalmente dalla la- verso un’unica rete Full-IP, in cui gli di scegliere e determinare in modo processo di convergenza orizzonta-
concatenate insieme forniscono gleVoice…); analogamente, al mo- tenzae dalla perdita di pacchetti. apparati e le funzioni di rete che re- dinamico, in funzione della tipologia le, abilitando la distribuzione delle
il servizio (realizzando il “Service mento coesistono la messaggistica Latenza e perdita di pacchetti au- alizzano il livello IP (ed i livelli infe- dei servizi e della presenza degli End funzioni di Edge dal POP verso i mini
Chaining” automatico) attraverso SMS, realizzata “nella” rete mobile, mentano con la distanza tra il sito riori della suite protocollare, come Users, la collocazione delle “funzio- Data Center della periferia, dove
l’adozione di tecnologie IP riconfi- con la messaggistica che utilizza IP web e l’utente finale, poiché con i sistemi di trasmissione) vengono ni IP-Edge”. Nella trasformazione potranno convergere, nell’ottica
gurabili; ed è realizzata “fuori“ dalla rete (es. la distanza aumentano i tempi di effettivamente condivisi da tutto il Full IP, l’Edge diventa una funzione di centralizzazione, anche funzioni
20 notiziariotecnico anno 25  1/2016 21

virtualizzate dell’accesso, come per principio della flessibilità, creando virtualizzazione ed il Cloud, l’aper- funzioni che forniscono il servizio scalabile e semplice, dall’accesso al cienza continua nel business attua-
esempio la virtualizzazione di CPE un’architettura che renda possibi- tura delle piattaforme a terze parti, (realizzando il “Service Chaining” backbone. le, ed infine della trasformazione
per applicazioni business o Home- le un’allocazione fluida e dinamica l’integrazione di molteplici accessi automatico) attraverso l’adozione TIM ha intrapreso questo percorso digitale, i cui benefici saranno tan-
Gateway residenziali. Lo sviluppo delle funzioni di rete; in funzione dei e tipologie di device, la capacità di di tecnologie IP riconfigurabili; che di evoluzione, che si sviluppa nelle gibili soprattutto dalle persone, che
del Software Defined Networking,in diversi servizi, relative performan- lanciare nuovi servizi con tempi di garantisce la convergenza dei servi- direttrici di una sempre maggiore avranno una specifica proiezione di-
cui lo “strato di controllo” è disac- ce e modelli di business, può esse- dispiegamento e decommissioning zi sulle diverse tipologie di accesso, capillarità dell’accesso UltraBro- gitale di tutti i diversi contesti della
coppiato da quello “di forwarding”, re necessario distribuire funzioni di brevi. I nuovi abilitatori sono carat- su un’infrastruttura IP il più possibile adBand fisso e mobile, della effi- loro vita 
congiuntamente allo sviluppo del- rete dal POP verso le periferie o al terizzati dal comune denominatore
l’NFV, potrà permettere alla rete contrario centralizzare capacità e della flessibilità e dell’agilità e con-
Full-IP di diventare completamente intelligenze dai “device” in accesso sentono di affrontare il cambiamen-
programmabile e configurabile, per all’interno della rete. to non più attraverso dispiegamenti Note
soddisfare al meglio le esigenze e verticali overlay, ma come sistemi
gli sviluppi dei servizi digitali, ren- virtuali dispiegati su una’nfrastrut- 1 "L'evoluzione dell'accesso" Notiziario Tecnico, n. bit-rate è più basso (cioè: miglioramenti nel bit-rate
dendo al contempo possibili modelli tura hardware condivisa e control- 1-2016 pagg.142-159 non si traducono in equivalenti miglioramenti del
di business con cui l’Operatore potrà Conclusioni lati dinamicamente da sistemi di 2 "Il come e il perchè del decommissioning" Notiziario throughput) [10].
monetizzare la rete e le sue funzioni. orchestrazione e gestione evoluti. Tecnico, n. 2-2014 pagg.4-13 8 Va rilevato che l’utilizzo di soluzioni per il migliora-
La figura 7 mostra come l’evoluzio- Le opportunità di business che ac- Analogamente il processo di tra- 3 "Rete come piattaforma" Notiziario Tecnico, mento della QoE permette anche, in molti casi, sa-
ne della rete IP debba realizzare il compagnano i cambiamenti in atto sformazione impone nuovi requi- n. 1-2016 pagg.84-99 ving nei costi di rete; ad esempio inserendo in rete
nella società e nelle tecnologie ri- siti in termini di una rete All IP che 4 "Rete come piattaforma" Notiziario Tecnico, delle cache si riduce il traffico in tutti i segmenti
chiedono agli Operatori di affrontare porta nel cCoud le funzioni di Edge, n. 1-2016 pagg.84-99 di rete che sono “a monte” della cache stessa, e si
una profonda trasformazione a tutti ottimizzando le caratteristiche di 5 "Integrazione fra la rete IP e la rete di trasporto otti- possono quindi ridurre o ritardare nel tempo inter-
i livelli. La rete ed i sistemi evolvono performance e latenza; che abilita ca" Notiziario Tecnico, n. 1-2016 pagg.36-47 venti di incremento della capacità degli apparati di
7 verso nuovi paradigmi basati sulla un networking IP automatico tra le 6 L’IP EDGE è il primo punto nella rete in cui viene rete (router, infrastrutture di trasmissione, …).
Visione
architetturale
effettuato il trattamento dell’Internet Protocol dei 9 Il miglioramento di throughput ottenibile con una
dell’evoluzione di flussi di traffico dell’End Users [12]. cache è maggiore quando essa è “vicina” all’ En-
rete full IP 7 Ad esempio i business dell’intrattenimento video dUser; mentre gli acceleratori TCP sono più efficaci
on-line non sono possibili se il throughput scende quando sono collocati in posizioni “intermedie” fra
sotto certi valori-soglia: uno streaming 4K richiede il Server e l’End User che lo utilizza [11].
VNF
da 20 a 35 Mbit/s di throughput. Il throughput è 10 In ambito ETSI si sta lavorando alla definizione di
VNF
SDN control layer
VNF ion
una grandezza diversa e sempre inferiore al “bit- standard (MEC – Mobile Edge Computing) in cui i
t
ra VNF
est rate” della linea di accesso (fissa o mobile). Ana- flussi informativi da/verso i terminali mobili posso-
ch
VNF Or VNF lizzando i valori di throughput e di bit-rate in diversi no essere trattati già nel segmento di accesso radio
V
NF VNF
VNF paesi, si scopre che nelle aree in cui lo sviluppo della (RAN – Radio Access Network).
VCPE OLT OLT & OPM
(500 Feeder modes) FEEDER VNF
Services Infra (GSI) larga banda in accesso è più avanzato (e quindi i 11 http://about.att.com/story/unveils_5g_roadmap_
Fixed
bit-rate sono più alti), il rapporto fra throughput e including_trials.html.
Access NG-PON2 METRO WDM
SmallCells 10GE 100GE 8 Primary sites
VRGW Capillary NGCN
Aggregation
100GE based
(converged) POP Integrated IP/Optical
Macro

VRAN 8 Primary, 24 Secondary sites

VNF DISTRIBUTION

CENTRALIZING SW INTELLIGENCE
22 notiziariotecnico anno 25  1/2016 23

Bibliografia
[1] http://www.internetsociety.org/internet/what-internet/ rio/2014/2-2014/capitolo-3/Verso%20la%20rete%20
history-internet/brief-history-internet dei%20contenuti.pdf
[2] http://www.cisco.com/en/US/docs/security/vpn5000/ [9] http://docplayer.it/3420810-La-content-delivery-net-
manager/reference/guide/appA.html work-di-telecom-italia.html
[3] https://ripe68.ripe.net/presentations/181-NETCONF- [10] http://www.telecomitalia.com/content/dam/telecomi-
YANG-tutorial-43.pdf talia/it/archivio/documenti/Innovazione/NotiziarioTec-
[4] http://www.etsi.org/deliver/etsi_i_ets/300100_300199/ nico/2013/n2-2013/08.pdf
Giuseppe Catalano giuseppe.catalano@telecomitalia.it
30010201/01_60/ets_30010201e01p.pdf [11] http://www.telecomitalia.com/tit/it/notiziariotecnico/
Ingegnere delle Telecomunicazioni, è in Telecom Italia dal 1998, dove si è occupato principalmente di
[5] https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/news/ edizioni-2015/2015-3/capitolo-3.html tecnologie radiomobili, dapprima nella Direzione Cliente Finale (modelli di QoE) e successivamente in
public-consultation-regulatory-environment-platforms- [12] http://www.ecs.umass.edu/ece/wolf/pubs/ TILAB nelle funzioni di Innovation sia Core Mobile sia Wireless Access. Ha successivamente fatto parte della
Direzione Strategy, per approdare, infine, nel gruppo Planning&Operations Evolution. Si è occupato di progetti
online-intermediaries-data-and-cloud comcom2009.pdf di ricerca e sviluppo, di attività di supporto al dispiegamento di nuove tecnologie, sia in Italia sia in ambito
[6] http://www.agcom.it/-/avvio-di-un-indagine-conosciti- [13] http://www.telecomitalia.com/content/dam/telecomi- internazionale, di testing e di standard, con una partecipazione decennale in 3GPP (RAN WG3). Ha svolto una
lunga attività di dissemination come docente presso la Scuola Superiore Guglielmo Reiss Romoli e nell’ambito
va-concernente-lo-sviluppo-delle-piattaforme-digitali- talia/it/archivio/documenti/Innovazione/NotiziarioTec- di Master coordinati con le Università (Politecnico di Torino, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa) e nel processo
e-dei-servizi-di-comunicazione-elettronica-delibe- nico/2012/n2-2012/capitolo7.pdf di diffusione del Piano Tecnologico. È stato curatore e autore del libro “GPRS, accesso radio, architettura di
rete, protocolli e servizi” edito da Telecom Italia. 
ra-n-357-15-cons- [14] http://www.etsi.org/technologies-clusters/technologies/
[7] https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/news/ mobile-edge-computing
new-rules-roaming-charges-and-open-internet [15] http://www.ngmn.org/uploads/media/NGMN_5G_Whi- Daniele Franceschini daniele.franceschini@telecomitalia.it
[8] http://www.telecomitalia.com/content/dam/telecomi- te_Paper_V1_0.pdf ingegnere in telecomunicazioni, in Azienda dal 1997 dove ha partecipato al processo di standardizzazione
talia/it/archivio/documenti/Innovazione/MnisitoNotizia- dell’UMTS, come membro del gruppo ETSI. Nel 2000 passa in Omnitel per occuparsi del dispiegamento della
rete 3G. Nel 2001 rientra nel Gruppo Telecom Italia per seguire tematiche relative all’UTRAN (Universal
Terrestrial Radio Access Network), al Radio Resource Management, ai protocolli radio ed all’evoluzione
dell’UMTS. Nel 2006 è nominato responsabile dell’Area Wireless Access Innovation in Telecom Italia Lab;
poi è stato responsabile delle attività strategiche su Next Generation Mobile con particolare enfasi al Mobile
Bradband verso LTE.
Letture consigliate Attualmente è responsabile dell'area Technology Development Plans & Cost Analysis 

(1) http://toptrends.nowandnext.com/2009/12/30/2010- (6) https://www.google.it/search?hl=it&source=hp&


trends-a-roadmap-for-the-future/ q=future+work+skills+2020+pdf&gbv=2&oq=futu Alessandra Pavese alessandra.pavese@telecomitalia.it
(2) http://tedxtalks.ted.com/video/TEDxMunich-Richard- re+workskill&gs_l=heirloom-hp.3.1.0i13l2j0i13i3 ingegnere opto-elettronico, in TIM da Dicembre 2015 come Responsabile dell’Evoluzione di Rete
nell’organizzazione di Innovation e Ingegneria. Prima di entrare in TIM, Alessandra ha lavorato in Alcatel e poi
Watson-2;search%3Atag%3A%22TEDxMunich%22 0l8.5616.9969.0.15351.16.11.0.0.0.0.374.2479.2- Alcatelel-Lucent dove ha ricoperto diversi ruoli; nella divisione di sviluppo di apparati di trasporto ha svolto
(3) http://www.att.com/Common/about_us/pdf/AT&T%20 6j3.9.0....0...1ac.1.34.heirloom-hp..7.9.2479.WT- ruoli in R&D e assunto diverse responsabilità come Product e Network Strategy. In seguito ha acquisito la
responsabilità del Business dell’Accesso Fisso in Italia e nelle regione del mediterraneo, sviluppando insieme
Domain%202.0%20Vision%20White%20Paper.pdf -04wkEmI a TIM il progetto FTTCab. In seguito è stata nominata Chief Technology Office di Alcatel-Lucent prima per
(4) http://www.verizonenterprise.com/resources/white- (7) https://www.youtube.com/ Telecom Italia e poi per l’Italia e la regione del Sud-Est Europa 
papers/wp_network-2020-connecting-everyone-to- watch?v=aML-IbTkaLs&list=PLWQ9Pw-
everything_en_xg.pdf fGGymB2925UHKQenE0mGrys9fA&index=1
(5) http://www.youtube.com/watch?v=XB0CORT1k9w
Daniele Roffinella daniele.roffinella@telecomitalia.it
ingegnere in telecomunicazioni, attualmente responsabile Next Generation Network, nella Direzione Global
Advisory Services - Technology. Nella sua trentennale esperienza professionale nel settore telecomunicazioni,
ha svolto attività in ambiti di strategia, innovazione, normativa, ingegneria, pianificazione, con responsabilità
di funzioni aziendali e progetti relativi a reti metropolitane e geografiche, sistemi di commutazione, rete
intelligente, reti Broadband Wireless. Ha guidato attività di Industrial Analysis a livello Gruppo TI, ha operato
come Technical Support della Direzione Technology&Operations ed è stato responsabile per l’Evoluzione
Tecnologica in Next Generation Access Networks & Partnership, nella Direzione Strategy del Gruppo TI. È
membro IEEE Society 
INDEX

24 notiziariotecnico anno 25  1/2016 25

FROM CORD
TO THE
5G ERA In this context, SDN
and NFV are two enabling
technologies of an overall systemic
transformation called “Softwariza- managing
tion” which is steering the evolution the complexity
not only of Networks, but also of and heterogeneity of
Service Platforms (e.g., Cloud and SDN and NFV infrastructu-
Edge Computing architectures) and res). If mastering the software is
Cagatay Buyukkoc, Antonio Manzalini, Larry Peterson
even future terminals, machines recognized a must for a successful
and smart things. digital business transformation,
Network Operators are adopting nevertheless, standardization of to be de-
different strategies (e.g., bi-modal, open source software solutions veloped. Even-
inertial, etc.) to pursue a digital bu- and interfaces is still felt to be a tually SDN and NFV are
Techno-economic drivers are radical- phones, tablets, intelligent things and mable, elastic and agile to meet the siness transformation. Key techno- hot issue. Importantly, Telco Ope- lowering the thresholds for new
ly changing Telecommunications and the emerging new promising service challenges of user bandwidth de- logical directions concern the rators argue that the ongoing di- Players to enter in the Telecom-
ICT scenarios. Network Operators will scenarios (e.g., Tactile Internet, Indu- mands, as well as to create new re- architectural delayering and sim- gital business transformation im- munications and ICT ecosystems,
have to face unprecedented challen- stry 4.0, Cloud Robotics). venue streams. They want to bene- plifications and the optimization plies a radical cultural change and so it is likely that Telcos Operators’
ges posed, for example, by the im- In order to face these challenges, fit from both the economies of scale of the operational processes (e.g., adaptation: workforce needs to be strategies will be more and more
pressive increase of video traffic, the Network operators aim at make and the agility that cloud providers through orchestrators and new completely retrained in this new influenced by the dynamics of new
wider and wider diffusion of smart their networks efficient, program- enjoy today. paradigms of OSS/BSS capable of environment, and new skills have Competitors (even Start-ups) ente-
26 notiziariotecnico anno 25  1/2016 27

ring their business segments, the devices that can be built using and to enable them to support more connects customers to the CO and sponsible for embedding virtual Residence/Enterprise
analogous transformation of the merchant silicon, resulting in less attractive and meaningful networ- the upstream links that connects networks in the underlying fa-
Technology Providers, as well as expensive white-box switches. king services. the CO to the operator’s backbo- bric, which is in turn accessed via CPE
the regulation rules. The second is NFV, which is about
 ne. There is no north-south traffic OpenStack’s Neutron API.
This paper describes CORD (Central moving the data plane from har- in the conventional sense. XOS is a service abstraction layer

Office Re-engineered as Data cen- dware appliances to virtual ma- The racks of GPON OLT MACS
 that unifies infrastructure servi-
ter) and OMEC (Open Mobile Edge chines. This reduces CAPEX costs Commodity Hardware commoditize connectivity to the ces (provided by OpenStack), con- ONU
Cloud). CORD - a collaborative ef- (through server consolidation and access network. They replace pro- trol plane services (provided by
fort between AT&T and the Open replacing high-margin devices The target hardware for CORD con- prietary and closed hardware that ONOS. It provides explicit support
Networking Lab -is proposing a re- with commodity hardware) and sists of a collection of commodity connects millions of subscribers for multi-tenant services, making
Central Office
sponse to the above challenges by OPEX costs (through software- servers and storage, interconnected to the Internet with an open, sof- it possible to create, name, ope-
re-architecting the Central Office as based orchestration). It also has by a leaf-spine fabric constructed tware-defined solution. (GPON is rationalize, manage and compose
a datacenter; OMEC is an long term the potential to improve operator from white-box switches. An illu- the example access technology services as first-class operations. OLT
architectural approach paving the agility and increases the opportu- strative example is shown in figure in the reference implementation
way to the 5G era. nity for innovation. 1. of CORD, but the same argument
 The third is the Cloud, which de- Although similar in design (albeit on applies to other access technolo- ETH
fines the state-of-the-art in buil- a smaller scale) to a conventional gies as well.) In fact the argument Virtualizing Legacy AGG
ding scalable services-leveraging datacenter, there are two unique for OMEC below is to unify all the- Devices
CORD software-based solutions, micro- aspects to this hardware configura- se approaches in a common fra-
BNG
service architecture, virtualized tion: mework. The first step is to virtualize the exi-
The basic approach of CORD cen- commodity platforms, elastic  The switching fabric-organized as sting hardware devices, transfor-
ters on unifying the following three scaling, and service composition, a leaf-spine topology-is optimized ming each device into its software
related but distinct threads: to enable network operators to for traffic flowing east-to-west, service counterpart and running
 The first is SDN, which is about rapidly innovate. between the access network that Software Building it on commodity hardware. In the Backbone
Core
separating the network’s control The goal of CORD is not only to re- Blocks process, functionality is likely disag-
and data planes. This makes the place today’s purpose-built hardwa- gregated and re-packaged in new
control plane open and program- re devices with their more agile sof- With respect to software, our refe- ways. Figure 2 shows the devices
mable, and that can lead to in- tware-based counterparts, but also 1 rence implementation of CORD ex- that CORD virtualizes. They include
Data
Target hardware, Center
creased innovation. It also allows to make the CO an integral part of constructed ploits three open source projects: OLT (Optical Line Termination), CPE
for simplification of forwarding every Telco’s larger cloud strategy from commodity  OpenStack is the cluster ma- (Customer Premises Equipment),
servers, storage,
and switches nagement platform. It provides and BNG (Broadband Network Ga-
the core IaaS capability, and is teways). 2
Legacy CO, including
responsible for creating and pro- Due to space limitations, this over- three physical devices
visioning VMs (Virtual Machines) view focuses on GPON technology to be virtualized
and VNs (Virtual Networks). and virtualizing the OLT to produ-
 ONOS is the network operating ce vOLT; there are also virtualized
system that manages the un- counterparts to the CPE (vCPE) and shown in figure 3. This board inclu-
derlying white-box switching fa- BNG (vBNG). des the essential GPON MAC (Media
bric. It also hosts a collection of The first challenge is to create a Access Control) chip under control
PON PON ROADM
OLT OLT (Core) control applications that imple- commodity I/O Blade. AT&T has de- of a remote control program via
MACs MACs ment services on behalf of Tel- veloped an open specification for OpenFlow. This replaces an existing
co subscribers. ONOS is also re- a GPON MAC 1RU “pizza box,” as closed and proprietary OLT chas-
28 notiziariotecnico anno 25  1/2016 29

principle. This brings the disparate service instances (corresponding to function scaled across a set of con-
functionality introduced by virtua- VMs and OpenFlow switches); and tainers, where each tenant corre-
lizing the hardware devices under it is multi-tenant with an associated sponds to a Subscriber Bundle.
a single coherent model. The con- tenant abstraction.  INTaaS (Internet-as-a-Service):
trol functions run as scalable servi- While vOLT, vCPE, and vBNG refer Implemented by a vBNG control
ces (these functions run on top of to the virtualized counterpart of the application running on ONOS,
ONOS), the data plane functions three physical devices, they are not where each tenant corresponds
run as scalable services (these fun- complete and “pluggable” elements to a Routable Subnet.
ctions scale across a set of VMs), the in CORD until they are packaged If a CDN (Content Distribution Net-
commodity infrastructure is itself as services-each includes a multi- work) - itself a scalable cloud service
managed as a service (commonly tenant service controller, and each deployed throughout the operator’s
known by the generic name IaaS), scales independently across a set network, including caches in the
and various other global cloud ser- of service instances. Because, the CO-is added to these three new ser-
vices running in the CO are also new architecture no longer requires vices, we have an example of the th-
managed as scalable services. No functionality to be bundled along ree kinds of services outlined in the
matter the role it plays in the overall the same boundaries as before, it is Introduction: a cloud service (CDN),
CORD architecture, each service is more intuitive to think of the virtua- a data plane service (Subscriber-as-
structured in exactly the same way: lization process as resulting in three a-Service), and two control plane
it supports a logically centralized in- generic, multi-tenant services: services (Access-as-a-Service, Inter-
terface, called a service controller;  ACCaaS (Access-as-a-Service): net-as-a-Service). This results in the
it is elastically scale across a set of Implemented by a vOLT control legacy CO depicted in figure 2 being
3 application running on ONOS, re-architected into the datacenter
GPON OLT IO Blade where each tenant corresponds version shown in figure 4.
The vOLT control application run- wired together in a meaningful way, to a Subscriber VLAN. In summary, CORD is a significant
ning on top of ONOS facilitates their software counterparts must  SUBaaS (Subscriber-as-a-Service): milestone in bringing cost effective-
sis (not shown) that integrates this attachment and authentication also be managed as a collective. This 4 Implemented by a vCPE data plane ness and agility to Telco Central Of-
Four scalable
GPON MAC chip with GPON proto- (AAA), establishes and manages process is often called service orche- services running
col management, 802.1ad-com- VLANs connecting consumer devi- stration, but if network operators are in a CO, with a
bare-metal switch
pliant VLAN bridge, and Ethernet ces (see next section) and the CO to enjoy the same agility as cloud
located on the
MAC functions. switching fabric on a per-subscriber providers, the abstractions that un- customer premises
Central Office
The end result is to bring the access basis, and manages other control derlie the orchestration framework
network interface under the same plane functions of the OLT. must fully embrace (1) the elastic
SDN-based control paradigm as the scale-out of the resulting virtualized
white-box based switching fabric. In functionality, and (2) the composi-
Residence/Enterprise
other words, vOLT (virtual OLT), is tion of the resulting disaggregated
Backbone
implemented as a combination of: Service Orchestration (unbundled) functionality. A model ONU
Core
(1) Merchant Silicon (i.e., commo- that simply “chains” VMs together
dity GPON interface boards) and (2) Replacing hardware devices with as though it is operating on their
an SDN control function that sets software running in virtual machines hardware-based counterparts will vOLT vCPE Cache vBNG
up and manages control plane fun- is a necessary first step, but is not by not achieve either goal.
ctions of an OLT (e.g., 802.1X, IGMP itself sufficient. Just as all the devi- Our approach is to adopt Everything-
Snooping, and OAM). ces in a hardware-based CO must be as-a-Service (XaaS) as a unifying
ACCaaS SUBaaS CDN INTaaS
30 notiziariotecnico anno 25  1/2016 31

fices. The plan is to build a fully fun- both evolutionary components of latency), coverage (seamless expe- In particular, many aspects, such should achieve system capacity intersection point of these functions
ctional reference implementation, current generations of mobile net- rience), E2E QoS, etc2. Moreover, the as context management (e.g., re- growth by 1000 fold, energy effi- to be able to create a future proof
followed by validating the architec- works (under a unifying umbrella), infrastructure needs to be largely lated to service, network, and devi- ciency gains in the order of 10. architecture. This functional node,
ture through lab trials and eventual- and revolutionary components that flexible and scalable thus meeting ce information), a Control, Orche- Various efforts are ongoing in the basically envisioned an “Open”
ly field trials, and hardening the sy- will enable efficiently (energy and foreseen and unknown require- stration, Management and Policy RAN and Core areas to address node is called, Open Mobile Edge
stem along the way based on trial spectral), a new resilient framework ments, and resiliency and responsi- (COMP)3 details related to eRAN, the architectural principles outli- Cloud node will be deployed to pro-
data. Taken as a whole, the goal is (i.e., responsive, auto-manageable veness is built into the design. The spectrum management, E2E resi- ned above. In the RAN space, one vide seamless coverage and execu-
to bring CORD close to readiness for QoS/QoE, secure, survivable, traffic complexity is a big issue that needs lient service composition, mobility of the promising architectures to- te various control plane functions
commercial deployments in opera- and disruption tolerant) services to to be measured and evaluated as management, low power-long ran- wards that goal was identified as as well as some of the “core fun-
tor networks. Moving towards 5G everyone and everything (applica- part of this comprehensive redesign. ge & various MTC, D2D services, CRAN (various flavors) as it provi- ctions” currently placed in various
era networks, many extensions of tions and machines). Many new dri- Service Providers and Network Ope- RRM, and modular radio interfaces des a transition path to the cloud nodes of EPC. More functionalities
this work need to be completed, vers, “Immersive Experience”, “Tac- rators currently are deploying tran- and a new protocol independent la- computing based architecture. related to Compute and Storage
some of those require a Wireless tile Internet” enriched by “Context sformative approaches to provide yering require new and innovative CRAN architectures have been in will be added to enable truly cloud
network OS that operate in realtime Information”, and “X as a Service”, network functions in appropriate work. Similarly, a new set of devices trials in various countries and re- capabilities in iser proximities. Since
as opposed to ONOS above. In the will be adopted and devices such infrastructures (utilizing both cen- would also have modular capabili- search labs for the past few years many location based applications
OMEC proposal below, SoftRAN OS1 as significant large amount of IoTs tralized and distributed flexible ties developed around context, in- to determine the major benefits, are on the rise, social, analytics, vi-
is used for this purpose, in addition, be introduced beyond the current architectural concepts) and thus terference and RAT management, challenges and solutions to tho- deo etc. fronthaul load will be con-
new reconstruction of functions “client-server” models, in which the providing flexible and scalable ca- since end devices would be an inte- se. The major challenges are fron- siderably higher in the future and
traditionally residing in core net- network infrastructure is reduced to pabilities according to required use gral part of eRAN. thaul requirements (e.g., delay, requirements on local storage, com-
works must be pushed towards the simplistic pipes. cases and their traffic demands. Most of the research and innovation jitter, cost, technology) and the pute and networking processing of
“edge”, mobility has to be comple- This vision requires a complete re- This flexibility will be achieved using efforts need to be in place in the ability of centralized BBUs to pro- “edge” services almost forces a new
tely redefined as a service that can vamping of the E2E architecture, a software defined ecosystem and next few years so that with large vide adequate signal processing in architectural direction.
be attached in a more distributed services and service capabilities NFV technologies as well as data field trials and testing can take place performance targets. These basi- ETSI/MEC4 and “Fog computing5”
way to new services etc. of the new infrastructures, and a path programmability; target archi- for early deployments to take place cally determine the spectral and are efforts in this direction; trying
rethinking of interfaces, manage- tecture has to be cost efficient and in 2020. This can be realized only energy efficiencies targeted. to address similar issues and iden-
ment and control frameworks, ac- resource efficient as well as auto- through a global collaboration and Several variants of CRAN is pro- tified that a substantial amount of
cess and non-access protocols and managed and flexible for new inno- investments in key technologies and posed to address the fronthaul re- storage, communication, control,
Towards the 5G era related procedures, functions, and vations. related fields. Since the required set strictions, one of the promising ar- configuration, measurement and
advanced algorithms (e.g., AAA, A large adoption of cloud computing, of capabilities is very broad, establi- chitectural direction is to decouple management should be placed at
5G era is a new vision that is sha- auto- maintenance and manage- software defined networks and net- shing ecosystems (both mobile and user and control planes and pro- the “edge” of a network, in addition
ping up in the industry and acade- ment of services and any type re- work functions virtualization require wireline) that will allow global par- gress using the SDN strategy. This to the current cloud paradigms. This
mia and is an E2E vision. It includes sources (both physical and virtual). new thinking in various key areas to ticipation through open frameworks also allows a major rethinking of idea is based on the premise to cer-
an eRAN (evolved RAN), a ubiqui- Several challenges still are in the be able to fully utilize and monetize are needed. the mobility edge (and subsequen- tain extensions of cloud computing
tous and responsive mobile-bro- process of being addressed to meet the capabilities presented: e.g., di- tly the converged wireline/wireless architectures to the network edge.
adband network that will not only stringent performance targets as stributed system architecture, pro- edge). In this framework, basically a Figure 5 is a functional decompo-
carry the (future) Internet traffic but set out by the 5G community (x1000 vide minimum “state” information, deconstruction of basic functions of sition of NG UE, RAN and core fun-
also enable new applications and higher mobile data volume per area, elastic and scalable systems in a Open Mobile Edge RAN and core networks are propo- ctions for an E2E architecture of
services, a NG core, and a mana- x10 to x100 higher typical user data consistent way, loosely coupling and Cloud (OMEC) Vision sed, as a next step using the decon- mobile networks in the 5G era. All
gement/control plane that extends rate, x10 to x100 higher number of necessary event handling etc. Auto- structed functions new architectu- these are related approaches but
UE to Core and beyond. It is not just connected devices, x10 longer bat- management and control of mobile As mentioned earlier, various re- ral elements are proposed. One key much more needs to be done, and
an air interface where people so- tery life for low power devices, x5 networks using new and innovative search and standardization bodies area of this exercise is the introduc- a proposed framework will be provi-
metimes equate 5G to. It includes times reduced End-to-End (E2E) paradigms would be crucial. have identified that 5G systems tion of a new functional node as an ded in summary below.
32 notiziariotecnico anno 25  1/2016 33

The deconstruction of functions is be the center of all 5G era networks some applications, analytics and require many new collaboration ca- Several edge initiatives are already
a prelude to reconstruction and op- with compute and storage functio- computing, content and storage to pabilities to be developed to execute focusing on different aspects of this
timal placement of functionalities nalities attached, as will be descri- the edge (including the edge devi- the traditional RAN functions (e.g., framework in the 5G related work;
much more than networking, to bed below briefly. OMEC is an ar- ces); what is being done in the net- RRM) as well as some others such as i.e Tactile Internet, fog networks,
5 refactored nodes to address all the chitectural paradigm based on this working space, should converge with mobility management, security etc. ETSI/MEC etc. The purpose of this
The functional considerations outlined above. It framework. similar ideas on Compute, Storage in this architectural framework as note is to propose a collaboration
decomposition of
is envisioned that NG Mobile edge There are multiple variants of this dimensions. To include the UE’s and well as content delivery, storage and to bring all these activities under a
NG UE, RAN, core
and E2E functions (subsequently converged edge) will key idea that essentially pushes other CPEs part of this methodology compute functionalities. unifying umbrella.

Evolved Control, Orchestrazion, Addressing Regulatory requirements


Overarching functions Management, Policy (Identities, IP address,...) (Law Intercept, NS/EP services,...)

User apps Context management Interfaces & APIs Access agnostic functions
(CiQ, Analytics,...)
Spectrum management
Mobility management Data plane control
Interference (session stetes, terminal (forwarding path,
Identification & Nomadic notes Radio Node clustering/ statesidle mode mobility, PolicyEnf, service chaining)
Prediction management dynamic activation paging, muliti-access
Context Management
intergration, Context awareness & control
Resilent Service

D2D Device Discovery bearer-less DMM...) (Subscription & device profile,


Composition

RAT selection Mobility Management traffic classification,


Radio Node clustering & Mode Selection
knowledge based development)
D2D device discovery Security
Interfederce Identification QoS
& Long term RRM & IM (A-A-A, secutiry context
& Prediction (sdmission control,
Mode selection User plane man., charging,
auditing,...) differentiation,...)
funcions
Shortterm RRM & IM Multi-RAT selection
Short term RRM & IM

NG
NG UE NG RAN NG Core Core
NG NG NG
Refactor to Functions
Functions Functions Functions UE RAN Mobile Edge
34 notiziariotecnico anno 25  1/2016 35

“Edge” definition and with a unified framework. This al- Compute, Storage and programs such as Analytics are control plane and a distributed data cessing units depending on the lo-
how does it fit to 5G most dictates a new architectural Communication needs easily pluggable into the OMEC. plane. The desegregated network cation and purpose. Control plane
era networks component that is in close proximi- in a holistic way Furthermore, additional resources functions view outlined in Figure 1 similarly requires a set of modular
ty to end users/devices with at most obtained from edge networks (e.g., gives us a new opportunity to im- functions that can be used to pro-
Given the vision outlined above, and 10km distance to provide the new Storage: Cloud-based services has fog networks) that are time-critical plement this vision. The necessary gram the underlying data planes.
the strategic role it would play as control and steering applications originated with Storage and Com- and client-centric tasks should be additional control, configuration The modularity is essential to com-
an intersection of NG Core and RAN brought by new use cases. pute to leverage economies of sca- placed in close proximity to the and establishment of reachability pose (e.g., service chaining ) and
functions, the edge needs to be pro- This requirement are already known le of these common tasks on com- users. For example, congestion through the underlying OMEC me- create an instance of a network
perly defined. In the IEEE workshop very well within the industry and mon (inexpensive) components, (both data and actual traffic) are chanisms will help provide a new where functional requirements are
that took place in November 20156 there are these approaches within and provide high level functions easily detectable if the intelligence no-cell approach (or create your cell based on service requirements,
on OMEC (Open Mobile Edge Cloud), the 5G community to address those. such as resilience through architec- to process the data is built into the as needed) for all users (e.g.,Wi-Fi , user subscriptions, device type etc.
it was defined as: All Architectural work should be ba- tural means (SDN/NFV, etc.). Ho- system. Similar to storage, tasks sensory, and ad-hoc networks) cur- This will also prevent vendor lock-
An open cloud platform that uses sed on a set of NFR (Nonfunctional wever, to address the use cases co- that require additional computa- rently relying different approaches. ins and allow flexibility for future
some end-user clients and located Requirements) on Technology, Busi- vered under initiatives such as fog tion can be moved back and forth Fog networking architecture will be proofing the network.
at the “mobile edge” to carry out a ness, and Quality. These are the high networks, where there are lots of on OMEC platforms to increase ef- part of the overall communication In Cloud based systems compute,
substantial amount of storage (ra- level requirements and constraints “under-utilized storage” resources ficiency in distributed computation infrastructure through APIs for new storage and networking compo-
ther than stored primarily in cloud that determine the evolution direc- in the edge devices, one should and also add more compute power functionalities including network nents are key to deploying a system
data centers) and computation tion. Then the architecture beco- create pooling mechanisms and to intensive requirements. There is measurement, control, configura- that could address the applications
(including edge analytics, rather mes the functional implementation control and management of those. a project called SETI within UC Ber- tion and service definition. Since we could deploy. There are key que-
than relying on cloud data cen- of these requirements based on Depending on use case, “ad-hoc” keley that allows millions of users the future edge devices are much stions of how to mix the C, S and N
ters) in real time, communication these constraints. The strategic NFR storage networks consisting of en- to participate massive computa- more powerful and diverse, the components to deliver a set of ap-
(rather than routed over backbone might be: terprise workstations, home ser- tion needed. Think of OMEC as a advanced functionalities can be plications. This is similar to deter-
networks), and control, policy and • Technology: e.g., use this vs that vers, local CDN servers, TV set-top smaller and realtime SETI. easily implemented in the edge de- mination of “eigenvalues”, that is,
management (rather than control- hypervisor boxes, etc. can be pooled to create Communication Cellular, Wi-Fi, vices with the benefits of being clo- scaling factors, and “eigenvectors”,
led primarily by network gateways • Business: e.g., create ROI on al- user slices. Resilience (security, re- wireline, ad-hoc networks use ser to the network edge. However, that is, fundamental composition
such as those in the LTE core). most everything, create moneti- liability, performance etc. ) can be a great many devices and edge some of the networking tasks that of C, S and N. Initially cloud based
Note that this definition substantial- zation at the edge, future proof provided by the OMEC infrastructu- components as communications require global connectivity and vi- systems were deployed to have
ly re-architects the whole network. everything etc. re using variety of methods (Reed- infrastructure. 5G era will include sibility of the network should be compute and storage components
Key components are an application • Quality: e.g., provide Resiliency Solomon coding to provide additio- a communication infrastructure still carried out in the OMEC. Some only, however bringing a broad set
delivery framework on a cloud ba- as a key architectural principle, nal reliability for example. quite different than what LTE net- additional helper nodes, such as of networking applications and
sed system with key functionalities Look at QoE in addition to QoS, do Compute: Computing at the edge works currently provide. The cel- NG access points will be part of the combining them with compute and
refactored from NG RAN and Core. complexity/robustness analysis with user devices included are alre- lular networks provide a data pla- overall vision. storage is the right approach in cre-
The broad set of use cases outlined on services and infrastructure, ady playing important roles. Edge ne that extends all the way to the 5G era networks would be recon- ating systems that will benefit most
in various research and standards etc. analytics is a rapidly growing field mobile core, it is totally centralized. structed from the deconstructed of future applications envisioned.
bodies points to new set of appli- Key questions that needs to be to process and make use of local The control plane is a distributed functions that are shown in figure Many questions should be addres-
cations that are limited by human answered for the architecture of traffic in ms latencies. There is also infrastructure consisting of MMEs, 1. A possible template to address sed quickly through sets of Proof of
Physiology and Psychology7. OMEC is to determine how to mer- a broad set of new requirements S=gateways, P-gateways, etc. a this with NFRs is shown in figu- Concept studies to answer some of
What differentiates the 5G era net- ge various activities at the edge on coming from 5G use cases such very distributed system. What we re 3. Modular functions are used these quickly and through global
works is the ability to address va- a common platform based on the as Tactile Internet, realtime video have learned in the study of SDN/ in defining and programming of collaborations. There are a great
rying degrees of requirements (in NFR constraints. traffic optimization etc. Various NFV frameworks that is being eplo- data plane functions as data pla- many organizations, groups, rese-
delay, throughput, types and quan- industry initiatives are creating yed in effect is exact opposite: the ne is envisioned a concatenation arch bodies that are addressing the
tities of devices, etc.) concurrently environments where Application 5G era will have a quite centralized of connectivity substrates and pro- “cloud” based service architectu-
36 notiziariotecnico anno 25  1/2016 37

res: IEEE (Open Mobile Edge Cloud), plane/user plane separation, local of these ideas and put the weight
ETSI MEC, IETF, different protocols traffic issues, ITU-T FG on IMT 2020 of all industry to specific key areas
to address the networking issues, on fundamental gaps etc. Now is a to make meaningful progress 
3GPP on radio interface and control good time to bring together some

Cagatay Buyukkoc cb143k@att.com

Note works for AT&T Architecture and Design organization as a Lead MTS, leading efforts on SDN/NFV strategies
and RAN evolution target architecture. He is also the co-lead of IEEE SDN initiative preindustrial committee.
Cagatay graduated from METU, with EE BS and MS degrees and a PhD degree from University of California,
1 See for example: http://platformlab.stanford.edu/Pre- components which collectively are responsible for Berkeley in EECS. He also obtained an Executive MBA on International Business from Wharton. He held
various technical and management positions in AT&T Bell Labs, Lucent Technologies, ZTE, Cisco and AT&T. 
sentations/scalable-control-plane.pdf the efficient control, operation and management of
2 See METIS documents for a comprehensive set of capabilities and functions.
requirements, architectural options: https://www. 4 http://sdn.ieee.org/pre-industrial
metis2020.com/documents/publications/ 5 See various work on Tactile Internet, e.g., http://ean-
3 COMP: many SP’s have example implementations dt.theiet.org/magazine/2015/03/tactile-internet-5g.
of Control, Orchestration, Management & Policy cfm Antonio Manzalini antonio.manzalini@telecomitalia.it
frameworks that are part of a larger ecosystem that 6 http://sdn.ieee.org/pre-industrial received the M. Sc. Degree in Electronic Engineering from the Politecnico of Turin. In '90 he joined CSELT,
specifies standardized abstractions and interfaces 7 See various work on Tactile Internet, e.g., http:// which then became part of Telecom Italia, where he started working on RT&D activities for transport networks
(SDH, OTN). In this avenue, his achievements have been published in more than 100 papers and a book on
that enable efficient interoperation of the ecosys- eandt.theiet.org/magazine/2015/03/tactile-internet- SDH Network Synchronization. He was also active in Standardization Bodies, and as Chair of ITU-T Questions,
tem components. They are collections of software 5g.cfm in charge of the development of the main ITU-T Recommendations on transport networks. Since 2000, he
took leading roles in several EURESCOM and European Project in future networks and services. In 2008 he
was awarded with the International Certification of Project Manager by PMI. In 2013 and 2015 he led two
projects on Software Defined Networks (SDN) funded by EIT – Digital. He is currently Senior Manager at the
Strategy & Innovation Dept. (Future Centre) of Telecom Italia. His main interests are concerning innovative
architectures and services enabled by SDN and NFV, primarily for 5G. He is General Chair of the IEEE initiative
on SDN 

Larry Peterson llp@cs.princeton.edu


is the Robert E. Kahn Professor of Computer Science, Emeritus at Princeton University, where he served
as Chair from 2003-2009. He is a co-author of the best selling networking textbook Computer Networks: A
Systems Approach (5e). His research focuses on the design, implementation, and deployment of Internet-
scale distributed systems, including the widely used PlanetLab and MeasurementLab platforms. He is
currently working on a new cloud operating system, called XOS.
Since transitioning to Emeritus status at Princeton, Peterson has diversified his employment: He has a faculty
appointment at theUniversity of Arizona, is a strategic consultant for Akamai (which acquired CoBlitz LLC,
a CDN technology startup spun out of Princeton in 2008), and is Chief Architect of the Open Networking
Lab (a non-profit that builds open source software designed to open Cloud and Internet infrastructure to
innovation). He also continues to direct the Princeton-hosted PlanetLab Consortium.
Professor Peterson is a former Editor-in-Chief of the ACM Transactions on Computer Systems, and served as
program chair for SOSP, NSDI, and HotNets. He is a member of the National Academy of Engineering, a Fellow
of the ACM and the IEEE, the 2010 recipient of the IEEE Kobayashi Computer and Communication Award, and
the 2013 recipient of the ACM SIGCOMM Award. He received his Ph.D. degree from Purdue University in 1985 
INDEX

38 notiziariotecnico anno 25  1/2016 39

INTEGRAZIONE
FRA LA RETE IP
E LA RETE DI L’integrazione della rete IP con la rete ottica non è un tema nuovo, se ne parla dalla fine degli
anni ’90. Oggi però lo sviluppo dei concetti di Transport Software Defined Network offre nuovi

TRASPORTO
strumenti che consentono di studiare questo tipo di integrazione da una prospettiva diversa.
L’articolo confronta le diverse opzioni disponibili per l’integrazione fra rete IP e rete ottica e
fornisce una proposta di evoluzione della rete basata su Transport SDN.

OTTICA La rete IP e la rete di


traffico proveniente dalla rete di
accesso verso i PoP nei quali sono
che si appoggia, almeno in parte, su
reti Metro WDM.
trasporto ottica oggi presenti i nodi di servizio; La decisa crescita del traffico previ-
Andrea Calvi, Giuseppe Ferraris  la rete di lunga distanza (backbo- sta nei prossimi anni richiede che la
ne) che collega i PoP fra loro e ai capacità della rete OPB e delle MAN
Nel corso degli ultimi anni si sono gateway internazionali verso In- OPM riesca a scalare progressiva-
verificati due fenomeni che stanno ternet. mente con un livello di investimenti
portando ad una trasformazione La progressiva convergenza di tutti sostenibile.
della rete. Da un lato, il protocollo IP i servizi su IP sta portando ad una Per quanto riguarda OPM si è avvia-
si sta affermando come l’unico pro- semplificazione della WAN che, a to un processo di semplificazione
tocollo utilizzato sia per la rete fissa tendere, sarà costituita essenzial- che porterà alla progressiva elimi-
che per quella mobile, per tutti i tipi mente da due livelli: nazione di un livello di rete, quello
di servizio (voce, video, dati, ecc.) e  uno strato a pacchetto, con lo dei Remote Feeder, con la connes-
per tutti i tipi di clientela (residen- scopo di effettuare una aggrega- sione diretta dei nodi di accesso ai
ziale business e wholesale). Dall’al- zione efficiente del traffico; Feeder connessi, a loro volta, ai nodi
tro, la continua crescita del traffico  uno strato ottico che ottimizza Metro con collegamenti ottici a 10
richiede una rete in grado di fornire l’uso della fibra ottica, fornendo Gbit/s.
sempre più capacità a costi conte- una serie di connessioni a banda Su OPB è invece stato avviato un
nuti. molto elevata mediante la multi- processo di rinnovamento, deno-
La rete geografica (Wide Area plazione a divisione di lunghezza minato Next Generation Core Net-
Network, WAN) che costituisce d’onda (WDM). work, che porterà a un’architettura
l’infrastruttura di connessione Infatti, già oggi la rete backbone di gerarchica costituita da PoP Princi-
della rete multi-servizio, ha una TIM è costituita da uno strato IP/ pali e PoP Secondari. I PoP Principa-
struttura gerarchica e risulta MPLS, chiamato OPB, che si appog- li, scelti fra quelli che generano più
composta da due segmenti gia sulla rete ottica Kaleidon. Analo- traffico, saranno equipaggiati con
distinti: gamente, nelle zone metropolitane una nuova generazione di router e
 il segmento metro/re- a più alta densità di traffico, esiste collegati fra loro con canali ottici a
gionale che aggrega il uno strato IP/MPLS, chiamato OPM, 100 Gbit/s, mentre i PoP Secondari
40 notiziariotecnico anno 25  1/2016 41

subiranno una semplificazione ar- rettrici di traffico e dalla necessità con metodologie diverse. Per lo stra- ciascuna di esse richiedeva connes-  miglioramento delle prestazio- Per garantire questa interoperabi-
chitetturale. di avere percorsi alternativi che con- to IP è fondamentale la presenza del sioni a velocità nettamente inferio- ni per alcune categorie di servizi lità, ciascun canale di un sistema
Questa trasformazione del livello IP sentano la sopravvivenza in caso di piano di controllo che automatizza ri rispetto a quelle delle lunghezze attraverso una scelta ottimizzata WDM è dotato di un dispositivo,
è accompagnata da cambiamenti guasto. Ciascun link è ottenuto me- le funzioni di instradamento. d’onda presenti sui sistemi WDM. dell’instradamento; detto trasponder, che esegue una
anche nel livello ottico: l’introdu- diante un canale ottico fornito dalla Per lo strato ottico, invece è fonda- L’adattamento fra la velocità delle • miglioramento dell’affidabilità conversione ottico/elettrico/ottica
zione di lunghezze d’onda a 100 rete WDM sottostante. mentale l’uso del sistema di gestio- connessioni richieste dalle reti client per i servizi basati su IP attraverso (OEO).
Gbit/s su Kaleidon per supportare La topologia della rete WDM è in- ne centralizzato per svolgere tutte (ad esempio 1 o 2.5 Gbit/s) su lun- instradamenti che tengono conto Lo schema di principio di un tra-
le interconnessioni fra i PoP primari vece di tipo fisico, perché dipende le attività di creation, provisioning ghezze d’onda a più alta velocità (ad della topologia fisica dello strato sponder è mostrato in figura 2. Esso
di NGCN e una progressiva introdu- strettamente dalla disposizione dei ed assurance, mentre il piano di es. 40 o 100 Gbit/s) veniva ottenuto ottico e tecniche di multi-layer re- riceve in ingresso il segnale grigio
zione di apparati ROADM, analoghi cavi. Essa è quindi diversa dalla to- controllo GMPLS ha un ruolo meno mediante multiplazione TDM. silience. dell’apparato client, lo riporta in for-
a quelli già presenti su Kaleidon, pologia dello strato IP. importante. La veloce crescita del traffico IP ha mato elettrico e poi genera un nuo-
anche sulle reti Metro WDM per au- Ciascuno dei due strati dispone di un cambiato radicalmente questa si- vo segnale ottico colorato, avente la
mentarne la flessibilità. proprio piano di controllo e di propri tuazione. Oggi, infatti, la rete IP è lunghezza d’onda, il formato di mo-
Allo stato attuale nella rete di TIM, sistemi OSS per la gestione di rete, il client principale della rete ottica Impiego di interfacce dulazione e tutte le altre caratteri-
come in quelle dei principali ope- ma non c’è comunicazione fra i piani L’integrazione della e le porte dei router operano a ve- ottiche colorate sui stiche necessarie per essere multi-
ratori, lo strato IP e quello Ottico di controllo e gli OSS dei due strati. rete IP con la rete locità comprese fra 10 e 100 Gbit/s, router plato e trasmesso con le prestazioni
sono separati fra loro nel senso che La separazione fra i due strati di ottica le stesse delle lunghezze d’onda volute lungo la linea.
fra essi esiste una relazione di tipo rete esiste anche a livello di proces- presenti sulla rete ottica. Si ten- Le reti ottiche si basano sulla mul- A livello di linea, invece, ciascun
client/server, ma non esiste alcu- si aziendali. Infatti, la pianificazione In passato la rete di trasporto otti- de quindi ad avere sempre più una tiplazione WDM, cioè sul concetto costruttore è libero di agire come
na interazione a livello di controllo delle due reti avviene in modo sepa- ca aveva il compito di fornire con- corrispondenza uno a uno fra i link di trasmettere più canali su di una meglio crede sui parametri fisici dei
e gestione, come mostrato nello rato e l’unico legame è costituito dal nettività a più reti client diverse e dello strato IP e le lunghezze d’onda stessa fibra, associandoli a diverse segnali ottici:
schema di principio di figura 1. fatto che i link della rete IP sono un dello strato ottico. lunghezza d’onda.  formato di modulazione;
I router dello strato IP sono con- input alla pianificazione della rete Diventa, quindi, sempre più impor- Le prestazioni trasmissive di un  livello di potenza;
nessi fra loro da link secondo una ottica. tante progettare la rete ottica in sistema WDM vengono sintetica-  codice correttore di errori (FEC),
certa topologia logica, che dipende Analogamente, l’esercizio delle due 1 modo da ottimizzare il suo client mente indicate da tre parametri: il in modo da ottimizzarne le presta-
Relazione fra
essenzialmente dalle principali di- reti avviene in modo indipendente e lo strato IP e lo principale che è la rete IP. Questa numero di canali utilizzabili, la mas- zioni. Questo impedisce l’interope-
strato ottico tendenza ha portato allo studio dei sima velocità (bit rate) di ciascun rabilità fra sistemi WDM forniti da
possibili benefici derivanti da una canale e la massima distanza rag- costruttori diversi.
progressiva integrazione fra questi giungibile senza necessità di rigene- In ITU si sta lavorando ad un nuovo
Strato IP due strati che, in generale, può es- razione (per un certo bit rate e per standard che consenta l’interope-
sere ottenuta in modi diversi: a livel- una certa tipologia di fibra). rabilità anche a livello di linea, ma
lo di piano dati, di piano di controllo Attualmente gli standard relativi questo può comportare una ridu-
Piano di
e/o di piano di gestione. alle reti ottiche regolano il tipo di zione delle prestazioni del sistema,
controllo
I principali benefici attesi da que- interfacce disponibili fra il sistema perché si riducono i gradi di libertà a
sta integrazione rientrano nelle se- WDM e gli apparati client, ad esem- disposizione del costruttore per ot-
NMS
guenti categorie: pio router, in modo da garantire timizzare le prestazioni complessi-
• riduzione dei costi complessivi un’interoperabilità fra costruttori ve. Quindi è ragionevole che questo
Strato
derivante da una ottimizzazione diversi. Il segnale ottico su questa tipo di interoperabilità sarà possibile
Ottico
congiunta delle risorse di rete sui interfaccia è detto “grigio”, poiché solo per i sistemi Metro WDM, per i
Piano di
controllo due strati; lo standard non specifica un parti- quali la massima distanza raggiun-
• automazione del set-up di nuove colare “colore”, cioè una lunghezza gibile senza rigenerazione non è un
NMS lunghezze d’onda fra i router; d’onda precisa. parametro troppo importante, men-
42 notiziariotecnico anno 25  1/2016 43

Interfaccia esterna  la rete ottica perde le funzionali- Interfaccia Trasponder


verso il router tà di performance monitoring su grigia
Segnali ottici questa lunghezza d’onda perché
“grigi” queste funzioni sono localizzate a) Router
Sistema WDM
all’interno dei ricevitori che ora si
trovano nei router, al di fuori della
rete ottica; per questo motivo una
RX TX lunghezza d’onda di questo tipo
Segnali viene anche detta “alien wave- Interfaccia
Transponder
elettrici lenght”. colorata
Il problema del performance moni-
TX RX toring è stato affrontato da alcuni b) Sistema WDM Router
costruttori con l’introduzione di tec-
niche analogiche, basate sulla mi-
sura del rapporto segnale rumore,
Segnali ottici
“colorati” oppure con l’inserimento di una mo-
dulazione aggiuntiva del segnale ot-
3
Interfaccia interna tico introdotta da un’apposita sche- Schema di
all’apparato ottico da all’ingresso del sistema WDM. interconnessione dei di piano di controllo ottenuto me- (network) una funzione di provisio-
verso il mux WDM router alla rete ottica
Altri costruttori hanno proposto so- con trasponder (a) e diante l’interfaccia GMPLS UNI. ning automatico.
luzioni a livello gestionale per fare in senza trasponder (b) Lo strato IP ha un proprio piano di L’interfaccia UNI è limitata perché
modo che il Network Manager della controllo basato sull’impiego di non consente di specificare carat-
2
Schema di Il tipo di integrazione IP/Ottico con- rete ottica possa leggere le informa- un insieme di protocolli di instra- teristiche importanti della nuova
principio di un cettualmente più semplice consiste zioni di performance ricavate dai rice- tive protection nelle quali lo strato damento e segnalazione definiti connessione. Ad esempio, non è
trasponder
nell’inserire l’interfaccia colorata vitori presenti nelle porte dei router. IP/MPLS re-instradi rapidamente il da IETF ed indicati sinteticamente possibile richiedere che la nuova
direttamente sulle porte dei router, In generale, oggi la soluzione di in- traffico non appena rilevi un degra- come piano di controllo IP/MPLS. connessione abbia un percorso fi-
eliminando la necessità di usare i tegrazione IP/Ottico mediante in- do delle prestazioni del link, in modo IETF ha generalizzato i protocolli del sicamente separato da quello di
trasponder sul sistema WDM, come terfacce colorate sul router funziona da minimizzare l’impatto sui servizi. piano di controllo IP/MPLS per ren- un’altra connessione già esistente,
tre l’interoperabilità non verrà ga- mostrato in figura 3b. Il vantaggio bene in un ambiente mono-vendor, L’efficacia delle tecniche di proacti- derli adatti anche a reti di trasporto requisito molto importante per ga-
rantita per i sistemi long haul, che di questa soluzione è il risparmio di nel quale tutti i router e gli apparati ve protection è stata dimostrata in basate su multiplazione di tipo TDM rantire che i meccanismi di recovery
devono proprio essere ottimizzati una coppia di trasponder, che si tra- ottici sono forniti dallo stesso co- laboratorio, ma non esiste ancora e WDM. È nato così il piano di con- del livello IP/MPLS funzionino cor-
per raggiungere grandi distanze. duce sia in un minore investimento struttore. La sua applicazione ad un una evidenza della sua reale utilità trollo GMPLS. rettamente quando si verifica un
In figura 3 è visibile uno schema per l’acquisto di hardware sia in un ambiente multi-vendor verrà favori- in un ambiente di rete complesso. È poi stata definita un’interfaccia di guasto a livello di rete ottica.
semplificato dell’interconnessione risparmio di consumi elettrici e di ta dai nuovi standard ITU sull’inte- segnalazione fra i due piani di con- Per colmare questo vuoto, vari co-
fra una coppia di router ottenuta at- spazi. roperabilità a livello di linea di un si- trollo che consente allo strato IP/ struttori hanno sviluppato estensio-
traverso un sistema WDM. La figura Questa soluzione presenta però al- stema WDM, almeno nel caso di reti MPLS di richiedere l’attivazione au- ni proprietarie dell’interfaccia UNI
3a mostra la situazione attuale, che cuni problemi: ottiche di piccole dimensioni come Integrazione a livello tomatica di una nuova connessio- che non sono mai state standardiz-
prevede l’utilizzo del trasponder per  l’interoperabilità fra le interfacce quelle Metro WDM. di piano di controllo ne (lunghezza d’onda) fra le porte zate. In particolare, quelle più inte-
adattare ogni segnale ottico che en- colorate di router forniti da co- La disponibilità delle informazioni di con GMPLS UNI di due router. Questa interfaccia è ressanti dal punto di vista dell’inte-
tra nel sistema WDM: per ogni link struttori diversi non è garantita performance trasmissive sulla porta detta User Network Interface, per- grazione IP/Ottico sono:
fra due router sono necessari due per l’assenza di standard a livello del router consente, d’altra parte, di Un altro tipo di integrazione fra stra- ché consente allo uno strato client  estensioni che consentono alla
trasponder. di linea; mettere in atto strategie di proac- to IP e strato ottico è quello a livello (user) di chiedere alla rete ottica rete ottica di comunicare al piano
44 APPROFONDIMENTO notiziariotecnico anno 25  1/2016 45

L’interfaccia IP/MPLS la topologia fisica dei col-


legamenti e la presenza di SRLG
 per il controllo della WAN.
Con il termine Transport SDN si in-
Al momento iniziano ad essere di-
sponibili controllori SDN sia per lo

GMPS UNI
cioè di punti nei quali un unico tende l’applicazione dei concetti strato ottico che per lo strato IP,
guasto fisico interrompe più con- SDN ad una WAN, in particolare, ma non esistono ancora controllori
nessioni (ad esempio, perché due all’insieme della rete IP e della rete in grado di operare su di una rete
La GMPLS UNI (Generalized Multi-Protocol Label La specifica RFC 4208 definisce i messaggi attraverso i cavi diversi si trovano per un certo ottica che costituiscono l’infrastrut- multi-layer. Per lo strato IP, grazie
Switching User to Network Interface) permette il pro- quali un router può richiedere alla rete ottica l’instau- tratto nella stessa tubazione); tura di connessione di una rete mul- all’attività di standardizzazione
visioning automatico di connessioni tra router IP/MPLS razione di una connessione, ma non definisce in det-  estensioni che consentono allo tiservizio. svolta da IETF, alcuni controllori
attraverso una rete ottica di trasporto ed è stata defini- taglio alcuni importanti parametri addizionali che pos- strato IP/MPLS di richiedere con- L’impiego di T-SDN consente un’in- SDN hanno già dimostrato in “pro-
ta con l’obiettivo di fornire uno strumento per ridurre i sono caratterizzare una connessione (ad es.: la banda, nessioni con vincoli sull’instrada- tegrazione fra i due strati di rete a ve di laboratorio” di essere in grado
tempi ed i costi necessari per realizza- la priorità, il tipo di protezione o la diversità di percorso mento. livello di piano di controllo, questa di interoperare con router di co-
re tali connessioni. rispetto ad altre connessioni). Questi parametri addi- L’impiego della GMPLS UNI stan- volta centralizzato, che supera le struttori diversi.
L’interfaccia UNI zionali sono stati implementati da molti costruttori di dard consente l’interoperabilità fra limitazioni della GMPLS UNI. Infat- Per lo strato ottico esistono due tipi
UNI rap- apparati in modo proprietario, rendendo di conse- router di un costruttore e rete otti- ti, un controllore T-SDN che imple- di problemi che rendono più difficile
guenza molto difficile l’interoperabilità tra ca di un costruttore diverso, ma non menti la funzione di multi-layer PCE l’interoperabilità:
ROADM le diverse implementazioni  offre grandi vantaggi a causa delle è in grado di vedere sia la topologia  i lavori di standardizzazione
Router sue funzioni limitate. D’altra parte, della rete IP che quella della rete dell’interfaccia southbound del
IP/MPLS le estensioni proprietarie alla UNI ottica e, quindi, di gestire i percorsi controllore T-SDN sono in uno
rendono le possibilità di integrazio- in modo ottimizzato in entrambi gli stadio meno avanzato;
ne fra i due strati di rete più inte- strati di rete.  il PCE dello strato ottico deve co-
Rete di trasporto ottica ressanti, ma funzionano solo in un Le applicazioni di un multi-layer PCE noscere le caratteristiche fisiche
con piano di controllo GMPLS
ambiente mono-vendor. sono molteplici. Quella probabil- della rete per poter calcolare gli
mente più semplice è la creazione instradamenti delle lunghezze
automatica delle lunghezze d’onda d’onda (deve tenere conto dei co-
presenta un chiaro che collegano fra loro i router, come siddetti physical impairments) e
punto di demarcazione tra Integrazione con la GMPLS UNI. La conoscenza queste non sono standard.
la rete IP/MPLS e quella di tra- Router mediante Transport della topologia dello strato ottico, Questi problemi possono essere
sporto ottica, come mostrato in IP/MPLS SDN inclusi gli SRLG, può inoltre consen- superati utilizzando, anziché un
ROADM
figura A. Essa è stata specificata da IETF tire di calcolare percorsi di traffic en- singolo controllore SDN per l’intera
UNI
nella RFC 4208 “GMPLS (Generalized Multiprotocol La- Il concetto di Software Defined Net- gineering per lo strato IP che siano rete IP/Ottica, un’architettura ge-
bel Switching) UNI (User-Network Interface): RSVP-TE work trova applicazione in diverse ottimizzati sulla base di criteri come rarchica di controllori “come mo-
(Resource ReserVation Protocol-Traffic Engineering)”. parti della rete di un operatore: la minima latenza o l’affidabilità. strato in figura 4”.
Il modello della GMPLS UNI è basato su un approccio  per la gestione del networking L’integrazione dei piani di controllo In questa architettura, la rete è sud-
overlay, secondo il quale il piano di controllo della rete all’interno dei Data Center utilizzati abilita anche soluzioni di multi-layer divisa in domini con caratteristiche
IP/MPLS è trasportato in modo trasparente dalla rete per il Cloud Computing e per ospi- resilience, nelle quali lo strato IP e lo diverse ciascuno dotato di un pro-
ottica che, a sua volta, è controllata da un piano di con- tare funzioni di rete virtualizzate; strato ottico collaborano per la pro- prio controllore SDN. Ad esempio,
trollo GMPLS indipendente da quello IP/MPLS. Questo A  per il Flexible Service Chainig tezione contro i guasti. si potrebbero avere diversi domini
GMPL UNI
implica che i router IP/MPLS non siano a conoscenza all’interno dei PoP, che consente Anche nel caso della T-SDN la sfida a livello ottico, uno per ciascun co-
della topologia interna della rete di trasporto, ma che la creazione di servizi attraverso principale consiste nel realizzare un struttore, ed un solo dominio mul-
possano essere informati circa la raggiungibilità degli la concatenazione di una serie di controllore che sia in grado di ope- ti-vendor a livello IP. L’interazione
altri router attestati alla rete ottica. blocchi elementari da utilizzare su rare su entrambi gli strati di rete in fra i diversi controllori di dominio è
Carlo Cavazzoni
carlo.cavazzoni@telecomitalia.it
richiesta del cliente; un ambiente multi-vendor. gestita da un livello di intelligenza
46 APPROFONDIMENTO notiziariotecnico anno 25  1/2016 APPROFONDIMENTO
47

RESTful APIs

La Transport Il confine fra Application Layer e Control Layer è realizzato


C

SDN
attraverso un’interfaccia northbound basata su Applica-
Schema a blocchi funzionale
tion Programming Interface. di un controllore SDN VNTM
Secondo questo modello, l’architettura di una rete SDN è secondo IETF
OAM Multi-layer
caratterizzata da tre aspetti fondamentali: Handler PCE
Il concetto di SDN è nato con l’obiettivo di consentire la  intelligenza centralizzata Il controllo di rete è sepa- TED/
realizzazione di una nuova architettura di rete, nella quale rato dagli elementi che svolgono il forwarding e la di innovazione e differenziazione nel Path DB
il controllo è completamente disaccoppiato dall’instra- comunicazione fra queste diverse entità avviene at- campo dei servizi;
damento dei pacchetti (forwarding). Questo consente di traverso una interfaccia southbound standard. Cen-  astrazione In una rete SDN le appli-
avere un piano di controllo centralizzato completamen- tralizzando l’intelligenza di rete il processo di deci- cazioni che usano le risorse opera- Southbound Interface Manager
te programmabile che mette a disposizione una visione sione sull’instradamento risulta semplificato perché no su una visione astratta della rete
REST NetConf/ Open
astratta delle risorse di rete per lo sviluppo di applicazioni si basa su una visione globale della rete a differenza sottostante. Questo garantisce la PCEP BGP-LS
Conf YANG Flow
e nuovi servizi. di quanto avviene nelle reti attuali dove i singoli nodi portabilità dei servizi e del software.
L’architettura di rete SDN definita da ONF (Open Networ- non sono a conoscenza dello stato complessivo della La versione di SDN sviluppata da ONF
king Forum) è mostrata in figura B ed è costituita da tre rete stessa; prevede che il controllore utilizzi il protocollo Openflow per ruolo primario del TED è quello di fornire i dati al PCE per
livelli distinti.  programmabilità Le reti SDN sono controllate da comunicare con gli apparati e che le funzioni di controllo la determinazione del percorso richiesto.
 l’Infrastructure Layer è formato dai NE (Network Ele- funzionalità software che possono essere sviluppate siano completamente centralizzate. L’approccio comple- Il Path DB invece contiene le informazioni relative ai per-
ment) che svolgono le funzionalità di commutazione da fornitori diversi oppure direttamente dall’operatore tamente centralizzato può presentare problemi di scalabi- corsi che sono stati attivati nella rete o che potrebbero
(switching) e instradamento (forwarding) dei pac- di rete. La disponibilità di API che consentono alle ap- lità in reti con un elevato numero di nodi, per questo IETF essere creati. Contiene informazioni relative anche alle
chetti; plicazioni di interagire con la rete abilita la possibilità sta lavorando ad una variante di questa architettura nella rotte e all’utilizzo dei path stessi, in termini di banda. Il
 il Control Layer contiene l’intelligenza che controlla il quale possono convivere funzioni di controllo centralizza- Path DB può essere popolato con le informazioni generate
comportamento di forwarding degli NE; B te e distribuite, ma vengono mantenuti i concetti di pro- localmente o raccolte dalla rete.
 l’Application Layer consiste in un insieme di applica- Architettura di riferimento di grammabilità e diastrazione delle risorse di rete. Il VNTM è l’elemento che astrae le informazioni di un livel-
zioni che servono per creare servizi, partendo dalle una rete basata su SDN Il modello di riferimento IETF per il controllore SDN in lo di rete e le esporta verso il PCE.
Source: Open Networking Foundation
risorse della rete SDN. ambito WAN è definito nella RFC 7491 “A PCE-Based Esiste un ulteriore elemento, l’OAM Handler , che consen-
Architecture for Application-Based Network Operations” te di effettuare azioni di controllo del data plane median-
che specifica i diversi blocchi funzionali e il modo di rela- te OAM a fini di monitoring o di testing.
zionarsi verso gli elementi di rete e verso gli elementi di Molto importante è l'insieme delle Southbound interfaces,
Application controllo del livello superiore, normalmente riferiti come cioè delle modalità di interconnessione agli elementi della
Layer orchestratori di rete o di servizio (figura C). rete. Il Southbound Interface Manager è il blocco funziona-
Business Applications
L’elemento centrale è il Multilayer PCE (Path Computa- le incaricato di configurare le risorse di rete e di acquisire
tion Element), cioè il motore in grado di calcolare i percorsi le informazioni dalla rete. Le operazioni di configurazione
API API API su strato IP e strato Ottico. La richiesta del percorso può di risorse di rete può essere fatta con il protocollo Netconf
essere ricevuta da un orchestratore (livello gerarchico su- (descritto in RFC6241) oppure con OpenFlow (descritto in
periore di una rete gestita mediante SDN), dal Virtual Net- OpenFlow Specification 1.5.0). Le richieste di attivazione di
Control work Topology Manager o dalla rete stessa (ad esempio, a percorsi circuiti ottici e di percorsi di Traffic Engineering ven-
Layer Network Services
seguito di un guasto è necessario ricalcolare un percorso). gono inviate ai NE utilizzando PCEP (descritto in RFC 5557).
Il TED (Traffic Engineering Database) è il database che Il controllore SDN dialoga verso i livelli superiori median-
contiene le informazioni relative alla rete, con dati relativi te una interfaccia Northbound costituita da un insieme di
Control Data Plane Interface (a.g. OpenFlow)
anche alla metrica o alla banda e allo stato di attività dei API basate su REST 
link. Il TED viene popolato con le informazioni raccolte di-
Chiara Moriondo
rettamente dalla rete per mezzo del protocollo BGP-LS. Il
Infrastructure Network Device Network Device Network Device chiara.moriondo@telecomitalia.it
Layer
Network Device Network Device
48 notiziariotecnico anno 25  1/2016 49

Network Acronimi
Orchestrator
API Application Programming Interface OSS Operation Support System
BGP-LS Border Gateway Protocol – Link State PCE Path Computation Element
SDN Controller SDN Controller SDN Controller FEC Forward Error Correction PCEP Path Computation Element Protocol
Dominio C Dominio A Dominio B GMPLS Generalized Multi-Protocol Label Switching PoP Point of Presence
IETF Internet Engineering Task Force REST REpresentational State Transfer
IP Internet Protocol RFC Request For Comments
Vendor A
ITU International Telecommunications Union ROADM Reconfigurable Optical Add Drop Multiplexer
MAN Metropolitan Area Network RSVP-TE ReSerVation Protocol – Traffic Engineering
MPLS Multi-Protocol Label Switching SDN Software Defined Network
NE Network Element SRLG Shared Risk Link Group
NGCN Next Generation Core Network TDM Time Division Multiplexing
NMS Network Management System TED Traffic Engineering Database
OAM Operation Administration and Management T-SDN Transport Software Defined Network
OEO Optical/Electrical/Optical UNI User to Network Interface
ONF Open Networking Forum VNTP Virtual Network Topology Manager
OPB Optical Packet Backbone WAN Wide Area Network
Vendor C Vendor B
OPM Optical Packet Metro WDM Wavelength Division Multiplexing

4
Architettura SDN
gerarchica per il
controllo di una tempi più veloci, rispetto al proces- se esistono ancora alcuni problemi
rete IP/Ottico
multi-vendor so di standardizzazione tradizionale, da risolvere per ottenere un buon li-
tipico del mondo delle telecomuni- vello di interoperabilità, che consen-
cazioni. Per quanto riguarda il mon- ta un vero controllo congiunto dello
do della T-SDN si segnalano in par- strato IP e dello strato ottico in un
superiore che svolge funzioni di or- ticolare le iniziative Open Daylight ambiente multi-vendor. Andrea Calvi andrea.calvi@telecomitalia.it
chestrazione di rete. e Open Network Operating System L’approccio previsto in TIM per l’in- ingegnere elettronico, in Azienda dal 1994 è attualmente responsabile della funzione di Transport and Data
Un altro problema che inizia solo che stanno sviluppando controllori troduzione della T-SDN prevede di Network all’interno di Telecom Italia Lab, che assicura Innovazione ad Ingegneria per le tecnologie di interesse
del gruppo Telecomitalia.
ora ad essere affrontato è il tema SDN open source. partire dal backbone e di procede- La responsabilità del team gestito è quella di assicurare la disponibilità a breve e medio termine delle reti
dell’interazione fra il controllo SDN e re con un’integrazione a fasi suc- ottiche, in ponte radio e delle reti IP per i servizi fissi e mobili attuali e per l’evoluzione ultrabroadband NGAN
ed LTE.
gli OSS, che risulta particolarmente cessive. Nella ventennale esperienza in Telecom Italia, si è occupato di diversi aspetti di rete, tra cui ricerca e standard
rilevante nel caso della rete ottica. In una prima fase, il controllore SDN (ETSI e 3GPP) in ambito reti mobili, innovazione della telefonia multimediale SIP-based (IMS), indirizzo
tecnologico delle consociate Telecom Italia in Europa, responsabilità della ingegneria ed innovazione della
Una spinta significativa per la solu- Conclusioni dello strato IP potrà disporre in sola rete mobile Telecom Italia, ingegneria ed innovazione dei modem-router DSL domestici e terminali mobili 
zione dei problemi di interoperabi- lettura delle informazioni topolo-
lità potrebbe derivare dall’applica- L’integrazione della rete IP con la giche dello strato ottico, per otti-
Giuseppe Ferraris giuseppe.ferraris@telecomitalia.it
zione dei concetti di collaborazione rete di trasporto ottica è un tema di mizzare gli instradamenti. Succes-
ingegnere elettronico, è entrato in Azienda nel 1989 come ricercatore nel campo delle reti di trasporto. Ha
tipici del mondo del software open estrema attualità a causa del ruolo sivamente, con l’evoluzione degli partecipato alle attività di standardizzazione in ITU-T ed ETSI e a diversi progetti di ricerca finanziati dalla
source. Tali metodologie di lavoro sempre più importante della rete IP. standard e dei prodotti disponibili Comunità Europea, riguardanti le reti ottiche, occupando varie posizioni di responsabilità.
Ha proseguito la sua attività nel campo della gestione dei progetti di ricerca e poi del testing.
hanno infatti dimostrato di essere Transport SDN è attualmente lo commercialmente, si potrebbe rag- È tornato poi ad occuparsi di reti di trasporto ed è attualmente responsabile della funzione IP & Transport
più agili e di portare a risultati uti- strumento più promettente per ot- giungere una completa integrazio- Innovations 
lizzabili in applicazioni pratiche in tenere questa integrazione, anche ne del controllo dei due strati 
INDEX

50 notiziariotecnico anno 25  1/2016 51

livello di automazione significativa-


mente più elevato per poter abilitare
nuovi servizi in tempi drasticamente
ridotti, essere in grado di adeguare
la propria capacità dinamicamente
ed in ottica e2e e garantire intrinse-
camente livelli di ridondanza e di di-
sponibilità superiori agli attuali.
Tra i principali abilitatori tecnologici
di una rete flessibile vi è sicuramen-
te la tecnologia NFV. Una sfida che
non è solo tecnologica, ma richiede
una vera e propria rivoluzione or-

EVOLUZIONE DELLA
ganizzativa, nei processi interni ed
esterni (ad esempio nella gestione
dei fornitori e nei relativi modelli

CORE NETWORK
cedere a un contenuto con le stesse contrattuali), nella progettazione
Introduzione modalità e con lo stesso livello di e nella gestione della rete, nelle
Le reti di telecomunicazione degli Quality of Experience, indipenden- competenze e nei ruoli aziendali.
Operatori stanno entrando in una temente dalla rete di accesso utiliz- Ciononostante la virtualizzazione
Michele Gamberini, Mario Madella, Roberto Procopio fase di profonda mutazione a cau- zata, anywhere, anytime and with delle funzioni di rete su un’infra-
sa del diverso posizionamento che any device. Le nuove reti devono, struttura condivisa e multivendor
i Service Provider dovranno assu- inoltre, interagire con un ecosiste- costituisce un passo irrinunciabile
mere nel mercato delle telecomu- ma più variegato e con un numero per supportare l’evoluzione verso
La Core Network di TIM sta evolvendo verso una rete multiaccesso, nicazioni e della disponibilità di molto più elevato di stakeholders una rete completamente automa-
multiservizio e multidevice grazie alla quale il cliente potrà accedere a nuove tecnologie che richiedono, interni ed esterni: fornitori di con- tizzata, digitale e capace di affron-
nuovi servizi godendo di una rinnovata user experience. Tale evoluzione entrambi, un maggiore livello di tenuti, OTT, altri Operatori e nuovi tare le sfide tecnologiche del pros-
sarà fortemente influenzata dalle tecnologie di NFV (Network flessibilità. attori sempre meno infrastrutturati simo futuro.
Tale evoluzione deve consentire (come ad esempio i MVNO (Mobile
Function Virtualization) che abiliteranno nuovi
l’abilitazione di nuovi modelli di Virtual Network Operators).
scenari di convergenza e che predisporranno
servizio digitali. Oggi un numero In un contesto così differente rispet-
la rete per l’arrivo del 5G.
crescente di clienti fa uso di ap- to a quello in cui gli Operatori di
plicazioni che richiedono capability telefonia tradizionale sono nati ed
di rete digitali. Essi desiderano ac- hanno operato fino a qualche anno Evoluzione di breve
fa, emerge la necessità di dispiega- termine del control
re reti che supportino nativamente layer fisso di TIM
più tipologie di servizio per
lo stesso cliente su dif- Il control layer della rete fissa di
ferenti tecnologie TIM sta evolvendo con l’obiettivo
d’accesso. Tali di ammodernare le piattaforme già
reti dovranno esistenti abilitando nuovi modelli di
prevedere un servizio. In aggiunta il nuovo con-
52 notiziariotecnico anno 25  1/2016 53

trol layer nasce già nell’ottica di una Smart per il segmento d’Utenza significative efficienze, anche una delle piattaforme di controllo delle zo della core IMS da parte dei clienti il nome di Business Trunking e può
rete multiservizio e pertanto abili- consumer ultrabroadband e per maggiore uniformità di servizi ed un ToIP (Telefonia over IP) precedente- attestati su accessi POTS tradizion- essere supportato da una rete IMS
ta nativamente l’interazione tra le l’espletamento dei servizi dispositi- interlavoro nativo tra i servizi legacy mente esistenti (PK3 per la clientela ali. in due modi differenti: Registration
tipologie di telefonia erogate. vo (40916 e sos ricarica) per l’Uten- ed i nuovi servizi. consumer e PK0 per le aziende) e, L’MSAN gestisce la registrazione mode e Static mode.
E’ noto che la rete di controllo del za consumer mobile. Come evidenziato nella figura 1, in parallelo, di trasferire progressi- IMS degli utenti attestati e genera In Registration mode l’IP-PBX si
dominio fisso di TIM sia nata con L’evoluzione di questo segmento la core IMS costituisce il principale vamente l’Utenza di telefonia fissa tutta la segnalazione SIP che con- registra sulla core IMS ed accede
l’obiettivo di erogare, mediante la di control layer, tuttavia, è appena abilitatore di questa evoluzione dagli accessi PSTN a quelli broad- sente il controllo della chiamata e ai servizi come se fosse un termi-
tecnologia IMS, servizi di telefonia iniziata ed ulteriori profonde tras- ed abilita l’erogazione di servizi di band/ultrabroadband. Ciò consen- dei servizi telefonici supplementa- nale SIP, mentre in Static mode
multimediale ad utenza consum- formazioni sono già pianificate nel comunicazione interpersonale su tirà, in un orizzonte temporale più ri. A supporto della telefonia POTS l’IP-PBX non esegue invece alcu-
er broadband ed ultra-broadband breve-medio termine, mentre altre molteplici tipologie di accessi. lungo di scaricare gradualmente tradizionale la soluzione MSAN ga- na procedura di registrazione e
oltre che ad utenza business dei sono attese nel lungo termine. In L’accesso al Control Layer di nuova la rete PSTN, abilitando un non più rantisce anche la telealimentazione tutte le terminazioni dell’IP-PBX
segmenti microbusiness e SME e particolare oltre ad un progressivo generazione, attualmente imple- rinviabile rinnovamento tecnolog- dell’apparato domestico, assicuran- sono staticamente configurate
finalizzata a garantire l’erogazione arricchimento dei servizi già erogati, mentato in rete fissa di TIM, pre- ico dell’infrastruttura di rete (con do così la completa continuità della nella core IMS. In assenza di una
di servizi di Contact Center ad una per esempio ad Utenza consumer e vede già l’erogazione di servizi di la dismissione di una porzione im- user experience. registrazione, in Static mode, la
porzione significativa della Cus- business, una delle principali linee telefonia multimediale ad utenti portante delle vecchie centrali) e Nella soluzione MSAN, la gestione sicurezza e l’autenticazione tra IP-
tomer base di TIM. Questo percorso evolutive del livello di controllo fisso broadband (ADSL) ed ultra-broad- diffondendo in maniera sempre più del servizio è garantita dalla core PBX e IMS, sono garantite facendo
evolutivo è già diventato in parte di TIM, passa attraverso il consolid- band (FTTCab ed FTTH). In virtù dei significativa un nodello di telefonia IMS e dalle logiche applicative ad ricorso alle procedure di confiden-
realtà nelle offerte TuttoFibra e TIM amento delle diverse piattaforme di piani di diffusione della banda larga multimediale più moderno. essa attestate come ad esempio zialità e cifratura proprie del TLS
rete. ed ultra-larga, una porzione cres- Va tuttavia tenuto presente che l’Application Server di telefonia che devono essere eseguite prima
Le nuove soluzioni che si stanno cente dei clienti di rete fissa di TIM tale migrazione non si completerà multimediale (MMTel AS) per ac- che sia originata o terminata qual-
implementando consentiranno nel utilizzerà questa infrastruttura di in un arco temporale ragionevol- cessi consumer e microbusiness siasi sessione tra IP-PBX e P-CSCF
1 breve termine di ridurre il numero di controllo. mente contenuto ed inoltre con- oppure il VPBX per accessi busi- o IBCF.
Architettura del
piattaforme di rete a supporto del- La core IMS consentirà di semplifi- tinueranno ad esistere a lungo cli- ness. La clientela tradizionale POTS L’attestazione alla core IMS di ques-
nuovo control layer
per la rete TIM la telefonia e della comunicazione care nel breve l’infrastruttura di rete enti che non avranno interesse a attestata su un MSAN è quindi pro- to segmento di clientela, che com-
fissa interpersonale, garantendo oltre a di TIM grazie al decommissioning migrare da PSTN a soluzioni di tipo filata nella core IMS, il che consen- prende anche coloro che hanno
broadband o ultrabroadband. Per tirà una migrazione agile e sempli- aderito alla soluzione Nuvola Italia-
tale ragione è necessario prevedere ficata alla telefonia su IP quando na con il servizio di Comunicazione
DNS ENUM HSS MMTel AS Conference AS VPBX IPCC Altri AS sulla core IMS un accesso compati- il singolo cliente deciderà di ader- Integrata, pone delle sfide tecno-
SIP SIP SIP SIP SIP bile con la PSTN. ire ad un’offerta broadband ed ul- logiche significative legate ad una
In quest’ottica, una delle principali trabroadband. disomogenea implementazione
Data Layer Service Layer tappe evolutive nell’immediato fu- Questo approccio fa sì che la core degli standard IMS nel mercato de-
PLMN
turo sarà costituita dall’introduzi- IMS diventi la nuova piattaforma di gli IP-PBX dove prevalgono soluzioni
MRF E/I/S-CSCF one degli MSAN (Multi-Service Ac- controllo dei servizi di comunicazio- ad-hoc per medie e grandi aziende.
PSTN
cess Node) sui quali si provvederà ad ne inter-personali per una porzione Tuttavia tale integrazione impli-
OLO Rete di transito MSAN attestare i clienti POTS tradizionali. significativa della clientela di rete ca un’ulteriore semplificazione del
Rete Gli MSAN sono in grado di proporsi fissa di TIM. Anche perché oltre agli control layer ed abilita nuovi scenari
cliente alla rete core IMS come un dispos- accessi POTS tradizionali l’evoluzio- d’interlavoro di servizi di comunica-
Control Layer P-CSCF/IBCF
IP-PBX itivo dotato di interfaccia SIP Gm a ne nel medio periodo prevede che zione interpersonale arricchita (ad
standard 3GPP IMS. L’MSAN si farà anche gli accessi con IP-PBX, riserva- esempio messaging, file sharing) tra
quindi carico dell’interlavoro neces- ti alle aziende, possano essere atte- segmenti di mercato differenti (ad
sario a livello di segnalazione e di stati al nuovo control layer. Tale mo- esempio tra clienti consumer e le
piano d’utente per garantire l’utiliz- dello è stato specificato in 3GPP con grandi aziende).
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Evoluzione di breve modelli di comunicazione interper- A supporto della mobilità, la core sessioni multimediali con mobilità sia gestita dalla EPC mediante l’in- è generato dai terminali d’Utente
termine del control sonale evoluti, l’incremento dell’ef- network IMS implementa le fun- anche sotto copertura WiFi e quin- troduzione di una nuova funzionali- sugli stessi APN utilizzati per la na-
layer mobile di TIM ficienza e della flessibilità della rete zionalità di SRVCC (Single Radio di di indirizzare un trend di utilizzo tà logica denominata ePDG (Evolved vigazione Internet. In questo caso,
al fine di ridurre il time to market e Voice Call Continuity). In particolare, dei terminali mobili sempre più po- Packet Data Gateway). se il terminale d’utente si accampa
Il control layer della rete mobile co- semplificarne la gestione. il SCC AS (Service Centralization larizzato su questa tipologia di ac- Secondo quanto definito nello stan- su una copertura WiFi untrusted, di-
stituisce uno dei segmenti di rete I modelli di comunicazione interper- and Continuity Application Server) cesso. L’esperienza recente testimo- dard 3GPP l‘ePDG consente di ren- venta necessario esporre la rete IMS
che subiranno la maggiore evolu- sonali stanno evolvendo per sup- garantisce che la chiamata voce nia infatti che, per alcuni segmenti dere sicuro l’accesso alla rete mobi- su Internet, al fine di garantire l’ac-
zione tecnologica nel breve-medio portare una user experience più ricca sia ancorata sulla rete IMS, al fine di clientela, un terminale d’Utente le dalla rete WiFi mediante l’utilizzo cesso alle applicazioni IMS dell’Ope-
termine. I principali driver di questa che non sia limitata solo al servizio di controllare il trasferimento del- rimane accampato sotto copertura di un tunnel IPsec. Tale architettura ratore.
evoluzione sono: il supporto di reti voce o di messaggistica, ma che li la chiamata stessa da accessi CS WiFi per una significativa quantità abilita anche la mobilità tra gli ac- L’evoluzione della comunicazio-
d’accesso sempre più performanti combini in maniera da fornire un ad accessi PS (e quindi da 2G/3G a del tempo (in alcuni casi si sfiora il cessi 2G/3G/4G e quello WiFi. ne interpersonale prevede, oltre
come ad esempio il 4G Plus (recen- servizio integrato per il Cliente. Uno LTE) e viceversa. Coerentemente, in 50% dell’operatività giornaliera). Il secondo modello di accesso alla ad una digitalizzazione del servizio
temente lanciato e che grazie alla dei primi passi in questa direzione è accesso sono implementate le fun- Il controllo delle sessioni multime- rete IMS da copertura WiFi untru-
tecnologia Three Carrier Aggrega- stato il lancio nel dicembre 2015 del zionalità di ATCF (Access Transfer diali attraverso l’accesso WiFi può sted, prevede che la rete IMS accetti
tion consente di raggiungere fino a servizio Voce 4G di TIM basato sulla Control Function) che garantiscono essere oggi indirizzato mediante gli accessi dalla Internet sulla quale
335 Mbps combinando lo spettro di- tecnologia VoLTE (Voice over LTE), l’ancoraggio della segnalazione e differenti soluzioni tecnologiche: sono attestate quegli accessi. Que- 3
Schema di
sponibile nelle tre bande di frequen- basata sul control layer IMS che con- del piano d’utente.  Accesso alla EPC (Enhanced Pa- sto scenario è implementato quan- principio del WiFi
za utilizzate per LTE a 800, 1800 e trolla le sessioni multimediali e ges- Tale architettura di controllo con- cket Core) mediante reti trusted do il traffico delle applicazioni IMS Calling
2600 MHz), l’implementazione di tisce la mobilità tra 4G e 2G/3G. sentirà nel breve termine di gestire (ovvero accessi WiFi considerati a
tutti gli effetti accessi dell’opera-
tore mobile);
 Accesso alla EPC (Enhanced Pa-
DNS ENUM HSS MMTel AS Conference AS SCC AS RCS AS cket Core) mediante reti untrusted
HSS CSCF
SIP SIP SIP SIP (ovvero accessi WiFi forniti da al-
tre entità ed attori);
MTAS

Data Layer  Accesso da internet alla rete IMS IMS network


Service Layer
PLMN dell’operatore attraverso reti WiFi
MRF untrusted.
PSTN I/S-CSCF
La prima soluzione basata su acces-
so trusted alla EPC, è stata scarsa-
OLO Rete di transito mente implementata su scala glo- PGW
bale e normalmente è finalizzata a MME ePDG
Rete
P-CSCF/IBCF fornire la capacità extra necessaria
cliente
Control Layer AGCF/AGGW EPC network
per servizi dati in aree ad alto traf-
fico. Gli altri due modelli di accesso
2 basati su coperture untrusted sem-
Architettura del 2G/3G/4G/WiFi WiFi untrusted 2G/3G/PS
brano invece costituire le soluzioni
nuovo control layer
che si stanno affermando.
access access
per la rete TIM
mobile In particolare la seconda soluzione è
conosciuta anche col nome di WiFi
4G PS
calling e prevede (come indicato in
access
figura 3) che la rete WiFi untrusted
56 notiziariotecnico anno 25  1/2016 57

voce, anche una revisione ed esten- Sempre nell’ottica del miglioramen- ce una serie di informazioni (foto, possano essere combinati per crea- dono mandatoriamente (nello spe- mente in sostituzione della tradi-
sione delle tipologie di servizio per to dell’esperienza del cliente nell’ac- testo) che possono evidenziare al re ed implementare nuovi servizi. cifico nella Specifica Tecnica GSMA zionale interconnessione TDM, tra
la messaggistica. In quest’ottica il cesso ai servizi di comunicazione chiamato la ragione della telefo- La continua crescita di connessioni IR.92) l’instaurazione di PDP context Operatori mobili l’interconnessione
piano di evoluzione della core net- interpersonale è prevista l’introdu- nata; dati, pone dei requisiti nuovi e sem- dual stack IPv4v6. In caso di asse- IP assume una valenza più estesa.
work prevede, tramite apposito Ap- zione del paradigma di Enriched  enhanced call log che raccoglie pre più sfidanti. Oltre all’evidente gnazione di entrambi gli indirizzi In ambito mobile gli Operatori
plication Server, di abilitare a breve Calling recentemente definito in nella cronologia delle chiamate impatto dimensionale derivante IPv4 ed IPv6, il terminale deve ob- avranno la possibilità di dispiegare
il framework dei servizi RCS (Rich GSMA. tutte le informazioni associate dalla crescita del traffico, occorre bligatoriamente utilizzare l’indirizzo due tipologie differenti d’intercon-
Communication Suite). L’intera suite Come schematizzato in figura 4, il alle chiamate ed ai tentativi di gestire adeguatamente gli spazi di IPv6. Questo approccio garantisce nessione IP:
di servizi prevede: nuovo paradigma prevede oltre alle chiamata. indirizzamento riservati all’utenza. che i terminali ed i dispositivi di rete 1) un’interconnessione sostituiva
 Servizi di chat 1-to-1 e 1-to-n; prestazioni RCS e ViLTE: Tale modello di servizio non richiede L’accesso sempre più spinto alle siano già predisposti per il suppor- dell’esistente interconnessione
 Condivisione di file, immagini, au-  una fase di pre-call nella quale il l’introduzione di nuove funzionalità applicazioni che richiedono la con- to di IPv6. In ogni caso, l’Operatore TDM, prevalentemente dedicata
dio e video preregistrati; cliente chiamante può seleziona- aggiuntive nella core network IMS e nettività dati su rete mobile tende- è chiamato a svolgere un significa- ai servizi di telefonia. Si tratta di
 Condivisione di immagini e video re una serie di informazioni (prio- rappresenta un esempio di come gli ranno ad incrementare il consumo tivo lavoro di integrazione in ottica una soluzione dispiegata tipica-
in near real time durante una co- rità, foto, testo) che possono indi- abilitatori di servizio presenti in rete degli indirizzi IP, non solo per il com- di catena e2e, che deve includere mente per evitare ulteriori inve-
municazione telefonica; care al chiamato la ragione della portamento always on delle con- oltre a device e core network, anche stimenti sulla tecnologia TDM,
 Condivisione della geo-localizza- telefonata; nessioni, ma anche per la necessità i sistemi di OSS/BSS, la soluzione di nei casi in cui si renda necessario
zione del cliente.  una fase di post call, nella quale di instaurare connessioni multiple Lawful Interception e la rete di tra- realizzare un ammodernamento
La mimica di servizio prevede che a per le chiamate perse è possibile 4 dallo stesso dispositivo d’utente. sporto. della rete (ad esempio di tran-
Modello di servizio
differenza di oggi sia possibile visua- fornire dalla stessa user interfa- dell’Enriched Ad esempio applicazioni IMS richie- Un significativo impatto è atteso an- sito) per sopravvenuta obsole-
lizzare sulla rubrica tutti i servizi sup- Calling dono sui terminali l’instaurazione che sull’interazione con le altre reti scenza tecnologica. Pur essendo
portati da ciascun contatto visua- contemporanea di più PDP context: dell’Operatore e con quelle esterne, possibile realizzare quest’inter-
lizzato, grazie ad un servizio di rete uno per il traffico Internet, uno per a partire da quelle degli Operato- connessione con protocolli SIP e
denominato Discovery Capabilities la segnalazione SIP e per il traffico ri interconnessi. Tale integrazione SIP-I, la scelta prevalente è il SIP-
che consentirà a ciascun terminale Enriched Voice RCS enriched Enriched Video utente (RTP ed MSRP) ed uno per la può essere realizzata o attraverso il I a causa della capacità di preser-
di realizzare il “discovery” delle fun- Enriched caller ID Messaging configurazione dei servizi supple- supporto nativo di IPv6, o mediante vare i servizi e le prestazioni già
Voice to
zionalità supportate dal terminale Enriched call
Chat/Group Chat videosession mentari. Il consumo dello spazio soluzioni di ALG e NAT che consen- dispiegati su TDM. Infatti il SIP-I
notification in call enclusion
di ciascun contatto presente in ru- image-video sharing File Transfer d’indirizzamento IP procede quindi tono di garantire l’inter-lavoro tra ha la prerogativa di incapsulare
Video Chat
brica. Il cliente potrà quindi decidere Content awar o call Location Share
Incremental
a velocità sempre più elevate. Per IPv6 e IPv4. l’ISUP usato per l’interconnes-
completion Video Share
se iniziare o meno un servizio verso functionlaity evitare di esaurire gli indirizzi, una In una rete nativamente basata su sione TDM e di trasportare na-
Incremental Incremental
un proprio contatto sulla base di Extension to WiFi delle innovazioni tecnologiche da IP, dall’accesso, al control ed al ser- tivamente eventuali estensioni
Functionality functionality (from and 3G
quanto evidenziato sulla rubrica. Extension to WiFi SMS/MMS) introdurre a breve termine, su tutta vice layer diventa necessario preve- nazionali del protocollo.
Extension to WiFI
Un ulteriore arricchimento del- la rete ed in particolare nel control dere che l’interazione con gli altri 2) Una nuova interconnessione per
la user experience sarà garantita layer della rete mobile di TIM, sarà Operatori e con altri attori come for- i servizi VoLTE, ViLTE ed RCS. Si
dall’introduzione del servizio ViLTE rappresentata dall’indirizzamento nitori di contenuti ed OTT debba ne- tratta di una soluzione che non
(Video over LTE) secondo quanto de- Video IPv6. cessariamente essere basata su IP. nasce per la sola telefonia, ma
finito nella GSMA IR.94. Il video non VoLTE calls L’introduzione di questa tecnologia Nel breve-medio termine si assiste- costituisce un abilitatore di tutti
richiederà, a differenza dell’RCS, il over deve essere valutata in logica end- rà alla realizzazione delle prime so- i servizi di comunicazione mul-
Voice HD LTE
dispiegamento di nuovi blocchi fun- to-end, in quanto, oltre che sullo luzioni di interconnessione IP dalla timediale. Questa interconnes-
zionali dell’IMS. Tuttavia qualche strato di controllo, sono attesi una rete core mobile di TIM. A differenza sione è basata sul SIP che costi-
impatto è previsto sulla core net- serie di impatti anche sui segmenti dell’interconnessione tra Operatori tuisce l’unico protocollo capace
work IMS, in particolare per il sup- di rete adiacenti. Alcuni standard, fissi, nella quale l’interconnessione di supportare tali tipologie si
porto dei codec video. come per esempio il VoLTE, preve- IP è realizzata in SIP e SIP-I unica- servizio.
58 notiziariotecnico anno 25  1/2016 59

E’ presumibile che le due soluzioni della cosiddetta architettura UDC I dati del profilo cliente, che in prece- PCRF e l’ENUM, che pur sostenendo una proposizione sempre più inno- La convergenza funzionale dell’UDR
non potranno essere fuse in un’u- (User Data Covergence). denza erano distribuiti su differenti dei servizi consolidati in rete e che vativa e personalizzata. non comporta necessariamente la
nica tipologia d’interconnessione In figura 5 è rappresentato lo sche- database, saranno quindi consoli- acquisteranno una rilevanza sempre In questo contesto la rete dovrà ave- convergenza funzionale anche dei
nel breve-medio termine. Infatti nei ma funzionale di tale architettura dati all’interno di un unico reposito- maggiore, non presentano ancora re una cognizione del Cliente diffe- Front End associati (vedi figura 5).
due casi è necessario implementa- che prevede i dati del profilo cliente ry indipendentemente dal dominio un livello di interazione con il resto rente da quella in essere oggi nelle Ad esempio nel caso dell’HSS IMS
re profili di segnalazione differenti contenuti all’interno degli UDR (Uni- di rete che li utilizzerà, semplifican- della rete comparabile con quello di reti degli operatori Telco. Finora in- FE, in alcuni scenari, potrebbe risul-
ed è possibile che siano supportati fied Data Repository). Gli UDR sono do le catene di provisioning ed eli- nodi come l’HLR ed il AAA. fatti la profilatura del Cliente in rete tare tecnicamente più sostenibile
in futuro differenti modelli di busi- ridondati sul territorio e sono capaci minando rischi di duplicazioni e so- è stata legata alla singola sottoscri- avere ancora FE dedicati al dominio
ness. Esisterà quindi un transitorio di sincronizzarsi molto velocemente vrapposizioni dei dati stessi. zione che è normalmente legata IMS fisso e mobile per semplificare
significativamente lungo nel quale quando si verifichino delle variazioni L’evoluzione dei database di rete all’accesso utilizzato e al servizio l’operatività della rete. Ad esempio
le due soluzione d’interconnessio- del profilo d’utente. I FE (Front End) verso l’architettura layered avverrà Evoluzione di medio- offerto dall’Operatore. In rete esiste in caso di cambio di SW release,
ne coesisteranno e potranno essere dataless consentono l’interazione in maniera graduale nei prossimi lungo termine una profilatura del cliente per l’ac- avere FE dedicati consentirebbe di
utilizzate per lo stesso utente in ma- con il resto della rete e contengono anni. I primi network element che cesso broadband mobile, che in ge- poter effettuare l’aggiornamento
niera controllata dagli Operatori di le logiche applicative e protocollari potrebbero migrare sulla nuova tec- Oggi è sempre più forte la ten- nerale è differente dalla profilatura su un solo dominio senza influen-
origine e terminazione. che utilizzano i dati cliente conte- nologia sono l’HSS IMS, l’HSS LTE, il denza degli Operatori a vendere dell’utente per l’accesso broadband zare l’operatività degli altri. Inoltre
Il dispiegamento dell’interconnes- nuti nell’UDR. La nuova soluzione in bundle ai propri clienti offerte fisso. Le profilature esistenti, in mol- nel dominio mobile, a differenza di
sione IP produrrà un miglioramento architetturale prevede che specifi- comprensive di molteplici servizi. ti casi, non hanno una diretta corre- quanto accade nel dominio fisso,
della qualità della voce chiaramen- che applicazioni possano riutilizzare E’ tipico ad esempio associare in lazione in rete, impedendo di fatto è richiesto che HSS IMS FE ed HSS
te ed immediatamente percepibile, i dati presenti nell’UDR ad esempio 5 un unico pacchetto commerciale di identificare univocamente il clien- LTE FE interagiscano all’interno del-
Schema funzionale
in quanto i codec ad alta qualità per esporre parte del profilo cliente dei database di le offerte di telefonia e dati fisse e te. L’abilitazione di scenari commer- la stessa istanza logica per garantire
(codec WB-AMR, WideBand Adap- a terze parti oppure per sviluppare rete mobili. L’offerta TIM Smart racco- ciali e di servizio digitali rende quindi la prestazione di SRVCC.
tive Multi-Rate) potranno essere nuovi servizi. glie in un’unica offerta quadruple necessario unificare la profilatura in Negli scenari (come ad esempio per
supportati in logica e2e nel caso di play, oltre alla telefonia ed ai dati rete del cliente. l’HSS IMS FE), in cui una funzionali-
caso di chiamata tra clienti di ope- da rete fissa e mobile anche l’ac- Le piattaforme di Core Network tà non può essere dispiegata preve-
ratori diversi. cesso ai contenuti multimediali di della rete di TIM dovranno pertan- dendo una convergenza funzionale,
TIM Vision. Tali offerte tendono a to essere ingegnerizzate d’ora in è possibile prevedere comunque
Applicazioni
non essere più specifiche dell’ac- avanti tenendo in considerazione una convergenza infrastrutturale
cesso che il Cliente utilizza per ac- questo importante driver evolutivo. sullo stesso HW fisico (nell’ambito
O&M Provisioning

Aspetti comuni cedere a un determinato servizio L’evoluzione tecnologica verso l’ar- dei siti NFV) della stessa funziona-
nell’evoluzione di o a un’applicazione e tendono ad chitettura UDC, precedentemente lità logica, che però rimane specia-
breve termine del unificare la proposizione commer- descritta, consente di preparare lizzata per il dominio fisso e mobile.
control layer fisso e UDR ciale verso il Cliente stesso, che ed abilitare l’unificazione del profi- La figura 6 rappresenta i due casi
mobile di TIM potrà gestire con un’unica sotto- lo d’Utente, attraverso la realizza- di convergenza descritti rispettiva-
scrizione ed in maniera dinamica zione di database non specifici per mente per i FE e per l’UDR.
Nel percorso evolutivo di breve ter- oltre al proprio bundle e profilo tipologia d’accesso. L’UDR costitu- La tecnologia NFV costituisce un
mine anche le soluzioni tecnologi- UDR UDR anche quello degli altri membri isce infatti un esempio di entità di potente abilitatore per entrambe le
che utilizzate per i database di rete del proprio nucleo familiare o dei rete nella quale è possibile imple- forme di convergenza, ma per quel-
subiranno un’evoluzione significa- componenti della sua azienda. Le mentare una convergenza funzio- la infrastrutturale rappresenta una
tiva. In particolare si consoliderà la previsioni indicano che questo ap- nale. In altri termini, una sola istan- precondizione necessaria. Infatti
tendenza che porta a separare il proccio sarà sempre più adottato za di UDR può essere utilizzata per con NFV, la medesima infrastruttu-
dato d’utente dalle applicazioni che HLR HSS ENUM AAA PCRF e consolidato, offrendo al Cliente, contenere i profili di tutte le tipolo- ra di Telco Data Center può essere
utilizzano il dato stesso, sulla base FE FE FE FE FE nella stessa offerta commerciale, gie di utenza. utilizzata per dispiegare differenti
60 notiziariotecnico anno 25  1/2016 61

Da quanto detto quindi, appare AS ed il Conferencing AS) possono comunicazione di quinta generazio- come obiettivo di presentare servizi
VNFMod VNFFix VNFMob + Fix
evidente come NFV costituisca essere considerate comuni ai do- ne (5G), che consentirà di rimuovere di nuova generazione già in occa-
Middelware Middelware l’abilitatore naturale della con- mini fisso e mobile. Ciò presuppone molte delle limitazioni prestazionali sione dei giochi olimpici del 2018
vergenza delle funzionalità di rete ovviamente che anche le catene di e di servizio imposte dalle attua- e del 2020), hanno prodotto linee
HW HW e rappresenti un passo evolutivo OSS e BSS abbiano una struttura li tecnologie. Le nuove reti abilite- guida sul 5G; tra queste ricordiamo:
Convergenza Convergenza essenziale per il control layer. Ol- convergente. ranno trasferimenti dati in modalità Next Generation Mobile Networks
infrastrutturale funzionale tre ai database di rete, nel medio Per le funzionalità che gestiscono ultra-veloce con prestazioni stabili e (NGMN), 4G Americas, Chinese IMT-
termine è prevedibile assistere ad il piano d’utente, come ad esempio sostanzialmente invarianti nel tem- 2020 (5G) Promotion Association,
La figura 7 indica come delle PNF un processo di convergenza delle MRFP ed IM-MGW, sarà necessario po e nello spazio, ma non solo: in- ITU-R WP5Ds, Korea’s 5G Forum,
6 dedicate al mobile ed al fisso possa- funzionalità di core network ed in attendere una maggiore maturità fatti la transizione da 4G a 5G può GSMA, il progetto europeo METIS.
Modelli di convergenza
infrastrutturale e no migrare ad un’architettura NFV particolare di quelle IMS. tecnologica della tecnologia NFV, essere vista come il passaggio dalla I principali requisiti tecnologici per il
funzionale e trasformarsi quindi in VNF. Ciò Come evidenziato nelle Figure 1 e 2, ma in quella fase è presumibile che comunicazione dei contenuti alla 5G indicati ad esempio da NGMN [1]
consente di non modificare signifi- l’architettura IMS dei domini fisso e sia conveniente procedere verso comunicazione delle azioni di con- sono rappresentati in figura 8, ove
cativamente le soluzioni già dispie- mobile di TIM è molto articolata e una convergenza funzionale. trollo, che consentirà di interagire sono riportati per confronto i valori
istanze della stessa VNF con eventi gate preservando user experience e l’evoluzione verso architetture con- da remoto e in completa affidabilità caratteristici del 4G.
vantaggi di operatività e di disegno l’interazione con gli altri segmenti di vergenti basate su tecnologia NFV è con i dispositivi più disparati, come
della rete. rete. Al momento in cui sarà dispo- altrettanto complessa da prevede- auto, dispositivi medici, robot, droni
La convergenza funzionale può an- nibile una proposizione commercia- re. Tuttavia è già possibile fare del- Evoluzione in grazie a latenze ridotte a pochi mil-
che essere dispiegata su istanze le o offerta convergente, sarà poi le considerazioni di base su alcune chiave 5G lisecondi.
fisiche PNF (Physical Network Fun- possibile dispiegare una VNF con- funzionalità. Ad esempio per quan- Parecchie sono state le organizza- 8
Requisiti tecnologici
ctions), ovvero non virtualizzate, ma vergente (approccio di convergenza to riguarda le funzionalità di acces- Poco meno di quattro anni è l’arco zioni che negli ultimi anni, anche per il 5G secondo
al fine di garantire un percorso più funzionale) sulla stessa infrastrut- so ad IMS (ovvero IBCF e P-CSCF) è temporale previsto per l’introduzio- sotto la spinta di alcuni governi NGMN
graduale verso la convergenza fun- tura NFV, in maniera estremamen- presumibile che l’approccio che si ne del nuovo standard delle reti di (Corea e Giappone si sono posti
zionale è comunque raccomanda- te flessibile con notevoli vantaggi adotterà in futuro sarà la conver-
bile applicare anche in questo caso sull’operatività. genza infrastrutturale in quanto tali
un approccio NFV. Nella figura 7 è funzionalità sono molto dipendenti
evidenziato un percorso di evoluzio- dalle specificità degli accessi fissi
ne verso la convergenza funzionale. o mobili. Inoltre per accessi mobi-
7 li queste funzionalità sono spesso
Modelli di evoluzione associate a funzionalità di ATCF ed
verso convergenza ATGW per il controllo delle procedu-
funzionale
re di SRVCC.
Nella core network IMS è però possi-
PNFModile PNFFixed bile individuare un insieme di funzio-
nalità logiche sulle quali applicare
i principi di convergenza funziona-

VNFModile VNFFixed VNF Convergent le. In particolare le funzionalità per


il controllo delle sessioni (I-CSCF,
Middelware S-CSCF, BGCF), per la risoluzione
di nomi e numeri telefonici (DNS,
HW ENUM) e quelle per il controllo dei
servizi (come ad esempio l’MMtel
62 notiziariotecnico anno 25  1/2016 63

Gran parte di questi requisiti sono ed è iniziata la seconda fase dove ne verrà posta al fenomeno che sta Per soddisfare i requisiti di servizio passi in 3GPP nel Novembre 2015 comandata da NGMN come scelta
stati recepiti dal 3GPP (l’ente dove detti scenari saranno descritti nel letteralmente esplodendo in questi sopra citati sono da poco iniziate in nel gruppo di lavoro SA2 con il TR da preferire nel loro white paper [1].
viene definito lo standard ufficia- dettagliato, per arrivare alla loro ultimi anni, ovvero la connessione 3GPP altre attività di studio per la 23.799 [7]. Non è ancora chiaro se Non sembra essere invece richie-
le per le reti di quinta generazione) definizione a livello normativo nel- ad Internet di dispositivi prima iso- definizione di una nuova RAT (Ra- la nuova architettura di rete rappre- sto di agganciare direttamente alla
nell’ambito dell’attività di studio la Release 15 del 3GPP. Il focus di lati che danno vita all’Internet of dio Access Technology), in grado di senterà un’evoluzione oppure una nuova CN accessi 3GPP GERAN (2G)
che va sotto il nome di SMARTER questa seconda fase sarà pertanto Things (TR 22.861 [6]): la previsio- sfruttare anche frequenze al di so- rivoluzione rispetto alla CN 4G, per- e UTRAN (3G): non sarebbe quindi
(New Services and Markets Techno- centrato su scenari caratterizzati ne di miliardi di dispositivi connessi pra dei 6 GHz (fino 100 GHz), e di ché siamo ancora nella fase in cui si possibile un seamless hand-over tra
logy Enablers), iniziata nel marzo da elevata velocità trasmissiva e infatti imporrà alla rete di gesti- una nuova CN (Core Network). stanno traducendo i requisiti di ser- un accesso 2G/3G ed uno 5G, an-
2015 nel gruppo di lavoro SA1 e di- dalla pervasività dei servizi (vedi TR re enormi carichi di segnalazione, In figura 9 è riportata la roadmap vizio identificati in SMARTER in re- che se la mobilità inter-RAT sarebbe
viso in due fasi. 22.863 [3] e TR 22.864 [4]) e sui co- che dovrà essere resa quanto più di massima delle attività 3GPP che quisiti architetturali e si sta cercan- comunque garantita sotto forma di
Nella prima fase sono stati docu- siddetti “Verticals”, cioè tipologie di “leggera” possibile per limitare il porteranno alla definizione delle do di concordare tra le varie aziende cell reselection.
mentati nel TR 22.891 [2] di Relea- servizio caratterizzate da requisiti consumo energetico di dispositivi specifiche delle nuove reti di quinta presenti in 3GPP i capisaldi sui quali La CN 5G realizzerà pertanto in
se 14 numerosi scenari d’uso di alto peculiari e molto stringenti. In par- come sensori che devono conti- generazione. si fonderà il disegno della nuova CN. modo nativo la convergenza fisso-
livello e i relativi potenziali requisiti ticolare si approfondirà il supporto nuare a funzionare per anni senza L’attività per la definizione del- In particolare è stato stabilito che la mobile e dovrà consentire ad un ter-
di servizio per il 5G, identificando delle Critical Communications (TR sostituzione della batteria. la nuova CN ha mosso i suoi primi nuova CN dovrà supportare nativa- minale che utilizzi contemporanea-
i segmenti di mercato e le nuove 22.862 [5]), definite tali in quanto mente non solo LTE Advanced (evo- mente diverse tecnologie di accesso
opportunità di business non rea- devono garantire in ogni situazio- luzione dello standard Long Term di instaurare connessioni multiple
lizzabili attraverso l’attuale tecno- ne, anche la più estrema, le comu- Evolution) e il nuovo RAT 3GPP cui si simultanee a una molteplicità di
logia 4G. Questa fase si è pratica- nicazioni ad esempio tra agenti di accennava sopra, ma anche tipolo- servizi estremamente eterogenei,
9 10
mente conclusa, essendo già stati forze dell’ordine, squadre di polizia, Opzioni di gie di accesso non-3GPP, quali il Wi- sia in termini di velocità di trasmis-
Roadmap di massima
selezionati gli scenari d’uso ed i re- vigili del fuoco, facendo leva anche interfacciamento delle Fi; dovrà inoltre essere accessibile sione (si va dagli svariati Mbit/s dello
delle attività 3GPP
tecnologia di accesso
quisiti che rivestono maggior prio- sulla comunicazione diretta tra ter- verso il 5G dalla rete fissa, come ben illustrato streaming video ad alta definizione
alla Core Network
rità per operatori e manifatturiere, minali; inoltre particolare attenzio- nella Option 3 della figura 10, rac- ai pochi bit al giorno o al mese di un

WRC19 Option 1 Option 2 Option 3


WRC15 Submission mmWaves Specs
ITU-R 700 MHz
IMT-2020 Requirements Evaluation EPC Fixed NW EPC 5G NW Fixed NW EPC 5G NW FIxed NW
functions functions functions functions functions functions functions functions

2015 2016 2017 2018 2019 2020


New RAT New RAT New RAT
Pre-5G activity in RAN fixed / fixed / fixed /
3GPP Initial 3GPP WiFi WiFi WiFi
(e.g. massive MIMO) submission to ITU 4G evolution 4G evolution 4G evolution

3GPP Final 3GPP


Release 13 Early 5G RAT submission to ITU • No changes to 4G RAN • No changes to 4G RAN • 5G NW functions/new RAT
(e.g. 60 GHz radio, LTE evo) design can be optimized to fully
• No need for revolutionary 5G • 5G NW functions/new RAT
NW functions design design can be optimized to fully benefit from new technologies
Pros benefit from new technologies (like virtualization)
Release 14 (e.g. virtualization) • Solves mobility issues of option 2
(study phase) • Provides a sound migration path

Release 15 • Tied to the legacy paradigm for • New design could only be • Potential impact on legacy RAN
Requirements (5G phase 1) all the use cases (which may be utilized where there is new RAT to operate concurrently with
expensive) coverage legacy CN functions and 5G NW
Approved Study functions
Cons • Potential signalling burden due
Item “SMARTER” to mobility if the new RAT does
Release 16 not provide seamless coverage
Architecture (5G phase 2)
Start of activities on
5G Radio access
NW - Network RAN - Radio access network Definerd interface/reference point
Spectrum auctions EPC - Evoled packet core RAT - Radio access technology Potential interface/reference point
64 APPROFONDIMENTO notiziariotecnico anno 25  1/2016 APPROFONDIMENTO
65

NETWORK Virtual Network Functions


OSS/BSS risorse allocate alle
VM e/o del numero

AUTOMATION
di VM) in base a KPI
Orchestration infrastrutturali e/o
Logical
Topology applicativi. Il VNF
VNF
Manager può essere
un elemento gene-
VNF
Ivano Guardini ral-purpose integra-
VNF
ivano.guardini@telecomitalia.it
to nella piattaforma
di orchestrazione,
VNF oppure può essere
VNF fornito assieme alla
Manager(s) VNF, nel qual caso
è spesso integrato
Per quanto le tecnologie di con l’EM (Element
virtualizzazione siano l’es- Manager) della VNF;
senza della Network Functions  Orchestrator:
Virtualisation esse non sono da Physical automatizza il ci-
sole sufficienti a garantire l’agilità e la PoP Topology Virtualised clo di vita dei servi-
PoP Infrastructure
rapidità di esecuzione di cui gli Operatori zi di rete, fornendo
Manager
hanno bisogno per rispondere alla sfida funzionalità quali
lanciata dagli OTT (Over The Top). Da un la composizione di
lato è necessario che l’operatore si doti PoP VNF per realizzare
Servers
di una piattaforma di orchestrazione istanze di rete e/o
Switching Infrastructure Orchestration
NFV adeguata al fine di automatiz- servizi end-to-end
Storage Platform
zare la gestione del ciclo di vita delle distribuiti su uno o
funzioni di rete virtualizzate (VNF). più siti, la gestione
Dall’altro occorre che le VNF stesse do tempi di erogazione del servizio impensabili con i delle priorità tra VNF diverse e la gestione di stra-
siano realizzate con un’architettura meccanismi tradizionali. tegie automatiche di ripristino in caso di scarsità di
opportuna per poter godere appieno L’architettura di riferimento per la piattaforma di or- risorse (e.g. a causa di guasti).
dei benefici della virtualizzazione: bilan- chestrazione, illustrata in figura, è stata definita dal Il percorso di standardizzazione è tutt’altro che com-
ciamento di carico su componenti software ETSI NFV ISG (Industry Study Group) ed è composta dai pleto in quanto molte delle interfacce tra i moduli so-
indipendenti dispiegabili trasparentemente seguenti moduli: pra elencati e da/verso le VNF non sono ancora state
su hardware distribuito.  VIM (Virtual Infrastructure Manager): gestisce la cre- specificate nel dettaglio. Sono però già disponibili sul
Mediante queste soluzioni, ed avvalendosi di azione delle VM (Virtual Machine) e delle reti virtuali mercato molte soluzioni di orchestrazione progettate
meccanismi di SDN (Software Defined Networ- sull’infrastruttura fisica, garantendo l’allocazione e specificamente per NFV che sopperiscono alle lacune
king) (per instaurare la connettività tra funzioni di l’utilizzo efficace delle risorse da parte delle VM; dello standard con implementazioni aperte, pensate
rete fisiche e/o virtualizzate, l’operatore potrà istan-  VNF Manager: automatizza il ciclo di vita della VNF per essere facilmente estendibili con nuove funzioni
ziare in modo automatico nuovi elementi di rete vir- fornendo funzionalità quali la creazione automa- e/o interfacce. I tempi sono quindi maturi per intra-
tualizzati, o intere “network slice”, a partire da un tica delle VM che realizzano la VNF e la loro inter- prendere un percorso di automazione di rete e servizi,
catalogo di funzionalità elementari o riconfigurare connessione, il monitoraggio della VNF e lo scaling a patto che l’operatore sappia scegliere il giusto mix di
dinamicamente la rete al variare del carico, abilitan- automatico della VNF (incremento o riduzione delle partner e soluzioni tecnologiche 
66 notiziariotecnico anno 25  1/2016 67

CP/UP
sensore o un apparato per la tele- zazione di un dato servizio/use case Tecnologie abilitanti per il Network CP
RAT 1
lettura di un contatore), sia in termi- come illustrato in figura 11: un po’ Slicing sono la NFV (Network Fun- 5G slice 1
ni di latenza (dalla messaggistica al come combinare i mattoncini del ction Virtualization) e il SDN (Sof- (smartphones)
UP
CP/UP UP
controllo remoto real-time di appa- Lego. tware Defined Networking).
recchiature industriali o di droni, alla Le funzionalità che verranno com- Con NFV gli elementi di rete di- Smartphone RAT 2

prevenzione di incidenti stradali). poste nelle Network Slice non sa- ventano applicazioni software,
CP/UP
Per accomodare tutte queste istan- ranno necessariamente gli MME, denominate VNF (Virtual Network
RAT 1
ze la parola d’ordine è flessibilità. È SGW e PGW come li conosciamo Function), che l’Operatore po- D2D
5G slice 2
infatti ormai chiaro che è necessa- oggi, ma probabilmente saranno le trà istanziare su un’infrastruttura (autonomous driving)
CP/UP
rio superare il design monolitico di funzionalità “atomiche” che oggi COTS (Commodity Off-The-Shelf),
Vertical
rete ottimizzato per il solo mobile entrano nella costituzione dei nodi sfruttando le tecnologie di virtua- Automotive devices RAT 2 AP

broadband, che ha caratterizzato le appena citati (ad esempio la fun- lizzazione, riducendo in tal modo
UP
architetture di rete mobile sino ad zionalità “autenticazione”) e che i costi e velocizzando il dispiega-
RAT 3
oggi, a favore di una maggiore pro- potranno essere riutilizzate nelle mento di nuovi servizi e/o funzio- 5G slice 3
(massive IoT)
grammabilità e componibilità grazie procedure ogni qual volta ve ne sarà nalità di rete.
CP
all’applicazione del concetto di Net- necessità, evitando ridondanze ed Elementi centrali per la gestione
work Slicing, anch’esso di derivazio- inefficienti duplicazioni. Sarà inol- dinamica di una rete virtualizza- Massive IoT devices RAT 1

ne NGMN. Per “Network Slice” s’in- tre necessario chiarire come e quali ta saranno le piattaforme di or-
Other
tende una composizione dinamica, componenti potranno essere messi chestrazione, che permetteranno slices
a partire un catalogo, di funzionalità a fattor comune tra Network Slice di automatizzare la gestione del
logiche di rete essenziali alla realiz- logicamente isolate. ciclo di vita delle VNF ed in gene- Access node
La creazione di Network Slice di- rale delle Network Slice istanziate
verse consentirà all’Operatore di sull’infrastruttura (creazione, sca-
Cloud node (edge & central) Part of slice 12
Network Slice
gestire “on demand” più istanze di ling, auto-healing, terminazione, Networking node specializzate
CN in parallelo, ciascuna ritagliata ecc.) e l’SDN che porterà la flessi- per tipologia di
servizio secondo
11 ed ottimizzata per un determinato bilità di gestione della rete a livelli NGMN
Composizione scenario d’uso, come illustrato in senza precedenti, consentendo ad
dinamica delle figura 12. esempio la gestione dinamica del networking tra le diverse NFV e la esempio, nell’ambito dell’evolu-
Network Slice
piena separazione tra piano di con- zione dell’EPC col TR 23.714 [8] di
trollo e piano dati d’utente. Release 14 è iniziata nel gruppo di
Per poter avere la specifica com- lavoro SA2 un’attività di studio per
Network Function A
Component 5G Network Slice 1 pleta di un’architettura di rete vir- la separazione tra piano di control- possono essere convenientemente
Pool CMP 1 CMP 2 CMP 3
Nw Fn A Nw Fn B tualizzata basata sul Network Sli- lo e piano dati d’utente: sicuramen- collocati in prossimità dell’accesso,
CMP 1
Network Function B
cing molti problemi debbono però te alcuni dei risultati che verranno in modo da ottimizzare i percorsi
Nw Fn C essere prima risolti e molto lavoro conseguiti saranno riutilizzabili nel del traffico utente e diminuirne la
CMP 2
CMP 1 CMP 2 CMP 3
di studio deve essere ancora fatto: contesto del 5G. Infatti il problema latenza. Strettamente connessa a
CMP 3 CMP 4
questa è la ragione per la quale la comune a 4G e 5G è quello di riu- questo problema è la gestione del-
5G Network Slice 2
specifica è attesa per fine 2019. scire a gestire con pochi elementi la continuità di servizio, che fino
CMP 4 Network Function C
Saranno necessarie idee e soluzioni funzionali di controllo centralizzati ad ora in contesto 4G si è tradotto
Nw Fn A Nw Fn B
CMP 1 CMP 2 CMP 3 nuove, ma molto potrà essere fat- una moltitudine di (piccoli) gate- nel paradigma di un’ancora stabile
CMP n
Nw Fn C
to a partire da quello che il 3GPP way deputati quasi esclusivamen- in rete (il PGW) per tutta la durata
CMP 4 CMP n
ha già definito per le reti 4G. Ad te al IP packet forwarding e che di una sessione, tale da garantire
68 notiziariotecnico anno 25  1/2016 69

che l’indirizzo IP non cambi. D’altra se. Il 3GPP ha infatti definito in te della CN 5G, il 3GPP ha maturato scoprirsi vicendevolmente tramite comunica rispettivamente con una In conclusione, il processo di pro-
parte la presenza di piccoli gateway Release 13 la funzionalità DECOR nel tempo una grande esperienza segnalazione radio LTE diretta D2D RSU (Road Side Unit) o con una Ap- gressiva ed inarrestabile “cloudiz-
posti in prossimità dell’accesso, (Dedicated Core Networks) che, ba- su temi come Internet of Things e (device-to-device) e di instaurare plication Server sono di particolare zazione”, che già si inizia ad appli-
congiuntamente alla necessità di sandosi sul parametro di sottoscri- Critical Communications. una comunicazione D2D, assistita interesse perché pongono requisiti care alle CN legacy, troverà il suo
ottimizzare il percorso del traffico zione “UE Usage Type”, consente Sul primo tema infatti sono in di- o meno dalla rete. Venendo al 5G, il stringenti sulla CN 5G che verrà. completo compimento nella reti
man mano che l’utente si muova, di connettere il terminale ad una rittura d’arrivo la definizione di una TR 22.862 della fase 2 di SMARTER Visto che una delle finalità di que- 5G, spingendosi fino in prossimità
pongono la necessità di rilocare il istanza di CN dedicata. Tuttavia, serie di ottimizzazioni della EPC di aggiunge requisiti per funzionalità sto tipo di comunicazioni è fornire dei nodi di accesso ed anzi interes-
gateway nel corso della vita di una quando il terminale accede per la Release 13 per gestire dispositivi quali Mission Critical Video (per la assistenza alla guida per incre- sando la stessa RAN, come prefigu-
sessione e quindi di cambiare in- prima volta alla rete la RAN (Radio caratterizzati da “ultra low com- condivisione immediata di conte- mentare la sicurezza stradale ne rato da ITU-T con il suo report “The
dirizzo IP. Tuttavia sempre più ap- Access Network) non ha informa- plexity and low throughput”: è sta- nuti video all’interno di un gruppo scaturisce naturalmente il requisi- Tactile Internet” [16] già nel 2014 e
plicazioni (ad esempio applicazioni zioni utili per indirizzarlo verso una ta completata la fase di studio nel o verso la control room) e Mission to di comunicazioni estremamente come mostrato in Figura 13, ripre-
HTTP-based adaptive streaming, specifica CN dedicata e quindi lo TR 23.720 [11] e sono disponibili le Critical Data (per l’invio di dati, ad tempestive e quindi di bassissima sa dal sito web Netmanias.
Multi-Path TCP, ecc.) sono tolleran- connette ad una CN di default; la specifiche per una CN semplificata es. messaggi o mappe, secondo latenza. Per soddisfare questo re-
ti al cambiamento di indirizzo IP, procedura risulta inefficiente es- con segnalazione NAS (Non Access determinati criteri di performance quisito, sia su reti 4G che 5G, la
garantendo continuità di servizio sendo necessaria una successiva Stratum) “leggera”, tale da venire come ad es. la tempestività e l’af- soluzione consiste nel portare gli
a livello applicativo senza degra- re-direzione da parte dell’MME ver- incontro ai vincoli di costo (dell’or- fidabilità della trasmissione) che si Application Server che erogano i Conclusioni
dare l’esperienza d’uso dell’utente. so la CN dedicata indicata dallo “UE dine del $ a dispositivo) e di durata sposano con le caratteristiche della servizi quanto più vicino possibile
Sfruttando questo fatto la nuova Usage Type”. Per questa ragione della batteria (una decina d’anni) rete 5G, ma che potrebbero richie- ai veicoli e quindi alla rete d’acces- I due principi sui quali si fonda l’e-
architettura potrà consentire la ri- nel gruppo di lavoro SA2 è in corso richiesti dal mercato. L’esperienza dere ulteriori ottimizzazioni della so. In questo senso ci può venire in voluzione nel breve medio termine
locazione dell’ancora IP, che rimar- una attività di studio di Release 14 maturata con questo lavoro su Cel- prestazione di Multimedia Bro- aiuto il MEC (Mobile-Edge Compu- delle reti di telecomunicazione sono
rà sempre vicina all’attuale posi- (TR 23.711 [9]) dove è previsto che lular Internet of Things sarà sicura- adcast Multicast Services (MBMS). ting) che è una iniziativa sviluppa- la virtualizzazione delle funzionali-
zione dell’utente, contribuendo ad il terminale assista la RAN nella se- mente preziosa per indirizzare nel Sempre legata al tema delle Cri- ta sotto l’egida dell’ETSI [15] e che tà di rete, che consentirà di introdur-
una migliore scalabilità della rete lezione della CN dedicata mediante 5G i requisiti della Massive Internet tical Communications è la comu- consiste nell’introduzione di un re un maggior grado di flessibilità e
grazie all’offload di parte del traf- parametri specifici inseriti nella se- of Things. nicazione diretta tra terminali ambiente virtualizzato e paradig- di automazione, e la convergenza
fico dai nodi centrali della CN. Si gnalazione RRC verso l’eNB, duran- Quanto alle Critical Communica- che dovrà essere supportata na- mi di cloud-computing a livello di delle funzionalità di controllo che
va affermando quindi il concetto te la procedura di Attach. tions, a partire dalla Release 12 tivamente dalla rete 5G per una rete di accesso: l’elemento chiave abilita nuovi modelli di servizio ed
che la continuità di servizio, intesa Il modello di QoS delle reti 4G an- sono state definite le prestazioni di molteplicità di scenari come ad è il MEC IT Application Server che incrementa l’efficienza comples-
come mantenimento dello stesso drà poi rivisitato. Sarà infatti ne- ProSe Direct Communication [10] esempio la comunicazione tra vei- può essere integrato direttamen- siva del sistema. La loro adozione
indirizzo IP per tutta la durata di cessario considerare meccanismi e di GCSE (Group Communication coli per la prevenzione di inciden- te a livello di nodo di accesso (ad non è però esente da impatti per
una sessione, sarà riservato solo a di identificazione del traffico che System Enabler for LTE) [12], men- ti stradali. A questo proposito in esempio nella RSU). Non bisogna gli operatori, perché comporta una
quelle tipologie di traffico che non vadano al di là delle 5-tuple IP che tre in Release 13 è stata comple- Release 14 è iniziato uno studio però dimenticare, che, oltre a quel- rivoluzione nella gestione delle reti
possono farne a meno, come ad non offrono una sufficiente granu- tata la prima versione del servizio V2X [14] mirato all’evoluzione di la citata, la tecnologia MEC si pre- di telecomunicazione, non solo da
esempio il VoIMS (Voice over IMS), larità. Spingendosi più avanti si può di MCPTT (Mission Critical Push To LTE per supportare la comunica- sta per tutte quelle applicazioni un punto di vista tecnico, ma anche
non dimenticando che anche per anche pensare ad un diverso mo- Talk) [13] che completa la ProSe zione Vehicle-to-Infrastructure, (come ad esempio mobile gaming, organizzativo e processivo. La rea-
quest’ultimo esistono già meccani- dello di QoS che superi il concetto e la Group Communication con le Vehicle-to-Network, Vehicle-to- l’augmented reality) dove il requi- lizzazione di una rete virtualizzata
smi di continuità come la IMS Ses- di EPS Bearer e prenda spunto da funzionalità di livello applicativo Pedestrian e Vehicle-to-Vehicle. sito stringente sia la bassissima e convergente, che si consoliderà
sion Continuity. meccanismi più semplici di schedu- per consentire chiamate voce di Questo studio beneficia dell’espe- latenza e dove si vogliano spostare nel corso dei prossimi tre o quattro
Anche il problema di come connet- ling a livello IP mutuati ad esempio gruppo per applicazioni di Public rienza maturata in Release 12 ed capacità computazionali e di sto- anni, costituisce inoltre un primo
tere i terminali d’utente alle Net- da quanto già definito per la ProSe Safety anche in scenari di assen- in Release 13 con la specifica della rage dal terminale o da un edge passo preparatorio alle reti di nuo-
work Slice appropriate in funzione Per-Packet Priority [10]. za di copertura. In particolare, la ProSe Direct Communication. Gli remoto di rete ad un’infrastruttura va generazione 5G le cui specifiche
dei servizi che sono stati richiesti Venendo ai “Verticals”, che verran- ProSe Direct Communication con- scenari Vehicle-to-Infrastructure e posta in prossimità della rete d’ac- sono in fase di definizione presso i
può beneficiare di attività pregres- no offerti da Network Slice dedica- sente a terminali in prossimità di Vehicle-to-Network dove il veicolo cesso. principali enti di stadardizzazione 
70 notiziariotecnico anno 25  1/2016 71

13
Evoluzione
dell’architetture di
rete da 4G a 5G 4G 5G
Fonte:
www.netmanias.com
D-RAN C-RAN NFV, SDN Network Slicing
Software-centric Architecture: 5G RAN
and 5G core to be implemented as
software on commercial servers

Network Slicing
Center Node
Application Application Core: Control
Applications Central Cloud CDN IMS Applications V2X
Plane
(VM/NFV)
Dedicated 4G Core Dedicated 4G Core 5G Core (CP) 5G Core (CP) 5G Core (CP) 5G Core (CP) 5G Core (CP)
Commercial server
equipment equipment

Ap ave ten
5G Core (UP) (Virtualization) 5G Core (UP) 5G Core (UP)

Di atio kha ervi


(S -la
pl ba cy
low

st
Di (Us

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Core function split

rib S co s)
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rib P

ut erv st,
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Network

g
in e)

ul ce
Backhaul Backhaul Connectivity among

s
Co

es
Backhaul VMs: SDN

re
Dedicated RAN: redefine
MEC Edge Cloud Cache V2X
equipment functions of
DU DU and RU 5G Core (UP) (VM/NFV) 5G Core (UP) 5G Core (UP)
CU Commercial server CU CU CU CU
(s (Virtualization)
av P
e H
fro Y,
Baseband nt ec
Fronthaul ha t. Fronthaul
ul
co
st)

eNB
Cell Site
DU Dedicated Dedicated
Dedicated RU AU
RU RF equipment equipment AU AU AU AU
equipment
Massive MOMO
2x2 antenna 10MHz BW 2x2 antenna 10/20 MHz BW 400 MHz BW (mmWave)
LTE LTE-A CA Massive Aggregation
Radio

20 Gbps
75 Mbps 300 Mbps

Device
UHD Voice Massive IoT Mission-critical IoT

DU - Digital Unit (BBU) CU - Central/Cloud Unit UP - User Plane MEC - Mobile Edge Computing SDN - Software Defined Networking IoT - Internet of Things
RU - Radio Unit (RRH) AU - Access Unit CP - Control Plane NFV - Network Function Virtualization V2X - Vehicle-to-X IMS - IP Multimedia Subsystem
72 notiziariotecnico anno 25  1/2016 73

Bibliografia
[1] NGMN 5G White Paper v1.0 ration of EPC nodes"
[2] 3GPP TR 22.891: "Feasibility Study on New Services and [9] 3GPP TR 23.711: "Enhancements of Dedicated Core Net-
Markets Technology Enablers" works selection mechanism"
[3] 3GPP TR 22.863: "Feasibility Study on New Services and [10] 3GPP TS 23.303: " Proximity-based services (ProSe)"
Markets Technology Enablers - Enhanced Mobile Bro- [11] 3GPP TR 23.720: "Architecture enhancements for Cellular
adband" Internet of Things"
[4] 3GPP TR 22.864: "Feasibility Study on New Services and [12] 3GPP TS 23.468: "Group Communication System Enablers
Markets Technology Enablers - Network Operation" for LTE (GCSE_LTE)"
[5] 3GPP TR 22.862: "Feasibility Study on New Services and [13] 3GPP TS 23.179: "Functional architecture and information
Markets Technology Enablers - Critical Communications" flows to support mission critical communication services"
[6] 3GPP TR 22.861: "Feasibility Study on New Services and [14] 3GPP TR 23.785: "Study on architecture enhancements
Michele Gamberini michele.gamberini@telecomitalia.it

Markets Technology Enablers for Massive Internet of for LTE support of V2X" ingegnere Elettronico è attualmente responsabile, in ambito TILab, di Core Network & Infrastructure, dove si
occupa di Ingegneria ed Innovazione della rete core, dell’infrastruttura NFV e dell’EDGE IP fisso e mobile, dal
Things" [15] http://www.etsi.org/technologies-clusters/technologies/ luglio del 2014. Entra a far parte del Gruppo Telecom Italia nel 1996, andando a ricoprire il ruolo di coordi-
[7] 3GPP TR 23.799: "Study on Architecture for Next Genera- mobile-edge-computing natore Cell Planning nelle regioni Campania, Basilicata e Puglia, nell’ambito della GTR-Sud di TIM. Dal 1998
al 2002 è prima responsabile Cell Planning e poi responsabile dell’Ingegneria Radio in Amena, operatore
tion System" [16] “The Tactile Internet”. ITU-T Technology Watch Report, mobile del gruppo AUNA Spagna, partecipato da Telecom Italia. Dal 2002 al 2005 è Chief Network Officer di
[8] 3GPP TR 23.714: "Study on control and user plane sepa- Agosto 2014 TIM Hellas, operatore mobile controllato da Telecom Italia in Grecia. Dopo una breve parentesi come respon-
sabile dell’Area Territoriale Rete Centro di TIM, diventa direttore delle Network Operation Area S1 e Sud, ri-
spettivamente dal 2006 al 2008 e dal 2008 al 2009. Dal 2009 al 2011 è responsabile della Network Operation
Governance. Dal 2011 al 2014 è stato responsabile dell’ingegneria e dell’innovazione della rete mobile 

Mario Madella mario.madella@telecomitalia.it


laureato in Fisica, nel 1993 è entrato in Telecom Italia con il compito di preparare strutture quantistiche per
laser a semiconduttore mediante deposizione epitassiale. In seguito si è occupato della caratterizzazione
mediante Thermal Resistance Analysis by Induced Transient di componenti opto-elettronici d della misura
della loro affidabilità. A partire dal 1999 ha partecipato in vari ruoli, tra i quali quello di project manager, al
dispiegamento e all’evoluzione della rete mobile di TIM, alla fornitura di connettività alla clientela business
ed alla definizione di nuovi modelli di roaming e servizi IMS. Negli anni ha contribuito attivamente negli enti
di standardizzazione, in particolare in 3GPP e GSMA 

Roberto Procopio roberto.procopio@telecomitalia.it


ingegnere delle Telecomunicazioni, è entrato in Azienda nel 1998 inizialmente come ricercatore su aspetti di
qualificazione degli apparati di commutazione mobile e poi nel campo delle soluzioni di rete per servizi dati
su rete mobile (GPRS). Dal 2001 partecipa alle attività di standardizzazione ed in particolare oggi segue il
3GPP CT1. Dal 2001 ha collaborato alle attività di supporto alle partecipate estere su tematiche di UMTS ed
IMS. Nel 2004 ha coordinato le attività di innovazione della core network mobile correlate ad UMTS ed IMS.
Dal 2008 ha coordinato, come project manager, le attività di innovazione della core network fissa e mobile
di Telecom Italia su aspetti relativi ad IMS, data layer, segnalazione Diameter ed interconnessione IP. Oggi
lavora come team leader su tematiche di innovazione della Core Network Mobile 
INDEX

74 notiziariotecnico anno 25  1/2016 75

LE TECNOLOGIE
PER LA RETE
DEL FUTURO tà e gestibilità riferiti spesso con il
Paolo Fasano, Mario Ullio, Vinicio Vercellone termine “Carrier Class”, funzionali-
tà specifiche per uno sfruttamento
dati e hanno affrontato un proces- commerciale (ad esempio contabi-
Mentre gli operatori di TLC sono chiamati a ripensare il proprio posizionamento so di trasformazione delle proprie lizzazione del traffico, intercetto le-
nella catena del valore dei servizi offerti ai clienti, il panorama delle tecnologie di reti basato sulle tecnologie IP, ini- gale, …). La dimensione del mercato
rete sta modificandosi rapidamente. Novità tecnologiche e rifocalizzazione degli zialmente sviluppate per l’ambiente ha consentito lo sviluppo di azien-
investimenti in tecnologia stanno ponendo le basi per una nuova generazione di delle reti campus o aziendali. de interamente dedicate ai Service
reti destinata a diventare matura con il prossimo avvento della quinta generazione Introduzione La declinazione di queste tecnolo- Provider e in generale alla disponi-
dei sistemi cellulari. TIM sta guardando con attenzione ai segni iniziali di questa gie per i Service Provider ha prodot- bilità di linee di prodotto ritagliate
trasformazione, a cui contribuiscono a vario titolo i soggetti che impostano il loro Gli operatori in questi anni hanno to una specializzazione dei nodi di su questi requisiti.
business sui Data Center, le comunità Open Source e la ricerca accademica. sperimentato il superamento del rete guidata da requisiti peculiari: Oggi l’evoluzione del mercato è
In questo articolo vengono analizzati alcuni elementi che secondo gli autori traffico voce da parte del traffico alte prestazioni, livelli di affidabili- contraddistinta da una prevalenza
potranno giocare un ruolo significativo nel plasmare le reti del futuro e che fin da
oggi sono oggetto di progetti esplorativi su come potrebbe trasformarsi la rete di
TIM a partire dal 2020.
76 notiziariotecnico anno 25  1/2016 77

di volumi sul segmento Data Cen- La spinta dei Data stragrande maggioranza del traffico ti “senza marchio” (whitebox switch)
ter, fattore determinante per una Center dei Data Center è concentrato nelle
Data Center-to-User (17,8%) 2014 che hanno prestazioni in termini di
direzione di sviluppo nuova anche comunicazioni interne al Data Cen- throughput nell’ordine del Terabit/s e
per le tecnologie di rete. Il mondo dei Data Center sta diven- ter, come mostrato in figura 1. sono venduti direttamente da azien-
Le diverse generazioni tecnologiche tando un bacino di idee e di soluzio- Questa situazione contingente ha Data Center-to-Data Center (6,8%) de che in passato assemblavano
hanno avuto un ciclo di vita che si ni per i Service Provider. Per ridurre messo in moto la ricerca, da parte prodotti commercializzati da altri (ad
è esteso fino a dieci o quindici anni. i costi occorrono economie di scala degli OTT, di soluzioni per il networ- esempio Quanta, Accton, …).
Stiamo per arrivare al decimo anno ed il mondo delle TLC richiede oggi king interno ai Data Center alternati- Within Data Center (75,4%) Sul fronte del software, il tema della
di vita delle tecnologie utilizzate apparati troppo specializzati a fron- ve a quelle impiegate sino ad alcuni disaggregazione del piano di con-
oggi e questo lascia prefigurare che te di un mercato troppo ristretto: anni fa, quando venivano utilizzati gli trollo dal piano di forwarding nelle
nel giro di tre o cinque anni assiste- guardare alle soluzioni del mondo stessi apparati delle reti dei Service piattaforme di rete dà vita all’Open
remo all’avvento di una nuova ge- Data Center è quasi una scelta ob- Provider: la necessità di mantenere Networking Foundation [4], che
nerazione. In questa congiuntura, bligata. Seguendo questa linea, si è un andamento dei costi costante o Data Center-to-User (18,2%) 2019 vede di nuovo tra i protagonisti Fa-
stiamo anche assistendo ad una se- compiuta la transizione da servizi e in diminuzione al crescere del traffi- cebook e Microsoft, questa volta
rie di trasformazioni che hanno tut- da interfacce Circuit Based, a servizi co rappresenta un “must” anche per con Google e Yahoo, ma che coin-
te le potenzialità di modificare radi- e interfacce Packet Based (Ethernet i Service Provider, tuttavia è evidente Data Center-to-Data Center (8,7%) volge da subito NTT, AT&T, Verizon
calmente l’industria del settore TLC ed IP sono lo standard di fatto che come curve di crescita molto diver- e Deutsche Telekom. L’impiego di
attraverso una sostanziale fusione nessuno ormai mette più in discus- se abbiano imposto urgenze e quin- controller per comandare elementi
con l’industria del settore IT: NFV sione) e ora si guarda come ad un di soluzioni diverse. Gli OTT hanno Within Data Center (73,1%) di rete è fondamentale per risolve-
(Network Function Virtualization) è “must” all’introduzione di SDN ed cominciato a progettare in proprio re alcuni problemi di scalabilità e di
solo l’inizio, SDN (Software Defined NFV nelle reti di TLC. Ma le novità le soluzioni di Networking, al fine di flessibilità per le reti dei Data Cen-
Networks) è solo all’inizio. che questo ambiente ha prodotto perseguire obiettivi di maggiore effi- 1 ter. Gli elementi controllati non sono
Saper prevedere quali saranno le negli ultimi anni sono molte e vale cienza ed economia. Distribuzione del traffico però solo gli switch fisici, ma anche
tecnologie nel prossimo futuro ed la pena di riconsiderare il cammino Per gli scopi di un Data Center gli per i Data Center diverse) e quindi lo scopo ultimo è quelli “virtuali”: nel 2007 il kernel Li-
(fonte Cisco)
imparare a dominarle è essenziale evolutivo e le condizioni che l’hanno apparati utilizzati nelle reti geogra- l’abbattimento dei costi, più facil- nux ha inglobato la prima versione
per affrontare le trasformazioni in determinato. fiche hanno una serie di caratteristi- mente perseguibile quanto più le di KVM e dal 2009 è disponibile la
atto. Nel seguito di questo articolo Nelle reti degli operatori la crescita che che non sono particolarmente sto genere di valutazioni derivano soluzioni sono largamente adottate. prima versione di Open vSwitch; an-
si esaminano tre aspetti tecnologi- del traffico Internet negli ultimi anni utili: l’hardware è appesantito dalla le scelta di utilizzare “Merchant Si- E questo vale non solo per le solu- che la virtualizzazione sta seguen-
ci che a nostro parere sono desti- ha imposto incrementi di capaci- necessità di avere ampi banchi di licon”, che sappia fornire switching zioni di networking, ma per tutte le do sempre più la strada dell’Open
nati ad avere maggior impatto nel tà significative: dal 2008 al 2014 il memoria ad accesso molto rapido ad alta capacità a basso costo, e di componenti interne al Data Center. Source e della diffusione a basso
prossimo futuro: l’evoluzione delle traffico Internet anno su anno è cre- per gestire le tabelle di routing In- limitare al massimo le funzionalità Ecco allora Facebook che lancia costo su larga scala.
soluzioni tecnologiche ed architet- sciuto in media del 35%, ovvero a ternet e mantenere buffer molto software, implementando quelle di Open Compute Project [3], cui si uni- Nell’era della virtualizzazione sono
turali all’interno dei Data Center, il fine 2014 il traffico totale era pari a profondi per minimizzare le perdi- controllo su piattaforme esterne. scono tra gli altri Microsoft, Intel e tuttavia gli strumenti di gestione
concetto di “Disaggregazione” de- circa 6,5 volte il traffico a fine 2008 te in condizioni di congestione sui La spinta successiva è stata quella Rackspace (attualmente aderiscono dell’infrastruttura (Virtual Infrastruc-
gli apparati di rete (Control Plane/ (fonte Cisco [1]). Ma l’andamento link; il software contiene decine di di condividere i progetti e standar- anche operatori come AT&T e DT): ture Manager - VIM) l’elemento più
User Plane, Hardware/Software) e all’interno dei Data Center ha segui- protocolli che sono necessari per dizzare “de facto” le soluzioni: per il progetto mira a standardizzare di importante: OpenStack, CloudStack
le nuove tecnologie hardware per la to una dinamica decisamente più l’ambiente eterogeneo delle reti gli attori di questa rivoluzione (in fatto l’approccio “bare metal” per e OpenNebula sono alcuni dei pro-
commutazione di pacchetto. sfidante: Google ha dichiarato che geografiche e dell’interconnessione primis Google e Facebook) le tec- tutte le componenti dei Data Center getti collaborativi che sviluppano
A partire da questi elementi tecno- nello stesso periodo ha registrato con i clienti; in generale vi è l’enfasi nologie e gli stessi Data Center non a partire dai server, ma con partico- soluzioni di “cloud management”.
logici è prevedibile che prendano una crescita pari a 50 volte [2], qua- sull’affidabilità intrinseca degli ap- sono parte del Core Business (unica lare attenzione alla componente di Queste soluzioni, tra le quali oggi
forma le reti di domani, più pervasi- si un raddoppio anno su anno. Un parati e del software, poco rilevanti eccezione Amazon che conseguen- networking. I risultati sono oggi tan- OpenStack sembra quella vincen-
ve, più flessibili e meno costose. altro aspetto interessante è che la all’interno dei Data Center. Da que- temente si muove con strategie gibili con un vasto numero di prodot- te, sono essenziali per ridurre i costi
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operativi e la complessità della ge- alle problematiche di networking messe in atto dall’industria del set- un pioniere dell’approccio software- le applicazioni in modo molto più li- AT&T, potremmo dire che “non c’è
stione di un’infrastruttura che inte- nel mondo dei container. tore è quello della disaggregazione. defined e di OpenFlow, come Nick bero e flessibile. forza che possa arrestare un princi-
gra migliaia di apparati fisici e decine Ad una analisi attenta appare chiaro Si tratta in effetti di un concetto che McKeown della Stanford University, In fondo si tratta di avviare nel set- pio economico quando i tempi sono
di migliaia di macchine virtuali. Si che la ricetta dei Data Center non è era già presente nella proposta ori- quale arma per scardinare l’archi- tore del networking la stessa tra- maturi per la sua realizzazione” [8].
osservi che tutte queste soluzioni si così semplice e va metabolizzata: il ginale del paradigma SDN e del pro- tettura monolitica dei nodi di rete, sformazione che da anni ha ormai A questo riguardo AT&T sostiene
pongono principalmente l’obiettivo percorso virtuoso sembra partire da tocollo OpenFlow come mezzo per piattaforme la cui forte integrazione pervaso il mondo del computing. che mira a trasformare il 75% della
di ottimizzare l’utilizzo delle risorse di un’analisi del cosa (le semplificazio- realizzarlo. Tuttavia questo principio verticale è di ostacolo all’evoluzione Un’evoluzione in questo senso è sua rete applicando questi principi e
calcolo e configurano reti “overlay” ni possibili) e solo in un secondo mo- di netta separazione tra le compo- della rete, responsabile del persi- abilitata dalla crescita del software utilizzando le tecnologie SDN e NFV
per far comunicare le VM (Virtual Ma- mento prendere in esame il come (le nenti di forwarding e di controllo stere di situazioni di oligopolio del Open Source e della sempre mag- entro il 2020.
chine) tra loro e con il mondo ester- soluzioni tecnologiche). Riportando dei nodi di rete, anche in chiave di mercato e fonte di costi crescenti, in giore disponibilità di chipset com- I principi di disaggregazione ed
no, trascurando l’ottimizzazione del- questo concetto al mondo dei Ser- implementazione, è poi passato grado di minacciare in prospettiva merciali. Tutto questo dovrebbe apertura delle piattaforme adotta-
la distribuzione del traffico sulla rete vice Provider, ripensare le soluzioni temporaneamente in secondo pia- la sostenibilità del business [7]. La indirizzare la necessità sempre più ti nel ridisegnare l’architettura dei
fisica. La configurazione della rete di TLC in ottica IT, semplificandole ed no quando sono apparse le prime visione di fondo a cui si ispirano le sentita da parte degli operatori di nodi e dei sistemi di rete si presta-
comunicazione avviene ex-post ri- eventualmente rinunciando ad al- applicazioni concrete dell’approc- diverse iniziative è illustrata in vedi ridurre i costi, ma al contempo di no ad essere applicati a diversi livelli
spetto alla scelta di dove posizionare cune caratteristiche non essenziali, cio SDN, come le soluzioni di Flexi- figura 2 dove i nodi della rete, che avere margini di differenziazione, ed in diversi ambiti. Per illustrare le
le VM e nelle soluzioni odierne non può essere un passo importante e ble Service Chaining o di Transport sono oggi costituiti da un aggrega- facendo leva sull’apertura della diverse possibili accezioni, vogliamo
pone vincoli su quest’ultima. premiante. Metabolizzare il percor- SDN. L’industria, con i vendor più to monolitico di hardware, sistema piattaforma ed in particolare sulle citare alcune delle iniziative più si-
La ricerca di efficienza all’interno so dei Data Center significa com- affermati in prima fila, ha fin qui pri- operativo e funzionalità proprieta- applicazioni sviluppate sul sistema gnificative tra le tante in questo filo-
dei Data Center va avanti e propone prendere che SDN ed NFV sono solo vilegiato dunque la possibilità di re- rie devono tendere a divenire ar- operativo di rete, dove c’è spazio per
oggi un’ulteriore evoluzione tecnolo- strumenti e la vera rivoluzione sta alizzare, mediante l’approccio SDN, chitetture aperte e modulari, dove le funzionalità proprietarie che ne
gica: le VM sono inefficienti a causa nella semplificazione: virtualizzare forme di controllo dell’instradamen- l’hardware di switching è basato definiscono il vero valore aggiunto. 2
della duplicazione del sistema ope- funzioni elementari (eliminando le to del traffico, tramite l’introduzione su chipset commerciali e il sistema La trasformazione è avviata e pare Da nodo
monolitico a
rativo; quello che effettivamente è complessità inutili) e utilizzare SDN di controller dedicati, in grado di im- operativo è Open Source, su cui pos- ormai inarrestabile, parafrasando ecosistema
necessario è una forte segregazione per collegare le funzioni elementa- porre opportune eccezioni rispetto sono essere sviluppate ed integrate John Donovan, vice-president di multi-vendor
tra processi assegnati a diversi Te- ri in servizi. Per fare questo occorre al routing di default, per realizzare
nant. Il mondo dei Linux container prima di tutto passare da nodi di in modo estensivo funzioni di policy
(funzionalmente per altro presente rete monolitici a funzioni elementari routing e traffic engineering.
in tutti i principali sistemi operativi e modulari: ed è per questo motivo Tuttavia, come dicevamo, stiamo Feature Feature Feature
per piattaforma server, si vedano ad che il tema della disaggregazione assistendo ad un ritorno ai principi APP APP APP
esempio le jail in FreeBSD) che è già sta diventando uno dei cardini dei fondanti di SDN, che ora si sposa-
apparso da anni (prima integrazione progetti più innovativi. no anche con la tendenza sempre Proprietarie
in Linux nel 2008) offre una soluzio- più forte a fondersi con il mondo
ne tecnologica a questo problema: dell’Open Source. Su questo fronte
si tratta allora di integrare la gestio- da almeno un anno a questa parte Sistema Operativo
Sistema Operativo (Open Source)
ne dei container a più alto livello e La disaggregazione si registra un grande fermento di ini- Proprietario
questo origina progetti Open Source dei nodi di rete ziative in nord America, con attività
come Docker [5] o Kubernetes [6], e sviluppi che coinvolgono operato-
che Google ha di recente trasfor- Uno dei temi che sta prepoten- ri di rete, istituzioni di ricerca, nuo-
mato in uno sviluppo cooperativo temente tornando alla ribalta da vi entranti nel mondo dei vendor e Hardware Hardware
con altre aziende1. Fra i motivi del- qualche tempo a questa parte, ri- principali provider OTT. Il tema della Operativo Commerciale
la mossa di Google sembrerebbe correndo in varie forme nelle stra- disaggregazione delle piattaforme
esserci la ricerca di nuove soluzioni tegie enunciate e nelle iniziative di rete è da sempre caldeggiato da

1 Tra aziende coinvolte si segnalano IBM, HP, Redhat e VMware.


80 notiziariotecnico anno 25  1/2016 81

OF 1.3 + TTP
ne in continua evoluzione. Partiamo Lo switch OpenFlow può essere ac- infrastrutture di rete dei propri data
dal nodo di rete come piattaforma quisito da uno dei tanti vendor sul Center e relativo sistema operativo,
di routing, a questo proposito il pro- mercato oppure, e qui si innesta applicando i concetti di disaggrega-
Indigo OF Agent
getto Atrium [9], varato e sponso- un ulteriore possibile livello di di- zione e di controllo con approccio - Switch hardware conforme alle specifiche OCP

rizzato da ONF (Open Networking saggregazione, essere sviluppato a SDN. I nuovi nodi di rete sono stati OF-DPA 1.0 API
- ONL (Open Networking Linux): sistema operativo dello switch
Foundation), ha dimostrato l’imple- partire da un hardware di tipo “bare dispiegati in produzione in diver- OF-DPA 1.0 - ONIE (Open Networking Install Environment): ambiente di installazione del sistema operativo
mentazione e l’interoperabilità di metal switch” compatibile con il fra- si data Center da ormai un anno. OCP-ONL,
- BRCM chip/SDK: chipset Broadcom e relative API SDK proprietarie
ONIE
un peering router BGP vedi figura mework del già citato OCP (Open Gli switch sono basati su hardwa- BRCM SDK
- OF-DPA (OpenFlow Data Path Abstraction): API aperte Broadcom, consentono di accedere
3 basato sull’integrazione di uno Compute Project) su cui integrare re conforme alle specifiche OCP e ad un sottoinsieme delle funzionalità del chipset e dell’ambiente SDK, esponendo un’astrazione
con il modello OpenFlow
switch OpenFlow, come hardware di figura 4 componenti di software sono rivestiti dal sistema operativo BRCM chip
- Indigo OF Agent: client che fornisce accesso allo switch tramite il protocollo OpenFlow
forwarding, con un controller SDN in buona parte disponibili in open- Open Source FBOSS sviluppato da
(OpenDaylight o ONOS) e una suite source ed in parte proprietarie e Facebook e basato su Linux [10]. Più OCP Bare-metal hardware

di software di routing (Quagga) en- legate al fornitore del chipset (es. che un sistema operativo, FBOSS
trambi Open Source. Broadcom). è un set di applicazioni che sfrut- nunciato la disponibilità del suo si- Una volta adottato l’approccio della
La tendenza a sviluppare piattafor- ta le API OpenNSL (Open Network
4 stema operativo di rete di nuova ge- disaggregazione è immediato anche
Modello di switch
me di rete a partire da bare metal Switch Library) fornite da Broadcom sviluppato in OCP nerazione (Dell Networking OS10) ripensare a come distribuire le fun-
3 switch hardware, i cosiddetti whi- ed espone tramite un FBOSS Agent basato su Linux Debian. zioni elementari tra moduli software
Implementazione tebox switch, è stata inaugurata un’interfaccia che consente ad ap- Fin qui abbiamo elencato iniziative e moduli hardware, ed in ultima ana-
di un peering
Router secondo il dai maggiori OTT. Il team di net- plicazioni di controllo di automatiz- uno switch che al boot lancia un che mirano ad applicare i principi di lisi ripensare quali siano i requisiti
paradigma della working di Facebook ha recente- zare gli aspetti di configurazione, installer che permette all’utente di disaggregazione ai singoli nodi di dell’hardware da impiegare nelle reti
disaggregazione
mente portato avanti un’iniziativa monitoraggio e troubleshooting; un scegliere il sistema operativo che rete, tuttavia è in corso un’iniziativa di domani: il pensiero dominante ne-
per riprogettare gli switch per le altro gruppo di applicazioni consiste desidera installare sullo stesso, ad molto significativa, il progetto CORD gli ultimi anni è stato che l’architet-
poi nei protocolli di routing/forwar- esempio Cumulus Linux appun- (Central Office Re-architected as a tura x86 fosse destinata a sostituire
Peering Router ding, per esempio BGP. to. Sebbene la configurazione del- Data Center) [12] avviato da AT&T qualunque tipo di hardware facendo
Sono molte anche le iniziative com- lo switch sia gestita interamente in collaborazione con ON.Lab [13], leva su prestazioni sempre crescenti
Quagga BGP merciali che si innestano nel filo- da Linux, le funzionalità di packet che mira a ridisegnare la centrale e che quindi si trattasse di ridisegna-
E-BGP Speaker E-BGP
ne della disaggregazione. Prima switching e routing non vengono utilizzando soluzioni e architetture re tutte le funzioni solo in software.
I-BGP fra tutte quella del nuovo entrante implementate direttamente dal ker- mutuate dai data Center. In questo Ma anche su questo aspetto stanno
Cumulus Networks [11]. Cumulus nel. Al contrario, a questo scopo Cu- ambito, il principio della disaggre- emergendo alternative diverse e più
BGP Speaker/App sostiene che il suo punto di forza mulus ha sviluppato un componen- gazione è applicato a ciascuno degli promettenti.
consiste nell’avere sviluppato la pri- te software (denominato switchd), elementi di cui è costituita la tipica
ONOS ma versione del sistema operativo una sorta di driver che gira in user sede di centrale, come mostrato ad
Linux (basata sulla distribuzione space e rappresenta l’elemento ori- esempio nella figura 5, individuan-
Driver Layer Debian) per uno switch, un Linux ginale della sua soluzione. Switchd do i singoli blocchi funzionali che li Switching in hardware
completamente standard dunque, intercetta i comandi di configura- compongono, per poi ripensarne o in software?
ma ottimizzato per il networking. zione di rete forniti in Linux e li tra- l’ingegnerizzazione su di un’infra-
Cumulus per questo ha lavorato sul- duce in richieste alle API del chipset struttura basata su una switch fa- La domanda che ci si pone a questo
la componente ONIE (Open Network di switching (utilizzando l’SDK pro- bric da data Center e utilizzando riguardo è se valga la pena di conti-
OpenFlow Agent Install Environment) del framework prietaria fornita dal costruttore de- tecnologie di controllo SDN e di nuare a sviluppare dei componenti
OCP. ONIE è una sorta di BIOS o am- gli ASIC). È significativo che, sempre virtualizzazione NFV. Si tratta di un specializzati per gli apparati di rete
Switch Hardware
biente di preinstallazione, in questo in questa linea di tendenza, molto approccio che AT&T definisce con il ed eventualmente con quale grado
modo il costruttore può sviluppare recentemente anche Dell abbia an- termine re-factoring. di flessibilità. Ovvero se vi sia anco-
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Applications per chipset è dell’ordine di 2-4 core grammabile, con hardware indipen- esce a mantenere negli ultimi anni
per ogni nuova generazione: si era dente dal “tipo” di commutazione, una marginalità sui ricavi stabil-
partiti con 4, ora si è intorno a 32, è stato sviluppato da Texas Instru- mente superiore al 60%.
se all’inizio la nuova generazione ments nel 2013 [14]. Questo prototi- Una prospettiva di mercato più aper-
raddoppiava la capacità rispetto po presentava una penalizzazione di ta potrebbe essere abilitata dallo svi-
SDN Control Plane-ONOS NFVI Orch-XOS
alla precedente, ora il guadagno in circa il 10-15% rispetto alla versione luppo di un’architettura standard per
percentuale è marginalizzato e lo non programmabile ed offriva un l’hardware di switching. Su questa
sarà sempre di più in futuro. L’uni- insieme limitato di 6 primitive, suffi- linea, le università americane di Stan-

Control
GPON OLT Spine
9 10 11 12 co modo per superare questa situa- ciente a specificare qualunque proto- ford e Princeton hanno avviato attivi-
Switches
zione è un cambio di architettura di collo si volesse commutare. tà di ricerca che hanno già portato ad
chipset che non pare all’orizzonte. Un’evoluzione di questo tipo può una prima specifica di un modello ar-
Fabric Sul lato dei chipset dedicati, l’evolu- prefigurare il futuro predominio chitetturale denominato PISA (Proto-
zione a 3-5 anni su cui l’industria sta di soluzioni di tipo NPU rispetto a col Independent Switch Architecture).
Leaf 1 2 3 4 5 6 I I scommettendo prevede la possibilità quelle basate sull’uso delle CPU per Per programmare gli switch realizzati
Switches O O
di realizzare una tecnologia per NPU la realizzazione di funzioni di rete secondo questa architettura vedi fi-
20-25 volte superiore in prestazioni ad alta capacità di throughput. Può gura 6, è stato anche specificato un
rispetto al presente, con consumi li- però anche indirizzare il mercato linguaggio chiamato P4 [15], per il
PMC
PON mitati a poche decine di Watt e com- delle NPU verso una situazione di quale sono già disponibili il software
OLT Metro pletamente programmabile. L’aspet- sostanziale monopolio, come già si compilatore e una serie di programmi
MACs
Core
vOLT vCPE vBNG DHCP LDA P Link to più sorprendente è sicuramente è verificato per le CPU dove Intel ri- rilasciati in Open Source per realizzare
Access
Radius
Link quello della programmabilità, che
dovrebbe consentire la realizzazione
Commodity hardware 6
di chipset flessibili (lo stesso prodot-
Modello funzionale di un switch PISA
GPON to potrà essere utilizzato per tutte le
Data
esigenze di switching e tutte le appli-
ONT
cazioni), consentendo di beneficiare
Simple CPE di throughput e ancor più di effi- maggiormente di economie di scala.
1 4
cienza (throughput per unità di con- È radicata infatti la convinzione che switch.p4 switch OS
Protocol Run!
sumi elettrici) è un tema dibattuto. una NPU programmabile costi di più
Authoring
Il punto di partenza è che la diffe- o sia meno performante di una NPU
ra spazio per lo sviluppo di renza di capacità tra un chipset x86 con processamento completamente
NPU (Network Processing e un ASIC dedicato allo switching è definito in hardware (10 volte più len- Run-time API
2
Unit) flessibili, e quindi per molto ampia, almeno un ordine di ta o 10 volte più esigente in termini di
Compile Driver
un’industria specializzata in que- grandezza, e vi sono segnali che in potenza di alimentazione). Tuttavia
sto campo. Per azzardare una previ- futuro potrebbe anche ampliarsi. La altri tipi di processori dedicati pro-
5 sione su questo aspetto occorre con- scelta effettuata qualche anno fa grammabili, ad esempio i DSP (Digital 3
Refactoring
funzionale frontare le prospettive di evoluzione di contenere la frequenza di clock Signal Processor) o le GPU (Graphic
Configure Match+Action Queues/
di un OLT in tecnologica delle due tecnologie. non al di sopra di 3GHz-3,5GHz, Processing Unit) presentano curve di Parser
architettura Tables Scheduling
La capacità delle soluzioni hardware per limitare la crescita dei consumi crescita delle prestazioni e decrescita
CORD
general purpose, CPU (Central Pro- energetici, ha portato all’adozione del costo per unità di capacità molto
cessing Unit) basate su architettura delle architetture multi-core per le più pronunciate di quelle delle CPU.
x86, di reggere i requisiti in termini CPU. La crescita del numero di core Inoltre, un prototipo di switch pro-
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vari tipi di switch a pacchetto (Ether- Verso il 5G con le realizzare una piattaforma di servi- Bibliografia [10] Adam Simpkins, “Facebook Open Switching System
net, IP, MPLS). nuove tecnologie zi in linea con le aspettative del 5G: [1] http://blogs.cisco.com/sp/the-history-and-future-of-inter- ("FBOSS") and Wedge in the open”, Marzo 2015,
Questo progetto sta raccogliendo questo obiettivo si troverà ad incro- net-traffic https://code.facebook.com/posts/843620439027582/
un vasto interesse nella comunità L’evoluzione delle tecnologie qui de- ciarsi con la maturità delle nuove [2] Arjun Singh et alii, “Jupiter Rising: A Decade of Clos Topol- facebook-open-switching-system-fboss-and-wedge-in-
accademica e nell’industria anche scritta può segnare un momento di tecnologie qui descritte. ogies and Centralized Control in Google’s DataCenter the-open/
perché potrebbe dare ai fornitori discontinuità significativa con il re- TIM ha già iniziato ad affrontare Network”, SIGCOMM ’15, London, United Kingdom. [11] Cumulus Networks, “Cumulus Linux”, https://cumulus-
tradizionali una serie di vantaggi: cente passato. Il modo di costruire una significativa trasformazione di [3] http://www.opencompute.org/ networks.com/cumulus-linux/overview/
■ l’hardware risulta programmabile le reti sarà molto diverso da quello rete ponendosi l’obiettivo della Net- [4] https://www.opennetworking.org/about/onf-overview [12] “Central Office RE-architected as a Data Center (CORD)”
anche dopo che è stato venduto e che conosciamo oggi e la stessa in- work Automation e facendo leva [5] https://www.docker.com/ White Paper, June 2015, http://onosproject.org/wp-con-
dispiegato in campo; dustria dei fornitori di tecnologia è sulle tecnologie di virtualizzazione [6] http://kubernetes.io/ tent/uploads/2015/06/Technical-Whitepaper-CORD.pdf
■ molteplicità di applicazioni e ambi- di fronte a sfide che potrebbero mo- e sulle prime soluzioni disponibili di [7] Nick McKeown, "SDN, open-source and ONOS", ONOS [13] http://www.onlab.org
ti di utilizzo per lo stesso prodotto; dificarla profondamente. Software Defined Network. Per ali- Summit, December 2014, [14] Pat Bosshart, Glen Gibb, Hun-Seok Kim, George Vargh-
■ le idee più preziose appartengono Guardando all’evoluzione delle ar- mentare ulteriormente l’Innovazio- http://tiny-tera.stanford.edu/~nickm/talks.html ese, Nick McKeown, Martin Izzard, Fernando Mujica and
al progettista del software e non chitetture di rete, il prossimo gran- ne, TIM ha anche riconosciuto che [8] John Donovan, “Hitting the Open Road: Software-Accel- Mark Horowitz, Forwarding Metamorphosis:
devono essere svelate alla mani- de cambiamento già messo in can- questo è il momento più propizio erating Our Network with Open Source”, AT&T Innova- Fast Programmable Match-Action Processing in Hard-
fatturiera che ne cura la produzio- tiere è quello dell’avvento del 5G, per iniziare a studiare e sperimen- tion Space Blog, June 2015, http://about.att.com/innova- ware for SDN, SIGCOMM 2013
ne in volumi. la quinta generazione dei sistemi tare modelli di rete orientati al 5G tionblog/061714hittingtheopen#sthash.FlHhTK7P.dpuf [15] http://www.p4.org
Anche qualche operatore sta se- cellulari. Come descritto in [rif. Ar- e capaci di capitalizzare le opportu- [9] “Project Atrium An Open Source SDN Distribution”,
guendo da vicino l’iniziativa (AT&T, ticolo Evoluzione Core Network], la nità che saranno aperte dalle nuo- http://opensourcesdn.org/ossdn-projects/?id=2
Comcast, SK Telekom) immaginan- core network del 5G ha l’ambizione ve tecnologie. Ripensare le centrali
do di avere a disposizione in questo di ridisegnare la gestione di accessi di TLC sulla base dei paradigmi dei
modo un software di switching uni- legacy e nuovi accessi, accessi mo- Data Center di nuova generazione, Paolo Fasano paolo.fasano@telecomitalia.it
co e certificato dall’operatore con i bili e accessi fissi, in una prospettiva sfruttando al massimo l’hardware dottore di Ricerca in Ingegneria Elettronica, è in azienda dal 1993 e ha dedicato la propria attività lavorativa
all'innovazione delle reti a pacchetto. Si è inizialmente occupato di reti e servizi a larga banda partecipando
seguenti vantaggi: di convergenza che enfatizzerà vir- che si renderà disponibile a scaffale alle prime sperimentazioni geografiche a livello europeo di reti in tecnologia ATM (Asynchronous Transfer
■ comportamento uniforme di tutti tualizzazione e controllo software. e il software Open Source può rap- Mode). Ha dedicato successivamente i suoi interessi sui servizi di rete basati sull’Internet Protocol (IP); dal 1995
al 2001 ha partecipato attivamente a numerosi gruppi di lavoro dell’IETF (Internet Engineering Task Force) ed
i nodi di rete; Guardando invece all’evoluzione del presentare la chiave per rimanere è stato pioniere sul tema IPv6 in Telecom Italia. Ha contribuito all'introduzione della tecnologia IP/MPLS nelle
■ possibilità di selezionare i fornitori business degli operatori di TLC, è competitivi nei prossimi decenni. reti backbone e Metro-Regionali; ha valutato l'efficacia e la maturità di nuove tecnologie per l'evoluzione del
Service PoP quali DPI (Deep packet Inspection), TIC (Transparent Internet Caching) e SDN (Software Defined
di hardware sulla base della ca- necessario far evolvere l’infrastrut- Immaginare una rete del futuro che Networks). È oggi il responsabile della funzione IP Edge Innovation, che ha un focus particolare su SDN e
pacità di corretta esecuzione del tura di rete verso una piattaforma risponda alle esigenze di servizio, sia innovazione delle reti in una prospettiva di Network Automation 
codice proposto dall’operatore; che abiliti la creazione dinamica allineata con il mercato delle tecno-
■ possibilità di far eseguire al for- di nuovi servizi sia per l’operatore logie e faccia leva su professionalità Mario Ullio mario.ullio@telecomitalia.it
nitore dell’hardware un insieme stesso sia per terze parti. Le reti che in grado esprimere tutte le poten- si è laureato in ingegneria elettronica presso il Politecnico di Torino ed è entrato in Azienda nel 1990 dove
predefinito di test vincolanti per saranno costruite dal 2020 in avanti zialità del software è una sfida da si è inizialmente occupato di architetture e servizi per reti metropolitane e reti ATM. Dal 1996 ha seguito le
sperimentazioni di soluzioni di accesso IP basate su ADSL e le successive fasi di deployment della rete e dei
l’accettazione del prodotto. avranno principalmente lo scopo di raccogliere oggi  servizi commerciali per utenza residenziale e business. Dal 2003 al 2005 ha lavorato su soluzioni per reti metro
Ethernet ed ha contribuito al primo deployment di OPM. Dal 2006 al 2012 è stato responsabile di un progetto
sull’evoluzione tecnologica e architetturale delle reti IP. Dal 2013 lavora sul tema Software Defined Network
nell’ambito del quale ha in particolare collaborato alla realizzazione della rete sperimentale JoLNet 

Vinicio Vercellone vinicio.vercellone@telecomitalia.it


ingegnere elettronico, nel 1984 entra in Azienda. Da allora opera nel settore innovazione di TIM, dove ha
inizialmente lavorato nel campo dello sviluppo della tecnica ATM e delle sue applicazioni. Dal 1997 al 2000
ha ricoperto anche l’incarico di docente presso il Politecnico di Torino. Ha contribuito ad attività e progetti
di ricerca nel settore del networking IP ed MPLS e nell’offerta dei relativi servizi di rete, dall’introduzione dei
servizi MPLS VPN, al primo sviluppo della rete metropolitana OPM. È autore di numerosi brevetti internazionali
e pubblicazioni. Attualmente svolge la sua attività nell’area IP Edge Innovation di TILab, dove si occupa di
soluzioni di networking innovative per l’evoluzione delle reti dati. Recentemente le sue attività di ricerca si
sono focalizzate sul Software Defined Networking. Nell’ambito di questo tema contribuisce all’iniziativa
JOLNet, testbed di rete geografica SDN/NFV, e a progetti che mirano a valutare e sperimentare queste
nuove tecnologie per l’evoluzione delle reti verso il 5G. Nello stesso filone si inquadra anche la sua attuale
partecipazione ai progetti di ricerca europei FP7 UNIFY e H2020 5G Exchange 
INDEX

86 notiziariotecnico anno 25  1/2016 87

RETE Introduzione
La competizione tra gli operatori è sempre più agguerrita e il
consolidamento del fenomeno Over-The-Top “OTT”1 ha cau-
sato una significativa riduzione dei profitti: gli operatori de- L’industria delle telecomunicazioni

COME
vono essere “smart” e trovare nuovi flussi di ricavi, rivedendo ha goduto per un periodo lunghissi-
i loro modelli di business in modo da mo di un formale e sostanziale mo-

PIATTAFORMA
nopolio che ha da un lato garantito
essere non solo forni-
uno sviluppo tecnologico robusto e
tori di pura connet-
condiviso, ma dall’altro non ha per-
tività (connectivity
messo agli operatori di sperimenta-
provider).
re nuovi modelli di business poiché
Gianni Canal, Francesco Ludovico, Francesco Vadalà non necessario.
L’industry controllava l’e2e del mer-
cato e della tecnologia: i costruttori
dei terminali erano i medesimi delle
infrastrutture di rete e insieme agli
operatori lavoravano alla definizio-
ne degli standard da applicare. Un
industry auto-referenziante.
Il primo snodo è avvenuto con la
comparsa di Apple che si è presen-
tata nel mercato dei terminali mo-
bili senza seguire le impostazioni
né le tecnologie che l’industry telco
stava utilizzando. Nessuno credeva
che Apple ce l’avrebbe fatta e inve-
ce impostando un nuovo modello di
Business, aprendolo agli sviluppato-
ri Apple ha disegnato la strada alle
Platform Company subito seguita
da Google.
L’industry telco ha faticato ad adat-
tarsi al cambiamento ancorata alla
sua comfort zone, che però non era
più allineata al cambiamento di
mercato: ha provato varie iniziative
soprattutto nel mondo dei contenu-
ti, ma sempre con un atteggiamen-
to protezionista e poco orientato
all’apertura.
Non bisogna poi dimenticare un
fattore determinante per la fati-
ca che gli operatori hanno fatto e
88 notiziariotecnico anno 25  1/2016 89

stanno facendo rispetto al succes- strumento tecnico attraverso il qua- Il Web 2.0 ed il que su server presenti nella propria Il Web 2.0 era appunto un approc- quell’annuncio emerge una novità
so degli OTT. I servizi forniti da un le semplificare e risolvere il proble- mercato bilaterale azienda. È la differenza che c’è fra cio tipico del mondo web che in quel che avrebbe cambiato le carte in
operatore sono localmente Uni- ma dell’interoperabilità tra moduli o degli OTT un servizio di posta elettronica che momento era nettamente separato tavola: Apple si propone come inter-
versali ma Regionali ad un livello piattaforme. scarica le mail sul Pc e uno che per- dal mondo telco, due mondi sepa- mediaria in un cosiddetto “mercato
globale. Persino l’operatore mag- Le Network API (o NetAPI, [1]), ov- L’espressione “Web 2.0” apparve mette di archiviarle e gestirle via web rati e paralleli; il mondo web era a due versanti” o “mercato bilatera-
giormente “globale” non riesce a vero API che descrivono funzionalità per la prima volta nel giugno 2004 sul server del fornitore di servizio: nel visto come il luogo dei servizi best le” (two-sided markets).
operare su scala mondiale. D’altro di rete erogate da una infrastruttu- come titolo di una conferenza or- secondo caso siamo già nel Web 2.0, effort, senza qualità garantita, ser- I mercati a due versanti sono mer-
lato, un qualsiasi OTT può sfruttare ra di un operatore Telco, sono nate ganizzata da O’Reilly Media, editore perché usiamo la rete per archiviare, vizi che gli utenti finali (questo era il cati caratterizzati dalla presenza di
la reale raggiungibilità universale di a fine degli anni ’90 nell’ambito statunitense di libri sulle tecnologie organizzare e gestire i dati. pensiero degli operatori) non avreb- una piattaforma (chiamata piat-
Internet: l’ipotetica azienda www. dell’iniziativa Parlay, un consorzio informatiche. Il numero 2.0 – ag- Nel giugno del 2007, un comunicato bero mai considerato seriamente. taforma bilaterale o TSP two-sided
company.com può essere raggiunta guidato da BT. L’obiettivo iniziale di giunto come fosse la seconda ver- ufficiale di Apple ([2]) recitava L’annuncio di Apple quindi non ha platform), gestita da un mediatore,
quasi universalmente e i suoi servizi Parlay era la definizione di mecca- sione, aggiornata e migliorata, di un inizialmente preoccupato. Ma da che svolge la funzione di luogo di in-
usati da qualsiasi parte del mondo. nismi ed interfacce per “aprire” la software – fu introdotto per indicare
Un qualsiasi OTT ha nativamente il Rete Intelligente dell’operatore ver- la “nuova onda” del Web, non più
mondo come mercato potenziale, so applicazioni di provider esterni, baricentrata sul browser, ma basata
e non esiste un equivalente tra gli al fine di soddisfare una richiesta su un insieme più ampio di applica-
operatori. elaborata dall’authority britannica zioni software, che “rende possibile
In questo articolo analizzeremo il per le telecomunicazioni. Si tratta- una nuova generazione di servizi e
percorso che sta portando gli opera- va quindi di una imposizione prove- opportunità di business”.
tori verso il modello TSP (Two-Sided niente dall’authority per permettere L’espressione Web 2.0 fa riferimen-
Platform) e TIM verso una Platform l’ingresso nella catena del valore to a comunità e servizi basati sul
Company attraverso la consapevo- di nuovi attori, tramite una “API- Web, ospitati in remoto e percepiti
lezza strategica che sia necessario zazione” di scenari di apertura del come di seconda generazione, che
superare il modello Service Provider call control: tali nuovi attori erano mirano a facilitare la collaborazione
verso un modello più moderno di comunque omogenei al sistema e condivisione fra utenti. Anche se il
“abilitatore” qualificante e qualifi- “telco”. termine suggerisce una nuova ver-
cato di shared business sia verso il Seguendo l’evoluzione tecnologi- sione del World Wide Web, non si
mondo OTT sia dei Service e Con- ca delle API, dalla metà degli anni riferisce a un aggiornamento di spe-
tent Provider a partire dagli asset 2000 nell’ambito di lavoro con- cifiche tecniche, ma a cambiamenti
tecnologici di cui dispone. giunto tra 3GPP e Parlay sono sta- nel modo in cui gli sviluppatori di
te standardizzate le API OSA (Open software e gli utenti finali usano il
Service Architecture) Parlay X Web Web come piattaforma.
Services, attività poi confluita nel Pensare il Web in questi termini vuol
L’apertura della rete 2008 in OMA (Open Mobile Alliance). dire che, nel passaggio dal Web 1.0
tramite Network API Il sistema telco tradizionalmente e al 2.0, gli sviluppatori progettano e
inizialmente chiuso ha dovuto aprir- gli utenti usano tecnologie web per
Le API (Application Programming In- si a partire da stimoli regolatori, ma compiti e funzioni che prima si basa-
terface, in italiano Interfaccia di Pro- senza molta convinzione, l’apertura vano su altre piattaforme, il che com-
grammazione di un'Applicazione) della rete intelligente infatti non si porta per gli utenti accedere sempre
sono da tempo note agli sviluppato- è mai veramente concretizzata, ma più spesso a software e dati che
ri come una modalità di interazione è rimasto un timido e scettico ten- stanno in rete, mentre prima risie-
tra componenti software, ossia uno tativo. devano sul proprio laptop o comun-
90 notiziariotecnico anno 25  1/2016 91

contro o collegamento sia fisico sia dell’approccio Two-Sided Markets molto bene) nel contesto Web 2.0, che possono essere sotto il control- costi operativi sia per stare al passo di rilascio. La prima esigenza da cui
virtuale fra due gruppi di utilizzatori nell’ambiente Web 2.0. Nel caso del- adiacente a quello telco tradiziona- lo di diversi domini amministrativi", coi tempi e rendere più competitiva trae origine il successo di questa
distinti ma interdipendenti (ciascu- le Social network, uno dei due gruppi le. Queste due industry hanno avuto utilizzato per la progettazione di si- la loro offerta di servizi. metodologia è la necessità di ridur-
no appartenente ad un versante) di utilizzatori è rappresentato dagli poi punti di contatto, fino a diventa- stemi software. I tentativi di apertu- Nel frattempo gli OTT hanno domi- re il time-to-market nel processo di
e consente loro di realizzare delle utenti, i quali vogliono entrare in con- re una sorta di contaminazione tra ra delle reti e l’applicazione dell’ap- nato il mercato dei servizi all’utente produzione e messa in esercizio del
transazioni o, più in generale, delle tatto con altri utenti, non vogliono di essi; i cosiddetti OTT sono entrati proccio SOA possono essere definiti finale, e questo è successo non solo software, ossia il tempo che inter-
interazioni, minimizzandone i costi entrare in contatto con gli inserzio- prepotentemente nel business degli come la “prima generazione” dell’e- grazie al modello two-sided plat- corre tra l’idea di business e la solu-
e traendone mutuo beneficio. In sin- nisti, se non in casi speciali di “sup- operatori, non c’era più una separa- voluzione degli operatori. form, ma anche e soprattutto per- zione in produzione, tenendo conto
tesi, il mediatore vende due prodotti porto” a marchi graditi (per gli inser- zione netta dei servizi (cosa è OTT La “seconda generazione” si col- ché OTT hanno continuato nel far che tradizionalmente la separazio-
differenti ai due gruppi di utilizza- zionisti è comunque un valore avere e cosa no), perché alla fine gli OTT loca all’inizio degli anni 2010, e si evolvere le loro piattaforme, adot- ne tra l’area dello sviluppo e quella
tori, dipendendo la domanda di un accesso ad una larga base di utenti). hanno dimostrato di essere in grado focalizza sul tema del decommis- tando tecnologie Agile3 di sviluppo, del deployment creava numerose
gruppo dalla domanda dell’altro e, Nel caso dei motori di ricerca, gli in- di dominare il mercato in cui servizi, sioning (ossia la dismissione delle spingendosi fino a DevOps. inefficienze. Il secondo aspetto è poi
possibilmente, viceversa. L’interdi- serzionisti preferiscono piattaforme applicazioni e contenuti sono forni- tecnologie legacy), cui si affiancano Con il termine DevOps (dalla fusio- la necessità di incrementare l’affi-
pendenza tra i diversi gruppi di uti- con un maggior numero di contatti, ti su reti IP. Questa contaminazio- quelli della razionalizzazione e della ne delle parole “development” e dabilità e stabilità degli ambienti di
lizzatori crea network effects (o “po- ma anche gli utenti ricercano attiva- ne ha stimolato alcuni tentativi di semplificazione delle reti (riduzione “operations”, [1]) si intende una me- produzione e la qualità del software.
sitive feedback loop” come li chiama mente gli inserzionisti che offrono i imitazione da parte degli operatori dei livelli di rete – delayering, ridu- todologia di lavoro che punta alla Con questo approccio, gli OTT son
Bill Gates2 in [4]), per i quali il valore prodotti oggetto della ricerca o co- delle dinamiche del mondo Web zione degli apparati di rete - debo- comunicazione, collaborazione e in- riusciti a ridurre il time-to-market
della piattaforma per un gruppo au- munque di interesse per l’utente. 2.0: gli operatori hanno imitato (e xing), si è posto all’attenzione delle tegrazione tra sviluppatori e addetti nel processo di produzione e messa
menta con il numero di utilizzatori L’applicazione di una TSP alle piat- non intercettato e fatto proprio) il telco in tutto il mondo, soprattutto alle operations, in cui tutti condivi- in esercizio del software,
sull’altro versante. taforme OTT, pur sembrando quasi modello di business Web 2.0 che degli ex monopolisti, chiamati a ra- dono rischi e benefici di un proces-
Il modello two-sided markets era banale, in realtà è assolutamente però non ha funzionato. All’inizio zionalizzare e semplificare le reti per so di innovazione rapido. In questo
già conosciuto e applicato in alcu- disruptive, poiché sconvolge il con- degli anni 2000 c’è stata una wave investire al meglio in reti e servizi in- modo il flusso di lavoro pianificato
ni contesti tradizionali già prima cetto di offerta: non si tratta infatti verso l’“apertura” della rete: alcuni novativi. Le Telco si son trovate per- è ad elevato tasso di deployment,
dell’avvento del Web 2.0: pensia- di offrire un singolo prodotto, ma di operatori ci hanno provato perché tanto obbligate da strategie di effi- e si ha un controllo e una visibilità 1
Il ciclo della
mo ad esempio alle carte di credito una piattaforma che si caratterizze- obbligati, altri si son detti interes- cienza ad ammodernare le loro reti, maggiori sullo stato di avanzamen- metodologia
(dove si sommano gli interessi delle rà sempre per una velocità d’inno- sati (con annunci di roadmap che di sia per ridurre in maniera drastica i to delle applicazioni nella pipeline DevOps
banche a quelli dei titolari delle car- vazione incredibilmente superiore al anno in anno venivano rimandati),
te di credito), o delle Pagine Gialle singolo prodotto. Il singolo prodotto molti operatori hanno creato del-
(inserzionisti e fruitori). è destinato a soccombere rispetto le iniziative di developer program
La TSP per il contesto Web 2.0 rap- ad una TSP efficiente, come succes- anche su base internazionale (es.
R
presenta quindi un abilitatore tec- so a Blackberry (il miglior prodotto GSMA One API), ma in realtà evi- Develop Ma elea
na s
nologico in cui due gruppi di soggetti di mobile mailing sul mercato) ri- denziavano uno scetticismo basato ge e
me
si scambiano direttamente prodotti, spetto ad applicazioni mobili create sul modo tradizionale di pensare nt

ps
informazioni e/o contenuti traendo- su TSP come iOS e Android. fino a quel momento ossia “sono Pl

O
ne un mutuo beneficio recato agli un Service Provider e ogni iniziati- an

Build
utenti nel primo ambito influisce va deve essere coerente con questo

te
sulla relativa disponibilità di questi a mio modello”. In questa fase molti

era
Il “modello” OTT

v
pagare - derivante dalla partecipa- operatori hanno iniziato ad utiliz-

De

Op
zione al sistema da parte dell’altro zare per il Service Layer l’approccio
gruppo di utenti, nell’altro lato. Gli OTT (Apple in testa) hanno dimo- SOA (Service Oriented Architecture),
e d
Social network e motori di ricerca strato quindi come il modello di busi- "un paradigma per l'organizzazione Automat Meas
ure
sono due esempi di applicazione ness two-sided funzionava (e anche e l'utilizzo di funzionalità distribuite, Test
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ossia il tempo che intercorre tra una cetto alla conferenza Agile di To- i suoi sistemi diventano un softwa- per gli operatori per diventare della  Modello B2B: l’utilizzatore del- gliore supportandone la massima
richiesta del business e la soluzione ronto. Da allora i contributi, le idee, re applicativo (ad esempio un nodo Platform Company, ossia per istan- le API realizza servizi per i propri flessibilità.
in produzione, e allo stesso tempo le collaborazioni in questo ambito GGSN, il sistema di billing, la piatta- ziare con successo il modello Two- clienti utilizzando le risorse dell’o- Il secondo fattore abilitante è la
incrementando l’affidabilità e sta- sono costantemente cresciute, fino forma per la gestione delle identità, Sided Platform nel mondo telco. peratore; Network Automation. Le prestazio-
bilità degli ambienti di produzione e a portare a un vero e proprio “mo- tutto diventa un applicativo softwa- Orientarsi al concetto di “piatta-  Modello B2B2C: l’utilizzatore delle ni di rete devono essere disponibili
la qualità del software. DevOps è in vimento DevOps”. I "DevOps Days", re tanto quando un Web Server). forma” richiede flessibilità, inte- API offre un servizio/contenuto al e configurabili in modo flessibile e
qualche modo legato alla metodolo- iniziati nel 2009 in Belgio, si sono Questo sta portando gli operatori a rattività, rapidità, qualità nell’of- cliente dell’operatore; automatico. La NA automatizza
gia di Agile, molto diffusa in ambito quindi diffusi in ogni parte del mon- modificare il modo con cui conside- ferta di funzionalità/servizi al  Modello B2B2B (intermediazione l’intero ciclo di vita operativo dei di-
sviluppo che ha portato a interazio- do, in India, USA, Brasile, Australia, rano e progettano i propri sistemi, mondo dei partner e sviluppatori con aggregatore): un soggetto spositivi di rete dal provisioning alla
ni più frequenti e a rilasci intermedi Europa e anche in Italia. da un approccio telco a un approc- in modo da seguire adeguata- aggregatore raccoglie ed unifor- gestione delle modifiche basata su
del software in modo da ottenere I maggiori OTT (ad esempio Flickr, cio informatico. mente le evoluzioni del mercato e ma le API (ed i relativi processi) policy, fino alla gestione di protezio-
un migliore e più rapido allineamen- Spotify, Netflix, Facebook) sono La “softwarizzazione della rete” per- le sue dinamiche. di più operatori, offrendoli ad uti- ne e conformità. Abbinandola a una
to con le richieste del business. Con state le aziende che hanno trat- mette quindi di applicare anche in Il primo fattore abilitante è l’Expo- lizzatori esterni che realizzano i versione evoluta degli OSS, si ottie-
DevOps si avvicinano gli sviluppatori to maggiori benefici da un orien- tutto il contesto telco inclusi i siste- sure layer, ossia l’esposizione di servizi; ne una soluzione integrata che uni-
alle operations, con obiettivi di mag- tamento DevOps: avevano come mi di rete le tecniche e le metodo- funzionalità tramite API verso (pos- e nel contempo supportare molte- fica disponibilità, prestazioni e fault
giore collaborazione e condivisione condizione imperativa per la stessa logie adottate dagli OTT: tecniche siamo dire adesso) gli utilizzatori plici modelli di gestione del flusso tolerance della rete, con modifiche,
dei risultati finali, ottenendo quindi sopravvivenza in mercati a fortis- DevOps, di Lean IT, del Continuous della piattaforma. Questo livello economico come ad esempio: configurazione, conformità e dia-
anche una riduzione del time-to- sima crescita la necessità di rilasci Integration & Release. Il mondo deve essere un framework per ga-  Modello Pay per Use: l’utilizzato- gnostica automatizza.
market. DevOps prevede l’automa- molto frequenti del software. La telco si sta quindi tecnologicamen- rantire un intermediazione verso re delle API remunera l’operatore Il terzo fattore abilitante è il Telco
tizzazione di processi, tipicamente disponibilità di servizi Platform as te trasformando (o meglio … ha le tutte le funzionalità Network e IT, per l’uso delle risorse “consuma- Cloud. Telco Cloud prevede la cre-
legati alla messa in produzione del a service in Cloud, che hanno rea- potenzialità per farlo), prendendo a deve permettere la realizzazione di te” (es. su base volume, con o sen- azione di un’infrastruttura virtualiz-
software, che tradizionalmente era- lizzato un’automazione che riduce modello quello OTT, consentendo modelli di vendita flessibili integran- za canone base); zata comune per implementare e
no manuali; gli sviluppatori hanno i tempi di messa in produzione del anche agli operatori di abbattere dosi agevolmente con le catene  Modello Revenue Sharing: l’utiliz- gestire diverse applicazioni di rete
possibilità di verificare più rapida- software, insieme a ulteriori contri- i costi e i tempi di sviluppo del sof- commerciali siano esse Consumer zatore delle API addebita il ser- offerte da molteplici fornitori di
mente il funzionamento in ambienti buti metodologici, come Lean IT, la tware, aumentandone la qualità e la che Business. Il modello di offerta vizio offerto sul conto del cliente rete. Ciascuna applicazione diventa
di produzione creati su misura, co- filosofia del Continuous Integration soddisfazione dei clienti. deve essere il più possibile self-ser- dell’operatore e l’operatore rico- un’applicazione virtuale che esegue
dificati e riproducibili. Considerando & Release, Agile Infrastructure Th- Ma come in occasione della secon- vice, con procedure di registrazione nosce una percentuale delle reve- una specifica funzione di rete, usan-
la catena delle attività che partono read, Infrastructure-as-a-code, sono da generazione un allineamento utenze e di accounting automatiche nue all’utilizzatore delle API, op- do abilmente tutte le capability of-
dai bisogni dei clienti e terminano stati tutti fattori che hanno portato tecnologico non sarà sufficiente: (self-provisioning) nonché la possi- pure dualmente l’utilizzatore delle ferte dal Cloud Computing in termi-
con il rilascio di nuovi prodotti/ser- all’affermazione di DevOps presso serve un cambiamento anche sulla bilità di realizzare bundle di offerta API addebita il servizio offerto sul ni di elasticità, elevata disponibilità
vizi, DevOps si posiziona al centro e gli OTT. strategia e sul modello di business API e di fornire all’utente dashboard conto del proprio cliente e ricono- e gestibilità. L’evoluzione delle tra-
non solo coinvolge sviluppo e opera- Ecco che arriviamo quindi alla “ter- per rendere credibile ed efficace la e console per monitorare l’utilizzo sce una percentuale delle revenue dizionali applicazioni di rete, inoltre,
tions, ma finisce indirettamente per za generazione”, quella attuale e trasformazione. delle stesse. all’operatore; incoraggia la concorrenza tra i for-
influenzare l’intera organizzazione che guarda al prossimo futuro: ve- La “piattaforma” deve essere fles-  Modello Flat/Freemium: consente nitori di Telco e consente l’ingresso
(come cambiamento culturale), che diamo in cosa consiste. Nel mondo sibile nell’abilitare vari modelli di l’utilizzo di API ad un ecosistema di nuovi operatori nel mercato delle
in ultima analisi diventa molto più telco, dal punto di vista dell’evo- business nell’offerta di API agli uti- omogeneo di utilizzatori, di me- telecomunicazioni. L’infrastruttura
rapida nella risposta alla domanda luzione tecnologica, assistiamo al I fattori abilitanti per lizzatori della piattaforma (Content dio/piccole dimensioni, su base comune di base può essere realiz-
del mercato. fenomeno della “softwarizzazione diventare Platform Service Provider, Partner/Reseller, canone, con limitazioni di utilizzo zata con strumenti di un datacenter
La nascita di DevOps viene fatta delle reti”: tecnologicamente anche Company MVNO, cliente Business, soggetto sui volumi; COTS (Commercial off-the-shelf), in
risalire al 2009, quando Patrick De- gli operatori si sono spostati verso Wholesale, OTT), ossia deve abili- lasciando libertà a chi utilizza la modo da ottenere vantaggi sugli
bois, programmatore e manager, il Full IP, e con la softwarizzazione Ecco quindi che troviamo nella terza tare vari modelli di relazione com- “piattaforma” di disegnare in au- investimenti iniziali di capitale e sui
presenta per la prima volta il con- sempre più spinta, anche la rete e generazione tutti i fattori abilitanti merciale come ad esempio: tonomia il modello di business mi- costi operativi dell’infrastruttura.
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Il quarto fattore abilitante è il BSS scenza molto profonda che deriva Il tutto con metodologie Agile e circa il 70% dei volumi dati che le utenti sul territorio). Gli operatori to TIM Market Place (avviato nel
evoluto ossia la profilatura e la co- dall’uso che i clienti fanno dei servizi spingendo verso il DevOps come in- reti dei Telco trasportano, e la loro possiedono molte opportunità per luglio 2015) ha iniziato lo sviluppo di
noscenza dei clienti che sia sempre e della rete degli operatori, nonché trodotto in precedenza. incidenza è destinata ad aumen- utilizzare questi set di dati unici, sia una infrastruttura abilitante la con-
meno telco e sempre più digitale: procedure sempre più flessibili per Ma quali sono gli asset che gli ope- tare in modo evidente nei prossimi verso l’interno sia verso l’esterno figurazione e la fornitura di servizi
superare le barriere dei BSS lega- l’accounting e il billing. ratori possono sfruttare per creare anni. La fruizione dei contenuti av- dell’azienda. Internamente, questi attraverso le Network API.
ti alle tecnologie di accesso fisse o Il quinto fattore abilitante sono i Big l’ecosistema TSP? Quali sono gli ele- viene in modo sempre più conver- dati possono essere utilizzati per Il TIM Market Place può considerarsi
mobili, creare una profilatura unica Data. Gli operatori producono una menti caratterizzanti che permette- gente e trasparente sulle diverse applicazioni di gestione della rete, una piattaforma “two-sided” verso i
del cliente sfruttando il cosiddet- enorme quantità di dati relativa- ranno una monetizzazione e quindi tecnologie di rete fissa e mobile e servizio consumatori e marketing Content Service Provider del merca-
to “network effect” ossia la cono- mente alla rete e agli utenti, e que- la creazione di un nuovo modello di su diverse tipologie di terminali, il (una forma di monetizzazione in- to Multimedia da un lato e verso gli
sta mole di dati può offrire valore business? tutto uniformato dal protocollo IP. diretta). D’altro canto, gli operato- utenti “consumer” dall’altro4.
aggiunto se la si valorizza e analizza Il primo è sicuramente la connet- Ai tradizionali Content Providers ri possono vendere all’esterno dei L’infrastruttura di cui il TIM Market
in modo da sfruttarne tutto il poten- tività. I contenuti e in particolare (es. broadcaster televisivi) si sono dati degli utenti (che hanno espres- Place è un’istanza è il cosiddetto
ziale. il servizio video generano già oggi affiancati nuovi soggetti OTT de- so consenso esplicito), come ad “Tim EasyAPI Framework” ([6]). Il
2 dicati alla distribuzione sia di con- esempio il profilo rispetto a deter- Tim EasyAPI Framework permette
Ecosistema di
tenuti premium che autoprodotti, minati parametri (preferenze), op- di disaccoppiare la logica delle API
una Two-Sided
Platform nel alimentati dal modello “social”; i pure dati aggregati e anonimizzati Platform dalla modalità di esposi-
mondo telco contenuti premium inoltre prose- o pseudo-anonimizzati (es. distri- zione (separando quindi il back-end
guono nel rincorrere qualità sem- buzione della popolazione sul ter- dal front-end di esposizione), uni-
pre maggiore, con il prossimo pas- ritorio) verso settori contigui, come formando le interfacce dal punto di
Modelli di
saggio dal full HD al 4K. La sfida per la pubblicità, il marketing, i servizi vista tecnico con una erogazione
business
gli operatori è quindi quella di mo- finanziari, la pubblica amministra- uniforme (REST), con un unico mec-
netizzare il delivery dei contenuti zione, il settore della mobilità sul canismo di autenticazione (basato
all’utente finale, garantendo QoE territorio. su uso di token). In aggiunta alla par-
Exposure Layer (Quality of Experience), offrendo ai te run-time, Tim EasyAPI Framework
Consumer e
Business Market Utenti Content Provider un framework di prevede un catalogo usufruibile
API che permetta in modalità self- online dagli sviluppatori esterni ma
Ntw Atomation business intelligence
service di effettuare provisioning, Il ”modello” TIM usufruibile anche internamente (es.
billing, autenticazione e anche bu- EasyAPI Framework dal dipartimento marketing). Nel ca-
Monetizzazione

autenticazione siness intelligence. talogo si possono trovare i dettagli


billing contenuti
Telco Cloud provisioning Un altro asset particolare che gli La competizione tra operatori e l’e- tecnici delle API, ma anche esem-
“informazioni” sulla rete e sui clienti operatori possono monetizzare rosione delle revenue dovute all’af- pi di utilizzo (approccio «ready to
sono le “informazioni” sulla rete e fermarsi degli OTT non lascia tre- use»). Un ulteriore aspetto rilevante
BSS Evoluto 2-sided Platform sui clienti. Ad esempio, gli opera- gua, ed è per questo che in Azienda abilitato da Tim EasyAPI Framework
tori hanno accesso a dati di micro- si è iniziato a pensare al TIM Market è una rendicontazione omogenea
segmentazione degli utenti-consu- Place, per facilitare l’on-boarding di dell’utilizzo delle API: vengono creati
Agile e DevOps matori e a informazioni sull’uso di Content Service Provider del mer- degli «event data record» che sono
Big Data
applicazioni e siti web per disposi- cato Multimedia in maniera indu- uniformati qualsiasi API del Tim
tivi mobili. Inoltre, hanno il vantag- striale, efficace, rapida, snella, con EasyAPI Framework venga utilizzata,
gio di possedere set di dati specifici meccanismi “alla Amazon”, mentre e che possono essere forniti ai siste-
Softwarizzazione per l’industria delle telecomunica- prima l’on-boarding avveniva con mi di billing, minimizzando quindi gli
zioni mobili, come ad esempio dati progetti e soluzioni verticali. Per in- impatti su questi ultimi. Il catalogo,
di localizzazione (dove si trovano gli dirizzare questo requisito, il proget- oltre alla parte documentale, ha
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4
Raffronto tra evoluzioni del Two-sided Platform
mondo telco, degli OTT e di
Telecom Italia Smartphone & Tablet
Smart Apps, AppStore
Partners Nascita degli OTT
Customer New business model having intelligenge at network edge

Developers OTT
Internet User
Mobile
Start-up
App
‘80 ‘90 2000 2004 2007 2009 2010 2012 2013 2014 2016

TELCO
Only phone call Data explosion
Service the whole chain The whole chain under control
Provisioning NetAPI under control Competition among
& Configuration Catalogue (Sandbox Reporting - Accounting
No competition operators increases
& Live) OMA API WAC launched Orange self-service
Program developer portal
Consultazione
Registrazione Consumo Reportistica
Catalogo

‘80 ‘90 2000 2004 2007 2009 2010 2012 2013 2014 2016
Portal API Services Reporting
Orange Partner AT&T API Program OMA APIs
TIM EasyAP Framework DT “Deveoper Garden” GSMA API Axchange
Mobile, SMS, IN and VAS Telefonica BlueVia
WAP closed
The whole chain under control
GSMA OneApi Exchange
Competition among operators
Content Network OSS BSS Cloud BIG DATA Telefonica’s BlueVia closed
Services Services Services Services Services Services

al Tim EasyAPI Framework in manie- pany che si propone come una piat-
3 ra pressoché istantanea. taforma abilitante verso i due gruppi Tim EasyAPI
L’ecosistema Legacy API
di utilizzatori del two-sided market MVNO, SMS, USSD NetAPI Framework
del Tim EasyAPI
NetAPI Service Delivery Smart
Framework ICT (gli sviluppatori delle terze parti
Service Exposure Framework IT&Telco Api
e gli utenti finali).
Verso la Il Tim EasyAPI Framework è il Fra- TIM
trasformazione in mework architetturale di riferimento
Platform Company (“standard”) per governare l’approccio
anche una funzionalità di “self pro- “one platform” in un contesto di svilup-
visioning”, attraverso la quale lo svi- Vediamo adesso qual è il percorso po cooperativo cross-funzionale.
‘80 ‘90 2000 2004 2007 2009 2010 2012 2013 2014 2016
luppatore, una volta registratosi nel che porterà TIM a diventare una Il Tim EasyAPI Framework è già na-
portale, può accreditarsi ed accedere Platform Company, ossia una com- tivamente un sistema multi-tenant: Api TIM Market
Exposure Place
Opening services Service Api Full Capabilities
to Third Party Exposure Governance Enabling
Framework
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questo abilita flessibilità nel segre- Le risorse con cui il Tim EasyAPI Fra- Conclusioni zione di business tra gli sviluppatori service l’accesso alle funzionalità turo: non più solo la fornitura di
gare istanze dedicate ai diversi mo- mework può integrarsi per diventa- e i clienti finali. e agli asset. L’applicazione di me- servizi all’utente finale, ma l’ope-
delli di business e canali commer- re risorse della “one platform” non La competizione e le dinamiche di Gli OTT ed il Web 2.0 hanno dimo- todologie di Agile Software Devel- ratore come fornitore di una piat-
ciali, come già succede nel caso del sono solo risorse “core” (es. di rete mercato stanno portando anche strato che un modello in cui una opment permette di garantire la taforma aperta e flessibile con
TIM Market Place (si veda Figura 5). e di home/office), ma anche risorse l’industry telco a ragionare sul mo- company crea un ambiente per rispondenza dei prodotti rispetto funzionalità specifiche per abili-
Tim EasyAPI Framework abilita il di- esterne alla rete application specific dello di core business: il modello mettere a disposizione di terzi le alle aspettative di mercato aumen- tare terzi allo sviluppo di servizi
saccoppiamento tra infrastruttura e (es. parcheggio, sensori di ambien- Service provider sembra non essere proprie infrastrutture è un model- tandone la qualità. La Network B2B e B2B2C siano essi aziende o
servizi, passando da silos verticali a te) per estendere l’orizzontalità del- più l’elemento fondante le prospet- lo che funziona. Gli operatori han- Automation permette di ridurre il sviluppatori.
un’architettura aperta, unificata e la platform. tive di business nel medio periodo. no asset che sono esclusivi e che time-to-market nell’erogazione di TIM è stata tra i primi operatori ad
orizzontale, in cui la «one platform» Infine l’ultimo abilitatore tecnologi- Dopo vari tentativi di imitazione possono attrarre partner e svilup- servizi di rete. Infine i modelli BSS “aprire” la rete attraverso l’utilizzo
abilita la massima varietà di appli- co per massimizzare la leva del net- che probabilmente sono stati più un patori. La softwarizzazione delle evoluti con al centro il cliente e il di Network API, prima con il Service
cazioni, basate su una base comune work-effect della «one platform» è esercizio tecnologico che una scelta reti e lo spostamento tecnologico suo profilo a prescindere dalle reti o Exposure ed oggi con la sua prima
di risorse (es. connettività, compu- la capacità di analytics evoluti, sia strategica sembra essere matura la del mondo telco verso l’informati- dai servizi che utilizza permettono evoluzione TIM Market Place orien-
ting), componenti/servizi (es. auten- sui singoli componenti/contesti/ consapevolezza che serve a svolta- ca rende i sistemi e le piattaforme una conoscenza del cliente che è tata al mercato Consumer e quelle
ticazione) ed analytics, e ciò vale servizi sia cross application/do- re anche strategicamente verso la di rete molto più flessibili. L’API- determinante per fornire capacità successive atte ad incorporare an-
sia per applicazioni “TIM-branded” main, in particolare le correlazioni cosiddetta “two-sided platform” e zazione, ossia l’esposizione di fun- di business intelligence evoluta. che il segmento Business, si pone
sia per applicazioni erogate da terzi nascoste e non note a priori (Cross orientare l’azienda a diventare un zionalità legate agli asset e ai dati Si delinea quindi la Platform Com- in posizione vantaggiosa rispetto
“TIM-enabled only”. Analytics). abilitatore e facilitatore della rela- attraverso un framework orientato pany come modello di business all’adozione del modello di business
alle API, rende più semplice e self- per l’operatore per il prossimo fu- Platform Company 

Business Telecom
Tim Market Place

Working Capital
Tim Community
Il Tim EasyAPI Consumer Business Other

Wholesale

Italia Pilot
Consumer
Framework come Market Market Market

Build

Expo
elemento chiave per

IoT
la trasformazione di
Telecom Italia in una
Platform Company
Tenant 1 Tenant 2 Tenant M

Tim EasyAPI Framework Tim EasyAPI Framework

Network IT Third Party Network IT Third Party


Capabilities Capabilities Capabilities Capabilities Capabilities Capabilities
100 notiziariotecnico anno 25  1/2016 101

Note
1 Con il termine Over-The-Top (in acronimo OTT) si di sviluppo del software emersi a partire dai primi
intendono le imprese che forniscono, attraverso la anni 2000 e fondati su insieme di principi comuni,
rete Internet, servizi, contenuti (soprattutto video) e direttamente o indirettamente derivati dai princìpi
applicazioni di tipo "rich media" (per esempio, le pub- del "Manifesto per lo sviluppo agile del software"
blicità che appaiono “sopra” la pagina di un sito web (Manifesto for Agile Software Development) pubbli-
mentre lo si visita e che dopo una durata prefissata cato nel 2001 da Kent Beck, Robert C. Martin, Mar-
scompaiono). Esse traggono ricavo, in prevalenza, tin Fowler e altri. I metodi agili si contrappongono
dalla vendita di contenuti e servizi agli utenti finali al modello a cascata (waterfall) e altri processi sof-
(ad esempio nel caso di Apple e del suo iTunes) o di tware tradizionali, proponendo un approccio meno Gianni Canal gianni.canal@telecomitalia.it
spazi pubblicitari, come nel caso di Google e Facebo- strutturato e focalizzato sull'obiettivo di consegna- laureato in Informatica, nel gruppo dalla fine del 1992 si è occupato di ricerca nei suoi primi anni in Azienda
ok. Tali imprese, prive di una propria infrastruttura, re al cliente, in tempi brevi e frequentemente (early nell’ambito dell’innovazione della Rete Intelligente prototipando i primi CASE tool grafici e contribuendo
con collaborazioni internazionali alla diffusione della cosiddetta convergenza tra Internet e Telco anche
agiscono al di sopra delle reti degli operatori di tele- delivery/frequent delivery), software funzionante e partecipando in IETF alla standardizzazione del protocollo SIP.
comunicazioni, da cui il termine over-the-top. di qualità. E’ stato un pioniere di questa tecnologia, coordinando il progetto di sviluppo SW della prima rete pre-IMS per
l’introduzione del VoIP su rete fissa. Successivamente ha coordinato un team di innovazione sulle piattaforme
2 As more products became available and more infor- 4 Con utenti “consumer” si intendono sia utenti TIM di servizio nell’ambito della rete mobile per poi assumere il ruolo anche di ingegneria del comparto VAS
mation could be exchanged, more consumers would sia utenti non TIM, poiché il TIM Market Place abilita mobile realizzando l’infrastruttura Service Exposure per l’onboarding di MVNO, SP e CSP. Negli ultimi anni è
stato responsabile di un gruppo di ingegneria Smart Pipe con il compito di innovare la monetizzazione di dati
be attracted to the platform, which would in turn at- la fruizione dei servizi sia agli utenti TIM, ma anche e asset di rete. Attualmente è responsabile del Software Development Center di TILAB 
tract more investment in product development for the ad utenti “prospect” ovvero utenti generici dotati di
platform. Economists call this a “network effect,” but un indirizzo email e che potrebbero non essere utenti
at the time we called it the “positive feedback loop”. TIM. Il valore in questo caso è per i fornitori di conte- Francesco Ludovico francesco.ludovico@telecomitalia.it
3 Nell'ingegneria del software, l'espressione “meto- nuti il raggiungimento di una customer base e per gli laureato in Ingegneria Informatica, dopo un’esperienza nel settore TLC presso un vendor, ha iniziato il suo
dologia agile” si riferisce a un insieme di metodi utenti consumer la possibilità di fruire contenuti. percorso professionale nel gruppo, lavorando allo startup dei servizi VAS di TIM e poi nella progettazione
e realizzazione dei servizi convergenti multimediali. Nel 2006 si è occupato del coordinamento di un team
orientato alla realizzazione di servizi di caring su canali VAS e nella progettazione delle architetture VAS.
Dal 2009 in TILAB si è occupato della evoluzione delle architetture dei servizi Smart Pipe, della ingegneria ed
innovazione del Service Exposure e delle NetApi e dello startup del progetto Tim Market Place, realizzato sulla
Piattaforma EasyApi 
Bibliografia
[1] “Oltre le NetAPI”, Mario Bonnet e Pier Carlo Paltro, Tele- http://www.theinnovationgroup.it/wp-content/uplo-
com Italia Notiziario Tecnico n° 2 del 2014 ads/2014/12/DevOps-Top-Trends-2015_Dalla-Teoria- Francesco Vadalà francesco.vadala@telecomitalia.it
http://www.telecomitalia.com/tit/it/notiziariotecnico/nu- alla-Pratica.pdf laureato in Ingegneria elettronica, è entrato in Azienda nel 2000, dove ha lavorato in diversi progetti di
meri/2014-2/capitolo-08.html [6] “Telco 2.0: da Service Exposure a Service Prosumer”, innovazione e R&D. Da metà 2014, fa parte del dipartimento “Smart Pipe & Network API”, dove analizza
tecnologie emergenti e coordina per il dipartimento le attività standard nell’area del Service Layer, Smart
[2] Manifesto per lo Sviluppo Agile di Software, Alberto Baravaglio e Gianni Canal, Notiziario TecnicoTe- Enablers, Network API, architetture per applicazioni mobili e service delivery. Delegato dell’ente OMA (Open
http://agilemanifesto.org/iso/it/ lecom Italia Anno 17 n. 1 - Aprile 2008, Mobile Alliance), è stato Chairman del Requirements Work Group (marzo 2009 – marzo 2013) ed attualmente
è Chairman della Technical Plenary (da novembre 2012). 
[3] “iPhone supporterà gli applicativi Web 2.0 terze parti”, http://www.telecomitalia.com/content/dam/telecomi-
comunicato Apple del 11/06/2007, talia/it/archivio/documenti/Innovazione/NotiziarioTecni-
http://www.apple.com/it/pr/library/2007/06/11iPhone-to- co/2008/fd_numero01/p_59_68.pdf
Support-Third-Party-Web-2-0-Applications.html [7] “Easy API: strumento per la monetizzazione degli asset
[4] Civil Action No. 98-1233 (CKK), paragrafo 25, DIRECT di Telecom Italia”, Francesco Ludovico, Notiziario Tec-
TESTIMONY OF BILL GATES, http://www.politechbot. nico Telecom Italia n° 2 del 2015, http://www.telecomi-
com/docs/gates.testimony.042202.pdf talia.com/tit/it/notiziariotecnico/edizioni-2015/2015-2/
[5] “DevOps Top Trends 2015: Dalla Teoria alla Pratica”, capitolo-9/approfondimenti-2.html
INDEX

102 notiziariotecnico anno 25  1/2016 103

Axel Clauberg

THE SOFTWARE
Any prediction remains difficult, old way of building networks and a similar approach in their produc-
especially if it is about the future [1]. producing services will hardly scale tion chain in order to be competiti-
But, predicting that Internet traffic for the future. ve. At Deutsche Telekom, we have

DEFINED
will continue to grow exponential- Google, Facebook and other Inter- summarized this strategy under the
ly seems to be a safe bet. We at net companies have proven that a name Software Defined Operator.

OPERATOR
Deutsche Telekom are committed new software and datacenter-ba- For us, the Software Defined Ope-
to deliver the Best Network to our sed production model can deliver rator has three main elements - the
customers. In order to meet custo- high flexibility, agility and highest drastically simplified IP Network,
mer and investor expectations with availability. By latest with the move the Infrastructure Cloud and a SDN-
the traffic demands of the future, towards an "All-IP" network, net- inspired Realtime Network and Ser-
network operators need to act - the work operators have to implement vice Management.
104 notiziariotecnico anno 25  1/2016 105

R1s are IPv6-only routers, IPv4 is de- To simplify the routers to the bare plication like SAP in a traditional the network. Our Infrastructure
livered as a service - produced in the minimum, we have tightly integra- 3-tiered architecture is probably a Cloud model represented the first
Drastically simplified datacenters attached to the R2s, ted network I/O optimized data- good example - network traffic in a truly network I/O optimized appro-
IP network encapsulated using the standardi- centers with the IP network. The datacenter supporting these appli- ach in the industry. In our first pilots,
BNG/TeraStream zed Lightweight 4over6 technology operation of these datacenters at cations typically flows in east-west launched in December 2012 in Cro-
[2] and terminated on the customer the R2 locations follows the Cloud direction. High availability in such atia [3], each server was connected
premise equipment. paradigm, we have called this the a datacenter is realized through using 6 10 Gb/s Ethernet connec-
TeraStream does not use any MPLS. Infrastructure Cloud. redundancy on the network, server tions directly to the R2 routers. Most
Infrastructure
Cloud The efficient IP+Optical approach and storage layer. IT-optimized datacenters have this
NFV allows us to overprovision the core. These more traditional IT-orien- as a total capacity towards the net-
QoS is applied at the Edge towards tated datacenters are not optimal work. High availability in the Infra-
SDN-inspired
Realtime Network &
the customer. Infrastructure Cloud for producing VNFs (virtualized structure Cloud is achieved using
Service network functions) in a telco envi- georedundancy and a tight integra-
Management Traditionally, datacenters are op- ronment. For VNFs, traffic typically tion into the IP routing system.
timized for compute performance flows north-south, from the server We wanted to avoid a single vendor
At Deutsche and storage access. An ERP ap- in the datacenter directly towards dependency in this critical area. The
Telekom, we are dri-
2
The TeraStream
ving the simplification with Architecture
1
The Software the current implementation of a
Defined Broadband Network Gateway into
Operator
our production networks (e.g. in
Germany and Greece). In parallel,
we are developing a revolutiona-
Drastically Simplified ry long-term approach under the
IP Network name TeraStream. We are currently
running limited TeraStream custo-
Since the first carrier offers in the mer pilots in two countries.
1990s, our IP networks have beco- TeraStream only has two types of
me rather complex. Most operators routers - R1 as customer facing
are running a two-tiered IP/MPLS edge router and R2 as Datacenter
core on top of an OTN (Optical Tran- and Peering facing edge router. Op-
sport Network) and a rather com- tical transmission is fully integrated
plex aggregation for broadband into the IP routers using 100Gb/s
customers, including the termina- Coherent interfaces and an extre-
tion of customer PPP over Ethernet mely simple optical drop and waste
connections on BRAS (Broadband concept. TeraStream does not use
Remote Access Servers). With the any OTN - the only optical compo-
continued growth of IP traffic and nents in the network are amplifiers
the move to "All-IP", we have to ask and very cheap optical splitters.
ourselves the question whether we TeraStream is agnostic to access
still need all the complexity to deli- technologies, covering both fixed
ver our services. and mobile access.
106 notiziariotecnico anno 25  1/2016 107

Infrastructure Cloud is fully based Continuous Development / Conti- our teams on the operator side. In- OSS/BSS
on Open Source. We are using KVM nuous Integration / Automated te- novation, Collaboration, and Empo-
as Hypervisor, Openstack as Cloud sting cycle. This move to a Telco de- werment of the teams are required Orchestrator
Service, VNF &
Orchestration Framework and CEPH vops model still requires some focus to make this approach successful. Infrastructure
Description
for our software defined storage ap- - also on the supplier side. The ETSI ISG on NFV [4] had deve- Applications
proach. The move to an Infrastructure Cloud loped the reference architecture
Figure 3 shows a view on the In- based service production allows shown in Figure 4 - the major chal-
EMS 1 EMS 2 EMS 3
frastructure Cloud from a very high centralization of those services lenge in todays implementations
flight level. The blue boxes repre- which can be centralized, and it al- is on the orchestration side. While VNF 1 VNF 2 VNF 3 VNF
Managers
sent network functions required to lows to distribute what needs to be OpenStack [5] is generally accepted
run the network like DNS, DHCP, distributed. The move to virtualized as Infrastructure Manager for a Vir-
NFVI
virtualized routers for VPN services, or, better, cloudified network fun- tual Machine based environment,
the Lightweight 4over6 Softwire so- ctions produced in the Infrastruc- new developments like the lighter
Virtual Compute Virtual Storage Virtual Network
lution or for a migration a virtuali- ture Cloud represents a major tran- virtualization approach using con-
zed BRAS. The magenta boxes are sformation for the telco industry. tainers has to be integrated. On the Virtualisation Layer
Vitualised
representing traditional core servi- This is impacting the suppliers who overall orchestration, we are seeing Infrastructure
ces for fixed and mobile networks, need to partially rearchitect their Hardware Ressources Manager

including a packet core, IMS or vi- network functions to make them Computing Storage Network
Hardware Hardware Hardware
deo distribution systems. The yellow cloud-ready, but it is also impacting
boxes represent options for future NFV M&O
partnerships, e.g. on the content or
Infrastructure
application side.
The Infrastructure Cloud fully fol-
lows cloud paradigms, including a 4
ETSI NFV many vendors are using the word OCP was originally established with
Reference
Architecture Open when they publish a specifica- the help of Facebook. Applying the
tion - but, is a specification owned Open Source spirit to hardware,
by one entity really open, or is it just open specifications developed in a
Full Automation “published”? The author strongly community effort have revolutio-
Network Services many parallel efforts, both on com- believes that Open approaches re- nized the datacenter, leading to a
(DNS, DHCP)
Apps mercial products as well as on Open quire a community or standardiza- significantly lower Capex and Opex.
Source - but, none of the approa- tion organization behind. OCP has developed optimized racks,
Software
IMS vBRAS ched currently meets all the opera- The initial version of the Infrastruc- servers, switches and storage sy-
IPv4
tor requirements. ture Cloud is built using standard stems.
Content
Business Overall, Open Interfaces and Open x86 server hardware. With a mas- The OCP approach was recently
Mobile VPN
Core & Self-Provisioning
Services Standards are crucial for the suc- sive rollout, efficiency has to be complemented through the TIP
Video Services
cess of the Infrastructure Cloud a main focus. On Jan 27, 2016 a (Telecom Infrastructure Project) [7],
and the Cloudification of Network group of operators including Deut- applying the same Open Source
Functions. The role of traditional sche Telekom announced to join mindset to the overall Telco infra-
3 standards is in many areas replaced the OCP (Open Compute Project) structure, including Fixed and Mobi-
Network I/O Optimized
The Infrastructure or at least complemented through [6], forming a TelCo working group le Access, Aggregation, IP Core. We
Cloud - 40000 feet Open Source. A word of warning: within OCP. strongly believe that TIP can do to
flight level
108 notiziariotecnico anno 25  1/2016 109

those areas what OCP did to the da- Cloud is of limited value unless we are have been replaced by using stan- ped by the Internet companies are datacenters are build, the Telecom happen over the next years. Until
tacenter. Community-driven open changing the way we are managing dardized YANG datamodels to ac- adopted by the network operators, Infrastructure Project will change then, a lot of focus has to go on or-
specifications will lead to disruptive our networks and services. As part cess the physical or virtualized net- both on the software as well as the the way telco networks are build. chestration and automation of all
innovation across all network areas. of TeraStream, we have developed a work elements, NETCONF is used for hardware side. The Open Compute The broad adoption of the techno- services, as well as the scalability
Within TIP, our team from Deutsche new realtime approach - this was in- the communication. Project has changed the way large logies described in this article will and efficiency of the technologies 
Telekom will initially focus on IP- spired by some work around SDN. But, YANG datamodels can also be
based access, aggregation, IP and We do not believe in rearchitecting used northbound towards the bu-
Optical integration - also bringing the network or operational support siness support systems. Describing
in some related work we are driving, systems for new services we want services in YANG leads to a fully Bibliografia
for example on home networking. to integrate - we should be able to automated YANG-based RT-NSM,
"program" service and fully automa- addressing both the traditional fulfil- [1] http://quoteinvestigator.com/2013/10/20/no-predict/ [5] OpenStack http://www.openstack.org
te the operation. lment as well as the assurance spa- [2] https://tools.ietf.org/html/rfc7596 [6] Open Compute Project http://www.opencompute.org
Our Realtime Network and Service ce. [3] https://www.telekom.com/media/company/168008 [7] Telecom Infrastructure Project
Management approach (RT-NSM) is [4] ETSI NFV ISG https://telecominfraproject.com
Realtime Network and fully based on YANG, a generic sche- http://www.etsi.org/technologies-clusters/technologies/nfv
Service Management ma description language standardi- Summary
zed within the IETF (Internet Engine-
The author strongly believes that all ering taskforce). Software Defined Networks and
the simplification in the IP network, Southbound, element managers or the Cloudification of Network Fun-
all the work around the Infrastructure specific integration into OSS systems ctions sure have the potential to
fundamentally change the telco
landscape. Sure, telcos won't be-
come Google II or Facebook II - but
the technologies originally develo-
Management
Applications

Service models 5
Realtime NSM YANG-based
YANG (RFC 6020) Realtime Network Axel Clauberg clauberg@telekom.de
and Service
Network models within Deutsche Telekom's Group CTO team, Axel Clauberg is responsible for Aggregation, Transport and IP.
Management
His team develops and implements TeraStream, the Infrastructure Cloud and RT-NSM. He is representing
Deutsche Telekom in the board of the Open Networking Foundation and is an advisory director for MEF. Axel
has been driving Deutsche Telekom's membership into OCP as well as the Telecom Infrastructure Project.
NETCONF Axel uses IP since 1984 when he was working on his diploma in Physics at University of Cologne. Axel lead the
(RFC 6241) Networking department at the Computing Center of the University of Cologne from 1989 to 1998. Axel had
various international technical leadership roles at Cisco Systems from 1998 to 2011. 

Virtual Virtual Virtual Virtual Virtual


Appliance Appliance Appliance Appliance Appliance
Multi-Vendor
Multi-Technology
INDEX

110 notiziariotecnico anno 25  1/2016 111

RICONFIGURABILITÀ
NELLE RETI DI
ACCESSO E
METRO-ACCESS
Tommaso Muciaccia, Sandro Pileri
L’evoluzione del si trova ad operare, rispondendo in e le prime proof of concept. Meno
traffico nelle reti di modo efficace ed efficiente a mute- esplorata, fino ad ora, è stata invece
accesso voli requisiti di capacità, sicurezza e la possibilità di applicare il concetto
di QoS/QoE. di riconfigurabilità all’estremità del-
Le reti di telecomunicazioni si tro- L’esigenza di rendere riconfigurabili la rete più vicina agli utenti, ovvero
vano oggi di fronte ad una sfida le reti è avvertita prevalentemente nei segmenti di accesso e metropo-
epocale dettata dalla necessità di a livello di reti core e reti di data litano. Scaturiscono quindi un paio
disporre di maggiore configurabili- center. In tali contesti si è affaccia- di domande:
tà, flessibilità e dinamicità. Questo ta negli ultimi anni la proposta di un 1) ha senso applicare questo nuovo
approccio rivoluzionerà sia il modo nuovo paradigma, il SDN (Software approccio anche alle reti di ac-
di pensare alle reti (non più semplici Defined Networking), che in estrema cesso?
dumb pipes), che il posizionamento sintesi realizza un disaccoppiamen- 2) si può estendere il concetto di ri-
degli operatori sul mercato dell’ICT to tra il Control Plane, cioè il sistema configurabilità alle reti di acces-
e le loro prospettive di business. che stabilisce il routing del traffico so PON che gli operatori stanno
Il concetto di “riconfigurabilità” si Aprire le reti significherà probabil- coordinato da un controller cen- realizzando in questi anni?
mente favorire la generazione di un tralizzato, ed il Data Plane, ovvero Sembra che la riposta ai due que-
coniuga molto bene con un altro
ecosistema di soggetti che gravite- il sistema sottostante che effettua siti sia affermativa, almeno secon-
trend rilevante nell’evoluzione delle
ranno attorno all’operatore di tele- il forwarding del traffico. Il control- do quanto riportano alcune recenti
reti di accesso, ovvero l’integrazione
comunicazioni e coopereranno per ler SDN definisce la routing table di proposte di ricerca in cui tale sce-
tra i sistemi propriamente di
ottimizzare l’utilizzo delle risorse di ciascuno switch/router mediante la nario viene denominato SDAN (Sof-
accesso e quelli metro in un’unica rete e per offrire al cliente finale ser- sua interfaccia “south-bound” che tware Defined Access Networking)
architettura metro-access, che vizi sempre più customer-tailored. tipicamente utilizza il protocollo [2] o SDEN (Software Defined Edge
soddisfi quindi i requisiti di Con il termine “riconfigurabile”, nel standard OpenFlow [1]. Networking) [3], ma che, più in ge-
trasparenza e flessibilità richiesti contesto di questo articolo, si in- Nella recente letteratura scientifica nerale, potrebbe essere sintetizzato
dalle peculiarità emergenti tende la possibilità per una rete di al modello SDN è stata dedicata una come “reti di accesso riconfigurabi-
delle nuove tipologie di adattarsi dinamicamente, anche grande attenzione e, nel contesto li”, data l’eterogeneità delle soluzio-
traffico. In questo articolo in tempo reale, alle variazioni delle mondiale delle telecomunicazioni, ni esplorate non sempre assimilabili
vediamo come. condizioni nelle quali la rete stessa sono già stati effettuati i primi test al paradigma SDN.
112 notiziariotecnico anno 25  1/2016 113

Mobile Business Security/ Residential Access Network “Apps”


Per comprendere l’opportunità tate di capacità di riconfigurabilità contare su “nuovi” ricavi derivanti da traffic Services Sensing Services
dell’utilizzo del concetto di riconfi- dinamica in real-time in accordo alle nuovi servizi; l’esistenza di un’inter-
gurabilità al segmento di accesso, diverse tipologie di traffico (brows- faccia standard comune (sul model-
Abstract network view”
è necessario rispondere ad un’altra ing, mailing, file sharing, mobile lo, per esempio, di OpenFlow) sem-
SDN Controller
domanda: come si stanno modifi- backhauling, audio streaming, video plificherebbe i requisiti per i vendor;
cando la tipologia e la distribuzione on demand, servizi cloud), per soddi- gli utilizzatori finali potrebbero speri-
del traffico sulle reti di accesso? sfare i diversi requisiti di prestazioni, mentare nuovi servizi che potranno
e.g. OpenFlow Protocol
Da un lato è evidente che l’emerge- principalmente in termini di banda essere più facilmente e rapidamente Optical Access Network
re dei servizi bandwidth hungry rac- disponibile (in downstream ed in sperimentati, implementati e confi- 1
colti dalle nuove reti d’accesso otti- upstream) e di latenza. gurati sulla base delle reali necessità Esempio di
applicazione
che sta portando ad una crescita del Ciò è valido anche e soprattutto per dei clienti.
del paradigma
traffico secondo la legge di Nielsen il segmento di accesso in cui l’infra- Una rete di accesso “programma- SDN alla rete
(aumento del 50% all’anno). struttura di rete deve essere am- bile”, infatti, abiliterebbe o semplifi- d’accesso

D’altro canto è altrettanto palese mortizzata su un numero inferiore cherebbe una serie di funzionalità di
che il cloud computing e l’impiego di utenti. Tale requisito di riconfigu- controllo, come la gestione del traffi-
sempre maggiore di tecnologie mo- rabilità è necessario anche per abili- co (tunnel e VLAN), la configurazione
bili stanno modificando radicalmen- tare la crescita graduale delle appli- degli access node, la diagnostica ed il
te sia le caratteristiche del traffic cazioni legate all’IoT: una gestione troubleshooting. L’operatore potreb-
Residential Business
pattern, sempre più dinamico e diffi- flessibile del traffico consentirebbe be intervenire nella gestione dina-
Sensor Network
cilmente predicibile, che le necessità di evitare congestioni sulle reti a mica dello spettro per minimizzare 4G/5G Mobile
per gestirlo al meglio [4]: le capacità causa del traffico generato dal nu- le interferenze tra sistemi trasmissivi
richieste dal cloud variano signifi- mero enorme di dispositivi che per- VDSL, in aggiunta eventualmente ai
cativamente nel tempo, mentre le vadono sempre più le nostre case e meccanismi di vectoring. Si potrebbe
peculiarità del traffico raccolto sul- le nostre città. anche operare una differenziazione
la rete mobile sono principalmente dei servizi per garantire in maniera che innescherebbe un circolo virtuo- gestiti logicamente da un unico si- zione da parte del network provider
la migratorietà e la volatilità [5]. Si dinamica round-trip delay più bassi so a tutto vantaggio della QoE. Una stema centralizzato: il controller SDN. agli aspetti di sicurezza, soprattutto
pensi, ad esempio, alla distribuzione per applicazioni come il gaming onli- rete d’accesso pienamente riconfi- Tale sistema centralizzato, peraltro, nel controllare le autenticazioni in
del traffico nell’arco di una giornata ne o la telemedicina [6]. gurabile consentirebbe agli utenti implementa un’astrazione della rete accesso, nell’arbitrare le richieste
in una grande città: al mattino si po- I vantaggi delle reti di Queste potenzialità, unite alla virtua- di richiedere banda in real-time in che potrebbe presentare un’interfac- conflittuali e nel garantire comun-
trebbe ipotizzare un picco di traffico accesso riconfigurabili lizzazione del CPE nella cornice della downstream o in upstream (BoD) o cia comune standard aperta anche que affidabilità all’infrastruttura fisi-
nel quartiere d’affari o nelle zone in- cosiddetta NFV (Network Function di controllare le priorità in base alla ai retail provider o ad eventuali terzi ca sottostante.
dustriali; progressivamente potreb- L’utilizzo di un approccio “flessibile” Virtualization)1, consentirebbero di tipologia di traffico per gestire ad che, in tal modo, acquisirebbero l’ac- Una possibilità per raggiungere, nel-
be spostarsi nelle zone commerciali e “riconfigurabile” in rete di accesso aprire tali funzionalità alla clientela esempio i diversi device connessi in cesso a varie funzionalità configura- le reti di accesso, l’obiettivo di ricon-
o in zone dedicate al tempo libero può implicare la possibilità di virtua- e ciò potrebbe significare rispondere una stessa LAN [6]. tive o di diagnostica che attualmente figurabilità dinamica per ridurre la
(parchi, impianti sportivi, ecc.); nel lizzare ed automatizzare un insieme meglio alle esigenze dell’utente: tra- In un contesto multioperatore, inol- sono a carico esclusivo dell’operato- probabilità di congestioni e limitare
corso della serata si potrebbe regi- di operazioni che portano vantaggi mite una semplice applicazione user- tre, una rete riconfigurabile (per re wholesale [6]. Si aprirebbero nuo- la latenza, è quella di estendere il
strare una forte domanda di banda agli operatori, ai vendor di apparati e friendly installata nel CPE, per esem- esempio mediante i paradigmi SDN vi scenari e si potrebbero persino paradigma SDN alle reti PON imple-
nelle aree residenziali. agli utilizzatori finali: si ridurrebbero pio, il cliente potrebbe scegliere un e NFV) potrebbe semplificare i rap- abilitare nuove value-chain e nuovi mentando nuove funzionalità pre-
Per gestire in modo efficiente le ri- drasticamente i tempi di provisioning servizio e la qualità del servizio desi- porti tra operatore wholesale e retail modelli di business basati sull’esten- valentemente nei layer 2 e 3 dello
sorse di rete destinate a servire le dei servizi end-to-end; gli OpEx per derata, essere informato della quali- provider rendendo più uniformi e fa- sione alle reti di accesso del concetto stack protocollare ISO/OSI. La figura
diverse aree urbane, è opportuno la gestione della rete sarebbero più tà del servizio e potrebbe bilanciare cilmente implementabili le policy e i cloud di IaaS [8]. Naturalmente tutto 1 illustra questo concetto: le access
che le piattaforme di rete siano do- bassi per gli operatori che potrebbero le sue scelte tramite un feedback vincoli regolatori, poiché verrebbero ciò implicherebbe la massima atten- network “Apps” corrispondono ad
114 notiziariotecnico anno 25  1/2016 115

applicazioni sviluppate per ottenere biettivo di quest’ultimo lavoro consi- agire sugli SDEN agent, ovvero dei tamente o indirettamente, a questa Per far ciò è necessario intervenire ne WDM alle reti PON [10] renderà
determinati comportamenti della ste nell’estendere il concetto di SDN moduli collocati sui nodi OLT del- tematica, sono numerosissime e sulla sorgente laser, sull’elettroni- opportuno utilizzare tecniche come
rete di accesso in termini di traspor- al segmento di accesso, applicando il la rete (come riportato in figura 2), riconducono per gran parte all’im- ca di pilotaggio della sorgente o su questa per adeguare la capacità del
to di traffico mobile (backhauling), di protocollo OpenFlow alle reti GPON. può consentire un controllo real-time piego su larga scala della fotonica un modulatore ottico esterno. Un link alle esigenze degli utenti. L’im-
esigenze di servizi per la clientela bu- Concretamente ciò è reso possibi- della PON. del silicio (Silicon Photonics) in cir- esempio di applicazione di questo piego di griglie flessibili in rete ottica
siness e residenziale (banda, laten- le dall’introduzione di due principali Oltre all’applicazione del paradigma cuiti integrati fotonici. Si potrebbero approccio, proposto da Vacondio et riconfigurabile RFON (Reconfigura-
za, QoS, ecc.), di aspetti di sicurezza, novità nella rete di accesso. La prima SDN sopra accennato, un’altra pos- sintetizzare, a grandi linee, in quat- al., dimostra che utilizzando tran- ble Flexible Optical Network), è stato
ecc.; gli apparati della rete di acces- è la mappatura dei cosiddetti flows2 sibilità per ottenere reti di accesso tro macro-aree non mutuamente sponder coerenti software-defined, oggetto di indagine da parte di Oli-
so ottica (Optical Access Network) alle porte GEM che, nello standard riconfigurabili è quella di implemen- esclusive: i cui parametri di trasmissione veira et al. su un test-bed costituito
avranno funzionalità di solo forwar- GPON, rappresentano una connes- tare una configurazione dinamica a 1) transceiver flessibili; variano in funzione della distan- da 4 nodi dotati di switch selettivi in
ding di pacchetti (o trame) deman- sione logica tra ONT e OLT con una livello fisico, come è illustrato nel pa- 2) griglie WDM flessibili; za dell’utente dall’OLT, è possibile lunghezza d’onda (WSS), amplifi-
dando allo strato di controllo SDN le ben definita class of service ed un ragrafo successivo. 3) tecniche di routing a livello fisico; raddoppiare la capacità media per catori ottici e un sistema di super-
funzionalità intelligenti di decisione identificatore univoco. La seconda 4) tecniche di switching a livello ot- utente in una rete d’accesso basata visione e monitoring dei canali ottici
degli instradamenti, di classificazio- consiste nel definire un’interfaccia tico. su multiplazione a divisione di tem- [11]. Cvjectic et al. hanno proposto,
ne e colorazione del traffico, di appli- comune tra l’SDN controller e gli OLT Per transceiver flessibili si intendo- po [9]. invece, l’utilizzo di griglie flessibili in
cazione di policy di trattamento del delle PON mediante un’interfaccia Riconfigurabilità a no essenzialmente trasmettitori e Le griglie WDM flessibili sono già da rete di accesso e di aggregazione in
traffico, di sicurezza e così via. Il pia- API3; il sistema di gestione di una livello fisico ricevitori riconfigurabili installati “a qualche anno una possibilità con- un’architettura basata sul protocol-
no di controllo gestisce gli apparati di PON, infatti, normalmente consente bordo” delle OLT e ONU/ONT. Come creta per le reti backbone. Come si lo OpenFlow [12].
accesso (OLT) tramite un protocollo, all’utente amministratore una confi- La dinamicità e l’adattività alla base mostrato in figura 3, per esempio, si può notare in figura 4, se la spa- Il routing di lunghezze d’onda è un
per esempio OpenFlow. gurazione manuale della rete che in- dello scenario sinora descritto impli- potrebbero modificare in real-time i ziatura tra le portanti ottiche di un modo per instradare il traffico senza
La prima proposta di applicazione clude la definizione dei profili di ser- cano, dal punto di vista dei compo- seguenti parametri: sistema di multiplazione a divisione ricorrere a conversioni elettro-otti-
della SDN alla rete di accesso è sta- vizio e gli attributi delle singole porte nenti e dei sistemi hardware, dei re-  il bit-rate, di lunghezza d’onda non è stret- che. Nelle reti backbone degli opera-
ta avanzata da Parol e Pawlowski nel PON. L’approccio SDEN proposto da quisiti cruciali che sono la flessibilità  la potenza trasmessa, tamente vincolata ad una griglia tori sono già presenti da alcuni anni
2013 e successivamente ampliata Amokrane et al., invece, avendo a e la programmabilità. In altre parole,  la tecnica e/o la cardinalità della prestabilita (per esempio quella nodi ROADM in grado di operare tale
da Amokrane et al. nel 2014 [5]. L’o- disposizione delle API che possono sarà necessario sviluppare sistemi modulazione, DWDM), è evidente che la banda al- funzione impiegando tecnologie
fotonici, i cui parametri chiave sia-  la tecnica di codifica, locabile per ciascuna portante può MEMS o LCoS [13]. Entrambe le tec-
no riconfigurabili via software: le reti  la lunghezza d’onda della portan- essere gestita in modo dinamico ot- nologie non rappresentano tuttavia
riconfigurabili e software defined, in te ottica, timizzando l’efficienza spettrale ma la soluzione ottimale per un impie-
Applications definitiva, richiedono lo sviluppo di  il payload del FEC. anche, indirettamente, l’efficienza go su larga scala nelle reti di acces-
Northbound

un nuovo approccio tecnologico, la energetica con conseguente rispar- so, in cui il costo, i volumi, i consumi
software defined photonics.
API

mio in termini di OpEx per l’opera- energetici e l’affidabilità sono fattori


Le proposte presenti nella lettera- 3 tore. L’estensione della modulazio- estremamente critici. Soluzioni al-
SDN Controller tura scientifica riconducibili, diret- Transceiver flessibili ed esempi
di costellazioni 8-QAM e 16-
QAM 4
SDEN Interface OpenFlow Interface
Southbound
API

SDEN Protocol OpenFlow Protocol


SDEN OperFlow
OpenFlow Agent
Agent Agent 2
Architettura logica di un
Edge Network Core Network esempio di SDEN [5]
116 notiziariotecnico anno 25  1/2016 117

Fixed Grid Flexible Grid appena 2mm2 in grado di operare in Optical technologies
seconda ed in terza finestra [14]. Tre OPS
Free
caratteristiche sono necessarie per
4 Spectrum OLS
Schematizzazione i ROADM di nuova generazione: la
dei vantaggi proprietà “colorless”, ovvero la pos- OBS
nell’applicazione sibilità di consentire l’add/drop di
di griglie WDM
flessibili
70 Gb/s 90 Gb/s 50 Gb/s ∆λ ∆λ ∆λ
canali a qualsiasi lunghezza d’onda; OCS
70 Gb/s 90 Gb/s 50 Gb/s
∆λ = 100 GHz la proprietà “directionless”, ovvero
la possibilità di instradare il segna- Time
le da qualsiasi porta di ingresso a
ternative sono state avanzate negli tato in figura 5) che sono realizzabili basati su micro-risonatori ad anello qualsiasi porta d’uscita; la proprietà
6
ultimi anni nel mondo della ricer- nella piattaforma tecnologica SOI, configurabili termicamente è stato “contentionless”, ovvero la possibi- Tecnologie di switching
ca: si sono proposti, per esempio, la più semplice da integrare con dimostrato da Klein et al. che hanno lità di gestire i conflitti nell’utilizzo ottico ordinate in nel caso in cui si stabilisca un flusso
base alla complessità
ROADM basati su micro-risonatori l’elettronica di controllo CMOS. L’u- fabbricato un dispositivo in tecno- delle risorse (porte di uscita e lun- implementativa e alle
end-to-end ed i burst siano molto
ad anello (come quello rappresen- tilizzo in rete di accesso di ROADM logia Si3N4/SiO2 con un footprint di ghezze d’onda). A queste proprietà fasi in cui se ne prevede lunghi (dell’ordine di 100 ms). La
se ne può aggiungere una quarta, la l’impiego tecnica OBS presuppone una netta
proprietà “gridless”, ovvero la com- separazione tra il piano di controllo
patibilità del dispositivo con le gri- ed il piano dati e l’utilizzo di proto-
A1 5 glie WDM flessibili. Se il dispositivo colli che definiscano le modalità con
A2 Esempio di possiede tutte e quattro le caratteri- cazione del concetto di IPoWDM, da cui i burst devono essere gestiti dai
Add ROADM basato su
A3
micro-risonatori stiche si parla di CDC/G ROADM. molti ritenuto il “Sacro Graal” delle router ottici; in particolare si può
A4
input output ad anello 5 Il routing di lunghezza d’onda è solo telecomunicazioni ottiche, che sem- operare una distinzione tra proto-
una delle possibilità per instradare il plificherebbe notevolmente la pila colli definiti “2-way reservation”, in
Segnale WDM Segnale WDM
R4 R3 R2 R1 D1 traffico in una rete WDM riconfigu- protocollare, riducendo i costi ope- cui è richiesto un acknowledgment
D2
D3 Drop rabile; dal punto di vista concettuale, rativi della rete. Poiché le tecnologie da parte del nodo ricevente prima
D4 si tratta di una “semplice” commu- attuali non consentono questa pos- dell’inoltro dei burst, e protocolli de-
tazione di circuito ottico, denomina- sibilità, un approccio pratico per im- finiti “1-way reservation”, che non ri-
ta OCS (Optical Channel Switching). plementare la OPS è rappresentato chiedono acknowledgment e quindi
Esistono tuttavia tecniche più sofisti- dalla OLS (Optical Label Switching) in consentono una riduzione dei tempi
cate, sintetizzate in figura 6 e di se- cui solo l’header del pacchetto (l’eti- di latenza [15].
guito brevissimamente descritte, che chetta, appunto) viene processato
permetterebbero di adattare la rete elettronicamente. Una soluzione
in modo più “granulare” ed efficiente meno sofisticata ma più facilmen-
alle variazioni del traffico. te implementabile è rappresentata Convergenza
L’approccio ideale per rispondere a dalla OBS (Optical Burst Switching) metro-access
questi requisiti sarebbe teoricamen- che non ha la pretesa di instrada-
te la OPS (Optical Packet Switching), re i singoli pacchetti ma gruppi di L’impiego dei ROADM e delle evo-
Add ovvero una commutazione di pac- pacchetti (burst) processando un lute tecniche di switching descritte
chetto eseguita interamente nel segnale out-of-band che contiene finora consentirebbe di integrare in
Drop
dominio ottico. L’implementazione le informazioni per l’indirizzamento. un’unica rete all-optical i segmenti
200 µm a livello ottico della commutazione La tecnica OBS viene talvolta defi- access e metro: molte delle archi-
di pacchetto consentirebbe l’appli- nita OFS (Optical Flow Switching) tetture proposte che realizzano tale
118 notiziariotecnico anno 25  1/2016 119

convergenza consistono in un anel- tico residenziale condiviso, accesso Una delle prime proposte di con- ONU
λD1,..., λDm
lo metro che raccoglie il traffico da ottico dedicato per i clienti business, vergenza metro-access è stata l’ar-
ONU
un certo numero di alberi PON col- backhauling dei nodi della rete ra- chitettura MARIN, presentata nel 1:K
legati all’anello mediante ROADM. diomobile (4G/5G). Tali applicazioni 2007. Si tratta di una rete costituita
L’utilizzo di architetture basate sulla potrebbero essere fornite da un’in- da anelli DWDM interconnessi tra RN1 RN2 ONU
WDM in rete di accesso, ritenuto un frastruttura unificata ibrida WDM/ loro, ciascuno dei quali ha una pro- U U
λ 1,..., λ 2N
verosimile scenario a medio e lungo TDM-PON [16]. pria CO che gestisce la distribuzio-
RNi TDM TREE
termine [10], estenderà il campo di Una possibile soluzione cost-ef- ne/raccolta del traffico delle WDM
Upstream Signals 1:K
ONU
applicazione delle PON rispetto agli fective potrebbe essere quella di PON collegate all’anello. I nodi della CO
WDM RING ONU
attuali standard GPON. La riduzio- utilizzare la WDM nel segmento rete sono di due tipologie: il MARIN
ne delle perdite di inserzione degli metro e la TDM nel segmento di gateway svolge funzioni di add/drop RNj ONU RSOA
U U
splitter (sostituiti dagli AWG) con accesso. Ovviamente ci sarebbero verso gli alberi PON; il MARIN switch λ 1,..., λ 2N
conseguente incremento del power sfide tecnologiche da affrontare: svolge funzioni di routing del traffico RNN RNN-1 1:K
budget e quindi del reach, abiliterà per ampliare il reach potrebbero metro. I nodi utilizzano trasmettitori Bidirectional
infatti l’utilizzo delle tecnologie PON essere necessari amplificatori ottici Downstream Signals Transmission
PIN/APD
nelle reti metro-access unificate. nei RN; andrebbe anche gestita la
λDm+1,..., λD2N
Tali reti dovranno supportare tre trasmissione burst-mode implicita
applicazioni principali: accesso ot- della TDM. 7 ONU
Architettura di rete
metro-access MARIN [17] 8
Architettura di
rete metro-access sede di OLT localizzato sull’anello Schrenk et al. basata su nodi RO-
NODE 3 SARDANA [18] WDM. Ciascun RN è equipaggiato ADM passivi che effettuano uno
con uno splitter, per la distribuzione switching ottico dinamico utilizzan-
NODE 4 NODE 2
sulla relativa PON, ed un EDFA con do meccanismi di “energy scaveng-
una pompa laser remota localizzata ing”: tali dispositivi, infatti, non ne-
sintonizzabili, sfruttano le proprietà nel CO, per estendere il reach. cessitano di alimentazione elettrica
Metro
cicliche dell’AWG e fanno ricorso Le ONT sono equipaggiate con locale ma si auto-alimentano me-
λM add λL add λL drop λ1 drop
alla OBS (vedi figura 7) [17]. transceiver colorless basati su RSOA diante segnali ottici a -10 dBm che
L’architettura SARDANA, proposta che riflettono e rimodulano il se- potrebbero anche essere i segnali di
Tx Rx nel 2011 da un consorzio interna- gnale ottico ricevuto in downstream traffico, piuttosto che un segnale di
Node Control zionale di operatori, vendor e istituti per generare il traffico upstream. La pompa [19].
Board (MAC)
di ricerca, è forse l’esempio più noto topologia ad anello è chiaramente Un’ulteriore possibilità emergen-
Rx Tx di convergenza metro-access. Tale strategica dal punto di vista della re- te, infine, è l’integrazione delle reti
architettura, raffigurata in figura silienza della rete, considerando che ottiche con la tecnologia wireless
λ1 drop λL drop λL add λM add 8, prevede un anello bidirezionale garantisce due vie di collegamen- nelle reti metro-access, esempio del
WDM a 32 lunghezze d’onda che to tra l’OLT e ciascuna ONT con un trend di convergenza fisso-mobile,
MARIN NODE 1 si interfaccia con degli alberi TDM tempo di ripristino, in caso di even- che potrebbe essere effettuato se-
Access Control PON a 10 Gbps mediante RN che tuale guasto, inferiore a 50 ms [18]. condo gli approcci MoF (Microwave-
Board (MAC) Legend:
effettuano l’add/drop dei canali. Si Recentemente sono state propo- Over-Fibre) o RoF (Radio-Over-Fiber)
TT - Tunable Transmitter
λL - Legacy Channel tratta di nodi ottici passivi, poiché ste altre architetture metro-access che prevedono la modulazione del
TT TT TT TT
λM - MARIN Channel (WDM) tutta l’elettronica risiede in un uni- riconfigurabili. Particolarmente in- segnale a radiofrequenza sulle lun-
co nodo di controllo, ovvero un CO teressante è quella presentata da ghezze d’onda ottiche [20].
Cyclic
AWG

WDM PON

To Access Network
120 notiziariotecnico anno 25  1/2016 121

Requisiti delle reti reti metro deriva anche da un’al- il traffico sulle reti metro rappresen- “east-west”, ovvero tra nodi interni anelli a doppia fibra. Nell’ultimo de- pongono l’accento sulla necessità e
metro tra considerazione: contestual- terà il 66% del traffico IP complessi- alla rete metro, tipicamente tra data cennio sono state proposte anche sull’opportunità strategica di pen-
mente alla diffusione dei servizi vo. Particolarmente indicativo è che center locali per il delivery dei servizi soluzioni ad anello a singola fibra sare a nuove soluzioni per le reti di
Riuscire a realizzare una rete me- ultra-broadband nelle reti ad alta nel 2017 si prevede che il 75% del cloud [22]. bidirezionale auto-ripristinante che accesso e metro-access.
tropolitana all-optical, come nelle capacità su cui negli ultimi anni si traffico sarà terminato localmente Non è inverosimile prevedere che la sono basate su particolari add-drop In un suo saggio del 2009 [25], il
architetture metro-access descritte, stanno concentrando gli investi- all’interno della rete metro, ovvero crescita delle tipologie di traffico so- multiplexer bidirezionali. [24] sociologo Manuel Castells, riferen-
consentirebbe di evitare le conver- menti delle telco, anche i requisiti solo il restante 25% uscirà da tale pra descritte renderanno nei prossi- L’auto-ripristino naturalmente im- dosi alle reti nella loro accezione di
sioni ottico-elettro-ottiche (O-E-O): di banda sul segmento metro au- segmento per attraversare le reti mi anni la rete metro il nuovo collo plica il ricorso a meccanismi di “ri- forma organizzativa (un gruppo di
si stima che circa il 60-70% dei co- menteranno considerevolmente, backbone [23]. di bottiglia dell’intera rete di tele- configurazione” (in questo caso di persone, un movimento, un’azien-
sti operativi associati complessiva- trainati essenzialmente dal video Fino ad oggi il traffico metro era comunicazioni per l’erogazione dei auto-riconfigurazione) che ricondu- da, etc.), individuava tre caratteri-
mente ad una rete sia proprio legato IP e dai servizi cloud. In altri ter- caratterizzato prevalentemente da nuovi servizi bandwidth-intensive. cono tale specifica nell’alveo del re- stiche principali che garantiscono la
ai transponder ottici che effettuano mini, infatti, poiché le applicazioni flussi “north-south”, ovvero dall’u- Pensare di ovviare al problema in- quisito principale che rimane quel- loro efficienza: la scalabilità, ovvero
tali conversioni [13]. Ridurre le con- client-server richiedono sempre più tilizzatore finale ad una “sorgente crementando semplicemente la ca- lo della flessibilità nelle sue varie la capacità di variare le proprie di-
versioni O-E-O è di fondamentale l’accesso a Data Base distribuiti di contenuti” centralizzata a livel- pacità dei vari link di comunicazione declinazioni che includono anche mensioni, la capacità di sopravvi-
importanza non solo dal punto di che devono comunicare tra loro, si lo nazionale e accessibile tramite probabilmente non potrà rappresen- il supporto di VLAN configurabili, venza, ovvero di resistere agli attac-
vista della riduzione dei consumi assiste ad un progressivo aumento backbone. Grazie allo sviluppo delle tare una soluzione cost-effective. la facilità di provisioning dei nuovi chi esterni e la flessibilità, appunto,
energetici ma anche dal punto di del traffico “orizzontale”, oltre che CDN, le “sorgenti di contenuti” sa- Un ulteriore requisito, per la verità collegamenti, tecniche di controllo ovvero la capacità di riconfigurarsi
vista del rispetto dell’ambiente: nel a quello “verticale” tra client e ser- ranno sempre più distribuite sul ter- non nuovo, per le reti metropolita- della congestione e di allocazione in sintonia con l’ambiente in muta-
2007 il 37% delle emissioni di car- ver. Secondo uno studio di Alcatel ritorio in data center il più possibile ne è relativo alla loro affidabilità e ai dinamica della banda, tecniche di mento. E’ interessante e, al tempo
bonio dell’intero settore ICT era as- Lucent, il traffico sulle reti metro è in vicini agli utenti per migliorare la meccanismi di protezione dai gua- policing e di shaping nell’ottica di stesso, affascinante riconoscere
sociato all’infrastruttura di teleco- crescita del 560% dal 2012 alla fine QoE (basti pensare ad applicazioni sti che possano garantire una bas- migliorare la QoS. come queste peculiarità “sociologi-
municazione e dei dispositivi; le reti del 2017, con un tasso pari a circa come il caching di contenuti video). sa probabilità di fuori servizio. Da che” corrispondano perfettamente
metropolitane e di accesso contri- il doppio rispetto a quello previsto Per di più il traffico metro si sta sempre le reti metro, infatti, hanno Conclusioni alle opportunità “tecnologiche” of-
buivano all’energia totale delle reti sulle reti backbone [22]. Quest’ulti- evolvendo sempre di più nei flussi topologie ad anello che assicurano ferte dall’applicazione alle reti me-
per circa il 60% [21]. mo dato è confermato dalle previ- una doppia via fisica diversificata I trend qui delineati, le sfide tecnolo- tro e metro-access del concetto di
La necessità di ripensare l’architet- sioni di Cisco (riportate in figura 9), per i collegamenti e tipicamente giche e le possibili soluzioni innova- riconfigurabilità nella prospettiva
tura e la gestione del traffico sulle secondo le quali alla fine del 2019 nelle reti metro WDM si impiegano tive proposte dalla ricerca scientifica dei possibili scenari futuri 
9
Previsione di
crescita del
traffico
Note
Metro Traffic Cisco 2015 [23]
200000
1 Con il termine Network Function Virtualization si in- eseguite dal nodo su quei pacchetti.
Total IP Traffic
tende, semplificando molto, la virtualizzazione delle 3 Una API è un insieme di funzioni software di un siste-
150000 funzioni di rete implementandole in software (VNF) ma (in questo caso del controller SDN) che possono
PB per Month

su virtual machine. Un altro concetto base della NFV essere invocate da altri sistemi (nel nostro caso dalle
100000 è il disaccoppiamento delle funzioni di rete dall’har- applicazioni). Chi invoca una funzione deve natural-
dware in modo che possano essere implementate su mente conoscere la "segnatura" della funzione che
50000 hardware COTS. [7] consiste nel nome della funzione e nel tipo e numero
2 Molto sinteticamente, nella terminologia di Open- di parametri da passare.
Flow, un flusso rappresenta una sequenza di pac- 4 http://www.warp5.eu/tech.html
0
2014 2015 2016 2017 2018 2019 chetti che, all’interno di un apparato di rete Open- 5 http://ir.semi.ac.cn/bitstream /172111/7023/1/28.pdf
Year Flow compliant, hanno in comune una o più azioni
122 notiziariotecnico anno 25  1/2016 123

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ingegnere elettronico, entra in Azienda nel 2012. Si è occupato della progettazione esecutiva della rete
Ghazisaeidi, G. de Valicourt, J.-C. Antona, P. Chanclou, On Selected Areas In Communications, Vol. 33, No. 12, d’accesso ultra-broadband in rame e fibra ottica e di project management con riferimento ai programmi di
S. Bigo, “Flexible TDMA access optical networks enabled pp. 2837-2845, 2015.[24] interventi per lo sviluppo della banda ultralarga nelle regioni Puglia e Basilicata (bandi EUROSUD). Oggi si
[20] V. Reddy, L. Jolly, “Radio over Fiber (RoF) Technology and occupa della definizione operativa e del presidio a livello nazionale del piano di sviluppo FTTH relativamente
by burst-mode software defined coherent transponders”,
alla network construction. Collabora con il Photonics Research Group del Politecnico di Bari ed è coautore di
Eu. Conf. and Exhibition on Optical Commun. (ECOC), Integration of Microwave and Optical Network for Wireless pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali. 
London, 2013. Access”, International Conference and Workshop on
[10] T. Muciaccia, S. Pileri, “Reti WDM PON: principali sfide”, Emerging Trends in Technology (ICWET), Malaysia, 2015.
Notiziario Tecnico - Telecom Italia, N. 2, pp. 126-139, [21] P. Castoldi, L. Valcarenghi, I. Cerutti, “Efficienza energetica
nelle reti a larga banda”, La Comunicazione, Vol. LVII, pp.
Sandro Pileri sandro.pileri@telecomitalia.it
2014.
37-42, 2011. ingegnere elettrotecnico con master in telecomunicazioni. Assunto nel 1982 presso la Scuola Superiore
[11] N. Cvijetic, A. Tanaka, P. Ji, K. Sethuraman, S. Murakami,
Guglielmo Reiss Romoli, iniziando l’attività di docenza nel campo delle reti telefoniche PSTN, ISDN, Rete
T. Wang, “SDN and OpenFlow for dynamic flex-grid [22] Bell Labs, Metro Network Traffic Growth: An Architecture Intelligente e delle reti dati (Frame Relay, ATM e IP). Negli ultimi anni si è occupato di Telefonia su IP e di
optical access and aggregation networks”, IEEE/OSA J. Impact Study, Alcatel-Lucent Strategic White paper, evoluzione della rete di accesso fissa. Dal 1999 al 2007 è stato professore a contratto del corso Reti e Sistemi
di TLC presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di L’Aquila. Dal 2010 lavora come docente e
Lightwave Techn., vol. 32, no. 4, pp. 864–870, 2014. 2013.
project manager presso la società Telecom Italia HR Services nella service unit Education. 
[12] J. Oliveira, M. Siqueira, G. Curiel, A. Hirata, F. van’t Hooft, [23] Cisco Visual Networking Index: Forecast and Methodology,
D. Macedo, M. Colazza, and C. Rothenberg, “Experimental 2014-2019, Cisco White Paper, 2015.
INDEX

124 notiziariotecnico anno 25  1/2016 125

Application Provider o i Cloud Pro-


vider (Google, Amazon, Ms Azure,
ecc.), che offrono soluzioni innova-
tive sia in termini tecnologici che di
business model.

SPARKLE
Inoltre, essendo un mercato inter-
nazionale di tecnologie in rete, si
agisce sempre in contesti (politici,

IT
economici, sociali) mutevoli e a for-
ti differenziali di crescita in cui tutti
possono avere bisogno degli altri,

TRANSFORMATION
per cui si compete su un cliente e
si collabora su un altro, operando
scelte a volte strategiche e altre tat-
tiche per migliorare il proprio posi-
zionamento competitivo.
La pressione di tale concorrenza sta
Fabrizio Bellezza, Lubiano Lucarini, Simone De Rose determinando un progressivo de-
clino dei prezzi dei Prodotti/Servizi
ICT, costringendo i CSP a ricercare
nuovi modelli di business e forme
organizzative per
Contesto di
competere in
riferimento
con il Sud- un mercato

Telecom Italia Sparkle agisce in un mercato internazionale caratterizzato da un’agguerrita TI Sparkle e suo Est dell’Asia, consente dove coesisto-

concorrenza, in cui competono sia Communication Service Provider che operatori Over The Top,
Mercato di riferimento di offrire un portafoglio globale di no modelli inno-
Servizi. vativi e tradizionali.
alcuni dei quali campioni del Digital Business. TI Sparkle1 è proprietaria di un Il mercato internazionale è carat- In più la richiesta dei clienti, mutuan-
In tale contesto diventa fondamentale ripensare l’azienda in ottica digitale; l’IT è quindi chiamato backbone IP che copre l’Europa, il terizzato da una forte concorrenza doli dall’uso del Cloud, di fruire «as-a-
a una profonda trasformazione di ruolo: da automa dei processi a elemento di “intelligenza bacino del Mediterraneo e le Ameri- perché sugli stessi clienti conflui- Service» anche i servizi di connettività,
artificiale” dell’azienda, nel nome dell’IT “Factory” utilizzato come leva fondamentale per abilitare che oltre che di una rete di cavi sot- scono soggetti equivalenti (peer) e sta determinando l’inadeguatezza de-
la «Digital Transformation» del Business. Vediamo come. tomarini che, connettendo l’Europa di matrice diversa, quali gli Internet gli attuali processi operativi di gestione
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Company Data Key Figures dei servizi tradizionali basati su modelli del business che sta trasforman- Sintetizzando, i modelli di produzio-
operativi dei CSP. do profondamente sia l’approccio ne ed erogazione dei servizi dei CSP,
MEF Per rispondere a queste richieste al mercato che la modalità con cui basati su silos verticali «self contai-
641 Headcount Exellence
del mercato, le linee guida a cui si vengono offerti e gestiti i servizi ICT. ned» e su asset fisici (Network), de-
Voice traffic Awards 2016
16 (Bn minutes) sta rivolgendo il settore sono quel- Sono tre assi gli principali sui quali si vono essere ripensati in ottica di fru-
Enterprise Application of the timer
Countries of Media le classiche: innovazione, automa- muove tale trasformazione: izione “digitale” da parte del cliente
39 Presence zione, ottimizzazione delle risorse e  Offerta di Servizi Digitali ai Merca- e ciò è possibile solo investendo in
partnership. ti Consumer ed Enterprise; nuove architetture e funzionalità IT
IP & Data
9,4 In breve, quella a cui stiamo assi-  Trasformazione dell’organizzazio- che possono sfruttare le opportuni-
(Tbps) MEF
122 # PoPs Exellence stendo è una rivoluzione digitale ne in una Digital Business; tà di un ecosistema aperto e parte-
Awards 2016  Utilizzo dei canali digitali per l’in- cipativo.
Revenues Service Innovation of the Year terazione, acquisizione e gestione
# PoPs 1,314 (Bn €) EMEA
>1000 del Cliente.
via Partners
128 notiziariotecnico anno 25  1/2016 129

Ruolo delle I tempi e le competenze necessarie cazione dinamica e in modalità di accesso nelle aree di maggior blocchetti elementari e li ri-usa  la scelta di tecnologie flessibili e
Partnership come mettono in crisi la scelta «Make» «self-provisioned» delle risorse interesse commerciale. per comporre servizi complessi; abilitanti come la virtualizzazione
acceleratori di lasciando sul tavolo le altre due di Rete e IT. Queste scelte strategiche implica-  l’apertura e l’integrazione nei pro- e il Cloud Computing.
Business opzioni che differiscono per i valori  Migliorare ed estendere la «Cu- no una trasformazione anche infra- pri sistemi di servizi offerti da ter-
economici e la governance. stomer Proximity» tramite: strutturale sulla Rete, l’IT e, più im- ze parti in modalità standard (API
La richiesta pressante del mercato - adozione di soluzioni Cloud e di portante di tutte, sulle Persone che Everywhere); I principi guida della
di passare da Servizi tradizionali, Virtualizzazione per migliorare governeranno il cambiamento.  l’aumento del livello di automa- Trasformazione
«Silos-Oriented», a Servizi Digitali l’efficienza e la scalabilità della zione dei processi, per arrivare
implica per i CSP una profonda ri- Principali implicazioni Rete e delle piattaforme di Ser- fino al Customer Self Service, tra- Alla base della trasformazione ci
visitazione del portafoglio prodotti/ per TI Sparkle vizi; mite l’uso di orchestratori; sono alcuni principi guida che abi-
servizi basata su una trasformazio- - l’espansione del “footprint” Il progetto di  la creazione di una piattaforma di litano una rapida evoluzione verso
ne “copernicana” che coinvolge tec- In un tale contesto concorrenziale TI per raggiungere nuovi target trasformazione IT di Decision Support System che sup- l’architettura finale:
nologia, processi e competenze. Sparkle, per rimanere tra i top player di clienti attraverso soluzioni di Sparkle porti le analisi e le scelte da fare  Architettura basata su Catalogo e
Tradizionalmente i CSP hanno svi- del mercato internazionale, ha deci- «Cloud Exchange», Data Center tramite l’utilizzo di nuove tecnolo- orchestrazione multilivello di rete
luppato competenze molto specifi- so di: e «Media Hubs»; gie per la gestione dei dati interni e di servizio per consentire la con-
che su singole componenti di Rete,  Avviare una trasformazione tec- - sinergie con il gruppo TIM per Obiettivi della ed esterni strutturati e non (Big figurabilità e il riutilizzo dei servizi.
ma non sono preparati alla transi- nologica per ottenere: indirizzare CP (Cloud Providers) e Trasformazione Data);  Approccio basato sulle API per
zione verso un’offerta ICT e i tempi - una maggiore flessibilità nel Broadcasters; ridurre la complessità, un miglio-
per acquisire le competenze ne- costruire nuovi servizi, facendo - implementazione di programmi Per definire gli obiettivi della tra- re controllo sulle interazioni tra
cessarie non sono compatibili con leva sulla digitalizzazione dell’IT, di Partnership. sformazione abbiamo considerato sistemi/processi e ac-
la richiesta, da parte dei Clienti, di della rete e dei contenuti;  Aumentare il fatturato e la coper- come elementi cardine le esigenze cesso standard
ridurre i costi aumentando qualità - un’accelerazione del Time-to- tura di rete per il mercato Corpo- dei nostri clienti cercando di com- alle funzio-
Catalogue
e flessibilità delle loro infrastrutture Market e una riduzione dei costi rate rivedendo e implementando: prendere le loro aspettative. Driven
ICT anche esternalizzando tutto ciò migliorando l’efficienza operativa; - i processi di Pre-Vendita, Vendi- Da questi obiettivi di “One Custo- Architecture
che non è «Mission-Critical» per il - una qualità dei servizi differen- ta e di Customer Care; mer View and Experience”, abbia-
loro modello di Business. ziata per segmento di clientela / - i nuovi canali di vendita, attra- mo derivato gli obiettivi “tecnici”
Data and APIs
Dovendo cambiare il modello di svi- classe di spesa; verso Partner ed e-commerce; quindi declinati e raggruppati in Digital Services Everywhere
luppo, la scelta per i CSP si sposta - una riduzione dei tempi di for- - le Reti Metro, anche attraverso obiettivi di Business, Organizzati- Enablers
sul «Make», «Buy» or «Cooperate». nitura dei servizi tramite l’allo- Partner, per ottimizzare i costi vi e Tecnologici.
Il macro obiettivo è quello quindi
IT
di costruire una «Software Defi- Transformation
Traditional Telco VAS Digital Services ned Telco» che renda disponibili, Principles
in tutte le fasi dei processi azien-
Dynamic Bandwidth

Cloud Health Contextual


Personal Storage

dali, strumenti e informazioni


Device Sharing

Services Services Open


Conferenging
Messaging

per rispondere in maniera effi- Cloud


Caller Id

Configurable
Financial ciente ed efficace ai bisogni dei based Standard
IP Comm. Services Platforms
clienti e creare un vantaggio com-
petitivo sul mercato.
I principali obiettivi di Business si in- Modularity
Enterprise IT Rich Media M2M &
Voice Data tendono raggiungere con:
Decoupling
 una architettura “Catalog Dri-
Network Network ven”, che scompone i servizi in
130 notiziariotecnico anno 25  1/2016 131

nalità core (anche attraverso in- per garantire scalabilità e rag- Il nuovo modello di sviluppo: dere velocemente alle esigenze del fatto ordinario, osservare l’obietti- coerenza del progetto stesso. Tale
capsulamento tramite API per i giungibilità. pensare agile mercato (System of Innovation). vo finale di business e non il singo- teamrisponde ad un Steering Com-
sistemi legacy).  Adozione di strumenti e processi L’agilità è possibile realizzando delle lo task; accettare un debito tecnico mittee che indirizza e verifica la
 Massima facilità di configurazio- che permettano elevata automa- L’ecosistema esterno e il tipo di discontinuità sia di visione architet- dell’applicazione da colmare quan- coerenza dello sviluppo alle scelte
ne delle offerte commerciali. Ar- zione, sviluppo agile, facilità di competizione hanno oggi un di- turale che culturale organizzativa. do possibile. strategiche.
chitettura aperta per costruire un gestione del ciclo di vita dei dati e namismo non conciliabile con un Il disegno applicativo deve abban-
ecosistema con terze parti. dei servizi. approccio basato su metodologie donare la concezione di silos verti-
 Evoluzione verso Componenti e di sviluppo software tradizionali in cali e piuttosto passare a moduli/ La governance della
Micro-Services. Focus su dati e quanto occorre essere agili e rispon- componenti atomiche, che offrono Trasformazione Fattori critici di
Business Logic Integrity. e consumano servizi via API dalle successo e Challenge
 Spostamento di dati e applicazio- altre componenti cosicché più team Per gestire la trasformazione è sta- (la strategy migration)
ni in Cloud (e backup on premises) La metodologia Scrum possano lavorare in parallelo sulle to costituito un team di progetto
utilizzata per gli componenti. congiunto fra IT e Sparkle che ha il
Stream di progetto
Il cambio di approccio implica impo- compito di risolvere tutte le proble- La Business Digital Transformation è
stare team interdisciplinari; produr- matiche che si presentano in corso spesso indicata in letteratura come
re software in tanti e contigui sprint; d’opera e di coordinare le interazio- un viaggio, ma ciò che non si esplici-
accettare il cambiamento come ni fra i vari Stream mantenendo la ta è che non si può tornare indietro.
La definizione della Roadmap quin-
The Team di è il vero challenge, perché la ge-
- 5-10 people, Cross-functional
- Can be shared stione della complessità passa dalla
- Bigger projects use multiple Scrum Team reports: scelta di cosa fare prima, cosa fare
Customer
Team working in parallel - What they did yesterday dopo e cosa fare in parallelo.
Stakeholders - What they are doing today
I Clienti Interni si aspettano dei
- Any block in their way
Daily Scrum Quick Win che possono risultare
Meeting particolarmente gravosi e sottrarre
Bui Bui Bui 15’ - 30’
st ld st ld st ld tempo, risorse e focalizzazione al
Te Te Te cambiamento.
SPRINT 1 SPRINT 2 SPRINT 3
Design

Design

Design
2-4 weeks 2-4 weeks 2-4 weeks
Product Owner
Review

Review

Review
Plant Launch Plant Launch Plant Launch End

Product Backlog Sprint Backlog Sprint Retrospective Time-Box Sprint Cycle


- Functional Design create by - Team selects, from top of - Identify area of improvement - Sprint end date and team deliverable
Product Owner (User Stories) Product Backlog - Define action items for next Sprint to not change Training
- Rankerìd by importance - Team then breaks down into tasks - Deliverable: Incremental that can be - No items are added until next Sprint
- Product Owner can change items - 4-6 hours of work per person per day demonstrated (Shippable Code)
between Sprints
- Release Plan is built in
Product
- Budgeting Launch

Tuning
132 notiziariotecnico anno 25  1/2016 133

gliorare il posizionamento competi-  La riduzione del Time to Market La Trasformazione


Vision
Adoption tivo di TI Sparkle. per i nuovi servizi e del tempo di in atto: gli Stream di
Business Measures
Key Metrics
Assess impact on
organization/
Roadmap
Prioritize & Group
Processes
Adapt & Rewiev In quest’ottica diventano fonda- Sale to delivery. progetto IT
emplyees and iniziatives processes
partners
mentali:  Il valore dell’informazione: la pre-
 La Customer Experience. disposizione di una piattaforma di
 La Sales Force Automation. Decision Support System. Stream A:
Strategies
 La predisposizione dei Building  La produttività come fattore chia- Front End Sales Force
Sponsorship and Block e della Service Chain per ve di successo. Automation and
Governance
Define Mgmt Plan Develop the Technology & Data creare nuovi servizi e bundle.  L’innovazione sui servizi: la tra- Customer Cloud
Roadmap Develop Technology
Governance & Data Strategy  L’integrazione con servizi di terzi e sformazione dell’IT in una Service
Business Strategy and
Objetives Sponsors l’offerta delle proprie API. Factory. L’attuale piattaforma CRM è stata
realizzata nel 2003 sulla base dei
processi rivisti per la “new born” TI
Manager by Transformation Team
Sparkle secondo le raccomandazio-
Architettura di Riferimento ni del TM Forum (eTOM).
Al fine di rinnovare il parco applica-
tivo rendendolo compliant con gli
È necessario bilanciare queste ne- dali in quanto gli strumenti scelti Il valore atteso per TI
cessità che aiutano l’Adoption con aiutano il cambiamento ma bisogna Sparkle
quelle di avere sempre in mente il spendere il giusto tempo nel coin-
porto d’arrivo. volgimento di tutte le risorse ope- Il valore atteso dalla trasformazione
Chiave di volta della trasformazione rative per superare la resistenza al è quello di ridisegnare i processi e Sales CCP MKT Local Op-Co Sub-Holding TIM Customer Carriers/OTT/...
restano comunque i processi azien- cambiamento. costruire strumenti in grado di mi- Group
A
Front End
Sales and Customer Cloud
Project C
Customer/Partner APIs
Streams
C
Enhance Increase Customer Centric Improve Improve NPS and API and Platform Infrastructure
A Catalogue
Productivity Engagement Company Sales Retention FA (incl. ESB - Enterprise Integration Capabilities, BPM & Orchestrating Capabilities API Management) C
Goals & CRM MDM
C Technical Order Management
Enablers B
Business C F OSS Billing and Rev. Management B Big Data & Analytics
Big Data
Model
Provisioning WF D
Evolution TTM
Coherent Cross Touch Point Presence Enhance digitallt-impacted businesses C (Scatto) Billing
API & Platf. Analytics Analytics Analytics
1:1 Approach
Customer Operational
Business services atomization & modularity Infrastr.
IT NE AG-Pro D Enterprise
APP APP APP
Centricity Exellence
NI Rating
Knowledge of customer needs and history Market/segment service integration D
Rating & (NDBR) Big Data &
Billing D Analytics Platform
Proactivity on Problem Resolution
Across Digital Trasparency and simplify communication Usage
People Collaboration and empowerment Channel E E Routing & Pricing
Routing &
Process Digitalization and consumerization Pricing
Quantitative measure and data-driven decisions Provisioning/Mediation Interaces Provisioning/Mediation Interaces F Provisioning/Mediation Interaces
F

Networks
OSS Element Manager C
Cross touchpoint Decision support Business and IT Process Agile Data & knowledge Other Delivery Platforms (Internal) External
Capabilities systems Collaboration Modularity developments availability Network (eg. Cloud, Other...) Delivery Platforms
134 notiziariotecnico anno 25  1/2016 135

ultimi standard tecnologici, è stato centrale dei processi aziendali, con zo di informazioni “non struttura-  Abilitare strumenti che garan-  Enterprise DWH: DB basato su Poiché il valore di un’API si misura
avviato un programma di IT Tran- impatti sulla customer experience e te" provenienti anche dai social tiscano l’integrazione di grandi modello dati relazionale e otti- in base al suo utilizzo, è necessario
sformation che come primo step quindi satisfaction; i requisiti del Bu- media, a supporto della senti- moli di dati acquisiti da sorgenti mizzato per il processamento che le API siano progettate in modo
prevede l’inserimento di una nuova siness vengono supportati da una ment analysis. sia interne che esterne, in modo massivo parallelo e orientato al da massimizzare il grado di qualità
piattaforma di CRM in cloud con l’o- piattaforma più agile e flessibile,  Ottimizzazione delle risorse in- controllato, veloce e sicuro. query & reporting standard. e la semplicità di utilizzo agendo
biettivo di supportare i processi di adatta a gestire il cambiamento. terne (IT e di rete) tramite efficaci  Consolidare su un’unica piatta-  Information Flow Processing: anche sui feedback per le azioni di
Sales Force Automation e, successi- Un simile processo di trasformazio- strumenti di analisi predittiva. forma sia l’ambiente di Data- Classe di prodotti per il processa- miglioramento o per cogliere nuove
vamente, anche quelli di Customer ne presenta innumerevoli comples-  Aumento del grado di servizio warehouse esistente che tutto il mento in streaming di dati in real- opportunità.
e Order Management, andandosi a sità. Come primo step è necessario sfruttando meccanismi efficienti resto del patrimonio informativo time. L’architettura che si sta definendo,
integrare con tutti i sistemi di back- ridisegnare i processi esistenti an- di Service Quality Management. aziendale.  Integration Data Store & Pro- illustrata nella figura seguente, ri-
end aziendali. dando ad integrarli con i nuovi. Ma  Nuove opportunità di business  Fornire una «base comune» su cui cessing Layer: Sistemi altamente assume a grandi linee le principali
Il nuovo strumento scelto introdurrà soprattutto è necessario integrare grazie a efficaci strumenti di Mar- innestare una piattaforma ana- scalabili per la memorizzazione e componenti che saranno messe in
già nella prima release una serie di questo nuovo sistema all’interno ket Analytics e possibilità di “mo- litica orientata a supportare più il processamento di dati struttu- campo ma, in questo caso, la tec-
nuove funzionalità e di benefici che dell’architettura esistente). netizzare” il patrimonio dei dati modelli di fruizione dell’informa- rati e non. nologia non è che un tassello di un
cambieranno il modo di lavorare aziendali. zione dall’esplorazione ed analisi puzzle più ampio.
della forza vendita e delle strutture L’architettura dell’infrastruttura del- del dato, al reporting operazio- È possibile osservare il framework
a supporto. la piattaforma di Big Data è stata nale o data browsing, al supporto da due punti di vista:
Tutte le informazioni poi saranno Stream B: definita a seguito di un processo alle «decisioni» Real Time basate Stream C:  un Functional Framework che de-
centralizzate e accessibili da qual- Big Data and Analytics di raccolta puntuale delle esigenze sull’analisi di dati “actionable”. API and Platform finisce lo scopo dell’API Manage-
siasi dispositivo, anche in mobilità, Platform guidato da una libreria di “use case” A partire da queste linee guida Infrastructure ment attraverso:
velocizzando il processo di vendita, definiti in ambito TM Forum. sono stati specificati i requisiti e - API Governance che definisce Po-
semplificando il lavoro del vendito- L’architettura attuale dell’IT di TI Tale libreria ha guidato l’identifica- nello schema seguente è esposta Obiettivo dello Stream è costruire licies e Standard da utilizzare, le
re e migliorando la Customer Expe- Sparkle non ha una soluzione di zione di Use Case potenzialmente la rappresentazione schematica un’infrastruttura software SOA (Ser- linee guida, il modello delle API,
rience. Big Data: esistono sistemi di Da- d’interesse per le linee utente (Mar- dell’infrastruttura Big Data identifi- vice-Oriented Architecture) che forni- il loro ciclo di vita e ne garanti-
Grande importanza verrà data an- tawarehouse organizzati in “silos” keting, Caring, Network, Enterprise). cata, con la descrizione delle com- sca in maniera consistente servizi di sce l’operatività;
che alla fase di gestione del funnel specifici per servizi e processi (es. In particolare poi per ogni Use Case ponenti: coordinamento, sicurezza, messag- - API Architecture Management
di vendita, con strumenti direzionali sistemi di analisi del traffico voce è stato specificato:  Business Intelligence: Classe di gistica, instradamento intelligente che definisce il modello di rife-
di pianificazione e reportistica. distinti per viste tecniche o di avan-  l’impatto sull’Execution Layer ov- prodotti che coprono le funziona- e trasformazioni, agendo come una rimento, la relativa architettu-
Con le successive release, la nuova zamento economico) e applicazioni vero la necessità di prevedere o lità di reportistica, OLAP, Dashbo- dorsale attraverso la quale viaggino ra e il modello dei dati azien-
piattaforma sarà in grado di gestire di Analytics associate ai principali meno, per la reale fattibilità dello ard, etc. servizi software e componenti ap- dale ;
logiche complesse di catalogo servi- sistemi operazionali (CRM, Network stesso Use Case, il completamen-  Advanced Analytics: Applicazioni plicativi. TI Sparkle intende dotarsi - API Design & Build che docu-
zi e di pricing, di fornire ai Clienti un Inventory, Trouble Ticket Manage- to di funzioni in carico ai sistemi per il data mining e l’analisi stati- di una piattaforma di gestione ed menta e sviluppa i Servizi SOA e
accesso in self-service per visualiz- ment, ecc.). operazionali alimentanti la piat- stica dei dati. esposizione controllata delle API sia le risorse REST;
zare lo stato degli Ordini e delle Ri- I driver principali per cui si è identifi- taforma di Big Data.  Real-Time “Actionable” Insight: verso potenziali Clienti che verso i - API Operation che elabora e
chieste di Assistenza, di supportare i cato tra gli Stream di trasformazio-  un indice di “Temperature” riferito Processamento di informazioni in Partner che forniscono Servizi inte- analizza le metriche run-time e
processi del Customer Service e del ne l’introduzione di una infrastruttu- al requisito di Velocità di acquisi- real-time a supporto di decisioni grabili nel portafoglio prodotti. gli SLA consentendone anche la
Marketing. ra di Big Data possono così essere zione e trattamento dei dati (Real di business e abilitanti l’esecuzio- Il risultato che si prefigge lo stream è monetizzazione;
Sono evidenti i benefici di una tale sintetizzati: Time, Near Real Time, Batch o Mi- ne automatica di business rules. quello di aprire i Servizi sotto forma - API Integration & Interoperability
iniziativa: il dato viene reso patri-  Gestione della Customer Expe- sto).  Data Integration Governance: di API per essere utilizzate da part- che, tramite l’Integration Com-
monio informativo dell’azienda, au- rience tramite l’evoluzione e l’in- Le linee guida per la definizione Strumenti a supporto ai processi ner interni, esterni e sviluppatori di petence Center, definisce l’ar-
mentando la visibilità sul business e tegrazione “cross-domain” delle dell’architettura derivanti dall’ana- ETL / ELT, di gestione della gover- App, attraverso processi strutturati, chitettura, gli scenari e le linee
la pipeline; il cliente diventa il punto funzionalità di reporting e l’utiliz- lisi delle esigenze sono: nance dei dati inclusa la qualità. disciplinati e governati. guida dell’integrazione;
136 notiziariotecnico anno 25  1/2016 137

Customers/ Developers Cloud Social Mobility/ API Product


 Billing: comprende i processi di va- Stream E: Inoltre il sistema realizza le varia-
Partners Devices manager lidazione del valorizzato, creazio- Voice and Mobile Services zioni di instradamento in rete at-
ne dei documenti di Billing (fattu- Platform for Extended traverso il collegamento diretto con
re, conti attesi), calcolo dei delta, Routing & Pricing i moduli di commutazione, con la
Consumption
Self-Service

acquisizione delle fatture dai for- conseguente ottimizzazione del "ti-


API

nitori, gestione dei Benestare al L’efficienza della piattaforma IT rap- me-to-market".


API Portal pagamento, tracciamento delle presenta un elemento distintivo per I principali valori gestionali sono di
SOAP REST contestazioni, alimentazione del ogni operatore di servizi di teleco- seguito riassunti:

Monitoring, Reporting & Analytics


E2E API Management

sistema SAP. municazione, ma per un operatore  40 milioni di CDR giornalieri (Billa-


API Gateway SLA Enforcement  Gestionale: comprende i processi Wholesale come TI Sparkle, che ri- ble & Unanswered);
Partner &

di consuntivazione mensile e in- cava la propria redditività dall’arbi-  oltre 1800 destinazioni di Routing
Mngt
Polic

API Catalog tramese, riconciliazione, gestione traggio tra costi di acquisto e prezzi per circa 256 Country Code;
Policy Enforcement delle ipotesi di accordo, produzio- di vendita, la disponibilità di un ef-  21.000 Area Code raggruppati in
Enterprise Service Bus ne della business view, degli avan- ficiente sistema di ottimizzazione circa 1000 oggetti di vendita.
Internal API Layer Wrapping zamenti contabili e del forecast, degli instradamenti delle chiamate Il primo scenario che verrà imple-
API Registration &

utilizzati dalle funzioni commer- è un elemento fondante dell’opera- mentato in questo Stream di Tra-
Lifecycle Mngt

Data Modeler ciali e AC di TIS. tività dell’Azienda. sformazione è quello relativo al seg-
Da fine 2013 il sistema gestisce an- Per questo motivo TI Sparkle sin mento di business “SMS Transit” per
che la fatturazione dei servizi IP & dal 2004 si è dotata di un sistema il quale la piattaforma di Routing &
Data, acquisendo dal CRM i relativi di Routing & Pricing, che suppor- Pricing dovrà elaborare piani di in-
BPM Package Legacy Data Assets
ordini. ta il processo di identificazione dei stradamento del traffico sulla base
Di seguito sono riportati i principali migliori instradamenti commerciali di criteri di costo, qualità e capacità
- API Security Management che - Processes: Identificare le Best la piattaforma unificata di Billing di volumi gestiti dalla piattaforma nel e tecnici al fine di massimizzare la di terminazione di ogni singolo Ter-
garantisce e controlla l’ado- Practices, Common Approach, TIS ed è costituito da quattro ma- 2015: redditività, la relativa realizzazione mination Provider. L’algoritmo di
zione di standard di sicurezza, Dependencies, Sequence & cro-componenti:  oltre 67 milioni di CDR giornalieri in rete e la definizione del "pricing". ottimizzazione dovrà selezionare il
l’amministrazione, l’autentica- Flow, Use Case Scenarios.  Usage Collection: comprende le per i servizi LTE, Global Signaling, A tale scopo, il sistema effettua fornitore (Termination Provider) più
zione e l’audit delle API; Correlando i due punti di vista si funzionalità di acquisizione e ela- SMS, TSU-Voce: un’analisi dei costi effettivi (ou- idoneo al trasporto del traffico SMS
- API Quality Management che de- ottiene una matrice d’insieme che borazione del traffico dei diversi  quasi 14.000 fatture prodotte; tpayments) e analizza tutte le pos- proveniente da un cliente e destina-
finisce e misura la qualità forni- consente di individuare priorità e servizi (Voce, Global Signaling,  oltre 5.000 fatture passive acqui- sibili vie di instradamento, sugge- to a un operatore mobile sempre con
ta dalle API nonché la loro evo- impatti in modo da definire corret- SMS, LTE, ...). Include funzioni di site. rendo al Voice Trader le opportunità l’obiettivo di massimizzare la redditi-
luzione. tamente il piano di intervento sia gestione delle anagrafiche, ge- In generale il progetto si pone che garantiscono il livello di servizio vità, massimizzare l’efficacia del deli-
 Environmental Elements che in- per lo sviluppo dei nuovi sistemi che stione degli scarti e dei ricicli e come obiettivo la sistematizzazione contrattualizzato al miglior costo di very e la definizione del "pricing".
dividua l’impatto su ognuna del- per la fase di transizione. storicizzazione dei dati. dell’integrazione dei servizi di bil- mercato.
le dimensioni che costituiscono  Rating & Discounting: compren- ling, anche sfruttando funzionalità Il sistema è collegato a un servi-
un’azienda: de le funzionalità di acquisizione native di pacchetti o servizi di terze zio web di interscambio listini che
- People: Organizzazione, Ruoli e gestione di Listini e Accordi, parti, nell’ambito dell’architettura permette a TI Sparkle di scambiare Stream F:
e Responsabilità, Competenze Stream D: i processi di valorizzazione del enterprise di TIS, al fine di garantire continuamente prezzi e costi (Con- OSS Evolution
necessarie; Rating and Billing traffico e di applicazione degli la massima configurabilità e il riuso tinuos Trading) con la quasi totalità
- Technology: API Management, Platform sconti. I dati valorizzati aggre- di soluzioni già utilizzate nell’ambito degli Operatori Wholesale presenti L’attuale architettura dei sistemi
Data Modeling, Collabora- gati, oltre all’utilizzo interno al di offerte commerciali già attive, mi- sul mercato in maniera standardiz- OSS è stata realizzata sulla base di
tion, Monitoring & Reporting, Il sistema ABACUS (Accounting, Bil- sistema, vanno ad alimentare il gliorando il time to market dei nuovi zata e completamente automatiz- un modello a silos, in cui le informa-
Analytics; ling and Charging Usage Services) è DWH. servizi. zata. zioni necessarie ai processi gestio-
138 notiziariotecnico anno 25  1/2016 139

Vendor Receipt Distribution Customer In questo ambito per i CSP diviene La nuova piattaforma permetterà ness da potenziali frodi informati-
Offers Vendor Rates, Dial Customer Price Price Lists prioritario aumentare il valore dei l’introduzione di Servizi basati sul che e per la riservatezza dei dati
Codes Lists
propri servizi garantendo ai clienti paradigma «Network as a Service» relativi al cliente finale.
Switches una migliore esperienza di acquisto consentendo al Cliente il Self-Provi- Per TI Sparkle è quindi importante

iXToolsTM
Price List BR
Engine Billing
e di utilizzo, sia in termini di crea- sioning e il self-management fun- assicurare un presidio strutturato
zione e consegna dei servizi che di zionale e capacitivo «On-Demand» e sistematico per soddisfare le cre-
Suite Alert Delivery
Methods
iXTrade iXTrade Alerts riconfigurazione di componenti e con nuovi modelli di fatturazione a scenti richieste di ICT Security pro-
Charge GUI

Mediation Buy Sell Mobile


Phone capacità in un’ottica flessibile e on- consumo. I primi Servizi che saran- venienti sia dall’interno che dall’e-
Complete & demand. no rilasciati sono relativi al Layer 2 sterno.
Incomplete Allo scopo TI Sparkle si sta dotando (Carrier Ethernet 2.0) per estendersi Ad oggi ciascuna delle diverse real-
CDR CDRs iXConnect
Collectors Rating and Agreement Management di un LSO (Life Service Orchestrator) successivamente al Layer 3. tà del Gruppo Sparkle ha strutturato
Reports ovvero di una piattaforma softwa- un proprio modello di Governance
Trunk Sell Destination
Softswitch re dedicata a specificare processi della ICT Security in funzione delle
Business Rules iXRoute Router Guide iXTranslate Provisioning
and User Route Optimisation Switch Provisioning
di orchestrazione che automatizza- proprie specificità. I processi di sicu-
Overrides no sequenze di attività, lavorazioni, rezza non sono sviluppati in modo
Network
Inventory Billing Interconnect
ruoli e policy necessarie per creare, Sicurezza omogeneo e non è prevista una
Switches modificare o rimuovere risorse di gestione unitaria per il controllo e il
rete, infrastrutture di servizio o ap- Una corretta gestione della sicu- miglioramento di tali processi attra-
R&P modules/process Other TIS Systems WebService Sparkle Interfaces iXToolsinterfaces
plicazioni. rezza informatica è oggi sempre verso la misurazione di indicatori di
LSO provvede a una orchestrazione più riconosciuta come elemento in performance sul grado di maturità
nali (Planning, Provisioning, Fault  Technical Product Catalogue driven dere l’offerta commerciale flessi- ad alto livello ed ha una vista end- grado di contribuire alla creazione di degli stessi.
& Performance Management, etc) per la definizione semplificata dei bile e veloce. to-end degli ambiti infrastrutturali, valore per un’azienda sulla spinta di Nell’ambito del progetto di IT Tran-
sono distribuite su diversi punti non servizi commerciali. di rete e applicativi su cui funziona alcuni importanti fattori: sformation, TI Sparkle avvierà quin-
consentendo quindi di avere una vi- In questo contesto, TI Sparkle ha av- e si sviluppa l’intero ciclo di vita dei  Il Presidio della sicurezza, percepi- di una profonda revisione delle atti-
sione unificata dei servizi e del loro viato il processo di evoluzione OSS diversi servizi. to come elemento distintivo della vità di ICT Security in ottica end to
stato. che, nella fase iniziale, è rivolto alla: Lifecycle Service Piuttosto che utilizzare un singolo e qualità del servizio offerto da un end attraverso un piano di sviluppo
La complessità dei nuovi servizi  Estensione dei sistemi OSS alle Orchestration monolitico layer di controllo verso i fornitore di servizi TLC ai clienti fi- organizzativo e tecnologico della
emergenti insieme alla necessità di consociate Med Nautilus e LAN sottostanti domini fisici e logici su nali. Security con i seguenti obiettivi:
aumentare la Customer experien- nel paradigma “One Company”. L’attuale mercato dell’ICT presenta cui poi si istanziano effettivamente  Esigenza di controllo, come ga-  Definire un unico modello di Se-
ce rende mandatario un processo  Realizzazione di un sistema di nuove sfide commerciali e tecniche le varie tipologie di servizio (Cloud, ranzia di riservatezza nel tratta- curity Governance per tutto il
di evoluzione dei sistemi OSS verso Inventory unico per la documen- indirizzate a garantire un maggiore Network, Application), LSO coordi- mento dei dati relativi al cliente gruppo Sparkle per un presidio
un’architettura «agile», eliminando tazione delle risorse fisiche e lo- livello di controllo e gestione di am- na e demanda Ie azioni southbound finale: le leggi in materia di Priva- strutturato delle attività di ICT
i silos architetturali legacy e predi- giche a supporto dei processi di bienti altamente dinamici. a diversi controller specializzati. cy e Resiliency richiedono di ga- Security, nelle due accezioni:
sponendo un ecosistema OSS con le Network Creation (inside plant e I servizi finali utilizzati dall’utenza I controller dei singoli domini sono rantire elevati livelli di sicurezza, erogazione servizi di protezione
seguenti caratteristiche : outside plant) e di Service Fulfil- vivono infatti sempre più in ecosi- applicazioni intimamente collegate sia tramite l’adozione di apposite dell’infrastruttura aziendale e
 OSS Real time in grado di fornire lment con funzionalità di rappre- stemi software in cui confluiscono con gli elementi di rete e le risorse misure tecnologiche sui sistemi proposizione dei servizi di sicurez-
una vista integrata dello stato dei sentazione grafica della rete e dei tecnologie quali il cloud computing, di computing e storage essendo ca- e sulle piattaforme aziendali, sia za in ottica commerciale.
servizi e della rete in tempo reale. servizi configurati. virtualizzazioni di funzionalità di rete paci di mettere in atto, in real-time, attraverso opportuni interventi  Rafforzare i processi di Governan-
 Supporto alle nuove tecnologie in  Disponibilità di un “Product Cata- e SDN (Software Defined Network) le configurazioni e le policy delle nell’organizzazione delle attività. ce per un pieno controllo della
ottica NFV/SDN. logue” tecnico per la documenta- che consentono alle varie funzioni componenti distribuite dei servizi  Necessità di assicurare la prote- compliance ICT e per il presidio
 Orchestrazione dei servizi (anche zione strutturata e segmentata abilitanti il servizio di raccordarsi di- gestiti, controllandone lo stato fun- zione della propria infrastruttura delle performance dei processi
ibridi). dei servizi tecnici in modo da ren- namicamente in real-time. zionale. ICT per la tutela del proprio busi- operativi di ICT Security.
140 notiziariotecnico anno 25  1/2016 141

 Estendere i Servizi di Sicurezza Il Reference Model suddivide i servizi lizzazione di un qualsiasi asset ICT

PRESENTATION
Security Alert Esterni Technical Security Verification
alle realtà del gruppo Sparkle non di sicurezza, erogati a protezione di aziendale In funzione del rischio (Funzioni/Vendor)
Topology Viewer KPI
Configuration
Policy di Gruppo
& Patch Management
attualmente coperte e avviare di sistemi e infrastrutture interne e in potenziale stimato per ciascun as-
Risk
servizi specialistici di Cyber Secu- prospettiva verso i Clienti, in alcuni set interno, il processo di ITRM defi- Management

rity H24x7. pillar di riferimento: nisce le strategie per il trattamento Security Monitoring
 Sviluppare le capacità per una  Identity & Access Management; e la mitigazione del rischio e di con- & Incident Handing

progressiva erogazione di servizi  End Point Security; seguenza l’evoluzione o estensione Security Gestione Threat Policy
Policy & regulation
Compliance

KNOWLEDGE
di Cyber Security verso i clienti di  Log Collection & Auditing; dei servizi di sicurezza a protezione

PROCESSING
Reporting Incidenti Management Compliance

TI Sparkle.  Network Perimeter Security; dell’asset.


 Definire i requisiti di sicurezza in  Security Monitoring & Incident Tutte le soluzioni tecnologiche a
ottica “nativa” per i nuovi siste- Handling; supporto dei servizi di sicurezza Risk
mi introdotti nell’ambito dell’in-  Security Assessment. (piattaforme abilitanti) dovranno Log Auditor Monitoring

tero piano di IT Transformation Per tali servizi di sicurezza sono de- essere contestualizzate nell’ambito SIEM
Asset
Risk
Inventory

INFORMATION
INTEGRATION
Log Collector Treatment
di Sparkle al fine di introdurre in finiti i Processi di Governance, In- di un framework tecnologico di rife-
esercizio sistemi intrinsecamente gegnerizzazione ed Esercizio delle rimento. Risk
Assessment
sicuri e compliant alle normative piattaforme abilitanti oltre che di Tale Framework è definito per gui-
nazionali ed internazionali. Erogazione dei servizi stessi. dare l’evoluzione delle soluzioni di
L’evoluzione dei Servizi di Sicurezza sicurezza in maniera efficace ed or-
a protezione degli asset di Sparkle ganica. Il Framework tecnologico di

Statistic Traffic Analysis


Portale Regole

INFORMATION
Firewall

Traffic Cleaning
è guidata dal processo di ICT Risk riferimento aiuta a:

Configuration

Management
Vulnerability
Assessment

Catalogue

Catalogue
DATA &

Discovery
VPN/RAS

Checking
Il Reference Model

IDS/IPS

Service
Provisioning

Aeest
Patch

Asset
Management (definito nell’ambito  Definire una roadmap d’imple-

AAA

IDM
PKI
per le attività di Regole Firewall
ICT Security in della Governance), che segue tut- mentazione delle soluzioni di si-
Sparkle te le fasi del processo d’industria- curezza, finalizzata ad introdurre
Mng. Mng. Mng.
FW FW FW

Sistemi OSS/BSS Rete Locale Rete Wholesale


Identity & Access End Point & Data LogCollection & Network Perimeter Security Monitoring Security
Management Protection Auditing Security & Incident Handling Assessments
Erogazione Progettaz. Governance

Key Risk Indicators, Process Indicators Management


Policies & Procedures nuove funzionalità, o estendere la best of breed o evolvere le attuali, al
Framework Tecnologico
Risk Analysis & Risk Monitoring copertura di soluzioni già in essere. fine di estendere progressivamente di Sparkle
 Sviluppare ed usare le risorse ICT i servizi di sicurezza a protezione di
IT Security Engineering Network Security Engineering
in modo sinergico ed integrato. tutto il Gruppo Sparkle.
 Migliorare la capacità di gestire le Per l’erogazione dei servizi di sicu- portunità di crescita per Sparkle:
risorse disponibili, indirizzando gli rezza saranno definite importanti l’erogazione di servizi di Security
Identity and End Point & Log Network Security Monit. Security investimenti in base alla priorità partnership con player interni ed è sempre più un’attività basata su
Access Data Collection & Perimeter & Incident Assessments
Management Protection Auditing Security Handling definite. esterni al Gruppo TIM, permettendo competenze specialistiche pregiate
Nell’ambito della IT Transformation a Sparkle di rafforzare gradualmen- più che sulla mera disponibilità di
verrà implementato un importante te il presidio interno e il proprio posi- strumenti di erogazione. Gli stru-
Esercizio

IT Security Infrastructure Operations Network Security Infrastructure Operations


piano di sviluppo tecnologico, guida- zionamento. menti, pur necessari, sono solo un
to dal framework tecnologico defini- Il piano ipotizzato costituisce una utensile tecnologico nelle mani de-
IT Systems & Customer Data to, per introdurre nuove tecnologie importante sfida e una grande op- gli esperti di sicurezza.
Progetti
Assets

Service Delivery Infrastructures


142 notiziariotecnico anno 25  1/2016 143

Conclusioni Per abilitare TI Sparkle nel viag- competenza, professionalità ed


gio verso il «Digital Business», che energia, lavorando in modo co-
Il progetto di trasformazione di permetterà di avere un vantaggio ordinato: una navigazione che ci
TI Sparkle costituisce, per la sua competitivo e rispondere alle esi- porterà dalle sponde del business
complessità, un’entusiasman- genze del cliente in modo rapido tradizionale a quelle nuove del bu-
te sfida professionale per il team ed efficace, occorre ricomporre siness digitale 
congiunto TI Sparkle e TI.IT. tutte le tessere del puzzle IT con

Fabrizio Bellezza fabrizio.bellezza@tisparkle.com


Note responsabile IT di TI Sparkle. Laureato In Ingegneria delle Tecnologie Industriali con PhD in Ingegneria dei
Sistemi. È stato VP di Telecom Italia sia in ambito Wholesale come Responsabile di Market Development che
in ambito Equivalence and Regulatory Affairs come responsabile di Equivalence.
1 TI Sparkle (www.tisparkle.com), costituita nel 2003 ter, Corporate, Mobile e Voce) a CSP (es. AT&T, Level Nella sua carriera professionale è stato CTO in Edisontel e ha collaborato con Tiscali, Wind e Huawei
con l’obiettivo di sviluppare il mercato Wholesale e 3, Colt), ISP (Internet Service Provider), OTT (Over The Technologies. In qualità di responsabile del Marketing dei Servizi di Rete, nel 1997 ha partecipato in Spagna al
lancio di Retevision, di Amena e degli Operator de Cable. Dal settembre 1994 ad aprile 2000 ha negoziato per
Retail internazionale, è un CSP (Communication Ser- Top), Media e Content Players, ASP (Application Servi- Telecom Italia tutti gli accordi con gli altri operatori e con l’AGCom i listini di interconnessione.
vice Providers) che opera sul mercato globale fornen- ce Providers) e aziende multinazionali che hanno sedi Ha partecipato nel 1994 al progetto di creazione di Telecom Italia in qualità di progettista di organizzazione 

do le proprie soluzioni (IP & Data, Cloud & Data Cen- in differenti paesi e con sofisticati bisogni ICT.

Lubiano Lucarini lubiano.lucarini@tisparkle.com


laureato in Scienze dell’Informazione, entra in Italcable nel 1981 per occuparsi di Ricerca Operativa applicata
alla progettazione di cavi sottomarini. Dopo aver ricoperto varie posizioni in ambito Rete ed IT, assume la
responsabilità dei Sistemi Informativi di 9 Telecom in Francia dal 1997 al 2000.
Fino a metà del 2001 ha la responsabilità in Retevision dello sviluppo dell’offerta Internet. Al suo rientro in
Italia partecipa allo start-up di Sparkle con la responsabilità del Customer Care fino al 2009.
Negli ultimi anni ha ricoperto la responsabilità del Product Innovation, sia in ambito Strategy che Marketing,
focalizzandosi specialmente nel business development in Grecia, Turchia ed Israele e sulle offerte CDN, Video,
Data Center, Cloud, LSO e NaaS 

Simone De Rose simone.derose@it.telecomitalia.it


responsabile TI Information Technology dell’area Application Development & Management per i sistemi di
CRM e Portali Business e del progetto di Trasformazione IT Sparkle. Laureato In Ingegneria Elettronica.
Dal 2001 è stato Responsabile per TIM e Telecom Italia come VP nell’ambito dell’Information Technology per
lo sviluppo e la manutenzione dei sistemi di CRM Consumer, Business, e Wholesale e dei sistemi di Billing &
Credit Management.
Nella sua carriera professionale ha partecipato nel 1998 allo start-up di Wind Telecomunicazioni e dal 1993 ha
collaborato a progetti di Ericsson AB e Motorola Inc. in qualità di progettista software 
INDEX

144 notiziariotecnico anno 25  1/2016 145

senso la differenza tra servizi mobili


Mbit/s con copertura del 100% della e fissi, nella percezione del cliente,

EVOLUZIONE Introduzione
popolazione ed avere almeno il 50%
della popolazione connessa a 100
Mbit/s.
tende a scomparire ed essere sosti-
tuita dalla nozione di “migliore pre-
stazione possibile” ottenibile in un

DELL'ACCESSO Negli ultimi anni la richiesta di ser-


vizi a larga banda ha avuto una
Contemporaneamente le abitudini
d’uso, l’incremento delle prestazio-
ni e delle dimensioni dei terminali,
dato luogo.
Questo scenario ha imposto una
forte accelerazione all’evoluzione
crescita esponenziale spinta da un e la diffusione di dispositivi control- sia delle architetture di rete fissa e
Marco Caretti, Paola Cinato, Umberto Ferrero, Roberto Mercinelli lato dalla sempre maggior esigen- lati in remoto (Internet of Things) mobile sia delle tecnologie abilitanti
za di vivere socialmente “connessi”, impongono nuovi requisiti alla rete a supporto di tali architetture.
dall’altro dall’imporsi di esigenze di mobile in termini di volumi di traf-
L’articolo propone una sintesi delle architetture e delle tecnologie per le redi di accesso fissa e
fruizione di contenuti video di altis- fico, numero di dispositivi collegati
mobile. Partendo da una panoramica delle soluzioni attualmente in campo per l’accesso broadband,
sima qualità. Come noto la normati- e prestazioni. Le tecnologie mobi-
si descrivono le architetture e le tecnologie evolutive per entrambi i tipi di rete di accesso e se va Europea ha colto queste esigen- li rendono disponibili prestazioni Evoluzione delle
ne evidenzia la naturale convergenza in un’ottica di sinergia per le reti di nuova concezione 5G. ze presentando “l’agenda digitale molto simili a quelle ottenibili sulla architetture in rete di
La progressiva diffusione di collegamenti in fibra in rete di accesso, oltre a premettere offerte europea” che è una delle iniziative rete fissa: i clienti si aspettano di accesso
ultrabroadband per l’accesso fisso, abilita anche la realizzazione di reti wireless sempre più di riferimento della strategia Euro- essere sempre connessi con elevate
performanti e diffuse, che permetteranno la fruizione di servizi con accesso ad altissima velocità pa 2020: l’obiettivo da raggiungere prestazioni a prescindere dalla rete Per far fronte alle esigenze imposte
anche in mobilità, annullando, nella percezione dei clienti, la distinzione tra rete fissa e mobile. è offrire connettività ad almeno 30 alla quale sono collegati: in questo dal mutato contesto di riferimento,
146 notiziariotecnico anno 25  1/2016 147

gli operatori di telecomunicazioni te concordi nel considerare ineludi- Architetture di rete di cora un patrimonio e un asset stra- Downstream/Upstream rispettiva- di distribuzione ottica punto-multi-
nei vari Paesi hanno adottato dif- bile la necessità di rendere sempre accesso fisso tegico per gli operatori del settore mente) tuttavia, non consentiva di punto PON (Passive Optical Network)
ferenti scelte tecnologiche e archi- più capillare e pervasiva la diffu- (per quanto riguarda il contesto ita- raggiungere i target di prestazioni basata su diramatori ottici passivi a
tetturali, condizionate da vari fattori sione della fibra ottica nella rete di Come anticipato, l’evoluzione delle liano basti pensare ai 570 mila km di che il mercato andava chiedendo. divisione di potenza (power splitter)
quali: distribuzione. La disponibilità della tecnologie di accesso è caratteriz- cavo, ai 102 milioni di coppie in rame Negli anni successivi (a partire circa associata alla tecnologia GPON e
 la struttura della loro rete di ac- fibra in rete di accesso abilita anche zata da una progressiva introduzio- o ai 152 mila armadi ripartilinea), dal 2010) lo sviluppo della tecnolo- alle sue evoluzioni (XG-PON/XGS-
cesso fisica (es. lunghezza dei col- la realizzazione di reti mobili dota- ne della fibra ottica, con l’obiettivo grazie alla sua capillarità; al di là gia VDSL ha consentito una prima PON/NG-PON2: vedi riquadro dedi-
legamenti, tipo/caratteristiche/ te di prestazioni sempre maggiori e di raggiungere nel lungo periodo gli dell’aspetto economico, l’adozione importante evoluzione architet- cato). Questa ulteriore evoluzione
obsolescenza degli apparati im- presenza sempre più capillare. utenti direttamente in fibra. di architetture che sfruttano la rete turale che prevede l’installazione architetturale potrà assecondare
piegati); Questo orientamento è condiviso Questo obiettivo tuttavia verrà rag- in rame esistente, costituisce un dell’elettronica a livello di armadio le richieste di connettività presen-
 regolamentazione esistente e li- sia per quanto concerne lo sviluppo giunto gradualmente, valorizzando importante vantaggio in termini di ripartilinea; l’architettura FTTCab ti e future, consentendo di andare
vello di competizione; delle architetture di rete fissa, sia il più possibile l’attuale rete di distri- mercato, consentendo di accelerare prevede infatti di raggiungere un’u- anche oltre gli attuali obiettivi pre-
 aspetti economici (es. disponibili- per lo sviluppo e l’evoluzione delle buzione in rame, che costituisce an- i tempi di sviluppo e dispiegamento nità remota ONU (Optical Network visti dall’Agenda Digitale Europea,
tà di contributi pubblici per lo svi- tecnologie mobili: si viene pertanto della rete così da raggiungere nel Unit) con un collegamento in fibra e costituirà anche un importante
luppo dei servizi TLC). a prefigurare una naturale sinergia più breve tempo possibile il maggior ottica dedicato in grado di portare elemento di sinergia tra lo sviluppo
Al di là di tali fattori, tutti gli attori e convergenza nello sviluppo delle numero di potenziali clienti. fino a 1 Gbit/s simmetrico. La tratta della rete di accesso fissa e mobile,
del settore TLC sono unanimemen- reti fisse e mobili. 1 Il naturale percorso evolutivo che si è in rame da coprire in questo caso è offrendo a quest’ultima gli strumen-
Architetture di rete venuto a delineare pertanto vede un solo quella della rete di distribuzio- ti trasmissivi ed infrastrutturali ne-
di accesso fisso
progressivo avvicinamento dell’in- ne secondaria a valle dell’armadio cessari per il backhauling/fronthau-
frastruttura in fibra al cliente finale ripartilinea e le velocità raggiungibili ling di micro/nano celle diffuse
associato all’adozione di tecnologie crescono in modo significativo, con- capillarmente sul territorio.
trasmissive in rame che, sfruttando sentendo di avvicinarsi ai target im- Un’altra architettura che sta racco-
Rete Primaria Rete Secondaria
Centrale Armadio Building le distanze via via più brevi da co- posti dall’agenda digitale Europea. gliendo sempre maggiore interesse
(200-300 m) (200-300 m)
prire, consentono di assecondare la In questo periodo di tempo le solu- tra gli Operatori è quella FTTdP (Fi-
ADSL2+
200Mbs DS up to 500 m richiesta di connettività a velocità zioni di collegamento puramente in ber To The distribution Point): que-
10Mbs DS up to 1,5 km sempre maggiori; tale percorso evo- fibra (architetture FTTH) sono state sta è caratterizzata dall’adozione
xDSL

FTTE
VDSL2 8b lutivo si articola nei seguenti passi: marginali in termini di consistenza, di un’unità attiva nelle immediate
30Mbs DS up to 700/800m
 FTTE (Fiber To The Exchange); ma molto rilevanti in termini di mer- prossimità dell’utente (es. all’ultimo
VDSL2 17a  FTTCab (Fiber To The Cabinet); cato, essendo queste rivolte a un’u- distributore della rete in rame, alla
250Mbs DS up to 400 m no vect  FTTdP (Fiber To The distribution tenza particolarmente pregiata (es. base dell’edificio o sul marciapiede
100Mbs DS up to 300 m vect
FTTCab Point); collegamenti punto-punto dedicati o in un pozzetto subito al di fuori di
VDSL2 35b
100Mbs DS up to 400m no vect
 FTTH (Fiber To The Home). per utenza business, applicazioni un edificio). L’ultima tratta della rete
L’architettura FTTE è stata adottata di Backhauling di stazioni radioba- in rame da coprire in questo caso
nella seconda metà anni ‘90 primi se della rete mobile, …), oppure per sarà molto breve (50-150m) e potrà
Power FAST
Up to 2 Gbps aggregate
anni di introduzione sul mercato clientela residenziale in aree sele- pertanto essere adottata un’innova-
FTTdP Splitter up to 50 m di accessi a larga banda, ed asso- zionate e circoscritte del territorio tiva tecnologia trasmissiva in rame
500 Mbps aggregate
up to 100 m
ciata alla tecnologia ADSL ha con- (collegamenti punto-multi-punto in fase di sviluppo (G.fast) ottimizza-
sentito a milioni di utenti iniziare a con tecnologia trasmissiva GPON). ta per queste brevi distanze.
sperimentare le opportunità offer- Inoltre nell’immediato futuro è pre- Un altro elemento caratterizzan-
Power
Optical
te dai servizi a larga banda; le lun- visto un forte allargamento del ba- te l’architettura FTTdP è l’adozione
FTTH Splitter
0,1 - 1 Gbps ghe tratte di rete in rame e lo stato cino di utenza a cui offrire connetti- dell’alimentazione dell’apparato di-
della tecnologia (ADSL 20/1 Mbit/s vità FTTH, adottando una topologia rettamente da casa del cliente RPF
148 APPROFONDIMENTO notiziariotecnico anno 25  1/2016 APPROFONDIMENTO
149

di pre-compensare i segnali trasmessi in downstre- quenze fino a 212MHz. Per garantire la coesistenza nel-
am, sottraendo in anticipo il contributo di rumore di lo stesso ambiente cavo con sistemi DSL legacy (figura
telediafonia (FEXT) che questi riceveranno durante la A), quali il VDSL2 dispiegato da cabinet, la frequenza

TECNOLOGIE IN RAME
trasmissione nel cavo. Una elaborazione in post pro- da cui il FAST è abilitato a trasmettere può essere op-
cessing viene applicata invece ai segnali ricevuti in portunamente configurata e sono stati introdotti op-
direzione upstream, in modo da concentrare la com- portuni meccanismi in grado di limitare i disturbi arre-

INNOVATIVE IN RETE DI ACCESSO


plessità elaborativa del vectoring sull’apparato di rete cati dal FAST nello spettro di frequenze utilizzate per
(ONU). Questa soluzione permette di cancellare il ru- le trasmissioni radio in FM. Nel corso del 2015 si sono
more FEXT prodotto dai sistemi omologhi presenti nel resi disponibili i primi prototipi di DPU e CPE in tecno-
Umberto Eula cavo, e di ottenere dunque prestazioni più elevate ed logia FAST, che hanno dimostrato velocità aggregate
umberto.eula@telecomitalia.it
indipendenti dallo riempimento del cavo. Il vectoring superiori a 800Mbit/s su collegamenti di 50m (distan-
può essere applicato alla tecnologia VDSL, ma anche ze tipiche per il dispiegamento in FTTdp). Il numero di
Le architetture descritte per la rete di accesso tendo- di offrire velocità downstream intorno ai 50-100M, a alle evoluzioni successive delle tecnologie trasmissive porte dei primi apparati disponibili è fino a 16, poiché
no a sfruttare, quando possibile l’infrastruttura in rame seconda della lunghezza del collegamento, mentre per su rame, come il FAST. i requisiti espressi dalla maggior parte degli operatori,
esistente, che grazie alla sua capillarità e all’evoluzione il dispiegamento da centrale, tipicamente per le linee La tecnologia FAST rappresenta un ulteriore salto tec- prevedono applicazioni dalla base degli edifici, in archi-
delle tecnologie trasmissive permette di raggiungere in rete rigida (linee che non transitano attraverso un nologico, ed è stata specificata per lavorare in maniera tettura FTTdp (Fiber To The Distribution Point), con mo-
velocità elevate su distanze medio corte, e concen- armadio ripartilinea, ma sono collegate direttamente ottimale fino a circa 100m (su doppino da 0.5mm di dularità di 8/16 porte. Date le altre frequenze di lavoro,
trare gli investimenti per un deployment FTTH/FTTdp in centrale), si utilizza il profilo a 8MHz, con velocità in- diametro) e raggiungere target prestazionali compresi il FAST è particolarmente sensibile al crosstalk di linee
inizialmente nelle aree più strategiche. Naturalmente, torno ai 30-50Mbit/s su linee mediamente più lunghe. tra i 500Mbit/s e il 1Gbit/s aggregati (download + uplo- omologhe sviluppate dallo stesso sito: in presenza di
maggiore è la velocità che si vuole offrire sulla tratta in Nel corso del 2015 è stato approvato in ITU un nuovo ad). Standardizzato nel corso del 2014 (Raccomanda- rumore le prestazioni del FAST possono risultare par-
rame e più esteso deve essere lo spettro utilizzato dal profilo VDSL2, denominato Enhanced VDSL2 (Annex zioni ITU-T G.9700 e G.9701), il FAST a differenza delle ticolarmente basse, simili a quelle che si otterrebbero
sistema trasmissivo. Purtroppo sia l’attenuazione sia Q dell’Amendment 1 alla Raccomandazione G.993.2 tecnologie DSL (FDD), è un sistema a divisione di tem- con un sistema VDSL2. A tale scopo quindi è stato reso
la diafonia sono fenomeni che peggiorano al crescere “Enhanced data rate 35 MHz VDSL2 vectoring compa- po (TDD - Time Division Duplexing). Questa scelta ha obbligatorio dallo standard l’utilizzo di tecniche di vec-
della frequenza, perciò per poter sfruttare le frequenze tible with profile 17a”), con spettro fino a 35MHz, nato permesso di semplificare il design e la complessità del toring in grado di cancellare il rumore di FEXT presente
elevate è necessario accorciare la lunghezza della trat- dall’esigenza di sfruttare al massimo le potenzialità del transceiver e di contenerne i consumi. Inoltre attraver- sulle linee 
ta in rame [7]. rame e gli investimenti fatti dagli operatori al cabinet, so l’uso del TDD, gli operatori possono ottenere una ri-
La tecnologia VDSL2, come definita dallo standard e contemporaneamente di mantenere la compatibilità partizione tra banda downstream e upstream più fles-
ITU-T G.993.2, rappresenta l’evoluzione naturale con i profili 17MHz in campo, anche in presenza di vec- sibile, in modo da poter definire un portafoglio servizi
dell’ADSL/2+, e ne incrementa la velocità di linea, uti- toring, grazie alla spaziatura delle portanti a 4kHz. Con broadband più ampio. A livello spettrale, il FAST può
lizzando uno spettro molto più ampio, che si sfrutta questo nuovo profilo si stima che in rete italiana siano utilizzare frequenze comprese tra 2MHz e 106MHz, ma A
bene su lunghezze di collegamento più corte, dell’or- possibili velocità ben superiori a 100Mbit/s per distanze sono già previste, in future evoluzioni dello standard, occupazione spettrale delle tecnologie DSL per la
compatibilità nello stesso ambiente cavo
dine di alcune centinaia di metri. Questa tecnologia, inferiori ai 150-200m, e che si possa incrementare si- ulteriori estensioni che permetteranno l’utilizzo di fre-
che utilizza tecniche di frequency duplexing FDD (Fre- gnificativamente la percentuale di clienti a cui si potrà
quency Division Duplexing) per separare le trasmissio- offrire 100Mbit/s, anche in assenza di vectoring.
ni upstream da quelle downstream, prevede più profili, Poiché come si è detto al crescere della frequenza il
ADSL2+
ottimizzati per l’utilizzo in scenari diversi: profili fino a disturbo di diafonia aumenta, e diventa su distan- Spettro A/VDSL upstream (FDD)
25kHz 2,2MHz
8MHz e 12 MHz per l’utilizzo da centrale, dove le linee ze medio brevi il fattore principale del degrado delle
Spettro A/VDSL downstream (FDD)
sono mediamente più lunghe, profili fino a 17MHz e prestazioni, negli ultimi anni è stata standardizzata la VDSL2
25kHz 8MHz 17,6MHz Spettro FAST (TDD)
35MHz (di recente definizione) per l’utilizzo da cabinet, tecnologia del Vectoring (ITU-T G.993.5), una soluzio-
dove le linee sono più corte. Il profilo a 17MHz è già ne che, grazie al coordinamento dei segnali trasmessi E-VDSL
diffusamente utilizzato in campo per le offerte ultra- nello stesso ambiente cavo e alla preventiva valutazio- 25kHz 17,6MHz 35MHz

broadband FTTCab degli operatori italiani, e permette ne delle caratteristiche di diafonia del cavo, premette FAST •••

40MHz 106/212MHz
150 notiziariotecnico anno 25  1/2016 151

(Reverse Power Feeding): in questo giungere la velocità di 300 Mbit/s in Questa architettura, indicata come
caso il singolo cliente eroga dalla pro- downlink ed è stata recentemente distribuita, viene attualmente uti-
TODAY RF
pria abitazione l’energia necessaria dimostrata in campo anche la pos- lizzata nelle reti mobili in modo del BACKHAULING
Traditional RAN (Distributed BB) BBU
ad alimentare l’interfaccia trasmis- sibilità di raggiungere i 75 Mbit/s in tutto generalizzato: la maggior par-
siva in rame a lui dedicata e contri- uplink [13 e 14]. te dei circa 20.000 siti della rete TIM
buisce all’alimentazione delle parti Lo sviluppo della rete radiomobile è realizzata in questo modo. Tutta-
FRONTHAULING CPRI
comuni dell’apparato. L’interesse per è ora focalizzato sull’ampliamento via le prestazioni LTE Advanced per BBU Wireless capacity *20=2,5 Gbit/s per 20 MHz
questa architettura discende dal fatto della copertura LTE, oggi in Italia essere utilizzate nel modo migliore, TOMORROW BBU Acceptable delat: 100-250 us
RF
(today with one legacy vendor) BBU
che consente di superare i problemi pari al 91% della popolazione, e sul richiederebbero il coordinamento
legati ad eventuali difficoltà impian- continuo incremento delle presta- di più siti attraverso l’impiego della C-RAN + Traditional fronthauling
tistiche nel realizzare in fibra ottica zioni e della capacità. La rete LTE di stessa banda base. Per esempio la Centralization, coordination.
Proprietary Hardware
l’ultimo tratto di rete (rete di edificio TIM utilizza oggi le bande 800 MHz, Carrier Aggregation oggi funziona
FRONTHAULING Ethernet
e/o rete in casa utente), e supera l’e- 1800 MHz e 2600 MHz, ma in fu- solo con portanti gestite dalla stes- TOMORROW vBBU Wireless capacity +20%=180 Mbit/s per 20 MHz
sigenza di predisporre un punto di for- turo potrà ulteriormente ampliare sa banda base: in una architettura vBBU Acceptable delat: 3-6 ms RF
VRAN + Innovative fronthauling
vBBU
nitura di energia elettrica per strada o la sua capacità, utilizzando anche distribuita i terminali ricevono e ag-
in aree comuni alla base dell’edificio. altre porzioni di spettro oggi in uso gregano quindi i soli segnali prove-
Centralization, coordination.
da altri sistemi (per esempio la 2100 nienti da uno stesso sito. In questo Off the shelf Hardware
MHz, attualmente impiegata per il modo la prestazione è disponibile in
3G UMTS), o appositamente asse- aree limitate, definite dalle caratte- 2
Architetture di rete di gnate al 4G (per esempio la banda ristiche propagative della frequen- Evoluzione della una sede opportuna (es. centrale); per le reti 4G. Ogni 20 MHz di spet-
accesso mobile L, intorno a 1500 MHz in modalità za più alta. Analogamente anche
rete di accesso
radio verso CRAN
questa architettura è in genere tro radio sono richiesti 2,5 Gbit/s sul
supplementary downlink recente- le funzionalità di coordinamento e VRAN definita Centralized RAN (o base- fronthauling , con vincoli di latenza
Le reti mobili hanno visto un rapido mente assegnata anche in Italia). dei segnali e cancellazione dell’in- band hotel). massima dell’ordine della decina di
sviluppo della tecnologia attraverso Dal punto di vista architetturale, le terferenza, quale per esempio il  Coordinamento della banda base: microsecondi: siti multi cella e mul-
varie generazioni di reti e di termina- reti mobili sono prevalentemente CoMP (Coordinated Multi Point), che i moduli oltre a essere centraliz- tifrequenza richiedo quindi capacità
li: a partire dai primi anni ‘90 si sono basate su siti macro collegati alla permettono il miglioramento delle elaborative (pooling gain): in pratica zati, sono realizzati in modo da trasmissive molto elevate, renden-
avvicendate quattro fasi principali rete core in fibra ottica, o in alcuni prestazioni soprattutto a bordo cel- si ottiene un dimensionamento più coordinarsi tra loro, ottimizzando do l’interfaccia CPRI, definita per
(analogico, 2G–GSM, 3G–UMTS e casi attraverso ponti radio, attra- la, richiedono che le antenne che efficiente della rete di accesso radio. le prestazioni delle funzionalità applicazioni in contesti diversi, non
4G–LTE), a loro volta sviluppate at- verso la rete di trasporto. I siti ra- vengono coordinate siano collegate Per poter sfruttare nel modo miglio- LTE Advanced; questa architettu- adatta per realizzare una Cloud RAN
traverso la continua introduzione di diomobili ospitano alcuni elementi alla stessa banda base: nel caso di re le funzionalità LTE Advanced, ot- ra è generalmente definita Cloud 4G in modo efficiente.
miglioramenti tecnologici soprat- funzionali: l’antenna, la sezione a un’architettura distribuita i benefici tenendo per esempio un’ampia di- RAN. Per queste ragioni, da alcuni anni
tutto orientati al miglioramento radiofrequenza (spesso indicata effettivi di miglioramento delle pre- sponibilità della velocità massima di I moduli di banda base e i modu- sono in corso attività di ricerca e
delle funzionalità di trasmissione come RRU (Radio Remote Unit)) e stazioni si ottengono in aree molto trasmissione ottenibile con la Car- li di radiofrequenza sono collegati prototipazione sul tema functional
dati [10] . la sezione di banda base, dedicata limitate. rier Aggregation e il miglioramen- attraverso un collegamento gene- split, ossia la ripartizione più effi-
La rete 4G–LTE è diventata com- all’elaborazione dei segnali (indi- La possibilità di centralizzare la ban- to delle prestazioni a bordo cella, è ralmente in fibra ottica, o più rara- ciente delle funzionalità tra modulo
merciale alla fine del 2012: da allora cata come BBU (Base Band Unit). Il da base che gestisce più siti offre indispensabile quindi centralizzare mente in ponte radio appositamen- di banda base e di radiofrequenza,
è stata arricchita da varie funziona- collegamento tra radiofrequenza vari benefici ulteriori: gli apparati sul le bande base dei siti, consentendo te progettato, con un’interfaccia in cercando da un lato di ridurre i re-
lità LTE Advanced [11, 12] che ne e banda base viene comunemente sito di antenna sono meno nume- il coordinamento tra di essi. Questa grado di trasportare e ricostruire quisiti di banda (portandoli a valori
hanno ulteriormente incrementato indicato con il termine fronthauling rosi, meno voluminosi e consuma- architettura è il punto di arrivo di il segnale radio: l’interfaccia nata vicini alla capacità trasportata), e di
le prestazioni. In particolare grazie per differenziarlo dal backhauling, no meno energia. Gli apparati cen- due passaggi: per i sistemi mobili delle precedenti latenza (arrivando a valori dell’ordi-
alla Carrier Aggregation, a due e ovvero la connessione che dal sito tralizzati permettono una migliore  Centralizzazione della banda generazioni, chiamata CPRI, è tut- ne dei millisecondi), dall’altro cer-
a tre portanti, oggi è possibile rag- va alla core network. condivisione statistica delle risorse base: i moduli sono spostati in tavia particolarmente inefficiente cando di mantenere il più possibile
152 APPROFONDIMENTO notiziariotecnico anno 25  1/2016 APPROFONDIMENTO
153

2,5/1,25 Gbit/s rispettivamente downstream/upstream Un’importante caratteristica, voluta da tutti gli Ope- l’allocazione spettrale delle varie generazioni di sistemi
da condividersi tra gli utenti attestati allo stesso albero ratori, che accomuna tutte le generazioni di sistemi PON, dalla quale si può vedere come l’utilizzo di por-
ottico. PON è quella di poter coesistere tra loro sulla stessa zioni disgiunte di spettro consente la coesistenza sullo
Successivamente (2010) è stata definita in ambito infrastruttura in fibra ottica, grazie all’utilizzo di una stesso albero PON di sistemi di differente generazione.
ITU-T una seconda generazione denominata XG-PON differente allocazione di lunghezze d’onda; questo con- E’ attualmente in fase di approvazione in ITU-T lo stan-

TECNOLOGIE che ha consentito di ottenere un forte incremento di


capacità trasmissiva rispetto alla precedente genera-
zione dei sistemi GPON (10/2,5 Gbit/s rispettivamente
sente all’Operatore di introdurre gradualmente in rete
i sistemi di nuova generazione, anche ove sia già stata
adottata la consolidata tecnologia GPON, per offrire il
dard di un’ulteriore tipologia di sistema PON che si
colloca tecnologicamente a metà strada tra i sistemi
XG-PON ed i sistemi NG-PON2: tale sistema, denomi-

OTTICHE DS/US): tali sistemi XG-PON, sebbene disponibili già da


qualche anno, non sono ancora diffusi in rete se non
a livello di sperimentazione o in contesti molto limi-
servizio a maggior capacità solo dove necessario, sen-
za arrecare disservizio ad altri utenti che condividono
la stessa infrastruttura in fibra. In figura A è riportata
nato XGS-PON, consiste in una versione “simmetrica”
del sistema XG-PON (capacità trasmissiva 10/10 Gbit/s
rispettivamente DS/US); l’interesse verso questo siste-

INNOVATIVE tati. La ragione della scarsa diffusione di questi ultimi


sistemi probabilmente è da ricercare da un lato nella
ma discende dal fatto che essendo tecnologicamente
più semplice dei sistemi NG-PON2 (non essendo multi-

IN RETE DI
attuale mancanza di richiesta di servizi di massa con canale) si stima possa raggiungere rapidamente la ma-
requisiti di banda particolarmente spinti e da un mag- B turità ed essere commercialmente disponibile in tempi
gior costo di questi sistemi rispetto ai molto più diffusi Allocazione spettrale dei sistemi PON brevi 

ACCESSO
sistemi GPON tradizionali.
Negli ultimi anni (a partire dal 2012) si è avviata la de-

NGPON2 (Down)
GPON (Down)

XPON (Down)
finizione in ambito ITU-T di una successiva generazio-

PTP Shared
ne di sistemi denominata NG-PON2 che prevede due

RF Video
Maurizio Valvo possibili opzioni, denominate TWDM PON e PtP WDM
maurizio.valvo@telecomitalia.it
PON: la prima specifica un sistema in cui ciascun ca-

OTDR
nale ottico è condiviso tra più utenti, la seconda un si-
Guard bands
stema in cui ciascun canale ottico è dedicato al singolo
utente (punto-punto logico su rete punto-multipunto). Fibre water peak
(high loss)
E’ universalmente riconosciuto che le tecnologie otti- In linea di principio il sistema TWDM PON consiste nel- λ [nm]
che innovative in rete di accesso si basano su un’infra- la sovrapposizione di più sistemi (fino a 8) XG-PON ope- 1250 1300 1350 1400 1450 1500 1550 1600 1650 1700
struttura ottica passiva punto-multipunto (PON – Pas- ranti a lunghezze d’onda differenti, realizzando quindi wavelength / nm
sive Optical Network) operanti su rete di distribuzione un sistema di trasmissione ottica multi-canale in grado Il sistema PTP WDM può
ottica con topologia ad albero, basata su diramatori di offrire sul singolo albero ottico fino a 8 volte la capa- utilizzare le zone spettrali
in questa regione se non
ottici passivi (power splitter): questo indirizzo discende cità trasmissiva di un singolo sistema XG-PON (80/20 Banda passante GPON del filtro WDM richiesta la coesistenza con
dall’opportunità di condividere la stessa infrastruttura Gbit/s rispettivamente DS/US e opzionalmente anche per la coesistenza con gli altri sistemi altri sistemi
ottica e l’interfaccia ottica di centrale tra più utenti, 80/80 Gbit/s). Ulteriori dettagli sul funzionamento dei

NGPON2 (Up)
Tre opzioni per il range di

PTP Shared
GPON (Up)
XPON (Uo)
con ovvie ricadute in termini di contenimento del costo sistemi NG-PON 2 possono essere consultati in [6]. sintonizzabilità della ONU:
per cliente, inoltre si rende possibile una flessibile allo- E’ opinione condivisa che la prossima disponibilità dei wide, reduced, narrow
cazione delle risorse trasmissive (ad esempio in termini sistemi NG-PON2 potrà assecondare al meglio gli im-
di banda per cliente) tra utenti con requisiti differenti. minenti incrementi di domanda di prestazioni in ter-

OTDR
Guard bands
La standardizzazione dei sistemi PON è in corso da nu- mini di banda sia per soddisfare l’utenza consumer sia
merosi anni (a partire dagli anni ‘90) in ambito ITU-T per assecondare l’evoluzione architetturale dei servizi
Fibre water peak
ed ha visto susseguirsi la definizione di diverse genera- mobili che prevede una sempre maggior capillarità (high loss)
λ [nm]
zioni via via più performanti di sistemi PON; una prima sul territorio di stazioni radiobase da raggiungere con
generazione dei sistemi GPON consente di disporre di un’importante capacità trasmissiva. 1250 1300 1350 1400 1450 1500 1550 1600 1650 1700
wavelength / nm
154 notiziariotecnico anno 25  1/2016 155

le prestazioni LTE Advanced simili virtualizzazione rendono possibile  fronthauling efficiente, che con- poraneamente costi inferiori, e co- requisiti trasmissivi, pur mantenen- mantenendo i benefici di coordina-
a quelle ottenibili in architetture la realizzazione della bande base su sente la realizzazione dell’archi- stituisce anche un elemento archi- do guadagni prestazionali impor- mento e ottimizzazione delle pre-
tradizionali Cloud RAN con CPRI. Le hardware commerciale in modali- tettura limitando gli investimenti tetturale determinante per la futura tanti. stazioni.
migliori soluzioni di functional split tà NFV. L’utilizzo di un fronthauling a livello di trasporto (sostanzial- architettura 5G in corso di definizio- La definizione del functional split ot- L’evoluzione della rete di accesso
consentono di ottenere elevate pre- efficiente basato su Ethernet e la mente basato su Ethernet); ne negli enti di standardizzazione. timale costituisce pertanto un fatto- mobile richiede anche di predisporre
stazioni LTE Advanced utilizzando virtualizzazione della bande base  impiego di tecnologie di tipo IT e L’introduzione in rete di un’architet- re di successo determinante per le soluzioni in grado di rendere possi-
per il fronthauling un trasporto ba- permettono il passaggio dalla Cloud soluzioni NFV, con vantaggi in ter- tura Virtual RAN si combina bene architetture Cloud e Virtual RAN. bili servizi di tipo Internet of Things
sato su Ethernet: richiedono il tra- RAN alla Virtual RAN. mini si scalabilità, costi e resilienza. con il concetto di functional split Se infatti la ripartizione funzionale (IoT): accanto alle prestazioni ultra-
sporto della capacità da trasmette- L’architettura Virtual RAN rende TIM ha recentemente sperimentato precedentemente introdotto, per- è opportunamente selezionata la broadband offerte da LTE Advanced,
re in aria e un overhead dell’ordine possibili contemporaneamente nu- una soluzione VRAN (15), che co- mettendo di lasciare alcune funzio- soluzione VRAN è applicabile all’at- la rete 4G deve anche permettere
del 20%, e possono funzionare cor- merosi vantaggi: stituirà il riferimento architetturale ni (tipicamente quelle che richiedo- tuale architettura di siti macro, au- comunicazioni tra oggetti in modo
rettamente con una latenza dell’or-  centralizzazione e coordinamento per l’evoluzione e la trasformazio- no maggiore capacità di processing) mentando capacità e prestazioni efficiente. In particolare esiste una
dine di alcuni millisecondi. delle bande base, con i benefici in ne della rete di accesso mobile. La sul modulo di radiofrequenza. della rete a parità di frequenze e crescente esigenza di collegare di-
La centralizzazione delle bande termini di prestazioni e risparmi tecnologia VRAN infatti consente La figura 4 illustra i possibili punti di siti, minimizzando quindi gli inve- spositivi che generano poco traffico
base permette un ulteriore passag- già evidenziati per l’architettura di realizzare la rete di accesso radio separazione funzionale: un’elevata stimenti legati allo sviluppo della e richiedono bande di trasmissione
gio architetturale: le tecnologie di Cloud RAN; con prestazioni migliori e contem- centralizzazione impone stringenti rete. La capacità della rete di acces- modeste, ma sono estremamente
requisiti di banda e di latenza, ma so radio potrà poi essere ampliata numerosi e caratterizzati da specifi-
permette anche i massimi benefici introducendo nuove frequenze, per ci requisiti di copertura.
prestazionali. Al contrario, trasfe- esempio quelle liberate da sistemi Lo standard 3GPP di LTE prevede
rendo un maggior numero di fun- progressivamente obsoleti (es. re- un’estensione, chiamata NB-IoT,
Reduced site occupation zionalità in prossimità della radio- farming frequenze 2G e 3G) e la rea- proprio per soddisfare queste esi-
and energy saving frequenza, si possono minimizzare i lizzazione di ulteriori siti. genze. Grazie a questa tecnologia la
Central Office Ulteriori ampliamenti di capacità rete 4G LTE potrà essere utilizzata
potranno essere realizzati anche anche per avviare una nuova gam-
BB+cooling+energy station attraverso l’impiego di small cell, ma di servizi legati all’Internet of
(2G+3G+4G) Centralization and Coordination creando delle reti eteogenee: an- Things.
RRU
RRU che le small cell, per esempio di Anche la tecnologia NB IoT costitu-
RRU
tipo micro e pico, potranno essere isce un anticipo del futuro standard
Central Office 4 collegate ad un’architettura VRAN, 5G: le funzionalità della rete 4G LTE
Transport Functional
Fiber BBU network split, le possibili
Resource alternative
RRU pool
RRU
RRU
Fiber
Virtualization The Cloud
RRU
RRU
RRU
Virtual BS L1,L2,L3 O&M
Cluster Base
RRU
RRH L1,L2,L3 Upper Lower Upper Lower
RRU
RRU PDCP RLC
Band MAC MAC PHY PHY Radio
Load ballancer Unit Access
RRH L1,L2,L3 & switch
RRU
RRU Virtual BS Point
RRU Cluster
RRH L1,L2,L3
L1,L2,L3 O&M 3
RRU Evoluzione
RRU
RRU
Virtual BS PDC-RLC RLC-MAC Split MAC MAC-PHY Split PHY CPRi
verso (scheduler in RRU) (HARQ in RRU) (IFFT in RRU) (Time Domain)
Cluster
Virtual
RRH L1,L2,L3
RRU
RRU
L1,L2,L3 O&M RAN
RRU
RRH L1,L2,L3
156 APPROFONDIMENTO notiziariotecnico anno 25  1/2016 APPROFONDIMENTO
157

sulla copertura si traduce in un miglioramento delle - In-Band: mediante l’utilizzo di uno o più Resource
prestazioni rispetto a quelle della rete GSM/GPRS e Blocks di 180 kHz allocati all’interno della banda
comporta un incremento del parametro MCL (Maxi- del segnale LTE per il normale traffico dati
mum Coupling Loss) di 20 dB con un valore target - Guard Band: mediante l’utilizzo di uno o più Re-
risultante di 164 dB; source Blocks di 180 kHz posti agli estremi dello
 Numero di sensori pari ad almeno 50 mila per cia- spettro del segnale LTE e non utilizzati per il nor-
scun settore di un sito radiomobile con canale di 180 male traffico dati
kHz [3GPP Technical Report TR 45.820]; - Standalone: mediante l’utilizzo di uno o più canali
 Data rate bidirezionale minimo pari a 160 bit/s/ a 200 kHz come risultato del refarming di una o
sensore, in grado di soddisfare i requisiti di capacità più portanti GSM
di trasmissione nelle condizioni più svantaggiose in - Infrastruttura LTE esistente di stazioni radio
cui si può trovare un sensore. A livello dimensionale base. L’implementazione dello standard richiede
le reti garantiranno a bordo cella bit rate dell’ordine solo un aggiornamento software dell’infrastrut-
di 1 kbps con picchi fino a 250 kbps in buona coper- tura con un’attivazione immediata dell’intera co-
tura; pertura nazionale già sviluppata per i servizi LTE
 Alta efficienza energetica, in grado di garantire un commerciali. È opportuno ricordare come già oggi
consumo energetico molto inferiore rispetto all’at- sia prassi comune degli operatori mobili eseguire
tuale tecnologia dei meter di prima generazione. aggiornamenti software periodici (effettuati più

ANTICIPARE IL 5G:
Nel caso di moduli NB-IoT dotati di batteria, infatti, volte all’anno) e che l’aggiornamento di tutte le
si stima una vita utile della stessa superiore a 10 stazioni radio base del territorio nazionale richie-
anni; da tempi inferiori a 4 settimane. Inoltre il riutilizzo

NB IOT
 Bassa complessità ingegneristica (e conseguente dell’infrastruttura esistente consente all’Operato-
Ivano Salvatore Collotta - Bruno Melis costo contenuto del dispositivo), inferiore a quella de- re di ottimizzare gli investimenti sia in termini di
ivanosalvatore.collotta@telecomitalia.it gli attuali terminali M2M basati sullo standard GPRS Capex, sia di Opex (gestione della rete condivisa
bruno1.melis@telecomitalia.it
(Release 3GPP 1997), con un valore target di costo con altri servizi commerciali LTE).
del modulo di comunicazione di circa 5$ che potrà A livello di roadmap tutti i principali vendor di teleco-
beneficiare di ulteriori margini di riduzione a seguito municazione sono già impegnati nello sviluppo di que-
La soluzione NB-IoT (Narrow-Band Internet of Things), radioelettrica ed incremento del tempo di vita della del raggiungimento di economia di scala mondiali; sta nuova soluzione accelerando fortemente nella cre-
le cui specifiche tecniche saranno rilasciate entro il pri- batteria.  Uso delle bande radio già licenziate che consento- azione dell’ecosistema:
mo semestre 2016 in ambito 3GPP, consentirà di indi- Lo standard NB-IoT rientra nell’evoluzione delle reti no all’Operatore di garantire la qualità del servizio
Continua
rizzare secondo uno standard condiviso e riconosciuto LTE (3GPP release 13) che gestiranno anche altri casi che non è soggetto ad interferenza proveniente da
a livello mondiale le applicazioni di Internet of Things di applicazioni M2M come ad esempio le smart grid, altri sistemi non sotto il proprio controllo. In partico-
su reti 4G, quali smart meters (p.es. contatori del gas, fleet tracking, wearables, connected car, industry 4.0. lare la soluzione NB-IoT prevede tre possibili modali-
dell’acqua e dell’energia elettrica), logistica e numerosi Si tratta quindi di uno standard voluto da tutta l’indu- tà di dispiegamento, illustrate in figura C:
casi di applicazione che potranno ampliarne le econo- stria del settore e che potrà quindi beneficiare di gran-
C
mie di scala. Tali applicazioni sono caratterizzate da un de economia di scala a livello mondiale. Modalità di dispiegamento
numero di terminali potenzialmente molto più elevato Nel seguito sono elencati i principali requisiti della so- della soluzione NB-IoT
rispetto al numero di terminali tipicamente presenti in luzione NB-IoT:
una rete radiomobile e da requisiti molto peculiari, per  Prestazioni di copertura radioelettrica in grado di
Standalone
esempio in termini di costi molto bassi del modulo ra- garantire la propagazione del segnale anche da e Guard-band In-band

dio, capacità trasmissiva ridotta a quanto necessario verso sensori dislocati in seminterrati e racchiusi in
NB-IoT

NB-IoT

NB-IoT

NB-IoT
LTE LTE LTE
GSM
GSM

GSM
GSM
GSM
per gli use case di interesse, estensione di copertura contenitori metallici. Sul piano tecnico, il requisito
200 kHz 200 kHz 180 kHz 180 kHz
158 APPROFONDIMENTO notiziariotecnico anno 25  1/2016 159

Segue la tecnologia NB-IoT, sarà già superiore al 90% a ini- IoT, permettendo di accrescere e promuovere questo vengono ampliate per soddisfare
zio 2017 e raggiungerà livelli maggiori al 95% l’anno nuovo mercato. nuove esigenze di servizio. TIM ha
successivo. TIM sperimenterà le soluzioni NB-IoT in laboratorio recentemente avviato la sperimen-
 I fornitori di rete dichiarano che l’aggiornamento sof- La soluzione NB-IoT si sposa con la disponibilità della e in campo insieme a partner di diversi settori indu- tazione e lo sviluppo di questa tec-
tware per i nodi di rete sarà disponibile nel 2H 2016 tecnologia e-SIM che abilita la configurazione da remo- striali, facilitando così l’introduzione e l’adozione di nologia [16].
per un possibile dispiegamento commerciale già a to e il cambio di operatore senza la sostituzione fisica questa tecnologia nel mercato. Il primo partner indi-
inizio 2017; della SIM. La complessità gestionale dell’alto numero viduato è Huawei, con cui è stato siglato un Memo-
 I fornitori di chipset e moduli NB-IoT produrranno i dei terminali NB-IoT potrà quindi essere gestita da re- randum of Understanding dedicato alla tecnologia
primi modelli a metà del 2016 con previsione di cre- moto minimizzando l’accesso ai terminali medesimi da NB-IoT.
scita in volumi a partire dall’inizio del 2017. parte del personale tecnico. Il laboratorio, come illustrato schematicamente in
Relativamente alla disponibilità dei servizi, la coper- A testimonianza dell’impegno di TIM per questa tecno- figura D, comprenderà: Conclusioni
tura attuale LTE di TIM sulla quale sarà veicolata la logia, è in corso di realizzazione a Torino il primo Open  Soluzioni di rete di accesso NB-IoT;
soluzione NB-IoT, in outdoor è pari a oltre il 90% della Lab di ricerca e innovazione in Italia dedicato al NB-IoT,  Rete core e ambienti di servizio; Le reti di accesso fissa e mobile
popolazione nazionale e il piano di sviluppo triennale aperto ad aziende e sviluppatori per favorire e accele-  Ambienti e strumentazioni necessari per consen- continuano a vivere un percorso di
prevede forti investimenti al fine di portare tale co- rare la crescita dei servizi Internet of Things e lo svilup- tire lo sviluppo e la validazione dei servizi, delle ap- innovazione molto rapido e sempre
pertura al 98% per la fine del 2018. Secondo simula- po di applicazioni industriali. plicazioni e dei dispositivi basati sulla tecnologia più strettamente correlato. Le abi-
zioni radioelettriche effettuate da TIM, nei casi mag- L’iniziativa è stata recentemente comunicata in occa- NB-IoT. tudini d’uso e le caratteristiche dei
giormente sfavorevoli (c.d. meter deep indoor, posti sione del Mobile World Congress 2016 di Barcellona ed Il laboratorio, inoltre, renderà disponibile anche terminali, tendono a fare percepire
in scantinati o sotto teche e tombini metallici) con il ha lo scopo di accelerare lo sviluppo di soluzioni dedi- un’area dimostrativa, dove potranno essere pro- in modo sempre più integrato l’ac-
dispiegamento attuale di LTE, la copertura radio con cate all’Internet of Things basate sulla tecnologia NB- vati alle aziende interessate, servizi e applicazioni. cesso da rete fissa e da rete mobile.
In tal senso, Telecom Italia condurrà specifici ap- Le prestazioni richieste dalla rete
profondimenti e sperimentazioni legati ai servizi di mobile rendono sostanzialmente
smart metering  indispensabile la disponibilità di una
rete fissa capillare e con elevate pre-
stazioni. In particolare il percorso di
trasformazione della rete di accesso
Service platform ECP
radio verso architetture di tipo Cloud
e Virtual RAN impone l’utilizzo di
collegamenti in fibra per unire i siti,
e i relativi apparati a radiofrequen-
za, con gli apparati di banda base
centralizzati. Successivamente, l’e-
voluzione della rete di accesso mo-
bile verso reti eterogenee, ossia con
Device ampio utilizzo di small cell, incre-
menterà ulteriormente la presenza
dei siti mobili rendendoli capillari.
Lo sviluppo della rete mobile futura,
Lab eNB anche in vista della prossima gene-
VENDOR 1 Field eNB VENDOR 2 VENDOR 3 razione, detta 5G, si basa pertanto
sulla presenza di una rete di accesso
fissa ad altissime prestazioni 
D
Struttura del NB-IoT
Device development Open Lab di TIM
160 notiziariotecnico anno 25  1/2016 161

Acronimi
DPU - Distribution Point Unit FTTH - Fiber To The Home
eMBMS - evolved Multimedia Broadcast Multicast Services LTE - Long Term Evolution
FDD - Frequency Division Duplexing LTE-A - Long Term Evolution – Advanced
FEXT - Far End Cross Talk PON - Passive Optical Network Marco Caretti marco.caretti@telecomitalia.it
FTTCab - Fiber To The Cabinet RPF - Reverse Power Feeding ingegnere elettronico, è entrato nel 2000 in Azienda per occuparsi di analisi delle prestazioni dei sistemi 2G/3G
tramite simulazione e di tematiche di dimensionamento e pianificazione di sistemi radiomobili. In seguito si è
FTTdp - Fiber To The distribution point TDD - Time Division Duplexing occupato dello studio delle prestazioni dei sistemi OFDMA (WiMAX e poi LTE) tramite attività di simulazione
FTTE - Fiber To The Exchange e sperimentazione. In tale ambito ha seguito per TIM i lavori del gruppo TSG RAN WG1 e successivamente
del WG4 del 3GPP responsabili, rispettivamente, della standardizzazione dell’interfaccia radio dei sistemi
radiomobili e dei relativi requisiti di prestazione. Attualmente lavora in Wireless Innovation all’analisi di
prestazioni del sistema LTE Advanced/LTE Advanced Pro e di alcune funzionalità candidate per la definizione
dei sistemi di nuova generazione (5G) e segue le attività di sperimentazione e prototipazione di sistemi di
accesso radio in architettura Cloud e Virtual RAN 
Bibliografia
[1] Tecnologia VDSL2 e Enhanced VDSL2: “Very high speed [12] "Il mobile broadcast", D. Angelicone, U. Ferrero, M. Paola Cinato paola.cinato@telecomitalia.it

digital subscriber line transceivers 2 (VDSL2)”, Raccoman- Gamberini, F. Gatti, Notiziario Tecnico Telecom Italia 3 laureata in ingegneria elettronica e certificata PMP dal 2007. In azienda dal 1987, si è occupata inizialmente
di sistemi di commutazione e tecnologie ottiche e nel ’91 ha lavorato per un anno presso i laboratori Bellcore,
dazione ITU-T G.993.2, Gennaio 2015 e Amendment 1, /2014 a Morristown NJ (USA), sulle interconnessioni ad alta velocità nei moduli multi chip. Negli anni successivi ha
Novembre 2015. [13] "TIM: accelera nello sviluppo della tecnologia LTE e porta coordinato le attività sul risparmio energetico nei sistemi di energia e condizionamento per telecomunicazioni,
per poi occuparsi di planning strategico e negli ultimi anni di tecnologie trasmissive per la rete di accesso in
[2] Vectoring: “Self-FEXT cancellation (vectoring) for use le connessioni fino a 300 Mbit al secondo" http://www. rame.
with VDSL2 transceivers”, Raccomandazione ITU-T telecomitalia.com/tit/it/archivio/media/note-stampa/ Attualmente coordina, nel ruolo di Project Manager, le attività di innovazione sulle tecnologie trasmissive
xDSL, con particolare focus sul VDSL2, E-VDSL, G.fast e sulle architetture per la rete di accesso fisso NGAN 
G.993.5, Aprile 2010. market/2015/tim-lte-three-carrier-aggregation.html
[3] Sistemi GPON: serie di Raccomandazioni ITU-T G.984.1 [14] "TIM sperimenta a Palermo il 4G Plus superveloce anche
– G.984.7, G.988 in upload" http://www.telecomitalia.com/tit/it/archivio/ Umberto Ferrero umberto.ferrero@telecomitalia.it
[4] Sistemi XG-PON: serie di Raccomandazioni ITU-T media/note-stampa/market/2016/TIM-Dual-Carrier- ingegnere elettronico è responsabile in ambito Engineering & TILab – Wireless Access delle attività di Wireless
Innovation, dove si occupa di attività di studio, simulazione, specifica e sperimentazione di nuove architetture
G.987, G.987.1 – G.987.4, G.988 Aggregation-Palermo.html
e tecnologie di accesso radio.
[5] Sistemi NG-PON2: serie di Raccomandazioni ITU-T [15] "TIM tests Virtual Radio Access Network technology" Entra in Azienda nel 1992, dove inizia a occuparsi di soluzioni trasmissive broadband innovative su fibra ottica
e su rame, nell’ambito di progetti nazionali e internazionali.
G.989, G.989.1-G.989.3 http://www.telecomitalia.com/tit/en/archivio/media/
Successivamente si occupa di tematiche di pianificazione e architetture di rete con particolare interesse per
[6] “Le reti ottiche e la loro evoluzione negli standard”, G. note-stampa/market/2016/TIM-test-VRAN-Technology. l’evoluzione della rete broadband fissa. Tra il 2006 e il 2012 in ambito TILab – Testing Labs è stato responsabile
delle attività di program, reporting, testing dei servizi end to end e delle sperimentazioni in campo. 
Ferraris, L. Pesando, M. Valvo - Notiziario Tecnico TI html
2/2015 [16] "TIM e Huawei: accordo per lo sviluppo sulla rete mobile
[7] “Evoluzione tecnologica per la rete NGAN”, P. Cinato, F. di soluzioni dedicate all’Internet of Things" http://www. Roberto Mercinelli roberto.mercinelli@telecomitalia.it
Marigliano, M. Valvo – Notiziario Tecnico TI 2/2012 telecomitalia.com/tit/it/archivio/media/note-stampa/ ingegnere elettronico, entra in Azienda nel 1990, per occuparsi principalmente della rete di accesso. In
[8] Tecnologia FAST: serie di Raccomandazioni ITU-T market/2016/TIM-Huawei-MoU-21-02-2016.html particolare ha condotto studi sulle caratteristiche trasmissive della rete di distribuzione in rame in termini
di diafonia, attenuazione resistenze di loop e di isolamento. Questi studi sono stati la base per successive
G9700-9701 [17] "Mobile Trends: Self-Organizing Networks", indagini sui limiti di funzionamento in rete dei sistemi ADSL/VDSL che hanno contribuito alla stesura delle
[9] Sistemi XGS-PON: Raccomandazione ITU-T G.9807.1 S. Bizzarri, A. Buldorini, G. Catalano, Notiziario Tecnico linee guida per l’inserimento in rete di tali sistemi in architetture FTTCab. Successivamente le attività di
ricerca si sono focalizzate sulla valutazione di soluzioni architetturali d'accesso basate sull'impiego di fibra
[10] Easy LTE, P. Semenzato (a cura di), Telecom Italia 2/2014 ottica ed in particolare ai sistemi PON (GPON). Attualmente si occupa dello studio delle possibili evoluzioni
http://www.telecomitalia.com/tit/it/innovation/books/ [18] "L’evoluzione dell’accesso radio LTE" delle architetture di rete di accesso fissa sia su rete in rame (E-VDEL, G.FAST) sia su rete ottica (XG-PON, NG-
PON2) 
easy-lte.html A. Buldorini, M. Fodrini, G. Romano, Notiziario Tecnico
[11] "Da LTE a LTE-ADVANCED: l’evoluzione tecnologica", U. Telecom Italia 2/2015
Ferrero, M. Gamberini, Notiziario Tecnico Telecom Italia
2/2013
Notiziario Tecnico
Anno 25 - Numero 1, Aprile 2016
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ISSN 2038-1921

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