Periodico trimestrale di ingegneria, architettura e costruzioni

numero speciale S9 - Maggio 2022

FORUM
INGEGNERIA
quattropuntozero

2a Edizione 2022

Anno XII, n° s. S9, Giugno 2022 - CSPFea s.c. via Zuccherificio, 5 D - 35042 Este (PD) Italy - Tel. +39 0429 602404 - www.cspfea.net - info@cspfea.net
CSPFea: l’innovazione
per il settore AEC
INNOVAZIONE e SOSTENIBILITÀ
DIGITALIZZAZIONE ed ECONOMIA
delle CIRCOLARE delle
INFRASTRUTTURE COSTRUZIONI

• Soluzione completa • Consulenza e

Infrastrutture Affiancamento al
Progetto
• Monitoraggio
e Ispezione di • Soluzione completa
Infrastrutture Edifici e Strutture
generiche
• Personalizzazione
software

CSPFea, fin dalle origini, si occupa di essere partner

tecnologico e innovativo di progettisti e aziende del
settore delle costruzioni.
In particolare offriamo soluzioni software
d’avanguardia per la simulazione numerica e servizi
GESTIONE dei
PROCESSI AZIENDALI
e ORGANIZZAZIONE
del LAVORO nel
CSPFea
MONDO AEC AEC
System
• Recruiting Integrator
specializzato
• Formazione
specializzata
• Software gestionale Scopri cliccando
o inquadrando
• Automazioni digitali il QR Code

in collaborazione con il cliente stesso, sia come

affiancamenti e consulenze tecniche su progetti nel
campo dell’ingegneria sismica, grandi opere, ponti e
infrastrutture che nella ricerca di personale tecnico o
nel finanziamento delle risorse tecnologiche.
 Agenda Forum

6 Come l’innovazione ha già cambiato

e cambierà ancora il settore delle costruzioni:
scopri la seconda edizione di Forum Ingegneria 4.0

13 Gli speech del Forum Ingegneria 4.0

Vi proponiamo ampie sintesi, elaborate redazionalmente, di tutti
gli interventi dei Top Talkers al Forum Ingegneria 4.0

13 Dalla iperspecializzazione alla multidisciplinarietà:

la nuova figura dell’ingegnere

15 La crescita aziendale:
croce e delizia del nostro futuro

16 Parlare project management significa parlare

di Human Factor

17 Metamorfosi di una farfalla:

manuale d’istruzioni per gli ingegneri del futuro

19 PM 4.0 non è utopia:

One Works ce l’ha fatta

20 Upskilling, reskilling e importanza della

formazione: le sfide per l’ingegnere di domani

25 ENSER: la versatilità di applicare l’innovazione

digitale nella progettazione di opere infrastrutturali

4
 Ingegneria 4.0 2022

27 MIRET un successo di Integrazione,

Digitalizzazione e Sicurezza

29 Infrastrutture servizi energetico

ambientali: una digitalizzazione è possibile

31 Come innovare i processi

nelle infrastrutture di trasporto

34 Sostenibilità e transizione energetica: dal paradigma

delle idee a quello dei fatti

37 La transizione digitale, energetica ed ecologica:

booster per l’ingegneria di oggi e di domani

38 PA e digitalizzazione: una strada lastricata di

formazione e adempimenti

39 La sostenibilità
nella progettazione ospedaliera

41 Aeroporti e sostenibilità

43 La mappatura delle acque

come modello per la progettazione

44 Gli NFT (Non Fungible Token) entrano nel mondo

Engineering grazie alla blockchain

5
Come l’innovazione ha già cambiato e cambierà
ancora il settore delle costruzioni: scopri la
seconda edizione di Forum Ingegneria 4.0
Intervista agli ideatori di Forum Ingegneria 4.0:
Paolo Segala, CEO di CSPFea e Luigi Griggio, CEO di Fea Engineering
Oggi l’acronimo 4.0 è utilizzato ormai a
livello universale. Ma per l’ingegneria, che
probabilmente è il settore più coinvolto, cosa si
intende per INGEGNERIA 4.0?
Segala: Ingegneria 4.0 è un nome che abbiamo
coniato in continuità con il più famoso Industria 4.0
e indica la trasformazione dei processi progettuali
e costruttivi che l’ingegneria civile dovrà affrontare
per migliorare efficienza e competitività.
Poiché le società di ingegneria innovano
continuamente metodi e processi, digitalizzazione,
IoT, intelligenza artificiale, crediamo che sia
vantaggioso ascoltare le loro migliori esperienze. Da
qui l’idea fin dallo scorso anno di lanciare un Forum
di condivisione.
“DIGITALIZZABILE”.
Visto che parliamo di digitalizzazione, da quali
modelli dovrebbe prendere come esempio
l’ingegneria civile? Ci sono altre «ingegnerie»
che sono più avanti?
6 •6•
Griggio: Come ideatori del FORUM Ing. 4.0,
personalmente, direi che “siamo ancora giovani” e
siamo ancora un piccolo gruppo, per dettare regole o
linee guida su modelli operativi concreti da applicare
al mondo delle costruzioni di Ingegneria Civile.
Fortunatamente stiamo lavorando con professionisti di
grande esperienza, di qualità eccelsa, amministratori
di grandi ed importanti società. Credo che il lavoro
che stiamo facendo, in collaborazione con gli attuali
partner e con ulteriori partner, che si aggiungeranno
nei prossimi anni, porterà ad individuare le azioni da
intraprendere per una più avanzata organizzazione
del lavoro che comprende, logicamente, la fase iniziale
di progetto (dall’IDEA allo SVILUPPO), che è la più
Io immagino un’Ingegneria Civile basata
sull’AUTOMAZIONE e INTEGRAZIONE dei processi
dell’AEC, un collegamento intelligente tra i diversi
settori di progettazione e fornitura di servizi,
 seconda edizione del FORUM. Avete
mantenuto lo stesso format o ci sono
state delle novità rispetto alla prima
edizione?
S: Quest’anno il Forum Ingegneria 4.0 ha aggiunto
la modalità in presenza per favorire l’incontro e il
networking tra ingegneri e società d’ingegneria,
anche nelle pause conviviali. Il numero dei relatori,
i nostri Top Talkers, è cresciuto e si è consolidato
grazie al Workshop di novembre 2021, che ci ha
visti riuniti per un brainstorming sui temi del
Forum 2022.
Il Workshop, condotto con tecniche di design
thinking, è stato di per sé un’esperienza
un’INGEGNERIA COLLABORATIVA, COLLETTIVA, con ruoli
coinvolgente ed entusiasmante che ha permesso a
di RESPONSABILITÀ che possono cambiare rapidamente.
CSPFea di conoscere approfonditamente le esigenze
Infine, pensando al tema dell’INDUSTRIA 4.0, alla
e i problemi delle società d’ingegneria coinvolte e di
“FABBRICA DIGITALE” per esempio, ritengo che tutta
comprendere di più come i CEO innovano le loro aziende.
l’ingegneria inerente al comparto del manifatturiero,
Abbiamo scelto per questa seconda edizione H-FARM, il
della meccanica, aerospaziale, ecc… siano sicuramente
polo d’innovazione più grande d’Europa a pochi chilometri
più avanti di noi, anzi ne sono certo.
dall’aeroporto Marco Polo di Venezia. Un luogo che,
Questa evoluzione che si basa su algoritmi, tra l’altro, ci ha permesso di accogliere in sicurezza i
intelligenza artificiale, modellazione 3D … riporta partecipati in presenza.
un’attenzione anche ai meccanismi su cui si basa
l’ingegneria civile, a cominciare dalla Scienza delle H-FARM, grazie al costante contatto con le
Costruzioni? imprese del territorio, ha seminato ispirazione ed
G: Beh! Direi che tutto quello che esiste e che
innovazione a molti, noi compresi. Chi accede al
vediamo è realizzato e costruito secondo i principi
nuovissimo polo di formazione di Roncade (TV),
fondamentali della Scienza delle Costruzioni che
si rende immediatamente conto del potenziale di
deriva dalla Meccanica Razionale, che è Fisica!
questa struttura. La BIG Hall che ci ha ospitato con
Le leggi fisiche, per esempio della Meccanica del
il foyer, la library, e l’incredibile terrazza si sono
Continuo strutturale, o per esempio, delle strutture
sposate perfettamente con il networking, la cultura
che interagiscono con i fluidi, sono leggi molto
e la sostenibilità!
S: H-FARM luogo di formazione e innovazione. CSPFEA
complesse ed è impossibile individuare soluzioni
è in effetti un’azienda che, importando in Italia alcuni tra
analitiche di semplice utilizzo in forma chiusa
i migliori software per la progettazione, è sicuramente
(es. equazioni) e quindi necessitano di metodi
artefice di innovazione. Ma perchè una società
matematici numerici applicabili solamente in
specializzata nell’ingegneria strutturale come la vostra,
virtù del fatto che esistono elaboratori, anche
portatili, di grandi prestazioni e piccoli costi.
Poiché la ricerca e la tecnologia avanzano
sempre, ritengo che potrà esserci anche una
importante evoluzione nei metodi di analisi
delle strutture in genere, mirando a concetti di
ottimizzazioni strutturali (MAGGIOR RISPARMIO
DI MATERIALE, CONFRONTO CON MATERIALI
INNOVATIVI, MAGGIORE SOSTENIBILITA’,
MINORE PRODUZIONE CO2, ecc..) coinvolgendo
anche analisi multifisiche.

CSPFEA prosegue il cammino avviato sul

tema dell’Ingegneria 4.0 organizzando la

7

organizza un evento così importante, ma aperto
a tutta l’innovazione e il 4.0? Perché un vostro
cliente - oltre agli altri - dovrebbe partecipare, che
vantaggi ne avrebbe?
S: CSPFea è una realtà che offre prodotti e servizi
ad oltre 1500 clienti in Italia. Accettiamo la sfida di
essere partner del cliente che ci chiede soluzioni al
tema della digitalizzazione, una formazione che va
oltre il tema dell’ingegneria strutturale, ricerca di
personale qualificato, modalità di finanziamento e
sempre di più affiancamenti a progetti e partnership.
Da sempre ci confrontiamo con i nostri clienti e ci
sembra che loro stessi ci considerino un fattore
importante di crescita per il loro business. È
stato quindi naturale creare questo momento di
confronto con loro e renderlo disponibile ad altri
protagonisti dell’ingegneria.
A questo proposito, i temi del Forum sono stati
identificati nel Workshop dello scorso novembre
dagli stessi Top Talkers. Non ci ha sorpreso che
i temi che abbiamo trattato il 20 maggio sono
stati la digitalizzazione delle infrastrutture, la
sostenibilità delle costruzioni e l’innovazione dei
processi aziendali (Human Factor).
Alla luce della vostra esperienza come dealer
di un importante gruppo internazionale,
quanto la nostra ingegneria può contribuire
per lo sviluppo di software di «alta gamma»?
G: Mah, direi che possiamo essere utili nei
settori scientifici per i quali, ai partner, manca
esperienza e conoscenza. Per esempio, e qui
lo voglio rimarcare, credo che l’esperienza e le
conoscenze del mondo scientifico italiano (e anche
dei professionisti che lavorano sul campo) nel
settore delle MURATURE, ed in particolare delle
8
MURATURE STORICHE, sia al TOP mondiale.
CSPFea è da sempre legata a soggetti che
si occupano di ricerca in ambito sismico:
il primo che mi viene in mente è Eucentre.
Quanto è importante che si consolidi il
rapporto tra ricerca e professione?
G: Per CSPFea e FEA Engineering, occupandosi
da sempre di SOLUZIONI INNOVATIVE nel settore
dell’Ingegneria, la ricerca è fondamentale.. Noi
facciamo ricerca in collaborazione con Eucentre
e molte altre Università. In particolare, tra gli
ultimi temi di ricerca, possiamo annoverare
il tema dell’INFRABIM (BIM PER I PONTI),
dell’INTELLIGENZA ARTIFICALE, dello studio dei
MONUMENTI ed OPERE D’ARTE
Quanto pesa la progettazione strutturale
sulla sostenibilità di un’opera? Chi progetta
oggi infrastrutture, edifici, manufatti …
utilizzando degli strumenti di calcolo evoluti
può contribuire a ridurre l’impronta di CO2 di
un’opera? Può farci un esempio?
S: La sostenibilità ambientale è fondamentale oggi
quanto in passato. Da ingegnere, mi chiedo perché
i modelli adottati fino ad oggi non hanno funzionato
ed è una critica che vorrei fare ai pianificatori delle
politiche ambientali.
I nostri Top Talkers ci hanno raccontato qual è
la loro capacità di incidere a favore della Terra.
Personalmente, come ingegnere, mi pongo
piuttosto la domanda se le nuove tecnologie e
la digitalizzazione siano sostenibili in termini di
usabilità, affidabilità e sicurezza.
Ad esempio, in CSPFea, lavoriamo e collaboriamo
con gruppi e associazioni per capire a fondo limiti
e potenzialità di strumenti come: l’intelligenza
artificiale, Big Data, monitoraggio permanente,
modellazioni e simulazioni non lineari complesse,
etc.
Con ciò intendo che la sostenibilità delle tecnologie
può essere garantita solo dall’ingegnere. Ci
dobbiamo sempre chiedere se una tecnologia è
usata per migliorare il lavoro svolto
dall’ingegnere o per soddisfare
un’esigenza di emergenza
causata da carenza di ingegneri,
impreparazione, errori e ritardi del
pianificatore.
Nel Forum è emerso quali tecnologie
sono effettivamente sostenibili e
come gli ingegneri le dovranno
dominare correttamente.
Durante il FORUM hanno
partecipato alcune delle
principali società di ingegneria
italiane. L’evoluzione 4.0
dell’ingegneria in ambito civile
spingerà verso una nuova
organizzazione degli studi
professionali?
G: Mi immagino una ingegneria
collaborativa, collettiva, con ruoli
di responsabilità che possono
cambiare rapidamente, basata
sul digitale, sull’ automazione e
integrazione dei processi dell’AEC,
un collegamento intelligente tra i
diversi settori di progettazione e
fornitura di servizi.
Un’ingegneria improntata su
strumenti di progettazione che,
oltre che digitali, diventano sempre
più intercomunicanti.
Avere la visione di sfruttare il
potenziale delle nuove tecnologie per
migliorare il modo in cui lavoriamo e
progettiamo, automatizzando alcuni
dei processi standard e ripetitivi
possiamo liberare l’ingegnosità e
l’intelligenza dei tecnici operatori.
Ciò consente di esplorare le
tecnologie emergenti e sviluppare
nuove idee, nuovi progetti più
ottimizzati. Necessita una Revisione e
adattamento delle nostre competenze
per una Engineering 4.0.
Souvenir dal futuro: gli NFT nel mondo
dell’ingegneria
U
n esempio di innovazione e digitalizzazione nelle engineering è stato
offerto alla fine del Forum, chiedendo ad un’artista di creare delle
tavole che riassumessero i contenuti delle 3 sessioni.
Le illustrazioni presenti in questo Instant Book sono di Elena Brugnerotto di
RebelHands e aprono ogni sessione in cui sono contenute poi le memorie di
ogni relatore.
L‘esperienza con il mondo dell‘ingegneria: come sono nate le illustrazioni
per Forum Ingegneria 4.0 2022?
Brugnerotto: Ho pensato di racchiudere in queste tre illustrazioni ispirate
dalla tecnica dello sketchnote, gli elementi principali degli interventi degli
speaker in modo che fossero integrati e ben armonizzati tra loro. 
Non è stato semplice rappresentare concetti troppo tecnici ma, anche in
questo caso, il disegno aiuta a semplificare temi complessi senza banalizzare. 
Tra tante parole a volte è difficile focalizzare i concetti chiave e indirizzare
l’attenzione su ciò che merita di essere ricordato o colto davvero. 
In una rappresentazione che vuole prima di tutto coinvolgere e accendere
l’immaginazione è possibile, allo stesso tempo, apprezzare una visione
d’insieme o soffermarsi nei particolari.
Chi è RebelHand e in cosa consiste il tuo lavoro?
B: In RebelHand diamo alle parole, un’immagine. Utilizziamo la
facilitazione visuale per stimolare emozioni, per stupire e lasciare un
segno nella memoria. Realizziamo contenuti in grado di mettere a fuoco
gli obiettivi, visualizzare informazioni in modo strutturato, chiaro e diretto.
Creiamo graphic recording di conferenze, eventi, di riunioni e workshop. E
ancora, disegniamo sketchnote e illustrazioni per interpretare visualmente
libri, pubblicazioni, slide e curriculum.
Il graphic recording consiste nel prendere appunti in tempo reale
durante una conferenza, un meeting, un evento. Il risultato sarà una sintesi
grafica che, esprimendo i concetti principali attraverso parole e immagini,
disegnerà i principali contenuti raccontati. 
I partecipanti avranno quindi modo di “vedere” le parole, le idee e i
concetti chiave oltre ad ascoltarli. Il Graphic Recording prende spunto dalla
tecnica dello sketchnote, ovvero il rappresentare appunti visuali attraverso
un mix di testo, immagini, box, frecce, colori ed elementi grafici. 
Per ogni illustrazione, sono state realizzate quindici copie NFT non
duplicabili, non in vendita ma ricevibili sul proprio digital wallet a richiesta
tramite mail all’indirizzo nft@cspfea.net
Buona lettura!
9
NFT: Session_1_Forum-2022
 3. GRESB logos
GRESB logos are downloadable from the GRESB Portal or from the Marke
can find detailed requirements in the GRESB Terms & Conditions.
With more than 25
years of experience,
we offer consulting
General logos. services at every
stage of the lifecycle
of a building,
3.1 devoting
GRESB’s general logos
INFRASTRUCTURE particular attention
GRESB intoeducationa
explaining the role of GR
sustainability.
or products.

3.2 General logos should no

R E A L E S T A T E PRIVATE EQUITY
without context. If you ha
ask.

Design & Construction

Supervision

GRESB Member logos.

Technical
Consultancies
3.3 These logos can be us
and Participant Membe
R E A L E S T A T E
member
PRIVATE EQUITY
member
Assessments are consid

3.4 Therefor
Management are specific logos
and Private
Construction ProjectsEquity.
INFRASTRUCTURE
member 3.5 Only the participating e
overarching organization
We work today Sustainability
for future generations.
GRESB Partner logos.

UNI EN ISO 3.6

9001:2015 These logos
14001:2015 can be used
UNI EN ISO
certified certified
R E A L E S T A T E PRIVATE EQUITY
partner partner
3.7 There are logos for Real
Equity.

INFRASTRUCTURE 3.8 GRESB Partners are o

Florence Dubai Milan partner
Paris London Geneva partner membership agr
Riyadh
Via Mercalli , 10/6 d3 - Dubai Design District Via Speronari, 8 16 Rue Washington Metal Box Factory c/o FIDINAM (GENEVE) SA Next opening
50019 Sesto Fno (FI) - IT Building 1B 20123 Milan (MI) - IT 75008, Paris - France 30 Great Guildford St. Avenue Blanc 53 - 1202
Offices B107 SE1 0HS - London - UK Genève - CH
Via Mercalli , 10/1 P.O. Box 333005
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 ting & Media Resources page. You

Dalla iperspecializzazione alla multidisciplinarietà:

s can be used when highlighting
al and journalistic content or
la nuova figura dell’ingegnere
RESB’s Assessments, Benchmarks,
Alessandro Mara | Milan Branch Office - ESA engineering

ot be used as an endorsement or

N
ave questions about its use, please
egli ultimi anni il processo di evoluzione normativo, dei materiali e del rispetto del
che coinvolge il mondo delle costruzioni budget, non sono pronti per soddisfare a
è stato interessato da una forte pieno le esigenze di un mercato sempre più
accelerazione. Una rinnovata spinta verso complesso.
innovazione e nuove tecnologie ha costituito L’ottenimento di alti livelli prestazionali passa
la base di un rilancio del settore, favorendo, al attraverso la progettazione integrata, frutto di
contempo, lo sviluppo di complessi edilizi e città una visione di gran lunga più ampia rispetto
sed by GRESB Investor In
più sostenibili. Members
questo scenario, che trova al passato che tenga conto dell’impatto della
ers. (All participants in GRESB
linfa vitale nella trasformazione digitale e nuovi costruzione sulle persone e sull’ambiente
dered Participant Members.)
strumenti di analisi, diventa necessario un alto durante tutto il suo ciclo vitale. Il contesto
s for Real livello
Estate, Infrastructure, dei professionisti
di specializzazione socioeconomico attuale pone estrema attenzione
coinvolti. alla sostenibilità e al benessere degli utenti che
entity can L’esigenza
use the logo,di specializzazione
not the è rivolta frequentano e vivono gli spazi. Questi fattori
n. soprattutto ai giovani progettisti che, altamente giocano sempre più un ruolo da protagonisti
preparati dal punto di vista tecnico e teorico, nel definire le scelte progettuali. A tutto ciò si
sanno cogliere le opportunità offerte dallo aggiunge il quadro normativo , che è sempre
sviluppo scientifico-tecnologico. Queste giovani più complesso ed ha portato alla nascita della
leve non temono barriere comunicative legate cosiddetta “Ingegneria Fantasma”.
alle lingue straniere o all’utilizzo di nuovi Il successo di un progetto si basa sulla
software e strumenti informatici. I nuovi presenza di figure di coordinamento poliedriche,
d by GRESB Partners.
ingegneri si dimostrano un elemento chiave con una formazione trasversale, in grado di
Estate, Infrastructure,
per affrontareand Private i cambiamenti
positivamente padroneggiare la complessità e mantenere
tecnologici, culturali e sociali che stiamo quella visione d’insieme che conferisce al
vivendo. progetto interdisciplinare la sua coerenza
organizations that Tuttavia,
are party risultando
to a acerbi sul tema
reement with GRESB. fondamentale, per garantire supporto completo
ai progettisti architettonici dalla fase di concept
a quella di realizzazione.

13
www.fm-ingegneria.com

THE
RELIABLE
FACTOR 1

BUILDINGS
INFRASTRUCTURES
MANAGEMENT
2

A multidisciplinary and international

engineering practice serving
the built environment.

1. Edificio VITAE di Covivio - Reinventing Cities, Milano - © Renderings by CRA

2. Programma Straordinario: interventi prioritari in ambito aeroportuale, Genova
3. Viabilità di accesso alla Macroisola di Porto Marghera - SR11, Venezia
4. Razionalizzazione dell’accessibilità dell’area portuale industriale, Genova Sestri Ponente
 La crescita aziendale:
croce e delizia del nostro futuro
Giuseppe Pizzi | Chief Data Officer BIM - F&M Ingegneria

L
’azienda è fatta di persone ma non è una dei metodi collaborativi digitali risulta essere il
persona. La sua crescita, nelle diverse forme, più idoneo; infatti, partendo dal potenziamento
dimensionale, relazionale e qualitativa, è delle competenze aziendali esistenti, attraverso
un fenomeno complesso, influenzato da molti l’implementazione di metodi collaborativi
fattori e suscettibile di valutazioni diverse tanto digitali, si incrementa la conoscenza condivisa
sul significato che sul termine. Un aspetto di progetto, che aumenta il livello di conoscenza
importante emerge, in modo chiaro, dalle ultime comune aziendale, tramite l’archiviazione digitale.
ricerche accademiche, quello di ritenere le Secondo la nostra esperienza la metodologia BIM,
strategie di crescita come fatto positivo di per sé, purtroppo, spesso è ancora vista come evoluzione
o come indicatore di performance. La crescita, di uno strumento informatico e non informativo,
in quest’ottica, viene vista allora solo come fine invece di essere eletta come metodologia più
anziché come mezzo. Non sembra quindi del tutto idonea come metodo collaborativo per la crescita
corretto ritenere la crescita un fenomeno positivo qualitativa aziendale nel settore AEC. Iniziare a
a priori. Non vi è dubbio che la crescita porti con sé sfruttare le nuove tecnologie come piattaforme di
dei vantaggi ma al tempo stesso crea dei momenti condivisione della conoscenza è il vero modo per
di instabilità che rischiano di far saltare una serie vedere la crescita aziendale come trampolino di
di equilibri organizzativi, gestionali e finanziari. lancio verso il futuro.
Tale instabilità può essere gestita attraverso
best practices e metodi collaborativi da adottare
e sviluppare in ambiti come la pianificazione
strategica, la gestione organizzativa e lo sviluppo
di organizational learning.
L’aspetto qualitativo della crescita aziendale,
allora, diviene il perno sul
quale fare leva per creare
un equilibrio tra la crescita
relazionale e dimensionale. Per
l’implementazione della crescita
qualitativa aziendale l’utilizzo

15
Progettiamo sistemi e soluzioni
di ingegneria d’eccellenza per
la mobilità, la rigenerazione
urbana e l’industria.

Salvaguardiamo l’eredità
delle prossime generazioni
progettando infrastrutture
intelligenti, condivise e
sostenibili.

NET Engineering
Taking you everywhere

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la pubblicazione per i nostri 50 anni
 Metamorfosi di una farfalla: manuale
d’istruzioni per gli ingegneri del futuro
Silvia Furlan | CEO - Net Engineering

R
ecentemente la Corte dei Conti, nella
relazione di avvio del controllo sul PNRR,
ha lanciato un allarme: proprio il PNRR è a
rischio perché mancano nuovi progettisti.
Per chi opera nel settore della progettazione
ingegneristica non si tratta di una novità, ma
di una ben nota realtà: gli iscritti alle facoltà di
Ingegneria civile e ambientale rappresentano
soltanto il 15% degli immatricolati in ingegneria
nell’Anno Accademico 2020/2021, confermando
il trend negativo degli anni precedenti. È quindi
evidente che la professione dell’ingegnere non
risulta più essere attrattiva per i nostri giovani.
Quali sono le ragioni? Cosa manca a questa
professione perché possa incontrare l’interesse
dei maturandi?
I ragazzi sono attirati dalle nuove tecnologie,
dalla realtà aumentata, dai giochi e dai
software, quindi il nostro compito è quello di
dimostrare quanto la passione e il divertimento
che sperimentano nel giocare con software e
dispositivi non siano tanto diversi dall’esperienza
che potrebbero incontrare utilizzando le ultime
tecnologie a disposizione per la progettazione
ingegneristica. Il mondo dell’ingegneria è, infatti,
alle prese con una sfida epocale: la rivoluzione
digitale in atto amplifica sempre più l’importanza
delle nuove tecnologie e sta portando alla
ribalta nuove competenze. Sono proprio quelle
le competenze che cerchiamo e alle quali
attribuiamo grande valore!
Per anni gli ingegneri hanno avuto familiarità con
la risoluzione di problemi complessi per i quali
hanno ricercato e adottato soluzioni attraverso il
pensiero critico e un atteggiamento creativo.
La rivoluzione digitale ci pone davanti alla
metamorfosi della nostra professione: è la
trasformazione verso un ambiente di lavoro,
strumenti e un modo di lavorare più digitali.
Non è solo un cambiamento. È una vera e propria
rivoluzione, un’opportunità di crescita per coloro
che non sono nativi digitali e un’occasione di
attrattiva per i giovani.

17
 Parlare project management
significa parlare di Human Factor
Alberto Caccia | Director CAP DC Italia e Co-director L22 CIVIL ENGINEERING - Lombardini 22

A
vete mai pensato a quanto valore manager. Sto facendo riferimento a tutte quelle
rilasciamo nei nostri progetti? Come lo competenze tecniche di standardizzazione dei
difendiamo? Come viene veicolato?
processi, matrici waterflow, metodologie agile,
Come project manager siamo chiamati a fare in
competenze ed approcci anche personali.
modo che ogni progetto proceda nei tempi e nei
Per questo motivo mi piace vedere il project
costi stabiliti, ma questo controllo delle attività e
manager come una figura costantemente in
del budget non basta.
crescita per quanto riguarda le soft skills, le
Credo, provocatoriamente, che da questo punto
abilità relazionali, la capacità di coinvolgere e
di vista l’ingegneria delle costruzioni e i suoi
condividere: fare esperienze e portarle dentro i
project manager abbiano ancora tanta strada da
progetti. Il pm ideale è quello in grado, infine, di
fare.
far crescere anche il suo team.
La criticità più grande è quella che agenzie di
Lo sappiamo tutti, i progetti meglio riusciti
consulenza e studi di gestione manageriale
sono quelli dove si lavora con tranquillità, dove
possano guadagnare terreno sui nostri
siamo riusciti ad impostare un ragionamento
tecnici che, focalizzati soltanto sui numeri, collaborativo. Un ambiente dove fioriscono
cadono nell’errore di non alzare lo sguardo ed le professionalità ed i progetti, dove tutte le
osservare il progetto da un’altezza e distanza persone riescono ad uscire dal loro recinto
maggiore. Le società di consulenza possono di comfort e dove l’ingegnere ha una job
essere preziose alleate ma non possiamo e description che muta e si arricchisce ad
non dobbiamo delegare a loro tutto il lavoro, ogni progetto. Portare nuova linfa, nuove
dobbiamo fare un coraggioso salto verso competenze ed energia: questa la sfida delle
competenze che naturalmente non sono aree nostre realtà.
di comfort per un ingegnere ma che sono parte
integrante della crescita di un buon project

18
 PM 4.0 non è utopia:
One Works ce l’ha fatta
Camilla Levorato | Responsabile Project Management - One Works
L
a rivoluzione digitale è sotto gli occhi di
tutti. Industria 4.0 è l’espressione che da
tempo descrive un percorso intrapreso
dalle imprese che è fortemente caratterizzato
dalla digitalizzazione di processi.
Anche il settore delle costruzioni e
dell’ingegneria sta affrontando un cambiamento
epocale verso la digitalizzazione.
Il project management, l’arte di organizzare i
processi, tra cui anche quelli del settore delle
costruzioni e dell’ingegneria, non può essere da
meno.
One Works ha digitalizzato i propri processi di PM
verso un vero e proprio Project management 4.0.
Siamo una società di progettazione integrata,
lavoriamo per progetti e, quindi, migliori
sono le procedure di PM che applichiamo
migliore e più semplice diventa il nostro lavoro
quotidiano. Il contesto in cui operiamo è sempre
più competitivo ed è indispensabile migliorare
l’operatività per aumentare la marginalità.
Inoltre, il lockdown imposto dalla pandemia
COVID 19 ha dato un forte impulso alla modalità
di lavoro in smart working che necessariamente
richiede un’attenta pianificazione delle attività e
una condivisione più accurata delle informazioni
all’interno dei diversi gruppi di progettazione.
Uno stimolo dall’esterno ha dato il via ad una
trasformazione interna che ci ha portato al
PM4.0.
Per stabilirne le regole abbiamo fatto
riferimento alle normative internazionali per il
PM, ovvero la norma UNI 21500: 2013 Guida alla
Gestione dei Progetti, a cui abbiamo affiancato la
più recente UNI 11648:2016 Attività professionali
non regolamentate – Project Manager –
Definizione dei requisiti di conoscenza, abilità e
competenza.
Grazie a questi riferimenti abbiamo rivisto
le nostre procedure di gestione dei progetti:
Avvio, Pianificazione, Esecuzione, Controllo e
Chiusura. In seguito abbiamo adeguato le basi
teoriche della normativa alla pratica operativa
e alle esigenze della nostra realtà, in modo da
creare regole che poi effettivamente venissero
utilizzate da tutti noi.
La trasformazione non può avvenire senza una
formazione interna, che ha visto coinvolti tutti i
livelli di One Worsk, dalla dirigenza fino ai livelli
più operativi: uniti verso il futuro.
19
 Upskilling, reskilling e importanza della
formazione: le sfide per l’ingegnere di domani
Fabio De Martino | Group Chief Innovation Officer - Pini Group
S
iamo esseri umani lineari in un’epoca
di cambiamenti tutt’altro che lineari;
viviamo in un mondo di progresso e
tecnologie esponenziali.
È e sarà sempre più difficile renderci conto
della velocità con la quale il futuro ci travolge,
della velocità con la quale la società sta
cambiando.
Interi settori come architettura, costruzioni,
ingegneria, vengono rivoluzionati, sovvertiti e
sconvolti.
In uno scenario come questo la capacità di
adattarsi e di ricombinare conoscenze e saperi
costituisce il vero vantaggio competitivo: non
solo per le aziende, ma anche per i singoli
professionisti.
20
L’ingegnere è chiamato a plasmare il futuro,
non a subirlo.
Per citare il filosofo Eric Hoffer “In un tempo
di cambiamenti, chi impara eredita il futuro.
Chi già conosce si trova ben equipaggiato per
vivere in un mondo che non esiste più”.
Upskilling, reskilling e formazione diventano
veri e propri motori verso il cambiamento.
L’innovazione nel settore delle costruzioni
offre oggi ed offrirà domani opportunità
sempre più significative per tutta la catena
del valore, migliorando le pratiche esistenti,
ma anche integrando tecnologie disruptive in
grado di portare a nuovi modelli di business.
Miglioramento della produttività, riduzione
dell’impatto degli errori umani, rispetto dei
principi di economia circolare: ecco alcuni
benefici che l’innovazione sarà in grado di
portare a tutto il mondo ACE.
Occorre allenare la capacità di cogliere le
opportunità che tecnologia ed innovazione ci
offrono. Siamo chiamati a un impegno dove
formazione, acquisizione di nuove competenze
e riqualifica di quelle acquisite sommate alla
contaminazione con altri settori e mercati
saranno in cima
alla nostra agenda.
Ci sentiamo pronti
alla chiamata?
Diamo spazio
alle idee
PINI Group è una società d‘ingegneria
attiva in Svizzera, Italia e sul mercato
internazionale con 70 anni di esperienza.
Un team multidisciplinare di oltre 500
collaboratori offre servizi di progetta-
zione e consulenza in 7 lingue, creando
una rete di specialisti che relaziona il
know-how aziendale con i servizi locali
per sviluppare soluzioni intelligenti, in-
novative e sostenibili per le generazioni
attuali e future.
#Pini4Innovation è il nostro fondo di
Corporate Venture Capital e di sviluppo
dell’innovazione. Lo strumento interno al
Gruppo Pini che ha l’agilità, la competenza
e l’autonomia per investire in start up del
settore ACE (Architecture, Construction
& Engineering) e per sostenere progetti
di innovazione.
Scopri i progetti e i servizi
www.pini.group
NFT: Session_2_Forum-2022
 ENSER: la versatilità di applicare l’innovazione
digitale nella progettazione di opere infrastrutturali
Giuseppe Musinu | Direttore Tecnico e Commerciale - ENSER
E
NSER è un team di professionisti
specializzati in Ingegneria Civile e
Geologia che fornisce consulenza in
diverse tipologie di progetti soprattutto quelli
multidisciplinari. La varietà delle esperienze
fatte ci permette di presentare casi studio
molto diversi tra loro che abbiamo sviluppato
grazie a nuovi strumenti digitali e relative
procedure nei settori delle infrastrutture
marittime, stradali e in sotterraneo.
Le infrastrutture stradali rappresentano
per ENSER uno dei settori con maggiore
potenzialità di sviluppo grazie all’adozione di
tecnologie innovative, che stanno già portando
un miglioramento qualitativo del progetto nelle
fasi di ideazione, di validazione, di costruzione
oltre che nella sua gestione. All’interno di
ENSER sperimentiamo con soddisfazione
le nuove metodologie di lavoro, innoviamo
il processo produttivo, rendendo partecipi
committenti e stakeholder.
Anche nelle opere marittime sappiamo
distinguerci, abbiamo adottato la metodologia
BIM in questo settore, verificandone i vantaggi
sia a livello di progettazione (contenuti
informativi del modello, generazione degli
elaborati grafici e ambiente collaborativo)
sia per il cliente (CDE, integrazione strutture
con impianti) sia per l’impresa esecutrice
(controllo di qualità, gestione delle revisioni e
varianti). In particolare, in un recente progetto
l’integrazione tra BIM strutturale e geotecnico
ha consentito di semplificare la gestione dei
dati in un contesto geologico particolarmente
complesso.
Non ci fermiamo alla terra e all’acqua, i nostri
progetti si spingono anche nel sotterraneo:
facciamo riferimento ad alcuni progetti
per la Metro di Parigi dove l’adozione di
processi BIM è stata vantaggiosa per tutti gli
stakeholder e in tutte le varie fasi d’intervento,
dalla progettazione, alla costruzione sino
all’hand-over. L’utilizzo di piattaforme di BIM
Authoring permette di adattarsi velocemente
alle inevitabili modifiche di cantiere, sempre
presenti in contesti urbani densamente
antropizzati. I nuovi flussi di lavoro che
utilizziamo in ENSER sono il risultato di anni di
esperienza e di numerosi progetti realizzati.
Siamo sempre orientati alla condivisione di
riflessioni sulle future linee di sviluppo dei
processi organizzativi sia all’interno di ENSER
che all’esterno per un ottimale impiego dei
nuovi strumenti digitali a disposizione.
25
 ASSOCIATO

WINNER 2021
 MIRET un successo di Integrazione,
Digitalizzazione e Sicurezza
Federico Foria | Manager Area GGI e Area R&S - ETS

L
a pianificazione delle risorse, degli ambienti
e la gestione delle infrastrutture esistenti è
una delle nostre sfide. La necessità di saper
coniugare il bene delle comunità, le risorse e i
costi per garantire la sicurezza di un patrimonio
infrastrutturale tra i più antichi del mondo
porta gli sviluppi verso metodologie di gestione
e nuove tecnologie a supporto dei processi
decisionali.
Noi di ETS ci muoviamo in questa direzione, ci
occupiamo di ingegneria civile, operiamo nel
settore dei trasporti stradali e ferroviari con una
forte spinta sull’innovazione. Il nostro reparto
R&D si pone l’obiettivo di affermare nuove
tecnologie e processi per la diagnostica delle
gallerie, la mappatura dei versanti, la gestione
delle priorità e del rischio delle infrastrutture,
attraverso la stretta collaborazione con
Associazioni, Università ed Enti di Ricerca.
Abbiamo messo a punto MIRET, (Management
and Identification of the Risk for Existing Tunnels):
una metodologia, un processo, una tecnologia per
la digitalizzazione, la progettazione e la gestione,
digitale e integrata, di gallerie esistenti. MIRET
combina innovativi sistemi di rilievo, analisi
geotecniche e strutturali, diagnostica, intelligenza
artificiale e analisi di priorità. Il risultato è
un sistema immediato e sostenibile per la
pianificazione, la progettazione e la manutenzione
delle gallerie. L’approccio generale è incentrato
in un flusso di lavoro integrato in grado di
connettere ed elaborare i dati di indagine-
ispezione nel tempo, standardizzando i processi
ed i linguaggi.
MIRET rientra in un progetto più ampio che abbiamo
chiamato MIRETS Management and Identification of
the Risk di ETS. Questo nostro approccio è pensato
come applicazione nelle opere di ingegneria civile,
dove siamo all’avanguardia, e riguarda il dissesto
idrogeologico, consente l’analisi degli elementi,
connette dati geometrici, e geologi, digitalizza
diagnostica e progettazione. I nostri progetti sono
in continua crescita e progresso, proprio come noi.

27
Engineering Department
Design the Plants of the Future
www.gruppohera.it
 Infrastrutture servizi energetico
ambientali: una digitalizzazione è possibile
Fabrizio Mazzacurati | Direttore Ingegneria - Heratech
Gli Asset Impiantisti del gruppo Hera sono sistemi ad
elevatissima automazione monitorati e telecondotti
da una sala centralizzata che gestisce il nostro
network: oltre 7.100 impianti e 640.000 sensori sul
territorio a servizio di circa 68.000 km di reti che
acquisiscono 28 milioni di informazioni al giorno.
È il più grande centro d’Italia per numero di
servizi e punti telecontrollati e uno dei più grandi
d’Europa.
Per gestire questa complessità è stata necessaria
una Digitalizzazione e Gestione dei Processi
Operativi che ha richiesto:
• Banca dati aziendali strutturata e condivisa
• Standardizzazione dei contenuti
• Standardizzazione delle procedure
• Percorso di implementazione comune
• Visione completa del ciclo di utilizzo del
dato: progettazione, costruzione, gestione,
manutenzione e dismissione
La Modellazione funzionale dei sistemi a rete
gestiti consente di costruire un simulatore
dei processi fluidodinamici/elettrici/termici
che governano il funzionamento degli asset.
Un modello analizza i dati di input (topologia
dei sistemi, proprietà strutturali e funzionali,
caratterizzazione dei consumi) e fornisce in output
indicazioni puntuali sui principali parametri fisici di
interesse.
I modelli così sviluppati, consentono di:
• Monitorare lo stato degli asset gestiti,
individuare le criticità e pianificare gli
interventi
• Verificare la sostenibilità delle richieste e
individuare gli interventi per garantire il
servizio
• Verificare l’impatto di operazioni di
manutenzione, sezionamenti, rotture
Nel 2018 HERA ha avviato un percorso di
implementazione della metodologia BIM, il
processo è attualmente in corso e in espansione
all’interno del gruppo che non si ferma e intende
proseguire con convinzione in questa rivoluzione
digitale.
Hera ha investito su sistemi, persone, processi, e
organizzazione garantendo benefici sulla qualità
dell’informazione e, di conseguenza, anche sui
costi.
La gestione delle informazioni gestita in maniera
sistemica (dalla progettazione alla conduzione
e manutenzione) consente un incremento di
affidabilità progettuale.
Il nuovo terreno di conquista che Hera sta
indagando è volto all’integrazione dei diversi
ambienti dati al fine di:
• Evitare la dispersione o duplicazione
dell’informazione
• Condividere le informazioni in maniera
efficiente tra dipartimenti
• Avere una piattaforma di collaborazione con i
propri partners.
29
Digital Project
The Digital Project approach offers
ADVANCED
DESIGN
valuable advantages where design
analyses shall be extensively and/or
iteratively applied. Automatic access
to project data, analyses execution and

METHODOLOGIES
result representation allow for a quick
execution of an extremely large number
of simulations which would be highly
un-economical with conventional design
approaches.

IN THE 4.0 ERA

Smart Cross Passage
Innovative approach to CP excavation
makes use of a small scale TBM, moved
along the track and oriented sideways to
drill through the tunnel wall. A standard
segmental lining with sealing gaskets is
installed during excavation, providing
a complete water tightness. After CP
completion the TBM is then pulled
back and moved forward to repeat the
process.

Digital Twin WE ARE

We have developed digital technologies
that allow “paper free” design and
digitalisation of the entire infrastructure
life cycle. The ambitious mission of
BIM (Building Information Modelling)
is to create a “digital twin” of the
“real infrastructure”, containing all the
relevant geometrical information and
metadata, and being able to collect and
manage information coming from the
different stakeholders involved in the
process.

www.swsglobal.com
 Come innovare i processi
nelle infrastrutture di trasporto
Paolo Mazzalai | Presidente - SYSTRA SWS

T
ra i temi importanti che caratterizzano oggi “intelligenti” per orientare le decisioni future sta
l’evoluzione del mondo delle infrastrutture diventando un’esigenza quotidiana. L’utilizzo dei
di trasporto c’è quello di velocizzare la database deve avere un approccio multisettoriale
transizione dalla fase di “ricerca di studio” a e multilivello, in modo da garantire l’accesso a
quella di “innovazione sul campo”. più portatori d’interesse.
La ricerca è fondamentale anche in questo Con queste e su queste tecnologie si è basato
settore, deve essere condivisibile e utilizzabile il nostro lavoro in Systra SWS: proponiamo
su larga scala, orientata a stimolare e produrre soluzioni ad alto grado di innovazione.
innovazione di processo e non solo “pura Mettere l’acceleratore sul settore infrastrutturale
conoscenza”. Connettere il mondo della ricerca significa anche implementarne la digitalizzazione,
con quello produttivo consente di sviluppare che consente ad esempio di monitorare ogni
soluzioni che migliorano l’efficienza e la qualità struttura in tempo reale e decidere le necessarie
della vita di tutti noi. azioni manutentive sulla base di priorità derivanti
Nel mondo i tentativi di questa transizione
dalle moderne tecniche IoT-Shm.
virtuosa sono molti. Pensiamo ai treni
Cosa ci proponiamo di fare quindi? Facilitare
superveloci, alle auto con guida parzialmente
e ottimizzare la vita e la fruizione del progetto
autonoma, all’innovativa logistica per le merci,
infrastrutturale nel suo complesso rendendolo di
alla modalità multipla di trasporto nei grandi
fatto più sostenibile.
centri urbani. Assistiamo a scenari nuovi e quasi
inaspettati.
La diffusione delle reti dati, le tecnologie di
localizzazione e la sensoristica per la sicurezza
hanno fatto passi da gigante.
Su questi obiettivi lungimiranti si è focalizzata da
anni la ricerca fatta dalle donne e dagli uomini di
Systra SWS. Promuovere e incentivare l’uso di
sistemi e piattaforme innovative per elaborare
i dati al fine di poter usufruire di indicazioni

31
NFT: Session_3_Forum-2022
 Sostenibilità e transizione energetica: dal
paradigma delle idee a quello dei fatti
Gabriele Scicolone | Amministratore Delegato - Artelia Italia
S
ostenibilità e transizione energetica. Due
temi e, al tempo stesso, un unico tema,
per il futuro del nostro pianeta.
Siamo esseri energivori: gli unici esseri
viventi cui non è sufficiente solo il cibo come
fonte di sostentamento, ma che hanno bisogno
di “altra energia” per condurre le proprie vite.
Siamo tanti, il doppio di soli trent’anni fa,
dieci volte più numerosi rispetto solo a un
paio di secoli fa. Ognuno di noi necessita
di quantitativi di energia due o tre volte
superiori di un uomo cinquanta anni fa.
Abbiamo consumato in un secolo e mezzo i
giacimenti di idrocarburi che si erano formati
in milioni di anni. Sono bastati meno di
duecento anni per passare dalla rivoluzione
34
industriale alla necessità di liberarcene,
poiché diventata da motore della civiltà a
nemico del progresso in poche decine di anni.
La chiamata è univoca: dobbiamo fare
qualcosa. Il dibattito è acceso, le soluzioni
sono alla portata, eppure siamo ancora ai
blocchi di partenza come se il business ci
impedisse di partire con la rivoluzione, ci
invitasse a procrastinare.
Allora forse è trovare proprio nella
transizione un motore del business.
Le tecnologie sono pronte, la grande industria
si riconverte, l’esplorazione delle energie
alternative procede con crescenti studi e
utilizzi. Abbiamo imparato a capire che non
occorre scavare le profondità terrestri per
portare alla luce il combustibile, ma che
abbiamo fonti inesauribili di energia alte nel
cielo, nella forza del vento, nelle onde del
mare, negli atomi che compongono le cose.
Il futuro richiede scelte precise da parte dei
governi; scelte coraggiose e lungimiranti
che possano anche diventare motore
dell’economia. Anche noi dobbiamo sentirci
pronti a partire verso questa transizione,
scarpette
allacciate, il
momento di farlo
è ora!
 La transizione digitale, energetica ed ecologica:
booster per l’ingegneria di oggi e di domani
Francesco De Bettin | Fondatore e Presidente - DBA Group
N
ext Generation EU, Green New Deal e
Transizioni Ecologiche dei 27 PNRR
nazionali tracciano per l’ingegneria
obiettivi di sviluppo tecnologico e di mercato
futuro basati sulla Transizione Digitale ed
Energetica.
L’interrogativo che si devono porre gli ingegneri
è: la mia progettazione è in linea con la
transizione ecologica in atto?
Transizione il cui obiettivo ultimo consiste
nella riduzione entro il 2030 del tenore di gas
serra in atmosfera del 55% rispetto al 1990 e il
successivo raggiungimento della neutralità nel
2050.
La sfida del mercato dell’ingegneria è volta
alla diminuzione dell’anidride carbonica
nell’atmosfera; operazione che passa attraverso
nuove forme di produzione di energia pulita
e nuove modalità di vivere e gestire la città.
Sappiamo che le principali fonti di emissione di
gas sono dovute agli insiemi urbani e industriali
che dovranno gradualmente e necessariamente
ridurre le emissioni. Diventa quindi
centrale il ruolo ed il know how della figura
dell’ingegnere, che può applicare tecnologia
e intelligenza artificiale, nuove tecnologie
costruttive e manutentive, pratiche gestionali e
amministrative virtuose e ottimizzate.
I costi della trasformazione potranno essere
calmierati dagli incentivi dei PNRR e del
GNDEu, mentre i costi di gestione potrebbero
essere coperti da speciali Crediti di Carbonio
Territoriale, maturati grazie a quelle buone
pratiche costruttive, manutentive e gestionali.
A livello digitale l’ingegneria deve essere
capace di integrare il suo sapere con tecnologie,
strumenti e metodi utilizzabili solo grazie
a digital twin infrastrutturali e territoriali
realizzati già dalla fase di progettazione.
A livello energetico l’ingegnere di oggi e di
domani deve quindi favorire l’integrazione di
fonti rinnovabili: sole, vento, acqua, geotermia,
onde, biogas, biomasse.
Transizione Digitale, Energetica ed Ecologica
allora rappresenteranno davvero un nuovo e
rinnovato impulso al mercato dell’ingegneria
e consentiranno il ritorno a
una maggiore reddittività,
distinguendo “l’Ingegneria vera”
dai “Servizi di Ingegneria”.
37
 PA e digitalizzazione: una strada
lastricata di formazione e adempimenti
Fabio Croccolo | Presidente della Terza Sezione del Cons. Sup. dei Lavori Pubblici
L
La digitalizzazione degli appalti nella
pubblica amministrazione non può
prescindere da un change managment
capace di unire esigenze normative e formative.
Da qualche anno è stato avviato il processo
di digitalizzazione nelle opere pubbliche con
l’introduzione del BIM. Si è assistito a un
processo di sperimentazione da parte delle
stazioni appaltanti che ha spostato l’attenzione
dalla gestione dei singoli appalti alla gestione di
asset pubblici.
I requisiti base per l’implementazione dei
processi BIM da parte della PA sono la
formazione del personale, l’acquisizione o
manutenzione di hardware e software e una
trasformazione organizzativa per il controllo e
la gestione.
38
Va aggiunto un importante requisito tecnologico:
la disponibilità di un ambiente di condivisione
dati in grado di gestire all’interno i processi, nel
rispetto della sicurezza informatica e tracciabilità
dei dati.
Individuo in questo schema i requisiti che trovo
necessari per questo cambiamento.
Con questa organizzazione, la stazione
appaltante digitale promuove una maggiore
interoperabilità nella digitalizzazione dei
processi stabilendo in maniera standardizzata i
requisiti informatici delle opere.
Il traguardo è quindi un change management
credibile solo se pensato graduale, senza poter
prescindere da un impegnativo processo di
recruitment e formazione.
La formazione diventa quindi centrale insieme
alla parte di riorganizzazione, vedo numerosi
percorsi formativi utili tra cui: disciplina di
authoring, nozioni di modellazione dei software,
analisi dell’interfaccia, esercitazioni pratiche,
certificazione energetica, gestione dei tempi
di esecuzione, gestione dei costi, facility
management e molto altro.
Il cambiamento è lento ma inesorabile, siamo
pronti a formarci a dovere?
 La sostenibilità
nella progettazione ospedaliera
Francesca Federzoni | CEO - Politecnica

U
n quesito che ci stimola e che ci Italia degli Hub di terapie intensive modulari
suggerisce una riflessione è: come progettate per far fronte all’emergenza sanitaria
misurare in modo oggettivo la Covid. Durante i webinar abbiamo analizzato i
sostenibilità di un progetto? vantaggi e le criticità di quanto fatto in Italia,
Tale riflessione volge inevitabilmente a una per permettere a questi paesi di fronteggiare
elaborazione condivisa che porta a soluzioni tempestivamente ed essere preparati in caso di
riguardanti diversi livelli di intervento: emergenza. Non commettere gli stessi errori e
elaborazione collettiva di standard sulla utilizzare come caso studio l’esperienza italiana
base di lessons learned e degli obiettivi in contesti diversi dal punto di vista geografico,
globali, promozione della condivisione delle
economico e culturale è stato riconosciuto
competenze, realizzazione di banche dati comuni
come vantaggioso e proficuo. Abbiamo scelto
che mettano a disposizione best practices e
di parlare di sostenibilità in maniera non solo
risultati ottenuti in progetti di successo.
tecnica ma soprattutto sociale: non come
Per questo condivido la nostra esperienza
pura descrizione di progetti ma soprattutto di
in Politecnica proprio nella convinzione che
processi che vediamo essere virtuosi.
la diffusione delle proprie competenze e la
propagazione della cultura siano fondamentali
in un momento dove abbiamo cambiato il nostro
modo di vivere, di lavorare e di pensare la
sanità: la pandemia di Covid 19.
In piena emergenza, in Politecnica abbiamo
realizzato gratuitamente due webinar
internazionali in Belize e in Giamaica, in
collaborazione con gli ordini professionali
degli ingegneri e degli architetti dei rispettivi
paesi. In questi incontri abbiamo condiviso le
esperienze di progettazione e realizzazione in

39
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 Aeroporti e sostenibilità
Francesca Sartor | Senior Project Manager - SAVE Engineering

P
artiamo da un dato di fatto: il settore del derivano da fonti controllate o di proprietà
trasporto aereo è responsabile del 2,5% dell’aeroporto, quelle indirette causate dalla
delle emissioni mondiali di CO2 prodotte.
generazione di energia che l’aeroporto acquista
Al netto della grave crisi mondiale degli ultimi
per la propria attività e, infine, tutte le altre
due anni causata dalla pandemia, gli scenari
emissioni legate alle attività aeroportuali le cui
futuri continuano a prevedere un traffico in
fonti non sono né controllate né di proprietà
crescita costante ed è pertanto fondamentale
(decollo, atterraggio, rullaggio degli aeromobili,
ridurre in modo significativo l’impronta
mezzi a terra degli operatori, trasporto dei
ecologica del settore.
passeggeri per raggiungere lo scalo ecc)
Molto si sta facendo a livello industriale affinché
Sulle prime due tipologie di emissione
gli aeromobili possano utilizzare carburanti
l’aeroporto può lavorare direttamente sulle
alternativi e più sostenibili per evitare di
proprie strutture e sistemi impiantistici
sfruttare risorse non rinnovabili e ridurre
per utilizzare fonti rinnovabili e ottimizzare
l’emissione di CO2 durante il volo.
l’efficienza delle strutture, dei sistemi e dei
Anche gli aeroporti possono contribuire in modo
mezzi. Diversamente, sulla terza categoria di
significativo agli obiettivi ambientali e lavorare
emissioni, l’aeroporto può mettere in atto azioni
sia sulla propria impronta ecologica che sulle
per favorire la riduzione delle emissioni da
misure volte a facilitare la sostenibilità dei
parte delle compagnie aeree, degli operatori
trasporti aerei.
aeroportuali e, non da ultimo, dei passeggeri
Seguendo i principi del GHG Protocol negli
stessi. L’aeroporto può quindi diventare un
aeroporti si possono individuare tre categorie
virtuoso promotore del cambiamento: creare
diverse di emissioni: quelle dei gas serra che
le condizioni adatte affinché tutti lavorino al
meglio per la riduzione della propria impronta
in un’ottica dove ognuno fa la propria parte
attivamente e concretamente.

41
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 La mappatura delle acque
come modello per la progettazione
Simone Venturini | Direttore Tecnico e Consigliere Delegato - Technital
Q
uando caliamo in una zona
un’infrastruttura dinamica, questa,
reagisce col territorio; pensiamo ad
un’autostrada, talmente dinamica che viene
usata mentre ci si muove.
Ogni infrastruttura dinamica si trova a
fronteggiare tre elementi, i primi due sono il
territorio e la sua fauna. Il terzo elemento è
l’acqua, l’oggetto della nostra indagine.
Ci troviamo sempre più spesso a parlare di
sostenibilità del territorio nel quale viene calata
un’infrastruttura che ospita l’acqua, perché
ricorrono nella memoria casi catastrofici nei
quali ci sono stati problemi idraulici come
Genova, Messina e Olbia. Voglio prendere
quest’ultimo evento come caso studio: il 18
novembre 2013 ci furono 9 vittime in occasione
di un evento straordinario ed eccezionale. Dopo
quest’evento tragico partì una pianificazione
capace di studiare prima il territorio e poi le
conseguenze che l’infrastruttura potesse avere
una volta calata.
La Regione Sardegna è particolarmente
avanzata dal punto di vista della pianificazione
e ha introdotto la creazione di piani
bidimensionale, un approccio modellistico
avanzato, ripermetrando tutte le aree di
allagamento per creare un nuovo catasto dei
corsi d’acqua.
L’acqua segue la gravità, ogni punto depresso
che viene raggiunto dall’acqua che scorre è un
punto potenzialmente vulnerabile.
La mappatura ha permesso di verificare le
condizioni di vulnerabilità di ogni porzione del
territorio di Olbia e quindi anche calcolare la
vulnerabilità delle persone.
Il modello bidimensionale del territorio è stato
costruito mappando con quattro punti per metro
quadro e ha richiesto una capacità di gestione
del dato altissima. Grazie a questo lavoro
possiamo descrivere l’intero territorio della città
di Olbia e farne una rappresentazione grafica.
Combinando le mappe di velocità di scorrimento
dell’acqua a quelle dei livelli di pioggia e a
quelle di vulnerabilità si ottengono delle mappe
del rischio.
La conclusione di questo lavoro porta
nell’immediato a porre sul territorio dei
vincoli; in ragione della vulnerabilità è facile
comprendere cosa si può fare e cosa no; in
secondo luogo serve a stabilire i danni potenziali
e di conseguenza a generare un mercato di
assicurazione dei danni di allagamento; infine
porta una vera pianificazione delle opere.
43
Gli NFT (Non Fungible Token) entrano nel
mondo Engineering grazie alla blockchain
Ing. Edoardo Querci della Rovere, AD di Digital Automations
Al Forum Ingegneria 4.0 2022 mi è stato chiesto di
spiegare cosa siano gli NFT e come questi possano
essere utilizzati nel mondo dell’engineering.
La sfida è senza dubbio interessante perché
l’evoluzione, sia essa naturale, scientifica, tecnica o
dei modelli di business, normalmente non procede
in maniera lineare ma piuttosto a balzi imprevedibili.
Oggi la tecnologia ha fatto uno di quei balzi evolutivi
e ci ha messo a disposizione un nuovo strumento, gli
NFT per l’appunto (e la blockchain), il cui utilizzo ed
impatto è ancora in fase di esplorazione… come agli
albori di internet, dell’intelligenza artificiale e di ogni
altra tecnologia rivoluzionaria.
Sta a noi, oggi, capire come sfruttarla al meglio e
creare nuove opportunità per le nostre aziende e per
tutto il settore dell’ingegneria.
Ma cosa sono gli NFT?
NFT, per esteso Non Fungible Token, può essere
tradotto come Certificato Non Fungibile.
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Analizziamo separatamente i due concetti presenti
nel nome: il concetto di certificato e il concetto di
fungibilità.
Riguardo al concetto di certificato, anche solo
intuitivamente, tutti abbiamo idea di cosa sia: il
certificato è un documento che attesta qualcosa.
Possiamo quindi avere certificati quali il certificato di
proprietà, il certificato di formazione o un certificato
che rappresenta un certo valore economico.
Il secondo concetto è quello di fungibilità. La
fungibilità implica la mancanza di individualità, e
quindi la possibilità di sostituzione e scambio.
Nel mondo non digitale, quello fisico, il certificato
fungibile più diffuso sono le banconote. Due banconote
da dieci euro sono due certificati che attestano un
valore economico, garantito dalla banca centrale,
che possono essere infinitamente scambiate tra loro
senza che questo porti alcun cambiamento concreto:
lo stato finale è uguale a quello iniziale.
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Se invece volessimo parlare di certificati non fungibili,
potremmo parlare di certificati di proprietà, di diritti
intellettuali o certificati di formazione. Sono certificati che
attestano delle attività uniche, e quindi non fungibili, e che
sono garantiti da soggetti quali i notai e i registri pubblici. Due
certificati di formazione o due atti di proprietà non possono
essere scambiati senza modificare lo stato di partenza.
Nel mondo digitale, prima degli NFT non esisteva il
concetto di unicità.
Qualunque file e documento poteva essere copiato
all’infinito senza che si potesse distinguere l’originale.
Una foto, una canzone, un’opera d’arte ... il progetto di
uno studio di ingegneria o un certificato di formazione.
Gli NFT hanno portato il concetto di unicità nel mondo
digitale.
Per esistere, anche gli NFT hanno bisogno di un garante e
il loro garante è il garante digitale per eccellenza. L’unico
garante digitale attivo dal 2009 che ha rivoluzionato
prima il settore del FinTec e che adesso sta rivoluzionando
gli altri settori, incluso l’engineering: la blockchain.
Facendo un parallelismo con il mondo fisico, il concetto di
unicità è estremamente importante: tutti possono capire
la differenza di valore tra un quadro originale e una copia,
tra un certificato originale e una copia, tra un documento
originale e una copia, ecc.
Nel mondo digitale questa differenza non esisteva. Non
vi era nessuna differenza tra il file di una foto e la sua
Scansiona il QR Code (o clicca sopra)
e chiedi il tuo NFT delle illustrazioni di
Forum Ingegneria 4.0 2022.
Le illustrazioni sono presenti in questo
magazine all’inizio di ogni sessione
copia, tra un documento PDF “originale” e la copia che
inviamo via e-mail, tra un certificato e le mille copie che
potremmo farne.
Ora che questo concetto è stato portato nel mondo
digitale si possono già immaginare i primi utilizzi dove, ad
esempio, è necessario garantire l’originalità, la proprietà,
la condivisione e la protezione dei dati e dei documenti.
Gli NFT possono quindi essere usati per creare attestati dei
corsi per gli ingegneri, per dare valore ai progetti presentati
ai concorsi, per dare valore alle opere di ingegno (per gli
ingegneri) e di arte (per gli architetti e le archistar), per dare
valore alle attività di comunicazione degli engineering (per
esempio gli articoli tecnici sulle opere progettate e costruite).
Aprono anche all’attività degli ingegneri sul metaverso,
dove ingegneri e architetti possono progettare opere che in
futuro potrebbero essere realizzate anche nel mondo fisico.
Siamo solo all’inizio e vi è molta sperimentazione in corso
per definire fino a dove ci si potrà spingere a creare nuovo
valore grazie questa tecnologia.
Quello che è certo è che, come accade sempre quando si
aprono nuove opportunità, il mondo troverà il modo di
creare valore.
Al Forum Ingegneria 4.0 2022 abbiamo portato due
tipologie di utilizzo degli NFT. La prima riguarda i
certificati di partecipazione all’evento e la seconda
riguarda 3 opere d’arte digitali create per questo evento
e che verranno consegnate in quantità limitata.
Il nostro obiettivo era dimostrare che la realtà degli NFT
è presente tra noi e stimolare i partecipanti a immaginare
un futuro dove questa tecnologia farà parte della
quotidianità, come molte altre precedenti innovazioni.
Chi oggi porta avanti questi progetti, ha l’opportunità di
plasmare il cambiamento e diventare leader domani.
Noi di Digital Automations lavoriamo con chi vuole
costruire questo futuro e chiunque avesse piacere di
approfondire il tema ci può contattare.
www.digitalautomations.it
+39 349 2495562
edoardo.qdr@digitalautomations.it
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Digital Modeling è una rassegna di progetti e simulazioni digitali BIM
strutturali eseguiti da alcuni dei migliori professionisti italiani
nel mondo dell’Architettura, dell'Ingegneria e delle Costruzioni.
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CSPFea distribuisce:

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Le opinioni espresse negli articoli pubblicati dalla rivista Digital Modeling Illustrazioni di Elena Brugnerotto - www.rebelhands.it
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Contenuti a cura di Paola Bergamelli di Spazio Comunicazione
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