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GUIDA ALLA CONTABILIZZAZIONE

E TERMOREGOLAZIONE DEGLI EDIFICI


GUIDA ANIT DI APPROFONDIMENTO TECNICO
Giugno 2017

Tutti i diritti sono riservati.


Nessuna parte di questo documento può essere riprodotta o divulgata senza l’autorizzazione scritta di ANIT.

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GUIDA ANIT Contabilizzazione e Termoregolazione

LE GUIDE ANIT
ANIT, Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico, pubblica periodicamente guide e manuali
sulle tematiche legate all’efficienza energetica e all’isolamento acustico degli edifici.
Gli argomenti trattati riguardano la legislazione, le norme tecniche di riferimento, le tecnologie costruttive, le
indicazioni di posa e molto altro.
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I contenuti sono curati dallo Staff e sono aggiornati alla data in copertina.
Le informazioni riportate sono da ritenersi comunque indicative ed è sempre necessario riferirsi anche a
eventuali documenti ufficiali. Sul sito www.anit.it sono disponibili i testi di legge.
Si raccomanda di verificare sul sito l’eventuale presenza di versioni più aggiornate di questo documento.

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INDICE
1. PREMESSA – CONTABILIZZARE E ISOLARE .............................................................. 3

2. LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO ............................................................................. 5


2.1 Introduzione ............................................................................................................................................................... 5
2.2 Quadro temporale: cronistoria degli obblighi di legge .............................................................................................. 5
2.3 Gli obblighi del DLgs 102/14 ...................................................................................................................................... 7

3. La norma UNI 10200 ............................................................................................ 11


3.1 Definizioni e classificazioni ....................................................................................................................................... 11
3.2 Composizione del consumo e della spesa ................................................................................................................ 13
3.3 Criteri di ripartizione della spesa e modalità di calcolo ........................................................................................... 14
3.4 Procedura di ripartizione della spesa totale ............................................................................................................ 18
3.5 Modulistica .............................................................................................................................................................. 18
3.6 Esempio di calcolo .................................................................................................................................................... 19

4. TESTO DEL DECRETO DLgs 102/14 e s.m.i. ............................................................ 23


Art. 2, DLgs 102/14 – Estratto delle definizioni ..................................................................................................................... 23
Art. 9, comma 5, DLgs 102/14 – Contabilizzazione e termoregolazione ............................................................................... 24
Art. 16, comma 5-8, DLgs 102/14 – Sanzioni ........................................................................................................................ 25

MODIFICHE RISPETTO ALLA VERSIONE PRECEDENTE (Aprile 2017)


 Pag.8 e da 23 a 24: integrazione nel testo delle modifiche introdotte dal DL 244/2016 (noto come
Milleproroghe). Le modifiche sono riportate in azzurro nel testo della guida.
 Pagg. da 7 a 11: integrazione nel testo delle FAQ ministeriali pubblicate a giugno 2017 col documento
“Chiarimenti in materia di termoregolazione e contabilizzazione del calore”. Le FAQ sono riportate in
rosso nel testo della guida.

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1. PREMESSA – CONTABILIZZARE E ISOLARE


Gli obblighi sulla contabilizzazione degli edifici esistenti descritti nel DLgs 102/14 (con le modifiche del DLgs
141/16) sono stati prorogati al 30 giugno 2017 dal DL 244/2016 (decreto Milleproroghe). Entro questa data per
ogni edificio esistente con impianto centralizzato dovrà essere possibile suddividere le spese “energetiche” delle
singole utenze sulla base dei consumi misurati.
Prima però di addentrarci nell’analisi della normativa tecnica, crediamo sia utile una riflessione di carattere
generale sul tema della contabilizzazione come strumento per valorizzare il risparmio energetico. A tal fine
riportiamo il punto B.8 della norma UNI 10200:
È opportuno informare l’utente che il proprio impianto munito di contabilizzazione del calore è predisposto
per adeguarsi docilmente alle variazioni di fabbisogno di calore del proprio alloggio. Eventuali opere di
risparmio energetico che l’utente volesse intraprendere (sostituzione dei serramenti, isolamento, ecc.) non
sono di alcun pregiudizio per il corretto funzionamento dell’impianto condominiale e il risparmio conseguito
è tutto e solo a vantaggio dell’utente che lo realizza.

Gli interventi di isolamento termico su un edificio esistente portano sempre a due vantaggi: una riduzione dei
consumi energetici e un aumento del comfort interno percepito.
Per gli edifici esistenti con impianto autonomo, questo binomio è facilmente recepito: un intervento di
riqualificazione energetica dà vantaggi diretti sulla riduzione della bolletta e migliora le condizioni ambientali
interne a vantaggio dell’utenza che ha voluto (e pagato) l’intervento stesso.
A titolo di esempio riportiamo i risultati di un sondaggio condotto da ANIT in collaborazione con RSE (Ricerca
Sistema Energetico) su circa 40 edifici esistenti riqualificati energeticamente. Dai questionari compilati dagli
utenti emerge un grande incremento del comfort termico lungo tutte le stagioni dell’anno e un miglioramento
della percezione del benessere acustico rispetto ai rumori esterni.

Estratto di un sondaggio ANIT condotto in collaborazione con RSE sul comfort degli edifici riqualificati.

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Per gli edifici con impianto centralizzato, il binomio risparmio energetico + comfort, invece non sempre è
percepito. Questo perché, in assenza di un sistema impiantistico adeguato, i benefici economici sono “dissolti”
dall’impossibilità di discriminare il risparmio sulle singole unità immobiliari.

Grazie alla contabilizzazione questo stallo è superato: anche gli interventi di riqualificazione parziale incidono sui
consumi individuali. Gli obblighi del DLgs 102/14 possono quindi essere letti come occasione di valorizzazione
degli interventi di riqualificazione energetica già effettuati e come occasione per pensare a nuovi interventi di
isolamento termico sulle singole unità in edifici centralizzati.

L’obiettivo della presente Guida è quello di agevolare l’interpretazione e l’applicazione dei suddetti obblighi
attraverso una schematizzazione dei contenuti legislativi (DLgs 102/14 e il DLgs 141/16) e normativi (UNI
10200:2013). Il testo coordinato dei due decreti è riportato nelle pagine finali della Guida.

Nell’edilizia a basso consumo l’energia in campo è poca.


Contabilizzare è invece estremamente utile nell’edilizia esistente
ad alto consumo.

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2. LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO
2.1 Introduzione
Le regole sulla contabilizzazione e termoregolazione degli edifici sono presenti in diversi dispositivi di legge ormai
da molti anni. Negli anni ’70 le regole erano disciplinate dalla Legge 373/76, negli anni ’90 dalla Legge 10/91 e
poi negli anni 2000 dal DLgs 192/05 e s.m.i. di recepimento della Direttiva 2002/91/CE (EPBD) sull’efficienza
energetica degli edifici.
Negli ultimi anni gli obblighi sono stati aggiornati con la pubblicazione del DM 26/6/15 (Decreto requisiti minimi),
ma soprattutto grazie al DLgs 102/14 di recepimento della Direttiva 2012/27/UE.
Quest’ultimo decreto legislativo, aggiornato recentemente dal DLgs 141/16, rappresenta infatti la vera svolta al
tema della contabilizzazione, perché introduce obblighi e tempistiche a prescindere dalla presenza di interventi
sul patrimonio edilizio esistente.
Per sintetizzare il quadro legislativo si possono definire tre livelli di applicazione come mostrato nello schema
seguente:
 obblighi per gli edifici di nuova costruzione
 obblighi per gli edifici esistenti oggetti di intervento
 obblighi per gli edifici esistenti anche non soggetti a interventi

Applicazione degli obblighi sulla contabilizzazione e termoregolazione


Obblighi per gli edifici Obblighi per gli edifici
Provvedimento Obblighi per gli edifici di
esistenti oggetti di esistenti anche non
legislativo nuova costruzione
intervento soggetti a interventi
Legge 373/77 
Legge 10/91 
DLgs 192/05 e s.m.i  
DM 26/06/15  
DLgs 102/14 e DLgs 141/16 

2.2 Quadro temporale: cronistoria degli obblighi di legge


Di seguito riportiamo la cronistoria dei dispositivi di legge che trattano il tema della contabilizzazione del calore.

Pubbli- In vigore Documento


cato
7 giu 8 giu Legge 373/76 “Norme per il contenimento del consumo energetico per usi
1976 1976 termici negli edifici”.
9 gen 17 gen Legge 10/91 “Norme per l’attuazione del piano energetico in materia di
1991 1991 uso razionale di energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti
rinnovabili di energia. All’art. 26 comma 5 richiamo alla possibilità di
termoregolare e contabilizzare
22 set 22 set Direttiva 93/76/CEE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13
1993 1993 settembre 1993 intesa a limitare le emissioni di biossido di carbonio
migliorando l’efficienza energetica (SAVE).
21 dic 5 gen DPR 551/99 “Regolamento recante delle modifiche al DPR 412/93
1999 2000 attuativo della Legge 10/91. Art. 5: obbligo alla termoregolazione e
contabilizzazione delle singole unità immobiliari di edifici di nuova
costruzione”

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7 ott 8 ott DLgs 192/2005 “Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al


2005 2005 rendimento energetico in edilizia”.
Con questo documento la Repubblica Italiana introduce le nuove
disposizioni europee all’interno dei regolamenti nazionali. Molti aspetti Recepimento
Dir. europea
vengono però demandati a futuri decreti attuativi.
1 feb 2 feb DLgs 311/06 “Disposizioni correttive ed integrative al DLgs 192/05, recante
2007 2007 attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico
nell'edilizia”. Il decreto modifica e integra il testo del DLgs 192/05.
10 giu 25 giu DPR 59/09 “Regolamento di attuazione dell'articolo 4, comma 1, lettere a)
2009 2009 e b), del DLgs 192/05 concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE
sul rendimento energetico in edilizia”.
Il documento è il primo dei decreti attuativi del DLgs 192/05 che introduce
un nuovo quadro di disposizioni obbligatorie in sostituzione alle indicazioni
“transitorie” dell’Allegato I del DLgs 192/05.
18 giu 9 lug Direttiva 2010/31/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19
2010 2010 maggio 2010 sulla prestazione energetica nell’edilizia (refusione).
La direttiva aggiorna e integra i contenuti della Direttiva 2002/91/CE (che
Dir.europea
viene abrogata con effetto dal 1 febbraio 2012) obbligando gli Stati
membri ad aggiornare i propri recepimenti nazionali.
25 ott Entro 5 Direttiva 2012/27/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25
2012 giu 2014 ottobre 2012 sull’efficienza energetica.
La direttiva affronta diversi temi legati al mondo dell’efficienza per il
Dir.europea
raggiungimento degli obiettivi 202020. Per la contabilizzazione e
termoregolazione è rilevante l’articolo 9 “misurazioni”
4 lug 19 lug DLgs 102/14 “ Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza
2014 2014 energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga
le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE” Recepimento
Dir. europea
15 lug 1 ott DM 26/6/15 “ Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni
2015 2015 energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli
edifici” (in sostanza attuativo della direttiva 2010/31/UE sulle prestazioni
energetiche degli edifici)
18 lug 26 lug DLgs 141/16 “Disposizioni integrative al decreto legislativo 4 luglio 2014, n.
2016 2016 102, di attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che
modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive
2004/8/CE e 2006/32/CE”.
30 dic 30 dic DL 244/16 “Proroga e definizione di termini”. Articolo 6, punto 10. Decreto
2016 2016 Milleproroghe.

Nota: i testi di legge citati sono disponibili dal sito www.anit.it

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2.3 Gli obblighi del DLgs 102/14


Gli obblighi per favorire il contenimento dei consumi energetici attraverso la contabilizzazione dei consumi e la
suddivisione delle spese, sono riportati all’Art. 9 punto 5 del DLgs 102/14 (con le modifiche del DLgs 141/16).
Tali obblighi si riferiscono a una serie di definizioni citate nell’Art. 2 del DLgs 102/14 che è bene riportare prima di
addentrarsi nell’analisi degli stessi:
nn) sistema di contabilizzazione: sistema tecnico che consente la misurazione dell’energia termica o
frigorifera fornita alle singole unità immobiliari (utenze) servite da un impianto termico centralizzato
o da teleriscaldamento o teleraffreddamento, ai fini della proporzionale suddivisione delle relative
spese;
qq) sistema di termoregolazione: sistema tecnico che consente all’utente di regolare la temperatura
desiderata, entro limiti previsti dalla normativa vigente, per ogni unità immobiliare, zona o
ambiente;
f) condominio: edificio con almeno due unità immobiliari, di proprietà in via esclusiva di soggetti che
sono anche comproprietari delle parti comuni;
p) edificio polifunzionale: edificio destinato a scopi diversi e occupato da almeno due soggetti che
devono ripartire tra loro la fattura dell’energia acquistata. (Secondo la FAQ n. 4 di giugno 2017 un
edificio con unica proprietà che ha la necessità di ripartire le spese energetiche con più locatari è da
considerarsi un edificio polifunzionale).
Nello schema seguente è riportato il contenuto dell’Art. 9 punto 5, con la descrizione delle diverse tipologie del
sistema edificio-impianto. I servizi energetici H, C e W si riferiscono rispettivamente al servizio di riscaldamento,
raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria.
I requisiti A, B, C e D citati nello schema sono approfonditi nelle pagine seguenti in base ai contenuti di legge.

SCHEMA DEGLI OBBLIGHI (DLgs 102/14 con modifiche del DLgs 141/16)
Art. 9, comma 5a Tipologia del sistema edificio-impianto Obblighi

Edificio o condominio allacciato ad una rete di:


di teleriscaldamento
di teleraffrescamento
A,B,C,D
Edificio o condominio con fonte centralizzata:
di riscaldamento
di raffrescamento

Art. 9, comma 5b Tipologia del sistema edificio-impianto Obblighi

Edifici polifunzionali
alimentati da una fonte di riscaldamento centralizzata o
alimentati da una fonte di raffrescamento centralizzata

Edifici polifunzionali
alimentati da una rete di teleriscaldamento B,C,D
alimentati da una rete di teleraffrescamento

Pluralità di edifici
serviti da sistema di fornitura centralizzata

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DESCRIZIONE DEGLI OBBLIGHI (DLgs 102/14 con modifiche del DLgs 141/16)

A È obbligatoria l’installazione del contatore di fornitura entro il 30 giugno 2017*.


Contatori * Il Decreto Legge n. 244 /2016 (noto come Milleproroghe), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
(Art. 9, n. 304 del 30 dicembre 2016 all’art. 6 comma 10, ha prorogato al 30 giugno 2017 il termine
punto 5a)
ultimo per provvedere al suddetto obbligo (precedentemente previsto al 31 dicembre 2016).
Dove per contatore di fornitura si intende:
i) contatore di fornitura: apparecchiatura di misura dell'energia consegnata. Il
contatore di fornitura può essere individuale, nel caso in cui misuri il consumo di
energia della singola unità immobiliare, o condominiale, nel caso in cui misuri
l'energia, con l'esclusione di quella elettrica, consumata da una pluralità di unità
immobiliari, come nel caso di un condominio o di un edificio polifunzionale
Il soggetto che deve adempiere è l’esercente l’attività di misura.
Dove per esercente si intende:
t) esercente l'attività di misura del gas naturale: soggetto che eroga l'attività di
misura di cui all'articolo 4, comma17 dell’Autorità per l'energia elettrica, il gas e il
sistema idrico n. 11 del 2007, e successive modificazioni
Note
L’obbligo di installazione del contatore di fornitura di calore in corrispondenza dello
scambiatore di calore di collegamento alla rete o del punto di fornitura dell’edificio o del
condominio non prevede deroghe.
Sanzione (Art. 16, comma 5)
La non ottemperanza all’obbligo è soggetta ad una sanzione amministrativa pecuniaria da 500
€ a 2500 € imputabile all’esercente l’attività di misura.
B È obbligatoria l’installazione di sotto-contatori per ciascuna unità immobiliare
Sotto entro il 30 giugno 2017*.
contatori * Il Decreto Legge n. 244 /2016 (noto come Milleproroghe), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
(Art. 9, n. 304 del 30 dicembre 2016 all’art. 6 comma 10, ha prorogato al 30 giugno 2017 il termine
punto 5b)
ultimo per provvedere al suddetto obbligo (precedentemente previsto al 31 dicembre 2016).
Dove per sotto-contatore si intende:
qq-bis) sotto-contatore: contatore dell'energia, con l'esclusione di quella
elettrica, che è posto a valle del contatore di fornitura di una pluralità di unità
immobiliari per la misura dei consumi individuali o di edifici, a loro volta formati
da una pluralità di unità immobiliari, ed è atto a misurare l'energia consumata
dalla singola unità immobiliare o dal singolo edificio;
Il soggetto che deve adempiere è il proprietario dell’unità immobiliare

Note
L’obbligo di installazione di contatori individuali è cogente laddove è:
 tecnicamente possibile
 efficiente in termini di costo (valutazione che può compiersi in accordo con la norma
UNI EN 15459
 proporzionato rispetto ai risparmi energetici potenziali
Se vi sono motivi di impossibilità tecnica d’installazione o di inefficienza in termini di costi e di
sproporzione rispetto ai risparmi potenziali, il progettista o tecnico abilitato, deve
documentare tali aspetti in apposita relazione tecnica e decade la sanzione in caso di non
installazione. La suddetta relazione secondo al FAQ n. 5 di giugno 2017 può fare riferimento
alla UNI EN 15459. Inoltre la FAQ n. 12 specifica che l’inefficienza in termini di costi deve

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essere fatta con riferimento a tutto il condominio o edificio polifunzionale. La condizione di


“inefficienza in termini di costi” indicata nella legge non può riferirsi ad una singola unità
immobiliare e quindi esimere eventualmente tale unità dall’installazione dei dispositivi previsti
e dalla conseguente suddivisione dei costi secondo i consumi individuali.

Sanzione (art. 16 punto 6)


La non ottemperanza all’obbligo di installazione del sotto-contatore è soggetta ad una
sanzione amministrativa pecuniaria da 500 € a 2500 € per ciascuna unità immobiliare. Se è
presente la relazione tecnica di un progettista o tecnico abilitato che attesta che l’installazione
del contatore individuale non è tecnicamente possibile o non è efficiente in termini di costo o
non proporzionata rispetto ai risparmi energetici potenziali non è previsto l’obbligo e quindi
decade la disposizione sulla sanzione.
C Se, l’uso di sotto-contatori (punto B), è tecnicamente impossibile o non efficiente in termini di
Termoregola costo e proporzionato rispetto ai risparmi energetici potenziali, per la misura del
zione e riscaldamento, si ricorre all’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione
contabilizzaz individuali per quantificare il consumo di calore in corrispondenza a ciascun corpo scaldante
ione posto all’interno delle unità immobiliari dei condomini o degli edifici polifunzionali secondo
individuale quanto previsto dalle norme tecniche vigenti.
(Art. 9, Il soggetto che deve adempiere è il proprietario dell’unità immobiliare.
punto 5c)
Note
L’obbligo di installazione decade se tale installazione non è efficiente in termini di costo
(valutata in accordo con UNI EN 15459). La FAQ n. 12 di giugno 2017 specifica che l’inefficienza
in termini di costi deve essere fatta con riferimento a tutto il condominio o edificio
polifunzionale. La condizione di “inefficienza in termini di costi” indicata nella legge non può
riferirsi ad una singola unità immobiliare e quindi esimere eventualmente tale unità
dall’installazione dei dispositivi previsti e dalla conseguente suddivisione dei costi secondo i
consumi individuali.

Sanzione (art. 16 punto 7)


La non ottemperanza all’obbligo di installazione di sistemi di termoregolazione e
contabilizzazione del calore individuali, è soggetta ad una sanzione amministrativa pecuniaria
da 500 € a 2500 € per ciascuna unità immobiliare. Se è presente la relazione tecnica di un
progettista o tecnico abilitato che attesta che l’installazione non è efficiente in termini di costo
decade la disposizione sulla sanzione.
D È obbligatoria la corretta suddivisione delle spese connesse al consumo di calore per il
Suddivisione riscaldamento, il raffreddamento delle unità immobiliari e delle aree comuni, nonché per l’uso
spese e di acqua calda per il fabbisogno domestico, se prodotta in modo centralizzato. L’importo
UNI 10200 complessivo è suddiviso tra gli utenti finali, in base alla norma UNI 10200 e successive
(Art. 9, modifiche e aggiornamenti.
punto 5d)
Note
 Se: la norma UNI 10200 non è applicabile, o laddove siano comprovate, tramite
apposita relazione tecnica asseverata, differenze di fabbisogno termico per metro
quadrato tra le unità immobiliari costituenti il condominio o l’edificio polifunzionale
superiori al 50 %, è possibile suddividere l’importo complessivo tra gli utenti finali
attribuendo una quota di almeno il 70 per cento agli effettivi prelievi volontari di
energia termica e ripartire gli importi rimanenti, a titolo esemplificativo e non
esaustivo, secondo i millesimi, i metri quadri, o i metri cubi utili o le potenze installate.
Su questa possibilità la FAQ n. 1 di giugno 2017 specifica che in tale procedura è
indicato un campo di utilizzo dal 70 al 100 % dell’importo complessivo e che

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comunque si tratta di una possibilità e non di un obbligo.


La FAQ n. 17 invece propone un metodo per valutare se le differenze di fabbisogno
sono superiori al 50% attraverso i seguenti passaggi:
 calcolo del fabbisogno ideale di energia termica utile di due unità immobiliari
(si consiglia di iniziare il calcolo dalle due unità che per esposizione e posizione
potrebbero avere evidenti differenze di fabbisogni ideali);
 confronto dei fabbisogni per metro quadro tra le due unità immobiliari
suddette e determinazione della relativa differenza. La formula da utilizzarsi è
la seguente:

 Se la differenza suddetta è inferiore al 50%, allora si procederà a valutare il


fabbisogno ideale di energia termica utile di altre unità immobiliari al fine di
verificare se questa superi il 50 per cento.

 Per la prima stagione termica successiva all’installazione dei dispositivi si può


mantenere la suddivisione dei costi in base ai soli millesimi di proprietà.
 Le disposizioni descritte sono facoltative nei condomini o negli edifici polifunzionali
ove all’entrata in vigore del DLgs 141/16 (26/07/2016) si sia già provveduto
all’installazione di dispositivi di cui al comma 5 e si sia già provveduto alla relativa
suddivisione delle spese.

Sanzione
La non ottemperanza all’obbligo di ripartizione delle spese, è soggetta ad una sanzione
amministrativa pecuniaria da 500 € a 2500 € imputabile al condominio (art. 16 punto 8).

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3. La norma UNI 10200


Per la corretta suddivisione delle spese connesse al consumo di calore è necessaria la conoscenza approfondita
della norma tecnica UNI 10200:2015 “Impianti termici centralizzati di climatizzazione invernale e produzione di
acqua calda sanitaria – Criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale e di acqua calda sanitaria”.
Infatti tale norma è esplicitamente indicata dal DLgs 102/14 come riferimento per la ripartizione delle spese negli
edifici esistenti che hanno un impianto di riscaldamento che serve più di due unità immobiliari (ovvero per i
condomini).
La norma UNI 10200, revisionata profondamente nel 2013 e ritoccata nel 2015, richiama a sua volta il pacchetto
normativo UNI/TS 11300 “Prestazioni energetiche degli edifici” per la valutazione previsionale dei fabbisogni
connessi al servizio di climatizzazione invernale e di produzione di acqua calda sanitaria.

Quindi, in sintesi, i riferimenti normativi da conoscere per il calcolo e la suddivisione delle spese sono:
 UNI 10200 Impianti termici centralizzati di climatizzazione invernale e produzione di acqua calda sanitaria
– Criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale e di acqua calda sanitaria
 UNI/TS 11300 –1 Prestazioni energetiche degli edifici – Parte 1: Determinazione del fabbisogno di
energia termica dell’edificio per la climatizzazione estiva e invernale;
 UNI/TS 11300 –2 Prestazioni energetiche degli edifici – Parte 2: Determinazione del fabbisogno di
energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale, per la produzione di acqua calda
sanitaria, la ventilazione e l’illuminazione;
 UNI/TS 11300 –4 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 4: Utilizzo di energie rinnovabili e di altri
metodi di generazione per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria.

In questo capitolo presentiamo le logiche della norma UNI 10200 e i contenuti per poter capire il livello di
approfondimento richiesto nelle varie casistiche previste. Come di consueto però, si richiamano le principali
definizioni. La FAQ n. 15 di giugno 2017 ricorda che la UNI 10200 non è applicabile nei casi in cui,nell’edificio
oggetto di analisi sia presente un servizio di climatizzazione estiva centralizzato. Questo perché tale servizio non
è compreso nel campo di applicazione della norma.

3.1 Definizioni e classificazioni


Consumo involontario: consumo dovuto alle dispersioni dell’impianto (per distribuzione secondaria,
accumulo e distribuzione primaria) non riconducibile all’azione dei singoli
utenti.
Consumo volontario: consumo riconducibile all’azione del singolo utente sui sistemi di
termoregolazione, al fine di garantire determinate condizioni climatiche in
relazione anche alle caratteristiche dell’unità immobiliare.
Contabilizzazione diretta determinazione dei consumi volontari di energia termica dei singoli utenti
dell’energia termica utile: basata sull’utilizzo dei contatori di calore.
Contabilizzazione indiretta determinazione dei consumi volontari di energia termica dei singoli utenti
dell’energia termica utile: basta sull’utilizzo di ripartitori o di sistemi di ripartizione per la
contabilizzazione, per una ragionevole stima (mediante calcolo) del consumo
stesso, determinata misurando parametri con elevata correlazione al
consumo di energia termica.
Contatore di calore: strumento destinato alla misura dell’energia termica che, in un circuito di
scambio termico, è assorbita o ceduta da un liquido termovettore
Edificio di tipo condominiale: edificio in cui più soggetti hanno un diritto di proprietà su un medesimo
edificio del quale ciascuno abbia in proprietà esclusiva una o più parti e in
modo indiviso con gli altri le parti e i servizi comuni.

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Energia termica: sinonimo di calore. Nelle unità internazionali, in base al principio di


equivalenza, si misura in Joule (J).
Energia termica utile (U): energia termica resa dalla centrale termica o dalla centrale di
interconnessione con il teleriscaldamento all’impianto condominiale di
distribuzione dell’energia termica.
Fabbisogno di energia termica quantità di energia termica necessaria per la produzione di acqua calda
utile per ACS della singola sanitaria per la singola unità immobiliare.
unità immobiliare (Qh,acs):
Fabbisogno di energia termica quantità di energia termica necessaria per la climatizzazione invernale della
utile per la climatizzazione singola unità immobiliare.
invernale della singola unità
immobiliare (Qh,cl,i):
Impianto dotato di impianto dotato di dispositivi in grado di variare l’emissione termica dei corpi
termoregolazione: scaldanti per adattarla alle esigenze dell’unità immobiliare per esempio
tramite valvole termostatiche, termostati ambiente ed altri dispositivi di
regolazione.
Ripartitore: strumento utilizzato per la contabilizzazione indiretta dell’energia termica
utile.
Termostato ambiente: dispositivo di termoregolazione associato ad ogni zona termica atto a
mantenere la temperatura ambiente ad un valore preselezionato con
differenziale massimo di 1°C agendo su elettrovalvole.
Zona termica: parte dell’ambiente climatizzato mantenuto a temperatura uniforme
attraverso lo stesso impianto di climatizzazione invernale, raffrescamento o
ventilazione.

Classificazione possibile degli impianti centralizzati:


La norma prevede la seguente classificazione degli impianti centralizzati descrivendone in dettaglio la
definizione:
 impianti sprovvisti di termoregolazione
 impianti dotati di termoregolazione per il prelievo volontario di energia termica utile da parte dei singoli
utenti provvisti di contabilizzazione diretta (5.1.2) dell’energia termica utile
 impianti dotati di termoregolazione per il prelievo volontario di energia termica utile da parte dei singoli
utenti provvisti di contabilizzazione indiretta (punto 5.1.3) dell’energia termica utile

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3.2 Composizione del consumo e della spesa


La norma UNI 10200 definisce i criteri di composizione del consumo e delle spese per i servizi di climatizzazione
invernale e di produzione di acqua calda sanitaria per rispondere alla richieste del DLgs 102/14 e s.m.i.
Di seguito riportiamo la schematizzazione descritta nei punti 6 e 7 della norma.

Composizione del consumo totale Qt


Il consumo totale di energia termica utile dell’edificio (Qt) si compone del consumo totale per la climatizzazione
invernale (Qcli) e del consumo totale per la produzione di acqua calda sanitaria (Qacs). A loro volta questi consumi
si suddividono in consumi volontari o involontario come indicato nello schema seguente.

Figura 1:
Composizione del consumo totale Qt
secondo il punto 6 della UNI 10200.

Composizione della spesa totale St


La spesa totale (St) è definita dalla somma delle spese per la climatizzazione invernale (Scli) e per la produzione di
acqua calda sanitaria (Sacs). Di seguito lo schema della norma UNI 10200.

Figura 2:
Composizione della spesa totale St
secondo il punto 7 della UNI 10200.

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3.3 Criteri di ripartizione della spesa e modalità di calcolo


I criteri di ripartizione della spesa totale per la climatizzazione invernale e la produzione di acqua calda sanitaria
sono indicati al punto 8 della UNI 10200 e si basano, a seconda del tipo di spesa, su:
 i consumi delle singole unità per il servizio di climatizzazione invernale (Qui,cli) e produzione di acqua calda
sanitaria (Qui,acs);
 i millesimi di proprietà (mp);
 i millesimi di fabbisogno delle singole unità per la climatizzazione invernale (mQh,cli) e produzione di acqua
calda sanitari (mQh,acs);
 i millesimi di potenza termica installata delle singole unità immobiliari (mφ).

Nello schema seguente riportiamo le logiche previste dalla norma e a seguire le istruzioni su come effettuare il
calcolo per i diversi criteri (fabbisogni e millesimi).

Figura 3:
Criteri di ripartizione della spesa totale St
secondo il punto 8 della UNI 10200.

La procedura di ripartizione si basa sul principio generale che si privilegia la misura (diretta o indiretta) rispetto ai
calcoli teorici; laddove non si ha misura, si usano valutazioni predittive di fabbisogno energetico in accordo con le
norme del pacchetto UNI/TS 11300.
In generale quindi, le spese collegate al consumo delle singole unità immobiliari sono relazionate all’effettivo
consumo dell’unità, se misurabile, o al loro fabbisogno energetico predittivo se non misurabile.
Le spese legate al consumo dei locali ad uso collettivo sono invece suddivise sulla base dei millesimi di proprietà.
Infine le spese connesse alla gestione dell’impianto e della contabilizzazione e ai consumi non volontari sono
riferiti ai millesimi di potenza o di fabbisogno delle singole unità immobiliari.

Nelle pagine che seguono, proviamo a richiamare le procedure di calcolo definite dalla norma.

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Consumi delle singole unità per il servizio di climatizzazione invernale e acs (Q ui,cli e Qui,acs)
Il calcolo è condotto in accordo col punto 11.6 della UNI 10200.
I consumi delle singole unità per il servizio di climatizzazione invernale (Qui,cli) e produzione di acqua calda
sanitaria (Qui,acs) sono valutati come segue a seconda dai casi.

Nel caso si disponga di un contatore di calore:



Qui,cli  L2,cc  L1,cc  kcli  con: kcli  Qh,cli Qh,cli  Qh,acs   [1] e [2]
Qui,acs  L 2,cc  L1,cc k acs con: kacs  Qh,acs Qh,cli  Qh,acs  [3] e [4]

Nel caso si disponga di contatori volumetrici:


Qui,acs  L2,cv  L1,cv  mv  q p   acs   f  [5]

Nel caso si disponga di ripartitori:



Qui,cli  Qcli   Qcc,cli   Qsc,cli  Qinv,cli  ur  ur  P tub [6]

Nel caso di formulazione di un prospetto previsionale o nel caso di assenza di un contatore di calore, di un
contatore volumetrico e di ripartitori:
Qui,cli  Qh,cli [7]
Qui,acs  Qh,acs [8]

Dove:
L1,cc è la lettura iniziale del contatore di calore [kWh]
L2,cc è la lettura finale del contatore di calore [kWh]
kcli è il coefficiente di ripartizione per la climatizzazione invernale [-]. È pari a 1 qualora il contatore di
calore sia asservito solo alla climatizzazione invernale.
kacs è il coefficiente di ripartizione per acs [-].È pari a 1 qualora il contatore di calore sia asservito solo al
servizio di acs.
Qh,cli è il fabbisogno di energia termica utile della singola unità immobiliare per la climatizzazione invernale
nel periodo considerato [kWh]. Calcolo effettuato in accordo con l’Appendice E della UNI 10200.
Qh,acs è il fabbisogno di energia termica utile della singola unità immobiliare per acs nel periodo considerato
[kWh]. Calcolo effettuato in accordo con l’Appendice E della UNI 10200.
L1,cv è la lettura iniziale del contatore volumetrico [m3]
L2,cv è la lettura finale del contatore volumetrico [m3]
mv è la massa volumica dell’acqua, pari a 1000 kg/m3
qp è il calore specifico dell’acqua a pressione constante, pari a 1,162 10-3 Wh/kg°C
θacs è la temperatura media dell’acqua calda sanitaria nel punto di misura del volume prelevato
(tipicamente 48°C)
θf è la temperatura media dell’acqua fredda (15°C)
Qcli è il consumo totale per energia termica utile dell’edificio per la climatizzazione invernale [kWh]
Qcc,cli è il consumo di energia termica utile della singola utenza (unità immobiliare o locale a uso collettivo)
dotata di un contatore di calore per la climatizzazione invernale [kWh]
Qsc,cli è il consumo di energia termica utile della singola utenza (unità immobiliare o locale a uso collettivo)
priva di un contatore di calore per la climatizzazione invernale [kWh]
Qinv,cli è il consumo involontario di energia termica utile per la climatizzazione invernale [kWh]. Calcolo
effettuato in accordo col punto 11.8.3.1 della UNI 10200.
ur sono le unità di ripartizione della singola utenza [ur]. Sono calcolate come sommatoria dei valori di
unità di ripartizione dei singoli corpi scaldanti (definiti dalla differenza tra il valore della lettura iniziale e
finale del ripartitore).

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Ptub sono le perdite delle tubazioni a vista nei locali nel periodo considerato [kWh]. Questo contributo è da
calcolare solo nel caso di presenza di tubi a vista nei locali ed è considerato come un prelievo
involontario da attribuire in base all’unità immobiliare nella quale è ubicato ciascun tratto di rete.

Il calcolo dei fabbisogni Qh,cli e Qh,acs necessari per risolvere le formule precedenti è eseguito in accordo col punto
E.7 della norma UNI 10200, ovvero come somma dei rispettivi fabbisogni mensili Qh,cli,m e Qh,acs,m.
I fabbisogni mensili a loro volta sono calcolati come:
Qh,cli ,m  Qh,id ,net,cli ,m  Pem,m  Preg ,m [9]
Qh,acs,m  Qh,id ,acs,m  Per ,m [10]

Dove:
Qh,id,net,cli,m è il fabbisogno mensile ideale netto di energia termica utile della singola utenza per climatizzazione
invernale (in accordo con UNI/TS 11300-1 e 2) [kWh]
Qh,id,acs,m è il fabbisogno mensile ideale di energia termica utile della singola utenza per acs (in accordo con
UNI/TS 11300-1 e 2) [kWh]
Pem,m sono le perdite mensili di emissione della singola utenza (in accordo con UNI/TS 11300-2) [kWh]
Preg,m sono le perdite mensili di regolazione della singola utenza (in accordo con UNI/TS 11300-2) [kWh]
Per,m sono le perdite mensili di erogazione della singola utenza (in accordo con UNI/TS 11300-2) [kWh]

Millesimi di proprietà (mp)


I millesimi di proprietà sono riportati nelle tabelle millesimali del condominio e si assume che siano noti e a
disposizione dell’amministratore del condominio.
Le tabelle millesimali traducono in termini matematici i valori delle unità immobiliari di proprietà esclusiva ed
esprimono il valore delle singole quote di comproprietà sulle parti comuni dell'intero edificio, ai fini della
formazione della volontà dell'organo assembleare e della ripartizione delle spese.

Millesimi di fabbisogno di energia termica utile della singola unità immobiliare per la climatizzazione invernale
e la produzione di acqua calda sanitaria (mQh,cli e mQh,acs)
Il calcolo dei millesimi è condotto in accordo col punto 10 della UNI 10200.
Sia per la climatizzazione invernale che la produzione di acqua calda sanitaria, i millesimi nascono dal rapporto
tra il fabbisogno di energia termica utile (legato al servizio) della singola unità immobiliare e la sommatoria dei
fabbisogni di tutte le unità immobiliari.
Il calcolo dei fabbisogni di energia termica utile segue le indicazioni del punto E.7 dell’Appendice E della UNI
10200 che a sua volta richiama il calcolo dei fabbisogni e delle perdite valutati con UNI/TS 11300 parte 1 e 2
come visto nelle formule [9] e [10].

 Q 
mQh,cli   h,cli   1000 [11]
 Q 
 h ,cli 

 Q 
mQh,acs   h,acs   1000 [12]
 Q 
 h ,acs 

Dove:
Qh,cli è il fabbisogno annuo di energia termica utile della singola unità immobiliare per la climatizzazione
invernale [kWh]
Σ Qh,cli è la sommatoria dei fabbisogni annui di energia termica utile di tutte le unità immobiliari per la
climatizzazione invernale [kWh]
Qh,acs è il fabbisogno annuo di energia termica utile della singola unità immobiliare per la produzione di acqua

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calda sanitaria [kWh]


Σ Qh,acs è la sommatoria dei fabbisogni annui di energia termica utile di tutte le unità immobiliari per la
produzione di acqua calda sanitaria [kWh]
Millesimi di potenza termica installata (mφ)
Il calcolo dei millesimi di potenza termica installata della singola unità immobiliare è condotto in accordo col
punto 9 della UNI 10200. I millesimi nascono dal calcolo della potenza termica installata nella singola unità
immobiliare rispetto alla sommatoria delle potenze installate in tutte le unità immobiliari. Questo criterio non
valorizza interventi di isolamento termico, a meno che questi non abbiamo comportato una riduzione delle
dimensioni e potenze del corpo scaldante.
I millesimi di potenza termica installata si calcolano come:

  ui 
m     1000 con: ui    cs [13]
  
 ui 

Dove:
φui è la potenza termica installata nella singola unità immobiliari [W]
Σφui è la sommatoria delle potenze termiche installate in tutte le unità immobiliari [W]
φcs è la potenza termica totale emessa dal singolo corpo scaldante (calcolo che si può eseguire in accordo
con l’Appendice D della UNI 10200) [W]

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3.4 Procedura di ripartizione della spesa totale


La parte finale della norma descrive i passaggi per produrre il calcolo delle spese delle singole unità immobiliari
sulla base di quanto descritto. Si riportano i passaggi con la descrizione e il riferimento ai punti della norma.

Passaggio Descrizione Riferimento


1 Calcolo dei consumi dei singoli vettori energetici Punto 11.1
2 Calcolo dei contributi di energia termica utile dei singoli generatori Punto 11.2
3 Calcolo del consumo totale di energia termica utile dell’edificio per climatizzazione Punto 11.3
invernale
4 Calcolo della spesa totale per climatizzazione invernale Punto 11.4
5 Calcolo dei costi unitari dell’energia termica utile Punto 11.5
6 Calcolo dei consumi di energia termica utile delle singole unità immobiliari Punto 11.6
7 Calcolo dei consumi di energia termica utile dei singoli locali ad uso collettivo Punto 11.7
8 Calcolo delle componenti del consumo totale di energia termica utile dell’edificio Punto 11.8
per la climatizzazione invernale
9 Calcolo delle componenti della spesa totale per climatizzazione invernale Punto 11.9
10 Calcolo delle spese delle unità immobiliari Punto 11.10

3.5 Modulistica
Segnaliamo che l’Appendice C della norma UNI 10200 propone alcuni esempi di modulistica che comprendono:
 un prospetto a consuntivo o previsionale di ripartizione delle spese,
 un certificato della potenza termica installata della singola unità immobiliare,
 un prospetto millesimale riassuntivo,
 un prospetto riassuntivo delle prestazioni energetiche dell’edificio.
Tale modulistica, seppur non obbligatoria, offre un riferimento “ufficiale” per la rendicontazione dei risultati
ottenuti.

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3.6 Esempio di calcolo


L’Appendice F della norma UNI 10200 riporta 3 esempi di calcolo di ripartizione della spesa per edifici
condominiali. Gli esempi sono descritti passo passo in accordo con le procedure descritte al punto 11.
Riportiamo di seguito un nostro esempio costruito sulla falsa riga del primo caso dell’Appendice F. L’obiettivo è di
illustrare i passaggi di calcolo per ottenere la ripartizione della spesa.

Descrizione dell’edificio
Consideriamo un condominio con 4 unità abitative e senza locali ad uso comune e con un impianto centralizzato
con contatori di calore per il servizio di riscaldamento e contatori volumetrici per l’acqua calda sanitaria.
Il calcolo riportato di seguito riguarda il conteggio della ripartizione delle spese per una stagione annuale sulla
base dei millesimi di fabbisogno di energia termica utile. Le spese registrate per la manutenzione ordinaria
dell’impianto per la gestione della contabilizzazione sono ipotizzate rispettivamente pari a 400€ e 150€.
Nello schema sottostante mostriamo i dati relativi alle letture dei contatori.

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Dati noti
Dati Spesa totale per la conduzione e manutenzione Scm [€] 400
generali ordinaria
Spesa totale per la gestione del servizio di Scr [€] 150
contabilizzazione
Fabbisogno annuo di energia termica utile Qh,cli [kWh] 41900
dell’edificio per la climatiz. invernale
Fabbisogno annuo di energia termica utile Qh,acs [kWh] 18200
dell’edificio per acs
Generatore Lettura iniziale del contatore di calore L1,cc [kWh] 0
Lettura finale del contatore di calore L2,cc [kWh] 57500
Fabbisogno di energia termica utile applicato al Q'gn,cli [kWh] 41900
generatore per climatizzazione invernale nel
periodo considerato
Fabbisogno di energia termica utile applicato al Q'gn,acs [kWh] 18200
generatore per acs nel periodo considerato
Vettori Contatore gas Contatore elettr.
energetici Lettura iniziale del contatore L1,ct [m ]
3
0 [kWh] 0
3
Lettura finale del contatore L2,ct [m ] 5900 [kWh] 403
3
Fabbisogno di climatizzazione invernale nel Q've,cli [m ] 4221 [kWh] 281
periodo considerato
3
Fabbisogno per acs nel periodo considerato Q've,acs [m ] 1803 [kWh] 125
3
Costo unitario del vettore energetico cve [€/m ] 0,67 [€/kWh] 0,28
Unità unità 1 unità 2 unità 3 unità 4
immobiliari Millesimi di fabbisogno di energia termica utile mQh,cli [-] 230 230 270 270
per la climatizzazione invernale
Millesimi di fabbisogno di energia termica utile mQh,acs [-] 250 250 250 250
per acs
Lettura iniziale del contatore di calore L1,cc [kWh] 0 0 0 0
Lettura finale del contatore di calore L2,cc [kWh] 8500 9500 8300 8000
3
Lettura iniziale del contatore volumetrico L1,cv [m ] 0 0 0 0
3
Lettura finale del contatore volumetrico L2,cv [m ] 90 110 95 115

Calcolo dei consumi dei singoli vettori energetici


vettore gas vettore en. elettrica
Coef. di ripartizione per kcli = Q’ve,cli / (Q’ve,cli + Q’ve,acs) [-] 0,70 [-] 0,69
climatizzazione invernale
Coef. di ripartizione per acs kacs = Q’ve,acs / (Q’ve,cli + Q’ve,acs) [-] 0,30 [-] 0,31
3
Consumo per climatizzazione Qve,cli = (L2,ct - L1,ct) x kcli [m ] 4134,11 [kWh] 278,92
invernale
3
Consumo per acs Qve,acs = (L2,ct - L1,ct) x kacs [m ] 1765,89 [kWh] 124,08

Calcolo dei contributi di energia termica del generatore


Coef. di ripartizione per kcli = Q’gn,cli / (Q’gn,cli + Q’gn,acs) [-]
0,70
climatizzazione invernale
Coef. di ripartizione per acs kacs = Q’gn,acs / (Q’gn,cli + Q’gn,acs) [-] 0,30
Contributo di energia termica Qgn,cli = (L2,cc - L1,cc) x kcli [kWh]
40087,35
utile per climatiz.invernale
Contributo di energia termica Qgn,acs = (L2,cc - L1,cc) x kacs [kWh]
17412,65
utile per acs

Calcolo del consumo totale di energia termica utile


Consumo totale di en. termica Qcli = Qgn,cli [kWh] 40087,35
utile dell’edificio per climatiz.inv.
Consumo totale di en. termica Qacs = Qgn,acs [kWh] 17412,65
utile dell’edificio per acs
Consumo totale di en. termica Qt = Qcli + Qacs [kWh] 57500
utile dell’edificio

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Calcolo della spesa totale


Spesa energetica per climatiz.inv. Se,cli = (cve,1 x Qve,cli,1) + (cve,2 x Qve,cli,2) [€] 2847,95
Spesa energetica per acs Se,acs= (cve,1 x Qve,acs,1) + (cve,2 x Qve,acs,2) [€] 1217,89
Coef. di ripartizione per kcli = Qh,cli / (Qh,cli + Qh,acs) [-] 0,70
climatizzazione invernale
Coef. di ripartizione per acs kacs = Qh,acs / (Qh,cli + Qh,acs) [-] 0,30
Spesa per conduzione e Scm,cli = Scm x kcli [€] 278,87
manutenzione ordinaria
dell’impianto termico
centralizzato per cimatiz. inv
Spesa per conduzione e Scm,acs = Scm x kacs [€] 121,13
manutenzione ordinaria
dell’impianto termico
centralizzato per acs
Spesa per la gestione del servizio Scr,cli = Scr x kcli [€] 104,58
di contabiliz. dell’energia termica
utile per climatizzazione
invernale
Spesa per la gestione del servizio Scr,acs = Scr x kacs [€] 45,42
di contabiliz. dell’energia termica
utile per acs
Spesa totale per climatiz. Inv. Scli = Se,cli + Scm,cli + Scr,cli [€] 3231,40
Spesa totale per acs Sacs = Se,acs + Scm,acs + Scr,acs [€] 1384,44
Spesa totale St = Scli + Sacs [€] 4615,84

Calcolo dei costi unitari dell'energia termica utile


Costo unitario dell’energia ccli = Se,cli / Qcli [€/kWh] 0,071
termica utile per climatiz. inv.
Costo unitario dell’energia cacs = Se,acs / Qacs [€/kWh] 0,070
termica utile per acs

Calcolo dei consumi di energia termica utile delle singole unità


unità 1 unità 2 unità 3 unità 4
Consumo di energia termica utile Qui,cli = L2,cc – L1,cc [kWh] 8500,00 9500,00 8300,00 8000,00
per climatiz. Invernale
Consumo di energia termica utile Qui,acs=(L2,cv–L1,cv) x cp x mv x (θacs–θf) [kWh] 3451,14 4218,06 3642,87 4409,79
per acs

Calcolo dei componenti del consumo totale e della spesa totale


Consumo totale di energia Qui,cli,t = Σ Qui,cli [kWh] 34300,00
termica utile delle unità
immobiliari per climatiz. inver.
Consumo totale di energia Qui,acs,t = Σ Qui,acs [kWh] 15721,86
termica utile delle unità
immobiliari per acs
Consumo involontario di energia Qinv,cli = Qcli – Qui,cli,t [kWh] 5787,35
termica utile per climatiz. invern.
Consumo involontario di energia Qinv,acs = Qacs – Qui,acs,t [kWh] 1690,79
termica utile per acs
Spesa totale per il consumo di Sui,cli = ccli x Qui,cli,t [€] 2436,80
energia termica utile delle unità
immobiliari per climatiz. invern.
Spesa totale per il consumo di Sui,acs = cacs x Qui,acs,t [€] 1099,63
energia termica utile delle unità
immobiliari per acs
Spesa totale per potenza termica Sp,cli = (ccli x Qinv,cli) + Scm,cli + Scr,cli [€] 794,60
installata per climatiz. invern.
Spesa totale per potenza termica Sp,acs = (cacs x Qinv,acs) + Scm,acs + Scr,acs [€] 284,81
installata per acs

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Calcolo delle spese per le singole unità


unità 1 unità 2 unità 3 unità 4
Spesa per il consumo di energia sui,cli = ccli x Qui,cli [€] 603,87 674,92 589,66 568,35
termica utile per climatiz. invern.
Spesa per il consumo di energia sui,acs = cacs x Qui,acs [€] 241,38 295,02 254,79 308,43
termica utile per acs
Spesa per potenza termica sp,cli = Sp,cli x (mQh,cli / 1000) [€] 182,76 182,76 214,54 214,54
installata per climatiz. invern
Spesa per potenza termica sp,acs = Sp,acs x (mQh,acs / 1000) [€] 71,20 71,20 71,20 71,20
installata per acs
Spesa totale per climatiz. invern. scli = sui,cli + sp,cli [€] 786,63 857,67 804,20 782,89
Spesa totale per acs sacs = sui,acs + sp,acs [€] 312,59 366,23 326,00 379,64
Spesa totale st = scli + sacs [€] 1099,21 1223,90 1130,20 1162,53

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4. TESTO DEL DECRETO DLgs 102/14 e s.m.i.


Riportiamo i passaggi chiave del DLgs 102/14 coordinati con le modifiche dell’art. 2 del DLgs 141/16 (in verde) e
la proroga al 30 giugno 2017 prevista dal DL 244/16 (in azzurro).
Sul sito ANIT è possibile scaricare i testi originali e completi.

Art. 2, DLgs 102/14 – Estratto delle definizioni


[…]
b-bis) audit energetico o diagnosi energetica: procedura sistematica finalizzata a ottenere un'adeguata
conoscenza del profilo di consumo energetico di un edificio o gruppo di edifici, di una attività o impianto
industriale o commerciale o di servizi pubblici o privati, a individuare e quantificare le opportunità di
risparmio energetico sotto il profilo costi-benefici e a riferire in merito ai risultati;
f) condominio: edificio con almeno due unità immobiliari, di proprietà in via esclusiva di soggetti che sono
anche comproprietari delle parti comuni;
i) contatore di fornitura: apparecchiatura di misure dell’energia consegnata dal fornitore del servizio;
l) contatore divisionale o individuale: apparecchiatura di misura del consumo di energia del singolo cliente
finale;
i) contatore di fornitura: apparecchiatura di misura dell'energia consegnata. Il contatore di fornitura può
essere individuale, nel caso in cui misuri il consumo di energia della singola unità immobiliare, o
condominiale, nel caso in cui misuri l'energia, con l'esclusione di quella elettrica, consumata da una
pluralità di unità immobiliari, come nel caso di un condominio o di un edificio polifunzionale;
p) edificio polifunzionale: edificio destinato a scopi diversi e occupato da almeno due soggetti che devono
ripartire tra loro la fattura dell’energia acquistata;
gg) rete di teleriscaldamento e tele raffreddamento: sistema di trasporto dell’energia termica, realizzato
prevalentemente sul suolo pubblico, finalizzato a consentire a chiunque interessato, nei limiti consentiti
dall’estensione della rete, di collegarsi alla medesima per l’approvvigionamento di energia termica per il
riscaldamento o il raffreddamento di spazi, per processi di lavorazione e per la copertura del fabbisogno
di acqua calda sanitaria;
t) esercente l'attività di misura del gas naturale: soggetto che eroga l'attività di misura di cui all'articolo 4,
comma17 della deliberazione dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas Autorità per l'energia elettrica, il
gas e il sistema idrico n. 11 del 2007, e successive modificazioni;
gg) rete di teleriscaldamento e tele raffreddamento (o teleraffrescamento): qualsiasi infrastruttura di
trasporto dell'energia termica da una o più fonti di produzione verso una pluralità di edifici o siti di
utilizzazione, realizzata prevalentemente su suolo pubblico, finalizzata a consentire a chiunque
interessato, nei limiti consentiti dall'estensione della rete, di collegarsi alla medesima per
l'approvvigionamento di energia termica per il riscaldamento o il raffreddamento di spazi, per processi di
lavorazione e per la copertura del fabbisogno di acqua calda sanitaria
nn) sistema di contabilizzazione: sistema tecnico che consente la misurazione dell’energia termica o
frigorifera fornita alle singole unità immobiliari (utenze) servite da un impianto termico centralizzato o da
teleriscaldamento o tele raffreddamento, ai fini della proporzionale suddivisione delle relative spese;
pp) sistema di misura intelligente: un sistema elettronico in grado di misurare il consumo di energia
fornendo maggiori informazioni rispetto ad un dispositivo convenzionale, e di trasmettere e ricevere dati
utilizzando una forma di comunicazione elettronica;
qq) sistema di termoregolazione: sistema tecnico che consente all’utente di regolare la temperatura
desiderata, entro i limiti previsti dalla normativa vigente, per ogni unità immobiliare, zona o ambiente;
«qq-bis) sotto-contatore: contatore dell'energia, con l'esclusione di quella elettrica, che è posto a valle del
contatore di fornitura di una pluralità di unità immobiliari per la misura dei consumi individuali o di
edifici, a loro volta formati da una pluralità di unità immobiliari, ed è atto a misurare l'energia consumata
dalla singola unità immobiliare o dal singolo edificio;

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GUIDA ANIT Contabilizzazione e Termoregolazione

Art. 9, comma 5, DLgs 102/14 – Contabilizzazione e termoregolazione


[…]
5. Per favorire il contenimento dei consumi energetici attraverso la contabilizzazione dei consumi individuali di
ciascuna unità immobiliare e la suddivisione delle spese in base ai consumi effettivi di ciascun centro di consumo
individuale delle medesime:

a) qualora il riscaldamento, il raffreddamento o la fornitura di acqua calda per un edificio siano effettuati
da una rete di teleriscaldamento o da un sistema di fornitura centralizzato che alimenta una pluralità di
edifici, é obbligatoria entro il 31 dicembre 2016 l'installazione da parte delle imprese di fornitura del
servizio di un contatore di fornitura di calore in corrispondenza dello scambiatore di calore collegato alla
rete o del punto di fornitura;
a) qualora il riscaldamento, il raffreddamento o la fornitura di acqua calda ad un edificio o a un
condominio siano effettuati tramite allacciamento ad una rete di teleriscaldamento o di
teleraffrescamento, o tramite una fonte di riscaldamento o raffreddamento centralizzata, è obbligatoria,
entro il 31 dicembre 2016 30 giugno 2017, l'installazione, a cura degli esercenti l'attività di misura, di un
contatore di fornitura in corrispondenza dello scambiatore di calore di collegamento alla rete o del punto
di fornitura dell'edificio o del condominio;

b) nei condomini e negli edifici polifunzionali riforniti da una fonte di riscaldamento o raffreddamento
centralizzata o da una rete di teleriscaldamento o da un sistema di fornitura centralizzato che alimenta una
pluralità di edifici, é obbligatoria l'installazione entro 31 dicembre 2016 30 giugno 2017 da parte delle
imprese di fornitura del servizio di contatori individuali , a cura del proprietario, di sotto-contatori per
misurare l'effettivo consumo di calore o di raffreddamento o di acqua calda per ciascuna unità
immobiliare, nella misura in cui sia tecnicamente possibile, efficiente in termini di costi e proporzionato
rispetto ai risparmi energetici potenziali. L'efficienza in termini di costi può essere valutata con riferimento
alla metodologia indicata nella norma UNI EN 15459. Eventuali casi di impossibilità tecnica alla
installazione dei suddetti sistemi di contabilizzazione o di inefficienza in termini di costi e sproporzione
rispetto ai risparmi energetici potenziali, devono essere riportati in apposita relazione tecnica del
progettista o del tecnico abilitato;

c) nei casi in cui l'uso di contatori individuali non sia tecnicamente possibile o non sia efficiente in termini
di costi, per la misura del riscaldamento si ricorre all'installazione di sistemi di termoregolazione e
contabilizzazione del calore individuali per misurare il consumo di calore in corrispondenza a ciascun
radiatore posto all'interno delle unità immobiliari dei condomini o degli edifici polifunzionali, secondo
quanto previsto dalla norma UNI EN 834, con esclusione di quelli situati negli spazi comuni degli edifici,
salvo che l'installazione di tali sistemi risulti essere non efficiente in termini di costi con riferimento alla
metodologia indicata nella norma UNI EN 15459. In tali casi sono presi in considerazione metodi alternativi
efficienti in termini di costi per la misurazione del consumo di calore. Il cliente finale può affidare la
gestione del servizio di termoregolazione e contabilizzazione del calore ad altro operatore diverso
dall'impresa di fornitura, secondo modalità stabilite dall'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema
idrico, ferma restando la necessità di garantire la continuità nella misurazione del dato;
c) nei casi in cui l'uso di sotto-contatori non sia tecnicamente possibile o non sia efficiente in termini di
costi e proporzionato rispetto ai risparmi energetici potenziali, per la misura del riscaldamento si ricorre, a
cura dei medesimi soggetti di cui alla lettera b), all'installazione di sistemi di termoregolazione e
contabilizzazione del calore individuali per quantificare il consumo di calore in corrispondenza a ciascun
corpo scaldante posto all'interno delle unità immobiliari dei condomini o degli edifici polifunzionali,
secondo quanto previsto norme tecniche vigenti, salvo che l'installazione di tali sistemi risulti essere non
efficiente in termini di costi con riferimento alla metodologia indicata nella norma UNI EN 15459;

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d) quando i condomini sono alimentati dal teleriscaldamento o teleraffreddamento o da sistemi comuni


di riscaldamento o raffreddamento, per la corretta suddivisione delle spese connesse al consumo di
calore per il riscaldamento degli appartamenti e delle aree comuni, qualora le scale e i corridoi siano dotati
di radiatori, e all'uso di acqua calda per il fabbisogno domestico, se prodotta in modo centralizzato,
l'importo complessivo deve essere suddiviso in relazione agli effettivi prelievi volontari di energia termica
utile e ai costi generali per la manutenzione dell'impianto, secondo quanto previsto dalla norma tecnica
UNI 10200 e successivi aggiornamenti. É fatta salva la possibilità, per la prima stagione termica successiva
all'installazione dei dispositivi di cui al presente comma, che la suddivisione si determini in base ai soli
millesimi di proprietà.
d) quando i condomini o gli edifici polifunzionali sono alimentati da teleriscaldamento o tele
raffreddamento o da sistemi comuni di riscaldamento o raffreddamento, per la corretta suddivisione delle
spese connesse al consumo di calore per il riscaldamento, il raffreddamento delle unità immobiliari e delle
aree comuni, nonché per l'uso di acqua calda per il fabbisogno domestico, se prodotta in modo
centralizzato, l'importo complessivo è suddiviso tra gli utenti finali, in base alla norma tecnica UNI 10200 e
successive modifiche e aggiornamenti. Ove tale norma non sia applicabile o laddove siano comprovate,
tramite apposita relazione tecnica asseverata, differenze di fabbisogno termico per metro quadro tra le
unità immobiliari costituenti il condominio o l'edificio polifunzionale superiori al 50 per cento, è possibile
suddividere l'importo complessivo tra gli utenti finali attribuendo una quota di almeno il 70 per cento agli
effettivi prelievi volontari di energia termica. In tal caso gli importi rimanenti possono essere ripartiti, a
titolo esemplificativo e non esaustivo, secondo i millesimi, i metri quadri o i metri cubi utili, oppure
secondo le potenze installate. È fatta salva la possibilità, per la prima stagione termica successiva
all'installazione dei dispositivi di cui al presente comma, che la suddivisione si determini in base ai soli
millesimi di proprietà. Le disposizioni di cui alla presente lettera sono facoltative nei condomini o gli edifici
polifunzionali ove alla data di entrata in vigore del presente decreto si sia già provveduto all'installazione
dei dispositivi di cui al presente comma e si sia già provveduto alla relativa suddivisione delle spese.

Art. 16, comma 5-8, DLgs 102/14 – Sanzioni


[…]
5. L'impresa di fornitura del servizio di energia termica tramite teleriscaldamento o teleraffrescamento o tramite
un sistema di fornitura centralizzato che alimenta una pluralità di edifici L'esercente l'attività di misura che non
ottempera agli obblighi di installazione di contatori individuali di fornitura di cui all'articolo 9, comma 5, lettera
a), entro il termine ivi previsto, é soggetta soggetto ad una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 2500
euro.

6. L'impresa di fornitura del servizio di un contatore individuale che, richiesta dal cliente finale che ha la
disponibilità dell'unità immobiliare, nei casi di cui all'articolo 9, comma 5, lettera b), non installa, entro il termine
ivi previsto, un contatore individuale di cui alla predetta lettera b), é soggetta ad una sanzione amministrativa
pecuniaria da 500 a 2500 euro. La disposizione di cui al presente comma non si applica quando da una
relazione tecnica di un progettista o di un tecnico abilitato risulta che l'installazione del contatore individuale non
é tecnicamente possibile o non é efficiente in termini di costi o non é proporzionata rispetto ai risparmi
energetici potenziali.
6. Nei casi di cui all'articolo 9, comma 5, lettera b), il proprietario dell'unità immobiliare che non installa, entro il
termine ivi previsto, un sotto-contatore di cui alla predetta lettera b), è soggetto ad una sanzione amministrativa
pecuniaria da 500 a 2500 euro per ciascuna unità immobiliare. La disposizione di cui al presente comma non si
applica quando da una relazione tecnica di un progettista o di un tecnico abilitato risulta che l'installazione del
contatore individuale non è tecnicamente possibile o non è efficiente in termini di costi o non è proporzionata
rispetto ai risparmi energetici potenziali.

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GUIDA ANIT Contabilizzazione e Termoregolazione

7. Nei casi di cui all'articolo 9, comma 5, lettera c) il condominio e i clienti finali che acquistano energia per un
edificio polifunzionale che non provvedono ad installare sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del
calore individuali per misurare il consumo di calore in corrispondenza di ciascun radiatore posto all'interno
dell'unità immobiliare sono soggetti, ciascuno, alla sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 2500 euro. La
disposizione di cui al primo periodo non si applica quando da una relazione tecnica di un progettista o di un
tecnico abilitato risulta che l'installazione dei predetti sistemi non é efficiente in termini di costi.
7. Nei casi di cui all'articolo 9, comma 5, lettera c) il proprietario dell'unità immobiliare, che non provvede ad
installare sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore individuali per misurare il consumo di calore
in corrispondenza di ciascun corpo scaldante posto all'interno dell'unità immobiliare, è soggetto alla sanzione
amministrativa pecuniaria da 500 a 2500 euro per ciascuna unità immobiliare. La disposizione di cui al primo
periodo non si applica quando da una relazione tecnica di un progettista o di un tecnico abilitato risulta che
l'installazione dei predetti sistemi non è efficiente in termini di costi.

8. É soggetto ad una sanzione amministrativa da 500 a 2500 euro il condominio alimentato dal teleriscaldamento
o dal tele raffreddamento o da sistemi comuni di riscaldamento o raffreddamento che non ripartisce le spese in
conformità alle disposizioni di cui all'articolo 9 comma 5 lettera d).
8. Il condominio alimentato da teleriscaldamento o da teleraffrescamento o da sistemi comuni di riscaldamento
o raffreddamento, che non ripartisce le spese in conformità alle disposizioni di cui all'articolo 9, comma 5, lettera
d), è soggetto ad una sanzione amministrativa da 500 a 2500 euro.

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ANIT, Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico, ha tra gli obiettivi generali la diffusione, la
promozione e lo sviluppo dell'isolamento termico ed acustico nell'edilizia e nell'industria come mezzo per
salvaguardare l'ambiente e il benessere delle persone.

ANIT
 diffonde la corretta informazione sull'isolamento termico e acustico degli edifici
 promuove la normativa legislativa e tecnica
 raccoglie, verifica e diffonde le informazioni scientifiche relative all'isolamento termico ed acustico
 promuove ricerche e studi di carattere tecnico, normativo, economico e di mercato.

I soci ANIT si dividono nelle categorie


 SOCI INDIVIDUALI: Professionisti e studi di progettazione
 SOCI AZIENDA: Produttori di materiali e sistemi per l’isolamento termico e acustico
 SOCI ONORARI: Enti pubblici e privati, Università e Scuole Edili, Ordini e Collegi professionali

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