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Prof.Gianfranco Cellai
Corso di Impianti Tecnici
Scienze dell’Architettura
Legislazione generale
N.B. Per gas con densità < a 0,8 kg/m3 si intende il metano
C.T. a gas fuori terra: pianta
Pn > 116 kW REI 120
Pn < 116 kW REI 60
Zona a Superficie
cielo minimo 6 m²
libero
C.T. a gas fuori terra: sezione
Solaio a filo apertura
Parete cedevole
A = Q x 10 (cm²)
Q potenzialità calorica in kW
CT a gas DM 1996
C.T. a gas entro terra: pianta
L = 90 cm
C.T. a gas entro terra: sezione
L = 90 cm
A = Q x 15 (cm²) con Q in kW
C.T. a gas su copertura
NB Potenze superiori a
350 kW devono essere
suddivise su almeno due
generatori
Modulo termico
Per tener conto del fatto che in centrale occorre installare anche
collettori, tubazioni, elettropompe, ecc. si può ricorrere
empiricamente ad un dimensionamento di massima con il
modulo termico mt:
mt = 0,4 (Q’)0,25 Q’ = Pn (kcal)/1000
Profondità del locale = 2 x mt + 2 (m)
Larghezza del locale => 1 caldaia = 2 x mt + 1,2 (m)
2 caldaie = 3 x mt + 1,8 (m)
3 caldaie = 4 x mt + 2,4 (m)
Esempio di calcolo
Sia Pn = 100.000 kcal/h
Q’ = 100.000/1000 = 100
mt = 0,4 (100)0,25 = 1,3
Per una caldaia si ha : profondità = 2 x 1,3 + 2 = 4,6 m
larghezza = 2 x 1,3 + 1,2 = 3,8 m
Superficie locale = 4,6 x 3,8 = 17,5 m²
Applicando le dimensioni limite di legge, per una caldaia di tale
potenza era sufficiente un locale di metà dimensioni (circa 8 m²)
IMPIANTI DOMESTICI CON PORTATA TERMICA FINO A 35 Kw
Norma UNI-CIG 7129
(Caldaia stagna)
Sigle di classificazione
La classificazione degli apparecchi in funzione delle modalità di prelievo e
scarico dei fumi è fatta per ciascuna delle categorie B e C aggiungendo dei
pedici:
• il primo dei pedici 1-2-3 ecc. indica le modalità di prelievo dell’aria;
• il secondo pedice indica l'assenza o la presenza di un ventilatore incorporato
per il prelievo dell'aria e/o lo scarico dei prodotti della combustione, nonché la
sua posizione all'interno dell'apparecchio ad esempio 1= tiraggio naturale, 2 e
3 e 4 tiraggio forzato con diversa posizione del ventilatore.
Tiraggio Tiraggio
naturale forzato
Apparecchi tipo C3
Apparecchi
tipo C4
Presa
aria
esterna
Apparecchio a gas
-dimensioni minime 100 cm2, con 6 cm2 ogni kW di portata termica installata; le
dimensioni sono aumentate in presenza di estrattori d’aria per cucine;
- protezione presa d’aria con griglia che non diminuisca la superficie libera;
- griglie realizzate in modo da non essere ostruite poste in basso della parete.
L’allacciamento di due
apparecchi nello stesso
raccordo è consentita previa
maggiorazione dello stesso
(combustibile identico).
Camini per apparecchi tipo B
Condotti collettivi
ramificati per tiraggio
naturale CCR
NB. Non possono essere usati per apparecchi tipo B a tiraggio forzato
Limitazioni alle CCR
Nuova CCR
? ?? ?????
collettore
I rischi di fughe gas e ostruzioni
Schemi di sbocco
dei camini sulle
coperture
(comignoli)
Comignoli
Lo scarico dei prodotti della combustione a parete
Il D.P.R. 551/99 (aggiornamento DPR 412/93) consente lo scarico a parete dei
prodotti della combustione nel caso di sola sostituzione del generatore.
E’ consentito lo scarico a parete anche nei seguenti casi solo se si utilizzano
caldaie "ecologiche
ecologiche":
•singole ristrutturazioni di impianti autonomi in edifici costituiti da più unità
immobiliari, in assenza di camini/canne fumarie/sistemi d'evacuazione dei
prodotti di combustione funzionali ed idonei, od adeguabili all'applicazione di
apparecchi con combustione asservita da ventilatore;
•nuove installazioni di impianti termici individuali in edifici sottoposti ad
interventi di tipo conservativo, in assenza di camini/canne fumarie/sistemi
d'evacuazione dei prodotti di combustione funzionali ed idonei, od adeguabili.
Il Ministero dell'Industria, nella Lettera del 13/12/2000, ha fornito il seguente
parere in merito ad una quarta possibilità di scarico a parete :
"Il caso di impianto termico individuale già esistente, collegato a canna fumaria
collettiva ramificata, nel quale si intenda sostituire il generatore di tipo B con
uno a tiraggio forzato e meno inquinante (sia questo di tipo B o C), sembra
effettivamente rientrate nel caso di deroga previsto all'articolo 2, comma 2, del
D.P.R. 551/99, secondo capoverso, ed è quindi possibile consentire lo scarico a
parete".
Caldaia ecologica
Il Ministero ha ovviato alla mancata regolamentazione della sostituzione
dell'apparecchio tipo B con uno a tiraggio forzato - caso frequentissimo ma non
previsto - equiparandolo a quello della "ristrutturazione", in assenza di camini/canne
fumarie adeguabili all'applicazione di apparecchi a tiraggio forzato.
Quindi, se per motivi impiantistici occorre sostituire una caldaia a camera aperta e
tiraggio naturale - collegata ad una C.C.R. - con un apparecchio a tiraggio forzato, è
possibile scaricare a parete utilizzando un modello "ecologico", in quanto vi è
incompatibilità con il camino o la canna fumaria esistente.
BRUCIATORE ECOLOGICO
Realizzato per ridurre al minimo l'afflusso di
aria secondaria, assicura elevate prestazioni
termiche, basse emissioni di ossido di carbonio
(CO) e di ossidi di azoto (NOX).
Foro di scarico
Particolare di terminale
Le distanze dello scarico per apparecchi a
tiraggio naturale
POSIZIONE DEI TERMINALI DI TIRAGGIO
APPARECCHI TIPO B
A TIRAGGIO FORZATO
Le distanze dello scarico per apparecchi B
tiraggio forzato
Schemi di installazione di apparecchi di cottura tipo A
secondo i tipi di scarico
2.3 m
da 1.3 a 2.3 m
Torre di raffreddamento
da 0.7 a 2.7 m
1.93 m
da 1 a 3.4 m
Gruppi frigo condensati ad aria
e pompa di calore
2.4 m
2.3 m da 5.8 a 11 m
Esempi di
installazioni
Nuovo Polo Universitario V.le Morgagni-(FI)
Pompa di calore
Nuovo Polo Universitario V.le Morgagni-(FI)
Pompa di calore
Vista generale della copertura
Nuovo Polo Universitario V.le Morgagni-(FI)
Gruppo
antincendio
Gruppo autoclave
I problemi di rumore
Schema funzionale complessivo
Schema funzionale C.T.
VIR
Particolare del generatore APPARECCHI ISPESL PER CALDAIA
- VALVOLA SICUREZZA CALEFFI ART. 527640 1 1/4" +
ART. 552170
- POZZETTO PER TERMOMETRO CALEFFI ART. 694045 1/2"
- TERMOMETRO CALEFFI ART. 692000
- MANOMETRO RADIALE 6 bar CALEFFI ART. 557706+
690300+691300 ø 3/8"
- PRESSOSTATO DI BLOCCO CALEFFI ART 625000
- FLUSSOSTATO CALEFFI ART. 626000 + 626009
- FLUSSOSTATO CALEFFI ART. 626000 + 626009
Vasi d’espansione
Centrale Termica con più caldaie
Foto di centrale
Alimentazione gas e Q.E.
Elettropompe
e collettori
Nuovo Polo Universitario di Viale Morgagni (FI)
Edificio in copertura
Acqua calda sanitaria
Foto di boyler acqua calda
Centrale di trattamento aria
Nella centrale sono collocate le UTA. Ma talvolta vi si
trovano anche i gruppi frigo condensati ad acqua: infatti vale
sempre la regola di posizionare quanto più possibile vicini gli
apparecchi destinati a funzionare insieme.
Le UTA possono raggiungere dimensioni considerevoli e
pertanto è necessario prevedere fin dalla fase iniziale del
progetto la loro collocazione.
Fermo restando la necessità di raccordarsi con l’impiantista, è
possibile ipotizzare delle dimensioni di larga massima a
partire dalla definizione delle portate d’aria in circolo.
Le portate d’aria M
Per gli impianti aeraulici si possono ipotizzare ai fini del
dimensionamento di massima della centrale i seguenti ricambi
d’aria n in volumi ambiente/ora (h-1):
• solo ventilazione 1,5 ÷ 2
• termoventilazione 3 ÷ 5
• climatizzazione estiva 6 ÷ 8/10
La portata d’aria in circolo M è data da:
M = n x Volume edificio (m3/h)
Potenzialità frigorifera QFRIG è definita empiricamente da:
QFRIG = M x 0,008 (kW)
Esempio di dimensionamento
Si voglia condizionare l’aria in estate per un ambiente di 10000 m3
Il ricambio d’aria necessario n = 10 h-1
La portata d’aria M = 10.000 x 10 = 100.000 m3/h
La potenza frigorifera QFRIG = M x 0,008 = 800 (kW)
Gruppo condensato ad acqua mod. BE 2702
Dimensioni 3920 x 1300 x 2300 H (mm)
Gruppo condensato ad aria mod. FE 3206
Dimensioni 8500 x 2260 x 2350 H (mm)
In linea
UTA senza
recupero di
calore
UTA con
recupero di
calore a flusso
incrociato
Dimensioni UTA schema in linea
Dimensioni
di massima delle UTA
per velocità di 2,5 m/s
1.8 m
centrale
Esempio di dimensionamento
La portata dell’aria da trattare sia pari a 10.000 m3/h.
Con riferimento alla tabella precedente si ha:
1. Una sezione filtrante = 610 mm
2. Una sezione di miscela aria esterna+aria di ricircolo= 610 mm
3. Una batteria (BTR) di riscaldamento: 305 mm
4. Una sezione di umidificazione: 1220 mm
5. Una batteria di raffreddamento: 610 mm
6. Una batteria di post-riscaldamento: 305 mm
7. Una sezione ventilante: 1525 mm
Dimensioni totali : 5185 x 1350 x 1320 H (mm)
Ingombri delle condotte e manutenzione
Oltre alle dimensioni della macchina, occorre considerare
l’ingombro delle condotte e la necessità di lasciare spazi per la
manutenzione di filtri e batterie.
In linea di principio la larghezza laterale libera sul lato
manutenzione deve essere pari alle dimensioni trasversali del
componente aumentate del 30-50%.
Ad esempio per il caso precedente pari a: 1,35 m x 1,5 = 2 m
0,46 m²
Centro Direzionale, Commerciale
ed Alberghiero, denominato NET Center
(Nord Est Tower), a Padova dell’architetto ticinese
Aurelio Galfetti
Vetro, acciaio ed
alluminio,
combinati in forme
convenzionali, con
il fabbricato
centrale costituito
da 20 piani fuori
terra denominato
“Torre” (base 33 m
x 32 m, 18.750 m 2
in 23 piani e 72 m
di altezza totale).
Destinazione
Uffici, residenze e
albergo
La NET Tower
Gli standard di comfort termo-igrometrico
richiesti sono stati soddisfatti utilizzando
sistemi autonomi ad espansione diretta a
“Volume di Refrigerante Variabile”(VRV),
per il trattamento dei carichi interni,
abbinati ad unità di trattamento dell’aria di
rinnovo, differenziati a seconda delle
specifiche richieste o delle portate d’aria in
gioco in centralizzati (per i grandi volumi
delle aree comuni) e localizzati
(recuperatori di calore totale).
Sistemi VRV a pompa di calore, uno per ogni
singola unità immobiliare.
Si compone in via schematica di:
• unità condensante dotata di uno o più compressori (a seconda della capacità)
con elevato grado di parzializzazione;
• unità interne che possono essere collegate fino ad un massimo di 40 a
ciascun sistema; ognuna di queste è indipendente da tutte le altre sia per
funzionamento, sia per regolazione automatica, sebbene tutte siano alimentate
dallo stesso circuito frigorifero. Ciò consente di climatizzare, col medesimo
sistema, locali con carichi termici anche diversi tra loro;
• collegamento tra le unità esterne e interne attraverso una coppia (o una terna,
nel caso di recupero di calore) di tubazioni di rame e da giunti e collettori di
derivazione;
• valvole selettrici per la scelta sulla modalità di funzionamento (solo nel caso
di sistemi a recupero di calore).
La versatilità del sistema si esplicita, nella disponibilità di lunghezze di
tubazione fino a 150 m di lunghezza massima con 50 m di dislivello e nel
ridottissimo ingombro delle tubazioni di refrigerante.
Impianti a pompa di calore ad espansione diretta
estate
inverno
La collocazione degli impianti
controsoffitto
interno per
distribuzione
impianti
L’uso della copertura e del p.int. per gli impianti
Centrali tecnologiche: C.T; gruppi frigo
condensati ad aria;UTA
Quadri elettrici
Condotte dell’aria
Il Piano tecnico
i controllori locali BC8R (con 8 uscite a relè e 4 ingressi per ricevitori infrarossi) sono installati in un
controsoffitto e sono elettricamente connessi alla rete di potenza 220Vca, al bus LonWorks, ai ricevitori
di infrarossi e di movimento inseriti nel soffitto e comandano gruppi illuminanti, tapparelle, veneziane,
… .Il fancoil è regolato da un controllore connesso direttamente al bus LonWorks.
Impianti di pulizia
Schema sistema di aspirazione polveri
Sistema di aspirazione a zone
Esempi
Per la realizzazione degli
impianti occorre tenere
presente i seguenti aspetti
7
Spazi adeguati alle
soluzioni impiantistiche