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Capitolo 4.

Struttura esistente a telaio in CA 123

4 CAPITOLO 4. STRUTTURA ESISTENTE A TELAIO IN CA

Il presente esempio è finalizzato a guidare il progettista alla compilazione del SI-ERC per un edificio con
struttura a telaio in CA per il quale è stato simulato un intervento di adeguamento (ai sensi dell’Art. 1 del RR09)
con variazione di destinazione d’uso (da residenziale a scuola), nonché di classe d’uso (da II a III).

4.1 DESCRIZIONE GENERALE DELLA STRUTTURA


L’edificio analizzato in questo esempio è una struttura esistente in cemento armato situata nel comune di
Gizzeria (CZ). L’esempio corrisponde ad un caso reale di progettazione ai sensi del DM96 effettivamente
presentato presso gli uffici del Servizio Tecnico Regionale. L’edificio esistente appartiene alla classe d’uso II (ai
sensi del §2.4.2 delle NTC08). Il sito è classificato come zona sismica 1; l’edificio è fondato su suolo di tipo C
(Tabella 3.2.II e 3.2.III del §3.2.2 delle NTC08) e appartenente alla categoria topografica T1 (ai sensi del §3.2.2
Tabella 3.2.IV delle NTC08).

Il fabbricato presenta, in pianta, una configurazione per lo più compatta. Esso si sviluppa per quattro piani fuori
terra, aventi altezza rispettivamente di 2.9, 2.9, 2.9 e 2.25 m (da estradosso a estradosso).

Si riporta di seguito la planimetria (Figura 4.1), una sezione dell’edificio (Figura 4.2) e una vista prospettica delle
strutture in CA (Figura 4.3). Il lato lungo dell’edificio ha direzione coincidente con l’asse y del sistema di
riferimento globale, mentre il lato corto è diretto lungo l’asse x del medesimo riferimento. L’edificio si presenta
strutturalmente asimmetrico in entrambe le direzioni.

Figura 4.1. Planimetria dell’edificio (Esempio 4)


124 Manuale Esempi per la Compilazione Guidata del Sistema Informatico-Edilizia Regione Calabria

Figura 4.2. Sezione A-A dell’edificio (Esempio 4)

Figura 4.3. Vista prospettica dell’intelaiatura (Esempio 4)

Dal punto di vista della tipologia strutturale, in entrambe le direzioni, l’edificio può essere classificato come una
struttura portante a telaio in CA (Figura 4.4). Le travi sono presenti in entrambe le direzioni garantendo il
collegamento tra gli elementi appartenenti al piano:
Capitolo 4. Struttura esistente a telaio in CA 125

Figura 4.4. Schema di orditura dei solai (Esempio 4)

Per quanto concerne i materiali impiegati, si è previsto l’utilizzo di un calcestruzzo del tipo C25/30 e un acciaio
in barre Feb44k; si ricorda che entrambi i materiali devono corrispondere a determinati requisiti di duttilità e
gerarchia delle resistenze.

Con riferimento alle NTC08, le resistenze di calcolo per i materiali si valutano come di seguito:

• Calcestruzzo:
f’cd = fck/γc = Rck * 0.83/ γc = 24.90/1.5 = 16.60 N/mm2
fcd = 0.85 * f’cd = 0.85 * 16.60 = 14.11 N/mm2

• Acciaio:
fsd = fyk/γs = 430/1.15 = 374 N/mm2

L’edificio è stato progettato in classe di duttilità bassa “B”.


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4.2 COMPILAZIONE GUIDATA DEL SI-ERC


Alla pagina “dati pratica” (v. Navigazione del SI-ERC: utente progettista), dopo aver premuto sul pulsante
Inserisci nuovo progetto, si accede alla pagina “Dati generali”.

4.2.1 Dati generali


In questa pagina del wizard sono richiesti i dati generali riguardanti il progetto.

Nota: I primi quattro campi all’inizio della pagina, ossia (i) numero della pratica, (ii) ID pratica, (iii) ID progetto
e (iv) numero variante, non possono essere compilati dal progettista. In particolare, l’ID della pratica e quello del
progetto vengono assegnati in maniera automatica dal sistema.

Per prima cosa, quindi, è necessario assegnare un nome al progetto. Tramite menù a tendina,poi, devono essere
indicati: (i) la normativa utilizzata per la progettazione dell’intervento, (ii) la tipologia dell’opera (ai sensi dell’Art.
2 del RR09) e (iii) la tipologia di intervento (ai sensi dell’Art. 1 del RR09). Per l’esempio in esame, ha:

• Normativa di riferimento utilizzata nella progettazione: D.M. 14 gennaio 2008 (NTC08);


• Tipologia opera: Edificio;
• Tipologia di intervento: Intervento di adeguamento.

Poiché l’intervento selezionato è un adeguamento di un edificio esistente, la pagina si aggiorna


automaticamente e viene visualizzata una tabella in cui compare l’ID del progetto attuale e l’ID del progetto
esistente. Nell’esempio in esame la casella dell’ID Progetto esistente è vuota, in quanto l’intervento di
adeguamento viene fatto su un edificio esistente i cui dati non sono presenti all’interno del database.

Tabella 4.1. ID Progetto attuale e ID Progetto esistente (Esempio 4)

ID Progetto attuale ID Progetto esistente


40 -

Inoltre viene chiesto di selezionare il tipo di adeguamento previsto barrando la casella appropriata. Nello
specifico dell’esempio in esame si indicherà che si tratta di (i) una variazione di destinazione d’uso e,
conseguentemente, di (ii) una variazione di classe d’uso. Per quest’ultima è richiesto l’inserimento della classe
d’uso prima dell’intervento (ai sensi del §2.4.2 delle NTC08), che per l’esempio in esame è:

• Classe d’uso prima dell’intervento: II.

A questo punto devono essere specificati (i) la classe d’uso alla quale appartiene l’opera (dopo l’intervento) (ai
sensi del §2.4.2 delle NTC08) e la posizione dell’opera, selezionando (ii) la provincia, (iii) il comune e (iv) le
coordinate geografiche, latitudine e longitudine, dell’area di progetto (in ED50). In particolare, per l’esempio in
esame, ha:

• Classe d’uso dell’opera: III;


• Provincia: CZ;
• Comune: Gizzeria;
• Latitudine: 38.9520;
• Longitudine: 16.1870.

La schermata completa appare come segue:


Capitolo 4. Struttura esistente a telaio in CA 127

Una volta completata la pagina è necessario premere sul pulsante Avanti.

4.2.2 Elaborati progettuali da allegare


In questa pagina del wizard si richiede di allegare tutta la documentazione progettuale, in ottemperanza all’Art. 4
comma 3 del RR09. Tale documentazione deve corrispondere a quella consegnata dal progettista in forma
cartacea presso gli uffici del Servizio Tecnico Regionale.

Dopo aver inserito il nome del documento da allegare nella colonna Titolo allegato, il progettista deve scegliere,
tramite un menù a tendina, la categoria dell’allegato e deve caricare il file corrispondente, tramite il pulsante
Sfoglia. Al termine di tale operazione il documento deve essere salvato premendo sul pulsante Inserisci. Lo stesso
procedimento deve essere seguito per tutti gli elaborati, come previsto dal §10.1 delle NTC08 e dal RR09-A1.

Importante: Gli allegati devono essere caricati in formato pdf.

La schermata per l’inserimento appare come segue:


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Una volta completato l’inserimento degli allegati è necessario premere sul pulsante Controllo Dati (in fondo alla
pagina). Se non ci sono errori apparirà il seguente messaggio: “L’elenco degli elaborati progettuali è completo.
Premere Avanti”.

4.2.3 Definizione dell’input sismico


In questa pagina del wizard è prevista la definizione dell’Input sismico.

Il progettista è tenuto a specificare: (i) la vita nominale della struttura (ai sensi del §2.4.1 delle NTC08), (ii) la
fonte per il calcolo della pericolosità di base e (iii) l’input sismico utilizzato per il progetto, a scelta tra a) spettro
elastico e b) accelerogramma, tramite un menù a tendina. Devono, inoltre, essere selezionati gli Stati Limite presi
in considerazione (ai sensi del §3.2.1 delle NTC08).

Importante: Nel caso specifico di questo esempio, oltre alle azioni sismiche obbligatorie, si deve introdurre
anche l’azione sismica per lo Stato Limite di Operatività (SLO), in quanto l’edificio in esame appartiene alla classe
d’uso III (§7.1 delle NTC08).

In particolare, le scelte effettuate per l’esempio in esame sono le seguenti:

• Vita nominale della struttura: 100 anni;


• Fonte per il calcolo della pericolosità di base: INGV;
• Input sismico utilizzato per il progetto: Spettro elastico;
• Stati limite presi in considerazione: Stato Limite di Operatività (SLO), Stato Limite di Danno
(SLD) e Stato Limite di Salvaguardia della Vita (SLV).

Una volta effettuata la selezione degli Stati Limite si procede con l’inserimento dei file contenenti l’azione sismica
utilizzata per il progetto. Dopo aver inserito il nome del file da allegare nell’apposita colonna (Titolo), il progettista
deve scegliere, tramite un menù a tendina, lo stato limite desiderato e la direzione (orizzontale o verticale); deve
inserire, inoltre, il valore dello smorzamento elastico utilizzato e caricare il file corrispondente, tramite il pulsante
Sfoglia e premere su Inserisci per caricare i dati. Lo stesso procedimento deve essere seguito per tutti gli stati limite
considerati.

Importante:Gli allegati devono essere caricati in formato .txt o .dat. Ciascun file di testo non deve contenere
righe iniziali e deve essere costituito semplicemente da due colonne, la prima dei periodi (in secondi) e la seconda
delle accelerazioni (in m/s2).

Terminato l’inserimento, è possibile visualizzare ciascuno spettro caricato premendo sul pulsante Visualizza.
Capitolo 4. Struttura esistente a telaio in CA 129

Infine, dal momento che l’intervento selezionato è un adeguamento di un edificio esistente, si chiede il valore
dell’accelerazione di picco ag che la struttura poteva sostenere prima dell’intervento, sulla base dell’analisi mirata
alla valutazione della sicurezza (ai sensi del §8.3 delle NTC08), con riferimento allo Stato Limite di Salvaguardia
della Vita (SLV):

• Accelerazione di picco ag per SLV che la struttura poteva sostenere prima dell’intervento: 3.34 m/s2.

La schermata completa appare come segue:

Una volta completata la pagina è necessario premere sul pulsante Avanti.

4.2.4 Condizioni stratigrafiche e topografiche


In questa pagina del wizard si chiedono le informazioni sulle condizioni stratigrafiche e topografiche del sito.
Oltre (i) all’approccio utilizzato per la valutazione dell’amplificazione (ai sensi del §3.2.2 delle NTC08), si richiede
l’inserimento (ii) delle coordinate geografiche della stratigrafia (latitudine e longitudine), (iii) della quota del piano
di campagna s.l.m., (iv) della differenza fra questa e la quota di imposta delle fondazioni, così come illustrato in
Figura 1.4 (§1.2.4), e (v) del metodo di calcolo della velocità delle onde di taglio (Vs). In particolare, per l’esempio
in esame si ha:

• Approccio utilizzato per la valutazione dell’amplificazione: numerico monodimensionale.


130 Manuale Esempi per la Compilazione Guidata del Sistema Informatico-Edilizia Regione Calabria

Nota: Per l’esempio in esame non è possibile utilizzare il metodo semplificato per la valutazione
dell’amplificazione in quanto i dati che si stanno inserendo si riferiscono ad una struttura appartenente alla classe
d’uso III (secondo quanto previsto all’ Art.6 del RR09-A3).

Una volta selezionato l’approccio numerico, viene chiesto di allegare in forma tabellare gli accelerogrammi
relativi a ciascuno stato limite. Per cui, dopo aver inserito il nome del file da allegare nella colonna Titolo, il
progettista deve scegliere, tramite un menù a tendina, (i) lo stato limite considerato e (ii) la direzione (orizzontale
o verticale); infine deve caricare il file corrispondente, tramite il pulsante Sfoglia, e premere su Inserisci per caricare
i dati. Lo stesso procedimento deve essere seguito per tutti gli accelerogrammi. Per il presente esempio, dal
momento che gli stati limite considerati sono tre (SLO, SLD e SLV), devono essere caricati in totale 21
accelerogrammi (sette per ogni stato limite).

Importante: Gli allegati devono essere caricati in formato .txt o .dat. Ciascun file di testo non deve contenere
righe iniziali e deve essere costituito semplicemente da due colonne, la prima dei tempi (in secondi) e la seconda
delle accelerazioni (in m/s2).

Procedendo con l’inserimento dei dati si ha:

• Latitudine della stratigrafia: 38.952;


• Longitudine della stratigrafia: 16.187;
• Quota del piano di campagna: 3 m s.l.m.;
• Differenza fra la quota del piano campagna e la quota di imposta delle fondazioni: 1 m;
• Metodo di calcolo della velocità delle onde di taglio (Vs): Cross Hole.

In secondo luogo è necessario compilare una tabella per l’inserimento delle stratigrafie:

Tabella 4.2. Stratigrafia (dal piano di campagna al fondo del pozzo) (Esempio 4)

Litologia Descrizione Profondità dello strato base dal piano di campagna [m] Vs [m/s]
Sabbia - 35 300
Calcare - 50 1000

Infine, si chiede la categoria topografica (ai sensi del §3.2.2 Tabella 3.2.IV delle NTC08), che per l’esempio in
esame è T1.

La schermata completa appare come segue:


Capitolo 4. Struttura esistente a telaio in CA 131

Una volta completato l’inserimento della Categoria topografica è necessario premere sul pulsante Controllo Dati
(in fondo alla pagina). Se non ci sono errori apparirà il seguente messaggio: “I dati nella tabella delle stratigrafie
sono coerenti. Premere Avanti”.

4.2.5 Geomorfologia
In questa pagina del wizard sono richieste informazioni sulla geologia e sulla morfologia del sito.

Per quanto riguarda la geologia, si chiede (i) la categoria di sottosuolo (Tabella 3.2.II e Tabella 3.2.III del §3.2.2
delle NTC08), (ii) la profondità del Bedrock e (iii) la stratificazione dei depositi. In particolare:

• Categoria di sottosuolo: C;
• Profondità del Bedrock: > 30 m;
• Stratificazione dei depositi: Suborizzontale piano parallela.

Si chiede, poi, (iv) se sono presenti discontinuità, come bordi di bacino o discordanze stratigrafiche, (vi) se sono
presenti faglie e (vi) se sono presenti frane. Nell’esempio in esame, non sono presenti né discontinuità, né faglie,
né frane, quindi le rispettive caselle non devono essere barrate. Infine deve essere inserito il valore della (vii)
profondità della falda. Nello specifico si ha:

• Profondità della falda: 3 m.

Per quanto riguarda, invece, la morfologia, si chiede, tramite due menù a tendina consecutivi, (viii) l’ubicazione
dell’opera. In particolare, per l’esempio in esame si avrà:

• Ubicazione dell’opera: a) Pianura;


b) pianura aperta.

La schermata completa appare come segue:


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Una volta completata la pagina è necessario premere sul pulsante Avanti.

4.2.6 Tipologia/Destinazione d’uso


In questa pagina del wizard è previsto l’inserimento dei dati riguardanti la tipologia dell’edificio.

Mediante un menù a tendina, si richiede la selezione del sistema costruttivo dell’edificio nelle due direzioni
principali, (i) in direzione x e (ii) in direzione y, con riferimento alle tipologie identificate all’Art. 2 comma 1 del
RR09-A1. A ciascuna delle sopraccitate tipologie corrisponde, a sua volta, un sotto-menù a tendina che riporta le
tipologie indicate al §7.4.3.2 delle NTC08, relativamente alle strutture in CA. In particolare:

• Sistema costruttivo dell’edificio in direzione x: a) Struttura intelaiata in cemento armato normale,


b) a più campate;
• Sistema costruttivo dell’edificio in direzione y: a) Struttura intelaiata in cemento armato normale,
b) a più campate.

Sempre mediante menù a tendina, è necessario definire la tipologia delle pareti non strutturali, che possono
essere: (i) rigidamente collegate alla struttura portante oppure (ii) progettate per non subire danni a seguito di
spostamenti interpiano (ai sensi del §7.3.7.2 delle NTC08). In particolare, si ha:

• Tipologia delle pareti non strutturali: progettate per non subire danni a seguito di spostamenti
interpiano.

Il progettista deve poi indicare (i) se sono presenti opere di sostegno ad uso dell’edificio, (ii) se sono presenti
sistemi di isolamento. Con riferimento all’edificio in esame, si può dire che:

• Non sono presenti opere di sostegno ad uso dell’edificio;


• Non sono presenti sistemi di isolamento.

È inoltre chiesto (i) se l’edificio è regolare in pianta e (ii) in elevazione, secondo quanto previsto al §7.2.2 delle
NTC08. Anche in questo caso le risposte sono negative, ossia:

• L’edificio non è regolare in pianta;


• L’edificio non è regolare in altezza.
Capitolo 4. Struttura esistente a telaio in CA 133

Infine, mediante menù a tendina, si devono indicare le due destinazioni d’uso dell’edificio, quella prima e quella
dopo l’intervento (ai sensi del §2.4 e Tabella 3.1.II delle NTC08), a scelta tra quelle proposte all’Art. 3 comma 1
del RR09-A1. In particolare, per l’esempio in esame si avrà:

• Destinazione d’uso dell’edificio: a) Edifici di importanza primaria per la protezione civile,


b) Ospedali, ristoranti, scuole;
• Destinazione d’uso dell’edificio
prima dell’intervento: a) Opere ordinarie e ponti di importanza normale,
b) Edificio residenziale che non rientra nelle due tipologie
precedenti (questa seconda scelta vuol dire che l’edificio del presente
esempio non è né un edificio residenziale regolare ai sensi del §7.2.2
delle NTC08 con un numero di piani non superiore a due, né un
edificio residenziale regolare ai sensi del §7.2.2 delle NTC08 con un
numero di piani superiore a due e non superiore a sei).

La schermata completa appare come segue:

Una volta completata la pagina è necessario premere sul pulsante Avanti.

4.2.7 Carichi di progetto e combinazioni


In questa pagina del wizard si richiede l’inserimento dei carichi di progetto per ciascun piano dell’edificio e la
definizione delle combinazioni dei carichi che sono state prese in considerazione.

Importante: I piani per i quali è richiesto l’inserimento nel SI-ERC sono solo quelli completamente o
parzialmente fuori terra. I dati di piani interamente interrati e tamponati da pareti rigide (ad esempio muri in CA)
o, in generale, di almeno un ordine di grandezza più rigidi della parte fuori terra dell’edificio non sono richiesti.
Per il presente edificio, vengono inseriti i quattro piani fuori terra; la presenza del piano interrato è indicata nel
campo “Numero di piani interrati”.

In particolare, gli input relativi all’edificio in esame sono elencati nella tabella seguente:
134 Manuale Esempi per la Compilazione Guidata del Sistema Informatico-Edilizia Regione Calabria

Tabella 4.3. Carichi di progetto (Esempio 4)

G1 al m2 G1 G1 G2 G2 Qk1 carico Qk2 Qk


G1 al m G2 al m2 G2 al m
PIANO area lungh. area lungh. accidentale neve area
[kN/m2] [kN/m] [kN/m2] [kN/m]
[m2] [m] [m2] [m] [kN/m2] [kN/m2] [m2]
1 3.0 231.19 4.74 129.20 2.0 231.19 10.00 71.99 3.0 - 231.19
2 3.0 231.19 4.74 129.20 2.0 231.19 10.00 74.24 3.0 - 231.19
3 3.0 231.19 4.74 129.20 2.0 231.19 10.00 71.99 3.0 - 231.19
4 3.0 240.04 3.58 143.92 1.5 240.04 - - - 0.5 240.04

Con riferimento alla tabella precedente, si intende:

• G1 al m2: peso proprio del solaio di piano (da analisi dei carichi);
• G1 area: area del solaio di piano;
• G1 al m: peso proprio di travi e pilastri (da analisi dei carichi);
• G1 lunghezza: lunghezza di travi e pilastri;
• G2 al m2: carichi permanenti dei solai (da analisi dei carichi);
• G2 area: area del solaio di piano (come area precedente);
• G2 al m: carichi permanenti (portati) dei tamponamenti perimetrali (da analisi dei carichi);
• G2 lunghezza: lunghezza dei tamponamenti perimetrali;
• Qk1 carico accidentale: carico accidentale relativo alla cat. C ai sensi della Tabella 3.1.II del §3.1.4 delle
NTC08;
• Qk2 neve: carico da neve, calcolato ai sensi del §3.4.1 delle NTC08;
• Qk area: area di pertinenza del carico accidentale Qk1 e Qk2 neve.

La schermata della prima parte della pagina appare come segue:

Si prosegue, quindi, con l’immissione dei coefficienti di combinazione per tutte le combinazioni utilizzate e per
tutti i casi considerati, prendendo in considerazione il caso in cui Qk1 è il carico primario e quello in cui lo è
Qk2. In particolare, per l’edificio in esame si considerano le seguenti combinazioni, ai sensi del §2.5.3 delle
NTC08:

• Combinazione fondamentale (SLU): 1.3G1 + 1.5G2 + 1.5Qk1 + 0.75Qk2 (Qk1 primario);


1.3G1 + 1.5G2 + 1.05Qk1 + 1.5Qk2 (Qk2 primario)
Capitolo 4. Struttura esistente a telaio in CA 135

• Combinazione quasi permanente (SLE): G1 + G2 + 0.6Qk1;


• Combinazione sismica (SLU/SLE): G1 + G2 + 0.6Qk1.

Infine, si deve segnalare se esistono combinazioni di carico utilizzate ai fini della progettazione non menzionate
nel SI-ERC. Nel caso in esame non esistono, quindi la casella non deve essere barrata.

La schermata della seconda parte della pagina appare come segue:

Una volta completata la pagina è necessario premere sul pulsante Avanti.

4.2.8 Fondazioni
In questa pagina del wizard sono richieste informazioni sulle fondazioni dell’edificio. Si chiede (i) se sia stato
condotto uno studio di interazione terreno-struttura e (ii) quale sia la tipologia di fondazioni attraverso un menù
a tendina che presenta le seguenti opzioni: a) platea, b) travi rovesce, c) plinti, d) pali e micropali oppure e) miste
superficiali/profonde.

Dal momento che, per l’edificio in esame, non è stato condotto uno studio d’interazione terreno-struttura, la
risposta al primo quesito è “No”. Per quanto riguarda, invece, la tipologia di fondazioni, viene scelta l’opzione
“platea”, in quanto tipologia prevalente.

La schermata completa appare come segue:


136 Manuale Esempi per la Compilazione Guidata del Sistema Informatico-Edilizia Regione Calabria

Una volta completata la pagina è necessario premere sul pulsante Avanti.

4.2.9 Geometria
In questa pagina del wizard è necessario inserire le informazioni sulla geometria dell’edificio in esame e su quella
dell’edificio pre-esistente.

Nella prima parte della pagina si richiede l’inserimento delle dimensioni principali dell’edificio in esame, quali (i)
l’altezza totale, (ii) la larghezza (Lx) e (iii) la lunghezza (Ly) del più piccolo rettangolo in cui è inscrivibile la pianta
dell’edificio e (iv) le massime dimensioni di sporgenze e rientranze nelle due direzioni principali. In particolare,
con riferimento alla Figura 4.5 e alla Figura 4.6 si ha:

• Altezza totale dell’edificio: 10.95 m;


• Lunghezza (x): 13.34 m;
• Massima dimensione delle sporgenze/rientranze in direzione x: 3.84 m;
• Larghezza (y): 21.45 m;
• Massima dimensione delle sporgenze/rientranze in direzione y: 1.35 m.

Figura 4.5. Dimensioni in pianta dell’edificio con indicazione delle sporgenze/rientranze max in direzione x e y (Esempio 4)
Capitolo 4. Struttura esistente a telaio in CA 137

Piano 4

Piano 3

Piano 2

Piano 1

Ly

Lx

Figura 4.6. Volumetria dell’edificio con individuazione dei piani e delle dimensioni in pianta (Esempio 4)

Figura 4.7. Schematizzazione dell’edificio in altezza (Esempio 4)


138 Manuale Esempi per la Compilazione Guidata del Sistema Informatico-Edilizia Regione Calabria

Per ogni piano è necessario, inoltre, inserire (i) il valore della massa sismica, (ii) della rigidezza in direzione x e in
direzione y e (iii) della rigidezza torsionale, come riassunto in Tabella 4.4.

Tabella 4.4. Massa sismica e rigidezze di piano (Esempio 4)

Rigidezza lungo Rigidezza lungo Rigidezza torsionale[kN-


LIVELLO Massa sismica [ton]
x[kN/m] y[kN/m] m]
PIANO 1 296.06 2127541 1548965 84939994
PIANO 2 298.36 2127541 1548965 84939994
PIANO 3 292.90 1579258 1271001 55419819
PIANO 4 162.63 4415131 3645488 113862709

Si deve indicare, poi, (iv) l’ascissa e (v) l’ordinata del centro di massa (CM) e del centro di rigidezza (CR) di ogni
piano, trascurando l’eccentricità accidentale e posizionando l’origine degli assi cartesiani nel vertice in basso a
sinistra del più piccolo rettangolo in cui è possibile inscrivere la pianta dell’edificio, così come illustrato in Tabella
4.5.

Tabella 4.5. Individuazione delle coordinate del centro di massa (CM) e di rigidezza (CR) per ciascun piano (Esempio 4)

LIVELLO XCM[m] YCM[m] XCR[m] YCR[m]

PIANO 1 6.94 10.61 10.60 10.00


PIANO 2 6.86 10.56 10.60 10.00
PIANO 3 6.88 10.55 11.08 10.15
PIANO 4 7.29 11.06 11.76 9.84

Sono richieste ancora (i) la massima luce degli elementi orizzontali e di quelli a sbalzo e (ii) la distanza minima in
direzione x e y con edifici adiacenti. Infine è necessario indicare (i) se sono presenti travi precompresse di luce
superiore a 8 metri, (ii) se la struttura è di tipo spingente, (iii) se sono presenti pilastri in falso, (iv) se sono
presenti piani sospesi. In particolare, per l’esempio in esame nessuna delle ultime quattro richieste è verificata.
Per il resto si ha:

• Massima luce degli elementi orizzontali: 4.9 m;


• Massima luce degli elementi a sbalzo: 2.25 m;
• Distanza minima in direzione x con edifici adiacenti: 50 m;
• Distanza minima in direzione y con edifici adiacenti: 0.2 m.

Infine, trattandosi di un intervento di adeguamento, al fondo della pagina si richiede l’inserimento delle
dimensioni principali dell’edificio pre-esistente, quali (i) l’altezza totale, (ii) il numero di piani, (iii) la larghezza
(Lx) e (iv) la lunghezza (Ly) del più piccolo rettangolo in cui è inscrivibile la pianta dell’edificio. Dal momento
che le dimensioni dell’edificio attuale sono rimaste invariate, si ha:

• Altezza totale dell’edificio pre-esistente: 10.95 m;


• Numero dei piani dell’edificio pre-esistente: 4;
• Lunghezza (x): 13.34 m (è la lunghezza del piano che ha le dimensioni maggiori in pianta);
• Larghezza (y): 21.45 m (è la larghezza del piano che ha le dimensioni maggiori in pianta).
Capitolo 4. Struttura esistente a telaio in CA 139

La schermata completa appare come segue:

Una volta completata la pagina è necessario premere sul pulsante Avanti.

4.2.10 Regolarità
In questa pagina del wizard è necessario rispondere ad una serie di domande finalizzate a identificare la
condizione di regolarità dell’edificio (pre-esistente più l’eventuale parte aggiunta) in pianta e in altezza secondo
quanto prescritto al §7.2.2 delle NTC08.

Nel caso dell’esempio in esame, si può dire che per la regolarità in pianta:
140 Manuale Esempi per la Compilazione Guidata del Sistema Informatico-Edilizia Regione Calabria

• La configurazione in pianta è compatta (Figura 4.8), quindi la risposta alla prima domanda è “Sì”;
• La configurazione in pianta è approssimativamente simmetrica rispetto alla direzioni x e y in relazione
alla distribuzione delle masse (Figura 4.8), quindi la risposta alla seconda e quarta domanda è “Si”;
• La configurazione in pianta è approssimativamente simmetrica rispetto alla direzione x, ma non rispetto
alla direzione y in relazione alla distribuzione delle rigidezze (Figura 4.8), quindi la risposta alla terza
domanda è “Sì”, mentre alla quinta è “No”.

Figura 4.8. Configurazione in pianta (compatta) dell’edificio in esame e individuazione dei centri di massa e rigidezza (CM e
CR) (Esempio 4)

• Il rapporto tra i lati del rettangolo in cui la costruzione risulta inscritta è pari a 1.60 e quindi inferiore a 4
(Figura 4.5). La risposta alla sesta domanda è “Sì”;
• Nessuna dimensione di eventuali rientri o sporgenze supera il 25% della dimensione totale della
costruzione in direzione y, ma un rientro/sporgenza in direzione x supera il suddetto limite (Tabella 4.6
e Figura 4.9). Quindi la risposta alla settima domanda è “No”, mentre è all’ottava è “Sì”.
Capitolo 4. Struttura esistente a telaio in CA 141

Tabella 4.6. Verifica della regolarità in pianta - Rapporto tra dimensione di rientri (o sporgenze) e dimensione totale (§7.2.2
delle NTC08) (Esempio 4)

Dimensione del rientro/sporgenza Dimensione tot. della costruzione Rapporto tra


DIR. Verifica
massima (S) [m] (rettangolo ) (L) [m] S e L [%]
NON
X 3.84 13.34 28.79%
VERIF.
Y 1.35 21.45 6.29% OK

Figura 4.9. Confronto tra sporgenze e lunghezze totali dell’edificio (Esempio 4)

• Gli orizzontamenti possono essere considerati infinitamente rigidi nel loro piano rispetto agli elementi
verticali e sufficientemente resistenti. Quindi la risposta alla nona domanda è “Sì”.

La schermata per l’inserimento dei dati riguardanti la regolarità in pianta appare come segue:
142 Manuale Esempi per la Compilazione Guidata del Sistema Informatico-Edilizia Regione Calabria

Per la regolarità in altezza:

• Tutti i sistemi resistenti verticali (telai) si estendono per tutta l’altezza della costruzione, quindi la risposta
alla prima domanda è “Si”;
• La massa non rimane costante dalla base alla sommità della costruzione. Le variazioni di massa da un
orizzontamento all’altro superano il 25% (Tabella 4.7), quindi la risposta alla seconda domanda è “No”.

Tabella 4.7. Verifica della regolarità in altezza in termini di massa (§7.2.2 delle NTC08) (Esempio 4)

LIVELLO W = M * g [kN] M [ton] Riduzione [%] Verifica


PIANO 1 2904.38 296.06
PIANO 2 2926.88 298.36 0.77% OK
PIANO 3 2873.37 292.90 -1.83% OK
PIANO 4 1595.41 162.63 -44.48% NON VERIFICATO

• La rigidezza lungo x e lungo y non rimane costante dalla base alla sommità della costruzione, cioè si
riduce da un orizzontamento a quello sovrastante più del 30% o aumenta più del 10% (Tabella 4.8),
quindi la risposta alla terza e alla quarta domanda è “No”.

Tabella 4.8. Verifica della regolarità in altezza in termini di rigidezza (§7.2.2 delle NTC08) (Esempio 4)

Kx Ky Riduzione Riduzione
LIVELLO Verifica (x) Verifica (y)
[kN/m] [kN/m] (x) [%] (y) [%]
PIANO 1 2127541 1548966
PIANO 2 2127541 1548966 0.00 % OK 0.00 % OK
PIANO 3 1579258 1271001 -25.77 % OK -17.95 % OK
PIANO 4 4415132 3645488 179.57 % NON VERIFICATO 186.82 % NON VERIFICATO

Dal momento che l’edificio del presente esempio è un edificio a telaio progettato in classe di duttilità bassa
(CD“B”), ai fini della regolarità in altezza vengono poste due ulteriori domande riguardanti il rapporto tra
resistenza effettiva e resistenza richiesta, ossia:
Capitolo 4. Struttura esistente a telaio in CA 143

• Il rapporto tra la resistenza effettiva e quella richiesta dal calcolo subisce una variazione superiore al 25%
tra i piani tre e quattro in entrambe le direzioni. La risposta alla quinta e sesta domanda è “No” (Tabella
4.9)

Tabella 4.9. Verifica della regolarità in altezza in termini di resistenza (§7.2.2 delle NTC08) (Esempio 4)

Resistenza Resistenza
Riduzione Riduzione
LIVELLO effettiva/resist. effettiva/resist. Verifica (x) Verifica (y)
(x) [%] (y) [%]
richiesta, X richiesta, Y
PIANO 1 8.50315954 11.3533103 0.00% 0.00%
PIANO 2 8.78812131 11.2679642 3.24% OK -0.76% OK
PIANO 3 11.6916948 14.1648586 24.83% OK 20.45% OK
NON NON
PIANO 4 20.3860599 27.1507175 42.65% 47.83%
VERIFICATO VERIFICATO

• Ad ogni orizzontamento, il rientro massimo non supera il 30% della dimensione corrispondente al
primo orizzontamento e il 20% della dimensione corrispondente all’orizzontamento immediatamente
sottostante. La risposta alle ultime due domande è “Sì”, in quanto gli orizzontamenti sono tutti uguali.

La schermata appare come segue:

Infine, per ogni piano, viene chiesto l’inserimento dei dati riguardanti le eventuali pareti non strutturali. In
particolare vengono chiesti la sommatoria delle rigidezze delle pareti in entrambe le direzioni e la posizione del
centro di rigidezza di queste pareti (Tabella 4.10).

Tabella 4.10. Rigidezze delle pareti non strutturali (§7.2.2 delle NTC08) (Esempio 4)

Rigidezza in dir. x delle Rigidezza in dir. y delle Ascissa del centro di Ordinata del centro
LIVELLO pareti non strutturali del pareti non strutturali del rigidezza delle pareti di rigidezza delle
piano [kN/m] piano [kN/m] del piano [m] pareti del piano [m]
PIANO 1 340174.81 255297.09 7.65 11.17
PIANO 2 340174.81 255297.09 7.65 11.17
PIANO 3 340174.81 255297.09 7.65 11.17
PIANO 4 340174.81 255297.09 7.65 11.17
144 Manuale Esempi per la Compilazione Guidata del Sistema Informatico-Edilizia Regione Calabria

La schermata appare come segue:

Una volta completata la pagina è necessario premere sul pulsante Avanti.

4.2.11 Identificazione strutturale


In questa pagina del wizard è necessario l’inserimento dei dati riguardanti l’identificazione strutturale dell’edificio
(pre-esistente più l’eventuale parte aggiunta).

Nota: Per la struttura in esame la pagina “Identificazione strutturale” del wizard viene compilata simulando
un’analisi lineare dinamica (modale).

All’inizio della pagina si chiede (i) la classe di duttilità in cui è stata progettata la struttura (ai sensi del §7.2.1 delle
NTC08), (ii) il tipo di analisi svolta e (iii) il coefficiente di struttura in direzione x e y per gli Stati Limite Ultimi (ai
sensi del §3.2.3.5 e Cap. 7 delle NTC08) indicati alla pagina “Definizione dell’input sismico” (in questo esempio
solo SLV). In particolare:

• La struttura in quale classe di duttilità è stata progettata?: B;


• Tipo di analisi svolta: a) Analisi lineare dinamica;
b) Modale.
• Coefficiente di struttura in direzione x per SLV: 1.5;
• Coefficiente di struttura in direzione y per SLV: 1.5.

Il progettista è tenuto anche ad indicare, tramite un menù a tendina, (iv) come sono stati ottenuti tali coefficienti,
scegliendo tra: a) da indagini specifiche sulla duttilità degli elementi strutturali oppure b) in base alla tipologia
strutturale. Per l’edificio in esame si ha:

• Come sono stati ottenuti tali coefficienti? In base alla tipologia strutturale.

Si prosegue con l’inserimento del (v) periodo di vibrazione fondamentale in direzione x e y. Coerentemente con
il tipo di analisi svolta si ha:

• Periodo di vibrazione fondamentale in direzione x: 0.64 s;


• Periodo di vibrazione fondamentale in direzione y: 0.55 s;

Si chiede quindi (vi) la massa sismica totale e (vii) il taglio di calcolo nelle due direzioni (x,y) (in questo esempio
solo SLV). In particolare:

• Massa sismica totale: 1049.95 ton;


• Taglio di calcolo lungo x per SLV: 3947 kN;
• Taglio di calcolo lungo y per SLV: 4402 kN.
Capitolo 4. Struttura esistente a telaio in CA 145

Per ciascun piano e per tutti gli Stati Limite selezionati alla pagina “Definizione dell’input sismico” devono essere
inseriti i valori degli spostamenti di piano in x e in y. In Tabella 4.11 sono sintetizzati i risultati relativi all’esempio
in esame.

Tabella 4.11. Spostamenti di piano da analisi lineare dinamica – modale (Esempio 4)

Spostamento Spostamento Spostamento Spostamento Spostamento Spostamento


LIVELLO in x per SLO in y per SLO in x per SLD in y per SLD in x per SLV in y per SLV
[m] [m] [m] [m] [m] [m]
PIANO 1 0.0055 0.0060 0.0074 0.0079 0.0169 0.0175
PIANO 2 0.0141 0.0143 0.0190 0.0190 0.0432 0.0416
PIANO 3 0.0221 0.0207 0.0296 0.0274 0.0675 0.0601
PIANO 4 0.0251 0.0224 0.0338 0.0296 0.0770 0.0648

Il progettista deve anche indicare come ha considerato l’eccentricità accidentale effettuando una scelta tramite un
menù a tendina fra le seguenti opzioni: a) trascurata, b) l’eccentricità del centro di massa è pari al 5% della
dimensione dell’edificio, c) l’eccentricità del centro di massa è pari al 10% della dimensione dell’edificio, d) le
forze sono state incrementate mediante δ=1+0,6x/Le (§7.3.3.2 delle NTC08). Per l’esempio in esame la scelta è
la seguente:

• Eccentricità accidentale: eccentricità accidentale del CM pari al 5% della dimensione dell’edificio.

Poiché il presente esempio rientra nel caso di intervento su un edificio esistente e che l’analisi svolta è un’analisi
lineare dinamica (modale), si chiede di inserire (i) il valore massimo e (ii) il valore minimo del rapporto tra
domanda e capacità in termini di momento negli elementi primari della struttura:

• ρmax: 6;
• ρmin: 2.

Inoltre viene chiesto il numero di modi utilizzati. Per l’esempio in esame la scelta è la seguente:

• Numero di modi utilizzati: 10.

E’ necessario compilare una tabella per l’inserimento dell’allegato riportante il periodo e la massa partecipante in
x, y e rz di tutti i modi considerati. Dopo aver inserito il titolo dell’allegato nell’apposita colonna (Titolo), il
progettista deve caricare il file corrispondente, tramite il pulsante Sfoglia.

Infine si chiede, tramite menù a tendina, (i) come sono state combinate le azioni sismiche nelle 3 direzioni in
riferimento al §7.3.5 delle NTC08, (ii) qual è il livello di conoscenza raggiunto e (iii) qual è il fattore di confidenza
utilizzato in riferimento al §8A.2.3 della Circolare allegata alle NTC08. Queste ultime due domande sono presenti
dal momento che la pratica è relativa ad intervento su edificio esistente. In questo caso si ha:

• Come vengono combinate le azioni sismiche nelle 3 direzioni? SRSS;


• Qual è il livello di conoscenza raggiunto? LC3;
• Qual è il fattore di confidenza utilizzato? 1.
146 Manuale Esempi per la Compilazione Guidata del Sistema Informatico-Edilizia Regione Calabria

La schermata completa appare come segue:

Una volta completato l’inserimento è necessario premere sul pulsante Controllo Dati. Poiché per l’esempio in
esame non ci sono errori, appare il seguente messaggio: “I dati inseriti sono coerenti. Premere Avanti”'.

Trattandosi di un intervento su un edificio esistente, il progettista è tenuto a compilare un’ulteriore breve pagina
in cui è necessario indicare (i) come sono stati individuati i dettagli costruttivi, (ii) da dove provengono le
informazioni sulle caratteristiche meccaniche dei materiali e (iii) il numero di prove sui materiali che sono state
svolte per ciascun piano (ai sensi del §8 delle NTC08). Per l’esempio in esame:

• I dettagli costruttivi sono noti grazie a: esaustiva verifica in situ;


• Le informazioni sulle caratteristiche meccaniche dei materiali provengono da: esaustive verifiche in
situ;
• Numero di prove sui materiali svolte per piano: 3 provini di cls e 3 campioni di armatura.
Capitolo 4. Struttura esistente a telaio in CA 147

La schermata per l’inserimento delle informazioni appare come segue:

Una volta completata la pagina è necessario premere sul pulsante Avanti.

Importante: Con la precedente schermata termina la prima parte di inserimento dei dati progettuali (comune a
tutte le tipologie di edifici). Per le indicazioni sulla compilazione della fase successiva si rimanda al §2.2.13 del
presente manuale.

4.2.12 Riepilogo dati del progetto


Al termine del wizard viene visualizzata una pagina riassuntiva in cui sono riepilogati i dati del progetto in esame,
quali: (i) i dati del progettista, (ii) i dati della pratica, (iii) i dati del progetto e (iv) gli allegati relativi al progetto.
Alla fine della pagina è possibile premere sul pulsante Invia Progetto. In questo caso i dati inseriti nel wizard non
potranno più essere modificati. Se si intende effettuare ancora delle modifiche è consigliato premere sul pulsante
Torna alla Pratica.

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