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ANALISI STORICA

sottotema ANALISI DEGLI EDIFICI: SEM

GRUPPO: 25
Stefania Loriga, Carla Pireddu, Francesca Porcu

ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 4


ANALISI STORICA

Ubicazione: Viale La Playa, sugli spazi


occupati dalle antiche saline di San Pietro,
bonificate ai primi del ‘900. Posizione
strategica per il commercio e gli scambi
commerciali all’estero, grazie alla vicinanza
con il porto e la stazione ferroviaria.
Ubicazione

Carta storica di Cagliari del 1915 Inquadramento odierno della zona evidenziata

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ANALISI STORICA

Data di costruzione: 1904 - 1905

Committente: La Società Anonima Semoleria Italiana, la quale diventerà Società Esercizi Molini
(SEM), fece realizzare nel 1899 un semolificio a Genova, inserito su una diramazione della ferrovia
e prospiciente la zona portuale. Nel 1904, la stessa committenza richiese un semolificio per la
sede di Cagliari, vennero scelti gli stessi progettisti, la stessa distribuzione funzionale delle
costruzioni e la stessa posizione strategica.
Committenza dell’opera

Disegno originale di progetto del mulino di Sampierdarena (GE) del 1899

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ANALISI STORICA

Progettista: Ing. Carlo Bagnasco (GE).

Impresa costruttrice: Colombo-Ventini


Martino e C. dell’ing. Porcheddu.
L’impianto della semoleria è la prima
realizzazione sarda della società
Porcheddu, nonché la prima struttura in
Sardegna ad essere stata realizzata in
cemento armato. Disegno di Progetto: Silos per il grano
Progetto

Disegno di Progetto: Pianta AB e Pianta CD Disegno di Progetto: Pianta EF

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ANALISI STORICA

Il Metodo Hennebique: è l’elemento


distintivo nel SEM e riguarda l’ uso del telaio
in chiave moderna. Questo tipo di struttura
creò grandi spazi interni ed ambienti
illuminati da numerosi lucernari a soffitto.
Tutti i solai sono a doppia orditura con
nervature in vista ed in corrispondenza degli
incastri, i ferri del lembo inferiore sono
piegati a 45° ed allungati fino al lembo
superiore della trave dove si ha l’inversione
dei momenti. Questo metodo permetteva un
Telai Hennebique
miglior collegamento tra i ferri tesi e il
calcestruzzo compresso.
Solai Hennebique della SEM

Le fondazioni sono in c.a. : a plinti per i


pilastri e continue per i muri perimetrali.

Trave armata per solai Hennebique Solai a doppia orditura e intradosso nervato

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ANALISI STORICA

Il Sistema Hennebique fu inventato e brevettato tra


il 1892 e 1898 da François Hennebique in Francia.
Il metodo introdusse un nuovo sistema di
costruzione che univa alle caratteristiche di
resistenza e compressione del calcestruzzo le
capacità dell’acciaio di resistere a sforzi di trazione.
Attraverso questo sistema si concepirono
costruzioni in c.a. in termini di telaio ed elementi
lineari quali pilastri e travi ma anche solette e
pareti.
Brevetto Hennebique

Il Sistema Hennebique arrivò quasi


subito in Italia grazie all’Ing.
Porcheddu che nei primi anni del
Metodo Hennebique

1900 divenne Agente e


Concessionario Generale per l’Alta
Italia del Sistema Hennebique, con
sede centrale a Torino, realizzando in
33 anni 2600 opere con questo
metodo che venne da lui
ulteriormente perfezionato. Sistema Hennebique utilizzato dalla Società dell’Ing. Porcheddu

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Disegno di Progetto: Balconi, metodo Hennebique Disegno di Progetto: Variante dei solai, metodo Hennebique

Successivamente la struttura venne


ulteriormente ampliata con la
creazione di altri spazi di deposito
e la realizzazione della casa operaia,
senza introdurre complicazioni
tecnologiche, bensì applicando il
metodo utilizzato per la
Progetto

costruzione del primo blocco:


Metodo Hennebique.
Disegno di Progetto: Sezione Laterale

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Un altro edificio realizzato con il metodo Hennebique


è il Palazzo Balletto, sorto a Cagliari tra V.le Trieste e
Via XXIV Novembre all’inizio del Novecento. Il
progetto del 1911 comprendeva il palazzo
d’abitazione, il pastificio ed i magazzini, distrutti in
seguito ai bombardamenti della II Guerra Mondiale. L’
unica traccia del pastificio è visibile dal passo carrabile,
dal quale si notano le travi in cemento armato con
spigoli smussati e le mensole a rocchetto come nella
Metodo Hennebique e Palazzo Balletto

SEM. Palazzo Balletto

Particolare: travi, mensole e pilastri in laterizio Pianta del palazzo con orditure dei solai intermedi

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ANALISI STORICA

Il palazzo d’ abitazione rappresenta uno dei più accurati esempi di


architettura liberty. L’edificio si sviluppa su quattro piani ed è
realizzato interamente in muratura portante con laterizi a vista e
con solo i solai in cemento armato. La ricca decorazione del
prospetto non lascia trasparire alcuna traccia del metodo
Hennebique.
Un aspetto particolare riguarda la triplice sovrapposizione di bow-
windows fortemente aggettanti e sorretti da robuste mensole in
cemento armato, collocati uno al centro della facciata su viale
Metodo Hennebique e Palazzo Balletto

Trieste e l’altro sullo spigolo all’ angolo tra le due vie.


Particolare: facciata in laterizi

Particolare dei Bow-Windows nella facciata (1) e all’angolo (2) Particolare delle mensole in c.a.

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Denominazione originaria:

Mulino in località “Su Campu


Mannu”.

Questa denominazione venne


attribuita al luogo in seguito
all’interramento delle Saline di
San Pietro.
Veduta del complesso SEM prima dell’interramento delle saline nel lotto affianco

Nella fotografia in alto si


notano ancora dei resti delle
Saline nel lotto affianco al
semolificio, mentre in quella a
lato non sono più presenti.
Nel dialetto cagliaritano
Foto storiche

“Campu Mannu” è un “grande


campo” ed è riferito al vuoto
lasciato dalle saline.
Veduta del complesso SEM dopo l’interramento delle saline nel lotto vicino

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Il complesso comprendeva i silos, i frantoi, i


magazzini differenziati, i locali per la centrale
elettrica, gli uffici amministrativi e gli alloggi per
gli operai.
Foto storiche

Particolare dell’ingresso: data di inaugurazione e spighe di grano In alto: silos - In basso: uffici e alloggi

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Foto storiche

Veduta del complesso SEM tramite veduta da un dirigibile, nel 1921.

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ANALISI STORICA

Con il passare degli


anni l’area ha visto le
zone confinanti essere
adibite ad uso
residenziale con diversi
servizi annessi. Nel
1994 il semolificio
cessò definitivamente la
sua attività a Cagliari.
SEM prima del 2005

Venne trasferito
nella ZI di
Oristano.
Nel 2005
vennero
Demolizioni

demoliti alcuni
edifici del
complesso SEM.
SEM nel 2008, evidenti le demolizioni

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ANALISI STORICA

Prima della demolizione, il comparto era classificato dal PRG vigente come zona D1. Fu
suddiviso in due parti: la parte occupata dai fabbricati SEM venne tenuta inutilizzata e poi
demolita, nell’altra venne realizzato un supermercato. Nel 1998 la Edilia Costruzioni S.p.A.
propose al comune di Cagliari una proposta di programma nell’ambito del P.R.U. per convertire
la zona da D1 a G (servizi generali) che consentisse la riconversione d’uso dei fabbricati
adattandoli alla nuova destinazione di campus universitario, uffici e ricettività alberghiera.

D1 G
Campus Universitario

Comparto intero prima della demolizione, zona D1 Comparto diviso dopo la demolizione, zona G1

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ANALISI STORICA

Il Piano Integrato Edilia fu


approvato come variante
al PRG dal consiglio
comunale il 23.10.2000.

Vantaggi :
- Rapido collegamento con
la cittadella di Monserrato
tramite la futura
metropolitana leggera.
Vicinanza dei mezzi
pubblici, stazione treni e
navi.
- Accentramento di tutte
Campus Universitario

le attrezzature di servizio
utili agli studenti
universitari.
- La realizzazione di
parcheggi interrati totale
copertura degli standard .
Pianta e prospetto del progetto del Campus

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ANALISI STORICA

Si prevede:
1. La realizzazione di due studentati con 692 1.
posti letto.
2. La demolizione e la ricostruzione (nel rispetto
della sagoma originaria) del fabbricato denominato
“silos nuovo”, per destinarlo a struttura ricettiva.
3. La ristrutturazione del fabbricato denominato
“silos vecchio” per destinarlo ad archivio storico
del Comune di Cagliari.

2. 3.
Campus Universitario

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