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L’argomentazione anti-nucleare
che mi viene portata nella maggior parte dei casi è quella che sia meglio
investire tempo, denaro e ricerca nel campo delle energie rinnovabili perché
anche la Germania ha deciso di chiudere le proprie centrali nucleari entro il
2022 e che entro il 2030 l’80% del fabbisogno energetico tedesco sarà prodotto
con energia rinnovabile. ALT! Fermi un secondo… questo dato a me puzza un
pochino non trovate?
In più dobbiamo tenere conto che, prima che questa radiazione riesca a
raggiungere la terra, i raggi del sole devono attraversare migliaia di
chilometri di atmosfera, la quale assorbe in parte questa energia e la disperde
in altre direzioni. Poi ci sono le nuvole, il vapore di cui sono composte
riesce a schermare la maggior parte di questa radiazione (infatti quando il
cielo è nuvoloso, il giorno ci sembra più scuro, meno luminoso). Ultimo ma non
ultimo c’è anche l’angolo di incidenza che i raggi del sole hanno rispetto al
terreno e questo dipende dalla stagione in cui siamo e dal luogo del pianeta in
cui ci troviamo. Quando siamo lontani dall’equatore infatti, il sole resta per
più tempo basso sull’orizzonte e i suoi raggi devono attraversare molta più
atmosfera prima di giungere a terra, perdendo in questo modo più energia.
Insomma, dopo questo viaggio travagliato troviamo che dei 1350 e rotti Watt al metro quadro, ci rimane
ben poco: dai 350 W/mq massimi del NordAfrica ai circa 80 W/mq del Nord Europa
(sono valori mediati lungo tutto l’anno). L’Italia si trova circa a metà di
questi valori, con differenze sostanziali dalla Sicilia alla Lombardia (dato
calcolato sulla media annuale 250W/mq).
http://www.youtube.com/watch?v=zZFn2I-TvjM
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?fileticket=PgmBzvheblE%3d&tabid=847
http://www.fulm.org/public/Allegati/ENEA-rapporto%20energia%20e%20ambiente%202009.pdf
http://exposyte.altervista.org/didattica/Radiazione_ENEA.pdf
http://www.isaac.supsi.ch/isaac/energia%20nella%20costruzione/formazione/Formazione%20continua/Co
rso%20DACD%20E01%20-
%20Basi%20di%20meteorologia/materiale%20corso/07_nozioni%20di%20base%20sull'irraggiamento%20s
olare_testo.pdf
http://www.oilcrash.com/italia/italia_a.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Italia#Economia
http://magazine.quotidiano.net/ecquo/ecquo/2011/03/04/rapporto-legambiente-italia-ogni-anno-
cementificati-500-chilometri-quadrati-di-territorio-unestensione-pari-alla-superficie-del-comune-di-milano/
http://www.infobuildenergia.it/notizia.php?id=951
Francesco Aiolfi
Se ne stà li a bearsi, facendo il meno possibile, questo stato di non conduzione lo possiamo definire stato di
"Valenza"
Adesso, questo elettrone viene colpito da un fotone, questo fotone gli trasmette una certa quantità di
energia a seconda dell'energia che esso possiede (colore della luce)
Questo elettrone che stava li tranquillo a farsi i fatti suoi, improvvisamente si trova pieno di energia, se
questa energia è sufficiente, improvvisamente diventa per lui possibile "muoversi", esso passa da uno stato
di "valenza" ad uno stato di "conduzione", ha eseguito un "salto quantico"
L'energia necessaria ad eseguire questo "salto quantico" e ben precisa e definita per ogni materiale, nel
silicio essa è pari a 1,1 eV, questo è il valore del gap energetico del silicio!
I fotoni in arrivo hanno ovviamente diverse energie, nello spettro visibile andiamo da poco piu di 1,5eV per
il rosso sino a poco meno di 3,5 eV per il violetto.
Ovviamente, tutti i fotoni che hanno energia inferiore a 1,1 eV non fanno cambiare di stato al nostro
elettrone, tutti i fotoni che hanno l'energia superiore ad 1,1 eV permettono il salto quantico e la
conduzione del nostro atomo, l'energia superiore alla quota di salto (1,1eV nel silicio) si trasforma in calore
e non aumenta minimamente il numero di elettroni che conducono energia, anzi, li fa diminuire!
Vista l'energia dei fotoni che arriva dal sole (luce visibile) si puo calcolare quale dovrebbe essere questa
energia necessaria per effettuare il salto per avere la maggiore efficienza.
H.Ehrenreich e J.H.Martin in "Solar Photovoltaic Energy" in Physics Today nel 1979 lo hanno calcolato.
Questa energia ottimale è di circa 1,3 eV e darebbe un efficienza massima "teorica" non superiore al 40% !
Si, questo è il primo ed assoluto limite fisico di qualunque tecnologia fotovoltaica, il limite massimo
"teorico" di efficenza è il 40%.
1,1 eV, questo valore corrisponde ad un efficienza massima teorica del 29%.
Vorrei rimarcare questo valore, utilizzando il silicio, l'efficienza massima teorica che si potra mai
raggiungere nella conversione di energia non potrà mai essere superiore al 29%
Attualmente, nella realtà i panneli fotovoltaici viaggiano con efficienze reali del 10%, ipotizziamo in un
futuro di arrivare al 15 o 20% ma, sinceramente, raggiungere un'efficienza del 20% per un pannello
fotovoltaico commerciale sarebbe gia una scommessa non da ridere!
Sorge spontanea una domanda, è possibile utilizzare altri elementi per costruire i pannelli fotovoltaici, in
maniera di arrivare piu vicini al limite teorico del 40% se non ora in futuro?
La risposta è altrettanto disarmante, la risposta è si, esiste un materiale che possiede un gap energetico piu
vicino al gap ottimale di 1,3 eV.
Questo materiale è L'arsenurio di gallio, è copmposto dalla combinazione di Arsenico e Gallio, formula
chimica GaAs.
Questo Arsenurio di Gallio ha un gap di 1,4 eV e quindi, sempre in via teorica, potrebbe raggiungere un
efficienza massima del 36%, molto piu del silicio quindi.
Ricordo la massima efficienza teorica possibile in un pannello fotovoltaico al silicio, questa efficienza è pari
al 29%, nella realtà siamo al 10/14%, se qualcuno espone cifre maggiori, sta dicendo sciocchezze!
Questi, non sono dei limiti tecnologici ma sono dei limiti fisici!
Se fossero dei limiti tecnologici si potrebbe sperare in un futuro piu o meno prossimo di aggirare questi
limiti al fine di superarli ma, essendo dei limiti fisici, a parità di materiali non potranno mai essere superati!
Vi invito a leggere il libro "L'illusione dell'energia dal sole" di Franco Battaglia, vi troverete questi ed altri
dati interessanti!
Andreoli Fabrizio