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9/2/2020 Come funziona il Conto Termico 2.

0 2020 GSE e detrazioni Coronavirus

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Gli incentivi 2020 del Conto Termico 2.0

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Vista l'emergenza Coronavirus, abbiamo aggiunto a questo articolo anche un capitolo relativo alle misure prese nel
Decreto Rilancio di maggio sulle nuove detrazioni per ecobonus e sicurezza antisismica, che trovate più avanti (che però
richiedono requisiti ben precisi). Valutate quindi questo articolo, scritto precedentemente al cosiddetto "superbonus
110%", vedremo poi perché si chiama così, alla luce delle novità introdotte dal Decreto, che riguardano soprattutto le
detrazioni fiscali aggiuntive a causa del Covid-19 e solo per un determinato periodo. Il nuovo superbonus 110%, quindi,
non sostituisce le misure precedenti. Ne parleremo più avanti. Il conto termico 2020 GSE, chiamato anche 2.0,
sostituisce la precedente versione avviata nel 2012 ed è stato pensato per sfruttare meglio gli incentivi per gli
interventi mirati ad una maggiore efficenza energetica e allo sviluppo delle cosiddette rinnovabili termiche. Nel corso
dell'articolo vedremo come funziona, quali sono gli interventi incentivabili, le regole applicative, quindi la normativa in
vigore, ma anche in quali casi è preferibile accedere agli incentivi del conto termico 2.0 oppure alle agevolazioni fiscali
del 65%, i cosiddetti Ecobonus, per gli interventi di risparmio energetico. Per approfondimenti sulle detrazioni Irpef vi
rimandiamo alla nostra guida agli Ecobonus 2020. In effetti, ma ne parleremo nel corso dell'articolo, molti interventi per
migliorare l'efficienza energetica degli edifici, come ad esempio la sostituzione della vecchia caldaia con una di nuova
generazione a condensazione, possono godere sia degli incentivi del Conto Termico 2.0 che della detrazione fiscale
degli Ecobonus, quindi è importante capire come funziona il discorso per decidere qual'è la soluzione migliore a seconda
delle esigenze di ognuno.
Cos'è il Conto Termico 2.0 GSE
Il Conto Termico 2020 è un fondo per incentivare la produzione di energia termica e per sostenere gli interventi mirati al
miglioramento dell'efficenza energetica di edifici e abitazioni. Il fondo è gestito dal GSE, che sta per Gestore Servizi
Energetici. Proprio quest'ultimo si occupa di stabilire quali sono gli interventi ammessi, chi può accedere agli incentivi,
cioè chi ne ha diritto e quali sono le modalità di accesso, naturalmente sulla base della normativa (la legge) decisa dal
legislatore. Vediamo una sintesi delle caratteristiche principali di questo fondo per l'efficienza energetica.
Per pubblico e privato
Il Conto Termic o 2020 prevede dei bonus ec onomic i equivalenti al 65% della spesa sostenuta per il miglioramento dell'effic ienza e del risparmio
energetic o degli edific i e per la produzione di energia rinnovabile, per Pubblic he Amministrazioni e soggetti privati, sia imprese c he di natura
residenziale. Il Conto Termic o GSE 2.0 è stato pensato anc he in funzione delle aziende del settore agric olo (serre e simili), in funzione
dell'abbattimento dei c osti per l'approvvigionamento energetic o.
Cosa incentiva
Il Conto Termic o 2.0 2020 eroga c ontributi ec onomic per il miglioramento dell'effic ienza energetic a per la produzione di energia termic a da fonti
rinnovabili.
Disponibilità del fondo
Lo Stato italiano mette a disposizione 900 milioni di euro all'anno. 200 di questi sono destinati alle Pubblic he Amministrazioni, gli altri 700 finanziano
gli interventi di soggetti privati, per esempio nel c aso di lavori in c asa per il risparmio energetic o.
Tempistica
Il GSE rimborsa il 65% della spesa sostenuta per gli interventi entro 2 mesi dalla stipula della c onvenzione.
Modalità di accesso al Conto Termico 2.0 2020
I privati possono presentare le ric hieste di rimborso spese alla fine dei lavori, c on la modalità dell'ac c esso diretto (c he spiegheremo in dettaglio più
avanti). Le Pubblic he Amministrazioni possono invec e sfruttare anc he la modalità c osiddetta "a prenotazione", c he dà la possibilità di usufruire degli
inc entivi prima dell'avvio dei lavori.
Erogazione degli incentivi
Per quanto riguarda i privati, in modalità ac c esso diretto l'inc entivo viene versato in un'unic a soluzione, ma fino ad un massimo di 5.000 euro. Per le
PA, invec e, in modalità ac c esso diretto viene erogato subito tutto il c ontributo c orrispondente al 65% della spesa sostenuta, mentre in modalità "a
prenotazione" viene versato un ac c onto ad avvio lavori ed il saldo al termine.
Il mandato irrevocabile all'incasso
In ac c esso diretto si può dec idere di destinare l'inc entivo del Conto Termic o 2020 2.0 per i lavori di risparmio ed effic ienza energetic a direttamente a
soggetti terzi. Le PA possono fare la stessa c osa anc he in modalità "a prenotazione".
Cumulabilità
Gli inc entivi del Conte Energia Termic o GSE possono essere c umulati c on altri c ontributi non statali, per quanto riguarda i privati. Nel c aso delle
Pubblic he Amministrazioni, si può c umulare il Conto Termic o 2020 c on altri inc entivi anc he se questi ultimi sono sempre statali.

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Le novità per il 2020


Ma in che consistono, esattamente, le differenze tra la vecchia versione del Conto Energia Termico introdotta nel 2012 e
quella definita 2.0? Vediamo la sintesi delle novità, nel corso dell'articolo approfondiremo le singole voci.
Più soggetti ammessi
I requisiti per ac c edere al bonus degli inc entivi Conto Termic o 2020 si ampliano ed adesso prevedono anc he le soc ietà "in house" e le c ooperative di
abitanti. Le soc ietà in house sono aziende pubblic he in forma soc ietaria.
Nuovi interventi di efficienza energetica
Vedremo l'elenc o più avanti. Va detto c he, anc he se non sono poc hi gli interventi c he danno diritto alle agevolazioni ec onomic he previste dal fondo
per i lavori c he c omportano un risparmio energetic o, diversi di questi sono più idonei a sfruttare le detrazioni fisc ali degli Ec obonus c he gli inc entivi
del Conto Termic o 2020.
Dimensione impianti
Il Conto Termic o 2.0 ha aumentato la dimensione massima degli impianti c he danno diritto ad ac c edere agli inc entivi.
Procedura più snella
La proc edura di ac c esso diretto per gli apparec c hi a c atalogo è stata semplific ata e veloc izzata, quindi meno buroc razia e minori tempi di rimborso
della spesa sostenuta.
Rata più alta
Adesso il limite per l'erogazione dell'inc entivo in un'unic a rata risulta notevolmente più alto, passando da 600 a ben 5.000 euro.
Tempistica ridotta
Anc he in questo c aso un notevole miglioramento. I tempi di pagamento dell'agevolazione ec onomic a per l'effic ienza energetic a si riduc ono a 2 mesi,
c ontro i 6 della versione prec edente.

Incentivi più alti


Il Conto Energia Termico 2020 2.0 prevede un valore più elevato degli incentivi, rispetto alla versione precedente.
Edifici nZEB
Fino al 65% delle spese sostenute per i c oseddetti "Edific i a energia quasi zero", c he produc ono tutta l'energia di c ui hanno bisogno da fonti
rinnovabili.
Isolamento termico e altro
L'inc entivo arriva fino al 40% nel c aso in c ui si svolgano lavori di isolamento termic o di muri e c operture, ma anc he se si sostituisc ono gli infissi,
soprattutto le finestre, c on modelli di nuova generazione spec ific i per il risparmio energetic o. Inoltre, vengono rimborsate anc he sc hermature solari,
lavori per migliorare l'effic enza dell'illuminazione degli interni, le tec nologie di Building Automation (automazione delle funzioni di un edific io o di
un'abitazione) e l'installazione di una c aldaia a c ondensazione. Su quest'ultimo punto però va fatta attenzione. Come abbiamo spiegato nella guida
alle detrazioni 2020 c aldaia a c ondensazione, la strada migliore da seguire per rientrare dalla spesa sostenuta per l'installazione di un apparec c hio di
questo tipo non è quella del Conto Termico, ma l'Ecobonus 2020, a c ondizione però di installare anc he un sistema per la termoregolazione degli
ambienti, c ome ad esempio le valvole termostatic he, altrimenti la detrazione Irpef sc ende dal 65 al 50%.
Se abbinati aumentano
Nel c aso in c ui i lavori di isolamento termic o siano abbinati alla sostituzione o realizzazione di altro impianto (solare termic o, pompe di c alore o
c aldaia a c ondensazione), l'inc entivo c onc esso dal Conto Termic o GSE 2020 per l'isolamento sale al 50%.
Impianti e apparecchi
Il bonus inc entivo sale fino al 65% della spesa sostenuta per la realizzazione di impianti solari termic i, sistemi a pompe di c alore (anc he ibridi),
c aldaie e apparec c hi a biomasse. Ric ordiamo c he sono in vigore le nuove regole sul libretto impianti. Sono previste, per i trasgressori, importanti
sanzioni nel c aso in c ui vengano trovate irregolarità in seguito ad un c ontrollo, quindi vi c onsigliamo la lettura dell'artic olo di approfondimento.
Rimborso diagnosi energetica e APE
Una delle novità più importanti del Conto Energia Termic o 2.0 2020 è rappresentato dal rimborso totale, quindi un inc entivo del 100%, per la Diagnosi
Energetic a degli edific i e l'Attestato di Prestazione Energetic a, il c osiddetto APE. Tutto questo, però, nel c aso in c ui parliamo di Pubblic he
Amministrazioni. Per i privati, le c ooperative di abitanti e le c ooperative soc iali, viene rimborsato 50% della spesa sostenuta.

Come funziona il Conto Termico 2.0 2020


Il GSE eroga gli incentivi mediante delle rate annuali per una durata compresa tra 2 e 5 anni. La durata del rimborso
dipende dalla tipologia e dalla dimensione degli interventi e degli impianti. Nel caso in cui l'ammontare non sia superiore
a 5.000 euro, l'incentivo verrà corrisposto in una singola soluzione. Parliamo dei privati, infatti le PA e le ESCO che
operano per loro conto possono chiedere la liquidazione del contributo statale in un'unica soluzione anche nel caso in cui
quest'ultimo superi la soglia dei 5.000 euro, se hanno optato per l'accesso diretto.

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Le regole applicative
Sul proprio sito il GSE pubblica ogni anno le cosiddette "regole applicative", che stabiliscono le modalità per accedere
agli incentivi del Conto Termico 2.0, mirati a favorire gli interventi per una migliore efficienza energetica e per la
produzione di energia termica da fonti rinnovabili. A seconda della tipologia del soggetto richiedente l'agevolazione
economica, quindi Pubblica Amministrazione, impresa o privato, vengono descritte le seguenti condizioni:
Procedura di accesso agli incentivi del Conto Termico 2.0 GSE

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installazioni, valvole termostatiche, stufe a pellet e altro). Per soggetti privati il GSE intende le persone fisiche, i
condomini, i soggetti titolari di reddito d'impresa o agrario. Vediamo una lista riassuntiva degli interventi che danno
diritto agli incentivi disponibili (i link puntano ad articoli di approfondimento che vi invitiamo a leggere se vi interessa
saperne di più).
Pompe di calore
Sia per la c limatizzazione c he per la produzione di ac qua c alda ad uso sanitario.
Caldaie, termocamini a biomassa, stufe a pellet e simili
Sistemi ibridi a pompe di calore
Impianti solari termici e termodinamici
Anc he nel c aso in c ui siano abbinati a tec nologia "solar c ooling", c he permette la produzione di freddo, quindi il c ondizionamento nei mesi estivi. Vi
invitiamo, a questo proposito, a leggere l'artic olo sugli impianti solari termodinamic i Ohikia, una nuova tec nologia c he permette di realizzare energia
c ome c on i normali impianti fotovoltaic i, ma sfruttando un sistema di solare termodinamic o ed alc une importanti innovazioni introdotte da questa
interessante start-up italiana. Naturalmente anc he in questo c aso sono previsti inc entivi sotto forma di detrazioni Irpef.

Incentivi o detrazione fiscale?


Un'altra delle domande più frequenti è se è più conveniente il Conto Termico o l'Ecobonus. La risposta migliore a questa
domanda è la seguente: dipende. L'argomento più dibattuto è quello relativo alla sostituzione della vecchia caldaia per il
riscaldamento e l'acqua calda con una macchina di nuova generazione a condensazione. In effetti le regole applicative
del Conto Energia Termico 2.0 GSE del 2016 non prevedono la possibilità di usufruire degli incentivi per le caldaie a
condensazione, ma solo per quelle a pompa di calore. Per il 2020 è prevista anche questa possibilità, ma la verità è che
lo Stato preferisce detrarre la "sua" spesa dall'Irpef con una rateazione di 10 anni, piuttosto che tirar fuori i soldi
direttamente con gli incentivi. In effetti l'iter burocratico del Conto Termico è molto più complesso di quello per
usufruire degli Ecobonus, quindi non perdete tempo. Per la sostituzione della caldaia con una nuova a condensazione la
scelta giusta, ma per molti versi obbligata, è quella della detrazione fiscale degli Ecobonus, che tra l'altro è del 65% se
si installa contemporaneamente un sistema di termoregolazione. Come abbiamo spiegato nell'articolo sugli Ecobonus,
inoltre, il Decreto Crescita 2019 ha introdotto anche la novità dello sconto in fattura, invece che della detrazione Irpef
spalmabile in 10 anni. In pratica si ottiene uno sconto immediato sull'acquisto del bene o degli interventi effettuati, sia
per l'efficientamento energetico che per i lavori di ristrutturazione edilizia. Una bella novità.
Conto Energia Termico 2020: modalità di accesso
Come abbiama detto all'inizio esistono due modalità per accedere al bonus incentivi promesso dal nuovo Conto Termico
2.0 GSE. Vediamoli.
Accesso diretto
Quella dell'accesso diretto è la modalità possibile anche ai privati, oltre che per la Pubblica Amministrazione e prevede
un limite di 60 giorni dalla fine dei lavori per la presentazione della domanda. Per gli interventi di installazione di
apparecchi considerati di piccola taglia (generatori fino a 35 kW e sistemi solari fino a 50 mq) è previsto un iter
semplificato.
Prenotazione
La modalità riservata alle Pubbliche Amministrazioni e alle ESCO (Energy Service Company) che operano per loro conto.
Prevede l'erogazione di un acconto sul costo dei lavori ancora da effettuare e il saldo al termine degli interventi. Per la
prenotazione dell'incentivo si può presentare una scheda-domanda a preventivo.
Modalità di accesso e regole applicative per privati
Come abbiamo detto precedentemente, nel caso di richiedenti privati l'unica modalità disponibile per ottenere gli
incentivi del Conto Termico 2020 è quella dell'accesso diretto, che prevede la compilazione della richiesta entro 2 mesi
dalla fine dei lavori, la stipula di un contratto e un iter semplificato.
Cosa si intende per soggetti privati
Persone fisiche
Condomini
Titolari di reddito di impresa o di reddito agrario

Documentazione per la richiesta degli incentivi


Ma cosa bisogna fare per ottenere il contributo promesso dal Conto Termico 2.0 2020? Vediamo.

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9/2/2020 Come funziona il Conto Termico 2.0 2020 GSE e detrazioni Coronavirus
Requisiti di conformità (come da Decreto Legge)
Come si calcolano gli incentivi
Modalità di erogazione

Chi ha diritto agli incentivi del Conto Termico 2020


Bene, vediamo chi può usufruire del bonus contributo statale per chi mette in atto lavori che portano ad una migliore
efficienza energetica degli edifici o delle abitazioni, in pratica chi può accedere agli incentivi del Conto Termico 2.0, e
cosa deve fare il soggetto responsabile per ottenere il contributo alle spese sostenute. Più avanti nell'articolo
spieghiamo come funziona l'iter burocratico, quali sono i documenti da presentare al GSE e tutte le informazioni
necessarie per completare la pratica di richiesta degli incentivi. Vediamo adesso chi sono i cosiddetti "soggetti
responsabili".
Titolare della spesa
Colui c he ha sostenuto in modo diretto le spese per gli interventi di effic ienza energetic a per c ui ric hiede il rimborso.
Presentazione istanza al GSE
Il soggetto responsabile può presentare un'istanza di ric onosc imento degli inc entivi ed è responsabile della veridic ità delle informazioni relative alla
c onformità della sua ric hiesta alle normative vigenti.
Contratto
Il Soggetto responsabile è c olui c he materialmente firma il c ontratto c on il GSE e quindi ric eve gli inc entivi del Conto Termic o 2.0 2020.
Conservazione dei documenti
Il soggetto responsabile è tenuto a c onservare i doc umenti indic ati del Dec reto Ministeriale del 16/02/2016 per tutta la durata del periodo di
inc entivazione e per i 5 anni suc c essivi all'erogazione dell'ultimo importo.
Attività di controllo
Va garantita per il GSE la possibilità di effettuare c ontrolli, anc he c on sopralluogo diretto, atti a verific are la c onformità degli interventi per c ui si è
ric hiesto il bonus inc entivo Conto Termic o 2020.

Cumulabilità con detrazioni Irpef


Come abbiamo detto nel caso delle caldaie a condensazione, gli incentivi del Conto Energia Termico GSE 2020 non
sono cumulabili con le agevolazioni fiscali Irpef, i cosidddetti Ecobonus 2020, o con altre forme di incentivazione
statale (ma solo per i privati). Per chi ne volesse sapere di più: come funziona l'Irpef, quali sono i vari oneri deducibili, le
cosiddette detrazioni, come si calcola l'Imposta sul reddito delle persone fisiche, quali sono le aliquote, gli scaglioni e
chi la paga.
Iva e fattura
Una delle domande che più frequentemente si trovano sul web è la seguente: gli incentivi del Conto Termico 2.0 GSE
sono soggetti ad Iva e ritenuta d'acconto? e bisogna fare la fattura?
La risposta è no. Il bonus spese erogato dallo Stato per chi effettua lavori mirati ad una migliore efficienza eneregetica o
alla produzione di energia rinnovabile, ha natura di contributo in conto impianti e non viene assoggettato alla ritenuta
del 4% (art. 28 del D.P.R. 600/73). Inoltre, essendo privo dell'elemento cosiddetto "sinallagmatico", è da ritenersi fuori
dal campo di applicazione dell'Iva e quindi non impone l'emissione della fattura.
Costo della pratica
Il soggetto responsabile, vale a dire colui che fa richiesta dell'incentivo, è tenuto a corrispondere un corrispettivo dell'1%
dello stesso (del valore del contributo statale ricevuto) per coprire le spese sostenute dal GSE per la pratica e tutte le
attività correlate, comprese le verifiche tecnico-amministrative, ma con un massimale di 150 euro di imponibile. Questo
corrispettivo è assoggettato ad Iva ad aliquota ordinaria e viene fatturato dal GSE.
Gli interventi ammessi agli incentivi
Bene, passiamo adesso all'elenco degli interventi mirati ad una migliore efficienza energetica di edifici e abitazioni che
danno diritto ad accedere agli incentivi del Conto Termico 2020.

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Coibentazione (isolamento termico) pareti e coperture.
Sostituzione infissi.
Efficientamento dell'illuminazione d'interni.
Trasformazione edifici in nZEB (tutta l'energia necessaria da fonti rinnovabili).
Building Automation (automazione delle funzioni di un edificio o di un immobile), domotica e teleriscaldamento.
Schermature solari.
Sostituzione impianti esistenti per la climatizzazione (per esempio con caldaie a condensazione).

Anche per i privati


Vengono ammessi al bonus incentivi Conto Termico 2.0 2020 gli impianti di piccole dimensioni per la produzione di
energia termica e gli interventi per il risparmio energetico (sostituzioni di caldaie gpl o metano, per esempio, o nuove

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Scheda domanda e documenti da presentare al Gse


Le modalità di accesso agli incentivi previsti dal Conto Energia Termico prevedono la compilazione della cosiddetta
"scheda domanda" presente sul sito di Gse, il Gestore Servizi Energetici.
Attenzione a non fare errori
La compilazione di questo documento è affare delicato e importante. Il richiedente dovrà informare il Gse, in modo
dettagliato e senza errori, riguardo la tipologia di alcuni documenti che poi il gestore stesso potrà richiedere, anche in
formato cartaceo. E' quindi importantissimo non commettere errori. Le verifiche e i controlli ci sono e sono molto severi,
come è giusto che sia per evitare truffe e appropriazioni indebite varie, e le regole sono molto stringenti.
La lista
Riassumiamo i documenti di cui bisogna essere necessariamente in possesso per poter fare la richiesta degli incentivi
previsti dal Conto Termico 2020 e vediamo anche come fare la o le fatture che vanno aggiunte ai documenti per la
richiesta.
Attestato di certificazione energetica
Schede tecniche dei componenti e delle apparecchiature installate
Certificazione da parte di un tecnico abilitato (asservazione) riguardo l'appropriato dimensionamento del generatore di calore
Diagnosi energetica (solo se prevista nello specifico)
Certificazione del rispetto ambientale relativamente ai livelli di immissione in atmosfera (lo rilascia il produttore)

Fattura delle spese sostenute


Va specificato in dettaglio la tipologia di intervento che è stato realizzato e per cui si fa richiesta dell'incentivo
promesso. Se sono stati effettuati più lavori incentivabili, vanno realizzate più fatture, con pagamenti separati per ogni
documento (anche se ultimamente è stata proposta la possibilità di fornire una singola fattura con la lista di tutti gli
interventi effettuati). All'interno della fattura vanno inseriti i seguenti dati:
Partita Iva dell'emittente
Dati del soggetto responsabile del Conto Termico (chi sostiene le spese)
Codice fiscale o Partita Iva del soggetto responsabile

Se si è fatto ricorso alla locazione finanziaria la fattura va intestata alla società di leasing (di cui bisogna fornire anche
copia del contratto).
Se volete informazioni più dettagliate su come fare una fattura per le detrazioni fiscali vi consigliamo l'articolo linkato,
dove spieghiamo come funziona questo documento nel caso in cui si voglia accedere ad incentivi, agevolazioni fiscali e
bonus vari. Ricordiamo che adesso non è più necessario inserire tra le voci obbligatorie il costo della manodopera, ma
che è bene elencare in dettaglio tutti i lavori effettuati.
Bonifico
Innanzitutto va precisato che il pagamento per i lavori di cui si richiede l'accesso al Conto Termico 2.0 2020 vanno
effettuati mediante il modello di bonifico ordinario, a differenza di quanto avvviene per la richiesta delle detrazioni fiscali
per il risparmio energetico e le ristrutturazioni, dove vanno utilizzati modelli di bonifico apposito. Nella causale vanno
inserite le seguenti informazioni:
Riferimento al Decreto Ministeriale 28/12/2012
Riferimento al numero della fattura (con data della stessa)
Partita Iva/codice fiscale del ricevente il pagamento e del soggetto responsabile

Nel caso in cui la fattura non sia stata emessa al momento del pagamento, nella causale del bonifico si può inserire il
numero d'ordine. Successivamente però va inviata al GSE la copia e quella del bonifico con il numero d'ordine
corrispondente.
Tempistica
La richiesta per accedere agli incentivi del Conto Termico 2020 va presentata entro 60 giorni dal termine dei lavori. I
tempi vanno rispettati in ogni caso, altrimenti non sarà possibile nessun rimborso per i lavori effettuati. Per quanto
rigurda il rimborso promesso: la legge stabilisce che va ricevuto entro 30 giorni dalla fine del bimestre entro cui si è
presentata la domanda.
Il superbonus 110% Covid
L'emergenza Coronavirus, con tanto di blocco del paese, ha portato il Governo a rendere realtà una misura di cui in
effetti si parlava già da tempo: la possibilità di incrementare le detrazioni fiscali per tutti i lavori di ristrutturazione della
propria abitazione e di efficientamento energetico ad un livello tale da rendere gli interventi praticamente gratuiti per il
beneficiario e con tanto di guadagno ulteriore per l'azienda che accetta di essere pagata con il credito di imposta
maturato dal beneficiario. Spiegheremo a breve come funziona il discorso. Il Decreto aprile, poi slittato a maggio, mette

https://www.soldi-e-finanza-online.com/green-economy/incentivi-conto-energia-termico.aspx 5/7
9/2/2020 Come funziona il Conto Termico 2.0 2020 GSE e detrazioni Coronavirus
nero su bianco le nuove misure, mirate naturalmente a far ripartire l'economia. Il Governo, con il Decreto Rilancio ed il
maxibonus 110% Covid promesso, prevede un calo delle entrate fiscali, ovviamente, valutato 16 miliardi circa, ma un
aumento dei lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico, quindi del settore edilizio ed affini, del 35%. Il
tutto spalmato su un periodo di 5 anni, la durata del provvedimento. Secondo i relatori del documento di presentazione
del Decreto, grazie agli effetti moltiplicativi dell'investimento iniziale da parte dello Stato, il bonus Covid ristrutturazioni
si ripagherà praticamente da solo. E non è finita. È prevista anche una sorta di mancia del 10% per imprese e banche
che accettano il credito di imposta maturato dal beneficiario, un guadagno fiscale in pratica, oltre all'intero importo
sostanzialmente pagato dallo Stato. Vediamo come funziona la detrazione fiscale 110%, ma facciamo prima una
considerazione. La possibilità di detrarre l'intero importo di spesa per lavori, sicuramente utili, di efficientamento
energetico, a cui si aggiunge anche il bonus sisma, è sicuramente interessante, ma va detto che il tutto deve essere
piuttosto importante, in quanto il requisito fondamentale è che ci sia un miglioramento della resa energetica di almeno
due classi (una se non è possibile di più). Insomma, i lavori devono essere importanti, non basta solo la sostituzione di
una caldaia o degli infissi, ma si possono anche cumulare tra loro. Inoltre, l'incentivo detrazione fiscale 110% del
Decreto Rilancio vale solo per i privati, ma faremo delle considerazioni a breve, non per le attività d'impresa, ed
esclusivamente per le abitazioni adibite a prima casa, oppure le seconde case in condominio. Vengono quindi escluse le
abitazioni unifamiliari registrate come seconde case. Insomma, un po' di paletti ci sono, rispetto a quanto dichiarato in
precedenza, ed i tempi, con scadenza 31 dicembre 2021, sono più ristretti di quanto si pensi, così come la partenza a
luglio, mentre le aziende del settore si aspettavano la possibilità di iniziare subito i lavori.
Il discorso dei privati
Il Decreto Rilancio esclude dal superbonus 110% Covid le aziende, le attività di impresa in generale e le persone fisiche
che operano come esercenti arti o professioni. Va detto però che se questi soggetti si trovano in un condominio,
esattamente come avviene per il bonus ristrutturazioni, dovrebbero rientrare nell'agevolazione. Quando si decidono lavori
in comune, con la possibilità di accedere al bonus Covid 110%, eventuali negozi o attività presenti nell'edificio in
questione non avrebbero nessun interesse a votare in assemblea a favore dei lavori. Quindi, per quanto riguarda i
condomini, probabilmente anche questi soggetti possono ricorrere alle agevolazioni 100%. Lo stesso discorso si può fare
per le villette bifamiliari, assimilabili al condominio, anche se per uno o entrambi i proprietari non si tratta
dell'abitazione principale.
Come funziona il superbonus detrazione 110%
Il legislatore, approfittando dell'emergenza Coronavirus, mira a favorire la riconversione energetica di immobili ed edifici
e lo sviluppo del patrimonio immobiliare, con una misura della durata di 5 anni. Per tutti i lavori di riqualificazione
energetica e di messa in sicurezza degli edifici, con l'allargamento della misura al bonus sisma, viene previsto un
maxibonus, una detrazione fiscale del 100% per chi commissiona i lavori, del 110% per chi accetta la cessione del
credito di imposta o lo sconto in fattura, spalmata su 5 anni. Il tutto a partire da luglio 2020 e per un tempo massimo,
per il momento, di 18 mesi, quindi fino a dicembre 2021. Nella sostanza, tutte le aliquote precedenti all'emergenza
Covid, fissate al 50 e 65% per ecobonus e sismabonus, saliranno appunto al 110%, ma solo per privati e prime case,
oppure seconde case in condominio, non le unifamiliari. La misura vale anche per il restauro di facciate, l'installazione di
impianti fotovoltaici per la produzione di elettricità, sostituzione caldaie e altri interventi mirati all'efficientamento
energetico (vedremo la lista dei lavori ammessi a breve). Questi nuovi incentivi, naturalmente sotto forma di detrazioni
fiscali, si applicano a condomini, persone fisiche e Istituti autonomi di case popolari (Iacp). Per il momento, il
maxibonus Covid non è previsto anche per le imprese, ma solo per le persone fisiche ed inoltre vale unicamente per le
prime case e le seconde non unifamiliari, a differenza dei normali incentivi del Conto Termico 2.0, che valgono invece per
qualsiasi immobile, anche non prima casa, oltre che per i soggetti Ires. Facendo un velocissimo esempio: se si
effettuano lavori per 20.000 euro, si potranno detrarre dalle tasse 20.000 euro, il 100% dell'intervento effettuato, in un
periodo di 5 anni. Nel caso in cui siamo un'azienda che ha accettato in cambio dei lavori la cessione del credito di
imposta, allora potremo scontare dai nostri tributi il 110% del valore complessivo dei lavori, oppure cedere il tutto ad un
istituto di credito o altro soggetto. Vediamo quali sono gli interventi incentivati e le soglie massime di spesa della norma
110% maxibonus Covid.
Lavori ammessi
Isolamento termico
Massimo 60.000 euro per unità immobiliare. Requisito essenziale è c he i lavori di c oibentazione termic a interessino almeno il 25% della superfic ie
dell'intonac o.
Impianti fotovoltaici
La spesa massima detraibile è di 48.000 euro oppure, alternativamente, 2.400 euro per Kwh di potenza nominale. Viene previsto l'obbligo di c edere al
GSE l'energia autoprodotto non c onsumata, quindi quella in ec c esso e di attuare allo stesso tempo altri interventi di miglioramento energetic o.
Climatizzazione
In questo c aso la soglia massima di spesa viene stabilita a 30.000 euro. Vengono inc entivati c on la detrazione superbonus al 110% la
c entralizzazione dell'impianto per il risc aldamento invernale ed il raffresc amento estivo nei c ondomini e la produzione c on impianti e c aldaie a
c ondensazione, ibridi o geotermic i di ac qua c alda ad uso sanitario, a c ondizione c he gli stessi siano almeno di c lasse A. L'inc entivo del Dec reto
Rilanc io di maggio 2020 vale anc he per gli impianti a pompa di c alore e per gli edific i unifamiliari, ma solo se sono prima c asa.
Lavori di efficientamento energetico in genere
Sostituzione di infissi, sc hermi solari e tutto quello c he permette di migliorare la resa energetic a degli edific i, a c ondizione c he questi lavori siano
effettuati in c onc omitanza ad altre opere agevolate dalla detrazione fisc ale 110%, c ome ad esempio la sostituzione della c aldaia esistente c on una a
c ondensazione o a pompa di c alore, oppure la realizzazione di un impianto fotovoltaic o.
Caldaie

https://www.soldi-e-finanza-online.com/green-economy/incentivi-conto-energia-termico.aspx 6/7
9/2/2020 Come funziona il Conto Termico 2.0 2020 GSE e detrazioni Coronavirus
La sostituzione c on un nuovo impianto, dotato di c aldaia a c ondensazione o a pompa di c alore dà diritto al maxibonus del Dec reto Rilanc io. La
c ondizione sine qua non, però, è c he c i sia un miglioramento dell'effic ienza energetic a di almeno due c lassi, quindi non si parla solo di sostituzione di
una c aldaia, in effetti, ma di un lavoro più ampio c he deve riguardare tutto il sistema di risc aldamento o raffreddamento c he sia.
Consolidamento statico antisismico
Si può approfittare del superbonus 110% anc he per la messa in sic urezza degli edific i c ontro il risc hio sismic o. Esistono però dei requisiti spec ific i,
c ome la c onc omitanza della stipula di una polizza assic urativa a c opertura del risc hio sismic o, o c omunque di qualunque c alamità naturale. Potranno
ac c edere al bonus sisma 110% non solo gli edific i nelle zone sismic he 1 e 2, ma anc he quelle in zona 3. Viene esc lusa la fasc ia sismic a 4, vale a dire
le aree dove il risc hio di un terremoto è molto basso o del tutto assente. Per il bonus sisma 110% non esiste differenza tra prima e sec onda c asa,
c osì c ome tra immobili residenziali e non.
Colonnine di ricarica per auto e moto elettriche
Anc he in questo c aso è obbligatorio c he c ontemporaneamente si effettuino lavori inc entivati dal Dec reto Rilanc io c he prevedono la detrazione fisc ale
del 110%.
Costi sostenuti per i professionisti del settore

Cessione del bonus fiscale


Il credito acquisito grazie alla norma Covid 110% potrà essere ceduto a terzi di qualunque tipo e senza nessun limite. È
possibile girare il credito fiscale direttamente all'impresa che realizzerà i lavori, ottenendo così di non versare nemmeno
un euro di anticipo, oppure "venderlo" direttamente ad una banca o ad altro mediatore finanziario. Lo sconto in fattura
sarà equivalente al 100% della spesa, ci penserà poi l'azienda a recuperare l'intera somma dalle sue tasse come credito
d'imposta, ovviamente in 5 anni. Nel caso in cui, invece, si ceda il credito ad una compagnia assicurativa, si potrà
utilizzare il 90% della spesa sostenuta per stipulare una polizza sui rischi derivanti da calamità naturali.
Precedentemente al maxibonus Covid quest'ultima detrazione era fissata al 19%. Un'altra novità è la possibilità, anche
in tempi successivi, sia per l'impresa che ha effettuato i lavori che per il committente, di vendere il credito fiscale ad
istituti bancari o altri soggetti, ovviamente alle condizioni commerciali stabilite da questi ultimi. Soprattutto per molte
piccole imprese, che non possono permettersi di anticipare costi importanti da cui rientrare in 5 anni, un'ottima soluzione
per avere liquidità.
Documenti e sanzioni
Per accedere al superbonus 110%, oppure allo sconto in fattura, è necessario fare domanda e presentare una serie di
documenti, tra cui l'attestazione di certificazione energetica che dimostra il miglioramento dell'efficienza energetica di
due classi, oppure di messa in sicurezza per quanto riguarda il bonus sisma incentivato dal Decreto Rilancio con il 110%
di detrazione fiscale sotto forma di credito di imposta per 5 anni. Per chi dichiara il falso sono previste sanzioni, multe in
pratica, piuttosto pesanti. Per ciascuna dichiarazione inesatta o non veritiera, infatti, si dovrà pagare una multa che
varia da un minimo di 2.000 ad un massimo di 15.000 euro.

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