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Eni S.p.A.

Divisione Exploration & Production

SPECIFICA FUNZIONALE

SALDATURA DI TUBAZIONI IN LEGA DI TITANIO

05073.PIP.MEC.FUN

Rev. 1

Luglio 2009

1 Revisione Generale Istituto Italiano della Saldatura MECC Motti 07 / 09


0 Emissione SP TEIC TEIC 07 / 06
REV. DESCRIZIONE COMP: VERIF: APPR: DATA

Il presente documento è RISERVATO ed è di proprietà di ENI E&P. Esso non sarà mostrato a Terzi né sarà utilizzato per scopi diversi da quelli per i quali è stato inviato.
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PREMESSA

Rev. 0 14 Pagine
Luglio 2006
Emissione

Rev. 1 29 Fogli
Luglio 2009
Revisione Generale

La specifica è stata sottoposta a una revisione generale dei contenuti.


In particolare:
- sono stati inclusi i requisiti della specifica 05875.PIP.MEC.SDS
“Saldatura delle Tubazioni Prescrizioni Generali”
- sono stati inclusi i requisiti della specifica 15032.PIP.MEC.STD
“Preparazione delle Estremità per Saldatura di Testa”.
Le due specifiche citate sono state eliminate.

È stata aggiunta un’appendice dedicata ai principali requisiti sulle saldature


da impiegare in ambito europeo in accordo alla Direttiva PED (97/23/CE).

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INDICE

1 GENERALITA’..................................................................................................... 5
1.1 Scopo .............................................................................................................................................. 5

1.2 Considerazioni generali ................................................................................................................ 5

1.3 Definizioni....................................................................................................................................... 6

1.4 Normative di riferimento ............................................................................................................... 6

1.5 Abbreviazioni ................................................................................................................................. 7

2. PREPARAZIONE PER LA SALDATURA ........................................................... 8


2.1 Preparazione dei lembi.................................................................................................................. 8

2.2 Pulitura............................................................................................................................................ 9

2.3 Allineamento e assiemaggio dei lembi da saldare..................................................................... 9

3 SALDATURA..................................................................................................... 11
3.1 Qualifica delle procedure di saldatura (WPS)........................................................................... 11

3.2 Qualifica dei saldatori ................................................................................................................. 12

3.3 Condizioni ambientali.................................................................................................................. 13

3.4 Processi di saldatura e saldatrici............................................................................................... 14

3.5 Materiale d’apporto e gas di protezione.................................................................................... 15

3.6 Preriscaldo e interpass ............................................................................................................... 17

3.7 Prima passata............................................................................................................................... 17

3.8 Passate di riempimento-Giunti d’angolo................................................................................... 18

3.9 Postriscaldo ................................................................................................................................. 19

3.10 Pulizia dopo saldatura................................................................................................................. 19

4 TRATTAMENTO TERMICO .............................................................................. 20


4.1 Prescrizioni generali.................................................................................................................... 20

5 ISPEZIONI E CONTROLLI ................................................................................ 20


5.1 Ispezione ed esame visivo.......................................................................................................... 20

5.2 Altri esami..................................................................................................................................... 20

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6 RIPARAZIONE DEI DIFETTI ............................................................................. 21


6.1 Prescrizioni generali.................................................................................................................... 21

7 DOCUMENTAZIONE ......................................................................................... 22
7.1 Certificati di qualifica .................................................................................................................. 22

7.2 Registrazioni e altri documenti .................................................................................................. 22

APPENDICE 1 - PREPARAZIONE DEI LEMBI PER SALDATURA TESTA – TESTA


........................................................................................................................... 24

APPENDICE 2 - PREPARAZIONE DEI LEMBI PER SALDATURA DELLE


CONNESSIONI .................................................................................................. 25

APPENDICE 3 - REQUISITI ADDIZIONALI IN AMBITO PED................................. 27

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1 GENERALITA’

1.1 Scopo

Questa specifica stabilisce i requisiti per la saldatura di tubazioni in lega


di titanio (P-No 51, 52, ASME Sezione IX), installate all’interno dei limiti
di batteria degli impianti, da realizzarsi in officina e in cantiere.

1.2 Considerazioni generali

1.2.1 Questa specifica deve considerarsi un addendum alla ANSI/ASME


B31.3 (o altra norma richiesta), o una sua modifica in caso di conflitto
(fanno eccezione le prescrizioni di legge).

1.2.2 In caso di conflitto tra diversi documenti tecnici, si applica il seguente


ordine di priorità:

1. Prescrizioni di legge
2. Specifiche e disegni della Compagnia (incluso il presente
documento)
3. ANSI / ASME B31.1 e B31.3 (o altra norma accettata dalla
Compagnia)
4. ASME Code Sez. II, V e IX (o altra norma accettata dalla
Compagnia)

Se non altrimenti specificato, l’edizione applicabile dei documenti è


quella in vigore alla data della firma del contratto.

1.2.3 Nell’applicazione della presente specifica di saldatura deve essere


considerata, altresì, la classe tubazioni indicata nei relativi disegni
isometrici, sugli elenchi linee, o altrimenti specificato in accordo al
documento 20367.PIP.MEC.FUN.
Di regola, la classe 1 riguarda tubazioni in condizioni di servizio
particolarmente critiche, le classi 2 e 3 riguardano tubazioni di processo
e altro tipo di tubazioni in condizioni di servizio critiche, la classe 4
copre utilizzi normali (eccettuato vapore) e collegamenti in condizioni di
servizio non critiche.

1.2.4 Sulla base di quanto descritto nel Documento 06732.PIP.MEC.FUN,


alla Specifica di Progetto Tubazioni Normalizzata associata alla
Tubazione può essere aggiunta, ove applicabile, una lettera con i
seguenti significati.

T: trattamento termico dopo saldatura richiesto


indipendentemente dallo spessore;
H: servizio idrogeno;
S: requisiti supplementari per il servizio “sour”.

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1.2.5 Il Contractor può impiegare procedure, processi di saldatura e materiali


d’apporto come indicato in questa specifica, ovvero adottarne altri,
purché siano stati certificati da un Ente Terzo Riconosciuto, e con il
preventivo benestare della Compagnia.

1.3 Definizioni

1.3.1 I termini seguenti si devono considerare con il significato descritto:

• COMPAGNIA: La Compagnia che assegna il contratto (ENI)


• CONTRACTOR: La Società incaricata di svolgere il lavoro
• RAPPRESENTANTE DELLA COMPAGNIA: Persona di fiducia,
incaricata dalla Compagnia per le attività di ispezione e
sorveglianza delle attività di saldatura
• SALDATORE: Persona qualificata per le attività di saldatura, con
processi manuali, automatici o semiautomatici.

1.3.2 Per i termini riguardanti la saldatura, si applicano le definizioni date nel


codice ASME Sez. IX par. QW/QB-492.

1.4 Normative di riferimento

1.4.1 Normative europee


97/23/CE Pressure Equipment Directive (P.E.D.)

1.4.2 Normative di altri organismi

ASME II Boiler and pressure vessel code: Part C –


Specification for welding rods, electrodes
and filler metals

ASME IX Boiler and pressure vessel code: Welding


and brazing qualifications
ASME B16.5 ed 2003 Pipe Flanges and Flanged Fittings
ASME B31.3 ed. 2004 Process Piping
ASME B31.4 ed. 2002 Pipeline Transportation Systems for Liquid
Hydrocarbons and other Liquids
ASME B31.8 ed. 2003 Gas Transportation and Distribution Piping
Systems
ASME B46.1 ed. 2002 Texture surface

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NACE MR0175/ISO 15156 Petroleum and natural gas industries -


Materials for use in H2S containing
environments in oil and gas production

1.4.3 Leggi e decreti

Tutti i lavori eseguiti in conformità alla presente specifica devono essere


condotti nel rispetto delle leggi in vigore nel paese nel quale il lavoro è
svolto.

1.4.4 Normative interne

05892.PIP.MEC.SDS Tubazioni e componenti di linea


per impianti
06732.PIP.MEC.SDS Tubazioni e componenti di linea
per impianti – Specifiche di
progetto tubazioni
20367.PIP.MEC.FUN Classi di Servizio Tubazioni
20377.PIP.MEC.FUN Saldatura di tubazioni. Controlli
non Distruttivi
02555.VAR.COR.PRG Internal Corrosion – Fluids
classification and corrosion
parameters definitions

1.5 Abbreviazioni

SMAW (Shielded Metal Arc Welding) Saldatura ad arco a elettrodo rivestito


GTAW (Gas Tungsten Arc Welding) Saldatura con elettrodo infusibile sotto protezione
di gas inerte
GMAW (Gas Metal Arc Welding) saldatura semiautomatica a filo continuo sotto
protezione di gas inerte o attivo
SAW (Submerged Arc Welding) saldatura ad arco sommerso monofilo
FCAW (Flux Cored Arc Welding) saldatura semiautomatica a filo continuo animato
sotto protezione di gas attivo
WPS Procedure di Saldatura
(Welding Procedure Specification)
PQR (Procedure Qualification Report) Rapporto di qualifica delle procedure
DN Diametro Nominale
PWHT (Post Weld Heat Treatment) Trattamento termico dopo saldatura

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2. PREPARAZIONE PER LA SALDATURA

2.1 Preparazione dei lembi

2.1.1 Il taglio e la preparazione dei lembi sarà eseguita mediante lavorazione


di macchina o di mola.
Nessun altro sistema di taglio potrà essere utilizzato senza la
preventiva autorizzazione della Compagnia.

2.1.2 La molatura deve essere eseguita con utensili idonei alla lavorazione di
leghe di titanio, nonché privi di possibili contaminazioni da precedenti
impieghi su acciai al carbonio. Le spazzole (manuali ed automatiche)
devono essere realizzate con fili in acciaio inossidabile austenitico.

2.1.3 Le preparazioni dei cianfrini per la saldatura manuale sono riportate in


APPENDICE 1.

2.1.4 La preparazione per le connessioni deve essere come indicato nelle


Figg. 2-3-4 in APPENDICE 2 (o comunque di tipo approvato dalla
Compagnia).

2.1.5 Le piastre di rinforzo, dove richieste, devono essere dello stesso


materiale e spessore del tubo da rinforzare.
La preparazione deve essere come indicato nella Fig. 5
dell’APPENDICE 2.

2.1.6 La rastrematura dei lembi (quando prevista a disegno) deve essere


eseguita mediante lavorazione di macchina. Rastremature di piccola
entità necessarie a correggere eventuali eccessi di livellamento tra i
lembi (lato interno ed esterno) possono essere eseguite mediante
molatura.

2.1.7 Derivazioni inclinate non devono di norma avere inclinazione inferiore a


60°, utilizzando per inclinazioni inferiori a 60° un’opportuna
combinazione di derivazione a 90° e curva.

2.1.8 Preparazioni diverse da quelle descritte devono essere autorizzate


dalla Compagnia.
In particolare, per processi di saldatura non manuali per i quali le
preparazioni indicate potrebbero non essere adeguate, il Contractor
può adottare ogni altro tipo di preparazione, purché si dimostri con
prove di qualifica che il risultato è idoneo e in linea con le prescrizioni di
questa specifica.

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2.2 Pulitura

2.2.1 Immediatamente prima della saldatura, le estremità da saldare dovranno


essere accuratamente pulite mediante spazzolatura o molatura (vedere
par. 2.1.2) per una fascia di almeno 10 mm all'interno e all'esterno del tubo
e sgrassate con adatti solventi (p.e. acetone) per una fascia di almeno 40
mm.

2.2.2 Ogni ossidazione superficiale presente sui lembi dovrà essere rimossa
mediante decapaggio chimico con idonea soluzione (p.e. con acido
fluoridrico+acido nitrico) da applicarsi in accordo alle indicazioni del
Fornitore. La pulitura mediante abrasione meccanica seguita da adeguato
trattamento con solvente può sostituire il decapaggio chimico.

2.2.3 Una volta pulite, le superfici dovranno essere tenute esenti da impronte
digitali.

2.2.4 Le attrezzature per il fissaggio devono essere adeguatamente pulite e


sgrassate prima di venire a contatto con i pezzi da saldare.

2.2.5 Il Contractor dovrà riservare una speciale area pulita per la


movimentazione dei componenti delle tubazioni e dei materiali
d'apporto in titanio contenente solo gli accessori e le attrezzature
necessarie per l'esecuzione delle saldature di produzione.

2.3 Allineamento e assiemaggio dei lembi da saldare

2.3.1 La tubazione verrà installata in accordo ai disegni costruttivi e/o agli


isometrici di linea. Quando necessario, la Compagnia specificherà le
istruzioni necessarie per l’esecuzione di operazioni particolarmente
complesse o delicate.

2.3.2 Dove necessario, dovranno essere impiegati supporti temporanei per


evitare l’insorgere di tensioni o deformazioni sui componenti, dovute al
peso proprio degli stessi durante i lavori di montaggio e/o di saldatura.

2.3.3 Non sono ammessi aggiustaggi, eseguiti sia a freddo che a caldo (p.e.
mediante calde di ritiro), degli “spool” o dei componenti ai fini
dell’allineamento.

2.3.4 Nel caso di utilizzo di tubazioni elettrosaldate, non sono ammessi


fori/aperture o saldature di supporti lungo le saldature longitudinali delle
stesse.

2.3.5 Nella composizione delle linee, le saldature longitudinali saranno


sfalsate fra loro per almeno il doppio dello spessore, con una distanza
minima di 20 mm.

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2.3.6 La distanza minima per i supporti di tubazioni con DN > 50 mm, rispetto
ai punti indicati a disegno non può essere maggiore di 1 diametro.

2.3.7 Le selle fisse e i supporti guida mobili saranno posizionati e fissati


all’atto del montaggio della linea.

2.3.8 Eventuali interferenze fra componenti rilevate nel corso delle varie fasi
di montaggio dovranno essere risolte in accordo con la Compagnia.

2.3.9 Le estremità dei componenti (cianfrini, filetti, superfici delle flange, ecc.)
dovranno essere protette con adeguati mezzi (tappi, imballi,
verniciature, ecc.) durante tutte le fasi di trasporto, immagazzinamento
e montaggio. Queste protezioni verranno rimosse solo immediatamente
prima della giunzione dei componenti.

2.3.10 L’accoppiamento delle parti da saldare dovrà essere realizzato per


mezzo di adatti accoppia-tubi, o di punti di saldatura depositati in
cianfrino usando il procedimento GTAW sotto protezione di gas inerte
all’esterno ed all’interno del tubo.

2.3.11 I punti di saldatura dovranno essere eseguiti da saldatori qualificati per


la prima passata adottando le medesime precauzioni previste per la
prima passata. I punti che dovessero essere incorporati nella saldatura
finale dovranno essere accuratamente puliti, smerigliati alla estremità
ed ispezionati per verificare l'assenza di cricche. I punti criccati
dovranno essere rimossi prima della saldatura della prima passata.

2.3.12 Se non rimosse prima della saldatura, le saldature di puntatura devono


essere raccordate di mola con le superfici del cianfrino e sottoposte ad
esame con liquidi penetranti prima della saldatura. Nel caso di
saldature di puntatura incluse nel giunto definitivo, la qualifica di
procedimento deve essere condotta includendo le stesse saldature di
puntatura nel relativo saggio di prova.

2.3.13 Il disallineamento tra i lembi da saldare dovrà essere mantenuto entro i


limiti previsti nella specifica ENI.20377.PIP.MEC.FUN e deve essere,
per quanto possibile, distribuito lungo lo sviluppo circonferenziale dei
lembi stessi. Le operazioni di rastrematura dei lembi necessarie a
correggere eventuali eccessi di disallineamento potranno essere
realizzate con impiego di utensile meccanico, mola e/o lima, in modo da
ottenere un angolo di rastrematura non superiore a 30°. Lo spessore,
dopo rastrematura, non deve comunque essere inferiore, anche
localmente, a quello minimo di progetto.

2.3.14 I pezzi da saldare devono essere allineati e montati in modo da


mantenere, durante la saldatura, i cianfrini ad una distanza tale da
garantire la piena penetrazione al vertice.
La luce al vertice deve essere mantenuta nell’intervallo definito in
APPENDICE 1.

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2.3.15 Per giunzioni a tasca, l’accoppiamento deve essere condotto avendo


cura di lasciare una luce di almeno 2 mm tra il fondo tasca e l’estremità
del tubo.

2.3.16 Non è ammesso saldare supportazioni, ancoraggi e quant’altro di


provvisorio sulle tubazioni.

3 SALDATURA

È dovere del Contractor osservare tutte le normative sulla sicurezza e


salute applicabili sul luogo di lavoro.

3.1 Qualifica delle procedure di saldatura (WPS)

3.1.1 Le procedure di saldatura devono essere qualificate in accordo alla


norma ASME Sez. IX, o altra norma accettata dalla Compagnia.

Tutte le prove di qualifica (in accordo a ASME Sez. IX Par. QW-202 o


altra norma accettata dalla Compagnia) devono essere supervisionate
e certificate da un Ente Terzo Riconosciuto. Ciò si applica anche a
prove di qualifica eseguite sul posto, a meno che accordi diversi siano
presi con la Compagnia.

3.1.2 Per ogni procedura di saldatura il Contractor deve preparare prima


dell’inizio dei lavori una specifica (WPS) che indichi tutte le variabili
principali, come richiesto dalla norma ASME Sez. IX (par. QW-200.1), o
da altra norma accettata dalla Compagnia.

In particolare, devono essere indicati marca e tipo degli elettrodi,


nonché composizione e grado di purezza dei gas di protezione.

3.1.3 Le prove di qualifica devono essere eseguite con materiale d’apporto di


tipo approvato dalla Compagnia, come specificato nel par 3.5.

3.1.4 Il Rappresentante della Compagnia si riserva il diritto di assistere a tutte


le prove che ritenga di suo interesse. Pertanto, il Contractor deve
informare il Rappresentante della Compagnia della data di svolgimento
di ogni prova con adeguato anticipo.

3.1.5 La Qualifica dovrà comprendere prove di piega al dritto e al rovescio


per valutare la duttilità della saldatura e delle relative zone
termicamente alterate.

La saldatura è ritenuta soddisfacente se può essere piegata attorno a


un mandrino con un raggio uguale a 4T (5T per il titanio di grado 2)
senza segni di cricche, dove T è lo spessore della provetta di piega
prelevata dal saggio di qualifica.

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3.1.6 Nel caso in cui sia definito per la tubazione il servizio “sour-S” (v. par.
1.1.4), le prove di qualifica devono comprendere misure di durezza in
accordo alla norma NACE MR-0175/ISO 15156. I valori di durezza in
corrispondenza del della Zona Termicamente Alterata e della Zona
Fusa devono essere inferiori a 250 HV10.

3.1.7 Modifiche delle seguenti variabili essenziali richiederanno una


riqualifica:
- cambiamento del grado del materiale;
- qualsiasi cambiamento della luce al vertice;
- cambiamenti superiori al 10% nella corrente, nel voltaggio e/o
nella velocità;
- variazioni dell'apporto termico specifico superiori al ± 15%
rispetto ai valori registrati nel documento di qualifica (PQR).

3.1.8 Devono essere considerate, inoltre, le seguenti variabili essenziali


supplementari:
- per spessori superiori a 6 mm, lo spessore del saggio di prova
rappresenta lo spessore massimo qualificato;
- il cambiamento del sistema di accoppiamento da quello di tipo
meccanico a quello mediante punti di saldatura;
- una variazione superiore al ± 10% delle portate dei gas di
protezione.

3.2 Qualifica dei saldatori

3.2.1 Tutti i saldatori devono essere qualificati prima dell’inizio dei lavori in
conformità alla norma ASME, Sez. IX, o altra norma accettata dalla
Compagnia.
Nel caso di prove di qualifica eseguite sul posto, la Compagnia può
autorizzare che queste siano assistite e valutate dal suo
Rappresentante. Il Contractor deve informare il Rappresentante della
Compagnia della data di svolgimento di ogni prova con adeguato
anticipo.

3.2.2 All’atto della presentazione delle qualifiche al Rappresentante della


Compagnia, ad ogni saldatore viene assegnato un simbolo
identificativo (in numeri o lettere). Questo simbolo deve apparire su
idoneo punzone, fornito in dotazione ad ogni saldatore, con cifre non
più alte di 4 mm e non scomponibile.

3.2.3 Se richiesto dal Rappresentante della Compagnia il simbolo assegnato


ad ogni saldatore deve essere rappresentato in maniera ben visibile, in
modo che si possa identificare ogni saldatore senza chiedere un
documento identificativo.

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3.2.4 Il Contractor deve sottoporre all'esame della Compagnia i relativi


certificati di qualifica (WPQR) e deve dare assicurazioni che ciascun
saldatore impiegato in fabbricazione abbia acquisito un'adeguata
esperienza nella saldatura del titanio e delle sue leghe e che abbia
ricevuto le necessarie istruzioni circa tutte le precauzioni da adottare (in
termini di pulizia, movimentazione dei materiali e protezione) prima e
durante le operazioni di saldatura.

3.2.5 Il Rappresentante della Compagnia ha il diritto di rigettare un saldatore


che, durante l’esecuzione dei lavori, dimostri di lavorare con un livello
qualitativo non soddisfacente.

3.3 Condizioni ambientali

3.3.1 In caso di pioggia, neve o vento (soprattutto se in presenza di sabbia),


il Contractor deve prevedere un’opportuna protezione per il saldatore e
le parti da saldare, in modo da assicurare che il lavoro sia eseguito
correttamente. Qualora questi accorgimenti non possano essere
rispettati, la saldatura non deve essere permessa.

3.3.2 Se i lembi da saldare sono bagnati o coperti da ghiaccio, neve o brina,


la saldatura può essere eseguita solo dopo che il cianfrino è stato
asciugato (vedi par. 3.6.2). A tale scopo si può usare fiamma o altra
fonte di calore adatta.

3.3.3 Nel caso di basse temperature ambiente può essere richiesto un


preriscaldo (V. Par. 3.6).
Il preriscaldo va effettuato anche nel caso di saldature di puntatura,
montaggio e temporanee.

3.3.4 Nel caso di saldatura eseguita all’aperto, deve essere adottata


un’opportuna protezione contro correnti d’aria e vento, che potrebbero
inficiare la saldatura.

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3.4 Processi di saldatura e saldatrici

3.4.1 I processi di saldatura applicabili sono indicati con le definizioni previste


dalla norma AWS indicate qui sotto:

GTAW Saldatura ad arco a elettrodo di tungsteno

3.4.2 In generale, la tecnica discendente non è raccomandata per tubi ad


asse orizzontale (posizione 5G secondo ASME IX). Comunque,
deroghe possono essere concesse dalla Compagnia nei casi in cui le
saldature in discendente non alterano significativamente la qualità delle
saldature.

3.4.3 L’uso di anelli di supporto permanenti non è ammesso, senza la


preventiva autorizzazione della Compagnia.

3.4.4 È raccomandato l’uso di un dispositivo ad alta frequenza per


l’accensione dell’arco e di dispositivi tipo “gas Lens” per garantire
un’adeguata protezione del bagno di saldatura.

3.4.5 La polarità deve essere quella indicata nella procedura di saldatura


(WPS) applicabile.

3.4.6 L’elettrodo infusibile di tungsteno deve essere di tipo EWTh-2.

3.4.7 Procedure di saldatura o materiali d’apporto non conformi a questa o


alle altre specifiche della Compagnia non devono essere usate senza
autorizzazione scritta.

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3.5 Materiale d’apporto e gas di protezione

3.5.1 I materiali d’apporto devono rispettare le procedure di saldatura (WPS)


e devono essere di marca e tipo approvato dalla Compagnia.

3.5.2 Se non diversamente concordato con la Compagnia, il Contractor deve


fornire certificati di analisi chimica e prove meccaniche del materiale
depositato (secondo AWS o altra norma accettata) per ogni lotto di fili.

I certificati suddetti devono restare a disposizione del Rappresentante


della Compagnia.

3.5.3 Tutte le scatole e i contenitori del materiale d’apporto devono essere


contrassegnate dal produttore con lo stesso numero di riferimento
riportato sui certificati di analisi chimica e di prove meccaniche,
secondo il par. 3.5.2.

3.5.4 Le bacchette devono essere perfettamente asciutte al momento


dell’uso; per questo, devono essere adeguatamente immagazzinate. I
materiali dovranno essere protetti da polvere e da contaminanti
presenti nell’aria (ad esempio con fogli di plastica) e dovranno essere
movimentati utilizzando guanti puliti.

3.5.5 Nel caso di saldatura con materiale d’apporto, la parte terminale della
bacchetta deve essere costantemente mantenuta sotto protezione di
gas; qualora la punta della stessa dovesse essere contaminata questa
deve essere tagliata prima del prosieguo della saldatura.

3.5.6 Bacchette contaminate da olio, grasso o pittura non devono essere


usate.

3.5.7 I gas protettivi usati in saldatura devono avere una composizione


nominale e un grado di purezza conforme a quanto indicato nelle
procedure di saldatura qualificate dal Contractor e consegnate al
Rappresentante della Compagnia come specificato al par. 3.1.

3.5.8 Argon o miscele di argon/elio saranno utilizzati sia come gas di


protezione principale alla torcia sia come gas secondario per l'ulteriore
protezione delle zone adiacenti di metallo base portate ad alta
temperatura durante l'avanzamento della saldatura; la protezione
secondaria dovrà in ogni caso essere realizzata mediante idonei
dispositivi (ad esempio: scarpette).

3.5.9 In ogni caso, i gas di protezione devono avere purezza ≥ 99.99% e


temperatura di rugiada ≤ - 50°C.

Il Rappresentante della Compagnia è autorizzato a controllare l’analisi


chimica dei gas usati durante il lavoro.

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3.5.10 Una verifica della purezza del gas di protezione al dritto può essere
fatta realizzando una saldatura su apposita piastrina da sottoporre a
piega (vedere punto 3.1.5); dopo piega la saldatura di test non deve
presentare discontinuità evidenti.

3.5.11 L'interno del tubo dovrà essere protetto con flusso di gas inerte prima e
durante la deposizione delle prime passate e delle successive passate
di completamento per prevenire l'ossidazione della superficie interna
della passata di radice come stabilito nelle prove di qualifica del
procedimento di saldatura. La protezione primaria e il flusso di gas
inerte all'interno del tubo dovranno essere mantenuti anche dopo il
completamento della saldatura fino a che la temperatura del metallo
non sia scesa sotto i 500°C.

3.5.12 Il contenuto di ossigeno per il gas inerte di protezione sul dritto e al


rovescio e per il gas secondario non deve superare 20 ppm.

3.5.13 Sono ammessi materiali di apporto e gas di protezione secondo le


normative AWS/ASME BPVC applicabili (o altre equivalenti). A scopo
esemplificativo, ma non esaustivo, nella tabella seguente si riportano le
designazioni di bacchette idonee per saldatura delle leghe di titanio di
più comune impiego.

Metallo Composizione Nominale


SFA/AWS
Processo di Saldatura Base &
5.16
P No. Designazione UNS
Ti Commerciale Puro
ERTi-1 51
R50100
Ti Commerciale Puro
ERTi-2 (1) 51
R50120
GTAW
Ti Commerciale Puro
ERTi-3 52
R50125
Ti-Pd
ERTi-7 51
R52401
(1) il materiale d'apporto classificato ERTi-2 è quello generalmente più utilizzato per la saldatura
del titanio commerciale in quanto offre il miglior bilanciamento fra le proprietà meccaniche
(resistenza, duttilità), il grado di saldabilità e la resistenza alla corrosione.

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3.6 Preriscaldo e interpass

3.6.1 Qualora la temperature ambiente sia inferiore a +5°C, si deve eseguire


un preriscaldo ad almeno 50°C.

3.6.2 L’eventuale asciugatura dei lembi sarà effettuata mediante torce, non
superando la temperatura di 120°C. Dopo il riscaldamento con torce
deve essere effettuata una adeguata pulizia con solvente.

3.6.3 La temperatura massima tra passate (interpass) sarà quella indicata


nella WPS applicabile, e comunque non superiore a 150°C.

3.6.4 La temperatura di interpass dovrà essere controllata con termometri a


contatto ad ogni interruzione delle operazioni di saldatura.

3.7 Prima passata

3.7.1 La prima passata delle saldature testa – testa e delle connessioni di


derivazioni deve assicurare piena e regolare penetrazione.
Il sovrametallo al vertice non deve essere superiore a 3 mm, nemmeno
localmente.

3.7.2 Vanno prese tutte le precauzioni per evitare incisioni al vertice,


concavità e riprese difettose.

Ogni difetto di cratere o irregolarità passibile di impedire una corretta


ripresa va eliminato. Ogni ripresa va eseguita con leggera
sovrapposizione, per assicurare una penetrazione corretta. Ogni
eccesso di metallo sulla passata va rimosso con molatura.

3.7.3 A saldatura iniziata, e prima che il giunto sia terminato, occorre prestare
particolare cautela ad evitare spostamenti, urti, vibrazioni o stress che
potrebbero danneggiare il risultato finale.

3.7.4 L’arco va acceso dentro il cianfrino, o su apposita piastrina.

3.7.5 L’arco va spento sul bordo del cianfrino, mantenendo il bagno di


fusione sotto protezione di gas finché non si sia solidificato.

3.7.6 È proibito interrompere la saldatura e lasciare raffreddare il giunto


prima che la prima passata sia completata.

3.7.7 Al completamento della prima passata, ogni difetto o irregolarità di


cordone visibile che potrebbe alterare la passata successiva deve
essere molato.
3.7.8 Al completamento della prima passata, si raccomanda di eseguire un
controllo con liquidi penetranti.

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3.7.9 Difetti di cratere devono essere rimossi tramite molatura (vedere par.
2.1.2).

3.7.10 Il saldatore che realizzi solo la prima passata sui giunti testa – testa,
deve apporre il proprio punzone sul tubo, in due posizioni
diametralmente opposte vicino al cordone, prima di iniziare la saldatura
(a meno che un sistema diverso non sia richiesto dal Rappresentante
della Compagnia).

3.7.11 Per le procedure che prevedono la ripresa al rovescio prima


dell’esecuzione della passata di ripresa al rovescio occorre eseguire
una molatura fino al metallo sano.

3.8 Passate di riempimento-Giunti d’angolo

3.8.1 Il completamento dei giunti testa–testa e degli altri tipi di giunto devono
essere eseguiti con lo stesso procedimento di saldatura e gli stessi
metodi di protezione con gas inerte utilizzati per l’esecuzione della
prima passata.

3.8.2 La protezione con gas inerte all’interno del tubo deve essere mantenuta
fino al completamento dell’intera saldatura.

3.8.3 Particolare attenzione si deve prestare ai difetti di cratere, che devono


essere rimossi tramite molatura (vedere 2.1.2).

3.8.4 La saldatura in posizione verticale discendente per le passate di


riempimento è ammessa solo con il preventivo benestare della
Compagnia.

3.8.5 Il riempimento del giunto va realizzato, di regola, subito dopo la prima


passata.
Possono essere consentite eccezioni solo nel caso di saldature non
vincolate e qualora le parti da saldare non siano impilate o bloccate.

3.8.6 L’arco non va acceso sulla parete del tubo, fuori dal cianfrino (per
questo si può usare un’apposita piastrina).

3.8.7 Al completamento di ogni passata, ogni difetto o irregolarità di cordone


visibile che potrebbe alterare la passata successiva deve essere
molato.

3.8.8 La larghezza della zona saldata deve coprire completamente il cianfrino


del giunto.
Nelle saldature d’angolo, il profilo della saldatura deve essere regolare,
a circa 45°.

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3.8.9 Il profilo del cordone non deve presentare incisioni o segni di graffi. Il
profilo può essere piallato, purché non si producano spigoli acuti.

3.8.10 Nel caso di saldature a tasca o flange slip-on (ammesse per DN<1” ½)
devono essere realizzate almeno due passate.

3.8.11 Ad ogni saldatura va apposto il punzone del saldatore, tranne che per i
giunti d’angolo. Per questo, alla fine della saldatura, il saldatore deve
molare due piccole zone sulla saldatura, in posizione diametralmente
opposta, dove punzonare il suo simbolo (a meno che un sistema
diverso non sia richiesto dal Rappresentante della Compagnia).
Se il saldatore realizza solo le passate di riempimento, le zone nelle
quali apporre il punzone devono essere vicine a quelle punzonate dal
saldatore che realizza la prima passata.

3.8.12 Saldature testa – testa con punzone assente o non leggibile devono
essere tagliate.

3.8.13 Non è consentito eseguire alcuna saldatura su tubi che contengano


acqua o altro liquido o gas, senza l’autorizzazione del Rappresentante
della Compagnia.

3.9 Postriscaldo

3.9.1 Il postriscaldo non è richiesto.

3.10 Pulizia dopo saldatura

3.10.1 Dopo completamento delle relative operazioni di saldatura, la superficie


esterna dei giunti dovrà apparire esente da ossidi, colpi d’arco, spruzzi
e qualunque altra traccia di contaminazione superficiale.
La valutazione dell’ossidazione superficiale (e, quindi, indirettamente,
della qualità della saldatura) sarà effettuata come descritto nel seguito:
- argento metallico brillante: saldatura soddisfacente – nessuna
ossidazione;
- giallo paglierino chiaro-scuro/azzurro: presenza di ossido in
superficie da rimuovere con una spazzola di acciaio inossidabile
– saldatura accettabile;
- blu scuro/blu-grigio: contaminazione del metallo – si dovranno
rimuovere le saldature e rifarle dopo aver adeguato il sistema di
protezione.
- grigio-bianco (deposito che si stacca): contaminazione del
metallo – si dovranno rimuovere le saldature e rifarle di nuovo
dopo aver adeguato il sistema di protezione.

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4 TRATTAMENTO TERMICO

4.1 Prescrizioni generali

4.1.1 Non è richiesto alcun tipo di trattamento termico.

5 ISPEZIONI E CONTROLLI

5.1 Ispezione ed esame visivo

5.1.1 Nel corso del lavoro devono essere eseguite ispezioni sia dal
Contractor che dal Rappresentante della Compagnia, in modo da
assicurare la conformità a codici e norme.
Queste ispezioni devono riguardare la disponibilità e l’efficacia
dell’attrezzatura usata per la preparazione del cianfrino, montaggio,
preriscaldo, saldatura, trattamento termico e, inoltre, la corretta
esecuzione di tutte le suddette operazioni.

5.1.2 Prima di presentare ogni linea al collaudo, il Contractor deve eseguire


un’ispezione visiva sulle saldature, per assicurare la conformità con
questa specifica (vedere anche 20377.PIP.MEC.FUN) e con i requisiti
della norma ANSI/ASME B31.3 (o altra norma accettata dalla
Compagnia).

5.1.3 Il Rappresentante della Compagnia deve avere libero accesso a tutti i


luoghi nei quali si svolge il lavoro e nei quali vengono conservate la
documentazione e l’attrezzatura impiegata.

5.1.4 Il Rappresentante della Compagnia ha il diritto di rigettare il personale


che, durante l’esecuzione dei lavori, dimostri di lavorare con un livello
qualitativo non soddisfacente.

5.2 Altri esami

5.2.1 I controlli da svolgere sulle saldature sono descritti, in funzione della


classe tubazione, nella specifica 20377.PIP.MEC.FUN, che indica
anche i requisiti per i controlli non distruttivi e i criteri di accettabilità dei
difetti.

5.2.2 Esame radiografico e ultrasonoro

I controlli radiografici e ultrasonori devono essere eseguiti in conformità


ai requisiti della specifica 20377.PIP.MEC.FUN.

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5.2.3 Esame con liquidi penetranti

Tali esami devono essere svolti in conformità ai requisiti della specifica


20377.PIP.MEC.FUN.

5.2.4 Prove di durezza

Come definito dalla specifica 02555.VAR.COR.PRG, nel caso di


servizio in ambiente “sour”, (tubazioni sono identificate dalla lettera S
che segue al numero della classe tubazione) sono da eseguirsi dopo
saldature le prove di durezza; tali prove saranno in accordo ai requisiti
della specifica 20377.PIP.MEC.FUN.

Le prove di durezza devono essere condotte sul 5% delle saldature.

Non sono ammessi valori di durezza maggiori di 240 HB.

6 RIPARAZIONE DEI DIFETTI

6.1 Prescrizioni generali


6.1.1 Considerando la sezione generalmente ridotta dei componenti in lega di
titanio da saldare, la riparazione delle saldature non è conveniente né
consigliabile. In caso di difetti non accettabili in base alla specifica
20377.PIP.MEC.FUN, i giunti interessati saranno tagliati e saldati di
nuovo.

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7 DOCUMENTAZIONE

7.1 Certificati di qualifica

7.1.1 I certificati di qualifica dei saldatori e delle PQR devono essere conformi
alle prescrizioni della norma ASME Sez. IX, o altra norma accettata
dalla Compagnia.
Devono essere scritti in inglese, se non altrimenti specificato.

7.1.2 Il Contractor deve inviare al Rappresentante della Compagnia, con


adeguato anticipo, una copia dei certificati di qualifica delle procedure
di saldatura prima dell’inizio dei lavori di saldatura.
Gli originali dei certificati devono restare a disposizione del
Rappresentante della Compagnia.

7.1.3 Il Contractor deve inviare al Rappresentante della Compagnia, con


adeguato anticipo, una copia dei certificati di qualifica dei saldatori
prima dell’inizio dei lavori di saldatura.
Gli originali dei certificati devono restare a disposizione del
Rappresentante della Compagnia.

7.2 Registrazioni e altri documenti

7.2.1 Per ogni controllo non distruttivo il Contractor deve preparare il relativo
certificato in tre copie, con il giudizio di accettazione / scarto.
Il Rappresentante della Compagnia è autorizzato a rivedere e rigettare i
certificati che non risultino conformi alle norme applicabili.
Dopo che i certificati sono stati vistati dal Rappresentante della
Compagnia, una copia deve essere restituita al Contractor.

7.2.2 Il Contractor deve preparare ed inviare al Rappresentante della


Compagnia i disegni necessari ad identificare la posizione delle
saldature sulle quali sono state eseguite radiografie. Tali disegni
devono essere firmati dal Contractor.

7.2.3 Il Contractor deve mantenere un elenco aggiornato delle saldature,


delle radiografie e delle riparazioni fatte da ogni saldatore. La lista deve
restare a disposizione del Rappresentante della Compagnia.

7.2.4 Dopo che tutte le saldature di una singola sezione di impianto sono
state terminate e il Rappresentante della Compagnia ha restituito al
Contractor copia dei relativi verbali vistata per accettazione, il
Contractor deve preparare, in tre copie, un verbale che certifichi che la
suddetta sezione è pronta per la prova idraulica. Tale verbale non è
richiesto per i lavori eseguiti in fabbrica.

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7.2.5 Durante l’esecuzione dei lavori, se non altrimenti specificato, le pellicole


radiografiche, i disegni e gli originali di tutti i certificati devono essere
archiviati dal Contractor in stanze ritenute idonee dalla Compagnia e
devono restare proprietà della Compagnia alla fine dei lavori.

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APPENDICE 1 - PREPARAZIONE DEI LEMBI PER SALDATURA TESTA – TESTA

≤ 2.5

≤1

FIG. A

>2.5 70÷80° >2.5

1÷2

≤2

FIG. B

SPESSORE NOMINALE
PREPARAZIONE DEI LEMBI
- S [mm] -

S ≤ 2.5 Lembi retti senza materiale d’apporto (Fig. A)

S > 2.5 Lembi a V semplice (Fig. B)

DIMENSIONI: secondo ANSI B 6.25 e come qui indicato


TOLLERANZE: secondo ANSI B16.25

NOTE PER IL COSTRUTTORE:

1) La preparazione dei lembi per la saldatura testa–testa è applicabile a tutti i tipi di


materiale.

2) Per quanto non espressamente indicato in questo documento, si applicano i requisiti


della norma ANSI B16.25.

3) Tipi di preparazione diverse da quelle indicate possono essere utilizzate, purché


preventivamente autorizzate dalla Compagnia.

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APPENDICE 2 - PREPARAZIONE DEI LEMBI PER SALDATURA DELLE


CONNESSIONI

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APPENDICE 3 - REQUISITI ADDIZIONALI IN AMBITO PED

A3.1 Campo di applicazione

La presente Appendice riporta alcune prescrizioni integrative applicabili


per impianti destinati a paesi dell’Unione Europea che hanno recepito
la Direttiva Europea PED 97/23/CE.
Le prescrizioni della presente specifica, in ambito PED, si estendono
alle attività di saldatura e controllo per la costruzione ed il montaggio,
ma anche per la modifica e la riparazione di linee di tubazioni.
Le Responsabilità ed i Requisiti di carattere generale per quanto
riguarda l’applicazione della Direttiva PED sono riportate nella Specifica
05892.PIP.MEC.SDS -APPENDICE 1

A3.2 Definizioni
Fabbricante: il soggetto responsabile della fornitura di
una nuova linea di tubazioni o della modifica
importante di una linea esistente e della
relativa dichiarazione di conformità alla
Direttiva PED.
Appaltatore Meccanico: il soggetto che esegue l’eventuale
prefabbricazione ed il montaggio in opera
della linea di tubazioni, su incarico del
Fabbricante o della Compagnia.
Riparatore: il soggetto che progetta ed esegue una
attività configurata come “riparazione” ai
sensi della Direttiva PED, consistente in una
eventuale prefabbricazione e nel montaggio
in opera di parte di una linea di tubazioni o
nella riparazione di tubazioni, che non
richiede una nuova certificazione di
conformità alla PED, su incarico del
Fabbricante o della Compagnia.
Produttore: il fornitore dei materiali base (tubi e fittings),
dei componenti (accessori a pressione e di
sicurezza) o dei materiali d’apporto.
Rappresentante della Compagnia: Società/Ente, gruppo di ispettori o
ispettore incaricato della supervisione della
fabbricazione dell’attrezzatura a pressione
per conto della Compagnia.
Entità Terza Riconosciuta:(ETR) Organismo che espleta le procedure di
cui all’allegato I, ai punti 3.1.2 e 3.1.3 della
Direttiva.

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A3.3 Materiali

Le tubazioni (tubi) ed i componenti (fittings) identificati da un DN, ed


approvvigionati come materiali di base, dovranno essere muniti della
seguente certificazione d’origine, in relazione alla categoria PED
individuata:

¾ tubazioni in cat. II e III: tipo 3.1 secondo EN 10204:2004 (quando


il Produttore è in possesso di Sistema di Assicurazione della
Qualità certificato di Organismo competente stabilito all’interno
della Comunità Europea e provvisto di attestazione specifica per
i materiali); in alternativa: tipo 3.2.

¾ tubazioni in cat. I o art. 3 par. 3 e attacchi a parti in pressione:


tipo 2.2 secondo EN 10204.

Accessori a pressione o di sicurezza da commercio forniti in accordo


alla Direttiva PED in quanto attrezzature a pressione dovranno essere
muniti della relativa dichiarazione di conformità.

Sui materiali base (tubazioni, fittings ed altri componenti) deve essere


punzonato il codice di identificazione univoco previsto dalla procedura
di rintracciabilità applicabile.

L’identificazione può essere realizzata per mezzo di punzonatura “low


stress”, mediante opportune targhette identificative solidali al
componente e/o uso di “marker” colorato, per qualsiasi diametro e
spessore.

I “marker” devono essere idonei alla marcatura di acciai inossidabili ed


avere, in particolare, contenuto di alogeni inferiore a 200 ppm e di zolfo
inferiore a 200 ppm.

Il Fabbricante deve includere nella documentazione tecnica dati relativi


alla conformità alle specifiche dei materiali della Direttiva in uno dei
modi seguenti:
a) adottando materiali conformi agli standard armonizzati;
b) adottando materiali coperti da Approvazione Europea di Materiali per
attrezzature a pressione;
c) con una specifica approvazione di materiale;

Per le tubazioni in pressione della categoria III, la specifica


approvazione di materiale di cui al punto precedente deve essere
preparata ed approvata dall’Ente Notificato incaricato delle procedure di
valutazione di conformità dell’attrezzatura a pressione.

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A3.4 Qualifica delle Procedure di Saldatura

Per le tubazioni in pressione delle categorie II e III, tutte le procedure


operative di saldatura (Welding Procedure Qualification Reports-
WPQR) devono essere approvate da un Ente Notificato o da una Terza
Parte Riconosciuta da uno Stato Membro, a discrezione del
fabbricante.

I giunti saldati (zona fusa e zona termicamente alterata) devono


rispettare le caratteristiche minime specificate (allungamento e
resilienza) del materiale base. In tal caso le prove di resilienza devono
garantire 27J alla minima temperatura di progetto della tubazione o
inferiore.

A3.5 Qualifica dei saldatori

Per le tubazioni in pressione delle categorie II e III, tutto il personale di


saldatura deve essere approvato da un Ente Notificato o da una Terza
Parte Riconosciuta da uno Stato Membro, a discrezione del
fabbricante.

A3.6 Qualifica del Personale addetto ai controlli non distruttivi (CND)

Per le tubazioni in pressione della categoria III, il personale addetto ai


controlli non distruttivi (CND) deve essere approvato da una Terza
Parte Riconosciuta da uno Stato Membro.

Punti di interesse di questa Requisiti Essenziali della


Note / Commenti
specifica Direttiva 97/23/CE
Procedure operative di
saldatura (welding procedure Allegato 1, punto 3.1.2 Giunzioni permanenti
qualification reports, WPQR)
Saldatori Allegato 1, punto 3.1.2 Giunzioni permanenti
Personale addetto ai controlli
Allegato 1, punto 3.1.3 Controlli Non Distruttivi
non distruttivi (CND)

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