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Es.

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Si dice che l’uomo moderno è individualista per eccellenza, e che tutta la
società moderna si basa sull’individualismo; ed è sostanzialmente vero.
L’individualismo è la tendenza a far prevalere eccessivamente e abitualmente
gli interessi individuali e personali su quelli collettivi. Portato all’estremo,
questo comportamento può giungere all’egocentrismo, cioè alla tendenza di
porre sé stessi al centro di tutto ciò che accade e al non pensare agli altri, in
termini più brutali significa fregarsene del resto del mondo e fare soltanto i
propri interessi finanche a discapito degli altri.
È infatti chi dice che l' individualismo non ha che fare con l'egoismo, è errato.
L'individualista pensa ai proprio interessi, è convinto di essere, per qualche
ragione, se non superiore, perlomeno diverso dagli altri.
Quando l'individualista collabora a promuove interessi altrui, lo fa solo e
soltanto se quegli interessi possono soddisfare i suoi bisogni.
Invece per quanto riguarda il concetto di collettività, è una parola semplice da
dire ma difficile da praticare.
significa stare con un gruppo, uniti, collettivi, pacifici, una cosa sola.
A mio parere la cosa migliore è saper scegliere tra le varie possibilità senza
lasciarsi influenzare né dagli altri né dall'anticonformismo. Perché ad un
certo punto l'individualismo si presenta scegliendo di stare con gli altri pur
mantenendo le proprie idee e convinzioni.
Tuttavia il uomo non nasce individualista né collettivo, questo dipende dalle
condizioni di vita quindi si adatta alle varie situazioni.
Individualismo e collettività l’una influenza l'altra, l'una si stacca dall'altra. Sono opposti e
allo stesso tempo si completano.
Perché secondo me se la società prevale troppo sull'individuo non avrà in sé germi di
progresso e si esaurirà.

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