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di
Adriana Boscaro
Adriana Boscaro è nata (16 agosto 1935) e vive a Venezia. Figlia di albergatori ha avuto la fortuna
di abitare per trent’anni in Riva degli Schiavoni di fronte all’isola di San Giorgio e quindi di godere
di albe e tramonti mozzafiato. Portata per le lingue ha frequentato un liceo linguistico e messo a
frutto quanto appreso con i clienti dell’albergo, stringendo alcune durature amicizie. Per anni ha
viaggiato molto per l’Europa con lunghi soggiorni in Francia, Spagna, Inghilterra. A quei tempi per
i viaggi lunghi si andava in treno: indimenticabili e interminabili quelli per l’Inghilterra, il
passaggio della Manica, le bianche scogliere di Dover, gli enormi gabbiani reali che seguivano la
scia della nave. Invadenti e prepotenti, bercianti in modo ossessivo (non a caso si chiamano laurus
cachinnans) dopo pochi anni avrebbero invaso la Laguna sovrastando la razza autoctona più
piccola, più aggraziata.
Spirito un po’ vagabondo, i più bei ricordi sono quelli legati a viaggi fatti con amiche in
autostop quando ancora non lo si riteneva un mezzo appropriato a giovani ragazze che per di più
uscivano dalla scuola delle suore del Sacro Cuore… Viaggi di cinque settimane ogni volta: Lake
District e Scozia (1955), Cornovaglia e Irlanda (1958), Germania e Olanda (1960), Germania e
Danimarca (1962), Galles e Cornovaglia (1963).
Ma il ritorno a Venezia era sempre il momento più bello e struggente. Veneziana doc, le era
difficile starne lontana a lungo, non avere come ninna nanna lo sciabordio dell’acqua del canale,
rinunciare alle ciacole in mezzo alla strada, non sentire quelle delle comari da una finestra all’altra.
Quando poi per la prima volta fu l’aeroplano a riportarla indietro, l’emozione la lasciò senza fiato.
Questa sua Venezia percorsa per anni in lungo e in largo a piedi, ma senza rendersi conto delle
distanze, ora appariva in tutta la sua bellezza ma anche nelle sue limitate dimensioni. Tutto
sembrava a portata di mano: la S rovesciata del Canal Grande, i rii interni, la Giudecca, San Marco,
e poi la stretta striscia del Lido a far da barriera al mare, il ponte degli Scalzi, quello di Rialto,
quello dell’Accademia (il Calatrava era ancora nella mente del sindaco Cacciari), le isole
tutt’intorno, e poi le barene e il sottile nastro del Ponte della Libertà che l’unisce alla terraferma.
Così piccola e così potente per secoli, la Regina dei Mari, la Serenissima.
Nel 1957 l’IsMEO (Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente) di Roma decide di
aprire dei corsi triennali a Venezia con gli insegnamenti di arabo/cinese/giapponese a scelta, da
affiancare all’inglese o al russo. Non corsi universitari, ma di sicuro interesse. La scelta cadde su
giapponese in quanto il docente dava più affidabilità di presenza (viveva a Venezia, mentre quello
di cinese a Parigi e si sarebbe fatto vivo solo una volta al mese (sic!), e su russo. Fu il cosiddetto
colpo di fulmine, amore a prima vista. Le lezioni del prof. Tsuji Shigeru, critico d’arte e studioso
del Giorgione, fecero balenare orizzonti imprevisti e il fascino della cultura, della lingua, della
letteratura, di usi e costumi lasciò il segno. Ormai era deciso. Preso il diploma nel 1959 iniziò la
lunga attesa di poter frequentare dei regolari corsi universitari, che allora si tenevano solo a Napoli
presso l’Istituto Orientale.
Mentre lavorava per alcuni enti culturali in Venezia, continuò gli studi da autodidatta,
approfittando del tesoro librario dell’“Istituto Venezia e l’Oriente” della Fondazione Giorgio Cini,
iniziò a pubblicare brevi saggi, strinse amicizia con nipponisti del calibro dello storico Richard
Storry e di Fosco Maraini. Finalmente, nel 1965 Ca’ Foscari si aprì alle lingue orientali e la
cattedra di giapponese fu affidata a Paolo Beonio-Brocchieri.
Da allora fu tutto un percorso in discesa. Si laurea nel 1969, con la tesi «Il Giappone del
XVI secolo: il momento socio-politico e il momento culturale nei primi contatti con l’occidente
europeo» (relatore prof. Paolo Beonio-Brocchieri, correlatore prof. Lionello Lanciotti, 110 e lode),
sempre nel 1969 vince il concorso nazionale per assistente (l’ultimo in Italia prima della riforma
che ne elimina il ruolo), è in Giappone come borsista del Governo giapponese nel 1969-1971. Le
sue ricerche si svolgono presso lo Shiryō hensanjo (Historiographical Institute) dell’Università di
Tōkyō, sotto la guida dei proff. Numata Jirō e Kanai Madoka, periodo durante il quale affronta la
traduzione di un centinaio di lettere private di Toyotomi Hideyoshi (1536-1598).
Tra i numerosi soggiorni in Giappone rimane indimenticabile il pomeriggio passato a
Kamakura nel 1970 con il Premio Nobel per la letteratura Kawabata Yasunari (1899-1972), la
gratitudine per il suo invito personale a partecipare (un’assistente di primo pelo!) alla First
International Conference on Japanese Studies (Tōkyō-Kyōto, 1972), organizzato dal PEN Club
giapponese, e il rimpianto di non averlo potuto ringraziare di persona per l’improvvisa sua
scomparsa pochi mesi prima. A ricordo dell’incontro, quando nel 1988 si cercò un nome da
dare alla neonata collana di traduzioni giapponesi edita da Marsilio, la scelta cadde su «Mille
Gru», uno dei romanzi più kawabatiani.
Al ritorno dal Giappone nel 1971, l’attende uno dei compiti più gratificanti:
l’insegnamento. Durerà ben trentatré anni questo “viaggio” indimenticabile, che non è ancora
finito visto che, benché in pensione dal 2004, continua giornalmente l’attività di ricerca e di
approfondimento.
L’arido elenco che segue ne punteggia il percorso.
- all’interno di Ca’ Foscari è stata Direttore dell’Istituto di L.L. Giapponese (1981-1992);
membro del Consiglio Direttivo del Centro di Documentazione Statistica (CEDOSTA, 1978-
80); Presidente del Corso di Laurea in L.L. Orientali (1984-1987); membro del Consiglio di
Amministrazione (1979-81; 1982-83); Direttore del Dipartimento di Studi Indologici ed
Estremo-Orientali (1995-1997); Coordinatore del Dottorato di Ricerca in “Civiltà dell’India e
dell’Asia Orientale” (2000-03); direttore dei primi cinque numeri della rivista di Dipartimento
Asiatica Venetiana (1996-2000); membro del Comitato di redazione degli Annali di Ca’
Foscari; incaricato del Corso di Storia delle Esplorazioni dell’Asia (1973-1991); vincitrice
della cattedra di L.L. Giapponese nel 1981; pensionamento nel 2004.
- tra i principali campi di interesse: la storia culturale del Giappone dei secoli XVI-XIX (la letteratura
popolare, i primi rapporti con l’Occidente europeo, la storia del cristianesimo, la presenza degli
olandesi e i rangakusha, i viaggi fantastici in letteratura); il Giappone nella cartografia europea; la
letteratura moderna e contemporanea, con particolare riguardo alla figura e all’opera di Tanizaki
Jun’ichirō.
- è stata negli anni membro della Japan Society of London, della Royal Asiatic Society of London,
dell’Is.MEO, dell’Ateneo Veneto, della Società Italiana degli Orientalisti, dell’Istituto Italiano per
l’Africa e l’Oriente (IsIAO), dell’Editorial Advisory Board di Japan Forum, dell’European
Committee for European-American Exchange in Far-Eastern Studies, del Comitato Tecnico di
consulenza della rivista Italia-Giappone OGGI.
- nel 1969 ha effettuato la schedatura di 300 netsuke del Museo Orientale di Venezia per conto della
Soprintendenza alle Gallerie di Venezia e del Museo d’Arte Orientale di Roma
- nel 1972 è stata invitata alla First International Conference on Japanese Studies (Tōkyō-Kyōto),
organizzato dal PEN Club giapponese
- nel 1972 ha collaborato con la NHK (Nippon Hōsō Kyōkai) per un programma sull’ambasceria
giapponese in Italia nel 1585
- dal 1982 è membro dell’Asiatic Society of Japan di Tōkyō
- dal 1988 è direttore della collana «Mille gru» di classici giapponesi della serie “Letteratura
universale” (LUM) della casa editrice Marsilio di Venezia, presso la quale sono sinora usciti
trentadue volumi. Dal 2010 è affiancata da Luisa Bienati
- nel 1989 ha fatto parte di una ristretta commissione riunitasi a Bruxelles per il Premio Europalia
assegnato allo scrittore Ōe Kenzaburō
- nel 1990 è stata presidente-cofondatore del Comitato Veneziano per gli Studi Giapponesi
(COVESTUGIA), che aveva per obiettivo la diffusione della conoscenza del Giappone in Italia
- nel 1992 ha presentato il paper “Autori giapponesi in italiano: trent’anni di storia nel campo delle
traduzioni” in occasione della Tavola Rotonda per il Trentennale della fondazione dell’Istituto di Cultura
Giapponese in Roma
- dal 1992 al 2008 ha fatto parte dell’Advisory Board e dell’Executive Committee della Canon
Foundation in Europe
- nel 1993 con un folto gruppo di nipponisti italiani ha incontrato all’Istituto di Cultura Giapponese in
Roma l’imperatore Akihito e l’imperatrice Michiko
- nel 1994 e nel 2001 è stata membro della giuria per l’assegnazione del «Premio Internazionale
Noma per la Traduzione» della casa editrice Kōdansha di Tōkyō (1994 Maria Teresa Orsi, 2001
Giorgio Amitrano)
- dal 1995 è socio corrispondente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia, Classe di
Scienze Morali Lettere ed Arti
- 1996-2000: ideatore del “Premio di Laurea Paolo Beonio-Brocchieri”. In ricordo dell’opera
pioneristica nel campo degli studi sul Giappone a Venezia di Paolo Beonio-Brocchieri (1934-1991),
docente a Ca’ Foscari dal 1965 al 1981, sono stati assegnati negli anni ventun borse di cinque
milioni di lire cadauna, iniziativa sponsorizzata da un ex-studente di Beonio-Brocchieri, Franco
Manni, operatore nel campo del turismo. La cerimonia era preceduta da una “memorial lecture”
affidata a un nipponista di fama: C. Andrew Gerstle (The Tragic Hero in Japanese Traditional
Popular Drama), Franco Mazzei (Il particolarismo nipponico e la crisi della modernità in
Occidente), Carol Gluck (Past Obsessions: War and Memory in Japan), Peter Kornicki (Castaways,
thieves and orientalists: the Russian route to Japan in the 18th and 19th centuries), Arturo Colombo
(Paolo, la Volpe, e il Sol Levante), Corrado Molteni (Alla ricerca di un nuovo modello. Il Giappone
tra crisi economica e riforme strutturali), Gian Carlo Calza (Pensieri sparsi dinanzi una fumeria
d’oppio).
- nel 1997-99 è stato membro del «Gruppo Giappone-Italia per il 21esimo Secolo» (Japan-Italy 21st
Century Initiative), presieduto da Umberto Agnelli
- dal 1999 al 2003 membro della commissione giudicatrice per tredici borse di studio per il
Giappone e sette premi per la traduzione dal giapponese offerti dall’Alcantara S.p.A., Milano
- dal 1999 è Direttore Scientifico del Programma “Vieusseux-Asia” del Gabinetto Scientifico
Letterario G.P. Vieusseux di Firenze, che ospita la Biblioteca e la Fototeca di Fosco Maraini
- nel 2000 ha tenuto la Laudatio alla cerimonia per la laurea honoris causa all’intellettuale Katō
Shūichi (1911-2008), Visiting Professor a Ca’ Foscari nell’a.a. 1983-84.
- nel 2001 nominata direttore della sezione Letteratura giapponese per la nuova edizione del
Dizionario Bompiani delle Opere e dei Personaggi
- dal 2004 è membro del Comitato Scientifico del CESMEO, Istituto Internazionale di Studi
Asiatici Avanzati di Torino
- nel 2004 è nel Comitato organizzatore del Convegno su Alessandro Valignano S.I. tenutosi a
Chieti nel 2006
- dal 2005 è Presidente dell’Associazione Italiana per gli Studi Giapponesi (AISTUGIA), di cui è
stata tra i fondatori nel 1973, e nella quale ha ricoperto cariche diverse per molti anni. Dal 2001 al
2005 ha curato gli Atti dei Convegni annuali.
- dal 2005 è Honorary Member dell’European Association for Japanese Studies (EAJS) di cui è
stata tra i fondatori nel 1972, e nella quale ha ricoperto varie cariche tra cui quella di Presidente nel
triennio 1991-94; ha attivamente partecipato ai Convegni triennali (1976-2008) tenutisi a Zurigo,
Firenze, L’Aja, Parigi, Durham, Berlino, Copenhagen, Budapest, Lahti, Varsavia, Vienna, Lecce.
- nel 2008 ha collaborato alla Mostra Genji monogatari. Il Principe Splendente nelle collezioni del Museo
d’Arte Orientale di Venezia
- ha compilato un centinaio di voci per enciclopedie varie
CONVEGNI
- nel 1987, con F. Gatti e M. Raveri, ha organizzato a Venezia un convegno internazionale dal titolo
«Rethinking Japan» che ha visto riuniti i maggiori nipponisti mondiali. Gli interventi sono usciti a
stampa in due volumi dallo stesso titolo (Rethinking Japan, Sandgate, Japan Library, 1990-91)
- nel 1995 ha organizzato a Venezia il primo Convegno internazionale sullo scrittore Tanizaki
Jun’ichirō (1886-1965). Gli interventi sono usciti a stampa in giapponese e in inglese: Tanizaki
Jun’ichirō kokusai symposium (a cura di A. Boscaro), Tōkyō, Chūōkōronsha, 1997; A Tanizaki
Feast: The International Symposium in Venice (a cura di A. Boscaro e A. H. Chambers), Ann
Arbor, The University of Michigan, 1998.
- nel 1999 ha partecipato, in quanto Direttore Scientifico del Programma “Vieusseux-Asia” del
Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze, all’organizzazione del Convegno
«Firenze, il Giappone e l’Asia Orientale», e assieme a Maurizio Bossi ha curato il volume Firenze,
il Giappone e l’Asia orientale, Firenze, Leo S. Olschki, 2001.
PREMI
- 1990: Premio Okano per l’opera di diffusione della cultura giapponese in Italia
- 1999: onorificenza del governo giapponese: kunsantō zuihashō (Ordine del Sacro Tesoro, terza classe)
- 1999: “Premio Cesmeo” per la traduzione dei tre volumi di Katō Shūichi, Storia della letteratura
giapponese (Marsilio)
PUBBLICAZIONI
curatele
A Tanizaki Feast: The International Symposium in Venice (ed. A. Boscaro and A.H. Chambers), The
University of Michigan, Ann Arbor, 1998
Tanizaki Jun’ichirō kokusai Symposium (ed. A.B.), Chūōkōronsha, Tōkyō, 1997
Tanizaki, Divagazioni sull’otium e altri scritti, a cura di A.B., Cafoscarina, Venezia, 1995
Yoko Kubota, Frammenti di un discorso interrotto, a cura di A.B., Cafoscarina, Venezia, 1993.
Rethinking Japan (eds A. Boscaro, F. Gatti & M. Raveri), Sandgate, Japan Library, 2 voll. 1990-1991
Tanizaki Jun’ichirō, Opere, Bompiani, Milano, 1988
ARTICOLI
LETTERATURA
VARIE
“Nota bio-bibliografica su Mori Ōgai”, in Mori Ōgai, Vita Sexualis, Milano, Feltrinelli, 1983, pp. 7-14
“Cinquanta classici tutti da scoprire”, Millelibri Speciale Francoforte, 1990, n. 35, pp. 60-65
“Sul tradurre”, in Natura e artificio nel mondo della vita (a cura di Grazia Marchianò), Università degli
Studi di Siena, 1992, pp. 94-96
“«Nihon bungakushi josetsu» hon’yaku shimatsu”, sull’opera Nihon bungakushi josetsu di Katō Shūichi,
Heibonsha, Tōkyō, 1997 (inserto, pp. 1-5)
“Watashi wo oite yutte shimatta tomodachi” (tr. di Nakayama Etsuko), in Suga Atsuko Kiri no mukō ni
(numero speciale in memoria di Suga Atsuko) Bungei bekkan, Kawade shobo, Tōkyō, 1998, pp.
20-22.
“Laudatio” in occasione della laurea honoris causa a Katō Shūichi, Università Ca’ Foscari, Venezia, 2000,
pp. 13-19; e breve nota (p. 19) su Cafoscarinotizie
collana “Scrittori del mondo: i Nobel”, Ōe Kenzaburō, introduzione, pp. ix-xxx; Note, pp. 527-536,
UTET, Torino, 1999
“Monogatari”, in Il Romanzo III. Storia e Geografia, a cura di Franco Moretti, Torino, Einaudi, 2002, pp.
117-124
STORIA
VARIE
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“La condizione della donna nel Giappone dei secoli XVII-XIX e l’immagine della geisha in
Occidente”, in Ineffabile perfezione. La fotografia del Giappone 1860-1910, catalogo
mostra Lugano, a cura di Francesco Paolo Campione e Alessia Borellini, Giunti,
Milano, 2010, pp. 331-335.
“Docenti giapponesi in Laguna (1873-1923)”, in 1868: Italia e Giappone: intrecci culturali, a
cura di Rosa Caroli, Cafoscarina, Venezia, 2009, pp. 21-39
“Perché Nagasaki?”, in Madama Butterfly l’orientalismo di fine secolo, l’approccio
pucciniano, la ricezione, a cura di Arthur Groos e Virgilio Bernardini, Leo S. Olschki
Editore, Firenze, 2008, pp. 3-15
“Il Genji monogatari rivisitato”, in Genji monogatari. Il Principe Splendente nelle collezioni
del Museo d’Arte Orientale di Venezia, a cura di Fiorella Spadavecchia, Marsilio,
Venezia, 2008, pp. 6-9
“Docenti giapponesi alla Regia Scuola Superiore di Commercio (1873-1923)”, in Oriente e
Occidente sul Canal Grande, a cura di Rosella Mamoli Zorzi, Annali di Ca’ Foscari,
XLVI, 2, 2007, pp. 193-212
“Le Japon rencontre l’Italie”, in La Rencontre du Japon et de l’Europe. Images d’une
découverte, CEEJA, Strasbourg, 2006, pp. 37-45
“Il Giappone e l’‘altro’: il caso di Hiraga Gennai”, Quaderni di Asiatica Venetiana 1, 2005, pp.
29-36
“Un gentiluomo d’altri tempi. Ricordo di Mario Scalise (1924-2003)”, Atti del XXVIII
Convegno di Studi sul Giappone, Cartotecnica Veneziana, Venezia, 2005, pp. 9-14
Italia – Giappone 450 anni (a cura di Adolfo Tamburello), Istituto Italiano per l’Africa e
l’Oriente – Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, Roma-Napoli, 2003, 2 voll.
contributi: “I membri della prima missione”, vol. I, p. 52; “Letteratura: l’editoria e il
Giappone”, vol. II, pp. 603-607; “Gli studi giapponesi a Venezia”, vol. II, pp. 674-
678; “I premi di laurea Paolo Beonio-Brocchieri”, vol. II, p. 750; “Kubota Yoko
(1947-1991)”, vol. II, 788-790
“L’oriente visto e l’oriente narrato: mercanti e viaggiatori fiorentini (XIV-XVII secolo)”, in
Firenze, il Giappone e l’Asia orientale, a cura di A. Boscaro e M. Bossi, Leo S.
Olschki, Firenze, 2001, pp. 165-178
“Not Just Spaghetti and Pizza: Italians in Japan”, in Florilegium Japonicum (Bjarke Frellesvig
and Christian Morimoto Hermansen eds.), Akademisk Forlag, Copenhagen, 1996, pp.
69-78
(con Lutz Walter), “Ezo and Its Surroundings through the Eyes of European Cartographers”, in
Japan - A Cartographic Vision, Prestel, Munich-New York, 1994, pp. 84-94
“Introduzione” a Marco Restelli, Il Ciclo dell’unicorno. Miti d’Oriente e d’Occidente, Marsilio,
Venezia, 1992, pp. XIII-XVI
“Gli studi giapponesi a Venezia”, in Venezia e le lingue e letterature straniere, Bulzoni, Roma,
1991, pp. 39-44
“Il periodo Edo”, in Arte Giapponese. Motivi decorativi nel periodo Edo (1603-1868), catalogo
mostra, Sottochiesa di San Francesco, Arezzo, 1991, pp. XIX-XXII
“Rethinking Japan, conference report” (con F. Gatti e M. Raveri), in Japan Foundation
Newsletter, vol. XV, no. 4, Feb. 1988, pp. 16-21
“La prima descrizione europea di Ezo”, in Beato Girolamo de Angelis, Relazioni e mappa del
regno di Yezo, Pubblicazione fuori commercio a cura dell’Amministrazione
Comunale di Enna, 1987, pp. 65-72 (pp. 73-87 ristampa della traduzione della
“Relazione del 1621”, dalla monografia Aistugia)
“Japanese Studies in Italy”, in Japanese Studies in Europe (Directory Series VII), Japan
Foundation, Tōkyō, 1984, pp. 271-319
“Ezo nella storia della cartografia europea”, in Monografie di Nipponistica I, AISTUGIA, Firenze,
1981, pp. 73, tavv. 21
“«Sulle spezie e dove crescono»: lettera di Tomé Pires a re Manuel, da Cochin 1516”, in
Incontri tra Occidente e Oriente IV, Università di Venezia, 1979, pp. 1-10
“Samurai, aristocrazia guerriera”, Atlante, Ist. Geog. De Agostini, febb. 1979, pp. 37-49 e ed.
francese “La voie des samouraïs”, sept. 1979, pp. 49-56
“Itaria to Nihon”, in Tanbō daikōkai jidai no Nihon, Shogakukan, Tōkyō, 1978, vol. II, pp. 65-
76 [trad. di Roger Machin]
“L’apporto occidentale alla nascita del giornalismo giapponese”, Il Giappone, XIII, 1973, pp.
67-94
“Notes on the Impact of Christianity on Japanese Ways of Thought and Its Role in the
Modernization of Japan”, in Studies on Japanese Culture, The PEN Club, Tōkyō,
1973, vol. II, pp. 3-7
“Alcuni netsuke della collezione Bardi nel Museo Orientale di Venezia”, in Arte Orientale in
Italia, Scritti Miscellanei del Museo Nazionale d’Arte Orientale Roma, 1971, pp. 47-
56, ill.
(traduzione) F.A. Turk, “Gli e-sen giapponesi”, Il Giappone, VIII, 1968, pp. 164-175
“Gli animali nella tradizione popolare giapponese”, Il Giappone, III, 1963, pp. 127-133
“I netsuke”, Il Giappone, II, 4, 1962, pp. 19-26, ill.
“Una grande figura del Giappone antico: Kōbō Daishi (774-835)”, Il Giappone, II, 3, 1962, pp.
12-15.
E per finire:
17 maggio e 17 giugno 2010 grande festa a Ca’ Foscari a Venezia e alla “Sapienza” a Roma per
la presentazione dei volumi:
The Grand Old Man and the Great Tradition. Essays on Tanizaki Jun’ichirō in Honor of
Adriana Boscaro (a cura di L. Bienati e B. Ruperti), The University of Michigan, Ann Arbor,
2009, pp. 167
Un’isola in Levante. Saggi sul Giappone in onore di Adriana Boscaro (a cura di L. Bienati e
M. Mastrangelo), Scriptaweb, Napoli, 2010, pp. 488