della sua tesi in poi, uno dei suoi filoni di ricerca più importanti ha ri-
guardato il mondo sudarabico ed etiopico, che purtroppo non ha mai
avuto occasione di vedere da vicino. Tra i maggiori frutti di questi
studi vanno menzionati la monografia su Teofilo indiano 4e la decen-
nale collaborazione con il Zentrum für Äthiopistik dell’Università di
Amburgo e con l’Encyclopaedia Aethiopica, dove ha svolto il ruolo di
cocuratore, consulente, revisore e autore di numerosi articoli (voll.
2-5). Ma Fiaccadori non ha certo mai dimenticato le sue origini di
bizantinista: a questo proposito va ricordato il suo soggiorno presso
il Centro di studi bizantini di Dumbarton Oaks, avvenuto negli anni
immediatamente successivi al periodo di perfezionamento alla Scuo-
la Normale (1983-1984 e 1985-1986), dove fra l’altro ha partecipato
a una grande ricerca sui typiká dei monasteri bizantini, instaurando
una collaborazione che non è mai venuta meno nel corso del tem-
po.5 All’ambito degli studi bizantini va anche ovviamente ricondotta
la sua attività di insegnamento di epigrafia bizantina presso la Scuola
Archeologica Italiana di Atene, nel quadro dei corsi di Archeologia bi-
zantina tenuti dalla Professoressa Raffaella Farioli Campanati, attività
che, iniziata nel 1988, è proseguita fino al 2014.
Sin dagli anni della prima giovinezza, la sua figura di studioso è
stata caratterizzata da sicura e solida dottrina che spaziava in tutti i
campi delle scienze storiche, filologiche, archeologiche e storico-ar-
tistiche con una poliedricità e una finezza di approccio davvero non
comuni. Fiaccadori poteva occuparsi con la medesima competenza e
intelligenza di epigrafia romana, bizantina e araba (dal 1983 ha parte-
cipato come epigrafista alla Missione archeologica italiana a Bosra, di-
retta dalla Professoressa Raffaella Farioli Campanati),6 di manoscritti,
1992.
5 Tra i risultati delle sue ricerche di Dumbarton Oaks va annoverata la pub-
blicazione del typikón del Monastero di San Giovanni Battista di Pantelleria: Pan-
telleria: Typikon of John for the Monastery of St. John the Forerunner on Pantelleria, in J.
Thomas – A. Constantinides Hero (Eds.), Byzantine Monastic Foundation Documents.
A Complete Translation of the Surviving Founders’ Typika and Testaments, I, Washington
dc, Dumbarton Oaks Center 2000, pp. 59-66.
6 Tra gli studi epigrafici più significativi vanno almeno menzionati La situazione
religiosa a Bosra in età umayyade (con un cenno alle liste episcopali), in La Syrie de Byzance
à l’Islam, VIIe-VIIIe siècles, Actes du Colloque international De Byzance à l’Islam, Lyon,
GIANFRANCO FIACCADORI 5
Seminario sul tema: Recupero di testi classici attraverso recezioni in lingue del Vicino e
Medio Oriente, Brescia, 21 novembre 1984; Roma, 22-27 marzo 1985; Padova-Venezia,
15-16 aprile 1986, a cura di G. Fiaccadori; presentazione di M. Pavan, Roma, Istituto
Poligrafico e Zecca dello Stato 1990; Autori classici in lingue del Vicino e Medio Oriente,
atti del 6., 7. e 8. Seminario sul tema: Recupero di testi classici attraverso recezioni in
lingue del Vicino e Medio Oriente: Milano, 5-6 ottobre 1987, Napoli, 5-6 dicembre 1988;
Bologna, 13-14 ottobre 1989, a cura di G. Fiaccadori, presentazione di G. Puglie-
se Carratelli, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato 2001; John of Nikiu, in
D. Thomas – B. Roggema (Eds.), Christian-Muslim Relations: A Bibliographical History,
I, Leiden, Brill 2009, pp. 209-218.
10 Come direttore della collana «Folia», edita a Udine presso Campanotto, Fiac-
cadori ha curato la pubblicazione di volumi di storia delle idee che spaziano dal
neoplatonismo inglese alla critica d’arte di Anthony Blunt.
11 Oltre Parma: immagini della città dal Ducato all’Unità d’Italia, Catalogo della
pubblicato nel 2008 dalla casa editrice Electa con G. Bora e A. Negri.
GIANFRANCO FIACCADORI 7
Marco Di Branco
Vera von Falkenhausen