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Principi generali per il Corso di laurea

in Ingegneria Meccanica

dimensionamento degli
impianti
RELATORI
Corso di Impianti meccanici Prof. Paolo GAIARDELLI
Ing. Emanuele DOVERE

SEDE
Dipartimento di Ingegneria e
Scienze Applicate
Definizione

All’interno di un impianto industriale è possibile distinguere

• Uno o più impianti di produzione

• Un certo numero di impianti di servizio, sistemi coordinati di


apparecchiature e macchinari, non direttamente coinvolti nella
produzione, ma asserviti ai mezzi di produzione stessi e
necessari a questi ultimi per realizzare le operazioni produttive

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Il principio di funzionamento

Un impianto di produzione e/o di servizio può essere interpretato come


un generatore (G) creato e dimensionato per erogare un output per una
o più utenze (U1, U2…..Un). Tali utenze vengono asservite con l’ausilio
di un sistema di distribuzione. È inoltre possibile prevedere un buffer o
accumulatore (A) che disaccoppia il generatore dalle utenze

Un impianto di produzione e/o di servizio può essere centralizzato,


ovvero pensato per generare l’output per tutte le utenze, decentrato, in
cui per ogni utenza viene abbinato generatore. È sempre possibile
prevedere uno o più buffer o accumulatore/i (A) di disaccoppiamento

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Configurazione

Centralizzato senza accumulatore Centralizzato con accumulatore

Decentrato senza accumulatore Decentrato con accumulatore

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Sistemi centralizzati
configurazioni di distribuzione
Generatore Generatore

Generatore

Stella Anello Albero

• Affidabilità
• Semplicità
• Interferenza

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Generatore - dimensionamento

𝑃(𝑟)
𝐺𝑥 =
𝑃𝑥 𝑒 × 𝑃𝑟𝑜𝑑𝑥

Dove
• Gx Generatore di tipo x
• P(r): Potenzialità richiesta
• Px (e): Potenzialità (disponibile) erogata dal generatore di tipo x
• Prodx : Produttività del generatore di tipo x

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Struttura dei costi di un impianto

Bisogna considerare i seguenti parametri di costo


• I costi di impianto (CI)
• I costi di esercizio
In generale si ha un legame inverso tra le classi di costi, ovvero impianti
con alto CI presentano poi bassi costi di esercizio e viceversa. È quindi
necessario determinare il parametro di dimensionamento che ottimizza
la somma dei costi totali annui di esercizio.

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Economie di dimensione

• L'esperienza insegna che il costo di un impianto aumenta meno che


proporzionalmente rispetto alla sua potenzialità. Tale effetto è detto
economia interna di dimensione di tipo tecnico. Esso si manifesta
• nei costi di impianto
• nei costi di esercizio

• Il costo di acquisto di una macchina, di una componente o di un


impianto (C) cresce con legge meno che lineare rispetto all'aumento
della sua potenzialità (P)
• Tale aumento, sostanzialmente lineare nel piano bilogaritmico, è
bene interpretato dalla legge empirica

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Economie di dimensione
Costo
m
P
C  C 0 *   C

 P0 
Co

Po P Potenzialità
C = costo dell'impianto
P = potenzialità dell'impianto
Co = costo dell'impianto campione
Po = potenzialità dell'impianto campione
m = fattore di scala ( 0<m<1)

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Economie di dimensione

Anche i costi di esercizio risentono delle economie di dimensione


• I costi finanziari (ammortamenti, interessi, ...) sono proporzionali al
costo d'impianto
• I costi di manutenzione possono ritenersi proporzionali al costo
d'impianto
• Il costo del lavoro è meno che proporzionale alla potenzialità
dell'impianto (es. negli impianti chimici il fattore di scala del costo del
lavoro è m = 0,25)
• I costi per l'energia crescono meno che proporzionalmente rispetto alla
potenzialità dell'impianto, a fronte di miglioramenti nei rendimenti
energetici (anche se solo in vicinanza del punto di progetto)

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Diseconomie di dimensione

Nascono in funzione della ripartizione dei costi di impianto tra generatore,


linee di distribuzione e organi di erogazione all’utenza e dalla presenza di
costi di esercizio legati ad eventuali perdite di distribuzione

Al crescere della dimensione dell'unità di generazione del servizio, cresce


la distanza media del generatore dalle utenze, e ciò provoca
• L'insorgenza di maggiori costi di impianto a fronte delle maggiori
distanze alle quali il servizio va distribuito
• Maggiori costi d'esercizio dovuti alle maggiori perdite a fronte del
maggiore sviluppo della rete di distribuzione

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