Indice generale
Introduzione Generalit _____________________________________________________ 4 Studio di una installazione ________________________________________ 6 Introduzione __________________________________________________ 10 Le norme per gli impianti elettrici __________________________________ 12 Caratteristiche della rete Sistemi di distribuzione __________________________________________ 16 Protezione e sezionamento dei circuiti _____________________________ 19 La sicurezza nei sistemi TT ______________________________________ 20 La sicurezza nei sistemi TN ______________________________________ 21 La sicurezza nei sistemi IT _______________________________________ 22 Protezione dei circuiti Introduzione __________________________________________________ 28 Protezione contro i sovraccarichi __________________________________ 30 Installazione dei cavi ___________________________________________ 32 Portata dei cavi ________________________________________________ 35 Caduta di tensione _____________________________________________ 43 Protezione contro il cortocircuito __________________________________ 47 Protezione dei conduttori di protezione e di neutro ____________________ 54 Dimensionamento rapido dei cavi _________________________________ 55 Condotti sbarre prefabbricati _____________________________________ 57 Tabelle di coordinamento ________________________________________ 74 Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra Definizioni ____________________________________________________ 82 Tipi di protezioni _______________________________________________ 85 Tipi di sganciatori ______________________________________________ 86 Caratteristiche elettriche interruttori automatici _______________________ 89 Curve di intervento ____________________________________________ 128 Declassamento in temperatura __________________________________ 144 Comando e sezionamento ______________________________________ 148 Potenze dissipate _____________________________________________ 164 Curve di limitazione ___________________________________________ 167 Filiazione ____________________________________________________ 181 Selettivit ____________________________________________________ 189 Selettivit rinforzata ___________________________________________ 211 Impiego in corrente continua ____________________________________ 216 Impiego a 400 Hz _____________________________________________ 218
Le norme
Introduzione _________________________________________________ 220 Dispositivi differenziali _________________________________________ 222 Lunghezza massima protetta per la protezione delle persone __________ 246
Protezione dei circuiti di illuminazione _____________________________ 256 Protezione motori _____________________________________________ 257 Protezione dei circuiti alimentati da un generatore ___________________ 262 Protezione dei trasformatori BT/BT ________________________________ 265 Compensazione dell'energia reattiva ______________________________ 268
Quadri prefabbricati
Introduzione _________________________________________________ 274 Il sistema funzionale Prisma _____________________________________ 276 Contenitori universali Sarel _____________________________________ 283
Centralini e quadri per apparecchiature modulari ____________________ 290 Verifiche e prove secondo norma CEI 23-51 ________________________ 292 Quadri di distribuzione a norme CEI EN 60439-4 ____________________ 295 Prese e spine di tipo industriale __________________________________ 297 Guida alla scelta ______________________________________________ 300 Grado di protezione degli involucri _______________________________ 301
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Introduzione
Generalit
Il Software i-project
I concetti espressi nella Guida BT sono alla base della realizzazione del Software i-project. La conoscenza della guida consentir una migliore comprensione delle procedure di calcolo messe in atto dal software e quindi un migliore sfruttamento pratico dello stesso software per la progettazione rapida degli impianti in modo sicuro ed economico. Il Software i-proiect un programma destinato a chi opera nel settore dell'impiantistica elettrica.
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Numero di poli Il sistema di distribuzione (TT, TN, IT) e la funzione richiesta (protezione, manovra, sezionamento) determinano il numero dei poli degli apparecchi (vedere a pag. 19).
Continuit di servizio
In funzione delle esigenze di continuit di servizio di una rete (regolamenti di sicurezza, vincoli di esercizio ecc.) il progettista pu essere portato a scegliere degli interruttori automatici che assicurino: c una selettivit totale tra due apparecchi installati in serie; c una selettivit parziale (vedere le tabelle di selettivit a pag. 135).
Regole di protezione
Protezione delle persone contro i contatti indiretti Le misure di protezione contro i contatti indiretti tramite interruzione automatica del circuito dipendono dal sistema di distribuzione impiegato (vedere a pag. 15). Nel sistema TT (schema caratteristico a pag. 20) la protezione assicurata dai dispositivi differenziali a corrente residua DDR (vedere a pag. 221). Nel sistema IT o TN (schemi caratteristici a pag. 22 e 21) la protezione in generale assicurata dai dispositivi di protezione contro i cortocircuiti. La corrente di regolazione magnetica di questi apparecchi permette di determinare, nel rispetto della protezione delle persone, la lunghezza massima dei cavi in funzione della loro sezione (vedere a pag. 251). Inoltre nel sistema IT l'impianto deve essere costantemente sorvegliato da un controllore permanente d'isolamento CPI (vedere a pag. 23). Protezione dei cavi c L'interruttore automatico, in caso di sovraccarico, deve intervenire in tempi compatibili con la caratteristica di sovraccaricabilit del cavo. Questa verifica si effettua confrontando la corrente nominale dello sganciatore con la portata del cavo (vedere a pag. 53). c L'interruttore automatico, in caso di cortocircuito, non deve lasciar passare un'energia specifica superiore a quella che pu essere sopportata dal cavo. Questa verifica si effettua confrontando la caratteristica I2t del dispositivo di protezione con l'energia specifica ammissibile del cavo K2S2 (vedere a pag. 52). c In casi particolari in cui la protezione termica dell'interruttore automatico sovradimensionata, oppure l'interruttore non munito di sganciatori termici, necessario assicurarsi che la corrente di cortocircuito all'estremit pi lontana della linea provochi l'apertura dell'interruttore automatico per mezzo degli sganciatori magnetici. Ne risulta una lunghezza massima protetta in funzione della sezione del cavo (vedere a pag. 172 e 173).
Protezione dei condotti sbarre c Linterruttore automatico posto a monte del condotto sbarre deve proteggere lo stesso dagli effetti della corrente di corto circuito che si possono identificare nelleffetto dinamico, con il valore della corrente di cresta, e dalleffetto termico che a sua volta pu essere identificato con la corrente di breve durata. Questi due valori, riportati nelle caratteristiche tecniche dei condotti identificano, per questi, il limite massimo di sopportabilit che non dovr essere mai superato. Il coordinamento della protezione con il condotto sta in questo, cio linterruttore dovr evitare di lasciare passare una corrente di cresta o di breve durata superiore a quella del condotto. c Per la protezione alle persone la soglia magnetica dellinterruttore dovr avere una taratura tale che sia inferiore alla corrente di corto circuito di fondo linea (pag. 256) Protezione dei diversi componenti elettrici Alcune apparecchiature necessitano di protezioni con caratteristiche speciali. il caso dei motori (vedere a pag. 261) dei trasformatori BT/BT (vedere a pag. 268), delle batterie di condensatori (vedere a pag. 271) e dei circuiti alimentati dai generatori (vedere a pag. 266).
Avvertenze
La Guida BT e il Software i-project costituiscono un mezzo di ausilio per una progettazione preliminare e veloce degli impianti elettrici di bassa tensione. Tutti i rischi per ci che concerne la progettazione sono assunti dall'utente. L'utente dovr inoltre controllare la rispondenza della guida e dei programmi alle proprie esigenze, interpretando criticamente i risultati per verificare la congruenza con le scelte progettuali utilizzate. Schneider Electric si riserva di modificare il contenuto di questi documenti in relazione all'evoluzione normativa e di prodotto.
Introduzione
Introduzione
Ci proponiamo di studiare il seguente impianto in un sistema di neutro TN. Tra ogni trasformatore e l'interruttore di arrivo corrispondente ci sono 5 m di cavo unipolare e tra un interruttore di arrivo e un interruttore di partenza c' 1 m di sbarre in rame. Tutti i cavi sono in rame e la temperatura ambiente di 40C.
PE P = 37 kW U Utilizzatori F.M.
PE U P = 12 kW
30 lampade/fase 2 x 58 W
riferimento cavi S1 S2 S3 S4 S5 S6 S7
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Calcolo della caduta di tensione dei diversi circuiti c Circuito di illuminazione u = 0,65 + 0,78 + 1,33 = 2,76% c Circuito di forza motrice (65 A) u = 0,63 + 1,86 = 2,49% riferimento cavi S1 S2 S3 S4 S5 S6 S7 I d'impiego [A] 350 110 29 230 65 22 17 sezione [mm2] 300 50 16 120 16 4 2,5
c Circuito di forza motrice (22 A) u = 0,63 + 3,15 = 3,78% c Circuito ausiliario u = 0,60% = 0,6%
lunghezza [m] 40 35 80 30 50 65 10
riferimento A B C D
lunghezza [m] 40 35 30
Icc [kA] 45 27 13 23
riferimento D0 e D'0 D1 D2 D3 D4 D5 D6 D7
sganciatore Micrologic 2.0 STR23SE TM125D C32 TM250D TM80D C25 C20
D0 NS1250N
Micrologic 2.0
45 kA A totale D1 NS400N STR23SE B Totale D D2 NS160N TM125D C S2 10 kA PEN D3 C60H C32 D5 NS160N TM80D S5 PE PEN PEN
Totale
Totale
D7 NG125L C20 S7 23 kA
N PE
Totale
PE
Totale
Ausiliari
D6 C60L C25
13 kA
S6 PE
S3 N PE
Utilizzatori
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Introduzione
2 x 800 kVA 20 kV / 400 V D0 NS1250N Micrologic 45 kA A 24 kA D1 NS400N STR23SE B Totale D D2 NS160E TM125D C S2 10 kA PEN D3 C60N C32 D5 NS160NE TM80D S5 PE S6 PE PEN PEN D0 NS1250N Micrologic
Totale
Totale
D7 NG125L C20 S7 23 kA
N PE
Totale
PE
Totale
Ausiliari
D6 C60N C25
13 kA
S3 N PE
Utilizzatori
interruttori NS400N STR23SE NS160N TM125D C60H C32 NS250SX TM250D NS160N TM80D C60L C25 NG125L C20
lunghezza [m] 40 35 80 30 50 65 10
(1) La protezione delle persone non assicurata per il cavo S6 di sezione 4 mm2. Le soluzioni possibili sono: c aumentare la sezione del cavo a 6 mm2; cos facendo la lunghezza massima protetta di 82 m; c utilizzare un interruttore C60L con sganciatore B25 che assicura una lunghezza massima protetta di 109 m con il cavo da 4 mm2; c installare un dispositivo differenziale.
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Le norme
Introduzione
Gli impianti elettrici di bassa tensione sono regolamentati da un insieme di testi che hanno l'obiettivo di definire le misure per la protezione dei beni e delle persone. Tale obiettivo, necessario per il corretto funzionamento degli impianti, prevede l'utilizzo di apparecchi che rispondono alle norme di costruzione e implica l'osservanza di regole che definiscono le modalit di installazione di questi apparecchi.
Di fatto quindi, le Norme CEI sono considerate una delle possibili forme di regola dell'arte, sia per gli impianti che per i singoli componenti. La legge n. 186, entro certi limiti, implica il superamento del DPR 547 in materia elettrica in favore della Norma CEI, pi affidabile, aggiornata e completa dal punto di vista tecnico di quanto non possa essere la legge dello Stato di per s generica e, su certi punti, necessariamente obsoleta. Inoltre, la sua applicazione non si limita agli ambienti di lavoro, ma si estende a tutti gli impianti elettrici.
in particolare, condizione sufficiente perch un prodotto sia ritenuto sicuro secondo la legge n.791, la rispondenza alla Norma armonizzata del CENELEC recepita dalla Comunit e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Comunit o, in assenza di questa, alle Norme CEE o IEC o, infine, alle Norme del paese di produzione purch di sicurezza equivalente a quella richiesta in Italia. Direttiva sulla Compatibilit Elettromagnetica (EMC) (89/336/CEE) stata recepita in Italia con il Decreto Legislativo n.472 del 4/12/1992. Si applica a tutte le apparecchiature elettrotecniche ed elettroniche, nonch agli impianti ed installazioni che contengono componenti elettrici ed elettronici, che possono creare perturbazioni elettromagnetiche o il cui funzionamento possa venire influenzato da tali perturbazioni. Tali apparecchiature devono essere costruite in modo che: c le perturbazioni elettromagnetiche generate siano limitate ad un livello che consenta agli apparecchi radio, di telecomunicazione ed altri apparecchi di funzionare in modo conforme alla loro destinazione; c abbiano un adeguato livello di immunit alle perturbazioni elettromagnetiche che permetta loro di funzionare in modo conforme alla loro destinazione.
Le direttive comunitarie
Sono strumenti legislativi comunitari emanati dal Consiglio della Comunit su proposta della Commissione Europea; l'iter di approvazione coinvolge il Parlamento Europeo al fine di armonizzare la legislazione dei paesi membri, che sono tenuti ad adottarle entro i termini stabiliti dalle Direttive stesse. Lo scopo principale delle direttive quello di eliminare gli ostacoli tecnici agli scambi commerciali nell'ambiente del Mercato Unico Europeo, fissando per i diversi tipi di prodotto i requisiti essenziali della sicurezza. Le Direttive prevedono l'applicazione della marcatura CE da parte del costruttore, il quale attesta la rispondenza del prodotto ai requisiti essenziali della sicurezza, riportati in tutte le DIRETTIVE COMUNITARIE applicabili al prodotto in questione. La marcatura CE obbligatoria e rappresenta la condizione necessaria per l'immissione dei prodotti sul mercato e la loro libera circolazione all'interno della Comunit Europea. La marcatura CE un obbligo amministrativo ed destinata al controllo delle autorit (ad es. doganali); non quindi un 'marchio' destinato all'utente (ad es. il cittadino). I prodotti elettrici di Bassa Tensione utilizzati nella distribuzione devono riportare la marcatura CE dal 1 Gennaio 1997. Nota: la marcatura CE deve essere apposta dal fabbricante o dal suo mandatario nella Comunit sul materiale elettrico o, in alternativa, sull'imballaggio, sulle avvertenze d'uso o sul certificato di garanzia, in modo visibile, facilmente leggibile e indelebile. Le Direttive Comunitarie applicabili (salvo alcune eccezioni) sono due, di seguito descritte. Direttiva per il materiale elettrico di Bassa Tensione (73/23/CEE - 93/68/CEE) stata recepita in Italia con la legge 791 del 18/10/1977. Si applica a tutti i prodotti elettrici di Bassa Tensione (tra 50 a 1000 Vca e tra 75 e 1500 Vcc), assicurandone un livello di sicurezza adeguato, stabilito mediante i requisiti essenziali (minimi). Assicura peraltro la libera circolazione dei prodotti elettrici in tutti gli Stati membri. Nello stesso tempo demanda alle Norme tecniche il compito di prescrivere le questioni specifiche conseguenti ai dettami della Direttiva stessa:
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l'obbligatoriet del progetto (ove richiesto), che costituisce il primo passo nella direzione della sicurezza dell'impianto. L'insieme di queste regole potr contribuire ad ottenere una maggiore sicurezza degli impianti. Quindi, come detto prima, dovranno essere tutti i protagonisti del processo produttivo ad essere qualificati e responsabilizzati nel proprio lavoro, a partire dall'imprenditore (Committente) per la sua parte di responsabilit per arrivare all'installatore, che deve comunque essere professionalmente preparato, conoscere la Normativa e i materiali e non essere solo un buon esecutore o, al pi, un buon organizzatore dei lavori. L'art. 9 della legge n. 46 impone all'installatore il rilascio della "dichiarazione di conformit" dell'impianto realizzato, in cui si assicura il rispetto della regola dell'arte. Nella maggioranza dei casi, come si detto, conviene all'installatore riferirsi alle norme CEI, in quanto gi di per s regola dell'arte. In pratica quindi, l'installatore dichiara la conformit dell'impianto alle norme CEI. Le Norme CEI Per quanto finora detto l'osservanza delle norme CEI diviene in pratica un obbligo per il progettista e l'installatore medio che, in questa maniera, non hanno difficolt a dimostrare la regola dell'arte rispetto ad impianti realizzati secondo normative differenti.
v Parte 2: prescrizioni particolari per i condotti sbarre CEI EN 60439-2; c prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similari: CEI EN 23.51. Tutti i dispositivi di protezione di nostra produzione sono conformi a queste norme.
Relazioni internazionali
Il CEI membro, tra gli altri, dei seguenti organismi internazionali: c IEC (International Electrotechnical Commission): l'organismo che prepara norme tecniche su scala mondiale; costituito nel 1907, attualmente raggruppa i 41 paesi maggiormente industrializzati del mondo ed ha in catalogo pi di 2200 norme. L'Italia partecipa a tutti i Comitati Tecnici della IEC e utilizza le norme internazionali come base per le norme italiane; c CENELEC (Comit Europen de Normalisation Electrotechnique): l'ente normativo europeo avente lo scopo di armonizzare le norme nell'ambito europeo. costituito da 17 Comitati Tecnici nazionali. Il CENELEC agisce anche per incarico della Comunit Europea con lo scopo di eliminare gli ostacoli agli scambi, dovuti alle normative tecniche, e predisporre i documenti di armonizzazione destinati a diventare, nei singoli Paesi, norme armonizzate ai sensi della Direttiva Comunitaria per i materiali di bassa tensione n. 73/23/CEE.
MONZA G. SACCHI S.p.A. Via della Giardina, 6 - 20052 Monza (MI) tel. 039 27031 - fax 039 796311 MODENA Libreria ATHENA Via Campi, 284/A - 41100 Modena tel. 059 370842 - fax 059 372964 PADOVA Libreria PROGETTO Via Marzolo, 28 - 35131 Padova tel. 049 665585 - fax 049 8076036 ROMA Libreria UNIVERSITARIA INGEGNERIA 2000 Via della Polveriera, 15 - 00184 Roma tel. 06 4744169 - fax 06 4885834 DEI s.r.l. Via Nomentana, 20 - 00161 Roma tel. 06 4402046 - fax 06 4403307 TORINO Libreria LEVROTTO & BELLA Via Pigafetta, 2 E - 10129 Torino tel. 011 5097367 - fax 011 504025 TRENTO Libreria UNIVERSITARIA Via Travai, 28 - 38100 Trento tel. 0461 230440 - fax 0461 266938 TREVISO TREVISO TECNOLOGIA Via Roma, 4/D - 31020 Lancenigo di Villorba (TV) tel. 0422 608858 - fax 0422 608866 MARCHIOL S.p.A. Via della Repubblica, 41 - 31050 Villorba (TV) tel. 0422 4271 - fax 0422 421729 VARESE FOGLIANI S.p.A. Via per Cassano, 157 - 21052 Busto Arsizio (VA) tel. 0331 696911 - fax 0331 686561 VENEZIA MEB Via Pialoi, 96 - 30020 Marcon (VE) tel. 041 5951206 - fax 041 5951253 VICENZA TECNOIMPRESA Istituto Promozionale per lIndustria P.zza Castello, 30 - 36100 Vicenza tel. 0444 232794 - fax 0444 545573
Indirizzi utili
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Le norme
Norma
CEI 0-1 CEI 0-2 CEI 0-3 CEI 0-4/1 CEI 0-5 CEI ES 59004 CEI 1 CEI 24-1 CEI EN 60034-1 CEI EN 60617 CEI EN 61082 CEI 8-6 CEI 28-6 CEI 11-1 CEI 11-8 CEI 11-17 CEI 11-18 CEI 11-20 CEI 11-25 CEI EN 60865-1 CEI 11-28 CEI 11-35 CEI 11-37 CEI EN 61036/A1 CEI EN 60076-1 CEI EN 60076-2 CEI EN 60076-3 CEI EN 60076-5 CEI 14-7 CEI 14-8 CEI 16-1 CEI EN 60445 CEI EN 60073 CEI 16-4 CEI EN 60447 CEI EN 60947-1 (17-44) CEI EN 60947-2 (17-5) CEI EN 60947-3
Anno Titolo
1997 2002 1996 1998 1997 1998 1997 1997 2000 1997/98 1997/98 1998 1997 1999 1998 1997 1997 2000 1997 1998 1998 1996 1996 2001 1998 1998 2002 2002 1997 1999 1997 2000 1997 1998 1997 2000 2004 2000 2002 1998 1998 1998 1998 2000 2000 1997 1998 CT 0 : Applicazione delle norme e testi di carattere generale Adozione di nuove norme come base per la certificazione dei prodotti nei paesi membri del CENELEC (prima ediz.) Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici Legge 46/90 : Guida per la compilazione della dichiarazione di conformit e relativi allegati (prima ediz.); variante 1 (1999) Documenti CEI normativi e non normativi. Parte 1: Tipi, definizioni e procedure (prima ediz.) Dichiarazione CE di conformit. Guida allapplicazione delle Direttive Nuovo Approccio e della Direttiva Bassa Tensione (prima ediz.) Qualificazione delle imprese di installazione di impianti elettrici (prima ediz.) CT 1/24/25 Terminologia, grandezze ed unit Glossario. 1 elenco di termini (prima ediz.) Simboli letterali da usare in elettrotecnica (settima ediz.) CT 2 Macchine rotanti Macchine elettriche rotanti. Parte 1: Caratteristiche nominali e di funzionamento (quinta ediz.) CT 3 Documentazione e segni grafici Segni grafici per schemi (seconda ediz.). Parti da 2 a 13 Preparazione di documenti utilizzati in elettrotecnica (prima ediz.). Parti 1, 2, 3 e 4 CT 8/28 Tensioni, correnti e frequenze normali / coordinamento degli isolamenti Tensioni nominali dei sistemi elettrici di distribuzione pubblica a bassa tensione (prima ediz.) Coordinamento dellisolamento per gli apparecchi nei sistemi a bassa tensione. Parte 1: principi, prescrizioni e prove (prima ediz.) CT 11 Impianti elettrici ad alta tensione e di distribuzione pubblica di bassa tensione Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternata (nona ediz.). Variante V1 (2000) Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Impianti di terra (terza ediz.) Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo (seconda ediz.)
Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. Dimensionamento degli impianti in relazione alle tensioni (prima ediz.)
Impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuit collegati a reti di I e II categoria (quarta ediz.) Calcolo delle correnti di cortocircuito nelle reti trifasi a corrente alternata (prima ediz.) Correnti di cortocircuito - Calcolo degli effetti. Parte 1: definizioni e metodi di calcolo (seconda ediz.) Guida dapplicazione per il calcolo delle correnti di cortocircuito nelle reti radiali di bassa tensione (prima ediz.) Guida allesecuzione delle cabine elettriche dutente (prima ediz.) Guida per lesecuzione degli impianti di terra di stabilimenti industriali per sistemi di I, II e III categoria (prima ediz.) CT 13 Apparecchi per la misura dellenergia elettrica e per il controllo del carico Contatori elettrici statici di energia attiva per corrente alternata (Classi 1 e 2) CT 14 Trasformatori Trasformatori di potenza. Parte 1: Generalit Trasformatori di potenza. Parte 2: Riscaldamento Trasformatori di potenza. Parte 3: Livelli e prove di isolamento Trasformatori di potenza. Parte 5: Capacit di tenuta al cortocircuito Marcatura dei terminali dei trasformatori di potenza (prima ediz.) Trasformatori di potenza a secco (seconda ediz.) CT 16 Contrassegni dei terminali ed altre indicazioni Individuazione dei conduttori isolati (prima ediz.) Individuazione dei morsetti degli apparecchi e delle estremit di conduttori designati e regole generali per un sistema alfanumerico (terza ediz.) Principi fondamentali e di sicurezza per le interfacce uomo-macchina, la marcatura e lidentificazione. Principi di codifica per i dispositivi indicatori e per gli attuatori (quarta ediz.) Individuazione dei conduttori isolati e dei conduttori nudi tramite colori (prima ediz.) Interfaccia uomo-macchina. Principi di manovra (seconda ediz.) CT 17 Grossa apparecchiatura Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 1: regole generali. Variante 1 (2002). Variante 2 (2002) Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 2: interruttori automatici Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 3: interruttori di manovra, sezionatori, interruttori di manovraSezionatori e unita' combinate con fusibili. Variante 1 (2002) Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 4: contattori ed avviatori. Sezione uno Contattori ed avviatori elettromeccanici Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 5: dispositivi per circuiti di comando ed elementi di manovra. Sezione uno - Dispositivi elettromeccanici per circuiti di comando (seconda ediz.). Variante V1 (2000). Errata c.(2001) Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 6: apparecchiature a funzioni multiple. Sezione uno Apparecchiature di commutazione automatica (prima ediz.). Variante 2 (1998) Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 6: apparecchiature a funzioni multiple. Sezione due Apparecchi integrati di manovre e protezione (ACP) (prima ediz.). Variante V2 (2000) Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 7: apparecchiature ausiliarie. Sezione uno Morsettiere per conduttori di rame (prima ediz.). Variante V2 (2000) Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 1: Apparecchiature di serie soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature non di serie parzialmente soggette a prove di tipo (ANS) (quarta ediz.) Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 2: prescrizioni particolari per i condotti sbarre (seconda ediz.). Errata c. (2001) Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 3: prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e manovra destinate ad essere installate in luoghi dove personale non addestrato ha accesso. Variante 1 (2001) Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 4: prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate per cantiere (ASC) (prima ediz.). Variante 1 (2000) Schneider Electric
(17-11) (17-50)
CEI EN 60947-4-1 CEI EN 60947-5-1 (17-45) CEI EN 60947-6-1 (17-47) CEI EN 60947-6-2 (17-51) CEI EN 60947-7-1 (17-48) CEI EN 60439-1 (17-13/1) CEI EN 60439-2 (17-13/2) CEI EN 60439-3 CEI EN 60439-4 (17-13/4) 12
Norma
CEI EN 60439-5 CEI EN 61095 CEI 17-43 CEI 17-52 CEI EN 50298 CEI 17.70 CEI 18-4 CEI 18-8 CEI 18-13 CEI 18-14 CEI 20-19 CEI 20-20 CEI 20-22 CEI 20-27 CEI 20-29 CEI 20-33 CEI 20-37 CEI 20-38/1 CEI 20-38/2 CEI 20-39/1 CEI 20-40 CEI 20-45 CEI 20-48 CEI EN 60898 CEI EN 60669-1 CEI EN 60309-1/2 CEI EN 60934 CEI EN 61008-1 CEI EN 61008-2-1 CEI EN 61009-1 CEI EN 61009-2-1 CEI 23-48 CEI 23-49 CEI 23-51 CEI EN 61543 CEI EN 60669-2-1 CEI EN 60669-2-2 CEI EN 60669-2-3 CEI EN 60269-1 CEI EN 60269-2 CEI EN 60269-3 CEI EN 60127-1/6 CEI EN 60143-1 Schneider Electric
Anno Titolo
1999 2001 2000 1997 1999 1999 1983 1984 1986 2000 2003 2002 2002 2000 1997 1998 2002 2001 1997 2002 1998 2003 1996 1999 2000 2000 2002 1999 1997 1999 1997 1998 1996 1996 1996 2002 1998 1998 2000 1997 1997 1997/98 1998 Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione (quadri bt). Parte 5: prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate destinate ad essere installate allesterno in luoghi pubblici - Cassette per distribuzione in cavo (prima ediz.) Contattori elettromeccanici per usi domestici o similari Metodo per la determinazione delle sovratemperature, mediante estrapolazione, per le apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) non di serie (ANS) (seconda ediz.) Metodo per la determinazione della tenuta al cortocircuito delle apparecchiature assiemate non di serie (ANS) (prima ediz.) Involucri vuoti per apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione. Prescrizioni generali (prima ediz.) Guida allapplicazione delle norme dei quadri di bassa tensione (prima ediz.) CT 18 Impianti elettrici di bordo Impianti elettrici a bordo di navi. Parte 202: progetto dell'impianto - protezioni (prima ediz.). Varianti: 1 Impianti elettrici a bordo di navi. Parte 101: definizioni e prescrizioni generali. Varianti: 1 Impianti elettrici a bordo di navi. Parte 201: progetto dell'impianto - Generalit (prima ediz.). Varianti: 1 Impianti elettrici a bordo di navi. Parte 401: installazione e prove a impianto completato (seconda ediz.) CT 20 Cavi per energia Cavi isolati con gomma con tensione nominale non superiore a 450/750 V. Parti : da 1 a 4, da 6 a 11, 13 e 14 Cavi isolati con polivinilcloruro con tensione nominale non superiore a 450/750 V. Parti : da 1 a 5, da 7 a 13 Prove dincendio su cavi elettrici. Parti: da 1 a 5 (quarta ediz.) Cavi per energia e per segnalamento. Sistema di designazione (seconda ediz.) Conduttori per cavi isolati (seconda ediz.) Giunzioni e terminazioni per cavi d'energia a tensione Uo/U non superiore a 600/1000 V in corrente alternata a 750 V in corrente continua (prima ediz.) Prove sui gas emessi durante la combustione di cavi elettrici e dei materiali dei cavi. Parti da 1 a 7 Cavi isolati con gomma non propaganti l'incendio e a basso sviluppo di fumi e gas tossici e corrosivi Parte 1 - tensione nominale Uo/U non superiore a 0,6/1 kV Cavi isolati con gomma non propaganti lincendio e a basso sviluppo di fumi e gas tossici e corrosivi. Parte 2 Tensione nominale U0/U superiore a 0.6/1 kV prima ediz.) Cavi ad isolamento minerale con tensione nominale non superiore a 750 V. Parte 1: cavi Guida per luso di cavi a bassa tensione (seconda ediz.) Cavi resistenti al fuoco isolati con mescola elastomerica con tensione nominale Uo/U non superiore a 0.6/1 kV (prima ediz.) Cavi da distribuzione per tensioni nominali 0.6/1 kV. Parte 1: prescrizioni generali; Parte 7: cavi isolati in gomma EPR ad alto modulo (prima ediz.). Errata corrige, V1 (1999) CT 23 Apparecchiatura a bassa tensione Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti per impianti domestici e similari Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa per uso domestico e similare. Parte 1: prescrizioni generali (quarta ediz.) Spine e prese per uso industriale. Parte 1: prescrizioni generali. Parte 2 : prescrizioni per intercambiabilit dimensionale per spine e prese con spinotti ad alveoli cilindrici (quarta ediz.) Interruttori automatici per apparecchiature Interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari Parte 1: prescrizioni generali (seconda ediz.) Interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari. Parte 2-1: applicabilit delle prescrizioni generali agli interruttori differenziali con funzionamento indipendente dalla tensione di rete (prima ediz.). Variante 1 (1999) Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari Parte 1: prescrizioni generali (seconda ediz.) Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari. Parte 2-1: applicabilit delle prescrizioni generali agli interruttori differenziali con funzionamento indipendente dalla tensione di rete (prima ediz.). Variante 1 (1998) Involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per usi domestici e similari. Parte 1: prescrizioni generali. Involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per usi domestici e similari. Parte 1: prescrizioni generali. Parte 2: prescrizioni particolari per involucri destinati a contenere dispositivi di protezione ed apparecchi che nell'uso ordinario dissipano una potenza non trascurabile (prima ediz.). Variante1 (2001). Variante 2 (2003) Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione perinstallazioni fisse per uso domestico e similare (prima ediz.) Variante 1 (1998). Variante 3 (2001). Variante 4 (2003) Interruttori differenziali (RCD) per usi domestici e similari. Compatibilit elettromagnetica (prima ediz.) Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa per uso domestico e similare. Parte 2: prescrizioni particolari. Sezione 1: Interruttori elettronici (prima ediz.). Variante 1 (1998) Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa per uso domestico e similare. Parte 2: prescrizioni particolari. Sezione 2: Interruttori con comando a distanza (RCS) (prima ediz.) Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa per uso domestico e similare. Parte 2: prescrizioni particolari. Sezione 3: Interruttori a tempo ritardato (seconda ediz.) CT 32 Fusibili Fusibili a tensione non superiore a 1000 V per corrente alternata ed a 1500 V per corrente continua. Parte 1: prescrizioni generali (quinta ediz.) Fusibili a tensione non superiore a 1000 V per corrente alternata ed a 1500 V per corrente continua. Parte 2: prescrizioni supplementari per i fusibili per uso da parte di persone addestrate (fusibili principalmente per applicazioni industriali) (seconda ediz.). Variante V1 (1999) Fusibili a tensione non superiore a 1000 V per corrente alternata ed a 1500 V per corrente continua. Parte 3: prescrizioni supplementari per i fusibili per uso da parte di persone non addestrate (fusibili principalmente per applicazioni domestiche e similari) (seconda ediz.) Fusibili miniatura. Parte 1 - 2 - 3 - 5 - 6: definizioni per fusibili miniatura e prescrizioni generali per cartucce di fusibili miniatura (terza ediz.) CT 33 Condensatori Condensatori per inserzione in serie sulle reti in corrente alternata (seconda ediz.). Parte 1 - Generalit 13
Le norme
Norma
CEI EN 60044-1 CEI 38-2 CEI EN 60204-1 CEI 44-14 CEI 64-7 CEI 64-8/1 CEI 64-8/2 CEI 64-8/3 CEI 64-8/4 CEI 64-8/5 CEI 64-8/6 CEI 64-8/7 CEI 64-12 CEI 64-14 CEI 64-15 CEI 64-17 CEI 64-50 CEI 64-51 CEI 64-52 CEI EN 60529 CEI EN 61032 CEI EN 50102 CEI 81-1 CEI 81-3 CEI 81-4 CEI 81-8 CEI EN 60695-2-2
Anno Titolo
2000 1998 1998 2000 1998 2003 2003 2003 2003 2003 2003 2003 1998 1996 1998 2000 2001 1999 2000 1997 1998 1996 1998 1999 1996 2002 1998 CT 38 Trasformatori di misura Trasformatori di misura. Parte 1: trasformatori di corrente (quarta ediz.) Trasformatori di tensione (terza ediz.) CT 44 Equipaggiamento elettrico delle macchine industriali Sicurezza del macchinario. Equipaggiamento elettrico delle macchine. Parte 1: regole generali (terza ediz.) Guida all'applicazione della Norma CEI EN 60204-1. Regole generali per l'equipaggiamento elettrico delle macchine CT 64 Impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione (fino a 1000 V in c.a. e a 1500 V in c.c.) Impianti elettrici di illuminazione pubblica (terza ediz.) Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata ed a 1500 V in corrente continua. Parte 1: oggetto scopo e principi fondamentali (quinta ediz.) Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata ed a 1500 V in corrente continua. Parte 2: definizioni (quinta ediz.) Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata ed a 1500 V in corrente continua. Parte 3: caratteristiche generali (quinta ediz.) Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata ed a 1500 V in corrente continua. Parte 4: prescrizioni per la sicurezza (quinta ediz.) Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata ed a 1500 V in corrente continua. Parte 5: scelta ed installazione dei componenti elettrici (quinta ediz.) Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata ed a 1500 V in corrente continua. Parte 6: verifiche (quinta ediz.) Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata ed a 1500 V in corrente continua. Parte 7: ambienti ed applicazioni particolari (quinta ediz.) Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario (prima ediz.) Varianti 1 (2003) Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori (prima ediz.). Variante V1 (2000) Impianti elettrici negli edifici pregevoli per rilevanza storica e/o artistica (prima ediz.) Guida all'esecuzione degli impianti elettrici nei cantieri. Errata corrige (2000) Guida per l'esecuzione nell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati. Criteri generali. Variante 1 (2002) Guida all'esecuzione degli impianti elettrici nei centri commerciali. Guida all'esecuzione degli impianti elettrici negli edifici scolastici CT 70 Involucri di protezione Grado di protezione degli involucri (codice IP) (seconda ediz.). Variante V1 (2000) Protezione delle persone e delle apparecchiature mediante involucri. Calibri di prova (seconda ediz.) Gradi di protezione degli involucri per apparecchiature elettriche contro impatti meccanici esterni (codice IK) (prima ediz.) Variante V1 (1999) CT 81 Protezione contro i fulmini Protezione di strutture contro i fulmini (terza ediz.). Variante: 1. Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei comuni dItalia in ordine alfabetico (terza ediz.) Protezione delle strutture contro i fulmini. Valutazione del rischio dovuto al fulmine (prima ediz.). Variante 1 (1998) Guida d'applicazione all'utilizzo di limitatori di sovratensioni sugli impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione CT 89 Prove relative ai rischi da fuoco Prove relative ai rischi di incendio. Parte 2: metodi di prova (prima ediz.) Prove relative ai rischi da fuoco. Parte 2: Metodi di prova. Sezione 1/fogli da 0 a 3 CT 96 Trasformatori di isolamento e trasformatori di sicurezza - Prescrizioni. Sicurezza dei trasformatori, delle unit di alimentazione e similari Parte1: Prescrizioni generali e prove CEI UNEL Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua - Portate di corrente in regime permanente per posa in aria Cavi elettrici ad isolamento minerale per tensioni nominali non superiori a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua - Portate di corrente in regime permanente per posa in aria Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua - Portate di corrente in regime permanente per posa interrata
CEI EN 60742 CE EN 61558-1 CEI UNEL 35024/1 CEI UNEL 35024/2 CEI UNEL 35026
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Schneider Electric
Sistemi di distribuzione Protezione e sezionamento dei circuiti La sicurezza nei sistemi TT La sicurezza nei sistemi TN La sicurezza nei sistemi IT
16 19 20 21 22
Schneider Electric
15
Essi differiscono per la messa a terra del neutro e per il tipo di collegamento a terra delle masse. Gli schemi e le principali caratteristiche di questi tre sistemi sono indicati qui di seguito. Gli apparecchi installati sulle reti devono assicurare la protezione dei beni e delle persone e soddisfare le esigenze di continuit di servizio dell'impianto.
Impiego Sistema elettrico in cui l'utenza alimentata direttamente dalla rete pubblica di distribuzione in bassa tensione (edifici residenziali e similari).
Nota 1: se le masse non sono collegate ad una terra comune, deve essere utilizzato un dispositivo differenziale su ogni partenza.
1 2 3 N
PE
utilizzatori
Nota 2: nel sistema TN-C le funzioni di protezione e di neutro sono assolte dallo stesso conduttore. In particolare il conduttore PEN deve essere direttamente collegato al morsetto di terra dell'utilizzatore e quindi, tramite un ponte, al morsetto di neutro. Nota 3: i sistemi TN-C e TN-S possono essere utilizzati in una medesima installazione (sistema TN-C-S). Il sistema TN-C deve obbligatoriamente trovarsi a monte del sistema TN-S.
Nota 4: per sezioni di fase <10 mm2 in Cu o < 16 mm2 in Al e in presenza di cavi flessibili sconsigliabile l'utilizzo di un sistema TN-C. Nota 5: nel sistema TN-C il dispositivo di protezione differenziale non pu essere utilizzato sulle partenze con neutro distribuito. Nota 6: in presenza di ambienti a maggior rischio in caso di incendio vietato l'uso del sistema TN-C .
1 2 3 PEN
Sistema TNC
utilizzatori
1 2 3 N PE
Sistema TNS
utilizzatori
Schneider Electric
c la verifica dello sgancio al secondo guasto deve essere effettuata durante lo studio tramite calcoli ed eventualmente alla messa in funzione tramite strumenti di misura. Impiego Sistema elettrico con propria cabina di trasformazione (con necessit prioritaria di continuit di servizio). Nota 1: se il dispersore delle masse della cabina separato da quello degli utilizzatori (soluzione sconsigliata dalle orme), occorre installare un dispositivo differenziale a corrente residua a monte dell'installazione.
Nota 2: con le masse collegate a terra per gruppi o individualmente, verificare l'intervento dei dispositivi automatici secondo la condizione richiesta per i sistemi TT (praticamente sempre necessaria l'installazione di un dispositivo differenziale). Nota 3: con le masse collegate a terra collettivamente, verificare l'intervento del dispositivo automatico secondo una condizione analoga a quella richiesta per i sistemi TN. Nota 4: la norma raccomanda vivamente di non distribuire il neutro nei sistemi IT.
1 2 3 N
CPI
utilizzatori
La tensione nominale del circuito separato non deve superare 500 V. Le parti attive del circuito separato non devono essere connesse in alcun punto a terra e devono essere separate rispetto a quelle di altri circuiti con un isolamento equivalente a quello esistente tra avvolgimento primario e secondario del trasformatore di isolamento. Le masse del circuito separato devono essere collegate tra loro mediante collegamenti equipotenziali non connessi a terra ne a conduttori di protezione o a masse di altri circuiti.
Le prese a spina devono avere un contatto di protezione per il collegamento al conduttore equipotenziale cos come i cavi che alimentano i componenti elettrici devono possedere un conduttore di protezione. Con questo metodo al verificarsi di un primo guasto nel circuito separato la corrente di guasto non pu praticamente circolare. Al secondo guasto su una polarit diversa da quella interessata dal primo guasto deve intervenire una protezione automatica secondo il criterio stabilito dalla norma per il sistema TN.
Inoltre se per ragioni funzionali si utilizzano bassissime tensioni, la norma prevede un sistema denominato a bassissima tensione funzionale (FELV). I circuiti SELV e PELV devono essere alimentati: c con tensioni non superiori a 50 V CA e 120 V CC non ondulata. In alcuni ambienti a maggior rischio la tensione di alimentazione deve essere ridotta a 25 V CA e 60 V CC; c da una delle seguenti sorgenti: v trasformatore di sicurezza (CEI 14.6),
v da sorgente con grado di sicurezza equivalente, v da sorgenti elettrochimiche (batterie di accumulatori), v da dispositivi elettronici (gruppi statici). Inoltre le parti attive devono essere protette contro i contatti diretti mediante involucro con grado di protezione non inferiore a IPXXB o isolamento in grado di sopportare una tensione di prova di 500 Veff. per 1 minuto ( in ogni caso per PELV, solo se Un > 25 VCA o 60 VCC per SELV). Data la complessit della materia si consiglia di consultare la norma.
Schneider Electric
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400 V
Sistema SELV
Il sistema SELV garantisce un elevato livello di sicurezza verso il pericolo di contatti diretti e indiretti e per questo motivo viene impiegato in ambiente a maggior rischio come luoghi conduttori ristretti, luoghi con pareti conduttrici e luoghi con alto livello di umidit.
Condizioni di installazione c Masse non collegate n a terra n al conduttore di protezione o alle masse di altri circuiti elettrici; c parti attive del circuito di alimentazione principale o di eventuali altri circuiti a bassissima tensione PELV o FELV devono essere separate dal circuito SELV mediante schermo o guaina per garantire un livello di sicurezza non inferiore a quello previsto per la sorgente di alimentazione; c prese a spina senza contatto per il conduttore di protezione di tipo tale da non consentire l'introduzione di spine di altri sistemi elettrici; c le spine non devono poter entrare nelle prese di altri sistemi elettrici. Condizioni di installazione c Masse collegate a terra (non obbligatorio); c parti attive del circuito di alimentazione principale separate dal circuito PELV mediante schermo o guaina atti a garantire un livello di sicurezza non inferiore a quello previsto per la sorgente di alimentazione; c prese a spina con o senza contatti per il conduttore di protezione, di tipo tale da non consentire l'introduzione di spine di altri sistemi elettrici; c le spine non devono poter entrare nelle prese di altri sistemi elettrici.
400 V
Sistema PELV
Per soddisfare i criteri di sicurezza e affidabilit dei circuiti di comando o per esigenze funzionali pu essere necessario collegare a terra un punto del circuito attivo. In tal caso viene utilizzato il sistema PELV che garantisce un livello di sicurezza inferiore rispetto al sistema SELV in quanto non risulta completamente isolato dal sistema esterno. Un guasto verso terra del circuito primario potrebbe introdurre attraverso l'impianto di terra delle tensioni pericolose sulle masse del sistema PELV, tale rischio accettabile per la presenza, sul circuito principale, dei dispositivi automatici atti alla protezione contro i contatti indiretti.
Trasformatore di isolamento
Utilizzatore
400 V
Sistema FELV
Il circuito FELV un circuito alimentato, per ragioni funzionali, con un normale trasformatore con tensione secondaria non superiore a 50 V.
Utilizzatore
Un guasto di isolamento tra primario e secondario del trasformatore pu introdurre tensioni pericolose per le persone senza che i dispositivi a monte del circuito FELV intervengano. Il circuito FELV richiede l'utilizzo di dispositivi automatici di interruzione atti a garantire la protezione contro i contatti indiretti.
Condizioni di installazione c Masse obbligatoriamente collegate a terra; c grado di isolamento dei componenti pari a quello del circuito primario; c prese a spina con contatto per il conduttore di protezione, di tipo tale da non consentire l'introduzione delle spine del sistema FELV nelle prese alimentate con altre tensioni e da non consentire l'introduzione di spine di altri circuiti nelle prese del sistema FELV. c coordinamento del circuito di protezione con il dispositivo automatico di interruzione previsto sul circuito principale per garantire la protezione contro i contatti indiretti.
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Schneider Electric
Sistema TT o TNS
neutro non distribuito neutro distribuito trifase trifase + N schema A SN = SF: schemi B o C SN < SF: schema C sotto la condizione 5 o schema B sotto le condizioni 1 e 2 fase + N fase + fase schemi D o E schema E
Sistema TNC
neutro non distribuito neutro distribuito trifase trifase + PEN fase + PEN schema A SPEN = SF: schema F SPEN < SF: schema F sotto la condizione 4 SPEN = SF: schema G
Sistema IT
neutro non distribuito neutro distribuito trifase trifase + N fase + N fase + fase schema A schema C schema E schema E
schema A
schema B
schema C
schema D
schema E
schema F PEN
schema G PEN
Condizione 1 Il conduttore di neutro, di opportuna sezione, deve essere protetto contro il cortocircuito dal dispositivo di protezione delle fasi. Condizione 2 Solo in presenza di un sistema sostanzialmente equilibrato. La massima corrente che pu attraversare il conduttore di neutro , in servizio ordinario, nettamente inferiore alla portata di questo conduttore.
Condizione 3 Quando la protezione del neutro gi assicurata da un dispositivo di protezione a monte contro il cortocircuito o quando il circuito protetto da un dispositivo a corrente differenziale residua che interrompe tutti i conduttori. Condizione 4 Se non sono soddisfatte le condizioni 1 e 2 si deve disporre sul conduttore PEN un dispositivo sensibile alle sovracorrenti che interrompa le fasi, ma non il conduttore PEN.
Condizione 5 La protezione del neutro deve essere adatta alla sua sezione. Nota 1: la norma CEI 64.8 raccomanda di non distribuire il neutro nei sistemi IT. Nota 2: il conduttore di neutro deve avere la stessa sezione del conduttore di fase in circuiti monofasi e in circuiti polifasi con sezione di fase 16 mm 2 (rame) e 25 mm 2 (alluminio).
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In un sistema TT, per garantire la protezione delle persone contro i contatti indiretti, deve essere soddisfatta la seguente relazione:
Ia <
VL RA dove:
c Ia [A] la corrente che provoca l'intervento automatico del dispositivo di protezione; c UL [V] la tensione limite di contatto pari a 50 V (25 V in ambienti a maggior rischio); c RA [] la somma delle resistenze del dispersore e dei conduttori di protezione delle masse. I dispositivi automatici ammessi dalla norma sono il dispositivo a corrente differenziale e il dispositivo di protezione contro le sovracorrenti. Utilizzando un dispositivo differenziale ad alta sensibilit, il collegamento delle masse con la terra pu avere un valore di resistenza elevato (vedi tabella) senza compromettere l'intervento del dispositivo. La Norma CEI 64.8 ammette l'impiego della protezione contro le sovracorrenti, per garantire la protezione delle persone; ci pu essere realizzato solo in caso di resistenza di terra molto bassa
MT/BT
Ia
Ig Uc Rn RA
Valori massimi della resistenza di terra RA [] Ia [A] VL [V] 50 0,03 1660 0,3 166 0,5 100 3 16 10 5 30 1,6
Inoltre lutilizzo dei differenziali con sensibilit 30 mA vivamente consigliato in presenza di apparecchi utilizzatori trasportabili, mobili o portatili alimentati tramite cavi flessibili e come protezione addizionale contro i contatti diretti. In ambienti a maggior rischio in caso di incendio una delle misure di protezione aggiuntive quella che prevede limpiego di dispositivi differenziali aventi corrente nominale di intervento non superiore a 300 mA. Queste considerazioni sono valide anche per un impianto gestito con modo di collegamento a terra di tipo TN.
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Schneider Electric
In un sistema TN per garantire la protezione contro i contatti indiretti deve essere soddisfatta la seguente relazione: Ia =
Uo Zs dove: c Ia [A] la corrente che provoca l'apertura automatica del dispositivo di protezione entro i tempi previsti dalla norma in funzione della tensione nominale verso terra del sistema, indicati nella tabella sottostante.
I dispositivi di interruzione automatica ammessi dalle norme sono il dispositivo a corrente differenziale e il dispositivo di protezione contro le sovracorrenti. Che corrente di intervento utilizzare Se si utilizza per la protezione delle persone lo stesso dispositivo impiegato per la protezione contro le sovracorrenti, consigliabile utilizzare, per la verifica della relazione sopra riportata, la corrente di intervento della protezione magnetica Im [A]. c Il tempo di intervento della protezione magnetica infatti inferiore ai tempi massimi previsti della norma. La relazione iniziale diventa:
Im = Uo . Zs
Se il dispositivo di interruzione equipaggiato con una protezione differenziale, la corrente utilizzata per la verifica la soglia di intervento nominale In del dispositivo differenziale:
In =
Uo Zs
Tempi massimi di interruzione per i sistemi TN U0[V] tempi di interruzione [s] 120 130 400 >400 0,8 0,4 0,2 0,1
Selettivit differenziale Per realizzare la selettivit, tra protezioni differenziali disposte in serie, verificare le relazioni riportate a pag. 123. La norma ammette, l'impiego di dispositivi differenziali selettivi del tipo S oppure di dispositivi differenziali regolabili in tempo e corrente.
c Uo [V] la tensione nominale (valore efficace) tra fase e terra; c Zs [] l'impedenza dell'anello di guasto dalla sorgente di energia fino al punto di guasto e comprende l'impedenza del conduttore di fase e di protezione trascurando l'impedenza di guasto.
Tuttavia si ricorda che per circuiti di distribuzione o per circuiti terminali che alimentano solo componenti elettrici fissi la norma ammette tempi di intervento inferiori o uguali a 5 s. Per la soluzione pratica di questo problema vedere pag. 184.
MT/BT Un/Uo 1 2 3 PEN ZS Ia
Ig Rn
Uc
Come ottenere la protezione contro i contatti indiretti Qualora la protezione contro i contatti indiretti non sia verificata utilizzando i comuni dispositivi di protezione si possono impiegare i seguenti accorgimenti: c utilizzare uno sganciatore a soglia magnetica bassa: v interruttori modulari con curva di intervento tipo B, v interruttori scatolati con sganciatore magnetotermico tipo G, v interruttori equipaggiati con sganciatore elettronico tipo STR. Abbassando la soglia di intervento del rel magnetico possibile proteggere contro i contatti indiretti condutture di lunghezza maggiore. In tal caso si consiglia di verificare i limiti di selettivit determinati precedentemente.
c Utilizzare un dispositivo differenziale. Il suo impiego permette di realizzare la protezione contro i contatti indiretti in tutti quei casi dove l'intervento della protezione magnetica non assicurata: c circuiti soggetti a modifiche e ampliamenti importanti, c impedenze di guasto elevata o di difficile valutazione. L'utilizzo del dispositivo differenziale, nella maggior parte dei casi, rende la protezione indipendente dai parametri dell'impianto elettrico (lunghezza e sezione dei cavi). Esempio Ad una soglia di intervento differenziale pari a 1 A corrisponde un'impedenza dell'anello di guasto di 230 . Inoltre la soglia magnetica pu essere regolata al valore massimo migliorando cos le condizioni richieste per la selettivit in cortocircuito.
c Aumentare la sezione del cavo. Dove non sia possibile utilizzare interruttori con la soglia magnetica bassa: v richiesta di limiti di selettivit elevati, v rischi di scatti intempestivi dovuti a correnti di avviamento importanti, e dove non si possa o non si voglia utilizzare dispositivi differenziali, per assicurare l'intervento della protezione necessario aumentare la sezione del conduttore di protezione o al limite la sezione del conduttore di fase. Cos facendo si riduce l'impedenza dell'anello di guasto e si eleva la corrente di guasto verso terra migliorando le condizioni di intervento del dispositivo di protezione.
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La particolare configurazione di questo sistema fa si che in caso di singolo guasto a terra la corrente di guasto sia fortemente Primo guasto obbligatorio limitare la tensione di contatto Uc = RT Id UL dove: c UL [V] la tensione limite di contatto pari a 50 V (25 V in ambienti a maggior rischio); c RT [] la resistenza del dispersore al quale sono collegate le masse; c Id [A] la corrente che si richiude verso terra, al primo guasto, attraverso l'impedenza capacitiva verso terra ZFT dell'intera rete di bassa tensione. In reti trifasi senza neutro la corrente di primo guasto si pu calcolare con la formula: eU Id = ZFT dove U la tensione concatenata della rete. Esempio: un valore tipico di capacit di una linea in cavo verso terra di 0,25 F/km, da cui segue ZFT=12,7 K/km. Per ogni chilometro di linea si ha Id=54,5 mA.
limitata dall'impedenza capacitiva verso terra della linea e non richieda quindi di essere interrotta tempestivamente. Supponendo un valore di RT pari a 10 , la tensione di contatto VC uguaglia il valore limite di UL per una lunghezza totale delle linee in partenza dal trasformatore pari a 92 km. Se la tensione di contatto sicuramente limitata, non necessario interrompere il circuito, ma si deve prevedere la segnalazione del primo guasto utilizzando
MT/BT Un/Uo 1 2 3 PEN ZS Ia
un controllore permanente di isolamento CPI (Vigilohm) che aziona un allarme sonoro o visivo. opportuno che il primo guasto venga localizzato e quindi eliminato. Inoltre richiesta l'installazione di uno scaricatore di sovratensione (Cardew C) tra il neutro del trasformatore MT-BT e la terra, per proteggere l'impianto di BT dai possibili guasti interni al trasformatore tra MT e BT.
Ig Rn
Uc
Secondo guasto Al secondo guasto (su una fase diversa o sul neutro), le condizioni che garantiscono l'intervento della protezione sono differenti se le masse sono collegate a terra collettivamente oppure a gruppi e se il neutro viene o non viene distribuito: c masse collegate a terra per gruppi o individualmente. Il guasto si chiude attraverso le resistenze di collegamento a terra. Verificare le condizioni di intervento in modo analogo a quanto richiesto nel sistema TT. praticamente sempre necessario il dispositivo differenziale; c masse interconnesse con un conduttore di protezione: c neutro non distribuito
U Ia 2 Zs
.
dove: c Ia [A] la corrente che provoca l'apertura automatica del dispositivo di protezione entro i tempi previsti dalla norma; c Uo [V] la tensione nominale (valore efficace) tra fase e terra; c U [V] la tensione nominale (valore efficace) tra fase e fase; c Zs [] l'impedenza del circuito di guasto costituito dal conduttore di fase e dal conduttore di protezione del circuito; c Z's [] l'impedenza del circuito di guasto costituito dal conduttore di neutro e dal conduttore di protezione del circuito. I dispositivi di interruzione automatica riconosciuti dalla norma sono il dispositivo di protezione contro le sovracorrenti e il dispositivo a corrente differenziale. Per la soluzione pratica di questo problema vedere pag. 266.
Un/Uo
Che corrente di intervento utilizzare (masse interconnesse) Per quanto riguarda la corrente di intervento da utilizzare nella verifica valgono le stesse considerazioni espresse per il sistema TN applicate alle relazioni sopra riportate. Se si utilizza un dispositivo differenziale necessario assicurarsi che la soglia di intervento sia superiore alla corrente verso terra al primo guasto di isolamento. Considerando il campo di possibile intervento del differenziale (da In/2 a In), si dovr imporre:
C P I Ig RT Sistema IT 2 guasto Ig Uc
Uc
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Tabella di scelta
La scelta del controllore permanente d'isolamento deve essere effettuata in funzione dei seguenti parametri: c la tensione tra le fasi e il tipo di rete da controllare; c l'estensione della rete da controllare; c altri elementi quali installazione, alimentazione ausiliaria, ecc.
tipo tensione tra le fasi CA neutro accessibile CC estensione della rete principio di funzionamento: iniezione di soglia di funzionamento 1 soglia 2 soglia lettura diretta tensione ausiliaria CA installazione ad incasso su guida DIN morsettiera di collegamento grado di protezione parte frontale tipo tensione tra le fasi CA neutro accessibile CC estensione della rete principio di funzionamento: iniezione di soglia di funzionamento CA 50 km CC da 10 a 150 k CA 50 km CC da 1 a 100 k CA 50 km CC da 10 a 150 k CA 50 km CC da 0,7 a 100 k si da 115 a 525 V CA 50 km CC da1 a 251 k si da 115 a 525 V TR22A da 20 a 1000 Hz 760 V (1) TR22AH da 20 a 1000 Hz 760 V da 20 a 1000 Hz 440 V XM200 XM300C da 45 a 400 Hz 760 V da 45 a 400 Hz 760 V (1)
da 45 a 400 Hz 440 V da 45 a 440 Hz 440 V (1)
c
estraibile IP40 EM9 da 50 a 1000 Hz 760 V
c
estraibile IP40 EM9B/BV da 50 a 1000 Hz 760 V da 50 a 1000 Hz 440 V
no da 115 a 480 V
no da 24 a 240 V
c
fissa IP30 IP20
c
fissa IP30 IP20
c
fissa IP30 IP20
c c
fissa IP30 IP20
Tabella di scelta degli apparecchi di ricerca sotto tensione dei guasti d'isolamento
apparecchio fisso apparecchiatura portatile XM200 + XD301 o XD312 + toroidi generatore XGR + rilevatore mobile XRM + pinze
(1) Fino a 1700 V con neutro accessibile e 1000 V con neutro non accessibile utilizzando una piastra di adattazione. Fino a 1200 V in CC per l'XM300c con la stessa piastra.
MT
BT
MT
BT
230 230 U 400 400 U 660 660 U 1000 1000 U 1560 potenza del trasformatore [kVA] sezione Cu [mm2] neutro accessibile
tipo 250 V tipo 250 V tipo 440 V tipo 660 V tipo 1000 V 63 25 100 25 125 35 160 35 200 50 35
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batteria funziona in isola. Considerando per la limitata estensione dei circuiti alimentati dall'UPS ed il breve tempo per il quale l'UPS pu funzionare in isola (generalmente dell'ordine dell'ora), non si considera giustificato l'utilizzo di un dispositivo di segnalazione del primo guasto in quanto risulta estremamente improbabile l'insorgere, dopo un primo guasto, di un secondo guasto nel breve tempo di funzionamento con alimentazione da batteria (si veda a questo proposito il commento all'articolo 413.1.5.1 della nuova edizione della norma CEI 64-8).
CPI per evitare di averne pi di uno collegato alla stessa parte di impianto o di lasciare parti di impianto prive di controllo. Nel caso di due reti esercite indipendentemente in servizio normale ma che possono essere comunque collegate (ad esempio per fuori servizio di un trasformatore), necessario che uno dei CPI venga scollegato nel funzionamento con congiuntore chiuso. E necessario inoltre verificare che la regolazione della soglia di intervento sia inferiore al livello di isolamento dellimpianto a congiuntore chiuso e che il CPI sopporti la lunghezza totale dei cavi di tutto limpianto (ad esempio tale valore di 30 km per lXM200).
Conclusioni
Linstallazione di un CPI in un impianto IT (peraltro imposta dalla norma CEI 64-8) permette di mantenere nel tempo i vantaggi di questa tipologia di gestione del neutro: un dispositivo fondamentale dellimpianto da scegliere con cura e collegare con oculatezza poich scelte errate o collegamenti scorretti renderebbero limpianto inaffidabile e quindi inutili i costi sostenuti per realizzarlo. Se associato ad una modalit di ricerca guasti tempestiva ed efficace, il CPI permette di limitare leventualit di un doppio guasto simultaneo che causerebbe sia il fuori servizio almeno delle utenze interessate dai guasti che possibilit di danneggiamento delle stesse (un doppio guasto , a tutti gli effetti, un cortocircuito). Ad esempio, ipotizzando che statisticamente ci possa essere un guasto ogni tre mesi e che il servizio manutenzione sia in grado di eliminarlo entro 24 ore, si avrebbe in media un doppio guasto circa ogni 22 anni.
CPI CPI
Rete a configurazione variabile: un solo CPI deve essere collegato per ogni rete indipendente.
Protezioni minime indispensabili: segnalazione del primo guasto (permette di avere continuit di servizio) e intervento della protezione obbligatorio al secondo guasto.
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Lapparecchio Vigilohm XM200 permette di localizzare rapidamente il primo guasto e di effettuare quindi la riparazione al pi presto, evitando cos lo sgancio per il secondo guasto. La localizzazione della partenza guasta pu essere fatta in due modi:
c utilizzando i rilevatori fissi XD301 (individuali) o XD312 (per gruppi di 12 partenze) per una ricerca automatica ed immediata della partenza guasta; c utilizzando un rilevatore portatile XRM con pinza amperometrica, per individuare manualmente la partenza guasta.
(1) Controllo dellisolamento di motori normalmente non in tensione Un caso particolare si presenta quando nellimpianto (anche non IT) vi sono dei motori che normalmente non sono in tensione ma che devono funzionare con certezza in determinate circostanze (ad esempio motori che azionano pompe antincendio). Lisolamento del motore e del relativo cavo di alimentazione potrebbe abbassarsi durante lunghi periodi di fuori servizio a causa di umidit o altro fino ad impedire il suo funzionamento proprio quando di vitale importanza. Per controllare lisolamento dei motori destinati ad un tale utilizzo, disponibile un apposito CPI (Vigilohm SM21).
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Quando il motore fuori tensione, lSM21 applica una tensione continua tra lo statore e la terra, controllandone lisolamento, e segnalando prontamente (mediante contatti di uscita) eccessivi abbassamenti di isolamento. Il contatto di uscita pu anche essere utilizzato per impedire lavviamento del motore, quando il livello di isolamento troppo basso, al fine di evitare danneggiamenti. Il collegamento da prevedere riportato a fianco. Il CPI deve essere scollegato quando il motore in tensione e dunque bisogna interporre tra il CPI stesso e la rete un contatto normalmente chiuso del dispositivo che alimenta il motore (generalmente un contattore).
CPI
CPI
M 16
TR5A
RT
Sp
Sa
S
menu
ok
test
RT
(condizioni normali di installazione) Segnalazione al primo guasto (permette di avere continuit di servizio). Intervento della protezione obbligatorio al secondo guasto Per controllare l'isolamento della rete e segnalare un guasto verso massa utilizzare le apparecchiature seguenti: c TR5A su reti in corrente continua del tipo non ondulata (batterie di accumulatori). In questo apparecchio un dispositivo ad alta impedenza misura la variazione di potenziale delle due polarit della rete con riferimento alla terra. Queste variazioni vengono confrontate con la soglia impostata. Il limite di utilizzazione la tensione della rete da controllare, cio 420 V; c Vigilohm System XM200 o XM300C su reti in corrente continua del tipo ondulata (generatori in corrente continua, gruppi statici di conversione) o non ondulata.
Sp
Sa
S
menu
ok
test
XD301 RT
XD301 PE
Ricerca sotto tensione del guasto d'isolamento (Vigilohm System) L'utilizzo di un Vigilohm System abbinato a dei rilevatori XD301 o XD312 consente di effettuare la ricerca sotto tensione del primo guasto, permettendo di ottenere un miglioramento della continuit di servizio; questo possibile grazie all'iniezione da parte dell'XM200 o dell'XM300C di un segnale a bassa frequenza (2,5 Hz). Il rilevatore portatile XRM con le relative pinze amperometriche compatibile con gli apparecchi XM200 o XM300C. Per interrompere il circuito possibile utilizzare un controllore d'isolamento che comanda l'apertura dell'interruttore di protezione.
MERLIN GERIN
vigilohm system XM200
test
Toroidi
Sp
Sa
S
menu
ok
test
XM200
XD312 XRM
PE RT
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Introduzione Protezione contro i sovraccarichi Installazione dei cavi Portata dei cavi Caduta di tensione Protezione contro il cortocircuito Protezione dei conduttori di protezione e di neutro Dimensionamento rapido dei cavi Condotti sbarre prefabbricati Tabelle di coordinamento
28 30 32 35 43 47 54 55 57 74
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Introduzione Definizioni
Impianto elettrico Insieme di componenti elettrici associati al fine di soddisfare scopi specifici e aventi caratteristiche coordinate. Fanno parte dell'impianto elettrico tutti i componenti elettrici non alimentati tramite prese a spina; fanno parte dell'impianto elettrico anche gli apparecchi utilizzatori fissi alimentati tramite prese a spina destinate unicamente alla loro alimentazione. Conduttore di neutro Conduttore collegato al punto di neutro del sistema ed in grado di contribuire alla trasmissione dell'energia elettrica. Temperatura ambiente Temperatura dell'aria o di altro mezzo nel luogo in cui il componente elettrico deve essere utilizzato. Tensione nominale Tensione per cui un impianto o una sua parte progettato. Nota: la tensione reale pu differire dalla nominale entro i limiti di tolleranza permessi. In relazione alla loro tensione nominale i sistemi elettrici si dividono in: c sistemi di categoria 0, quelli a tensione nominale minore o uguale a 50 V se a corrente alternata o a 120 V se a corrente continua (non ondulata); c sistemi di categoria I, quelli a tensione nominale da oltre 50 a fino 1000 V compresi se a corrente alternata o da oltre 120 fino a 1500 V se a corrente continua; c sistemi di categoria II, quelli a tensione nominale oltre a 1000 V se a corrente alternata o oltre 1500 V se a corrente continua, fino a 30000 V compreso; c sistemi di categoria III, quelli a tensione nominale maggiore di 30000 V. Qualora la tensione nominale verso terra sia superiore alla tensione nominale fra le fasi, agli effetti della classificazione del sistema si considera la tensione nominale verso terra. La tensione effettiva pu variare entro le abituali tolleranze. I transitori non vengono considerati. Questa classificazione non esclude l'introduzione nelle diverse categorie di limiti intermedi per ragioni particolari. Circuito elettrico Insieme di componenti di un impianto alimentato da uno stesso punto e protetto contro le sovraccorrenti da uno stesso dispositivo di protezione. Circuito di distribuzione Circuito che alimenta un quadro di distribuzione. Circuito terminale Circuito direttamente collegato agli apparecchi utilizzatori o alle prese a spina.
Corrente di impiego (IB) Corrente che pu fluire in un circuito nel servizio ordinario: c a livello dei circuiti terminali la corrente corrispondente alla potenza apparente dell'utilizzatore. In presenza di avviamento motori o messe in servizio frequenti (ascensori o saldatrici a punti) necessario tener conto delle correnti transitorie se i loro effetti si accumulano; c a livello dei circuiti di distribuzione (principali e secondari) la corrente corrispondente alla potenza apparente richiesta da un gruppo di utilizzatori tenendo conto del coefficiente di utilizzazione e di contemporaneit. Portata in regime permanente di una conduttura (Iz) Massimo valore della corrente che pu fluire in una conduttura, in regime permanente ed in determinate condizioni, senza che la sua temperatura superi un valore specificato. quindi la massima corrente che la conduttura pu sopportare senza pregiudicare la durata della sua vita. Dipende da diversi parametri come ad esempio da: c costituzione del cavo e della canalizzazione v materiale conduttore, v materiale isolante, v numero di conduttori attivi, v modalit di posa; c temperatura ambiente. Sovraccorrente Ogni corrente che supera il valore nominale. Per le condutture, il valore nominale la portata. Tale corrente dev'essere eliminata in tempi tanto pi brevi quanto pi elevato il suo valore. Corrente di sovraccarico Sovracorrente che si verifica in un circuito elettricamente sano. Ad esempio la corrente di avviamento di un motore o il funzionamento momentaneo di un numero di utilizzatori maggiore di quello previsto. Corrente di cortocircuito (franco) Sovracorrente che si verifica a seguito di un guasto di impedenza trascurabile fra due punti tra i quali esiste tensione in condizioni ordinarie di esercizio. Corrente di guasto Corrente che si stabilisce a seguito di un cedimento dell'isolamento o quando l'isolamento cortocircuitato. Corrente di guasto a terra Corrente di guasto che si chiude attraverso l'impianto di terra. In determinate configurazioni di impianto, sistema TN e IT, la corrente di guasto
(di secondo guasto per il sistema IT) che si richiude verso terra pu assumere valori elevati, paragonabili alle correnti di sovraccarico e di cortocircuito. Corrente convenzionale di funzionamento (di un dispositivo di protezione) (If) Valore specificato di corrente che provoca l'intervento del dispositivo di protezione entro un tempo specificato, denominato tempo convenzionale. Conduttura Insieme costituito da uno o pi conduttori elettrici e dagli elementi che assicurano il loro isolamento, il loro supporto, il loro fissaggio e la loro eventuale protezione meccanica. Componente elettrico Termine generale usato per indicare sia i componenti dell'impianto sia gli apparecchi utilizzatori. Apparecchio utilizzatore Apparecchio che trasforma l'energia elettrica in un'altra forma di energia, per esempio luminosa, calorica o meccanica. Apparecchio utilizzatore trasportabile ed apparecchio utilizzatore mobile Un apparecchio utilizzatore si definisce trasportabile se pu essere spostato facilmente, perch munito di apposite maniglie o perch la sua massa limitata; un apparecchio utilizzatore trasportabile si definisce apparecchio utilizzatore mobile solo se deve essere spostato dall'utente per il suo funzionamento, mentre collegato al circuito di alimentazione. Apparecchio utilizzatore portatile Apparecchio mobile destinato ad essere sorretto dalla mano durante il suo impiego ordinario, nel quale il motore, se esiste, parte integrante dell'apparecchio. Apparecchio utilizzatore fisso Apparecchio utilizzatore che non sia trasportabile, mobile o portatile. Alimentazione dei servizi di sicurezza Sistema elettrico inteso a garantire l'alimentazione di apparecchi utilizzatori o di parti dell'impianto necessari per la sicurezza delle persone. Il sistema include la sorgente, i circuiti e gli altri componenti elettrici. Alimentazione di riserva Sistema elettrico inteso a garantire l'alimentazione di apparecchi utilizzatori o di parti dell'impianto per motivi diversi dalla sicurezza delle persone.
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Nel dimensionamento di un impianto elettrico, ha un ruolo determinante la scelta dei cavi e delle relative protezioni. Per definire i due componenti sopra citati si pu utilizzare il seguente schema operativo utilizzato in questa guida: c calcolo delle correnti dimpiego delle condutture (IB). Per giungere alla determinazione di questi valori si parte da una prima analisi riguardante il censimento e la disposizione topografica dei carichi; questa prima analisi permette di identificare i coefficienti di utilizzazione e di contemporaneit dei carichi e di determinare le potenze e quindi le correnti che le condutture devono portare; c dimensionamento dei cavi a portata, tenendo conto delle modalit di posa e delle caratteristiche costruttive dei cavi; c verifica della caduta di tensione ammessa; c calcolo della corrente di cortocircuito presunta ai vari livelli di sbarre;
c scelta degli interruttori automatici in base alla corrente dimpiego delle condutture da proteggere e al livello di cortocircuito nel punto in cui sono installati; la scelta degli interruttori automatici pu anche essere influenzata da esigenze di selettivit e filiazione; c verifiche di congruenza interruttore/cavo: v verifica della protezione contro il cortocircuito massimo, confrontando lenergia specifica passante dellinterruttore automatico (I2t) con lenergia specifica ammissibile del cavo (K2S2), v verifica della protezione contro i cortocircuiti a fondo linea. Il confronto tra la corrente di cortocircuito minima a fondo linea (Iccmin) e la soglia di intervento istantaneo Im dell'interruttore necessario solo in presenza di sganciatore solo magnetico o termico sovradimensionato (ad esempio circuiti di sicurezza), v verifica della protezione contro i contatti indiretti, confrontando le caratteristiche di intervento del dispositivo di protezione
(soglie di intervento istantaneo Im o differenziale In) con la corrente di guasto a terra Id; questa verifica cambia in funzione del modo di collegamento a terra (TT, TN e IT) e delle condizioni di installazione. Per quest'ultima verifica consultare il capitolo relativo alla protezione delle persone.
Corrente d'impiego IB
pag. 35
No
(1)
(1)
kS
I2t
pag. 52
Im Iccmin
pag. 221
OK
Si
No
Im Id
(1) In caso di verifica negativa generalmente possibile intervenire in alternativa sulla sezione del cavo oppure sul tipo di interruttore automatico.
fine
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La norma CEI 64.8 richiede che, per la protezione contro le correnti di sovraccarico, si debbano rispettare le due condizioni seguenti: c IB In Iz c If 1,45 Iz dove: IB la corrente di impiego della conduttura, In la corrente nominale o di regolazione del dispositivo di protezione, Iz la portata in regime permanente della conduttura che deve essere determinata in riferimento alle effettive condizioni di funzionamento. Praticamente si deve determinare la sezione di cavo che abbia la portata effettiva superiore a In, If la corrente di sicuro funzionamento del dispositivo di protezione. Il coordinamento tra un cavo ed un interruttore automatico deve quindi iniziare dalla scelta di un interruttore automatico
Utilizzatore
Conduttura
Co rr en te
di im pi eg o
at rt o P
I B
Iz
45 1, Iz
IB
Iz
1,45 Iz
In Zona a
If Zona b
Dispositivo di protezione
C di orre fu nt nz e c io o na nv m en en zi to on If ale
C o orre di n re te go no laz mi io na ne le In
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Sigla di designazione
armonizzato H cavo nazionale riconosciuto dal Cenelec A tensione nominale Uo/U 100/100 <= Uo/U < 300/300 01 300/300 V 03 300/500 V 05 450/750 V 07 materiali per isolanti e gomma etilenpropilenica guaine non metalicche etilene-vinilacetato treccia di fibra di vetro minerale policloroprene gomma di etilpropilene ordinario gomma siliconica cloruro di polivinile guaina, conduttori conduttore di rame concentrico concentrici e schermi schermo di rame sotto forma di treccia sull'insieme delle anime componenti elemento portante posto al centro di un cavo rotondo costruttivi o ripartito in un cavo piatto riempitivo centrale non portante costruzione speciale cavi piatti divisibili, con o senza guaina cavi piatti non divisibili cavo piatto con tre o pi anime cavo con isolante a doppio strato cordone estensibile materiale del conduttore rame alluminio forma del conduttore (1) conduttore flessibile per uso cavi per saldatrici conduttore flessibile di un cavo flessibile conduttore flessibile di un cavo per installazioni fisse conduttore rigido, rotondo, a corda conduttore rigido, rotondo, a filo unico numero e dimensione numero delle anime dei conduttori simbolo moltiplicatore in caso di cavo senza anima giallo/verde simbolo moltiplicatore in caso di cavo con anima giallo/verde sezione del conduttore riferimento del cavo alle norme Esempio 1: H07B-F5G2,5 = cavo armonizzato, tensione nominale 450/750 V, isolato in EPR, flessibile, 5 conduttori di sezione 2,5 mm2 di cui uno con funzione di conduttore di protezione (giallo/verde) Esempio 2: H07B-F3X50+1G25 = cavo armonizzato, tensione nominale 450/750 V, isolato in EPR, flessibile, con 4 anime, tre delle quali con conduttori di sezione 50 mm2, mentre l'anima giallo/verde ha una sezione di 25 mm2 Nota: alcuni cavi in commercio sono identificati in modo diverso secondo la designazione CEI-UNEL 35011.
(1) Nella designazione del cavo, prima della forma del conduttore occorre inserire un trattino.
B G J M N R S V C C4 D3 D5 H H2 H6 H7 H8 A D F K R U n X G s
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La parte 5 della norma CEI 64.8 interamente dedicata alla scelta e all'installazione dei componenti elettrici. In questo ambito vengono definiti i tipi di
modalit di posa senza fissaggio
no
no
si
si
si (1)
no
si
(2)
si
si
si
si
si
(2)
cavi multipolari
si
si
si
si
si
si
(2)
si
si
si
si
si
si
(2)
interrata
si
(2)
si
si
no
(2)
(2)
no (3)
no (3)
si
si
no (3)
(2)
(2)
montaggio sporgente
no
si
si
si
si
si
(2)
(1) L'installazione ammessa se i canali sono provvisti di coperchio asportabile mediante attrezzo e con gradi di protezione IP4X o IPXXD o grado di protezione inferiore ma con installazione fuori dalla portata di mano. (2) Non applicabile o non utilizzato in generale nella pratica.
(3) Solo per cavi con isolamento minerale e guaina aggiuntiva in materiale non metallico. La norma raccomanda, per altri tipi di cavi, di realizzare l'installazione in modo da permettere la sostituzione degli stessi in caso di deterioramento. (4) Per cavit si intende lo spazio ricavato in strutture di un edificio e accessibile solo in punti determinati.
Per cunicolo si intende un involucro che permette l'accesso ai cavi lungo tutto il percorso. Per galleria si intende un luogo dove sono installati conduttori secondo le modalit di posa indicate in tabella e in modo tale da permettere la libera circolazione di persone.
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Installazione dei cavi Modalit di posa previste dalla norma CEI 64-8
Descrizione Cavi senza guaina in tubi protettivi circolari posati entro muri termicamente isolanti Esempio Riferimento 17 Descrizione Cavi unipolari con guaina (o multipolari) sospesi a od incorporati in fili o corde di supporto Conduttori nudi o cavi senza guaina su isolatori
Esempio
Riferimento 1
18 2 Cavi multipolari in tubi protettivi circolari posati entro muri termicamente isolanti 21 3 Cavi senza guaina in tubi protettivi circolari posati su o distanziati da pareti 22 3A Cavi multipolari in tubi protettivi circolari posati su o distanziati da pareti 22A 4 Cavi senza guaina in tubi protettivi non circolari posati su pareti 23 4A Cavi multipolari in tubi protettivi non circolari posati su pareti 24 5 Cavi senza guaina in tubi protettivi annegati nella muratura 24A 5A Cavi multipolari in tubi protettivi annegati nella muratura 25 11 Cavi multipolari (o unipolari con guaina), con o senza armatura, posati su o distanziati da pareti 31 11A Cavi multipolari (o unipolari con guaina) con o senza armatura, fissati su soffitti
Cavi unipolari senza guaina in tubi protettivi non circolari posati in cavit di strutture
Cavi multipolari (o unipolari con guaina) in tubi protettivi circolari posati in cavit di strutture
Cavi unipolari senza guaina in tubi protettivi non circolari posati in cavit di strutture
Cavi unipolari senza guaina in tubi protettivi non circolari annegati nella muratura
Cavi multipolari (o unipolari con guaina), in tubi protettivi non circolari annegati nella muratura
Cavi multipolari (o unipolari con guaina) posati in - controsoffitti - pavimenti sopraelevati Cavi senza guaina e cavi multipolari (o unipolari con guaina) in canali posati su parete con percorso orizzontale
12
Cavi multipolari (o unipolari con guaina), con o senza armatura, su passerelle non perforate
32
Cavi senza guaina e cavi multipolari (o unipolari con guaina) in canali posati su parete con percorso verticale
13
Cavi multipolari (o unipolari con guaina), con o senza armatura, su passerelle perforate con percorso orizzontale o verticale Cavi multipolari (o unipolari con guaina), con o senza armatura, su mensole
33
Cavi senza guaina posati in canali incassati nel pavimento Cavi multipolari posati in canali incassati nel pavimento Cavi senza guaina in canali sospesi Cavi multipolari (o unipolari con guaina) in canali sospesi
33A 14
34 15 Cavi multipolari (o unipolari con guaina), con o senza armatura, fissati da collari 34A
16
Cavi multipolari (o unipolari con guaina), con o senza armatura, su passerelle a traversini
41
Cavi senza guaina e cavi multipolari (o cavi unipolari con guaina) in tubi protettivi circolari posati entro cunicoli chiusi, con percorso orizzontale o verticale
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33
Installazione dei cavi Modalit di posa previste dalla norma CEI 64-8 e CEI 11-17
Descrizione Cavi senza guaina in tubi protettivi circolari posati entro cunicoli ventilati incassati nel pavimento Cavi unipolari con guaina e multipolari posati in cunicoli aperti o ventilati con percorso orizzontale e verticale Cavi multipolari (o cavi unipolari con guaina) posati direttamente entro pareti termicamente isolanti
Esempio
Riferimento 42
Per le pose dei cavi interrati la norma CEI 64-8 non d nessuna indicazione. Queste vengono individuate nella norma CEI 11-17 in cui vengono definite le seguenti tipologie di pose
Esempio Riferimento L Descrizione Cavi direttamente interrati senza protezione meccanica supplementare
43
51
M-1
52
Cavi multipolari (o cavi unipolari con guaina) posati direttamente nella muratura senza protezione meccanica addizionale M-2 Cavi direttamente interrati con protezione meccanica supplementare, con apposito legolo
53
Cavi multipolari (o cavi unipolari con guaina) posati nella muratura con protezione meccanica addizionale
61
Cavi unipolari con guaina e multipolari in tubi protettivi interrati od in cunicoli interrati
62
Cavi multipolari (o unipolari con guaina) interrati senza protezione meccanica addizionale
O-1
63
Cavi multipolari (o unipolari con guaina) interrati con protezione meccanica addizionale
O-2
Cavi in condotti: condotti apribili, manufatti prefabbricati Cavi in cunicolo affiorante: ventilato
72
Cavi senza guaina (o cavi unipolari con guaina o cavi multipolari) posati in canali provvisti di elementi di separazione: - circuiti per cavi per comunicazione e per elaborazione dati Cavi senza guaina in tubi protettivi o cavi unipolari con guaina (o multipolari) posati in stipiti di porte Cavi senza guaina in tubi protettivi o cavi unipolari con guaina (o multipolari) posati in stipiti di finestre Cavi senza guaina, cavi multipolari o cavi unipolari con guaina in canale incassato
P-3
73
74
R-1
75
81
Cavi multipolari immersi in acqua R-2 Cavo in acqua interrato sul fondo
34
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verticali) il fattore correttivo k2 si deduce dalle tabelle T3 o T4, rispettivamente per cavi multipolari e unipolari, e non dalla tabella T2. Questi valori sono applicabili a cavi simili uniformemente caricati. Nel caso di passerelle orizzontali i valori indicati si riferiscono a distanze verticali tra le passerelle di 300 mm. Per distanze verticali inferiori i fattori dovrebbero essere ridotti. Nel caso di passerelle verticali i valori indicati si riferiscono a distanze orizzontali tra le passerelle di 225 mm, con passerelle montate dorso a dorso. Per distanze inferiori i fattori dovrebbero essere ridotti.
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35
10 15 20 25 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95
1,26 1,2 1,14 1,07 0,93 0,85 0,76 0,67 0,57 0,45 -
1,14 1,11 1,07 1,04 0,96 0,92 0,88 0,84 0,8 0,75 0,7 0,65 0,6 0,54 0,47 0,4 0,32
0,95 1,00
0,81 0,88
0,72 0,82
0,68 0,77
0,66 0,75
0,64 0,73
0,63 0,73
0,62 0,72
0,61 0,72
1,00
0,87
0,82
0,80
0,80
0,79
0,79
0,78
0,78
Tabella T3 - circuiti realizzati con cavi multipolari in strato su pi supporti (es. passerelle)
n posa CEI 64-8 13 Metodo di installazione passerelle perforate orizzontali passerelle perforate verticali scala posa cavi elemento di di sostegno posa ravvicinata posa distanziata posa ravvicinata posa distanziata posa ravvicinata posa distanziata numero di passerelle 2 3 2 3 2 2 2 3 2 3 Numero di cavi per ogni supporto 1 2 3 4 1,00 0,87 0,80 0,77 1,00 0,86 0,79 0,76 1,00 0,99 0,96 0,92 1,00 0,98 0,95 0,91 1,00 0,88 0,81 0,76 1,00 0,91 0,88 0,87 1,00 1,00 1,00 1,00 0,86 0,85 0,99 0,98 0,80 0,79 0,98 0,97 0,78 0,76 0,97 0,96 6 0,73 0,71 0,87 0,85 0,71 0,85 0,76 0,73 0,96 0,93 9 0,68 0,66
13
0,70
14-15-16-17
0,73 0,70
Nota: per posa distanziata si intende che la distanza tra i cavi unipolari affiancati sulla passerella superiore al diametro esterno del cavo multipolare.
Nelle pose su passerelle orizzontali o su scala posa cavi, i cavi devono essere posizionati ad una distanza dalla superficie verticale (parete) maggiore o uguale a 20 mm.
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Schneider Electric
13 14-15-16-17
13
13 14-15-16-17
Nota: nelle pose su passerelle orizzontali o su scala posa cavi, i cavi devono essere posizionati ad una distanza dalla superficie verticale (parete) maggiore o uguale a 20 mm.
Le terne di cavi in formazione a trefolo si intendono disposte ad una distanza maggiore di due volte il diametro del singolo cavo unipolare.
4 26 24 36 31
6 34 31 45 40
10 46 42 61 54
16 61 56 81 73
25 80 73 106 95
35 99 89 131 117
300
2 3 2 3
13,5 12 17 15
24 21 31 28
32 28 42 37
41 36 54 48
57 50 75 66
76 68 100 88
Cavi in aria 18 libera in posizione non a portata di mano Cavi in aria libera a trifoglio
PVC EPR
2 3 2 3 3 3
26 21 33 28 26 33
35 28 45 37 35 45
46 36 58 48 46 58
63 57 80 71 63 80
85 76 107 96 85 107
299 269
344 309
392 353
461 415
308 383
356 444
409 510
485 607
561 703
Cavi in aria 13-14-15-16-17PVC libera in piano a contatto EPR Cavi in aria libera 14-15-16 distanziati su un piano orizzontale (2) PVC EPR PVC EPR
2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3
22
30 19,5 27 24
40 26 37 33
52 35 50 45
71 46 64 58
96 63 88 80
162 114 161 141 181 146 182 182 130 130 161 161
196 143 200 176 219 181 226 226 162 162 201 201
251 174 242 216 281 219 275 275 197 197 246 246
304 225 310 279 341 281 353 353 254 254 318 318
352 275 377 342 396 341 430 430 311 311 389 389
406 321 437 400 456 396 500 500 362 362 454 454
463 372 504 464 521 456 577 577 419 419 527 527
546 427 575 533 615 521 661 661 480 480 605 605
629 507 679 634 709 615 781 781 569 569 719 719 709 902 902 659 659 833 833 587 783 736
(1) PVC: mescola termoplastica a base di polivinilcloruro (temperatura massima del conduttore uguale a 70 C) EPR: mescola elastomerica reticolata a base di gomma etilenpropilenica o similari (temperatura massima del conduttore uguale a 90 C) (2) I cavi affiancati del singolo circuito trifase si considerano distanziati se posati in modo che la distanza tra di essi sia superiore o uguale al diametro esterno del singolo cavo unipolare. Schneider Electric 37
4 25 23 33 30
6 32 29 42 38
10 43 39 57 51
16 57 52 76 68
25 75 68 99 89
35 92 83 121 109
2 3 2 3
30 27 40 35
38 34 51 44
52 46 69 60
69 62 91 80
90 80 119 105
Cavo in aria 13-14-15-16-17 PVC libera, distanziato dalla parete/soffitto EPR o su passerella Cavo in aria libera, fissato alla parete/ soffitto 11-11A-5253-12 EPR PVC
2 3 2 3 2 3 2 3
40 34 49 42 36 32 45 40
51 43 63 54 46 41 58 52
70 60 86 75 63 57 80 71
(1) PVC: mescola termoplastica a base di polivinilcloruro (temperatura massima del conduttore uguale a 70 C) EPR: mescola elastomerica reticolata a base di gomma etilenpropilenica o similari (temperatura massima del conduttore uguale a 90 C)
Esempio: Un cavo in rame trifase isolato in EPR posato su una passerella perforata in vicinanza di tre circuiti costituiti da: c un cavo trifase (1 circuito); c 3 cavi unipolari (2 circuito); c 6 cavi unipolari (3 circuito). Il circuito, costituito da 2 conduttori in parallelo per fase, equivalente a 2 circuiti trifasi. Sulla passerella in totale si considerano perci posati 5 circuiti. La temperatura ambiente di 40C. Il cavo deve trasportare una corrente di impiego IB di 23 A. La sezione del cavo si determina nel modo seguente: c scelta dell'interruttore automatico: l'interruttore deve avere una corrente nominale In maggiore o uguale alla corrente di impiego della conduttura IB; utilizzando un interruttore modulare si avr: In = 25 A;
c determinazione del coefficiente correttivo ktot: v temperatura ambiente tab T1: k1 = 0,91, v posa ravvicinata tab T2: k2 = 0,75, ktot = k1 . k2 = 0,68; c determinazione della minima portata teorica richiesta alla conduttura: In' = In/ktot = 36,8 A; c determinazione della sezione del conduttore di fase (tab T-B): v n posa: 13, v isolante EPR, v n di conduttori attivi: 3, v materiale conduttore: rame. La sezione, con portata teorica Iz' immediatamente superiore alla minima portata teorica In', di 4 mm2 (42 A), come evidenziato nella tabella T-B. Determinazione della portata effettiva della conduttura: la portata effettiva Iz di un cavo da 4 mm2 nelle condizioni di posa considerate pari a: Iz = I'z . ktot = 28,5 A.
38
Schneider Electric
Tabella T-C: cavi ad isolamento minerale unipolari; serie L: cavi per servizio leggero fino a 500 V; serie H: cavi per servizio pesante fino a 750 V
Metodologia tipica di installazione Cavi in aria libera a trifoglio Altri tipi di posa della CEI 64-8 13 - 14 15 - 16 Tipo di Num. Portata [A] isolamento cond. Sezione [mm2] caricati 1,5 2,5 4 serie L (1) serie L (2) serie H (1) serie H (2) Cavi in aria 13 - 14 libera in piano 15 - 16 a contato serie L (1) serie L (2) serie H (1) serie H (2) Cavi in aria 14-15-16 libera distanziati su un piano orizzontale serie L (1) serie L (2) serie H (1) serie H (2) Cavi in aria 14-15-16 libera distanziati su un piano verticale serie L (1) serie L (2) serie H (1) serie H (2) Cavi in aria libera, fissati sulla parete o soffitto 11 - 11A serie L (1) serie L (2) serie H (1) serie H (2) Cavi a trifoglio 11 - 11A in aria libera fissati sulla parete o soffitto serie L (1) serie L (2) serie H (1) serie H (2) 3 3 3 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 3 3 3 3 21 26 22 28 25 23 31 29 26 26 33 32 25 3 31 37 26 32 33 40 25 26 31 33 26 28 33 35 23 21 28 27 25 23 31 30 19 24 21 26 28 35 30 38 33 31 41 39 36 34 45 43 33 29 41 49 36 43 45 54 33 34 41 43 36 37 45 47 31 29 38 36 34 31 42 41 26 33 28 35 37 46 40 50 44 41 54 51 47 45 60 56 44 39 54 64 47 56 60 70 44 45 54 56 47 49 60 61 40 38 51 47 45 41 55 53 35 44 37 47 48 59 65 81 86 107 112 140 137 171 169 212 207 260 249 312 286 359 327 410 371 465 434 544 57 52 70 67 77 70 96 91 102 92 127 119 133 120 166 154 163 147 203 187 202 181 251 230 247 221 307 280 296 264 369 334 340 303 424 383 388 346 485 435 440 392 550 492 514 457 643 572 60 62 76 78 82 84 104 105 109 110 137 137 142 142 179 178 174 173 220 216 215 213 272 266 264 259 333 323 317 309 400 385 364 353 460 441 416 400 526 498 472 446 596 557 552 497 697 624 60 71 76 89 82 95 104 120 109 125 137 157 142 162 179 204 174 197 220 248 215 242 272 304 264 294 333 370 317 351 400 441 364 402 460 505 416 454 526 565 472 507 596 629 552 565 697 704 51 60 57 76 71 82 77 104 96 109 102 137 127 142 132 179 164 174 161 220 200 215 198 272 247 264 241 333 300 317 289 400 359 364 331 460 411 416 377 526 469 472 426 596 530 552 496 697 617 51 64 69 87 92 115 120 150 147 184 182 228 223 279 267 335 308 385 352 441 399 500 466 584
10
16
25
35
50
70
95
120
150
185
240
(1) Cavi ad isolamento minerale nudi esposti al tocco oppure rivestiti in materiale termoplastico (T massima della guaina metallica 70C). Per i cavi nudi moltiplicare per 0,9. (2) Cavi ad isolamento minerale nudi non esposti al tocco (T massima della guaina metallica 105C).
Schneider Electric
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Tabella T-D: cavi ad isolamento minerale multipolari; serie L: cavi per servizio leggero fino a 500 V; serie H: cavi per servizio pesante fino a 750 V
Metodologia tipica di installazione Cavo in aria libera, distanziato dalla parete o soffitto o su passerella Altri tipi di posa della CEI 64-8 13 -14 15 - 16 serie L (2) serie H (1) serie H (2) Cavo in aria libera, fissato sulla parete o soffitto 11 - 11A serie L (1) serie L (2) serie H (1) serie H (2) Tipo di isolamento serie L (1) Numero cond. caricati 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 Portata [A] Sezione [mm2] 1,5 25 21 31 26 26 22 33 28 23 19 28 24 25 21 31 26 2,5 33 28 41 35 36 30 45 38 31 26 38 33 34 28 42 35 4 44 37 54 46 47 40 60 50 40 35 51 44 45 37 55 47 57 48 70 59 77 65 96 81 102 86 127 107 133 112 166 140 60 51 76 64 82 69 104 87 109 92 137 115 142 120 179 150 6 10 16 25
(1) Cavi ad isolamento minerale nudi esposti al tocco oppure rivestiti in materiale termoplastico (T massima della guaina metallica 70C). Per i cavi nudi moltiplicare per 0,9. (2) Cavi ad isolamento minerale nudi non esposti al tocco (T massima della guaina metallica 105C).
40
Schneider Electric
Posa interrata
Per la determinazione della sezione del conduttore di fase di cavi in rame isolati con materiale elastomerico o termoplastico interrati, in questa guida si applica il metodo che fa riferimento alla tabella CEI-UNEL 35026. Il procedimento il seguente: c si determina un coefficiente correttivo ktot come prodotto dei coefficienti k5, k6, k7 e k8, dove: v k5 il fattore di correzione da applicare se la temperatura del terreno diversa da 20C (tabella T5); v k6 il fattore di correzione per gruppi di pi circuiti installati sullo stesso piano (tabella T6); v k7 il fattore di correzione per profondit di interramento diverso dal valore preso come riferimento, pari a 0,8 m (tabella T7); v k8 il fattore di correzione per resistivit termica diversa dal valore preso come riferimento, pari a 1,5 K x m/W, cio terreno secco (tabella T8). v si divide il valore della corrente nominale dellinterruttore (In) o della corrente di regolazione termica (Ir) per il coefficiente
correttivo ktot trovando cos il valore In (Ir): In In = ______ ktot v in funzione del numero di posa della CEI 64-8, dellisolante e del numero di conduttori attivi si individua sulla tabella T-E: v la portata Iz che rispetta la condizione Iz In, v la corrispondente sezione del conduttore di fase. La portata effettiva della conduttura si ricava come Iz = Iz ktot. Nota: c i valori di portata indicati si riferiscono alle seguenti condizioni di posa: v temperatura terreno = 20C v profondit di posa = 0,8 m v resistivit termica del terreno = 1,5 K x m/W v nella tabella delle portate T-E indicato il numero di conduttori caricati, cio dei conduttori effettivamente percorsi da corrente in condizioni ordinarie di esercizio. Nei circuiti trifase con neutro con carichi equilibrati o lievemente squilibrati, oppure in Tabella T6: valori di k6 Il fattore correttivo k6 considera la diminuzione di portata di un cavo unipolare o multipolare in tubo interrato, posato sullo stesso piano di altri cavi, per effetto del mutuo riscaldamento tra di essi. Il fattore k6 riferito a cavi posati ad una distanza inferiore a 1 m; per distanze superiori a 1m il fattore k6 sempre uguale a 1. Il fattore k6 si applica quando i cavi del fascio o dello strato hanno sezioni simili, cio rientranti nelle tre sezioni adiacenti unificate (es. 10 16 25 mm2). Nel caso di circuito trifase con n conduttori in parallelo per fase si considerano n circuiti tripolari.
assenza di armoniche che si richiudono sul conduttore di neutro la portata di un cavo quadripolare si calcola considerando tre conduttori caricati. Nei casi particolari di sistema fortemente squilibrato o in presenza di forti componenti armoniche sul neutro occorre considerare 4 conduttori caricati. Poich nella tabella T-E il numero di conduttori caricati soltanto 2 o 3, in caso di 4 conduttori caricati si trova la portata relativa a due conduttori e poi si moltiplica questo valore per il fattore di riduzione relativo a due circuiti o cavi multipolari. c nella tabella T-E sono indicate le portate relative a cavi interrati posati in tubo; nel caso di cavi direttamente interrati (pose 62 e 63 della norma CEI 64-8), essendo pi favorevoli le condizioni di scambio termico, la portata aumenta di un fattore, dipendente dalla tipologia e dalle dimensioni dei cavi, che indicativamente pu essere considerato pari a 1,15.
Tabella T7: valori di k7 Il fattore correttivo k7 considera la variazione di portata per profondit di interramento diversa dal valore preso come riferimento, pari a 0,8 m. Tabella T8: valori di k8 Il fattore correttivo k8 considera la variazione di portata del cavo per resistivit termica diversa dal valore preso come riferimento, pari a 1,5 K x m/W, cio terreno secco.
cavi multipolari
cavi unipolari
Schneider Electric
41
1,05 1
0,9
0,82
1,2
1,5
2,5
1,04 1
0,91 0,84
Tabella T-E : cavi unipolari con e senza guaina e cavi multipolari (1)
Metodologia Altri tipi tipica di di posa installazione della CEI 64-8 cavi unipolari in tubi interrati a contatto (1 cavo per tubo) Tipo N. di cond. isolam. PVC EPR 2 3 2 3 cavi unipolari in tubo interrato 61 PVC EPR 61 PVC EPR 2 3 2 3 cavi multipolari in tubo interrato 2 3 2 3 Portata [A] Sezione [mm2] 1,5 22 20 26 23 21 18 24 21 19 16 23 19 2,5 29 26 34 31 27 23 32 27 25 21 30 25 4 38 34 44 40 36 30 41 35 33 28 39 32 6 47 43 54 49 45 38 52 44 41 35 49 41 10 63 57 73 67 61 51 70 59 56 47 66 55 16 82 74 95 85 78 66 91 77 73 61 86 72 25 105 95 122 110 101 86 118 100 94 79 111 93 35 127 115 148 133 123 104 144 121 115 97 136 114 50 157 141 182 163 153 129 178 150 143 120 168 141 70 191 171 222 198 187 158 218 184 175 148 207 174 95 225 201 261 233 222 187 258 217 208 175 245 206 120 259 231 301 268 256 216 298 251 240 202 284 238 150 294 262 343 304 292 246 340 287 273 231 324 272 185 330 293 385 340 328 277 383 323 307 259 364 306 240 386 342 450 397 385 325 450 379 360 304 428 360 510 429 595 500 671 565 767 645 509 448 592 519 666 583 759 663 300 400 500 630
(1) PVC: mescola termoplastica a base di polivinilcloruro (temperatura massima del conduttore uguale a 70C; EPR: mescola elastomerica reticolata a base di gomma etilenpropilenica o similari (temperatura massima del conduttore uguale a 90C)
Esempio: Dimensionamento di un circuito trifase in condotto interrato in terreno secco e alla temperatura di 25C. Il cavo multipolare, isolato in PVC, alimenta un carico trifase da 100 kW (400 V) e fattore di potenza 0,88 ed posato a contatto con un altro cavo multipolare. La sezione del cavo si determina nel modo seguente: c scelta dell'interruttore automatico: l'interruttore deve avere una corrente nominale In maggiore o uguale alla corrente di impiego della conduttura IB:
IB = 100000 0, 88 3 400 = 164 A ;
sar possibile utilizzare un interruttore Compact NS da 250 A con sganciatore TM200D regolato a 164 A; per il dimensionamento del cavo si potr dunque considerare In = 164 A; c determinazione del coefficiente correttivo ktot: v temperatura del terreno: K5 = 0,95, v posa ravvicinata, 2 circuiti: K6 = 0,85, v profondit di posa 0,8 m: K7 = 1, v natura del terreno: secco, k8 = 1, ktot= k5 . k6 . k7 . K8 = 0,8 c determinazione della minima portata teorica richiesta alla conduttura: I'n= In/ktot = 205 A;
c determinazione della sezione del conduttore di fase (tab T-E): v isolante: PVC, v n conduttori attivi: 3, v materiale conduttore: rame. La sezione con portata teorica I'z immediatamente superiore alla minima portata teorica I'n di 150 mm2 (231 A), come evidenziato nella tabella T-E. Determinazione della portata effettiva della conduttura: la portata effettiva Iz di un cavo da 150 mm2 nelle condizioni di posa considerate pari a: Iz = I'z . ktot = 184,8 A.
42
Schneider Electric
In un qualsiasi impianto di bassa tensione necessario valutare la caduta di tensione tra l'origine dell'installazione e il punto di utilizzazione dell'energia elettrica. Una eccessiva caduta di tensione influenza negativamente il funzionamento delle apparacchiature. La Norma CEI 64.8 raccomanda una caduta di tensione tra l'origine dell'impianto elettrico e qualunque apparecchio utilizzatore non superiore in pratica al 4% della tensione nominale dell'impianto. In un impianto di forza motrice una caduta di tensione superiore al 4% pu essere eccessiva per le seguenti ragioni: c il corretto funzionamento, in regime permanente, dei motori generalmente garantito per tensioni comprese tra il 5% della tensione nominale; c la corrente di avviamento di un motore pu raggiungere o anche superare il valore di 5 7 In. Se la caduta di tensione pari al 6% in regime permanente, essa probabilmente raggiunger, al momento dell'avviamento, un valore molto elevato.
Questo provoca: c un cattivo funzionamento delle utenze pi sensibili; c difficolt di avviamento del motore. Ad una caduta di tensione del 15% corrisponde una riduzione della coppia di spunto pari circa al 28%. Durante la fase di avviamento, si consiglia di non superare la caduta di tensione percentuale del 10% sul cavo del motore. La caduta di tensione sinonimo di perdite in linea e quindi di una cattiva ottimizzazione dell'impianto di trasmissione dell'energia elettrica. Per questi motivi consigliabile non raggiungere mai la caduta di tensione massima ammessa. La tabella seguente fornisce i valori della resistenza e della reattanza dei cavi per unit di lunghezza (/km corrispondenti a m/m) in funzione della sezione dei conduttori.
Il valore della caduta di tensione [V] pu essere determinato mediante la seguente formula: U = K . IB . L . (r . cos + x . sen ) ed in percentuale
u% = U 100 Un
dove: IB [A] la corrente nel cavo, k un fattore di tensione pari a 2 nei sistemi monofase e bifase e e nei sistemi trifase, L [km] la lunghezza della linea, r [/km] la resistenza di un chilometro di cavo, x [/km] la reattanza di un chilometro di cavo, Un [V] la tensione nominale dell'impianto, cos il fattore di potenza del carico.
Resistenza e reattanza specifica dei cavi unificati (Tabella UNEL 35023-70) (1)
sez. [mm2] 1,5 2,5 cavo unipolare r [m/m] 14,8 8,91 x [m/m] 0,168 0,156 cavo bipolare, tripolare r [m/m] 15,1 9,08 x [m/m] 0,118 0,109 4 5,57 0,143 5,68 0,101 6 3,71 0,135 3,78 0,0955 10 2,24 0,119 2,27 0,0861 16 1,41 0,112 1,43 0,0817 25 0,889 0,106 0,907 0,0813 35 0,641 0,101 0,654 0,0783 50 0,473 0,101 0,483 0,0779 70 0,328 0,0965 0,334 0,0751 95 0,236 0,0975 0,241 0,0762 120 0,188 0,0939 0,191 0,0740 150 0,153 0,0928 0,157 0,0745 185 0,123 0,0908 0,125 0,0742 240 0,0943 0,0902 0,0966 0,0752 300 0,0761 0,0895 0,0780 0,0750
Esempio In un impianto del tipo in figura occorre effettuare una verifica della caduta di tensione della partenza in cavo, la cui sezione stata dimensionata a portata. Il dimensionamento a portata ha condotto ad una sezione di 50 mm2. imposta una caduta di tensione del 2%. Dalla tabella della resistenza e reattanza specifica dei cavi si ha: S = 50 mm2, cavo multipolare, r = 0,483 /km, x = 0,0779 /km. Calcoliamo ora la caduta di tensione con la formula (NB: la lunghezza del cavo deve essere in km):
U = K . IB . L . (r . cos + x . sen ) = 8,52 V
Utilizzando quindi la formula della caduta di tensione percentuale si ottiene: U u% = 100 = 2,13% Un essendo u% > del 2% occorre scegliere una sezione superiore: S = 70 mm2, cavo multipolare, r = 0,334 /km, x = 0,0751 /km. Utilizzando questi dati otteniamo quindi: U = k . lB . L . (r . cos + x . sen) = 6 V,
u% =
U 100 = 1,5%. Un
cavo multipolare Cu/EPR posa in aria libera ravvicinata su passerella non perforata S = 50 mm2 L = 70 m IB = 150 A cos = 0,9
La caduta di tensione risulta verificata (<2%). La sezione adottata dunque 70 mm2 in cavo multipolare.
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43
Calcolo della caduta di tensione Le tabelle di seguito riportate forniscono i valori di U% per diversi valori del fattore potenza, nelle seguenti ipotesi: c tensione nominale: 400 V; c lunghezza cavo: 100 m; c cavi unipolari conformi alle tabelle UNEL 35023-70; c distribuzione trifase.
La U% effettiva del cavo si ottiene nel seguente modo: U%eff = U%tab x (L/100) x (Ib/Ibtab) dove: L [m] la lunghezza della linea, Ib la reale corrente dimpiego della linea Ibtab il valore nella prima colonna della tabella immediatamente superiore a Ib, U%tab il valore di caduta di tensione percentuale fornito dalla tabella in corrispondenza di Ibtab.
La tabella relativa a cos = 0.35 si riferisce al caso di una partenza motore. Il calcolo della U% considerato allavviamento del motore nellipotesi che Ibeff = Iavv = 5 x Ib. Note In caso di distribuzione monofase, moltiplicare il valore in tabella per 2. Nel caso di pi conduttori in parallelo per fase si considera il valore di U% in corrispondenza della sezione del singolo conduttore, ad una corrente pari a Ib/n conduttori in parallelo.
Tabella 1 : caduta di tensione % a cos = 0.8 per 100 m di cavo sez [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 Ib [A] 4 2,07 1,25 0,79 0,53 0,32 0,21 0,13 6 3,10 1,88 1,18 0,79 0,48 0,31 0,20 10 5,17 3,13 1,97 1,32 0,81 0,52 0,34 16 8,27 5,00 3,15 2,11 1,29 0,83 0,54 20 10,34 6,25 3,93 2,64 1,61 1,04 0,67 25 12,93 7,82 4,92 3,30 2,02 1,29 0,84 32 10,01 6,29 4,22 2,58 1,66 1,07 40 7,87 5,28 3,23 2,07 1,34 50 9,83 6,60 4,03 2,59 1,68 63 8,32 5,08 3,26 2,11 80 10,56 6,46 4,14 2,68 90 7,26 4,66 3,02 100 8,07 5,18 3,35 125 6,47 4,19 150 7,76 5,03 175 9,06 5,87 200 10,35 6,71 225 7,55 250 275 300 325 350 375 400 450 500
35
50
70
95
120
150
185
240
300
0,15 0,25 0,40 0,50 0,62 0,79 0,99 1,24 1,56 1,99 2,23 2,48 3,10 3,72 4,35 4,97 5,59 6,21
0,11 0,19 0,30 0,38 0,48 0,61 0,76 0,95 1,20 1,52 1,71 1,90 2,38 2,85 3,33 3,80 4,28 4,75 5,23
0,14 0,22 0,28 0,35 0,44 0,55 0,69 0,87 1,11 1,25 1,39 1,73 2,08 2,43 2,77 3,12 3,47 3,81 4,16
0,11 0,17 0,21 0,27 0,34 0,43 0,54 0,67 0,86 0,96 1,07 1,34 1,61 1,87 2,14 2,41 2,68 2,94 3,21 3,48
0,14 0,18 0,22 0,29 0,36 0,45 0,56 0,72 0,81 0,90 1,12 1,34 1,57 1,79 2,01 2,24 2,46 2,69 2,91 3,13
0,12 0,15 0,19 0,25 0,31 0,39 0,49 0,62 0,69 0,77 0,96 1,16 1,35 1,54 1,73 1,93 2,12 2,31 2,51 2,70 2,89
0,11 0,13 0,17 0,21 0,26 0,33 0,42 0,53 0,60 0,66 0,83 0,99 1,16 1,32 1,49 1,65 1,82 1,99 2,15 2,32 2,48 2,65
0,11 0,14 0,18 0,22 0,28 0,35 0,45 0,50 0,56 0,70 0,84 0,98 1,12 1,26 1,40 1,54 1,68 1,82 1,96 2,10 2,24 2,52
0,12 0,16 0,20 0,25 0,31 0,40 0,45 0,50 0,62 0,74 0,87 0,99 1,12 1,24 1,36 1,49 1,61 1,74 1,86 1,98 2,23 2,48
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Schneider Electric
Tabella 2: caduta di tensione % a cos = 0,85 per 100 m di cavo sez [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 Ib [A] 4 2,19 1,33 0,83 0,56 0,34 0,22 0,14 6 3,29 1,99 1,25 0,84 0,51 0,33 0,21 10 5,49 3,32 2,08 1,40 0,85 0,54 0,35 16 8,78 5,30 3,33 2,23 1,36 0,87 0,56 20 10,97 6,63 4,17 2,79 1,70 1,09 0,70 25 13,71 8,29 5,21 3,49 2,13 1,36 0,88 32 10,61 6,66 4,47 2,73 1,74 1,12 40 8,33 5,59 3,41 2,18 1,41 50 10,41 6,98 4,26 2,72 1,76 63 8,80 5,37 3,43 2,21 80 11,17 6,81 4,36 2,81 90 7,66 4,90 3,16 100 8,52 5,45 3,51 125 6,81 4,39 150 8,17 5,27 175 9,53 6,15 200 10,89 7,03 225 7,91 250 275 300 325 350 375 400 450 500 Tabella 3: caduta di tensione % a cos = 0,9 per 100 m di cavo sez [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 Ib [A] 4 2,32 1,40 0,88 6 3,48 2,10 1,32 0,88 0,54 0,34 0,22 10 5,80 3,50 2,20 1,47 0,90 0,57 0,37 16 9,28 5,60 3,52 2,35 1,43 0,91 0,59 20 11,60 7,00 4,40 2,94 1,79 1,14 0,73 25 14,50 8,75 5,49 3,68 2,24 1,43 0,92 32 11,21 7,03 4,71 2,87 1,83 1,17 40 8,79 5,89 3,58 2,28 1,47 50 7,36 4,48 2,85 1,83 63 5,64 3,60 2,31 80 7,16 4,57 2,93 90 8,06 5,14 3,30 100 8,95 5,71 3,66 125 7,13 4,58 150 8,56 5,50 175 9,99 6,41 200 11,41 7,33 225 8,25 250 275 300 325 350 375 400 450 500
Schneider Electric
35
50
70
95
120
150
185
240
300
0,16 0,26 0,41 0,52 0,65 0,83 1,04 1,29 1,63 2,07 2,33 2,59 3,24 4,88 4,53 5,18 5,83 6,47
0,12 0,20 0,32 0,39 0,49 0,63 0,79 0,99 1,24 1,58 1,77 1,97 2,46 2,96 3,45 3,94 4,44 4,93 5,42
0,14 0,23 0,29 0,36 0,46 0,57 0,71 0,90 1,14 1,28 1,43 1,78 2,14 2,50 2,85 3,21 3,57 3,93 4,28
0,11 0,17 0,22 0,27 0,35 0,44 0,55 0,69 0,87 0,98 1,09 1,36 1,64 1,91 2,18 2,46 2,73 3,00 3,27 3,55
0,14 0,18 0,23 0,29 0,36 0,45 0,57 0,72 0,82 0,91 1,13 1,36 1,59 1,81 2,04 2,27 2,49 2,72 2,95 3,17
0,12 0,15 0,19 0,25 0,31 0,39 0,49 0,62 0,70 0,77 0,97 1,16 1,36 1,55 1,74 1,94 2,13 2,32 2,52 2,71 2,91
0,11 0,13 0,16 0,21 0,26 0,33 0,42 0,53 0,59 0,66 0,82 0,99 1,15 1,32 1,48 1,65 1,81 1,98 2,14 2,31 2,47 2,64
0,11 0,14 0,18 0,22 0,28 0,35 0,44 0,50 0,55 0,69 0,83 0,97 1,11 1,24 1,38 1,52 1,66 1,80 1,94 2,07 2,21 2,49
0,12 0,15 0,19 0,24 0,31 0,39 0,44 0,48 0,61 0,73 0,85 0,97 1,09 1,21 1,33 1,45 1,57 1,70 1,82 1,94 2,18 2,42 300
35
50
70
95
120
150
185
240
0,16 0,27 0,43 0,54 0,67 0,86 1,08 1,34 1,69 2,15 2,42 2,69 3,36 4,03 4,71 5,38 6,05 6,72
0,12 0,20 0,33 0,41 0,51 0,65 0,81 1,02 1,28 1,63 1,83 2,03 2,54 3,05 3,56 4,07 4,58 5,09 5,59
0,15 0,23 0,29 0,37 0,47 0,58 0,73 0,92 1,17 1,31 1,46 1,83 2,19 2,56 2,92 3,29 3,65 4,02 4,38
0,11 0,18 0,22 0,28 0,35 0,44 0,55 0,70 0,88 0,99 1,10 1,38 1,66 1,93 2,21 2,48 2,76 3,04 3,31 3,59
0,15 0,18 0,23 0,29 0,36 0,45 0,57 0,73 0,82 0,91 1,14 1,36 1,59 1,82 2,05 2,27 2,50 2,73 2,96 3,18
0,12 0,15 0,19 0,25 0,31 0,39 0,49 0,62 0,69 0,77 0,96 1,16 1,35 1,54 1,74 1,93 2,12 2,31 2,51 2,70 2,89
0,10 0,13 0,16 0,21 0,26 0,33 0,41 0,52 0,59 0,65 0,81 0,98 1,14 1,30 1,46 1,63 1,79 1,95 2,12 2,28 2,44 2,60
0,11 0,13 0,17 0,22 0,27 0,34 0,43 0,48 0,54 0,67 0,81 0,94 1,08 1,21 1,34 1,48 1,61 1,75 1,88 2,02 2,15 2,42
0,12 0,15 0,19 0,23 0,29 0,37 0,42 0,47 0,58 0,70 0,81 0,93 1,05 1,16 1,28 1,40 1,51 1,63 1,75 1,86 2,09 2,33
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Tabella 4: caduta di tensione % a cos = 0.35 per 100 m di cavo sez [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 Ib [A] 4 4,62 2,83 1,80 1,23 0,78 0,52 0,36 6 6,93 4,24 2,71 1,85 1,16 0,78 0,53 10 11,56 7,07 4,51 3,09 1,94 1,30 0,89 16 18,49 11,31 7,22 4,94 3,10 2,07 1,42 20 23,11 14,14 9,02 6,17 3,88 2,59 1,78 25 28,89 17,67 11,28 7,71 4,85 3,24 2,22 32 22,62 14,43 9,87 6,20 4,15 2,84 40 18,04 12,34 7,75 5,18 3,55 50 15,43 9,69 6,48 4,44 63 12,21 8,16 5,60 80 15,51 10,36 7,11 90 17,45 11,66 8,00 100 19,39 12,96 8,89 125 16,19 11,11 150 19,43 13,33 175 22,67 15,55 200 25,91 17,77 225 29,15 19,99 250 22,22 275 300 325 350 375 400 450 500
35 0,28 0,41 0,69 1,10 1,38 1,73 2,21 2,76 3,45 4,35 5,52 6,22 6,91 8,63 10,36 12,08 13,81 15,54 17,26
50 0,23 0,34 0,56 0,90 1,13 1,41 1,80 2,25 2,82 3,55 4,51 5,07 5,63 7,04 8,45 9,86 11,27 12,67 14,08 15,49
70 0,18 0,27 0,44 0,71 0,89 1,11 1,42 1,78 2,22 2,80 3,55 4,00 4,44 5,55 6,66 7,77 8,89 10,00 11,11 12,22 13,33
95 0,15 0,23 0,38 0,60 0,75 0,94 1,21 1,51 1,88 2,37 3,01 3,39 3,77 4,71 5,65 6,59 7,53 8,47 9,41 10,36 11,30 12,24
120 0,13 0,20 0,33 0,53 0,67 0,83 1,07 1,33 1,66 2,10 2,66 3,00 3,33 4,16 4,99 5,83 6,66 7,49 8,32 9,15 9,99 10,82 11,65
150 0,12 0,18 0,30 0,49 0,61 0,76 0,97 1,22 1,52 1,92 2,43 2,74 3,04 3,80 4,56 5,32 6,08 6,84 7,60 8,36 9,12 9,88 10,64 11,41
185 0,11 0,17 0,28 0,44 0,55 0,69 0,89 1,11 1,39 1,75 2,22 2,50 2,77 3,47 4,16 4,85 5,55 6,24 6,93 7,63 8,32 9,01 9,71 10,40 11,09
240 0,10 0,15 0,25 0,41 0,51 0,64 0,81 1,02 1,27 1,60 2,04 2,29 2,54 3,18 3,82 4,45 5,09 5,72 6,36 7,00 7,63 8,27 8,90 9,54 10,18 11,45
300
0,14 0,24 0,38 0,48 0,60 0,77 0,96 1,20 1,51 1,91 2,15 2,39 2,99 3,59 4,19 4,78 5,38 5,98 6,58 7,18 7,77 8,37 8,97 9,57 10,76 11,96
Esempio Un cavo tripolare in rame, con sezione di 35 mm2 e 120 m (0,12 km) di lunghezza, alimenta un motore trifase (400 V) che assorbe: c 100 A con cos = 0,8 (corrente nominale); c 500 A (5 In) con cos = 0,35 all'avviamento. La caduta di tensione al livello del quadro di alimentazione (altri carichi alimentati oltre al motore) di 4 V tra le fasi. Qual' la caduta di tensione % in corrispondenza dei morsetti del motore? Caduta di tensione in condizioni normali c Caduta di tensione sul cavo la tabella 1 indica una caduta di tensione pari al 2.48% per 100 m di cavo della stessa sezione e a fronte di una corrente d'impiego di 100 A; la caduta di tensione reale : U%cavo = 2.48 1.2 = 2.97% c caduta di tensione sul quadro di distribuzione U%quadro = (4/400) 100 = 1%
U%quadro = 3.97%
Caduta di tensione all'avviamento c Caduta di tensione sul cavo: la tabella 4 indica una caduta di tensione pari al 6.91% per 100 m di cavo della stessa sezione e a fronte di una corrente di avviamento pari a 5 100 A; la caduta di tensione : U%cavo = 6.91 1.2 = 8.3% caduta di tensione accettabile (10%) Nota: questa verifica generalmente sufficiente, a meno che il motore considerato abbia una corrente nominale superiore al 30% del totale dei carichi allacciati allo stesso quadro di alimentazione. In quest'ultimo caso opportuno verificare la caduta di tensione sull'intero sistema di alimentazione.
46
Schneider Electric
c ucc%: tensione di cortocircuito percentuale alla temperatura normale di funzionamento del trasformatore; c Sn [kVA]: potenza nominale del trasformatore. A partire da questi dati si ricavano i seguenti valori:
IFN = IFPE =
U 3 (Z t + Z n ) U 3 ( Z t + Z PE )
R=
Pcu U2
2 Sn
[m]
dove Zn e ZPE sono le impedenze complessive rispettivamente del conduttore di neutro e del conduttore di protezione del circuito sede del guasto. Nel caso in cui il neutro o il conduttore di protezione abbiano la stessa sezione della fase si ha: IFN o IFPE = 0.5 Icc3 Il calcolo di queste correnti spesso necessario per la scelta delle regolazioni dei rel e per le verifiche riguardanti la protezione delle persone. La norma CEI 64-8 fornisce delle indicazioni per il calcolo di queste correnti a partire dalle formule sopra indicate. Per un guasto fase-neutro o monofase a terra nelle vicinanze di un trasformatore triangolo-stella con neutro a terra non pi possibile applicare le formule indicate in questo paragrafo e si pu dimostrare che la corrente di cortocircuito circa uguale a quella del cortocircuito trifase. dove U [V] la tensione nominale del trasformatore, Pcu e Sn sono espressi rispettivamente in kW e in kVA. Il valore di R calcolato alla temperatura nominale di funzionamento del trasformatore. Nelle tabelle allegate sono riportate le caratteristiche tipiche di trasformatori standard MT/BT in olio ed in resina. In queste tabelle sono riportati i valori di corrente di cortocircuito trifase ai morsetti del trasformatore, nellipotesi che la rete a monte abbia una potenza di cortocircuito di 500 MVA. Inoltre poi indicato il tipo di condotto sbarre utilizzabile per il collegamento tra il trasformatore e linterruttore automatico generale, tenendo conto della corrente di cortocircuito ai morsetti del trasformatore e della corrente nominale secondaria del trasformatore.
Guasto trifase
Per determinare il valore della corrente di cortocircuito trifase presunta in un punto dellimpianto seguire il metodo seguente: 1 Sommare: c le resistenze situate a monte del punto scelto: Rt = R1+R2+R3+ .... Rn; c le reattanze situate a monte del punto scelto: Xt = X1+X2+X3+ .... Xn. 2 Calcolare:
Icc3 =
U
2 3 R2 t + Xt
con U espresso in V e Rt e Xt espresse in m, Icc risulta espressa in kA. Importante: U la tensione nominale a vuoto lato bassa tensione tra le fasi del trasformatore.
Guasto bifase
In caso di guasto bifase in lontananza dagli alternatori la corrente di cortocircuito vale:
R =
L S
Icc2 =
U = 0,866 Icc 3 2 Zt
Il fattore di potenza in cortocircuito della rete a monte (cos cc) pu variare tra 0.15 e 0.2, da cui si ricavano i valori di RMBT e XMBT. Trasformatori Limpedenza del trasformatore ricavabile dai seguenti dati di targa: c Pcu [kW]: sono le perdite nel rame a pieno carico, alla temperatura normale di funzionamento del trasformatore (ad esempio 75C per il trasformatore in olio);
dove: L = lunghezza [m] S = sezione [mm2] = resistivit = 18 (Cu), 27 (Al) m mm2/m In presenza di pi conduttori in parallelo per fase, occorre dividere la resistenza e la reattanza di un conduttore per il numero di conduttori. I valori di resistenza e reattanza dei condotti sbarre sono forniti dai costruttori nella loro documentazione tecnica.
La stessa formula vale anche in presenza di alternatori per i primi istanti del guasto (t < 1020 ms), quando lalternatore in regime subtransitorio (si vedr a questo proposito il capitolo "Protezione dei circuiti alimentati da un generatore" a pag. 262).
Interruttori
Nel calcolo delle Icc presunte le impedenze degli interruttori si devono trascurare.
Schneider Electric 47
Esempio
componenti dell'impianto rete a monte Pcc= 500 MVA resistenze [m] reattanze [m]
X1 =
400 2 0, 98 10 3 500 X 1 = 0, 31
2
trasformatore Sn= 630 kVA ucc= 4 % U= 400 V Pcu= 6,5 kW collegamento trasf./int. (cavo) 3 x (1 x 150 mm2) Cu per fase L= 3 m interruttore M1
M1
6, 5 400 2 630 2 R 2 = 2, 62 R2 =
X2 = 9,81
1 3 R 3 = 18 3 150 R 3 = 0,12
X3 =
1 0,12 3 3 X 3 = 0,12
R4= 0
X 4= 0
collegamento interruttore M1 partenza M2 (sbarre AI) 1 x 100 x 5 mm2 L = 2 m per fase interruttore M2
R6= 0
X 6= 0
M2
M3
collegamento quadro generale BT/quadro secondario (cavo) 1 x (1 x 185 mm2) Cu per fase L= 70 m
70 185 R 7 = 6, 81 R 7 = 18
X7 = 0,12 70 X7 = 8,40
reattanze [m]
Icc [kA]
400 3
Xt 1 = X 1 + X 2 + X 3 Xt 1 = 10, 24
Xt 2 = Xt 1 + X 4 + X 5 Xt 2 = 10, 54
Xt 3 = Xt 2 + X 6 + X 7 Xt 3 = 18, 94
(2, 78
+ 10, 24 2
)
)
, 76 kA = 21
400 3
M2
(2, 89
+ 10, 54 2
, = 2113 kA
400 3
M3
9, 7 2 + 18, 94 2
= 10, 85 kA
48
Schneider Electric
KHF-14 KHF-16 KHF-18 KHF-26 KHF-28 KHF-36 KHF-46 KHF-48 1000 1000 1200 1250 1450 1600 2200 2000 2500 2500 3000 3200 4000 4000 4500 5000
KTIC-10 KTIC-13 KTIC-16 KTIC-20 KTIC-25 KTIC-32 KTIC-40 KTIC-50 KTIA-10 KTIA-13 KTIA-16 KTIA-20 KTIA-25 KTIA-32 KTIA-40 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000
KHF-14 KHF-16 KHF-18 KHF-26 KHF-28 KHF-36 KHF-46 KHF-48 1000 1200 1450 2200 2500 3000 4000 4500
KTIC-10 KTIC-13 KTIC-16 KTIC-20 KTIC-25 KTIC-32 KTIC-40 KTIC-50 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000
KTIA-10 KTIA-13 KTIA-16 KTIA-20 KTIA-25 KTIA-32 KTIA-40 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000
KHF-14 KHF-16 KHF-18 KHF-26 KHF-28 KHF-36 KHF-46 KHF-48 1000 1200 1450 2200 2500 3000 4000 4500
KTIC-10 KTIC-13 KTIC-16 KTIC-20 KTIC-25 KTIC-32 KTIC-40 KTIC-50 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000
KTIA-10 KTIA-13 KTIA-16 KTIA-20 KTIA-25 KTIA-32 KTIA-40 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000
Schneider Electric
49
1,2 1 1,5 1,3 2 1,6 2,5 1,9 2,9 2,1 3,3 2,3 3,6 2,4 3,9 2,6 4,1 2,7 4,3 4,2 6,6 4,5 7,2 4,8 7,7 6,2 9,9 6,7 10,8 7,2 11,6 Icc a valle [kA] 91 86 83 79 75 72 66 64 57 55 48 47 44 43 39 38 34 34 30 29 25 25 22 22 15 15 10 10 7 7 5 5 4 4
1,1 1,6 2,1 2,8 3,6 4,3 4,9 5,4 5,8 6,3 6,6 9,7 10,7 11,6 14,6 16,1 17,4 80 74 68 61 53 45 41 37 33 29 24 21 15 10 7 5 4
1 1,6 2,3 3,1 4,1 5,4 6,5 7,6 8,4 9,2 10 10,6 15,1 16,8 18,4 22,6 25,2 27,6 71 67 61 55 49 42 39 35 31 27 23 21 15 10 7 5 4
1,4 2,2 3,3 4,5 6,1 8 10 11,7 13,2 14,6 16 17,1 23,3 26,3 29,1 34,9 39,4 43,6 60 57 53 49 44 38 36 32 29 26 22 20 14 10 7 5 4
1,2 2 3,1 4,7 6,4 8,8 11,6 14,6 17,3 19,7 22 24,4 26,3 34,5 39,3 44 51,7 59 65,9 49 47 45 42 38 34 32 29 27 24 21 19 13 10 7 5 4
1,2 1,7 2,8 4,4 6,7 9,2 12,7 17 21,6 25,8 29,7 33,5 37,4 40,6 51,5 59,3 66,9 77,2 89 100,3 38 37 36 34 32 29 27 25 23 21 19 17 13 9 7 5 4
1 1,6 2,4 3,9 6,1 9,4 12,9 17,9 24,2 31 37,2 43,2 49 55,3 60,3 74,3 86,3 97,9 111,5 129,5 146,9 29 29 28 27 25 24 23 21 20 18 17 15 12 9 7 5 4
1,4 2,3 3,4 5,6 8,8 13,6 18,8 26,2 35,5 45,8 55,3 64,6 73,7 83,7 91,7 110,5 129,1 147,3 165,8 193,7 221 21 21 21 20 19 18 18 17 16 15 14 13 10 8 6 5 4
1,2 1,9 3 4,5 7,4 11,8 18,3 25,3 35,4 48,2 62,4 75,6 88,7 101,5 115,8 127,3 151,2 177,3 202,9 226,7 265,9 304,4 16 16 16 16 15 15 14 14 13 13 12 11 9 7 6 4 4
1,7 2,6 4,1 6,1 10,1 16 24,8 34,4 48,2 65,8 85,6 103,9 122,2 140,3 160,6 176,9 207,8 244,4 280,5 311,6 366,6
2,3 3,9 6,2 9,2 15,3 24,3 37,8 52,4 73,8 101 131,8 160,4 189,2 217,7 250,1 276,1 320,7 378,3
3,3 5,2 8,2 12,3 20,5 32,7 50,7 70,5 99,3 136,1 177,9 216,7 256,1 295,1 339,5 375,3
4,6 6,2 9,9 14,8 24,7 39,3 61,1 84,9 119,6 164,1 214,7 261,8 309,5 357
6,4 10,4 16,6 24,8 41,3 65,9 102,5 142,6 201,1 276,3 362,1
8,9 12,8 20,4 30,3 49,8 70,3 123,3 173,7 242,1 331,6 434,5
12 12 12 12 12 11 11 11 11 10 10 9 8 6 5 4 4
8 8 8 8 8 8 8 8 8 7 7 7 6 5 4 4 3
6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 5 4 4 3 3
5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 4 4 4 3 3
3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 2 2
3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 2 2
2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2
Nota 1: la tabella stata calcolata considerando: c tensione trifase: 400 V; c cavi tripolari in rame; c temperatura del rame: 20C. Nota 2: per una tensione trifase concatenata di 230 V, dividere le lunghezze in tabella per e = 1,732. Nota 3: nel caso di cavi in parallelo (non compresi nella tabella) dividere la lunghezza per il numero di cavi in parallelo. Esempio: Si consideri la rete rappresentata qui a lato: c tensione 400 V; c cavo con sezione 50 mm2 in rame e lunghezza 10 m. Procedere sulla riga relativa al cavo utilizzato fino a trovare la corrispondente lunghezza approssimata per difetto (8,8 m);
50
c corrente di cortocircuito a monte 28 kA. Identificare la riga corrispondente alla Icc a monte approssimata per eccesso (30 kA); c determinare la corrente di cortocircuito a valle individuando l'intersezione tra: v la colonna della lunghezza cavo 8,8 m, v la riga relativa a Icc a monte 30 kA. La corrente di cortocircuito a valle di 24 kA. Scelta degli interruttori: c interruttore A: Compact NS250N TM250D Pdi 35 kA; c interruttore B: Multi 9 C60L Pdi 15 kA, con Pdi "rinforzato per filiazione" 30 kA; c interruttore C: Compact NS160N TM160D Pdi 25 kA.
IB
400 V Icc = 28 kA
50 mm2, Cu 10 m
Icc = ? B IB C
Schneider Electric
Protezione contro il cortocircuito Scelta degli interruttori alimentati da uno o pi trasformatori MT/BT
La tabella permette di determinare per una rete a 400 V: c l'interruttore di alimentazione in funzione del numero e della potenza dei trasformatori di alimentazione; c l'interruttore di partenza in funzione del numero e della potenza dei trasformatori in parallelo e della corrente nominale della partenza (gli interruttori indicati nella tabella possono essere sostituiti con altri coordinati in filiazione, se si desidera utilizzare questa tecnica).
Dati di base
La seguente tabella stata elaborata considerando: c La potenza di cortocircuito della rete a monte di 500 MVA; c i trasformatori hanno caratteristiche standard (vedere pag. 169); c i trasformatori sono in olio; c tra ogni trasformatore e l'interruttore corrispondente ci sono 5 m di condotto sbarre prefabbricato della gamma Canalis; c tra un interruttore di alimentazione e un interruttore di partenza previsto 1 m di sbarre; c la temperatura di funzionamento degli interruttori all'interno dei quadri di 40C. Nota: Per accoppiare pi trasformatori in parallelo, occorre soddisfare le seguenti condizioni: c stessa ucc% Ie; c stesso rapporto di trasformazione a vuoto; c il rapporto delle potenze tra 2 trasformatori non superiore a 2; c avvolgimenti appartenenti allo stesso gruppo orario.
MT 1 Icc 1 A1
MT 2 Icc 2 A2
MT 3 Icc 3 A3
D1 B1
D2 B2
D3 B3
D4 C4
D5 C5
Tabella di scelta
numero e Pdi minimo Interruttore potenza dei interruttore di alimentazione trasformatori alimentazione (selettivit totale con le partenze) n x [kVA] [kA] 1x400 2x400 3x400 1x500 2x500 3x500 1x630 2x630 3x630 1x800 2x800 3x800 1x1000 2x1000 3x1000 1x1250 2x1250 3x1250 1x1600 2x1600 3x1600 1x2000 2x2000 3x2000 13,8 13,6 26,6 17,3 16,9 33,0 21,6 21,0 40,7 18,4 18,0 35,1 22,8 22,1 43,0 28,6 27,4 52,8 36,1 35,0 65,4 44,8 42,1 79,1 NW08N1/NT08H1/NS630bN NW08N1/NT08H1/NS630bN NW08N1/NT08H1/NS630bN NW08N1/NT08H1/NS800N NW08N1/NT08H1/NS800N NW08N1/NT08H1/NS800N NW10N1/NT10H1/NS1000N NW10N1/NT10H1/NS1000N NW10N1/NT10H1/NS1000N NW12N1/NT12H1/NS1250N NW12N1/NT12H1/NS1250N NW12N1/NT12H1/NS1250N NW16N1/NT16H1/NS1600N NW16N1/NT16H1/NS1600N NW16H1/NS1600N NW20N1/NS2000N NW20N1/NS2000N NW20N1/NS2000N NW25H1/NS2500N NW25H1/NS2500N NW25H2a/NS2500N NW32H1/NS3200N NW32H1/NS3200N NW32H2a/NS3200H Pdi minimo Corrente nominale interruttore interruttore di partenza partenza [kA] 13,6 27,0 39,9 17,1 33,8 49,6 21,3 41,9 61,1 18,2 35,9 52,6 22,6 44,24 64,5 28,3 54,9 79,2 35,9 68,7 98,2 44,5 84,0 119,2 <63 A (1) C60H NG125L NG125L 100 A 160 A 250 A NS250N NS250N NS250sx NS250N NS250N NS250sx NS250N NS250sx NS250H NS250N NS250sx NS250H NS250N NS250sx NS250H NS250N NS250H NS250L NS250N NS250H NS250L NS250sx NS250L NS250L 400 A NS400N NS400N NS400N NS400N NS400N NS400H NS400N NS400N NS400H NS400N NS400N NS400H NS400N NS400N NS400H NS400N NS400H NS400L NS400N NS400H NS400L NS400N NS400L NS400L 630 A (4) NS630N NS630N NS630N NS630N NS630H NS630N NS630N NS630H NS630N NS630N NS630H NS630N NS630N NS630H NS630N NS630H NS630L NS630N NS630H NS630L NS630N NS630L NS630L 800 A NS800N NS800N NS800N NS800H NS800N NS800N NS800H NS800N NS800N NS800H NS800N NS800N NS800H NS800N NS800H NS800L NS800N NS800H NS800L NS800N NS800L NS800L 1000 A NS1000N NS1000N NS1000N NS1000H NS1000N NS1000N NS1000H NS1000N NS1000N NS1000H NS1000N NS1000N NS1000H NS1000N NS1000H NS1000L NS1000N NS1000H NS1000L NS1000N NS1000L NS1000L 1250 A NS1250N NS1250N NS1250N NS1250N NS1250N NS1250N NS1250H NS1250N NS1250N NS1250H NS1250N NS1250N NS1250H NS1250N NS1250H NW12H2a NS1250N NS1250H NW12H2 NS1250N NW12H2a NW12L1 NS160E (5) NS160E NS160N NS160N NS160sx NS160sx
NG125N (2) NS160NE (6) NS160NE NG125L NS160N NS160N NS160sx NS160sx NS160sx NG125N (3) NS160NE (6) NS160NE NG125L NS160sx NS160sx NS160H NS160H NS160H NG125N (2) NS160NE (6) NS160NE NG125L NS160N NS160N NS160H NS160H NS160H NG125N (3) NS160NE (6) NS160NE NG125L NS160sx NS160sx NS160H NS160H NS160H NG125L NS160H NS160L NG125L NS160H NS160L NG125L NS160L NS160L NS160N NS160H NS160L NS160N NS160H NS160L NS160sx NS160L NS160L NS160N NS160H NS160L NS160N NS160H NS160L NS160sx NS160L NS160L
(1) Qualora si desideri installare solo interruttori scatolati, sostituire il tipo di interruttori indicati con quelli della colonna successiva. (2) C60L per In 40 A
(3) C60L per In 25 A (4) Se, per ragioni di selettivit con gli interruttori a valle richiesto un interruttore in categoria B, la scelta cade sull'NS630b tipo N fino a 50 kA, H fino a 70 kA, L per Icc > 70 kA.
MT/BT
Esempio: l'impianto composto da: c 2 trasformatori 20 kV/400 V da 1000 kVA ciascuno (In = 1443 A); c 8 partenze: v 4 da 150 A (Tipo A), v 2 da 220 A (Tipo B), v 1 da 60 A (Tipo C), v 1 da 540 A (Tipo D).
NW16N1
Scelta degli interruttori: c Interruttori di arrivo: v NW16N1 o NT16H1 o NS1600N, c Interruttori di partenza: v tipo A: NS160SX, v tipo B: NS250SX, v tipo C: NG125L, v tipo D: NS630N.
NG125L NS630N
NS160H
NS250H
Schneider Electric
51
Protezione contro il cortocircuito Protezione dei cavi a inizio linea e a fondo linea
c S la sezione del cavo in mm2. Il valore di I2t deve essere fornito dal costruttore (vedere curve al capitolo "Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra") per gli interruttori di tipo limitatore. Nel caso di interruttori ad intervento ritardato, il valore di I2t deve essere calcolato come prodotto del quadrato del valore efficace della corrente di cortocircuito per il tempo totale di apertura.
costante K isolante PVC G2 EPR/XLPE conduttore rame 115 135 143
alluminio 74 87 87
I valori di K indicati in tabella sono validi per cortocircuiti di durata inferiore a 5 secondi, per i quali si considera che il riscaldamento dei conduttori avvenga senza trasmissione di calore all'isolante ed alle parti circostanti (riscaldamento adiabatico dei conduttori).
Esempio 1 In una rete trifase a 400 V, un cavo Cu/PVC di sezione 1,5 mm 2 pu essere protetto da un C60L di corrente nominale 16A se nel punto di installazione il livello di cortocircuito 20 kA? Risposta: L'energia specifica lasciata passare dal C60L in corrispondenza di una corrente di cortocircuito di 20 kA pari a 7104 A2s (vedasi curva di limitazione I2t a pag. 101); questo valore superiore all'energia specifica ammissibile del cavo con sezione 1,5 mm2. Bisogner usare un cavo di sezione 2,5 mm2.
Esempio 2 Un cavo Cu/PVC di sezione 300 mm2 pu essere protetto da un Masterpact NW12H1 con intervento di corto ritardo tarato sul primo gradino (tempo massimo di interruzione 140 ms), se nel punto di installazione il livello di cortocircuito 50 kA? Risposta: L'energia specifica lasciata passare : I2t = (50103)20,14 = 3,5108 A2s L'energia specifica ammissibile del cavo : K2S2 = 11523002 = 1,1910 9 A 2s. Il cavo risulta quindi protetto.
Iccmin [A] la corrente di cortocircuito a fondo linea; U0 [V] la tensione di fase di alimentazione; m il rapporto tra la sezione del conduttore di fase e la sezione del conduttore di neutro.
Fattori di correzione
kx sez. cavo [mm 2] kx kpar n cavi in parallelo kpar 120 150 185 240 300
quando il conduttore di neutro distribuito. Significato dei simboli: U [V] la tensione concatenata di alimentazione; [ mm2/m] la resistivit a 20C del materiale dei conduttori (0,018 per il rame -0,027 per l'alluminio); L [m] la lunghezza della conduttura protetta; SF [mm 2] la sezione del conduttore di fase;
2,65 3
I coefficienti kx e kpar sono da utilizzarsi rispettivamente in presenza di cavi di sezione superiore a 95 mm2 (per tener conto della loro reattanza) e per il caso di diversi conduttori in parallelo.
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Esempio 1 Rete trifase 400 V senza neutro. Protezione assicurata con un interruttore NS400N munito di sganciatore solo magnetico tipo MA da 320 A, regolato a 4000 A (precisione 20%). Sezione delle fasi: 120 mm2. Il cavo protetto da cortocircuito in fondo alla conduttura se la sua lunghezza inferiore a 133 m.
Esempio 2 Rete monofase 230 V (fase + neutro). Protezione assicurata tramite un interruttore NS80H sganciatore solo magnetico, tipo MA, da 50 A, regolato a 500 A (precisione 20%).
Sezione delle fasi e del neutro: 10 mm2. Sulla tabella si considera la regolazione a 520 A (pi cautelativa di 500 A) da cui si ottiene 95 m. Applicando il fattore 0,58 si ottiene una lunghezza di 55 m. Il cavo protetto da cortocircuito in fondo alla linea se la sua lunghezza inferiore a 55 m.
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Protezione dei conduttori di protezione e di neutro Sezione del conduttore di protezione e di neutro
di guasto a terra ed essere dimensionato in modo da permettere l'intervento delle protezioni contro i contatti indiretti. Qui di seguito vengono riportati due metodi per il solo dimensionamento termico del conduttore. Nota 1: Il conduttore di protezione deve essere identificato con la colorazione giallo/verde. Nota 2: Il conduttore di protezione che svolge contemporaneamente anche la funzione di neutro viene chiamato PEN.
sezione di fase [mm 2] 16 25-35 > 35
Nota 3: Connessione e posa c non deve essere in nessun caso interrotto da dispositivi di protezione, e sezionamento; c le masse devono essere collegate al conduttore di protezione tramite l'apposito morsetto di terra, in parallelo e non in serie; c deve essere posato in prossimit dei conduttori di fase e senza interposizione di materiale ferromagnetico (sistemi TN e IT). c per ulteriori informazioni consultare il capitolo riguardante i sistemi di neutro.
sezione minima del conduttore di protezione [mm2] Cu Al PE PEN PE SF SF SF 16 16 16 SF/2 SF/2 SF/2
PEN SF 25 SF/2
Valori del coefficiente KPE tipo conduttore cavo unipolare cavo nudo a contatto con cavi isolati anima di cavo multipolare Cu Al Cu Al Fe Cu Al
dove: I2t l'energia specifica lasciata passare dall'interruttore automatico durante l'interruzione del guasto. Tale valore si ricava dalle curve di energia specifica passante fornite dal costruttore dell'interruttore. In caso di interruttore automatico ritardato, l'energia in gioco pu essere determinata come il prodotto del quadrato della corrente di guasto presunta per il tempo totale di interruzione. KPE un fattore il cui valore dipende dal materiale conduttore, dal materiale isolante e dal tipo di conduttore utilizzato. In tabella sono riportate le configurazioni pi diffuse.
Nota 1: quando il conduttore di protezione non fa parte della conduttura di alimentazione non deve essere, in ogni caso, inferiore a: c 2,5 mm2 se prevista una protezione meccanica; c 4 mm2 se non prevista una protezione meccanica. Nota 2: le apparecchiature di elaborazione dati con correnti di dispersione che superano 10 mA devono essere collegate a terra con una delle seguenti configurazioni:
c cavo unipolare di sezione non inferiore a 10 mm2 o due cavi in parallelo ciascuno di sezione non inferiore a 4 mm2 con terminali indipendenti; c anima di cavo multipolare con sezione non inferiore a 2,5 mm2. La sezione complessiva del cavo multipolare non deve essere inferiore a 10 mm2 in modo da rendere minimi i danni provocati da eventuali sollecitazioni meccaniche; c 2 cavi in parallelo di sezione non inferiore a 2,5 mm2 in componenti protettivi metallici.
il conduttore di neutro pu avere una sezione inferiore a quella dei conduttori di fase se sono soddisfatte contemporaneamente le seguenti condizioni: c la corrente massima, comprese le eventuali armoniche, che si prevede possa percorrere il conduttore di neutro durante il servizio ordinario, non sia superiore alla corrente ammissibile corrispondente alla sezione ridotta del conduttore di neutro; c la sezione del conduttore di neutro sia almeno uguale a 16 mm2 se in rame od a 25 mm2 se in alluminio.
sezione fase [mm2] Cu Al 16 > 16 25 > 25 minima sezione neutro [mm2] SF 16 SF 25
Nota 1: il conduttore di neutro deve essere identificato con la colorazione blu chiaro. Nota 2: sistema TN-C Il conduttore di neutro svolge anche la funzione prioritaria di conduttore di protezione e come tale non pu essere interrotto. Per il suo corretto dimensionamento consultare il paragrafo relativo al conduttore di protezione e rispettare le considerazioni riguardanti le minime sezioni del conduttore di neutro. Nota 3: sistema IT La norma sconsiglia di distribuire il neutro. Dove necessaria la distribuzione valgono le condizioni gi esposte. Nota 4: devono essere previsti i dispositivi di protezione delle fasi ed, eventualmente, del neutro in accordo con quanto riportato nel capitolo "Protezione delle persone".
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I metodi di calcolo della sezione dei cavi proposti in questo capitolo e quelli di verifica descritti nei capitoli successivi sono rigorosamente rispondenti alle norme CEI. La loro applicazione porta all'ottimizzazione della sezione dei cavi (sezione minima possibile) con conseguente minimizzazione dei costi di acquisto e di installazione. Per contro, questo procedimento richiede attenzione e tempo per la progettazione. Pu perci risultare utile fare riferimento al metodo rapido che viene descritto qui di seguito.
risultino comunque rispondenti alle norme, in qualche applicazione impiantistica la sezione pu risultare leggermente sovrabbondante.
Tabella A Sezioni del conduttore di protezione SPE in funzione della sezione del conduttore di fase SF
SF [mm2] rame 16 25-35 > 35 SPE [mm2] rame SF 16 SF/2
Campo di applicazione
La scelta dei cavi effettuata con questo metodo particolarmente mirata per impianti nel campo domestico e del piccolo terziario, con sistema di distribuzione TT e posa dei cavi in tubi incassati nei muri. Per impianti con sistema TN ed altre modalit di posa dei cavi, il metodo pu essere utilizzato con i seguenti accorgimenti: c corrente di cortocircuito all'origine dell'impianto BT non superiore a 15 kA; c sezione del conduttore di protezione PE ricavato dalla seguente tabella A.
Metodo rapido
Il metodo che viene qui proposto in forma tabellare non richiede calcoli n verifiche, poich le sezioni dei cavi indicate sono precalcolate. Tuttavia, affinch le sezioni suggerite
Tabella 1 Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con u%Ie dell'1% sezione cavi rame [mm2]
lunghezza max [m] In interr. 10 A In interr. 16 A In interr. 20 A
1,5
7,7
2,5
12,8 8,0
4
20,6 12,8 10,3
6
30,9 19,3 15,4
10
32,0 25,5
16
40,5
Tabella 2 Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con u%Ie dell'1,5% sezione cavi rame [mm2]
lunghezza max [m] In interr. 10 A In interr. 16 A In interr. 20 A
1,5
11,6
2,5
19,3 12,0
4
30,9 19,3 15,4
6
46,4 29,0 23,2
10
48,0 38,4
16
61,0
Tabella 3 Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con u%Ie del 2% sezione cavi rame [mm2]
lunghezza max [m] In interr. 10 A In interr. 16 A In interr. 20 A
1,5
15,5
2,5
25,7 16,0
4
41,2 25,7 20,6
6
61,9 38,7 30,9
10
64,1 51,2
16
81,3
Tabella 4 Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con u%Ie del 2,5% sezione cavi rame [mm2]
lunghezza max [m] In interr. 10 A In interr. 16 A In interr. 20 A
1,5
19,4
2,5
32,2 20,1
4
51,6 32,2 25,8
6
77,4 48,4 38,7
10
80,2 64,1
16
101,8
Tabella 5 Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con u%Ie del 3% sezione cavi rame [mm2]
lunghezza max [m] In interr. 10 A In interr. 16 A In interr. 20 A
1,5
23,2
2,5
38,6 24,1
4
61,9 38,6 30,9
6
92,8 58,0 46,4
10
96,1 76,8
16
122,1
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-19
20
25
30
20 25
35
10 25 25 15
40
33 7 35 10
45
41 4
50
50
Tabella 7 Dimensionamento delle linee di distribuzione monofasi in due tratti con u%Ie del 2,5% In interruttore 16 A lunghezza totale linee [m]
lunghezza singoli tratti [m] 6 mm2 4 mm2 2,5 mm2 20 15 10 15
-20
25
10 25 5
30
13 17 25 10
35
10 25 6 34
40
23 17
45
39 6
48
48
Tabella 8 Dimensionamento delle linee di distribuzione trifasi con u%Ie dell'1% (circuiti di distribuzione) e del 3% (circuiti terminali) sezione cavi rame [mm2]
I max [m] u 1% In interr. 6 A In interr. 10 A In interr. 16 A In interr. 20 A In interr. 25 A In interr. 32 A I max [m] u 3% In interr. 6 A In interr. 10 A In interr. 16 A In interr. 20 A In interr. 25 A In interr. 32 A Nota: in caso di utilizzo di interruttori scatolati o modulari con curva D, K e MA per sistemi TN verificare la lunghezza massima per la protezione delle persone. 85 51 142 85 53 227 136 85 68 339 203 127 101 81 209 167 133 104 262 209 163 266 207 234
1,5
28,6 17,2
2,5
47,5 28,5 17,8
4
75,6 45,4 28,3 22,7
6
113 67,9 42,4 33,9 27,1
10
16
25
35
69,6 55,7 44,6 34,8 87,4 69,9 54,6 108 84,8 116
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Generalit
Le funzioni principali delle canalizzazioni elettriche prefabbricate sono il trasporto e la distribuzione dell'energia da una sorgente ad un punto di utilizzo. inoltre possibile realizzare altre funzioni come il comando dei circuiti di illuminazione e l'integrazione di circuiti ausiliari o di emergenza. Per trasporto di energia si intendono i collegamenti trasformatore-quadro e quadro-quadro caratterizzati da elevate correnti nominali (800-5000 A) con soluzioni standard o personalizzate. La distribuzione dell'energia comprende un campo applicativo pi ampio (correnti nominali da 20 a 5000 A) ed da intendersi come l'insieme delle soluzioni tecniche realizzabili per alimentare direttamente impianti industriali e del terziario fino agli utilizzatori (macchine utensili, motori, corpi illuminanti). Le canalizzazioni elettriche prefabbricate indipendentemente dalla loro corrente nominale sono composte da 4 elementi fondamentali: c alimentazioni inserite in testa o centralmente alla canalizzazione ne assicurano l'alimentazione. Per correnti nominali elevate sono disponibili testate di alimentazione dedicate per quadri tipo Prisma e per trasformatori (resina e olio); c elementi rettilinei costituenti la linea che permette il trasporto dell'energia dal punto sorgente al punto di utilizzo; c dispositivi di fissaggio per il fissaggio della canalizzazione a muro o in sospensione e per il sostegno dei corpi illuminanti ove necessario; c spine e cassette di derivazione consentono l'alimentazione diretta di lampade o macchine operatrici con la protezione integrata tramite fusibili, interruttori modulari (serie Multi 9) o scatolati (serie Compact NS).
La gamma Canalis
c Serie illuminazione Caratterizzate da correnti nominali di piccola intensit (20-40 A) e dal grado di protezione fino ad IP55, le canalizzazioni Canalis KBA e KBB sono dedicate alla distribuzione e al comando dei circuiti di illuminazione. Sono disponibili in versione bipolare e tetrapolare, con possibilit di scelta della lunghezza degli elementi rettilinei (2-3 m) e del numero di derivazioni presenti sugli stessi. La tecnologia adottata per le giunzioni, di tipo rapido, e per i dispositivi di fissaggio (staffe autobloccanti) consente l'installazione in tempi estremamente ridotti. c Serie piccola e media potenza Dedicate alla distribuzione della forza motrice per l'alimentazione diretta dei carichi, le canalizzazioni Canalis KNA, KNT e KS raggiungono correnti nominali di 800 A in versione tetrapolare. Si distinguono per le dimensioni ridotte dell'involucro e per la facilit di montaggio grazie anche alle giunzioni prive di bulloni, in grado di assorbire le dilatazioni dei conduttori, e per la disponibilit nella versione KNT di 3 conduttori supplementari, integrati d'origine nella canalizzazione, per circuiti ausiliari o di telecomando. c Serie forte potenza Le canalizzazioni Canalis KH, KTIA e KTIC si collocano nel settore trasporto e distribuzione ad elevate correnti nominali (fino a 5000 A) e trovano la migliore applicazione nelle cabine di trasformazione per il collegamento trasformatore-quadro o come distribuzione principale nelle industrie o negli insediamenti commerciali e nel terziario. Sono caratterizzate da un ingombro molto ridotto data la disposizione a sandwich dei conduttori, utile anche a ridurre gli sforzi elettrodinamici in caso di cortocircuito, e dalla disponibilit di elementi su misura (rettilinei, curve o alimentazioni).
La soluzione prefabbricata
Le canalizzazioni elettriche prefabbricate nascono come alternativa al tradizionale impianto realizzato in cavo, rispetto al quale, proprio per il fatto di nascere come prodotto prefabbricato, evidenziano una maggiore flessibilit di gestione degli impianti con larga possibilit di riutilizzo dei materiali. I tempi di posa sono ridotti grazie alla maggior facilit di installazione: il costo globale dell'impianto sensibilmente ridotto. Le canalizzazioni elettriche prefabbricate Canalis coprono un panorama completo di applicazioni, dall'illuminazione di uffici ai grossi impianti in cabine di trasformazione. Tutti i prodotti sono conformi alla norma CEI-EN 60439-2 ed offrono quindi una maggior sicurezza, garantita da Schneider che ne certifica la rispondenza alla norma.
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Introduzione
Dovendo realizzare impianti secondo la regola dellarte, per quanto detto in altre parti di questa guida, spesso interessante per linstallatore fare riferimento a quanto previsto dalle norme CEI, sia per quanto riguarda la concezione e la realizzazione impiantistica, sia per quanto riguarda i vari componenti utilizzati. Ci, anche in virt dellart. 2 della legge 186 del 1 marzo 1968, secondo il quale i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del CEI si considerano costruiti "a regola darte". Per quanto riguarda i condotti sbarre prefabbricati, la norma di riferimento la CEI EN 60439-2 (CEI 17-13/2). Questa norma rappresenta unevoluzione rispetto alla precedente CEI 17-13 (Parte 2) del 1980, soprattutto per ci che concerne gli aspetti legati allindustrializzazione del prodotto e le prove da effettuare per garantirne le prestazioni.
La norma CEI EN 60439-2 deve essere letta congiuntamente alla EN 60439-1 (2000) "Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT), Parte 1: Prescrizioni per apparecchiature di serie (AS) e non di serie (ANS)", che si applica integralmente, ove la prima non contenga articoli o paragrafi specifici che ne modifichino o sostituiscano il contenuto. I condotti sbarre trattati dalla norma sono "Apparecchiature costruite in serie (AS)", cio conformi alla definizione: "Apparecchiatura di protezione e manovra conforme ad un tipo o ad un sistema prestabilito senza scostamenti tali da modificarne in modo determinante le prestazioni rispetto allapparecchiatura tipo provata secondo quanto prescritto nella presente Norma. In pratica, la norma richiede che ogni condotto sbarre costruito sia conforme ad un ben identificato prototipo, gi sottoposto a tutte le prove di tipo da essa previste. Questa precisa prescrizione serve a limitare, per quanto possibile, limprovvisazione che pu caratterizzare la realizzazione dei condotti sbarre, e lo fa richiedendo ai vari costruttori una standardizzazione sempre pi spinta del proprio prodotto. Le prove di tipo che la norma richiede di eseguire sui condotti sbarre per dimostrarne la rispondenza alle sue prescrizioni sono numerose e, in qualche caso, gravose sia tecnicamente che economicamente. La nuova edizione della norma CEI EN 60439-2, di recente pubblicazione, prevede la possibilit che le unit di derivazione, pi suscettibili di adattamenti e personalizzazioni da parte dellinstallatore, siano "Apparecchiature costruite non in serie (ANS)" e, quindi, non completamente conformi al prototipo di riferimento. Per i prodotti ANS (e, quindi, anche per le derivazioni dei condotti sbarre), la norma ammette che alcune delle prove di tipo non vengano effettuate, purch le relative prestazioni siano comunque verificate attraverso estrapolazioni, calcoli o altri metodi che il costruttore dimostri validi a tal fine; a tale scopo, la verifica va fatta per confronto con i risultati omogenei ottenuti durante le prove di tipo che lapparecchiatura di serie (AS) di riferimento ha superato (ad esempio, per il riscaldamento, la derivazione non deve essere in condizioni peggiori
rispetto alla derivazione provata di riferimento, e, analogamente, si devono studiare accorgimenti perch la tenuta al cortocircuito sia almeno equivalente a quella del prototipo).
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possibilit di controllare completamente liter realizzativo del prodotto e di garantire quindi la rispondenza alla norma, in particolare per la parte di realizzazione del condotto sbarre non di propria competenza. Tuttavia, la norma stessa che indica una soluzione razionale a questo problema; riferendosi in particolare alla tabella 7: Elenco delle verifiche e prove da eseguire sullapparecchiatura AS ed ANS. Questa tabella definisce sia le prove di tipo che le prove individuali che devono essere effettuate per garantire la rispondenza del condotto sbarre alla norma. Le prove di tipo hanno lo scopo di verificare la rispondenza del prototipo al progetto, in conformit alle prescrizioni della norma; in generale dovr essere il costruttore dei pezzi sciolti a farsene carico ed a garantire di conseguenza il prodottocommercializzato. Inoltre, lo stesso costruttore dovr fornire adeguate istruzioni per la scelta dei componenti da utilizzare, per il montaggio e linstallazione del condotto sbarre. Nel caso dei condotti sbarre, il costruttore dei pezzi sciolti effettua anche le prove individuali in fabbrica sui singoli componenti, per i quali garantisce quindi la corretta costruzione e la mancanza di difetti nei materiali. Linstallatore ha, dallaltra parte, la responsabilit di una scelta oculata dei componenti e di un montaggio accurato, effettuati seguendo scrupolosamente le istruzioni del costruttore dei componenti. Linstallatore ha inoltre lobbligo di garantire la conformit alla norma delle modifiche effettuate sul prodotto finito (possibili, come abbiamo visto, soltanto per le unit di derivazione del condotto). Infine, linstallatore dovr eseguire le verifiche impiantistiche (ad esempio, come previste dalla Norma CEI 64-8 parte 6) per assicurarsi del buon esito del montaggio e dellinstallazione del condotto completo.
tipo di prodotto utilizzato, ancora citando il catalogo del costruttore stesso. Questultimo si rende responsabile, in particolare della rispondenza dei prodotti alle norme che vi vengono citate. bene comunque che linstallatore controlli quanto indicato sul catalogo del costruttore dei componenti, onde evitare di fare affidamento su frasi di rispondenza generica alla norma che, nella sostanza, non hanno alcun significato tecnico. Situazioni di questo genere talvolta si verificano ancora poich alcuni costruttori, in ritardo con ladeguamento alla norma, affidano a messaggi ambigui la definizione della rispondenza alla norma stessa, che invece un requisito fondamentale per dimostrare la rispondenza del condotto sbarre alla regola dellarte e dunque alle leggi dello Stato italiano. Oltre a verificare con attenzione le indicazioni del catalogo del costruttore, consigliabile quindi che linstallatore si renda conto della veridicit di quanto in esso affermato.
Conclusioni
Le regole essenziali da osservare, da parte dellinstallatore, per poter garantire e documentare opportunamente la conformit del condotto sbarre alla norma si possono cos sintetizzare: c scegliere un fornitore affidabile in grado di dimostrare lesecuzione delle prove di tipo sui prototipi; c effettuare la scelta dei componenti del condotto sbarre in stretta osservanza dei cataloghi del fornitore; c montare il condotto seguendo scrupolosamente le istruzioni del fornitore dei pezzi sciolti e degli apparecchi; c verificare, tramite prove di tipo o metodi di calcolo/estrapolazione, eventuali modifiche sostanziali (ad esempio, sulle unit di derivazione) apportate rispetto alle configurazioni tipo garantite dal costruttore; c installare correttamente il condotto sbarre effettuando le ulteriori necessarie verifiche elettriche o meccaniche; c conservare nei propri archivi la documentazione relativa alle prove di tipo ed alle prove impiantistiche sul condotto installato; c redigere la dichiarazione di conformit dellimpianto ed allegare alla relazione tecnica le caratteristiche e la documentazione di riferimento per il condotto sbarre installato.
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In sintesi, si tratta di una serie di azioni abbastanza semplici di cui uno degli aspetti pi importanti quello della scelta del fornitore dei componenti, per la quale linstallatore deve agire con cautela per poter correttamente e con poche ulteriori attenzioni rispondere alle prescrizioni delle norme e regole vigenti.
Il rischio dincendio
Nella progettazione di un impianto elettrico nei luoghi a maggior rischio in caso dincendio, la prima cosa da considerare la riduzione della probabilit che accada levento. Il pericolo dincendio in un locale dipende da molti fattori e, in generale: c dalla natura e dal volume di combustibile in grado dalimentare lincendio; c dalla presenza di una sorgente di calore anomala, che pu essere lorigine di un principio dincendio. Il rischio, anche se non pu mai essere nullo, deve tuttavia essere ridotto il pi possibile in funzione del danno. Un aspetto importante da affrontare consiste, perci, nel conoscere il comportamento dei materiali durante una loro eventuale esposizione al fuoco, per essere certi che il pubblico possa evacuare gli immobili in tutta sicurezza e che i sistemi di detenzione, allarme e spegnimento degli incendi, installati negli edifici, funzionino correttamente. Le norme impiantistiche La legge 46/90 richiede che gli impianti siano costruiti a regola darte, condizione questa soddisfatta dal rispetto delle norme CEI. In ambienti con particolari problemi per lincendio si deve ridurre al minimo la probabilit che limpianto elettrico sia causa dinnesco o di propagazione; quindi, anche le apparecchiature elettriche devono essere scelte ed installate in modo da impedire che eventuali archi o scintille diano origine ad un incendio. Lindividuazione degli ambienti a maggior rischio dincendio dipende da una molteplicit di parametri che devono essere attentamente valutati in fase di progetto. Tali parametri, richiamati nella norma tecnica degli impianti CEI 64-8, possono dipendere da diversi fattori come, ad esempio: c la densit daffollamento o la capacit di deflusso e sfollamento dellambiente; c lentit del possibile danno alle persone, animali, e/o cose; c il comportamento al fuoco delle strutture delledificio; c la presenza di materiale combustibile e/o esplosivo; c la destinazione duso dei locali, ecc. Le prescrizioni per questi luoghi sono pi severe rispetto a quelle per gli ambienti ordinari ed, in particolare, sono richiamate nelle seguenti norme impiantistiche:
v CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori v Capitolo 751 (Ambienti a maggior rischio dincendio), v Capitolo 752 (Luoghi di pubblico spettacolo e dintrattenimento); c CEI EN 60079-10 e 14 Impianti elettrici nei luoghi con pericolo desplosione. Comportamento al fuoco dei cavi Per ambienti ordinari, la Norma CEI 648, nella sezione 422 relativa alla protezione contro gli incendi, prescrive che tutti i componenti elettrici degli impianti non devono costituire un pericolo per linnesco o la propagazione di un incendio per gli altri materiali adiacenti. Per gli isolanti, una caratteristica comune quella di non provocare incendi in caso di riscaldamento eccessivo dovuto ad un guasto. A tal fine si devono rispettare le condizioni e le temperature di prova col filo incandescente indicate nella CEI 64-8 e si devono osservare le misure pi appropriate per linstallazione, in modo da evitare questo rischio. Per ambienti di pubblico spettacolo e di intrattenimento, la non propagazione alla fiamma il minimo requisito richiesto dalla Norma CEI 64-8, sez. 752, per le canalizzazioni e per i cavi. In particolare, viene prescritto che, per i circuiti a tensione nominale non superiore a 230/400 V, i cavi devono avere una tensione nominale di isolamento non inferiore a 450/750 V, mentre per i circuiti di segnalazione e comando la tensione nominale disolamento non deve essere inferiore a 300/500 V. Inoltre, previsto che i circuiti di sicurezza funzionino durante lincendio e debbano essere resistenti al fuoco ed ai danneggiamenti meccanici in relazione al tempo di funzionamento che stato previsto. Negli "ambienti a maggior rischio in caso di incendio", la Norma CEI 64-8, sez. 751, richiede che sia ridotta al minimo la probabilit che limpianto elettrico e, quindi anche i componenti, possano innescare e propagare gli incendi. Le condutture ed i cavi devono avere specifiche caratteristiche di resistenza al fuoco, nei modi di realizzazione indicati dalla Norma, ed inoltre, in tutti gli attraversamenti, come solai o pareti che delimitano il compartimento antincendio, si devono prevedere barriere tagliafiamma con il grado di resistenza allincendio (REI) richiesto per lelemento costruttivo delledificio in cui si prevede lattraversamento. Per i cavi e le canalizzazioni usate a questo scopo richiesta anche unotturazione per il grado REI previsto.
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Negli "impianti che richiedono i massimi requisiti di sicurezza negli incendi" come quelli per la rilevazione automatica, spegnimento dellincendio, apertura di porte automatiche per i sistemi di aerazione e per altri circuiti di emergenza, le caratteristiche dei materiali richieste dalla Norma impianti, per il comportamento al fuoco, sono pi severe. Per i cavi e le canalizzazioni, oltre alla non propagazione della fiamma, prevista anche una resistenza al fuoco al fine di assicurare, entro determinati tempi, una continuit di servizio durante lincendio. Questi circuiti devono garantire la funzione principale di sicurezza prevista, per permettere devacuare rapidamente le persone e consentire al personale preposto di intervenire nella maniera pi rapida possibile. Si utilizzano, perci, alcuni tipi di cavi che rilasciano nella combustione una ridottissima quantit di fumi opachi e che non contengono gas tossici, nocivi alle persone, e gas corrosivi, che possono deteriorare i componenti elettrici/elettronici e le parti metalliche con le quali vengono a contatto. Comportamento al fuoco dei condotti sbarre Nei condotti sbarre Canalis, la qualit dei contatti elettrici, grazie alla scelta dei materiali conduttori e dei sistemi di serraggio, assicura il buon funzionamento e la massima affidabilit nel tempo. Queste prestazioni danno la garanzia che, sia nelle condizioni normali sia in quelle pi gravose di installazione e di utilizzo, non si possa mai generare un punto caldo, origine di un principio dincendio. La nuova edizione della norma CEI EN 60439-2 introduce una serie di prove di tipo per verificare il comportamento al fuoco dei condotti sbarre. Resistenza dei materiali al calore anomalo Tutti i materiali isolanti che entrano nella composizione dei condotti sono sottoposti alla prova denominata "del filo incandescente", in conformit alla norma IEC 60695.2.1. Le temperature minime di prova per i materiali isolanti sono: c per parti di materiale isolante a contatto con parti attive, necessarie a tenere in posizione elementi sotto tensione: 850 C 15 C;
c per parti di materiale isolante non a contatto con parti attive e non necessarie a tenere in posizione elementi sotto tensione: 650 C 10C. La maggior parte dei materiali isolanti utilizzati nei condotti sbarre Canalis sono stati verificati a 960C. La prova deve essere effettuata su un campione al quale applicato il filo incandescente per un tempo di 30 secondi. Il risultato positivo quando nessuna fiamma visibile, o alcun prolungamento di incandescenza, appare sul campione 30 secondi dopo la rimozione del filo e quando questo non ha provocato n laccensione, n la bruciatura di una tavola posta a contatto durante la prova. Non propagazione della fiamma Non propagazione dellincendio Nel caso in cui uninstallazione, eseguita con i condotti sbarre prefabbricati, possa essere sottoposta al fuoco, si verifica il suo comportamento realizzando la prova che si avvicina maggiormente alle condizioni reali di un incendio. Il test, effettuato secondo la norma IEC 60332-3, consiste nel sottoporre uno spezzone di condotto di almeno 3 m alla fiamma di un bruciatore, la cui temperatura pu raggiungere pi di 800 C, per un tempo di 40 minuti. Il condotto posto in posizione verticale. Lesito soddisfacente il condotto in prova non si incendiato o se la parte carbonizzata o bruciata per effetto della fiamma non raggiunge unaltezza superiore a 2,5 metri dallestremit della bruciatura. Ci stato verificato da Telemecanique senza alcun problema, anche perch tutti i materiali che compongono i condotti sbarre sono classificati come non infiammabili. Segregazione dellincendio Un condotto sbarre per barriere tagliafuoco deve essere previsto per prevenire la propagazione del fuoco per un determinato tempo, in condizioni dincendio, quando il condotto sbarre passa attraverso le divisioni orizzontali o verticali di un edificio (ad esempio pareti o pavimento). La prova effettuata secondo la ISO 834 per tempi di resistenza allincendio di 60, 120, 180 o 240 minuti. La prova effettuata solo su unit di condotto rettilinee installate come nella situazione reale, cio fatte passare attraverso un pavimento di prova in
calcestruzzo, il cui spessore stabilito secondo il tempo di resistenza allincendio previsto. Un sigillante di tenuta al fuoco deve essere usato per riempire il vuoto tra linvolucro del condotto ed il foro del pavimento di prova in cui passa il condotto. I condotti sbarre Canalis sono stati sottoposti con successo alle prove descritte dalla ISO 834 ed stata verificata la loro capacit di tenuta alle fiamme, ai gas ed alla penetrazione del fuoco in una barriera tagliafuoco, per una durata minima di 2 ore. Per i condotti compatti del tipo KT, questa propriet stata verificata su tutti gli elementi standard della gamma. Continuit di servizio in caso di incendio la caratteristica principalmente richiesta, necessaria per realizzare i circuiti di sicurezza (es. ascensori, condotti di ventilazione, illuminazione di sicurezza, ecc.) ed agevolare i passaggi delle linee elettriche nei locali pi a rischio (parcheggi, sale caldaie). Vi sono due soluzioni per rispondere al bisogno di continuit di servizio nelle condizioni di incendio: 1. luso di cavi speciali che soddisfano tali propriet, secondo la norma IEC 331; 2. linstallazione in un involucro, esso stesso refrattario al fuoco, secondo la norma ISO 1182. I condotti sbarre devono essere collocati allinterno di unarmatura in materiale refrattario che permette loro di garantire la funzione di alimentazione dei circuiti (in generale quelli di sicurezza) quando una parte della linea sottoposta allincendio. Il tempo minimo per il quale deve essere assicurata la continuit di servizio della linea, dipende dalla natura e dallo spessore di tale armatura. Per esempio, con unarmatura realizzata con peltro di 50 mm di spessore, il condotto sbarre assicura la funzione di alimentazione dei circuiti per due ore in condizioni di incendio.
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Fumi non opachi, non tossici e non corrosivi I condotti sbarre sottoposti alla prova relativa ai fumi fanno registrare una ridotta emissione. In effetti, a causa del basso volume di materiale combustibile, i fumi prodotti sono quasi nulli e ci ulteriormente giustificato nei condotti sbarre compatti. In questi prodotti, infatti, il volume daria nullo, escludendo cos ogni eventuale possibilit di ventilazione e combustione dei materiali. Inoltre, il tipo di isolante dei condotti di tipo KT, un poliestere di classe B, non contiene alcun composto alogeno ed il suo degrado per effetto dellazione di pirolisi non produce, dunque, danni tossici o corrosivi.
Esami a vista Lesame a vista deve precedere le prove e deve essere effettuato, di regola, con lintero impianto fuori tensione. Lesame a vista deve accertare che i componenti elettrici (singoli componenti dei condotti sbarre) siano: c conformi alle prescrizioni di sicurezza delle relative Norme (per i condotti sbarre, la CEI EN 60439-2), con la conseguenza automatica di conformit alle Direttive applicabili; questo pu essere accertato dallesame di marchiature o di certificazioni e, comunque, dalla targhetta del prodotto apposta dal costruttore (una dichiarazione di conformit del costruttore, ad esempio allinterno del catalogo anche pu essere considerata valida ai fini dellaccertamento). Inoltre, la marcatura CE sul prodotto indica la rispondenza ai requisiti essenziali delle Direttive ad esso applicabili; c scelti correttamente e messi in opera in accordo con le prescrizioni della norma e con le istruzioni del costruttore (ad esempio, si pu verificare che le connessioni siano state fatte correttamente, che i morsetti non risultino allentati, che non ci sia la mancanza di targhe o che ci siano involucri rotti); c non danneggiati visibilmente in modo tale da compromettere la sicurezza. Lesame a vista pu riguardare, a seconda del tipo di impianto, le seguenti condizioni: c la protezione contro i contatti diretti ed indiretti; c la protezione dagli effetti termici e dallincendio; c la protezione delle condutture dalle sovracorrenti; c i dispositivi di sezionamento; c altro. Il tutto deve essere verificato controllando la conformit alle prescrizioni relative ai punti elencati e contenute nel progetto dellimpianto elettrico. Gli impianti, infatti, devono essere corredati di tutta la documentazione necessaria per una loro corretta identificazione e valutazione; la documentazione non solo serve alla persona che effettua le verifiche, ma deve essere allegata alla dichiarazione di conformit.
Prove Devono essere eseguite, per quanto applicabili, e preferibilmente nellordine indicato, le seguenti prove: c continuit dei conduttori di protezione e dei conduttori equipotenziali principali e supplementari; c resistenza di isolamento dellimpianto elettrico; c protezione mediante interruzione automatica dellalimentazione (su questa prova vedasi il paragrafo che ne richiama in dettaglio le modalit). Nel caso in cui qualche prova indichi la presenza di un difetto, tale prova e ogni altra prova precedente che possa essere stata influenzata dal difetto segnalato devono essere ripetute dopo leliminazione del difetto stesso. Lavere effettuato le prove sul condotto sbarre a montaggio avvenuto una garanzia per il cliente finale che sicuro di ricevere un prodotto (o un impianto), non solo rispondente alle proprie richieste, ma anche alle prescrizioni normative e legislative. Inoltre le prove servono allinstallatore per verificare e a volte migliorare il funzionamento ed il risultato della propria attivit e, in alcuni casi, permettono di evitare costi indesiderati dovuti a difetti di fabbricazione. indubbio che riscontrare un difetto, anche se minimo, in sede di assemblaggio del condotto sbarre o durante i collaudi piuttosto che immediatamente prima della consegna dellimpianto, evita ulteriori trasporti e lavorazioni a carico dellinstallatore. Inoltre, un perfetto controllo sulloperato umano nelle fasi di montaggio della struttura e di tutto quello che le sta intorno, nelle fasi di cablaggio e sui materiali utilizzati (apparecchi, strumenti, conduttori e carpenteria) pu essere effettuato solamente con il collaudo finale ed appunto il motivo per cui risulta fondamentale adempiere alle richieste normative, anche in questa fase.
Le prove individuali
Le prove individuali hanno lo scopo di rivelare difetti inerenti ai materiali e alla fabbricazione. Le prove individuali comprendono: c il controllo visivo dellapparecchiatura, ivi compreso il controllo del cablaggio, e, se necessario, una prova di funzionamento elettrico; c una prova dielettrica; c la verifica dei mezzi di protezione e della efficienza elettrica del circuito di protezione. Queste prove sono eseguite in fabbrica sui singoli componenti; ci garantisce linstallatore nellutilizzo di prodotti conformi alla Norma, ma non lo esonera dallobbligo di realizzare ulteriori verifiche e prove dopo il trasporto e, soprattutto, dopo linstallazione.
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Caratteristiche elettriche
generalit tipo di condotto numero di conduttori corrente nominale In (1) tensione nominale d'isolamento tensione nominale d'impiego frequenza nominale conduttori attivi restistenza media per conduttore a freddo (temperatura ambiente 20C) resistenza media per conduttore con In (temperatura ambiente 35C) reattanza media per conduttore impedenza media per conduttore conduttore di protezione anello di guasto resistenza media a freddo (temperatura ambiente 20C) resistenza media tra conduttori attivi con In (temperatura ambiente 35C) reattanza media tra conduttori attivi resistenza media tra conduttori attivi e PE con In (temperatura ambiente 35C) reattanza media tra conduttori attivi e PE tenuta alle correnti di cortocircuito corrente nominale di cresta ammissibile (trifase) corrente nominale di breve durata ammissibile (0,1 s) limite termico massimo grado di protezione di costruzione con accessori di tenuta (1) La corrente nominale In data per una temperatura ambiente media di 35C e per un riscaldamento dell'involucro che non supera i 40K secondo le condizioni di prova previste dalla norma CEI EN 60439-2. (2) Con il condotto KBB si ha la possibilit di realizzare diverse combinazioni di circuiti, a seconda del numero di conduttori (2, 4, 6 o 8): monofase, trifase con neutro, due circuiti monofasi, un circuito monofase pi un circuito trifase con neutro e due circuiti trifase con neutro. (3) Con il solo otturatore. [A] [V] [V] [Hz] [m/m] [m/m] [m/m] [m/m] [m/m] [m/m] [m/m] [m/m] [m/m] [kA] [kA] [A2s] KBA25 2/4 2540 660 230400 50/60 6,83 8,45 0,21 8,45 1,57 16,66 1,4 9,9 1,3 4,4 2,9 195 x 103 IP55 KBA40 2/4 25 660 230400 50/60 2,93 3,6 0,18 3,66 1,57 7,09 1,2 5,12 1,28 9,6 6,4 900 x 103 IP55 KBB25 2/4/6/8 (2) 40 660 230400 50/60 6,83 8,45 0,21 8,45 0,8 16,66 1,4 9,08 1,3 4,4 2,9 195 x 103 IP55 660 230400 50/60 2,93 3,6 0,18 3,66 0,8 7,09 1,2 3,81 1,28 9,6 6,4 900 x 103 IP55 KBB40 2/4/6/8 (2)
Determinazione della corrente ammissibile Iz di un condotto KBA o KBB in funzione della temperatura ambiente
Coefficiente moltiplicatore di surclassamento o di declassamento da applicare al valore di corrente nominale In del condotto per una temperatura ambiente media diversa da 35C temperatura ambiente [C] 15 20 25 30 35 40 45 coefficiente 1,17 1,13 1,09 1,05 1,00 0,95 0,9
50 0,85
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Caratteristiche elettriche
generalit tipo di condotto numero di conduttori corrente nominale In (3) tensione nominale d'isolamento tensione nominale d'impiego frequenza nominale conduttori attivi resistenza media per conduttore a freddo (temperatura ambiente 20C) resistenza media per conduttore con In (temperatura ambiente 35C) reattanza media per conduttore impedenza media per conduttore conduttore di protezione anello di guasto resistenza media a freddo (temperatura ambiente 20C) resistenza media tra conduttori attivi con In (temperatura ambiente 35C) reattanza media tra conduttori attivi resistenza media tra conduttori attivi e PE con In (temperatura ambiente 35C) reattanza media tra conduttori attivi e PE tenuta alle correnti di cortocircuito corrente nominale di cresta ammissibile (trifase) corrente nominale di breve durata ammissibile (0,1 s) (4) limite termico massimo grado di protezione installazione orizzontale, posa di costa di base con accessori di tenuta installazione verticale, posa di piatto di base con accessori di tenuta (1) Per posa di piatto applicare un coefficiente di declassamento di 0,9. (2) IP41/54 con prese di derivazioni soprastanti. (3) La corrente nominale In data per una emperatura ambiente media di 35C e per un riscaldamento dell'involucro che non supera i 40K secondo le condizioni di prova previste dalla norma CEI EN 60439-2. (4) Per durate d'interruzione dell'interruttore automatico superiori 0,1 s consultateci. IP40 (2) IP51 (2) IP40 (2) IP51 (2) IP40 (2) IP51 (2) IP50 IP54 IP41 IP54 IP41 IP54 IP41 IP54 IP52 IP54 [A] [V] [V] [Hz] [m/m] [m/m] [m/m] [m/m] [m/m] [m/m] [m/m] [m/m] [m/m] [kA] [kA] [A2s] KNA04/KNT04 4 40 (1) 500 500 50/60 4,75 5,55 0,2 5,55 0,73 11,05 0,75 6,39 0,8 6 1,7 0,29 x 106 KNA06/KNT06 4 63 (1) 500 500 50/60 1,9 2,24 0,2 2,25 0,73 4,42 0,75 3,07 0,8 11 4,2 1,8 x 106 KNA10/KNT10 4 100 (1) 500 500 50/60 0,8 0,94 0,2 0,96 0,73 1,85 0,75 1,79 0,8 14 8,9 8 x 106 KSA10 4 100 660 660 50/60 1,059 1,395 0,457 1,468 0,27 2,75 0,86 1,681 0,604 13,6 8 6,8 x 106
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KSA16 4 160 660 660 50/60 0,49 0,661 0,233 0,701 0,23 1,3 0,38 0,911 0,292 22 11 20,2 x 106 IP52 IP54 IP50 IP54
KSA25 4 250 660 660 50/60 0,216 0,294 0,192 0,351 0,23 0,58 0,36 0,549 0,323 28 14 100 x 106 IP52 IP54 IP50 IP54
KSA40 4 400 660 660 50/60 0,142 0,19 0,112 0,221 0,142 0,37 0,16 0,304 0,303 49,2 24,6 354 x 106 IP52 IP54 IP50 IP54
KSA50 4 500 660 660 50/60 0,091 0,123 0,116 0,17 0,142 0,24 0,19 0,238 0,295 55 27,1 733 x 106 IP52 IP54 IP50 IP54
KSA63 4 630 660 660 50/60 0,074 0,101 0,07 0,123 0,074 0,19 0,11 0,167 0,225 67,5 32,5 1096 x 106 IP52 IP54 IP50 IP54
KSA80 4 800 660 660 50/60 0,045 0,061 0,071 0,094 0,074 0,12 0,12 0,128 0,225 78,7 38,3 1798 x 106 IP52 IP54 IP50 IP54
60 0,85
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Caratteristiche elettriche
generalit tipo di condotto numero di conduttori natura dei conduttori corrente nominale In (1) tensione nominale d'isolamento tensione nominale d'impiego frequenza nominale conduttori attivi restistenza media per conduttore a freddo (temperatura ambiente 20C) resistenza media per conduttore con In (temperatura ambiente 35C) reattanza media per conduttore impedenza media per conduttore conduttore di protezione tenuta alle correnti di cortocircuito resistenza media a freddo (temperatura ambiente 20C) sezione (equivalente in rame) corrente nominale di cresta ammissibile (trifase) corrente nominale di breve durata ammissibile (1 s) grado di protezione di costruzione [A] [V] [V] [Hz] [m/m] KHF14 3/4 Al 1000 750 750 50/60 0,084 KHF16 3/4 Al 1200 750 750 50/60 0,057 KHF18 3/4 Al 1450 750 750 50/60 0,042 KHF26 3/4 Al 2200 750 750 50/60 0,028 KFH28 3/4 Al 2500 750 750 50/60 0,021 KHF36 3/4 Al 3000 750 750 50/60 0,019 KHF38 3/4 Al 3400 750 750 50/60 0,014 KHF46 3/4 Al 4000 750 750 50/60 0,014 KHF48 3/4 Al 4500 750 750 50/60 0,01
[m/m]
0,108
0,073
0,054
0,037
0,027
0,024
0,018
0,018
0,014
(1) La corrente nominale In data per una emperatura ambiente media di 35C e per un riscaldamento dell'involucro che non supera i 40K secondo le condizioni di prova previste dalla norma CEI EN 60439-2.
coefficiente 1
65 0,79
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Caratteristiche elettriche
generalit tipo di condotto numero di conduttori natura dei conduttori corrente nominale In (1) tensione nominale disolamento tensione nominale dimpiego frequenza nominale conduttori attivi restistenza media per conduttore a freddo (temperatura ambiente 20C) resistenza media per conduttore con In (temperatura ambiente 35C) reattanza media per conduttore impedenza media per conduttore conduttore di protezione sezione (equivalente in rame) anello di guasto resistenza media tra conduttori attivi e PE con In (temperatura ambiente 35C) reattanza media tra conduttori attivi e PE tenuta alle correnti di cortocircuito corrente nominale di cresta ammissibile (trifase) corrente nominale di breve durata ammissibile (1 s) grado di protezione [mm2] [m/m] 2228 0,0728 2322 0,0662 2644 0,0396 3065 0,0322 3265 0,0251 4782 0,0199 5588 0,0169 5988 0,0125 [A] [V] [V] [Hz] [m/m] KTIC-10 3o4 Cu 1000 1000 1000 50/60 0,0431 KTIC-13 3o4 Cu 1250 1000 1000 50/60 0,0392 KTIC-16 3o4 Cu 1600 1000 1000 50/60 0,0234 KTIC-20 3o4 Cu 2000 1000 1000 50/60 0,019 KTIC-25 3o4 Cu 2500 1000 1000 50/60 0,0148 KTIC-30 3o4 Cu 3200 1000 1000 50/60 0,0118 KTIC-40 3o4 Cu 4000 1000 1000 50/60 0,01 KTIC-50 3o4 Cu 5000 1000 1000 50/60 0,0074
[m/m]
0,0534
0,0486
0,0293
0,0236
0,0187
0,0146
0,0124
0,0092
[m/m] [m/m]
0,0322 0,0538
0,0259 0,049
0,0171 0,029
0,0134 0,0232
0,0104 0,0181
0,0082 0,014
0,0069 0,0121
0,0052 0,009
0,0766 92 42 IP55
(1) La corrente nominale In data per una temperatura ambiente media di 35C e per un riscaldamento dellinvolucro che non supera i 55K secondo le condizioni di prova previste dalla norma CEI EN 60439-2.
Determinazione della corrente ammissibile Iz del condotto KTIC in funzione delle condizioni dimpiego
Coefficiente moltiplicatore di declassamento da applicare al valore di corrente nominale In del condotto per una temperatura ambiente media diversa da 35C temperatura ambiente [C] coefficiente 35 1,03 40 1 45 0,95 50 0,84
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Caratteristiche elettriche
generalit tipo di condotto numero di conduttori natura dei conduttori corrente nominale In (1) tensione nominale disolamento tensione nominale dimpiego frequenza nominale conduttori attivi restistenza media per conduttore a freddo (temperatura ambiente 20C) resistenza media per conduttore con In (temperatura ambiente 35C) reattanza media per conduttore impedenza media per conduttore conduttore di protezione sezione (equivalente in rame) anello di guasto resistenza media tra conduttori attivi e PE con (temperatura ambiente 35C) reattanza media tra conduttori attivi e PE tenuta alle correnti corrente nominale di cortocircuito di cresta ammissibile (trifase) corrente nominale di breve durata ammissibile (1 s) grado di protezione [mm2] [m/m] 2322 0,0955 2644 0,0773 3265 0,0492 3265 0,0451 4782 0,0364 5988 0,0292 5988 0,0233 [A] [V] [V] [Hz] [m/m] KTIA-10 3o4 Al 1000 1000 1000 50/60 0,0565 KTIA-13 3o4 Al 1250 1000 1000 50/60 0,0457 KTIA-16 3o4 Al 1600 1000 1000 50/60 0,0291 KTIA-20 3o4 Al 2000 1000 1000 50/60 0,0267 KTIA-25 3o4 Al 2500 1000 1000 50/60 0,0215 KTIA-32 3o4 Al 3200 1000 1000 50/60 0,0173 KTIA-40 3o4 Al 4000 1000 1000 50/60 0,0138
[m/m]
0,0712
0,0567
0,0367
0,0343
0,0269
0,0218
0,0174
[m/m] [m/m]
0,0224 0,0608
0,0181 0,0491
0,0119 0,0315
0,0119 0,0292
0,0085 0,0231
0,0074 0,0189
0,006 0,015
0,0786 92 42 IP55
(1) La corrente nominale In data per una temperatura ambiente media di 35C e per un riscaldamento dellinvolucro che non supera i 55K secondo le condizioni di prova previste dalla norma CEI EN 60439-2.
Determinazione della corrente ammissibile Iz del condotto KTIA in funzione delle condizioni dimpiego
Coefficiente moltiplicatore di declassamento da applicare al valore di corrente nominale In del condotto per una temperatura ambiente media diversa da 35C temperatura ambiente [C] coefficiente 35 1,03 40 1 45 0,95 50 0,84
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Caduta di tensione
La caduta di tensione in un tratto di condotto sbarre senza derivazioni si calcola con la seguente formula: U = k Ib L (rc cos + xc sen ) ed in percentuale: U% = U Un
100
dove: c Ib [A] la corrente dimpiego del tratto di condotto; c L[m] la lunghezza del tratto; c rc[m/m] la resistenza di un metro di condotto; c xc[m/m] la reattanza di un metro di condotto; c Un la tensione nominale dellimpianto; c cos il fattore di potenza del carico; c k un fattore che tiene conto del tipo di distribuzione in condotto realizzata: v k = 2 per sistemi monofase e bifase; v k = e per sistemi trifase. Le tabelle alle pagine seguenti (1A, 2A, 1B, 2B, 1C, 2C) forniscono i valori di U% nei condotti Canalis per diversi valori di cos . Per il calcolo di questi valori sono state assunte le seguenti ipotesi: c tensione nominale del sistema pari a 400 V; c condotti trifasi con carico equilibrato sulle tre fasi; c resistenza del condotto considerata a temperatura ambiente pari a 35C e condotto percorso dalla corrente nominale (anche nel caso in cui la corrente dimpiego del condotto inferiore alla corrente nominale del condotto);
L=30 m
L=20 m
Ib I derivazione = 80 A Ib II derivazione = 70 A
Canalis KN40: Ib = 36 A
Per il calcolo della U% si fa riferimento alla tabella 2B. U% I tratto = (150/160) 1.45 = 1.36 U% II tratto = (70/160) 0.97 = 0.424 U% = U% I tratto + U% II tratto = 1.784
L=30 m
L=20 m
Ib I derivazione = 20 A Ib II derivazione = 16 A
Per il calcolo della U% si fa riferimento alla tabella 1B. U% I tratto = (36/40) 1.32 x 2 = 2.376 U% II tratto = (16/40) 0.88 x 2 = 0.704 U% = U% I tratto + U% II tratto = 3.080
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Tabella 1A: condotto con derivazioni puntuali, cos = 0.8 Lunghezza [m] Inc 5 10 15 20 KBA/KBB25 25 0,19 0,37 0,56 0,75 KBA/KBB40 40 0,13 0,26 0,39 0,52 KN40 40 0,20 0,39 0,59 0,79 KN63 63 0,13 0,26 0,39 0,52 KN100 100 0,09 0,19 0,28 0,38
Nota: In caso di carico concentrato all'estremit del tratto di condotto moltiplicare il valore in tabella per 2. In caso di sistema di distribuzione monofase o di condotto monofase moltiplicare il valore in tabella per 2.
Tabella 2A: condotto usato come trasporto, cos = 0.8 Lunghezza [m] Inc 5 10 15 20 KS100 100 0,30 0,60 0,90 1,20 KS160 160 0,23 0,46 0,69 0,93 KS250 250 0,19 0,38 0,57 0,76 KS400 400 0,19 0,38 0,57 0,76 KS500 500 0,18 0,36 0,55 0,73 KS630 630 0,17 0,33 0,50 0,67 KS800 800 0,16 0,32 0,47 0,63 KHF14 1000 0,23 0,47 0,70 0,93 KHF16 1200 0,21 0,41 0,62 0,83 KHF18 1450 0,20 0,40 0,60 0,81 KHF26 2200 0,19 0,37 0,56 0,75 KHF28 2500 0,17 0,34 0,51 0,68 KHF36 3000 0,16 0,33 0,49 0,65 KHF38 3400 0,15 0,30 0,45 0,60 KHF46 4000 0,16 0,32 0,48 0,64 KHF48 4500 0,15 0,30 0,45 0,60 KTIA10 1000 0,15 0,30 0,46 0,61 KTIA13 1250 0,15 0,30 0,46 0,61 KTIA16 1600 0,13 0,25 0,38 0,51 KTIA20 2000 0,15 0,30 0,45 0,60 KTIA25 2500 0,14 0,29 0,43 0,58 KTIA32 3200 0,15 0,30 0,45 0,61 KTIA40 4000 0,15 0,30 0,46 0,61 KTIC10 1000 0,13 0,27 0,40 0,54 KTIC13 1250 0,15 0,29 0,44 0,59 KTIC16 1600 0,12 0,23 0,35 0,47 KTIC20 2000 0,12 0,23 0,35 0,47 KTIC25 KTIC32 KTIC40 KTIC50 2500 3200 4000 5000 0,11 0,12 0,12 0,11 0,23 0,23 0,24 0,23 0,34 0,35 0,37 0,34 0,46 0,46 0,49 0,45
25 1,50 1,16 0,95 0,95 0,91 0,84 0,79 1,16 1,03 1,01 0,93 0,84 0,82 0,75 0,81 0,75 0,76 0,76 0,63 0,75 0,72 0,76 0,76 0,67 0,74 0,58 0,58 0,57 0,58 0,61 0,57
30 1,80 1,39 1,14 1,14 1,09 1,00 0,95 1,40 1,24 1,21 1,12 1,01 0,98 0,90 0,97 0,90 0,91 0,91 0,76 0,90 0,86 0,91 0,91 0,81 0,88 0,70 0,70 0,69 0,69 0,73 0,68
35 2,10 1,62 1,33 1,33 1,27 1,17 1,11 1,63 1,44 1,41 1,31 1,18 1,15 1,05 1,13 1,05 1,07 1,07 0,89 1,05 1,01 1,06 1,06 0,94 1,03 0,82 0,82 0,80 0,81 0,85 0,79
40 2,40 1,85 1,52 1,52 1,45 1,34 1,27 1,86 1,65 1,61 1,49 1,35 1,31 1,20 1,29 1,20 1,22 1,22 1,01 1,20 1,15 1,21 1,21 1,07 1,18 0,93 0,93 0,92 0,92 0,97 0,91
45 2,70 2,08 1,71 1,71 1,64 1,51 1,42 2,09 1,86 1,81 1,68 1,52 1,47 1,35 1,45 1,35 1,37 1,37 1,14 1,35 1,30 1,36 1,37 1,21 1,33 1,05 1,05 1,03 1,04 1,10 1,02
50 3,01 2,32 1,90 1,90 1,82 1,67 1,58 2,33 2,06 2,02 1,87 1,69 1,64 1,50 1,61 1,50 1,52 1,52 1,26 1,50 1,44 1,52 1,52 1,34 1,47 1,17 1,17 1,15 1,15 1,22 1,13
60 3,61 2,78 2,28 2,28 2,18 2,01 1,90 2,79 2,48 2,42 2,24 2,03 1,96 1,80 1,93 1,80 1,83 1,83 1,52 1,80 1,73 1,82 1,82 1,61 1,77 1,40 1,40 1,38 1,38 1,46 1,36
70 4,21 3,24 2,66 2,66 2,55 2,34 2,22 3,26 2,89 2,82 2,61 2,36 2,29 2,10 2,26 2,10 2,13 2,13 1,77 2,10 2,02 2,12 2,12 1,88 2,06 1,63 1,63 1,61 1,61 1,70 1,59
80 4,81 3,71 3,03 3,04 2,91 2,68 2,53 3,72 3,30 3,22 2,99 2,70 2,62 2,40 2,58 2,40 2,44 2,43 2,02 2,40 2,31 2,43 2,43 2,15 2,36 1,87 1,87 1,84 1,84 1,95 1,82
90 5,41 4,17 3,41 3,42 3,27 3,01 2,85 4,19 3,71 3,63 3,36 3,04 2,95 2,70 2,90 2,70 2,74 2,74 2,28 2,70 2,59 2,73 2,73 2,42 2,65 2,10 2,10 2,07 2,07 2,19 2,04
100 6,01 4,63 3,79 3,80 3,64 3,35 3,17 4,65 4,13 4,03 3,73 3,38 3,27 3,00 3,22 3,00 3,05 3,04 2,53 2,99 2,88 3,03 3,03 2,69 2,95 2,33 2,33 2,29 2,30 2,44 2,27
Nota: In caso di carico uniformemente distribuito dividere il valore in tabella per 2. In caso di sistema di distribuzione monofase moltiplicare i valori in tabella per 2.
70
Schneider Electric
Tabella 1B: condotto con derivazioni puntuali, cos = Lunghezza [m] Inc 5 10 15 KBA/KBB25 25 0,20 0,39 0,59 KBA/KBB40 40 0,14 0,27 0,41 KN40 40 0,21 0,42 0,63 KN63 63 0,14 0,27 0,41 KN100 100 0,10 0,20 0,29
0.85 20 0,79 0,55 0,84 0,55 0,39 25 0,99 0,68 1,04 0,69 0,49 30 1,18 0,82 1,25 0,82 0,59 35 1,38 0,96 1,46 0,96 0,69 40 1,58 1,09 1,67 1,10 0,78 45 1,78 1,23 1,88 1,23 0,88 50 1,97 1,37 2,09 1,37 0,98 60 2,37 1,64 2,51 1,64 1,17 70 2,76 1,91 2,92 1,92 1,37 80 3,16 2,19 3,34 2,19 1,57 90 3,55 2,46 3,76 2,47 1,76 100 3,95 2,73 4,18 2,74 1,96
Nota: In caso di carico concentrato all'estremit del tratto di condotto moltiplicare il valore in tabella per 2. In caso di sistema di distribuzione monofase o di condotto monofase moltiplicare il valore in tabella per 2.
Tabella 2B: condotto usato come trasporto, cos = 0.85 Lunghezza [m] Inc 5 10 15 20 KS100 100 0,31 0,62 0,92 1,23 KS160 160 0,24 0,47 0,71 0,95 KS250 250 0,19 0,38 0,57 0,76 KS400 400 0,19 0,38 0,57 0,76 KS500 500 0,18 0,36 0,54 0,72 KS630 630 0,17 0,33 0,50 0,67 KS800 800 0,15 0,31 0,46 0,62 KHF14 1000 0,24 0,48 0,72 0,95 KHF16 1200 0,21 0,42 0,63 0,84 KHF18 1450 0,20 0,40 0,61 0,81 KHF26 2200 0,19 0,38 0,57 0,76 KHF28 2500 0,17 0,34 0,51 0,68 KHF36 3000 0,17 0,33 0,50 0,67 KHF38 3400 0,15 0,30 0,45 0,61 KHF46 4000 0,16 0,33 0,49 0,66 KHF48 4500 0,15 0,30 0,46 0,61 KTIA10 1000 0,16 0,31 0,47 0,63 KTIA13 1250 0,16 0,31 0,47 0,62 KTIA16 1600 0,13 0,26 0,39 0,52 KTIA20 2000 0,15 0,31 0,46 0,61 KTIA25 2500 0,15 0,30 0,44 0,59 KTIA32 3200 0,16 0,31 0,47 0,62 KTIA40 4000 0,16 0,31 0,47 0,62 KTIC10 1000 0,14 0,27 0,41 0,54 KTIC13 1250 0,15 0,30 0,45 0,59 KTIC16 1600 0,12 0,23 0,35 0,47 KTIC20 2000 0,12 0,23 0,35 0,47 KTIC25 2500 0,12 0,23 0,35 0,46 KTIC32 3200 0,12 0,23 0,35 0,46 KTIC40 4000 0,12 0,25 0,37 0,49 KTIC50 5000 0,11 0,23 0,34 0,46
25 1,54 1,19 0,95 0,95 0,90 0,84 0,77 1,19 1,05 1,01 0,95 0,85 0,83 0,76 0,82 0,76 0,78 0,78 0,65 0,77 0,74 0,78 0,78 0,68 0,74 0,59 0,59 0,58 0,58 0,61 0,57
30 1,85 1,42 1,14 1,15 1,08 1,00 0,93 1,43 1,25 1,21 1,14 1,02 1,00 0,91 0,99 0,91 0,94 0,94 0,78 0,92 0,89 0,93 0,93 0,81 0,89 0,70 0,70 0,69 0,70 0,74 0,69
35 2,16 1,66 1,33 1,34 1,26 1,17 1,08 1,67 1,46 1,41 1,33 1,19 1,17 1,06 1,15 1,06 1,10 1,09 0,91 1,07 1,04 1,09 1,09 0,95 1,04 0,82 0,82 0,81 0,81 0,86 0,80
40 2,47 1,90 1,52 1,53 1,43 1,34 1,24 1,91 1,67 1,62 1,52 1,36 1,33 1,21 1,32 1,22 1,25 1,25 1,04 1,23 1,18 1,24 1,24 1,08 1,19 0,94 0,94 0,93 0,93 0,98 0,91
45 2,77 2,13 1,71 1,72 1,61 1,51 1,39 2,15 1,88 1,82 1,71 1,53 1,50 1,36 1,48 1,37 1,41 1,41 1,17 1,38 1,33 1,40 1,40 1,22 1,34 1,06 1,06 1,04 1,04 1,10 1,03
50 3,08 2,37 1,90 1,91 1,79 1,67 1,55 2,39 2,09 2,02 1,90 1,70 1,67 1,51 1,64 1,52 1,57 1,56 1,30 1,53 1,48 1,55 1,55 1,35 1,49 1,17 1,17 1,16 1,16 1,23 1,14
60 3,70 2,85 2,28 2,29 2,15 2,01 1,86 2,86 2,51 2,42 2,28 2,04 2,00 1,82 1,97 1,82 1,88 1,87 1,56 1,84 1,78 1,86 1,87 1,62 1,78 1,41 1,41 1,39 1,39 1,47 1,37
70 4,32 3,32 2,66 2,67 2,51 2,34 2,16 3,34 2,93 2,83 2,66 2,38 2,33 2,12 2,30 2,13 2,19 2,19 1,82 2,15 2,07 2,18 2,18 1,89 2,08 1,64 1,64 1,62 1,62 1,72 1,60
80 4,93 3,79 3,04 3,06 2,87 2,68 2,47 3,82 3,35 3,23 3,04 2,72 2,67 2,42 2,63 2,43 2,51 2,50 2,08 2,45 2,37 2,49 2,49 2,16 2,38 1,88 1,88 1,85 1,85 1,96 1,83
90 5,55 4,27 3,42 3,44 3,23 3,01 2,78 4,30 3,76 3,64 3,42 3,06 3,00 2,73 2,96 2,73 2,82 2,81 2,34 2,76 2,66 2,80 2,80 2,43 2,68 2,11 2,11 2,08 2,09 2,21 2,06
100 6,17 4,74 3,80 3,82 3,59 3,35 3,09 4,77 4,18 4,04 3,80 3,40 3,33 3,03 3,29 3,04 3,13 3,12 2,60 3,07 2,96 3,11 3,11 2,70 2,97 2,35 2,35 2,31 2,32 2,46 2,29
Nota: In caso di carico uniformemente distribuito dividere il valore in tabella per 2. In caso di sistema di distribuzione monofase moltiplicare i valori in tabella per 2.
Schneider Electric
71
Tabella 1C: condotto con derivazioni puntuali , cos = 0.9 Lunghezza [m] Inc 5 10 15 20 KBA/KBB25 25 0,21 0,42 0,62 0,83 KBA/KBB40 40 0,14 0,29 0,43 0,57 KN40 40 0,22 0,44 0,66 0,88 KN63 63 0,14 0,29 0,43 0,57 KN100 100 0,10 0,20 0,30 0,40
Nota: In caso di carico concentrato all'estremit del tratto di condotto moltiplicare il valore in tabella per 2. In caso di sistema di distribuzione monofase o di condotto monofase moltiplicare il valore in tabella per 2.
Tabella 2C: condotto usato come trasporto, cos = 0.9 Lunghezza [m] Inc 5 10 15 20 KS100 100 0,31 0,63 0,94 1,26 KS160 160 0,24 0,48 0,72 0,97 KS250 250 0,19 0,38 0,57 0,75 KS400 400 0,19 0,38 0,57 0,76 KS500 500 0,17 0,35 0,52 0,70 KS630 630 0,17 0,33 0,50 0,66 KS800 800 0,15 0,30 0,45 0,59 KHF14 1000 0,24 0,49 0,73 0,97 KHF16 1200 0,21 0,42 0,63 0,84 KHF18 1450 0,20 0,40 0,60 0,80 KHF26 2200 0,19 0,38 0,58 0,77 KHF28 2500 0,17 0,34 0,51 0,68 KHF36 3000 0,17 0,34 0,51 0,67 KHF38 3400 0,15 0,30 0,45 0,61 KHF46 4000 0,17 0,33 0,50 0,67 KHF48 4500 0,15 0,30 0,46 0,61 KTIA10 1000 0,16 0,32 0,48 0,64 KTIA13 1250 0,16 0,32 0,48 0,64 KTIA16 1600 0,13 0,26 0,40 0,53 KTIA20 2000 0,16 0,31 0,47 0,62 KTIA25 2500 0,15 0,30 0,45 0,60 KTIA32 3200 0,16 0,32 0,47 0,63 KTIA40 4000 0,16 0,32 0,47 0,63 KTIC10 1000 0,13 0,27 0,40 0,54 KTIC13 1250 0,15 0,30 0,45 0,60 KTIC16 1600 0,12 0,23 0,35 0,47 KTIC20 2000 0,12 0,23 0,35 0,47 KTIC25 2500 0,12 0,23 0,35 0,46 KTIC32 3200 0,12 0,23 0,35 0,46 KTIC40 4000 0,12 0,25 0,37 0,49 KTIC50 5000 0,11 0,23 0,34 0,46
25 1,57 1,21 0,94 0,95 0,87 0,83 0,74 1,22 1,05 1,00 0,96 0,85 0,84 0,76 0,83 0,76 0,80 0,80 0,66 0,78 0,76 0,79 0,79 0,67 0,74 0,59 0,59 0,58 0,58 0,61 0,57
30 1,89 1,45 1,13 1,14 1,05 0,99 0,89 1,46 1,26 1,20 1,15 1,02 1,01 0,91 1,00 0,91 0,96 0,96 0,79 0,94 0,91 0,95 0,95 0,81 0,89 0,70 0,70 0,69 0,69 0,74 0,69
35 2,20 1,69 1,32 1,33 1,22 1,16 1,04 1,70 1,47 1,40 1,34 1,19 1,18 1,06 1,17 1,07 1,12 1,12 0,93 1,09 1,06 1,11 1,11 0,94 1,04 0,82 0,82 0,81 0,81 0,86 0,80
40 2,51 1,93 1,51 1,52 1,40 1,32 1,19 1,95 1,68 1,60 1,53 1,35 1,35 1,21 1,33 1,22 1,28 1,28 1,06 1,25 1,21 1,27 1,27 1,08 1,19 0,94 0,94 0,93 0,93 0,98 0,91
45 2,83 2,17 1,70 1,71 1,57 1,49 1,34 2,19 1,89 1,80 1,73 1,52 1,52 1,36 1,50 1,37 1,44 1,44 1,19 1,41 1,36 1,42 1,42 1,21 1,34 1,05 1,06 1,04 1,04 1,10 1,03
50 3,14 2,41 1,89 1,90 1,75 1,66 1,49 2,43 2,10 2,00 1,92 1,69 1,69 1,51 1,67 1,52 1,60 1,59 1,32 1,56 1,51 1,58 1,58 1,34 1,49 1,17 1,17 1,16 1,16 1,23 1,14
60 3,77 2,90 2,26 2,28 2,10 1,99 1,78 2,92 2,52 2,41 2,30 2,03 2,02 1,82 2,00 1,83 1,92 1,91 1,59 1,87 1,81 1,90 1,90 1,61 1,79 1,41 1,41 1,39 1,39 1,47 1,37
70 4,40 3,38 2,64 2,67 2,44 2,32 2,08 3,41 2,94 2,81 2,69 2,37 2,36 2,12 2,33 2,13 2,24 2,23 1,85 2,19 2,12 2,22 2,22 1,88 2,09 1,64 1,64 1,62 1,62 1,72 1,60
80 5,03 3,86 3,02 3,05 2,79 2,65 2,38 3,90 3,37 3,21 3,07 2,71 2,70 2,42 2,67 2,44 2,56 2,55 2,12 2,50 2,42 2,53 2,53 2,15 2,38 1,87 1,88 1,85 1,85 1,96 1,83
90 5,66 4,34 3,39 3,43 3,14 2,98 2,68 4,38 3,79 3,61 3,45 3,05 3,04 2,72 3,00 2,74 2,88 2,87 2,38 2,81 2,72 2,85 2,85 2,42 2,68 2,11 2,11 2,08 2,08 2,21 2,06
100 6,29 4,83 3,77 3,81 3,49 3,31 2,97 4,87 4,21 4,01 3,84 3,39 3,37 3,03 3,33 3,05 3,20 3,19 2,65 3,12 3,02 3,17 3,17 2,69 2,98 2,34 2,35 2,31 2,32 2,45 2,28
Nota: In caso di carico uniformemente distribuito dividere il valore in tabella per 2. In caso di sistema di distribuzione monofase moltiplicare i valori in tabella per 2.
72
Schneider Electric
Determinazione dellIcc a valle di un tratto di condotto sbarre prefabbricato in funzione dellIcc a monte
Le tabelle qui riportate permettono di determinare il valore della corrente di cortocircuito trifase in un punto della rete a valle di un tratto di condotto sbarre, conoscendo: c la corrente di cortocircuito trifase a monte del condotto; c la lunghezza del tratto di condotto ed il tipo di condotto.
Tipo condotto
KBA25/KBB25 KBA40/KBB40 KNA04/KNT04 KNA06/KNT06 KNA10/KNT10 KSA10 KSA16 KSA25 KSA40 KSA50 KSA63 KSA80 KHF14 KHF16 KHF18 KHF26 KHF28 KHF36 KHF38 KHF46 esempio KHF48 KTIC-10 KTIC-13 KTIC-16 KTIC-20 KTIC-25 KTIC-32 KTIC-40 KTIC-50 KTIA-10 KTIA-13 KTIA-16 KTIA-20 KTIA-25 KTIA-32 KTIA-40 Icc a monte [kA] 100 90 80 70 60 50 45 40 35 30 esempio 25 22 15 10 7 5 4
Determinato il valore di corrente di cortocircuito a valle, possibile dimensionare correttamente linterruttore automatico a valle del tratto di condotto (Pdi > Icc) e verificare che questultimo protegga contro il cortocircuito leventuale cavo, condotto o sistema sbarre che si trova a valle dellinterruttore stesso. Nel caso di condotto con molte linee in derivazione protette da interruttori automatici preferibile dal punto di vista della sicurezza e della semplicit di calcolo scegliere il potere dinterruzione degli interruttori in derivazione sulla base della corrente di cortocircuito allinizio del condotto e non della corrente di cortocircuito nel punto in cui si ha la derivazione.
0,4 0,9 0,6 1,4 2,8 1,8 3,6 5,8 9,5 10,6 16,2 18,0 22,5 27,5 31,0 58,2 65,7 89,4 102,6 124,4 145,3 29,6 34,7 55,0 69,2 88,3 112,5 133,2 178,0 29,5 36,8 56,6 59,2 77,9 93,8 116,9 61,4 57,5 53,3 48,7 43,8 38 35,2 32,2 28,9 25,5 21,9 19,6 13,8 9,4 6,7 4,9 3,9 0,6 1,3 0,8 1,9 4 2,5 5,2 8,5 13,9 15,6 23,8 26,7 32,1 39,8 45,4 84,0 96 128,7 149,4 178,8 211,6 42,9 50,0 79,5 100,0 127,5 162,5 192,2 257,1 41,6 52,0 80,0 84 109,9 132,7 165,5 51,5 48,8 45,7 42,3 38,6 34 31,8 29,3 26,7 23,8 20,7 18,6 13,3 9,1 6,6 4,8 3,9 0,8 1,8 1,1 2,7 5,6 3,7 7,7 12,8 20,9 23,8 36 41 47 59,3 68,5 124,7 144,1 190,4 223,8 263,7 64 74,0 118,1 148,4 189,0 241,0 1,1 2,4 1,5 3,7 8 5,3 11,0 18,8 30,6 35,3 53 61 67,1 86 100,4 180,3 210,6 274,3 1,6 3,6 2,3 5,5 12,1 8,2 17,3 30,2 49 57,4 85,2 99,4 104,4 136,0 160,8 284,5 2,0 4,5 2,8 6,9 15,3 10,5 22,2 39,3 63,4 75 110,8 130,1 133,7 175,4 208,7
Nota: Nel caso in cui i valori della Icc a monte e della lunghezza del tratto di condotto non risultino in tabella considerare i seguenti valori: c Icc a monte: valore immediatamente superiore; c lunghezza tratto condotto: valore immediatamente inferiore. In entrambi i casi lIcc a valle individuata superiore a quella effettiva, lapprossimazione dunque nel senso della maggiore sicurezza.
146,2 168
188,5
279,8
60,1 75,2 115,8 121,6 159 192,5 240 40,8 39,1 37,1 34,8 32,3 29 27,5 25,7 23,9 21,7 19,2 17,5 12,8 8,8 6,4 4,7 3,8
166,7 208,9
31,5 30,5 29,3 27,9 26,2 24 23 21,9 20,6 19,1 17,2 15,9 12 8,3 6,2 4,5 3,7
21,9 21,4 20,8 20,1 19,2 18 17,5 17 16,3 15,4 14,3 13,4 10,7 7,6 5,8 4,3 3,5
17,6 17,3 16,9 16,5 15,9 15 14,7 14,3 13,9 13,3 12,5 11,9 9,7 7,1 5 4,1 3,4
12,4 12,2 12 11,8 11,5 11 10,9 10,6 10,4 10,1 9,7 9,4 8,1 6,2 5 3,8 3,2
8,7 8,6 8,5 8,4 8,3 8 8 7,9 7,8 7,6 7,4 7,3 6,5 5,3 4,4 3,4 2,9
6,4 6,4 6,3 6,2 6,2 6 6 5,9 5,9 5,8 5,7 5,6 5,2 4,4 3,8 3 2,6
5,3 5,3 5,2 5,2 5,1 5 5 5 4,9 4,9 4,8 4,8 4,5 3,9 3,4 2,8 2,5
3,1 3,1 3,1 3,1 3,1 3 3 3 3 3 3 2,9 2,8 2,6 2,4 2,1 1,9
Nota 1: la tabella stata calcolata considerando: c tensione trifase: 400 V; c condotti sbarre alla temperatura ambiente di 20C Schneider Electric
Nota 2: per una tensione trifase concatenata di 230 V, dividere le lunghezze in tabella per 1,732.
73
Tabelle di coordinamento
La scelta di un interruttore per la protezione di un condotto sbarre prefabbricato deve essere fatta tenendo conto: c delle regole abituali per la taratura del rel termico dell'interruttore, quindi: IB Ir Inc dove: v IB la corrente d'impiego, v Ir la corrente di regolazione termica dell'interruttore, v Inc la corrente nominale del condotto; c della tenuta elettrodinamica del condotto, cio la corrente di cresta limitata Icr
dall'interruttore deve essere inferiore alla tenuta elettrodinamica (o corrente di cresta ammissibile) del condotto; c del limite termico massimo [A2s] ammissibile dal condotto, che deve essere superiore all'energia specifica [I2t] lasciata passare dall'interruttore.
di interruttore di protezione, la corrente di cortocircuito massima alla quale il condotto Canalis protetto. Interruttori Multi 9 I condotti Canalis tipo KLE-20, KBA25/40, KBB25/40, KN40/100 e KSA100 sono protetti da interruttori della serie Multi 9 fino al potere di interruzione dell'interruttore Multi 9 associato.
Tabelle di coordinamento
Le tabelle di coordinamento degli interruttori Compact NS e Masterpact con i condotti Canalis forniscono direttamente, in funzione del tipo di condotto prefabbricato e del tipo
45 70 150 45 70 150
45 70 150 26 26 70
24 55 24 24 24 24 24
26 70 26 26 26 26 26
32 120 32 32 32 32 32
74
Schneider Electric
50 50 42 150 42 50 50
60 60 42 150 42 42 60 60 60
42 150 42 42 65 65 65
42 65 65 65 80
42 65 65 65 86
65 90 90
40 40
50 50
60 60 60 60 60 60
72 72 72 72 72 72
85 85 85 86 86 86 86 86
85
40 40
50 50
90 90 90
60 40 55 80 80 80 KTIC-16 1600
72
60 60 150 42 42 60 60 150 42 42 65 65
42 65 65 82
42 65 65 82
65 90 90
95
40
50
60 60 60 60
73 73 73 73
82 82 82 82 82 82 150
82 82 82 82 82 82 150
85
40
50
90 90 90
95
60 40 55 55 80 80
73
140
Schneider Electric
75
Tabelle di coordinamento
38 150 38 38 38
48 150 48 48 48
70 70 85 70 85 70 85 42
70 70 85 70 85 70 85
28 28 80 28 28 28 28 28 28
38 38 150 38 38 38 38 38 38
38 38 150 38 38 38 38 38 38
42 42 65 65 65 92 85 85 85 92 92 92 92 92 92 150 150
42
65 65 100
65 100
28 28 28 28 28 28
38 38 38 38 38 38
38 38 38 38 38 38
85 85
85
28 28 28 28
38 38 38 38
38 38 38 38
150
76
Schneider Electric
14
10 20 35 10 20 35 24 24 75
10 20 35 26 26 75 26 26 75
10 20 35 30 32 75 30 32 75
24 25 24 24 24 24 24
26 25 26 26 26 26 26
32 25 32 32 32 32 32
20 20 35 30 38 75 30 38 75 30 38 35 38 25 38 38 38 38 38
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Tabelle di coordinamento
25 42 42 60 60
25 42 42 65 65
42 65 65 65 82
42 65 65 65 82
65 65 90
95
40
50
60 60 60 60
73 73 73 73
82 82 82 82 82 82 100
82 82 82 82 82 82 100
85
40
50
90 90 90
95
60 40 50 50 65 65
73
100
78
Schneider Electric
30 38 35 30 38 30 38 30 38
30 48 35 30 48 30 48 48 48 48 48
30 42 60 40 60 40 60 40 60 40 38
60 40 60 40 60 40
28 28 25 28 28 28 28
38 38 25 38 38 38 38
38 38 25 38 38 38 38
65 65 65 92 85 85 85 85 85 85 92 92 92 92 100 100
65 65 100
65 100
28 28 28 28 28 28
38 38 38 38 38 38
38 38 38 38 38 38
85 85
85
28
38
38
28 28 28
38 38 38
38 38 38
100
Schneider Electric
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Definizioni Tipi di protezioni Tipi di sganciatori Caratteristiche elettriche interruttori automatici Curve di intervento Declassamento in temperatura Comando e sezionamento Potenze dissipate Curve di limitazione Filiazione Selettivit Selettivit rinforzata Impiego in corrente continua Impiego a 400 Hz
82 85 86 89 128 144 148 164 167 181 189 211 216 218
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81
Definizioni
Tale valore se dichiarato dal costruttore, deve essere utilizzato ai fini del coordinamento dell'isolamento dell'impianto, che fornisce le prescrizioni per la tenuta dielettrica degli apparecchi nei confronti delle sovratensioni, soprattutto di origine atmosferica; in particolare, la tensione nominale di tenuta ad impulso di un apparecchio deve essere uguale o superiore ai valori specificati per le sovratensioni transitorie che possono verificarsi nel circuito in cui l'apparecchio inserito. Le Norme prevedono anche valori minimi di Uimp in funzione della tensione nominale di impiego dell'apparecchio. Corrente convenzionale di non intervento (Inf) Valore specificato di corrente che l'interruttore o lo sganciatore in grado di portare per un tempo stabilito (tempo convenzionale) senza operare lo sgancio. Corrente convenzionale di intervento (If) Valore specificato di corrente che determina lo sgancio dell'interruttore entro un limite di tempo stabilito (tempo convenzionale). Il legame tra In, If, Inf e tempo convenzionale dipende dalla Norma di riferimento (Norma domestica CEI 23-3 e Norma industriale CEI EN 60947-2). Norma CEI 23-3 CEI EN 60947-2 Inf 1,13 In 1,05 In If 1,45 In 1,30 In
Potere di interruzione nominale di servizio in cortocircuito (Ics) (Norma CEI EN 60947-2) il valore della massima corrente di cortocircuito che l'interruttore in grado di interrompere per 3 volte (secondo il ciclo O-CO-CO), alla corrispondente tensione nominale di impiego. Le condizioni previste per la verifica dell'interruttore dopo il ciclo di interruzione O-CO-CO "includono" l'attitudine dell'interruttore stesso a portare con continuit la sua corrente nominale. Esso espresso come il valore della corrente di cortocircuito presunta interrotta, in kA (per la corrente alternata il valore efficace della componente simmetrica). Esso viene normalmente dichiarato dal costruttore utilizzando valori percentuali del potere di interruzione nominale estremo di cortocircuito Icu (come suggerito dalla Norma CEI EN 60947-2). Potere di interruzione nominale in cortocircuito (Icn) (Norma CEI 23-3) il valore della massima corrente di cortocircuito assegnato dal costruttore che l'interruttore in grado in interrompere per 2 volte (secondo il ciclo O-CO), sotto specifiche condizioni; queste non comprendono, dopo la prova, l'attitudine dell'interruttore a portare una corrente di carico. Un interruttore avente un dato potere di interruzione nominale di cortocircuito Icn deve avere un corrispondente potere di cortocircuito di servizio Ics, secondo la seguente tabella ricavata dalla Norma CEI 23-3 (EN 60898). Potere di interruzione in kA Icn 1,5 3 4,5 6 10 15 20 Ics 1,5 3 4,5 6 7,5 7,5 10
Il tempo convenzionale vale 1h per In < 63A e 2h per In 63A. Potere di interruzione nominale estremo in cortocircuito (Icu) (Norma CEI EN 60947-2) il valore della massima corrente di cortocircuito che l'interruttore in grado di interrompere per 2 volte (secondo il ciclo O-CO), alla corrispondente tensione nominale di impiego. Le condizioni previste per la verifica dell'interruttore dopo il ciclo di interruzione O-CO "non includono" l'attitudine dell'interruttore stesso a portare con continuit la sua corrente nominale. Esso espresso come il valore della corrente di cortocircuito presunta interrotta, in kA (per la corrente alternata il valore efficace della componente simmetrica). Allo stesso apparecchio il costruttore pu assegnare diversi valori di Icu, corrispondenti a valori diversi di tensione nominale di impiego Ur.
25 12,5
Potere di chiusura nominale in cortocircuito (Icm) (Norma CEI EN 60947-2) il valore della massima corrente di cortocircuito, assegnato dal costruttore, che l'interruttore automatico in grado di stabilire alla tensione nominale di impiego ed in condizioni specificate. Il potere di chiusura nominale in cortocircuito di un interruttore non deve essere inferiore al suo potere di interruzione nominale estremo in cortocircuito Icu, moltiplicato per il fattore n riportato dalla sottostante tabella tratta dalla norma CEI EN 60947-2; il suo valore espresso come il massimo picco della corrente presunta.
Rapporto n tra potere di chiusura e potere di interruzione in cortocircuito e fattore di potenza relativo (interruttori per c.a.) Pdi in cortocircuito [kA] (valore efficace) 4,5 Icu 6 6 < Icu 10 10 < Icu 20 20 < Icu 50 50 < Icu
82
Fattore di potenza
Valore minimo del fattore potere di chiusura n= potere di interruzione in cortocircuito 1,5 1,7 2,0 2,1 2,2
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Secondo la norma CEI 64-8, anche gli interruttori automatici e gli interruttori differenziali rispondenti alle norme domestiche (CEI EN 60898, CEI EN 61008-61009) assicurano la funzione di sezionamento, nonostante per questi apparecchi, al momento attuale, non siano previste prescrizioni e prove aggiuntive in merito. Sezionamento visualizzato La norma CEI EN 60947-1 (Apparecchiature a bassa tensione Parte 1: Regole generali) stabilisce delle prescrizioni a cui devono soddisfare gli interruttori adatti al sezionamento. Essi devono assicurare in posizione di aperto una distanza tra contatto fisso e mobile conforme ai requisiti necessari a soddisfare la funzione di isolamento e devono essere muniti di un dispositivo che indichi la posizione dei contatti mobili. Questo indicatore di posizione deve essere connesso ai contatti mobili in modo affidabile, ovvero deve indicare la posizione di aperto solo se i contatti sono effettivamente separati. Questa funzione detta sezionamento visualizzato. Secondo la norma, lattitudine di un interruttore al sezionamento visualizzato si verifica con una prova di robustezza meccanica: mantenendo forzatamente chiusi i contatti (ricorrendo a imbullonamento o saldatura), si sottopone lorgano di manovra ad una forza pari a 3 volte lo sforzo necessario alla manovra. Durante lapplicazione dello sforzo, non deve essere possibile bloccare lorgano di manovra mediante lucchetto. Al termine della prova, rilasciato lorgano di manovra, questo non deve indicare la posizione di aperto.
I valori preferenziali di tempo di ritardo previsto sono: 0,05 - 0,1 - 0,25 - 0,5 - 1 s. Sezionamento Il sezionamento secondo la norma CEI 64-8 quella funzione che contribuisce a garantire la sicurezza del personale avente il compito di svolgere lavori, riparazioni, localizzazione di guasti o sostituzione di apparecchi, su od in vicinanza di parti attive. La norma stabilisce che ogni circuito debba poter essere sezionato dallalimentazione. anche possibile sezionare con un unico dispositivo pi circuiti.
Interruttori differenziali
Corrente nominale differenziale di intervento (In) (Norme CEI EN 61008-1 e CEI EN 61009-1) il valore di corrente differenziale assegnato dal costruttore all'interruttore differenziale, per il quale l'interruttore deve funzionare in condizioni specificate.
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83
Definizioni
Sezionatore-fusibile un sezionatore nel quale un fusibile o un porta-fusibile con fusibile forma il contatto mobile. Interruttore di manovra-sezionatore con fusibile un interruttore di manovra-sezionatore nel quale uno o pi poli hanno un fusibile in serie in una unit combinata. Interruttore di manovra-sezionatorefusibile un interruttore di manovra-sezionatore nel quale un fusibile o un portafusibile con fusibile forma il contatto mobile. Nella tabella sottostante sono indicate le caratteristiche elettriche in corrente richieste ai vari tipi di apparecchiatura conformi alla norma CEI EN 60947-3.
(si veda a questo proposito il paragrafo dedicato agli interruttori di manovrasezionatori). Sono valori che si riferiscono alla manovra di questi apparecchi sotto carico. Corrente nominale ammissibile di breve durata la corrente, espressa in valore efficace, che un interruttore di manovra, un sezionatore o un interruttore di manovrasezionatore pu sopportare senza danni per un tempo specificato dal costruttore. Il valore della corrente di breve durata nominale ammissibile deve essere non inferiore a 12 volte la corrente nominale massima dichiarata dal costruttore. Potere di chiusura nominale su cortocircuito il valore della massima corrente (espresso in kA di cresta) che un interruttore di manovra o un interruttore di manovrasezionatore in grado di stabilire alla tensione nominale dimpiego e ad uno specificato valore del fattore di potenza di cortocircuito. Questa grandezza si riferisce quindi alla manovra di chiusura dellinterruttore in condizioni di cortocircuito. Corrente nominale condizionale di cortocircuito il valore della corrente presunta che lapparecchio pu sopportare se protetto da un dispositivo di protezione contro il cortocircuito specificato dal costruttore.
Parametri elettrici in corrente relativi agli apparecchi conformi alla norma CEI EN 60947-3
Potere di chiusura e di interruzione nominale Sono i valori di corrente che un apparecchio pu rispettivamente stabilire ed interrompere in modo soddisfacente in condizioni specificate di chiusura ed interruzione, espressi con riferimento alla tensione nominale dimpiego, alla corrente nominale dimpiego ed alla categoria di utilizzazione
Elenco delle caratteristiche elettriche in corrente richiesta ad una determinata apparecchiatura conforme alla norma CEI EN 60947-3
Prova Interruttore di manovra Interruttore di manovra fusibile Interruttore di manovra con fusibile Sezionatore Sezionatore Sezionatore Interruttore Interruttore con fusibile fusibile di manovra di manovra sezionatore sezionatore con fusibile Interruttore di manovra sezionatore fusibile
Poteri di interruzione c e di chiusura nominali (in sovraccarico) Tenuta alla corrente c di breve durata Potere di chiusura c nominale su cortocircuito Corrente condizionale c di cortocircuito c Caratteristica richiesta v Caratteristica non richiesta
c v v c
c v v c
c c v c
v v v c
v v v c
c c c c
c v v c
c v v c
84
Schneider Electric
Tipi di protezioni
Correnti operanti negli sganciatori La corrente che passa nellinterruttore direttamente utilizzata per il funzionamento degli sganciatori magnetotermici negli interruttori aventi correnti nominali basse o medie (fino a 250 A). Negli interruttori aventi correnti nominali superiori ed in quelli equipaggiati con rel elettronici gli sganciatori vengono alimentati mediante appositi trasformatori di corrente integrati nello sganciatore; per questa ragione essi non sono adatti al funzionamento in corrente continua. Tipi di interruttori e relativi sganciatori c Gli interruttori di tipo modulare (serie Multi 9) sono equipaggiati con sganciatori di tipo magnetotermico integrati nella struttura dellinterruttore e pertanto non intercambiabili. Gli sganciatori di questi interruttori non hanno possibilit di regolazione delle correnti di intervento da parte degli utilizzatori, ma sono disponibili in una larga gamma di correnti di intervento tali da coprire tutti i bisogni applicativi. Sono disponibili sganciatori aventi diverse tipologie di curve di intervento in relazione ai diversi possibili impieghi; c gli interruttori di tipo scatolato fino a 630 A di corrente nominale (serie Compact) possono essere equipaggiati sia con sganciatori di tipo magnetotermico che con sganciatori elettronici per correnti fino a
250 A, solo con sganciatori elettronici per correnti maggiori di 250 A. In entrambi i casi possibile la regolazione delle soglie di intervento, con un campo di regolazione pi ristretto per gli sganciatori magnetotermici e pi ampio per gli sganciatori elettronici. Gli sganciatori magnetotermici sono disponibili con diverse tipologie di curve di intervento, mentre gli sganciatori elettronici possono essere adattati alle caratteristiche dei diversi circuiti da proteggere grazie allampiezza dei loro campi di regolazione; c i nuovi interruttori scatolati da 630 A fino a 3200 A ed i nuovi interruttori di tipo aperto Masterpact NT ed NW sono equipaggiati con delle nuove unit di controllo, denominate Micrologic che, oltre alle funzioni di protezione con ampi campi di regolazione delle correnti e dei tempi di intervento, offrono delle funzioni evolute gestite da un microprocessore indipendente, come le misure delle diverse grandezze elettriche delle reti o funzioni di protezione o di sorveglianza aggiuntive (es. squilibrio di corrente, minima tensione, massima tensione, ritorno di potenza ecc). In particolare, luso di interruttori di tipo aperto e delle relative unit di controllo consente di ottenere la selettivit cronometrica tra diversi interruttori mantenendo il ritardo di intervento molto contenuto anche per gli interruttori installati a monte degli impianti.
Denominazioni
Sganciatori elettronici per Compact NS100/630 Gli sganciatori elettronici per Compact NS100/630 sono designati da una sigla che ne identifica le caratteristiche. Nella tabella sottostante indicato il significato di ogni elemento. STR sganciatore statico con lettura RMS (valore efficace) della corrente 1a cifra numero di protezioni regolabili 2a cifra famiglia: 2: NS100NS250 3: NS400 e NS630 lettera tipo di protezione M: motori G: generatori S: selettivo U: universale
Unit di controllo Micrologic per Compact NS630b/3200 e Masterpact NT ed NW Le unit di controllo Micrologic per i nuovi interruttori di potenza sono designate dalle seguenti sigle: 2.0 A Xy Z X: tipo di protezione c 2 per una protezione di base; c 5 per una protezione selettiva; c 6 per una protezione selettiva + guasto a terra; c 7 per una protezione selettiva + differenziale. Y: versione del modulo di controllo Identificazione delle diverse versioni. Lo 0 indica la 1a versione realizzata. Z: tipo di misura c A per amperometro; c P per potenza; c H per armonica.
Schneider Electric
85
curva B Im 6,4 9,6 In (8 In 20%) Im 5 10 In di cavi e impianti che alimentano apparecchi utilizzatori classici. Sovraccarico: termici standard di cavi che alimentano apparecchi utilizzatori a forte corrente di avviamento. Sovraccarico: termici standard di cavi che alimentano apparecchi utilizzatori a forte corrente di avviamento. Sovraccarico: termici standard dei circuiti elettronici
curva MA
(1) La caratteristica K si differenzia dalla D per la corrente di funzionamento If = 1,2 In (K); If = 1,3 In (D). (2) Tolleranza ammessa 20%
Merlin Gerin offre a catalogo interruttori automatici modulari rispondenti a tutte le diverse esigenze dinstallazione e di esercizio sopra elencate. Nella tabella a fianco sono riportati i prodotti a catalogo con le rispettive caratteristiche dintervento, a seconda del settore di applicazione.
Tabella di scelta
tipo campo (In) C40a C40N C60a C60N C60H C60L C60L-MA C120N NG125a NG125N NG125L NG125L-MA C32H-DC
curva B (1) 35 c c c c c c c c
curva K 10 14
curva MA 12 (3)
(1) Per C60L, C120N, NG125N, NG125L: 3,2 4,8 In (2) Per C60L, C120N, NG125a, NG125N, NG125L, C32H-DC: 7 10 In (3) Tolleranza ammessa 20% 86 Schneider Electric
La soglia di intervento dello sganciatore magnetico varia da 10 a 16 In a seconda della corrente nominale. Questi interruttori possono quindi adattarsi bene a reti di tipo standard.
Compact NS
Gli interruttori della gamma Compact NS presentano il vantaggio di avere la possibilit di montare diversi tipi di sganciatore in funzione del tipo di protezione da realizzare e della corrente nominale richiesta. Nella tabella a fianco sono riportate le caratteristiche dei diversi tipi di sganciatori con le applicazioni per le quali sono normalmente utilizzati. Nota: gli interruttori NS400 e NS630 hanno sganciatori di tipo elettronico e quindi, dato che rilevano le correnti mediante dei trasformatori di corrente, non sono in grado di funzionare in corrente continua, applicazione per la quale sono previsti gli sganciatori MP.
MA
non presente
regolabile
MP
non presente
regolabile
Sganciatori elettronici
Di seguito sono sintetizzate le principali caratteristiche e le possibilit di regolazione degli sganciatori elettronici che equipaggiano gli interruttori scatolati Compact NS160/630 e delle unit di controllo che equipaggiano
i nuovi interruttori scatolati Compact NS630b/3200 ed i nuovi interruttori aperti Masterpact NT ed NW. Le possibilit di regolazione di ciascuno sganciatore elettronico sono mostrate nella parte di questo capitolo dedicata alle curve d'intervento degli sganciatori.
Nelle pagine di sinistra sono illustrati gli andamenti delle curve degli sganciatori elettronici in forma qualitativa e nelle pagine di destra le corrispondenti curve tempo/ corrente su scala logaritmica.
Compact NS 160/250
sganciatore tipo STR22SE STR22GE STR22ME lungo ritardo a soglia regolabile a soglia regolabile e tempi di sgancio ridotti a soglia regolabile e temporizzazione conforme alla classe d'intervento 10 secondo la Norma CEI EN 60947-4 lungo ritardo a soglia regolabile a soglia e temporizzazione regolabile a soglia regolabile e temporizzazione conforme alle classi d'intervento 10 A, 10 e 20 secondo la Norma CEI EN 60947-4 corto ritardo a soglia regolabile e temporizzazione fissa a soglia regolabile e temporizzazione fissa a soglia pari ad un multiplo costante della soglia di lungo ritardo e temporizzazione fissa istantaneo a soglia fissa a soglia fissa a soglia fissa
Compact NS 400/630
sganciatore tipo STR23SE STR53UE STR43ME corto ritardo a soglia regolabile e temporizzazione fissa a soglia e temporizzazione regolabili e pos. I2t ON-OFF a soglia regolabile e temporizzazione fissa istantaneo a soglia fissa a soglia regolabile a soglia fissa
guasto a terra
a soglia e temporizzazione regolabili e pos. I2t ON-OFF a soglia e temporizzazione regolabili e pos. I2t ON-OFF a soglia e temporizzazione regolabili e pos. I2t ON-OFF
a soglia regolabile
Schneider Electric
Protezioni in corrente
Micrologic 2: protezione base
2.0 A
5.0 A
5.0 P
5.0 H
6.0 A
6.0 P
6.0 H
7.0 A
7.0 P
7.0 H
88
Schneider Electric
CA CA-CC
4500 4500 10 5 3
4500 4500
10 5 6
20 10
Ics CC IEC 60947-2 - CEI EN 60947-2 [kA] costante di tempo del circuito L/R - 0,015s (2) Icu 60 (1P) 125 (1P) 125 (2P) 125 (3P) 250 (2P) 250 (4P) 3 c OF, SD OF+OF/SD MN, MNs, MX+OF MNx MSU Tm TL C40, CTC 40 diretta rinviata (con blocco porta) utensile coppia di serraggio [Nm] dimensione cavo [mm2] rigido 3 c
75% Icu
Ics classe di limitazione chiusura rapida sezionamento visualizzato blocco Vigi adattabile ausiliari elettrici 3 c c c c c (4) c c c * 2 max.10 ** 2 max.10 max.10 * 2 max.16 max.16 3 c c c c c (4) c c 3 c c c c c (4) c c c c 3 c c c c c (4) c c c
flessibile max.10
** 25 A: 2 3263 A: 3,5 25 A: max 25 32 63 A: max 35 25 A: max 16 32 63 A: max 25 C40N B 6 10 16 20 25 32 40 C60a B 6 10 16 20 25 32 40 C60N B C 6 0,5 10 1 16 2 20 3 25 4 32 6 40 10 50 16 63 20 25 32 40 50 63 30 30
DomA45 C 6 10 16 20 25 32
DomA42/7 C 6 10 16 20 25 32
C40a B 6 10 16 20 25 32 40
C 1 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40
C 1 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40
C 6 10 16 20 25 32 40
30
30
30
30
30
30
30
40 50 63 30
(1) Per interruttori 2P, 3P, 4P impiegati in un sistema a neutro isolato (caso di doppio guasto disolamento) utilizzare il Pdi relativo ad interruttori unipolari ed alla tensione concatenata. (2) Tra parentesi indicato il numero di poli che devono partecipare all'interruzione. (3) caratteristica tipo Im=In x B C 5 10 6,4 9,6 D 10 14 9,6 14,4 9,6 14,4 2,4 3,6 1220% K Z MA
(4) Ausiliaria OF+OF/SD compatibile solo se l'interruttore C40 viene utilizzato come interruttore di protezione di gruppi di partenza o senza i ripartitori. (5) Icn-Ics riferiti a 230 V. (6) Per C60H curva D: Ue = 240/415 (7) Per In 1,6 e 2,5 Pdi = 50kA * cacciavite Poz idriv nr.2 o a lama piatta -6mm ** cacciavite Pozidriv nr.2 o a lama piatta da 6,5 mm
Schneider Electric
89
CA CC CA-CC
2, 3, 4
Ics CC IEC 60947-2 - CEI EN 60947-2 [kA] costante di tempo del circuito L/R - 0,015s (2) Icu 60 (1P) 125 (1P) 125 (2P) 125 (3P) 250 (2P) 250 (4P)
Ics classe di limitazione chiusura rapida sezionamento visualizzato blocco Vigi adattabile
3 c c c
tipo
sganciatore magnetotermico (3) caratteristiche In [A] corrente nominale
C60H
C 0,5 1 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40 50 63 30 D 0,5 1 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40 50 63 40
3,2 4,8 7 10
(4) La caratteristica K si differenzia dalla D per la corrente di funzionamento: IF = 1,2 In (K), IF = 1,3 In (D). (5) Il potere di chiusura e di interruzione nominale di un polo singolo (Icn1) a 230 V uguale a Icn. (6) Per C60H curva D: Ue=240/415 V. (7) Per In=1,6 e 2,5 Icu= 50 kA.
90
Schneider Electric
C60L-MA
1,625 A 240/415 440 60 / polo 12 500 6 2,3 40 A 240/415 440 60 / polo 12 500 6 2,3
C120N
80125 A 230/400 440 125 / polo 12 500 6 1
2, 3, 4
2, 3, 4
2, 3, 4
2, 3, 4
10000 7500 50 25 6 50 20 5 50 15 4 20 10 3
10000 7500
50 25 20
40 20 15
30 15 10
50 25 (7) 20
40 20 15
20 10 6
50% Icu
75% Icu 20
30 50
30 40 20 100% Icu 3 c c
100% Icu c c c c c c
c c c
C60L
B 0,5 1 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40 50 63 40 C 0,5 1 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40 50 63 40 K (4) 1 1,6 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40 Z 1 1,6 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40
C60L-MA
MA 1,6 2,5 4 6,3 10 12,5 16 25 40
C120N
B 80 100 125 C 80 100 125 D 80 100 125
40
40
40
30
30
30
Schneider Electric
91
NG125N
10125 A 240/415 500 60/polo 12 690 8 1
CA CC CA-CC
3, 4
30 16 10 8 75% Icu
50 25 20 10
50 25 20 10
Ics CC IEC 60947-2 - CEI EN 60947-2 [kA] costante di tempo del circuito L/R - 0,015s (2) Icu 60 (1P) 125 (1P) 125 (2P) 125 (3P) 250 (2P) 250 (4P)
75% Icu 25 25 25
40 20 100% Icu c c c c c c c
Ics chiusura rapida sezionamento visualizzato blocco Vigi adattabile leva di comando a 3 posizioni (aperto-chiuso-sganciato) pulsante di test meccanismo di sgancio blocco a lucchetto integrato morsetti intercambiabili (80125 A)
100% Icu c c c c c
c c c c c
c c c c c c c
tipo
sganciatore magnetotermico (3) caratteristiche In [A] corrente nominale
NG125a
C 80 100 125
NG125N
B 80 100 125 C 10 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125 D 80 100 125
40
40
40
40
(1) Per interruttori 2P, 3P, 4P impiegati in un sistema a neutro isolato (caso di doppio guasto d'isolamento) utilizzare il Pdi relativo ad interruttori unipolari ed alla tensione concatenata. (2) Tra parentesi indicato il numero di poli che devono partecipare all'interruzione. (3) caratteristica tipo Im = In x B C 5 10 7 10 10 14 10 14 2,4 3,6 12 D K Z MA CEI EN 60898 3 5 CEI 23-3 4a ed. CEI EN 60947-2 3,2 4,8 (4) Ics = 75% Icu (5) Ics = 50% Icu (6) Ics = 40% Icu
92
Schneider Electric
NG125L-MA
463 A 240/415 500 60/polo 12 690 8 2
C32H-DC
140 A 127/250 CC 440 60/polo 12 500 1, 2
P25M
0,161,6 A 690 690 220 12-24 690 6 3 2,54 6,3 10 1418 2325
3, 4
100 50 12,5
100 50 40 15
100 50 40 15
100 50 40 15
75% Icu 50 50
10 20 10
50 100% Icu c c c c c
c c c c c
c c c c c c c
100% Icu c c c c c
c c c c c c c
100% Icu c c
c c c c
NG125L
B 10 16 20 25 32 40 50 63 C 10 16 20 25 32 40 50 63 D 10 16 20 25 32 40 50 63
NG125L-MA
MA 4 6,3 10 12,5 16 25 40 63
C32H-DC
C 1 2 3 6 10 16 20 25 32 40
P25M
MA 0,10,16 0,160,25 0,250,4 0,40,63 0,61 11,6 1,62,5 2,54 46,3 610 914 1318 1723 2025 40
40
40
40
40
40
Schneider Electric
93
corrente nominale [A] categoria dimpiego tensione nominale dimpiego circuito di potenza [V] tensione minima dimpiego [V] tensione disolamento [V] tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] frequenza [Hz] frequenza di manovra [cicli/minuto] lunghezza cavo di comando [m] comando tramite ordine mantenuto tensione di comando [V] comando tramite ordine impulsivo tensione di comando [V] numero di poli potere dinterruzione (1) CA IEC 60898 - CEI EN 60898 [A]
Ue [V] Icn Ics 230/400 230/400 130 240 415 440 500 690 3000 (4) 3000 (4) 3000 (4) 3000 (4)
Ics CC IEC 60947-2 - CEI EN 60947-2 [kA] costante di tempo del circuito L/R - 0,015s (2) Icu 60 (1P) 125 (1P) 125 (2P) 125 (3P) 250 (2P) 250 (4P)
75% Icu
Ics chiusura rapida sezionamento visualizzato blocco Vigi adattabile blocco a lucchetto integrato
tipo
sganciatore magnetotermico (3) caratteristiche In [A] corrente nominale
TC16 (5)
C 6 10 16
30
(4) Icn-Ics riferiti a 230 V. (5) L'interruttore TC16 associa in un unico apparecchio la funzione di comando ad elevate cadenze (contattore) e protezione magnetotermica (6) L'interruttore TC16P presenta caratteristiche analoghe al TC16, ma viene comandato con segnali di tipo impulsivo. 94 Schneider Electric
Tm + C60/C120 (8)
0,5125 A 440 60 / polo 12 500 6 50 / 60 10/giorno
220/240
1+N
1, 2
3, 4
4,5
4,5
16 6 (4,5 curva D)
75% Icu
c c c c
c c c c
TC16P (6)
C 10 16
Tm + C60/C120 (8)
30
30
(7) L'interruttore Reflex XC40 associa in un unico apparecchio le funzioni di telecomando (per segnale impulsivo e mantenuto) e protezione magnetotermica. (8) L'associazione di un modulo Tm e di un interruttore C60/C120 rende possibile il comando a distanza dell'interruttore. (9) L'MDI un modulo di adattamento di intensit di corrente. (10) L'MDU un modulo di adattamento di tensione.
Schneider Electric
95
NSA160
3,4 160 500 8 E 25 16 10 5 5 50% c A 10000 5000 c c c c 90 x 120 x 82,5 120 x 120 x 82,5 210 x 120 x 82,5 240 x 120 x 82,5 1,1 1,4 2,6 3,1 NE 50 25 15 10 10 100% N 70 36 18 10 10 100%
numero di poli caratteristiche elettriche secondo CEI EN 60947-2 corrente nominale [A] In tensione nominale d'isolamento [V] Ui tensione nominale tenuta Uimp ad impulso [kV] potere di interruzione nominale estremo [kA eff.] Icu
50/60 Hz
CC potere di interruzione nominale di servizio (% Icu) attitudine al sezionamento categoria di utilizzazione durata (cicli CO) protezione sganciatore magnetotermico dispositivo differenziale dimensioni e pesi dimensioni L x H x P [mm] Ics
220 / 240 V 380 / 415 V 440 V 500 / 525 V 125 V (1P) 250 V (2P)
peso [kg]
Compact Vigicompact
(1) L'interruttore NSC100N conforme alle norme UL508, CSA22-2 N14, garantendo i seguenti valori di potere di interruzione estremo [kA eff]: c 240 V: 42; c 480 V: 18; c 600 V: 10.
25
32
40
50
63
80
100
125
600
600
600
1000
1000
1000
1000
1250
NSA160
corrente nominale [A] In a 40C 16 25 NSA160 c c protezione contro i sovraccarichi (termico) soglia di Ir fissa intervento [A] 16 25 protezione contro i cortocircuiti (magnetico) soglia di Im fissa intervento [A] 600 600 32 c 40 c 50 c 63 c 80 c 100 c 125 c 160 c
32
40
50
63
80
100
125
160
600
600
1000
1000
1000
1250
1250
1250
96
Schneider Electric
numero di poli caratteristiche elettriche secondo IEC 947-2 e CEI EN 60947.2 corrente nominale [A] In 65C tensione nominale di isolamento [V] Ui tensione nominale tenuta ad impulso [kV] Uimp tensione nominale d'impiego [V] Ue CA 50/60 Hz CC potere di interruzione nominale estremo Icu CA 50/60 Hz [kA eff.]
CC (L/R 0, 015 s) potere di interruzione nominale di servizio attitudine al sezionamento categoria di utilizzazione durata (cicli CO) Ics (% Icu)
meccanica elettrica
240 V 480 V 600 V integrato min/max regolabile 3 poli fisso ANT 3 poli fisso ANT
protezione sganciatore magnetico MA taglia [A] protezione cortocircuito dimensioni e pesi dimensioni L x H x P [mm] peso [kg]
In Im
Schneider Electric
97
Uimp Ue
Icu
CA 50/60 Hz
potere di interruzione nominale di servizio attitudine al sezionamento categoria di utilizzazione durata (cicli CO)
Ics
(% Icu)
c
A meccanica elettrica 440 V - In/2 440 V - In 40000 40000 20000 85 35 20 TM-D TM-G MA MP 100 65 35 200 130 50
caratteristiche elettriche secondo Nema AB1 potere di interruzione [kA] 240 V 480 V 600 V protezione sganciatore magnetotermico (2)
c c c c c c
STR22SE STR22GE STR22ME STR43ME STR23SE (u 525 V) STR23SV (u > 525 V) STR53UE (u 525 V) STR53SV (u > 525 V)
dispositivo differenziale dimensioni e pesi dimensioni L x H x P [mm] peso [kg] 3 poli fisso ANT 4 poli fisso ANT 3 poli fisso ANT 4 poli fisso ANT (1) Interruttore in versione fissa. (2) Sia gli sganciatori magnetotermici che gli sganciatori elettronici sono intercambiabili.
c c
105x161x86 140x161x86 1,6 2,1
98
Schneider Electric
NS400
3, 4 400 750 8 690 500 N 85 45 42 30 10 H 100 70 65 50 20 85 85 100% 100% L 150 150 130 100 70
NS630
3, 4 630 750 8 690 500 N 85 45 42 30 10 H 100 70 65 50 20 85 85 100% 100% 100% L 150 150 130 70 35
c
A 20000 20000 10000 85 35 20 100 65 35 200 130 50
c
A 15000 12000 6000 85 42 20 100 65 35 200 130 50
c
A 15000 8000 4000 85 42 20 100 65 35 200 130 50
c c c c c c
c c
c c
c c
105x161x86 140x161x86 1,9 2,3
c c c c c c c
140x255x110 185x255x110 6,0 7,8
c c c c c c c
140x255x110 185x255x110 6,0 7,8
Schneider Electric
99
NS400-250
3,4 250 750 8 690 500 N 85 45 42 30 10 H 100 70 65 50 20 L 150 150 130 100 75
potere di interruzione nominale di servizio attitudine al sezionamento categoria di utilizzazione durata (cicli CO)
Ics
(% Icu)
caratteristiche elettriche secondo NEMA AB1 potere di interruzione [kA] 240 V 480 V 600 V protezione sganciatore elettronico intercambiabile STR23SE STR43ME STR53UE dispositivo differenziale installazione attacchi versioni blocco Vigi Rel Vigirex
dimensioni e pesi dimensioni L x H x P [mm] pesi [kg] (1) Interruttore in versione fissa. 3 poli fisso ANT 4 poli fisso ANT 3 poli fisso ANT 4 poli fisso ANT 140x255x110 185x255x110 6 7,8 140x255x110 185x255x110 6 7,8
100
Schneider Electric
TM16D/TM 250D
16 25 32 40 50 63 80 100 125 160 200 250
TM16G/TM63G
16 25 40 63
c c
c c
c c
c c
c c
c c
c c
c c
c c
c c
c c
c c
c c
c c
regolabile da 0,8 a 1 x In senza protezione non prevista 1 x Ir fisso 190 300 400 500 500 500 regolabile 1000 1250 1250 1250 510 x In 56 56 63 0,5 x Ir
STR22GE
160 250 40 100 160 250
STR23SE/STR23SV
400 630
STR53UE/STR53SV
400 630
40
80
100
c c
c c
c c
c c
c c
regolabile (48 gradini) da 0,4 a 1 x In da 1,05 a 1,20 x Ir fissa 120 180 5 7,5 3,2 5
regolabile (48 gradini) da 0,4 a 1 x In da 1,05 a 1,20 x Ir regolabile 17 34 25 0,8 1 0,5 0,7 50 1,6 2 1,1 1,4 69 3,2 4 2,2 2,8 138 6,4 8 4,4 5,5 277 400 12,8 16 8,8 11
max 180 max 7,5 a 7,2 x Ir min protezione del 4P 3r neutro regolabile 4P 3r + N/2 4P 4r soglia di intervento [A] tempi di
"I2t=costante")
100 200
intervento [ms]
15
60
140
230
tempo max interr. 60 protezione contro i cortocircuiti (istantaneo) soglia di intervento [A] I fissa 11 x In
60 fissa 11 x In
60 fissa 11 x In
60
140
230 350
Schneider Electric
101
Caratteristiche elettriche interruttori automatici Altre funzioni degli sganciatori elettronici per Compact NS160/630
102
Schneider Electric
Caratteristiche elettriche interruttori automatici Opzioni sganciatori elettronici per Compact NS160/630
Schneider Electric
103
Caratteristiche elettriche interruttori automatici Sganciatori protezione motori e corrente continua per Compact NS160/630
MA
25 50 100 150 220 320 500
da 6 a 14 x In
da 8 a 13 x In
da 6,3 a 12,5 x In
(1) Da abbinare a protezioni termiche separate (vedere tabelle di coordinamento a pag. 257). Per In inferiori a 25 A consultateci.
STR22ME
40 50 80 100 150 220
STR43ME
320 500
c c
c c
c c
c c
c c
c c c
MP1
c c
MP2
c c
MP3
c c
MP4
c
(1) Con i Compact NS fino a 250A, la protezione in corrente continua si effettua con gli sganciatori magnetotermici tipo TMD o TMG.
104
Schneider Electric
Caratteristiche elettriche interruttori automatici Altre funzioni e opzioni sganciatori elettronici protezione motori per Compact NS160/630
Schneider Electric
105
In Ui Uimp Ue Icu
50C 65C
Potere dinterruzione nominale di servizio [kA eff] Corrente nom. di breve durata ammissibile [kA eff] V CA 50/60 Hz Attitudine al sezionamento Categoria di utilizzazione Durata (cicli CO)
Ics Icw
%Icu 0.5 s 1s
Grado di inquinamento Caratteristiche elettriche secondo NEMA AB1 Potere dinterruzione [kA] 240 V 480 V 600 V Protezioni e misure Sganciatori intercambiabili Protezione contro i sovraccarichi Protezione contro i cortocircuiti Protezione di terra Protezione differenziale Selettivit logica Protezione del neutro Misura delle correnti Installazione e collegamenti Esecuzione fisso estraibile Comando manuale elettrico Dimensioni [mm] HxLxP Pesi [kg] (1) NS1000L: 950 A fisso fisso attacchi anteriori attacchi posteriori attacchi anteriori attacchi posteriori comando diretto rotativo diretto o rinviato telecomando 3P 4P 3P 4P lungo ritardo corto ritardo istantanea Ir (In x ) Isd (Ir x ) Ii (In x ) Ig (In x ) In ZSI
106
Schneider Electric
NS800
NS1000
NS1250
3,4 1250 1090 750 8 690 500 N 50 50 50 40 30 75% 25 17 H 70 70 65 50 42 50% 25 17 B
NS1600
NS2000
3,4
NS2500
NS3200
1600 1160
2500
3200
c
B 10000 6000 5000 4000 2000 III N 50 42 30 H 70 65 42 L 150 100 25 Micrologic 5.0
c
B 10000 5000 4000 3000 2000 III N 50 42 30 Micrologic 2.0 A H 70 65 42 Micrologic 5.0 A 5000 2000 2000 1000
c
B 6000 3000 2000 2000 1000 III N 85 65 50 H 125 85 Micrologic 6.0 A Micrologic 7.0 A
Micrologic 2.0
c
-
c
-
c c c
-
c
-
c
-
c c c
-
c c c c
-
c c c
-
c
-
c
-
c c c c c c c c c c
327 x 210 x 147 327 x 280 x 147 14 18
c c c c
-
c c c
c c c c
c c c c c c c
327 x 210 x 147 327 x 280 x 147 14 18
c
350 x 420 x 160 350 x 535 x 160 24 36
Schneider Electric
107
comando diretto manovra rotativa diretta o rinviata attacchi attacchi attacchi attacchi attacchi attacchi anteriori posteriori anteriori posteriori anteriori posteriori
Versioni
Caratteristiche elettriche Tensione nominale d'impiego (V) Potere di interruzione nominale estremo (kA eff) Potere di interruzione nominale di servizio (kA eff) Caratteristiche elettriche secondo CEI EN 60947-2 Corrente nominale (A) Tensione nominale di isolamento (V) Tensione di tenuta ad impulso kV) Tensione nominale d'impiego (V) Potere di interruzione nominale estremo (kA eff) Potere di interruzione nominale di servizio Attitudine al sezionamento Corrente nom. di breve durata ammissibile (kA eff) V CA 50/60 Hz Categoria di utilizzazione Durata (cicli CO)
meccanica elettrica
1000 V
In/2 In
Grado di inquinamento Protezioni e misure Sganciatori elettronici intercambiabili Protezioni contro i sovraccarichi Protezioni contro i cortocircuiti Protezione di terra Protezioni differenziale residua Selettivit logica Protezione del neutro Protezione differenziale Misura delle correnti Ausiliari di segnalazione e comando Contatti di segnalazione Sganciatori voltmetrici
lungo ritardo corto ritardo istantanea lg (In x ) I n ZSI con rel Vigirex associato
Comunicazione a distanza tramite bus Segnalazioni dello stato dell'interruttore Comando a distanza dell'interruttore Trasmissione delle regolazioni dello sganciatore Segnalazione e identificazione delle protezione e degli allarmi Trasmissione delle correnti misurate Installazione Accessori attacchi e distanziatore poli coprimorsetti e separatori di fase mostrine Dimensioni (mm) fisso 3P LxHxP 4P Peso (kg) fisso 3P 4P Commutatori di rete Interblocchi
108
Schneider Electric
Schneider Electric
109
Icu
220/415 V 440 V 525 V 690 V 1000 V Ics 0,5 s 3s 220/415 V 440 V 525 V 690 V 1000 V
potere dinterruzione nominale di servizio (kA eff) corrente di breve durata ammissibile nominale (kA eff) V AC 50/60 Hz tenuta elettrodinamica (kA cresta) potere di chiusura nominale (kA cresta) V AC 50/60 H
Icw
Icm
110
Schneider Electric
NT08
800 800 da 400 a 800 H1 42 42 42 42 % Icu 42 20 88 88 88 88 88 25 < 50
NT10
1000 1000 da 400 a 1000 L1 150 130 100 75 100% 10 15 330 286 220 165 9 H10 20 25 42 25
NT12
1250 1250 da 630 a 1250 H1 42 42 42 42 42 20 88 75 75 75 75 25 < 50
NT16
1600 1600 da 800 a 1600 H10 20 100% 25 42 25
42 42 42
150 100 25
42 42 42
75 75 75 42 42
42 20 20
75 75 75 42 42
42 20 20
25 12,5 6 3 3
25 12,5 3 2 2
25 12,5 0,5 -
25 12,5 0,5 -
c c c c
322 x 288 x 280 322 x 358 x 280 259 x 210 x 211 259 x 245 x 211 30/39 14/18
c c c c
c c
-
c c c c
322 x 288 x 280 322 x 358 x 280 259 x 210 x 211 259 x 245 x 211 30/39 14/18
c c
-
NW08
800 800 da 400 a 800 N1 42 42 2 42 % Icu 42 22 88 88 88 88 88 25 < 70
NW10
1000 1000 da 400 a 1000 H1 65 65 65 65 100% 65 36 143 senza 143 143 143 143 25 H2a 85 85 65 65 85 50 187 senza 220 220 187 187 25
NW12
1250 1250 da 630 a 1250 H2 100 100 85 85 85 50 187
NW16
1600 1600 da 800 a 1600 L1 150 150 130 100 30 30 63 H10 50 50 50 105
Icu
potere dinterruzione nominale di servizio (kA eff) corrente di breve durata ammissibile nominale (kA eff) V AC 50/60 Hz tenuta elettrodinamica (kA cresta) protezione istantanea integrata potere di chiusura nominale (kA cresta) V AC 50/60 Hz
Icw
Icm
105 -
Icw
potere di interruzione Icu (kA eff) con un rel di protezione esterno temporizzazione massima: 350 ms
comando motori (AC3-947-4) collegamenti estraibile fisso dimensioni (mm) HxLxP estraibile fisso pesi (kg) (1) Con attacchi posteriori verticali (2) tranne 4000 A estraibile fisso
c c c c
c c c c
c c c c
c c c c
c c
c c
439 x 441 x 367 439 x 556 x 367 352 x 429 x 290 352 x 544 x 290 90/120 60/80
112
Schneider Electric
NW20
2000 2000 da 1000 a 2000 N1 42 42 42 42 42 22 88 H1 65 65 65 65 100% 65 36 143 senza 143 143 143 143 25 H2a 85 85 65 65 H2 100 100 85 85 85 75 187 c 220 220 187 187 25 H3 150 150 130 100 65 65 143 c 330 330 286 220 25 L1 150 150 130 100 30 30 63 c 330 330 286 220 10 H10 50 50 50 105 c 105 -
88 88 88 88 25 < 70
42 42 42
65 65 65
85 85 65
100 100 85
65 65 65
85 85 65
100 100 85
HA10 105 50 50
HA10 105 50 50
20 10 8 8 6
c c c c
8 6 6
c c c c
8 6 6
c c c c
8 6 6
c c c c
2 2 6
c c
3 3 -
0,5
c c
c c
20 10 5 2,5 2,5
c c c (2) c
5 2,5 2,5
c c c (2) c
5 2,5 2,5
c c c (2) c
c c
0,5 -
c c
10 5 1,5 1,5 -
1,5 1,5 -
c c
c c
479 x 786 x 367 479 x 1016 x 367 352 x 774 x 290 352 x 1004 x 290 225/300 120/160
Schneider Electric
113
Caratteristiche elettriche interruttori automatici Unit di controllo Micrologic per Compact NS630b/3200
Regolazione delle protezioni
Appositi commutatori consentono la regolazione dei valori di soglia e temporizzazione delle protezioni. La precisione delle regolazioni pu essere aumentata mediante sostituzione del plug lungo ritardo. Protezione contro i sovraccarichi Protezione lungo ritardo LR riferita al valore efficace della corrente (RMS). Memoria termica: immagine termica prima e dopo lapertura. Protezione contro i cortocircuiti Protezione corto ritardo CR (valore efficace RMS) e protezione istantanea IST. Scelta del tipo di I2t (ON o OFF) su temporizzazione corto ritardo. Protezione del neutro Sugli interruttori tripolari non disponibile la funzione di protezione del neutro. Sugli interruttori tetrapolari possibile scegliere il tipo di protezione del neutro con un commutatore a 3 posizioni: neutro non protetto (4P 3d), neutro protetto al 50% (4P 3d + N/2), neutro protetto al 100% (4P 4d).
1 soglia e temporizzazione protezione Lungo Ritardo LR 2 LED di segnalazione del sovraccarico 3 soglia e temporizzazione protezione Corto Ritardo CR 4 soglia regolabile protezione istantanea 5 viti di fissaggio plug Lungo Ritardo 6 presa test
Nota: Le unit di controllo Micrologic senza misura sono dotate anche nella versione standard di una calotta di protezione trasparente.
114
Schneider Electric
Micrologic 2.0
0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 0,95 0,98 altre regolazioni o inibizione mediante cambio di plug 12,5 25 50 100 200 300 400 500 0,5 1 2 4 8 12 16 20 0,34 0,69 1,38 2,7 5,5 8,3 11 13,8 20 mn prima e dopo lo sgancio 1,5 2 2,5 3 4 5 6 8 1 600 24 16,6
10
fissa: 20 ms
Protezioni
Lungo ritardo Soglia intervento da 1,05 a 1,20 Ir Temporizzazione (s) precisione: da 0 a -20% Memoria termica Corto ritardo Soglia precisione: 10 % Temporizzazione (ms) a 10 Ir Isd = Ir x gradini di regolazione t sd (non intervento) t sd (max di interruzione) Istantanea Soglia precisione: 10 % Ii = In x I2t Off I2t On Ir = In x t r a 1,5 x Ir t r a 6 x Ir t r a 7,2 x Ir
Micrologic 5.0
0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 0,95 0,98 altre regolazioni o inibizione mediante cambio di Plug 12,5 25 50 100 200 300 400 500 0,5 1 2 4 8 12 16 20 0,34 0,69 1,38 2,7 5,5 8,3 11 13,8 20 mn prima e dopo lo sgancio 1,5 2 0 20 80 2 80 140 3 2,5 0,1 0,1 140 200 4 3 0,2 0,2 230 320 6 4 0,3 0,3 350 500 8 5 0,4 0,4 6 8 1 600 24 16,6
10
10
12
15
off
Schneider Electric
115
Caratteristiche elettriche interruttori automatici Unit di controllo Micrologic A amperometro per Compact NS630b/3200, Masterpact NT, NW
Regolazione delle protezioni
Appositi commutatori consentono di regolare la soglia e la temporizzazione delle protezioni. I valori selezionati vengono visualizzati sul display in tempo reale in ampere e in secondi. La precisione delle regolazioni pu essere ampliata limitando la zona di regolazione mediante modifica del plug lungo ritardo. Protezione contro i sovraccarichi Protezione contro i sovraccarichi con sgancio lungo ritardo LR di tipo RMS (valore efficace vero della corrente). Memoria termica: immagine termica prima e dopo lo sgancio. Protezione contro i cortocircuiti Protezioni contro i corto-circuiti con sgancio corto ritardo di tipo RMS e istantanea. Scelta del tipo I2t (On o Off) su temporizzazione corto ritardo. Protezione contro i guasti a terra Protezione di tipo residual o source ground return. Scelta del tipo I2t (On o Off) su temporizzazione. Protezione differenziale residua (Vigi) Funziona senza alimentazione esterna. d Immunizzato contro i rischi di sganci intempestivi. k Sensibile alle componenti continue della corrente di dispersione verso terra fino a 10 A (classe A). Protezione del neutro Su interruttori tripolari, nessuna possibilit di protezione del neutro. Su interruttori tetrapolari, regolazione della protezione del neutro con commutatore a 3 posizioni: neutro non protetto (4P 3d), neutro protetto a met corrente (4P 3d + N/2), neutro protetto a piena corrente (4P 4d). Selettivit logica ZSI Una morsettiera Zona Selettiva Interlocking (ZSI) consente il cablaggio di pi unit di controllo per una selettivit logica totale su protezioni corto ritardo e guasto a terra senza temporizzazione allo sgancio.
Misure Amperometro
L'unit di controllo Micrologic A misurano il valore efficace (RMS) delle correnti. Un display digitale a cristalli liquidi visualizza in permanenza il valore di corrente della fase pi caricata (Imax) e consente, tramite successive pressioni su un tasto, la lettura dei valori I1, I2, I3, IN, Ig,In, delle correnti memorizzate (massimi valori medi) e delle regolazioni. Lalimentazione esterna, opzionale, consente anche la visualizzazione delle correnti < 20% In.
Opzione di comunicazione
Associato alla funzione opzionale di comunicazione COM, l'unit di controllo consente di trasmettere i seguenti parametri: c lettura delle regolazioni; c insieme delle misure amperometro; c segnalazione delle cause di sgancio; c reset dei valori massimi.
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13
soglia e temporizzazione di sgancio Lungo ritardo LED di segnalazione sovraccarico soglia e temporizzazione di sgancio Corto ritardo soglia di sgancio istantaneo soglia e temporizzazione di sgancio Vigi o "guasto a terra" pulsante test Vigi o "guasto a terra" vite di fissaggio plug Lungo ritardo presa test test dei LED, reset e stato della pila segnalazione delle cause di intervento display digitale amperometro e indicatori a led della percentuale di carico delle fasi tasti di navigazione
Nota: Le unit di controllo Micrologic A sono dotate anche nella versione di base di una calotta di protezione trasparente.
116
Schneider Electric
Micrologic 2.0 A
0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 0,95 0,98 altre regolazioni o inibizione mediante cambio di plug 12,5 25 50 100 200 300 400 500 0,5 1 2 4 8 12 16 20 0,34 0,69 1,38 2,7 5,5 8,3 11 13,8 20 min prima e dopo lo sgancio 1,5 2 2,5 3 4 5 6 8 1 600 24 16,6
10
fisso: 20 ms
Amperometro
misura permanente delle correnti misure da 20 a 200 % di In precisione: 1,5 % (sensori inclusi) massimi valori medi
Micrologic 2.0 A
I2 I3 IN I1 autoalimentata (per I > 20% In) I1 max I2 max I3 max IN max
Protezioni
lungo ritardo soglia (A) sgancio tra 1,05 e 1,20 Ir temporizzazione (s) precisione: da 0 a -20% memoria termica corto ritardo soglia (A) precisione: 10 % temporizzazione (ms) a 10 Ir Isd = Ir x I2t Off I2t On tsd (senza sgancio) tsd (max di interruzione) gradini con Ii = In x Ir = In x tr a 1,5 x Ir tr a 6 x Ir tr a 7,2 x Ir
10
Ig = In x In i 400 A 400 A < In i 1200 A In > 1200 A gradini con I2t Off I2t On tg (senza sgancio) tg (max di interruzione) In gradini di regolazione tn (senza sgancio) tn (max di interruzione)
Micrologic 6.0 A A B C 0,3 0,3 0,4 0,2 0,3 0,4 500 640 720 0 0,1 0,2 0,1 0,2 20 80 140 80 140 200 Micrologic 7.0 A 0,5 1 2 60 80 40 140 140 200 230 230 320
D 0,5 0,5 800 0,3 0,3 230 320 3 350 350 500
E 0,6 0,6 880 0,4 0,4 350 500 5 800 800 1000
J 1 1 1200
10
20
30
Amperometro
misura permanente delle correnti misure da 20 a 200 % di In precisione: 1,5 % (sensori inclusi) massimi valori medi
Nota: Tutte le funzioni di protezione in corrente sono autoalimentate. Un reset consente lazzeramento dei guasti, dei massimi valori medi e delle correnti interrotte memorizzate.
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117
Caratteristiche elettriche interruttori automatici Unit di controllo Micrologic P potenze per Masterpact NT, NW
Regolazioni delle protezioni + Distacco-riattacco
Il controllo di un carico (distacco-riattacco) pu essere configurato in funzione della potenza o della corrente che transitano nellinterruttore. Il comando di distacco controllato da un supervisore con lopzione di comunicazione COM o con un contatto programmabile M2C o M6C. Appositi commutatori consentono la regolazione delle protezioni, identiche a quelle delle unit di controllo Micrologic A: contro i sovraccarichi, i cortocircuiti, i guasti a terra o differenziale. Doppia regolazione Allinterno del campo di regolazione fissato mediante commutatore direttamente sul fronte, possibile effettuare una regolazione fine delle soglie (allampere) e delle temporizzazioni (al secondo) mediante tastiera o a distanza con lopzione di comunicazione COM. Regolazione IDMTL Il coordinamento con le protezioni media tensione o fusibili ottimizzato mediante la regolazione della pendenza della curva di protezione contro i sovraccarichi. Questa regolazione consente inoltre un migliore adattamento della protezione ad alcuni tipi di carichi. Protezione del neutro Sugli interruttori tripolari, regolazione della protezione del neutro mediante tastiera o a distanza con lopzione di comunicazione COM su 4 posizioni: neutro non protetto (4P 3d), neutro protetto a met corrente (4P 3d + N/2), protezione completa del neutro (4P 4d), protezione del neutro a corrente doppia (4P 3d + 2N). La protezione del neutro a corrente doppia viene utilizzata quando la sezione del neutro doppia rispetto a quella delle fasi (forte squilibrio di carico, forte tasso di armoniche di ordine 3). Sugli interruttori tetrapolari, regolazione della protezione del neutro mediante commutatore a 3 posizioni e mediante tastiera: neutro non protetto (4P 3d), neutro protetto a met corrente (4P 3d + N/2), protezione completa del neutro (4P 4d). La protezione del neutro disattivata se la curva lungo ritardo regolata su una delle protezioni IDMTL.
Misure
Micrologic P calcola in tempo reale tutte le grandezze elettriche (V, A, W, VAR, VA, Wh, VARh, VAh, Hz), i fattori di potenza ed i fattori di cresta. Micrologic P calcola inoltre i valori medi in corrente e potenza su un intervallo di tempo regolabile. Ad ogni misura associato un valore minimo e un valore massimo, memorizzati. In caso di sgancio dovuto ad un guasto la corrente interrotta viene memorizzata. Lalimentazione esterna, opzionale, consente la visualizzazione delle grandezze memorizzate anche in caso di interruttore aperto o non alimentato.
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16
soglia e temporizzazione di sgancio Lungo ritardo LED di segnalazione sovraccarico soglia e temporizzazione di sgancio Corto ritardo soglia di sgancio Istantaneo soglia e temporizzazione di sgancio Vigi o "guasto a terra" pulsante test Vigi o "guasto a terra" viti di fissaggio plug Lungo ritardo presa test test dei LED + pila e reset delle segnalazioni segnalazione delle cause di sgancio indicatore alta definizione visualizzazione delle misure indicatori di manutenzione configurazione delle protezioni tasti di navigazione blocco delle regolazioni calotta chiusa (spina dinnesto)
Opzione di comunicazione
Lopzione di comunicazione COM consente: c la lettura e la configurazione a distanza delle protezioni e degli allarmi; c la trasmissione di tutte le misure e indicatori calcolati; c la segnalazione delle cause di sgancio e degli allarmi; c la consultazione degli archivi cronologici e degli indicatori di manutenzione; c il reset dei valori massimi memorizzati. Con lopzione COM possibile inoltre accedere ad un archivio degli eventi e ad un archivio di manutenzione, memorizzati nellunit di controllo ma non disponibili in locale.
Nota: Le unit di controllo Micrologic P sono dotate anche nella versione di base di una calotta di piombatura opaca.
118
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Isd = Ir x I2t Off I2t On tsd (senza sgancio) tsd (max di interruzione) gradini con Ii = In x
10
temporizzazione (ms) a 10 Ir
Ig = In x In i 400 A 400 A < In i 1200 A In > 1200 A gradini con I2t Off I2t On tg (senza sgancio) tg (max di interruzione) In gradini di regolazione tn (senza sgancio) tn (max di interruzione)
Micrologic 6.0 P A B C 0,3 0,3 0,4 0,2 0,3 0,4 500 640 720 0 0,1 0,2 0,1 0,2 20 80 140 80 140 200 Micrologic 7.0 P 0,5 1 2 60 60 140 140 140 200 230 230 320
D 0,5 0,5 800 0,3 0,3 230 320 3 350 350 500
E 0,6 0,6 880 0,4 0,4 350 500 5 800 800 1000
J 1 1 1200
10
20
30
Nota: Tutte le funzioni di protezione in corrente sono autoalimentate. possibile impostare delle regolazioni pi fini delle protezioni in corrente agendo sul fronte dell'unit di controllo o a distanza, ottenendo i seguenti passi minimi di regolazione: c lungo ritardo e protezione guasto a terra: 1 A; c corto ritardo ed istantanea: 10 A.
Schneider Electric
119
Passo di regolazione
1% 1% 1s 1s
Tolleranza
-10 %, +0 % -10 %, +0 % -20 %, +0 % -20 %, +0 %
soglia di attivazione soglia di disattivazione temporizzaz. di attivazione temporizzazione di disattivazione I Allarme Differenziale
1A 1A 0,1 s 0,1 s
30 A soglia di attivazione 10 s 1s
massima corrente I max, I max, I max, In max soglia di attivazione soglia di disattivazione temporizzaz. di attivazione temporizzazione di disattivazione da 0,2 In a 10 In 0,2 In alla soglia di attivazione da 15 s a 1500 s 1 da 15 s a 3000 s In soglia di attivazione 500 s 15 s 1A 1A 1s 1s 6,6 % 6,6 % -20 %, +0 % -20 %, +0 %
Protezioni in tensione
Tipo minima tensione U min
soglia di attivazione soglia di disattivazione temporizzaz. di attivazione temporizzazione di disattivazione massima tensione U max soglia di attivazione soglia di disattivazione temporizzaz. di attivazione temporizzazione di disattivazione squilibrio in tensione U squil. soglia di attivazione soglia di disattivazione temporizzaz. di attivazione temporizzazione di disattivazione da 2 % a 30 % 2 % alla soglia di attivazione da 1 s a 40 s da 10 s a 360 s 30 % soglia di attivazione 40 s 10 s 1% 1% 1s 1s -10 %, +0 % -10 %, +0 % -20 %, +0 % -20 %, +0 % soglia di attivazione di U min a 1200 V 100 Volt alla soglia di attivazione da 0,2 s a 5 s da 0,2 s a 36 s 725 V soglia di attivazione 5s 0,2 s 5V 5V 0,1 s 0,1 s -0 %, +5 % -0 %, +5 % -0 %, +20 % -0 %, +20 % 100 V alla soglia di attivazione di U max soglia di attivazione alla soglia di attivazione di U max da 0,2 s a 5 s da 0,2 s a 36 s 100 V soglia di attivazione 5s 0,2 s 5V 5V 0,1 s 0,1 s -5 %, +0 % -5 %, +0 % -0 %, +20 % -0 %, +20 %
Campo di regolazione
Preregolazione
Passo di regolazione
Tolleranza
120
Schneider Electric
Campo di regolazione
Preregolazione
Passo di regolazione
Tolleranza
45 Hz alla soglia di attivazione soglia di attivazione 0,5 Hz 0,5 Hz da 0,2 s a 5 s da 1 s a 36 s 5s 1s 0,1 s 0,1 s -0 %, +20 % -0 %, +20 %
Campo di regolazione
Preregolazione
Passo di regolazione
Tolleranza
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121
Caratteristiche elettriche interruttori automatici Unit di controllo Micrologic P potenze per Masterpact NT, NW
La navigazione tra le videate intuitiva. I 6 pulsanti della tastiera consentono di visualizzare i menu e di selezionare i valori in modo semplice. Quando la calotta di protezione dei commutatori chiusa, la tastiera non consente pi laccesso alle regolazioni delle protezioni ma permette la lettura delle videate di misura, degli archivi cronologici, degli indicatori, ecc correnti
I RMS A A A A V V V % W, VAR, VA Wh, VARh, VAh 1 2 3 N "guasto a terra" differenziale 1 2 3 N "guasto a terra" differenziale 12 23 31 1N 2N 3N (U12 + U23 + U31) / 3
Misure
Valori istantanei Il valore indicato sul display viene aggiornato ogni secondo. I valori massimi e minimi delle misure vengono memorizzati.
Videata dingresso
I max RMS
tensioni
U RMS V RMS U media RMS U squilibrio
potenze, energie
P attiva, Q reattiva, S apparente E attiva, E reattiva, E apparente totali totali consumate - restituite totali consumate totali restituite totale
fattore di potenza
PF Hz
frequenze
F
Valori medi Il valore medio pu essere calcolato a scelta su un tempo fisso o variabile di durata programmabile compresa tra 5 e 60 minuti. Un indicatore calcolato in base al contratto firmato con il distributore di energia correnti
I media I max media A A A A W, VAR, VA W, VAR, VA
e associato ad una funzione di distacco/ riattacco consente di evitare o ridurre al minimo gli addebiti in caso di superamento della potenza sottoscritta. I valori massimi medi vengono memorizzati e datati sistematicamente.
potenze
P, Q, S media P, Q, S max media
Valori massimi e minimi Sul display vengono indicati solo i valori massimi memorizzati in corrente e in potenza.
Funzione cronologica
Gli ultimi 10 interventi ed allarmi vengono registrati in due archivi cronologici distinti visualizzabili a display: c archivio cronologico degli interventi: v tipo di guasto v data e ora v valori misurati al momento del guasto (corrente interrotta, ecc) c archivio cronologico degli allarmi: v tipo di allarme v data e ora v valori misurati allattivazione dellallarme.
Visualizzazione archivio cronologico degli interventi Visualizzazione in seguito ad interruzione
Indicatori di manutenzione
Su richiesta possibile visualizzare gli indicatori di manutenzione che segnalano: c usura dei contatti; v contamanovre: v totale, v dallultimo reset.
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Schneider Electric
123
Caratteristiche elettriche interruttori automatici Unit di controllo Micrologic H armoniche per Masterpact NT, NW
Oltre alle funzioni del Micrologic P, il modulo Micrologic H consente: c un'analisi fine della qualit dellenergia con il calcolo delle armoniche e delle fondamentali; c un aiuto alla diagnostica e allanalisi di un evento con la cattura dell'onda; c la programmazione di allarmi personalizzati per analizzare un disturbo sulla rete.
Misure
Micrologic H riprende tutte le misure di Micrologic P alle quali si aggiungono: c la misura fase per fase: v delle potenze ed energie v dei fattori di potenza. c il calcolo: v del tasso di distorsione armonica totale THD in corrente e tensione v delle fondamentali di correnti, tensioni e potenze v delle armoniche in corrente e tensione fino al rango 51.
Le possibilit di regolazione delle protezioni sono identiche a quelle dell'unit di controllo Micrologic P.
tensioni
U RMS V RMS U media RMS U squilibrio V V V % W, VAR, VA Wh, VARh, VAh totali totali totali totali fattore di potenza PF Hz U I % ampiezze U I 3 5 7 9 11 13 P Q S totali 1 2 3 12 1N 23 2N 31 3N
potenze, energie
P attiva, Q reattiva, S apparente E attiva, E reattiva, E apparente
consumate - restituite consumate restituite
frequenze
F fondamentali totali THD armoniche di U e I
Le armoniche di ordine 3, 5, 7, 9, 11 e 13, controllate dai distributori di energia, vengono visualizzate sul display dellunit di controllo.
Valori medi (richieste) Come per i moduli Micrologic P, i valori medi (richieste) vengono calcolati a scelta su un intervallo di tempo fisso o variabile di durata programmabile compresa tra 5 e 60 minuti. correnti
I richiesta I max richiesta A A A A 1 1 2 2 3 3 N N
"guasto a terra" differenziale "guasto a terra" differenziale
potenze
P, Q, S richiesta P, Q, S max richiesta W, VAR, VA W, VAR, VA totali totali
Massimi valori medi Sul display vengono visualizzati solo i valori massimi in corrente e in potenza.
Nota: Le unit di controllo Micrologic H sono dotate anche nella versione standard di una calotta piombabile opaca. 124 Schneider Electric
c fattori K delle correnti e fattore K medio; c fattori di cresta delle correnti e tensioni; c tutte le fondamentali per fase;
c sfasamento delle fondamentali in correnti e tensioni; c potenza e fattore di distorsione fase per fase; c ampiezza e sfasamento delle armoniche di ordine da 3 a 51 di correnti e tensioni, ecc. Tutti i valori massimi e minimi sono disponibili con lopzione di comunicazione COM per un impiego con supervisore. Cattura d'onda Micrologic H memorizza costantemente gli ultimi 12 cicli dei valori istantanei delle correnti e tensioni. Su richiesta o in modo automatico alla comparsa di eventi programmati, Micrologic H memorizza le onde rilevate in un archivio. Le onde rilevate vengono visualizzate sotto forma di oscillogrammi su un supervisore con lopzione di comunicazione COM. Programmazione di allarmi personalizzabili Ogni valore istantaneo pu essere confrontato con una soglia bassa ed una soglia alta configurabili. Un eventuale superamento di soglia provoca un allarme. Ogni allarme pu essere associato ad una o pi azioni programmabili: apertura dellinterruttore, attivazione di un contatto ausiliario M2C, M6C, inserimento selettivo degli allarmi in un archivio, acquisizione di onde, ecc Archivio degli eventi e registro di manutenzione Le unit di controllo Micrologic H editano un archivio degli eventi ed un archivio di manutenzione identici a quelli illustrati per i moduli Micrologic P.
Creazione di un archivio
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c Profibus; c Ethernet.
126
Schneider Electric
c la segnalazione degli stati; c il comando. A seconda dell'unit di controllo Micrologic, lopzione di comunicazione COM consente inoltre: c la configurazione delle protezioni; c lanalisi dei parametri della rete per esigenze di aiuto allimpiego e alla manutenzione. interruttore c
-
segnalazione guasti
aperto/chiuso molla carica pronto a chiudere intervento per guasto inserito/estratto/test
c c c
-
c c
comandi
apertura/chiusura
configurazione
lettura delle regolazioni realizzate mediante i commutatori regolaz. fini entro il campo di regolaz. fissato mediante commutatori configurazione delle protezioni e degli allarmi programmazione di allarmi personalizzabili
c
-
c c c
-
c c c c
Schneider Electric
127
128
Schneider Electric
t[s]
10 000 5 000 1h 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1
t(s)
10 000 5 000 1h 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005
I / In
2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
.002 .001 .5 .7 1
I / In
2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
t < 10ms
t < 10ms
t < 10ms
3 4 5 7 10
20 30
50 70100
200300
.002 .001 .5 .7 1
I / In 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
.002 .001 .5 .7 1
I / In 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
Schneider Electric
129
C40 curva B
10 000 5 000 1h 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t[s] 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1
C40 curva C
10 000 5 000 1h 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t[s] 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1
3 4 5 7 10 20 30 I In / In
50 70100
200300
3 4 5 7 10 20 30 I In / In
50 70100
200300
130
Schneider Electric
3 4 5 7 10
20 30
50 70100
200300
.002 .001 .5 .7 1
3 4 5 7 10 I / In
20 30
50 70100
200300
3 4 5 7 10 I / In
20 30
50 70100
200300
3 4 5 7 10 14 20 30 I / In
50 70100
200300
3 4 5 7 10 I / In
20 30
50 70100
200300
3 4 5 7 10 I / In
20 30
50 70100
200300
3 4 5 7 10 14 20 30 I / In
50 70100
200300
3 4 5 7 10 14 20 30 I / In
50 70100
200300
Schneider Electric
131
t (s) 10000 5000 1H 2000 1000 500 200 2 100 50 20 10 5 2 1 0,5 0,2 0,1 0,05 0,02 0,01 0,005 0,002 0,001 0,5 1
I/In
20 30 50 70 100 200
3 4 5 7 10 I / In
20 30
50 70100
200300
3 4 5 7 10 I / In
20 30
50 70100
200300
3 4 5 7 10 I / In
20 30
50 70100
200300
132
Schneider Electric
10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t[s] 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1
16A : Im = 37,5 x In 20A : Im = 30 x In 25A : Im = 24 x In 32A : Im = 19 x In 40A : Im = 15 x In
10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t[s] 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1
50A : Im = 20 x In 63A : Im = 16 x In 70A : Im = 14,3 x In 80A : Im = 12,5 x In
3 4 5 7 10 I / Ir
20 30
50 70 100
200 300
3 4 5 7 10 I / Ir
20 30
50 70 100
200 300
3 4 5 7 10 I / Ir
20 30
50 70 100
200 300
Schneider Electric
133
t [s] t(s)
t [s] t(s)
3 4 5 7 10 I / Ir
20 30
50 70100
200300
3 4 5 7 10 I / Ir
20 30
50 70100
200300
160A : Im = 7,8 x In
125A : Im = 10 x In
3 4 5 7 10 I / Ir
20 30
50 70100
200300
3 4 5 7 10 I / Ir
20 30
50 70100
200300
t [s] t(s)
TM16D : 12 x In
2 1 .5
TM25D : 12 x In
TM16G : 4 x In
.2 .1 .05
TM25G : 3.2 x In
3 4 5 7 10 I / Ir
20 30
50 70100
200300
3 4 5 7 10 I / Ir
20 30
50 70100
200300
t t(s) [s]
TM40D : 12 x In
2 1 .5 .2 .1 .05
TM63G : 2 x In
TM63D : 8 x In
TM32D : 12,5 x In
TM50D : 10 x In
3 4 5 7 10 I / Ir
20 30
50 70100
200300
3 4 5 7 10 I / Ir
20 30
50 70100
200300
Schneider Electric
2 1 .5 .2 .1 .05
TM160D 8 x In
3 4 5 7 10 I / Ir
20 30
50 70 100
200 300
3 4 5 7 10 I / Ir
20 30
50 70100
200300
3 4 5 7 10 I / Ir
20 30
50 70100
200300
In corrente nominale Ir soglia protezione termica Im soglia protezione magnetica 136 Schneider Electric
10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t(s) 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1
di riferimento: 65C
tenuta termica
Im = 614 x In
Im = 6 14 x In
3 4 5 7 10 I / Ir
20 30
50 70100
200300
3 4 5 7 10 I / In
20 30
50 70100
200300
di riferimento: 65C
2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t(s) 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1
di riferimento: 65C
tenuta termica
3 4 5 7 10 I / In
20 30
50 70100
200300
3 4 5 7 10 I / In
20 30
50 70100
200300
Soglia CR
Offre due livelli di regolazione: c protezione lungo ritardo LR contro i sovraccarichi a soglia regolabile Ir; c protezione corto ritardo CR contro i cortocircuiti a soglia regolabile Im e temporizzazione fissa. Offre inoltre una protezione istantanea a soglia fissa.
Soglia CR
Offre cinque livelli di regolazione: c protezione lungo ritardo a soglia regolabile (LR); c temporizzazione della protezione lungo ritardo regolabile; c protezione corto ritardo CR a soglia regolabile, con selezione I2t ON-OFF; in posizione ON la caratteristica d'intervento a tempo inverso. Permette una migliore selettivit con le apparecchiature di protezione installate a valle; c temporizzazione della protezione corto ritardo regolabile; c protezione istantanea a soglia regolabile (IST).
Soglia LR
Temporizzazione LR
Soglia CR
(1) Sugli interruttori tetrapolari possibile regolare la protezione del neutro con un commutatore a tre posizioni: 4P 3d, 4P 3d + N/2 o 4P 4d. (P: poli, d: sganciatori, N: neutro) 138 Schneider Electric
200 100 50 20 10 5
t [s] t(s)
t [s] t(s)
2 1 .5
Im = 210 x Ir
I = 11 x In
3 4 5 7 10 I / Ir
20 30
50 70100
200300
3 4 5 7 10 I / Ir
20 30
50 70100
200300
In Ir I
Im
soglia di protezione CR
In Ir I
Im
soglia di protezione CR
t [s] t(s)
t [s] t(s)
Im = 1.510 x Ir
i t OFF
3 4 5 7 10 I / Ir
Im
20 30
50 70100
200300
In Ir I
3 4 5 7 10 I / Ir
Im
20 5 7 10
20 30 50 I / In
In Ir I
soglia di protezione CR
soglia di protezione CR
Schneider Electric
139
Curve di intervento Compact NS160/630 Opzione T per STR53UE Sganciatori elettronici per protezione motori
Offre due livelli di regolazione: c regolazione in corrente (Ih) in funzione della corrente nominale (In) con selezione I2t ON-OFF; in posizione ON la caratteristica di intervento a tempo inverso. Permette una migliore selettivit con le apparecchiature installate a valle; c temporizzazione regolabile. La protezione guasto di terra di tipo "Residual". Regolazione delle protezioni
t
Soglia T
I2t ON
Temporizzazione T
I2t OFF
0 I
Offre un livello di regolazione: c protezione lungo ritardo LR contro i sovraccarichi a soglia regolabile Ir, conforme alla classe d'intervento 10 secondo la norma CEI EN 60947-4-1. Inoltre offre tre ulteriori livelli di protezione: c protezione contro la marcia in monofase; c protezione corto ritardo contro i cortocircuiti a soglia Im pari a ad un multiplo costante della soglia di lungo ritardo Ir, e temporizzazione fissa; c protezione istantanea contro i cortocircuiti a soglia fissa.
Regolazione comune
Ir
Im
Offre tre livelli di protezione: c protezione lungo ritardo LR contro i sovraccarichi a soglia regolabile Ir; c temporizzazione della protezione lungo ritardo regolabile conformemente alle classi d'intervento 10 A, 10 e 20; secondo la norma CEI EN 60947-4; c protezione corto ritardo CR contro i cortocircuiti a soglia regolabile Im e temporizzazione fissa. Inoltre offre due ulteriori livelli di protezione: c protezione contro la marcia in monofase; c protezione istantanea contro i cortocircuiti a soglia fissa.
Temporizzazione LR
Soglia CR
Ir
Im
(1) Sugli interruttori tetrapolari possibile regolare la protezione del neutro con un commutatore a tre posizioni: 4P 3d, 4P 3d + N/2 o 4P 4d. (P: poli, d: sganciatori, N: neutro) 140 Schneider Electric
In corrente nominale del TA Ih soglia protezione "guasto a terra" (gradini di temporizzazione 0-0,1-0,2-0,3-0,4)
Im soglia di protezione CR
3 4 5 7 10 x Ir
20 5 7 10
20 30 x In
50
Im soglia di protezione CR
141
Soglia IST
Offre cinque livelli di regolazione: c protezione lungo ritardo LR a soglia Ir regolabile contro i sovraccarichi; c temporizzazione della protezione LR regolabile su 9 livelli di temporizzazione; c protezione corto ritardo CR a soglia Isd regolabile contro i cortocircuiti: v con selezione I2 t ON-OFF. In posizione ON la caratteristica di intervento a tempo inverso. Permette una migliore selettivit con le apparecchiature di protezione installate a valle; v in opzione possibile fornire la protezione corto ritardo con selettivit logica (opzione Z), c temporizzazione della protezione CR regolabile su 4 gradini di temporizzazione; c protezione istantanea a soglia regolabile contro i cortocircuiti. sempre possibile in tutte le versioni di interruttori Compact NS630b/3200 e Masterpact NT e NW escludere la protezione istantanea (posizione OFF), grazie alla presenza di una soglia di autoprotezione istantanea sullunit di controllo Micrologic in corrispondenza della tenuta elettrodinamica e termica dellinterruttore. Nota: c protezione di terra: v tipo "Residual" (T): lunit di controllo effettua la somma vettoriale delle correnti di fase e di neutro, se distribuito; v tipo "Source Ground Return" (W): lunit di controllo misura direttamente la corrente verso terra mediante un trasformatore di corrente esterno posto sulla presa di terra della sorgente di energia. Offre due livelli di regolazione: c regolazione in corrente (Ih) in funzione della corrente nominale (In) con selezione I2t ON-OFF; in posizione ON la caratteristica di intervento a tempo inverso. Permette una migliore selettivit con le apparecchiature installate a valle; temporizzazione regolabile. La protezione di guasto verso terra (T) fornita in standard del tipo "Residual" con o senza selettivit logica (opzione Z). Su richiesta, pu essere del tipo "Source Ground Return" (W).
t Soglia LR
Temporizzazione LR
Soglia CR
I2 t ON IST OFF
Soglia IST
Soglia T
I2t ON
Temporizzazione T
I2t OFF
0 I
142
Schneider Electric
10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t[s] 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1
Ir = 0,41 x In
10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 t[s] 5 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1
0,4 0,3
0,2
Ir = 0,41 x In
tr = 0,5...24 s
tr = 0,524 s
Isd = 1,510 x Ir
0,1 0
I t OFF
0,1 0
3 4 5 7 10 I / Ir
20 30
50 70 100
200 300
3 4 5 7 10 x Ir
20
7 10 x In
20 30
Ig = AJ x In 1200 A max.
I2t ON
OFF
.2 .3 .4 .5 .7 1 x In
7 10
200 300
Schneider Electric
143
In certe condizioni di installazione, gli interruttori automatici possono trovarsi a funzionare a temperature diverse da quelle di riferimento. Per evitare malfunzionamenti (scatti intempestivi o non interventi) necessario prevedere un declassamento dellinterruttore in funzione della temperatura ambiente. La temperatura ambiente la temperatura presente allinterno della cassetta o del quadro nel quale sono installati gli interruttori. Le tabelle qui di seguito riportate forniscono: c la temperatura di riferimento per i diversi interruttori (colonna evidenziata);
c la massima corrente di impiego in funzione della temperatura ambiente, allinterno delle cassette o del quadro nel quale sono installati. Declassamento per installazione in cassetta Nel caso in cui pi interruttori (automatici e/o differenziali) siano installati fianco a fianco in una cassetta di volume ridotto e con grado di protezione superiore ad IP 54, laumento della temperatura al suo interno comporta una riduzione delle loro correnti di impiego. Si dovr, quindi, moltiplicare il valore di corrente nominale (gi declassato in funzione della temperatura ambiente) per un coefficiente pari a 0,8.
Interruttori automatici
C40a ed N curve B, C; C40Vigi In [A] 1 2 3 4 6 10 13 16 20 25 32 40 In [A] 0,5 1 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40 50 63 In [A] 0,5 1 1,6 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40 50 63 20C 1,0 2,1 3,1 4,2 6,2 10,4 13,4 16,5 20,7 25,9 33,2 41,6 20C 0,52 1,05 2,08 3,18 4,24 6,24 10,6 16,8 21,0 26,2 33,5 42,0 52,5 66,2 20C 0,55 1,10 1,75 2,18 3,42 4,52 6,48 11,4 17,9 22,2 27,7 35,2 44,4 56,0 71,8 25C 1,0 2,0 3,1 4,1 6,1 10,2 13,2 16,3 20,3 25,4 32,6 40,8 25C 0,51 1,02 2,04 3,09 4,12 6,12 10,3 16,5 20,6 25,7 32,9 41,2 51,5 64,9 25C 0,54 1,08 1,72 2,14 3,30 4,40 6,36 11,1 17,4 21,6 27,0 34,2 43,6 54,5 69,9 30C 1 2 3 4 6 10 13 16 20 25 32 40 30C 0,5 1 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40 50 63 30C 0,53 1,05 1,67 2,08 3,21 4,24 6,24 10,7 16,9 21,2 26,5 33,6 42,4 53,0 67,4 35C 1,0 2,0 2,9 3,9 5,9 9,8 12,8 15,7 19,7 24,5 31,4 39,2 35C 0,49 0,98 1,96 2,91 3,88 5,88 9,70 15,5 19,4 24,2 31,4 38,8 48,5 61,1 35C 0,52 1,03 1,64 2,04 3,12 4,12 6,12 10,4 16,4 20,6 25,7 32,9 41,2 51,5 65,5 40C 1,0 1,9 2,9 3,8 5,8 9,6 12,6 15,4 19,3 24,1 30,7 38,3 40C 0,48 0,95 1,92 2,82 3,76 5,76 9,30 15,2 19,0 23,7 30,4 38,0 47,4 58,0 40C 0,5 1 1,6 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40 50 63 45C 0,9 1,9 2,8 3,7 5,7 9,4 12,3 15,1 18,9 23,6 30,1 37,5 45C 0,465 0,93 1,88 2,70 3,64 5,64 9,00 14,7 18,4 23,0 29,8 36,8 45,5 56,7 45C 0,48 0,97 1,56 1,96 2,88 3,88 5,88 9,60 15,5 19,4 24,2 31,0 38,8 48,5 60,4 50C 0,9 1,8 2,7 3,6 5,6 9,2 12,1 14,8 18,6 23,1 29,4 36,6 50C 0,45 0,90 1,84 2,61 3,52 5,52 8,60 14,2 17,8 22,2 28,4 35,6 44,0 54,2 50C 0,47 0,95 1,52 1,90 2,77 3,72 5,76 9,20 15,0 18,8 23,5 30,4 37,6 46,5 57,9 55C 0,9 1,8 2,7 3,6 5,5 9,0 11,9 14,5 18,2 22,6 28,7 35,7 55C 0,44 0,88 1,80 2,49 3,36 5,40 8,20 13,8 17,4 21,5 28,2 34,4 42,5 51,7 55C 0,46 0,92 1,48 1,86 2,64 3,56 5,58 8,80 14,4 18,2 22,7 29,4 36,4 45,0 55,4 60C 0,9 1,7 2,6 3,5 5,4 8,8 11,6 14,2 17,8 22,1 28,0 34,7 60C 0,43 0,85 1,74 2,37 3,24 5,30 7,80 13,3 16,8 20,7 27,5 33,2 40,5 49,2 60C 0,44 0,89 1,43 1,80 2,52 3,44 5,46 8,40 13,9 17,6 21,7 28,4 34,8 43,0 52,9
C120 curve B, C e D (CEI EN 60898) In [A] 80 100 125 In [A] 4 6,3 10 12,5 16 20 25 32 40 100 125 In [A] 1 2 3 6 10 16 20 25 32 40 20C 85,9 109,1 136,7 20C 4,40 6,96 11,0 13,7 17,6 22,0 27,5 35,2 88,0 110,0 137,5 20C 1,1 2,2 3,3 6,6 11,0 17,6 22,0 27,5 35,5 44,5 25C 83,0 104,7 131,0 25C 4,30 6,77 10,75 13,4 17,2 21,5 26,87 34,4 86,0 107,5 134,3 25C 1,1 2,2 3,3 6,5 10,7 17,4 21,5 27,0 35,5 43,5 30C 80 100 125 30C 4,20 6,61 10,5 13,1 16,8 21,0 26,25 33,6 84,0 105,0 131,2 30C 1,0 2,1 3,2 6,3 10,5 17,0 21,0 26,0 34,0 42,5 35C 76,9 95,1 118,7 35C 4,10 6,46 10,25 12,8 16,4 20,5 25,62 32,8 82,0 102,5 128,1 35C 1,0 2,1 3,1 6,1 10,3 16,5 20,5 25,5 33,0 41,0 40C 73,6 90,0 112,1 40C 4 6,3 10 12,5 16 20 25 32 80 100 125 40C 1 2 3 6 10 16 20 25 32 40 45C 70,2 84,5 105,0 45C 3,90 6,14 9,75 12,1 15,6 19,5 24,37 31,2 78,0 97,5 121,8 45C 0,95 1,95 2,9 5,8 9,7 15,4 19,5 24,0 31,0 38,5 50C 66,6 78,7 97,4 50C 3,80 5,98 9,50 11,8 15,2 19,0 23,75 30,4 76,0 95,0 118,7 50C 0,9 1,9 2,8 5,7 9,5 15,0 19,0 23,5 30,0 37,0 55C 62,8 72,4 89,2 55C 3,70 5,82 9,25 11,5 14,8 18,5 23,12 29,6 74,0 92,5 121,8 55C 0,9 1,8 2,7 5,5 9,0 14,4 18,5 23,0 29,0 36,0 60C 58,7 65,4 80,1 60C 3,60 5,67 9,00 11,2 14,4 18,0 22,5 28,8 72,0 90,0 112,5 60C 0,9 1,7 2,6 5,3 8,5 13,9 18,0 22,0 28,0 34,0
144
Schneider Electric
Schneider Electric
145
Il funzionamento dei rel di protezione influenzato dalle condizioni ambientali del punto in cui essi vengono installati. Ne deriva quindi che l'interruttore automatico ha una soglia di intervento variabile in funzione della temperatura ambiente. Nella tabella a fianco si pu leggere il declassamento subito dall'interruttore in funzione della temperatura ambiente. Per gli interruttori NS160 con sganciatore TM160D e NS250 con sganciatore TM200D e TM250D in versione rimovibile/estraibile equipaggiati di blocco Vigi o sorveglianza di isolamento applicare un ulteriore coefficiente 0,9.
Sganciatori elettronici
Regolazione della soglia Ir (protezione lungo ritardo) Gli sganciatori elettronici offrono il vantaggio di una grande stabilit di funzionamento in caso di variazioni di temperatura. Tuttavia, gli apparecchi sono sempre soggetti agli effetti della temperatura ambiente che, a volte, possono limitarne la massima corrente d'impiego. Per un uso corretto dell'interruttore, la regolazione dello sganciatore non dovr superare il valore della massima corrente d'impiego riferita alla temperatura del punto di installazione dell'interruttore.
NS400N/H/L fisso In 400 A Io/Ir max con Vigi In 400 A Io/Ir max estraibile In 400 A Io/Ir max con Vigi In 360 A Io/Ir max 40C 400 1/1 400 1/1 400 1/1 360 1/0,9 45C 400 1/1 390 1/0,98 390 1/0,98 350 1/0,88 50C 400 1/1 380 1/0,95 380 1/0,95 340 1/0,85 55C 390 1/0,98 370 1/0,93 370 1/0,93 330 1/0,8 60C 380 1/0,95 360 1/0,9 360 1/0,9 320 1/0,8 65C 370 1/0,93 350 1/0,88 350 1/0,88 312 0,8/0,98 70C 360 1/0,9 340 1/0,85 340 1/0,85 304 0,8/0,95
Gli interruttori NS160 e NS250 (con sganciatori fino a 160 A) in versione fissa, rimovibile o estraibile, non subiscono declassamenti fino a temperature di 70C. Per l'interruttore NS250 con sganciatore da 250 A, indipendentemente dalla versione, applicare il coefficiente 1 fino a 50C, 0,95 a 55C e 0,90 a 65C. In versione estraibile, con un blocco Vigi o di sorveglianza dell'isolamento, applicare un ulteriore coefficiente 0,86. Per quanto riguarda gli interruttori NS400 e NS630, applicare i coefficienti riportati nelle tabelle seguenti. Gli interruttori NS160 e NS250 (con sganciatori fino a 160 A) in versione fissa, rimovibile o estraibile, non subiscono declassamenti fino a temperature di 70C. Per l'interruttore NS250 con sganciatore da 250 A, indipendentemente dalla versione, applicare il coefficiente 1 fino a 50C, 0,95 a 55C e 0,90 a 65C. In versione estraibile, con un blocco Vigi o di sorveglianza dell'isolamento, applicare un ulteriore coefficiente 0,86. Per quanto riguarda gli interruttori NS400 e NS630, applicare i coefficienti riportati nelle tabelle seguenti.
NS630N/H/L fisso In 630 A Io/Ir max con Vigi In 570 A Io/Ir max estraibile In 570 A Io/Ir max con Vigi In 505 A Io/Ir max 40C 630 1/1 570 1/0,9 570 1/0,9 505 1/0,8 45C 615 1/0,98 550 1/0,88 550 1/0,88 490 0,8/0,98 50C 600 1/0,95 535 1/0,85 535 1/0,85 480 0,8/0,95 55C 585 1/0,93 520 1/0,83 520 1/0,83 465 0,8/0,93 60C 65C 570 1/0,9 505 1/0,8 505 1/0,8 450 0,8/0,9 550 1/0,88 490 0,8/0,98 490 0,8/0,98 440 0,8/0,88 70C 535 1/0,85 475 0,8/0,95 475 0,8/0,95 430 0,8/0,85
146
Schneider Electric
Le tabelle qui di seguito riportate indicano il valore massimo della corrente nominale, per ogni tipo di collegamento, in funzione della temperatura. Per un collegamento misto, considerare lo stesso declassamento applicato per un collegamento con attacchi orizzontali. Per le temperature superiori a 60 C, consultateci.
Compact NS630b/3200
versione tipo di attacchi temp. Ta [C] NS630b N/H/L NS800 N/H/L NS1000 N/H/L NS1250 N/H NS1600 N/H NS2000 N/H NS2500 N/H NS3200 N/H versione tipo di attacchi temp. Ta [C] NS630b N/H/L NS800 N/H/L NS1000 N/H/L NS1250 N/H NS1600 N/H interruttore fisso frontali o post. orizzontali 40 45 50 55 630 630 630 630 800 800 800 800 1000 1000 1000 1000 1250 1250 1250 1250 1600 1600 1560 1510 2000 2000 2000 2000 2500 2500 2500 2500 interruttore estraibile frontali o post. orizzontali 40 45 50 55 630 630 630 630 800 800 800 800 1000 1000 1000 1000 1250 1250 1250 1250 1600 1600 1520 1480 60 630 800 1000 1250 1470 1900 2500 65 630 800 1000 1170 1420 1800 2500 70 630 800 1000 1000 1360 1700 2500 posteriori verticali 40 45 50 630 630 630 800 800 800 1000 1000 1000 1250 1250 1250 1600 1600 1600 2000 2000 2000 2500 2500 2500 3200 3200 3200 posteriori verticali 40 45 50 630 630 630 800 800 800 1000 1000 1000 1250 1250 1250 1600 1600 1600 55 630 800 1000 1250 1600 2000 2500 3180 60 630 800 1000 1250 1600 2000 2500 3080 65 630 800 1000 1250 1510 1900 2500 2970 70 630 800 1000 1090 1460 1800 2500 2860
Masterpact NT, NW
versione interruttore estraibile tipo di attacchi frontali o post. orizzontali temp. Ta [ C] 40 45 50 55 60 NT08 H1/L1 800 800 800 800 800 NT10 H1/L1 1000 1000 1000 1000 1000 NT12 H1 1250 1250 1250 1250 1250 NT16 H1 1600 1600 1520 1480 1430 NW08 N/H/L 800 800 800 800 800 NW10 N/H/L 1000 1000 1000 1000 1000 NW12 N/H/L 1250 1250 1250 1250 1250 NW16 N/H/L 1600 1600 1600 1600 1600 NW20 H1/H2/H3 2000 2000 2000 1980 1890 NW20 L1 2000 2000 1900 1850 1800 NW25 H1/H2/H3 2500 2500 2500 2500 2500 NW32 H1/H2/H3 3200 3200 3100 3000 2900 NW40 H1/H2/H3 4000 4000 3900 3750 3650 NW40b H1/H2 4000 4000 4000 4000 4000 NW50 H1/H2 5000 5000 5000 5000 5000 NW63 H1/H2 5900 5800 5600 5500 5300 posteriori verticali 40 45 50 55 800 800 800 800 1000 1000 1000 1000 1250 1250 1250 1250 1600 1600 1600 1560 800 800 800 800 1000 1000 1000 1000 1250 1250 1250 1250 1600 1600 1600 1600 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2500 2500 2500 2500 3200 3200 3200 3200 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 5000 5000 5000 5000 6300 6300 6300 6300 60 800 1000 1250 1510 800 1000 1250 1600 2000 2000 2500 3200 3850 4000 5000 6200 interruttore fisso frontali o post. orizzontali 40 45 50 55 60 800 800 800 800 800 1000 1000 1000 1000 1000 1250 1250 1250 1250 1250 1600 1600 1600 1600 1550 800 800 800 800 800 1000 1000 1000 1000 1000 1250 1250 1250 1250 1250 1600 1600 1600 1600 1600 2000 2000 2000 2000 2000 2500 2500 2500 2500 2500 3200 3200 3200 3200 3200 4000 4000 4000 3900 3800 4000 4000 4000 4000 4000 5000 5000 5000 5000 5000 6300 5000 5000 5000 5000 posteriori verticali 40 45 50 55 800 800 800 800 1000 1000 1000 1000 1250 1250 1250 1250 1600 1600 1600 1600 800 800 800 800 1000 1000 1000 1000 1250 1250 1250 1250 1600 1600 1600 1600 2000 2000 2000 2000 2500 2500 2500 2500 3200 3200 3200 3200 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 5000 5000 5000 5000 6300 6300 6300 6300 60 800 1000 1250 1600 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 4000 5000 6300
Schneider Electric
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Con il termine sezionatore verranno nel seguito considerati: c interruttore di manovra/sezionatore; c interruttore non automatico; c interruttore differenziale puro.
Categoria di utilizzazione
Il costruttore dichiara il valore della corrente nominale dimpiego di un interruttore di manovra-sezionatore riferita alla tensione dimpiego, alla frequenza e alla categoria di utilizzazione. Questultima una
applicazioni tipiche corrente nominale di impiego tutti i valori tutti i valori I/Ie 1,5
caratteristica che si riferisce allapplicazione per cui linterruttore previsto, cio al tipo di carico (resistivo o induttivo) alimentato tramite linterruttore. La norma fissa 4 categorie per lutilizzo in corrente alternata e altrettante per la corrente continua. La tabella qui riportata, conforme a quanto prescritto dalla Norma CEI 60947-3, indica le categorie di utilizzazione previste in corrente alternata e in corrente continua, le applicazioni pi frequenti e le prestazioni nominali in apertura e chiusura che gli apparecchi devono avere in funzione della categoria di utilizzazione stessa. Per ciascuna categoria di utilizzazione sono previsti due tipi dimpiego: per operazioni frequenti (A) o non frequenti (B). La norma quindi distingue luso dei sezionatori impiegati come apparecchi di chiusura e apertura di circuiti, dallimpiego per garantire il sezionamento in occasione di lavori di manutenzione. Allaumentare della componente induttiva dei carichi manovrati si ha una maggiore gravosit delle operazioni di apertura e chiusura. quindi possibile che, a parit di valori di durata elettrica, gli interruttori possano subire dei declassamenti in corrente nominale dimpiego.
interruzione numero Ur/Ue cos di cicli 0,95 5
manovra non frequente AC-20B (2) AC-21B stabilimento e interruzione a vuoto manovra di carichi resistivi con sovraccarichi di modesta entit
1,05
AC-22A
AC-22B
manovra di carichi misti tutti i valori resistivi e induttivi con sovraccarichi di modesta entit manovra di motori o altri carichi altamente induttivi applicazioni tipiche 0<Ie100 A 100 A<Ie corrente nominale di impiego tutti i valori tutti i valori
1,05
0,65
1,05
0,65
AC-23A
AC-23B
10 10 I/Ie
8 8 Ic/Ie
1,05 1,05
0,45 0,35
5 3 numero di cicli
natura della corrente categoria di utilizzazione manovra manovra non frequente frequente corrente continua DC-20A (2) DC-21A DC-20B (2) DC-21B
stabilimento e interruzione a vuoto manovra di carichi resistivi con sovraccarichi di modesta entit
1,5
1,05
1,5
DC-22A
DC-22B
manovra di carichi misti tutti i valori resistivi, induttivi e resistivi con sovraccarichi di modesta entit (per es. motori in derivazione) manovra di carichi tutti i valori altamente induttivi (per es. motori in serie)
U = tensione applicata Ue = tensione nominale d'impiego Ur = tensione di ritorno alla frequenza di alimentazione (o in corrente continua)
1,05
2,5
1,05
2,5
DC-23A
DC-23B
1,05
15
1,05
15
I Ic Ie
(1) Nel caso di corrente alternata, la corrente di stabilimento espressa dal valore efficace della componente alternata della corrente. (2) L'uso di questa categoria di utilizzazione non ammesso negli USA. Schneider Electric
148
Funzione da assicurare
La funzione da assicurare determina il tipo di interruttore da impiegare: c se sono necessarie solo le funzioni di sezionamento e comando, utilizzare un interruttore I o un Interpact fino a 2500 A; c se sono necessarie funzioni ausiliarie (protezione differenziale, apertura e chiusura a distanza, equipaggiamento con bobine di sgancio), utilizzare un interruttore differenziale ID o un interruttore Compact o Masterpact non automatico; c se richiesta la funzione estraibilit, utilizzare un interruttore Compact o Masterpact non automatico.
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149
I CEI EN 60669-1 In 20 32 Ue 250 415 250 250 440 250 Ui 500 500 500 Uimp 6 6 6 1 0,4 2,5 2, 3, 4 1 0,4 0,64 2,5 2,5
I 40 250 250 500 6 CEI EN 60947-3 63 415 250 415 440 250 440 500 500 500 6 6 6 2, 3, 4 1 0,8 1,26 4,6 20000 III c c 4,6 20000 III c c 100 250 250 500 6 125 250 250 500 6
Icw
30000 30000 30000 30000 20000 III III III III III c c c c c c I-NA CEI EN 60947-3 In 40 63 Ue 415 415 440 440 Ui 500 500 Uimp 6 6 2, 4 0,64 2, 4 1,008
NG125NA CEI EN 60947-3 125 500 500 690 8 3, 4 1,5 (50 ms)
Icw
2,25 1000 III c c c c SBI CEI 32-4 14 x 51 500 N 1 1+N 2 3 3+N 50 gG aM vale quello della cartuccia c lampada accessoria IF CEI 17-11 8,5 x 31,5 380
STI CEI EN 60947-3 8,5 x 31,5 10,3 x 38 400 500 1 1+N 2 3 3+N 20 A gG aM vale quello della cartuccia c lampada accessoria 1 1+N 2 3 3+N 32 A (gG) 20 A (aM) gG aM vale quello della cartuccia c lampada accessoria
10,3 x 38 380
potere di interruzione sezionamento per rotazione del cassetto spia di segnalazione avvenuta fusione
(1) I prodotti STI e SBI sono sezionatori-fusibili che garantiscono quindi la protezione contro le sovraccorrenti ed il sezionamento visibile. L'IF un intterruttore-fusibile adatto alla manovra sotto carico e alla protezione contro le sovraccorrenti.
150
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a valle In[A] 1P, 2P (240V) I 20 32 40 63 100 125 INA 40 63 3P, 4P (415V) I 20 32 40 63 100 125 INA 40 63 NG125NA 125
6,5 5,5 7
6,5 5,5 7
6,5 5,5 7 7
6,5 5,5 7 7
6,5 5,5 7 7
6,5 5,5 7 7
7 7 4,5 4 5
7 7 4,5 4 5
10
20 20 4,5 4 5 5
30 30 4,5 4 5 5
40 30 4,5 4 5 5
3 3 5 5 15 15 10 10 2 2 6 6 5 5 7 7 10 I-32 2,5
8 8 10 10 20 80 30 30 6 20 20
4,5 4 5 5
8 8 10 10 20 80 30 30 6 20 20 20
10 10
15 15
20 15
I-20 2,5
I-125 6,5
(1) La corrente di regolazione della protezione termica dell'interruttore a monte deve essere minore o uguale alla corrente nominale dell'apparecchiatura a valle. (2) I fusibili tipo gG assicurano la protezione contro i sovraccarichi ed i cortocircuiti. Vengono utilizzati per la protezione di utilizzatori classici con sovraccarichi di piccola entit e breve durata.
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lth Ui Uimp Ue le
60 C CA 50/60 Hz CA 50/60 Hz CC CA 50/60 Hz 220/240 V 380/41 5 V 440/480 V 500 V 660/690 V CC 125 V (2P in serie) 250 V (4P in serie)
potere di chiusura in cortocircuito [kA di cresta] corrente nominate di breve durata ammissibile [kA eff] attitudine al sezionamento durata (cicli CO)
Icm Icw
1s 3s
protezione a monte con interruttore automatico (380/415 V) tipo/Icc max [kA eff]
con fusibile
tipo aM (1) lcc max tipo gG (2) tipo gG (1) Icc max 3 poli fisso ANT 4 poli fisso ANT 3 poli fisso ANT 4 poli fisso ANT
In max [A] [kA eff] <= 500 V In max [A] In max [A] [kA eff] <= 500 V
dimensioni e pesi dimensioni L x H x P [mm] pesi [kg] (1) Protezione con rel termico esterno obbligatoria (2) Senza protezione termica esterna.
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INS63
3,4 63 690 8 500 250 AC 22 A 63 63 63 63 DC 22 A 63 63 15 3,0 1,7 c 20.000 1500 1500 1500
INS80
3,4 80 690 8 500 250 AC 22 A 80 80 80 80 DC 22 A 80 80 15 3,0 1,7 c 20.000 1500 1500 1500
INS100
3,4 100 750 8 690 250 AC 22 A 100 100 100 100 100 DC 22 A 100 100 20 5,5 3,2 c 15.000 1500 1500 1500 C120N/10 NG125a/16 NG125N/25 NG125L/50 NSA160E/16 NSA160NE/25 NSA160N/30 NS160E/16 NS160NE/25 NS160N/36 NS160sx/50 NS160H-L/70 100 80 80 160 100 135x100x62.5 135x100x62.5 0,8 0,9
INS125
3,4 125 750 8 690 250 AC 22 A 125 125 125 125 125 DC 22 A 125 125 20 5,5 3,2 c 15.000 1500 1500 1500 C120N/10 NG125a/16 NG125N/25 NG125L/50 NSA160E/16 NSA160NE/25 NSA160N/30 NS160E/16 NS160NE/25 NS160N/36 NS160sx/50 NS160H-L/70 125 55 100 160 100 135x100x62.5 135x100x62.5 0,8 0,9
AC 23 A 40 40 40 32 DC 23 A 40 40
AC 23 A 63 63 63 40 DC 23 A 63 63
AC 23 A 80 72 63 40 DC 23 A 80 80
C40a/10 C40N/10 C60N-H-L/10 C120N/10 NG125a/16 NG125N/25 NG125L/50 NSA160E/16 NSA160NE/25 NSA160N/30 NS160E/16 NS160NE-N-sx/25 NS160H-L/25 40 80 32 125 100 90x81x62.5 90x81x62.5 0,5 0,6
C40a/10 C40N/10 C60N-H-L/10 C120N/10 NG125a/16 NG125N/25 NG125L/50 NSA160E/16 NSA160NE/25 NSA160N/30 NS160E/16 NS160NE-N-sx/25 NS160H-L/25 63 80 50 125 100 90x81x62.5 90x81x62.5 0,5 0,6
C120N/10 NG125a/16 NG125N/25 NG125L/50 NSA160E/16 NSA160NE/25 NSA160N/30 NS160E/16 NS160NE-N-sx/25 NS160H-L/25
Schneider Electric
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INS250 (160)
3,4 160 750 8 690 250 AC 22 A 160 160 160 160 160 DC 22 A 160 160 25 8,5 4,9 c 15.000 1500 1500 1500 NS160E/16 NS160NE/25 NS160N/36 NS160sx/50 NS160H/70 NS160L/150
potere di chiusura in cortocircuito [kA di cresta] corrente nominate di breve durata ammissibile [kA eff] attitudine al sezionamento durata (cicli CO)
Icm Icw 1s 3s
meccanica elettrica CA
elettrica CC protezione a monte con interruttore automatico (380/415 V) tipo/Icc max [kA eff]
con fusibile
tipo aM (1) lcc max tipo gG (2) tipo gG (1) Icc max
In max [A] [kA eff] 500 V In max [A] In max [A] [kA eff] 500 V
3 poli fisso ANT 4 poli fisso ANT pesi [kg] 3 poli fisso ANT 4 poli fisso ANT (1) Protezione con rel termico esterno obbligatoria (2) Senza protezione termica esterna.
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Schneider Electric
INS250
3,4 250 750 8 690 250 AC 22 A 250 250 250 250 250 DC 22 A 250 250 25 8,5 4,9 c 15.000 1500 1500 1500 NS160E/16 NS160NE/25 NS160N/36 NS160sx/50 NS160H/70 NS160L/150 NS250N/36 NS250sx/50 NS250H/70 NS250L/150
INS320
3,4 320 750 8 690 250 AC 22 A 320 320 320 320 320 DC 22 A 320 320 50 20,0 11,5 c 10.000 1500 1500 1500 NS400N/45 NS400H/70 NS400L/150
INS400
3,4 400 750 8 690 250 AC 22 A 400 400 400 400 400 DC 22 A 400 400 50 20,0 11,5 c 10.000 1500 1500 1500 NS400N/45 NS400H/70 NS400L/150
INS500
3,4 500 750 8 690 250 AC 22 A 500 500 500 500 500 DC 22 A 500 500 50 20,0 11,5 c 10.000 1500 1500 1500 NS400N/45 NS400H/70 NS400L/150 NS630N/45 NS630H/70 NS630L/150
INS630
3,4 630 750 8 690 250 AC 22 A 630 630 630 630 630 DC 22 A 630 630 50 20,0 11,5 c 10.000 1500 1500 1000 NS630N/45 NS630H/70 NS630L/150
Schneider Electric
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INS1000
3, 4
CC 125 V (2P serie) 250 V (4P serie) min (solo interruttore di manovra/sezionatore) max (protezione a monte) con interruttore automatico) 0,8 s 1s 3s 20 s 30 s meccanica Elettrica CA
1000 800 8 690 250 AC22A AC23A AC21A 800 800 1000 800 800 1000 800 800 1000 800 800 1000 800 800 1000 DC22A DC23A DC21A 800 800 1000 800 800 1000 105 330 50 35 20 10 8 c 3000 AC22A AC23A AC21A 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 DC22A DC23A DC21A 500 500 500 500 500 500
Icw (A eff)
Elettrica CC
protezione a monte con interruttore automatico (380/415 V) tipo/Icc max [kA eff]
con fusibile
tipo aM (1) lcc max tipo gG (2) tipo gG (1) Icc max 3 poli fisso ANT 4 poli fisso ANT 3 poli fisso ANT 4 poli fisso ANT
In max [A] [kA eff] 500 V In max [A] In max [A] [kA eff] 500 V
NS800N/50 NS800H/50 NS800L/150 NT08H1/42 NT08L1/100 NW08N1/42 NW08H1/50 NW08H2/50 NW08L1/50 800 100 630 1250 100 340x300x198 410x300x198 14 18
NS1000N/50 NS1000H/50 NS1000L/150 NT10H1/42 NT10L1/100 NW10N1/42 NW10H1/50 NW10H2/50 NW10L1/50 1000 100 800 1250 100 340x300x198 410x300x198 14 18
156
Schneider Electric
INS1600
3, 4 1450 (1600 a 50 C) 800 8 690 250 AC21A/B AC22A 1600/1600 1600/1600 1600/1600 1600/1600 1450/1600 1450/1600 1450/1600 1450/1600 1450/1600 1450/1600 DC21A/B DC22A 1450/1600 1450/1600 1450/1600 1450/1600 105 105 50 35 20 10 8 c 3000 AC21A/B 500/ 500/ 500/100 500/100 500/100 DC21A/B 500/ 500/100
INS2000
3, 4 2000 800 8 690 250 AC21A 2000 2000 2000 2000 2000 DC21A 2000 2000 105 105 50 50 30 13 11 c 3000 AC21A 500 500 500 500 500 DC21A 500 500
INS2500
3, 4 2500 800 8 690 250 AC21A 2500 2500 2500 2500 2500 DC21A 2500 2500 105 105 50 50 30 13 11 c 3000 AC21A 500 500 500 500 500 DC21A 500 500
NS1250N/50 NS1250H/50 NT12H1/42 NT12L1/100 NW12N1/42 NW12H1/50 NW12H2/50 NW12L1/50 1250 100 1000 1250 100 340x300x198 410x300x198 14 18
NS1600N-bN/50 NS1600H-bH/50 NT16H1/42 NT16L1/100 NW16N1/42 NW16H1/50 NW16H2/50 NW16L1/50 1250 100 1250 100 340x300x198 410x300x198 14 18
347,5x440x320 462,5x440x320 35 45
347,5x440x320 462,5x440x320 35 45
Schneider Electric
157
NS160NA
3,4 160 750 8 690 500 AC 22 A 160 160 160 160 160 DC 22 A 160 160 3,6 2,5 2,5 c 40.000 5000 (1) 5000 5000
potere di chiusura in cortocircuito [kA di cresta] Icm corrente nominate di breve Icw 1s durata ammissibile [kA eff] 3s attitudine al sezionamento durata (cicli CO) meccanica elettrica CA elettrica CC protezione a monte con interruttore automatico (380/415 V) tipo/Icc max [kA eff]
DC 22 A DC 23 A 160 160 160 160 2,1 1,5 1,5 c 10.000 AC22A 690 V AC23A 440 V DC23A 250 V NSA160E/16 NSA160NE/25 NSA160N/30 NS160E/16 NS160NE/25 NS160N/36 NS160sx/50 NS160H-L/70 NS250H/70 NS250L/150 160 33 125 160 100 120x90x82.5 120x120x82.5 1,1 1,4
tipo aM (1) lcc max tipo gG (2) tipo gG (1) Icc max 3 poli fisso ANT 4 poli fisso ANT 3 poli fisso ANT 4 poli fisso ANT
In max [A] [kA eff] 500 V In max [A] In max [A] [kA eff] 500 V
NS160E/16 NS160NE/25 NS160N/36 NS160sx/50 NS160H/70 NS160L/150 NS250N/36 NS250sx/50 NS250H/70 NS250L/150 160 33 125 160 100 161x105x86 161x140x86 1,6 2
dimensioni e pesi dimensioni L x H x P [mm] pesi [kg] (1) Protezione termica esterna obbligatoria (2) Senza protezione termica esterna
158
Schneider Electric
NS400NA
3,4 400 750 8 690 500 AC 22 A 400 400 400 400 400 DC 22 A 400 400 7,1 5 5,0 c 15.000 20.000 10000 10000 NS250N/36 NS250sx/50 NS250H/70 NS250L/150 NS400N/45 NS400H/70 NS400L/150
NS630NA
3,4 630 750 8 690 500 AC 22 A 630 630 630 630 630 DC 22 A 630 630 8,5 6 6,0 c 15.000 15.000 6000 6000 NS400N/45 NS400H/70 NS400L/150 NS630N/45 NS630H/70 NS630L/150
500 100 500 630 100 255x140x110 255x185x110 5,2 6,8 Se sono richieste funzioni ausiliarie come telecomando, estraibilit, protezione differenziale, la scelta cade su un Compact NA, le cui caratteristiche di coordinamento sono date nella tabella di questa pagina. In modo particolare si sceglie un NS160NA, la cui tenuta in associazione con l'NS160N di 36 kA. Se nessuna funzione ausiliaria richiesta, oppure si richiedono solo funzioni ausiliarie come contatti ausiliari, comando rotativo, si sceglie un INS100 che in coordinamento con l'NS160H ha una tenuta di 70 kA, secondo quanto mostrato nella tabella di pagina 153.
Esempio Un quadro generale di distribuzione, la cui corrente di cortocircuito a livello delle sbarre di 35 kA, presenta una partenza avente corrente nominale di 60 A. La protezione della conduttura realizzata con un interruttore NS160N (Icu = 70 kA). Questo cavo alimenta un quadro secondario nel quale si vuole installare, all'arrivo, un sezionatore per assicurare le funzioni di comando e sezionamento. La corrente di cortocircuito a livello del quadro secondario vale 30 kA.
Icc = 35 kA
NS160N
Coordinamento
I = 60A
Icc = 30 kA
Schneider Electric
159
meccanica elettrica
CA
grado di inquinamento protezione a monte con interruttore automatico (380/415 V) tipo / Icc max [kA eff]
installazione e collegamenti
esecuzione fisso estraibile comando manuale elettrico fisso fisso attacchi anteriori attacchi posteriori attacchi anteriori attacchi posteriori comando diretto rotativo diretto o rinviato telecomando 3P 4P 3P 4P
160
Schneider Electric
NS800NA
3, 4 800 750 8 690 500 AC22A 800 800 800 800 800 50 25 17 4 c 10000 8000 5000 III NS630bN/50 NS630bH/70 NS630bL/150 NS800N/50 NS800H/70 NS800L/150 c c c c c c c 327 x 210 x 147 327 x 280 x 147 14 18
NS1000NA
3, 4 1000 750 8 690 500 AC22A 1000 1000 1000 1000 1000 50 25 17 4 c 10000 8000 5000 III NS800N/50 NS800H/70 NS800L/150 NS1000N/50 NS1000H/70 NS1000L/150 c c c c c c c 327 x 210 x 147 327 x 280 x 147 14 18
NS1250NA
3, 4 1250 750 8 690 500 AC22A 1250 1250 1250 1250 1250 50 25 17 4 c 10000 8000 5000 III NS1000N/50 NS1000H/70 NS1250N/50 NS1250H/70
NS1600NA
3, 4 1600 750 8 690 500 AC22A 1600 1600 1600 1600 1600 50 25 17 4 c 10000 8000 5000 III NS1250N/50 NS1250H/70 NS1600N/50 NS1600H/70
Schneider Electric
161
meccanica elettrica
CA
grado di inquinamento protezione a monte con interruttore automatico (380/415 V) tipo / Icc max [kA eff]
installazione
esecuzione fisso estraibile comando manuale elettrico fisso fisso attacchi anteriori attacchi posteriori attacchi anteriori attacchi posteriori comando diretto rotativo diretto o rinviato telecomando 3P 4P 3P 4P
162
Schneider Electric
NS2500NA
3, 4 2500 750 8 690 500 AC22A 2500 2500 2500 2500 2500 63 30 21 4,7 c 6000 1000 1000 III NS2000N/70 NS2000H/85 NS2500N/70 NS2500H/85 c c c c c c c 350 x 420 x 160 350 x 535 x 160 23 36
NS3200NA
3, 4 3200 750 8 690 500 AC22A 3200 3200 3200 3200 3200 63 30 21 4,7 c 6000 1000 1000 III NS2500N/70 NS2500H/85 NS3200N/70 NS3200H/85 c c c c c c c 350 x 420 x 160 350 x 535 x 160 23 36
Schneider Electric
163
Per la conoscenza delle funzioni di alcuni apparecchi citati in questa tabella fare riferimento al catalogo Multi 9.
4 5 6 6,3 10 13 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125
potenza [W] digitale: 0,3; analogico 1,1 0,3 4,5 2,6 2,6 7,7 2,4 2 3,2 8,7 3 2,6 1,5 2 4,8 2 3 3,5 2,1 3,3 9,2 2,6 4,6 0,3 0,3 0,3 1,3 1,3(2) 1,6(4) 0,28 1,3 1,3 f.to 8,5x31,5: 3,5W + potenza dissipata dal fusibile; f.to 10,3x38: 7,4W + potenza dissipata dal fusibile 2,88 lettura diretta: 3,5; lettura attraverso TA: 0,5 2,5 2 3 2 2 2,5 2,5 3 3 3,2 3,2 3,5 3,5 4 4 4,7 5,5 5,5 9 1,2 alimentazione 2; ingresso TA: 0,5 (a In), 1 (a 2 In) 2 5 1,4 4 5 f.to 14x51: 4,2W + potenza dissipata dal fusibile; f.to 22x58: 8,5W + potenza dissipata dal fusibile 3W + potenza dissipata dal fusibile 6 10 16 2 4 1,7 2 2,4 2,9 3,3 6 7 9 3,81 1,6(3) 2,1(4) 0,72 0,5 2,88 2,88 1,6(3) 2,1(4) 1,5 3,81 6 4,2 2,1 3,5 9,6 2,9 2,4 4,8 9,3 3 5,5 3,1 4,9 9,6 3,5 4,2 6,9 15 4,6 4,5 4,5 6,6 6 8
2,3 9
3,7
1,3 0,03 0,07 0,076 0,19 0,1 digitale: 0,3; analogico 2,5 (scala 0/300), 3,5 (scala 0/500) 0,30 0,49 0,3 0,77 0,5 1,2 0,7 0,77 1,2 1,21 1,8 1,89 2,8 3 4,5 1,6
2,5
(1) potenza dissipata per apparecchio (2) (1P-2P) (3) (2P) (4) (3P-4P)
164
Schneider Electric
32 5,5 32 5,76
40 6 40 6,4
50 7 50 7,63
63 8 63 9
80 9 80 10,6
Compact NSC100N
fisso fisso + Vigi In [A] Pdiss/polo [W] In [A] Pdiss/polo [W] NSC100N 16 20 4 4,5 16 20 4,06 4,6 25 5 25 5,16 32 5,5 32 5,76 40 6 40 6,4 50 7 50 7,63 63 8 63 9 70 10 70 11,3 80 9 80 10,6 100 10 100 12,5 NSC100NA 100 6 100 8,5
Schneider Electric
165
Potenze dissipate Compact NS NA, NS MA, NS80H-MA, NS630b/3200, Interpact, Masterpact NT, NW
NS NA 160 250 9,16 17,56 160 250 11,76 23,86 160 250 10,96 21,96 160 250 13,56 28,26 NS160 MA 2,5 6,3 0,93 3,93 2,5 6,3 0,93 0,16 2,5 6,3 0,93 0,16 2,5 6,3 0,93 0,16 NS250 MA 2,5 0,93 2,5 0,93 2,5 0,93 2,5 0,93 6,3 0,15 6,3 0,16 6,3 0,16 6,3 0,16 NS80H -MA 1,5 2,5 0,21 0,56
150 8,55 150 11,14 150 9,9 150 12,49 NS400 MA/MP 320 12,29 320 18,43 320 15,49 320 21,63 NS630 MA/MP 500 25 500 40 500 38,99 500 53,99
fisso
In [A] Pdiss/polo rimovibile/estraibile In [A] Pdiss/polo fisso + Vigi In [A] Pdiss/polo rimovibile/estraibile In [A] + Vigi Pdiss/polo
Interpact
In [A] Pdiss/ polo [W] INS 40 0,5 63 1,2 80 1,9 100 2 125 3,1 160 5,1 250 (160) 4 250 (200) 6 250 9,5 320 6,1 400 9,6 500 15 630 24 800 16 1000 1250 1600 2000 2500 24 38 62 48 75
Masterpact NT ed NW
fisso In [A] Pdiss [W] estraibile In [A] Pdiss [W] fisso In [A] Pdiss [W] estraibile In [A] Pdiss [W] NT08 H1/L1 800 45/60 800 90/120 NW16 N1 1600 250 1600 480 NT10 H1/L1 1000 65/100 1000 150/230 NW16 H,L 1600 170 1600 390 NT12 H1 NT16H1 NW08 N1 NW08 H, L NW10 N1 1250 1600 800 800 1000 130 220 62 42 100 1250 1600 800 800 1000 250 460 137 100 220 NW20 H,L NW25 H NW32 H NW40 H NW40b H 2000 2500 3200 4000 4000 250 260 420 650 270 2000 2500 3200 4000 4000 530 600 670 900 380 NW10 H, L 1000 70 1000 150 NW50 H 5000 420 5000 590 NW12 N1 NW12 H, L 1250 1250 150 105 1250 1250 330 230 NW63 H 6300 660 6300 950
166
Schneider Electric
Risparmio grazie alla filiazione La tecnica della filiazione permette di utilizzare, a valle di interruttori automatici limitatori, interruttori con potere di interruzione ridotto rispetto a quello normalmente necessario ed ottenere quindi risparmi sostanziali sui componenti elettrici e sui tempi di progettazione.
!
Il potere di limitazione di un interruttore automatico rappresenta la sua capacit, pi o meno grande, di lasciar passare, in occasione di un cortocircuito, una corrente limitata reale inferiore alla corrente di cortocircuito presunta.
L'utilizzo di interruttori limitatori attenua fortemente gli effetti nocivi prodotti dalle correnti di cortocircuito su un impianto riducendo gli: v effetti termici; minor surriscaldamento a livello dei conduttori, quindi maggior durata dei cavi e degli isolanti in genere, v effetti meccanici; forze elettrodinamiche di repulsione ridotte, quindi meno rischi di deformazione o di rottura a livello dei collegamenti elettrici, v effetti elettromagnetici; minore influenza sugli apparecchi di misura situati in prossimit di un circuito elettrico.
Schneider Electric
167
Curve di limitazione dell'energia specifica passante C40 1P+N, 3P+N 230V, DOMA45 230V C40 Vigi 1P+N 230V
230 V
A s 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 1 .2 .3 .4 .5 .6 .7.8.9 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 20 kA eff /rms 2
1A 4A
2
400V
A s
3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10
1 2 3 4 5
2
2,5 1,5
1
4
2
40 A 20 A 10 A
1,5
2
40 A 25 A 16 A 6A 4A 3A 2A 1A
2A
.2
.3
.4 .5 .6 .7.8.9 1
5 6 7 8 9 10
20 kA eff/rms
Curve di limitazione della corrente di cresta C40 1P+N, 3P+N 230V, DOMA45 230V C40 Vigi 1P+N 230V
230 V
I(k) 30
400 V
I(k)
cos phi = 0.3
20
20 corrente di cresta non limitato max prospective peak current
15
= 0.5
10 8 7 6 5 4 3 2
10 9 8
= 0.7
2
40 A 20 A 10 A 4A
7 6 5 4 3
= 0.9 = 0.8
2 1
40A 25A
16A 10A 6A
1 .8 .7 .6 .5 .4 .3 .2 .2 .3 .4 .5 .6 .7.8.9 1 2 3 4
2A
2
1A
= 0.95
5 6 7 8 9 10
20 kA eff /rms
6 7 8 9 10
15
20
30 kA eff /rms
168
Schneider Electric
A2s
A2s
3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2
107
25 16
107
10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2
6A
103 2
4 5 6 7 8 10
20
30 40
60 80100
kA eff.
103 2
4 5 6 7 8 10
20
30 40
60 80100
kA eff.
kA
cos phi = 0.3
kA
cos phi = 0.3
20 15
= 0.5
20 15
= 0.5
10 9 8 7 6 5 4 3
= 0.9 = 0.8
3
= 0.7
10 9 8 7 6 5 4 3
= 0.9 = 0.8
3
= 0.7
10A
6A
10A
6A
= 0.95
= 0.95
5 6 7 8 9 10 12 15
20
30
40 50
kA eff.
6 7 8 9 10
15
20
30
kA eff.
10
10 5 1 3 2
125A 100A 80A
10
10 5 3 2
10 5 3 2
10
10 5 3 2
10
10 5 3 2
10
10
10
2 2 3 4 5 6 7 8 9 10 15 20 30
10
2 2 3 4 5 6 7 8 9 10 15 20
kA eff.
kA eff.
30
20 15
= 0.5
20 15
= 0.5
10 9 8 7 6 5 4 3
= 0.9 = 0.8
1
= 0.7
10 9 8 7 6 5 4 3
= 0.9 = 0.8
1
= 0.7
= 0.95
= 0.95
6 7 8 9 10
15
20
30
6 7 8 9 10
15
20
30
kA eff.
kA eff.
170
Schneider Electric
A2s
3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 2 2 3 4 5 6 7 8 9 10 20 30 40 50 60 100 kA eff. 3 4 5 1 6 2 3
125A 100A 80A 63A 50A 40A 32A 25A 20A 16A 10A
Curve di limitazione della corrente di cresta NG125 2, 3, 4P 240 V NG125 1P 240 V 2, 3, 4P 415 V
kA
cos phi = 0.3
kA
cos phi = 0.3
20 15
= 0.5
20 15
= 0.5
3 2 1
10 9 8 7 6 5 4
= 0.9 = 0.8
= 0.7
10 9 8 7 6 5 4 3
= 0.9 = 0.8
= 0.7
2
= 0.95
= 0.95
1
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 20 30 40 50 100
kA eff.
5 6 7 8 9 10
20
30 40 50
100
kA eff.
Schneider Electric
171
XC40 380/415 V
A2 s
3 2 10 5 3 2
A2 s
3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 XC40 10 5 3 2 10 5 3 2
10 7
35 25 16 10 6 4
10 6
10 5 3 2
10 5 XC40
10 5 3 2 10 5 3 2
10 4
10 3 0,2
0,3
0,5
0,8 1
4 5 6 7 8 10
kA eff.
10 3 0,2
0,3
0,5
0,8 1
4 5 6 7 8 10
kA eff.
XC40 380/415 V
kA 30 20 30
kA
20
10 8 6 5 4 3 2
10 8 6 5 4 3 2
XC40
1 0,8 0,5 0,3 0,2 kA eff. 0,2 0,3 0,4 0,6 0,8 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
kA eff.
172
Schneider Electric
A2s
3 2 10 5 3 2
A2s
16 10
106
3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2
106
105
10 5 C32H-DC 2P 3 2 10 5 3 2
104
C32H-DC 2P 103
103
10 5 3 2
102 0,2
0,3
0,5
0,8 1
4 5 6 7 8 10
kA eff.
102 0,2
0,3
0,5
0,8 1
4 5 6 7 8 10
kA eff.
A2s 1 2 3 4 5 6
2,5 1,5
1,5
2 20 10 5
=0 , 9 ,8 =0 ,5
3 4 5
104 7
=0
,7
=0
,3
8 103
6 7 8
co sj
9 1 102 0,5
=0
,9
=0
10
0,2
0,5
10
20
50
100 kA eff.
0,2
0,5
10
20
50
100 kA eff.
1 2 3 4
5 6 7 8
9 1,6-2,5 A 10 1-1,6 A
173
Sez. [mm2]
Sez. [mm2]
6
50 A 25 A
6 4
4 2,5 2,5
6,3 A 2,5 A
1,5 1,5
20
10 8 7 6 5 4 I [kA] 3 2
2.5 A 1.5 A
kA rms
174
Schneider Electric
I2t [A2s]
10 5 3 2
10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2
120 120 95 70 50 95 70 50 35 25
35
NS1000L NS800L (1) N N H H L L NS400 L L L H H L
NS160TM16
NS630
N E E E NE N NE NE E NE N N N
SX SX NSA160 SX SX
H H
NS250 NS160
TM32250
NS160TM25
10
20
kA eff
Schneider Electric
175
300
NS630bH NS800H NS1000H NS1250H NS1600H NS630bL NS800L NS1000L NS630 NS400 L H NS250 NS160
TM32...250
200
100 80 70 60 50 40 30 20
E
H N SX SX N NSA160
N NE NE
10 8 7 6 5 4
10
20
30 40
60
100
200 300
kA eff
176
Schneider Electric
I t [A s] 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2
5 6 7 8 9
H N N N
SX-H
25
L NS400
150 A / 250 A / 400 A
H L L
NS250 NS160
N-NE
SX-H
NS160 TM 25 NS160 TM 16
N-NE SX-H
10
20
30 40
60
kA eff
Schneider Electric
177
300
200
NS630bH NS800H NS1000H NS1250H NS1600H
100 80 70 60 50 40 30 20
N-NE N
NS630
NS400
TC150/250/400
H L
H-SX
10 8 7 6 5 4
N-NE
10
20
30 40
60
100
200 300
kA eff
178
Schneider Electric
10
I2t [A2s]
Cu/PVC Cu/EPR Sez. Sez. [mm2] [mm2] 185 185 Masterpact NW H3 150 120 95 Masterpact NW L1 70 50 50 35 35 Masterpact NT L1 25 16 16 25 150 120 95 70
5 3 2 10
8
5 3 2 10
7
5 3 2 10
6
10
20
30
40
60
100
150 200
300
kA eff
20
30
40
60
100
200
kA eff
Schneider Electric
179
I t [A s] 10
9
Cu/PVC Cu/EPR Sez. Sez. [mm2] [mm2] 185 Masterpact NW H3 185 150 120 Masterpact NW L1 95 70 50 50 35 35 Masterpact NT L1 25 16 16 25 150 120 95 70
5 3 2 10
8
5 3 2 10
7
5 3 2 10
6
10
20
30
40
60
100
150 200
300 kA eff
200
Masterpact NW H3 Masterpact NW L1
100 80 70 60 50 40 30 20 10
Masterpact NT L1
20
30
40
60
100
200
kA eff
180
Schneider Electric
Filiazione Presentazione
Non limitata a due apparecchi consecutivi, ma pu essere realizzata anche tra apparecchi installati in quadri diversi. In questo modo, il termine filiazione viene ad indicare, in senso generale, tutte quelle associazioni di interruttori che permettono di installare in un punto di un impianto un interruttore di Pdi inferiore alla Icc presunta. E' inteso che il potere di interruzione dell'apparecchio a monte deve essere maggiore o uguale alla corrente di cortocircuito presunta nel punto in cui esso installato (corrente determinabile con il metodo proposto nelle pagine seguenti, vedere pag. 47). L'associazione di due apparecchi in filiazione prevista dalla norma CEI 64-8 e dalla norma CEI EN 60947-2. Secondo queste norme i dispositivi di protezione contro i cortocircuiti devono avere un potere di interruzione almeno
uguale alla corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione. tuttavia ammesso l'impiego di un dispositivo di protezione con potere di interruzione inferiore, a condizione che a monte vi sia un altro dispositivo avente il necessario potere di interruzione; in questo caso le caratteristiche dei due dispositivi devono essere coordinate in modo che l'energia specifica passante (l2t) lasciata passare dal dispositivo a monte non risulti superiore a quella che pu essere sopportata senza danno dal dispositivo a valle e dalle condutture protette. La filiazione pu essere verificata solo con prove di laboratorio e le associazioni possibili possono essere fornite solamente dal costruttore. Le tabelle seguenti indicano le possibilit di filiazione tra i vari interruttori per reti 230 V, 400 V e 440 V.
kA
200
A NS250L 50 kA
320 A NS400H 30 kA
63
A NS160NE 2 7 kA
C
100 A NSA160E 14 kA
C
25
A C60N
25 A C60N
L'interruttore di testa A un NS250L (Pdi: 150 kA) con una lcc presunta ai suoi morsetti di 80 kA. Si pu scegliere come interruttore B un NS160NE (Pdi: 25 kA) con una lcc presunta ai suoi morsetti di 50 kA, poich il potere di interruzione di questo apparecchio, per filiazione con l'NS250L a monte, di 150 kA. Come interruttore C pu essere impiegato un C60N (Pdi: 10 kA) per una lcc presunta ai suoi morsetti di 27 kA, poich il potere di interruzione di questo apparecchio per filiazione con l'NS250L a monte di 30 kA. da notare che il Pdi "rinforzato" del C60N con l'NS100N a monte solo di 25 kA, ma: A+B = 150 kA A+C = 30 kA.
L'interruttore di testa A un NS400H (Pdi: 70 kA) con una lcc presunta ai suoi morsetti di 48 kA. Si pu scegliere per interruttore B un NSA160E (Pdi: 16 kA) con una lcc presunta ai suoi morsetti di 30 kA, poich il potere di interruzione di questo apparecchio, per filiazione con l'NS400H a monte, di 30 kA. Come interruttore C pu essere impiegato un C60N (Pdi: 10 kA) con una lcc presunta ai suoi morsetti a valle di 14 kA, poich il potere di interruzione di questo apparecchio, per filiazione con il NSA160E a monte, di 15 kA. da notare che il Pdi del C60N non "rinforzato" per filiazione con il NS400H a monte, ma: A+B = 30 kA B+C = 15 kA.
Schneider Electric
181
Icu rinforzata [kA] 10 16 16 16 20 20 20 20 30 30 30 30 30 50 50 50 50 50 50 40 40 40 40 40 40 30 30 30 30 30 30 50 50 100 100 100 50 50 30 50 50 100 100 100 100 100 20 20 20 20 30 30 50 50 50 100 100 100
Icu [kA] 42 a valle Multi 9 C40a C40N C60a XC40 P25M >= 14 A C60N C60H C60L (fino a 25 A) C60L (fino a 40 A) C60L (fino a 63 A) C120N NG125a NG125N NG125L/LMA Compact NSA160E NSA160NE NSA160N NS80HMA NSC100N NS160E NS160NE NS160N NS160sx NS160H NS250N NS250sx NS250H 6 10 10 16 50 20 30 50 40 30 20 30 50 100 25 50 70 100 42 25 85 85 90 100 85 90 100 42 42 42 40 40 42
25
50
70
25
85
85
90
100
150
85
90
100
150
Icu rinforzata [kA] 15 15 30 15 20 25 15 20 30 40 25 40 50 15 20 30 40 40 50 25 25 30 40 85 40 50 65 50 50 25 40 40 50 50 40 40 25 65 65 40 40 60 30 40 85 40 50 65 65 65 40 40 60 40 40 90 60 80 80 80 80 50 50 70 40 40 100 60 80 80 80 80 50 50 70 40 40 100 60 80 80 80 80 70 70 85 150 50 85 85 50 85 85 60 90 90 60 100 100 60 100 100 150 50 50 85 50 85 50 90 60 90 90 100 60 100 100 100 60 150 150 150 150 90 100 150 150 85 50 90 60 90 90 100 60 100 100 50 85 85 60 90 90 60 100 100 40 50 65 65 50 40 40 60 60 65 80 80 65 50 50 70 60 65 80 80 65 50 50 70 60 65 80 80 65 70 70 85 150 60 100 100 150 100 60 150 150 30 40 40 40 40 40 40 40
150
182
Schneider Electric
Schneider Electric
183
Icu rinforzata [kA] 10 15 15 18 18 18 18 10 15 15 16 16 16 16 10 15 15 25 25 25 25 25 25 25 25 25 10 15 15 25 25 25 30 30 30 30 25 25 16 25 25 25 25 10 15 15 16 16 16 16 15 25 25 25 25 15 25 25 25 30 30 30 30 25 25 36 20 30 50 30 40 40 40 40 25 25 36 20 30 50 30 40 40 40 40 25 25 36 70 30 36 50 20 30 50 30 40 40 40 40 25 25 70 150 30 36 50 150 50 30 150 150 150 150 70 70 36 25 36 50 30 50 50 50 30 70 70 70 25 36 30 36 50 25 25 30 30 30 25 25 36 30 30 40 40 30 25 25 36 30 30 40 40 30 25 25 36 70 30 36 50 30 30 40 40 30 25 25 70 150 30 36 50 150 50 30 150 150 150 150 150 150 150 15 25 20 30 20 30 20 30
184
Schneider Electric
Schneider Electric
185
25
35
50
65
130
35
50
65
130
186
Schneider Electric
Schneider Electric
187
c i trasformatori sono identici (... kV/400 V) ed hanno caratteristiche standard (vedere pag. 49); c la corrente di cortocircuito sul sistema di sbarre non tiene conto delle impedenze di collegamento (caso pi sfavorevole).
Nota Per collegare due o pi trasformatori in parallelo, occore soddisfare le seguenti condizioni: c stessa Vcc; c stesso rapporto di trasformazione a vuoto; c avvolgimenti aventi lo stesso indice (gruppo) orario (es.: Dy - 11); c rapporto delle potenze tra i trasformatori non superiore a 2.
D1
D2
D4 Icc
50 kA
45 kA
D1
D2
D3
D4
Icc
50 kA 45 kA
(1) La Icc fornita a titolo indicativo. Potr essere diversa in funzione della Vcc fornita dai costruttori di trasformatori. In tal caso consultateci. Esempio 1 Si considerino 2 trasformatori da 800 kVA in parallelo. Gli interruttori di macchina saranno NS1250N muniti di unit di controllo Micrologic 2.0 regolati a 1125 A (1250 0,9). Le partenze sono 2, rispettivamente da 125 e 630 A. La Icc max a valle di D4 di 36,6 kA. La partenza da 630 A sar protetta da un interruttore NS630N (Pdi in filiazione di 50 kA). La partenza da 125 A sar protetta da un NS160N (Pdi in filiazione di 50 kA). Esempio 2 Si considerino 3 trasformatori da 630 kVA in parallelo. Gli interruttori di macchina saranno NS1000H muniti di unit di controllo Micrologic 2.0 regolati a 900 A (1000 0,9). Le partenze sono 2 rispettivamente da 250 e 400 A. La Icc max a valle di D4 di 62,43 kA. La partenza da 250 A sar protetta da un interruttore NS250N (Pdi in filiazione di 70 kA). La partenza da 400 A sar protetta da un NS400N (Pdi in filiazione di 70 kA).
188
Schneider Electric
Selettivit Presentazione
Le principali perturbazioni che possono interessare una rete elettrica di bassa tensione sono: c il sovraccarico; c il cortocircuito; c il guasto verso terra. Se il coordinamento selettivo tra i dispositivi di protezione installati in serie non corretto, la perturbazione pu provocare la mancanza di tensione in una zona pi o meno vasta della rete elettrica. Il livello di selettivit pu essere: c totale Il coordinamento si dice totalmente selettivo se, per tutte le correnti di guasto, fino alla corrente di cortocircuito IccB, apre solo e soltanto linterruttore B installato subito a monte del guasto, c parziale Il coordinamento si dice parzialmente selettivo se la condizione sopra riportata viene verificata solo fino ad un certo valore di corrente Is (detto limite di selettivit). Per correnti superiori a Is gli interruttori A e B aprono simultaneamente.
Icc A A Icc B B
Selettivit totale si apre solo B Ir B Selettivit parziale si apre solo B Ir B si aprono A e B Is Icc B Icc Icc B Icc
I campi di selettivit
In questo capitolo verranno presi in considerazione due tipi di perturbazioni: i sovraccarichi e i cortocircuiti. Generalmente, un sovraccarico viene considerato come una sovracorrente di intensit compresa tra 1,1 e 10 volte la corrente di impiego della conduttura. I guasti che danno origine a correnti superiori a tale valore sono considerati cortocircuiti e quindi devono essere eliminati nel pi breve tempo possibile.
c In sovraccarico Il dispositivo di protezione contro i sovraccarichi ha una curva di sgancio generalmente a tempo inverso al fine di meglio adattarsi alla caratteristica di sovraccaricabilit del cavo e del carico. Il metodo normalmente utilizzato per verificare la selettivit in sovraccarico consiste nel riportare su scala bilogaritmica le caratteristiche di funzionamento delle protezioni installate in serie. La selettivit assicurata se il tempo di non intervento del dispositivo a monte superiore al tempo massimo di interruzione del dispositivo a valle per qualunque corrente di sovraccarico. Questa condizione sempre verificata in pratica se il rapporto tra le correnti nominali o di regolazione del dispositivo a monte e del dispositivo a valle superiore a 1,6.
c In cortocircuito Le tecniche che permettono di realizzare la selettivit in cortocircuito si basano sullutilizzo di interruttori e/o sganciatori di tipo e di regolazione diversa e si possono identificare come segue: v selettivit amperometrica, v selettivit cronometrica, v selettivit energetica, v selettivit logica. Queste tecniche possono essere applicate, nello stesso impianto, sia singolarmente sia in combinazione. Si ricorda che il coordinamento selettivo va verificato sia in sovraccarico che in cortocircuito.
Selettivit amperometrica
La selettivit amperometrica basata sulla differenziazione delle soglie di intervento istantanee o di corto ritardo (ImA e ImB) degli interruttori installati in serie. Il limite di selettivit dato dalla soglia magnetica dell'interruttore a monte (ImA). Si applica prevalentemente a livello di distribuzione terminale dove gli interruttori sono istantanei e conduce generalmente ad una selettivit parziale. Questa tecnica tanto pi efficace quanto pi si differenziano le correnti di cortocircuito nei punti in cui vengono installati gli
interruttori e quindi quando si in presenza di conduttori di piccola sezione che abbattono notevolmente il livello di cortocircuito tra monte e valle. Si realizza selettivit totale solo quando la corrente di cortocircuito ai morsetti dellinterruttore a valle inferiore alla soglia di intervento istantaneo o di corto ritardo dellinterruttore a monte. Per ottenere selettivit amperometrica (parziale o totale), il minimo rapporto tra la soglia di intervento istantaneo della protezione a monte e a valle deve essere superiore a 1,5 per tener conto delle tolleranze di intervento ammesse dalle norme.
AIST
A B
BIST
ICC
Selettivit Presentazione
ATEMP
t
t
ATEMP BIST
A B ICC
BIST
A B trA tiB gradino 1 gradino
trA tiB
ICC
gradino 1 gradino
ICC
I rB
aprono AeB
ICC
Selettivit cronometrica senza soglia istantanea trA = ritardo sgancio tiB = tempo di interruzione
Selettivit cronometrica con soglia istantanea trA = ritardo sgancio tiB = tempo di interruzione
non si pu avere selettivit cronometrica. In questi casi la selettivit non risulta totale, ma limitata dalla corrente di intervento istantaneo Iist dello sganciatore dell'interruttore di monte, a meno che si utlizzi un interruttore limitatore a valle che consenta di realizzare la selettivit energetica. Le prestazioni Icw degli interruttori Masterpact sono molto elevate e rendono quindi questi interruttori particolarmente adatti a garantire la selettivit fino
agli elevati valori di corrente di cortocircuito che si raggiungono utilizzando trasformatori MT/BT di grossa potenza o trasformatori in parallelo. Occorre aggiungere che l'impiego di sganciatori ritardabili implica maggiori sollecitazioni termiche ed elettrodinamiche per i componenti dell'impianto elettrico; infatti, il tempo complessivo di interruzione risulta di molto superiore al periodo (20 ms) relativo ad un'onda di corrente alla frequenza di 50 Hz.
Selettivit energetica
Considerando due interruttori aventi sganciatori per i quali non possibile impostare un tempo di ritardo allintervento, la selettivit energetica pu consentire di ottenere un limite di selettivit che va oltre il valore della soglia magnetica dellinterruttore a monte. Ci dovuto allimpiego di un interruttore limitatore a valle. Nel caso in cui linterruttore a monte in categoria B ma con Icw < Icu, grazie alla limitazione operata dallinterruttore a valle, anche possibile avere un limite di selettivit superiore alla soglia istantanea dellinterruttore a monte, che, come si visto in precedenza, inferiore a Icw (Iist < Icw). Data lesiguit dei tempi di intervento delle protezioni a monte e a valle, per lo studio della selettivit energetica non si confrontano le curve di intervento correntetempo dei dispositivi installati in serie, ma la curva dellenergia specifica lasciata passare dallinterruttore a valle e la curva dellenergia di non intervento dellinterruttore a monte (caratteristiche I2t): per avere selettivit energetica queste due curve non devono avere punti di intersezione. Mentre leffetto di limitazione sullenergia specifica passante funzione del tipo di interruttore (contatti, meccanismo di apertura e camere di interruzione), il livello di energia di non sgancio dipende dalla caratteristica di intervento dello sganciatore (soglia istantanea e relativo tempo di intervento) e dalla soglia di repulsione dei contatti (apertura incondizionata).
Per realizzare al meglio una selettivit di tipo energetico necessario quindi utilizzare: c sganciatori istantanei con tempo di risposta dipendente dalla corrente di cortocircuito e differenziati per taglia; c interruttori fortemente limitatori con una soglia di repulsione dei contatti differenziata per taglie. Lutilizzo a valle di interruttori limitatori permette inoltre di ridurre sensibilmente le sollecitazioni termiche ed elettrodinamiche a cui soggetto limpianto e di contenere i ritardi intenzionali imposti agli interruttori installati a livello primario di distribuzione e quindi ridurre i tempi di interruzione per cortocircuito sulle sbarre. Gli interruttori della serie NS da 100 a 630 A sono stati appositamente studiati per realizzare una selettivit energetica totale, infatti grazie alle tecniche estremamente innovative dell'interruzione roto-attiva e dello sgancio riflesso, essi sono in grado di sfruttare l'energia dell'arco e la pressione da esso sviluppata all'interno dell'interruttore per una rapidissima apertura dei contatti e per l'azionamento rapidissimo di uno speciale sganciatore a pressione. Il perfetto coordinamento tra le caratteristiche degli interruttori di diversa taglia consente di realizzare selettivit totale di tipo energetico tra interruttori Compact NS osservando unicamente le due semplici regole seguenti: c le correnti di regolazione termica degli sganciatori in serie devono avere un rapporto superiore a 1,6; c le taglie degli interruttori in serie devono essere differenziate di un rapporto maggiore o uguale a 2,5.
AIST
B A
BIST
ICC
tA tB tC
IA
IB
IC
ICC
Energia passante
IA
IB
IC
ICC
IA = soglia magnetica / corto ritardo IB = soglia istantanea IC = soglia di sgancio riflesso Schneider Electric
190
ICC
Selettivit differenziale
La selettivit in caso di guasto verso terra altrettanto importante della selettivit in sovraccarico e in cortocircuito. Nel caso si abbiano due dispositivi differenziali in serie, devono essere rispettate entrambe le seguenti condizioni: c la soglia di intervento differenziale del dispositivo a monte deve essere maggiore o al limite uguale a 2 volte la soglia del dispositivo a valle;
c il ritardo intenzionale del dispositivo a monte deve essere maggiore o al limite uguale al tempo totale di apertura del dispositivo a valle. Per maggiori dettagli e per consultare la tabella di selettivit si rimanda al capitolo dedicato alla protezione delle persone (vedere pag. 228).
Si ricorda che se la protezione contro i guasti verso terra a monte delegata alla protezione contro le sovracorrenti (sistemi TN), leventuale dispositivo differenziale installato a valle dovr avere una caratteristica (soglia e tempo di intervento) inferiore a quella del dispositivo magnetotermico.
c Masterpact NW H2 Nella versione H2 linterruttore Masterpact NW ha un valore di Icw=85 kA<Icu=100 kA. Linterruttore Masterpact di tipo H2 possiede perci una soglia di autoprotezione istantanea per le correnti di cortocircuito comprese tra 85 e 100 kA; questa soglia sensibile al valore di picco della corrente di cortocircuito ed fissata in fabbrica ad un valore che sta appena al di sotto della tenuta elettrodinamica dellapparecchio. Il raggiungimento di soglie di autoprotezione elevate stato possibile grazie allimpiego di trasformatori di corrente in aria che consentono una misura precisa (assenza di saturazione), fino al valore di Icw. Linterruttore pu comunque essere dotato di uno sganciatore avente protezione di corto ritardo temporizzabile allo scopo di realizzare la selettivit cronometrica fino a Icc = Icw, al di sopra del quale interviene lautoprotezione; quindi possibile eliminare la protezione istantanea (Ii=215 In) dell'unit di controllo Micrologic; c Masterpact NW H3 Con la versione NW H3 (In da 2000 A a 4000 A) si ha la possibilit di avere un interruttore con elevato potere dinterruzione (Icu = Ics = 150 kA), mantenendo un alto valore di corrente di breve durata ammissibile (Icw = 65 kA),
per esigenze di selettivit cronometrica. Anche in questo caso, cos come per la versione H2, per le correnti di cortocircuito superiori a Icw si ha lintervento di una soglia di autoprotezione istantanea in corrispondenza della tenuta elettrodinamica dellinterruttore, pari a 150 kA in valore di picco. Per ottenere un potere dinterruzione cos elevato si resa necessaria la realizzazione di un meccanismo di sgancio che bypassasse quello dellunit di controllo per le correnti superiori alla tenuta termica Icw; per queste correnti infatti lunit di controllo non garantisce tempi cos rapidi da evitare il danneggiamento dellinterruttore. Il nuovo meccanismo di sgancio brevettato da Schneider sfrutta lazione della forza elettromagnetica creata dalla corrente di guasto per allontanare il contatto mobile del polo interessato dalla corrente di guasto dal contatto fisso. Il movimento del polo grazie ad una catena cinematica viene trasmesso ad una leva, la quale libera con la sua azione lalbero su cui sono montati i poli dellinterruttore; c Masterpact NT ed NW L1 Con la versione L1, gli interruttori NT ed NW sono limitatori e hanno elevato potere dinterruzione (Icu = 150 kA a Vn = 400 V). Grazie alla loro capacit di limitazione
Schneider Electric
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Selettivit Presentazione
pendenza del fronte donda della corrente di cortocircuito raggiunge i massimi valori negli istanti iniziali del guasto, quando la corrente in fase di rapida crescita, e quindi lordine di sgancio viene dato dallunit di controllo in tempi pi rapidi. c Compact NS da 630b a 3200 tipo N ed H Gli interruttori Compact NS tipo N ed H nelle due taglie dimensionali, da 630 A a 1600 A e da 2000 A a 3200 A, presentano rispettivamente un valore di Icw per 0.5 s pari a 25 kA e 30 kA; c Selettivit energetica tra interruttori Masterpact NW ed NT H1 a monte e interruttori Compact NS da 100 a 630 A a valle. Gli interruttori NS aventi corrente nominale fino a 630 A sono in grado di realizzare una selettivit totale con gli interruttori Masterpact in tutte le versioni possibili, ad eccezione della versione NT L1, dotati dellunit di controllo avente il minimo numero di regolazioni, cio lunit di controllo Micrologic 2.0.
Ci si deve alla loro capacit di limitazione delle correnti di cortocircuito, alla loro rapidit di interruzione del circuito sede del guasto e alla leggera temporizzazione impostata sulla soglia di corto ritardo dellunit di controllo Micrologic 2.0. In particolare da sottolineare come questo fatto si verifichi anche con gli interruttori NW H3 ed L1 a monte, cio quelli con potere dinterruzione pari a 150 kA; c Selettivit energetica tra interruttori Compact NS N ed H da 630b a 3200 a monte e interruttori Compact NS da 100 a 630 A a valle. Gli interruttori NS aventi corrente nominale fino a 630 A sono in grado di realizzare una selettivit in molti casi totale con i nuovi interruttori scatolati a monte dotati dellunit di controllo base, Micrologic 2.0. Anche in questo caso come nel precedente la selettivit energetica dovuta agli effetti concomitanti della limitazione operata dai Compact NS fino a 630 A a valle e della temporizzazione impostata sulle unit di controllo Micrologic.
Sezione del polo di un interruttore Compact NS 100/630 che evidenzia linterruzione rotoattiva
Meccanismo di sgancio riflesso dellinterruttore Compact NS 100/630 che sfrutta la pressione dei gas allinterno della camera dinterruzione
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Schneider Electric
sganciatore a valle TM..D o Multi9 STR..SE/GE MA+ rel termico magnetoterm.mot. STR..ME TM..D o Multi9 STR..SE/GE MA+ rel termico magnetoterm.mot. STR..ME TM..D o Multi9 STR..SE/GE Micrologic 2/5/6/7.0 MA + rel termico magnetoterm.mot. STR..ME
Micrologic 2/5/6/7.0 STR5.. o 6.. temporizzazione LR regolabile impostata sul gradino superiore rispetto alla protezione a valle
Distribuzione
rapporto minimo tra le regolazioni a monte e a valle Ir monte/Ir valle Im monte/Im valle 1.6 2 1.6 1.5 3 2 3 2 3 1.5 2.5 1.5 1.6 1.5 3 1.5 3 1.5 3 1.5 1.6 1.5 1.2 1.5 3 3 3 1.5 1.5 1.5
Partenza motore
Schneider Electric
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50 800 600 200 200 200 200 800 600 450 200 200
63 3000 1800 1000 1000 800 800 3000 1800 1000 1000 800 600 3000 1800 1000 1000 800 800
80 T 3000 2000 1600 1300 1000 320 T 3000 2000 1600 1300 1000 320 4500 3000 2000 1600 1300 1000 320
100 T T 3300 2500 2100 1800 1600 T 4000 3300 2500 2100 1800 1600 4500 4500 3300 2500 2100 1800 1600
63 3000 1800 1300 1000 800 600 3000 1800 1300 1000 800 600 3000 1800 1250 1000 800 600
80 4000 3000 2000 1600 1300 1000 700 4000 3000 2000 1600 1300 1000 700 4500 3000 2000 1600 1300 1000 700
100 4500 4300 3300 2500 2100 1800 1600 4500 4300 3300 2500 2100 1800 1600 4500 4500 3300 2500 2100 1800 1600
125 4500 4500 4400 3700 3300 2700 2400 4500 4500 4400 3700 3300 2700 2400 4500 4500 3700 3700 3700 2700 2400
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Schneider Electric
C60H/L
curva D, K
0,3 0,45 0,7 1 0,22 0,3 0,45 0,55 0,22 0,35 0,45 0,4
6 0,45 0,6 1 1,4 1,9 2,5 T 6 0,3 0,45 0,6 0,8 1,3 1,8 T 4,5 0,3 0,45 0,6 1 1,6 5 4 0,35 0,5 0,9 1,4 3,6 3,5 0,4 0,7 1,1 2,5 3,3 0,4 0,8 1,5 2,9 0,6 1 2,5 0,8 2,2
0,55 0,9 1,4 1,9 0,4 0,55 0,9 1,2 0,25 0,35 0,65 0,9 0,27 0,45 0,7 4 0,6 0,5
T T T 4 3 2 1,4 1,1 1
C60L-MA curva MA
0,12 0,15 0,188 0,24 0,12 0,15 0,188 0,24 0,12 0,15 0,188 0,24 0,15 0,188 0,24 0,188 0,24
0,375 0,473 0,6 0,375 0,473 0,6 0,375 0,473 0,6 0,375 0,473 0,6 0,375 0,473 0,6 0,375 0,473 0,6 0,375 0,473 0,6 0,6
1 1 1 1 1 1 1 1 1
0,192 0,24 0,192 0,24 0,192 0,24 0,192 0,24 0,192 0,24
0,384 0,48 0,384 0,48 0,384 0,48 0,384 0,48 0,384 0,48 0,384 0,48 0,384 0,48
0,756 0,96 0,756 0,96 0,756 0,96 0,756 0,96 0,756 0,96 0,756 0,96 0,756 0,96 0,756 0,96 0,96
Schneider Electric
195
C60L
T T
T T
T T
T T
T T T 8 8 6 6 T 8 8 6 6
T T T 8 8 6 6 T 8 8 6 6
T 2,5 2,5
T 2,5 T T 10 5 4
NSC100N NSA160E/NE/N
T 2,5 2,5 T T T T T T T 2 2 2 2
NS80H-MA
T 1
T 1,2
T 1,2 1,2 2 2
T 1,2 1,2 2 2 2
T T T T
2 2
(1) Per gli apparecchi a monte con sganciatori da TM16D a TM63D il limite di selettivit uguale alla soglia magnetica.
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Schneider Electric
630 T T T T T T T T T T T T T T 8 8 8
630 T T T T T T T T T T T T T T T T T
800 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T
1000 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T
1250 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T
1600 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T
630 T T T T T T T T T T T T T T T T T
800 T T T T T T T T T T T T T T T T T T
1000 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T
1250 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T
1600 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T
630 T T T T T T T T T T T T T T 18 18 30 12
800 T T T T T T T T T T T T T T 18 18 30 12 12 12 12 12 12
1000 T T T T T T T T T T T T T T 18 18 30 12 12 12 12 12 12 12 12 12
12
T T
12
Schneider Electric
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a monte NS630b/800/1000/1250/1600 N/H unit di controllo Micrologic 2.0 Isd: 10 Ir In [A] 630 800 1000 1250 1600 a valle NS630bN/H 400 500 630 NS630bL 400 500 630 NS800N 400 500 630 800 NS800H 400 500 630 800 NS800L 400 500 630 800 NS1000N 400 500 630 800 1000 NS1000H 400 500 630 800 1000 NS1000L 400 500 630 800 1000 NS1250N 500 630 800 1000 1250 NS1250H 500 630 800 1000 1250 NS1600N 630 800 960 1250 1600 NS1600H 630 800 960 1250 1600 C801N/H 400 STR25DE 500 630 800 C801L 400 STR25DE 500 630 800 C1001N/H 500 STR25DE 630 800 1000 C1001L 500 STR25DE 630 800 1000 C1251N 500 STR25DE 630 800 1000 1250 6,3 6,3 6,3 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 12,5 10 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 16 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16
NS630b/800/1000/1250/1600 N/H Micrologic 5-6-7 Ii: OFF 630 800 1000 1250 1600 25 50 25 25 25 50 50 25 25 25 25 50 50 25 25 25 25 25 50 50 50 25 25 25 25 25 25 50 50 50 25 25 25 25 25 25 50 50 50 25 25 25 25 25 50 50 50 25 25 25 25 25 25 25 25 50 50 50 50 25 25 25 25 25 25 25 25 50 50 50 50 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 50 50 50 25 25 25 25 25 25 25 25 50 50 50 50 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 50 50 50 50 50 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 40 40 40 40 25 25 25 25 40 40 40 40 25 25 25 25
6,3
25
10
6,3
50
10
6,3
25
10
6,3
8 8
25
25 25
10
10 10
6,3
8 8
50
50 50
10
10 10
10
25
10 10
25
25 25
10
25
10
12,5 12,5
25
25 25
6,3
8 8
10 10 10
25
25 25 40 40 25
25 25 25 40 40 40 25 25 40 40 25 25
25 25 25 40 40 40 25 25 25 40 40 40 25 25 25
10
10 10 10 10 10
10 10 10 10 10 10 10 10 10 10
40
10
10 10
16 16 16 16
40
10
10 10
12,5 12,5
16 16 16 16
25
198
Schneider Electric
tutti 100 160 TMD TMD TMD TMD STR22SE STR22SE STR22SE STR22SE STR 23/53 STR 23/53 STR 23/53 STR 23/53 STR 23/53 STR 23/53 630 630 800 800 800 1000 1000 1000 1000 1250 1000 1250 960 1250 1600 960 1250 1600 1250 1600 2000 800 800 1000 1000 1000 1250
20 20 20 20 20 20
T T T T T T
20 20 20 20 20 20
40 40 40 40 40 40
Schneider Electric
199
C1001N/H/L
C1251N/H
Masterpact NT L1
(1) Con soglia istantanea Ii in posizione OFF la selettivit parziale, sopra evidenziata, diventa totale.
200
Schneider Electric
Schneider Electric
201
Selettivit a monte: NW N1, H1, H2a, H2 a valle: Multi 9, NSA, NSC100, NS100/ 800, C801/1251
tutti tutti NSA160E/N/sx tutti NS160/630 500 NS160/630 630 C801N 500 630 800 C801H 500 630 800 C801L 500 630 800 C1001N 630 800 1000 C1001H 630 800 1000 C1001L 630 800 1000 C1251N 800 1000 1250 C1251H 800 1000 1250 NS630bN 500 630 NS630bH 500 630 NS630bL 500 630 NS800N 500 630 800 NS800H 500 630 800 NS800L 500 630 800
T T T T 8
T T T T T 10 10 10 10 10 10 10
T T T T T 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5
10
10
T T T T T 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16
12,5 16 16 8 8 8 8 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16
T T T T T 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20
T T T T T 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25
T T T T T 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32
T T T T T 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40
T T T T T T T T 50 50 50 70 70 70 T T T 50 50 50 70 70 70 T T T 50 50 50 T T 50 50 50 50 T T T 50 50 50 50 50 50
T T T T T T T T 63 63 63 T T T T T T 63 63 63 T T T T T T 63 63 63 T T 63 63 63 63 T T T 63 63 63 63 63 63
T T T T 12
T T T T T 15 15 15 15 15 15 15
12
12
15
15
T T T T T T T T T T 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 24 18,75 24 18,75 24 24 18,75 24 18,75 24 24 18,75 24 24 18,75 24 24
12 12 12 12
15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15
12
12
18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24
T T T T T 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30
T T T T T 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 40 40 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 40 40 40
T T T T T 48 48 48 48 48 48 60 60 60 48 48 48 48 48 48 60 60 60 48 48 48 48 48 48 48 48 48 48 T T 48 48 48 48 48 48 T T T
T T T T T T T T 60 60 60 T T T T T T 60 60 60 T T T T T T 60 60 60 T T 60 60 T T T T T 60 60 60 T T T
T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T
T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T
(1) Con soglia istantanea Ii in posizione OFF la selettivit totale per tutte le combinazioni della tabella. Naturalmente occorre sempre differenziare le correnti di regolazione degli interruttori a monte e a valle per avere selettivit nella zona di intervento termico e magnetico delle protezioni. Nota: con l'interruttore NW40b a monte si hanno gli stessi valori di selettivit dell'NW40.
202
Schneider Electric
10 10
12
15 15
10 10
12
15 15
10 10
12
15 15
10 10
12
15 15
10
15
10
12,5 16 12,5 16 16
15
18,75 24 18,75 24 24
12
16 16
20 20 20 20 20
12
16 16
25 25 25 25 26 26
32 32 32 32 45 45
18,75 24 24
30 30 30 35 35
18,75 24 24
T T T T T T
(1) Con soglia istantanea Ii in posizione OFF la selettivit totale per tutte le combinazioni della tabella. Naturalmente occorre sempre differenziare le correnti di regolazione degli interruttori a monte e a valle per avere selettivit nella zona di intervento termico e magnetico delle protezioni. Nota: con l'interruttore NW40b a monte si hanno gli stessi valori di selettivit dell'NW40.
Schneider Electric
203
a valle
Masterpact NW NW08
12
N1/H1
Masterpact NW
H2a/H2/H3
Masterpact NW
L1
Masterpact N1/H1
Masterpact H2
NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 M08 M10 M12 M16 M20 M25 M32 M40 M12 M16 M20 M25 M32 M40
16 16
20 20 20
25 25 25 25
32 32 32 32 32
40 40 40 40 40 40
50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50
12
16 16
20 20 20
25 25 25 25
32 32 32 32 32
40 40 40 40 40 40
12
16 16
20 20 20
25 25 25 25 25 25 25 25
12
16 16
20 20 20
32 32 32 32 32 32 32 32 32 32
40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40
20
25 25
32 32 32
40 40 40 40
63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63
18,75 24 24
30 30 30
48 48 48 48 48
60 60 60 60 60 60
T T T T T T T 75 75 75 75 75 75 75 75 75 75 75 75 75 75 T T T T T 75 75 75 75 75
18,75 24 24
30 30 30
48 48 48 48 48
60 60 60 60 60 60
18,75 24 24
30 30 30
18,75 24 24
30 30 30
48 48 48 48 48 48 48 48 48 48
60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60
30
37,5 37,5
48 48 48
60 60 60 60
(1) Con soglia istantanea Ii in posizione OFF la selettivit totale per tutte le combinazioni della tabella con a valle gli interruttori Masterpact NW N1, H1 ed L1 e H N1 e H1, mentre pari a 82 kA (totale da NW40 a NW63 a monte) con a valle gli interruttori Masterpact NW H2a, H2 e H3 e M H2.
204
Schneider Electric
NW40 4000 T T T T 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 45 45 45 40 40 40 40 40 40
NS2000/3200 N/H
Masterpact NT
20 20 20 20
H1
Masterpact NT
L1
Masterpact NW
N1/H1
25 25 25 25 25 25
32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32
30 35 35 30
T T 110 110 48 48 48 48 48 48 48 48 48 48 48 48 48
T T T T
T T T T T T
Masterpact NW
20
H2a/H2/H3
25 25
30
37,5 37,5
65
65 65
Masterpact NW
20
25 25 25
30
100
100 100 T
25
37,5
65
Schneider Electric
C801H
12
50
C801L
12
90
C1001N
C1001H
10
15
50
C1001L
10
15
90
C1251N
C1251H
12,5
18,75 24 24 12 12 12 12 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24
50
8 8 8 8
10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10
NS800H
NS800L
12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5
37 37 T 37
37 37 37 37 T T 37 37 37 37 T T
12
37
12
37 37 37 37 T T 37 37 37 37 37 37 T T T
206
Schneider Electric
NS1000H
10 10
12
15 15
37
37 37
NS1000L
10 10
12
15 15
T T
NS1250N
10 10
12
15 15
37
37 37
NS1250H
10 10
12
15 15
37
37 37
37 37 37
NS1600N
10
12,5 12,5
15
37
37 37
NS1600H
10
12,5 12,5
16 16 16
15
18,75 24 18,75 24 24
37
37 37
37 37 37
NS2000/3200 N/H
Masterpact NT
H1
Masterpact NT
12,5
L1
16 16
18,75 24 24
T T
Schneider Electric
207
Masterpact NW H2a/H2/H3
12,5
16 16
18,7
24 24
37
37 37
Masterpact NW L1
12,5
16 16
18,7
24 24
37
37 37
Masterpact NW N1/H1
12,5
16 16
18,7
24 24
37
37 37
Masterpact NW H2
12,5
16 16
18,7
24 24
37
37 37
Masterpact NW L1
12,5
16 16
18,7
24 24
37
37 37
208
Schneider Electric
M32 3200 32 32 T 32 32 T 32 32 32 32 T T 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32
M40 4000 40 40 T 40 40 T 40 40 40 40 T T 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40
M50 5000 T 50 T T 50 T T T 50 50 T T T T T 50 50 50 T T T 50 50 50
M63 6300 T 63 T T 63 T T T 63 63 T T T T T 63 63 63 T T T 63 63 63
M50 5000 T 50 T T 50 T T T 50 50 T T T T T 50 50 50 T T T 50 50 50 50 50 50 50 50 T T T T T T 50 50 50 50 50 50 50
M63 6300 T 63 T T 63 T T T 63 63 T T T T T 63 63 63 T T T 63 63 63 63 63 63 63 63 T T T T T T 63 63 63 63 63 63 63 63
12
16 16
20 20 20 20 20 20 20 20
12 12,5
16 16 16 16
25 25 25 25 25 25 25 25 25 25
32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32
40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40
T T T T T T 50 50 50 50 50 50 50
T T T T T T 63 63 63 63 63 63 63 63
28
40 40
40 40 40 T T 40 40 40
100 28
T T 40 40
40 40 40 40 T T 40 40 40 40
40 40 40 40 T T 40 40 40 40 40
12,5
16 16
20 20 20
25 25 25 25
32 32 32 32 32
40 40 40 40 40
50 50 50 50 50
63 63 63 63 63
30
70 70
70 70 70
70 70 70 70
70 70 70 70 70
70 70 70 70 70
T T T T T
T T T T T
(1) Con soglia istantanea Ii in posizione OFF per tutte le combinazioni della tabella con a monte Masterpact M N1 e H1 la selettivit totale.
Schneider Electric
209
12
12
40
40 40
T T T T T 65 65 65
T 40
T T 40 40
T T T T T T 65 65 65 65
T T T T T T 65 65 65 65 65
10
12
12 12 12 15 15
10
15 15
15 15 15 15 25 25
10
12
12 12 12 15 15
10
15 15
15 15 15 15 25 25
40
40 40
T T T
T T T T
T T T T T
T T T T T
T T T T T
T T T T T
(1) Con soglia istantanea Ii in posizione OFF per tutte le combinazioni della tabella con a monte Masterpact M N1 e H1 la selettivit totale.
210
Schneider Electric
Selettivit rinforzata
seguenti tabelle che individuano le coppie di interruttori che garantiscono non solo la filiazione ma anche la selettivit fino ad un valore indicato che pu arrivare al massimo al potere di apertura dellinterruttore a monte; ecco perch parliamo di selettivit rinforzata. Per poter meglio capire il concetto e leggere in modo adeguato le tabelle riportiamo un esempio: l'interruttore a monte un NS800H mentre a valle si ha un NS400N. Con questa associazione si ottiene una filiazione che permette all'NS400N di portare il potere di interruzione da 45 a 70 kA ma anche una selettivit (rinforzata da 45 a 70 kA).
NS400N STR23SE
NS800H Micrologic
Nuovo potere di interruzione dell'interruttore a valle grazie all'accoppiamento di quello a monte in kA 70/70
Limite di selettivit in kA
Selettivit rinforzata
A monte Potere di interruzione Sganciatore Calibro TM-D-MA TM-D-MA TM-D-MA TM-D-MA TM-D-MA TM-D-MA TM-D-MA STR22SE STR22ME STR22SE STR22ME STR22SE STR22ME STR22SE STR22ME STR22SE STR53UE STR43ME STR23SE STR53UE STR43ME NS800N NS800H 50 kA 70 kA 'Micrologic / 2 Isd: 10 Ir - 5.0-6.0-7.0 inst: OFF 800 800 50/50 70/70 50/50 70/70 50/50 70/70 70/70 50/50 50/50 50/50 70/70 70/70 70/70 NS800L 150 800 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150
A valle NS160E NS160NE NS160N NS160sx NS160H NS250N NS250H NS160N NS160H NS250N NS250H NS400N
16 kA 25 kA 36 kA 50 kA 70 kA 36 kA 70 kA 36 kA 70 kA 36 kA 70 kA 45 kA
50/50 50/50
70/70 70/70
NS630N
45 kA
Schneider Electric
211
Selettivit rinforzata
A valle C60a
5 kA
C60N
10 kA
NSC100N 18 kA TM-D 63 18/18 18/18 18/18 6/18 18/18 18/18 18/18 6/18
70 18/18 18/18 18/18 6/18 6/18 18/18 18/18 18/18 6/18 6/18
80 18/18 18/18 18/18 6/18 6/18 18/18 18/18 18/18 6/18 6/18 6/18
100 18/18 18/18 18/18 8/18 8/18 18/18 18/18 18/18 8/18 8/18 6/18 6/18
16
20 25 32 40
C60N
10 kA
16
20 25 32 40 50 63
1 5/15 15/15
C60H
15 kA
16
20 25 32 40 50 63
C60L
25 kA
16
20 25
20 kA 15 kA
32 40 50 63
212
Schneider Electric
100/125/ 160/200/ 160/200/ 160/200/ 160 250 250 250 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 25/25 25/25 25/25 20/25 20/25 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 30/30 30/30 25/25 25/25 25/25 20/25 20/25 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 30/30 30/30 25/25 25/25 25/25 20/25 20/25
NG125LMA
Schneider Electric
213
Selettivit rinforzata
NS160N 36 kA STR22SE 80 15/15 15/15 15/15 160 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30
NS160sx 50 kA STR22SE 80 20/20 20/20 20/20 160 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40
NS160H 70 kA STR22SE 80 20/20 20/20 20/20 160 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40
NS160L 150 kA STR22SE 80 20/20 20/20 20/20 160 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40
NS250N 36 kA STR22SE 250 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 25/25 25/25 25/25 25/25
NS250H 70 kA STR22SE 250 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 30/30 30/30 25/25 25/25 25/25 25/25
NS250L 150 kA STR22SE 250 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 30/30 30/30 25/25 25/25 25/25 25/25
160 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25
20/25 20/25
20/25 20/25
20/25 20/25
36/36 36/36
36/36 36/36
36/36 36/36
70/70 70/70
70/70 70/70
214
Schneider Electric
A valle NSA160N NS160E NS160NE NS160N NS160sx NS160H NS250N NS250H NS160E
30 kA 16 kA 25 kA 36 kA 50 kA 70 kA 36 kA 70 kA 16 kA
NS160NE 25 kA NS160N 36 kA
45/45 45/45
70/70 70/70
16 kA 25 kA 36 kA 50 kA 70 kA 36 kA 70 kA 36 kA 70 kA 36 kA 70 kA 45 kA
50/50 50/50
70/70 70/70
50/50 50/50
70/70 70/70
50/50 50/50
70/70 70/70
NS630N
45 kA
Schneider Electric
215
c corrente nominale; c tensione nominale che permette di determinare il numero di poli in serie che devono prendere parte all'interruzione;
c corrente di cortocircuito massima nel punto di installazione, che permette di definire il potere di interruzione; c tipo di rete (vedere tabella seguente).
reti isolate da terra nessun punto della rete collegato a terra
i
reti collegate a terra l'alimentazione collegata a terra o l'alimentazione e l'utenza sono collegate a terra
i U a B b C A R
a B C A
R
a U B b C A R
guasto A
Icc max (con tensione U) Solo una polarit dell'alimentazione interessata dal guasto, con tensione piena U Icc max (con tensione U) Le due polarit dell'alimentazione sono interessate dal guasto, con tensione piena U senza conseguenza guasto A tutti i poli dell'interruttore necessari all'interruzione devono essere collegati in serie sulla polarit non a terra. Prevedere un polo supplementare sulla polarit collegata a terra se si vuole realizzare il sezionamento
Icc < Icc max (con tensione U/2) Solo una polarit dell'alimentazione interessata dal guasto, con tensione dimezzata U/2 Icc max (con tensione U) Le due polarit dell'alimentazione sono interessate dal guasto, con tensione piena U come guasto A, ma la polarit negativa ad essere interessata guasto A o C prevedere su ogni polarit il numero di poli dell'interruttore necessari all'interruzione dell'Icc max alla tensione U/2
senza conseguenza
guasto B
Icc massima Le due polarit (positiva o negativa) dell'alimentazione sono interessate dal guasto senza conseguenza guasto B (o guasto A e C simultanei) ripartire il numero di poli dell'interruttore necessari all'interruzione su ogni polarit (positiva e negativa)
Nota: se la resistenza interna non nota, si pu utilizzare la seguente formula approssimativa: Icc=kC dove C la capacit della batteria espressa in Ah e k un coefficiente prossimo a 10 ed in ogni caso inferiore a 20. Icc espressa in A
Esempio: Determinare la corrente di cortocircuito sui morsetti di una batteria avente le seguenti caratteristiche: c capacit 500 Ah c tensione massima di scarica: 240 V (110 elementi da 2,2 V) c corrente di scarica: 300 A c autonomia di 1/2 ora c resistenza interna: 0,5 m per elemento Ri=110 x 0,5 = 55 m Icc=240/55=4,4 kA. Come si pu notare, le correnti di cortocircuito relative alle batterie di accumulatori sono relativamente deboli. Esempio 3 Come realizzare la protezione di una partenza da 380 A su una rete a 250 V a corrente continua isolata da terra e con Icc=35 kA?
+
Icc
Esempio 2 Come realizzare la protezione di una partenza da 100 A su una rete a 250 V in corrente continua il cui punto medio collegato a terra e con Icc=20 kA?
+
125V =
250V =
250 V =
NS400N tripolare
}
carico
La tabella di scelta indica che occorre utilizzare un interruttore C120N (30 kA, 2P, 125 V). I 2 poli devono essere posti in serie sulla polarit positiva. possibile utilizzare un polo supplementare sulla polarit negativa per assicurare il sezionamento del circuito alimentato.
216
}
carico
Ogni polo sar sottoposto al massimo a U/2=125 V. La tabella di scelta indica che occorre utilizzare un interruttore C120N (30 kA, 2P, 125 V) o NS100N (50kA, 1P, 250 V). Utilizzando il C120N devono partecipare all'interruzione 2 poli disposti su ciascuna polarit, mentre con l'NS100N basta un polo su ciascuna polarit.
}
carico
La tabella di scelta indica che occorre utilizzare un interruttore NS400H (85 kA, 1P, 250 V). Un solo polo sufficiente per l'interruzione. consigliabile utilizzare un polo supplementare sull'altra polarit per assicurarne il sezionamento.
Schneider Electric
25 (2P) 50 (2P) 5 (1P) 10 (1P) 50 (1P) 50 (1P) 85 (1P) 85 (1P) 100 (1P) 100 (1P) 50 (1P) 50 (1P) 85 (1P) 85 (1P) 100 (1P) 100 (1P) 85 (1P) 85 (1P) 85 (1P) 85 (1P) 50 (1P) 50 (1P)
50 (2P) 85 (2P) 100 (2P) 50 (2P) 85 (2P) 100 (2P) 85 (2P) 85 (2P) 50 (2P) 25 (3P) 35 (2P) 35 (2P) 35 (2P) 85 85 85
(1) In fase di installazione necessario rispettare le polarit indicate, in quanto l'interruttore C32H-DC munito di un magnete permanente. (2) Esistono 7 versioni di sganciatori istantanei DINA: 1,5/3 kA-3/6 kA-10/20 kA-9/18 kA-12/24 kA-20/40 kA. (3) Per la scelta della versione e le modalit d'installazione consultare la tabella seguente.
Tabella di selezione
Tipo di interruttore automatico
tensione nominale di impiego (Vcc) potere di interruzione (L/R <15 ms) n1: rete isolata n 2: rete punto centrale n3: polo negativo a terra NW10-20-40 NDC 500 35 kA Versione C Versione C Versione C NW 10-20-40 NDC 500 85 kA Versione E Versione C Versione D 900 35 kA Versione E Versione D VersioneD
carico
carico
carico
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217
Interruttori Compact
Le correnti di intervento a 400 Hz sono ottenute a partire dal valore a 50 Hz tramite i seguenti coefficienti: c k1 per gli sganciatori termici; c k2 per gli sganciatori magnetici. Questi coefficienti correnti sono indipendenti dalla posizione della tacca di regolazione. Per gli sganciatori termici le correnti di intervento sono meno elevate a 400 Hz che a 50 Hz (k1 1).
NS250 NS160
Esempio La massima corrente di regolazione di un NS1000N impiegato a 400 Hz sar 750 A. Poich l'unit di controllo non sensibile alla frequenza, per assicurare una protezione corretta sar necessario regolare il lungo ritardo ad un valore il pi vicino possibile per
218
difetto a 0,75 (la regolazione superiore non deve mai essere utilizzata). Le unit di controllo Micrologic hanno una regolazione del lungo ritardo Ir che va da 0,4 a 1 x In. Si utilizza la regolazione pari a 0,7.
Schneider Electric
Introduzione Dispositivi differenziali Lunghezza massima protetta per la protezione delle persone
220 222
246
Schneider Electric
219
Definizioni
Conduttore di protezione (PE) conduttore prescritto per alcune misure di protezione contro i contatti indiretti per il collegamento di alcune delle seguenti parti: masse, masse estranee, collettore (o nodo) principale di terra. Conduttore PEN Conduttore che svolge insieme le funzioni sia di conduttore di protezione sia di conduttore di neutro. Conduttore di terra (CT) Conduttore di protezione che collega il collettore principale di terra (o nodo) al dispersore o i dispersori tra di loro. Conduttore equipotenziale principale (EQP) e supplementare (EQS) Conduttore di protezione destinato ad assicurare il collegamento equipotenziale. Contatto diretto Contatto di persona con parti attive. Contatto indiretto Contatto di persona con una massa in tensione per un guasto. Corrente di guasto Corrente che si stabilisce a seguito di un cedimento dell'isolante o quando l'isolamento cortocircuitato. Corrente di guasto a terra Corrente di guasto che si chiude attraverso l'impianto di terra.
Arresto respiratorio Per le correnti da 20 a 30 mA, le contrazioni possono raggiungere l'apparato muscolare respiratorio fino a procurare un arresto respiratorio. Fibrillazione ventricolare Esiste una proporzionalit approssimativa tra il peso corporale e la corrente necessaria alla fibrillazione, che permette di identificare una soglia compresa tra 70 e 100 mA. In realt questa soglia non pu essere definita in modo preciso poich essa varia con le condizioni fisiologiche del soggetto, ma anche con i parametri ambientali e casuali dell'incidente: percorso della corrente all'interno del corpo, resistenza dell'organismo, tensione, tipo di contatto e tempo di passaggio della corrente nell'organismo. Rischi di ustioni Un altro rischio importante collegato all'impiego dell'elettricit legato alle ustioni. Queste sono molto frequenti in caso di incidenti domestici e soprattutto industriali. Esistono due tipi di ustioni: c dovuta all'arco: causata dal calore irradiato dall'arco elettrico; c elettrotermica: un'ustione elettrica dovuta al passaggio della corrente elettrica attraverso l'organismo.
1A
Arresto cardiaco
75 mA
30 mA
10 mA
0,5 mA
220
Schneider Electric
Introduzione Classificazione dei componenti elettrici Protezione da contatti elettrici diretti ed indiretti
componente dotato di isolamento principale e non provvisto di alcun dispositivo per il collegamento delle masse a un PE c masse isolate da terra c protezione contro i guasti di isolamento affidate alle caratteristiche dell'ambiente circostante (es: pedana isolante) c masse collegate a terra c protezione contro i guasti di isolamento affidata ai dispositivi di protezione dei circuiti
classe I
classe II
Ulteriore isolamento
Isolamento principale
componente dotato di doppio isolamento o di isolamento rinforzato e non provvisto di alcun dispositivo per il collegamento delle masse ad un PE
classe III
50 V
componente ad isolamento ridotto perch destinato ad essere alimentato esclusivamente da un sistema a bassissima tensione di sicurezza
l'isolamento supplementare pu essere un involucro isolante con grado di protezione almeno IPXXB c masse isolate da terra c possibilit di realizzare un isolamento equivalente durante l'installazione mediante isolamento supplementare esempio: circuito SELV (V - 50 V CA)
Nota: Le condutture elettriche realizzate con i seguenti componenti hanno isolamento di classe II: c cavi con guaina non metallica con tensione nominale maggiore di un gradino rispetto a quella necessaria per il sistema elettrico; c cavi unipolari senza guaina installati in tubo o canale isolante conformi alle rispettive norme; c cavi con guaina metallica aventi isolamento idoneo.
Protezione parziale Protezione mediante allontanamento delle parti attive o con un interposizione di un ostacolo, tra le parti in tensione e l'utente, rimovibile senza attrezzi particolari. Per altro, alcune installazioni possono presentare rischi particolari, malgrado l'attuazione delle disposizioni precedenti, come l'isolamento che rischia di essere danneggiato, conduttori di protezione assenti o con rischi di rottura (cantiere, miniere, ecc.). Protezione addizionale Dispositivi differenziali a corrente residua (DDR) ad alta sensibilit (I n - 30 mA). Tali dispositivi sono riconosciuti come protezione addizionale e quindi in aggiunta alle misure di protezione sopra indicate e
non come unico mezzo di protezione contro i contatti diretti. Circuiti a bassissima tensione Tali circuiti permettono di realizzare una protezione combinata contro i contatti diretti e indiretti tramite l'alimentazione dei circuiti a bassissima tensione, l'utilizzo di componenti speciali e particolari condizioni di installazione.
Sistema di sbarre 1 2 3 N
c protezione tramite interruzione automatica del circuito. il metodo maggiormente usato per la maggior semplicit delle regole da osservare (rispetto a quelle previste dai casi precedentemente elencati) e per la minore dipendenza dalla conservazione nel tempo delle misure adottate per ottenere la protezione. Perch si possa realizzare una protezione attiva contro i contatti indiretti necessario che: c tutte le masse estranee e tutti gli elementi conduttori accessibili siano collegati all'impianto di terra tramite un conduttore di protezione. Due masse accessibili simultaneamente devono essere collegate al medesimo dispersore; c i tempi di intervento della protezione siano tali da garantire l'incolumit della persona
che venga a contatto con una massa accidentalmente sotto tensione. Il massimo tempo di intervento delle protezioni dipende: c dal sistema di neutro; c dalla tensione nominale tra fase e terra; c dalle caratteristiche dell'ambiente.
Guasto di isolamento
Contatto indiretto
221
Funzionamento
Il principio della protezione differenziale di Schneider Electric si basa su un sistema in grado di assicurare quasi istantaneamente tre funzioni successive: rilevazione della corrente di dispersione, misura della stessa ed interruzione del circuito affetto da guasto. c La rilevazione ottenuta mediante un trasformatore di corrente (toroide) in cui il primario rappresentato dai conduttori attivi del circuito da proteggere. In condizioni normali, la somma vettoriale delle correnti che attraversano i conduttori attivi nulla, pertanto i flussi generati allinterno del toroide si annullano reciprocamente. La comparsa di una corrente di dispersione rompe questequilibrio ed induce una corrente residua al secondario. c La misura effettuata da un rel elettromagnetico che compara il segnale elettrico ricevuto dal toroide con la soglia dintervento prestabilita (sensibilit).
Selettivit orizzontale
Permette il risparmio di un interruttore differenziale a monte dell'impianto quando gli interruttori sono installati nello stesso quadro. La parte di quadro e l'impianto a monte dei dispositivi differenziali devono essere realizzati in modo da ridurre al minimo il rischio di messa in tensione accidentale delle masse.
In caso di perdita di isolamento solo la partenza interessata al guasto viene messa fuori servizio in quanto gli altri dispositivi differenziali non rilevano alcuna corrente verso terra.
Ig
DDR
DDR
Selettivit verticale
Per ragioni legate alla continuit di esercizio ed ai pericoli indotti da un eventuale mancanza di energia elettrica pu essere richiesto un coordinamento selettivo tra due o pi dispositivi differenziali disposti in serie. Per assicurare la selettivit tra due dispositivi in serie necessario soddisfare contemporaneamente le seguenti condizioni: n la corrente differenziale nominale del dispositivo a monte deve essere almeno il doppio di quella del dispositivo a valle: InA 2InB. Questo per tener conto della tolleranza ammessa dalle norme le quali prevedono che l'intervento sia garantito per correnti uguali o superiori a In e che il differenziale non intervenga per correnti inferiori uguali a 0,5 In. Le correnti comprese tra 0,5 In e In appartengono al campo di tolleranza di intervento della protezione differenziale ammesso dalle norme di prodotto.
Un dispositivo differenziale con soglia di intervento pari a 30 mA non interviene per correnti inferiori a 15 mA, potrebbe intervenire per correnti comprese tra 15 e 30 mA e deve intervenire per correnti superiori a 30 mA.
c Il ritardo intenzionale tA imposto al dispositivo a monte deve essere superiore al tempo totale di interruzione tB TOT del dispositivo a valle tA tB TOT Cos facendo la selettivit differenziale garantita per tutti i valori di corrente superiori alla soglia di intervento del dispositivo differenziale disposto a valle.
Per ottenere selettivit con i dispositivi a corrente differenziale nei circuiti di distribuzione ammesso un tempo di interruzione non superiore a 1 s. Quando si utilizza un rel differenziale esterno all'apparecchio di interruzione il tempo tB TOT include il tempo di risposta del rel differenziale e del dispositivo di apertura dell'interruttore automatico e il tempo di interruzione di quest'ultimo (generalmente inferiore a 50 ms). Il coordinamento tra le protezioni differenziali Merlin Gerin permette di garantire la continuit di servizio fra 2 o 3 livelli.
ritardo tA>tBTOT InA 2 InB
Nel campo degli interruttori differenziali per uso domestico e similare la selettivit si pu ottenere utilizzando dispositivi di protezione a corrente differenziale del tipo s in serie con dispositivi di protezione a corrente differenziale di tipo generale. In questo caso occorre rispettare un rapporto minimo tra le soglie di intervento pari a 3.
222
Schneider Electric
Comportamento degli interruttori differenziali in presenza di correnti con componenti pulsanti unidirezionali e/o continue L'utilizzo ormai sempre pi diffuso, anche in ambienti non necessariamente di tipo industriale, di apparecchi con dispositivi elettronici di controllo o regolazione pu comportare, in caso di guasto a terra, correnti di dispersione con componenti continue oppure pulsanti di tipo unidirezionale. Le Norme IEC prevedono la classificazione dei dispositivi differenziali in tre tipi secondo la loro attitudine a funzionare in presenza di una corrente di guasto aventi componenti continue o pulsanti unidirezionali. Classe AC Dispositivi differenziali sensibili alla sola corrente di dispersione alternata. Classe A Dispositivi differenziali che garantiscono le caratteristiche di funzionamento anche per correnti di dispersione con componenti pulsanti ben specificate. Classe B Dispositivi differenziali che garantiscono le caratteristiche di funzionamento anche per le correnti di dispersione di tipo continuo. Le Norme di prodotto, sia nel settore domestico che industriale, ad oggi, non hanno ancora previsto le prescrizioni o le prove per i dispositivi differenziali di classe B.
DBb
DBa
H a b classe AC classe A
Schneider Electric
223
Forme donda delle correnti di guasto a terra in circuiti che presentano componenti elettronici
In questo paragrafo si tratter della protezione mediante interruttore differenziale di apparecchi in classe di isolamento I. Nella figura sottostante sono mostrati degli esempi di circuiti elettronici con a fianco landamento della corrente di guasto a terra. La forma donda della corrente di guasto a terra legata alla tensione esistente tra il punto di guasto e il punto a terra dellimpianto. Solo nel caso in cui si abbiano componenti elettronici bidirezionali (schema A) la corrente di guasto alternata e quindi tale da consentire lintervento dei dispositivi differenziali in classe AC.
Nellambito domestico e similare la distribuzione e i sistemi di raddrizzamento sono monofase e questo corrisponde agli schemi da B a G della figura. Landamento delle correnti di guasto di tipo pulsante e di conseguenza i DDR in classe A garantiscono generalmente la protezione delle persone. Fa eccezione il caso dello schema D, in cui la presenza di un condensatore con la sua corrente di scarica introduce nella forma donda della corrente di guasto una componente continua; in questo caso il DDR in classe A in grado di rilevare la corrente di guasto soltanto nel caso in cui si stabilisca in maniera molto rapida, per cui risulta pi indicato limpiego di un differenziale in classe B. Nellambiente industriale la maggior parte dei raddrizzatori sono trifasi (schemi da H a J della figura). Alcuni di questi schemi possono generare una corrente di guasto continua con un basso tasso di ondulazione:
c lo schema H fornisce una tensione raddrizzata con un basso tasso di ondulazione a regime, quindi delle correnti di guasto difficili da rilevare con il DDR in classe A; c lo schema K invece genera delle correnti di guasto molto parzializzate e quindi rilevabili dagli stessi DDR in classe A, ma equivalente allo schema H nel caso di conduzione di onda non parzializzata; c lo schema J il pi frequente e si trova normalmente nei variatori di velocit per motori a corrente continua. Con questo schema, per la presenza della forza controelettromotrice e dellinduttanza del motore, si generano delle correnti di guasto meno ondulate che nel caso degli schemi precedenti H e J, specialmente alle alte velocit; occorre quindi utilizzare necessariamente un differenziale in classe B.
Schema A
ii ph
Id
Schema B
Id ph R t
Schema C
ph Id
Schema D
ph Id
N
224
t
Schneider Electric
Circuito per l'alimentazione di apparecchi domestici a motore: preferibile utilizzare un differenziale in classe A
Schema E
ph Id M
Raddrizzatore a ponte monofase non controllato (schema F) e controllato (schema G) utilizzato in ingresso all'alimentazione di vari apparecchi elettrici (TV, forno micro-onde, calcolatori, fotocopiatrici): preferibile utilizzare un differenziale in classe A
Schema F
Id ph N R
Schema G
Id ph N R
Ponte trifase utilizzato in raddrizzatori per saldatrici, elettrocalamite ed elettrolisi: utilizzare un differenziale in classe B
Schema H
(+)
Id guasto su (+)
1 2 3
(-)
guasto su (-)
Ponte trifase controllato per rete in c.c. di tipo industriale: in caso di onda parzializzata pu essere sufficiente utilizzare un differenziale in classe A
Schema K
(+)
Id guasto su (+)
1 2 3
(-)
guasto su (-)
Id
Ponte trifase controllato utilizzato nei variatori di velocit per motori in c.c.: utilizzare un differenziale in classe B
Schema J
(+)
1 2 3 Id
125
20
t[s]
Influenza delle sovratensioni I nuovi differenziali istantanei tipo "SI" resistono a dei livelli ben superiori di sovratensioni rispetto a quelli previsti dalle norme CEI EN 61008 e CEI EN 61009 e sopportano, senza interventi, la maggior parte delle sovracorrenti transitorie verso terra provocate dalle scariche atmosferiche o dalle manovre sulla rete attraverso le capacit della linea e dei filtri degli utilizzatori. Infatti i differenziali "SI" sono concepiti per non sganciare istantaneamente, ma con una leggera temporizzazione dellordine di 10 ms, consentendo cos una miglior tenuta ai transitori. Influenza delle correnti ad alta frequenza Correnti ad alta frequenza sono generate e inviate a terra dai filtri di alcuni carichi come ad esempio i reattori elettronici delle lampade fluorescenti, i variatori di velocit dei motori, i variatori elettronici di luminosit, ecc.. Inoltre questi carichi possono dare luogo a correnti di dispersione verso terra con componenti continue. In funzione del numero di utilizzatori installati, si possono presentare due tipi di problemi con i differenziali standard: c intervento intempestivo dovuto alle correnti ad alta frequenza di modo comune; c non intervento per saturazione dovuto alle componenti continue della corrente di dispersione verso terra. I filtri della nuova gamma "SI" sono di tipo passo basso e quindi attenuano gli effetti delle componenti ad alta frequenza della corrente di dispersione verso terra. Il differenziale di tipo "SI" quindi in grado di realizzare un declassamento in frequenza, adattando la soglia di sgancio alla frequenza della corrente; ad esempio con una corrente di dispersione a 1000 Hz la soglia di sgancio In di un interruttore differenziale da 30 mA diventa pari a 14 In, ma gli effetti di una corrente a 1000 Hz che attraversa il corpo umano sono molto inferiori a quelli provocati dallo stesso valore di corrente a 50 Hz. Nei differenziali di tipo standard il rel di sgancio riceve continuamente un segnale elettrico del trasformatore, creando un rischio permanente di intervento intempestivo o di saturazione. Nella gamma "SI" il segnale non arriva al rel fino a che tutti i filtri non autorizzano lintervento. Stabilit della soglia dintervento La stabilit della soglia dintervento alle basse temperature garantita dalla scelta di un opportuno materiale magnetico del toroide cos come da una configurazione dellinsieme elettronica/rel favorevole. I dispositivi differenziali della gamma "SI" funzionano fino ad una temperatura di 25C.
sovratensione o picco di corrente (provocato, per esempio, dallavviamento di uno o di pi personal computers) per provocare un intervento intempestivo. Le possibili soluzioni sono: c suddividere i circuiti: la divisione dei circuiti evita il sovrannumero di utilizzatori dipendenti dallo stesso differenziale convenzionale monofase. Si arriva ad un massimo di 6 utilizzatori partendo dalla seguente considerazione: nel peggiore dei casi, ipotizzando una dispersione di 1,5 mA per ognuno, la dispersione totale pari a 9 mA, cio il 30% della soglia di sensibilit del differenziale da 30 mA; c utilizzare dei dispositivi "SI": grazie al suo comportamento in presenza di correnti transitorie, la gamma "SI" particolarmente indicata in presenza di apparecchiature informatiche. Permette linstallazione di un maggior numero di apparecchi (fino ad un massimo di 12 utilizzatori informatici) a valle dello stesso dispositivo differenziale, senza che si verifichino interventi intempestivi. Lampade fluorescenti con reattore elettronico Le lampade fluorescenti possono dare origine a tre tipi di problemi: c correnti di dispersione continue pulsanti; c correnti di dispersione ad alta frequenza per la presenza di filtri capacitivi collegati verso terra o correnti ad alta frequenza introdotte nella rete che provocano anomalie di funzionamento del rel; c correnti di spunto allaccensione o allo spegnimento a causa dei transitori dinserzione dovuti alla carica dei condensatori alla messa in tensione. Se le correnti di dispersione ad alta frequenza sono deboli non provocano lintervento del differenziale, ma inducono comunque una presensibilizzazione del rel di sgancio. In caso dinserzione di altri circuiti dello stesso tipo, le correnti di spunto dovute alla capacit dei reattori delle lampade verso terra, sensibilizzano ulteriormente il rel dando origine a interventi intempestivi dei differenziali. Le possibili conseguenze in caso di impiego di differenziali toroidali sono: c non intervento per saturazione dei differenziali in classe AC; c interventi intempestivi per correnti di spunto o ad alta frequenza di valore superiore alla soglia di sgancio. La soluzione a questi problemi pu essere quella di limitare il numero di reattori elettronici a valle di ogni differenziale standard a meno di 20 per fase. In alternativa si possono utilizzare dei dispositivi differenziali di tipo "SI", con i quali si ha la possibilit di collegare fino a 50 reattori elettronici per fase.
La micro-informatica e gli interventi intempestivi Per garantire la conformit alle direttive europee riguardanti la compatibilit elettromagnetica, numerosi costruttori hanno installato allinterno dei loro prodotti informatici dei filtri antidisturbo. Questi filtri generano delle correnti di dispersione permanenti a 50 Hz, dellordine di 0,5 1,5 mA per apparecchio, a seconda del modello e della marca. Quando pi utilizzatori di questo tipo sono collegati alla stessa fase, le correnti di dispersione si sommano vettorialmente; nelle reti trifasi, le dispersioni di due fasi possono annullarsi reciprocamente in funzione del loro sfasamento e delle dispersioni prodotte su ciascuna fase. Quando la somma delle correnti di dispersione permanenti raggiunge approssimativamente il 30% della soglia nominale della sensibilit del dispositivo differenziale (In), sufficiente una piccola
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Non funzionamento
Funzionamento
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I rel Vigirex si avvalgono della tecnologia di misura del valore efficace RMS delle correnti omopolari consentendo: c la misura precisa delle correnti armoniche, evitando gli sganci intempestivi dovuti a correnti (non pericolose) con fattore di cresta importante c di calibrare correntemente le energie di queste correnti di guasto che occorre tenere in considerazione in caso di rischio dincendio o per garantire la protezione dei beni Corrente verso terra non pericolosa I convertitori di frequenza provocano le correnti residue pi specifiche da analizzare. La forma della tensione generata dal convertitore di frequenza e in particolare la presenza di fronti di tensione creati dalla commutazione degli IGBT all'origine di correnti residue alta frequenza che circolano attraverso i cavi di alimentazione. Il valore efficace di queste correnti pu raggiungere diverse decine o centinaia di milliampere.
1 2
Fattore di frequenza della soglia di fibrillazione (IEC 749-2). Correnti residue naturali a valle di un raddrizzatore.
Tabella B sezione B.4.2.4.1 della norma CEI EN 60947-2. If I n 2 I n 5 In Tps 0,3 s 0,15 s 0,04 s
10 In 0,04 s
Legenda: Tps: tempo totale d'interruzione della corrente (compreso il tempo di apertura del dispositivo associato) If: corrente residua In: regolazione della soglia del rel differenziali.
Per 30 mA 5 In pu essere sostituito da 0,25 A: in questo caso 10 In viene sostituito da 0,5 A. Vigirex utilizza questo tipo di curva di risposta per gestire le false correnti di guasto legate alla chiusura dei carichi (messa sotto tensione del trasformatore, avviamento motore). Questi tempi di intervento vengono garantiti da Schneider per l'associazione dei rel Vigirex con le proprie gamme di interruttori automatici calibro 630 A. Soprattutto in caso di regolazione alla soglia 30 mA.
Misura delle correnti omopolari c La dinamica di misura: la realizzazione di questa dinamica di misura richiede un circuito magnetico particolare per la misura delle correnti molto deboli ed un corretto adattamento d'impedenza per la misura delle correnti pi forti (onde evitare la saturazione). Per fare questo occorre trovare il giusto compromesso tra: v un materiale di permeabilit magnetica mr elevata ed i fenomeni di saturazione v un toro di sezione rilevante ed un ingombro accettabile
v un numero di avvolgimenti (spire) n elevato e: - una resistenza sufficientemente bassa - un'ampiezza dei segnali sufficiente (guadagno 1/n). Tabella dei limiti In / corrente nominale Vedere pag. XX.
Nota: indispensabile rispettare rigorosamente le regole d'installazione dei cavi attraverso il toro. L'aggiunta di un manicotto "regolatore" del campo magnetico permette di aumentare sensibilmente la corrente nominale d'impiego.
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Utilizzi
c messa in opera su Vigirex Le caratteristiche seguenti sono specificate. Tori Tensione di riferimento Categoria Uimp 1000 V IV 12 kV
caso una corrente di guasto pericolosa rischia di non essere rilevata. A questo scopo affinch il toro emetta un segnale di uscita corretto necessario utilizzare un materiale magnetico che non presenti una curva di saturazione orizzontale, ovvero un materiale con una debole induzione residua Br. Questo permette di assicurare una misura tipo A
Tenuta ai cortocircuiti
Il dispositivo differenziale deve essere scelto per livelli di corrente di cortocircuito adatti alla protezione comandata, nel punto dellimpianto in cui installato. La norma CEI EN 60947-2 allegato M, richiede di indicare le diverse correnti di cortocircuito che il DDR dovr sopportare per poter garantire un funzionamento corretto.
c Icc: corrente di cortocircuito nominale c Icw: corrente di cortocircuito nominale di breve durata c Iw: corrente di cortocircuito di guasto a terra.
Nota: le caratteristiche indicate sono richieste per unassociazione DDR-interruttore. In caso di associazione interruttore-DDR, necessario uno studio pi approfondito se le correnti di guasto da controllare sono superiori a 6 In (ove In la corrente nominale o calibro dellinterruttore). Per la gamma Vigirex Schneider garantisce valori pratici omogenei alle caratteristiche dei circuiti controllati e agli interruttori automatici che realizzano la funzione di protezione.
Rel Vigirex con tori TA 30, PA 50, IA 80, MA120 associato ad un interruttore Schneider Electric, Icw Icc Iw 100 kA/0,5 s 150 kA 85 kA/0,5 s
Rel Vigirex con tori SA 200 e GA 300 associato ad un interruttore Compact NS630b a 3200 A, Masterpact NT o NW fino a 6300 A 100 kA/0,5 s 100 kA 85 kA/0,5 s
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ID
CEI EN 61008 AC 25 40 230 230 400 400 500 500 4 4 5 5 50/60 50/60 2500 2500 20 fusibile gG 80 A 6 2 7,5 3 10 5 20 10 30 15 50 20 10 7 15 7 15 15 15 15 6 4 0,25 2 c c c 4 c c 20 fusibile gG 80 A 6 2 7,5 3 10 5 20 10 30 15 40 20 10 7 15 7 15 15 15 15 6 4 0,25 2 c c c 4 c c c
In Ue Ui Uimp
I m I c
20 10 30 15 30 15 10 7 15 7 15 15 15 15 6 4 0,25 2 c c c 4 c c c
10 5 10 15 15 15 10 15 6 4 0,25 4
10 5 7 7 7 7 7 7 5 4 0,25 4
c c
selettivi S
tensione minima di funzionamento del tasto di prova a 50 Hz [V] tempo totale di sgancio a 2 In [ms] temperatura di riferimento [C]
176 150 40
176 150 40
176 150 40
176 150 40
(1) Interruttori automatici differenziali puri: sono i tipi modulari per montaggio su guida DIN.
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20 10 30 15 30 15 10 7 15 7 15 15 15 15 6 4 0,25 2 c c
20 10 30 15 30 15 10 7 15 7 15 15 15 15 6 4 3 5 2 c
4 c
10 5 10 15 15 15 10 15 6 4 3 5 4
10 5 7 7 7 7 7 7 5 4 3 5 4
3 5 4 c c
c c 176 150 40 40 176 150 40 40 176 150 40 40 176 150 40 40 176 150 60 200 40 40
c c 176
c c
c c 176
176
100
150 60 200 40 40
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ID C40
CEI EN 61008-1 AC 25 40 230 230 440 440 6 6 50 1000 50 fusibile gG 25 A 4,5 6 6 10 15 20 6 10 10 istantanei selettivi S istantanei 10 30 300 500 300 500 1000 0,25 1P+N c c 1P+N c c 50 1000 30 fusibile gG 40 A 4,5 6 6 10 15 20 6 10 10 A 25 230 440 6 50 1000 50 fusibile gG 25 A 4,5 6 6 10 15 20 6 10 10 0,25 1P+N c c 1P+N c c 40 230 440 6 50 1000 30 fusibile gG 40 A 4,5 6 6 10 15 20 6 10 10 A tipo "SI" 25 40 230 230 440 440 6 6 50 1000 50 fusibile gG 25 A 4,5 6 6 10 15 20 6 10 10 3 1P+N c 5 1P+N c c 50 1000 30 fusibile gG 40 A 4,5 6 6 10 15 20 6 10 10
1P+N
selettivi S
tensione minima di funzionamento del tasto di prova a 50 Hz [V] tempo totale di sgancio a 2 In [ms] temperatura di riferimento [C]
189
189 150 30
189
189 150 30
189 60200
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C40N Vigi
CEI EN 61009 AC 640 230 440 6 50 6000 1P+N c 189 150 3 C 6 10 16 20 25 32 40 30
1P+N
istantanei
30 300
(1) Interruttori magnetotermici differenziali disponibili in un blocco unico che assolve ad entrambe le funzioni di protezione magnetotermica e differenziale. (2) caratteristica tipo Im=In x CEI EN 60898 (CEI 23-3 4a ed.) C 510
Vigi C40
CEI EN 61009-1 App. G AC A 230/400 230/400 440 440 6 6 50 Icn dell'interuttore associato 0,25 1+N 25 10 30 300 500 300 500 1000 c c 3+N 40 c c 50 Icn dell'interuttore associato 0,25 1+N 25 c c 3+N 40 c c A tipo "SI" 230/400 440 6 50 Icn dell'interuttore associato 3 5 1+N 3+N 25 40 c c c
selettivi S
tensione minima di funzionamento del tasto di prova a 50 Hz [V] tempo totale di sgancio a 2 In [ms]
189 150
(3) Blocchi differenziali Vigi per interruttori modulari C40: questi blocchi devono essere necessariamente assemblati con il relativo interruttore magnetotermico.
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Ue Ui Uimp
40 c c c
63 c c c
63 c c c
63 c
tensione minima di funzionamento del tasto di prova a 50 Hz [V] tempo totale di sgancio a 2 I n [ms]
10 30 300 500 selettivi S 300 500 1000 regolabili I/S 3001000 I/S/R 3003000 230/415 V istantanei selettivi S regolabili I regolabili S regolabili R versione sensibilit [mA]
c c
176 150
176 150
regolazioni possibili
ritardo [ms]
preallarme
(1) Blocchi differenziali Vigi per interruttori modulari C60, C120, NG125: questi blocchi devono essere necessariamente assemblati con il relativo interruttore magnetotermico (2) Icn/Icu dell'interruttore associato.
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Vigi C120 AC 230/400 500 6 50/60 (2) 0,25 2,3,4 125 c c c A 230/400 500 6 50/60 (2) 0,25 2,3,4 125 c c c A tipo SI 230/400 500 6 50/60 (2) 3 5 2,3,4 125 c
Vigi NG125 CEI EN 60947-2 App.B AC A tipo SI 230/415 230/415 690 690 8 8 50/60 (2) 0,25 2,3,4 63 c c 50/60 (2) 3 5 2 63 c c c c
3, 4 63 c c c c c
c c
176 150
176 150
178 150
178 150 60200 150 60200 150 60200 500 I/S/R 300 500 1000 3000 0 60 150 1050% In
c 224
c c 178
c 224
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La protezione differenziale realizzata con l'associazione di un rel differenziale a toroide separato ad un interruttore
protetti contro scatti intempestivi. Per il loro funzionamento richiedono una tensione di alimentazione ausiliaria in CA o CC.
Contatti di uscita Numero contatti Soglia di guasto: contatto a riarmo manuale Soglia di guasto: contatto a riarmo automatico Soglia di guasto: contatto a riarmo man/aut selezionabile Soglia di segnalazione: contatto a riarmo automatico Soglia di preallarme: contatto a riarmo automatico Tensioni di alimentazione 12/24 V CA 48 V CA 110/130 V CA 220/240 V CA 380/415 V CA 440/525 V CA 12/48 V CC 24/130 V CC Test di funzionamento Locale (pulsante di test) A distanza A distanza di pi rel (massimo 10) A distanza mediante comunicazione Toroidi associabili Toroidi chiusi tipo A Toroidi aperti tipo OA Todoridi sommatori Compatibilit con toroidi chiusi tipo E c c c c c c c c c c c c c c c c c c c c c c c c c c c c 1 c 1 c (2) c (3)
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c c fino a 12 partenze misurate (1) c c tastiera 1 soglia regolabile 1 soglia regolabile da 15 mA a 30 A tastiera -
c -
1temporizzazione regolabile per ogni partenza da istantanea a 4,5 s 1 temporizzazione regolabile per ogni partenza da istantanea a 4,5 s 2 c c c c c c c c c
istantanea
2 c c c c c c c c c c c c c c
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Rilevatori
Rel associati Rel a riarmo automatico Rel differenziali Impiego Per lavori ex nono ed estensioni Per ristrutturazioni ed estensioni Caratteristiche generali Tipo di rete da controllare Tensione d'isolamento Ui Rilevatore di tipo chiuso Rilevatore di tipo aperto Temperatura di funzionamento Temperatura di stoccaggio Indice di protezione Caratteristiche elettriche del prodotto Rapporto di trasformazione Tenuta alla corrente di cortocircuito trifase Tenuta alla corrente di cortocircuito differenziale (secondo IEC 60947-2 in kA efficace) Categoria di sovratensione Tensione nominale di tenuta ad impulso Uimp (kV) Caratteristiche dei rilevatori Corrente nominale dimpiego Ie (A) Sezione massima ammissibile per fase (mm rame) Caratteristiche meccaniche del prodotto Tipo di rilevatore Toro TA30 Toro PA50 Toro IA80 Toro MA120 Toro SA200 Toro GA300 Toro POA Toro GOA Toroide sommatore Toroide sommatore Cablaggio Sezione dei cavi (mm) per una resistenza R = 3 W 0,22 0,75 1 1,5 Tipo di montaggio Aggancio su rel Vigirex (montaggio posteriore) Su guida DIN (montaggio orizzontale o verticale) Su piastra piena o forata o su profilato Su cavo Su sistema sbarre Caratteristiche ambientali Calore umido non in funzionamento (IEC 60068-2-30) Calore umido in funzionamento (IEC 60068-2-56) Nebbia salina (IEC 60068-2-52) Grado di inquinamento (IEC 60664-1) Potere calorifico (MJ) (1) Per In u 500 mA. (2) Da 0,5 a 2,5 mm. Icw 100 kA/0,5 s Iw 85 kA/0,5 s
Lunghezza max di collegamento (m) 18 60 80 100 TA30, PA50 TA30, PA50, IA80, MA120 TA30, PA50, IA80, MA120, SA200 IA80, MA120, SA200, GA300 28 cicli +25 C / +55 C / HR 95 % 48 h 00 Categoria C2 Prova KB severit 2 3 0,98 1,42 3,19 3,89 7,05 -
Scelta dei rilevatori in funzione del circuito di potenza Cavi rame 3P + N Corrente nominale dimpiego (Ie) 65 A 85 A 160 A 250 A 400 A 630 A 1600 A Sezione max per fase 25 mm2 50 mm2 95 mm2 240 mm2 2 x 185 mm2 2 x 240 mm2 4 x 240 mm2 Rilevatori TA30 PA50 o POA IA80 MA120 o GOA SA200 GA300 280 x 115 mm Schneider Electric
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Toroide sommatore
RH99 (1) RH10, RH21, RH99 (1) c BT 50/60/400 Hz 1000 V c -35 C / +80 C -55 C / +100 C IP30 (collegamenti IP20) 1/1000 c IV 12 280 x 115 1600 2 x 100 x 5 Dimensioni interne (mm) 280 x 115 470 x 160 470 x 160 4000 2 x 125 x 10 Peso (kg) 13,26 21,16
Lunghezza max di collegamento (m) 18 60 80 100 POA, GOA 28 cicli +25 C / +55 C / HR 95 % 48 h 00 Categoria C2 Prova KB severit 2 3 8,02 16,35
Lunghezza max di collegamento (m) 10 (2) 10 (2) 10 (2) c c 28 cicli +25 C / +55 C / HR 95 % 48 h 00 Categoria C2 Prova KB severit 2 4 -
Scelta dei toroidi sommatori in funzione del circuito di potenza Sbarre rame 3P + N Corrente nominale dimpiego (Ie) 1600 A 4000 A Sezione max per fase 2 sbarre 100 x 5 mm2 2 sbarre 125 x 10 mm2 Toroidi sommatori 280 x 115 mm 470 x 160 mm
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1 3 2
Nota 3: alcuni tipi di rel differenziali Vigirex sono provvisti di dispositivo a sicurezza positiva per la segnalazione in caso di mancanza dellalimentazione ausiliaria o di rottura del cavo di alimentazione. Affinch la "risposta" del toroide sia fedele e lineare, necessario collocare i conduttori il pi vicino possibile al centro del toroide, affinch la loro azione magnetica in assenza di corrente differenziale residua sia perfettamente compensata. Il campo magnetico generato da un conduttore diminuisce proporzionalmente alla distanza ed quindi molto forte nel punto A della figura a fianco; ne deriva una saturazione magnetica locale che si traduce in un contributo al flusso magnetico nel toroide, dovuto alla fase 3, non proporzionale alla corrente che la percorre. Lo stesso fenomeno pu verificarsi se il toroide posizionato in prossimit di una zona di curvatura dei cavi da cui esso attraversato. Ci pu causare la comparsa di una induzione residua parassita, in grado, nel caso di correnti di elevata intensit, di far apparire al secondario del toroide un segnale che pu dare luogo ad un intervento intempestivo. Questo rischio tanto pi elevato quanto pi la soglia dintervento del differenziale bassa rispetto alla corrente nelle fasi, in modo particolare in caso di cortocircuito. Nei casi critici (Ifasemax / In elevato), due soluzioni consentono di far fronte al problema degli scatti intempestivi: c utilizzare un toroide avente diametro interno almeno doppio del diametro del cavo o del fascio di cavi; c disporre un manicotto di materiale ferromagnetico (ferro dolce - lamiera ferromagnetica) allinterno del toro per rendere il campo omogeneo. Una volta che sono state considerate tutte queste precauzioni, cio centraggio dei conduttori, uso di un toroide di grandi dimensioni e applicazione di un manicotto magnetico, il valore del rapporto Ifasemax / In pu arrivare fino a 50000. Occorre sottolineare che lutilizzo di differenziali a toroide incorporato consente allinstallatore di risolvere i problemi sopra evidenziati, perch in questo caso il costruttore che studia e mette a punto le soluzioni per risolvere il problema del centraggio dei conduttori attivi e ottimizzare il dimensionamento del toroide.
L 2
Il manicotto di materiale ferromagnetico disposto attorno ai conduttori all'interno del toroide riduce il rischio di sganci causati da correnti di spunto.
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Conduttore di protezione
Il conduttore di protezione deve essere installato esternamente al toroide (fig. a). In caso contrario il dispositivo differenziale non interviene. Se la guaina metallica del cavo collegata a terra e passa all'interno del toroide (fig. b), il conduttore che collega la guaina al collettore di terra deve passare all'interno del toroide per annullare gli effetti di una eventuale corrente di guasto che potrebbe circolare all'interno della guaina stessa.
c
{
b a
a e
{
f
Fig. a
a: b: c: d: e: f:
toroide neutro eventuale conduttore di protezione conduttori di fase guaina metallica collegamento guaina - PE.
Per ragioni costruttive legate alla classe di precisione dei trasformatori di corrente si possono realizzare con questa soluzione solo dispositivi differenziali a bassa sensibilit utilizzabili ai primi livelli di distribuzione per la protezione contro gli incendi e pi in generale per la protezione dellimpianto. Infatti potrebbe succedere che, in seguito allerrore di lettura operato dai TA, la sommatoria delle correnti nei conduttori attivi potrebbe dare un risultato diverso da zero anche in assenza di corrente di dispersione verso terra. Ad esempio, con dei TA di classe 5, utilizzati alla loro corrente nominale, consigliabile non effettuare regolazioni del rel differenziale al di sotto del 10% della corrente nominale stessa dei TA. In alternativa alla protezione di terra integrata negli sganciatori unaltra soluzione che sfrutta lo stesso principio quella che utilizza il toroide del rel differenziale a
toroide separato per la rilevazione della somma delle correnti dei TA. In aggiunta alle considerazioni fatte in precedenza riguardanti la precisione dei TA, bisogna considerare che per determinare la reale soglia di intervento di questa protezione occorre moltiplicare la soglia regolata sul fronte del rel differenziale per il rapporto di trasformazione dei TA. Ad esempio regolando un Vigirex a In = 500 mA e avendo dei TA 100/5 A la reale soglia di intervento impostata pari a 500 mA x 100/5 = 10 A.
I1 I2 I3
A
Ih
DDR
toroide T della figura sottostante uguale a quella vista dal toroide G, per un guasto disolamento che si verifica sulla rete BT. Il toroide rileva ed invia al rel differenziale la corrente di guasto verso terra. Il rel differenziale pu essere integrato nello sganciatore elettronico (opzione W) del dispositivo di interruzione o esterno allo stesso (Vigirex). Questa soluzione si pu applicare nei sistemi TN-S, qualora sia possibile installare il toroide sul tratto del conduttore di terra tra la derivazione del neutro e quella del PE.
AT / BT
G 1 2 3 N
DDR
DDR PE
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Trasformatori in parallelo
L'impiego di dispositivi differenziali in presenza di trasformatori in parallelo pu dar luogo a due tipi di inconvenienti: c perdita di sensibilit del dispositivo differenziale. La corrente di guasto verso terra Ig si ripartisce sui trasformatori e di conseguenza i dispositivi differenziali installati sui montanti percepiscono solo una frazione di tale corrente; c correnti di circolazione. In presenza di trasformatori con caratteristiche diverse, ad esempio potenza nominale e tensione di corto circuito, molto probabile la circolazione di correnti che interessano anche l'impianto di terra (correnti di circolazione Ic). Anche in presenza di trasformatori nominalmente identici, piccole differenze costruttive possono dare luogo a queste correnti di circolazione. La presenza di carichi squilibrati, accentuando eventuali differenze di potenziale tra i centri stella dei due trasformatori, acuisce il problema. I rel differenziali installati sugli arrivi dei trasformatori possono pertanto scattare intempestivamente.
Per ovviare a questi inconvenienti utilizzare una delle seguenti soluzioni: c installare le protezioni differenziali sulle partenze e non sugli interruttori di arrivo realizzando i montanti con elementi che riducono al minimo il rischio di guasti verso terra. c equipaggiare gli interruttori di arrivo con una protezione di terra ed installare i relativi toroidi sui conduttori che uniscono il neutro al dispersore dell'impianto di terra comune ai due trasformatori. Nota: le soluzioni proposte non producono scatti intempestivi delle protezioni diffrenziali inserite; tuttavia le correnti di circolazione sono sempre presenti sull'impianto. dunque consigliabile evitare il parallelo di trasformatori di diverse caratteristiche nominali.
No Ic
Ic
Si Ic
Questa figura mostra un esempio di realizzazione della messa a terra dei trasformatori in parallelo in un sistema TN-S ed indica il corretto posizionamento dei toroidi. Si ricorda che l'installazione dei differenziali non ammessa nei sistemi TN-C. La realizzazione pratica del collegamento a terra di trasformatori funzionanti in parallelo e provvisti di protezione differenziale richiede un buon progetto ed una particolare attenzione in fase di montaggio. In particolare il collegamento delle sbarre di terra (PE) del quadro principale deve essere tale da rispettare il corretto posizionamento dei toroidi.
PE NO
PE
(1)
SI
(1)
1 2 3 N
PE
NO
DA (2)
(1) L'intervento della protezione differenziale deve provocare l'apertura dell'interruttore del montante di media tensione. Infatti, in caso di guasto interno al trasformatore, la sola apertura dell'interruttore di bassa tensione non isola il punto di guasto.
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Schneider Electric
ID, IDC40
Id IDn 2.5 1 2 3 4
1.5
1.5
0.5
0.5
10 50 60 90 150 250 350 400 Hz
10
50
60
90
150
250
350 400 Hz
tipo ID
classe AC
In [A] 25 40
classe AC AC AC A
40-63-80-100 -
Vigi C60
ID ln 2.5
classe AC A
1.5
Schneider Electric
245
I simboli utilizzati significano: Lmax [m] la massima lunghezza della conduttura che permette l'intervento della protezione; kx il fattore di riduzione che tiene conto della reattanza dei cavi di sezione maggiore di 95 m 2;
Sez. fase [mm2] kx 120 150 185 240 300 0,90 0,85 0,80 0,75 0,72
VAB = 0,8 U 2
SPE
SF
kpar
2,65 3
L max = k x k par
0, 8 U SF 2 1 , 5 (1 + m) k m Im
D B C A
VAB =
0,8 Uo 2
SPE
SF
SN
caso A
B A PE
caso B
v caso A - nel caso di circuiti senza neutro inseriti in un sistema con neutro distribuito, la formula diventa:
0,8 U0 SF Lmax = kx kpar _______________ 21,5(1+m)kmIm
SPE
SF
km il fattore che tiene conto della tolleranza della soglia di intervento magnetico; vale: c 1,2 per gli sganciatori magnetotermici; c 1,15 per gli sganciatori elettronici. 1,5 il fattore correttivo della resistenza del circuito. Si ritiene che, in occasione del guasto, tale resistenza aumenti del 50% rispetto al suo valore a 20C; 0,8 per tener conto di una riduzione all'80% della tensione di alimentazione durante il guasto, sulla parte di impianto a monte della conduttura in esame; U0 [V] la tensione nominale tra fase e terra; U [V] la tensione nominale tra fase e fase; SF [mm2] la sezione del conduttore di fase; SN [mm2] la sezione del conduttore di neutro; [ mm2/m] il valore della resistivit a 20C del materiale conduttore, (pari a 0,018 per il rame e 0,027 per l'alluminio); m il rapporto tra la sezione del conduttore di fase e la sezione del conduttore di protezione (in presenza di conduttori in parallelo considerare la sezione complessiva); m' il rapporto tra la sezione del conduttore di neutro e la sezione del conduttore di protezione; Im [A] la taratura della protezione contro i cortocircuiti.
L max = k x k par
0, 8 Uo SF , 5 (1 + m) k m Im 1
(1) Nell'impossibilit pratica di effettuare la verifica per ogni configurazione di doppio guasto, il calcolo viene condotto supponendo una uguale ripartizione della tensione tra i due circuiti in guasto (ci corrisponde alla condizione pi sfavorevole per uno dei due circuiti interessati dal doppio guasto). (2) Si ricorda che le norme raccomandano di non distribuire il neutro nei sistemi IT.
246
Schneider Electric
Lunghezze massime (in metri) di cavo protetto contro i contatti indiretti tramite interruttori automatici nel sistema TN.
3 0,50 0,31
4 0,40 0,25
Tabella 1 - C60, C120, NG125 caratteristica B sez. In [A] [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50
Tabella 2 - C60, C120, NG125 caratteristica C sez. In [A] [mm2] 0,5 1 2 3 4 1,5 1022 511 256 170 128 2,5 1704 852 426 284 213 4 681 454 341 6 681 511 10 852 16 25 35 50
125 4 7 11 16 27 44 68 95 136
Tabella 3 - C60, C120, NG125 caratteristica D o K sez. In [A] [mm2] 0,5 1 2 3 4 1,5 730 365 183 122 91 2,5 1217 608 304 203 152 4 487 325 243 6 730 487 365 10 811 608 16 25 35 50
63 6 10 15 23 39 62 97 135 193
80 5 8 12 18 30 49 76 106 152
100 4 6 10 15 24 39 61 85 122
125 3 5 8 12 19 31 49 68 97
Tabella 4 - C60, NG125 caratteristica MA sez. In [A] [mm2] 1,6 2,5 4 6,3 1,5 222 142 89 56 2,5 370 237 148 94 4 592 379 237 150 6 568 355 225 10 592 376 16 601 25 35 50
63 6 9 15 23 38 60 94 131 188
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247
Tabella 5 - Compact NS, Masterpact (1) Im [A] 63 80 125 sez. Tipo di sganciatori NS [mm2] (2) TM16G TM 25/40G TM63G 2,5 112 88 56 4 180 141 90 6 270 212 136 10 450 354 227 16 721 567 363 25 1126 887 567 35 1577 1242 795 50 2253 1774 1135 70 3155 2484 1590 95 4281 3371 2158 120 4867 3833 2453 150 5746 4525 2896 185 6670 5253 3361 240 8112 6388 4088 300 9735 7666 4906
190 TM16D 37 60 90 149 239 374 523 591 828 1123 1277 1508 1751 2129 2555
300 TM25D 23 37 56 94 151 236 331 473 662 899 1022 1206 1400 1703 2044
400 TM32D 18 28 43 71 114 177 248 355 497 674 767 905 1051 1278 1533
500 TM 40/63D 14 22 34 56 90 141 198 283 397 539 613 724 840 1022 1226
650 TM80D 10 17 26 43 69 109 152 218 305 415 471 556 646 786 943
800 TM100D 8 14 21 35 56 88 124 177 248 337 383 452 525 638 766
1000
1250 TM125/160D 5 9 13 22 36 56 79 113 159 215 245 289 336 408 490
Tabella 6 - Compact NS, Masterpact (1) sez. Im [A] [mm2] 1500 2000 2,5 4 3 4 7 5 6 11 8 10 18 14 16 30 22 25 47 35 35 66 49 50 94 70 70 132 99 95 179 134 120 204 153 150 241 181 185 280 210 240 340 255 300 408 306
(1) Nel caso di regolazione della soglia magnetica ad una Im non contenuta in tabella, considerare la colonna con Im immediatamente superiore.
6300 1 1 2 4 7 11 15 22 31 42 48 57 66 81 97
8000 1 2 3 5 8 12 17 24 33 38 45 52 63 76
10000 1 1 2 4 7 9 14 19 26 30 36 42 51 61
12500
1 2 3 5 7 11 15 21 24 28 33 40 49
(2) In questa riga sono indicati gli sganciatori magnetotermici degli interruttori Compact NS a cui corrispondono i valori di soglia magnetica della tabella.
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Schneider Electric
Lunghezze massime (in metri) di cavo protetto contro i contatti indiretti tramite interruttori automatici nel sistema IT.
Tabella 7 - C60, C120, NG125 caratteristica B sez. In [A] [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 Tabella 8 - C60, C120, NG125 caratteristica C sez. In [A] [mm2] 0,5 1 2 3 4 1,5 889 444 222 148 111 2,5 370 247 185 4 395 296 6 444 10 16 25 35 50
80 6 9 15 22 37 59 93 130 185
125 4 6 9 14 24 38 59 83 119
Tabella 9 - C60, C120, NG125 caratteristica D o K sez. In [A] [mm2] 0,5 1 2 3 4 1,5 635 317 159 106 79 2,5 529 265 176 132 4 423 282 212 6 423 317 10 529 16 25 35 50
63 5 8 13 20 34 54 84 118 168
80 4 7 11 16 26 42 66 93 132
100 3 5 8 13 21 34 53 74 106
125 3 4 7 10 17 27 42 59 85
Tabella 10 - C60, NG125 caratteristica MA sez. In [A] [mm2] 1,6 2,5 4 6,3 1,5 193 123 77 49 2,5 322 206 129 82 4 514 329 206 131 6 494 309 196 10 514 327 16 523 25 35 50
63 5 8 13 20 33 52 82 114 163
Schneider Electric
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Tabella 11 - Compact NS, Masterpact Im [A] 63 80 sez. Tipo di sganciatori NS [mm2] (2) TM16G TM 25/40G 2,5 97 77 4 156 123 6 235 185 10 391 308 16 627 493 25 979 771 35 1371 1080 50 1959 1543 70 2743 2160 95 3723 2932 120 4232 3333 150 4997 3935 185 5800 4567 240 7054 5555 300 8465 6666
Tabella 12 - Compact NS, Masterpact (1) sez. Im [A] [mm2] 1500 2000 2,5 4 3 4 6 4 6 9 7 10 16 12 16 26 19 25 41 30 35 57 43 50 82 61 70 115 86 95 156 117 120 177 133 150 209 157 185 243 182 240 296 222 300 355 266
(1) Nel caso di regolazione della soglia magnetica ad una Im non contenuta in tabella, considerare la colonna con Im immediatamente superiore.
5000 1 1 2 4 7 12 17 24 34 46 53 62 73 88 106
6300 1 2 3 6 9 13 19 27 37 42 49 58 70 84
8000 1 1 3 4 7 10 15 21 29 33 39 45 55 66
10000
12500
1 2 3 6 8 12 17 23 26 31 36 44 53
1 1 3 4 6 9 13 18 21 25 29 35 42
(2) In questa riga sono indicati gli sganciatori magnetotermici degli interruttori Compact NS a cui corrispondono i valori di soglia magnetica della tabella.
250
Schneider Electric
36 kA
NS250N TM250D
dove: Lmax [m] la massima lunghezza del condotto sbarre che permette l'intervento della protezione automatica; Uo [V] la tensione nominale tra fase e terra; 0,8 un fattore che tiene conto di una riduzione all'80% della tensione di alimentazione durante il guasto sulla parte di impianto a monte del condotto in esame; Zg1 [/m] l'impedenza dell'anello di guasto di un metro di lunghezza, costituito dal conduttore di fase e dal conduttore di protezione del condotto sbarre, ammettendo un aumento del 50% della resistenza del circuito (rispetto al valore a 20C) dovuto al riscaldamento dei conduttori causato dalla corrente di cortocircuito; km il fattore che tiene conto della tolleranza della soglia d'intervento magnetico (vedi anche capitolo Protezione delle persone); Im [A] la taratura della protezione contro i cortocircuiti.
CANALIS KSA250
L= 45 m
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Lunghezze massime (in metri) del condotto sbarre prefabbricato, nel sistema TN protetto contro i contatti indiretti tramite interruttori automatici.
Tabella 1 - C60, C120, NG125 curva B sez. In [A] [mm2] 6 10 KBA-25 KBB-25 KBA-40 KBB-40 KN40 KN63 KN100 KSA100 484 532 290 319 536 641 446
Tabella 2 - C60, C120, NG125 curva C sez. In [A] [mm2] 6 10 KBA-25 KBB-25 KBA-40 KBB-40 KN40 KN63 KN100 KSA100 242 266 446 534 371 145 160 268 321 223 457
50 29 32 54 64 45 91 151 177
63 23 25 43 51 35 72 120 140
80 18 20 33 40 28 57 95 111
100 15 16 27 32 22 46 76 88
125 12 13 21 26 18 37 61 71
Tabella 3 - Compact NS, Masterpact sez. Im [mm2] 63 80 Tipo di sganciatori NS (1) TM16G TM25/40G 354 279 424 334 295 232 604 476 1002 789 1170 921 1711
125
190
300
400
500
650
800
1000
1250
TM63G TM16D TM25D TM32D TM40/63D TM80D TM100D TM125/160D KBA-40 179 117 74 56 45 34 28 22 18 KBB-40 214 141 89 67 53 41 33 27 21 KN40 149 98 62 46 37 29 23 19 15 KN63 304 200 127 95 76 59 48 38 30 KN100 505 332 210 158 126 97 79 63 50 KSA100 590 388 246 184 147 113 92 74 59 KSA160 1095 721 456 342 274 211 171 137 110 KSA250 1658 1091 691 518 414 319 259 207 166 KSA400 1552 983 737 590 454 369 295 236 KSA500 1754 1111 833 667 513 417 333 267 KSA630 1597 1198 958 737 599 479 383 KSA800 1762 1322 1057 813 661 529 423 (1) In questa riga sono indicati gli sganciatori magnetotermici degli interruttori Compact NS a cui corrispondono i valori di soglia magnetica della tabella.
Tabella 4 - Compact NS, Masterpact sez. Im [mm2] 1500 2000 KBA-40 KBB-40 KN40 KN63 KN100 KSA100 KSA160 KSA250 KSA400 KSA500 KSA630 KSA800 15 18 12 25 42 49 91 138 197 222 319 352 11 13 9 19 32 37 68 104 147 167 240 264
5000 4 5 4 8 13 15 27 41 59 67 96 106
6300 4 4 3 6 10 12 22 33 47 53 76 84
8000 3 3 2 5 8 9 17 26 37 42 60 66
10000 2 3 2 4 6 7 14 21 29 33 48 53
12500 2 2 1 3 5 6 11 17 24 27 38 42
252
Schneider Electric
15 kA
Schneider Electric
253
Protezione dei circuiti di illuminazione Protezione motori Protezione dei circuiti alimentati da un generatore Protezione dei trasformatori BT/BT Compensazione dellenergia reattiva
Schneider Electric
255
La corrente IB si pu determinare con i metodi qui proposti. La corrente d'impiego pu essere: c fornita direttamente dal costruttore delle apparecchiature; c calcolata semplicemente a partire dalla potenza nominale e dalla tensione di utilizzazione.
Una volta nota la corrente d'impiego, verr scelto l'interruttore con corrente nominale immediatamente superiore a tale corrente e quindi la sezione del cavo. Le tabelle qui di seguito riportate permettono di determinare la corrente nominale dell'interruttore in funzione del tipo e della potenza dell'utilizzatore.
Tabella 1: lampade fluorescenti In funzione del tipo di alimentazione del numero e della potenza delle lampade le tabelle qui riportate definiscono la corrente nominale degli interruttori generali. Ipotesi di calcolo: c temperatura di riferimento 30 e 40C a seconda dell'interruttore automatico; c potenza starter: 25% della potenza della lampada; c fattore di potenza v cos = 0,6 lampada non rifasata, v cos = 0,86 lampada rifasata. Metodo di calcolo
distribuzione monofase 230 V - distribuzione trifase + N (400 V) collegamento a stella tipo di potenza numero di lampade per fase lampada tubo [W] singola non rifasata singola rifasata doppia rifasata In [A] 2P o 4P 18 36 58 18 36 58 2x18= 36 2x36= 72 2x58= 118 4 2 1 7 3 2 3 1 1 1 9 4 3 14 7 4 7 3 2 2 14 7 4 21 10 6 10 5 3 3 29 14 9 42 21 13 21 10 6 6 49 24 15 70 35 21 35 17 10 10 78 39 24 112 56 34 56 28 17 16 98 49 30 140 70 43 70 35 21 20 122 61 38 175 87 54 87 43 27 25 157 78 48 225 112 69 112 56 34 32 196 98 60 281 140 87 140 70 43 40 245 122 76 351 175 109 175 87 54 50 309 154 95 443 221 137 221 110 68 63 392 196 121 562 281 174 281 140 87 80 490 245 152 703 351 218 351 175 109 100
IB =
PL nL k ST k c . cos k D U V n n cos
linea trifase 230 V collegamento a triangolo tipo di potenza numero di lampade per fase lampada tubo [W] singola non rifasata singola rifasata doppia rifasata In [A] 3P 18 36 58 18 36 58 2x18= 36 2x36= 72 2x58= 118 2 1 0 4 2 1 2 1 0 1 5 2 1 8 4 2 4 2 1 2 8 4 2 12 6 3 6 3 1 3 16 8 5 24 12 7 12 6 3 6 28 14 8 40 20 12 20 10 6 10 45 22 14 64 32 20 32 16 10 16 56 28 17 81 40 25 40 20 12 20 70 35 21 101 50 31 50 25 15 25 90 45 28 127 64 40 64 32 20 32 113 56 35 162 81 50 81 40 25 40 141 70 43 203 101 63 101 50 31 50 178 89 55 255 127 79 127 63 39 63 226 113 70 324 162 100 162 81 50 80 283 141 87 406 203 126 203 101 63 100
dove: PL: potenza lampada; nL : numero di lampade per fase; kST : 1,25 tiene conto della potenza assorbita dallo starter; kC: per tener conto del tipo di collegamento: v 1 per collegamento a stella, v 1,732 per collegamento a triangolo; Un : tensione nominale delle lampade pari a 230 V; cos : fattore di potenza. Le tabelle a fianco indicano il numero di lampade per fase in funzione della corrente nominale dell'interruttore, tenendo conto di un coefficiente di declassamento (0,8) per temperature elevate all'interno del quadro o installazione in cassetta.
Tabella 2: lampade a scarica ad alta pressione Nota 1: questa tabella valida per tensioni di 230 V e 400 V (collegamento a triangolo o a stella) con reattore rifasato o non rifasato. Nota 2: i valori di potenza sono da intendere massimi per ogni partenza.
lampada a vapori di mercurio + sostanza fluorescente lampada a vapori di mercurio + metalli alogeni lampada a vapori di sodio ad alta pressione
P I P I P I
2000 16 2000 16
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Schneider Electric
Il motore asincrono un motore robusto ed affidabile e per questo ha un'applicazione molto diffusa. Di conseguenza le protezioni associate hanno un'importanza rilevante per quanto riguarda il suo utilizzo. Il cattivo funzionamento dei dispositivi associati pu causare gravi danni: c alle persone v pericolo di contatti indiretti per un guasto all'isolamento, v effetti indotti dal cattivo funzionamento dei dispositivi di protezione; c alle macchine e ai cicli produttivi v mancato avviamento del sistema di sicurezza, v perdita di produttivit dell'impianto; c ai motori v costo di manutenzione ordinaria, v costo di revisione del motore. La protezione deve quindi garantire un'affidabilit globale dell'impianto, delle persone e dei beni.
t [s]
da 1 a 10 s
Corrente nominale ln =
Pn 3 Un cos
Corrente di avviamento Ia = 5 8 In. Corrente di spunto Is = 8 12 In. Un [V]: tensione di alimentazione; Pn [W]: potenza nominale; cos: fattore di potenza a carico nominale; : rendimento del motore a carico nominale. v la protezione del motore e delle persone in caso di guasto a terra all'interno del motore; c il livello di isolamento del motore non in marcia pu essere verificato con un controllore permanente di isolamento SM21
dispositivo di comando e protezione componente
da 20 a 30 ms In Ia Is I [A]
(caso di motori per servizi di emergenza). In caso di diminuzione del livello di isolamento dovuto a guasto o a particolari condizioni ambientali (umidit), viene impedito l'avviamento del motore e si ha la possibilit di dare un allarme a distanza.
funzione di fase sezionamento e protezione contro i cortocircuti
contattore
rel termico
c il coordinamento di tipo 2 richiede che, in caso di cortocircuito, l'avviatore non provochi danni alle persone o alle installazioni e sia in grado di funzionare ulteriormente.
t [s] Interrutore automatico avviamento terminato
Il rischio della saldatura dei contatti del contattore ammesso, purch la loro separazione risulti facile (ad esempio utilizzando un cacciavite).
Caratteristica di funzionamento del rel termico Caratteristica del cavo Fase di avviamento
da 1 a 10 s
Caratteristica di autoprotezione del rel termico Caratteristica di funzionamento del rel magnetico Potere di interruzione dell'interrutore automatico
Motore
da 20 a 30 ms In Ia Is
I [A]
Curve di funzionamento dell'associazione interruttore solo magnetico / contattore / rel termico Schneider Electric 257
applicazioni caratteristiche carichi non induttivi o debolmente induttivi, forni a resistenza motori ad anelli: avviamento, arresto motori a gabbia: avviamento, arresto del motore durante la marcia motori a gabbia: avviamento, frenatura in controcorrente, manovra a impulsi
AC-2 AC-3
AC-4
v quando richiesto espressamente nella specifica dellimpianto. il tipo generalmente usato. La scelta dellinterruttore automatico e degli apparecchi componenti lavviatore, per quanto riguarda il coordinamento di tipo 1, si effettua semplicemente in funzione dei seguenti parametri: o corrente nominale del motore o corrente di cortocircuito o tensione di alimentazione o tipo di avviamento: normale o pesante. Il coordinamento di tipo 2 comporta lesecuzione di prove di cortocircuito e quindi la scelta degli apparecchi si basa sui risultati di queste prove.
Nelle pagine seguenti si trovano le tre tipiche tabelle di coordinamento di tipo 2 tra interruttori e avviatori Schneider Electric, precisamente con corrente di cortocircuito pari a 25 kA, 70 kA e 130 kA, per avviamento normale, alla tensione di 380/415 V. In caso di avviamento pesante occorre fare riferimento alla tabella di corrispondenza tra rel termici in classe 10/10A e classe 20 di questa pagina e sostituire a parit di corrente di regolazione il rel termico in classe 10/10A con il corrispondente in classe 20. In caso di condizioni dimpiego diverse da quelle delle tre tabelle qui di seguito fornite consultateci.
Tabella di corrispondenza tra rel termici Telemecanique di classe 10/10 A e classe 20 a parit di campo di regolazione
Rel termici classe 10/10 A LRD05 LRD06 LRD07 LRD08 LRD10 LRD12 LRD14 LRD16 LRD21 LRD22 LRD3353 LRD3355 LRD3357 LRD3359 LRD3363 LR9F5357 LR9F5363 LR9F5367 LR9F5369 LR9F5371 LR9F7375 LR9F7379 LR2-D1508 LR2-D1510 LR2-D1512 LR2-D1514 LR2-D1516 LR2-D1521 LR2-D1522 LR2-D3553 LR2-D3555 LR2-D3557 LR2-D3559 LR2-D3563 LR9F5557 LR9F5563 LR9F5567 LR9F5569 LR9F5571 LR9F7575 LR9F7579 classe 20 campo di regolazione [A] da 0,63 a 1 da 1 a 1,7 da 1,6 a 2,5 da 2,5 a 4 da 4 a 6 da 5,5 a 8 da 7 a 10 da 9 a 13 da 12 a 18 da 16 a 24 da 23 a 32 da 30 a 40 da 37 a 50 da 48 a 65 da 63 a 80 da 30 a 50 da 48 a 80 da 60 a 100 da 90 a 150 da 132 a 220 da 200 a 330 da 300 a 500
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Schneider Electric
motore Pn [kW] 0,06 0,09 0,12 0,185 0,25 0,37 0,55 0,75 1,1 1,5 2,2 3 4 5,5 7,5 10 11 15 18,5 22 30 37 45 55 75 90 110 132 160 200 220 250 Inm [A] 0,3 0,4 0,45 0,6 0,8 1,03 1,6 2 2,6 3,5 5 6,6 8,5 11,5 15,5 20 22 30 37 44 60 72 85 105 138 170 205 245 300 370 408 460
interruttore automatico tipo C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA NG125-MA NG125-MA NS160NE NS160NE NS160NE NS160NE NS250N NS250N NS400N NS400N NS630N NS630N NS630N In [A] 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 2,5 2,5 4 4 6,3 10 10 12,5 16 25 25 40 40 100 100 100 100 150 150 220 220 320 320 500 500 500 Im [A] 20 20 20 20 20 20 30 30 50 50 75 120 120 150 190 300 300 480 480 750 750 900 1100 1350 1800 2200 2640 3200 3840 5000 5500 6000
contattore tipo LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D18 LC1D18 LC1D25 LC1D25 LC1D25 LC1D25 LC1D25 LC1D32 LC1D32 LC1D40 LC1D40 LC1D115/LC1F115 LC1D115/LC1F115 LC1D115/LC1F115 LC1D115/LC1F115 LC1D115/LC1F115 LC1F150 LC1F185 LC1F225 LC1F265 LC1F330 LC1F400 LC1F500 LC1F500
rel termico (5) tipo LRD03 LRD03 LRD04 LRD04 LRD05 LRD06 LRD07 LRD07 LRD08 LRD08 LRD10 LRD12 LRD14 LRD16 LRD21 LRD22 LRD22 LRD3353 LRD3355 LRD3357/LR9F5357 LRD3359/LR9F5363 LRD3363/LR9F5363 LRD4365/LR9F5367 LRD4367LR9F5369 LR9F5369 LR9F5371 LR9F5371 LR9F7375 LR9F7375 LR9F7379 LR9F7379 LR9F7379 reg. min [A] 0,25 0,25 0,4 0,4 0,63 1 1,6 1,6 2,5 2,5 4 5,5 7 9 12 16 16 23 30 37/30 48 63/48 80/60 95/90 90 132 132 200 200 300 300 300 reg. max. [A] 0,4 0,4 0,63 0,63 1 1,7 2,5 2,5 4 4 6 8 10 13 18 24 24 32 40 50 65/80 80 104/100 120/150 150 220 220 330 330 500 500 500
Note: (1) Motori con caratteristiche standard (Iavv < 8 x Inm dove Inm la corrente nominale del motore). (2) Tutti gli interruttori sono equipaggiati con sganciatori di tipo MA la cui corrente nominale indicata nella colonna In. (3) Per tensione di impiego pari a 415 V verificare la corretta scelta del rel termico in funzione della corrente nominale del motore. (4) Le condizioni di utilizzo degli apparecchi in tabella sono le seguenti: c categoria dimpiego: AC3 c numero di manovre/ora: 30 c temperatura max interno quadro: 65C. (5) I rel termici di tipo LRD si montano direttamente sotto i contattori di tipo LC1D..., mentre i rel termici di tipo LR9F si montano direttamente sotto i contattori di tipo LC1F...
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Note: (1) Motori con caratteristiche standard (Iavv < 8 x Inm dove Inm la corrente nominale del motore) (2) Tutti gli interruttori sono equipaggiati con sganciatori di tipo MA la cui corrente nominale indicata nella colonna In (3) Per tensione di impiego pari a 415 V verificare la corretta scelta del rel termico in funzione della corrente nominale del motore (4) Le condizioni di utilizzo degli apparecchi in tabella sono le seguenti: - categoria dimpiego : AC3 - numero di manovre/ora : 30 - temperatura max interno quadro : 65C (5) I rel termici di tipo LRD si montano direttamente sotto i contattori di tipo LC1D..., mentre i rel termici di tipo LR9F si montano direttamente sotto i contattori di tipo LC1F...
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Schneider Electric
motore Pn [kW] 0,06 0,09 0,12 0,185 0,25 0,37 0,55 0,75 1,1 1,5 2,2 3 4 5,5 7,5 10 11 15 18,5 22 30 37 45 55 75 90 110 132 160 200 220 250 Inm [A] 0,3 0,4 0,45 0,6 0,8 1,03 1,6 2 2,6 3,5 5 6,6 8,5 11,5 15,5 20 22 30 37 44 60 72 85 105 138 170 205 245 300 370 408 460
interruttore automatico tipo NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS160H (4) (5) NS160H (4) (5) NS160H (4) (5) NS250H (4) (5) NS250H (4) (5) NS400H NS400H NS630H NS630H NS630H In [A] 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 2,5 2,5 2,5 6,3 6,3 6,3 12,5 12,5 12,5 25 25 25 50 50 50 80 80 100 150 150 220 220 320 320 500 500 500 Im [A] 9 9 9 9 10,5 15 20 25 38 44 63 88 112 150 200 250 300 400 500 550 800 960 1100 1350 1800 2200 2640 3200 3840 5000 5500 6000
contattore tipo LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D18 LC1D18 LC1D25 LC1D32 LC1D32 LC1D32 LC1D32 LC1D40 LC1D40 LC1D40 LC1D50 LC1D50 LC1D65 LC1D80 LC1D115/LC1F115 LC1D115/LC1F115 LC1F150 LC1F185 LC1F225 LC1F265 LC1F330 LC1F400 LC1F500 LC1F500
rel termico (7) tipo LRD03 LRD03 LRD04 LRD04 LRD05 LRD06 LRD07 LRD07 LRD08 LRD08 LRD10 LRD12 LRD14 LRD16 LRD21 LRD22 LRD22 LRD3353 LRD3355 LRD3357 LRD3359 LRD3363 LRD4365/LR9F5367 LRD4367LR9F5369 LR9F5369 LR9F5371 LR9F5371 LR9F7375 LR9F7375 LR9F7379 LR9F7379 LR9F7379 reg. min [A] 0,25 0,25 0,4 0,4 0,63 1 1,6 1,6 2,5 2,5 4 5,5 7 9 12 16 16 23 30 37 48 63 80/60 95/90 90 132 132 200 200 300 300 300 reg. max. [A] 0,4 0,4 0,63 0,63 1 1,7 2,5 2,5 4 4 6 8 10 13 18 24 24 32 40 50 65 80 104/100 120/150 150 220 220 330 330 500 500 500
Note: (1) Motori con caratteristiche standard (Iavv < 8 x Inm dove Inm la corrente nominale del motore) (2) Tutti gli interruttori sono equipaggiati con sganciatori di tipo MA la cui corrente nominale indicata nella colonna In (3) Per tensione di impiego pari a 415 V verificare la corretta scelta del rel termico in funzione della corrente nominale del motore (4) Per Icc <= 50 kA sostituire gli interruttori NS160H con gli NS160sx e gli NS250H con gli NS250sx (5) Per Icc <= 36 kA sostituire gli interruttori NS160H con gli NS160N e gli NS250H con gli NS250N (6) Le condizioni di utilizzo degli apparecchi in tabella sono le seguenti: c categoria dimpiego: AC3 c numero di manovre/ora: 30 c temperatura max interno quadro: 65C (7) I rel termici di tipo LRD si montano direttamente sotto i contattori di tipo LC1D..., mentre i rel termici di tipo LR9F si montano direttamente sotto i contattori di tipo LC1F...
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motore Pn [kW] 7,5 (4) 10 11 15 18,5 22 30 37 45 55 75 90 110 132 160 200 220 250 Inm [A] 15,5 20 22 30 37 44 60 72 85 105 138 170 205 245 300 370 408 460
interruttore automatico tipo NS160L NS160L NS160L NS160L NS160L NS160L NS160L NS160L NS160L NS160L NS160L NS250L NS250L NS400L NS400L NS630L NS630L NS630L In [A] 25 25 25 50 50 50 100 100 100 150 150 220 220 320 320 500 500 500 Im [A] 250 325 325 450 550 650 800 900 1100 1350 1800 2200 2640 3200 3840 5000 5500 6000
contattore tipo LC1D80 LC1D80 LC1D80 LC1D80 LC1D80 LC1D115/LC1F115 LC1D115/LC1F115 LC1D115/LC1F115 LC1D115/LC1F115 LC1D115/LC1F115 LC1F150 LC1F185 LC1F225 LC1F265 LC1F330 LC1F400 LC1F500 LC1F500
rel termico (1) tipo LRD21 (2) LRD22 (2) LRD22 (2) LRD3353 LRD3355 LRD3357/LR9F5357 (3) LRD3359/LR9F5363 (3) LRD3363/LR9F5363 (3) LRD4365/LR9F5367 LRD4367LR9F5369 LR9F5369 LR9F5371 LR9F5371 LR9F7375 LR9F7375 LR9F7379 LR9F7379 LR9F7379 reg. min [A] 12 16 16 23 30 37/30 48 63/48 80/60 95/90 90 132 132 200 200 300 300 300 reg. max. [A] 18 24 24 32 40 50 65/80 80 104/100 120/150 150 220 220 330 330 500 500 500
Note: (1) I rel termici di tipo LRD si montano direttamente sotto i contattori di tipo LC1D..., mentre i rel termici di tipo LR9F si montano direttamente sotto i contattori di tipo LC1F... (2) Per poter agganciare direttamente il rel termico al contattore si deve accoppiare tra i due una morsettiera LAD7B10 (3) Per poter agganciare direttamente il rel termico al contattore si deve accoppiare tra i due una morsettiera LA7D3064 (4) Per motori con potenza inferiore a 7,5 kW consultateci.
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Schneider Electric
automatica che alimenta, in caso di emergenza, i circuiti di sicurezza ed i circuiti prioritari ed impedisce il funzionamento in parallelo con la rete pubblica.
rete soccorso
GE
circuiti prioritari
L'alternatore in cortocircuito
Al verificarsi di un cortocircuito ai morsetti di un alternatore, l'andamento della corrente presenta un picco iniziale dell'ordine di 510 volte la corrente nominale del generatore (periodo subtransitorio che va da 10 a 20 ms), poi decresce (periodo transitorio tra 100 e 300 ms), per stabilizzarsi ad un valore che, secondo il tipo di eccitazione dell'alternatore, pu variare da 0,3 a 3 volte la corrente nominale dell'alternatore.
dove: In la corrente nominale del generatore; x''d la reattanza subtransitoria in valore percentuale, variabile tra il 1020%. Nel caso in cui l'interruttore di macchina non sia dotato di protezione specifica (vedere figura in basso a destra) possibile utilizzare uno sganciatore a bassa soglia magnetica in grado di intervenire in presenza delle correnti di cortocircuito che, in genere, non sono di valore molto elevato.
indispensabile ogni qualvolta la corrente nominale dell'interruttore supera 1/3 della corrente nominale del gruppo. A livello di distribuzione secondaria e terminale la verifica delle regolazioni di minore importanza in quanto gli interruttori hanno correnti nominali piccole rispetto alla corrente nominale del gruppo di generazione. La protezione delle persone contro i contatti indiretti nei sistemi TN e IT, deve essere garantita sia in presenza della rete normale che in presenza della rete di soccorso. Nei sistemi TN e IT, qualora lo sganciatore prescelto abbia una soglia di intervento troppo elevata per garantire la protezione delle persone, necessaria l'installazione di un rel differenziale. Nei sistemi TT sempre necessario utilizzare un dispositivo differenziale.
Tempo (s)
1000
100 12 10 7 3 2 1
1.11.2
1.5
5 I/In
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(1) Se la protezione termica sovradimensionata o mancante, si deve verificare che un cortocircuito a fondo linea (FF o FN) faccia intervenire la protezione magnetica dell'interruttore.
La tabella permette di determinare il tipo di interruttori e lo sganciatore in funzione della potenza del generatore e della sua reattanza caratteristica.
potenza nominale massima [kVA] 230 V 2638 4160 6595 61 150 151 240 241 305 306 380 381 480 481 610 611 760 761 950 951 1220 400 V 4566 70105 112165 106 260 261 415 416 520 521 650 651 820 821 1050 1051 1300 1301 1650 1651 2100 415 V 5072 77115 123180 116 285 286 450 451 575 576 710 711 900 901 1150 1151 1400 1401 1800 1801 2300 440 V 5277 81122 130191 121 300 301 480 481 610 611 760 761 960 961 1220 1221 1520 1521 1900 1901 2400
protezione con sganciatore elettronico gamma Compact NS160E STR22GE100 NS160E STR22GE160 NS250N STR22GE250 NS400N STR53UE NS630N STR53UE NS630bN Micrologic 5.0 NS800N Micrologic 5.0 NS1000N Micrologic 5.0 NS1250N Micrologic 5.0 NS1600N Micrologic 5.0 NS2000N Micrologic 5.0 NS2500N Micrologic 5.0 NS3200N Micrologic 5.0 NT10H1/NW10NI/H1 (3) NT12H1/NW12NI/H1 (3) NT16H1/NW16NI/H1 (3) NW20H1 (3) NW25H1 (3) NW32H1 (3) NT08 H1/NW08 NI/H1 Micrologic 5.0 gamma Masterpact
potenza 230 V del gruppo mono [kVA] 230 V tri 400 V tri corrente nominale [A] interruttore
1 2 3 5
8 14 25 38 40 65 99 C120N curva B
Gruppi mobili
raccomandabile proteggere gli impianti contro i pericoli dell'elettricit utilizzando un dispositivo differenziale con soglia non superiore a 500 mA di tipo selettivo. Questo consente di avere intervento selettivo tra la protezione del generatore e quelle dei circuiti prese per i quali richiesto un DDR da 30 mA.
264
Schneider Electric
Introduzione
Questi trasformatori sono frequentemente utilizzati per: c un cambiamento di tensione per: c circuiti ausiliari di comando e controllo; c circuiti di illuminazione a 230 V quando il neutro non distribuito; c riduzione del livello di cortocircuito sui quadri di alimentazione dei circuiti di illuminazione; c cambiamento del sistema di neutro in presenza di utilizzatori con correnti di dispersione elevate o livello di isolamento basso (informatica, forni elettrici, ecc).
I 1 cresta da 10 a 25 In
In
Corrente di inserzione
Alla messa sotto tensione dei trasformatori BT/BT, si manifestano correnti molto forti di cui occorre tenere conto al momento della scelta del dispositivo di protezione. L'ampiezza dipende: c dall'istante in cui si chiude l'interruttore di alimentazione; c dall'induzione residua presente nel circuito magnetico; c dalle caratteristiche del trasformatore. Il valore di cresta della prima onda di corrente raggiunge di frequente un valore da 10 a 15 volte la corrente efficace nominale del trasformatore. Per potenze inferiori a 50 kVA, pu raggiungere valori da 20 a 25 volte la corrente nominale. Questa corrente transitoria si smorza molto rapidamente con una costante di tempo che varia da qualche ms a 10, 20 ms. Nota: Per trasformatori con: c rapporto di trasformazione unitario; c potenza inferiore a 5 kVA. In caso di sgancio intempestivo della protezione a monte, prima di passare ad un interruttore di calibro superiore, invertire i morsetti di ingresso con quelli di uscita (la corrente di inserzione varia sensibilmente se il primario avvolto internamente o esternamente rispetto al secondario).
Protezione principale lato primario Le tabelle riportate nelle pagine successive sono il risultato di una serie di prove di coordinamento tra interruttori di protezione e trasformatori BT/BT. I trasformatori utilizzati nelle prove sono normalizzati. Le loro principali caratteristiche sono raccolte nelle tabelle delle due pagine seguenti. Le stesse tabelle, riferite ad una tensione di alimentazione primaria di 230 o 400 V, ed a trasformatori monofase e trifase, indicano l'interruttore da utilizzare in funzione della potenza del trasformatore. I trasformatori presi in considerazione hanno l'avvolgimento primario esterno rispetto a quello secondario. In caso contrario consultateci. Gli interruttori proposti permettono di: c proteggere il trasformatore in caso di cortocircuito massimo; c evitare gli sganci intempestivi al momento della messa in tensione dell'avvolgimento primario utilizzando: v interruttori modulari con soglia magnetica elevata: curva D o K, v interruttori scatolati selettivi con la soglia magnetica elevata: sganciatore TM-D o sganciatore elettronico ST, v interruttori con sganciatore solo magnetico, curva MA, qualora la corrente di inserzione sia molto elevata; c garantire la durata elettrica dell'interruttore.
Altre protezioni A causa della elevata corrente di inserzione del trasformatore, l'interruttore posto sul primario pu non garantire la protezione termica del trasformatore e della sua conduttura di alimentazione lato primario. tipicamente il caso degli interruttori modulari che devono avere una corrente nominale pi elevata di quella dei trasformatori. In questi casi si deve verificare che, in caso di cortocircuito monofase ai morsetti primari del trasformatore (Icc minima a fondo linea), si abbia l'intervento del magnetico dell'interruttore. Nelle normali applicazioni nei quadri questa condizione sempre verificata stante la ridotta lunghezza delle condutture di alimentazione. La protezione termica del trasformatore si pu realizzare installando immediatamente a valle del trasformatore BT/BT un interruttore automatico avente corrente nominale minore o uguale a quella del secondario del trasformatore. Negli impianti di illuminazione la protezione contro i sovraccarichi non necessaria se il numero di punti luce ben definito (assenza di sovraccarichi). Si ricorda che la norma raccomanda l'omissione della protezione contro i sovraccarichi per circuiti la cui apertura intempestiva potrebbe essere causa di pericolo, come ad esempio circuiti che alimentano dispositivi di estinzione dell'incendio.
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(1) Con interruttori modulari, ampiezza della regolazione termica insufficiente o sganciatore solo magnetico, prevedere una protezione termica sul secondario del trasformatore.
(2) Il potere di interruzione viene scelto in funzione della corrente di cortocircuito massima nel punto in cui viene installato l'interruttore.
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5,5 5,5 5,5 5 5,5 5,5 (2) Il potere di interruzione viene scelto in funzione della corrente di cortocircuito massima nel punto in cui viene installato l'interruttore.
(1) Con interruttori modulari, ampiezza della regolazione termica insufficiente o sganciatore solo magnetico, prevedere una protezione termica sul secondario del trasformatore.
Esempio Le tabelle qui riportate permettono di scegliere l'interruttore a monte del trasformatore BT/BT e il relativo sganciatore in funzione della potenza, del tipo e della tensione primaria. Supponiamo che la partenza alimenti un trasformatore monofase da 10 kVA con rapporto di trasformazione 400/230 V (I1n = 24 A). La corrente di cortocircuito all'origine della partenza 35 kA. L'interruttore automatico ha le seguenti caratteristiche: c tipo: NG125L (Icu = 50 kA); c sganciatore: D63 (63 A); c soglia magnetica: Im = 10 14 In (630 882 A); c numero di poli: 2.
Questo interruttore permette la messa in tensione del trasformatore senza intervento intempestivo dello sganciatore, ma non ne assicura la protezione termica (la corrente nominale dell'interruttore pi elevata della corrente nominale primaria del trasformatore). La protezione termica del trasformatore, secondo quanto previsto anche dalla norma CEI 64-8, pu essere assicurata da un interruttore posto a valle. La I2n del trasformatore di 41,7 A e la corrente di cortocircuito massima ai morsetti secondari Icc2 vale:
Icc2 = S n 100 U2n u cc % = 10 100 230 5 = 0, 87 kA
Questa corrente di cortocircuito sar di riferimento per la determinazione del potere di interruzione. Potr pertanto essere utilizzato un interruttore C60a-40 A-curva C. Dovranno essere inoltre verificate le condizioni necessarie per assicurare la protezione delle persone. Nel caso di linea di alimentazione del primario di lunghezza significativa (oltre 10 m) bisogna verificare anche la Icc minima a fondo linea. I criteri di scelta dell'interruttore a valle sono gli stessi esposti nel capitolo relativo alla protezione dei circuiti: c protezione contro i sovraccarichi; c protezione contro i cortocircuiti; c protezione contro i contatti indiretti.
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Il fattore di potenza
Il fattore di potenza di un'installazione il rapporto tra la potenza attiva e la potenza apparente assorbita dal carico, e pu variare da valore zero a valore unitario. cos = P/S Mantenere un fattore di potenza prossimo all'unit vuol dire: c soppressione delle penali per il consumo eccessivo di energia reattiva. Il provvedimento del Comitato Interministeriale Prezzi (CPI 11/1978) stabilisce un valore minimo di cos , esente da penali, pari a 0,9; c diminuzione della potenza apparente contrattuale [kVA];
c limitazione delle perdite di energia attiva nei cavi (perdite Joule); c possibilit di ridurre la sezione dei cavi; c aumento della potenza attiva [kW] disponibile al secondario del trasformatore MT/ BT; diminuzione della caduta di tensione (a parit di sezione dei cavi). La presenza nell'impianto di componenti e utilizzatori con elevato assorbimento di energia reattiva provoca l'abbassamento del fattore di potenza a valori inaccettabili. La tabella seguente permette di identificare le apparecchiature con consumo di energia reattiva elevata.
Apparecchiature
motore asincrono fattore di carico (%) 0 25 50 75 100 lampade a incandescenza lampade fluorescenti non rifasate lampade fluorescenti rifasate lampade a scarica forni a resistenza forni ad induzione ed a perdite dielettriche saldatrice a punti saldatura ad arco alimentata da gruppo statico monofase gruppo rotante trasformatore-raddrizzatore forni ad arco cos 0,17 0,55 0,73 0,80 0,85 1 0,5 0,86 0,93 0,4 0,6 1 0,85 0,8 0,9 0,5 0,7 0,9 0,7 0,8 0,8 tg 5,80 1,52 0,94 0,75 0,62 0 1,73 0,59 0,39 2,29 1,33 0 0,62 0,75 0,48 1,73 1,02 0,48 1,02 0,75 0,75
S=
P +Q
2
Il rifasamento
Quando in un impianto il fattore di potenza troppo basso, necessario provvedere ad una compensazione dell'energia reattiva assorbita dagli utilizzatori. Tale compensazione viene normalmente effettuata utilizzando batterie di condensatori. I condensatori assorbono dalla rete una corrente sfasata di circa 90 in anticipo rispetto alla tensione. La corrispondente potenza reattiva risulta perci di segno opposto a quella assorbita dai normali apparecchi utilizzatori. Si ottiene in tal modo un aumento del fattore di potenza che corrisponde ad una diminuzione dell'angolo di sfasamento tra tensione e corrente (rifasamento).
I SI
P QI Q S Qc
Q = Q nc
U 2 Unc
Per ottenere una potenza rifasante Qc ad una tensione U perci necessario prevedere una batteria avente potenza nominale: Unc 2 Q nc = Qc U
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La seguente tabella permette di determinare la potenza reattiva necessaria per aumentare il fattore di potenza dell'impianto fino al valore desiderato.
Il valore numerico kc esprime la potenza del condensatore in kvar per ogni kW richiesto dal carico. Qc = kc P [kvar]
Fattore kc [kvar/kW]
prima della compensazione tg cos 2,29 0,40 2,22 0,41 2,16 0,42 2,10 0,43 2,04 0,44 1,98 0,45 1,93 0,46 1,88 0,47 1,83 0,48 1,78 0,49 1,73 0,50 1,69 0,51 1,64 0,52 1,60 0,53 1,56 0,54 1,52 0,55 1,48 0,56 1,44 0,57 1,40 0,58 1,37 0,59 1,33 0,60 1,30 0,61 1,27 0,62 1,23 0,63 1,20 0,64 1,17 0,65 1,14 0,66 1,11 0,67 1,08 0,68 1,05 0,69 1,02 0,70 0,99 0,71 0,96 0,72 0,94 0,73 0,91 0,74 0,88 0,75 0,86 0,76 0,83 0,77 0,80 0,78 0,78 0,79 0,75 0,80 0,72 0,81 0,70 0,82 0,67 0,83 0,65 0,84 0,62 0,85 0,59 0,86 0,57 0,87 0,54 0,88 0,51 0,89 0,48 0,90 dopo la compensazione 0,75 0,59 0,80 0,86 1,557 1,691 1,474 1,625 1,413 1,561 1,356 1,499 1,290 1,441 1,230 1,384 1,179 1,330 1,130 1,278 1,076 1,228 1,030 1,179 0,982 1,232 0,936 1,087 0,894 1,043 0,850 1,000 0,809 0,959 0,796 0,918 0,730 0,879 0,692 0,841 0,655 0,805 0,618 0,768 0,584 0,733 0,549 0,699 0,515 0,665 0,483 0,633 0,450 0,601 0,419 0,569 0,388 0,538 0,358 0,508 0,329 0,478 0,299 0,449 0,270 0,420 0,242 0,392 0,213 0,364 0,186 0,336 0,159 0,309 0,132 0,282 0,105 0,255 0,079 0,229 0,053 0,202 0,026 0,176 0,150 0,124 0,098 0,072 0,046 0,020 0,48 0,90 1,805 1,742 1,681 1,624 1,558 1,501 1,446 1,397 1,343 1,297 1,248 1,202 1,160 1,116 1,075 1,035 0,996 0,958 0,921 0,884 0,849 0,815 0,781 0,749 0,716 0,685 0,654 0,624 0,595 0,565 0,536 0,508 0,479 0,452 0,425 0,398 0,371 0,345 0,319 0,292 0,266 0,240 0,214 0,188 0,162 0,136 0,109 0,083 0,054 0,028 0,46 0,91 1,832 1,769 1,709 1,651 1,585 1,532 1,473 1,425 1,370 1,326 1,276 1,230 1,188 1,114 1,103 1,063 1,024 0,986 0,949 0,912 0,878 0,843 0,809 0,777 0,744 0,713 0,682 0,652 0,623 0,593 0,564 0,536 0,507 0,480 0,453 0,426 0,399 0,373 0,347 0,320 0,294 0,268 0,242 0,216 0,190 0,164 0,140 0,114 0,085 0,059 0,031 0,43 0,92 1,861 1,798 1,738 1,680 1,614 1,561 1,502 1,454 1,400 1,355 1,303 1,257 1,215 1,171 1,130 1,090 1,051 1,013 0,976 0,939 0,905 0,870 0,836 0,804 0,771 0,740 0,709 0,679 0,650 0,620 0,591 0,563 0,534 0,507 0,480 0,453 0,426 0,400 0,374 0,347 0,321 0,295 0,269 0,243 0,217 0,191 0,167 0,141 0,112 0,086 0,058 0,40 0,93 1,895 1,831 1,771 1,713 1,647 1,592 1,533 1,485 1,430 1,386 1,337 1,291 1,249 1,205 1,164 1,124 1,085 1,047 1,010 0,973 0,939 0,904 0,870 0,838 0,805 0,774 0,743 0,713 0,684 0,654 0,625 0,597 0,568 0,541 0,514 0,487 0,460 0,434 0,408 0,381 0,355 0,329 0,303 0,277 0,251 0,225 0,198 0,172 0,143 0,117 0,089 0,36 0,94 1,924 1,840 1,800 1,742 1,677 1,628 1,567 1,519 1,464 1,420 1,369 1,323 1,281 1,237 1,196 1,156 1,117 1,079 1,042 1,005 0,971 0,936 0,902 0,870 0,837 0,806 0,775 0,745 0,716 0,686 0,657 0,629 0,600 0,573 0,546 0,519 0,492 0,466 0,440 0,413 0,387 0,361 0,335 0,309 0,283 0,257 0,230 0,204 0,175 0,149 0,121 0,33 0,95 1,959 1,896 1,836 1,778 1,712 1,659 1,600 1,532 1,497 1,453 1,403 1,357 1,315 1,271 1,230 1,190 1,151 1,113 1,076 1,039 1,005 0,970 0,936 0,904 0,871 0,840 0,809 0,779 0,750 0,720 0,691 0,663 0,634 0,607 0,580 0,553 0,526 0,500 0,474 0,447 0,421 0,395 0,369 0,343 0,317 0,291 0,264 0,238 0,209 0,183 0,155 0,29 0,96 1,998 1,935 1,874 1,816 1,751 1,695 1,636 1,588 1,534 1,489 1,441 1,395 1,353 1,309 1,268 1,228 1,189 1,151 1,114 1,077 1,043 1,008 0,974 0,942 0,909 0,878 0,847 0,817 0,788 0,758 0,729 0,701 0,672 0,645 0,618 0,591 0,564 0,538 0,512 0,485 0,459 0,433 0,407 0,381 0,355 0,329 0,301 0,275 0,246 0,230 0,192 0,25 0,97 2,037 1,973 1,913 1,855 1,790 1,737 1,677 1,629 1,575 1,530 1,481 1,435 1,393 1,349 1,308 1,268 1,229 1,191 1,154 1,117 1,083 1,048 1,014 0,982 0,949 0,918 0,887 0,857 0,828 0,798 0,769 0,741 0,712 0,685 0,658 0,631 0,604 0,578 0,552 0,525 0,499 0,473 0,447 0,421 0,395 0,369 0,343 0,317 0,288 0,262 0,234 0,20 0,98 2,085 2,021 1,961 1,903 1,837 1,784 1,725 1,677 1,623 1,578 1,529 1,483 1,441 1,397 1,356 1,316 1,227 1,239 1,202 1,165 1,131 1,096 1,062 1,030 0,997 0,966 0,935 0,905 0,876 0,840 0,811 0,783 0,754 0,727 0,700 0,673 0,652 0,620 0,594 0,567 0,541 0,515 0,489 0,463 0,437 0,417 0,390 0,364 0,335 0,309 0,281 0,14 0,99 2,146 2,082 2,022 1,964 1,899 1,846 1,786 1,758 1,684 1,639 1,590 1,544 1,502 1,458 1,417 1,377 1,338 1,300 1,263 1,226 1,192 1,157 1,123 1,091 1,058 1,007 0,996 0,966 0,937 0,907 0,878 0,850 0,821 0,794 0,767 0,740 0,713 0,687 0,661 0,634 0,608 0,582 0,556 0,530 0,504 0,478 0,450 0,424 0,395 0,369 0,341 0 1 2,288 2,225 2,164 2,107 2,041 1,98 1,929 1,881 1,826 1,782 1,732 1,686 1,644 1,600 1,559 1,519 1,480 1,442 1,405 1,368 1,334 1,299 1,265 1,223 1,200 1,169 1,138 1,108 1,079 1,049 1,020 0,992 0,963 0,936 0,909 0,882 0,855 0,829 0,803 0,776 0,750 0,724 0,698 0,672 0,645 0,620 0,593 0,567 0,538 0,512 0,484
Esempio Si desidera rifasare un impianto avente le seguenti caratteristiche: c rete trifase con tensione Un = 400 V; c potenza assorbita P = 100 kW; c fattore di potenza prima del rifasamento cos = 0,7; c fattore di potenza richiesto cosf = 0,9. Si individuano la colonna corrispondente al fattore di potenza richiesto (0,9) e la riga corrispondente al fattore di potenza iniziale (0,7). Si ottiene kc = 0,536.
necessario installare una batteria di condensatori avente una potenza reattiva pari a Qc = kc P = 53,6 kvar. Nota: nel caso in cui i condensatori da installare abbiano una potenza nominale riferita ad una tensione Unc diversa dalla tensione nominale dell'impianto, necessario determinare la potenza reattiva nominale Qnc (a partire dalla potenza Qc
Q nc= Q c
Unc 2 Un
Se si vogliono installare condensatori aventi tensione nominale di 440 V, la loro potenza nominale deve essere di:
2 = 64,9 kvar
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c minimo fattore di potenza previsto; c costo della batteria e della sua installazione;
c risparmio dovuto all'ottimizzazione dell'impianto di distribuzione dell'energia elettrica. I condensatori possono essere installati a 3 diversi livelli: c sulle partenze del quadro generale BT (compensazione globale);
c sull'arrivo di ogni reparto nel quadro di distribuzione (compensazione parziale); c ai morsetti di ogni utilizzatore che necessiti di potenza reattiva (compensazione locale). La compensazione tecnicamente ottimale quella che permette di produrre l'energia reattiva nel punto in cui consumata e nella quantit strettamente necessaria, ma la sua realizzazione pratica generalmente antieconomica.
Compensazione globale
conveniente in reti con estensione limitata con carichi stabili e continui o in previsione di un ampliamento dell'impianto senza dover modificare la sottostazione di trasformazione. Vantaggi c Sopprime le penalit per consumo eccessivo di energia reattiva; c adatta l'esigenza reale dell'impianto (kW) alla potenza apparente contrattuale (kVA); c riduce la potenza apparente che transita nella sottostazione di trasformazione (aumento della potenza attiva disponibile); c permette di utilizzare un interruttore pi economico a monte del condensatore; c rapido ammortamento dei costi.
Svantaggi c la parte di impianto a valle del livello 1 non trae vantaggio dall'installazione dei condensatori; c le perdite per effetto Joule, nei cavi a valle della batteria di rifasamento, non sono diminuite; c esiste il rischio di sovracompensazione a seguito di variazioni di carichi importanti. Questo rischio viene eliminato utilizzando batterie automatiche di rifasamento. Note: c per batterie di rifasamento di potenza superiore a 1000 kvar si consiglia una compensazione in media tensione.
n 1
Compensazione parziale
consigliata in reti molto estese e divise in compartimenti con regimi di carico molto differenti. Vantaggi c Sopprime le penalit per consumo eccessivo di energia reattiva; c ottimizza una parte della rete. La corrente reattiva non interessa l'impianto compreso tra il livello n 1 e 2; c riduce la potenza apparente che transita nella sottostazione di trasformazione (aumento della potenza attiva disponibile); c diminuisce le perdite nei cavi per effetto Joule fino al livello 2.
Svantaggi c Solo la parte di impianto tra il livello 1 e 2 trae vantaggio dall'installazione dei condensatori; c le perdite nei cavi per effetto Joule sono diminuite solo fino al livello 2; c esiste il rischio di sovracompensazione a seguito di variazioni di carichi importanti. Questo rischio viene eliminato utilizzando batterie automatiche di rifasamento.
n 1 n 2 n 2
Compensazione locale
La compensazione individuale consigliata in presenza di utilizzatori di potenza elevata rispetto alla potenza dell'intera rete. Vantaggi c Sopprime le penalit per consumo eccessivo di energia reattiva; c ottimizza tutta la rete elettrica; c riduce la potenza apparente che transita nella sottostazione di trasformazione (aumento della potenza attiva disponibile);
c le perdite nei cavi per effetto Joule vengono ridotte; c permette di utilizzare degli interruttori pi economici. Svantaggi c Costo elevato.
n 2 n 3 n 3 n 3 n 1 n 2 n 3
potenza reattiva da installare [kvar] trasformatori in olio perdite secondo norma CEI 14-13 lista A potenza Qr a vuoto Qr a carico nominale [kVA] 100 2,5 6,1 160 3,7 9,6 200 4,4 11,9 250 5,3 14,7 315 6,3 18,3 400 7,5 22,9 500 9,4 28,7 630 11,3 35,7 800 13,5 60,8 1000 14,9 74,1 1250 17,4 91,4 1600 20,6 115,4 2000 23,8 142,0 2500 27,2 175,2 3000 29,7 207,5 3150
1,5 2,0 2,4 2,7 3,1 3,5 4,4 5,0 5,5 6,9 7,3 7,7 9,7 12,1 11,5
5,2 8,2 10,3 12,4 15,3 19,1 24,0 29,6 53,0 66,3 81,7 103,1 128,9 161,0 190,3
2,5 3,6 4,2 4,9 5,6 5,9 7,4 8,0 10,2 11,8 14,7 18,9 21,6 24,5 30,9
8,1 12,9 15,8 19,5 24,0 29,3 36,7 45,1 57,4 70,9 88,8 113,8 140,2 173,1 250,4
potenza reattiva da installare [kvar] motore trifase: 230/400 V potenza nominale velocit di rotazione [g/min] [kW] [CV] 3000 1500 1000 22 30 6 8 9 30 40 7,5 10 11 37 50 9 11 12,5 45 60 11 13 14 55 75 13 17 18 75 100 17 22 25 90 125 20 25 27 110 150 24 29 33 132 180 31 36 38 160 218 35 41 44 200 274 43 47 53 250 340 52 57 63 280 380 57 63 70 355 482 67 76 86 400 544 78 82 97 450 610 87 93 107
La corrente risultante provocher il riscaldamento del condensatore, dei cavi di alimentazione e lo scatto intempestivo della protezione termica dell'interruttore. Rimedi contro gli effetti delle armoniche La presenza di armoniche ha come effetto un aumento della corrente assorbita dal condensatore. Il valore della corrente pu di conseguenza risultare maggiorato del 30 %. Inoltre, in considerazione delle tolleranze sui dati nominali dei condensatori opportuna un'ulteriore maggiorazione del 10 % che
porta ad un dimensionamento dei componenti in serie al condensatore pari a 1,43 volte la corrente nominale del condensatore. Per ovviare alle sovratensioni in conseguenza delle armoniche si possono utilizzare: c condensatori sovradimensionati in tensione, ad esempio 440 V per reti a 400 V (+10%); c filtri antiarmoniche che devono essere opportunamente calcolati in funzione dello spettro di armoniche presenti nella rete.
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Ic =
Qc 3 Un
L'inserzione di un condensatore equivale a stabilire un cortocircuito per un periodo pari al tempo di carica. La corrente di inserzione dipende dal tipo di condensatore, singolo o in batteria automatica, dalla capacit del singolo elemento e dalla induttanza a monte del condensatore (rete). In conseguenza a quanto detto, l'interruttore automatico deve avere una soglia di intervento istantaneo elevata. Per limitare la corrente di inserzione si consiglia l'installazione di induttanze di limitazione.
245
C60H/C60L/NG125L D20 C60H/C60L/NG125L D40 NS160E/NE/N/sx/H/L TM40D o STR22SE 40 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM63D o STR22SE 100 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM80D o STR22SE 100 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM100D o STR22SE 100 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM125D o STR22SE 160 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM160D o STR22SE 160 A NS250N/sx/H/L TM200D o STR22SE 250 A NS250N/sx/H/L TM250D o STR22SE 250 A NS400N/H/L STR23SE NS400N/H/L STR23SE NS400N/H/L STR23SE NS630N/H/L STR23SE NS630b N/H/L Micrologic 2.0 NS630N/H/L STR23SE NS630b N/H/L Micrologic 2.0 NS800N/H/L Micrologic 2.0 NT08H/L, NW08N/H/L Micrologic 2.0 NS800N/H/L Micrologic 2.0 NS1000N/H/L Micrologic 2.0 NT08H/L, NW08N/H/L Micrologic 2.0 NS1000N/H/L Micrologic 2.0 NS1250N/H/L Micrologic 2.0 NT10H/L, NW10N/H/L Micrologic 2.0
20 40 35 54 72 90 108 144 180 215 255 325 360 430 430 540 540 648 648 755 755 755 880 880 880
C60H/C60L/NG125L D20 C60H/C60L/NG125L D40 NS160E/NE/N/sx/H/L TM40D o STR22SE 40 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM63D o STR22SE 100 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM80D o STR22SE 100 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM125D o STR22SE 160 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM125D o STR22SE 160 A NS250N/sx/H/L TM200D o STR22SE 250 A NS250N/sx/H/L TM200D o STR22SE 250 A NS250N/sx/H/L TM250D o STR22SE 250 A NS400N/H/L STR23SE NS400N/H/L STR23SE NS630N/H/L STR23SE NS630N/H/L STR23SE NS630N/H/L STR23SE NS630b N/H/L Micrologic 2.0 NS630N/H/L STR23SE NS630b N/H/L Micrologic 2.0 NS630b N/H/L Micrologic 2.0 NS800N/H/L Micrologic 2.0 NT08H/L, NW08N/H/L Micrologic 2.0 NS800N/H/L Micrologic 2.0 NS1000N/H/L Micrologic 2.0 NT08H/L, NW08N/H/L Micrologic 2.0
20 40 40 63 80 100 125 160 200 248 290 370 370 410 495 495 516 516 620 620 620 744 744 744
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(1) Il potere di interruzione viene scelto in funzione della corrente di cortocircuito massima nel punto in cui viene installato l'interruttore.
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Premessa
Dovendo realizzare impianti secondo la regola dell'arte, spesso interessante per l'installatore fare riferimento a quanto previsto dalle norme CEI, sia per quanto riguarda la concezione e la realizzazione impiantistica, sia per quanto riguarda i vari componenti utilizzati. Ci in virt dell'art. 2 della legge 186 del 1 marzo 1968, secondo il quale i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del CEI si considerano costruiti "a regola d'arte". Per quanto riguarda i quadri di bassa tensione, le norme di riferimento sono: c la norma CEI EN 60439-1 (1995 - terza edizione della norma avente classificazione CEI 17-13/1). Questa norma rappresenta un'evoluzione rispetto alla precedente CEI 17-13 del 1980, soprattutto per ci che concerne gli aspetti legati all'industrializzazione del prodotto e le prove da effettuare per garantirne le prestazioni; c la norma CEI 23-51, di recente pubblicazione (1996 - prima edizione), dedicata ai piccoli quadri per uso domestico e similare, che viene trattata pi in particolare nella parte relativa alle cassette di distribuzione.
La norma, ad esempio, cita le pubblicazioni CEI 17-43 e CEI 17-52 quali metodi possibili per la determinazione delle sovratemperature e della tenuta al cortocircuito per le apparecchiature assiemate non di serie (ANS). Tali metodi sono utilizzabili per l'estrapolazione, i cui risultati vanno confrontati con i rispettivi dati omogenei ottenuti durante le prove di tipo che l'apparecchiatura di serie (AS) di riferimento abbia superato.
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Dati Principali
Tensione nominale d'impiego ...................................................... V Tensione nominale d'isolamento ................................................. V Corrente di circuito d'ingresso ..................................................... A Corrente di cortocircuito ............................................................... kA Grado di protezione IP ................................................................. ..................................................................................................... .....................................................................................................
Riferimenti Verbale di collaudo n. .................................................................................................................... stato progettato e realizzato in accordo con la seguente norma: (barrare dove applicabile)
Armonizzata:
CEI EN 60439-1: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 1: Apparecchiature di serie soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature non di serie parzialmente soggette a prove di tipo (ANS)
v v
Internazionale:
Nazionale:
Conclusioni
Le regole essenziali da osservare, da parte dell'assemblatore, per poter garantire e documentare opportunamente la conformit del quadro alle norme si possono cos sintetizzare: c scegliere un fornitore affidabile in grado di dimostrare l'esecuzione delle prove di tipo sui prototipi; c effettuare la scelta dei componenti del quadro in stretta osservanza dei cataloghi del fornitore; c montare il quadro seguendo scrupolosamente le istruzioni del fornitore dei pezzi sciolti e degli apparecchi; c verificare, tramite prove di tipo o metodi di calcolo/estrapolazione, eventuali modifiche sostanziali apportate rispetto alle configurazioni "tipo" garantite dal costruttore dei pezzi sciolti del quadro;
Data
CEI 23-51: Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare
c effettuare correttamente le prove individuali previste dalla norma su ciascun quadro realizzato; c conservare nei propri archivi la documentazione relativa alle prove di tipo e/o verifiche e alle prove individuali effettuate; c installare correttamente il quadro effettuando in cantiere le necessarie verifiche elettriche o meccaniche; c redigere la dichiarazione di conformit dell'impianto e citare nella relazione tecnica ad essa allegata il tipo di quadro installato.
In sintesi, si tratta di una serie di azioni abbastanza semplici di cui uno degli aspetti pi importanti quello della scelta del fornitore dei componenti, per la quale l'installatore deve agire con cautela per poter correttamente e con poche ulteriori attenzioni rispondere alle prescrizioni delle norme e regole vigenti.
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Caratteristiche elettriche
I sistemi Prisma Plus G sono conformi alle norme CEI-EN 60439-1 con le seguenti caratteristiche elettriche limite: c tensione nominale disolamento del sistema di sbarre principale: 1000 V c corrente nominale d'impiego Ie (40 C): 630 A c corrente nominale di cresta ammissibile: Ipk 53 kA c corrente nominale di breve durata ammissibile: Icw 25 kA eff/ 1 s c frequenza 50/60 Hz. c profondit: 260 mm con porta + 30 mm (maniglia).
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Il sistema funzionale Prisma Plus permette di realizzare qualsiasi tipo di quadro di distribuzione bassa tensione generale o terminale fino a 3200 A, per applicazioni nel terziario e nellindustria. Il concetto di quadro molto semplice: c Una struttura in metallo composta da una o pi struttura associate in larghezza e in profondit sulle quali possibile installare una gamma completa di pannelli di rivestimento e di porte. c Un sistema di ripartizione della corrente composto da due sistemi di sbarre orizzontali o verticali posizionate in uno scomparto laterale, o sul fondo dellarmadio che consentono di ripartire la corrente in tutti i punti del quadro. c Delle unit funzionali complete Studiata in funzione di ogni apparecchio lunit funzionale comprende: v una piastra dedicata per linstallazione dellapparecchio v una piastra frontale per evitare un accesso diretto alle parti sotto tensione v collegamenti prefabbricati ai sistemi di sbarre v dispositivi per realizzare il collegamento sul posto. I componenti del sistema Prisma Plus e in modo particolare quelli dellunit funzionale sono stati progettati e testati tenendo conto delle prestazioni degli apparecchi. Questa particolare attenzione consente di garantire laffidabilit di funzionamento dellimpianto elettrico ed un livello di sicurezza ottimale per gli utilizzatori.
Caratteristiche elettriche
Linstallazione dei componenti dei quadri funzionali Prisma Plus P permette di realizzare sistemi conformi alle norme CEI-EN 50298 e CEI-EN 60439-1 e strutture locali con le seguenti caratteristiche elettriche limite: c tensione nominale disolamento del sistema di sbarre principale: 1000 V c corrente nominale d'impiego: In 3200 A c corrente nominale di cresta ammissibile: Ipk 187 kA c corrente nominale di breve durata ammissibile: Icc 85 kA eff/1 s c frequenza 50/60 Hz.
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Premessa
Come gi ricordato in precedenza, lo scopo delle prove di tipo verificare la conformit di un dato tipo di apparecchiatura (con le prestazioni dichiarate dal costruttore) alle prescrizioni della Norma. Le prove di tipo vanno effettuate su un esemplare di apparecchiatura o su parti di apparecchiatura che siano costruite secondo lo stesso progetto o secondo progetti simili. Le prove di tipo, previste dalla norma CEI EN 60439-1 comprendono: a) verifica dei limiti di sovratemperatura; b) verifica delle propriet dielettriche; c) verifica della tenuta al cortocircuito; d) verifica dell'efficienza del circuito di protezione; e) verifica delle distanze in aria e superficiali; f) verifica del funzionamento meccanico; g) verifica del grado di protezione. Queste prove possono essere effettuate in qualsiasi ordine di successione e/o su esemplari diversi del medesimo tipo di apparecchiatura. Merlin Gerin rende disponibile una serie di certificati e rapporti di prova raccolti in una pubblicazione specifica denominata "Documento prove". La documentazione di prova raccolta all'interno del documento garantisce tutte le configurazioni realizzabili a catalogo, per quanto riguarda i risultati delle prove di tipo da b) a g) ed in conformit a quanto previsto dalla norma CEI EN 60439-1. La verifica dei limiti di sovratemperatura (prova a) pu essere effettuata dall'assemblatore utilizzando gli strumenti resi disponibili da Merlin Gerin. A partire dai risultati delle prove sui prototipi evidenziati nel "Documento prove" si fa riferimento alla possibilit offerta dalla norma, per le apparecchiature non di serie (ANS), di eseguire questa verifica con metodi di calcolo o di estrapolazione.
c per taluni circuiti ausiliari, specificati nella norma; c per tutte le parti dell'apparecchiatura (sbarre principali, supporti, connessioni alle sbarre, unit di arrivo e partenza o apparecchi di protezione e manovra, ecc...) gi sottoposte a prove di tipo valevoli per le condizioni esistenti nell'apparecchiatura. Per le apparecchiature ANS la verifica della resistenza al cortocircuito pu essere fatta in uno dei seguenti modi: c con la prova, in accordo a quanto previsto per le apparecchiature AS; c per estrapolazione, da esecuzioni similari sottoposte a prove di tipo (un esempio di metodo di estrapolazione da esecuzioni sottoposte a prove di tipo la norma CEI 17-52). Nota: tutte le soluzioni realizzabili secondo quanto previsto dal catalogo dei quadri Prisma sono state sottoposte alle prove di tipo e sono perci garantite da Merlin Gerin. Non perci necessario eseguire alcuna verifica da parte del costruttore (assemblatore) del quadro. Nella pagina seguente sono riportati: c tabella di scelta per la determinazione del sistema sbarre in funzione della corrente nominale, del grado di protezione e della corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione: Sistema di sbarre tradizionale (a profilo rettangolare); c tabella di scelta per la determinazione del sistema sbarre, partendo dagli stessi dati del punto precedente: Sistema di sbarre Linergy (sbarre di distribuzione verticali con speciale profilo di particolare resistenza meccanica); c esempi applicativi per i due tipi di sbarre.
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Quadro1
In per quadro IP31 IP>31 800 750 1000 900 1200 1080 1400 1250 1800 2050 (1) 2300 (1) 2820 (1) Sistema 3200 (1) 1600 1850 (1) 200 (1) 2500 (1) di sbarre 2820 (1) N di sbarre/fase 1 sbarra 60x5 1 sbarra 80x5 1 sbarra 50x10 2 sbarra 60x5 1 sbarra 60x10 2 sbarra 80x5 1 sbarra 80x10 2 sbarra 50x10 2 sbarra 60x10 2 sbarra 80x10 doppio 2x1 sbarra 80x10
Quadro 2
N di supporti in relazione alla Icc (kA eff./1 s) 15 25 30 40 50 60 65 75 85 3 5 5 7 3 5 5 7 7 3 5 5 5 7 7 3 5 5 5 7 3 5 5 5 7 7 9 3 3 5 5 5 3 5 5 5 7 7 9 3 5 5 5 7 7 7 3 5 5 5 7 7 7 7 3 3 5 5 5 5 7 7 2x3 2x5
Nota: I valori di corrente ammessa nel sistema sbarre sono dati per una temperatura ambiente di 35 C. (1) Solo per sistema sbarre laterale.
c un grado di rigidit ottimale garantito dai profili realizzati grazie alla facilit e flessibilit di estrusione del materiale utilizzato. Due supporti di fissaggio in altezza e un supporto nella parte bassa sono sufficienti a coprire la maggior parte dei casi dinstallazione (Icc y 40 kA eff/1 s). c un aumento delle superfici di scambio che permette di aumentare la convezione naturale delle sbarre. I profili sono anodizzati e questo aumenta il loro potere di emissione, favorendo lirradiamento e quindi levacuazione del calore. Qualunque sia la configurazione del quadro le sbarre mantengono inalterate le loro prestazioni.
Il numero di supporti determinato in base alla seguente tabella: c scegliere dal Quadro 1 le sbarre in funzione della corrente nominale; c a seconda del grado di protezione del quadro e della corrente di corto circuito che le sbarre dovranno sopportare nel Quadro 2 si trover il numero di supporti.
Quadro1
In Grado di protezione per quadro del quadro scelto IP 31 IP > 31 800 IP 31 IP > 31 1000 IP 31 IP > 31 1250 IP 31 IP > 31 1600 Tutti Sistema di sbarre doppio 2000 IP 31 IP > 31 2500 IP 31 IP > 31 3200 IP 31 IP > 31 630
65
75
85
5 5
8 8
Note: I valori di corrente ammessa nel sistema sbarre sono dati per una temperatura ambiente di 35 C; Un supporto deve essere utilizzato come supporto inferiore delle sbarre
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Verifica a progetto
Un quadro da realizzare per una specifica applicazione impiantistica non risulta praticamente mai identico ad un prototipo provato. perci necessario effettuare una verifica termica del quadro da realizzare. Questa verifica si pu fare seguendo le indicazioni del "Documento prove" che vengono riportate di seguito: c ricerca della configurazione similare (provata) di riferimento tra quelle riportate dai certificati ASEFA all'interno del documento (dimensioni, sistema di sbarre, gradi di protezione); c calcolo della potenza dissipata WR all'interno del quadro da realizzare; c confronto del valore calcolato con la potenza dissipata WT dai componenti e dalle sbarre durante la prova di tipo di riferimento. Si potranno verificare due casi: c WR < WT la configurazione da realizzare conforme, quindi non sono necessarie ulteriori verifiche; c WR > WT la configurazione da realizzare non "coperta" dalla prova di tipo. perci opportuno ricorrere ad un contenitore (carpenteria) di dimensioni maggiorate.
La potenza WR si calcola come somma di tutte le potenze dissipate dai vari apparecchi contenuti nel quadro (interruttori, lampade di segnalazione, trasformatori, ecc.) maggiorata del 20% per tener conto del riscaldamento prodotto dalle connessioni (sbarre, collegamenti). Si applicher dunque la formula: WR = 1,2 WR dove: WR = 1,2 WRi + WRu WRi potenza dissipata dall'apparecchio dell'unit di ingresso WRu potenza dissipata da ciascun apparecchio delle unit di uscita Il calcolo dei singoli WRu (e dei WRi ) si esegue con la seguente formula WR = np x fc2 x Wp dove: numero dei poli np fc fattore di contemporaneit Wp potenza dissipata per singolo polo alla corrente nominale dell'apparecchio. Il fattore di contemporaneit fc pu essere calcolato per ogni interruttore (conoscendo il valore effettivo della corrente del circuito Ie) come rapporto tra Ie ed In (corrente nominale dello sganciatore montato sull'interruttore). In assenza di dati certi sull'effettivo funzionamento del quadro, si pu fare riferimento ai valori di fc forniti dalla norma CEI EN 60439-1 e riportati nella seguente tabella.
APP APP
Esempio Un quadro da realizzare impiegando una cassetta Prisma Plus G da 24 moduli costituito da un'unit di ingresso e 14 unit di uscita secondo lo schema seguente:
NS400N (4P)
NS160N (3P) NS160N (3P) NS160N (3P) C60N (3P) C60N (3P) C60N (3P) C60N (3P) C60N (3P) C60N (3P) C60N (3P) C60N (3P) C60N (2P) C60N (2P) C60N (2P)
(1) (2) (3) (4) (5) (6) (7) (8) (9) (10) (11) (12) (13) (14)
Considerando una corrente effettiva Ie del circuito di ingresso di 300 A ed un fattore di contemporaneit di 0,6 per tutti i circuiti di uscita si calcolano i valori di WR per ogni circuito.
300 W Ri 400 19,2 = 32,4 W
2
WR1 = 3 (0, 6)2 7, 7 = 8, 32 W WR2 = WR3 = 3 (0, 6) 2 5,72= 6,18 W WR 4 = WR5 = W R6 = 3 (0, 6)2 3, 5 = 3, 78 W WR7 = ... = WR11 = 3 (0, 6)2 3 = 3, 24 W , 87 W WR12 = WR13 = WR14 = 2 (0, 6)2 2, 6 = 1
I valori di Wp per gli apparecchi Merlin Gerin sono riportati al paragrafo Potenze dissipate del capitolo "Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra".
Software Exteem
Nel software di preventivazione dei quadri di bassa tensione Exteem possibile eseguire i calcoli di verifica termica dei quadri Prisma. Il programma confronta la potenza dissipata nel quadro da realizzare con la corrispondente potenza dissipata nella prova del prototipo di riferimento. Il prototipo di riferimento viene individuato automaticamente dal programma.
Considerando il contributo di tutti gli interruttori si calcola: WR = 32,4 + 8,32 + 2 6,18 + 3 3,78 + 5 3,24 + 3 1,87 = 86,23 W e quindi WR = 1,2 86,23 = 103,5 W Dal documento prove, per la cassetta Prisma Plus G in esame si ricava che il valore di WT di 121 W. WR minore di WT, dunque la verifica termica ha dato esito positivo ed il quadro risulta conforme alla norma.
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Oltre alla chiave dinamometrica necessaria per controllare che siano state applicate le giuste coppie di serraggio sulle connessioni, indispensabile un multimetro (tester) per verificare la continuit dei circuiti e l'esatto riporto dei conduttori in morsettiera. utile poter disporre di un sistema di alimentazione dei circuiti ausiliari in CC e/o in CA per effettuare eventuali prove di funzionamento elettrico. In funzione della scelta di effettuare la prova di tensione applicata oppure la verifica della resistenza di isolamento, bisogner avere un dielettrometro oppure un apparecchio di misura di resistenza (megaohmmetro).
Lo strumento da utilizzare il generatore di tensione a frequenza industriale (dielettrometro). Attenzione c Gli apparecchi che, in conformit alle loro prestazioni, sono previsti per una tensione di prova pi bassa, devono essere provati ad un valore di tensione rapportato alla loro tensione di esercizio assegnata. Ad esempio, agli interruttori modulari serie Multi 9 accessoriati di blocco differenziale Vigi, la cui tensione di prova massima di 2000 V, deve essere applicata questa tensione durante la prova del circuito del quadro in cui sono installati. c Gli apparecchi che assorbono corrente e nei quali l'applicazione delle tensioni di prova provocherebbe un passaggio di corrente (per esempio gli avvolgimenti e gli strumenti di misura) devono essere interrotti; c i circuiti elettronici che non sopportano elevate tensioni di prova (ad esempio i blocchi differenziali Vigi per gli interruttori automatici Compact) devono essere scollegati. Verifica della resistenza dell'isolamento In alternativa alla prova di tensione applicata, pu essere effettuata una misura di isolamento, applicando tra i circuiti e le masse una tensione minima di 500 V. La prova si pu ritenere superata se la resistenza di isolamento almeno di 1000 ohm/volt in ciascun circuito provato (riferita alla tensione nominale verso terra di ciascun circuito). Come per la prova di tensione applicata, le apparecchiature che assorbono corrente all'applicazione della tensione di prova devono essere scollegate. Lo strumento da utilizzare un apparecchio di misura di resistenza (megaohmmetro).
1a prova individuale
Ispezione dell'apparecchiatura ivi compresa l'ispezione del cablaggio e, se necessario, una prova di funzionamento elettrico (rif. art. 8.3.1). c Controllo visivo: v sistemazione dei collegamenti ed esatto serraggio di qualche connessione, v mantenimento del grado di protezione originale, v mantenimento delle distanze in aria, v corretto montaggio delle apparecchiature, v presenza di identificazioni sui cavi e sugli apparecchi, v conformit di esecuzione del quadro rispetto a schemi, nomenclature e disegni forniti dal cliente; c Verifica meccanica di blocchi e comandi meccanici; c Verifica elettrica del corretto funzionamento di: v apparecchiature, v rel ausiliari, v strumenti di misura, v dispositivi di sorveglianza dell'isolamento; Lo strumento da utilizzare il tester.
2a prova individuale
Prova di tensione applicata o in alternativa verifica della resistenza dell'isolamento (rif. art. 8.3.2/8.3.4). Prova di tensione applicata Per un quadro avente una tensione di esercizio assegnata di 300/660 V applicare una tensione di prova di 2500 V per 1 secondo tra le parti attive (le 3 fasi ed il neutro) ed il telaio del quadro. Tutti gli apparecchi di manovra devono essere chiusi oppure la tensione di prova deve essere applicata successivamente a tutte le parti del circuito. La prova da ritenersi superata se, durante l'applicazione della tensione di prova, non si verificano n perforazioni, n scariche superficiali.
3a prova individuale
Controllo delle misure di protezione e della continuit elettrica del circuito di protezione (rif. art. 8.3.3). c Controllo visivo: v sistemazione dei collegamenti ed esatto serraggio di qualche connessione, v presenza delle rondelle di contatto a livello assemblaggi, v montaggio della treccia di terra sulla portella ove siano montate apparecchiature elettriche; c Verifica elettrica della continuit del circuito di protezione. Lo strumento da utilizzare il tester.
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Altri documenti di riferimento dovranno essere indicati qualora si utilizzino altri prodotti e/o dove occorrano altre verifiche e/ o calcoli. Il verbale di collaudo dovr corredare la documentazione del singolo quadro. La marcatura CE pu essere apposta in maniera conveniente sulla propria targa dati, conservando le dimensioni e le proporzioni previste dalle Direttive e di seguito riportate. Marcatura CE di conformit La marcatura CE di conformit costituita dalle iniziali CE secondo il simbolo grafico che segue: c in caso di riduzione o di ingrandimento della marcatura CE, devono essere rispettate le proporzioni indicate sopra; c i diversi elementi della marcatura CE devono avere sostanzialmente la stessa dimensione verticale che non pu essere inferiore a 5 mm.
c in caso di riduzione o di ingrandimento della marcatura CE, devono essere rispettate le proporzioni indicate sopra; c i diversi elementi della marcatura CE devono avere sostanzialmente la stessa dimensione verticale che non pu essere inferiore a 5 mm.
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c Cassette disponibili in tre versioni: v cassetta con porta piena, v cassetta con porta piena, equipaggiata di pannello di fondo pieno galvanizzato v cassetta con porta trasparente, vetroSecurit spessore 4 mm. c Rivestimento esterno a base di poliestere strutturato, colore grigio RAL 7032. c Grado di protezione IP 66 per tutte le cassette a una porta, IP 55 per le cassette a doppia porta frontale. c Tenuta agli impatti meccanici esterni: v IK 10 per le cassette porta piena, v IK 08 per cassette porta trasparente (vetro). c Corpo monoblocco (struttura a croce). c Profilo anteriore a doppio spessore di lamiera, a forma di gocciolatoio. Fondo piatto. c EN 50298, LCIE (norma relativa agli involucri Vuoti) UL, CSA
c Struttura monoblocco autoestinguente con corpo in poliestere rinforzato con fibre di vetro pressato a caldo, finitura liscia, colore RAL 7032; c cassette a doppio isolamento; c resistenza meccanica agli urti secondo EN 50102: v IK 10 (20 joule) versione con porta piena v IK 08 (5 joule) versione con porta a obl c accessori in comune con la serie Spacial 3000; c omologazioni: GL, IMQ, LR, UL e BV.
c Struttura in lamiera di acciaio piegata saldata spessore 15/10 con rivestimento a base poliestere strutturato, colore RAL 7032; c resistenza meccanica agli urti IK 08 secondo EN 50102; c omologazioni: DNV, UL, CSA, BV, LROS, LCIE.
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Richiami sulle norme applicabili e i criteri di verifica termica dei quadri elettrici
La norma tecnica di riferimento per la costruzione dei quadri elettrici (CEI EN 60439-1) impone che il fabbricante faccia una verifica del comportamento termico del quadro, nelle condizioni da lui definite normali di esercizio; questa verifica ha lo scopo di garantire il funzionamento corretto e sicuro del quadro sotto i seguenti aspetti: c le diverse parti dellapparecchiatura non devono superare le sovratemperature specificate per ognuna di esse, garantendo cos il non verificarsi di danneggiamenti sulla parte di impianto collegata al quadro n sulle parti adiacenti in materiale isolante; c deve essere assicurata la sicurezza delloperatore eventualmente a contatto con le parti accessibili dellapparecchiatura; c gli apparecchi, nei limiti di tensione per essi prescritti, devono funzionare in modo soddisfacente alla temperatura dellaria ambiente allinterno del quadro. Durante queste prove si effettuano, tra laltro, le misure di: c temperatura: v dellaria nelle diverse zone dellinvolucro v dei conduttori in particolare, sui sistemi sbarre e sulle derivazioni c dei punti pi caldi degli apparecchi (bimetalli, ambiente dellelettronica) c corrente; c altri parametri: servono per la caratterizzazione del comportamento termico dellinvolucro, ad esempio i coefficienti di scambio aria/pareti. I dati di prova, raccolti durante un numero significativo di verifiche termiche su quadri di differente costruzione e di diverse configurazioni, permettono di costruirsi un modello significativo applicabile a quadri della stessa serie, utilizzando per il calcolo coefficienti e parametri ricavati dallanalisi statistica delle prove effettuate. Per quanto riguarda gli involucri vuoti oggetto del presente capitolo, di recente pubblicazione la norma europea CEI EN 50298 (CEI 17-71) Involucri destinati alle apparecchiature a bassa tensione. Regole generali per gli involucri vuoti; questa norma si applica ad involucri da utilizzare per la realizzazione di quadri conformi alla norma CEI EN 60439-1 e pu essere utilizzata anche come base per altri Comitati Tecnici (ad esempio, CT44 Equipaggiamento elettrico delle macchine). La norma si applica agli involucri vuoti, prima che lapparecchiatura sia installata al loro interno, e nello stato in cui questi sono consegnati dal fornitore; la conformit alle prescrizioni di sicurezza della norma di prodotto applicabile responsabilit del costruttore finale del quadro. La norma inoltre richiede che il costruttore dellinvolucro fornisca informazioni specifiche relative al potere di dissipazione termica della superficie effettiva di raffreddamento, al fine di dare allutilizzatore dati corretti per la scelta del materiale
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Calcolo termico
Il bilancio termico si effettua confrontando la potenza emessa dagli apparecchi con la potenza dissipata dalle pareti dellinvolucro in modo naturale e consente di calcolare la temperatura interna del quadro senza lutilizzo di dispositivo termico, decidendo poi se sia necessario installarne uno, tenendo in conto i dati di temperatura esterna e di quella interna desiderata. Di seguito descritta la procedura di calcolo, in funzione delle caratteristiche dellinvolucro, della potenza termica dissipata dai componenti al suo interno, delle caratteristiche dellaria ambiente: 1) Caratteristiche dellinvolucro e determinazione della superficie effettiva di raffreddamento (S).
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La conoscenza di questi valori, oltre alla verifica della temperatura interna massima alla quale il quadro pu trovarsi a dover funzionare, permette anche di calcolare la temperatura del punto di condensa Tr, allo scopo di valutare la necessit di utilizzare dispositivi (resistori o altro) che evitino la formazione di condensa in punti critici del quadro. A tale scopo si pu utilizzare la tabella sottostante, con la quale, a partire dai valori di Temax e Hr, e in condizioni normali di pressione atmosferica, si determina il valore di temperatura Tr, al di sotto del quale possono verificarsi fenomeni di condensa. Tamb Tasso di umidit relativa (C) ambiente % 40 50 60 70 80 90 20 6 9 12 14 16 18 25 11 14 17 19 21 23 30 15 19 21 24 26 28 35 19 23 26 29 31 33 40 24 28 31 34 36 38 45 28 32 36 38 41 43 50 33 37 40 23 46 48 55 37 41 45 48 51 53
100 20 25 30 35 40 45 50 55
Valori tipici per i vari tipi di involucro, passando da quelli a bassa a quelli a pi alta conduttivit termica, sono: K = 3.5 W/m2 C poliestere K = 3.7 W/m2 C acciaio inossidabile K = 5.5 W/m2 C lamiera verniciata K = 12 W/m2 C alluminio S: superficie effettiva di raffreddamento (m2); (Ti Te): differenza di temperatura tra due punti, uno interno ed il secondo esterno al quadro (C); interessante utilizzare la formula per determinare le condizioni limite, ovvero i valori di temperatura massima (Timax) e minima (Timin), che laria ambiente allinterno del quadro pu trovarsi a raggiungere in equilibrio termico, al fine di confrontarli con i valori gi conosciuti (o calcolati) di temperature interne (massime e minime) desiderate. Temperatura interna massima (Timax): Per il calcolo della possibile temperatura massima allinterno dellinvolucro, si ipotizza di avere il quadro in funzionamento di regime contemporaneamente alla situazione di temperatura massima dellambiente esterno. La formula (1) ci porta a: Timax = Temax + Pd/K x S (2) Temperatura interna minima (Timin): Per il calcolo della possibile temperatura minima allinterno dellinvolucro, occorre fare due ipotesi differenti di funzionamento del quadro: c Funzionamento in servizio continuo: Timin = Temin + Pd/K x S (3) si ipotizzato cio che il quadro funzioni in condizioni normali di esercizio nel momento in cui lambiente esterno raggiunge la temperatura pi bassa per esso prevista. c Funzionamento in servizio intermittente: Timin = Temin (4) in questo caso nullo il contributo in temperatura dovuto al termine di potenza dissipata dai componenti (in quanto Pd = 0) e si ipotizza che ci accada nel momento in cui lambiente esterno raggiunge la temperatura pi bassa per esso prevista. 6) Scelta del tipo di sistema termico e della sua potenza P Con i dati a questo punto disponibili, si pu considerare leventualit di utilizzare un sistema di condizionamento termico, al fine di riscaldare o raffreddare laria allinterno del quadro. Considerando le situazioni limite di temperature minime e massime, si possono presentare i seguenti casi: c TdminTimin: non necessario installare il sistema termico; eventualmente, si pu utilizzare un ventilatore per far circolare laria ed omogeneizzare la temperatura;
c Tdmin>Timin: in questo caso, invece, occorre prevedere un sistema di riscaldamento che entri in funzione alle temperature pi basse, al fine di riportare la temperatura del quadro a valori superiori a quelli per cui si verificano fenomeni di condensa e a quelli minimi per cui garantito il corretto funzionamento dei componenti. In questo caso, la potenza riscaldante da installare (elementi resistori) si calcola come segue: v Funzionamento in servizio continuo: Prisc = K x S x (Tdmin Temin) Pd v Funzionamento in servizio intermittente: Prisc = K x S x (Tdmin Temin) Generalmente si utilizzano dei particolari resistori anticondensa, che favoriscono la convezione naturale e garantiscono un riscaldamento rapido ed uniforme allinterno dellarmadio. Questa soluzione economica, affidabile ma comporta un consumo aggiuntivo di energia e occupa spazio allinterno del quadro.
4) Temperature interne medie desiderate Per il corretto funzionamento del quadro e dei suoi componenti si fissa lintervallo di temperatura interna desiderata, cio quello al di fuori del quale non opportuno andare. In generale: c la temperatura interna massima desiderata Tdmax funzione dei componenti interni al quadro e della temperatura ambiente per la quale essi sono caratterizzati (in termini di corrente nominale, potenza, prestazioni); c la temperatura interna minima desiderata Tdmin deve essere scelta come valore massimo tra la temperatura di condensa Tr gi calcolata e la temperatura minima prevista per il corretto funzionamento degli apparecchi. 5) Temperatura finale nellarmadio senza sistema termico Per il calcolo della temperatura allinterno del quadro nelle condizioni di equilibrio termico, si fa riferimento alla formula che regolamenta la trasmissione del calore per conduzione: Pd = K x S x (Ti Te) (1) dove Pd : potenza che linvolucro riesce a scambiare verso lesterno (W); K : una caratteristica del mezzo conduttore, cio, nel nostro caso, del materiale di cui costituito linvolucro; il valore anche funzione della temperatura ma quasi sempre considerato una costante.
Resistori anticondensa c Tdmax<Timax: in questo caso, occorre installare un sistema termico per il raffreddamento la cui potenza necessaria pari a: Praff = Pd K x S x (Tdmax Temax) Il raffreddamento pu essere realizzato in modi differenti a seconda del valore della differenza Tdmax Temax . Nel caso in cui si abbia Tdmax Temax>5C le soluzioni possono essere: c sovradimensionare linvolucro: una soluzione economica, non richiede manutenzione e non fa variare il grado di protezione del quadro; per contro la quantit di calore dissipata in aggiunta relativamente ridotta e aumentano le dimensioni dingombro; c utilizzare bocchette daerazione: lingresso di aria fresca dallesterno attraverso bocchette di aerazione migliora la dissipazione di calore per convezione naturale; questa soluzione utilizzabile per
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dissipare potenze ridotte e solo in caso di ambienti poco polverosi in quanto si riduce il grado di protezione;
Gruppo di raffreddamento Sistema di aerazione naturale c utilizzare ventilatori per immissione di aria fresca: la circolazione dellaria allinterno del quadro grazie allinstallazione di un ventilatore consente di rendere uniforme la temperatura evitando la formazione di punti caldi concentrati che potrebbero nuocere ad alcuni componenti. I ventilatori da quadro garantiscono la dissipazione verso lesterno di una quantit rilevante di calore emessa dai componenti dei quadri elettrici; si tenga conto della loro buona durata ed affidabilit, con la conseguente garanzia del buon funzionamento dellimpianto nel tempo. Questa soluzione risulta efficace ed economica e permette di risolvere il problema dellaumento della temperatura nei quadri elettrici con installazione e manutenzione relativamente semplici; inoltre garantisce il mantenimento del grado di protezione IP dellinvolucro, utilizzando gli opportuni accessori di tenuta. Calcolo della portata dei gruppi ventilanti Per la scelta dei gruppi ventilanti adeguati, si deve calcolare la portata necessaria ad evacuare la quantit di calore determinata con il calcolo termico: = Praff/(Tdmax Temax) x 3.1 (m3/h). Il risultato ottenuto, in termini di portata, corrisponde alla prestazione che deve assicurare lassociazione ventilatore (motore + filtro + griglia di entrata) + griglia di uscita completa di filtro; Altri punti caratteristici del sistema sono i seguenti: c linstallazione non compromette il grado di protezione del quadro; c il filtro nel circuito esterno, facilmente sostituibile e poco costoso, consente il funzionamento anche quando laria ambiente risulta polverosa o carica di particelle dolio; ci garantisce il mantenimento delle prestazioni del sistema per tutta la sua durata; c i gruppi di raffreddamento assicurano la regolazione della temperatura del quadro ed anche la funzione di allarme in caso di anomalie di funzionamento. Calcolo della potenza La potenza del gruppo di raffreddamento necessaria ad evacuare la quantit di calore dissipata allinterno dellarmadio stata calcolata con il bilancio termico e corrisponde al valore Praff; la scelta del gruppo di raffreddamento viene effettuata ricorrendo ad opportuni diagrammi che indicano la potenza che i gruppi di raffreddamento possono dissipare in funzione della temperatura esterna e di quella interna desiderata (si veda a questo proposito il catalogo Contenitori Universali Sarel 2000). Occorre confrontare la potenza da dissipare (Praff) con la potenza dissipabile dal gruppo di raffreddamento. c utilizzare scambiatori di calore ARIA/ ACQUA: gli scambiatori di calore aria/acqua funzionano con lo stesso principio degli scambiatori aria/aria, con la differenza, naturalmente, che laria esterna sostituita dallacqua fredda fornita da una rete installata sul sito industriale; lo scambio di fluido consente di dissipare quantit di calore molto pi importanti, funzionando eventualmente anche in condizioni di temperatura allinterno del quadro al di sotto della temperatura ambiente. Altri punti caratteristici del sistema sono i seguenti: c la regolazione della temperatura allinterno del quadro si effettua agendo sulla portata dellacqua;
Scambiatore di calore aria/aria Laria calda proveniente dal quadro riscalda le pareti che vengono a loro volta raffreddate dallaria fresca esterna; ovviamente, il trasferimento avviene sempre dal lato pi caldo verso il lato pi freddo, motivo per il quale gli scambiatori di calore aria/aria possono essere utilizzati solo se la temperatura ambiente esterna inferiore alla temperatura interna desiderata di almeno 5C. Altri punti caratteristici del sistema sono i seguenti: c il gruppo di scambio in alluminio il punto centrale del sistema e pu essere facilmente pulito, semplicemente smontandolo; c il funzionamento permanente del ventilatore interno evita la formazione di punti caldi allinterno del quadro elettrico; c la regolazione della temperatura integrata allapparecchio si effettua mediante messa in funzione o arresto del ventilatore del circuito esterno. Calcolo della potenza specifica Per la corretta scelta dello scambiatore aria/ aria, occorre calcolare la sua potenza specifica, in funzione della quantit di calore da evacuare verso lesterno determinata con il calcolo termico: q = Praff/(Tdmax Temax) (W/K); con la conoscenza del valore di q si pu individuare il sistema termico adatto, a partire dai dati tecnici forniti a catalogo e considerando lo scambiatore di potenza specifica di valore uguale o immediatamente superiore. Nel caso in cui si abbia Tdmax Temax5C le soluzioni possono essere: c utilizzare gruppi di raffreddamento: i gruppi di raffreddamento sono generalmente utilizzati in ambienti particolarmente severi ove la temperatura pu raggiungere elevati valori (e.g. 55C); sono indicati soprattutto quando la
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c il circuito dellacqua di raffreddamento protetto da un dispositivo dinterruzione che agisce sullalimentazione, garantendo cos la completa sicurezza allimpianto elettrico.
di calore in grado di dissipare; questo valore fornito da opportuni diagrammi in funzione della temperatura interna desiderata, della temperatura dell'acqua e della portata d'acqua di cui si dispone (si veda a questo proposito il catalogo Contenitori Universali Sarel 2000). c TdmaxTimax: non necessario installare il sistema termico; eventualmente, si pu utilizzare un ventilatore per evitare la formazione di punti caldi. Esempio Consideriamo un quadro universale Sarel della serie Spacial 6000 in lamiera verniciata avente dimensioni: c H = 2000 mm; c L = 800 mm; c P = 400 mm.
Scambiatore di calore aria/acqua Calcolo della potenza La potenza dello scambiatore necessaria ad evacuare la quantit di calore dissipata allinterno del quadro stata calcolata con il bilancio termico e corrisponde al valore Praff; la scelta dello scambiatore di calore viene effettuata confrontando questo valore con il valore di potenza che lo scambiatore
e appoggiato al muro. La superficie effettiva di raffreddamento data da: S = 1.4 x L x (H+P) + 1.8 x P x H = 4.13 m2 I componenti allinterno del quadro dissipano una potenza pari a : Pd = 650 W.
Le condizioni di temperatura sono le seguenti: c Temax = 32C; c Temin = 15C; c Hr = 70%; c Tr = 20C (temperatura di condensa). Si calcolano i seguenti valori di temperatura interna in casa di assenza di sistemi termici: c Timax = Pd/k x s + Temax = 61C; c Timin servizio continuo = Pd/k x s + Temin = 44C; c Timin servizio intermittente = Temin = 15C; dove k = 5.5 Wm2/C. Poich si desidera avere per il quadro: c Tdmax = 40C; c Tdmin = 26C. Occorre apportare delle modifiche al quadro: c Timax > Tdmax: installazione di un gruppo di raffreddamento di potenza: Praff = Pd k x s x(Tdmax Temax) = 468 W c Tdmin < Timin in servizio continuo: non occorre riscaldare; c Tdmin > Timin in servizio intermittente: occorre inserire una resistenza anticondensa. La potenza riscaldante necessaria : Prisc = k x s x (Tdmin Temin) = 250 W.
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Centralini e quadri per apparecchiature modulari Verifiche e prove secondo norma CEI 23-51 Quadri di distribuzione a norme CEI EN 60439-4 Prese e spine di tipo industriale Guida alla scelta Grado di protezione degli involucri
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c elevata robustezza; c materiale autoestinguente in conformit alla norma CEI 50-11; c conformit alla norma CEI 23-49. Le tabelle seguenti consentono di individuare facilmente il contenitore da utilizzare a seconda del materiale usato, del tipo di installazione, del grado di protezione
richiesto, del numero totale di moduli e della disposizione degli apparecchi modulari su una o pi file; la scelta eseguita tra le soluzioni proposte nell'offerta centralini e quadri di distribuzione della serie Mini Coreos, Coreos, Coreos 24, Kaedra e G125. Per ogni contenitore scelto nelle tabelle seguenti fornito il dato di potenza dissipabile necessario per la verifica termica richiesta dalla norma CEI 23-51.
potenza dissipata [w] numero moduli file 4 1 6 8 12 18 24 36 36 48 48 54 72 72 96 120 144 1 1 1X12 1X18 2X12 2X18 3X12 2X24 4X12 3X18 3X24 4X18 4X24 5X24 6X24
53 68 64 80 98 114
53 68 64 105 80 98 145 114 173 185 195 173 185 195 145 105
potenza dissipata [w] numero moduli file 2 1 4 6 8 12 18 24 24 36 36 48 54 72 72 96 120 144 290 1 1 1 1X12 1X18 1X24 2X12 2X18 3X12 2X24 3X18 3X24 4X18 4X24 5X24 6x24
41 60 52 52
32 27
20 22
57 22
48
89 98
55 67
potenza dissipata [w] numero moduli file 2 1 4 6 8 12 18 24 24 36 36 48 54 72 72 96 120 144 1 1 1 1X12 1X18 1X24 2X12 2X18 3X12 2X24 3X18 3X24 4X18 4X24 5X24 6x24
41 60 52 52
32 27
20 22
57 22
48
89 98
55 67
potenza dissipata [w] numero moduli file 3 1 4 6 8 12 12 18 24 36 36 54 54 1 1 1 1 1 1 2X12 2X18 3X12 3X18 4X18
potenza dissipata [w] numero moduli file 36 2x18 54 72 72 96 3x18 4x18 3x24 4x24 5x24 6x24
28 39 34 45 45 67 89
120 144
(1) Quadro con interfaccia avente 1 apertura (2) Quadro con interfaccia avente 3 aperture (3) Quadro con interfaccia avente 4 aperture
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Tabella 1. Elenco delle verifiche e prove da eseguire sui quadri di distribuzione per uso domestico e similare
Rif. Caratteristiche da controllare Verifiche e prove (in generale)
costruzione e identificazione
2 Limiti di sovratemperatura Resistenza di isolamento Resistenza meccanica allimpatto Grado di protezione Resistenza del materiale isolante al calore anomale e al fuoco Resistenza del materiale isolante al calore Tenuta al cortocircuito Efficienza del circuito di protezione Resistenza alla ruggine e allumidit Cablaggio funzionamento meccanico e, se necessario funzionamento elettrico
apposizione di una targa, controllo visivo dei relativi dati e verifica della conformit del quadro agli schemi, dati tecnici, ecc. (vedere 6.4.1 norma CEI 23-51) Verifica dei limiti di sovratemperatura mediante il calcolo della potenza dissipata (vedere 6.4.2 norma CEI 23-51) Verifica della resistenza di isolamento (vedere 6.4.3 norma CEI 23-51) Verifica della resistenza meccanica (1) Verifica del grado di protezione (vedere 6.4.4 norma CEI 23-51) (1) Prova del filo incandescente (solo per involucri in materiale isolante) (1) Prova di pressione con la sfera (solo per involucri in materiale isolante) (1) Non applicabile Verifica dellefficienza del circuito di protezione (solo per involucri in materiale metallico) (vedere 6.4.4 norma CEI 23-51) Verifica della resistenza alla ruggine e allumidit (vedere 6.4.1 norma CEI 23-51) (1) Verifica del corretto cablaggio funzionamento meccanico e, se necessario funzionamento elettrico (vedere 6.4.1 norma CEI 23-51)
4 3
6 5
9 8 7
10
11
(1) le prove N 4, 5, 6, 7 e 10 sono in accordo con la Norma CEI 23-49. Esse non si effettuano se linvolucro stato riconosciuto conforme a questa Norma.
Schema a blocchi per le verifiche dei quadri di distribuzione per uso domestico e similare
Quadri realizzati con involucro conforme alla norma sperimentale CEI 23-49
Il circuito in entrata monofase? S La corrente nominale Inq 32 A? S Eseguire le verifiche N. 1 e 11 della tabella 1
No
No
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(1) Dato fornito dal Costruttore dellapparecchio. (2) In caso di interruttore tetrapolare, agli effetti termici, si considerano solo 3 poli. (3) Potenza dissipata per polo moltiplicata per il numero di poli. (4) Per i circuiti in entrata vale: Ke2 x Pd. Per i circuiti in uscita vale: K2 x Pd. Ke e K sono elevati al quadrato in quanto la potenza direttamente proporzionale al quadrato della corrente. Il fattore di utilizzo (Ke) un valore sperimentale ed stato assunto uguale a 0,85 per i circuiti in entrata (si fatta lipotesi che i circuiti in entrata non vengano mai utilizzati al di sopra dell85% della loro corrente nominale). Il fattore di contemporaneit (K), invece, un valore che tiene conto della potenza effettiva richiesta in condizioni di esercizio dai circuiti di uscita.
Pdp
In mancanza di informazioni sui valori effettivi delle correnti (natura dei carichi, utilizzazione dei carichi nella giornata, ecc...), la norma definisce il valore di K in base al numero dei circuiti di uscita (da 0,8 a 0,5) come definito nella seguente tabella. numero dei circuiti principali 2e3 4e5 da 6 a 9 10 e oltre fattore di contemporaneit K 0,8 0,7 0,6 0,5
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Verifiche e prove secondo norma CEI 23-51 Esempio di verifica termica Compatibilit elettromagnetica
Tabella 2. Potenza dissipata dai dispositivi di protezione e manovra (Pdp)
N. Potenza dissipata N. poli (2) Potenza per apparecchio di protezione e di manovra Pd [W] (3) Fattore di utilizzo (Ke) per i circuiti in entrata Fattore di contemporaneit (K) per circuiti in uscita Potenza dissipata da ciascun apparecchio [W] (4) circuito per polo [W] (1)
circuiti C60a (2P) C60a (2P) C60a (2P) C60a (2P) C60a (2P) C60a (2P) 25A (1) 25A (2) 16A (3) 16A (4) 10A (5) 10A (6) In aggiunta presente un trasformatore per suoneria da 8 VA, 12 V. Il numero totale di moduli occupati pari a 18. Secondo lindicazione della norma, il fattore di utilizzo del circuito dentrata (Ke) pari a 0,85. Per le partenze si usa un valore del coefficiente di contemporaneit pari a 0,6, come suggerito dalla norma. Per il calcolo della potenza dissipata dai dispositivi di protezione e manovra (Pdp) si utilizza la tabella allegata. Occorre inoltre considerare la potenza dissipata dal trasformatore per suoneria: Pau = 0,8 W. La potenza totale Ptot si ottiene con la formula: Ptot = Pdp + 0,2 Pdp + Pau = 22,2 W. La potenza dissipabile dal centralino in oggetto, fornita nelle pagine precedenti : Pinv = 33 W. Poich risulta Ptot < Pinv il centralino risulta conforme dal punto di vista termico. circuiti in uscita 1 2 3 4 5 6 in entrata
3,2
9,6 0,85
6,93
3 3 2,6 2,6 2 2
2 2 2 2 2 2
6 6 5,2 5,2 4 4
(1) Dato fornito dal Costruttore dellapparecchio. (2) In caso di interruttore tetrapolare, agli effetti termici, si considerano solo 3 poli. (3) Potenza dissipata per polo moltiplicata per il numero di poli. (4) Per i circuiti in entrata vale: Ke2 x Pd. Per i circuiti in uscita vale: K2 x Pd. Ke e K sono elevati al quadrato in quanto la potenza direttamente proporzionale al quadrato della corrente.
17,87
Pdp
(1)
Compatibilit elettromagnetica nei centralini di distribuzione La variante V1 alla norma CEI 23-51 fornisce delle indicazioni per la compatibilit elettromagnetica nei centralini di distribuzione. Le prescrizioni per la EMC riguardano i quadri che contengono componenti che possono emettere disturbi elettromagnetici e che non sono immuni. Per questi quadri tuttavia non sono richieste prove se i componenti installati
soddisfano gi le prescrizioni di EMC per l'ambiente in cui devono essere utilizzati, inserite nelle diverse norme di prodotto o, in mancanza di queste, nelle norme generiche e inoltre il montaggio dei componenti e i relativi cablaggi sono realizzati secondo le istruzioni del costruttore dei componenti. Negli altri casi si devono effettuare le prove di immunit ed emissione indicate nella variante.
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costruttore, su un esemplare dellapparecchiatura o su parti di apparecchiatura che siano costruite secondo lo stesso progetto o secondo progetti simili. Le prove di tipo possono essere talvolta molto onerose in termini economici, dattrezzatura e di tempo. Le prove individuali riguardano ogni singolo quadro assiemato , montato e cablato e hanno lo scopo di rilevare difetti inerenti ai materiali e alla fabbricazione e di verificare loperato del cablatore. Sono sempre e comunque di competenza del costruttore finale, cio linstallatore/quadrista che dovr redigere la dichiarazione di conformit del quadro stesso. Le prove individuali sono generalmente di semplice esecuzione e di basso costo.
Responsabilit
Come previsto dalla legge 46/90, ed in particolare per i cantieri allarticolo 12, nonch dai relativi decreti, linstallatore tenuto a redigere e rilasciare al committente di lavori una dichiarazione di conformit che deve comprendere tutti gli allegati obbligatori previsti (file tecnico), tra i quali, il pi importante, la relazione con tipologie dei materiali utilizzati. Questo documento elenca i componenti utilizzati nellimpianto specificandone la conformit alle norme nazionali CEI o europee del CENELEC e il tipo di certificazione o dichiarazione di cui il prodotto dotato. Per i quadri elettrici ASD o ASC linstallatore deve far riferimento e dichiarare che le apparecchiature installate sono conformi rispettivamente alle norme CEI EN 60439-1/ 3 e1/ 4 in quanto in possesso di dichiarazione di conformit del costruttore o dellassemblatore, che con tale documento ne assume la responsabilit giuridica. Ricordiamo che: c il costruttore, o pi precisamente il produttore, colui il quale produce il quadro e lo vende come componente montato e cablato; egli deve effettuare tutte le prove di tipo previsto dalla norma; c lassemblatore il quadrista, ovvero chi assembla il quadro, ma non i componenti sciolti per costruirlo; egli deve eseguire solo le prove di accettazione individuali previste dalle norme. c linstallatore si assume solo la responsabilit di scegliere correttamente i componenti, dotati di dichiarazione di conformit alle norme specifiche di prodotto e con le caratteristiche idonee al luogo dinstallazione, e di averli installati a regola darte e secondo le istruzioni del costruttore (nel caso dei quadri, del produttore o dellassemblatore).
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MiniQuadro ASC portatile completo di supporto metallico, cavo e spina IEC 60309
prese IP 65 numero tipo 2 16A 2P+T 230V IEC309 protezioni interruttore differenziale interruttore automatico Cavo classe AC 30mA curva C 6KA tipo H07RN-F 4P 25A 4P 16A lungh. 5 mt. spina IEC309 16A 3P+N+T 230V IP44
2 55 2
16A 3P+T 400V IEC309 16A 2P+T 230V IEC309 4P 25A 2P 16A lungh. 5 mt. 16A 3P+N+T 400V IP67
2 2 55 3
16A 3P+T 400V IEC309 10/16A 2P+T 250V Schuko 16A 2P+T 230V IEC309
2 1 2
16A 3P+T 400V IEC309 32A 3P+T 400V IEC309 10/16A 2P+T 250V Schuko
2P 25A 4P 40A
MiniQuadro ASC portatile completo di supporto metallico, cavo e spina IEC 60309
prese IP 65 65 numero tipo 2 2 16A 2P+T 230V IEC309 16A 2P+T 230V IEC309 protezioni interruttore differenziale interruttore automatico classe AC 30mA curva C 6KA 2P 25A 4P 40A 2P 16A 2P 16A 16A 16A 2P 3P+N 3P+N 16A Cavo tipo H07RN-F lungh. 5 mt. lungh. 5 mt.
1 1
Il software consente di selezionare la variante pi adatta a soddisfare le proprie esigenze e di compilare rapidamente gli allegati alla dichiarazione di conformit richiesti dalle norme e dalle leggi vigenti. Per ogni quadro ASC o ASD scelto allinterno del Sistema Funzionale Certificato Kaedra, il configuratore consente infatti di stampare: c Dati identificativi del quadro c Disegno fronte quadro con la disposizione dei componenti c Schema di collegamento unifilare c Elenco dei componenti utilizzati c Rapporto di prova individuale c Dichiarazione di conformit Schneider Electric per i quadri certificati
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Schneider Electric
spina: la parte maschio indissolubilmente collegata o destinata ad essere collegata al cavo flessibile a sua volta collegato ad una apparecchiatura o a una presa mobile. Introdotta nella presa adatta consente il prelievo della corrente. presa a spina mobile: dispositivo che permette di collegare a volont due cavi flessibili, formando una prolunga; comprende la presa mobile e la spina. presa mobile: la parte mobile indissolubilmente collegata o destinata ad essere collegata al cavo flessibile di alimentazione, consentendo di portare la corrente ovunque serva. presa a spina per apparecchi: dispositivo che permette di collegare a volont un cavo flessibile ad un apparecchio: comprende una presa mobile e una spina fissa. spina fissa: la parte maschio, fissata o destinata ad essere fissata ad un apparecchio consentendogli di ricevere il tipo di corrente necessario al suo funzionamento mediante la presa mobile femmina.
Esecuzione a bassa tensione > 50 V Nelle versioni a bassa tensione questa non intercambiabilit assicurata mediante due elementi: c una scanalatura di guida sulla presa a cui fa riscontro un corrispondente nasello sulla spina; c un contatto di terra pi grande degli altri contatti e posto in diverse posizioni orarie a seconda delle caratteristiche nominali dimpiego. La posizione oraria (h) del contatto di terra viene verificata con la presa vista di fronte ed osservando la posizione del contatto di terra rispetto al punto di riferimento principale (scanalatura di guida) posizionato sempre a ore 6.
L/+ L1
L2
L3 N
Prescrizioni normative
Le prese e spine industriali sono realizzate secondo le norme internazionali IEC 309-1 e IEC 309-2 e europee CEI EN 60309-1 e CEI EN 60309-2 che prevedono prese e spine sia in corrente alternata, con frequenze fino a 500 Hz, che in corrente continua, suddividendole in due grandi categorie: c spine e prese a bassissima tensione, per valori dimpiego sino a 50 V; c spine e prese a bassa tensione, per valori dimpiego tra 50 V e 690 V. Sono previste correnti nominali da 16 e 32A ed esecuzioni da 2P e 3P per la bassissima tensione e con correnti nominali di 16, 32, 63 e 125 A con esecuzioni da 2P+T, 3P+T e 3P+N+T per la bassa tensione. Per ogni impiego con caratteristiche nominali diverse di tensione, corrente, frequenza, polarit e tipologia di applicazione prevista una specifica esecuzione con impedimenti di sicurezza che rendano impossibile linserimento di una spina qualsiasi in una presa che non sia lesatta corrispondente, consentendo di definire il sistema a sicurezza intrinseca. Questa non intercambiabilit assicurata dalla conformit alle diverse tabelle di unificazione dimensionale che prevedono differenti posizioni del contatto di terra rispetto ad un riferimento normalizzato fisso dellimbocco.
2P + T
3P + N + T
Esecuzione a bassissima tensione < 50 V Anche in queste versioni, prive di contatto di terra, la non intercambiabilit assicurata da due elementi di riferimento: c una scanalatura di guida sulla spina cui fa riscontro un corrispondente nasello sulla presa, in posizione sempre fissa a ore 6; c un riferimento ausiliario costituito anchesso da una scanalatura sulla spina cui corrisponde un nasello sulla presa che si posiziona nelle diverse ore, a seconda delle caratteristiche dimpiego. La posizione oraria (h) del riferimento ausiliario viene verificata con la presa vista di fronte ed osservando la posizione del nasello rispetto al punto di riferimento principale posizionato sempre a ore 6.
L/+
L1
L3
2P
Riferimento principale
3P
Riferimento principale
Schneider Electric
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c tensioni particolari da 100 a 130 V ore 4; c da 480 a 500 V ore 7; c da 600 a 690 V ore 5.
(1) Per frequenze superiori a 60 Hz e fino a 500 Hz incluso si pu usare, se necessario, il colore verde in combinazione con il colore della tensione nominale di esercizio.
Le derivazioni a spina per lalimentazione di macchine e di apparecchi di potenza superiore a 1000 W devono essere provviste a monte della presa di interruttore nonch di valvole onnipolari escluso il neutro, per permettere linserimento e il disinserimento della spina a circuito aperto. Sulla base di questa affermazione si sono proposte al mercato soluzioni monoblocco composte da un interruttore , valvole portafusibili e presa a spina con interblocco meccanico tra la presa e linterruttore e che hanno riscontrato un notevole successo per lestrema garanzia di sicurezza anche nel caso di impiego da parte di personale non addestrato che altrimenti avrebbe potuto inserire la spina anche con interruttore chiuso. Queste soluzioni sono ora disponibili anche in esecuzioni complete con altri dispositivi di protezione gi montati, siano essi portafusibili a tappo o cilindrici sezionabili, o predisposti per il montaggio di apparecchiature di protezione di tipo modulare: interruttori automatici magnetotermici, differenziali magnetotermici o puri, ecc. La norma CEI EN 60309 prevede inoltre che i dispositivi di interruzione di tipo meccanico per le prese fisse interbloccate siano di categoria di utilizzazione almeno AC22 secondo la norma CEI EN 60947-3. Lesigenza poi di ritrovare in un unico punto di prelievo polarit e tensioni diverse ha portato allo sviluppo di batterie di distribuzione nelle quali potessero raggrupparsi pi prese con interruttore di blocco integrabili con scatole di derivazione e centralini per lalimentazione, la ripartizione e la protezione. Ladozione di queste soluzioni nellambito del terziario ha portato poi alla realizzazione di soluzioni pi compatte e pi facilmente componibili, con una estetica anche pi adatta al segmento. Nellofferta Merlin Gerin queste soluzioni sono identificabili nelle serie ISOBLOCK e Compact.
fino A 50 V
Posizione del punto di riferir. ausiliario (6) 16 e 32A 2P
3P
50 e 60
20-25
senza riferimento
50 e 60
40-50
12 h
4h
2h
3h
11 h
10 h
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Schneider Electric
codice IK 00 01 02 03 04 05
energia dimpatto non protetto 0,15 joule 0,2 joule 0,35 joule 0,5 joule 0,7 joule
codice IK 06 07 08 09 10
La prova consiste nellapplicare un filo incandescente di 4 mm di diametro per 30 sec. sul prodotto da testare. La prova deve dare i seguenti risultati: c leventuale fiamma deve cessare entro 30 secondi dalla rimozione del filo incandescente; c la carta velina posta sotto le gocce incendiate non deve infiammarsi. La norma impone che la temperatura di prova per le parti che portano elementi in tensione deve essere 850C, mentre per le altre parti pu essere 650C. Schyller garantisce gli 850C anche per i materiali esterni. c metodo di prova di fiamma con ago secondo norme IEC 695-2-2 e CEI 89-1: simula leffetto di piccole fiamme che possono manifestarsi in seguito al guasto interno dei prodotti allo scopo di giudicare il rischio dincendio.
La prova consiste nel sottoporre il provino del prodotto per il tempo Ta (5,10,20,30,60,120 sec. a seconda delle norme specifiche) alla fiamma di un becco di Bunsen; la prova deve dare i seguenti risultati: c lesemplare non si incendia, c la fiamma e le particelle incandescenti non propagano lincendio, c la durata della combustione inferiore a 30 sec dopo il distacco del becco di Bunsen.
Prova di fiamma con ago
12 m m
45
Schneider Electric
299
230/24
65 65 44 - 67 67 44 - 67 44 - 67 67
10 8 8 8 8 8 8
4 1
4 2
4 3
Grado di protezione
La norma IEC 529 (in Italia CEI EN 60529 classificazione CEI 70-1) permette di indicare attraverso il codice IP i gradi di protezione previsti per gli involucri delle apparecchiature elettriche contro l'accesso alle parti in tensione e contro la penetrazione dell'acqua o dei corpi solidi estranei. Questa norma non considera la protezione contro i rischi d'esplosione o contro situazioni ambientali come l'umidit, i vapori corrosivi, le muffe o gli insetti. Il codice IP costituito da 2 cifre caratteristiche e pu essere esteso con una lettera addizionale nel caso in cui la protezione delle persone contro l'accesso alle parti in tensione risulti essere superiore a quella indicata dalla prima cifra. La prima cifra caratterizza la protezione del materiale contro la penetrazione dei corpi solidi estranei. La seconda cifra caratterizza la protezione contro la penetrazione dei liquidi all'interno degli involucri con effetti dannosi. La tabella della pagina successiva sintetizza il significato delle due cifre.
con grado di protezione IP31 adatto in un ambiente che esige un grado di protezione minimo IP21. In questo caso, non pu invece essere utilizzato un apparecchio con involucro avente grado di protezione IP30; c in considerazione del fatto che la presenza di acqua sulle apparecchiature (quadri) comunque di effetto negativo (penetrazione, effetti corrosivi, ecc), opportuno che le apparecchiature installate all'esterno siano corredate di un tettuccio di protezione eventualmente integrato da schermi laterali; c in generale, i gradi di protezione indicati dai costruttori sono validi alle condizioni previste dai cataloghi. Tuttavia, soltanto il montaggio, l'installazione e la manutenzione effettuati secondo la regola dell'arte garantiscono il mantenimento del grado di protezione originale.
sbarre), ma si estendono anche ad ambienti di tipo assimilabile a quello domestico ed alle aree all'aperto. Ulteriori considerazioni Dall'esame dell'intera tabella si osserva che un involucro con grado di protezione IPX3 idoneo ad essere installato all'aperto o in luoghi particolari, ove sia prevista la presenza di liquidi e/o sia fortemente probabile l'eventualit di sgocciolamento degli stessi. In generale i prodotti previsti per gli ambienti industriali trovano applicazione nella realizzazione di impianti di distribuzione dell'energia elettrica in ambienti chiusi (capannoni industriali, officine). Dall'analisi delle norme impiantistiche e dalle buone regole di installazione attualmente vigenti si pu senz'altro affermare che i prodotti (quadri elettrici, condotti sbarre, ) aventi grado di protezione IP54 e quindi verificati secondo le prescrizioni della norma CEI EN 60529 per resistere agli spruzzi d'acqua da tutte le direzioni (il che rappresenta una garanzia superiore all'IPX3, provato soltanto contro la caduta della pioggia) sono da intendersi adatti all'utilizzo nella maggior parte degli impianti elettrici destinati ad ambienti "normali" (dove peraltro risulta difficile immaginare le apparecchiature continuamente sottoposte a getti d'acqua mediante manichette o pompe d'irrigazione oppure ad eventi atmosferici di tipo equivalente). Radicate abitudini impiantistiche, probabilmente legate ad una tradizione che si fonda su una scarsa conoscenza delle definizioni dei gradi di protezione meccanica, portano a volte i progettisti a richiedere apparecchiature come i quadri ed i condotti sbarre con gradi di protezione eccessivi rispetto al reale bisogno. Le indicazioni della tabella 1 possono essere di aiuto al progettista, fornendogli informazioni di buona regola dell'arte che gli consentono di effettuare scelte di prodotti adatti al luogo di installazione senza appesantire inutilmente i costi. Una scelta corretta delle apparecchiature potr a volte consentire l'impiego di involucri con grado di protezione inferiore o addirittura la versione pi economica senza accessori di tenuta.
Osservazioni importanti
c Il grado di protezione IP deve sempre essere letto cifra per cifra e non globalmente. Per esempio, un involucro
tabella 1 Luoghi Locali Tecnici Camere frigorifere Sale di controllo Officine Laboratori Sala macchine Garage Locali caldaie Uffici Sale ristorante e mense Grandi cucine Sale sport IP33 IP30 IP31/43 IP31 IP31 (1) (1) IP30 IP31 IP35 IP31 Grado di protezione Luoghi Stabilimenti industriali Lavorazione del legno Fabbricazione del cartone Magazzini frigoriferi Sala macchine Trattamento dei metalli Fabbriche di carta Edifici riceventi il pubblico Edifici sportivi coperti Musei Parcheggi coperti IP31 IP31 IP31 IP50/60 IP33 IP33 IP30 IP31/33 IP33/34 Grado di protezione
Sala riunione IP30 Tendoni IP44 (1) Il grado di protezione funzione della classificazione dell'area e del tipo di impianto previsti dalla norma CEI 64-2 e/o dai regolamenti in vigore.
Schneider Electric 301
1
Corpi solidi di dimensioni superiori a 50 mm
2
Corpi solidi di dimensioni superiori a 12,5 mm
3
Corpi solidi di dimensioni superiori a 2,5 mm
4
Corpi solidi di dimensioni superiori a 1 mm
5
Polvere in quantit nociva
6
Polvere (totalmente protetto)
Mezzo di prova calibro oggetto 50 mm Protezione della persona contro laccesso con dorso della mano calibro oggetto 12,5 mm dito calibro oggetto 2,5 mm attrezzo calibro oggetto 1 mm polvere di talco filo polvere di talco
Mezzo di prova calibro di accessibilit 50 mm dito di prova articolato calibro di accessibilit 2,5 mm calibro di accessibilit 1 mm
Caduta verticale Caduta verticale di gocce di gocce dacqua dacqua con inclinazione dellinvolucro fino a 15
Pioggia
Spruzzi dacqua
Getti dacqua
Immersione temporanea
Immersione continua
Lettere opzionali
Lettera addizionale* significato
Protezione della persona contro laccesso con Dorso della mano Dito Attrezzo Filo
Lettera supplementare C D Informazioni supplementari per la protezione del materiale H Apparecchiature ad alta tensione Provato contro gli effetti dannosi dovuti M allingresso dellacqua quando le parti mobili dellapparecchiatura sono in moto
Mezzo di prova calibro di accessibilit 50 mm Utilizzato solo se: la protezione effettiva contro laccesso a parti pericolose superiore a quella indicata dalla prima cifra caratteristica. indicata solo la protezione contro laccesso a parti pericolose e la prima cifra caratteristica viene allora sostituita con una X. dito di prova articolato calibro di accessibilit 2,5 mm x100 mm calibro di accessibilit 1 mm x100 mm
Provato per gli effetti dannosi dovuti S allingresso dacqua quando le parti mobili dellapparecchiatura non sono in moto Adatto alluso in condizioni atmosferiche W specificate e dotato di misure e procedimenti addizionali
IP
protetto contro gli effetti di spruzzo dacqua
W
adatto alluso in condizioni atmosferiche specificate
302
Schneider Electric