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Diagramma M: potenza media.

Potenza prodotta=potenza prelevata dalla rete

Heq = per quante ore si dovrebbe erogare (o assorbire) la potenza di picco per ottenere l'energia
effettivamente erogata (o assorbita), a potenza variabile.

Macchine sincrone n= 60 *[f/p] [(50Hz) /(coppie di poli per ciascuna fase)]

Curva di durata:

8760 dati disposti in ordine cronologico e cambio gli ordini in cui li visualizzo, disponendoli in ordine
decrescente. Ottengo cosi la curva di durata di una data richiesta di energia.

Permette di visualizzare il picco di richiesta nell’anno considerato ed il minimo di richiesta, l’area sottesa
alla curva corrisponde all’energia complessivamente prelevata nell’anno in esame dagli utenti allacciati alla
rete.

Rapportando l’Energia complessivamente prelevata al picco della richiesta ottengo il numero di ore
equivalenti annue di utilizzo della potenza max prelevata.

CRITERIO DI MERITO ECONOMICO: vengono ammessi al dispacciamento gli impianti che riescono ad offrire
la loro energia ad un prezzo più basso, e poi vengono via via vengono ammessi alla produzione gli impianti
che offrono energia ad un costo più alto. In questo modo si offre la sicurezza che il costo di energia elettrica
prelevata dalla rete sia il minimo.

Costo marginale: è il rapporto tra l’incremento di costo associato all’aumento quantitativo del bene di
servizio e la variazione quantitativa del prodotto di servizio. Nel caso di energia elettrica è il rapporto tra
l’incremento di costo sostenuto per produrre una certa quantità di energia in più rispetto a quella prodotto
normalmente.

Il costo marginale

per gli impianti termoelettrici è il costo di combustibile, ovviamente sarà più elevato per impianti meno
efficienti e più basso per impianti più efficienti e più flessibili (mantenere livelli alti di efficienza anche
durante la produzione di un quantitativo maggiore di energia.);

per impianti a fonte rinnovabile il costo marginale è nullo (tranne quelli a biomassa).

A parità di ogni altra condizione gli impianti a fonte rinnovabili saranno i primi ammessi al dispacciamento
in un qualunque sistema elettrico nazionale.

In regime di mercato libero:

una parte del costo finale di energia elettrica che acquisto dipende dal contratto che ho scelto di stipulare
(PREZZO DELL’ENERGIA). Varia a seconda del fornitore che scelgo. Una parte consistente del costo finale
dell’energia non dipende in alcun modo dal contratto stipulato, perché circa il 50% del costo complessivo
dell’ energia dovrà coprire tutte le attività che sono indispensabili affinché l’energia generata possa essere
fornita all’utenza (trasporto, distribuzione in MT, attività di misura, attività di dispacciamento di
terna)queste sono svolte in regime di monopolio, gli oneri che devo pagare per coprire questi costi non
possono essere fissati dai monopolisti ma sono remunerati a tariffe regolate dallo stato.

ARERA: stabilisce quali sono le tariffe che coprono gli oneri per le tariffe di dispacciamento, e sono uguale
per tutti (per ogni categoria di utente sono uniformi) dipendono dalla tensione a cui mi allaccio e dal tipo di
utente che sono (domestico, industriale).

Tra un fornitore è l’altro varia solo il costo dell’energia 50%, l’altro 50% sono gli oneri visti sopra.

Liberalizzazione partita nel 1999/2000

Se non ho un fornitore di energia, il cliente transita automaticamente in un regime di salvaguardia (previsto


per clienti in AT, non ancora previsto per i BT)

Ogni anno si bandisce una gara per lotti, vince chi fornisce il prezzo più basso. (regime salvaguardia)

Regime di salvaguardia è il regime più costoso dei 3 regimi, perché in questo regime transitano anche tutti i
clienti morosi, che non possono essere staccati per ragione di sicurezza ad esempio i comuni, o ospedale
pubblico, e a questo punto il prezzo dell’energia indipendentemente dal prezzo fornito in base di gara
aumenta per tenere conto della morosità degli altri utenti.

Produttore offre energia al mercato, il cliente richiede energia al mercato elettrico, in base ai prezzi
richiesti, avviene lo scambio. non c’è un contratto tra produttore e cliente, si interfacciano con la borsa
elettrica

Il cliente finale compra dal distributore, quest’ultimo l’energia che cede ai clienti la prende dall’acquirente
unico (società pubblica, che ha il compito di reperire energia ovunque possibile al presso più basso e poi
cederla al distributore)

Il punto equilibrio non viene fatto su base giornaliere ma su base orario.

Il prezzo formato su borsa è uguale per tutti i clienti del territorio italiano (PREZZO UNICO NAZIONALE,
prezzo orario).

Per natura tecnica il territorio è stato suddiviso in 5 zone da Terna, per tener conto della capacità di
trasporto della rete nazionale, e perché in alcuni nodi questa capacità è limitate. I punti di confini tra le
varie zone, sono i punti in cui la capacita della rete di trasporto potrebbe essere inferiore a quella
necessario.

La partecipazione al mercato è riservata ai grandi operatori (produttori e consumatori), per partecipare


bisogna pagare un onere.

Di norma i clienti finali hanno come interfaccia rispetto al mercato elettrico la società di vendita.
COSTO SERVIZIO DI FORNITURA DI Elettricità

1)

Generazione = produttore, costo della materia prima

Commercializzazione = ciò che incassa la società di vendita

Dispacciamento= terna

2)

Trasporto= terna

Distribuzione e misura= $$ ai distributori

Energia reattiva= penali

£)

Componenti A, UC, MCT = serie di costi.

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