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Ecco un planing per un warm-up quotidiano sul nostro strumento.

Sono previsti 10 esercizi di base facili da memorizare e che dovrebbero garantirci un


mantenimento e un miglioramento della nostra tecnica strumentale.

Il primo esercizio e’ per trovare un buon suono.


Suonare sempre forte e dopo la nota tenuta staccare le note con un attacco morbido
(da- da e non ta-ta).
Iniziamo da una nota facile (sol) e procediamo in questo modo: ogni nota successiva si
allontanera’ di un semitono (alternativamente verso l’acuto e verso il grave) dalla
nota di partenza.
In questa maniera non ci occuperemo, come si e’ portati a fare di solito, solamente di un
registro alla volta.
Dopo la nota sol la sequenza sara’ dunque la seguente ( in grassetto le note che
discendono) :
(sol) sol# fa# la fa sib mi si mib do re do# do# re do re# si mi sib fa.
Ripetendo l’esercizio all’ottava superiore avremo coperto tutta la tessitura dello
strumento. (non contando ovviamente i sovracuti).
Non e’ necessario usare un metronomo (che probabilmente ci distoglierebbe dal
controllare il suono), ma orientativamente dovremmo pensare di essere ad una velocita’
attorno a 90 la semiminima:
Il secondo esercizio e’ per “risvegliare” le dita.
Si tratta di suonare (questa volta meglio se con un metronomo o una drum machine)
partendo da 90 la semiminima e cercando di arrivare un poco alla volta almeno fino a
120, le prime 5 note di una scala maggiore (andata/ritorno) sempre legato e sempre a
suono pieno.
Naturalmente alcune di queste scale vi daranno, per problemi di diteggiatura insiti nello
strumento, del filo da torcere (penso soprattutto a quelle che partono col si e col do#
gravi) e dunque dovrete adattarle alle vostre possibilita’. A questo proposito sarebbe
consigliabile annotarsi i progressi “metronomici” che riusciamo a compiere:

Anche per questo esercizio continuate a seguire lo schema seguito per l’esercizio
precedente, che adattato alla situazione sara’:
(sol) sol# fa# la fa sib mi si mib do re do# e dove sara’ possibile cercare di
trasportare ogni pattern all’ ottava superiore.
Il terzo esercizio si occupa del suono e dell’uso del portavoce (chiave d’ottava).

Non dovreste suonarlo mai piu’ veloce di 60 la semiminima e dovreste cercare di non
modificare la posizione della vostra imboccatura. (bocca e gola). Per una questione di
coerenza ho usato la stessa serie (dodecafonica) degli esempi precedenti. (sol sol# fa# la
fa sib mi si mib do re do#):
L’esercizio n.4 e’ una variante del n.2 nel quale suoneremo (al posto delle prime 5 note di
una scala maggiore) le prime 5 note della scala minore:

Anche in questo caso cerchiamo di adattare ogni frammento di scala all’ottava superiore.

Con l’esercizio seguente cominciamo a far lavorare la lingua. Il metronomo sara’ intorno
a 90 la semiminima e lo staccato sara’ uno staccato legato:
Ancora una variante dell’esercizio n.2. Questa volta usiamo le prime 5 note di una scala
diminuita. (tono-semitono):

L’esrcizio n.7 affronta i salti di terza (anche qui per il momento non completiamo
l’ottava):

Nell’ottavo dei nostri esercizi di riscaldamento affrontiamo le ottave discendenti.


Attenzione! non e’ un esercizio molto facile da eseguire (la facilita’ o meno puo’
dipendere soprattutto dalla natura del vostro bocchino), ma puo’ darci una mano
soprattutto se siamo dei saxofonisti che hanno l’abitudine di mordere e stringere un po’
troppo. Affrontatelo con la dovuta calma e mai troppo rapidamente:
Il penultimo dei nostri esercizi di riscaldamento concerne la lingua e, come nell’esercizio
n.5 cerchiamo piuttosto la pronuncia da-da nel nostro staccato:

Terminiamo il nostro warm-up, esattamente come dopo una seduta di footing, con dei
corti allunghi defaticanti rappresentati qui da frammenti di scale cromatiche che
dovremmo affrontare quasi al massimo delle nostre possibilita’ per quel che concerne la
velocita’, senza pero’ trascurarne la precisione:

A questo punto il nostro corpo (dita, lingua, labbra ecc.) dovrebbe essere pronto a
rispondere a qualsiasi tipo di sollecitazione (o quasi!). E’ il momento di passare a
qualcosa che abbia piu’ a che fare con l’arte che non con la ginnastica, ma ricordate che
se il corpo e’ caldo maggiori sono le probabilita’ che lo sia anche il vostro cuore.

nicola orioli ginevra 31 agosto 2003 ©copyright nicola orioli

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