Sei sulla pagina 1di 2

2 GIUGNO 2020

IL LINGUAGGIO DEL BAROCCO E DEL


ROCOCO’
Il Barocco e il Rococò sono due stili che si estendono rispettivamente dalla seconda metà
del Cinquecento fino al Seicento e dalla fine del Seicento fino a gran parte del Settecento,
che sviluppano dei temi chiave all’interno delle loro opere che le differiscono da quelle di
altri stili artistici, grazie alla prevalenza dell’immaginazione usata dagli artisti.

Il Barocco è uno stile che si basa sull’imitazione della natura


e della classicità ma è anche molto stravagante, illusorio,
IL BAROCCO sorprendente e bizzarro grazie alle decorazioni molto
curvilinee. Le immagini realizzate, soprattutto quelle
pittoriche, fanno quasi sempre riferimento alla religione e
alla devozione per seguire i canoni imposti dalla chiesa
controriformista.

Il Barocco a Roma si sviluppa soprattutto con la


decorazione dei palazzi delle famiglie nobili,
diffondendosi poi nelle altre città ed in Europa. Ne è
un’esempio il Trionfo della divina Provvidenza sul
soffitto di Palazzo Barberini nel quale Pietro da
Cortona dipinse elementi architettonici e cornici
decorate che provocano un’effetto d’illusione ottica
dato anche dall’altezza del soffitto del palazzo. Vi
sono rappresentati la Provvidenza al centro che
emana una forte luce e delle allegorie delle virtù
intorno. Vi sono anche delle figure che fanno
riferimento alla famiglia Barberini esaltandola,
simboli cristiani rappresentanti il papato affiancati
da quelli pagani e molte decorazioni che fanno
riferimento all’epoca classica romana. Questo
affresco è affiancato da un’altra opera, l’Allegoria
Trionfo della divina
della Sapienza di Andrea Sacchi che ha un gusto
Provvidenza, Pietro da
decisamente più sobrio rispetto all’affresco di Pietro Cortona, 1632-39
da Cortona.

Il Rococò è una sorta di evoluzione del Barocco,


IL ROCOCO’ caratterizzato dall’eleganza delle decorazioni che tendono
ad essere più esagerate ed esuberanti rispetto a quelle
precedenti proprio per rappresentare il lusso e la ricchezza
delle corti dell’epoca, esaltando la figura del sovrano anche
attraverso figure mitologiche.

!1
2 GIUGNO 2020

Le regge fuori porta , che sono proprie del Rococò,


avevano varie funzionalità e solitamente erano
molto grandi con delle ampie aree all’aperto
composte da giardini ed una strada che le collegava
alla città. Ne è un esempio la reggia di Versalles, che
descrive proprio il lirismo del Rococò attraverso il
suo interno e soprattutto la famosa galleria degli
specchi, decorata con una serie di specchi
corrispondenti alle vetrate rivolte verso l’esterno per
rappresentare il cambiamento dell’uomo e il suo
riflettersi. Le altre decorazioni sono principalmente
date da cornici d’oro e in stucco, varie pitture e
lampadari in cristallo che attraverso la luce riflessa Galleria degli specchi,
rendono l’ambiente ancora più raffinato da un punto reggia di Versalles, 1679-86
di vista estetico.

Nella Villa Valmarana al Nani possiamo notare un esempio di affresco di Giambattista


Tiepolo, un artista ricercato anche nelle corti europee, che dipinge il Sacrificio di Ifigenia,
facendo riferimento a figure e fatti mitologici, facendola sembrare una scena teatrale per i
colori utilizzati e le espressioni dei volti. I toni sono molto chiari e nitidi creando
un’effetto di transizione tra lo spettatore e il mito narrato.

Sacrificio di Ifigenia, Giambattista


Tiepolo, 1757

Un’altro esempio di affresco di Tiepolo è il


Banchetto di Antonio e Cleopatra del Palazzo Labia
di Venezia che è caratterizzato da elementi
architettonici e una scalinata che invita lo spettatore
ad entrare nell’opera. Vi sono raffigurati vari
personaggi tra cui Antonio e Cleopatra che
rappresentano l’allegoria della lussuria e del piacere
dati dalle preziose decorazioni nell’ambiente
dipinto, dalle vesti lussuose e dall’amore presente
tra i due personaggi.

Banchetto di Antonio e Cleopatra,!2


Giambattista Tiepolo, 1750

Potrebbero piacerti anche