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Chiara Bianchi

Gli spilloni in osso


Dagli scavi nell’area della villa di Nuvolento iconografiche dell’uso di spilloni posti fra i
provengono tre spilloni in osso (fig. 1), due capelli proviene dai ritratti dipinti sulle
dei quali presentano piccole teste ovoidali mummie egiziane di epoca romana rinvenuti
con le sfaccettature di lavorazione non rifinite, soprattutto nella zona di El-Fayum (figg. 4-
il terzo è uno stelo frammentario mancante 6), alcuni dei quali mostrano chiaramente
della parte superiore e della testa1. spilloni infilati obliquamente nell’accon-
Gli spilloni o aghi crinali erano gli strumenti ciatura sulla sommità della testa4.
utilizzati nell’ambito delle acconciature fem- I due spilloni rinvenuti a Nuvolento sui quali
minili per la divisione dei capelli nelle ope- si è conservata la testa sono riferibili al gruppo
razioni di pettinatura (acus discriminalis), per A XX, 8 della classificazione tipologica impo-
il fissaggio delle ciocche di capelli nelle accon- stata da J.C. Béal, che raccoglie gli spilloni
ciature più elaborate (acus crinalis) e anche per con testa ovoidale5.
l’applicazione di unguenti e profumi pre- All’interno di questo tipo, uno dei più
levati da contenitori2. comuni durante tutto il corso dell’età impe-
Nel mondo romano però sono estremamente riale romana, sono riconoscibili alcune
rare le rappresentazioni iconografiche di varianti nella forma della testa, che poteva
spilloni infilati nei capelli ed è verosimile presentarsi più o meno voluminosa, bassa o
che lo spillone venisse in genere celato inten- allungata, con la sommità appuntita o arro-
zionalmente nell’acconciatura, in modo che tondata. Una delle varianti più comuni, cui
svolgesse la sua funzione statica senza essere sono riferibili gli esemplari da Nuvolento, è
visibile. È questo il caso degli spilloni dei costituita dagli spilloni con testa ovoidale
tipi più comuni, piuttosto piccoli e con la piccola e irregolare, spesso con le sfaccet-
testa configurata in forme geometriche molto tature di lavorazione non rifinite. Proprio in
semplici. ragione del fatto che si tratta del prodotto cor-
Una attestazione dell’uso degli spilloni per rente di botteghe di artigiani anche non
sostenere le acconciature è il ritrovamento molto specializzati, gli spilloni di questa
nella zona di El-Fayum in Egitto di una fascia variante sono molto diffusi in numerosi siti
a diadema di capelli posticci (fig. 2), risa- di età romana e in diversi casi è probabile
lenti al II secolo d.C., con un’intelaiatura di che si tratti di esemplari lavorati localmente.
Gli spilloni di questo tipo sono stati raccolti
nella variante f2 della classificazione degli
Fig. 1. I tre spilloni in osso dalla villa romana di
spilloni rinvenuti in Lombardia, dove sono
Nuvolento.
(1) I tre spilloni, rinvenuti nello scavo del 1995, da presenti in contesti databili a partire dalla
US 180, St. 170600 (lungh. cm 4,7); da US 235, fine del II secolo d.C. e poi prevalentemente
St. 170602 (lungh. cm 8,3); da US 214, St. 17601 del III e IV secolo d.C.6. La notevole diffu-
(lungh. cm 6,8), provengono da stratificazioni più di sessanta spilloni in bronzo3.
legate alle spoliazioni in età tardoantica dei vani Fra le rare rappresentazioni di aghi crinali
con ipocausto.
(2) Sulle funzioni degli spilloni in età romana visibili nelle acconciature si possono ricordare
(4) Per queste rappresentazioni iconografiche pla-
STUTZINGER 1995, pp. 135-153; BIANCHI anche alcuni ritratti femminili in marmo o stiche e pittoriche BIANCHI 1995, pp. 17-22,
1995, pp. 15-31; MIKLER 1997, p. 50; terracotta di età flavio-traianea che mostrano figg. 1-11; OBMANN 1997, pp. 65-66, figg. 10-
OBMANN 1997, pp. 63-66; DESCHLER-ERB sul retro lunghi spilloni infilati orizzontal- 12.
1998, pp. 159-162; GOSTENČNIK 2005, pp. mente sopra la nuca che servivano a sostenere (5) BÉAL 1983, pp. 193-199.
89-94; SCHENK 2008, pp. 23-24. Sulla questione (6) BIANCHI 1995, pp. 60-63, variante f2. In
sui due lati le ingombranti crocchie a ciam-
di un possibile utilizzo degli spilloni in età tardo- particolare per quanto concerne il territorio bre-
antica anche per fissare vesti o sudari BIANCHI bella composte da più giri di trecce (fig. 3). sciano due spilloni in osso riferibili a questa variante
1995, p. 29, in part. nota 84; ROSSI 2000 (l’ipotesi Un’altra importante serie di testimonianze provengono dalla tomba 9 a cremazione della
è stata avanzata in relazione a uno spillone in osso necropoli di via S. Faustino a Brescia, databile alla
rinvenuto a Brescia in una tomba femminile a inu- fine del II-inizi del III secolo d.C. (La vita dietro le
mazione in Tresanda S. Nicola databile alla seconda (3) FLINDERS PETRIE 1927, p. 5, tav. IV, n. cose 2004, pp. 42-43 e 51) e altri due esemplari
metà del III-inizi del IV secolo d.C.). 43. simili databili al III-IV secolo d.C. dall’area dell’an-

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Fig. 2. Diadema di capelli posticci con intelaiatura di spilloni in bronzo, II secolo d.C., dalla zona di Fig. 3. Ipotesi ricostruttiva dell’utilizzo di un lungo
El-Fayum (particolare della tavola, in alto, n. 43) (da FLINDERS PETRIE 1927, tav. IV). spillone infilato orizzontalmente nella crocchia
sopra la nuca, come è attestato su alcuni ritratti di
età flavio-traianea (disegno di Pierluigi Dander).

sione degli spilloni riferibili a questa variante


è stata confermata dalla loro presenza in
numero percentualmente rilevante fra gli
esemplari rinvenuti nello scarico nel con-
dotto del vano adiacente al portico occi-
dentale del Capitolium di Brescia, databili
dalla fine del II al IV secolo d.C.7.
Sempre in territorio bresciano si ricorda il
rinvenimento di sette spilloni in osso nel-
l’area della villa romana di Desenzano (via
Borgo Regio), emersi in ambienti a destina-
zione termale o ad essi limitrofi e in canali8.

fiteatro di Cividate Camuno (CARRARA 2004,


p. 283, nn. 1-2, tav. I).
(7) BIANCHI 2002, pp. 468-470, figg. 3-4. Una
conferma di questa preponderante rilevanza
numerica degli spilloni a testa ovoidale (però con
una maggiore incidenza della presenza delle varianti
f3 e g) è stata offerta recentemente dallo studio
degli spilloni in osso provenienti dall’area del Capi-
tolium di Verona (BOLLA 2008, p. 522, fig. 1).
(8) BIANCHI 1995, pp. 40-41, nn. 66-72; in part.
p. 62 n. 69 per un esemplare riferibile alla variante
Fig. 4. Ritratto di donna a encausto su legno di Fig. 5. Ritratto di donna a tempera su legno di
f2; pp. 95-96. Altri due spilloni in osso provengono
dall’area di un’altra villa romana a Desenzano, in cedro, 100-120 d.C., da Hawara, Londra, British cedro, 140-160 d.C., provenienza sconosciuta,
località Faustinella-S. Cipriano (PORTULANO Museum (da Fayum 1997, p. 82, n. 53). Londra, British Museum (da Fayum 1997, p. 135,
2007, p. 37, n. 10; p. 39, n. 26). n. 99).

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ABBREVIAZIONI BIBLIOGRAFICHE versity College, London, London.
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