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Culturali della Provincia Autonoma di Trento

 44 Lucema figurata a volute
e becco rotondo
TRENTO, MP A, inv. n. 4844. Inv. Municipio n.
2744. Collezfone Giovanelli n. 348. Senza indicazio-
ni della provenienza. Neg. n. 9580. Lungh. cm. 9,8;
]argh. cm. 6,3; alt. cm'. 2,5. Argilla rossastra. Impasto
fr iabile con molti inclusi di biotite. Superficie molto
consunta; ottenuta da matrice alquanto sfruttata.
Serbatoio troncoconico. Spalla larga, roton-
deggiante, spiovente verso l'esterno, sepa-
rata dal disco da una modanatura. Disco
concavo, profondo. Al centro e ii busto in
rilievo consunto di Helios con corona a 5
raggi, vista frontalmente. II fora d'alimen-
tazione, molto piccolo, e alla sua sinistra.
Becca largo e tozzo, affiancato da due vo-
lute doppie a bottoncino rotondo appena
sporgente, e terminante a punta rotonda.
Base circolare, piatta.
Lucerna di tipo Loeschcke IV, con spalla
Loeschcke VII b. Corrisponde anche al tipo
B, gruppo IV di Bailey (BAILEY 1980, PP·
177-1 79, in particolare luceme nn. Q. 940 -
Q. 943), datato alla fine.I sec. - inizi II sec.
d.C. (vd. alle pp. 134-135).
45 Frammento di lucema a volute,
con bollo N e cerchielli
TRENTO, MPA, inv. n. 4503. Inv. Municipio n.
2387. Rinvenuta nel luglio del 1898 a Trento, in via
Malvasia, durante i lavori per le fondamenta della
casa Marchesoni. Neg. n. 10019. Lungh. rimasta cm.
3,8; alt. rimasta cm. 1,8. Argilla beige chiaro-rosato.
Impasto sottile e compatto. Incrostazioni terrose su
tutta la snperficie. Stato frammentario.
Resta parte della base con porzione del ser-
batoio troncoconico e del tratto inferiore di
una voluta del becco. Base circolare, piatta,
circondata da un solco profondamente im-
presso. Al suo interno restano quattro dei
cinque cerchielli originari a 'occhio di da-
do' impressi in croce e una Nin debole ri-
lievo posta trasversalmente tra due di essi.
Al momenta del rinvenimento esisteva an-
che un frammento de1 disco di questa lu-
cerna, con rappresentazione di «canestro a
rilievo», attualmente non piu rintracciabile.
Probabilmente si trattava in realta della fi-
gura di un «cratere».
I resti sono evidentemente pertinenti a
quelli di una lucerna di fabbricazione «pol-
lentina». I 5 cerchielli della base sono di-
fatti un segno distintivo di fabbrica che ri-
corre su altre lucerne di questa produzione,
di tipo Loeschcke I C (PETRU 1978, tav.
LVII, 11, con delfino ad.; tav. LVII, 15,
con «cratere», da Drnovo-Neviodunum).
Per ii motivo figurato cfr. HOBENER 1963,
p. 47, fig. 2 (= GUALANDI GENITO
185
 dum incavate, con lettere a rilievo Tipo VUI del Loeschcke. Di fabbrica italica
/1111t1Je pe . • d' attiva fra la meta e il terz'ultimo quarto dcl
pVf ripetute 1n c1ascuna 1 esse.
P
I secolo. (Si veda quanto precedentemente
esposto a pp. 206-207).

59 Lucema a disco ansata,

con bollo HELFIR

TRENTO, MPA, inv. n. 4825. Inv. Municipio n.

2720. Collezione Giovanelli n. 284. Senza indicazio-
ni della provenienza. Neg. nn. 9572, 9573. Lungh.
cm. 9,5 (con ansa cm. 10,9); largh. cm. 7,6; alt. cm.
2,7 (con ansa cm. 3,35). Alt. delle lettere cm. 0,6.
Dimensioni de! cartiglio cm. 0,7 X 2,6. Argilla beige
scuro. Impasto compatto e depurato. «Vernice» ros-
so-violacea. Superficie scurita e levigata. Spezzata la
meta superiore dell'ansa, ii resto c hen conservato.

Serbatoio troncoconico appiattito. Spalla

larga, lievemente declinantc all'esterno;
ansa ad anello verticale con due costolature
segnate da incisioni, di cui resta qualche
traccia. Due solchi incisi in cerchio attorno
al disco profondamente concavo, ornato da
una rosetta a otto petali in rilievo, distan-
ziati tra loro; cerchiellini incisi attorno al
foro per l'alimentazione che la punzonatu-
ra, realizzata con un leggero decentramento
verso destra, ha in parte cancellato e altri
cerchielli verso l'esterno, ai margini dei pe-
tali. Becco rotondo, dclimitato all'attacco
/ da un solco orizzontale terminante con due
piccole incisioni allungate. Base circolare,
piatta, compresa entro un cerchio inciso
·l,, , _ che la separa nettamente dal fondo del ser-
..¥ '
I
batoio. Al centro e la firma stampigliata in
rilievo entro un cartiglio rettangolare, otte-
nuta con la pressione di un punzone nella
matrice. II nome indicato c HELFIR, ma
le sbarrette orizzontali inferiori della E e
della L sono mal segnate, trasformandolo
quasi in HFIFIR.

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70 Frammento di disco
di lucema figurata
ROVERETO, MC, Deposito n. 4.2, senza n. d'inv
Rivenuta nel dicembre 1893 a Rovereto, in localit·~
Sao Rocco. Dono Malfatti. Lungh. rimasta cm. 5,2;
Jargh. rimasta cm. 4, 17. Argilla rosata. Impasto de-
purato. «Vernice» rossa scurita. Resta gran parte del
disco con decorazione, foro d'alimentazione e breve
rratto di spalla, ricomposti da tre frammenti.
Il frammento doveva appartenere a una lu-
cerna a volute e becco angolare (tipo Loe-
schcke I C), con spalla Loeschcke IV b. D
soggetto raffigurato rientra difatti tra i mo-
t~v~ elaborati dagli ateliers «astigiano-pollen-
ttm» (= HDBENER 1963, p. 50, o, senza fi-
gura) e trova confronti con lucerne d' Alba
(MACCARIO 1980, p. 80, nn. 60-61, tav.
XIII), di Vindobona (NEUMANN 1967, p.
12, n. 4, tav. I, 4), di Risstissen (HDBENER
1963, p. 50, o, bibl. a nota 82) e della Pan-
nonia (Iv ANYI 1935, tav. XLIII, 1, framm. ;
PETRU 1972, tav. XXXV, tomba 530, n. 3,
da Emona). Inoltre GUALANDI GENITO
1977, p. 95, n. 159, tav. 26 (collez. Palagi,
provenienza ignota). Vd. anche a p. 160.

71 Frammento di disco
di lucema figurata

TRENTO, MPA, inv. n. 5834. Inv. Municipio n.

3932. Rinvenuto a Trento, nel sepolcreto romano in

La spalla e piatta, separata dal disco tramite

un solco. II foro per l'alimentazione e a de-
stra della figura rappresentante in nitido ri-
lievo un busto femminile visto frontalmen-
te, mentre la testa si volge a sinistra. ! ca-
pelli formano una crocchia e sulla fronte
sono sormontati da un diadema. 11 busto e
tagliato sotto il petto ed e coperto da una
tunica a corte maniche, da cui fuoriescono
le braccia interrotte all'altezza dell'avam-
braccio. Si tratta della rappresentazione di
Diana-Luna o Selene.

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