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Etnografia organizzativa*
CAQDAS (Atlas.ti; Tlab)**
Action Research***
**(Denzin & Lincoln, 2000; Fielding & Lee, 1998; Lancia, 2004;
Silverman, 2005, 2009)
Theory-driven Work-driven
metodologia: CAQDAS
Atlas.ti e TLab Importanza della struttura narrativa: “al di là Importanza della struttura del linguaggio:
della chiusura dei segni” “sistema di segni chiuso”
pubblicazioni
(2007) La sfida della qualità: coniugare sostenibilità tecnologica ed organizzativa”, Barbieri B., Scaratti G. In Scaratti G., Zandonai F. (a cura
di), “Territori dell’invisibile. Pratiche di impresa sociale” Editori Laterza, Bari
(2007) Le culture manageriali in CGM e il ruolo della dimensione di genere”, Barbieri B., Gorli M. in Scaratti G., Zandonai F., (a cura di),
“Territori dell’invisibile. Pratiche di impresa sociale” Editori Laterza, Bari
(2005) Management Education – Confronto di approcci alla formazione manageriale”, Barbieri B., Scaratti G. in Kaneklin C., Scaratti G.,
Bruno A. (a cura di), “I processi di generazione delle conoscenze nei contesti organizzativi e di lavoro”. Ed. Vita e Pensiero, Milano
(2004) Culture e apprendimento nelle imprese sociali della rete CGM”, Scaratti G.,Barbieri B. In Bonomi A. (a cura di), “Il passaparola
dell’invisibile”. Editori Laterza, Bari
Borsa di ricerca
(2007-2010)
Università degli Studi di Cagliari: Vincitrice di Borsa di Ricerca- Assegno di Ricerca, nell’ambito del programma Back
(programmi di rientro) del Master and Back della Regione Autonoma della Sardegna dal titolo “Razionalizzazione di un modello
di riorganizzazione amministrativa d’Ateneo con particolare attenzione alla valorizzazione delle risorse Umane”.
In preparazione: Alessandro Spano, Daniele Romano, Barbara Barbieri: “Selective Process Re-engineering in Services: Results
from a Case Study in University”.
Benessere organizzativo
In preparazione
Barbieri B., Dal Corso L., Nonnis M., Culture organizzative in ambito sanitario, umanizzazione e customer
satisfaction, reti di ascolto e di intervento.
In press
Nonnis M., Pedditzi M. L., Barbieri B. (2011), “Benessere organizzativo, ascolto, sostegno e valorizzazione della persona” in De Carlo N. A., Falco A.,
Capozza D. (a cura di), “Benessere organizzativo e rischio da stress lavoro correlato. Metodi di valutazione e d’intervento”, FrancoAngeli Editore
Barbieri B., Nonnis M., Cuccu S., Porcu S. (2011), “La valutazione dello stress lavoro correlato: il ruolo dello psicologo“, in De Carlo N. A., Falco A.,
Capozza D. (a cura di), “Benessere organizzativo e rischio da stress lavoro correlato. Metodi di valutazione e d’intervento”, FrancoAngeli Editore
Nonnis M., Barbieri B., Cuccu S., Scaratti G., De Carlo N. A., (2011), “La ricerca azione per il miglioramento dell’accoglienza in psichiatria”, articolo in
corso di pubblicazione accettato in Risorsa Uomo - Rivista di Psicologia del Lavoro e dell’Organizzazione, Franco Angeli Editore
pubblicati
Pedditzi M. L., Nonnis M., Barbieri B., Cabiddu R. (2009), “Dimensioni del benessere psicologico in operatori del servizio di Pronto Soccorso pediatrico”,
in Rutelli P. (a cura di), “A misura di bambino”. Franco Angeli Editore
Rutelli P., Barbieri B. (2007), “Il processo comunicazionale medico paziente: Frames semantici e network interpretativi nella gestione qualitativa del
Problem Solving relazionale”, in De Carlo N. A., Faa G., Rutelli P., (a cura di), “Qualità e sanità: un dialogo per l’umanizzazione” Franco Angeli Editore
Borsa di ricerca 2
(2007-2010)
Ricerca azione
2007- 2009 “L’approccio della ricerca-azione all’analisi organizzativa”. Percorso di studio condotto
tra le Università di Milano Cattolica, Milano Statale, Milano Bicocca, Cagliari, Torino, Padova,
Trieste, sulla fondazione e applicabilità del metodo della ricerca-azione nelle organizzazioni.
In press (2011)
Nonnis M., Barbieri B., Cuccu S., Scaratti G., De Carlo N. A., “La ricerca azione per il miglioramento dell’accoglienza in psichiatria”,
articolo in corso di pubblicazione accettato in Risorsa Uomo - Rivista di Psicologia del Lavoro e dell’Organizzazione, Franco Angeli
Editore
Pubblicato
Barbieri B., Nonnis M., Scaratti G., (2010), “Dissimmetrie nelle dinamiche di potere”, in Kaneklin C., Piccardo C., Scaratti G. (a cura
di), “La Ricerca-Azione. Cambiare per conoscere nei contesti organizzativi”, Raffaello Cortina Editore
Benessere organizzativo & Ricerca Azione
Dipartimento di psicologia Università degli studi di Cagliari, Asl 8 Cagliari e il Dipartimento di
Salute Mentale.
Finalità del progetto verso la comunità scientifica
Finalità del progetto verso la committenza
Documentare un’esperienza di ricerca azione in
Individuare, socializzare e potenziare un accordo con le linee guida elaborate nell’ambito del
sistema integrato di buone pratiche nella fase Laboratorio di Ricerca per la Ricerca Azione.
dell’Accoglienza nei Centri di Salute Mentale
(CSM) del DSM, attraverso la realizzazione di
un manuale, al fine di migliorare la qualità
dell’offerta di salute mentale sul territorio.
Formare i co-ricercatori e gli operatori dei
CSM ad un metodo ciclico, ricorsivo e
riflessivo di autovalutazione per il
Miglioramento Continuo di Qualità (MCQ).
Migliorare le condizioni di benessere
organizzativo degli operatori.
LO SCENARIO DEL CONTESTO DI INTERVENTO
DIRIGENZA
8. Presentazione
del Manuale dell’Accoglienza
e conclusone del progetto
2° Fase
1° Fase
3. Elaborazione
criticità-cause-soluzioni 5. Prima verifica
obiettivi-azioni-risultati 4. Verifica in plenaria nelle équipe territoriali
in gruppi di lavoro del risultato con cabina di regia e
gruppo di pilotaggio
TERRITORIO
METODOLOGIA E STRUMENTI
Procedura
Ricercatori e co-ricercatori (gruppo di pilotaggio) hanno suddiviso il ciclo
dell’accoglienza in 4 fasi di analisi: 1) il primo contatto, 2) l’ascolto partecipato, 3) la
decodifica della domanda, 4) l’accompagnamento verso percorsi di risposta.
Strumenti
I dati sono stati raccolti con il protocollo
di Self Assessment e Self Empowerment
(SASE, Rutelli, 2006): layout testuale
informatizzato con cui, per ciascuna delle
4 fasi dell’accoglienza, sono state
individuate le criticità, le loro cause e le
possibili soluzioni da adottare; a partire
da queste, gli obiettivi prioritari, le azioni
per il miglioramento, gli indicatori per la
valutazione dei risultati conseguiti.
L’analisi dei dati raccolti mette in evidenza la relazione tra il miglioramento del
ciclo dell’accoglienza e il miglioramento delle condizioni di benessere
organizzativo attese dagli operatori.
Il miglioramento:
della qualità di supporto tra gli operatori;
del lavoro di gruppo;
della gratificazione e incentivazione della professionalità;
della capacità di assumere delle responsabilità;
della integrazione fra le diverse professionalità;
della capacità di coordinamento;
della capacità di gestione della conflittualità;
dell’ascolto delle indicazioni, da parte degli operatori, per il miglioramento;
sono infatti alcuni tra i fattori di prevenzione della principale forma di disagio
organizzativo per le professioni di aiuto, la Sindrome del Burnout (Cherniss,
1986; Gabassi & Mazzon, 1994; Maslach & Leiter, 2001).
CONCLUSIONI - Documentare un’esperienza di ricerca azione in accordo con le
linee guida elaborate nell’ambito del Laboratorio di Ricerca per la Ricerca Azione.
Premesse
La scommessa che porterà all’innovazione, si dice già da diversi anni nel mondo organizzativo e manageriale, è legata
al tema del conoscere. Cresce la domanda di aiuto rispetto ai processi di costruzione di una conoscenza nuova che
compensi l’insicurezza di scenari e relazioni in trasformazione, percepiti come meno comprensibili e meno governabili
(Reynolds e Vince, 2004; Schön, 1993).
Una organizzazione che apprende (learning organization) è un’organizzazione nella quale i soggetti sono posti nelle
condizioni di sviluppare conoscenza e di scambiarla tra loro in modo da migliorare e arricchire la loro operatività.
Bibliografia
Argyris C., Schön D., (1978), Organizational Learning: A theory of action perspective, Readiing, MA: Addison-Wesley
Argyris, C., (1991) “Teaching Smart People How to Learn”, Harvard Business Review, May - June
Brown J. S., Dugid P., (1991), Organizational Learning and Communities of Practice: toward a Unified View of Working, Learning and Innovation, in
“Organization Science”, n. 2/I pp. 40-57
Chia R., (1996), The problem of reflexsivity in organizational research. Toward a postmodern science of organization, in “organization”, n. 3
Cooper R., Law J., (1995), Organization: distal and proximal views, in Research in the sociology of organizations. Studies of organization in the
European tradition, a cura di S. Bacharach, P. Gagliardi, B. Mundell, vol. 13, Jai Press, GreenwichCzarniawska B., Sevon G.,(1996), Translating
organizational change, Walter de Gruyter, Berlin
Lave J., Wegner E., (1991), Situeted Learning. Legitimate Peripheral Participation, Cambridge University Prss, Cambridge
Lave J., (1993), The practice of Learning, in S. Chaiklin, J. Lave (1993), Understanding Practice. Perspectiveson Activity and Context, Cambridge
University Prss, Cambridge
March, J.G., Olsen, J.P., (1975), “the Uncertainty of the Past: Organizational Learning under Ambiguity”, European Journal of Political Research, n° 3
Newton T., (1996), Postmodernism and action, in “Organization”, n. 1, pp. 87-104
Ochs E., Capps L., (2001), Living narrative. Creating lives in everyday storytelling, Harvard University Press, Cambridge
Reynolds M., Vince R., (2004), Organizing Reflection, Ashgate, Aldershot
Schein E.H., (1985), Organizational Culture and leadership. Jossey-Bass, San Francisco
Smiricich L., (1983), Concepts of Culture and Organizational Analysis, in “Administrative Science Quartely”, 28, pp. 339-358
Weick, K., (1993), The social Psychology of Organizing, Newbery Award Records, 1969, 1979; Tr. It. Organizzare, Isedi, Torino
LA RICERCA
Prospettiva: ricerca-intervento
Centrature:
• Analisi delle culture che caratterizzano le cooperative sociali
• Knowledge Management
et Organizational Learning
OGGETTI DI RICERCA
• Interviste strutturate
• "Focus group"
Consorzi coinvolti
SOLIDARIETA’
CO&SO (FIRENZE)
(CAGLIARI)
LA RADA (SALERNO)
MERIDIA (BARI) EMMANUEL (LECCE)
DATI E RISULTATI
• Culture organizzative dei dirigenti: questionario SYMLOG +
interviste narrative
• Occasione per definire in modo più preciso l’identità delle cooperative sociali e dei
consorzi territoriali;
• Un tale patrimonio di saperi e conoscenze, deve affrontare oggi un’ ulteriore fase evolutiva
delicata: il passaggio generazionale dalle figure che hanno avviato e consolidato la prima
esperienza della cooperazione sociale alle nuove leve che stanno venendo inserite e che
trovano una collocazione operativa all’interno della rete consortile di CGM.
• Diventa strategico per le imprese sociali investire in modalità, dispositivi e strumenti funzionali
che permettono di trasmettere, condividere scambiare e diffondere conoscenze e saperi: le
pratiche del lavoro e organizzative, attivate attraverso lo sviluppo organizzativo intrapreso,
costituiscono le condizioni e lo strumento per nutrire e consolidare la comunità
d’apprendimento e di laboratorio istituzionale che le imprese sociali rappresentano oggi.
Linee di ricerca e interessi attuali e futuri
Tutti i pensieri intelligenti sono già stati pensati, occorre solo tentare di ripensarli.
W. Goethe
Progetto di ricerca: La governance del mercato del lavoro nelle aree di crisi
industriale in una prospettiva di ecologia territoriale (in collaborazione con il BIC
Sardegna)
Percorso di studio accettato dentro l’area “Formazione e Knowledge Sharing” del progetto di ricerca
interuniversitaria (IULM, LUMSA, UCSC, Cagliari, Bicocca, Bologna, Palermo, Catania, Seconda Università di
Napoli, Bari, Padova) “Il dentro e il fuori delle organizzazioni”(comitato di gestione del progetto: prof. A. C. Bosio,
prof. C. Gozzoli, dott.ssa G. Graffigna, dott. A. Lo Presti, prof. S. Zappalà)
IPOTESI DI RICERCA
•La crisi che sta attraversando un territorio è influenzata da numerose variabili di tipo economico, politico, sociale, psicologico,
culturale
•Il mancato incontro delle rappresentazioni degli attori coinvolti (domanda, offerta, creazione d’impresa) in un territorio può
costituire un’interfaccia indagabile per contribuire a spiegare la determinazione di un’area di crisi industriale
•Dal punto di vista psico-sociale possiamo indagare le rappresentazioni individuali delle persone (che rappresentano l’offerta
lavorativa) e quelle delle aziende (che rappresentano la domanda) al fine di verificare se esistano divergenze significative
FOCUS DELLA RICERCA