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Psicologia Ambientale
Che cos'?
un ambito della Psicologia che studia gli aspetti psico-sociali della relazione tra
persone e ambienti di vita (non solo lo spazio visibile ma anche lo spazio culturale).
Questa disciplina nasce da un bisogno pratico, applicativo, ovvero dopo la WWII lo
scenario sopratutto europeo (dove nasce la Psicologia Ambientale) nasce la necessit
di ricostruire gli ambiti urbani distrutti dai bombardamenti.
Gli architetti si rendono conto che i criteri di progettazione egocentrica proposti fino a
quel punto hanno bisogno di una ricerca sulla percezione di chi abiter quei quartieri.
Primi esperimenti negli USA negli ex-manicomi.
Altro stimolo quello del campo geografico geografia culturale. Idea che sia
interessante e utile studiare non solo una geografia formale ma anche studiare le
geografie della mente di chi vive gli spazi geografici. La scienza si rende conto che la
sua utillit non solo di elaborare teorie ma sopratutto di servire alle popolazioni.
Articolo di Pol : classificazione per paradigmi all'interno di una qualunque branca
scientifica ci sono temi dominanti che si affermano e che poi vengono sostituiti da
altri:
* First Environmental Psychology (anni 20-40) uno studioso di psicologia del lavoro
ha provato a modificare l'illuminazione della fabbrica per capire quale illuminazione
rendesse di pi (facesse rendere di pi i dipendenti).
* American Transition (anni 50-60) in questa parte della storia ci si occupa
sopratutto di percezione dell'ambiente.
* Architectural Psychology (anni 60-70) psicologia architettonica, l'interesse viene
focalizzato su che tipo di elementi devo introdurre nello spazio per renderlo piacevole,
fruibile, per produrre benessere e renderlo produttivo.
* Environmental Psychology for Sustainability (anni 80-oggi) tema fondamentale al
momento: ecologia e sostenibilit. I ricercatori si occupano di comprendere quali sono
i
processi
mentali
che
ci
portano
ad
avere
comportamenti
favorevoli
alla
nicola.rainisio@gmail.com]
Stressors ambientali e benessere psicologico:
- Impatto psicologico dei fattori negativi (inquinamento, traffico, ecc...)
- Fattori di implementazione del benessere e di esperienze ottimali: verde pubblico,
luoghi di socialit, ecc...
- utilizzo dell'ambiente a scopo terapeutico (perch l'ambiente naturale ci fa bene e
come possiamo utilizzarlo in modo terapeutico?)
Comportamenti sostenibili:
- motivazioni e atteggiamenti nei confronti dell'ambiente naturale
- comportamenti di affiliazione e conservazione
04-10-2013
marted 12.45-14.15 aula 510
gioved 14.45-16.30 aula 510
venerd 10.45-12.30 aula 422
Modelli di relazione persona-ambiente
Paradigma socio-culturale
- La relazione individuo-ambiente coinvolge livelli sistemici differenti tra loro
interconnessi.
- L'ambiente come artefatto nel momento in cui io, essere umano quindi essere
culturale, vengo a contatto con un nuovo ambiente il mio modo di approcciarmi sar
sempre filtrato dai miei parametri culturali.
- Il comportamento contesto-dipendente in base a come in quel momento dato
della mia vita mi relazione ad un ambiente naturale esterno e il contesto sociale avr
stimoli e comportamenti differenti.
- Centralit degli aspetti culturali e comunicativi
- Validit ecologica dei metodi di ricerca quando preparo un modello di ricerca che
considera il sistema ambientale e culturale come parte significativa per leggere o
indirizzare il comportamento dei soggetti devo valutare che sia coerente con le
caratteristiche dell'ambiente.
Ecologia Psicologica
LEWIN (1890-1947)
- approccio fenomenologico: il dato di ricerca il mondo come il soggetto lo vede in
un momento
Paradigma evoluzionistico
- Il comportamento nell'ambiente orientato dalle possibilit di sopravvivenza
selezioniamo l'ambiente in base a quanto pi possiamo sopravvivere in quell'ambiente
- Centralit delle caratteristiche innate la forza che spinge un individuo a formare
una famiglia legato ad un bisogno sessuale innato di riprodursi che poi stato
articolato ma rimane sempre legato al bisogno primario
- Selezione genetica e culturale l'ambiente seleziona quelli non competenti dal
punto di vista biologico e culturale e li elimina.
Biophilia
WILSON (1984)
- innata affiliazione emozionale tra esseri umani e gli altri sistemi viventi
presenti negli ambienti complessi che non posso controllare. Molti psicologici non
amano quindi fare ricerca sul campo perch la qualit scientifica della veridicit dei
dati non sempre ripetibile. Allo stesso tempo per un ambiente artefatto rischia di
fornire risultati di ricerca poco veritieri.
Due grandi aree di metodo di ricerca:
Metodo
quantitativo
(tante
informazioni,
dati
generalizzabili,
dati
oggettivi
08-10-2013
(Etico: approccio generale ad una disciplina
Emico: approccio pi specifico ad una disciplina)
Informazioni ambientali:
*Esperimenti (ricerche fatte in ambiente artificiale, di solito un laboratorio. Si ha
pi controllo sulle variabili e sui contrains.)
*Quasi-esperimenti (esperimenti in cui controllo le variabili, alcuni costrains ma
l'ambiente di solito non in laboratorio ma nell'ambiente di vita delle persone.
Ricerche che danno risultati pi precisi perch meno confrontati.)
*Ricerche correlazionali (ricerche di tipo descrittivo, osservativo dove vado in un
ambiente
con
strumenti
di
osservazione
individuo
testimoni
privilegiati
- strumenti
- dati
- tipologia di risultato (liv. Confronto; liv. Deduzioni)
Validit ecologica: capacit del ricercatore di considerare tutte le caratteristiche di un
determinato ambiente in modo da far s che lo strumento non vada a misurare in
maniera scorretta le cose o non utilizzi parti non adeguate al contesto.
E' difficile valutare la validit ecologica. Per esempio devo valutare con attenzione se
domande poste ad un individuo siano adatte ad un particolare ambiente e alla sua
cultura.
Metodi non sperimentali in psicologia ambientale
- osservazione
- self report data collection
- ricerca d'archivio
- raccolta tracce ambientali
- metodi misti
DESCRIVERE UN AMBIENTE
Caratteristiche della descrizione
- linearizzazione (logica e priorit degli elementi) rendere bidimensionale qualcosa
che non lo . La descrizione perder inevitabilmente in qualit e quantit.
- ordine degli elementi (gerarchia, importanza, visualizzazione, ecc)
- movimento (verbi vs. oggetti)
- stili cognitivi (Levelt 1982): quando viene dato un input rispondo in base ad un
modello precostituito della mia esperienza. Nella percezione degli ambienti gli approcci
mentali si possono distinguere in:
* Movers (descrizione ambiente nell'idea che tu debba attraversarlo)
* Jumpers (descrizione ambiente per elementi essenziali)
La teoria della pertinenza comunicativa di Grice e le 4 massime conversazionali:
qualit, quantit, relazione, luogo
* Livello di specificazione: (qualit)
- utilit
10-10-2013
Nella descrizione di un percorso, per esempio, pi il luogo lontano e pi la massima
di qualit andr a diminuire (descrivere un percorso sufficientemente semplice per
essere compreso). Stesso discorso vale per le descrizioni fatte ad una persona italiana
o ad una straniera.
* Contenuto (qualit-quantit):
- tipicit (do informazioni usuali per quel tipo di argomento)
- salienza (rispetto ad un luogo o contenuto quali sono gli elementi che attirano
l'attenzione dell'interlocutore e gli permettono di capire il concetto o il percorso)
- autolimitazioni (limitazioni che io stesso mi do per contenere le informazioni che
conosco ma che secondo me possono essere superflue o aumentare di troppo il
contenuto della comunicazione o che evito per la mia esperienza personale)
- condizioni esame e condizioni naturali
* Relazioni spaziali (nel mio discorso ci sono relazioni spaziali usate non solo nelle
descrizioni dei luoghi ma anche per esempio nelle descrizioni con gli altri)
Descrizioni di percorsi
* apertura (per esempio Buongiorno, pu dirmi come arrivare a .? e rispettiva
risposta di apertura dell'interlocutore. In questa prima fase si capiscono gli obiettivi
reciproci e l'attribuzione di conoscenza al parlante)
* descrizione del percorso (linearizzazione, marcatori di luogo, direzione di
movimento)
* rassicurazione (chi descrive il percorso o l'interlocutore stesso si informano sulla
corretta percezione del messaggio. In poche parole se ha capito bene o se si
spiegato bene. Si pu tornare indietro alla fase di descrizione del percorso se questa
fase non viene superata positivamente)
* chiusura (fase di separazione)
Nel fare questo vengono usati:
prospettiva
survey
(un
po'
come
Maps
dall'alto.
Indicazioni
SCHEMI AMBIENTALI
CICLO PERCETTIVO (Neisser, 1976)
Oggetto
(informazione
disponibile)
modifica
Schema
dirige
Lynch
(1960)
studia
la
leggibilit,
ovvero
la
possibilit
di
ottenere
11-10-2013
Le mappe cognitive vengono costruite per isole; mancano le proporzioni, i luoghi
significativi sono collegati fra loro, l'orientamento dei punti cardinali non standard.
Muoversi nell'ambiente
Wayfinding un compito che implica conoscenze su
- dove si
- dove si vuole arrivare
- la via pi utile (non per forza la pi breve)
- riconoscimento del punto di arrivo
- ricostruzione del percorso di ritorno
Per evitare il disorientamento necessario acquisire delle informazioni per la
costruzione di una mappa cognitiva
L'uomo si basa principalmente su informazioni visive. Il wayfinding un procedimento
pi individuale rispetto alla descrizione di un percorso. Solo se non reperisco sufficienti
informazioni mi rivolgo ad un altro.
Formazione mappe cognitive
-
di
singoli
elementi
di
isole,
tipicamente legati ad un landmark. Gli elementi non sono in relazione tra loro.
- Graduale passaggio a coordinate geografico-ambientali. Funzionamento analogico:
la rotazione delle immagini mentali
Maggiore salienza di landmarks e nodes
Percorsi come aggregazioni di segmenti (quando costruisco il percorso effettivo da
fare, ancora prima di descriverlo a un altro mi sintetizzo quali sono gli step da fare,
ognuno dei quali un segmento del percorso).
Fattori di influenza
- Egocentrismo topologico produce degli scarti rispetto alle relazioni geometriche
euclidee dovuti a fattori motivazionali Senso di appartenenza ad un luogo.
- Influenza di fattori emotivi
(riassumendo...)
- madre ambiente
- madre oggetto
-
ambiente
favorevole
consente
lo
sviluppo
del
bambino
dalla
dipendenza
15-10-2013
- Metodo di ricerca: Strange Situation (Ainsworth): ambiente laboratoriale dove viene
ricostruito un ambiente di gioco dei bambini dove viene portata la mamma con il
bambino, poi la mamma esce e dopo entra un estraneo, poi la mamma ritorna. Diversi
possibili comportamenti che i bambini possono attivare.
4 possibili tipologie di attaccamento:
- Attaccamento sicuro (Ainsworth e altri, 1978) un bambino sviluppa una relazione
affettiva con la mamma che permette scambio di effusioni e di attenzioni da parte di
entrambi (interazione) e allo stesso tempo permette di far comprendere al bambino
che anche in assenza temporanea della madre l'attaccamento rimane e il bambino pu
dedicarsi all'esplorazione dell'ambiente.
- Attaccamento insicuro-ansioso ambivalente caratteristico dei bambini che non
hanno sviluppato nella loro mente l'idea che l'adulto ritorni o ritorni in un tempo
accettabile. In genere sono figli di genitori ansiosi. Si chiama ambivalente perch
alterna comportamenti aggressivi e depressivi.
- Attaccamento insicuro-ansioso evitante tipico dei bambini un po' abbandonati a s
stessi o accuditi con modalit non molto attente e si abituano a cavarsela da soli.
Molto autonomi per quello che riescono e hanno uno scarso investimento sulle
relazioni affettive genitoriali (e crescendo anche verso gli altri).
- Attaccamento disorganizzato aggiunto verso gli anni 90. Ci sono bambini che
crescono mescolando un attaccamento e l'altro.
Attaccamento ai luoghi
- Alle radici dell'attaccamento: la sicurezza per l'indipendenza. Staccarsi dalla madre
per l'ambiente.
- L'uso dell'ambiente non umano dipender dall'uso che il bambino ha fatto
dell'ambiente umano.
- Intensi legami affettivi con i luoghi (casa, quartiere, citt, stato) per presenza di
alcune persone.
- Le fasi: stress, lutto, creazione di nuovi legami
- I rischi per l'identit rischi rispetto al fatto che il cambiamento pu indebolirmi o
lasciarmi traumi oppure rendermi pi forte.
17-10-2013
- Le caratteristiche personali timidezza o facilit di socializzazione sopratutto
- Personalit autotelica alcune persone pi di altre hanno la capacit di creare
situazioni in cui essere contente. Una persona autotelica sa approfittare dei
cambiamenti in maniera positiva.
- Resilienza Alcune persone che subiscono situazioni di stress gravi come eventi
disastrosi di grande portata riescono a superare queste situazioni in maniera positiva
facendo emergere capacit che non avevano mai usato prima o che erano vecchie e
non pi sfruttate.
- Attaccamento sicuro Il tipo di attaccamento che ho sviluppato importante. Se
avevo un attaccamento sicuro di base la rottura dell'attaccamento con il luogo sar
meno
traumatica, mentre
in
altri casi
sar pi
difficile.
Questo
perch
un
alcune
che
queste persone
sviluppano
modelli di
attaccamento che possono essere sicuri, insicuri e via dicendo ma l'attaccamento che
sviluppano non legato ad un luogo preciso ma ad una categoria, uno schema
ambientale. Non sono affezionati alla loro casa, ma per esempio viaggiando mi sono
sempre spostato e ho sempre avuto una villetta a schiera nella periferia della citt
dovunque mi sia spostato. Queste persone si attaccano affettivamente non al luogo
specifico in cui hanno vissuto ma ad un modello, ad una categoria, ad un genere di
abitabilit che reputano pi adatto alle esigenze del proprio carattere e della propria
famiglia. Soluzione creativa per non soffrire di essere sempre precari.
- Tristezza
- Sorpresa
- Paura
- Disgusto
Emozioni di base riconoscibili e traducibili in tutte le lingue non tanto dalle espressioni
del volto ma da come uno si sente. Sono presenti in tutte le culture e hanno un
corrispettivo biologico. Altre, come ad esempio la vergogna, una emozione
condivisa da tutte le culture ma culturale come emozione, i bambini piccoli non ce
l'hanno.
Componenti delle emozioni:
COGNITIVA: valutazione della situazione
AFFETTIVA: Piacere-Dispiacere
FISIOLOGICA: Attivazione-Adattamento del Sistema Nervoso Autonomo
COMPORTAMENTALE: Predisposizione all'azione
EMOZIONI E AMBIENTE
La preferenza ambientale
PARADIGMA EVOLUZIONISTICO:
La preferenza accordata agli ambienti che presentano caratteristiche funzionali
alla sopravvivenza individuale o della specie
Teorie evoluzionistiche
- Biophilia (Wilson 1984): affiliazione innata tra l'uomo e il resto del mondo vivente
sviluppata durante l'evoluzione bio-culturale
- Savannah Hypotesis (Orians 1980): la Savana l'archetipo ambientale principale per
gli esseri umani, perch da l ha origine l'uomo
Prospect and refugee (Appleton 1975)
- La preferenza estetica deriva dalla selezione di un habitat adatto alla soppravvivenza
- Gli umani preferiscono ambienti prospettici ed insieme riparati
- Il riparo pu anche essere solo simbolico
Attention restoration theory (Kaplan e Kaplan 1982)
Due BISOGNI COGNITIVI PRIMARI orientano le preferenze rispetto ai luoghi:
COMPRENSIONE
ESPLORAZIONE
IMMEDIATA
Coerenza
Complessit
INFERITA
18-10-2013
Mistero
che stiamo facendo e su queste richieste viene calibrata la nostra competenza. Quello
che conta la consapevolezza del livello sfide/capacit. Le persone insicure non si
sentono in esperienza ottimale durante lo svolgimento delle loro attivit.
- Feedback immediato se non sono in ansia e non ho un controllo compulsivo sulle
mie azioni ho subito il riscontro del fare bene o fare male la mia azione in base alle
conseguenze che si verificano.
Gli autori che hanno studiato questo dicono che l'equilibrio ottimale sfide/capacit non
quello esattamente giusto ma un gradino sopra. Per esempio uno che ama uno sport
tende sempre a migliorare la prestazione impostando un equilibrio sfide/capacit
sempre leggermente superiore ogni volta.
Mike ha scoperto che questa esperienza ce l'abbiamo tutti nella vita, chi pi chi meno.
Alcune persone (quelle autoteliche) hanno attivit preferenziali che gli fanno provare
questa situazione ottimale. Quello che noi facciamo quando proviamo questa
esperienza oltre a stare bene diventa parte di noi in modo importante. Aumentano le
nostre competenza, si modifica la nostra identit, ecc.. in modo maggiore rispetto alle
altre attivit. Ci sono persone che hanno la consapevolezza che non tanto l'attivit in
s a creare la situazione ottimale ma alcune determinate caratteristiche che possono
essere estrapolate da una attivit ed essere presenti anche in altre attivit.
22-10-2013
(SLIDE venerd 18)
L'ambiente ristorativo
Un ambiente favorisce il benessere quando stimola sensazioni di:
- Fascination
- Being away
- Extent
- Compatibility
FASCINATION
- Forma di attenzione involontaria elicitata dagli ambienti naturali (James 1892)
24-10-2013
ANZIANI
- Modello della complementariet/congruenza: l'adattamento all'ambiente dipende
dalla soddisfazione dei bisogni
- Memoria e descrizione (landmarks; utilizzo)
- Differenza tra abilit ottimizzate e poco utilizzate
- La casa: un posto per ricordare il ricordo mantiene vive le relazioni affettive di
attaccamento ai luoghi e alle persone che non ci sono pi. Spesso gli anziani
all'interno dei luoghi dove hanno vissuto investono il rapporto di attaccamento con
oggetti o luoghi che ricordano persone o esperienze passate.
ANZIANI E ISTITUZIONI
- Stress
*Perdita del senso di controllo
*Perdita legami con il vicinato
*Perdita oggetti per ricordare e affordances
*Diminuzione della privacy
- Centri diurni vs badanti
- Istituzioni:
*Camere indipendenti e personalizzate
*Spazi di privacy
*Spazi di socializzazione (solitudine)
*Natura: piante, orto, animali elementi naturali di cui l'anziano pu avere anche
cura e non semplice fattore estetico. Rapporto pi umano con l'ambiente e attivit
che l'anziano pu fare.
25-10-2013
Territorialit e privacy
La privacy viene determinata spesso anche dall'uso che viene fatto dello spazio.
- A differenza dello spazio personale, un territorio uno spazio fisico e geografico ben
definito.
- Territorialit: legame di appartenenza al/del territorio
*Territori primari (casa, luoghi pi strettamente personali di sfruttamento
individuale, luoghi piccoli e di solito chiusi)
*Territori secondari (luoghi che frequento e che condivido con altre persone)
*Territori pubblici (per esempio piazze o luoghi di ritrovo per un gruppo sociale e
culturale che sentono come proprio luogo dove per passano anche altre persone)
Territorialit e spazio personale sono concetti connessi, ma uno pi materiale e
l'altro pi psicologico. La territorialit il mio legame di appartenenza ad un
determinato luogo, per esempio un gruppo di adolescenti che si ritrova sempre in uno
spazio preciso, come una piazza. All'arrivo di un altro gruppo, il gruppo di prima si
sentirebbe invaso. Questo succede sia per i territori pubblici che per quelli privati.
Spazio personale
Quello spazio intorno all'individuo che non pu essere invaso da un estraneo senza
procurargli disagio: la bolla.
Secondo alcuni autori al momento di contatto di due bolle c' contatto visivo tra le
due persone con possibili interazioni di vario tipo se le due persone si conoscono.
- Funzione di regolazione:
*Autoproiezione nella bolla c' anche una sorta di proiezione fisica di s stessi
*Comunicazione e regolazione dell'intimit
*Privacy e rottura della privacy
- Distanza sociale (bolla abbastanza ampia all'interno della quale sono in grado di
percepire le persone che ci sono dentro)
- Distanza pubblica (spazio dove vedo vagamente le altre persone e non le considero
pi di tanto. Mi sento solo anche se sono fra moltissime persone)
- Angolo di interazione (nell'interazione faccia a faccia la relazione pi costante.
Quando interagisco con delle persone quando cammino o sono in ufficio il fatto che lo
spazio sia ristretto, se l'angolo di osservazione non frontale, questo media la
limitatezza dello spazio perch manca l'interazione visiva diretta, frontale)
- Prossemica dei gruppi (in movimento e fermi): i gruppi di per s non si muovono in
maniera uguale agli individui presi singolarmente, muovendosi pi lentamente e
mantenendo una sorta di coreografia.
*Scuole
*Open offices (non sentirsi isolati ma avendo comunque la percezione di un
proprio spazio di lavoro ben definito)
Variabili
- Et (i bambini hanno una scarsa percezione dello spazio personale, l'idea di privacy
si costruisce nell'infanzia. Sopratutto nell'et adolescente si costituisce la distanza
sociale e nelle varie fasi della vita gli spazi tendono ad arrivare alle dimensioni
massimali.)
- Genere (alcune ricerche hanno evidenziato che lo spazio personale richiesto dagli
uomini pare superiore rispetto a quello delle donne)
- Cultura (uno degli elementi pi importanti)
- Conoscenza
- Appartenenza a categorie pi o meno simili
- Status
- Caratteristiche dell'ambiente simili (se conosco l'ambiente la mia bolla si ritrae un
po' perch so come devo gestire il mio bisogno di spazio)
29-10-2013
31-10-2013
Colore
Dal punto di vista degli psicologi uno degli elementi percettivi pi stimolanti dal
punto di vista emotivo. Alcuni colori vengono utilizzati dagli esseri umani in maniera
coordinata rispetto all'ambiente: nelle camere operatorie i camici sono verdi perch il
verde il colore dall'altra parte rispetto al rosso nello spettro cromatico. La vista
continua del sangue e del rosso infatti affaticante dal punto di vista emotivo e
psicologico. L'impatto del rosso viene bilanciato con il verde.
I colori vengono usati anche con connotazione sociale e culturale: per esempio in
Italia ai matrimoni la sposa si veste di bianco. Chi partecipa ad un matrimonio non
deve vestirsi n di bianco n di nero (colore dei funerali). In Cina ai matrimoni ci si
veste di rosso, ad esempio, in Spagna di nero.
Clima
Nei paesi pi freddi, pi umidi e con pi periodi bui, c' un maggior tasso di
isolamento, di alcolismo, depressione e suicidi sopratutto nella fase adelescenziale e
giovanile. Luoghi invece caldi, umidi, affollati favoriscono invece per esempio
l'esuberanza fino ad arrivare a conflitti e violenza. Il vento anche un altro elemento
meteorologico che crea stress, affaticamento mentale, ecc. Nell'area dei disturbi
depressivi c' il disturbo affettivo stagionale che prende alcune persone sopratutto nei
paesi nordici che hanno cicli depressivi solo durante alcune stagioni, per esempio nelle
stagioni di cambiamento (autunno, primavera). Vivono poi forti periodi depressivi
durante l'inverno e in estate si sentono invece meglio.
Rumore
Uno degli stress pi importanti nelle metropoli e comunit occidentali. Alcune
categorie di lavoratori sono soggetti a problemi di udito in tarda et perch sono stati
sottoposti a rumori fastidiosi a lungo durante il lavoro di una vita. Rumori forti come
esplosioni tendono a creare spostamenti d'aria che possono creare disturbi fisici. In un
ambiente rumoroso facciamo fatica a sentire le persone che parlano e tendiamo ad
alzare la voce. Il rumore porta anche pi facilmente a stress di tipo cognitivo che
porta a farci diminuire l'attenzione rispetto a ci che accade intorno a noi. Aumentano
il livello di stress percepito e il livello di aggressivit. Un rumore di sottofondo di tipo
musicale che dia un paesaggio uditivo piacevole facilitante e meno impegnativo dal
punto di vista uditivo e permette alle persone di sentirsi in condizione emotiva pi
piacevole e diminuire l'isolamento.
Altra area di stress ambientali quella legata alle catastrofi. Quando c' un disastro
naturale o sociale (terremoto, tsunami, guerre) le persone vivono in una situazione di
stress ambientale che si attuano in un momento ben definito. Gli stress sono in parte
sociali e in parte derivanti dalla perdita di tutti i legami di attaccamento.
Progettazione architettonica
Quando progettiamo un ambiente il tipo di struttura tiene in conto prevalentemente:
quali attivit le persone che frequenteranno il luogo dovranno svolgere e quali tipi di
oggetti o funzioni devono essere presenti.
Per esempio se devo progettare un ambiente di tipo sanitario ospedaliero devo
considerare un ambiente che faciliti la permanenza delle persone in questo ambiente.
Negli ultimi anni le stanze d'ospedale vengono strutturate in modo da essere pi
piccole, con meno persone, pi privacy e sopratutto pi simili alle stanze di una casa
normale, con una piccola anticamera in modo che anche se la porta viene lasciata
aperta chi passa nel corridoio non vede chi c' dentro. Anche l'utilizzo dei colori
importante, per esempio vengono usati colori diversi per i diversi spazi.
Se invece ho un luogo come parchi naturali o musei le esigenze sono diverse, dato che
le persone passano e si soffermano come negli ospedali. Nei musei ho bisogno di
creare quelle che vengono chiamate i flussi di percorrimento. Devo produrre un
percorso che sia istintivamente percepito dall'utente attraverso anche segnalazioni ma
non solo attraverso queste, in modo che le persone defluiscano in maniera anche
automatica.
Il primo problema degli architetti nella costruzione di musei o luoghi simili
l'orientamento (anche nell'eventualit di una emergenza). Altro elemento importante
nella progettazione dei luoghi culturali quello dell'esplorazione.
L'esplorazione si divide in due: complessit e mistero. Il museo non pu essere
progettato in una sola stanza (a meno che non sia un museo piccolo di una piccola
cittadina), deve contenere un numero sufficientemente ampio di informazioni per cui
per una persona che lo visita ci sia qualcosa di nuovo da approfondire e qualcosa di
inatteso, di misterioso. Le etichette esplicative delle opere devono essere adatte al
maggior numero di persone con diverse competenze culturali.
Ultimo elemento quello della fatica: fisica e mentale. Punti di risposo e contenuti del
museo devono essere organizzati in modo da limitare il pi possibile questi due tipi di
fatica.
05-11-2013
Natura o cultura?
L'estetica ed il concetto di natura evolvono storicamente e si differenziano in culture
diverse:
- Narrative di nicchia e di massa:
l'ambientalismo
- La wilderness sconosciuta ai nativi
- Citt e natura: scambio di ruolo?
Preferenza e contesti culturali:
- Buijs (2009): la preferenza varia secondo l'appartenza culturale e religiosa,
seguendo anche percorsi di integrazione
- Herzog et alii (2000): il naturale varia nelle diverse culture e condiziona la
preferenza
Luoghi di culto
- effetto alone di bellezza (il fatto di trovarsi in un luogo mistico)
- il proibito
- le dimensioni
- altezza (le chiese sono alte pi che altro per motivazioni di tipo ideologico e
spiriturale, non per l'illuminazione o il riscaldamento)
- luminosit
- riverbero acustico (le chiese costruite a navata hanno una acustica migliore rispetto
alle poche a pianta circolare)
- silenzio
- complessit (a differenza dei musei dove ci si deve muovere e a differenza degli
ospedali nei luoghi di culto devo ospitare tante persone in modo statico generalmente
per poco tempo. La pianta a croce non solo simbolica ma ha anche una
giustificazione funzionale)
Ordine e disordine in architettura
- Regolarit e irregolarit del reticolo stradale: come nascono le citt
- Ornamentazione
- Pattern Geometrici (per esempio in Italia ci sono citt strutturate in maniera molto
diverse, Roma, Milano e Torino a confronto per esempio: piante medioevali e piante
romane. Anche negli ornamenti vengono usati disegni geometrici, per esempio le siepi
nei giardini).
- Affordances (idea che nell'ambiente ci siano elementi architettonici o naturali che
danno una qualit ulteriore a questo ambiente per l'utilizzo che ne facciamo per
esempio: i landmarks, una statua per esempio facilmente identificabile che ci
permette di avere una mappa cognitiva in mente precisa con punti di riferimento
facilmente riconoscibili).
- Verde e regolazione della privacy (isole collegate fra loro da camminamenti e aree
verdi in modo da avere pi zone distanti visivamente tra loro in modo da avere pi
parvenza di privacy)
- Parchi urbani e citt dei bambini
- Isole pedonali (dato che ci sono pochi spazi conviviali e sociali nelle societ e citt
moderne sono stati recuperati degli spazi dove sia possibile camminare, muoversi,
portare bambini in giro, ecc senza preoccuparsi delle auto e dell'inquinamento
atmosferico finalit sociali di benessere)
Psicologia del traffico
- Aspetti percettivi nella guida (nel nostro campo visivo abbiamo un punto nero, la
macula, che non vediamo con nessuno dei due occhi ma che viene riempito dal
cervello con quello che ritiene adatto. Abbiamo una percezione visiva non oggettiva.
Nel processo di guida usiamo anche la visione periferica che funziona in modo simile
alla macula. La fatica dal punto di vista visivo nella guida molto alta).
- Neopatentati a rischio
- Emozioni alla guida
*Auto come parte di s
*Investimento emotivo sull'auto
*Emozioni e controllo
- Vigilanza e variabili intervenienti
- La velocit e il controllo
- Cultura, educazione stradale e controllo (per vari motivi le persone tendono ad
andare in macchina pi veloci di quanto dovrebbero perch pensano di avere pi
controllo di quello effettivo. Pi imparano a guidare pi tendono ad essere spericolate.
Tutti i sistemi culturali si sono proposti dei metodi per diminuire gli incidenti, come
educazione stradale, multe, ecc. Le multe nel nostro sistema culturale non funzionano
perch arrivano prima di tutto dopo, secondo perch nel nostro sistema culturale c'
15-11-2013
Terzo modulo
Processi psicologici individuali influenzati e che influenzano la cultura filo conduttore
della psicologia culturale.
Cultura intrasomatica: quello che entrato dentro di noi giorno dopo giorno. La nostra
mente si conforma con le modalit culturali. Questa cultura intrasomatica va a
configurare il mondo interno delle persone.
Cultura esterna (extrasomatica): cultura esterna al mondo interno individuale,
composta da artefatti
Artefatto: tutto ci che costruito dall'uomo, non presente in natura ma artificiale
prodotto con l'ingegno umano. Il quarto livello della psicologia (cultura) fatto di
artefatti. Gli artefatti sono anche immateriali, come valori, idee politiche, ecc.
La cultura esterna deriva da scelte, decisioni, emozioni e affetti dei singoli, altrimenti
non esisterebbe. Punto centrale della psicologia culturale. Relazione a due vie tra il
mondo degli artefatti e la psiche.
La famiglia ha sicuramente una componente biologica ma frutto di una scelta, fatta
per secondo alcune regole dettate dalla cultura. E' diversa quindi una famiglia di
persone dello stesso genere o tradizionale.
(vedi esempio di due famiglie nell'introduzione del libro di Psicologia Culturale)
Evoluzione
culturale
processo
storico
transgenerazionale
di
accumulo
di
rappresentazioni
Moscovici
le
chiama
sociali
perch
permettono
la
trasmettono identici a quelli dei genitori. Questa potrebbe essere anche una propriet
dei memi. Se per esempio invento una tecnica valida di caccia per abbattere gli
animali, importante che i figli o altri individui successivi imparino esattamente quella
tecnica nel modo corretto, altrimenti rischierebbe di non essere efficace. Dawkins
inizia a studiare quali propriet sono comuni a geni e memi sono importanti per
l'evoluzione culturale.
19-11-2013
Artefatti
- Geni e memi, meravigliosi replicatori di informazione:
*Morfogenesi autonoma (solo geni)
*Fedelt di copiatura teleonomia (le copie devono essere identiche all'originale)
*Fecondit (capacit di moltiplicarsi)
*Longevit (capacit di durare)
Si possono distinguere due tipi di memi, di artefatti (Dawkins):
- Memi veicoli (ci che trasporta l'informazione culturale, per esempio il libro)
- Memi replicatori (l'informazione replicata e contenuta nel veicolo, per esempio il
testo del libro)
Lo stesso artefatto o meme pu significare una cosa differente per diverse culture. Il
meme veicolo lo stesso ma il meme replicatore spesso cambia in base alla cultura.
Sperber fa notare che i geni hanno una caratteristica propria che i memi non hanno:
la morfogenesi autonoma, ovvero una volta che innesco il sistema questo si evolve
autonomamente (pensiamo a cellula uovo e spermatozoo). Il mondo non vivente dei
memi invece non in grado di farlo, non ha morfogenesi autonoma. Gli artefatti non si
riproducono da soli.
Le propriet degli artefatti
1. Doppio statuto e doppio destino
* Necessit dell'investimento di energia psichica (cognitiva, affettiva, materiale e di
tempo) degli individui per mantenersi ed evolversi
entropia (se non immetto forze esterne ho disordine, perdita di informazione in un
sistema) vs neghentropia (versante opposto dell'entropia, aumento di informazione,
tipico del mondo vivente) anche gli artefatti possono andare verso l'entropia o
feticcio (pezzi di legno, piume, ecc ecc - veicolo) ci che secondo alcune
21-11-2013
Teoria del flusso di coscienza: esperienza soggettiva e esperienza ottimale
Esperienza (definizione tecnica): insieme dell'informazione che in un certo momento
abbiamo proveniente dal mondo interno e dal mondo esterno.
Ottimale: il funzionamento dei due ambiti della psiche (cognitivo e emotivo-affettivo)
integrato ed ai massimi livelli che una persona pu avere.
Flusso di coscienza: la coscienza c' ma fluisce in maniera particolarmente intensa.
Dato che una esperienza soggettiva mi collocher nella selezione psicologica. Per
inevitabilmente questa esperienza soggettiva sintetizzer qualcosa, arriver da
qualche parte della vita quotidiana. L'esperienza soggettiva ha inevitabilmente anche
un oggetto.
Esperienza soggettiva
- partecipazione quotidiana e personale
- interazione con gli artefatti e i loro significati (riconoscimento e incorporazione)
(rapporto con la cultura esterna)
- interazione sociale con altri individui
- coinvolgimento emotivo (empatia)
- evoluzione culturale
Esperienza ottimale (psicologia positiva)
- Legato a un'attivit che si sta svolgendo (soggettivamente individuata)
Nella situazione in atto sono presenti alcuni elementi che ci permettono di avere
l'esperienza ottimale. Se ne mancasse anche solo uno non potrei avere quel tipo di
esperienza (in ordine crescente di importanza):
1)scopi e regole chiare es. per i rocciatori se sono su una parete rocciosa devo
sapere quali sono le linee guida, le regole per muovermi in modo corretto su quella
parete e come scopo il dover raggiungere la cima o superare la parete.
2)chiari feedback (riscontri) se mi muovo in un certo modo devo sapere come
sta andando l'azione, se il chiodo si piantato bene o se mi sto muovendo bene in
modo da aggiustare il tiro man mano che l'azione si svolge.
3a)no auto-osservazione non spreco energia psichica per valutare come stanno
andando le cose. Sono cos consapevole di essere consapevole che non ho bisogno di
esserlo. L'io fluisce, la soggettivit nell'azione
3b)concentrazione elevata sulla situazione in atto sono totalmente sulla
situazione. Il rocciatore mentre scala ha tutta l'attenzione sul suo movimento in quel
preciso istante, non su un ipotetico esame del giorno dopo e nemmeno sulla roccia
successiva. E' focalizzato sull'azione in atto. Non si auto-osserva e non valuta come
sta andando la scalata.
4)merging immersione totale nella situazione
21-11-2013
In realt nella storia della psicologia all'interno della psicologia culturale ci sono due
approcci diversi, uno dei quali si chiama proprio Psicologia culturale:
1) Psicologia cross-culturale e transculturale Studio delle similitudini e delle
differenze nel meccanismo psicologico individuale in gruppi in gruppi etnici e culturali
diversi; dei rapporti tra le variabili psicologiche e quelle socioculturali, biologiche ed
ecologiche e delle modifiche in corso di queste variabili. Approccio pi descrittivo e
comparativo
(cross).
Idea
molto
vicina
all'equazione
adattativa.
Il
punto
Es: Nell'approccio etico tutte le mappe cognitive sono fatte in modo simile
strutturalmente ma in alcune culture si pi attenti ad alcuni elementi mentre altre
ad altri.
Nell'approccio emico devo scoprire il modello delle mappe cognitive proprio di una
cultura e non posso usare il modello della cultura da cui provengo o in cui stata
studiato per la prima volta.
26-11-2013
28-11-2013
Due autori padri della psicologia culturale:
Vygotskij (anni '30, scuola russa): il primo che evidenzia in psicologia
l'importanza degli artefatti. Triangolo soggetto artefatto oggetto.
Bruner (seconda met del '900, scuola americana) evidenzia il ruolo degli
artefatti e della cultura sopratutto nel mondo interno.
Due autori precedenti alla nascita della cultura culturale e cross-culturale
propriamente dette.
deve parlare di illogicit ma di a-logicit. Non c' solo il processo cognitivo razionale
ma ci sono sistemi raffinati di lettura della realt diversi da quello logico-razionale.
[*arbitrario: per Sweder non vuol dire inventato ma costruito]
La cultura secondo Sweder un presupposto, a disposizione e il bambino si
sviluppa imparando le regole del gioco, quali che esse siano molto relativismo.
L'universale secondo Sweder l'intenzionalit umana (progetto teleonomico).
(Illusioni ottiche e leggi generali della percezione mediate dalla cultura)
- C' un pluralismo psicologico
- Disciplina interpretativa (pensare attraverso gli altri): la realt la interpreto perch
appartengo ad un gruppo che a sua volta la interpreta.
- Costruzione sociale autoriflessiva: la realt esterna d anche un senso di me stesso.
Mi d l'idea della mia adeguatezza, autostima, senso di esistenza, ecc.
strada, citt, corso di laurea, sistema scolastico, ecc. Non c' mai un solo artefatto un
sistema di artefatti simile a una cipolla.
- Rapporto di causalit reciproca tra mondo/cultura interno e esterno.
29-11-2013
05-12-2013
Alternanza: interiorizzazione di entrambe le culture da parte del soggetto immigrato,
mantenendo la propria cultura ma assorbendo anche quella dell'outgroup: le due
culture rimangono ben separate e alternate a seconda del contesto. (es: migrazione
da adulto, dopo l'adolescenza) Ho esperienza ottimale in attivit di entrambe le
culture e interiorizzo artefatti prelevandoli da entrambe le culture.
Fusione (melting pot): formazione di una nuova cultura attraverso la combinazione
delle diverse culture. (bambini figli di immigrati che nascono in un altro paese 2a e
3a generazione)
diversi motivi (altro esempio: immigrati carcerati che vengono rifiutati da entrambi i
paesi e i malati di mente o tossicodipendenti).
Separazione: Tendono a rimanere uniti al gruppo di migranti della loro stessa origine e
tendono a interagire con l'altro sistema socio-culturale solo negli ambiti di salute,
lavoro, ecc. Per la socializzazione, valori, religione, ecc si riferiranno prevalentemente
alla cultura di origine: sopratutto gli immigrati che non hanno strumenti per accedere
alla lingua e via dicendo o che non vogliono accedervi.
Adattamento come processo che comincia e non finisce mai che consta di diverse
fasi:
1) precontatto: primi contatti tramite media e conoscenti
2) contatto: ci rendiamo conto che l'idea iniziale di un ambiente che avevamo in
precedenza era parziale e che non avevamo considerato la fatica cognitiva del primo
periodo.
3) conflitto: mi rendo conto che non cos facile adattarsi ad un altro sistema
culturale e come sono io non sempre accettabile o compreso dagli altri e entro in
conflitto con alcune persone, abitudini e sistema sociale e attribuisco a quest'ultimo la
colpa del mio non essere accolto.
4) crisi: ad un certo punto della fase del conflitto mi rendo conto che non il sistema
che non mi vuole ma sono io forse a non essere del tutto elastico, che non voglio
modificare certe cose. Mi metto in discussione per essere accolto.
5) adattamento: da come si risolve la crisi mi indirizzer verso uno dei 4 modelli di
adattamento. In alcuni periodi o a causa di cambiamenti di qualche tipo posso tornare
alla fase di conflitto e crisi. Il processo non finisce mai.
MODELLO DELL'ADATTAMENTO DI BOHURIS (1997)
Si accorge che il modello di Berry era troppo ottimista, perch prevede che se uno
bravo, competente e vuole integrarsi si integra. In realt non cos semplice. Berry
secondo Bohuris non considera il sistema sociale e il sitema politico e le risposte che
questo d. Aggiunge quindi al modello:
- Atteggiamenti di integrazione degli immigrati
- Orientamenti di integrazione della societ ospitante (le leggi [artefatti] e i
cambiamenti della societ)
06-12-2013
S E CULTURA
- S: elementi culturali e idiosincratici (si forma attraverso l'esperienza soggettiva
nella cultura = selezione psicologica)
- S si forma attraverso:
*relazioni tra individui appartenenti alla stessa cultura
*pratiche narrative la narrazione che io mi faccio dell'esperienza interna e di ci
che mi circonda quello che sta al centro della relazione mondo esterno/interno. La
narrazione individuale e tiene conto di mondo esterno e mondo interno.
*relazione con artefatti (CE)
*agentivit l'agire che costruisce il s.
Note aggiuntive:
- Il s necessariamente psico-sociale.
- Le mappe cognitive fanno parte del s.
FINE.