Lo studio II di Stockhausen, provvisoriamente intitolato
‘’Bewegungen’’, fu composto nel 1954 e insieme allo studio I completa la raccolta ‘’Opus 3’’. Questa opera rappresenta la prima pubblicazione di musica elettronica. Il brano fu commissionato dalla NWDR dove nello studio ‘’Fur elektronische musik’’ di Colonia fù creato. Fù eseguito per la prima volta il 19 ottobre del 1954 sempre a Colonia insieme allo studio I. Questo studio si oppone alla musica concreta in quanto Stockhausen non utilizzò alcuna sorgente acustica elettronica, ma solo note ‘’pure’’ senza armonici, quindi frequenze generate da un generatore di frequenze. Come cita appunto il compositore: ‘’ L’ organizzazione cosciente della musica si estende alla sfera microacustica del materiale sonoro stesso’’. La composizione si basa sul numero 5: Il brano è diviso in 5 sezioni principali di cui ognuna suddivisa in altre 5 sottosezioni e ciascuna sottosezione contiene 5 gruppi contenenti da 1 a 5 suoni, chiamati ‘’miscele di toni’’. Ogni miscela di toni è composta da 5 toni sinusoidali. Anche nelle altezze è presente il numero 5, infatti il compositore ha costruito una scala basata sull’ intervallo 5:1 diviso in 25 parti uguali. A causa dell’ intervallo di base impostato non si possono duplicare le ottave. Le 5 sezioni del brano vengono differenziate per i tipi di gruppi che il compositore ha usato.
1 Sezione: Melodico con suoni legati. (Melodico = Orizzontale)
2 Sezione: Cordale. (Cordale = Verticale) 3 sezione: Melodico con silenzi tra i suoni. 4 sezione: stesso schema della sezione 2. 5 sezione: combinazione tra Melodico e Cordale. Nel corso degli anni lo ‘’Studio II’’ ha acquisito un importanza rilevante, non solo nelle composizioni di Karlheinz Stockhausen, ma in tutta la storia della musica elettronica del 1900.