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Università di Roma
Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale
via Eudossiana, 18 – 00184 Roma
0 0 s 12 c 12 0 a1s 1 0 s 12 a2 a1s 1
P3 T 2 P3
2
0 0 1 0 0 0
0 0 0 1 1 1
Non è più necessario, nella trattazione delle velocità, ricorrere alle usuali matrici 4×4, essendo
sufficienti per le relazioni tra velocità, matrici d’ordine 3. Si ottiene quindi:
a1s 1 1 a2 s 12 1 2
0
v3 a1c 1 1 a2 c 12 1 2
0
a1s 1 a2 s 12 a2 s 12 0 1
a1c 1 a2 c 12 a2 c 12 0 2
0 0 0 0
Un sistema articolato con due segmenti
L’importante risultato espresso dall’ultima relazione mostra che la velocità può essere espressa
come prodotto di una matrice dipendente dagli angoli , quindi dalla configurazione del
sistema, e da un vettore di derivate degli stessi angoli.
La matrice prende il nome di Jacobiano.
Lo Jacobiano varia con la configurazione ed assumendo una legge temporale di variazione degli
angoli in corrispondenza di una certa configurazione, si ottiene per moltiplicazione la
corrispondente velocità v3, in corrispondenza del punto 3.
a1s 1 1 a2 s 12 1 2
0
v3 a1c 1 1 a2 c 12 1 2
0
a1s 1 a2 s 12 a2 s 12 0 1 1
a1c 1 a2 c 12 a2 c 12 0 2 J i 2
0 0 0 0 0
Un sistema articolato con due segmenti
Si assuma ad esempio, in conformità ad un’osservazione sperimentale del moto di
deambulazione lenta, una legge di variazione degli angoli data dalle relazioni:
1 10 1 sin t
2 2 sin 2 t
Le leggi assunte si riferiscono al moto di avanzamento della gamba nella seguente successione
Un sistema articolato con due segmenti
• slancio iniziale del ginocchio e della coscia che ruota nel senso positivo delle rotazioni,
quello antiorario, partendo però da un angolo di partenza negativo;
• la tibia ruota nel senso negativo delle rotazioni, rispetto al femore. Questo è dovuto al
fatto che l’azione del muscolo flessore del ginocchio, rappresentato in Figura come una
molla, fa ruotare i due elementi che collega in senso opposto;
• continua la rotazione del femore mentre il ginocchio è esteso, generando una rotazione
positiva della tibia;
• femore e tibia terminano il ciclo di movimento quando sono allineati.
1 10 1 sin t
2 2 sin 2 t
Un sistema articolato con due segmenti
Quello analizzato è solo un quarto del ciclo completo di deambulazione per poter analizzare
la legge di variazione della velocità della caviglia, il punto indicato come nodo 3 nella
trattazione precedente. Riprendendo quindi la legge di variazione degli angoli e derivando si
ha:
1 10 1 sin t
1 1 cos t
2 2 2 cos 2 t
1 1 cos t
2 2 2 cos 2 t
Un sistema articolato con due segmenti
a1s 1 a2 s 12 a2 s 12 0 1 1
0
v3 a1c 1 a2 c 12 a2 c 12 0 2 J i 2
0 0 0 0 0
1 1 cos t
2 2 2 cos 2 t
a1s 1 a2 s 12 a2 s 12 0 cos t
1
0
v3 a1c 1 a2 c 12 a2 c 12 0 2 2 cos 2 t
0 0 0 0
Un sistema articolato con due segmenti
Per giungere ad una valutazione numerica della legge di velocità della caviglia si supponga che
il movimento corrispondente alla parte di ciclo analizzata sia compiuto in un secondo. Si
assumano inoltre i seguenti dati:
10 90 ;
20 0;
1 2 30 ;
a1 a2 0, 45 m
rad s
2
Un sistema articolato con due segmenti
Si tenga presente che il tempo di 1 s,
corrisponde ad un quarto di ciclo per il femore
ed un intero ciclo d’oscillazione per la tibia
1 10 1 sin t
2 2 sin 2 t
a1s 1 a2 s 12 a2 s 12 0 1
0
v3 a1c 1 a2 c 12 a2 c 12 0 2
0 0 0 0
v3 x a1 sin 1 1 a2 sin 1 2 1 2
v3 y a1 cos 1 1 a2 cos 1 2 1 2
Un sistema articolato con due segmenti
v1 0
Un altro procedimento di calcolo per sistemi articolati
piani è applicabile quando esiste almeno un punto in cui è v2 v1 1 P2
noto il valore della velocità e dell’accelerazione, ad
v3 v2 1 2 P3 P2
esempio un punto fisso.
Si mostra questo procedimento di calcolo applicato alla
determinazione della velocità e dell’accelerazione in
qualunque punto di un sistema articolato piano, quando
sono date la configurazione del sistema e le velocità
angolari nei suoi giunti.
Si consideri lo stesso sistema articolato considerato in
precedenza, e si applichi il teorema di Rivals, partendo dal
primo elemento, nel quale è presente un punto fisso, e
passando in seguito al secondo elemento, ottenendo:
Un sistema articolato con due segmenti
Sostituendo i vettori espressi secondo le componenti, si ha:
v2 x 0 a1c 1 a1s 1 1
v2 y 0 0 a1s 1 a1c 1 1
v1 0
0 1 0 0
v2 v1 1 P2
v3 x a1s 1 1 0 a2 c 1 2
v3 v2 1 2 P3 P2 v3 y a1c 1 1 0 a2 s 1 2
0 0 1 2 0
a1s 1 1 a2 s 1 2 1 2
a1c 1 1 a2 c 1 2 1 2
0
l’espressione della velocità del punto 3 è identica a quella ottenuta per altra via. Si ricordi che
12 = 1+ 2. La procedura illustrata è applicabile, anche se non si è alla presenza di un punto
fisso, a condizione che nel punto da cui la procedura ha inizio la velocità sia, in ogni caso,
nota.
Un sistema articolato con due segmenti
v2 v1 1 P2 vr 3 1 2 P3 P2
v2 x a1s 1 1
vr 3 x a2 s 1 2 1 2
v2 y a1c 1 1
vr 3 y a2 c 1 2 1 2
0 0 0 0
Un sistema articolato con due segmenti
v3 v2 1 2 P3 P2
v3 x a1s 1 1 a2 s 1 2 1 2
v3 y a1c 1 1 a2 c 1 2 1 2
0 0