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A.A. 2001/2002
Prof. G. Busatto
Esercitazione 1
Reti RLC
STRUMENTI UTILIZZATI:
COMPONENTI UTILIZZATI:
L’ esercitazione è mirata alla misura della risposta armonica di una rete RLC, il cui schema
è:
2
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Antonio Formato – Emilio Mignanelli
circuito si procede con l’analisi dalle basse frequenze verso le alte, inizialmente a passi di
decade intera (da 10 Hz a 1Mhz come indicato), calcolando il guadagno del circuito
tramite la formula: Av dB ≡ 20 log Vo Vi .
3
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Corso di elettronica analogica
Come riportato in tabella, le misurazioni sono state riportate a partire da 100 Hz dato che a
frequenze inferiori il guadagno è pressoché unitario e lo sfasamento è nullo. Analogamente
per frequenze superiori ai 300 KHz non sono state riportate misure per il motivo che non è
apprezzabile la misura con l’oscilloscopio.
La frequenza di taglio rilevata sperimentalmente è intorno ai 57 KHz con un guadagno di
circa 6,2 dB.
L’ analisi sperimentale si avvicina molto, per quanto riguarda la precisione dei risultati,
all’analisi analitica riportata di seguito.
1
Vi ( s )
Vo( s ) 1 1
Vo(s ) ≡ sC ⇔ ≡ ≡
1 Vi ( s ) 1 s LC + sRC + 1
2
R + sL + s ( R + sL + )
sC sC
1 1
H ( jωo) ≡ ≡
− ω ⋅ 330 ⋅ 10 ⋅ 22 ⋅ 10 + jω ⋅ 56 ⋅ 22 ⋅ 10 + 1 1 − ω ⋅ 7,26 ⋅ 10 + jω ⋅ 1,23 ⋅ 10 −6
2 −6−9 −9 2 −12
1 1
ωo ≡ ≡ ≡ 371134 ≈ 3,71 ⋅ 10 5 rad/s
−6 −9
LC 330 ⋅ 10 ⋅ 22 ⋅ 10
ω0
f0 ≡ ≡ 59068 ≈ 59 KHz frequenza di risonanza
2π
1 1 1
H ( jω 0 ) ≡ −12
≡ ≡ =
1 − (3,71 ⋅ 10 ) ⋅ 7,26 ⋅ 10 + j 3,71 ⋅ 10 ⋅ 1,23 ⋅ 10
5 2 5 .6
1 − 1 + j 0,456 j 0.456
j 0,456
≡ ≡ − j 2,19
− 0,208
H ( jω 0 ) ≡ 2,19 2 ≡ 2,19 possiamo adesso calcolare il guadagno in dB dato da:
Nelle tabelle seguenti sono riportati i grafici del guadagno in dB e della fase del circuito.
4
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Antonio Formato – Emilio Mignanelli
Esercitazione 2
Amplificatore Operazionale
STRUMENTI UTILIZZATI:
-Oscilloscopio analogico
-Generatore di funzioni
-Cavi di collegamento vari
COMPONENTI UTILIZZATI:
Configurazione invertente
5
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Corso di elettronica analogica
INGRESSO → V pp = 300mV
USCITA → V pp = 3V
v0 3
AV = = = 10
vi 0,3
AV dB
= 20 log 10 = 20dB
Il modulo del guadagno è di circa 10; infatti, analizzando analiticamente questa configurazione,
la corrente in ingresso al morsetto negativo è trascurabile e consideriamo un corto circuito tra il
morsetto A e il morsetto invertente, quindi:
v 0 − vi
I=
R1 + R2
R1 − Ad ⋅ R2
v0 = − Ad (vi − R1 I ) ⇒ v0 = − Ad vi + (v0 − vi ) ⋅ ⇒ v0 = ⋅ vi
R1 + R 2 Ad ⋅ R 1 + R1 + R 2
v0 R
=− 2
vi R1
L’ amplificazione dipende da un rapporto tra 2 resistori che in questo caso specifico è proprio
pari a 10. Inoltre è da notare che il segnale d’uscita è in controfasce con quello d’ingresso,
questo spiega il segno meno nell’espressione precedente.
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Antonio Formato – Emilio Mignanelli
10 6 10,00 20,00
20 6 10,00 20,00
30 6 10,00 20,00
100 6 10,00 20,00
200 5,2 8,67 18,76
300 4 6,67 16,48
400 3,4 5,67 15,07
500 2,7 4,50 13,06
600 2,3 3,83 11,67
700 1,9 3,17 10,01
800 1,6 2,67 8,52
900 1,3 2,17 6,72
1000 1,16 1,93 5,73
2000 0,38 0,63 -3,97
INGRESSO → V pp = 1,5V
USCITA → V pp = 15V
V pp
S .R. = VOUT ⋅ ω 3dB = VOUT ⋅ 2πf 3dB = 15 ⋅ 2 ⋅ π ⋅ 291,67 ⋅ 10 −3 = 27,50
µs
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Corso di elettronica analogica
f=10KHz
INGRESSO → 1,2V pp
USCITA → 11,7V pp
v0 11,7
Av = = = 9,65
vi 1.2
Av = 20 log 9,65 = 19,7dB
Configurazione integratore
8
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Antonio Formato – Emilio Mignanelli
R2 1 ⋅ 10 6
Av = − =− = −100
R1 1 ⋅ 10 4
9
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Corso di elettronica analogica
1
ωτ = = 100 rad
R2 ⋅ C sec
f t = 15,9 KHz
Di seguito sono riportate le misure effettuate sul circuito per calcolare la risposta in frequenza
della configurazione integratore reale:
V IN = 0,2V pp
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Antonio Formato – Emilio Mignanelli
Esercitazione 3
Alle medie frequenze i condensatori possono essere considerati come corto circuiti, quindi:
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Corso di elettronica analogica
v0
Av = = − g m (R L // RC // r0 )
vs
Se RC>>r0 ⇒ RC // r0 ≅ RC
⇒ Av = − g m RC l’ amplificatore è invertente
Se RC>>RL ⇒ RC // RL ≅ RC
I
Av = − C ⋅ RC
VT
Per quanto riguarda la prima richiesta:
Si procede l’analisi con la simulazione al calcolatore con PSPICE ricordando i valori delle
resistenze del circuito: RB=127KΏ, RC=191Ώ, RE=1176Ώ.
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Antonio Formato – Emilio Mignanelli
Dinamica di uscita
Applicando la “regola del pollice” (o “thumb rule”), progettando RB, RC, RE in modo tale da
ottenere una ripartizione della tensione pari a1/3 su i tre componenti del ramo d’uscita (RC, Q1, RE),
si vuole determinare il guadagno dell’amplificatore in questa configurazione.
Si procede con l’analisi in questo modo:
VCE × I C = 100mW
1 1 100 ⋅ 10 −3 0,1
C CE = ⋅ V A lim entazione = ⋅ 24 = 8V ⇒ I C = = = 0,0125 A
3 3 VCE 8
1
R E I E = 24 = 8V
3
⇒ I C ≅ I E ⇒ RC ≅ RE
1
RC I C = 24 = 8V
3
8
RC = RE = = 640Ω
0,0125
R B I B = V EE − V BE − R E I E = 12 − 0,7 − 8 = 3,3V
IE
I E = ( β + 1) I B ⇒ I B =
( β + 1)
RB
RE >> ⇒ 640 >> 264 …che è verificata.
β +1
Il guadagno vale:
I C RC 0,0125 ⋅ 640
AV = = = 307,69
VT 26 ⋅ 10 −3
Av dB
= 20 log 307,69 = 49,7 dB
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Corso di elettronica analogica
a) Caso Av = 50
I C RC
= 50 ⇒ I C R C = 50 ⋅ VT = 50 ⋅ 26 ⋅ 10 −3 = 1,3V
VT
1
Si pone I E RE = 12 = 4V
3
VCE = VCC − RE I E − RC I C = 12 − 4 − 1,3 = 6,7
0,1 0,1
IC = = = 0,015 A
V CE 6.7
50 ⋅ VT 1,3
RC = = = 86,66Ω
IC 0,015
IC ≅ I E
4 4
RE I E = 4 ⇒ RE = = = 266,66Ω
I E 0,015
I p = 0,1I E = 0,0015 A
VCC 12
VCC = ( R B1 + R B 2 ) I p ⇒ ( R B1 + R B 2 ) = = = 8000Ω = 8 KΩ
Ip 0,0015
1
V BB = VCC = 4
3
R B1 + RB 2 = 8000
RB1 Risolvendo il sistema si ha: RB1=5333,33Ώ RB2=2666,66Ώ
R + R = V BB
B1 B2
RB1 RB 2 RB
R B = R B1 // RB 2 = = 1777,77Ω con RE >>
RB1 + R B 2 ( β + 1)
Di seguito sono riportati i grafici del guadagno per questo tipo di configurazione.
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Antonio Formato – Emilio Mignanelli
0,1 0,1
VCE I C = 0,1W ⇒ I C = = = 0,025 A
VCE 4
I C ≅ I E = 0,025 A
R B = RB1 // RB 2 = 1066,66Ω
4 4
RC I C = 4 ⇒ RC = = = 160Ω
I C 0,025
VBE
RE =
IE
3,3
V E = VBB − VBE = 4 − 0,7 = 3,3V ⇒ RE = = 132Ω Resistenza di emettitore
0,025
Il guadagno dell’amplificatore è:
I C RC 0,025 ⋅ 160
Av = = = 153,8
VT 26 ⋅ 10 −3
AV dB
= 20 log 153,8 = 43,7 dB
il grafico del guadagno simulato al calcolatore è quello mostrato nelle pagine seguenti.
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Corso di elettronica analogica
Programmi Spice
- Caso 1
- Caso 2
- Caso 3
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Antonio Formato – Emilio Mignanelli
.LIB EVAL.LIB
VS 1 0 DC 0 AC 10m 0
Cb 1 2 100u
R1 2 6 5400
R2 2 0 2700
Q1 3 2 4 Q2N2222
Rc 3 6 86.66
Vcc 6 0 12V
CL 3 5 100u
Rload 5 0 1meg
Re 4 0 266.66
Ce 4 0 100u
.AC DEC 20 100m 100G
.OP
.PROBE
.END
- Caso 4
VS 1 0 DC 0 AC 10m 0
Cb 1 2 100u
R1 2 6 3200
R2 2 0 1600
Q1 3 2 4 Q2N2222
Rc 3 6 160
Vcc 6 0 12V
CL 3 5 100u
Rload 5 0 1meg
Re 4 0 132
Ce 4 0 100u
AC DEC 20 100m 100G
.OP
.PROBE
.END
Esercitazione 4
Alimentatore Stabilizzato
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Corso di elettronica analogica
IL
1 Rs = 0 5Ω 2 3 D1 6 R 7
. . n:1
C RL Vo
Vac
. D2
4
R1 = 100MΩ
5
0
Vγ Vγ Vγ
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Antonio Formato – Emilio Mignanelli
Nel secondo stadio troviamo un filtro capacitivo che ha lo scopo di ridurre drasticamente le
variazioni della tensione all’uscita del raddrizzatore. Quando questa tensione aumenta, il
condensatore si carica fino al valore di picco e quindi la tensione di uscita di questo secondo stadio
raggiunge tale valore. A questo punto, la tensione all’uscita del raddrizzatore inizia a decrescere; il
condensatore si carica sul carico fino a quando la tensione all’uscita del raddrizzatore non sarà
maggiore della tensione ai suoi capi; si carica di nuovo fino al valore di picco e dopo il processo si
ripete.
Vp Vp Vp
V V
Come vediamo dal grafico, la tensione non è proprio costante, ma c’è una certa oscillazione tra il
valore Vp e il valore V . Tale oscillazione viene detta tensione di ripple:
Vr = Vp – V
Abbiamo infine un terzo stadio dove c’è un circuito stabilizzatore realizzato mediante l’utilizzo di
un diodo zener e serve a ridurre il ripple introdotto dal filtro capacitivo e quindi a stabilizzare il più
possibile la tensione di uscita.
In pratica la tensione all’uscita del filtro capacitivo sarà tale da far entrare in conduzione il diodo
zener il quale fornisce una tensione pressoché costante ai capi del carico e quindi l’effetto voluto di
stabilizzazione.
La resistenza R serve a far in modo che la corrente circolante nello zener non vada al di sotto di un
certo valore oltre il quale non è più garantito l’effetto di stabilizzazione di tale dispositivo.
Calcoli di progetto
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Corso di elettronica analogica
Vac picco
= V3
n
- Calcolo di “RLmin”
V0
R L min = = 500Ω
I L max
- Calcolo di “R”
V6 − V Z
R=
I L max + I Z min
Vac picco
V6 = V3 − Vdiodo − Vripple = − Vdiodo − Vripple = 16,3V
n
VZ = 12,1V ⇒ R = 145Ω ≅ 140Ω
I = 24mA
L max
I Z min = I ZK = 5mA
- Calcolo di “C”
IR
Vripple = C ' = 2C
f ⋅C'
*
con 2 fattore di copertura e f * = 100 Hz frequenza del segnale all’uscita del raddrizzatore che è il
doppio della frequenza del segnale d’ingresso Vac.
V6 − V7 V6 − VZ
IR = =
R R
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Antonio Formato – Emilio Mignanelli
V6' + V6''
V6 = = 20,82V ⇒ I R = 0,062
2
I
C' = * R = 0,0062 F ⇒ C = 2C ' = 1,24mF ≅ 1mF
f ⋅ Vripple
Programma Spice
ALIMENTATORE STABILIZZATO.CIR
.LIB EVAL.LIB
.model Dfor D(Is=100E-12 n=1.679)
.model Drev D(Is=100E-12 n=0.01)
Vac 1 0 SIN 0V 339.41V 50Hz
Rs 1 2 0.5ohm
Lp 2 0 10mH
Ls1 3 4 44uH
Ls2 4 5 44uH
K12 Lp Ls1 0.999
K13 Lp Ls2 0.999
K23 Ls1 ls2 0.999
D1 3 6 D1N4148
D2 5 6 D1N4148
R 6 7 140ohm
C 6 4 1mF
R1 4 0 100MEGohm
Df 4 7 Dfor
Dr 7 8 Drev
Vzo 8 9 11.9V
Rz 9 4 10ohm
Rl 7 4 500ohm
.TRAN 1ms 400ms 0s 1ms
.PROBE
.END
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Corso di elettronica analogica
R L = RL min
R L = 1,25 ⋅ RL min
R L = 2,5 ⋅ RL min
R L = 0,75 ⋅ Rl min
Per tali valori di carico sono stati usati i seguenti valori di tensione:
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