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Alberto Racerro Matricola 209806

Yurij Rizzi Matricola 215206


Laboratorio di Chimica
ESPERIENZA 2.1

OBIETTIVI:
L’esperienza ha lo scopo di focalizzare i concetti base della cinetica di una reazione chimica omogenea: ordine di
reazione, catalisi e costanti di velocità. In particolare viene analizzato l’effetto della concentrazione in un
processo redox determinando l’ordine di reazione e la legge cinetica. Le difficoltà di previsione della cinetica e del
meccanismo di una reazione chimica sono infine sperimentate sperimentando una reazione spontaneamente
oscillante.

SICUREZZA:
Tutti i reagenti usati in questo esperimento devono essere considerati nocivi. Tutte le operazioni richiedono l'uso
di occhiali e guanti. Evitare l'ingestione di soluzioni o solidi. Fare in particolare attenzione nell’uso di acqua
ossigenata perché caustica per la pelle. H 2O2 e K2S2O8 sono inoltre composti esplosivi se non correttamente
maneggiati.

RICORDARSI (aq) ed EQUAZIONI IONICHE

MATERIALE e STRUMENTI UTILIZZATI: REAGENTARIO:


Beaker dalla portata di 250 ml Sol. KI 0.2 M (ioduro di potassio)
Beaker dalla portata di 100ml Sol. Salda d’amido
Burette (portata=50ml o 25ml, sensibilità=0.1ml) Sol. Na2S2O3 0.4 M (tiosolfato di sodio)
Pipette (portata=1ml, sensibilità=0.1ml) Sol. KNO3 0.2 M (nitrato di potassio)
Siringa in vetro (portata 1ml, sensibilità=0.1ml) Sol. EDTA (Acido etilendiamminotetraacetico)
Siringa in plastica (portata 1ml, sensibilità=0.1 ml) Sol. (NH4)2S2O8 0.2 M (persolfato d’ammonio)
Oscillatore magnetico
Cronometro

S2O82- + 2I- → I2 + 2SO42- [1]

persolfato ioduro iodio solfato

I2 + 2S2O32- → 2I- + S4O62- [2]

Iodio tiosolfato ioduro tetrationato

I2 + (C6H10O5)n • H2O → complesso blu [3]

iodio salda d’amido

Riassumendo, gli ioni ioduro e persolfato reagiscono per formare iodio e solfato nella reazione (1). Questo
iodio è istantaneamente consumato dagli ioni tiosolfato secondo la reazione (2). Non appena tutti gli ioni
tiosolfato sono consumati, l’eccesso di iodio prodotto in (1) è libero di reagire con l’amido colorando la
soluzione in blu (3). La quantità di ioni tiosolfato aggiunti ci dice quanto iodio è stato prodotto nel tempo
intercorso perché la reazione ritorni blu.

PROCEDURA SPERIMENTALE
Soluzione 1: Soluzione 3:

25,0 mL di soluzione di KI 0,2 M 50,0 mL di soluzione di KI 0,2 M

1,0 mL di soluzione di amido 1,0 mL di soluzione di amido

1,0 mL di soluzione Na2S2O3 0,4 M 1,0 mL di soluzione Na2S2O3 0,4 M

48,0 mL di soluzione di KNO3 0,2 M 23,0 mL di soluzione di KNO3 0,2 M

1 goccia di soluzione di EDTA 1 goccia di soluzione di EDTA

Volume totale: 75,0 mL Volume totale: 75,0 mL

Soluzione 2: Soluzione 4:

25,0 mL di soluzione di KI 0,2 M 12,5 mL di soluzione di KI 0,2 M

1,0 mL di soluzione di amido 1,0 mL di soluzione di amido

1,0 mL di soluzione Na2S2O3 0,4 M 1,0 mL di soluzione Na2S2O3 0,4 M

23,0 mL di soluzione di KNO3 0,2 M 35,5 mL di soluzione di KNO3 0,2 M

1 goccia di soluzione di EDTA 1 goccia di soluzione di EDTA

Volume totale: 50,0 mL Volume totale: 50,0 mL


Soluzione 1:

i) Becher A: Utilizzando le tre burette da 50 mL messe a disposizione degli studenti, ognuna delle quali
opportunamente siglata in base al contenuto (una contenente KI, un’altra contenente (NH 4)2S2O8 e l’ultima
contenente KNO3), sono stati versati 25,0 mL di soluzione di KI 0,2 M e 48,0 mL di soluzione di KNO 3 0,2 M
all’interno di un becher da 250 mL. Successivamente, utilizzando due pipette da 1 mL (ognuna per una
diversa sostanza), sono stati prelevati 1,0 mL di soluzione di amido e 1,0 mL di soluzione Na 2S2O3 0,4 M e
sono stati versati all’interno dello stesso becher. Infine, è stata aggiunta una goccia di soluzione EDTA, al
fine di chelare eventuali metalli pesanti in soluzione ed evitare potenziali processi catalitici.
Complessivamente, è stata ottenuta una soluzione di 75 mL.
Infine, all’interno del becher è stata posizionata un’ancoretta magnetica e lo stesso è stato posto sopra un
agitatore magnetico impostato su 750 rpm.

ii) Becher B: In un becher pulito da 100 mL, mediante la buretta contenente (NH 4)2S2O8, sono stati versati
25 mL di (NH4)2S2O8 0,2 M.

iii) Becher C: Successivamente, tramite una pipetta graduata da 10 mL, sono stati versati 10 mL di soluzione
di Na2S2O3 0,4 M in un altro becher pulito da 100 mL.
Da quest’ultimo, utilizzando una siringa graduata da 1 mL, sono stati prelevati 7 volumi da 1 mL ad intervalli
di tempo definiti dall’avanzare della reazione (si veda il punto v).

iv) Una volta pronti i tre becher, è stato predisposto un cronometro sul bancone. Si è poi proceduto a
versare nel becher A la soluzione di (NH 4)2S2O8 contenuta nel becher B, facendo attenzione a far partire il
cronometro nello stesso istante dell’operazione.

v) Dopo un po’ di tempo la soluzione è diventata blu: in quell’istante è stato iniettato 1 mL di Na 2S2O3 nella
soluzione (tempestivamente tornata incolore) e contemporaneamente è stato registrato il valore
temporale indicato dal cronometro.

Di seguito vengono riportati i tempi registrati:



Moli S2O82-
aliquota ∆t ∆ t (s) Tempo tot. Tempo tot. (s)
consumate
S2O82-
0 3'35" 215 3’35” 215 2,000E-04
1 3'38" 218 7’13” 433 4,000E-04
2 3'42" 222 10’55” 655 6,000E-04
3 3'45" 225 14’40” 880 8,000E-04
4 3'49" 229 18’29” 1109 1,000E-03
5 3'51" 231 22’20” 1340 1,200E-03
6 3'54" 234 26’14” 1574 1,400E-03
7 3'56" 236 30’10” 1810 1,600E-03
A partire dai dati appena riportati, è stato costruito un grafico che lega il tempo (sull’asse delle ascisse) alle
moli di persolfato consumato (ordinate).

Velocità Sol. 1
1.800E-03
1.600E-03
f(x) = 8.76948800547944E-07 x + 2.12973018509599E-05
Persolfato consumato (mol)

1.400E-03
1.200E-03
1.000E-03
8.000E-04
6.000E-04
4.000E-04
2.000E-04
0.000E+00
0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 2000
Tempo (s)

Il coefficiente angolare che ne deriva, se diviso per il volume iniziale della soluzione, permette di ottenere
una grossolana stima della velocità di reazione, secondo la relazione:
−7
m 8,77 ∙ 10 mol /s −6
v= = =8,77∙ 10 mol / L∙ s
Vi 0,1 L
Soluzione 2:

Anche se la preparazione è stata analoga alla prima, la seconda soluzione è stata preparata prelevando 25,0
mL di soluzione di KI 0,2 M e 23,0 mL di soluzione di KNO 3 0,2 M, raggiungendo un volume totale di 50 mL, a
cui sono stati aggiunti 50 mL di (NH4)2S2O8.
La procedura seguita è stata analoga a quanto fatto precedentemente.

Di seguito vengono riportati i tempi registrati:



Moli S2O82-
aliquota ∆t ∆ t (s) Tempo tot. Tempo tot. (s)
consumate
S2O82-
0 1’51” 110 1’50” 110 2,000E-04
1 1’53” 113 3’43” 223 4,000E-04
2 1’55” 115 5’38” 338 6,000E-04
3 1’58” 118 7’36” 456 8,000E-04
4 2’00” 120 9’36” 576 1,000E-03
5 2’03” 123 11’39” 699 1,200E-03
6 2’06” 126 13’45” 825 1,400E-03
7 2’10” 130 15’55” 955 1,600E-03

A partire dai dati appena riportati, è stato costruito il seguente grafico:

Velocità Sol. 2
1.800E-03
1.600E-03
f(x) = 1.65789402606501E-06 x + 3.33358978745136E-05
Persolfato consumato (mol)

1.400E-03
1.200E-03
1.000E-03
8.000E-04
6.000E-04
4.000E-04
2.000E-04
0.000E+00
0 200 400 600 800 1000 1200
Tempo (s)

Di seguito la stima della velocità di reazione, calcolata dividendo il coefficiente angolare per il volume
iniziale:
−6
m 1,66 ∙10 mol/ s −5
v= = =1,66 ∙ 10 mol/ L ∙ s
Vi 0,1 L
Soluzione 3:

La terza soluzione è stata preparata prelevando 50,0 mL di soluzione di KI 0,2 M e 23,0 mL di soluzione di
KNO3 0,2 M, raggiungendo un volume totale di 75 mL, a cui sono stati aggiunti 25 mL di (NH 4)2S2O8.

Di seguito vengono riportati i tempi registrati:



Moli S2O82-
aliquota ∆t ∆ t (s) Tempo tot. Tempo tot. (s)
consumate
S2O82-
0 1’32” 92 1’32” 92 2,000E-04
1 1’35” 95 3’07” 187 4,000E-04
2 1’39” 99 4’46” 286 6,000E-04
3 1’43” 103 6’29” 389 8,000E-04
4 1’47” 107 8’16” 496 1,000E-03
5 1’49” 109 10’05” 605 1,200E-03
6 1’52” 112 11’57” 717 1,400E-03
7 1’55” 115 13’52” 832 1,600E-03

A partire dai dati appena riportati, è stato costruito il seguente grafico:

Velocità Sol. 3
1.800E-03
1.600E-03
f(x) = 1.88711272177924E-06 x + 4.98557188384516E-05
Persolfato consumato (mol)

1.400E-03
1.200E-03
1.000E-03
8.000E-04
6.000E-04
4.000E-04
2.000E-04
0.000E+00
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900
Tempo (s)

Di seguito la stima della velocità di reazione, calcolata dividendo il coefficiente angolare per il volume
iniziale:

m 1,89 ∙10−6 mol/s


v= = =1,89 ∙10−5 mol / L∙ s
Vi 0,1 L
Soluzione 4:

La quarta soluzione è stata preparata prelevando 12,5 mL di soluzione di KI 0,2 M e 35,5 mL di soluzione di
KNO3 0,2 M, raggiungendo un volume totale di 50 mL, a cui sono stati aggiunti 50 mL di (NH 4)2S2O8.

Di seguito vengono riportati i tempi registrati:



Moli S2O82-
aliquota ∆t ∆ t (s) Tempo tot. Tempo tot. (s)
consumate
S2O82-
0 3’38” 218 3’38” 218 2,000E-04
1 3’41” 221 7’29” 439 4,000E-04
2 3’45” 225 11’04” 664 6,000E-04
3 3’48” 228 14’52” 892 8,000E-04
4 3’51” 231 18’43” 1123 1,000E-03
5 3’55” 235 22’38” 1358 1,200E-03
6 4’03” 243 26’41” 1601 1,400E-03
7 4’08” 248 30’49” 1849 1,600E-03

A partire dai dati appena riportati, è stato costruito il seguente grafico:

Velocità Sol. 4

1.800E-03

1.600E-03
f(x) = 8.5946475666679E-07 x + 2.50648777132079E-05
1.400E-03
Persolfato consumato (mol)

1.200E-03

1.000E-03

8.000E-04

6.000E-04

4.000E-04

2.000E-04

0.000E+00
0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 2000

Tempo (s)

Di seguito la stima della velocità di reazione, calcolata dividendo il coefficiente angolare per il volume
iniziale:
−7
m 8,59 ∙10 mol/ s
v= = =8,59 ∙ 10−6 mol /L ∙ s
Vi 0,1 L
Velocità a confronto
1.800E-03
1.600E-03
Persolfato consumato (mol)

1.400E-03
1.200E-03
1.000E-03 Sol. 1
Sol. 2
8.000E-04
Sol. 3
6.000E-04 Sol. 4
4.000E-04
2.000E-04
0.000E+00
0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 2000
Tempo (s)

Calcoli:
A questo punto, a partire dai dati disponibili, è stata fatta una panoramica più completa per
poter visualizzare più agilmente il progredire della reazione.
o Quinta colonna: A partire dalle moli iniziali (note) di persolfato, sono state calcolate le
moli di persolfato rimaste in soluzione, sottraendo dal numero iniziale di moli la
quantità di persolfato consumato nella reazione;
o Sesta colonna: A partire dal volume iniziale di 100 mL, ad ogni aliquota di tiosolfato il
volume è stato aumentato di 1 mL;
o Settima colonna: Dividendo le moli di persolfato rimasto in soluzione per il volume
sempre maggiore della soluzione, si ottiene la concentrazione molare del persolfato,
man mano sempre inferiore;
o Ottava colonna: Analogamente, le moli di ioduro (invariate durante tutta la reazione
perché costantemente rigenerate nella reazione con il tiosolfato) sono state divise per
il volume crescente della soluzione, in modo da trovarne la concentrazione (lentamente
decrescente a causa della diluizione);
o Nona colonna: Sottraendo ogni valore della concentrazione di persolfato a quello
precedente, è stata calcolata la diminuzione della concentrazione per ogni intervallo di
tempo;
Decima colonna: Dividendo il valore appena calcolato per il volume e l’intervallo di tempo
corrispondenti, è possibile trovare la velocità di reazione relativa ad ogni intervallo di tempo.
Moli
N° Moli
Tempo persolfato [S2O82-] [I-]
aliquot ∆ t (s) persolfato V (L) ∆ [S2O82-] v=∆ ¿ ¿
tot (s) (mol/L) (mol/L)
a S2O82- consumate
rimaste
0 215 215 2,00E-04 4,80E-03 1,00E-01 4,80E-02 5,00E-02 0,000E+00 0,000E+00
1 218 433 4,00E-04 4,60E-03 1,01E-01 4,55E-02 4,95E-02 -2,455E-03 1,126E-05
2 222 655 6,00E-04 4,40E-03 1,02E-01 4,31E-02 4,90E-02 -2,407E-03 1,084E-05
3 225 880 8,00E-04 4,20E-03 1,03E-01 4,08E-02 4,85E-02 -2,361E-03 1,049E-05
4 229 1109 1,00E-03 4,00E-03 1,04E-01 3,85E-02 4,81E-02 -2,315E-03 1,011E-05
5 231 1340 1,20E-03 3,80E-03 1,05E-01 3,62E-02 4,76E-02 -2,271E-03 9,831E-06
6 234 1574 1,40E-03 3,60E-03 1,06E-01 3,40E-02 4,72E-02 -2,228E-03 9,522E-06
7 236 1810 1,60E-03 3,40E-03 1,07E-01 3,18E-02 4,67E-02 -2,187E-03 9,265E-06
vmedia 1,019E-05
Soluzione 1:
Soluzione 2:
Moli
N° Moli
Tempo persolfato [S2O82-] [I-]
aliquot ∆ t (s) persolfato V (L) ∆ [S2O82-] v=∆ ¿ ¿
tot (s) (mol/L) (mol/L)
a S2O82- consumate
rimaste
0 110 110 2,000E-04 9,80E-03 1,00E-01 9,80E-02 5,00E-02 0,000E+00 0,000E+00
1 113 223 4,000E-04 9,60E-03 1,01E-01 9,51E-02 4,95E-02 -2,950E-03 2,611E-05
2 115 338 6,000E-04 9,40E-03 1,02E-01 9,22E-02 4,90E-02 -2,893E-03 2,515E-05
3 118 456 8,000E-04 9,20E-03 1,03E-01 8,93E-02 4,85E-02 -2,836E-03 2,404E-05
4 120 576 1,000E-03 9,00E-03 1,04E-01 8,65E-02 4,81E-02 -2,782E-03 2,318E-05
5 123 699 1,200E-03 8,80E-03 1,05E-01 8,38E-02 4,76E-02 -2,729E-03 2,219E-05
6 126 825 1,400E-03 8,60E-03 1,06E-01 8,11E-02 4,72E-02 -2,677E-03 2,125E-05
7 130 955 1,600E-03 8,40E-03 1,07E-01 7,85E-02 4,67E-02 -2,627E-03 2,021E-05
vmedia 2,316E-05
Soluzione 3:
Moli
N° Moli
Tempo persolfato [S2O82-] [I-]
aliquot ∆ t (s) persolfato V (L) ∆ [S2O82-] v=∆ ¿ ¿
tot (s) (mol/L) (mol/L)
a S2O82- consumate
rimaste
0 92 92 2,00E-04 4,80E-03 1,00E-01 4,80E-02 1,00E-01 0,000E+00 0,000E+00
1 95 187 4,00E-04 4,60E-03 1,01E-01 4,55E-02 9,90E-02 -2,455E-03 2,585E-05
2 99 286 6,00E-04 4,40E-03 1,02E-01 4,31E-02 9,80E-02 -2,407E-03 2,432E-05
3 103 389 8,00E-04 4,20E-03 1,03E-01 4,08E-02 9,71E-02 -2,361E-03 2,292E-05
4 107 496 1,00E-03 4,00E-03 1,04E-01 3,85E-02 9,62E-02 -2,315E-03 2,164E-05
5 109 605 1,20E-03 3,80E-03 1,05E-01 3,62E-02 9,52E-02 -2,271E-03 2,084E-05
6 112 717 1,40E-03 3,60E-03 1,06E-01 3,40E-02 9,43E-02 -2,228E-03 1,989E-05
7 115 832 1,60E-03 3,40E-03 1,07E-01 3,18E-02 9,35E-02 -2,187E-03 1,901E-05
vmedia 2,207E-05
Soluzione 4:
Moli
N° Moli
Tempo persolfato [S2O82-] [I-]
aliquot ∆ t (s) persolfato V (L) ∆ [S2O82-] v=∆ ¿ ¿
tot (s) (mol/L) (mol/L)
a S2O82- consumate
rimaste
0 218 218 2,00E-04 9,80E-03 1,00E-01 9,80E-02 2,50E-02 0,000E+00 0,000E+00
1 221 439 4,00E-04 9,60E-03 1,01E-01 9,50E-02 2,48E-02 -2,950E-03 1,335E-05
2 225 664 6,00E-04 9,40E-03 1,02E-01 9,22E-02 2,45E-02 -2,893E-03 1,286E-05
3 228 892 8,00E-04 9,20E-03 1,03E-01 8,93E-02 2,43E-02 -2,836E-03 1,244E-05
4 231 1123 1,00E-03 9,00E-03 1,04E-01 8,65E-02 2,40E-02 -2,782E-03 1,204E-05
5 235 1358 1,20E-03 8,80E-03 1,05E-01 8,38E-02 2,38E-02 -2,729E-03 1,161E-05
6 243 1601 1,40E-03 8,60E-03 1,06E-01 8,11E-02 2,36E-02 -2,677E-03 1,102E-05
7 248 1849 1,60E-03 8,40E-03 1,07E-01 7,85E-02 2,34E-02 -2,627E-03 1,059E-05
vmedia 1,199E-05
Determinazione dei coefficienti di reazione a e b
Per determinare i coefficienti a e b, è necessario confrontare la concentrazione dei reagenti e la
velocità di reazione.
Di seguito vengono riportate sinteticamente le concentrazioni iniziali di ogni reagente, per una più
agevole visualizzazione.
Sol. 1 Sol. 2 Sol. 3 Sol. 4
2-
[S2O ] (mol/L)
8 0,05 0,10 0,05 0,10
[I-] (mol/L) 0,05 0,05 0,10 0,025

a) Come si può facilmente notare, la soluzione 2 ha la stessa concentrazione di ioduro della soluzione
1, ma a differenza di quest’ultima, la sua concentrazione iniziale di persolfato è doppia.
Dividendo la velocità di reazione della soluzione 2 per quella della soluzione 1, si ottiene la relazione
seguente:
v 2 2,316 ∙ 10−5
¿ = =2,3 ≅ 2
v 1 1,019 ∙ 10−5
Come si può vedere, ad un raddoppio della concentrazione di persolfato corrisponde una velocità circa
due volte superiore, suggerendo una correlazione di tipo lineare.
Da questo si può suppore che a=1.

b) Analogamente, la soluzione 3 ha la stessa concentrazione di persolfato della soluzione 1, ma a


differenza di quest’ultima, la sua concentrazione iniziale di ioduro è doppia.
Dividendo la velocità di reazione della soluzione 3 per quella della soluzione 1, si ottiene la relazione
seguente:
v 3 2,207∙ 10−5
¿ = =2,2 ≅ 2
v 1 1,019∙ 10−5
Come si può vedere, ad un raddoppio della concentrazione di ioduro corrisponde una velocità circa due
volte superiore, suggerendo una correlazione di tipo lineare.
Da questo si può suppore che b=1.
Calcolo della costante K di reazione:
Per determinare la costante K, è sufficiente ricavarla dalla legge cinetica, sostituendo tutti gli altri dati
(ormai noti).

v=k· ¿ ¿

v
k=
¿ ¿¿

Di seguito sono riportati i calcoli fatti per ogni soluzione, relativi ad ogni intervallo di tempo.

v Sol. 1 Sol. 2 Sol. 3 Sol. 4


k=
¿ ¿¿
1° intervallo 0,000E+00 0,000E+00 0,000E+00 0,000E+00
2° intervallo 4,996E-03 5,549E-03 5,732E-03 5,675E-03
3° intervallo 5,128E-03 5,568E-03 5,750E-03 5,692E-03
4° intervallo 5,300E-03 5,544E-03 5,789E-03 5,738E-03
5° intervallo 5,467E-03 5,572E-03 5,851E-03 5,789E-03
6° intervallo 5,705E-03 5,559E-03 6,045E-03 5,819E-03
7° intervallo 5,944E-03 5,553E-03 6,209E-03 5,758E-03
8° intervallo 6,240E-03 5,509E-03 6,403E-03 5,776E-03
Valore medio 5,540E-03 5,551E-03 5,968E-03 5,750E-03

Per determinare K con più precisione, occorre integrare l’equazione differenziale della velocità istantanea,
tenendo conto che la quantità dello ione ioduro rimane costante perché continuamente rigenerato dal
tiosolfato e supponendo quindi una concentrazione costante (viene trascurata la diluizione di ogni
aggiunta).

Essendo la velocità di reazione

−d ¿ ¿

d ¿¿

∫¿
¿¿ ¿

∫¿
¿¿ ¿

ln ¿ ¿

k =−ln¿ ¿ ¿

Sostituendo, si ottengono i seguenti valori di K:

K1 4,88E-03
K2 4,97E-03
K3 5,30E-03
K4 5,13E-03
Kmedia 5,07E-03

Determinazione della velocità con metodo integrale:


Avendo determinato K, a e b, e conoscendo le concentrazioni di persolfato e ioduro corrispondenti a
ciascun intervallo, possiamo utilizzare la legge cinetica per calcolare la velocità di reazione per ognuno di
essi e confrontarla con quelle ottenute precedentemente.

Vistantanea Sol. 1 Sol. 2 Sol. 3 Sol. 4


1° intervallo 1,170E-05 2,435E-05 2,546E-05 1,258E-05
2° intervallo 1,100E-05 2,339E-05 2,392E-05 1,208E-05
3° intervallo 1,031E-05 2,245E-05 2,244E-05 1,160E-05
4° intervallo 9,654E-06 2,155E-05 2,100E-05 1,113E-05
5° intervallo 9,018E-06 2,068E-05 1,962E-05 1,068E-05
6° intervallo 8,405E-06 1,984E-05 1,828E-05 1,025E-05
7° intervallo 7,813E-06 1,902E-05 1,700E-05 9,825E-06
8° intervallo 7,242E-06 1,823E-05 1,575E-05 9,418E-06
Media 9,393E-06 2,119E-05 2,043E-05 1,094E-05
Di seguito il confronto con quelle ottenute precedentemente:

Vmedia Vmedia (metodo grafico) Vistantanea


Sol 1 1,02E-05 8,77E-06 9,39E-06
Sol 2 2,32E-05 1,66E-05 2,12E-05
Sol 3 2,21E-05 1,89E-05 2,04E-05
Sol 4 1,20E-05 8,59E-06 1,09E-05

Per una più agevole comprensione, quella che segue è la stessa tabella appena mostrata, con la
notazione modificata per dare un’idea delle effettive differenze tra le velocità.

Vmedia Vmedia (metodo grafico) Vistantanea


Sol 1 10,19E-06 8,77E-06 9,39E-06
Sol 2 23,16E-06 16,60E-06 21,19E-06
Sol 3 22,07E-06 18,90E-06 20,43E-06
Sol 4 11,99E-06 8,59E-06 10,94E-06

1. Velocità di reazione v=∆ ¿ ¿, come calcolata dai grafici (cioè dall'inclinazione delle rette)
Soluzione 1: 8,77×10-6 Soluzione 2: 1,66×10-5
Soluzione 3: 1,89×10-5 Soluzione 4: 8,59×10-6

2. Velocità di reazione determinata con il metodo integrale


Soluzione 1: 9,393×10-6 Soluzione 2: 2,119×10-5
Soluzione 3: 2,043×10-5 Soluzione 4: 1,094×10-5

3. Quale effetto ha il raddoppio della concentrazione di I - sulla velocità di questa reazione?


Il raddoppio della concentrazione di I - sembra avere correlazione lineare con la velocità di reazione, in
quanto ne provoca il raddoppio.

4. Che effetto ha la variazione di [S2O82-] sulla reazione?


Analogamente, il raddoppio della concentrazione di S 2O82- sembra raddoppiare la velocità di reazione,
suggerendo nuovamente una correlazione di tipo lineare.

5. Scrivete la legge cinetica per questa reazione che sia consistente con i dati ottenuti
v=d ¿ ¿

6. Dalle informazioni ottenute su α e β nell'equazione della velocità (e dalle velocità ottenute nei vari
esperimenti con i vari grafici o con il metodo integrale), calcolare k dai dati sperimentali.
La risposta a questa domanda è già stata data precedentemente, nella sezione “Calcolo della costante K
di reazione”.

ESPERIENZA 2.2
OBIETTIVI:
Osservare una reazione di ossidoriduzione oscillante in cui l’oscillazione è dovuta alle variazioni di concentrazioni dello
iodio.

MATERIALE e STRUMENTI UTILIZZATI:


3cilindri graduati da 100 e 250 ml
Piastra magnetica
REAGENTARIO:
Acqua ossigenata, perossido di idrogeno (H2O2) al 30%
Acqua
KIO3
H2SO4 concentrato
Acido malonico (C3H4O4)
Salda d’amido
Solfato di manganese (MnSO4)

PROCEDURA SPERIMENTALE
Tale esperimento è stato eseguito dal personale del laboratorio:

Sono stati preparati 3 soluzioni allo scopo di far avvenire la reazione oscillante:

1. É stato riempito un becher di 100 ml di acqua distillata a cui successivamente ne sono state aggiunte 40 ml di acqua
ossigenata al 30%;
2. Con un altro becher riempito di 100 ml di acqua sono stati aggiunti 4.3 g di KIO 3 e 0.5 ml di acido solforico concentrato, il
tutto mentre la soluzione è sotto agitazione;
3. Ad una pasta di 0.15 g di amido (solubile in acqua calda), sotto agitazione sono state aggiunte 500 ml di acqua calda, a
seguito si aggiungono 7.8 g di acido malonico e 1.7 g di solfato di manganese.

Una volta preparate le 3 soluzioni, si mettono circa 40 ml della soluzione 1. in un cilindro posta su una piastra magnetica azionata
sulla velocità di rotazione minima. Alla soluzione ne se aggiungono altri 30-50 ml della soluzione 2. e poi della 3, formando alla fine
una soluzione di colore giallo. Dopo poco tempo si inizia a svilupparsi l’oscillazione.

REAZIONE E OSSERVAZIONI
Il primo fenomeno che appare è la formazione di effervescenza all'interno della soluzione, dovuta alla formazione di iodio
molecolare e di ossigeno, lo iodio formatosi reagisce successivamente con l’amido producendo così una colorazione blu che tende a
sbiadire, questo dovuto all’esaurimento di iodio disponibile per le reazioni, ma successivamente la concentrazione di iodio torna ad
aumentare producendo nuovamente il colore blu.

Così si sussigue periodicamente dei cambiamenti cromatici tra lo iodio (giallo) e alla reazione amido-iodio (blu).

La reazione complessiva è:

IO3 - + 2H2O2 + CH2(CO2H)2 + H+ → ICH(CO2H)2 + 2O2 + 3H2O

Tale reazione avviene attraverso passaggi radicalici e non radicalici intermedi ceh dioendono dalla concentrazione di ioni
ioduro I-.
Sul fondo del cilindro si forma inoltre un gas, l’ossigeno O2, provocando dell’effervescenza all’interno della soluzione.
Da notare che le oscillazioni iniziano con tempi periodici costanti, man mano che avanzano le reazioni, il tempo per cui
compare la colorazione blu aumentano allargando così anche le oscillazioni fino a quando non rimane definitivamente
blu consumando del tutto il reagente.

DOMANDE DI REVISIONE
1. Quale gas è prodotto nella reazione?
2. Proporre un meccanismo per questa reazione.
3. Si tratta di una reazione redox elementare?
4. Cosa si può tentare di fare per riattivare l’oscillazione?

1. Il gas formatosi dalla reazione è l’ossigeno O2


2. La reazione in questione ha un meccanismo di reazione complesso: varia dal processo radicalico (più veloce) a quello non
radicalico (più lento)
3. No, essa presenta due stadi intermedi.
4. Per poter riattivare l’oscillazione si deve aggiungere dell’acqua ossigenata, essa è il reagente critico. La reazione infatti
non è irreversibile nell’istante in cui conclude il ciclo, ma basta aggiungere l’H 2O2 per farla ripartire.

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