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Guerre d’Italia (1494-1554)

I. 1494-1495. il tentativo di Carlo VIII


Carlo VIII entrò in Italia rivendicando il diritto al trono di Napoli (in quanto discendente di Maria
d’Angiò), sua nonna paterna.
L’impresa è favorita dagli stessi stati italiani:
– a Milano, Ludovico Sforza, detto il Moro, vuole colpire Ferrante I che sostiene il nipote Gian
Galeazzo Sforza.
– Venezia desidera la rovina del re aragonese che favorisce la Puglia e i suoi porti
– Firenze, invece, gli avversari dei Medici sperano in un cambiamento di regime politico
– nello Stato pontificio, i cardinali avversi al Papa spagnolo Alessandro VI sperano che la discesa di
Carlo VIII porti a deporlo ed eleggere Giuliano della Rovere (il futuro Giulio II).
Carlo VIII si assicura la neutralità delle maggiori potenze europee con una serie di concessioni
territoriali e finanziarie.
L’imponente esercito francese attraversa senza ostacoli la penisola e raggiunge Napoli il 22
febbraio 1495.
Nel frattempo si scatena un vero e proprio terremoto politico:
– a Milano Ludovico il Moro eredita il Ducato dal nipote Gian Galeazzo
– a Firenze la rivolta di Savonarola caccia i Medici e proclama la Repubblica
– Venezia si impadronisce di alcuni porti pugliesi.
Ma il trionfo stesso di Carlo VIII spaventa le diverse forze che ne hanno favorito la discesa: lo Stato
pontificio, Milano e Venezia si coalizzano, formando una lega antifrancese che ottiene l’appoggio
dell’imperatore Massimiliano e della Spagna
Carlo VIII è costretto a ritirarsi.
II. 1499-1504. Luigi XII
A Carlo VIII succede il cugino Luigi XII che avanza pretese sul Ducato di Milano come discendente
dei Visconti.
Ancora una volta la guerra è preceduta dalla diplomazia: Luigi si assicura l’appoggio di Venezia e
del papa.
Milano è espugnata il 2 settembre 1499. Ludovico il Moro ripara presso l’Imperatore Massimiliano
I.
Insieme alle forze asburgiche, Ludovico riesce a riprendere Milano, ma la riperde nel 1500.
Il 2 novembre 1500 Luigi stipula a Granada con Ferdinando il Cattolico un trattato di spartizione
dell’Italia del sud.
Ma al momento della divisione nasce un conflitto tra i due occupanti e alla fine gli spagnoli hanno
la meglio: con il Trattato di Lione del 1504 la Francia è costretta a rinunciare al Regno di Napoli.
III. 1504-1509 Le leghe di Papa Giulio II
In questi anni di guerra solo la Repubblica di Venezia con accorte alleanze riesce a rafforzare i
propri domini.
Contro Venezia, il nuovo papa Giulio II promuove la lega di Cambrai, cui aderiscono l’Imperatore,
la Francia e la Spagna. Venezia è sconfitta nel 1509.
La situazione è ora troppo favorevole alla Francia, per cui Giulio II si fa promotore di una Lega
Santa in funzione antifrancese, cui aderiscono l’Inghilterra, Venezia, gli svizzeri e la Spagna: al
termine dello scontro i francesi sono esclusi dalla penisola.
IV. 1515-1559 l’epopea di Carlo V
Nel 1515 il nuovo re di Francia Francesco I, assieme ai Veneziani, riconquista il Ducato di Milano.
Promosso dal nuovo Papa Leone X dei Medici, il trattato di Noyon (1516) è una tregua che
attribuisce:
– alla Spagna il Regno di Napoli e di Sicilia
– ai francesi il Ducato di Milano.
-Venezia cedeva agli Asburgo alcuni territori alpini
Nel 1521 le armate francesi scendono ancora in Italia, nel tentativo di togliere almeno il Regno di
Napoli ai domini di Carlo V: duramente sconfitto e portato prigioniero, col Trattato di Madrid
(1526), Francesco I è costretto a cedere Milano e altre terre, tra cui la Borgogna.
Nel 1526 il papa Clemente VII de Medici, anch’egli allarmato per la potenza di Carlo V, si fa
promotore della Lega di Cognac, assieme a Francia, Venezia, e Firenze.
Nel maggio del 1527, dodicimila Lanzichenecchi decidono di attaccare Roma, compiendo il terribile
Sacco di Roma. Il papa è costretto a rifugiarsi in Castel Sant’Angelo e infine a fare pace con Carlo V,
ottenendo perlomeno il restauro del dominio dei Medici a Firenze
Contemporaneamente
– la Francia occupa per breve tempo Milano, ma è costretta nuovamente a ritirarsi
– i turchi, sono giunti vittoriosi in Ungheria e minacciano il cuore dell’Impero
– Carlo V ( e gli altri) sono in gravi difficoltà finanziaria
Si giunge così alla Pace di Cambrai, (5 agosto 1529), più favorevole alla Francia:
la Francia, rinuncia alle pretese sull’Italia, ma può rientrare in possesso della Borgogna
Francesco I, si allea con il sultano turco Solimano I il Magnifico e con i principi luterani riuniti nella
Lega di Smalcalda.
Nel 1535 Carlo V occupa Milano e sconfigge negli anni Cinquanta il nuovo sovrano francese Enrico
II, che si era alleato con ottomani e protestanti.
1555, con la Pace di Augusta, Carlo V trovò un accordo con i protestanti
Deluso e stanco, l’imperatore abdica ritirandosi in un convento in Spagna:
al figlio Filippo II vanno i domini in Spagna, Italia, Paesi Bassi e oltreoceano
al fratello Ferdinando I i domini e la corona del Sacro Romano Impero.
Tra il 1557 e il 1559 la lotta riprese tra Enrico II alleato con il nuovo papa Paolo IV, e Filippo II di
Spagna.
Ma gli enormi costi della guerra, acuiti dalle bancarotte subite dai due stati in quegli anni,
costrinsero i contendenti a firmare una pace con contenuti più duraturi delle precedenti.
Epilogo
Dopo sessantacinque anni di guerre, Francia e Spagna si accordarono definitivamente nella pace
di Cateau-Cambrésis nel 1559:
La Francia perse la Savoia e il Piemonte (restituiti al Duca Emanuele Filiberto), conservò il
possesso del Marchesato di Saluzzo; ottenne il possesso di Calais, (che gli inglesi tenevano come
avamposto sin dai tempi della guerra dei Cent’anni), conservò i vescovadi di Metz, Toul e Verdun,
importanti piazzeforti nella Lorena.
La Spagna rafforzò la sua presenza nella penisola, e si confermò principale arbitro della politica
continentale; mantenne i suoi precedenti domini (Sicilia, Sardegna, Milano, Napoli), si assicurò il
possesso del piccolo, ma strategicamente importante, Stato dei Presidii, ottenne il controllo
indiretto, politico e finanziario, della maggior parte degli stati italiani (solo Venezia mantenne
un’indipendenza totale).
Con questi accordi vennero regolati gli equilibri europei fino alla pace di Vestfalia del 1648.

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