"Studio delle proporzioni del corpo umano" - Venezia Accademia
- "Un'icona" della storia dell'arte -
Uno dei più noti disegni di Leonardo è un vero e proprio simbolo della cultura rinascimentale. - «Tanto apre l’omo ne’ le braccia, quanto è lla sua alteza» - questa frase fa parte di una lunga didascalia scritta dal maestro. Non è datato ma risale verosimilmente al 1490 circa e pare sia stato eseguito nel contesto dal Codice Atlantico. Attualmente viene custodito a Venezia, nella Galleria dell'Accademia. E' stato eseguito su carta con matita e inchiostro e le sue misure sono mm. 344x245.
Annotò Leonardo da Vinci (Windsor 12280r): - "Archimede a data la quadratura
d'una figura latterata e no del cerchio, adunque archimenjde non quadra maj figura di lato curvo, e io quadro il cerchio" - mentre in un altro contesto scrisse: - "avendo io finjto lj contro vari modj dj quadrare li circoli cioè dare quadratj di capacità equali alla capacità del circolo e date reghole da procedere injinfinjto comjncio il libro detto de ludo gieometricho" - (Codex Atlanticus, 45v-a). Entrambi gli appunti rivelando una corrispondenza di contenuti con l'Uomo vitruviano. L'opera in questione costituisce un'algoritmo determinante per la quadratura del cerchio. Procedendo in una serie infinita di passi, con l'ausilio del compasso e del righello, ci si avvicina rapidamente ad una quasi ideale corrispondenza di superfici tra il cerchio e il quadrato. In questo modo, il famoso disegno di Leonardo, che fino ad oggi é sempre stato collocato nell'ambito dei tradizionali studi sulle proporzione umane, viene a rivelarsi un disegno matematico. Leonardo fece precedere il suo trattato della pittura da assunti fondamentali della geometria, ulteriori indicazioni inviterebbero ad esaminare l'Uomo vitruviano da un punto di vista della matematica, ma, fino ad oggi tale analisi non è stata mai eseguita. Le interpretazioni fino ad ora proposte rimangono troppo vincolate a un'idea romantica dell'arte non corrispondente a quella rinascimentale poiché non tengono conto degli aspetti matematici all'interno dell'opera d'arte. Leonardo diede al suo disegno una struttura emblematica, la quale esprime l'idea della quadratura del cerchio in modo del tutto simbolico piuttosto che letterale. Dopo un completo riesame del testo e dell'immagine, l'Uomo vitruviano ha fornito una costruzione geometrica chiara, il cui contenuto intenzionalmente sviluppato trova una conferma indubbia nelle misurazioni e nei calcoli.