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Westphal (Westphal 1993:5) prosegue nell'illustrazione del manoscritto suggerendo che “Le prime
sette lettere che si incontrano (A,E,G,D,I,U/V/W,S) potrebbero dare origine ad un nome , Ägidius,
che si riferirebbe probabilmente a una figura esterna alla produzione del manoscritto”.
Gli altri testi sono invece raggruppati arbitrariamente.
È una Sammelhandschrift für kleine Reimpaargedichte, ovvero una raccolta di brevi testi in
versi in tedesco (WESTPHAL 1993:8)
Questo tipo di racconto apparve per la prima volta nel XIII secolo e continuò ad essere prodotto nei
territori germanofoni fin dopo l'inizio del XVI secolo. Iniziò a cadere in disuso soltanto con utilizzo
della stampa e della prosa.
L'importanza che assumono questi manoscritti è da ricercarsi nella stessa visibilità di cui godevano
questi stessi poemi durante quest'epoca, soprattutto in area tedesca.
Secondo la studiosa Sarah Westphal, gli studiosi sono stati lenti nell'identificare, nel descrivere, nel
definire le sequenze che caratterizzano tali manoscritti.
Una delle ragioni è che la cornice contestuale utilizzata per analizzare i testi medievali è
soltanto in parte adeguata per riflettere sugli stadi evolutivi della recezione di tali manoscritti.
Tra questi contesti c'è anche il genere, fra tutti il più produttivo, ma anche il più limitante .
(WESTPHAL 1993:8)
IL GENERE
Molti dei racconti proposti nelle Minne constellations non si trovano nella tipica narrativa dei
fablieaux, sono molto più esigenti in termine di stile.
“Essi considerano l'amore cortese e il matrimonio come un vero e proprio banco di prova per la
morale” (Westphal 1993:10)
Non mancano infatti racconti il cui finale è caratterizzato da un topos narrativo con una morale ben
radicata in sé. Si tratta infatti del cosiddetto Liebestod, o morte degli amanti; per eccesso d'amore,
per una passione non calibrata, gli amanti andranno incontro ad un destino tragico, già predisposto
dall'eccessiva passione che l'uno prova per l'altro.
Un esempio è appunto il caso di Hero und Leander [46ra-49ra (LV ra-LVIII ra)] nel manoscritto
Donaueschingen 104. I due giovani amanti ovidiani sono divisi dal destino: le rispettive famiglie
impediscono loro di potersi vedere, costringendo Leandro a muoversi di notte, ma l'ostacolo più
grande viene costituito dal mare.
Il destino si frappone tra i due giovani amanti e la vicenda troverà il suo compimento in un tragico
epilogo; Leandro affogherà nel mare dell'Ellesponto, mentre Ero, che trova il cadavere di Leandro
sulla riva, muore di crepacuore.
Questo è evidentemente un caso di Liebestod: un'accesa passione che coraggiosamente combatte il
proprio tragico destino, finendo però per essere sconfitto.
Queste caratteristiche sono tipiche di quest'ambiente, anche se per un lettore moderno questi aspetti
sono finiti in secondo piano o completamente perduti.
Si potrebbe dire che il motivo per cui queste produzioni proliferarono nel ME risiede in questi stessi
racconti, che hanno favorito la diffusione di questi manoscritti. Il topos dell'amor cortesee
dell'eccesso di passione, riscontrabile in molti autori latini fondamentali per la letteratura del ME, è
ciò che mantiene in vita questa tradizione.
Alcune volte possono apparire dei testi prosaici raggruppati laddove vi sono testi in versi. Anche i
versi appaiono secondo diverse impostazioni, non sempre prevedibili. Ciononostante, rimane il fatto
che i coloro che scrivevano questi manoscritti consideravano queste Reimpaargedichte
fondamentalmente simili tra di loro.
Kuhn e Fischer fanno la distinzione tra la narrativa e il discorso. Secondo Fischer, il discorso ha
un'esposizione stagnante, mentre la narrativa consiste di eventi animati in successione temporale.
Ci sono prove che i contemporanei conoscessero una tale distinzione, ma sono scarse.
I Minnereden sono infatti un gruppo indiscutibilmente discorsivo, nonostante essi posseggano
dialoghi e scene narrative.
Questa tendenza a mescolare i generi non è necessariamente però fuorviante, ma prova a descrivere
un aspetto complesso dell'intertestualità medievale, in cui gli elementi sono cambiati e scambiati
all'interno delle costrizioni di brevità e forma in versi.
Così si può parlare di narrativa come raggruppamento di testi e di testi con segmenti discorsivi.
Le Mären con prologhi discorsivi rimangono effettivamente in mezzo a una parte di narrativa e una
di discorso.
IL LIEDERSAAL-HANDSCHRIFT
GLI SCRITTORI DEI MINNEREDEN → Il numero di testi che sono propri di un autore o che
sono ad esso attribuiti in un manoscritto suggerisce che gli autori avessero una conoscenza letteraria
fuori dal comune. Altri segni indicativi di ciò includono gli abbondanti discorsi, testi allegorici, il
topos amore-morte e poemi che includono il coinvolgimento della figura femminile. Sembra
appropriato che esse vengano posizionate all'inizio.