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Le funzioni della musica

Abbiamo visto nella scheda precedente che esistono strumenti analogici e strumenti digitali.
Negli studi discografici, i tecnici del suono si occupano di registrare, modificare e mixare suoni e tracce musi-
cali destinati alla creazione di un prodotto discografico. Per farlo utilizzano strumenti analogici e digitali, che
trasmettono segnali servendosi rispettivamente di un modello di andamento periodico continuo e di andamento
periodico discreto per rappresentare il suono.
Il suono consiste in onde di rarefazione e compressione del mezzo in cui que- P
clarinetto
ste si propagano, ad esempio l’aria, generate dalle vibrazioni di una sorgente
sonora. Le onde sonore hanno carattere periodico, e il periodo è legato all’al-
tezza del suono (onde con grande periodo corrispondono a suoni gravi, onde
con piccolo periodo corrispondono a suoni acuti), ma in generale non sono t
sinusoidali e la forma dell’onda dipende dalla fonte del suono.
Ad esempio, nella figura a lato si può vedere rappresentata la stessa nota
suonata da strumenti musicali diversi (un clarinetto e una tromba); il gra-
P tromba
fico riporta in ascissa il tempo t e in ordinata la variazione di pressione P
del mezzo in cui si propaga il suono prodotto dallo strumento musicale.
Gli apparecchi di misura analogici trasmettono i valori del livello di pressio-
ne P, che variano con continuità nel tempo, visualizzandoli in modo intuiti- t
vo, spesso attraverso un indicatore che oscilla in modo continuo. Il grafico
che descrive l’andamento di P nel tempo è pertanto una curva continua:
P

I dispositivi digitali, invece, utilizzano un campionamento di tali valori a P


successivi intervalli di tempo. Si tratta quindi di una sequenza discreta di
valori che distano tra loro un tempo T, che coincide con il periodo di cam-
pionamento. La visualizzazione avviene tramite un’interfaccia che riporta
Matematica in pratica, Cedam Scuola © De Agostini Scuola S.p.A. – Novara

i valori numerici campionati; il grafico che descrive l’andamento di P nel t


{

T
tempo assume un aspetto caratteristico, esemplificato nella figura a lato.
I programmi di elaborazione digitale del suono, ad esempio, mostrano
un’onda complessa, raffigurando il grafico discreto di una somma di fun-
zioni sinusoidali su un piano cartesiano come quello rappresentato nella
figura qui accanto.

ESERCIZI
1  isegna su un piano cartesiano un periodo di una funzione sinusoi-
D
dale a tua scelta. Su altri due piani cartesiani rappresenta rispettiva-
dB
mente l’andamento discreto di tale funzione scegliendo due diversi
periodi di campionamento. Che cosa osservi?
70
2 I l grafico a destra rappresenta il livello di pressione sonora (misurata
in decibel, dB) di un frammento della durata di un secondo di un bra-
mod_funz_musica_ced.pdf

60
no musicale. Fra quali valori è compreso il livello di pressione sonora?
Completa la tabella.
50
s
s 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 0 1

dB

1
3 
Consideriamo delle onde sonore semplici e scegliamo di rappresentarle tramite la funzione coseno. Il livello
di pressione può essere più o meno alto (ampiezza A dell’onda) e l’onda può essere più o meno lunga (lun-
ghezza d’onda L), per cui dobbiamo modificare la funzione coseno introducendo due coefficienti A e k di
dilatazione verticale e orizzontale: ​L = A cos (kt)​.
lunghezza d’onda L

ampiezza A
t


Onde sonore pure di diversa ampiezza Onde sonore pure di uguale ampiezza
e uguale lunghezza e diversa lunghezza

Disegna sul piano cartesiano le seguenti onde semplici:


1. ​L = cos (2t)​ ​L = cos (3t)​
2. ​L = 5 cos (2t)​ ​L = 5 cos (t)​
3. ​L = 2 cos (t)​ ​L = 7 cos (t)​
4. ​L = cos (3t)​ ​L = 6 cos (t)​
Determina se l’onda ottenuta sommandole è semplice o complessa, cioè non esprimibile tramite semplici
funzioni sinusoidali.
Matematica in pratica, Cedam Scuola © De Agostini Scuola S.p.A. – Novara

mod_funz_musica_ced.pdf

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