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“Dal tempo continuo al tempo discreto”.

Sappiamo che un segnale a tempo discreto è una


successione xn di numeri, quindi rappresentabile con una funzione di variabile intera relativa
avente valori reali o complessi. Nell’elaborazione dei segnali un caso tipico è quello in cui il
segnale a tempo discreto viene ottenuto da un segnale a tempo continuo attraverso la cosiddetta
operazione di campionamento. Campionare un segnale x(t) significa estrarre dal segnale stesso i
valori che questo assume a istanti temporali equispaziati (multipli di un intervallo T, detto periodo di
campionamento). Viene così a crearsi una sequenza il cui valore n-esimo x[n] è il valore assunto
dal segnale a tempo continuo all’istante nT: x[n]=x(nT). Esempio: a un casello si fermano in
successione delle macchine (identificate da dei numeri) a degli istanti nel tempo.

L’operazione di campionamento viene simbolicamente


effettuata da un dispositivo, il campionatore (indicato con
una sorta di interruttore che si chiude per un intervallo di
durata infinitesima. La cadenza con cui l’interruttore si
chiude, cioè con la quale il segnale viene campionato, è pari
a: fc=1/T e prende il nome di frequenza di campionamento
(sampling frequency), misurata in Hz o campioni/s.

Nella pratica l’operazione di campionamento viene effettuata dai convertitori analogico/digitale


(A/D), dispositivi comandati da un segnale di clock, temporizzazione, alla frequenza fc, che fornisce
gli impulsi di comando al circuito per effettuare le varie operazioni di campionamento. Il
campionatore ideale estrae in corrispondenza di ogni impulso di clock il valore del segnale di
ingresso x(t) all’istante di campionamento, in generale un numero reale con infinite cifre decimali.
L’A/D rende una rappresentazione finita di questo numero reale (segnale numerico), e
precisamente in aritmetica binaria su un numero finito di cifre (bit), variabile in genere da 8 a 16.
Non ci occuperemo del piccolo errore insito nella rappresentazione del numero reale su un numero
finito di cifre, errore di quantizzazione: supporremo sempre di effettuare operazioni di
campionamento ideali.
La tendenza moderna è quella di usare per l’elaborazione dei segnali a tempo discreto dei
microprocessori specializzati (dedicati), chiamati DSP (Digital Signal Processor, elaboratore
numerico di segnali). (slide fino alla 11)
La struttura DSP è estremamente flessibile, nel senso che diverse …

slide 6.3
Una sequenza x[n] è periodica se esiste un intero positivo N0 (il periodo della sequenza) per il
quale è verificata la seguente relazione: x[n]=x[n+N0] per ogni valore della variabile n.
Una sequenza x[n] periodica di periodo N0 è individuata quindi da N0 numeri reali, o complessi, che
rappresentano i valori assunti da x[n] in un periodo, ad esempio nell’intervallo n=0, 1,…,N0-1. Si
osservi che il campionamento di un segnale periodico a tempo continuo di periodo T0 non genera
necessariamente una sequenza periodica di N0 . Se T è il periodo di campionamento, affinchè si
abbia una sequenza periodica è necessario che un numero intero N0 di intervalli di campionamento
sia esattamente pari a un qualche numero intero M0 di periodi di ripetizione del segnale originario:
N0T=M0T0 . Ciò significa che il rapporto T/T0 deve essere un numero razionale.
In pratica, gli impulsi di campionamento del convertitore A/D devono essere sincronizzati con il
segnale periodico analogico: essi non possono avere una cadenza arbitraria senza un legame
preciso con la cadenza di ripetizione fondamentale del segnale dato. Se il rapporto T/T0 non è un
numero razionale, l’operazione di campionamento non dà origine a una sequenza periodica

Supponiamo ora che x[n] sia una sequenza periodica di periodo N0: essa può essere
rappresentata mediante uno sviluppo del tutto analogo alla serie di fourier per i segnali periodici a
tempo continuo, chiamato serie discreta o antritrasformata discreta di Fourier:

La sequenza dei coefficienti discreti di Fourier è chiamata trasformata discreta di Fourier (DFT)
della sequenza periodica.
Il fattore di normalizzazione 1/N0 può essere
indifferentemente messo nella trasformata diretta o nella
trasformata inversa.

Tra queste relazioni e le corrispondenti relazioni di sintesi e analisi per i segnali periodici a tempo
continuo ci sono delle analogie:

nel caso di sequenze periodiche, la rappresentazione


mediante antitrasformata discreta consiste in una

somma con un numero finito di addendi

Per i segnali periodici a tempo continuo la


rappresentazione mediante serie di Fourier comporta
una somma infinita di termini
Infatti la trasformata di una seq periodica di periodo N0 è essa stessa periodica con il medesimo
periodo:

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