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FONDAMENTI DI MISURE ELETTRONICHE

ESERCITAZIONI DI LABORATORIO TO - A.A. 2002/2003 Rev. 28 marzo 2003

Uso delloscilloscopio 1/5

Uso delloscilloscopio1
1 Introduzione

Gli obiettivi di questa esercitazione sono sia quello di imparare luso dei comandi principali delloscilloscopio sia quello di imparare a valutare le incertezze di misura di questo strumento. Attenzione: La modalit` di collegamento del generatore di segnali, le sue a caratteristiche e quelle delloscilloscopio si trovano sul sito del LADISPE alla sezione strumenti http://ladispe.eln.polito.it. 2 Ampiezza

Tramite i tasti UP e DN, selezionare la forma donda 0 del generatore di segnali e collegare luscita A al canale ch1 delloscilloscopio. Mettere il canale di ingresso in posizione gnd, in modo da visualizzare solo una linea orizzontale, e centrare la traccia rispetto allo schermo. Riportare lingresso in posizione di accoppiamento dc. Regolare loscilloscopio in modo da visualizzare una sola traccia in modo che un periodo del segnale occupi la maggior parte possibile dello schermo, sia in orizzontale che in verticale. Misurare lampiezza del segnale e valutare lincertezza della misura. La misura dellampiezza piccopicco Vpp ` pi` agevole rispetto a quella dellampiezza di picco. Perch? e u e Nota: Con loscilloscopio, la misura dellampiezza V di un segnale pu` esseo re fatta contando il numero di divisioni ny occupate dal segnale lungo lasse verticale. Lampiezza ` quindi e V = Sy ny , (1)

dove Sy ` la sensibilit` del canale verticale (Sy = 1 V/div, ad esempio). Line a certezza di Sy ` legata alle caratteristiche del tubo a raggi catodici, dellamplie catore verticale e dellattenuatore dingresso; tipicamente Sy /Sy ` dellordine e di qualche percento. Dallequazione (1), lincertezza di misura di V ` e Sy ny V = + V Sy ny
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Questi appunti sono parzialmente tratti dal materiale prodotto da E. Rubiola tra il 1995 ed il 2000.

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Lincertezza di lettura ny ` dovuta principalmente allincapacit` di valutare e a lintersezione tra la traccia del segnale sullo schermo e la griglia di riferimento presente sullo schermo. Anche lo spessore della traccia, da regolarsi per mezzo delle manopole di focalizzazione ed intensit`, ha unimportanza non trascua rabile. Tipicamente ny 0.1 div. Si noti che lincertezza relativa di lettura diminuisce allaumentare del numero di divisioni lette. Da ci` deriva la neceso sit` di espandere al massimo il segnale, in modo da occupare la maggior parte a dello schermo, e lutilit` di misurare lampiezza picco-picco rispetto a quella a di picco. 3 Periodo e frequenza

Mantenendo le impostazioni del punto 2, misurare la frequenza del segnale. Sovraccaricando il canale di ingresso delloscilloscopio la traccia esce dallo schermo, ma gli attraversamenti per lo zero sono pi` ripidi e, quindi, meglio u identicabili. Valutare lincertezza della misura di periodo e riportarla alla misura di frequenza. 4 Cursori

Molti oscilloscopi dispongono di cursori che permettono di misurare un intervallo di tempo, delimitato da due cursori verticali, o una tensione, delimitata da due cursori orizzontali. Spesso la lettura tramite cursori evidenzia molte cifre e pu` essere fuorviante ai ni della corretta valutazione dellincertezza o della misura. Vericare sul manuale lincertezza da attribuire alla misura coi cursori. 5 Duty cycle

Utilizzare il segnale B4 del generatore di segnali. Misurare il duty cycle D del segnale, denito come TH D = 100 , (3) T dove TH ` lintervallo di tempo in cui il segnale assume un valore alto e T ` e e il periodo del segnale. Poich si deve misurare un rapporto di tempi e non un e tempo singolo, pu` essere conveniente scalibrare la base dei tempi in modo che o il segnale occupi lintera estensione orizzontale dello schermo. Di quanti quadretti si sposta verticalmente la traccia, e in quale direzione, passando dallaccoppiamento dc allaccoppiamento ac? Perch? Si tenga e

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presente che il valor medio Vm di un generico segnale v(t) con periodo T ` e Vm = 1 T


t0 +T

v(t)dt
t0

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Questo termine coincide con la componente continua del segnale. Nel passare dall accoppiamento dc a quello in ac si inserisce un ltro passa alto con frequenza di taglio di pochi Hz (per esempio in alcuni oscilloscopi si ha fT = 10 Hz) che elimina dunque la componente continua. 6 Trigger

Utilizzare il segnale A4 del generatore di segnali, collegato al canale ch1 delloscilloscopio. Vericare che la sorgente di trigger sia il canale ch1. Provare leetto dei comandi slope e level del trigger delloscilloscopio. Predisporre ora la sorgente di trigger sul canale ch2. Perch non si riesce a e tenere ferma la traccia agendo sul livello e sulla pendenza del trigger? Provare la dierenza di comportamento delloscilloscopio quando il trigger ` in modo auto e norm usando come sorgente sia il canale ch1 sia il canale e ch2. Vericare, inoltre, il funzionamento delloscilloscopio nel caso in cui il livello del trigger sia regolato su soglie eccessivamente alte o basse rispetto al segnale. Giusticare il comportamento delloscilloscopio tenendo ben presente il funzionamento del canale orizzontale delloscilloscopio e della generazione del sincronismo. 7 Doppia traccia

Collegare luscita A del generatore di segnali al canale ch1 delloscilloscopio e luscita B al canale ch2. Predisporre il generatore per la forma donda 0. Regolare loscilloscopio in modo da visualizzare entrambe i segnali sganciando la base dei tempi sullo zero crescente del segnale collegato al canale ch1. Che dierenza c` tra il modo chop ed il modo alt di visualizzare le due e tracce? Quale dei due pu` essere scomodo con scansioni lente (ad esempio o 20 ms/div o pi`)? u 8 Fase (1)

Collegare luscita A del generatore di segnali al canale ch1 delloscilloscopio e luscita B al canale ch2. Predisporre il generatore per la forma donda 0. Misurare lo sfasamento dei due segnali, determinando il ritardo tra i segnali ed il loro periodo T . La misura dello sfasamento pu` risultare pi` agevole se o u

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si scalibra la base tempi in modo da far occupare allintero periodo del segnale esattamente le 10 divisioni orizzontali dello schermo. In questo modo a ogni divisione corrisponde uno sfasamento di 36 . Anche qui la misura pu` essere o pi` agevole se si sovraccaricano i canali dingresso delloscilloscopio. Calcolare u lincertezza di misura. Come si pu` osservare, la misura di ` la maggiore o e responsabile dellincertezza. Pu` quindi essere vantaggioso fare loperazione in o due tempi, misurando periodo e ritardo con velocit` di scansione diverse. In a questo modo la misura di pu` essere eettuata con la scala pi` opportuna o u al ne di minimizzare lincertezza di lettura. 9 Fase (2)

Predisporre loscilloscopio in modo X-Y e il generatore di segnali come al punto 8. Collegare luscita A del generatore allasse X (solitamente canale ch1) e luscita B allasse Y (solitamente ch2). Sullo schermo si osserva unellisse la cui equazione, in forma parametrica, pu` essere scritta come o x(t) = a sin(t) y(t) = b sin(t + ) (5) (6)

Misurare lo sfasamento . Il modo pi` ovvio consiste nel leggere il valore u di x quando y = 0 o viceversa, secondo la convenienza. Si ricordi di leggere i segnali pi` ampi possibile sullo schermo al ne di minimizzare lincertezza di u lettura. 10 Doppia base tempi

Visualizzate il segnale A6 del generatore di segnali collegandolo al canale ch1 delloscilloscopio. Il periodo del segnale ` costituito da due impulsi rete tangolari, il secondo dei quali presenta un disturbo. Regolare loscilloscopio in modo da far partire la traccia sul fronte di salita dellimpulso pi` ampio per u visualizzare il disturbo. Misurare ampiezza, durata e posizione temporale del disturbo rispetto al fronte del segnale utilizzato come trigger per la base tempi. Utilizzare quindi la doppia base tempi per visualizzare meglio il disturbo. 11 Tempo di salita

Per eettuare quesultima parte occorre collegare loscilloscopio al generatore di funzioni commerciale disponibile sul banco. Predisporre il generatore di funzioni per unuscita ad onda quadra con frequenza di circa 100 kHz.

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Figura 1: Denizione di tempo di salita Valutare il tempo di salita ts dellonda quadra, denito come lintervallo di tempo che il segnale impiega per passare dal 10% al 90% del suo valore nale (cfr. gura 1). Al ne di minimizzare i problemi dovuti al disadattamento fra generatore ed oscilloscopio, collegare una terminazione da 50 in parallelo alloscilloscopio per mezzo di una terminazione a T. Misurare il tempo di salita del segnale. Il valore misurato `, in realt`, inuenzato dalla banda passante nita e a delloscilloscopio, secondo lequazione t2 = t2 + t2 , sm s so (7)

dove tsm ` il tempo di salita misurato e tso ` il tempo di salita delloscilloscopio, e e legato alla banda B da B tso 0.35. (8) In realt` la relazione tra tempo di salita tso e larghezza di banda B dipende a dalla funzione di trasferimento del canale verticale. Nel caso di un sistema ad un solo polo o, pi` in generale, di un sistema con un polo dominante, tale u legame ` dato dalla equazione (8). Nellipotesi che lincertezza associata alla e banda delloscilloscopio sia dellordine del 5%, calcolare lincertezza associata alla misura del tempo di salita del segnale.

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