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Conversione analogico-digitale

Vantaggi dell'elaborazione digitale:


-Minore sensibilità ai disturbi- bassa incertezza con costi
relativamente contenuti-
-Maggiore versatilità-compatibilità intrinseca con i sistemi di
calcolo
-Elaborazione più semplice e meno costosa
La conversione analogico-digitale richiede tre operazioni:
-campionamento: produce una discretizzazione nel tempo
-quantizzazione: produce una discretizzazione in ampiezza
-codifica:rappresenta il campione quantizzato con un numero N di cifre
Campionamento-asse delle ascisse
Il campionamento di un segnale analogico V(t) equivale alla conversione del
segnale in una sequenza di dati digitali (ti,Vi).
Pertanto in un segnale campionato sia la grandezza V sia il tempo t sono
espressi in forma discreta.

L'intervallo che separa due istanti di campionamento si definisce periodo o


tempo di campionamento (tc) e il suo reciproco prende il nome di frequenza
di campionamento (fc)
La regola fondamentale per poter ricostruire correttamente un segnale è che
fc ≥ 2 fmax
Dove fmax è il massimo contenuto armonico del segnale
Se questa regola non viene rispettata si incorre nel fenomeno dell' ALIASING
Se un segnale campionato è affetto da aliasing non è più possibile
ricostruire correttamente il segnale originale. L'aliasing non è correggibile a
posteriori.
Poiché nessun segnale reale è a banda limitata (fmax noto) si ricorre all'utilizzo di filtri
anti aliasing prima del circuito campionatore
Si rende così il segnale limitato in banda
Filtro Bessel 2° ordine-Filtro anti alising

A 20000 Hz attenua 3dB


La pendenza si è funzione dell'ordine del filtro :-20*n dB/decade
Dove n è l'ordine del filtro.
Nel dominio della frequenza, l'aliasing genera frequenze inesistenti
spostando le armonica dalle alte alle basse frequenze.
Quantizzazione
Il segnale analogico viene convertito in una serie di stati discreti che
vengono rappresentati da un codice digitale opportuno (sequenza di 1 e 0)
In funzione del numero di bit del convertitore A/D di possono risolvere un
numero diverso di stati. N bit→2N stati diversi

La risoluzione (ossia la più piccola variazione del segnale di ingresso che il


convertitore è in grado di “sentire”) è pari a :
range/2N (LSB)
Quindi la minima incertezza è ±(LSB)/2
Se il segnale è piccolo rispetto al fondo scala del convertitore questo errore
è percentualmente più rilevante.
La soluzione è amplificare il segnale per portarlo il più vicino possibile
al fondo scala del convertitore
Analisi dei segnali nel dominio del tempo
L'analisi di un segnale, espresso nel dominio del tempo, è condotta effettuando
il calcolo di una serie di parametri di sintesi, che consentono la quantificazione
di un livello, da confrontarsi anche con eventuali livelli di riferimento normati.
Per esempio:

Picco-picco (peak-to-peak): indica l'escursione massima del segnale

Picco (peak): indica l'escursione massima positiva o negativa del segnale


misurato

RMS (root mean square): è la misura più significativa che restituisce una
valutazione in ampiezza direttamente correlata al contenuto energetico del
segnale

In caso di segnale sinusoidale:


Valore medio (Average):

Valore efficace-Valore equivalente all'energia

Con esplicito riferimento all'accelerazione, la durata T della misura viene


suddivisa in intervalli Ti per ciascuno dei quali viene calcolato il corrispondente
valore RMS (aRMS). La base di misura per calcolo del valore RMS in media mobile
è solitamente 1s. E' quindi possibile plottare il valore RMS nel tempo e verificarne
un'eventuale corrispondenza con picchi locali di ampiezza. Si definisce a eq
l'accelerazione equivalente all'energia della vibrazione e si ottiene come media
lineare del valore efficace calcolata in un intervallo di tempo T:
Fattore di cresta: rapporto tra il valore di picco ed il valore RMS oppure tra il
valore di picco ed il valore aeq. Fattori di cresta rilevanti si trovano negli URTI.
Analisi dei segnali nel dominio della frequenza

FOURIER:
FOURIER ogni forma
d'onda può essere generata
dalla sommatoria di onde
sinusoidali (con opportune
ampiezze, frequenze e fasi).
Lo strumento matematico
che permette il passaggio è
la Trasformata di Fourier.

Il passaggio dell'analisi del


segnale dal dominio del
tempo a quello della
frequenza, non toglie e non
aggiunge informazioni, ma è
solo un modo diverso di
La rappresentazione di un segnale nel
rappresentazione.
dominio della frequenza è detta SPETTRO
Secondo il teorema di Fourier, una
funzione periodica g(t) è sviluppabile in
una serie costituita da un termine costante
a0 e da una somma di infinite sinusoidi.

L'applicazione dello sviluppo in serie di Fourier (come illustrato sopra) è limitata a


funzioni CONTINUE PERIODICHE. Se una funzione è APERIODICA
(TRANSIENTE) si può pensare di periodo infinito quindi la distanza tra le righe
dello spettro tende a zero e lo spettro diventa continuo. La serie prende il nome
di Trasformata di Fourier.
Ampiezza=1/2π

Segnali continui, periodici e infiniti generano spettri discreti.


Segnali transienti generano spettri continui.
Poiché nell'analisi dei segnali provenienti da una MISURA si effettua il
passaggio nel dominio della frequenza a partire da un segnale campionato
e NON CONTINUO, la rappresentazione in frequenza non sarà esatta, ma
sarà tanto più accurata e vicina ad una condizione ideale quanto il periodo
di campionamento sarà lungo.
Per elaborare segnali campionati (discreti) si utilizza un algoritmo chiamato
DFT (Trasformata di Fourier discreta)
Più utilizzato, perché più rapido, è l'algoritmo definito FFT (Fast Fourier
Trasform) basato su un metodo efficiente per il calcolo della DFT, che richiede,
però, un numero di punti campionati N pari ad una potenza di 2

Quante righe spettrali si ottengono da un segnale lungo N campioni?


La FFT restituisce uno spettro utile di N/2 righe equi spaziate. La RISOLUZIONE
SPETTRALE è pari a 1/T, dove T è il periodo campionato (nelle figure indicato
come TR, Time Record)
Il risultato di una FFT applicata ad un
array di N valori campionati REALI è
un array di N valori COMPLESSI di cui
si considerano i primi N/2 punti. Un
numero complesso può essere
rappresentato in termini di MODULO E
FASE o in termini di PARTE REALE e
PARTE IMMAGINARIA.

Se il segnale campionato non è stato


limitato in banda e non è rispettata la
regola per cui fc ≥ 2fmax, sicuramente
nello spettro saranno presenti
frequenze prodotte dall'aliasing.
Leakage-Finestratura

L'algoritmo di FFT agisce su una storia temporale di lunghezza finita (N punti) per calcolare
la trasformata di Fourier.
Visto che il risultato della FFT è un segnale periodico per definizione (periodo Ts) i record
sono replicati sull'asse temporale.
Campionando un numero intero di periodi lo spettro di una singola sinusoide contiene una
sola riga in corrispondenza delle frequenza corretta del segnale.
Se invece il periodo campionato T non contiene un numero intero di periodi (Ts) del segnale,
il passaggio al dominio della frequenza avviene in modo errato. L'errore che si commette è
detto leakage.
Campionando un numero non intero di periodi, lo spettro presenta più righe,
ossia l'informazione si ripartisce su una banda di frequenze anziché su una sola
riga e si ha una SOTTOSTIMA dell'ampiezza della componente armonica.
Ciò significa che il segnale originale e quello proveniente dalla ricostruzione di
Fourier NON COINCIDONO.
COINCIDONO
L'errore di leakage produce una distribuzione delle righe dello spettro ove nascono
componenti non dovute al segnale effettivo, ma al processo di campionamento del segnale
L'energia che originariamente appartiene ad un'unica frequenza viene ripartita su più
frequenze (righe) dello spettro.
Ciò è dovuto al fatto che la riga corrispondente alla frequenza del segnale non trova
alcuna corrispondenza con le frequenze discrete messe a disposizione dalla FFT.

Quindi se Ts=T, la risoluzione in frequenza è pari a 1/T e le frequenze discrete sono


multiple della frequenza corretta del segnale.
Altrimenti se T non è multiplo intero di Ts non ci sono righe dello spettro alla frequenza del
segnale.

Per risolvere il problema si potrebbe pensare di aumentare il tempo di campionamento T


per tentare di aumentare la risoluzione spettrale. Si ottiene un restringimento della banda
spettrale su cui si “spalma” l'armonica corretta ma non si riesce a recuperare l'errore in
ampiezza.

Non si recupera
l'errore in ampiezza.
Per annullare il leakage bisognerebbe campionare il segnale in modo “sincrono”,
cosa che non è fattibile in quanto di solito non si conosce la frequenza del segnale
a priori. Quindi, il leakage non può essere eliminato ma solamente ridotto. Per fare
ciò si utilizzano delle FINESTRE TEMPORALI che moltiplicano il frame acquisito.

Il segnale
viene
modificato-
Viene in
ogni caso
modificato il
contenuto
energetico
del segnale

Esistono finestre che annullano gli effetti di bordo, azzerando il segnale agli
estremi ed obbligandolo quindi ad avere lo stesso valore all'inizio e alla fine della
finestra temporale. La finestra più comune è quella di Hanning.
Hanning

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