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Candidato Maestro
Matricola n. 7500
INTRODUZIONE 4
CAPITOLO I 5
Chopin 5
1.1 Periodo storico 5
1.2 Tratti stilistici 9
1.3 Analisi armonica di alcuni preludi 11
1.3.1 Inquadramento all’interno della produzione generale 11
1.3.2 Introduzione alla composizione 12
1.3.3 Partitura: Analisi strutturale e Analisi armonica 13
1.3.3.1 Preludio 1 13
1.3.3.2 Preludio 2 15
1.3.3.3 Preludio 4 18
1.3.3.4 Preludio 6 20
1.3.3.5 Preludio 20 24
CAPITOLO II 26
Schumann 26
2.1 Periodo storico 26
2.2 Tratti stilistici 33
2.3 Analisi armonica di alcuni lieder da Dichterliebe 34
2.3.1 Inquadramento all’interno della produzione generale 34
2.3.2 Introduzione alla composizione 35
2.3.3 Partitura: Analisi strutturale e Analisi armonica 36
2.3.3.1 Lied 1 36
2.3.3.2 Lied 2 43
2.3.3.3 Lied 7 43
2.3.3.4 Lied 10 43
2.3.3.5 Lied 12 43
APPENDICE I 44
APPENDICE II 52
CONCLUSIONI 54
BIBLIOGRAFIA 55
SITOGRAFIA 56
INTRODUZIONE
Lieder di Schumann.
a partire dal periodo storico, dalla rispettiva corrente di appartenenza e dai tratti
Chopin
Fryderyk Franciszek Chopin nasce nei pressi di Varsavia in Polonia il 22 febbraio 1810,
Anche i normali studi scolastici offrono spunti ai suoi interessi musicali, poiché
entusiasmandosi per la storia polacca, comincia a comporre commenti musicali sui fatti
più importanti. Era già vivo quell'interesse per la vita del suo paese che sarebbe
divenuto un elemento costante della sua personalità e della sua ispirazione: infatti le
Terminati gli studi con il noto compositore J. Elsner, inizia nel 1829 la sua carriera di
prodigioso pianista. In questo periodo conosce Costanza Gladowska da cui avrà brevi
tecnica violinistica.
Nel 1830 Chopin, data l'avversa situazione politica in Polonia, si trasferisce a Vienna.
Pochi giorni dopo il suo arrivo in terra austriaca a Varsavia scoppia un'insurrezione al
potere zarista russo. Ma gli austriaci erano anch'essi contro l'indipendenza polacca e il
Rimane solo attraversando mille difficoltà, anche di carattere economico, mentre dalla
Polonia giungono sempre notizie meno che mai positive sull'avanzata russa,
Nel 1831 si trasferisce a Parigi, in un ambiente più rilassato, dove entra in amicizia con
grandi artisti come Mendelssohn, Liszt, Bellini, Delacroix, Heine e molti altri.
Anche nella capitale francese la sua fama di pianista cresce subito anche se i concerti in
pubblico saranno pochi, dato che Chopin non amava la folla, ma basteranno per far
ovviamente dai più importanti personaggi della vita francese. La fama cresce ancor più
e in uno di questi salotti conosce la scrittrice George Sand, che avrà tanta parte nella sua
arte e vita.
Fig. 3- George Sand ritratta da Auguste Charpentier
Nel 1838 George Sand e Chopin vanno a svernare assieme nell'isola di Maiorca: le
disagiate condizioni del viaggio e l'agitato soggiorno sull'isola sono entusiasmanti per la
scrittrice, ma risultano spaventosi per il musicista, anche per il clima umido che
peggiora notevolmente la sua salute. Nel 1847 ha fine il legame di Chopin con Sand;
l'anno dopo si reca in Inghilterra dove conosce Dickens e Thackeray; a Londra tiene il
suo ultimo concerto a favore dei profughi polacchi e nel gennaio successivo torna a
Assistito dalla sorella Luisa, Fryderyk Chopin muore a Parigi il 17 ottobre 1849.
Cherubini; il suo cuore viene portato a Varsavia, nella chiesa di Santa Croce.
Chopin trovò nel pianoforte il migliore mezzo di espressione dei suoi sentimenti. Infatti
quasi tutte le sue opere sono dedicate al pianoforte con un tipo di melodie forse unico
nella storia della musica semplici, pure, eleganti. Chopin è definito musicista
"romantico" per eccellenza, forse per la sua spiccata malinconia, ma non si dimentichi
che la sua musica ricca di slanci ora appassionati ora drammatici è di un vigore che a
La sua opera pianistica può essere divisa in vari gruppi di composizioni che non
di patria. Le 59 Mazurche, composte a partire dal 1820, sono le più vicine ai tradizionali
canti popolari polacchi. Vette del virtuosismo sono i 27 Studi, mentre nei 21 Notturni la
musica perde ogni riferimento esteriore per trasformarsi in interiorità pura. Quest'opera,
degli apici del Romanticismo Europeo. Le 4 Ballate, ispirate dal poeta polacco
Lo schema prestabilito della forma sonata pare adattarsi meno alla fantasia di Chopin,
legata alla suggestione della libera improvvisazione estemporanea; egli se ne serve nei
due Concerti giovanili, e in tre Sonate, una delle quali detta Funebre, per la celebre
un uomo di cultura aperto e avvertito: questo rende la sua opera una delle più profonde e
per pianoforte scritte fra il 1831 e il 1839, una per ogni tonalità musicale, sia in modo
maggiore che minore. Essi furono spesso, nel corso degli anni e dei secoli a venire,
ogni tonalità, con la differenza che l'opera di Bach è strutturata in 2 libri di 24 preludi e
principalmente per due motivi: da una parte, Chopin sfidava qualsiasi regola classica,
votando le sue creazioni a una mancanza di forma evidente, e dall'altra, derogava alle
convenzioni del periodo per la breve durata delle composizioni contenute nell'opera 28:
Robert Schumann, con acutezza, pur considerando "strani" i Preludi, scrive nei suoi
saggi critici:
Questo lavoro chopiniano aprirà la strada ad altri compositori, in primo luogo a Claude
Debussy che, con le sue due raccolte dei Préludes, si riallacciò alle realizzazioni del
musicista polacco creando composizioni non più legate alla tonalità e che rifuggono da
Un preludio è una forma che può assumere due atteggiamenti, a seconda che serva da
volta da particolari esigenze di carattere estetico: molti preludi hanno l’aspetto di geniali
La forma Studio è un lavoro che ha come scopo dichiarato quello didattico del
organizzati in una forma musicale che quasi sempre vicina a quella del preludio o della
Romanza senza parole. Nelle forme più elevate lo scopo didattico è una mascheratura
La Romanza senza parole è una breve composizione di carattere piuttosto salottiero che
si presenta spesso come una melodia quasi vocale accompagnata che non ha una forma
Prima parte, A
da coda.
1.3.3.1 Preludio 1
Nel primo dei 24 Preludi op. 28 le mani sinistra e destra si alternano nel formare la
melodia, creando schemi intricati, il tempo è molto veloce, il brano dura solo un minuto,
L'indicazione del tempo è Agitato: il pezzo deve essere suonato con fervore e più
Il musicista tedesco Hans von Bülow chiamò questo preludio "Reunion", ad indicare
nervosismo o malinconia.
Un’unica figura ritmico-melodica comincia ad ogni misura nella regione grave, alla
mano sinistra e si innalza progressivamente, viene ripresa dalla mano destra e suona alla
fine nella regione acuta. Questa forma di inspira al primo Preludio in do maggiore del
Sebbene le modulazioni siano assenti, le dissonanze sono introdotte dalla mano destra,
salire seguendo la scala diatonica, nella seconda frase, scende sui gradi della scala
pentatonica sol-la-si-re-mi.
Nel periodo successivo sono introdotti cromatismi, poi la melodia torna di nuovo al
diatonismo e risolve sulla tonica, restando sul basso che non cambia nelle ultime dieci
misure.
1.3.3.2 Preludio 2
abbandonare l’architettura tipica del barocco e del classicismo per dare più spazio
all’azione, processo che porterà nei primi del ‘900 all’uscita della tonalità. In Chopin la
tonalità è ancora il modo di pensare la relazione dei suoni, ma queste relazioni sono
È un brano dal tono cupo, desolante, Hans von Bülow chiamò questo preludio
"Presentimento di morte".
Da un punto di vista melodico il brano può essere suddiviso nelle seguenti sezioni:
Fig. 7- Analisi melodica del preludio n°2
sono discendenti, ma x scende per grado congiunto, y per intervallo di terza. I due
diminuzione del ritmo puntato e dai ribattuti.; y è sempre uguale nelle sue ripetizioni, x
battuta 22-23 con la seconda discendente con la quale era iniziato il pezzo tipica di x.
interpretazioni si ritiene sia La minore: sembra che Chopin voglia giocare sulla
impediva di continuare nel gioco di elusioni, deviazioni verso altre tonalità, la vera
determinazione del la minore arriva solo al penultimo accordo con l’unica chiara settima
alla nuova tonalità con un rapporto di sottodominante, non di dominante: il brano può
porta dal I al V grado; la seconda sezione, riprende dalla tonica per concludere infine
superficie vari accordi: l’accordo iniziale è in 1° rivolto, per dare maggiore leggerezza,
per semitono, alcune volte a coppia, generando una trasformazione continua degli
accordi, in cui non si segue più un criterio tradizionale di avvicendamento degli accordi,
basato sulle funzioni tonali con le sottodominanti che vanno verso le dominanti e le
dominanti verso le toniche. Qui un accordo segue ad un altro solo perché una delle note
seguito l’algoritmo:
Il brano ha dunque un nuovo modo di collegare gli accordi tra loro, in cui è possibile
sicuramente un'importanza secondaria, perché non sono più ancorate ad una logica di
funzioni tonali.
Fig. 9- Analisi armonica della prima sezione del preludio n°4
Nella seconda sezione del brano Chopin ripropone il medesimo disegno, ripartendo
Anche la tecnica armonica cambia: le funzioni tonali riprendono il loro ruolo sintattico
Nella stessa battuta 17 c'è già una tonica, ma è in primo rivolto e in una posizione
rimane, con un basso che oscilla per più battute intorno alla nota si, con il do, nota di
strutturale viene ripresa; il brano si chiude così a battuta 25 con l'accordo di tonica che
1.3.3.4 Preludio 6
Chopin scrisse questo preludio, molto probabilmente, nel 1838 quando si trovava
sull'isola di Maiorca. Il brano presenta una netta analogia con il Preludio n. 4, anch'esso
hanno la stessa durata, sono in tonalità minore, un tempo molto lento, hanno
un’atmosfera cupa e profondamente malinconica, tanto che furono eseguiti nel 1849 al
Chopin aveva ammirato per i suoi toni ricchi e pieni. In sottofondo, la mano destra
Analisi strutturale
secondo elemento di note discendenti, evidenziato in verde, che presenta cambi ritmici e
composta da 8 battute, che hanno note ripetute e doppio ritmo scandito da crome e
semiminime.
La frase A’ conseguente è una ripetizione variata e ampliata della antecedente.
Un motivo contrastante B, introdotto a battuta 7 (in fucsia) viene ripreso nella seconda
Riprende la semifrase A.
Analisi armonica
La prima delle due modulazioni si trova nella misura 11 e si ottiene attraverso l'uso di
Do. Questo rappresenta una falsa modulazione dalla tonalità originale di si minore, che
1.3.3.5 Preludio 20
Questo preludio è una delle composizioni più famose di Chopin, che ha attratto il
accordi, dal punto di vista della teoria musicale, il pezzo è armonicamente abbastanza
semplice, composto da due melodie, fatte di progressioni di accordi. Gli accordi, potenti
una grande campana, colpiscono i loro toni direttamente nel cuore dell'ascoltatore.
Fig. 17- Analisi armonica del preludio n°20
CAPITOLO II
Schumann
Robert Schumann nacque nel 1810 a Zwickau, una piccola città della Sassonia, in
Germania, da una agiata famiglia borghese: il padre era un libraio editore, intelligente e
di tendenze artistiche, la madre figlia di un medico, era una donna di grande sensibilità.
È l'ultimo di cinque figli. Fin da bambino nutre la passione per la letteratura romantica e
per la musica; il padre lo guida nelle letture mentre la madre, pianista dilettante, lo
Il piccolo Robert dimostra, in entrambi i campi, capacità singolari. A nove anni il padre
farne il proprio confidente con cui si abbandona alle prime semplici improvvisazioni e
composizioni. Nel frattempo legge Byron, Tieck e Jean Paul Richter, per il quale nutrirà
originaria nella quale l'io si fonde e si perde nella totalità. Schumann trova nel proprio
delicato e ricco mondo interiore un sentire lirico che lo unisce al mondo naturale,
all'infinito. La sua musica è spesso trascrizione della natura, della quiete notturna, del
canto degli uccelli; egli è mosso da una visione panteista: Dio e Natura si identificano;
Dio è in ogni angolo della natura e dell'uomo che ne fa parte, l'artista non può allora che
Schumann riuscirà ad esprimere tutto ciò con la musica, che appare diretta conseguenza
A dodici anni forma una piccola orchestra con i compagni di studi; a quindici fonda un
tormentata esistenza. Come allievo del Liceo di Zwickau, invece, non è particolarmente
brillante, e mentre la madre, pragmatica e concreta, vede nei suoi interessi artistici solo
scrittore mancato e libraio per necessità, cerca di offrire al figlio le migliori opportunità.
Dopo averlo fatto studiare con Johann Gottfried Kuntzsch, un buon maestro che ben
presto però confessa di non avere più nulla da insegnargli, scrive a Carl Maria von
Weber affinché accetti Robert come allievo, che però preso da altri impegni, rifiuta.
Nel 1825 muore suicida la sorella Emilie, affetta da una «demenza tranquilla»: è il
primo di una serie di lutti famigliari che scuoterà profondamente il musicista. L’anno
successivo muore anche il padre. Schumann, posto sotto la tutela della madre, ostile alla
musica, proverà ben presto il vuoto lasciato dalla morte del padre.
Nel 1827 una cantante amica di famiglia, la signora Carus, gli fa conoscere i Lieder di
capace di fondere insieme i due elementi antagonisti. Su una stessa pagina egli scriverà
Robert si diploma nel 1828; nonostante la sua esacerbata sensibilità e i suoi primi
intraprenda lo studio del diritto a Lipsia; ma tale disciplina, arida e macchinosa, ben
poco si addice all'introverso Robert così come la caotica città nella quale perde il suo
Comunque in questa poco amata Lipsia, dove vive in una piccola stanza ove a malapena
ascoltando i concerti che regolarmente si tengono nella celebre sala del Gewandhaus, e
soprattutto riesce a diventare allievo del più eminente professore di pianoforte della
città: Friedrich Wieck. Ha scoperto di non sapere, di non sapere eseguire da vero
musica classica e per la figlia Clara, della quale intende fare un'artista senza eguali.
Nel 1830, in seguito a sforzi inconsulti e irragionevoli tentati per acquistare la perfetta
compromesso l'energia del quarto dito della mano destra, e deve rinunciare ai suoi sogni
di concertista; rivolge allora ogni suo pensiero e ogni sua attività all'arte della
della fuga, legge e studia le opere dei grandi maestri del passato e quelle dei
procurano lo incoraggiano a continuare con maggior fervore: e fra il '31 e il '33 scrive
una finestra. Sul principio del '34 la crisi morbosa è passata, ed egli riprende la sua
attività intensissima e quasi febbrile. E nell'aprile esce il primo fascicolo della Neue
Zeitschrift für Musik da lui diretta, in cui esalta i grandi maestri del passato, i migliori
Una dopo l'altra, quasi senza interruzione, egli scrive, in sei anni, le sue opere forse più
perfette: il Carnaval, la Fantasia op. 17, i Davidsbündler Tänze, le due Sonate op. 11 e
op. 22, i Pezzi fantastici, gli Studi sinfonici, le Scene fanciullesche, le Kreisleriana, le
Novellette op. 21, il Carnevale di Vienna, l'Umoresca, le tre Romanze op. 28 e quattro
dell'ostinata opposizione del padre di lei che per tre volte gliel'ha negata, perfino davanti
al tribunale civile.
I quattordici anni successivi dal '41 al '54, l'anno in cui lo Schumann. ebbe il più
tremendo accesso di follia e tentò per la seconda volta di uccidersi, non furono meno
intensamente e fruttuosamente vissuti dei sei precedenti, ma furono assai più torbidi, più
agitati, più penosi. Sensibilità sempre più acuita e tormentata, impressioni e reazioni
sproporzionate alle cause. Schumann soffrì anche di gelosia contro la moglie, non in
quanto essa era sua moglie, ma in quanto essa era musicista ammirata forse più di lui, e
sempre più frequenti e più gravi e deprimenti gli accessi di sovraeccitazione nervosa o
stabilirsi, da Lipsia, a Dresda, dove egli arriva affranto da un recentissimo attacco del
suo male. Nel '46 anche il soggiorno di Dresda è divenuto insopportabile, ed egli si
Nei riguardi del musicista, i tredici anni dal '41 a '54 furono quelli in cui egli estese la
sua attività, sino allora limitata alla musica per pianoforte, a tutti gli altri campi della
composizione musicale. In quei tredici anni egli infatti scrisse, oltre a parecchi fascicoli
pianoforte e orchestra e quello per violoncello e orchestra, i tre Quartetti per archi op.
41 e quello per archi e pianoforte op. 47, il Quintetto op. 44, i due Trii, e pezzi per coro
e una Messa e un Requiem: e infine, per tacere di opere meno notevoli, un Oratorio
profano -Il Paradiso e la Peri-, un'opera teatrale -Genoveffa-, e il Faust, che sta fra la
melologo.
Nella notte del 10 febbraio 1854 è assalito da una terribile crisi di allucinazioni che lo
porta sino al delirio: tornato in sé vuol separarsi dalla moglie per timore di farle
semivestito, e si getta nel Reno. Tratto in salvo, è condotto a Endenick, nella casa di
salute del dottor Richarz, dove passa due anni fra alternative di totale smarrimento
mentale e di coscienza e di calma, e dove il 29 luglio del '56, assistito da Clara - appena
tornata da Londra, dove essa si era recata a dare alcuni concerti - si spegne.
come opposizione alla realtà materiale, amore del mistero, ricerca del fantastico,
vivere questa vita mortale, travestimento della più comune realtà quotidiana, ed infine
musica. All'inizio del 1841, aveva creato più di 130 Lieder, incluso il suo più grande
ciclo di canzoni, Dichterliebe (Amore del poeta). Il titolo del ciclo è stato probabilmente
Il ciclo Dichterliebe comprende 16 Lieder il cui testo è tratto dalla raccolta di 65 poesie
Lyrisches Intermezzo di Heinrich Heine; i due incontrarono una sola volta di persona,
nella primavera del 1828 a Monaco, dove il diciottenne Schumann si fermò nel suo
alcuni testi al fine di creare una narrazione di stampo ciclico. Il ciclo dei Lieder,
inizialmente respinto da diversi editori, fu pubblicato nel 1843 dalla casa editrice Peters,
sebbene i brani furono ridotti a sedici nella versione definitiva. Esso fu eseguito per la
prima volta in pubblico ad Amburgo nel 1861 dal baritono Julius Stockhausen, celebre
cantante che aveva studiato con Manuel Garcia al Conservatoire de Paris, e in seguito
I brani sono caratterizzati da una omogenea fusione tra il canto e la parola, di cui la
musica vuole sottolineare ogni particolare sfumatura, affidando alla voce solista gli
stessi intenti espressivi del pianoforte e ci narrano una delusione amorosa, i cui toni
Schumann proietta le sue lacerazioni interne e gli ostacoli di una storia d’amore
canto e strumento; a volte il pianoforte raddoppia la linea della voce, in modo tale che
significato e dell’atmosfera espressiva del testo. In tal caso il pianista non si limita ad un
musicale, è colui che rivela vere e proprie emozioni, sfumate sotto la declamazione del
- brevità,
Nella prima strofa il narratore utilizza delle metafore, compara i fiori che sbocciano a
maggio con l’amore che scoppia nel suo cuore, nella seconda strofa il canto degli uccelli
Non vi è ancora nessun negativo presagio all’orizzonte per i due amanti, ma nonostante
queste dolci parole il pianoforte introduce una melodia struggente, che trascina
I due versi del testo A e A’ sono cantati dal solista con la stessa melodia, alternata alla
Im wunderschönen Monat
Mai,
Als alle Knospen sprangen,
Da ist in meinem Herzen
Die Liebe aufgegangen.
Im wunderschönen Monat
Mai,
Als alle Vögel sangen,
Da hab' ich ihr gestanden
Mein Sehnen und Verlangen.
Analisi armonica
Il brano è composto di ventisei battute, nelle prime quattro sono ripetuti due accordi
e non è chiaro se il brano sarà in SOL maggiore o mi minore: ciò crea un sentimento di
Dopo le prime quattro battute in mi minore con cadenza d’inganno V – IV, in cui la
significato è l’accordo costruito sul sesto grado della scala, e in SOL Maggiore è
sul quarto grado della scala, usato qui in primo rivolto con funzione armonica di
II grado;
che sono disposte a distanza di tre toni (4^aum. e/o 5^dim.): Fa# è la sensibile
le due note risolvono rispettivamente sulle due note che identificano la nuova tonalità:
la sensibile tonale risolve sulla nuova tonica Sol (I = Fond.), cioè risolve sulla nota che
dà il nome alla nuova tonalità, la controsensibile modale risolve sulla nuova modale Si
(III = 3^), cioè risolve sulla nota che indica il modo della nuova tonalità, Maggiore in
questo caso.
Fig. 28- Im wunderschönen Monat Mai, Analisi armonica -2
Dopo la cadenza autentica perfetta V – I segue la conferma della tonalità e una seconda
segue cadenza autentica, ma subito dopo alle battute 10 e 11 si modula alla tonalità di
Do Maggiore tramite:
poi sospesa:
L’argomento del secondo lied è ancora quello di un amore languido, malinconico, forse
non corrisposto; il testo è composto da due quartine con la rima baciata abab.
L’idea del dolore e della gioia si alternano, grazie all’utilizzo di figure retoriche
poema si riflettono anche nella forma musicale: viene utilizzata un intervallo di ottava
discendente come metafora per le lacrime, una frase riproduce un sospiro di dolore
la compattezza si applica anche alle relazioni motiviche tra le parole ei loro significati,
- Esposizione:
Tema A conseguente
Analisi armonica
T – SD- T D -T
All’inizio della seconda frase c’è una tonicizzazione in La, ovvero una breve
impianto che per attimo diventa tonica per poi rientrare subito nella tonalità di partenza;
segue una breve modulazione alla tonalità vicina mi minore tramite accordo
preparatorio comune e la dominante della nuova tonalità, a cui però manca la settima;
2.3.3.3 Lied 7
In Ich grolle nicht emerge con impeto il dramma amoroso, come recita l’inizio del
secondo verso “Ewig verlor’nes Lieb!”, amore perduto per sempre, in cui egli si rifà al
Ich grolle nicht, und wenn das Herz auch Non serbo rancore, anche se si spezza il cuore,
bricht, amore perduto per sempre! Non serbo rancore.
Ewig verlor'nes Lieb! Ich grolle nicht. Anche se splendi in sfarzo di diamanti,
Wie du auch strahlst in Diamantenpracht, nella notte del tuo cuore non cadono raggi.
Es fällt kein Strahl in deines Herzens Nacht. Lo so da tempo.
Das weiss ich längst.
Ich grolle nicht, und wenn das Herz auch bricht Non serbo rancore, anche se si spezza il cuore.
Ich sah dich ja im Traume, Ti ho veduta in sogno,
Und sah die Nacht in deines Herzens Räume, e ho veduto la notte nel tuo cuore vuoto,
Und sah die Schlang', die dir am Herzen frisst, e ho veduto la serpe, che ti rode il cuore,
Ich sah, mein Lieb, wie sehr du elend bist. ho veduto, amore mio, come sei infelice.
Il testo è composto da due quartine e un ultimo verso, la prima quartina ha con rima a, a,
La tonalità è Do maggiore, con una dinamica generale piuttosto forte che apporta alla
Schumann utilizza diversi espedienti, come ad esempio il ritardando, che talvolta gli
La voce qui si rivela molto chiara ed estroversa mentre il postludio del pianoforte
contribuisce notevolmente a rafforzare il ritmo con accordi stretti e molto pesanti. Gli
ultimi tre accordi suonano come il colpo di grazia a rappresentare una lotta contro
l’amore.
2.3.3.4 Lied 10
2.3.3.5 Lied 12
APPENDICE I
1. Allegro maestoso
2. Minuetto
(mi bemolle maggiore)
3. Larghetto
(la bemolle maggiore)
4. Finale: Presto
(do minore)
22 1830- Grande polacca brillante pianoforte Breitkopf & Mme la Parigi, Salle
31 per pianoforte e orchestra solista, 2 Härtel, baronne de Concert du
preceduta da un Andante flauti, 2 Lipsia, 1836 d'Este Conservatoire
spianato per pianoforte oboi, 2 Nationale de
solo 1. Andante spianato: clarinetti, 2 Musique, 26
Tranquillo (sol maggiore) fagotti, 2 aprile 1835
2. Polacca: Allegro molto. corni,
Meno mosso (mi bemolle tromba,
maggiore) timpani,
archi
23 1831- Ballata n. 1 in sol minore pianoforte Edizione: barone von
35 per pianoforte Breitkopf & Stockhausen
Introduzione: (4/4, sol Härtel,
minore) - Largo Lipsia, 1836
Sezione I: tema A (6/4, sol
minore) - Moderato
Sezione II: tema B (6/4, mi
bemolle maggiore) - Meno
mosso
Sezione III: tema B (6/4, la
maggiore) - Scherzando
Sezione IV: tema B (6/4, mi
bemolle maggiore)
Sezione V: tema A (6/4, sol
minore)
Coda: (2/2, sol minore) -
Presto con fuoco
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
APPENDICE II
.
BIBLIOGRAFIA
Chopin
- F. LISTZ, F. Ch., Parigi 1852;
- W. de Lenz, Die grossen Pianoforte-virtuosen, Berlino 1872;
- F. Niecks, F. Ch., Londra 1888;
- F. Hösick, F. Fr. Ch. (in polacco), Varsavia 1903;
- J. Hunecker, Ch.: The man and his music, Londra 1901;
- E. Poirée, Ch., Parigi 1907;
- G. Petrucci, Epistolario di F. Ch., 1907;
- I. Valetta, Ch., Torino 1910;
- A. Weissmann, Ch., Berlino 1912;
- H. Leichtentritt, F. Ch., Berlino 1913;
- id., Analyse v. Ch.s Klavierwerken, Berlino 1920;
- A. Longo, Chopiniana (analisi delle opere pianistiche), in Arte pianistica, 1917-1920;
- E. Ganche, Ch., 1ª ed., Parigi 1909;
- E. Jachimecki, Fr. Ch. (in polacco), Cracovia 1927
Shumann
SITOGRAFIA
Chopin