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“CIRCOLO DIDATTICO SAN BENEDETTO” Scuola dell’Infanzia di San Severo

L’aiutante di Iride, l’Arcobalena

Ipotesi di VALUTAZIONE PER L’APPRENDIMENTO (durante-dopo)

4 novembre 2022
Autore dell’ipotesi: ins. Elena Littera
Hanno collaborato nella sperimentazione sul campo le ins. Rosa Fiore, ins. Maria Pia Buccione.
In calce Evidenze,riflessioni e strumenti per la VpA adottati dell’INTERSEZIONE di 3 anni (con la collaborazione di
tutte le docenti dell’INTERSEZIONE dei 3 anni.
“CIRCOLO DIDATTICO SAN BENEDETTO” Scuola dell’Infanzia di San Severo

L’aiutante di Iride, l’Arcobalena


Ipotesi di VALUTAZIONE PER L’APPRENDIMENTO (durante-dopo)

Introduzione
L’attività di laboratorio e, al tempo stesso, ludico valutativa viene proposta ai bambini di
3 anni della sezione A del Circolo Didattico “San Benedetto”- Plesso Andrea Pazienza
alla fine del mese di Ottobre.
Il racconto di Massimo Sardi dal titolo l’Arcobalena, è stato lo sfondo delle attività di
accoglienza dei bambini: è una balena molto particolare che sul dorso ha sette striature,
una per ogni colore dell’arcobaleno.
A Settembre, in fase d’ACCOGLIENZA, abbiamo letto la storia di una simpatica balena di nome Iride che
decide di lasciare il suo branco per cercare nuove e vere amicizie. Iride si avventura nell’oceano
timorosa e allo stesso tempo desiderosa di scoprire le cose che non conosce. Il suo viaggio è
caratterizzato da sette incontri con sette personaggi, molto diversi tra loro: alcuni diventeranno ben
presto suoi amici, altri un po’ meno.
L’Arcobalena Iride dona a ognuno dei nuovi amici i suoi colori, uno per ciascuno (tranne al Polpo a cui
ne regala due), in modo da rendere migliore la loro vita. Alla fine del suo viaggio Iride si ritrova tutta
bianca, felice della sua generosità e con un nuovo grande amico tutto bianco come lei MOBY con cui
decide di passare il resto della vita.

Cosa vogliamo valutare


Sebbene l’argomento sia stato trattato, in fase d’ACCOGLIENZA, sul piano emozionale,
non ho ritenuto, in questo momento, procedere a una valutazione in questo senso
poiché molti bambini ancora non si esprimono verbalmente e, i pochi che lo fanno,
utilizzano frasi semplici dalle quali si possono solo ipotizzare coinvolgimenti emotivi.
Pertanto tale valutazione sarà fatta in un momento successivo.
In questa fase del percorso, l’attività proposta è stata studiata per valutare in che modo
la narrazione ha contribuito al raggiungimento dei traguardi di apprendimento proposti
dalla programmazione didattica, declinata nelle varie aree di apprendimento (linguistica
–logico matematica e scientifica –espressiva).
L’aiutante di Iride, l’Arcobalena | 04/11/2022

Ho voluto realizzare da una parte, una valutazione orientata ad accertare il


raggiungimento di determinati risultati formativi (valutazione sommativa), dall’altra, una
raccolta di evidenze sugli esiti di apprendimento con il proposito di introdurre
aggiustamenti alla didattica (valutazione formativa).
Da Settembre ad oggi i bambini sono stati in vario modo stimolati con attività che mi
hanno dato modo di sondare il livello di comprensione, di risposta, di interazione con
l’argomento della storia di Iride. Ritengo di avere raccolto informazioni preziose, ma
ancora insufficienti per capire se alzare il livello e fare un passo avanti o rinforzare
alcune competenze. Voglio promuovere l’apprendimento di tutti. Ho deciso di strutturare
un’attività/verifica con valore diagnostico ma che mi permetta anche di esprimere un

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giudizio complessivo sul lavoro svolto fino ad ora per poter prendere decisioni didattiche
e eventuali interventi didattici migliorativi.

I traguardi presi in considerazione sono: il bambino…


Ascolta e comprende messaggi di vario tipo e brevi racconti -Arricchisce e precisa il
proprio lessico-Conosce la propria identità, le proprie capacità e si riconosce parte di un
gruppo-Conosce e applica le regole di convivenza civile e accetta le diversità-Utilizza dati
percettivi/informazioni per compiere semplici operazioni logico- matematiche-Utilizza
materiali in modo personale e creativo

In particolare, gli obiettivi che ci si era fissati sono:


Assume atteggiamenti di disponibilità all’ascolto-Comprende semplici domande e le
richieste di una consegna-Indica in modo appropriato oggetti, persone, azioni ed eventi
noti (nel nostro caso il bambino individua i colori)-Memorizza vocaboli nuovi ed li utilizza
correttamente (nel nostro caso il bambino nomina i colori)-Gioca e lavora in gruppi -
Rispetta le regole della vita di gruppo e le diversità-Discrimina la qualità percettiva delle
cose (nel nostro caso il bambino coglie nella realtà la molteplicità di colori)-Utilizza
oggetti in modo simbolico (nel nostro caso il bambino abbina immagini al giusto
elemento cromatico).

GAME (ipotesi di attività scritta il 22/10/2022)


Nel laboratorio logico matematico e scientifico i bambini saranno invitati a sedersi a tre tavoli dove, in
un puzzle con sei tessere esagonali, sono riprodotti i colori di Iride. Poiché i colori sono sei (indaco e
violetto sono riprodotti sulla stessa tessera perché donati insieme dalla balena) le tessere totali
dovrebbero essere 18. Poiché i bimbi totali sono 19 di cui un bimbo con abilità diverse, ho pensato che
una tessera del puzzle sarà divisa in due e sarà affidata per metà al bimbo in questione e per metà a
un altro bambino che ha una particolare sensibilità verso l’amichetto. Racconterò ai bimbi che Iride
oggi è molto malata e che non ce la fa a fare il suo viaggio per donare i colori ai suoi vecchi amici che li
hanno persi. Lei, per raccoglierli nel mare, ha dovuto viaggiare tanto e si è presa un bel raffreddore. Per
questo ha bisogno di alcuni aiutanti che si dividano i colori e vadano alla ricerca dei personaggi della
storia a cui restituire i colori smarriti. Chiamerò ogni bambino chiedendogli di prendere dal puzzle il L’aiutante di Iride, l’Arcobalena | 04/11/2022
pezzettino del colore che nominerò. Alla fine ogni bambino avrà il suo pezzettino colorato. In questa
fase osserverò con attenzione i bambini e appunterò le difficoltà che qualcuno incontrerà rispetto agli
obiettivi prefissati. Nella difficoltà il bambino verrà aiutato in vari modi, dagli amici e dagli insegnanti a
portare a termine il compito, facendo debugging, per trovare e correggere errori , ritentare cercando
una soluzione da ciò che esiste attraverso domande stimolo (non è blu, non è rosso, allora sarà?)
A questo punto i bambini, che hanno tutti un pezzo di puzzle, saranno invitati ad andare in cerca del
personaggio a cui donare l’esatto colore che nella storia gli era stato donato da Iride. Su sei tavoli ci
sarà un personaggio della storia e un puzzle in bianco con tre pezzi esagonali che, se sono nel tavolo
del personaggio giusto, dovranno riempire sovrapponendo il loro pezzettino e tutti e tre i pezzi sul
puzzle dovranno essere dello stesso colore, quello del personaggio a cui Iride donò quel colore. Anche
in questa fase osserverò i bambini soprattutto nel relazionarsi nel cercare il personaggio, se si aiutano,
se entrano in conflitto. Inoltre cercherò di capire se il processo di astrazione “colori di Iride/pezzi del

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puzzle” si sia realizzato nel bambino. Alla fine, quando ognuno avrà raggiunto il tavolo con il suo
personaggio (disegnato su un bel foglio ma non colorato), il compito degli aiutanti sarà appunto
colorarlo.
In questa ultima fase non valuterò se i bambini colorano bene o male, ma come si relazionano nel
lavoro di gruppo, se nascono conflitti, se tali conflitti si autoregolano o se è necessario il mio intervanto.
Ho predisposto una griglia di osservazione che compilerò a fine attività con la collaborazione delle altre
insegnanti che hanno partecipato al laboratorio, confrontandomi con loro su quanto osservato (farlo
durante l’attività non è possibile poiché il grado d’attenzione con bimbi così piccoli deve essere
massimo e compilare la griglia mi farebbe distrarre).
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Riflessioni dell’insegnante sugli alunni dopo la sperimentazione fatta nel


laboratorio logico matematico e scientifico in data 25/10/2022 :

Valutazione per l’apprendimento


A che punto sono gli studenti nel processo di apprendimento?
Nessuno ha raggiunto tutti gli obiettivi, quasi tutti comprendono semplici domande e le richieste di una
consegna, non sempre individuano i esattamente colori ma hanno memorizzato vocaboli nuovi. Alcuni
non sono in grado di utilizzarli correttamente. Molti non verbalizzano ancora e, nel nostro caso, non
tutti nominano i colori.
Tutti giocano e lavorano in gruppi ma non sempre rispettano le regole, la vita di gruppo e le diversità.
Tutti discriminano la qualità percettiva delle cose (nel nostro caso i bambini colgono nella realtà la
molteplicità di colori). Quasi tutti utilizzano oggetti in modo simbolico (nel nostro caso i bambini
abbinano immagini al giusto elemento cromatico).
Progrediscono come l’insegnante si aspetta?
Sebbene ci siano delle differenze tra loro, complessivamente la sezione risponde alle aspettative degli
insegnanti.
Che cosa ostacola i loro progressi?
In questa fase l’ostacolo più grande è il non riuscire ancora a verbalizzare, ma ogni giorno, da
Settembre, si sono osservati miglioramenti in tutti.
Come aiutare a colmare il gap tra ciò che devono apprendere e quanto hanno già
appreso?
Alla luce delle evidenze (da Settembre a ora) ritengo di dover continuare a lavorare sugli obiettivi
prefissati con attività ludiche coinvolgenti che rafforzino le competenze nei bambini con difficoltà e che
al tempo stesso non annoino quelli che tali competenze le hanno già acquisite.

Valutazione dell’apprendimento
Che cosa hanno appreso gli studenti?
Ritengo che tutti i bambini hanno imparato a relazionarsi con l’adulto e con i pari e che, considerando
l’età, lo facciano in modo non molto “conflittuale”.
Quasi tutti si mostrano disponibili all’ascolto e tutti hanno partecipato con entusiasmo all’attività.
Hanno raggiunto il livello di competenza richiesto?
In parte L’aiutante di Iride, l’Arcobalena | 04/11/2022

Riflessioni dell’ insegnante sull’efficacia della valutazione messa in atto.


Ho cercato di seguire i principi di valutazione per l’apprendimento con il focus sui
bambini, cercando di dare forma educativa alla didattica, basandomi sulle evidenze
osservate e sui risultati ottenuti.
Purtroppo con bambini di 2 anni e mezzo / 3 anni è difficile confrontarsi con loro
sull’apprendimento, in primo luogo perché non è possibile condividere con loro i criteri
con cui sono valutati (a quell’età un bimbo è concentrato su sé stesso e non certo sulle
aspettative del docente). Ho solo la possibilità, una volta ottenuti i risultati, di chiarirmi
le idee del distacco, tra risultati ottenuti e criteri di valutazione adottati; posso al

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massimo, con l’evidenziare gli aspetti positivi, negativi del prodotto di un elaborato, dare
un’indicazione intuitiva al bambino su cosa migliorare.
Ritengo possibile una AUTOVALUTAZIONE da parte del bambino, forse, solo dopo i 5
anni, quando si ha, in qualche caso, una minima maturità per superare il SE’ e
rapportarsi con L’ALTRO.
Ritengo che nella scuola dell’infanzia i momenti PRIMA-DURANTE-DOPO sono velocissimi
e si esauriscono e ripetono anche più volte nell’arco della stessa attività, perché il
bambino di quell’età passa dal “non saper” al “sapere” in brevissimo tempo, per cui
quello osservato dall’insegnante a inizio giornata viene smentito spesso a fine giornata,
questo sia in senso di progressi che di regressi.
Ho sperimentato questa tecnica di gioco in modo diagnostico, ma penso di riproporla ai
bambini per organizzare anche altre attività di gioco in piccolo gruppo (da 6 a 3 e
viceversa) perché permette ai bimbi di ruotare e relazionarsi con tutti senza che gli
abbinamenti vengano recepiti come un’imposizione:a loro appare un modo più
“democratico” di formare i gruppi.

Evidenze e riflessioni dell’INTERSEZIONE di 3 anni


1. SGUARDO TRIFOCALE DELLA VPA
Il docente, dispone di diversi tipi di strumenti di rilevazione/valutazione (dai controlli informali,
osservazioni sistematiche e dirette prove di verifica strutturate)che vanno attivati
simultaneamente su tre dimensioni di analisi; soggettiva (come si vede l’allievo?), oggettiva
(cosa sa fare l’allievo?), intersoggettiva (come gli altri vedono l’allievo?) per avere un quadro di
insieme che integri le diverse componenti dell’esperienza di apprendimento, sia quelle più
visibili e manifeste, sia quelle implicite e latenti.
2. Importanza delle FUNZIONI ESECUTIVE (dell’ATTENZIONE, INIBIZIONE,
MEMORIA e PIANIFICAZIONE)
L’attenzione valutativa è focalizzata sui processi più che sui contenuti, non sul
cosa ma sul come.
Le FUNZIONI ESECUTIVE (dell’ATTENZIONE, INIBIZIONE, MEMORIA e
PIANIFICAZIONE) sono allenabili e potenziabili e predittive riguardo a possibili
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disturbi di apprendimento.
COSA OSSERVARE: Per l’attenzione se il bambino esplora gli oggetti dedicando
attenzione anche agli stimoli presenti o se si dedica tutto il tempo all’oggetto e
quanto è veloce o meno nell’atto esplorativo. Per la pianificazione è importante
chiedersi su come il bambino manipola i differenti oggetti ed esplora l’ambiente.
Per l’inibizione è importante osservare con quanta difficoltà riesce a trattenere
l’impulso di risposta affrettata. Per la memoria quanto di tutto l’appreso influisce
ed aiuta a costruire le nuove conoscenze che sulle pregresse vanno ad
aggrapparsi. Si concentra sulle cose importanti? Riesce a non distrarsi? Riesce a
cambiare il focus della sua attenzione se necessario? Mantiene memoria di azione

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agganciando il nuovo appreso alle conoscenze pregresse? Riesce a controllare


l’impulsività di risposta a favore di una corretta risposta? Segue un piano
d’azione? Utilizza strategie? Le cambia se non funzionali?
3. Sul campo con i bambini di 3 anni (esiti delle varie sperimentazioni)
La valutazione formativa è finalizzata a raggiungere degli obiettivi anziché a
stabilire se un obiettivo è stato o non è stato raggiunto, pertanto la valutazione
non certifica l’assenza o la presenza di qualcosa, al contrario, fa un bilancio,
interpreta il processo e fornisce strategie concrete per migliorare.
Nella scuola dell’infanzia i momenti PRIMA-DURANTE-DOPO sono velocissimi e si
esauriscono e ripetono anche più volte nell’arco della stessa attività, perché il
bambino di quell’età passa dal “non saper” al “sapere” in brevissimo tempo, per
cui quello osservato dall’insegnante a inizio giornata viene smentito spesso a fine
giornata, questo sia in senso di progressi che di regressi.
Il focus è sempre sui bambini, e dare forma educativa alla didattica basandosi su
evidenze osservate e sui risultati ottenuti è il pane quotidiano dell’insegnante.
4. L’ARTE del coinvolgimento :il superpotere dell’insegnante
 STRATEGIE CROMATICHE per coinvolgere e per comunicare
Il colore come strategia di coinvolgimento che aiuta a rilassarsi e a concentrarsi, come
strumento di comunicazione alternativo al linguaggio verbale.
 Pitturando il bambino si apre e si rilassa, rimanendo contemporaneamente
concentrato sul suo lavoro (INIBISCE I DISTRATTORI)
 I bambini utilizzano quasi inconsciamente un altro linguaggio oltre a quello
verbale, per comunicare emozioni e sentimenti, quello appunto dei colori.
 MEDIATORI DIDATTICI/MARIONETTA per catalizzare, coinvolgere e
comunicare
La scuola è “ambiente di apprendimento” dove non solo si insegna ma si
costruisce, si osservano situazioni di apprendimento, per avere cura di ogni
singolo alunna e alunno, organizzando e animando situazioni specifiche di
apprendimento. A tal fine l’insegnante si avvale dei mediatori didattici, vale
a dire di strumenti e procedimenti che rendono maggiormente funzionale la L’aiutante di Iride, l’Arcobalena | 04/11/2022
comunicazione, che stimolano e potenziano il processo formativo.
I mediatori didattici sono:
 catalizzatori del processo educativo.
 Lo rendono più efficiente in quanto potenziano la comunicazione (verbale e non
verbale) tra docenti e bambini, grazie alla loro duttilità e adattabilità ai diversi stili
educativi di questi ultimi.
 Sono espressione dell’arte del coinvolgimento che è il superpotere dell’ bravo
insegnante.

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Strumenti adottati per la VpA dall’intersezione dei 3 anni


 gioco per osservare, diagnostico, cooperative learning (adattamento Jigsaw)
 debugging con domande stimolo per correggere
 domande stimolo per pre conoscenze e per valutazione tra pari e autovalutazione, durante
giochi strutturati che vadano ad attivare le varie funzioni esecutive (memory, trova le differenze,
SIX BRICKS etc. )
 domande per verifica comprensione testo e acquisizione conoscenza, per valutare le dinamiche
affettivo-motivazionali e di socializzazione e dei processi di apprendimento
 osservazione sistematica e diretta
 Tabella/Griglia di osservazione dei comportamenti e degli elaborati
 Criteri per inserire un alunno tra i bes
 autovalutazione (rispetto al modello) con scheda strutturata(smile)
 confronto /feedback /adattamento della didattica,
 una intervista (ti è piaciuto oppure no?) e faccine
 RIFLESSIONI dopo la sperimentazione.
 RIFLESSIONI sulla valutazione messa in atto.
 Evidenze e riflessioni dell’INTERSEZIONE di 3 anni
 Galline e aquile per misurare il grado di motivazione
 Autovalutazione in circle time con feedback al docente.
 cooperative learning
 MODELING sostenute da conversazioni guidate e domande stimolo.
 Diario di bordo che registra i progressi finalizzato all'autovalutazione.
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