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RADIOPROTEZIONE

Esame scritto

Lezione 1

COS’E’ LA RADIOPROTEZIONE?
Attività multidisciplinare

obbiettivo: preservare lo stato di salute di individui e popolazione

Scopo: ridurre o eliminare rischi sanitari delle radiazione ionizzanti -> naturali (isotopi)

-> arti ciali (produciamo


attraverso l’uso di macchine)

Protezione della popolazione e professionisti

Scopo:
DANNI DETERMINISTICI Danni che si possono evitare, non superando la soglia stabilita (totale
prevenzione)

EFFETTI STOCASTICI non dipendono dalla soglia, ma dipendono dall’esposizione e si


evidenziano anche a distanza di anni (limitazione probabilità accadimento)

COM’E’ GARANTITA?
Attraverso l’emissione delle norme (decreti legislativi), e regolamenti (in ciascun ospedale)

ICRP = Primo organismo a sviluppare principi fondamentali della radioprotezione,

• indicato per primo i limiti di dose, che limita i danni da radiazione

• ha enunciato comportamenti che personale deve avere quando è a contatto con radiazioni
ionizzanti.

Detta le regole a tutto il mondo (internazionale) poi ciascun paese

EURATOM = recepisce le normative tecniche da ICRP ed emette direttive su base di normative


stabilite da ICRP

Organismo della comunità europea 1957

PRINCIPI FISICI
ECCITAZIONE —> elettrone può essere soggetto a eccitazione per En fornita dall’esterno

permettono passaggio da un livello a quello superiore, poi torna alla orbita


originaria liberando En, emessa sotto forma di onda elettromagnetica

IONIZZAZIONE —> Se En esterna è più elevata = e si allontana de nitivamente = IONE

Unità di misura —> Joule ( sica macroscopica)

—> eV ( sica atomica)

RADIAZIONE = Emissione e propagazione attraverso lo spazio e la materia di En a livello


microscopico

Propagazione sotto forma di : onde elettromagnetiche (fotoni)

particelle subatomiche (radiazioni corpuscolari)

Radiazione elettromagnetica si comporta come particella priva di massa , ma dotata di en =


FOTONE

Questa en può creare dei danni —> dipende dalla frequenza e dalla radiazione

SPETTRO DI FREQUENZA = distinguere radiazioni ionizzanti e non ionizzanti

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CLASSIFICAZIONE
radiazioni classi cate in base ad azione lesiva

AZIONE LESIVA è dato dai processi sici di trasformazione (a distanza di anni) o danno (arco di
poco tempo), conseguenti all’e etto della ionizzazione degli atomi delle molecole dei tessuti
biologici

RADIOAZIONI
1. IONIZZANTI = En in grado di ionizzare tessuti biologici (En>12eV)
Frequenza oltre il visibile —> piccole quantità per provocare un danno

radioterapia = radiazione ai ni terapeutici

radiologia = ambito diagnostico (En più basse ma posso provocare danni nell’arco di breve
tempo)

• DIRETTAMENTE = particelle cariche (e, p, a) En cinetica su ciente a produrre


ionizzazione per collisione
• INDIRETTAMENTE = raggi X, raggi gamma e neutroni, loro interazione con la
materia mette in moto particelle che sono direttamente
ionizzanti o dare via a reazioni nucleari
2. NON IONIZZANTI = no En su . Per ionizzare tessuti biologici (En<12eV)

Per provocare danno è necessaria En molto elevata

organi che hanno diverse sensibilità alle radiazioni

I. CRISTALLINO —> il più sensibile, può andare incontro all’opacamento = cataratta

II. GONADI

III. TIROIDE —> uso di un collare

STORIA
1895 —> Scoperta raggi X (Konrad Rontgen)

1896 —> scienziato che ha scoperto radioattività naturale dell’U (Henry Becquerel)

1898 —> scoperta della proprietà radioattiva del Pl e del Ra

• FONTI NATURALI DI RADIAZIONI IONIZZANTI


Raggi cosmici primari e secondari (p, e, n, particelle a, mesoni e fotoni)

Decadimento radioattivo di nuclidi naturali (particelle a e B, raggi gamma)

• FONTI ARTIFICIALI DI RADIAZIONI IONIZZANTI


Strumenti di uso quotidiano , industriale, medico, scienti co di ricerca (isotopi usati come
traccianti)

RADIOATTIVITA’ = Emissione spontanea di particelle elettromagnetiche da nuclei instabili

SORGENTI DI RADIOAZIONI IONIZZANTI

1. MACCHINE RADIOGENE —> apparecchi a raggi X

—> acceleratori di particelle

producono radiazioni ionizzanti solo in funzione, posso bloccare


la produzione spegnendo

2. SOSTANZE RADIOATTIVE = sono sempre radioattive a meno che non sigilli in contenitore
(contengono isotopi che emettono continuamente radiazioni)

SORGENTI RADIATTIVE

RADIATTIVITA’ = Trasformazione spontanea del nucleo atomico, con emissioni corpuscolari o


elettromagnetiche

Attività radioattiva diminuisce con il passare del tempo

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Periodo di dimezzamento = tempo che deve trascorrere a nché si dimezzi la dose di
radioattività

• SORGENTI SIGILLATE = incorporata in materie solde, involucro di materiale inattivo (possono


essere conservati)

• SORGENTI NON SIGILLATE = sostanza utilizzata al momento stesso, tempo di attività ristretto
(sorg. inviate su ordinazione)

MACCHINE RADIOGENE ESAME

• Spente non emettono radiazioni

• accese è possibile che emetta radiazioni, ambiente attorno deve essere delimitato e protetto

• Danno solo IRRADIAZIONE ESTERNA

RADON = inodore incolore, che respirata prova danni a livello del dna = trasformazione del DNA
con e etto cancerogeno

TUBO RADIOGENO = Strumento che si usa per produrre radiazioni ionizzanti


• ANODO

• CATODO

Messi all’interno di un ampolla di vetro dove viene creato un vuoto, applicando di di V/ energia
elettrica, che produce la radiazione ionizzante = raggi X

MODALITA DI IRRAGGIAMENTO
Un altro modo è inalare/respirare

2 modalità

1. IRRAGGIAMENTO ESTERNO= investiti esternamente da fonte o contaminati da sostanza


radioattiva (no macchina radiogena)

• RADIAZIONE DIRETTA = emessa da sorgente radiante, solo


nel punto anatomico di nostro interesse (evitiamo di esporre
altre parti del corpo alla radiazione)

• RADIAZIONE DIFFUSA = emessa dal corpo colpito dalla


radiazione diretta, nel caso di sorgenti radioattive

Es: studio dei linfonodi (il paziente emette una radiazione


di usa; più lontano sono dal paziente e più protetto sono)

Fattori che agiscono su livello di irr. esterna:

• DISTANZA DALLA SORGENTE = più sono vicino e più rischio di subire le radia ionizzanti
Legge dell’inverso del quadrato, più lontani siamo e minore sarà la quantità di radiazioni
ionizzanti che subiamo (se mi allontano di 2 metri diminuisce di 4 volte)

• TEMPO = il tempo di esposizione varia a seconda del tipo di esame, dipende anche dall’indice
di massa corporea, più tempo passa e più radiazioni ionizzanti possiamo essere investiti

• SCHERMATURE = protezioni che bisogna utilizzare per aumentare la protezione dalle rad, o per
ridurre l’esposizione dalle radiazioni ionizzanti (i muri sono piombati, camice piombato,
collare piombato che va a proteggere la tiroide, occhiali)

2. CONTAMINAZIONE INTERNA ED ESTERNA


Inquinamento dell’organismo con sostanze non sigillate
• INTERNA = cutanea (ferite)

• ESTERNA = ingestione e inalazione

VARI TIPI DI RADIAZIONI IONIZZANTI


Di eriscono per l’energia, aumentandola aumenta anche la capacità di penetrazione

RAD ALFA = non passa il foglio di carta

PAD BETA = carta stagnola

RAGGI X = Pb

RAGGI GAMMA = cemento armato

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RISCHIO DI SORGENTI RADIATTIVE
1. ESPOSIZIONE

2. CONTAMINAZIONE

RAD ALFA : non provoca danni ad organi interni, ma a strutture che stanno in super cie, es
esposizioni a stretto contatto con occhi può provocare danni

RAD BETA : il rischio è elevato per contatto diretto o a distanza ridotta dall’ organismo

RAGGI X : danni sia super cie (eritema cutaneo o ustioni) sia profondità (sistema emopoietico,
leucemie, linfomi, neoplasie, fertilità)

• SIGILLATA = non ci si può contaminare

• NON SIGILLATE = ci si contamina

Contaminazione esterna = deposito di materiale radioattivo sulla super cie mucosa-cutanea


(dermatiti)

Contaminazione interna = sostanza radioattiva diventa solubile, oppure venga trasformata in


particelle piccole tali da essere inalate e metabolizzate

Modalità di contaminazione interna


VIA RESPIRATORIA = arrivano a livelli alveolari che depositandosi possono dare origine a
patologie alveolari

VIA CUTANEA = emissione attraverso torrente circolatorio, raggiungendo organi critici riescono a
provocare danno rispetto ad altri organi meno radiosensibili

VIA DIGERENTE = attraverso cibi e bevande, veicoli liquidi o sostanze che vengono digerite e
raggiungono torrente circolatorio

Contaminazione più frequente è quella dell’ambiente: aria acqua cibo super ci di banchi

Macchine radioline e sorgenti sigillate non sono a rischio di contaminazione

COME SI MISURANO LE DOSI DI RADIAZIONI IONIZZANTI?


Dobbiamo misurare per capire se è stata superata la dose

GRANDEZZE DOSIMETRICHE
Esperto = più protetto, con dosimentro

Interventisti riadologi =lavorano interno stanza, contatto in maniera diretta, con dosimetro e
vengono controllati ogni 6 mesi

GRANDEZZE DOSIMETRICHE = proprietà di un fenomeno misurabile quantitativamente

Dosimetria

4 tipi di grand dosimetrie

1. ESPOSIZIONE = veniva utilizzata per descrivere la capacità dei raggi X di produrre


ionizzazione in aria (non più utilizzata perché si basa su e etto sico) non ci interessa misurare
nell’aria ma la dose nei tessuti

2. DOSE ASSORBITA = en media che si deposita in un elemento di volume di massa unitaria,


interazione tra rad ion e tessuto (de nisce modi che chimiche e siche, non permette però di
distinguere la reale tossicità che ne deriva da interazione tra tipo di radi ≠ e tessuto)

3. DOSE EQUIVALENTE = moltiplicazione dose assorbita per fattore di ponderazione (diversa


per ogni tipo di radiazione)

4. DOSE EFFICACE =

Lezione 2

2 tipi di radiazioni da punto di vista sico:

Radiazioni —> corpuscolari = particelle dotate di massa

Basso potere di penetrazione (rad a, b e neutroni)

—> elettromagnetiche = particelle prive di massa —> FOTONI

(Raggi x e Gamma)

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EINSTEIN e PLANK —> En onda elettromagnetica è trasportata in pacchetti
quanti di luce o FOTONI -> prive di massa

-> propagano con velocità luce

-> En proporzionale a f

E=hxf

Onde raggruppate secondo lunghezza d’onda —> SPETTRO ELETTROMAGNETICO

RADIAZIONE
x descrivere fenomeni ≠ fra di loro

Caratteristica comune = trasporto di en nello spazio, fa si che vi sia cessione di en alla materia
con cui interagisce la radiazione

Ciascun tipo di radiazione —> determina degli e etti ≠ (relazione rad-materia)

TIPI DI RADIAZIONI

1. NON IONIZZANTI = non provviste di nucleo

Non in grado di trasportare En su ciente per ionizzare gli atomi delle


molecole del componente biologico, solo per eccitare gli elettroni

EFFETTI BIOLOGICI —> molto limitati (microonde)

TIPI = campi elettrici e magnetici statici o elettromagnetici bassi, RF, MW, infrarosso, luce
visibile, UV

2. IONIZZANTI = Elettromagnetiche che per caratteristiche di frequenza, lunghezza d?onda ed


En hanno capacità di ionizzare —> Modi care la struttura originale dell’atomo
della molecola, dando origine a materiale carico elettricamente

alta en che varia a seconda del tipo di radiazione presa in considerazione

RADIAZIONI IONIZZANTI

CORPUSCOLARI = particelle che hanno capacità di ionizzare direttamente la materia perché


particelle con elevata en, ma scarsa capacità di penetrazione ( particelle a e
b, protoni)

RADIAZIONI a
radiazioni corpuscolari a = altamente ionizzante con basso potere di
penetrazione

Non pericolose per esposizione esterna, ma molto pericolose per esposizione


interna (inalazione)

NON CORPUSCOLARI = ionizzante in maniera indiretta (radiazioni X e gamma) singolarmente


non hanno energia tale da modi care mezzo attraversato

Provoca particelle cariche secondarie che hanno loro ruolo di ionizzare

NON CORPUSCOLARI X
Radiazione dotate di elevato potere ionizzante e elevato potere di penetrazione (Pb o
calcestruzzo)

E etto biologico importante = prodotti da variazione della cinetica degli elettroni

QUALI SONO RADIAZIONI A CUI SIAMO ESPOSTI?


• Sorgenti radiattive = naturali, composti che contengono isotopi radioattivi, che possono
emettere part a, raggi x gamma elettroni

Grande maggioranza sono fonti naturali

• Apparecchiature radiogene = strumenti arti ciali che se in funzione producono

Fonti solo arti ciali di radiazioni

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PERCHE BISOGNO DI RADIOPROTEZIONE?
Interazione tra radiazione e tessuti possono provocare degli e etti biologici , danni

Possono essere ustioni o favorire malattie per lo più del sangue, ma anche e etti a livello di
polmoni

E etti genetici, infertilità, la cataratta, morte

DOSE ENTRO LA QUALE NON SI PUÒ SUBIRE DANNI?


1-3 mSv = limite di dose da mantenere per essere abbastanza sicuri per non avere e etti

4000 mSv = entità che può portare alla morte (bombe atomiche Nagasaki, Hiroshima)

PRINCIPIO DI RADIOPROTEZIONE
dose soglia come dose da tutelare per evitare di avere rischio biologico

3 PRINCIPI: si basano su elementi che devono essere forniti nel momento dell’esposizione

1. TUTTE INFO CLINICHE NECESSARIE = Esporre a scopo diagnostico bisogna avere tutte
info cliniche del paziente e che giusti cano
esposizione a radiazione ionizzante

2. PIU BASSO DOSAGGIO POSSIBILE = Necessario usare radiazioni ionizzanti, piuttosto che la
tac o altri modi, che non utilizzino radiazioni ionizzanti

3. MINOR COSTO POSSIBILE

• Esame giusti cato

• Ottimizzazione = protezione per minor dose e quanti care quantità di en per quell’esame

• Limitazione dose = presa in considerazione esposizione di una persona nell’arco di un anno o


della vita

Si vede se ci sono state già delle esposizioni in presenza, vengono registrate le dosi

Somme di dose devono essere inferiore a valore di 1mSv

RAPPORTO TRA RISCHIO EVENTUALE BENEFICIO


Bilancia = fare una scelta considerando rapporto tra vantaggi e danni con uso di protezioni

COME APPLICARE PRINCIPI NEL LAVORO QUOTIDIANO?

Sorveglianza sica = valutazioni fatte a priori prima dell’esposizione e alle valutazioni cliniche e
di laboratorio e visita del lavoratore stesso consentono di valutare idoneità
del lavoratore all’esposizione di radiazioni

Esperto quali cato della sica sanitaria = dare idoneità alle persone lavoratrici

CLASSIFICAZIONE LAVORATORI

LAVORATORI NON ESPOSTI = dose globale <1mSv/anno

Non viene dotato di dosimetro (registrare esposizione)

LAVORATORI ESPOSTI =dose globale >1mSv/anno

Dotati di dosimetro

CATEGORIA A = rischio di superare in un anno 6mSv per esposizione globale

Quelli che stanno fuori, devono essere sorvegliati ogni 6 mesi

CATEGORIA B = lavori suscettibili di esposizioni superiori ai non esposti, ma inferiore a cat. A

lavora al di fuori della stanza, sorvegliati una volta l’anno

RADIOPROTEZIONE DEL LAVORATORE


DOSIMETRO = Primo metodo che lavoratore è obbligato a indossare, con determinate scadenze
e deve essere letto per vedere dose accumulata in determinato arco di tempo

RADIOPROTEZIONE DEL PAZIENTE


Misure radioprotezione = non devono essere e ettuati esami inutili ai ni diagnostici

• Diaframmare fascio radiogeno = concentrarlo sul punto interessato

• Impiegare brevi tempi di radioscopia

• Schermare le gonadi

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• Allontanare gli accompagnatori del paziente dalla sala diagnostica

• Informarsi sull’eventualità di una gravidanza

Utilizzo dei grembiuli, occhiali, collari piombati

CARTELLI
ZONA SORVEGLIATA = area di lavoro in cui sussiste rischio di superare limiti di soglia ai
lavoratori

• 1 mSv/anno per esposizione di dose e cace

• 15 mSv/anno di dose equivalente per il cristallino

• 50 mSv/anno di dose equivalente per pelle, mani, avambracci, piedi, caviglie

ZONA CONTROLLATA = superamento di qualsiasi di questi valori

• 6 mSv/anno per esposizione dose e cace


• 45 mSv/anno dose equivalente per cristallino

• 150 mSv/anno dose equivalente per pelle, mani, avambracci, piedi, caviglie

—> Si diversi cano per quantità di dose , quindi rischio di e etti biologici a superamento di questi
valori

COME APPLICARE PRINCIPI DI RADIOPROTEZIONE?


- Dannose per tessuti biologici che dobbiamo assolutamente proteggere

- Radiazioni peggiori = radiazioni di use (dal paziente) che non venivano prese in considerazione

- Ionizzazione comporta modi che alla struttura e normale funzionalità no a poter arrivare nel
DNA

- Se danni super ciali = i nostri tessuti hanno capacità di restituire tessuto originario

OBBIETTIVI DELLA RADIOPROTEZIONE

Prevenire e evitare DANNI DETERMINISTICI = ssando limiti di dose bassi da non raggiungere
mai la dose-soglia

Limitare EFFETTI STOCASTICI = mantenendo esposizioni in conformità con il principio ALARA

• DANNI DETERMINISTICI = Si manifestano con dosi superiori alla dose soglia

Dose soglia per la cute —> 250 mSv

DANNO = Si veri cano in breve tempo (ore o qualche giorno)

• EFFETTI STOCASTICI = E etti de niti incerti o a lungo termine, danni che non possiamo
prevedere

Può comparire a distanza di anni

Danni maggiori, importanti (tumori, malattie del sangue, di tipo genetico)

MODALITA’ DI IRRADIAZIONE
Esposizioneavviene secondo 3 modalità

1. IRRADIAZIONE ACUTA E DOSE ELEVATA CIRCOSCRITTA = (radioterapia) fascio su un


determinato punto

2. IRRADIAZIONE ACUTA E DOSE ELEVATA GENERALE = malattia da esplosioni atomiche


Nagasaki e Hiroshima

3. IRRADIAZIONE RIPETUTA A PICCOLE DOSI = sala operatoria, per vedere se rimossa


neoplasia

DANNI
Riguardano persone o Dna che viene trasmesso alla progenie

- GENETICI = Che interessano gonadi, tipo di dano che ne deriva può essere sterilità o possono
interessare DNA con mutazioni genetiche a livello delle cellule germinali

- SOMATICI = Riguardano tessuti irradiati, più super ciali

- LOCALI = interessano cute (eritema, ustione, aree distro che o carcinomi cutanei)
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riguardare torrente circolatorio, patologie che abbassano difese immunitarie ed
interferire sulla coagulazione e favorire tumori del sangue = leucemia

LEZIONE 3

Principi di radioprotezione = Giusti cazione della dose

ottimizzazione della dose

LEGISLAZIONE

Organi che interagiscono per creare direttive convertite da decreti legislative da varie nazione

ICRP = organismo non governativo che crea delle raccomandazioni (internazionale)

Poi ciascun paese ha il proprio organismo

EURATOM = Europa, recepisce raccomandazioni ICRP e formula la normativa nazionale

Recepiti da paese membro che crea decreti legislativi

PRINCIPI (ICPR)
Formulati 1967 poi aggiornati nel 1990 —> Devono essere valutati ogni volta si debba esporre il
paziente a radiazioni ionizzanti

1. PRINCIPIO DI GIUSTIFICAZIONE = valutare costo e bene cio per esporre

È necessario esporre il paziente? Con quale esame si


risponde a quesito diagnostico? O proporre indagini non
radiologiche

2. PRINCIPIO DI OTTIMIZZAZIONE = Esporre paziente a dose quanto più bassa possibile ma


comunque diagnositica

3. PRINCIPIO DI LIMITAZIONE DELLA DOSE = La dose non deve mai superare i limiti prescritti
dalla normativa (Esposizione annua inferiore a 1
mSv)

DECRETI LEGISLATIVI PRINCIPALI


230/1995 radioprotezione operatore e popolazione —> esposizione ambito professionale e
popolazione

187/2000 radioprotezione del paziente —> persone sottoposte ad esami e trattamenti medici

101/2020 —> recepisce direttiva del 2013, abrogate delle norme del 230 e 187 e aggiunte altre

230/1995
Obblighi datore di lavoro
• garantire che gli ambienti di lavoro dove ci siano macchinari che producono radiazioni
ionizzanti, di far si che vengano delimitati, segnalati, classi cati in zone
• Deve classi care lavoratori in base all’esposizione a radiazioni

• Predisporre norme interne di protezione e sicurezza = norme che integrano la legge per il tipo
di apparecchiature o tipo di esami che vengono fatti

• Fornire ai lavoratori ove necessari i mezzi di sorveglianza dosimetria e protezione in relazione


a rischi esposti

• Rendere edotti i lavoratori dei rischi speci ci a cui sono esposti

• Fornire al lavoratore esposto i risultati delle valutazioni

SORVEGLIANZA FISICA E MEDICA


Art. 77 comma 1 del 230 = datore di lavoro assicurare sorveglianza sica da parte dell’esperto
quali cato ( sica medica)

Art. 83 comma 1 del 230 = datore di lavoro deve assicurare sorveglianza medica dei lavoratori
esposti e studenti (medici)

COMPITI DELL’ESPERTO QUALIFICATO —> sorveglianza sica o prevenzione primaria

• Classi cazione ambiente di lavoro = attraverso l’esperto quali cato

• Classi care i lavoratori (A B) e fare l’idoneità

• Progettare ambienti di lavoro sicuri

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• Predisporre norme interne di protezione e sicurezza

• Eseguire periodici controlli

• Fornire adeguati mezzi di sorveglianza dosimetria e di protezione (ambientale e individuale) ove


necessari

• Attuare programmi di formazione e radioprotezione

DOCUMENTI X SORVEGLIANZA FISICA = prodotti quando lavoratore reso idoneo ESAME


• Registro di radioprotezione = contiene tutti i lavoratori con la scheda dosimetria personale che
registra nell’arco dell’anno (registra tutti lavoratori con scheda
dosimetria personale)

• Scheda dosimetria personale


• Libretto personale di radioprotezione = storia dosimetrica personale con tutte radiazioni
ionizzanti, utile in caso di malattia stocastica

CLASSIFICAZIONE ZONE:
1. INTERDETTA = non esiste nell’ambiente lavorativo, solo legislativo

2. CONTROLLATA = dove si trova la sorgente radioattiva o apparecchiatura (non si devono


superare i 6 mSv/anno per dose e cace)

3. SORVEGLIATA = locali attigui a zona controllata ( non si deve superare dose superiore a 1
mSv/anno per dose e cace)

COMPITI DEL MEDICO AUTORIZZATO —> sorveglianza medica e prevenzione secondaria

• E ettuare le visite mediche —> di idoneità

—> Periodiche

—> Straordinarie

• Prescrive eventuali limitazioni ed uso di DPI (dispositivi di protezione)

DOCUMENTI RELATIVI A SORVEGLIANZA MEDICA


Ciascun lavoratore deve avere il libretto personale in cui ci sono le idoneità e le visite di controllo
successive

+ dati delle visite

+ Destinazione lavorativa con rischi connessi e i successivi mutamenti

+ Riposo biologico

+ Dosi ricevute dal lavoratore (anche data da medico quali cato)

(((((((Medico autorizzato che si occupa della destinazione lavorativa del lavoratore no


medico quali cato))))))

OBBLIGHI DEI LAVORATORI


- Osservare le disposizioni del datore di lavoro

- Usare dispositivi di sicurezza

- Segnalare al datore di lavoro se ci sono malfunzionamenti delle apparecchiature

- Non fare nulla per alterare status delle apparecchiature

- Sottoporsi alla sorveglianza medica

DISPOSIZIONI PER LAVORATRICI IN GRAVIDANZA art 69


- non possono lavorare in zone classi cate (primo trimestre periodo più sensibile per il feto)

- Obbligo di cominciare al datore di lavoro lo stato di gravidanza

- Non adibire le donne che allattano ad attività con un rischio di contaminazione

Allattamento non preclude attività lavorativa perché degli isotopi possono essere secreti con il
latte

187/2000 RADIOPROTEZIONE DELLE PERSONE


Stabilite regole da rispettare quando paziente si sottopone a esame diagnostico o trattamento
terapeutico

• Regole da osservare, come devono essere fatti gli screening

• Norma le esposizioni delle persone che devono essere sottoposte in ambito medico legale

• Norma le regole da osservare per gli esami radiologici nei morti (ricerca causa di morte)

(Articoli della 230 ripetuti anche nella 187)

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Art. 3
principio di giusti cazione —> vietata esposizione non giusti cata

Chi non rispetta art. è soggetto a denuncia

Art.4
principio di ottimizzazione e di limitazioni della dose = vengono aggiunti i livelli diagnostici di
riferimento LDR

Art. 5
Detta regole della responsabilità, non tutti possono usare radiazioni

AUTORIZZARTI = specialisti laureati in tecniche di radiologia medica e il medico specialista in


radio-diagnostica

prevede un responsabile dello strumento radiologico

Art.6
formazione alle norme di radioprotezione = devono essere organizzati corsi di laurea in Medicina,
Odontoiatria, Professioni Sanitarie

Art. 10
Protezione durante gravidanza e allattamento
Tecnico deve sempre chiedere a donna in età fertile se è in gravidanza

Se necessario esporla = attuare tutte misure di sicurezza

—> calcolo dose

—> segnalare i carichi di dose utilizzati e che il feto può subire

Calcoli fatti dal sico sanitario poi trasmessi al medico che calcola probabilità di deformazioni a
cui feto può andare incontro.

Preferibile non usare isotopi perché trasmessi con il latte

101/2020
Attua la direttiva euratom del 2013, norma fondamentali di sicurezza relativa alla radiazione, si
doveva fare un aggiornamento

Abroga e sostituisce 230 e 187

Introdotti altri articoli = SORVEGLIANZA AD ESPOSIZIONE AL RADON

NOVITÀ PER PROTEZIONE LAVORATORI


Erano nalizzati per gli ospedali, ma poi specializzati anche per centri privati

• Di erenziazione tra dirigente e preposti

• Per la sorveglianza c’è un esperto di radioprotezione

• Modi cati i limiti di dose per il cristallino

• Medico autorizzato = responsabile sorveglianza dei lavoratori esposti (nuova gura


professionale)

Si occupa dell’idoneità e della classi cazione A B (prima poteva farlo medico competente)

• Riconoscimento radiologia interventistica = novità —> viene esplicitata attraverso articoli di


legge

• Formazione —> entrano i crediti formativi

Nella formazione annulla almeno il 10% dei crediti complessivi devono essre fatte dai medici
specialistici (non solo radiologi ma anche medico, infermieri ecc…)

Specialistica in sica sanitaria invece il 15%

E anche odontoiatri

• Registro eventi avversi —> Qualora esposizioni accidentali o indebite, devono essere
registrate e trasmesso al SIMES

LEZIONE 4

RADON = gas già contemplato nei decreti legislativi, può provocare tumori a livello polmonare
(pazienti che si ammalavano a tumore senza essere fumatori, per questo si è scoperto)

CANCRO AL POLMONE —> prima causa il fumo

—> seconda causa il radon

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Possiamo trovarlo in ambienti molto chiusi (sotterranei, cantine, garage) in dosi elevate

Gas insapore e inodore, una volta inalato viene subito espulso, ma piccole dosi si depositano sui
polmoni —> alterazioni a livello cellulare

Art. 10
Piano attuazione a emanazione decreto legislativo

Riprende PRINCIPIO DI OTTIMIZZAZIONE

• Utilizzare strategie di intervento per prevenire e ridurre rischi a lungo termine

• Criteri di classi cazione zone = cercare di evitare persone in questi luoghi superino dose
stabilita media annua

• Su nuove costruzioni si attuano protocolli o linee guida che impediscano l’ingresso del radon

Art. 12
Livelli di riferimento del radon = livelli max per abitazione e luogo di lavoro espressi in
concentrazione media annua

- Abitazioni esistenti = 300 Bq

- Costruzioni che avverranno dopo il 2024 = 200 Bq

- Luoghi di lavoro = 300 Bq

- Livello di riferimento (arte. 17) —> 6 mSv/anno in termine di dose e cace

RADIOPROTEZIONE IN ETÀ PEDIATRICA


Bambini sono in fase di sviluppo = elevata attività replicata delle cellule, che favorisce possibilità
di creare alterazione ad e etto di esposizione di radiazioni
ionizzanti

Rischio di insorgenza malattie —> aumentato in età periodica

Fondamentale =

• GIUSTIFICAZIONE —> giusto esporlo?

• Ridurre il rischio di radiazioni ionizzanti —> creare protocolli di studio con delle dosi inferiori
rispetto a quelle impegnato per l’adulto

RISCHIO PAZIENTI IN ETÀ PEDIATRICA


• Maggior sensibilità del tessuto rispetto all’adulto

Dose assorbita dai tessuti è maggiore di quella delle’a adulto per:

- Dimensioni ridotte del paziente

- Ridotto spessore/quantità di grasso

RIFIUTI RADIATTIVI
Sorgenti utilizzate in diagnostica o laboratorio (esami di lab) o medicina nucleare —> Vengono
prodotti dei ri uti

(Sostanze prodotte da medicina nucleare andavano sul sole prima delle vasche di decantazione)

Gas vengono ltrati prima dalla loro emissione in ambiente —> ltri presenti nelle carpe —> poi
eliminate all’esterno

Filtri devono essere presenti nelle stanze = impianti di ventilazione o condizionamento

RIFIUTI SOLIDI = deriva dall’utilizzo di sostanze radioattive a scopo diagnostico (medicina


nucleare)

- siringhe

- provette

- materiale di medicazione

- biancheria

- materiale a contatto con urina

- Materiale utilizzato in sala operatoria

- Filtri degli impianti di estrazione dell’aria

RIFIUTI LIQUIDI = sostanze radioattive non sigillate usate a scopo diagnostico

- Residui liquidi utilizzati in medicina nucleare o laboratorio

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- Acque utilizzato per lavaggio di vetrerie

- Acque di lavaggio di biancheria

Eliminati tramite delle vasche in sequenza = decantazione di ri uti liquidi contaminati no a che
non sono più radioattivi

VALUTAZIONE DEL RISCHIO operatore

Uso apparecchiature radiologiche

I. Rischi operativi

II. Rischi dovuti da incidenti = conseguenza a esposizione esterna

1) Apparecchiature radiologiche

• Fisse = apparecchiature radiologiche per riadiogra a e uoroscopia

• Mobili = con le quali tecnici vengono in reparto per fare esami a letto

—> radiogra a nei reparti

—> uoroscopia = entità di esposizione inferiore rispetto radiazione, che identi ca punto
di interesse

Rischio per lo più per i pazienti non lavoratori —> perché sono al di fuori

A tutela = dosimetro nel camice

Dosimetro a braccialetto o ad anello se lavorano all’interno della sala diagnostica —> i


più esposti con tutte le protezioni

Operatori si recano nei reparti a fare esami a letto —> indosso camice se non è possibile uscire

CAMICE PIOMBATO = Riduce da 10 a 20 volte la dose assorbita

- spessore di 1 cm

- Ora 0,25 mm

TOMOGRAFIA COMPUTERIZZARA (TAC)


Esposizione del personale è nulla —> lavora nel box, sala comandi

Bambini che vengono sedati è come anestesia = chiede di entrare ai genitori vestiti con camice

Rischio anche per genitori

Operatore all’eterno della stanza = alcuni rischi

1) RISCHI IN CASO DI INCIDENTE

- Improvviso malfunzionamento dell’apparecchiatura = emette rad. iom. In maniera caotica x


rottura guaina dell’apparecchiatura

Staccare la spina

Importanet fare i controlli periodici

- incidente ambientale = Cernobyl

Premere pulsante d’allarme

SICUREZZA
PASSIVA = ottimizzare progettazione della sala radiologica, con schermatura muri, so tto, sala
comandi e porta

+ corretta classi cazione delle aree = alcune possono stare in una area e altre no

+ Devono sempre esserci i dispositivi di protezione

+ Norme di radioprotezione che si devono sapere e devono essere a sse

ATTIVA = si basa sulla formazione che deve essere fatta al personale che lavora in un ambiente
radiologico —> Deve essere fatta quando lavoratore viene assunto

+ Corsi di aggiornamento ogni 2 anni

+ Rispetto delle norme = osservare regolamenti dei decreti legislativi e sica sanitaria
locale

+ Utilizzo di dispositivi di radioprotezione

CAMPI MAGNETICI
Danni meno pericolosi e meno frequenti

Risonanza magnetica = siamo immersi nel campo magnetico

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—> interazione tra tessuti e campo

EFFETTI ALL’ESPOSIZIONE
Non necessariamente comporta danni = se prolungata l’esposizione —> surriscaldamento (e etto
termico)

Può provocare dei disturbi = motilità muscolare, astenia, impotenza, disturbi del ciclo, disturbi
della memoria, cefalee

Operatore nella stanza —> campo magnetico è sempre acceso, cambia la frequenza che attivo
nel momento dell’esame (radiazioni si possono spegnere)

Leucemie infantili? Non è stato confermato

NORME DI SICUREZZA INTERNAZIONALI


Linee guida che speci cano limite di esposizione dai campi magnetici

IN ITALIA decreto legislativo 2008

Art. 206

• Parla di requisiti minimi per protezione dei lavoratori contro rischi per l’esposizione ai campi
elettromagnetici

• Non riguarda protezione da e etti a lungo termine —> non c’è prova che ci siano e etti
stocastici

Medico competente = sorveglianza sanitaria anche per lavoratori che lavorano in risonanza
magnetica

Art. 183

Donne in stato di gravidanza = rischio soprattutto primo trimestre, primo mese rischio aborto

Deve essere fatta valutazione quantitativa

Informare la paziente dei rischi a cui può andare incontro il feto

ULTRASUONI
ECOGRAFIA = veniamo esposti a campo ultrasonoro —> interazione tessuti e ultrasuono

E etto termico = esposizione prolungata —> dipende da caratteristiche del fascio ultrasonoro e
tessuto attraversato

E etto nel feto —> subire innalzamento della temperatura di 1°C/1,5°C

E etto meccanico = oscillazione delle particelle del tessuto, che possono determinare
accelerazione del fascio ultrasonoro, quindi accelerazione delle particelle
stesse

E etto di cavitazione = formazione di bolle gassose nelle sostanze liquide che vengono
analizzate (urina, feto)

Bolle possono provocare danni a livello dei tessuti per la maggior


pressione

SICUREZZA NELL’USO DEGLI ULTRASUONI


Stabiliti Limiti di esposizione alle onde ultrasonore per evitare gli e etti

Indici di sicurezza che appaiono nello schermo

Linee guida per sicurezza dell’ecogra a fetale

E etti termici si veri cano quando:

• Embrione meno di 8 settimane = avvolta in un mare di liquido amniotico

• Cervello e midollo spinale = fontanelle ancora aperte (feto e neonato)

• Occhio = è privo di vascolarizzazione (vascolarizzazione disperde e etto termico)

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