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270/04)
Insegnamento: Psicologia Generale
n° Lezione: 5
Titolo: Sonno e sogni
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Corso di Laurea: Scienze e Tecniche Psicologiche (D. M. 270/04)
Insegnamento: Psicologia Generale
n° Lezione: 5
Titolo: Sonno e sogni
Per altre culture esistono simboli presenti nei sogni che hanno un
significato condiviso.
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Corso di Laurea: Scienze e Tecniche Psicologiche
Insegnamento: Psicologia Generale
Lezione n°: 5/S3
Titolo: Disturbi sonno, ritmi circadiani, ipnosi, meditazione
Attività n°: 1
₋ i ritmi circadiani
₋ l’ipnosi
₋ la meditazione
Corso di Laurea: Scienze e Tecniche Psicologiche
Insegnamento: Psicologia Generale
Lezione n°: 5/S3
Titolo: Disturbi sonno, ritmi circadiani, ipnosi, meditazione
Attività n°: 1
L’ipnosi (1)
• L’ipnosi è uno stato simile alla trance caratterizzato dall’abilità
che hanno alcune persone di rispondere alle suggestioni
con cambiamenti di percezione, memoria, motivazione e senso
di controllo di sé
L’ipnosi (2)
• Esistono forti differenze interindividuali nell’ipnotizzabilità, vale a dire
nel grado di responsività della persona alla suggestione ipnotica.
Dal 5% al 25% delle persone non riesce ad essere ipnotizzata, mentre
il 15% è predisposta all’ipnosi. Gli altri occupano una posizione
intermedia
L’ipnosi (3)
• In aggiunta certi tratti di personalità sembrano essere maggiormente
legati alla possibilità di essere ipnotizzati con facilità
L’ipnosi (4)
• Nel corso del tempo si sono confrontate e scontrate diverse teorie
relative all’ipnosi
• Altri autori sostengono invece che le diverse onde cerebrali non sono
un indizio sufficiente per ritenere che durante l’ipnosi vi sia uno stato
di coscienza differente rispetto ad altri; non si verifica infatti nessun altro
cambiamento di tipo fisiologico
L’ipnosi (5)
• Al di là delle controversie sopra esposte, è certo che l’ipnosi possa dare
un contributo importante per risolvere alcuni problemi:
₋ controlla il dolore (analgesia ipnotica): soprattutto in caso
di patologie croniche; le persone possono anche imparare ad autoipnotizzarsi
per alleviare il dolore ed assumere un senso di controllo sullo stesso
Alcune ricerche hanno tuttavia dimostrato che gli individui
ad alta ipnotizzabilità sono quelli che ottengono un sollievo maggiore
Sembrano anche esserci delle basi cerebrali per questa differenza. Uno studio
ha per esempio dimostrato che le persone più ipnotizzabili hanno la parte
del corpo calloso maggiormente estesa (Horton et al., 2004)
È un’area che ha un ruolo importante nell’attenzione e nell’inibizione
degli stimoli indesiderati. Quindi le persone più ipnotizzabili sembrano avere
a disposizione più tessuto cerebrale per controllare il dolore attraverso l’ipnosi
Corso di Laurea: Scienze e Tecniche Psicologiche
Insegnamento: Psicologia Generale
Lezione n°: 5/S3
Titolo: Disturbi sonno, ritmi circadiani, ipnosi, meditazione
Attività n°: 1
La meditazione (1)
• È una forma di alterazione della coscienza che aiuta a migliorare
la conoscenza di sé e il benessere, raggiungendo uno stato di profonda
tranquillità
La meditazione (2)
• Esistono due differenti forme di meditazione:
La meditazione (3)
La meditazione (4)
• A partire da questi risultati è possibile ipotizzare
che la meditazione sia in grado di contrastare la naturale
diminuzione di neuroni che si presenta con l’età
A questo fine uno studio ha confrontato 13 persone con almeno tre anni
di esperienza per quanto riguarda la meditazione (gruppo sperimentale)
e 13 soggetti di controllo, senza esperienza di meditazione
In questo gruppo si è registrata una correlazione negativa tra età e
spessore della corteccia cerebrale che non è invece stata rilevata
nel gruppo sperimentale (Pagnoni e Cekic, 2007)
I risultati di questa ricerca sembrano quindi confermare che
la meditazione può contrastare il fenomeno dello sfoltimento neuronale