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PAESE :Italia AUTORE :N.D.


PAGINE :18
SUPERFICIE :33 %

13 settembre 2022 - Edizione Pesaro

Nuove scoperte sul Sole


con la ricerca urbinate
Anche il nostro Ateneo dietro alla missione spazialeSolar Orbiter
doveoperalo strumento“ Metis“ sul qualelavorano i nostri studiosi
Il 25 marzo la sonda spaziale Metis ne ha immortalata una per
Solar Orbiter, inviata verso l or- la prima volta nella coronasola-
bita solare dall’Agenzia Spazia- re. Il collega dell’osservatorio
le Europea,ha osservatoper la Astrofisico di TorinoDanieleTel-
prima volta una struttura ma- loni ha riconosciuto questa
gnetica a forma di S che si pro- strutturamentre scorrevaun fil-
paga dalla corona del sole allo mato compostoda unasequen-
spazio interplanetario: il nome za di immagini della corona sola-
con cui è nota in ambito scienti- re presea una distanza dal sole
fico è “ switchback“ edèstatari-
levata dal coronografoitaliano inferiore alla metàdi quella dal-
Metis, alle cui indagini parteci- la Terra. Purtroppo, io non riu-
pa il gruppo di ricerca dell Uni- scii a vederein temporeale il fil-
mato perché stavo partecipan-
versità di Urbino coordinatodal-
la professoressa Catia Grimani. do alla riunione dall automobi-
La prima, storica fotografia le. Ma appenagiunta a Urbino,
dell’evento è stata scattatada ricevetti le immagini e le prime
Daniele Telloni, ricercatore ricostruzioni con i vari modelli,
dell’Istituto Nazionaledi Astrofi- fino a trovare quello checi con-
sentiva di comprendereil mec-
sica – Osservatorio Astrofisico
di Torino. Questonuovo passo canismo all’origine della struttu-
della scienza verso i segreti ra ».
dell’universo lo raccontal arti- E ora?
«Ora ci attendonoricadute mol-
colo Observation of a magnetic
switchback in the solar corona to importanti, perché questo
pubblicato oggi sullarivista The modello può aiutarci a compren-
Astrophysical Journal Letters e dere l’accelerazione del vento
firmato da un team scientifico solarelento che arriva in conti-
internazionale,guidato da Tello- nuazione al culmine della iono-
sfera terrestre».
ni, composto da studiosi
dell’Istituto Nazionaledi Astrofi- Qual è stato il ruolo di Urbino
nella scoperta?
sica, dell’AgenziaSpazialeItalia- «Nella collaborazione Metis, io
na, delle Università di Firenze,
PadovaeUrbino, del CNR e di al- sonoresponsabiledelle attività
del gruppo di ricerca sui raggi
tri atenei stranieri.
«È statouneventoimprovviso – cosmici, particelle di alta ener-
gia di origine galattica. Il mio
dice la prof Grimani –, giunto in
modo imprevisto. Questestrut- collaboratoreMichele Fabi, tec-
nico informatico, si occupadel-
ture magneticheformano una S
e sonocaratterizzateda linee di la gestionedei dati dell esperi-
mento e partecipaallo sviluppo
forza chemostrano delle veloci
variazioni di verso. Osservate dei programmi per la simulazio-
fin dagli anni Settantaa varie di- ne dello strumento. Il nostro ruo-
lo è stato quello di escludere
stanze dal sole, il coronografo

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chelo switchback fosseun arte-


fatto generato dal passaggio
dei raggi cosmici, avendonestu-
diato l’effetto sulle immagini
preventivamente. Ovviamente,
prima della pubblicazione
dell’articolo su Astrophysical
Journal Letter abbiamo dovuto
escluderequalunque altra possi-
bilità o spiegazione,comeavvie-
ne per tuttele prime osservazio-
ni ».
Tiziano V. Mancini

La prof Catia
Grimani e il
SolarOrbiter
dell’Agenzia
spaziale
europea

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