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SPOLAORE RICCARDO
22/8/22
GPS E RELATIVITÀ
GPS e Relatività
Come il lavoro di Einstein ha dato una svolta
all’evoluzione umana
Sommario
1. Chi è Einstein, IL fisico più grande di tutti i tempi ..................................................................... 2
2. L’intuizione alla base della relatività ............................................................................................ 2
3. Il salto fondamentale: dalla relatività ristretta a quella generale .................................................... 4
4. La contribuzione di Einstein all’ideazione del GPS ..................................................................... 4
Bibliografia ........................................................................................................................................ 6
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SPOLAORE RICCARDO
22/8/22
GPS E RELATIVITÀ
Come preannunciato nell’introduzione del profilo di Einstein, il 1905 fu l’anno della svolta
a livello mondiale della fisica conosciuta fino a quel momento. Questa data segna la
scoperta del cosiddetto “fotone” ossia la particella elementare della luce, il quale prenderà
il nome di “quanto di energia” su cui si baserà la Fisica quantistica. Questo elemento aiutò
Einstein nello sviluppo della teoria della relatività speciale mediante la formulazione di due
principi fondamentali:
I. Tutte le leggi della fisica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali.
II. La velocità della luce nel vuoto ha lo stesso valore per tutti gli osservatori inerziali
in qualsiasi direzione di propagazione.
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Einstein che scrive la sua famosa formula
La scoperta di Planck faceva crollare un’altra delle ipotesi di base della fisica dell’ottocento,
l’ipotesi del continuo.
Proprio partendo dalla scoperta di Planck,
Einstein costruì il primo dei suoi storici tre
articoli, dimostrando appunto che la luce (ossia,
la radiazione elettromagnetica) è composta di
“quanti” di luce detti fotoni.
L’intuizione di Einstein fece poi tramontare
definitivamente i due cardini fondamentali della
Luce che percorre Terra-Luna fisica newtoniana: lo spazio e il tempo.
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GPS E RELATIVITÀ
Mentre lo spazio infatti per la teoria della relatività è modellato dalla massa degli oggetti
che vi si trovano, il tempo e la dimensione dei corpi sono relativi alla velocità del sistema
di riferimento entro cui agiscono, fino ad annullare il primo (il tempo) e far divenire infinita
la massa quando il sistema si approssima alla velocità della luce, unica costante universale
residua, considerata la velocità limite e simbolizzata con “ ” ( 299 792 458 m/s).
Il GPS (acronimo di Global Positioning System), come ormai tutti sanno, è un sistema di
posizionamento funzionante grazie a dei satelliti in orbita (precisamente 31) in grado di
fornire posizione e ora esatte di un dispositivo ricevitore. Esso venne inventato nel 1973
a seguito dello studio e della progettazione da parte del Dipartimento di Difesa
statunitense. Esistono vari tipi di GPS ma tutti hanno questi tre componenti di base:
satelliti, stazioni terrestri e ricevitori.
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GPS E RELATIVITÀ
La parte più interessante ed inerente al corso di “Storia dell’astronomia” sta nei satelliti i
quali tengono conto di alcuni effetti relativistici per calcolare con precisione ora e
posizione di un certo ricevitore sulla Terra.
Pensiamo per un attimo a cosa accadrebbe se un satellite inviasse un’ora sbagliata anche
di soli pochi nanosecondi. La posizione risulterebbe sballata al primo aggancio con un
altro satellite il quale ne aggancerebbe un altro con un orario nuovamente errato e così via
fino ad avere un incremento dell’errore mostruoso!
Per questo motivo sui satelliti sono montati degli orologi atomici, ossia lo strumento più
preciso che abbiamo per scandire il tempo. Basti pensare che anziché come in un orologio
al quarzo è proprio una lamina in quarzo a oscillare e scandire il tempo, nell’orologio
atomico a farlo sono gli atomi.
Il problema è che in un satellite il tempo scorre in maniera diversa rispetto ad un
osservatore sulla Terra (facciamo finta di essere al suolo) dunque sono necessarie delle
piccole ma essenziali correzioni relativistiche.
È proprio qui che IL Fisico Albert Einstein ha dato il suo enorme contributo.
Grazie ad Einstein infatti sappiamo che allontanandoci dalla Terra il tempo scorre più
velocemente. Infatti se ad esempio avessimo posizionato due orologi perfettamente
sincronizzati uno nel nucleo terrestre ed uno sulla superficie terrestre nel momento della
formazione della Terra (circa 4,56 miliardi di anni fa), ad oggi registreremmo un ritardo
dell’orologio al centro della terra di circa 2 anni e mezzo rispetto a quello sulla superficie.
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22/8/22
GPS E RELATIVITÀ
Appurata la parte di contributo della relatività ristretta, proseguiamo indagando sul
contributo della relatività generale.
Bibliografia
Nella stesura dell’elaborato sono state utilizzate le seguenti fonti:
- Slide delle lezioni, prof. Peruzzi.
- Libro di testo “Elementi di Fisica, Elettromagnetismo e Onde”, autori: P. Mazzoldi, M. Nigro, C. Voci.
In uso al corso “Fisica 2” svolto dal professor Rossin nell’anno accademico 2021/2022 per la laurea
in “Ingegneria Aerospaziale” frequentato dal sottoscritto.
- Libro di testo “Fisica”, autori: P. Zotto, S. Lo Russo, P. Sartori. In uso al corso “Fisica 1” svolto dal
professor Borghesani nell’anno accademico 2020/2021 per la laurea in “Ingegneria Aerospaziale”
frequentato dal sottoscritto.
- Libro “Einstein, il genio” di L. Tolomei.
Nota bibliografica: alcuni libri erano già in mio possesso in quanto utilizzati durante lo svolgimento delle
lezioni di alcuni corsi mentre altri sono stati reperiti alla biblioteca comunale di Santa Maria di Sala (VE)
e alla biblioteca comunale di Mirano (VE), paesi limitrofi a quelli in cui abito.
Nota dell’autore: volevo spendere due parole sul fatto che la scelta del tema trattato in questo elaborato
è dovuta ad un fatto oltre che di interesse personale anche ad un fatto di inerenza con ciò che studio ossia
Ingegneria Aerospaziale. Il tema dei satelliti in orbita inoltre è stato affrontato accuratamente durante il
corso di “Dinamica del volo aerospaziale” con il prof. Colombatti, mentre la parte di Fisica affrontata da
Einstein è stata in parte piccola parte affrontata durante il corso di “Fisica 2” con il prof. Rossin.
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