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CALLIMACO

AITIA

4 libri di Elegie (in distici elegiaci); tradizione indiretta; frammentari (circa 190 frammenti).
La sua opera più impegnativa; frutto di ricerche erudite. Raccolta di elegie di carattere eziologico.
Aitia = Le cause. Carattere frammentario, singoli momenti più che discorso generale complessivo.
Struttura ricostruibile: Prologo, scritto più tardi (attacco ai suoi nemici , i “Telchini”, esposizione della sua
poetica: brevitas/erudizione/raffinatezza), Proemio (sogno del poeta, le Muse, consacrazione a poeta,
domande alle Muse per avere risposta alle sue dotte curiosità erudite) insieme di Elegie eziologiche tenute
insieme dalla cornice narrativa (Callimaco e dialogo con Muse) libri 1 e 2; libri 3 e 4 (elegie autonome senza
cornice narrativa.
Probabile doppia redazione/edizione.
Fr. 612 “niente io canto che non sia attestato”.
Notizie erudite, miti rari, realtà locali.
Prologo: invettiva contro i nemici (=Telchini)
Consacrazione poetica alle Muse/Investitura tradizionale/Gioco di domande e risposte: Cornice.
Frutto di Curiosità erudita: Culti/riti/usi e costumi/istituzioni/monumenti/leggende/nomi di luogo del
mondo greco mediterraneo.
Serie di elegie tra loro autonome tenute insieme da una “cornice”: Callimaco pone delle domande alle
Muse ed esse soddisfano la sua curiosità dando spiegazioni su fatti rari/strani.
Cornice: libri I e II; libri III e IV privi di cornice, un’elegia dopo l’altra.
Nel IV libro si trova l’elegia “La chioma di Berenice”, tradotta in latino da Catullo. E’ un encomio cortigiano.
Narrazioni fredde, gelide ed impassibili.

GIAMBI

13 componimenti; tradizione indiretta; frammentari


Si ispira alla produzione di Ipponatte, presente nel 1° componimento.
Metri vari: trimetri scazonti (inventati da Ipponatte), trimetri giambici, epodi, versi trocaici.
Caratterizzati da forte varietà tematica e linguistica (ionico).
Potrebbe far pensare alla “Satura Lanx”; forse un precedente per letterati latini?
Favole/Discussioni letterarie/Descrizione di opere d’arte (ekphrasis)/eziologia/curiosità erudite/esortazioni
morali.
I : esortazione alla modestia rivolta ai letterati; Ipponatte redivivo
IV : contesa tra alloro ed ulivo e un rovo (polemica letteraria alessandrina).
XIII: difesa della polyeideia (praticare più generi letterari).
Rimane dell’antico genere giambico varietà di argomenti e metrica; non c’è più l’attacco feroce; non c’è più
il mondo del simposio e l’eteria ma il “club” di eruditi alessandrini.

INNI

6 componimenti, giunti per tradizione diretta manoscritta; integri.


Zeus/Apollo/Artemide/Delo/Lavacri di Pallade/Demetra.
due tipologie: natura mimetica o natura narrativa
II/V/VI: lontani dalla narrazione continua di stile epico; descrizioni di momenti di feste religiose(=mimetici).
I/III/IV: narrativi; vicende del dio; lo invocano (=cletici). Più vicini alla tradizione del genere letterario.
Novità nella struttura e nella lingua.
Si ispira agli Inni Omerici di età arcaica.
Schema tradizionale: Invocazione/Nascita/Lodi delle Imprese/Saluto al Dio
Tradizionalmente recitati/cantati in occasioni di rito/culto; preghiere per invocare divinità celebrandola
Callimaco gioca con la tradizione.
Tutti in esametri (come da tradizione) tranne il quinto in distici elegiaci.
Tutti in dialetto Ionico-Epico (da tradizione) tranne quinto e sesto in dorico (non accentuato!).
Non recitati in occasione di festività di culto ma in riunioni di amici eruditi.
Lontano sia dalla religiosità che dalla critica razionalista.
Mito svuotato del suo significato religioso. Desacralizzazione della materia.
Omaggio ai Tolomei (poeta cortigiano).
Distribuzione diseguale della materia: per fatti importanti poche righe/per minuzie si va invece in
profondità.
Presenza di accenni a polemiche letterarie (nel secondo, Apollo).
Elementi di realismo quotidiano: i capricci di una dea bambina (Artemide)

ECALE

Piccolo poema epico: Epillio (= piccolo Epos)


Opera giunta per tradizione indiretta, fortemente frammentaria (circa 150 frammenti).
Doppio Aition, poesia eziologica (spiega il perché, la causa di fatti strani o poco sconosciuti)
Si spiega il perché del demo di Ecale e del culto di Zeus Ecalio.
Un episodio volutamente marginale tra le imprese di Teseo.
Nuovo genere epico: Breve, episodio poco noto, forma allusiva, episodi della vita quotidiana e assenza della
dimensione alta e solenne dell’Epica tradizionale.
Un solo episodio delle vicende di Teseo e per giunta marginale.
Descrivere ambienti alternativi all’epica tradizionale; realismo curioso per dotti di Alessandria.

EPIGRAMMI

Giunti per tradizione diretta manoscritta, all’interno dell’Antologia Palatina


In tutto 62 o 63
In Distici elegiaci; brevi o brevissimi, struttura ideale, concentrazione massima della materia poetica.
Anticamente l’epigramma era solo di natura funebre. Callimaco introduce nuovi argomenti.
Tre principali tipologie tematiche.
Argomenti vari: Erotici (anche omoerotici); Sepolcrali; Metaletterari; Epidittici; Cortigiani.
Callimaco in tutte le altre opere è sempre molto oggettivo e freddo, qui qualche sentimento c’è.
Gioca coi dialetti (5 in dorico).

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