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Scalare il mondo

Genere: avventura, autobiografico

Narratore: il libro è a cura di Angelo Ponta, giornalista, che ripercorre la vita Walter Bonatti
integrando alle sue riflessioni e narrazioni parti di testo prese dal diario di Bonatti. La narrazione si
alterna quindi tra la prima e terza persona.

Personaggi: Walter Bonatti è il protagonista del libro, a cui gravitano attorno altri personaggi
conosciuti nella sua vita. Egli è stato alpinista, scrittore, giornalista e fotografo per il settimanale
“Epoca”. Ha compiuto innumerevoli viaggi in terre ancora desolate (la maggior parte in solitaria) e
portato a termine straordinarie scalate. Tutto ciò da solo, senza nessuno che lo aspettasse a casa, si è
accompagnato infatti con una donna, Rossana Podestà, solo negli ultimi trent’anni della sua vita.
Bonatti ha preparato corpo e mente alle sue avventure al fine di fare affidamento solo su se stesso,
riportando per scritto tutto ciò che vide, insegnandoci ad affrontare le nostre paure e descrivendoci
il viaggio che lo ha trasformato in uomo.

Ambientazione/tempo: la narrazione inizia dal 1930, volendo ripercorrere tutta la vita di Bonatti, e
termina con l’anno della sua morte, 2011. I luoghi di mondo che quest’esploratore ha attraversato
sono molti e in parte raccontati nel libro, a partire da Monza e dall’alta Italia luoghi della sua
gioventù, fino alle scalate sulle Alpi, sul K2 e sulle Ande peruviane; passando poi, sotto la veste di
fotografo e giornalista, per l’Alaska, l’Amazzonia, la foresta di Sumatra, il Kenya, l’Uganda e la
Tanzania, salendo anche su numerosi vulcani.

Trama: da bambino Walter vive prima con i sui nonni per non far la fame, successivamente lascia la
casa di Monza a causa della guerra per andare a rifugiarsi in Val Seriana. Al termine della guerra
Walter, un ragazzo forte e intelligente, entra a far parte di una società di ginnastica, ma il richiamo
della montagna è più forte. Inizia così, dopo essersi unito a una associazione, a scalare nei dintorni
di Monza, dove intanto era tornato; ogni occasione per Walter è buona per scappare dalla
quotidianità e coltivare i suoi sogni, ogni fine settimana dopo il lavoro si dirige sulle montagne.
Bonatti e il suo gruppo iniziano a farsi notare e vengono scelti nel 1954 per far parte della
spedizione italiana sul K2, una spedizione segnata da grandi polemiche per i fatti accaduti sulla
cima della montagna. In seguito dopo varie altre scalate Bonatti si dedica all’esplorazione, tra il
1965 e 1980, per il settimanale “Epoca” e va così alla scoperta dell’Alaska, percorrendo in quattro
messi novemila chilometri, e poi dell’Africa, zaino alle spalle e a piedi tra le savane e le tribù
indigene, e dell’Indonesia, scattando foto del drago di Komodo che scatena l’immaginazione dei
lettori occidentali. Sull’Isola di Sumatra passa quaranta giorni in appostamento nell’intento, poi
fallimentare, di fotografare la tigre del posto; il quel tempo scrive e osserva la vita che si svolge ed
evolve intorno a sé, pagine del diario poi riportate nel libro. Bonatti compie due viaggi
nell’immensa foresta Amazzonica alla ricerca delle tribù primitive e delle loro leggende. Nela metà
degli anni settanta si dedica ad un ultimo viaggio, il Polo Sud. Negli anni ottanta Bonatti si
allontana dal giornalismo, non è mai riuscito a mantenere una relazione stabile nella sua vita a causa
delle sue continue avventure; solo negli ultimi trent’anni della sua vita forma una coppia affiatata
con Rossana Podestà, i due si scambiano un’immensità di lettere prima di incontrarsi e innamorarsi.

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