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Rocío Jara 6to.

DB Segunda Sumativa de Italiano 2022

Primo Levi
Primo Levi è uno scrittore italiano del secolo scorso di origini ebraiche.
È ricordato soprattutto per essere stato testimone delle deportazioni naziste, sopravvissuto ai
lager naziste di Hitler. Lui, è un sopravvissuto all’olocausto.

LA SUA VITA
Nasce il 31 luglio 1919 a Torino e muore 11 aprile 1987 anche a Torino.
Fin da bambino, Primo Levi è cagionevole di salute, lui è frag
ile e sensible.
Nel 1934 frequenta il Ginnasio – Liceo D’azeglio di Torino.
Primo si demostra un eccellente studente: è uno dei migliori. Lui ha una mente lucida e razionale, e
una grande fantasia.
A questa età, lui ha predilezione per la chimica e la biologia, le materie del suo futuro
professionale.
Dopo il liceo, si scrive alla Facoltà di Scienzze alla locale Università, e si laurea di Ingeniero Chimico
nel 1941.
Un piccolo particolare macchia però quell’attestato. Esso infatti riporta la dicitura “Primo Levi, di
razza ebraica”.

Nel 1942, per ragioni di lavoro è costretto a trasferirsi Milano.


I nazizti hanno ocupato il suolo italico.
Nel 1943 si rifugia sulle montagne sopra Aostaunendosi ad altri partigiani, viene però quasi subito
catturato dalla milizia fascista.
Un anno dopo, in 1944, si ritrova internato nel campo di concentramento di Fossoli,
sucesivamente, Primo Levi viene deportato ad Auschwitz.
Lui è liberato il 27 gennaio 1945 ma il suo rimpatrio in Italia avviene solo nell’ottobre succesivo.
Tornò a lavorare como inegnere e decise di scrivere quello cha ha vivito.
Rocío Jara 6to. DB Segunda Sumativa de Italiano 2022

SE QUESTO È UN UOMO
L’orribile esperienza della sua prigiona è raccontata con dovizia di particolari in una delle
sue opere più celebri: “Se questo è un uomo”, publicato nel 1947.
Mi piace il grandìssimo senso di umanità e di dignità di Primo Levi nel libro.
Oggi, l’opera è considerata unimperituro documento delle violenze naziste, infatti, è
considerato il più grande scritore sull’olocausto.
Primo Levi afferma di essere disposto a perdonare i suoi aguzzini e di non provare
rancore nei confronti dei nazisti. Ciò che gli importa, dice, è solo rendere una
testimonianza diretta, allo scopo di fornire un contributo personale affinché si eviti il
ripetersi di tali e tanti orrori.
Nel 1963, pubblica il suo libro “La Tregua”, cronache del ritorno a casa dopo la
liberazione.

LA TRILOGIA AUSCHWITZ
“Se questo è un uomo”, “La Tregua”, e “Gli annegati e i salvati” compongono la Trilogia di
Auschwitz, una storia sulla devastazione fisica e moral della coscienza civica in Europa
causata dal sistema totalitario nazistta durante la guerra Mondiale II.

Primo si chiede cosa porti gli esseri umani a essere così crudeli con i loro coetanei.
La storia proietta i complessi e sottili maccanismi per privare la persona dell’umanità,
conl’obiettivo finale di distruggere, sia moralmente che fisicamente, tutti quegli esseri
umani identificati come nemici del Terzo Reich tedesco.

Ho scelto questi scrittore perché mi piace la sua opera perché credo che è
importante conoscere questa testimonianza. Anchè, Levi non scrive per rancore
ma per il bisogno di raccontare al mondo quello che è succeso.
È anche considerato uno degli scrittori più importante della Shoàh e molte
persone non lo sanno.

BIBLIOGRAFIA: https://biografieonline.it/biografia-primo-levi

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