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L’ASSERTIVITA’

A cura di: Guido Bisantis

SAP
Servizio di Assistenza Psicologica per Studenti Universitari iscritti all'Ateneo di
Padova.
Via Belzoni, 80 - 35121 Padova
Tel. 049/8278450 - Fax 049/8278451
Ti senti mai sfiduciato, impotente e incapace di fare qualsiasi cosa?

Ti capita a volte di dover fare uno sforzo su te stesso per far sentire la tua voce?

Ti è difficile fare in modo che gli altri sappiano quello che desideri?

Ti capita spesso di sentirti l’ultima ruota del carro?

Ti capita di essere trascinato dagli altri a causa della tua incapacità di riaffermare i
tuoi diritti? O forse sei tu ad esercitare pressione sugli altri per averla vinta?

Forse ti manca un po’ di


ASSERTIVITA’
“GUIDO E FRANCESCA SI DOMANDARONO SE
IL CAMERIERE SI FOSSE DIMENTICATO DI
LORO, SE LI STESSE DELIBERATAMENTE
IGNORANDO O SE FOSSE SEMPLICEMENTE
MOLTO OCCUPATO. GIA’ DA UN QUARTO
D’ORA NON SI ERA FATTO VEDERE AL LORO
TAVOLO, E DOVEVAMO ANDARE A
TEATRO….”
RABBIA, CONFUSIONE, SENSO DI IMPOTENZA SONO
LE TIPICHE SENSAZIONI CHE EMERGONO DA
SITUAZIONI COME QUELLA DESCRITTA…COME
POTER COMUNICARE LE PROPRIE SENSAZIONI
QUANDO CI SI SENTE TANTO FRUSTRATI?
COME TI COMPORTI QUANDO:
- VUOI CHIUDERE UNA TELEFONATA NELLA QUALE
CERCANO DI VENDERTI QUALCOSA?
- UN COLLEGA TI SMINUISCE DAVANTI A TUTTI?
- UN VICINO ASCOLTA LA MUSICA A TUTTO VOLUME
ALLE TRE DI NOTTE?

IN QUESTE, COME IN ALTRE SITUAZIONI SIMILI,


ABBIAMO TUTTI BISOGNO DI UNA QUALCHE FORMA
DI “ TATTICA DI SOPRAVVIVENZA”, UN MODO DI
REAGIRE CHE FACCIA CAPIRE AGLI ALTRI CHE C’E’
QUALCOSA CHE NON VA MA CHE AL CONTEMPO
SALVAGUARDI LA DIGNITA’ DI TUTTI.
•C’E’ CHI AFFRONTA QUESTE SITUAZIONI “MANDANDO
GIU’ “, NON DICENDO NIENTE E RITROVANDOSI CON
UNA GRAN RABBIA DENTRO.

•C’E’ INVECE CHI “AGGREDISCE” L’ALTRO, NEL


TENTATIVO DI PUNIRLO O DI RIACQUISTARE UNA
POSIZIONE DI FORZA.

•C’E’ CHI RICONOSCE I DIRITTI PROPRI E QUELLI


ALTRUI, PRONTO AD ASCOLTARE IL PUNTO DI VISTA
ESPRESSO DAL SUO INTERLOCUTORE E AD ESPRIMERE
IL PROPRIO EVENTUALE DISACCORDO, MANTENEDO IL
TOTALE RISPETTO NEI SUOI CONFRONTI.

PASSIVITA’ ASSERTIVITA’ AGGRESSIVITA’


Comunicazione verbale
Stile passivo Stile aggressivo Stile assertivo
Affermazioni lunghe e Uso eccessivo di affermazioni Affermazioni concise, chiare ed
ripetitive, voce tremolante e che iniziano col pronome “io” adeguate al contenuto. Voce
bassa ferma, chiara, costante
Uso di parole riempitive, del Opinioni che vengono spacciate Uso di frasi che iniziano con
tipo “forse”; esitazioni, per fatti. Stile dominande “mi piacerebbe”; domande
schiarimenti di voce volte a capire sentimenti e
pensieri dell’altro
Frequenti giustificazioni; sorrisi Domande o frasi minatorie; Distinzione tra fatti ed opinioni.
di circostanza di fronte alle frasi sarcastiche o in grado di Stile fermo, non dominante
critiche svilire l’altro
Offerta costante di scuse; Consigli espressi mediante frasi Atteggiamento calmo ed
sguardo rivolto verso il basso. del tipo: “dovresti fare così empatico; uso del sorriso nel
Uso di frasi che minimizzano i comportati così..” parlare; mascelle rilassate
propri bisogni
Poche affermazioni che iniziano Induzione nell’altro di sensi di Nessun uso di imperativi del
col pronome “io”. colpa. Atteggiamento freddo, tipo: “dovresti far
Frasi di autocommiserazioni del voce concitata o stridente. questo…comportarti così..”.
tipo: “mi sento proprio giù” Maschelle chiuse e rigide, viso Critica costruttiva senza
proteso in avanti colpevolizzazione
Comunicazione non verbale

Stile passivo Stile aggressivo Stile assertivo

Spesso si siede sull’orlo della L’indice viene spesso usato I movimenti delle mani sono
sedia, piedi arcuati e pronto a per indicare l’interlocutore aperti ed invitanti
schizzare via
Frequentemente si copre la Il corpo viene proiettato verso Il corpo assume una postura
bocca con la mano l’alto rilassata

Le spalle sono piegate verso il Si muove in continuazione Nei confronti


basso dell’interlocutore si mantiene
ad una distanza adeguata alla
natura del rapporto
Le braccia sono incrociate sul Tiene le braccia conserte
petto, come se volesse
proteggersi
Si mantiene ad una distanza Si mantiene ad una distanza
eccessiva nei confronti eccessivamente ravvicinata,
dell’interlocutore invadendo lo spazio personale
dell’interlocutore
Le domande che seguono saranno utili nel valutare la tua assertività. Devi
rispondere con onestà. Segna il numero che ti descrive meglio. Per alcune
domande *(2,3,5,8,11,13,15,17,20,21,23,26,29,31,32,33,34) inverti il valore
segnato(vedi fine questionario)
0 significa “no o mai”; 1 significa “in un certo senso o qualche volta”; 2 significa
“di solito o in buona misura”; 3 significa “praticamente sempre o completamente”
1. Quando una persona è molto scorretta, tu lo fai notare? 0 1 2 3
2. * Hai difficoltà nel prendere decisioni? 0 1 2 3
3. * Critichi apertamente idee, opinioni e comportamenti altrui? 0 1 2 3
4. Dici qualcosa se qualcuno ti passa davanti? 0 1 2 3
5. * Ti capita spesso di evitare persone o situazioni per paura di essere imbarazzato? 0 1 2 3
6. Di solito ti senti sicuro dei tuoi giudizi? 0 1 2 3
7. Insisti affinché il partner o il compagno di appartamento svolga la sua parte di lavori
domestici? 0 1 2 3
8. * Tendi a “perdere le staffe”? 0 1 2 3
9. Quando un venditore si sta impegnando con te, ti riesce difficile dire di no anche se la merce
non è proprio quello che vuoi? 0 1 2 3
10. Quando viene servito un clinte che è arrivato dopo di te, lo fai notare? 0 1 2 3
11. * Sei riluttante a dire la tua in una discussione o in un dibattito? 0 1 2 3
12. Se una persona ha preso a prestito del denaro (o un libro, un capo d’abbigliamento, qualcosa
di valore) e non accenna a restituirlo, menzioni la cosa? 0 1 2 3
13. * Continui a discutere la cosa dopo che il tuo interlocutore ne ha avuto abbastanza? 0 1 2 3
14. Di norma esprimi quello che provi? 0 1 2 3
15. * Ti secca se qualcuno ti guarda a lavoro? 0 1 2 3
16. Se al cinema o a lezione qualcuno insiste nel dare colpi alla tua sedia, gli chiedi di smettere? 0
123
17. * Hai difficoltà nel sostenere lo sguardo del tuo interlocutore? 0 1 2 3
18. In un buon ristorante, quando il cibo non è stato servito o preparato bene, chiedi al
cameriere di rimediare alla situazione? 0 1 2 3
19. Quando ti accorgi che la merce è difettosa, la porti al negozio per cambiarla o per essere
rimborsato? 0 1 2 3
20. * Mostri la tua rabbia offendendo o parlando in modo volgare? 0 1 2 3
21. * Quando sei con altri, cerchi di passare inosservato? 0 1 2 3
22. Insisti affinché il meccanico, il commesso ecc. effettuino le riparazioni e le sostituzioni che
rientrano nella loro responsabilità? 0 1 2 3
23. * Ti capita spesso di intrometterti e prendere decisioni al posto degli altri? 0 1 2 3
24. Sei capace di mostrare apertamente il tuo punto di vista? 0 1 2 3
25. Sei capace di chiedere agli amici favori o aiuto? 0 1 2 3
26. * Pensi sempre di avere la risposta giusta? 0 1 2 3
27. Quando dissenti da una persona che rispetti, sei capace di esporre apertamente il tuo punto
di vista? 0 1 2 3
28. Sei capace di dire di no a richieste irragionevoli da parte degli amici? 0 1 2 3
29. * Hai difficoltà nel fare complimenti o congratularti con gli altri? 0 1 2 3
30. Se ti dà fastidio che qualcuno fumi vicino a te, riesci a dirglielo? 0 1 2 3
31. * Urli o fai il prepotente affinché gli altri facciano come vuoi tu? 0 1 2 3
32. * Finisci le frasi degli altri al posto loro? 0 1 2 3
33.* Ti capita di avere scontri fisici con gli altri, specialmente se degli sconosciuti? 0 1 2 3
34. *A tavola, in famiglia, sei tu a guidare la conversazione? 0 1 2 3
35. Quando incontri uno sconosciuto, sei tu il primo a presentarti e a iniziare una
conversazione? 0 1 2 3

Naturalmente non si tratta di un test psicologico standard perché non è stato


elaborato sulla base di studi che possano garantire la sua valutazione e
approvazione.
Può essere utile come strumento nel processo di miglioramento della comprensione
e della consapevolezza di sé.
Un punteggio basso (vicino o inferiore a 24)ottenuto nelle domande 1-2-4-5-6-7-9-10-11-12-
14-15-16-17-18-19-21-22-24-25-27-28-30-35 corrisponde ad un comportamento non
assertivo
Un punteggio basso (vicino o inferiore a 11) ottenuto nelle domande 3-8-13-20-23-26-29-31-
32-33-34 corrisponde ad un comportamento aggressivo.
N.B.: invertire i punteggi significa che lo 0 equivale a 3; 1 equivale a 2; 2 equivale a 1; 3
equivale a 0
COME DIVENTARE ASSERTIVI
SAPER DIRE DI NO
Il no empatico: è questo il modo sicuramente meno aggressivo per
porre termine a delle richieste oppure a degli inviti poco graditi. Es: un
nostro amico ci invita a cena, ma non siamo disponibili ad accettare(
per reali ragioni) – “ti ringrazio dell’invito, mi fa molto piacere che tu
abbia pensato a me. Sono impossibilitato a venire perché del lavoro
urgente da consegnare. Grazie comunque!

Il no ragionato: la persona non accetta l’invito e ne indica in modo


chiaro le ragioni. Es: “Paolo, ci manca il quarto per giocare a poker. Ci
vuoi raggiungere?”, “no grazie, non mi piace giocare a carte”. Si tratta
forse di un modo un po’ brusco, ma ha dalla sua il fatto di contenere
due aspetti del messaggio assertivo: il primo è l’onestà, il secondo
l’espressione del sentimento.
LA TECNICA DEL DISCO ROTTO

Reiterare più volte il proprio punto di vista, senza cambiare


né le parole, né tanto meno la qualità dell’eloquio, così
come fa un vero e proprio disco rotto.
Classica forma di difesa efficace quando l’interlocutore
pretende di farci cambiare opinione oppure di manipolarci.

L’ASSERZIONE NEGATIVA
La persona criticata ammette l’errore e mostra disponibilità
al cambiamento.
Usata per proteggersi da critiche ed attacchi che, pur
essendo giustificati, vanno in qualche modo sopra le righe.
Evita di rispondere in modo aggressivo (accuse reciproche)
o passivo, col risultato di abbassare la propria autostima e
rinforzare lo stile aggressivo dell’altro.
LA TECNICA DEL FOGGING
Quando siamo criticati ingiustamente
Due fasi
1) prestare attenzione a ciò che l’interlocutore sta dicendo, non quindi a
quanto pensiamo che lui stia pensando (niente interpretazioni).
2) rispecchiare ciò che l’altro ha detto, magari usando la parafrasi o una
sintesi personale.

Efficacia per chi è criticato: evita un coinvolgimento emozionale,


dando il tempo per meglio comprendere i messaggi dell’interlocutore.
Efficacia per l’interlocutore: aiuta a chiarire la propria posizione, a
giustificarsi o addirittura a chiudere la conversazione.

Lo scambio comunicativo si svolge in modo razionale ed


emotivamente controllato. Viene tolto all’interlocutore il godimento di
mettere in stato d’accusa la persona criticata e la possibilità di vederne
espressi i sentimenti negativi.
La tecnica del fogging
esempio:
I: sta per interlocutore P: sta per persona criticata
I: “ho letto la tua relazione e mi sono chiesto perché mai, con le tue
capacità, ti sei limitato a scrivere delle cose così scontate e
irrilevanti.”
P: “non ti è piaciuta quindi la mia relazione?”
I: “non solo, ma l’ho trovata ben lontana da quanto tu sei grado di
scrivere.”
P: “ti ho deluso allora?”
I: “si, perché avresti potuto essere più incisivo!”
P: “ed invece mi devo essere dilungato eccessivamente su dettagli
irrilevanti. Mi dispiace che non l’abbia apprezzata.”
LA TECNICA DELLO SMOKING

Per ostacolare curiosità malevoli da parte dell’interlocutore.


Si ottiene attraverso delle domande o delle risposte incongruenti, il cui
effetto è quello di allontanare l’interlocutore dalla sua pista.
E’ importante un buon controllo sul linguaggio non verbale e
sull’eloquio. Non devono trasparire emozioni o sentimenti negativi.

L’INCHIESTA NEGATIVA

Dopo una critica


Chiedere di chiarirne il contenuto attraverso ripetute domande che
richiedono all’altro una crescente chiarezza.
Lo scopo è quello di eliminare la tonalità emotiva con cui le critiche
vengono spesso condite per indicare con esattezza gli elementi su cui vi
è in disaccordo.
Una volta che la critica sia stata così depurata, non vi sono ragioni per
rifiutare delle indicazioi che possono essere utili in future circostanze
analoghe.
La tecnica dello smoking
esempio
I: sta per interlocutore P: sta per la persona che vuole difendersi
I: “raramente m’è capitato di sentire cavolate come quelle sentite
durante la seduta.”
P: “sicuramente non è stata una delle riunioni più tranquille!”
I: “tu, però, non te la sei mai presa. Anzi, ha difeso ad oltranza
l’operato del preside. Si vede che siete molto amici.”
P: “che ne dici se parlassimo di altro?”
I: “allora è vero che vi frequentate con le famiglie, come si vocifera
a scuola?”
P: “ho altro da fare a casa. Ad esempio, passo molto del mio tempo
a vedere film western. Mi rilassano davvero! Fanno questo
effetto anche su di te?”
L’inchiesta negativa
esempio
I: sta per l’interlocutore P: sta per la persona attaccata

I: “la relazione che hai fatto non mi è proprio piaciuta.”


P: “che cosa non ti è piaciuto della relazione?”
I: “mah.. hai detto cose già sentite e scontate.”
P: “c’è qualcosa che non ti va in queste idee?”
I: “il contenuto va bene. Ciò che non gradisco è il fatto che le ripeti
insistentemente.”
P: “pensi dunque che debba cambiare stile?”
I: “sarebbe una saggia decisione.”
P: “grazie per avermelo detto, ne terrò conto.”
INDICAZIONE DI UN’ EVENTUALE DISCREPANZA
Sono numerose le situazioni in cui le persone non mantengono i patti o le
promesse. Si tratta di eventi che tipicamente possono produrre
frustrazione e collera. Es: l’insegnante ha assegnato dei compiti per
casa e Luigi non li ha eseguiti. Un intervento in linea con la tecnica che
stiamo esaminando potrebbe essere il seguente. “Alessandro eravamo
d’accordo che avresti eseguito i compiti per casa che ti avevo
assegnato. Vedo che in realtà non li ha eseguiti. Ci sono stati problemi?
Degli ostacoli imprevisti?”. Es: il dirigente ha deciso che una certa
pratica gli sia consegnata da Mariella entro le 15.00. Sono ora le 15.30 e
Mariella non si è ancora presentata. Ecco l’intervento assertivo:
“Mariella, le avevo assegnato un’ora ben precisa per consegnare la
pratica. Ci sono dei problemi imprevisti? Posso aiutarla?”
L’uso di questa tecnica consiste sì nell’evidenziare il mancato rispetto di
una consegna o di un accordo, ma anche nel segnalare il proprio
interessamento, volto a scoprirne le cause e a fornire un eventuale
aiuto.
Riferimenti bibliografici

Anchisi R., Gambotto Dessì M. - Manuale per il


training assertivo – Cortina
De Bono E. – Il pensiero laterale – Rizzoli
Meazzini P. – L’insegnate di qualità - Giunti
Alberti R. e Emmons M. – Essere assertivi

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