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Nel caso fosse così, qual è stata la differenza tra la fisica classica e la
fisica moderna nei calcoli, che ha portato a trovare l’equazione corretta?
EM Domani!
EM.Esatto!
EM Si
Ma perchè quando sta parlando della superficie della sfera, nx,ny e nz non
possono essere negativi?
Per trovare la densità per unità di frequenza per unità di volume, Reyleigh
ha moltiplicato la densità del numero di onde con una certa frequenza per
l’energia media delle onde con quella frequenza ed ha trovato quella
espressione che ha la forma di quella funzione che avevamo trovato l’altra
volta. Abbiamo concluso che non può essere vera perché un corpo non
può emettere un energia infinita. Ma comunque la funzione che troveremo
deve soddisfare comunque quella forma giusto?
Non vorrei perdermi dei pezzi, al minuto 4:00 dice “numero di onde che
hanno una frequenza minore di..” e il video si blocca proprio sulla parola!!
Mi viene da dire molto semplicemente minore di quella frequenza, ma
voglio esserne sicura
EM Esatto!
Non riesco più a fare domande interessanti perché in pratica ora (mi
sembra) si sia concentrato più sui passaggi con i vari calcoli annessi.
EM Io veramente no
Proseguendo con quello che avevo scritto la scorsa volta, siamo nel 1900
e a Rayleigh viene in mente un modo alternativo per trovare la radiazione
di corpo nero. Egli, come già accennato, era uno studioso del suono e
aveva a che fare con le onde.
Lui fece questa considerazione: si voleva trovare la densità di energia per
unità di frequenza ad una certa temperatura della radiazione emessa e
assorbita, di un corpo nero in equilibrio termodinamico. Egli allora decide
di contare il numero di onde ad una certa frequenza e moltiplicarla per
l’energia media delle onde, così trova u(Nv,T).
Cosa doveva fare quindi?
1. trovare la densità del numero di onde con una certa frequenza;
2. trovare l’energia media di un’onda con frequenza Nv.
Se moltiplico queste due cose otterrò la densità di energia delle onde con
una certa frequenza.
Egli perciò fa un calcolo che è totalmente estraneo all’idea di Plank, ma è
molto più semplice.
Per calcolare il punto 1 ci servono le onde stazionarie.
Possiamo prendere in esame un cubo di lato L: supponiamo di avere
inserito al suo interno uno spettro il quale deve contenere delle onde
stazionarie. Ciò vuol dire che esse si propagheranno in direzione mista, e
avrò quindi 3 relazioni:
1. nx= (2L/c) Nvx;
2. ny= (2L/c) Nvy;
3. nz= (2L/c) Nvz;
dove Nvx,y,z sono la proiezione della frequenza lungo gli assi a seconda
di come è orientata.
Elevando al quadrato otterrò: nx2+ny2+nz2=(2L/c)2•Nv2.
Se se nx,y,z fossero delle coordinate di uno spazio fantasioso,
nx2+ny2+nz2=(2L/c)2•Nv2 sarebbe l’equazione di una superficie sferica
di raggio 2L/c•Nv. Più precisamente dato che nx,y,z non possono essere
negativi,
non è una superficie sferica ma ⅛ di superficie sferica.
La domanda che si pone Rayleigh è: qual è il numero di onde con
frequenza minore di (2L/c)2•Nv2 ? Saranno tutte quelle con un
R<(2L/c)2.
Se noi facciamo Vsfera/8, otteniamo il numero di onde che sta dentro al
cubo di lato L.
Però ciò che si vuole conoscere in seguito è l’energia per unità di volume
per soddisfare la legge di Plank. Devo quindi conoscere il numero di
frequenze per unità di volume, e perciò dividere per il volume. Risulta
così: n=4/3pogreco•Nv(alla)3/c(alla)3..se faccio la derivata rispetto alla
frequenza ottengo la densità.
Introducendo ora le onde elettromagnetiche possiamo dire che esse sono
trasversali, dunque hanno due polarizzazioni che sono indipendenti tra di
loro e perciò ho due onde stazionarie per ogni direzione. Data un’onda
stazionaria con una certa polarizzazione ce n’è una particolare che ha la
polarizzazione perpendicolare a quella considerata (moltiplichiamo x2 la
densità perché ci sono 2 polarizzazioni).
Alla fine dei calcoli il numero che si ottiene è: 8pigrecoNv(alla)2/c(alla)3,
il quale rappresenta il numero di onde per unità di volume alla frequenza
Nv. Questa equazione è una parabola rivolta verso l’alto con il vertice
nell’origine.
Osservando il grafico che deriva da essa, man mano che la frequenza
aumenta, abbiamo molte più possibilità, ovvero abbiamo molte più onde
con frequenze alte che con frequenze basse. La densità aumenta sempre
di più con l’aumentare delle frequenze.
Un’altra domanda però che ci si pone è: qual è l’energia media
dell’oscillatore che ha quella frequenza? Noi utilizziamo l’oscillatore poiché
dato che la radiazione di corpo nero è in equilibrio con la materia, e dato
che la radiazione, quando arriva sugli atomi li fa oscillare, e gli atomi che
oscillano emettono radiazione, quello che si può pensare è che l’energia
media che avrà la radiazione di frequenza Nv deve essere uguale
all’energia media che devono avere tutti gli oscillatori che sono nel corpo
nero che hanno la frequenza Nv. Questo perché deve essere in equilibrio
termodinamico, sennò si scambierebbe energia.
In seguito a ciò che fa Rayleigh, interviene un risultato del 1872 di
Boltzmann.
La probabilità di trovare una particella di gas ad una certa temperatura, è
una cosa che si può trovare mediante il calcolo dell’entropia..ma questo
sarebbe complesso.
Però se io ho un gas all’interno di un recipiente ed esso si sta muovendo
di moto caotico, o semplicemente se ho un sistema di oscillatori che si
muove di moto caotico, possiamo dire che la probabilità che un oscillatore
abbia un’energia E è direttamente proporzionale a: w(E)= e(alla)-E/kT.
e(alla)-E/kT è chiamato peso.
L’energia media è quindi il rapporto tra la somma di tutte le energie per il
loro peso, fratto la somma dei pesi.
In fisica classica l’energia assume dei valori continui, perciò questa
somma si traduce in un integrale che da come risultato kT. Esso è
l’energia media di un oscillatore di qualunque frequenza (nel risultato non
c’è la frequenza). L’energia media è data dalla temperatura attraverso la
costante di Boltzmann.
Le legge di Rayleigh soddisfa quella di Wien in quanto esse hanno la
stessa forma, ma la legge di Rayleigh presentava una restrizione molto
importante..perché? Essa funziona bene alle lunghezze d’onda elevate,
ma non vale più quando le lunghezze d’onda diventano molto brevi (e le
frequenze molto elevate).
EM Bravissima !!!
Quindi il motivo per cui quella formula a frequenze troppo basse non è più
valida è perché nel volume della superficie sferica entrano un certo
numero di onde?
EM Non penso tu abbia colto che il problema della legge di Rayleigh NON
sono le basse frequenze ma le alte! E’ alle alte frequenze che succede una
catastrofe. Ovvero che la legge prevede emissione INFINITA (va come nu
alla seconda)! E il motivo è che l’energia media degli oscillatori non
dipende dalla frequenza ma solo dalla temperatura. Occorrerebbe che
l’energia media SMORZASSE l’andamento all’infinito della densità del
numero di onde per unità di frequenza. Domani
Per quanto riguarda l’equazione con cui abbiamo iniziato la lezione, nx^2
+ny^2 +nz^2=cost; prima che lei ci dicesse la risposta riguardante cosa
fosse realmente, io ho pensato a un volume definito di una celletta con un
specifica frequenza v… anche perchè essendo nx, ny… proiezioni della
frequenza e che insieme determinano v, non lo posso vedere come un
volume di una celletta però diversa dalle solite perchè contiene tutte
quelle onde che hanno una frequenza inferiore a quella v?
Ciò che quindi dà degli enormi problemi è il fatto che la fisica classica ci
dà dei valori continui [dello scambio di] energia!!!!!! perchè secondo
Rayleigh a valori sempre più grandi della frequenza ottengo una energia
[dopo la moltiplicazione] via via infinita… mi viene quindi da pensare che
ci dovrà essere per forza un valore limite e che dovrò avere una
frequenza oltre al quale non si andrà, solamente in questo modo mi
immagino un’area finita… non so, il mio ragionamento mi conduce a
questo
- Poi per me il problema principale sta nel fatto che non abbiamo ancora
digerito bene gli integrali (è arabo antico come abbiamo)
EM Non lo sapremo mai! Ma a me piace che siano arrivati per due strade
diverse. A leggi errate, perché anche Planck sbagliò non usando i quanti
per cercare di dimostrare la legge empirica di Wien del 1896. E mi piace
che Planck poi usando il suo metodo abbia trovato la relazione corretta. E
noi domani usando il metodo di Rayleigh MA l’ipotesi di Planck otterremo
lo stesso risultato. Dirai tu: perché sono contento?
Perché in qualunque modo provi usando le leggi della fisica classica si
FALLISCE.
E usando il quanto, qualunque metodo dà lo stesso risultato. Questo
significa che la vecchia fisica aveva un baco. E l’idea dei quanti contiene il
nuovo germe di verità!
Qual è la legge del corpo nero dunque? Come si combina l’idea di Rayleigh
per fare il calcolo con quella di Plank per calcolare l’energia media?
EM Si!