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La teoria di

ampo o re delle possibilita per la soluzione


del problema dei quanti?1
A. Einstein

x1. Considerazioni generali


Il grande su esso, he la teoria dei quanti ha mostrato nel suo sviluppo in meno
di un quarto di se olo, non i deve far dimenti are he per ora man a un fondamento
logi o di questa teoria. Sappiamo inoltre he tale fondamento er ato non puo onsistere sempli emente in un ompletamento della me ani a e dell'elettrodinami a
lassi a; io per he le leggi dell'equipartizione dell'energia derivanti dalla me ani a
lassi a e le leggi derivanti dall'elettrodinami a lassi a sulle proprieta energeti he
della radiazione si trovano in una ontraddizione insolubile on i fatti. Basti ri ordare la degenerazione del alore spe i o a basse temperature e i pro essi se ondari,
he si manifestano per l'assorbimento e per la di usione (e etto Compton) di radiazione di orta lunghezza d'onda.
Davanti ai fatti riassunti dalle regole quanti he si puo ben dubitare he on uno
sviluppo ulteriore onseguente delle attuali teorie si possano risolvere le di olta.
L'essenza dello sviluppo teori o attuale, he si ri onos e nella me ani a del punto,
nell'elettrodinami a di Maxwell-Lorentz, nella teoria della relativita, sta nel fatto
he si lavora on equazioni di erenziali, he ssano univo amente gli eventi in un
ontinuo spaziotemporale a quattro dimensioni, una volta he essi siano noti su
una sezione spaziale. Nella determinazione univo a dello sviluppo temporale degli
eventi mediante equazioni di erenziali alle derivate parziali onsiste il metodo, mediante il quale si soddisfa la legge di ausalita. Di fronte alle di olta esistenti si
e dubitata la des rivibilita dei fatti osservati mediante equazioni di erenziali. Si
e messa in dubbio inoltre la possibilita della adozione senza e ezioni della legge
di ausalita sotto l'ipotesi del ontinuo spaziotemporale tetradimensionale. Tutti
questi dubbi sono onsentiti dal punto di vista della teoria della onos enza, e assai
omprensibili di fronte alle profonde di olta he i stanno davanti. Ma, prima
di tirare sul serio nell'ambito della dis ussione possibilita os remote, dobbiamo
dimostrare he veramente dai tentativi attuali e dai fatti segue he e impossibile
rius ire on equazioni di erenziali alle derivate parziali. Di fronte alla meravigliosa
pre isione on la quale la teoria ondulatoria esprime i fenomeni geometri amente
os ompli ati dell'interferenza e della di razione della lu e, e di ile redere he
l'equazione di erenziale alle derivate parziali in ultima istanza sia inadatta a render
onto dei fatti.
Se si onsidera riti amente le teoria di Maxwell-Lorentz, si ri onos e he il
suo fondamento onsiste di due parti he formalmente sono po o dipendenti l'una
dall'altra, ossia delle equazioni di erenziali del ampo elettromagneti o e delle
equazioni di moto dell'elettrone (positivo e negativo). I fenomeni della di razione
e dell'interferenza, os brillantemente onfermati dall'esperienza, essenzialmente
sono governati dal punto di vista formale dalle equazioni di ampo, i pro essi di assorbimento, he la teoria non puo riprodurre onformemente all'esperienza, sono inve e prin ipalmente determinati dalla legge di moto dell'elettrone. E quindi un pensiero naturale (frequentemente espresso) he si debbano mantenere le equazioni di
1 Bietet die Feldtheorie M
ogli hkeiten f
ur die L
osung des Quantenproblems?, S.B. Preuss.

Akad. Wiss. 33, 359-364 (1923).

ampo, ma abbandonare le equazioni di moto dell'elettrone.2 Cio omportera ertamente he non si potra mantenere la onsueta teoria della lo alizzazione dell'energia
nel ampo. Questa possibilita teori a non si sviluppa oltre su terreno fa ile, per he
nora non si e vista nessuna via per orribile per raggiungere delle leggi di moto
diverse per l'elettrone. Il tentativo di Mie, di ompletare le equazioni di ampo
in modo he esse valgano an he all'interno dell'elettrone, non ha prodotto nora
al un risultato utile. Questi metodi potrebbero portare a una uni azione dei fondamenti, poi he essi renderebbero super ue leggi parti olari di moto per l'elettrone.
Per he an he questa strada non possa ontribuire de isivamente alla soluzione del
problema dei quanti risultera dalle onsiderazioni he seguono, he a mio avviso i
portano al punto essenziale dell'intero problema.
Se ondo le teorie attuali lo stato iniziale di un sistema puo essere s elto liberamente; le equazioni di erenziali danno poi l'evoluzione temporale. Se ondo
le nostre onos enze sugli stati quanti i, ome esse si sono sviluppate in parti olare
negli ultimi die i anni in onnessione on la teoria di Bohr, la realta non orrisponde
a questa on atenazione della teoria. Lo stato iniziale di un elettrone he si muova
attorno a un nu leo di idrogeno non puo essere s elto liberamente, ma questa s elta
deve orrispondere alle ondizioni quanti he. In generale: non solo l'evoluzione
temporale, ma an he lo stato iniziale obbedis e a leggi.
E possibile dar onto di questa onos enza sui pro essi naturali, he dobbiamo
ben ritenere di signi ato generale, in una teoria fondata su equazioni di erenziali
alle derivate parziali? Ma erto; dobbiamo solo \sovradeterminare" le variabili di
ampo mediante delle equazioni. Cio signi a he il numero delle equazioni di erenziali deve essere piu grande del numero delle variabili di ampo da esse determinate.
(Nel aso della relativita generale il numero delle equazioni indipendenti deve essere piu grande solo del numero delle variabili di ampo diminuito di 4 poi he in
essa, a ausa della libera s elta delle oordinate, le variabili di ampo sono ssate
dalle equazioni solo a meno di 4 tra esse.) La geometria di Riemann i mostra un
bell'esempio di sovradeterminazione, he appare an he in on reto rapporto on
il nostro problema. Si assuma he tutte le omponenti Rik;lm del tensore di urvatura di Riemann si annullino, di modo he il ontinuo sia eu lideo, he quindi
sia ompletamente determinato e soprattutto non onsenta \ ondizioni iniziali".
Nel ontinuo a 4 dimensioni si tratta allora di 20 equazioni algebri amente indipendenti l'una dall'altra, he i 10 oe ienti g della forma metri a quadrati a devono
soddisfare.
Analogamente er hiamo di sovradeterminare gli eventi nel ampo elettromagneti o e gravitazionale, ove le possibilita sono ristrette dalle seguenti ondizioni:
1. Le equazioni devono essere generalmente ovarianti, e in esse devono omparire
solo le omponenti g del ampo metri o e  del ampo elettri o.
2. Il sistema di equazioni er ato deve in ogni aso ontenere quelle equazioni
he se ondo le teoria della gravitazione e la teoria di Maxwell sono soddisfatte, ossia
il sistema di equazioni
Ril = kTil
1
Til = i  l + gil   ;
4
2 I fondamenti della me ani a ontraddi ono da soli i fatti quantisti i (fallimento del prin ipio
di equipartizione). Le equazioni del moto del punto materiale devono quindi essere abbandonate,
totalmente a pres indere dalla questione, se si debba o meno mantenere la teoria di ampo.

dove Ril indi a il tensore di urvatura di rango due.


3. Il sistema di equazioni er ato, he sovradetermina il ampo, deve sempre
ammettere una soluzione stati a sferosimmetri a, he se ondo le equazioni anzidette
des rive l'elettrone positivo ovvero negativo.
Qualora si ries a, on il soddisfa imento di queste tre ondizioni, a sovradeterminare abbastanza on equazioni di erenziali il ampo totale, possiamo sperare he
mediante queste equazioni sia determinato an he il omportamento me ani o dei
punti singolari (elettroni) in modo tale he an he lo stato iniziale del ampo e dei
punti singolari soddis a ondizioni restrittive.
Se e in generale possibile risolvere il problema dei quanti mediante equazioni
di erenziali, possiamo sperare di raggiungere la meta per questa via. Nel seguito
mostrero io he io ho tentato in questa direzione, senza poter sostenere he le
equazioni da me presentate possiedano un signi ato si o reale. Le mie proposte
avranno raggiunto il loro s opo, se stimoleranno i matemati i a ollaborare e mostreranno he la via qui intrapresa e per orribile e va pensata senza riserve no alla
ne. Come sempre a ade in relativita generale, an he in questo aso e di ile
trarre dalle equazioni delle on lusioni ir a le loro soluzioni, he possano essere
onfrontate on i risultati assodati dell'esperienza, qui in parti olar modo della
teoria dei quanti.

x2. Derivazione di un sistema di equazioni sovradeterminate


Partiamo dal sistema di equazioni sovradeterminate
(1)

Rik;lm = ik;lm

In questo sistema
Rik;lm = gij Rjk;lm = gij

 jkm
xl

 jkl
xm

j  + j 
m kl
l km

denota il tensore di urvatura di Riemann ( on il segno ambiato, ome al solito), e


ik;lm un tensore,
he e omogeneo
e di se ondo grado nelle omponenti del ampo





elettri o  = x x , e he possiede le stesse proprieta di simmetria di
Rik;lm. Lo otteniamo se poniamo ik;lm uguale ad una ombinazione lineare di
tensori:
1
 ik;lm = ik lm + (il km im kl )
2
0

(3)
(4)

 ik;lm = gil  km + gkm il


00

 ik;lm = (gil gkm


000

gim  kl
0

e nella (4)

gkm ik;lm =  il
0

gim gkl ) 

dove si e posto per abbreviazione nella (3)


(5)

gkl  im

gil  il =  :

(6)

Deve quindi essere


(7)

ik;lm = A  ik;lm + A  ik;lm + A  ik;lm:


0

00

00

000

000

In base a onsiderazioni he saranno tra po o evidenti, attribuiamo alle ostanti

A , A , A i valori
0

00

(7a)

000

2
3

A = 2; A = + ; A =
00

00

000

1
:
6

Sulle proprieta del sistema (1) osserviamo quanto segue. Se lo si moltipli a per

gil e si somma sugli indi i i ed l, si ottengono le equazioni

(8)

Rkm =

1
g  
4 km

k m :

Queste sono le note equazioni, he assieme alle equazioni di Maxwell ontengono


la relativita generale, quando oltre al ampo di gravitazione esista solo il ampo
elettromagneti o. E noto he il sistema (8) ha la soluzione stati a sferosimmetri a3
ds2 = f 2 dt2

 2 2
h dr + r2

f 2 = 1=h2 = 1

4 =
x

(9)

d#2 + os2 #d

2m
r

2 

"2
;
(2r2 )

"  ;
r

23 = 31 = 12 = 0:

Questa soluzione, la quale presenta un punto singolare (o meglio una linea d'universo singolare), e he rappresenta l'elettrone negativo o positivo, noi la indi heremo
simboli amente mediante le ostanti he in essa appaiono m (massa ponderabile)
ed " (massa elettri a) ome
(10)

L (m; ") :

Il sistema da noi er ato di equazioni di ampo sovradeterminate deve omunque


ontenere la soluzione L (m; "). Le equazioni (1) stesse non possono essere il sistema
di equazioni da noi er ato. Se ondo queste il ampo metri o nel aso di ampo elettri o nullo e ne essariamente eu lideo. Cio signi a he gia la soluzione di S hwarzs hild l (m; 0) non orrisponde al sistema di equazioni (1). D'altra parte ho mostrato
on un al olo he l'elettrone \privo di massa" rappresenta una soluzione delle (1),
ioe L (0; ") soddisfa al sistema (1). In base a io mi pare he le equazioni er ate,
he produ ano la sovradeterminazione dei ampi, siano da ottenersi dalle (1) per
3 vedi H. Weyl, \Raum, Zeit, Materie" x32.

generalizzazione. Si o re per questo una via piu naturale. Mediante l'introduzione


di un sistema di oordinate lo almente \geodeti o" si dimostra infatti fa ilmente
he le derivate ovarianti del tensore di Riemann Rik;lm;n soddisfano all'identita
(trovata da Bian hi)
(11)

0 = Rik;lm;n + Rik;mn;l + Rik;nl;m:

Da io segue he nelle (1) sono omprese le equazioni piu generali


(12)

ik;lmn = ik;lm;n + ik;mn;l + ik;nl;m = 0:

Non ritengo per nulla improbabile he le equazioni (12) assieme alle equazioni (8)
della attuale teoria della relativita generale he parimenti sono onseguenza delle (1)
siano il sistema er ato di equazioni per la sovradeterminazione del ampo totale.
La dimostrazione on il al olo, he L (m; ") soddisfa al sistema di equazioni
(12), non mi e possibile invero darla, a ausa della grande ompli azione. Ma appare
assolutamente plausibile, poi he sia L (0; ") he L (m; 0) soddisfano al sistema (12).
Il se ondo aso si veri a quando si annulla l'intensita del ampo elettri o, ed il
primo per he L (0; ") e una soluzione delle (1). Moltipli ando la (12) per gil gkm e
sommando sugli indi i iklm si ottengono le equazioni di Maxwell.
Esiste quindi una erta probabilita he l'unione dei sistemi (12) e (8) provveda
la er ata sovradeterminazione del ampo totale. Si pongono le seguenti domande:
L (m; ") soddisfa al sistema di equazioni (12)?
Il doppio sistema (12), (8) determina il omportamento me ani o delle singolarita?
Il omportamento se ondo le (12) e (8) orrisponde a quanto sappiamo dalla
teoria dei quanti?
Le ultime due questioni pretendono assai dal matemati o he le voglia risolvere;
si devono trovare metodi di approssimazione per risolvere il problema del moto.
Ma il fatto he in questo modo paia o rirsi una possibilita per un reale fondamento
s ienti o della teoria dei quanti giusti a grandi sforzi. Sia onsentito sottolineare an ora una volta in on lusione, he per me in questa omuni azione l'idea
della sovradeterminazione e la prin ipale; on edo volentieri he la derivazione delle
equazioni (12) non e os stringente ome si potrebbe desiderare.

Nota aggiunta in orrezione. La prima delle domande su proposte ha nel

frattempo trovato risposta. Il Dr. Grommer ha dimostrato on un al olo diretto


he la soluzione L (m; ") soddisfa al sistema (12).

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